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Alessandro Colleoni
Karl Marx
• 1841: Laurea in filosofia (tesi su
Democrito ed Epicuro).
• Inizia a lavorare come giornalista
politico e si trasferisce a Parigi, dove
conosce Friedrich Engels.
• 1844: Scrive i Manoscritti economico-
filosofici (concetto di alienazione).
• 1845: Scrive le Tesi su Feuerbach, la
cui undicesima dice:
« I filosofi hanno finora soltanto
interpretato il mondo in diversi modi; ora
si tratta di cambiarlo. »
Karl Marx
• Marx abbandona quindi i suoi progetti
filosofici (sviluppati insieme a Engels)
e da un lato inizia a studiare il sistema
economico, dall’altro si concentra
sull’impegno politico.
• 1848: Marx e Engels pubblicano il
Manifesto del partito comunista.
• 1867: Pubblica il primo libro del
Capitale.
• 1885-1894: Engels pubblica il secondo
e il terzo libro a partire dai manoscritti
non completati da Marx.
Karl Marx
• Nel Capitale Marx cerca di dimostrare,
con strumenti matematici ed
elaborazione di dati relativi a casi reali
di storia economica, l’inevitabilità della
fine del capitalismo e dell’avvento del
comunismo.
Il lavoro nella società industriale
• Marx è colpito dalle
disuguaglianze e dai conflitti
della società industriale.
• Comte e gli altri positivisti
pensavano che questi fossero
aspetti marginali che la storia
avrebbe superato grazie al futuro
migliore per tutti che la scienza
stava preparando.
• Marx invece vede questo come
l’elemento più importante della
società in cui vive.
Il lavoro nella società industriale
Catena di montaggio
• Divisione del lavoro: si svolge solo
una parte minima del processo
produttivo. Non si percepisce la
totalità della produzione.
• Gesti ripetitivi: l’operaio svolge
gesti meccanici, come una
macchina, senza mettere nulla di
sé (creatività, …).
• L’operaio non possiede né le
materie prime, né le macchine, né
il prodotto. La maggior parte della
sua vita (lunghissime giornate di
lavoro) si svolge per il guadagno di
altri.
Alienazione (Manoscritti, 1844)
• L’operaio non si realizza nel suo
lavoro. Lo percepisce come qualcosa
di altro da sé, «alieno», quindi vive
una condizione di «alienazione».
• L’artigiano lavorava con mezzi
propri, sviluppava il prodotto dalla
progettazione alla vendita, usava la
sua creatività… si realizzava nel
suo lavoro.
• L’uomo, ridotto a svolgere un
lavoro meccanico, non è più
nemmeno un uomo (è forza-
lavoro, sostituibile con chiunque
altro). E non ha più rapporti
«umani» con gli altri (è solo in
competizione).
Alienazione (Manoscritti, 1844)