ta
ui
Anno3 n.1
un cammino
inarrestabile
Noi vogliamo questa vittoria!
Questa squadra non de
lude mai.
Ancora un’ottima presta-
zione dei grigi in trasferta: il
punto conquistato a Cremo-
na è il frutto di una partita
condotta con autorità e de-
terminazione.
Per lunghi tratti, pur
avendo subito lo svantaggio
in avvio, l’Alessandria ha
imposto il suo gioco e la
sua personalità.
Nonostante l’indegna te-
lecronaca di RAI Sport (ma
perché si paga il canone?),
coi commentatori impegnati
in un tifo sfrenato per i pa-
droni di casa, una sola
squadra avrebbe meritato la
vittoria: l’Alessandria. Pec-
cato che i grigi abbiano un
po’ mollato proprio nel mo-
mento in cui sono rimasti in
superiorità numerica.
Comunque, parlano i nu-
meri: con 32 punti l’orso
Grigio mantiene saldamen-
te il quarto posto in classifi-
ca, con sei lunghezze sullo
Spezia, prima formazione
attualmente fuori dai play-
off.
Le statistiche dicono che
il reparto più solido della
squadra è la difesa, la mi-
at
gr
ne
sio
ffu
Di
Direttore Massimo Taggiasco 16 gennaio 2011
gliore del campionato (solo
15 reti subite, come il Gub-
bio), mentre l’attacco è il me-
no prolifico delle cinque di te-
sta. La squadra, però, è soli-
da e bene organizzata nel
suo complesso, come ampia-
mente dimostrato lunedì se-
ra, con la grande reazione
dopo lo svantaggio.
L’innesto dell’ottimo Bondi
potrebbe essere la carta vin-
cente per rimanere sino alla
fine nelle posizioni di vertice.
Vogliamo anche fare i com-
plimenti a Mister Sarri che,
domenica dopo domenica, di-
mostra di saper plasmare
una squadra cui trasmette
grinta e personalità: ottimo la-
voro!
Siamo soddisfatti di questa
Alessandria: un simile cam-
mino non è frutto del caso,
ma di un lavoro serio e co-
sciente da parte di tutto l’am-
biente.
Col Lumezzane, quindi, vo-
gliamo i tre punti!
Tutti al Moccagatta, per so-
stenere i nostri ragazzi.
Hurrà Grigi!
Massimo Taggiasco
 2 n.1 16 gennaio 2011 Commenti

L’intervista a Silvio Bolloli (Radio Voce Spazio)

Domenica esordio casalingo 2011

A Cremona un punto guadagnato o due confermato di essere due ottimi ele- nel 2011...
punti persi? menti, tanto per le capacità di inseri- IL CAMMINO DEI GRIGI
mento in velocità (Martini) quanto per
la buona media realizzativa (Scappi- Il nuovo anno sembra esser co- A R
Sposo la seconda in virtù del fatto ni). Naturalmente Artico rimane un minciato bene: adesso si tratta solo
che l’Alessandria è stata superiore alla grande giocatore, dal valore indiscuti- di confermare la buona forma evi- 1-1 = SPEZIA 3-1 +
Cremonese per larga parte dell’incon- bile, ma è ovvio che la sua tenuta denziata così da incentivare ulte- 1-0 + CREMONESE 1-1 =
tro, recuperando l’iniziale svantaggio atletica, nell’anno delle 38 primavere, riormente la presenza allo stadio di 3-0 + LUMEZZANE
pur senza capitalizzare quella condizio- fisiologicamente non può più essere un pubblico che fino ad ora non è 0-0 = COMO
ne di superiorità numerica in cui, da un quella di un ventenne mentre le sue stato numeroso come ci saremmo 0-1 - PAGANESE
certo momento in poi, si è venuta a tro- innate doti tecniche possono render- aspettati e come questa squadra 2-0 + GUBBIO
vare. lo decisivo quando c’è bisogno di meriterebbe. 2-1 + SUDTIROL
qualcosa in più. 3-3 = SORRENTO
0-2 - VERONA
Ancora una volta, è stato decisivo Da Oltretutto è stato ingaggiato il fanta- 1-0 + RAVENNA
monte. Sarri sembra ormai avere individuato sista brasiliano Bondi! 0-1 - REGGIANA
la sua formazione tipo… 1-1 = PERGOCREMA
3-1 + SALERNITANA
E’ un giocatore che si è praticamente E non solo, dal momento che il 1-1 = PAVIA
conquistato un posto da titolare diven- Secondo me non del tutto poiché la Presidente Veltroni ha dichiarato 0-0 = MONZA
tando, assieme a Camillucci, il punto di mia sensazione è che non ci siano che la società si sta ancora guar- 1-1 = SPAL
riferimento della mediana; senza di- santuari inviolabili ma che ciascuno dando attorno per un ulteriore raf- 1-0 + BASSANO
menticare la statura elevata che lo ren- debba conquistarsi il posto di dome- forzamento: penso, per esempio, al-
de assai prezioso sui calci d’angolo. nica in domenica: trovo che questo l’interessamento per Aquilanti e poi In Casa
modo di lavorare sia quello giusto per trovo molto incoraggianti le scelte
spingere i propri uomini a dare sem- di un elemento del calibro di Croce Ultima Vittoria : 19/12/10
Invece, ancora una volta, Artico è entra- pre il massimo. D’altro canto le stes- che ha dimostrato di credere nel Alessandria-Spezia : 3-1
to in campo nel finale. La consideri una se “segnalazioni” del Mister circa la progetto-Alessandria.
scelta giusta dal punto di vista tecnico-tat- penuria di rincalzi in difesa non fanno E’ la conferma del fatto che que- Ultimo Pareggio : 28/11/10
tico? altro che dimostrare quanto egli ci sto gruppo sta facendo sul serio e Alessandria-Monza : 0-0
tenga a fare ancor meglio! sembra proprio voler puntare in al-
to. Ultima Sconfitta : 31/10/10
Direi di sì. Anzitutto perché son stati Alessandria-Reggiana : 0-1
utilizzati Scappini e Martini che hanno Domenica esordiremo al Moccagatta Massimo Taggiasco

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 Commenti
Punto grigio di Giovanni Mediliano
Sogno o son desto?
Ultimamente, a tutti i tifosi dei Gri-
gi, è successo di chiederselo spes-
so. Almeno ogni domenica sera, al
momento di controllare, sul televi-
deo, la classifica aggiornata dal cam-
pionato di Prima Divisone – Girone
A. Quell’Alessandria che sta veleg-
giando con grande sicurezza e auto-
revolezza nelle zone alte (altissime!)
della graduatoria impone loro di farsi
la domanda, chiedersi se quella pa-
gina 214 sia realtà o fantasia e, ex-
trema ratio, rifilarsi il più classico dei
pizzicotti per risvegliarsi da un even-
tuale stato di ipnosi. Tutto vero! Tutto
tremendamente e fantasticamente
vero! E i Grigi hanno ripreso la loro
marcia, dopo il riposo di fine anno,
con la stessa ga-
gliarda voglia di
sorprendere con
cui avevano af-
frontato la pri-
ma parte di
campionato. Con
un pacco di fantasia in più, regalo ai
tifosi infilato nella calza della befana
da patròn Veltroni, arrivato diretta-
mente dal Brasile, via Grosseto. E se
già i tifosi sognavano alla sola vista
della classifica, ora, con un Bondi in
più nel motore, stanno vivendo una
fase di totale deliquio! “E non è finita
qui!” è la voce che giunge dalle se-
grete stanze societarie. Siamo sve-
gli, ben svegli. A non permetterci di
addormentarci sono le urla che si al-
zano domenicalmente dagli spalti a
ogni gol di Scappini e compagni, so-
no le emozioni che questo gruppo di
n.1 16 gennaio 2011 3
Cremonese -Alessandria 1-1
Partita bagnata fra giunge a Nizzetto che
Cremonese ed Alessan- manda vicinissimo al pa-
dria, il posticipo sotto la lo.
pioggia si chiude con un Alla mezz’ora del se-
pareggio che scontenta condo tempo entra sul
un po’ tutti. terreno di gioco Artico ed
Una gara nel com- è proprio lui, dopo pochi
plesso mediocre, con minuti, ad essere “steso”
ragazzi, costruito magari in fretta ma ta, nessuna sconfitta. E il tifoso tanti errori commessi su da Stefani, per il direttore
con grande acume da Cardini, nel cor- continua a darsi pizzicotti! E il tifo- entrambi i fronti, poco di gara non ci sono dubbi
so di un’estate di contrastanti stati so continua ad amare questa ma- gioco e molte polemiche ed il difensore cremone-
d’animo, riescono a regalarci ogni vol- glia, incondizionatamente. Anche nei confronti della terna se viene espulso.
ta che scendono in campo. E’ un’Ales- in una sera fredda, di pioggia, con arbitrale da parte della Nel finale di gara
sandria che piace e che “costringe” la una partita che si gioca a qualche formazione grigiorossa. l’Alessandria non osa e
Rai a continuare a riproporla in diretta centinaio di chilometri da Ales- Inizia bene la partita la pare accontentarsi del
televisiva: già ben tre volte in questa sandria e che sarebbe tanto bello, squadra di Acori che do- pareggio nonostante la
stagione! E poco importa che i cronisti caldo, rilassante vedersi comoda- po solo cinque minuti superiorità numerica.
Rai continuino a rifilarci cronache da mente seduti sulla poltrona di ca- sblocca il risultato con Nel recupero i padroni
ultras avversari, tanto sa, in tanti, tantissimi, se ne sono Sambugaro che è abile di casa reclamano per
sono costretti a ma- andati sotto al Torrazzo a svento- a risolvere in mischia un presunto fallo di ma-
sticare amaro dal lare la bandiera grigia e a incitare dopo una prima grande no in area e l’arbitro, il
gol di Artico al Pic- quei ragazzi in maglia…gialla! An- respinta di Servili. sig. Bolano di Livorno,
co di La Spezia, da che il piccolo Marco, dieci anni L’Alessandria accusa espelle Zanchetta e gli
quello in extremis grondanti di passione, erede di un il colpo e barcolla ma i animi si surriscaldano e
al Benelli di Raven- dna paterno tragicamente corrotto padroni di casa, seppur la gara finisce tra i fischi
na, da una Cre- dalla follia grigia, era lì, fradicio di continuando a spingersi e le contestazioni indiriz-
monese pioggia, grigio dalla testa ai in avanti, non riescono zate alla terna arbitrale.
che piedi a trepidare per a rendersi nuovamente Il pareggio di Cremona
pericolosi. permette all’Alessandria
Al 34° giunge il pareg- di agganciare, a quota
gio alessandrino con 32 punti, la Spal al terzo
Damonte che, sugli svi- posto.
Camma- luppi di un calcio d’an- A fine partita, dopo una
roto e compagni; le tele- golo, supera Cremonesi lunghissima attesa, arri-
reagisce camere lo hanno ripreso più ed insacca di testa. vano in sala stampa il
come un volte, quasi a chiedersi cosa mai Nella seconda frazio- presidente Veltroni, Car-
toro feri- ci facesse un ragazzino così gio- ne di gioco sono i grigi dini e Sarri, tutti si dicono
to a mor- vane tra quei tifosi. Ma questo è (in maglia gialla per l’oc- soddisfatti del risultato
te dalle l’amore per i Grigi: chi non ne sof- casione) a rendersi peri- ottenuto ed il pensiero è
bande- fre, non può capire… colosi dalle parti di Bian- già rivolto alla partita ca-
rillas chi con un tiro di Scap- salinga della prossima
del to- pini che termina di poco domenica contro il Lu-
rero gri- alto. mezzane.
gio. Tre Al 72° un brivido per i
volte in tifosi alessandrini, una Biagio Gandini
Rai, tre palla sfiorata in area da
volte in Cammaroto e Ghinassi
trasfer-
 4 n.1 16 gennaio 2011 Statistiche

continua il testa a testa Gubbio-Sorrento

per i grigi pari in rimonta
19ª giornata 9 gennaio 2011 20ª giornata 16 gennaio 2011 Classifica
cReMoneSe ALESSANDRIA 1-1 ALESSANDRIA luMezzAne Totale Reti
peRGocReMA SoRRento 0-4 coMo peRGocReMA Pt G V N P Mi F S

SuDtiRol Gubbio 0-2 RAVennA Gubbio GUBBIO 40 19 13 1 5 -1 27 15

pAGAneSe pAViA 1-1 HellAS VeRonA MonzA SORRENTO 37 19 10 7 2 -2 36 20
bASSAno ViRtuS RAVennA 2-0 bASSAno ViRtuS pAGAneSe SPAL 32 19 9 6 4 -4 28 18
SpeziA ReGGiAnA 2-0 SpeziA pAViA ALESSANDRIA 32 19 8 8 3 -5 24 15
luMezzAne SAleRnitAnA ReGGiAnA SoRRento REGGIANA 27 19 7 6 6 -10 25 24
MonzA SpAl 2-1 SAleRnitAnA SuDtiRol SPEZIA 26 19 6 8 5 -13 22 18
coMo HellAS VeRonA 1-1 SpAl cReMoneSe LUMEZZANE 24 18 6 7 5 -11 18 17
SUDTIROL 24 19 6 6 7 -15 20 24
Marcatori 21ª giornata 23 gennaio 2011 BASSANO V. 23 19 6 5 8 -14 15 16
PAULINHO P.S. Betanin Sorrento 14 ALESSANDRIA LUMEZZANE SALERNITANA 23 18 7 4 7 -11 22 25
CIPRIANI Giacomo Spal 12 COMO PERGOCREMA RAVENNA 23 19 5 8 6 -16 17 20
GOMEZ Taleb Juan Ignacio Gubbio 11 RAVENNA GUBBIO H.VERONA 22 19 4 10 5 -15 22 17
FERRARIO Carlo Emanuele Monza 9 HELLAS VERONA MONZA CREMONESE 22 19 4 10 5 -15 18 19
TOGNI Romulo Eugenio Sorrento 6 BASSANO VIRTUS PAGANESE COMO 20 19 4 9 6 -18 16 20
LE NOCI Giuseppe H.Verona 6 SPEZIA PAVIA PAVIA 19 19 4 8 7 -17 16 23
GUIDETTI Massimiliano Reggiana 6 REGGIANA SORRENTO PERGOCREMA 18 19 3 10 6 -18 16 20
SCAPPINI Stefano Alessandria 6 SALERNITANA SUDTIROL MONZA 18 19 4 6 9 -21 20 32
ARTICO Fabio Alessandria 4 SPAL CREMONESE PAGANESE 12 19 3 3 13 -25 10 29
 gli avversari n.1 16 gennaio 2011 5

i lombardi nell'ultima trasferta hanno rifilato quattro gol al pavia

Lumezzane mina vagante!

'Associazione Calcio Lu-
mezzane vede la luce nel
1946, militando nel campiona-
to di seconda Divisione, con
presidente Ferruccio Gnutti.
Fu quello un anno solare im-
portantissimo per il movimento
calcistico di tutta la Valle, an-
che perchè venne costruito lo
stadio "Rossaghe", che diven-
ne negli anni a seguire, teatro
di memorabili partite, segnan-
do la storia di questo club e in
parte anche del movimento
calcistico bresciano.

Da allora anni intensi, ricchi

di emozioni nel calcio che
conta, quello professionistico;
prima in serie C2 per quattro
stagioni poi nove anni in C1,
dove si è arrivati a sfiorare
una possibile promozione in B,
che avrebbe veramente lan-
ciato nel calcio maggiore i val-
gobbini.
Va ricordata la prima promo-
zione assoluta, avvenuta nel
lontano campionato 1950 -
1951, con Natale Bonomi, al
timone della presidenza, e al-
lenatore Aldo Dusi, quella
squadra conquistò 44 punti,
precedendo in classifica gene-
rale il Bedizzole a quota 40.
A seguire due anni in cate-
goria e poi una nuova promo-
zione in Quarta categoria.
Correva la stagione 1954-
55, sembrava quasi impossibi-
le per questa società valgobbi-
na, nata da solo 6 anni, aver
raggiunto, in così poco tempo,
un campionato tanto difficile
con avversari come la Reggiana,
Ravenna, Mantova, Verona, Fi-
denza e Carpi.Natale Bonomi Ma
è proprio allora che si apre un pe-
riodo buio nella storia rossoblu:
con solo 26 punti in 34 partite si
scrive la pagina di una retroces-
sione nel campionato di Promo-
zione, ma è l'addio alla presiden-
za dello storico presidente Natale
Bonomi, stanco di spendere e non
più sorretto dal calore del pubblico
a sancire la scomparsa momenta-
nea di questa squadra dal panora-
ma calcistico nazionale.
L'impossibile quindi accadde, e
per cinque lunghi anni non ci fu
più calcio per quelle casacche
rossoblu.
Ma la passione verso questo
sport trascinò un curato, don Fe-
derico Guerini e tanti ragazzi ap-
passionati a ripartire dalla Terza
Categoria, grazie al presidente
Guido Bugatti, e all'allenatore
Mario Zanchigiani. Fu subito
promozione, con il primo posto
davanti al Montichiari, per un
solo punto.
Era la stagione 1961-62, il
ritorno in campo con quella
promozione in Seconda Cate-
goria convince tutti, e da quel
momento parte la lunga rincor-
sa durata poi 30 anni verso il
calcio professionistico.
Evaristo BertoliNel corso di
questi anni si alterneranno alla
presidenza della Società : Ila-
rio Bonomi, Giovanni Picchi,
Geromino Camozzi, Marcello
Bonomi, Carlo Bonomi, Evari-
sto Bertoli (fotografia a sini-
stra) Aldo Bonomi, Gianbortolo
Pozzi sino all’attuale Renzo
Cavagna dallo scorso giugno
al timone.
Nell'ultima stagione i
rossoblu disputano un
buon campionato, non
sono mai nella zona che
scotta della classifica.
Giocano bene, non de-
meritano mai, nemmeno
contro avversari di "bla-
sone" superiore.
Le vittorie casalinghe con Pro elogiare. A quattro gare dal ter- suo staff.
Patria, Ravenna (entrambe giun- mine del campionato (dopo le La stagione 2009-2010 è al-
te ai play-off) e Padova (pro- vittorie esterne contro la Spal e il le porte. Anche quest'anno
mossi in serie B e a ciu i rosso- Lecco e il successi casalinghi tanti giovani volti nuovi ma an-
blu hanno strappato 4 punti su contro Legnano e Pro Sesto) il che molte piacevoli conferme
6) danno la dimostrazione della Lume è ad un passo dai play-off. da Gazzoli a Nicola, passando
stagione molto positiva del Lu- Nel finale un paio di passi falsi per Ciasca, Pintori, Scaglia e
mezzane. Gazzoli in porta è una fanno scivolare i rossoblu al 10 Pesenti, solo per citarne alcu-
sicurezza, Nicola un trascinato- posto, ma non oscurano il gran ni. Il primo impegno il 5 agosto
re, Pintori con 10 gol è il capo- lavoro fatto in estate dalla socie- contro il Fano in Tim Cup, la
cannoniere ma è tutto l'organico tà, dal D.S Luca Nember e sul Coppa Italia dei "grandi".
a disposizione di Menichini da campo da mister Menichini e dal
 6 n.1 16 gennaio 2011
A tuttocampo di Gian Maria Zanier
Artico, bomber coi Grigi
nel cuore
GmZ:
“Ciao Fabio, in-
nanzitutto come stai
? Mi sembra che il
tuo ultimo gol fatto
allo Spezia sia stato
molto importante an-
che a livello persona-
le… Insomma, il bom-
ber c’è, sempre…”
F.A.:
“Direi proprio di si… Nel
girone di andata l’infortunio
al ginocchio mi ha un po’
condizionato la preparazione
e comunque non sono mai stato
in forma <<piena>>… Ho avuto
tuttavia la fortuna di essere entrato
in situazioni in cui la
squadra mi ha messo in
condizioni di sfruttare le mie
qualità, dando quindi il mio
piccolo contributo”.
GmZ:
“Dato che siamo coetanei,
mi fa particolarmente piacere
rivolgerti questa domanda:
quanto è cambiato il calcio
negli ultimi 20/25 anni ?”
F.A.:
“Tantissimo… Purtroppo
una volta c’era un calcio mol-
to più romantico, con dei va-
lori più <<veri>>. Non che
adesso non lo sia, però ora è
tutto molto patinato e più si
sale e peggio è… Prima si
giocavano tutte le partite alla
domenica pomeriggio, la gen-
te veniva allo stadio con la ra-
diolina e poi vedeva i gol a
<<90° minuto>>, ora si gioca
dal venerdì al lunedì, in tutti
gli orari, una cosa alla lunga
stancante, secondo me…”
GmZ
“…Il cosiddetto <<Calcio-spezzati-
no>>, certo… La mia impressione è che,
a differenza della Serie A e, in parte, an-
che del campionato cadetto, in Lega Pro
si respiri ancora un’aria genuina: il con-
tatto non esasperato con il pubblico, le
maglie dall’1 all’11, il biglietto che si rie-
sce a fare ancora alla domenica, mez-
z’ora prima della partita… Che ne pensi
?”
F.A.:
“E’ vero. Restano però alcune restri-
zioni che sono uscite in questi ultimi an-
ni: le discussioni sulla tessera del tifoso
e sulle diffide, per non parlare della
<<burocrazia>> per fare un biglietto che
rende tutto molto prolisso e allontana la
gente dallo stadio. Come si può notare,
quest’anno al <<Mocca>>, nonostante
un campionato strepitoso, viene molta
meno gente. Basti pensare ai 4000 spet-
tatori contro il Derthona o i 3500 contro il
Rivoli di qualche anno fa. Gare non cer-
to paragonabili a quelle di adesso, eppu-
re la media di quest’anno è di circa 1500
persone… Sono rimasti solo i più affe-
zionati !”
GmZ:
“In questi giorni ho fatto un giro su In-
quest’anno ci toglieremo grandi soddisfazioni
ternet per vedere qualche video che ti
riguarda da vicino: oltre ai tanti gol segnati
con i grigi presenti su You Tube, ho trovato
molto bello un servizio fatto nell’anno della
promozione in Serie A raggiunta con la
Reggina: mi è sembrato che anche in
quella circostanza fosse per te fosse molto
importante il feeling con i tifosi…”
F.A.:
“Si, anche perché io sono molto emoti-
vo… In effetti, Reggio Calabria, insieme ad
Alessandria, è una delle tappe della mia
carriera che ricordo con più piacere. Era-
vamo riusciti ad andare in serie A con una
squadra di <<umili operai>>, come ci chia-
mava il Presidente Lillo Foti. A me, poi, è
sempre piaciuto vivere in maniera profon-
quali sono secondo te le squadre da temere
maggiormente ?”
F.A:
“A tratti ho visto un buon Gubbio… un buon
Sorrento… Squadre con grande qualità come
la Spal… Però sono state tutte partite che noi
abbiamo giocato a viso aperto e in cui non ab-
biamo certo demeritato”.
GmZ:
“Per concludere, qual è il tuo augurio per il
2011 per te e per tutti i tifosi grigi ?”
F.A:
“Beh, sicuramente, l’arrivo di una nuova so-
cietà ha dato una boccata d’ossigeno a tutti…
L’augurio che faccio ai tifosi è quello di venire
allo stadio per condividere con noi
le gioie di quest’annata, come
abbiamo fatto finora con lo
<<zoccolo duro>> della tifo-
seria grigia… Sperando di ve-
dere ancora pie-
“Se ripenso alla situazione in cui eravamo no il
da gli umori delle piazze in cui ho gioca- partiti quest’estate, era giusto mantenere un <<Moc-
to...” profilo basso, cercando di rag- ca>>
giungere prima possibile la come
GmZ: salvezza. Ora siamo terzi i vec-
“Non a caso, ho letto da più parti che per in classifica, a pari punti chi
te l’arrivo ad Alessandria ha coinciso con con la Spal… direi che tempi
un periodo particolare della tua carriera… abbiamo in mano una !”
l’idea di ripartire da campionati minori, pur bella carta da giocare
se in una piazza importante, per rimetterti ! Il nostro obbiettivo
in gioco… Sei d’accordo ?” fondamentale resta
prima di tutto quello
F.A.: di raggiungere la
“Si, perché arrivavo da un calcio che quota dei 40
non mi piaceva più. Ero stanco di tutto punti e di
quello che c’era intorno e soprattutto di proseguire
quello che c’era dentro. E quindi ho rico- nel lavoro
minciato con degli amici come Braghin, che abbia-
Zappella, Cretaz e Iacolino (che era stato il mo iniziato.
mio allenatore nelle giovanili della Juve)… Credo co-
Ecco, per me ricominciare da lì è stato co- munque
me stare tra amici.” che que-
st’anno po-
GmZ: tremo to-
“Tornando alla stretta attualità, l’Alessan- glierci an-
dria sta vivendo un momento decisamente cora delle
esaltante: nello spogliatoio prevale la vo- grandi sod-
glia di sognare, o è meglio rimanere con i disfazioni.”
piedi per terra ?”
GmZ: Fabio Artico con le maglie di
F.A.: “Si è concluso da poco il girone d’andata, Ternana, Ivrea ed Alessandria
 n.1 16 gennaio 2011 7

coMe eRAVAMo – lA GAlleRiA Dei RicoRDi

PELE’ IN MAGLIA GRIGIA

Il campionato 1968-69 rappresenta per
l’Alessandria un momento particolarmente
importante nella storia societaria. Dal pun-
to di vista puramente calcistico, per la veri-
tà, non sono tempi di particolare rilievo, tut-
protagonista, preferisce rimanere dietro le
quinte a lavorare con la sua serietà e il
suo impegno. Comunque, questo campio-
nato ’68-’69 diventa fondamentale anche
per questo: l’inizio dell’era Colombo. I tifo-
quella partita vista con gli occhi dei tifosi di si faceva metà campionato!) ma pensate: Pe-
oggi. Allora non era consuetudine scambiar- lè mentre esce dal terreno di gioco indossan-
si le maglie, tra giocatori, a fine gara (anche do la maglia dell’Alessandria col numero 10.
perché in quei tempi con un gioco di maglie Che spettacolo!

CON QUELLE FACCE

t’altro. Ci si barcamena in una Serie C che, si con i capelli bianchi, però, ricordano
per una società come quella alessandrina, questa stagione per un evento particola-
non può sicuramente rappresentare motivo re. La città di Alessandria compie ottocen-
di orgoglio e di soddisfazione. Ma si sta la- to anni e, nell’ambito delle celebrazioni,
vorando per crescere, si stanno ponendo
le basi per quella che, fino a oggi, è stata
l’ultima Alessandria di Serie B. Trascinato-
re, dalla panchina e dal campo, è quel
viene organizzata una super amichevole:
sull’erba del Moccagatta, che nel corso
della sua storia ha visto passare fior di
giocatori, campioni immensi e addirittura
DA STRANIERO
Francisco Ramon Lojacono che, un “Pallone d’Oro” come il Giovannino di L’arrivo in maglia grigia di Rafael Renato a oggi più amato, Ramon Lojacono, è stato uno
con la potenza devastante del Valle San Bartolomeo, scende il più gran- Bondi, brasiliano di nascita e di passaporto, ci straniero a metà, in quanto le sue origini “oriun-
suo tiro, ha fatto sognare de di sempre, il campione che ha regalato porta a passare in rassegna quei giocatori de” gli hanno permesso di collezionare anche
un’intera generazione di tifo- a un popolo la gioia di tre titoli mondiali, il che, grazie alla loro provenienza dalle più sva- qualche maglia azzurra della Nazionale. E addi-
si grigi. Al suo fianco altri fenomeno capace di far impazzire la pla- riate parti del globo, hanno contribuito ad ag- rittura un altro “mezzo straniero” può essere con-
nomi di spicco della nostra tea con una finta, un dribbling, una gio- giungere un pizzico di gusto esotico alla storia siderato colui che contende al divin Rivera il titolo
storia: Chinellato, Moriggi, cata a effetto, ma capace di essere an- dei Grigi. Il primo è stato Skubli, un’ala destra di miglior giocatore grigio di sempre: quell’Adolfo
Berta, Legnaro, Silvano Villa che tanto concreto da segnare ben più di svizzera che non ha lasciato segni particolar- Baloncieri che, pur nato a Castelceriolo, ha vis-
e, fresco arrivo da Legnano, mille gol in partite uffciali: Edson Arantes mente tangibili nella storia grigia. Uno dei più suto la propria infanzia nelle pampas argentine,
Tony Colombo. Per quest’ulti- do Nascimento, quello che in ogni prolifici è stato l’inglese Rawcliffe, un armadio venendone particolarmente influenzato anche nel
mo varrebbe la pena di parte del mondo, anche nel vil- grande e grosso con la dinamite nei piedi. Il suo rapporto con la sfera di cuoio. Pochi nomi,
scrivere pagine im- laggio più piccolo e sperdu- più ammirato e amato è stato forse Ramon anche se di qualità. L’alessandrino, si sa, è corte-
portanti come to del pianeta, è cono- Francisco Lojacono, fulminatore di reti e fu- se ma diffidente. Preferisce le cose del posto,
quelle che, in- sciuto come Pelè! Si nambolo. Allora, però, si trattava di vere e pro- guarda con disagio a quello che gli viene propi-
dos- gioca in notturna e i prie “mosche bianche”, rari casi di esterofilia in nato…da fuori, si lascia conquistare a fatica da
sando Grigi, guidati da ca- un mondo dalle frontiere ancora ben delineate. chi non ha nell’animo il seme della “mandrogni-
la “miti- pitan Lojacono, Negli ultimi anni anche Alessandria si è arric- tà”! C’è riuscito Lojacono, c’è riuscito il lombardo
ca nu- che riceve i chita della presenza di calciatori stranieri: dal Tony Colombo, c’è riuscito un certo Ciccio Mare-
mero complimenti monumentale camerunense Boyomo al veloce scalco, figlio del Sud, adottato dalla Curva, c’è
5”, lo del “mito”, in- (anche troppo veloce!) Basty Kieremateng, di riuscito, in tempi recenti, capitan Artico (anche se
stop- dossano una nascita senegalese. Poi ancora Anderson, che lui non arriva da particolarmente lontano). I più
per, divisa com- ha fatto il viaggio dal Brasile verso l’Italia amati son sempre stati quelli del posto: i Fer-
lombar- pletamente con un certo Amauri per poi vedere le pro- rari, i Banchero, i Bertolini, i Tagnin, i Rivera,
do di nera. Il Santos prie strade prendere destinazioni ben diver- gli Scarrone: quelli nati con la maglia grigia
nascita di Pelè, con il se, e, nelle ultime due stagioni, il folletto cu- addosso che, pur approdati alle grandi del
ma ales- classico com- bano Samon Reider Rodriguez, croce e de- calcio nazionale, mai hanno rinnegato le lo-
sandrino pleto bianco, cat- lizia dei tifosi grigi. Il campionato 2010- ro origini. La storia dell’Alessandria
di adozio- tura gli occhi. Quel 2011 è iniziato con l’inserimento in ha preso avvio con le sfide tra le
ne, ha scritto fenomeno con il nu- rosa dell’uruguagio Machado, a cui squadre del famoso “quadrilate-
nella storia mero 10 compie pro- si è aggiunto proprio in questi gior- ro” che coinvolgeva, oltre ai grigi,
dell’Alessandria, dezze degne della sua ni il già citato “Rafa” Bondi. Sono anche Casale, Novara e Vercelli:
ma Tony (che dall’al- fama e il popolo alessan- questi gli stranieri più importanti è facile capire come si possa es-
to delle sue oltre 400 drino – che la storia ha abi- della storia alessandrina, giocatori sere sviluppata l’idea per cui stra-
presenze “è” l’Ales- tuato al gran calcio – ap- arrivati dalle più svariate parti del niero fosse tutto ciò che non era
sandria) non è uo- prezza con gioia. Ci piace mondo per vestire la gloriosa ma- compreso tra Tanaro e Bormida!
mo da palcoscenico, immaginare il finale di glia grigia! A dire il vero, quello fino
rifugge dal ruolo del Foto: Rafael Renato Bondi

D etto che, nel torneo di Se-

conda Divisione, la Valen-

GrecoPaolo zana sta portando avanti il suo

ormai classico campionato,
Eccellenza
improntato sulla- ricerca
GironediBgio-
vani calciatori che contribui-
scano alle spese di conduzio-
ne societaria, grazie ai cospi-
cui interventi predisposti dalla
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8 n.1 16 gennaio 2011 altri sport

Cissaca Bulls alla carica! Kodokan Ritorno con grande soddisfazione degli atleti Alessandrini

Valsesia nel mese

protagonista alle
di aprile. I Tori sono
chiamati a confer-
mare le ottime pre-
stazioni offerte nel-

Bahamas
Domenica 23 gennaio torna al Pa-
laCima di Alessandria lo “Special
Basket”, il torneo di pallacanestro
dedicato ad atleti con disabilità intel-
lettiva giunto alla sua sesta edizione
organizzato dal Cissaca con la col-
laborazione di Special Olympics Ita-
lia. Quest’anno la formula scelta è
quella del quadrangolare: oltre ai
mandrogni scenderanno in campo
anche Valsesia, Biella e Reggio
Emilia. Quella alessandrina è solo
una delle tappe che compongono il
circuito nazionale (complessivamen-
te 29 squadre ai nastri di partenza)
che vedrà il suo atto conclusivo in
di Ponzano
la passata edizione
che li ha visti con
l’argento al collo
nel girone dedicato
al basket unificato
(atleti con e senza
disabilità insieme Sono arrivati la notte del 15.12 u.s., dopo
nello stesso cam- quasi 48 ore di viaggio, a causa di ritardi
po) e sul gradino degli aerei e delle rigide regole di controllo
più alto del podio nell'aereoporto di New York, il Maestro
nel girone C dello Gianluca D’AGOSTINO, le sue allieve
Special Basket. D'AGOSTINO Alessia, BRUSA Ambra e l'ar-
L’organizzazione bitro internazionale BRUSA Enrico, stanchi
dell’evento, che ma ancora euforici degli esaltanti risultati ot-
promette di offrire tenuti al Campionato del mondo di Kung Fu
un eccellente spet- Wushu svolto dal 10 al 12 dicembre u.s.a
tacolo anche dal Nassau (Baramas) nell'incantevole villaggio
punto di vista tecni- Turistico di "Atlandide Paradise Island", or-
co, è stata resa ganizzato dal circuito americano ICMAC
possibile dalla rete (Circuito internazionale di Arte Marziale Ci-
costruita nei 10 an- nese), tra le più accreditate federazioni a li-
ni di attività dei vello mondiale.
Bulls che possono Alle Bahamas sono giunti oltre 250 cam-
contare sulla colla- pioni, già vincitori dei rispettivi campionati
borazione del Con- continentali, provenienti dagli Stati Uniti
siglio Regionale del d'America, Sudamerica, Canada, Sudafrica,
Piemonte, del Co- Cina, Europa, India, Azerbaigian, che si so-
mune di Alessan- no confrontati nelle quaranta categorie di
dria e della Provin- gara, suddivise sia in categoria di età che in
cia nella persona specialità di forme (Taolu) a mani nude, for-
dell’Assessore Ma- me con armi e combattimento con KO (San-
riagrazia Morando da) e senza KO (Light Sanda).
da sempre tifosissima degli atleti spe- Gli Atleti alessandrini con tutti gli altri az-
ciali. A dare un contributo essenziale zurri della PWKA sono arrivati alle Baha-
Sabino Di Donna il rappresentante mas il 06.12 u.s., avendo modo di smaltire il
AIAS a fianco dei Bulls anche in que- lungo viaggio e le sei ore di fuso orario, nel-
sta occasione. le splendida spiaggia e nell'incantevolre
Questo il calendario degli incontri. mare che l'isola offre, nonchè partecipare
Si parte alle 9.30 con il match fra agli allenamenti intensivi svolti per l'occa-
Cissaca Bulls e Valsesia. A seguire sione.
Biella vs Reggio Emilia, ancora i Tori Il Campionato del mondo ha avuto inizio
contro la squadra emiliana e, a conclu- alle ore 10.00 dell'11.12 u.s. all'interno del
dere la mattinata di sport e solidarietà, faraonico e lussuoso Hotel "Beach Tower",
Biella vs Valsesia. L’invito rivolto a tutti dopo una splendida cerimonia di apertura,
gli appassionati di basket è quello di ufficializzata dalla presenza e dal discorso
partecipare numerosi ad una manife- del Ministro dello Sport delle Bahamas e di
stazione che assume un valore che va quello di Nick ESCRIMA, Presidente dell'IC-
oltre il semplice evento agonistico. In- MAC, che hanno applaudito a lungo, unita-
gresso gratuito. mente alle altre autorità locali e americane,
la sfilata e il saluto di tutte le Squadra Na-
zionali partecipanti provenienti da ogni an-
golo del mondo.
La squadra Azzurra composta da 9 Atleti,
selezionati per le loro capacità negli stili tra-
dizionali dell'Hung Gar e dello Shaolin, del
Wushu moderno, del Tai Chi, del Sanda e
del Light Sanda, capitanati da Valter LORI-
NI Presidente della PWKA MSP, Associa-
zione italiana riconosciuta dal CONI, si è
aggiudicata ben 6 medaglie d’oro, 6 d’ar-
gento e 4 di bronzo.
BRUSA Ambra con il punteggio di 9.38 si
è aggiudicata il titolo di campionessa del
A. e C. mondo nelle forme a mani nude e nella for-
ma con la sciabola nella categoria juniores
16/18 anni, mentre D'AGOSTINO Alessia a
pochi centesimi di punto dalla compagna di
squadra, ha vinto due medaglie d'argento
nelle stesse categorie, lasciandosi dietro del-
le bravissime atlete degli Stati Uniti, del Ca-
nada e del Sudafrica, nonchè una medaglia
di Bronzo nel combattimento Light Sanda,
fermata nella semifinali per somma di ammo-
nizioni a seguito di colpi portati un po' troppi
forti contemplati solo nel Sanda combatti-
mento con KO riservato solo ai maggiorenni.
Il Maestro D’AGOSTINO si è aggiudicato
la medaglia di Bronzo nel combattimento
nella categoria + 95 KG., il 4° posto nelle for-
me a mani nude e il 5° nella forma con la
sciabola nella categoria riservata ai Maestri,
con il punteggio di 9,40, dietro, solo per po-
chi centesimi di punto a un maestro cinese e
a due americani degli Stati della Florida e del
Texas, riuscendo quindi ad avere il privilegio
di essere inserito nella Top Ten mondiale del
Kung Fu, ovvero tra i più qualificati ed esper-
ti insegnanti a livello internazionale.
La forma della tigre della gru dello stile
Hung Gar eseguita dal M° D'AGOSTINO e
dalle sue giovani allieve, è stata apprezzata
da tutti i Maestri della Pool Arbitrale che han-
no elogiato il Presidente della PWKA LORINI
Valter e lo stesso M° D'AGOSTINO, sia per
l'ottima esecuzione dei movimenti sia per la
genuità dello stile ritenuto tra i più importanti
del Kung Fu tradizionale.
I risultati delle Bahams concludono un an-
no particolarmente intenso ed esaltante per il
Team allenato e guidato dal Maestro D'AGO-
STINO che ha avuto successo sia nelle sele-
zioni di Finale Ligure e Ferno che alle finali
del Campionato Italiano svolto a Roma nel
mese di giugno u.s. E del campionato Euro-
peo svolto a Pisa nel mese di novembre u,s,,
ponendo ancora una volta l’Accademia Ko-
dokan e la Città di Alessandria al vertice
mondiale del KUNG FU.
E al ritorno dalle Bahamas il Presidente
della PWKA Valter LORINI ha comunicato
Ufficialmente al Presidente del Kodokan
MONNI Dino che le prossime finali del 13°
Campionato Italiano di Kung Fu Wushu ver-
ranno svolte in Alessandria al PALACIMA dal
27 al 29 maggio 20100, dietro la regia orga-
nizzativa del Maestro Gianluca D'AGOSTI-
NO che già non vede l'ora di concretizzare
per la prima volta in assoluto in Alessandria il
prestigioso e unico evento di livello naziona-
le di Kung Fu tradizionale e di Wushu Moder-
no.

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di Alessandria e del Monferrato
LA MEMORABILE
CONTESA SUL BOLLITO
Il secco ed infinito ticchettio della pendola
della sala da pranzo lo stava tormentando al
punto che ormai meditava di dare un colpo
secco contro il vetro che proteggeva le lan-
cette.
Sollevò un poco le palpebre: con la mente
e con lo sguardo si mise alla ricerca di un so-
prammobile pesante da scagliare contro
l’odiato oggetto.
Un rumoroso starnuto presto soffocato
dentro un fazzoletto lo fece sussultare. Spa-
lancò gli occhi e corrugò la fronte infastidito.
Si mise a fissare con espressione severa il
disturbatore che d’improvviso aveva coperto
il ticchettio della pendola.
L’uomo era seduto su una sedia proprio
accanto a lui ed ancora armeggiava col faz-
zoletto senza decidersi a farlo finalmente
sparire in una tasca.
Stimò che l’individuo fosse troppo vicino al-
la sua poltrona, perciò abbassò nuovamente
le palpebre contando sulla sua distrazione.
No, che non gliela voleva dar vinta.
A lui e a quegli altri…
Altri?
Già, la sua attenzione era rimasta concen-
trata sull’importuno e questi non era affatto
solo nella stanza.
Ricordò meglio quell’attimo vissuto di so-
prassalto e ne contò cinque o forse sette, tut-
ti seduti dietro alla tavola da pranzo, col ve-
stito della domenica, ed uno ostentava un ta-
glio di capelli alla Umberto però senza baffi.
Mancava soltanto il prete, se non aveva vi-
sto male.
Tanto valeva riaprire gli occhi. Scosse il
capo e prima che qualcuno potesse profferir
parola gridò a gran voce “TONIA!” e la picco-
la figura della servetta venne ad incorniciarsi
nello specchio della porta.
“Mettiti a preparare delle frittelle autarchi-
che”.
“E come si fanno?”
“Farina, uova, zucchero, latte”.
“Non ci hanno ancora portato le uova”.
“Fanne a meno”.
“Abbiamo finito lo zucchero”.
“Fà senza”.
“Ho poco latte”.
“Aggiungi l’acqua del pozzo”.
“In casa non c’è più farina di grano”.
“Può andar bene quella di granoturco”.
La servetta incassò dapprima gli sguardi
incuriositi e poi i cenni di approvazione di tutti
i presenti della stanza, che salutò con un sor-
riso ed un goffo tentativo di inchino prima di
scomparire alla loro vista.
Soltanto allora degnò di attenzione tutti i
silenti che presidiavano la sua sala da pran-
zo, giunti quatti quatti durante la controra per
guastargli il solito riposino post-prandiale.
Nel contempo si ricordò d’aver ricevuto
l’invito per mangiare il bollito con i bagnetti;
anzi gli inviti erano diventati due e concomi-
tanti, da parte di due gruppi che s’erano in-
ventati una contesa sul bollito a cui era stato
chiamato a far da giudice.
Appassionante.
“E portaci del caffè!”, urlò volgendosi verso
lo specchio della porta, da cui soltanto quello
che era più vicino alla porta aveva udito parte
della risposta che finiva con “...cicoria”.
“Ci vuole il vitello fassonato”, disse un tizio
che sembrava esser cresciuto dentro la giac-
ca del vestito buono.
“Di buona razza piemontese”, completò
quello del fazzoletto.
“E noialtri ci abbiamo una stalla piena”, in-
tervenne quello che aveva afferrato la risposta in
merito al caffè, che condivideva l’affermazione
con quello dai capelli tagliati all’Umberto.
Egli annuì, incrociò le dita delle mani poggian-
dole sulla pancia e sospirò, “Che cos’è che ad-
dolcisce il caffè?”
Tutti gli astanti si guardarono l’un l’altro con
espressione smarrita, tranne il più giovane che
tutto in un fiato volle dire la sua parte, “Ci abbia-
mo un boccino di quattordici mesi da sessanta
miriagrammi macellato apposta che abbiamo te-
nuto sott’occhio e lo facevamo andare per i cam-
pi di meliga standoci attenti a farci mangiare gra-
noturco, ma anche crusca, pane secco,fave, bar-
babietole dolci e fieno maggengo…”
Disincastrò le dita e sollevò lentamente la ma-
no sinistra, che alzò sino all’altezza del capo, at-
tendendo che il giovane interrompesse il proflu-
vio di parole.
“Che cos’è che addolcisce il caffè?”, ribadì
congiungendo di nuovo le mani sulla pancia.
Silenzio.
“Una bella bestia”, sussurrò il giovane e per
questo si prese un calcio negli stinchi dal suo vi-
cino.
“Lo zucchero? E’ lo zucchero che addolcisce il
caffè?”, prevenne la possibile risposta, “O piutto-
sto è il movimento del cucchiaino nella tazza?” e
sorrise sapendo di averli messi tutti quanti in diffi-
coltà.
Si scambiarono occhiate d’imbarazzo, che egli
percepì, anzi perversamente si godette sino a
quando non decise di sgelare la situazione, “Per
il bollito è il taglio ad essere importante!”.
Si udì un unico sospiro di sollievo.
“Ne convenite anche voi?”
Tutti quanti annuirono
“Va tutto bene. Che la bestia stia all’aria aper-
ta, senza farla correre mi raccomando. Che man-
gi bene… Sono d’accordo. Ma quando la si ma-
cella l’importante è che il taglio segua il senso
delle fibre e poi che per la bollitura si usi acqua
Molto più di un augurio
per il 2011 !
Alessandria ed il Monferrato sono diventate
terre da cinema !
Il cinema, anzi quella parte dell’industria del-
la cultura che produce cinema è finalmente arri-
vata in Alessandria, città e provincia, offrendoci
così la reale constatazione di quali benefiche ri-
cadute possa avere in termini economici nel-
l’immediato e di richiamo turistico in seguito (ci-
ne-turismo).
Si tratta molto più di augurio non soltanto per-
ché dal 12 al 15 gennaio 2011 nella Cittadella di
Alessandria verranno girate alcune scene della
fiction televisiva “Violetta” per la regia di Antonio
Frazzi, mentre dal 10 gennaio inizieranno le ri-
prese del lungometraggio di Giuliano Montaldo
“L’industriale” che sarà girato a Torino, ma il
piano di lavorazione prevede scene nei
dintorni di Gavi Ligure.
Senza dimenticare il preceden-
te lungometraggio di Andrea Mo-
laioli “Il gioiellino” che ha scelto
come location principale la Città
di Acqui Terme, con riprese in Pri-
mavera ed inizio Estate 2010 (sa-
rà in circolazione nelle sale cine-
matografiche e nei festival più
importanti presumibilmente nei
primi mesi del nuovo anno).
profumata con ortaggi e sapori… Un po’ di seda-
no va bene…”.
Fece il giro dei presenti con sguardo indagato-
re, “L’avete messo il sedano?”.
Ci fu uno scambio di sguardi smarriti.
“E poi carota, cipolla, chiodi di garofano, gambi
di prezzemolo, alloro, salvia, rosmarino, un poco
di cannella, magari qualche grano di pepe ne-
ro…”
“Eee quanta roba!”, sibilò quello con i capelli
all’Umberto.
Il suo volto si rabbuiò.
Quello con i capelli all’Umberto fece un cenno
a quello con la giacca troppo stretta, il quale sbir-
ciò verso la porta della sala da pranzo ostentan-
do indifferenza.
“Bisogna che si senta il profumo”.
Gli altri commensali rimasero immobili.
“Non l’avrete mica presa sotto gamba questa
faccenda del bollito?”, li rimproverò ottenendo in
risposta un vistoso deglutire.
“Altrimenti non se ne fa più niente”, si sollevò
in piedi facendo leva sui braccioli della poltrona,
“Che quella del bollito non è una mia fissazione”,
s’alzò in piedi in due tempi, “Mica sono un balen-
go. Voglio soltanto che si rispettino le tradizioni.
Che poi finisce che tutti fanno quello che gli pare
ed allora non si va più avanti da nessuna parte.
Non è vero?”
Gli altri scostarono un poco le sedie, preparan-
dosi ad alzarsi in piedi.
“Mi avete chiamato a far da giudice per tastare
i vostri bolliti e quindi sono libero di dire la mia.
Perciò adesso io vi dico, che cosa non deve
mancare sulla tavola?”, fece una pausa e li guar-
dò tutti uno ad uno negli occhi, “Che cosa non
deve mancare sulla tavola? Che cosa non deve
mancare sulla tavola?
Con il fare gioioso del bimbo che ha trovato la
soluzione dell’indovinello, il più giovane si alzò in
piedi prete e con entusiasmo gridò, “Il vino!”
“D’accordo. Ci vuole il vino”.
Questo buon lavoro è senza dubbio frutto del-
l’impegno costante della Fondazione Film Com-
mission Torino Piemonte attualmente presieduta
da Steve Della Casa, ma una buona parte del
merito deve essere ascritta al progetto di produ-
zione seriale di cortometraggi “Storie del Mon-
ferrato - Monferrato’s Short Movie Tales” prodot-
to nel 2009 da Palazzo del Monferrato.
Un progetto ideato e condotto dallo sceneg-
giatore Claudio Braggio con il regista Max Chic-
co, che ha il pregio di considerare parte inte-
grante delle storie i luoghi della narrazione: “Il
ciondolo del destino” di Andrea Solimani è am-
bientato soprattutto nella Chiesa di Francesco
in Cassine, “La quadratura del cerchio” di An-
drea Saettone utilizza i monumenti di Casale
Monferrato, “L’altra” di Alessia Di Giovanni è
stato girato nei dintorni di Gavi Ligure e quindi
in Novi Ligure.
La presentazione del proget-
to e dei cortometraggi avve-
nuta a Palazzo del Mon-
ferrato il 12 gennaio
2010 è stata di certo un
buon auspicio, perché in
quell’oc-
ca-
sio-
ne
gli
ospi-
ti Franco Nero
Prova
tecnica per
un progetto
di rivista
letteraria
Gli altri fecero cenni di approvazione e si alza-
rono in piedi scostando rumorosamente le sedie
e congratulandosi fra loro.
“Ci vuole del Barbera, ma a me piace anche il
Dolcetto. Però non è questo che volevo dire”, si
volse verso il giovane con espressione di com-
piacimento, “Anche se il vino va sempre bene co-
me risposta”, ricavandone un sorriso di soddisfa-
zione.
Il silenzio s’addensò nuovamente fra i presenti.
“Su da bravi, che ci arrivate…”
Al tizio del fazzoletto sembrò dovesse uscir
fuori una parola, ma presto rinunciò.
“L’olio!”, svelò allargando le braccia.
Tutti gli altri respirarono all’unisono.
“L’olio extravergine di oliva”, sorrise, “Di quello
buono, ben spremuto nei miei frantoi. Che va be-
ne da fare i bagnetti ed anche da mettercene un
goccio sopra al bollito. Che lo insaporisce… Sen-
tirete, sentirete che profumo…”
Tutti lo ascoltavano estasiati ed a quel punto
fece svolazzare le mani per far loro segno di se-
dersi, riuscendo a farsi ubbidire quasi subito.
“La questione non è ancora conclusa”, disse
con tono grave, “E abbiamo ancora molte cose
da discutere prima di assaggiare i vostri bolliti
questa sera, alla gran cena della contesa sul bol-
lito”.
Si rassegnarono all’idea che la faccenda stava
diventando lunga, più lunga del previsto, che poi
nelle loro intenzioni era soltanto quello di invitarlo
ad assaggiare i due bolliti per avere un parere su
quello migliore, senza tante storie.
Così avrebbero preferito, ma…
“Dobbiamo parlare dei bagnetti”.
Si scambiarono occhiate d’intesa e di soste-
gno.
“Di tutti e sette!”
E quelli il più giovane se li era già immaginati
coll’acquolina in bocca.
e Margherita Fumero, il professor Franco Pro-
no del Dams dell’ Università di Torino , e Ales-
sandro Gaido direttore artistico del festival di
cortometraggi Piemonte Movie hanno trattato
il tema “Comunicare il territorio e le città d’arte
con il cinema”.
L’argomento, come pure i cortometraggi di-
venuti “case history” per i professionisti del
settore, è stato ripreso venerdì 4 giugno 2010
nella tenuta La Centuriona di Gavi ove ha
avuto luogo la presentazione della campagna
location con particolare focus sulle realtà citta-
dine meno collegate a Torino per future colla-
borazioni tra Film Commission Torino Piemon-
te e Film Commission Liguria.
In quelle occasioni sono stati ricordati due
personaggi illustri del mondo del cinema, ales-
sandrini d’elezione che oggi mancano molto a
tutti quanti: il professor Mario Verdone, cittadi-
no onorario di Alessandria che più volte auspi-
cò l’uso della Cittadella come magnifico set
naturale, e lo sceneggiatore Furio Scarpelli,
sostenitore delle bellezze delle colline del Ga-
vi quali location perfette per ambientazioni ci-
nematografiche.
Ecco, nel 2011 si dovrebbero organizzare
altri momenti di riflessione sull’argomento,
perché queste sono le giuste iniziative che
hanno portato e faranno restare il cinema da
queste parti: auguri Alessandria!
 II n.1 16 gennaio 2011 Scrittori di Alessandria e del Monferrato

gli scrittori in estinzione sono un gruppo aperto

Un gruppo aperto è tale quando avvia dei con-
fronti con scrittori ne lettori, professionalità e sen-
sibilità diverse che si esprimono sul tema della
scrittura proprio come accade su queste pagine.
Si dicono in estinzione, ma questi scrittori non
soltanto di Alessandria e del Monferrato oppongo-
no tenace resistenza alla scomparsa anche in
questo modo, facendo compartecipare al dibattito
sulla scrittura alcuni amici che ringraziamo per la
cortese disponibilità.
Le domande sono sempre le stesse, per il
primo giro tema della scrittura ( e più avanti si
potrà trattare anche dei linguaggi):
1) La scrittura è una componente importante
del tuo lavoro: quanto lo è il rapporto diretto
con il lettore oppure ritieni che sia da predili-
gere la mediazione della parola scritta?
2) La nostra è la società dell’immagine, ma
per te quanto è importante scrivere, inteso an-
che in senso materiale (la penna che scorre
sul foglio)?
3) Qual è la componente di gioco, se ritieni
che esista, insita nella scrittura?
4) Scrivere è un piacere che si può trasmet-
tere al lettore oppure è semplicemente un mo-
do per trasportare concetti?
5) Qual è la storia che ti ha emozionata/o di
recente ovvero quale ti piacerebbe leggere (o
scrivere) in questo momento?
BARBARA CRISTINA ZAMBRUNO-
Nasco nel 1975 ad Alessandria. Otte-
nuta la maturità linguistica, frequento la
Scuola Statale per Traduttori e Interpre-
ti ad Acqui Terme (AL). Dopo alcuni
soggiorni di studio all’estero, torno in
Italia e affronto brevi esperienze lavorative fino ad
approdare nell’agenzia di assicurazioni di fami-
glia. Il mio rapporto con la scrittura comincia con
le prime fiabe all’età di nove anni; da allora conti-
nuo a coltivare la mia passione e partecipo dal
2006 a premi letterari a livello nazionale e interna-
zionale, dove ottengo numerose segnalazioni e
alcuni primi posti, nonché l’inserimento di poesie
e racconti in antologie con altri compagni di av-
ventura. Ho pubblicato il racconto “La Salciaia”
pubblicato nell’antologia “Da Qui e altri testi” (Pre-
mio letterario di Castelfiorentino 2007), la fiaba
“Leo e una stella alla finestra” nell’antologia “Tutti i
colori dei bambini” (Edizioni Montag, 2008), il rac-
conto “Un buco nell’acqua” nell’antologia “Sport in
Rosa” (Giulio Perrone Editore, 2010), la fiaba
“Marta e il tappeto magico” (14/04/2010) ed il rac-
conto “Lo spettacolo della domenica”
(04/08/2010) pubblicate dal trisettimanale “Il Pic-
colo” di Alessandria.
1) Penso che sia naturale, per il lettore, chie-
dersi chi esista dietro quell’opera che ha suscitato
in lui certe emozioni. Per chi, come me, si diverte
a scrivere saltuariamente e non ne ha fatto un
mestiere, il pubblico consiste soprattutto negli
amici e conoscenti con cui capita di confrontarsi.
Ho sempre pensato che fosse preferibile lasciare
la parola alla parola scritta ma ora mi rendo conto
di quanto sia importante, al di là delle domande di
chi mi legge, conoscere le diverse interpretazioni
che ogni persona dà di ciò che creo. Ne escono
fuori rivelazioni sorprendenti, chiavi di lettura delle
mie opere che nemmeno io sospettavo; ed è gra-
tificante constare di persona il riscontro emotivo
che hanno sui lettori.
2) Sono le immagini che spingono chi scrive a
svariate riflessioni. Le immagini, intese come cre-
arsi di situazioni, possono ispirare storie e questo
comporta, essendo certi momenti d’estro improv-
visi, prendere appunti quando capita e dunque vi-
vere anche di parole sparse su bloc-notes o fogli
volanti. Io lo faccio spesso. D’altronde, tracciare
segni sulla carta è una delle prime cose che impa-
riamo; comporli, anni più tardi, in concetti, è es-
senziale allo scrittore quasi come respirare. E per
quanto oggi assistiamo alla presenza sempre più
importante di materiali di supporto informatici ed
e-book al posto dei libri, la nascita di un concetto
continuerà a fissarsi spesso sulla carta.
3) Il gioco, nella scrittura, è la possibilità di rein-
ventarsi ogni giorno – come moderno cantastorie
– in un mondo a parte, parallelo, immaginario ma
che affonda le sue radici nel reale, nel vissuto più
o meno autobiografico o nelle situazioni in cui ca-
pita di imbattersi da osservatori. Lo scrittore ama
giocare con la parola scritta; e creare storie che
avvincano il lettore è una sfida appassionante.
Personalmente, ciò che mi ha sempre divertito
nello scrivere è utilizzare linguaggi diversi, stili e
registri differenti persino all’interno di una stessa
storia, a seconda della situazione narrata, dei
personaggi coinvolti, di una data sensazione che
volevo esprimere in quel momento – e questo
grazie alla duttilità e varietà della nostra lingua.
4) Scrivere, oltre che uno strumento per veico-
lare emozioni, è un piacere del tutto personale
per lo scrittore; ma quando questo piacere viene
trasmesso al lettore… è un vero e proprio un mi-
racolo, almeno per quanto mi riguarda. Da scrit-
trice dilettante, trovo che sia una delle più grandi
soddisfazioni che potrei ricevere, ben al di là del-
l’apprezzamento occasionale di amici e cono-
scenti sulle mie opere. Forse è paragonabile, co-
me gratificazione, alla passione per la materia
che l’insegnante riesce a suscitare nell’allievo, ol-
tre alla semplice comunicazione di concetti.
5) Più che di una storia specifica, parlerei di un
intero ambito che mi ha incuriosita. Recentemen-
te mi sono accostata con più interesse che in
passato ai fumetti. L’aver partecipato come spet-
tatrice all’edizione 2010 di Lucca Comics mi ha
fatto scoprire un mondo tutt’altro che relegato al-
la letteratura per bambini e adolescenti. Lo stes-
so Alessandro Baricco ha lavorato per trasporre
una sua storia, Senza Sangue, in immagini – e
questo con un bel successo di pubblico e critica.
In futuro non mi dispiacerebbe cimentarmi in sce-
neggiature per fumetti, coniugando spensieratez-
za dell’aspetto fantastico e certa malinconia del
vivere quotidiano.
ARGETA BROZI
Ha 25 anni, è laureata in Psicolo-
gia ed è ora studentessa in Psico-
logia Criminale e Investigativa a To-
rino. Ha iniziato a scrivere all'età di
9 anni e a farsi conoscere al pubbli-
co a 17. Ha ricevuto numerosi rico-
noscimenti letterari e ha pubblicato due libri:
“Prendimi l'anima” (Gruppo Al-
batros, 6° ristampa) e “Quell'emozione dietro
l'angolo del cuore” (Montedit). Ora è titolare ed
editor della Butterfly Edizioni.
1) Importantissimo: mi permette di capire vera-
mente a fondo che cosa pensano i lettori dei miei
scritti, di confrontarmi, di migliorarmi, di andare
incontro ai loro desideri.
2) io scrivo sempre, anche solo quando deve
tenere a mente qualcosa. Prendo appunti, a volte
scrivo qualche immagine che poi potrei usare nel
futuro nei miei scritti, a volte invece ho un'ispira-
zione vorace che mi prende di colpo e necessita
di essere soddisfatta subito. E' un gesto che mi
viene naturale, di cui non potrei fare a meno.
Una sensazione bellissima.
3) Più che gioco è una sorta di rituale, uno sfo-
go, scrivere mi rilassa, mi aiuta a fare chiarezza.
Se c'è una componente di gioco essa è solo l'iro-
nia: affilatissima, amaliante, divertente.
4) Difficile che uno che già a priori non ami la
scrittura sia improvvisamente folgorato dall'idea
di scrivere un libro, questo può succedere solo
se la persona è predisposta o abbia già pensato
in passato di voler esternare i propri pensieri tra-
mite un libro. La lettura ci trasporta in un mondo
tutto suo, ci coinvolge, ci trasmette sensazioni, ci
“fa vedere” la vita.
5) C'è sempre qualche libro che vorrei leggere
:-) Mi piacerebbe scrivere un thriller misto a hor-
ror, avete presente quei romanzi che dopo averli
letti ti fanno venir voglia di controllare se c'è qual-
cuno dietro la porta?;-)
GLORIA MARIA ROSSI
Ventiduenne ciociara, laureanda
in Lettere e Filosofia, alla Sapienza
di Roma, inizia il suo percorso lette-
rario all’età di quindici anni, parteci-
pando per la prima volta ad un Con-
corso internazionale di narrativa. Da
lì si susseguono numerosi riconoscimenti, tra cui:
negli anni 2005-2006, il primo posto nel Premio
Campiello Giovani nel Lazio, il primo posto nel
Concorso Biennale dei Monti Lepini (2006), la
Medaglia del Presidente della Repubblica, per la
poesia: ‘Terra‘ (2007) ed il primo posto nel Con-
corso Racconta il tuo sport(2008). Nell’anno
2006 pubblica due romanzi brevi: Al confine della
vita (2006) e La Costa del Silenzio (Montedit,
2006). Nel frattempo continua a coltivare la sua
passione, scrivendo racconti.
1) L’incontro con il lettore è importante, per
carpire le impressioni e le sensazioni che i tuoi
scritti suscitano, ma a volte il forte turbine, che si
ha all’interno della propria anima, ci porta ad al-
lontanarci dal mondo esterno e a rifugiarci, ap-
punto, nelle nostre parole, senza volere ascoltare
Intervista collettiva (quinta parte)
altro. A volte questa scelta è deleteria, altre volte
è salvifica.
2) La scrittura credo abbia per tutti un comune
denominatore: liberarsi. C’è desiderio di dare li-
bero sfogo a pensieri ed immagini, su un foglio
bianco, che puo’ accogliere i nostri tormenti , o
gioie, senza chiedere niente in cambio. Nell’era
della tecnologia, la penna che scorre su un fo-
glio, è quasi un’oasi in un deserto, ma a volte la
necessità di tornare alle origini è così forte, che
io abbandono la tastiera e torno sulla carta. E lo
faccio soprattutto nella fase intimistica della poe-
sia, in cui la freddezza di una macchina non aiuta
l’ispirazione, che nasce dal cuore.
3) Nella scrittura si puo’ giocare, proprio come
se ci trovassimo di fronte una partita a battaglia
navale e pensassimo a quale prossima mossa il
nostro giocatore potrebbe riservarci. Lo scrittore
cerca di creare, a seconda delle situazioni: su-
spense, gioia, oppure delusione. Prima di pren-
dere la penna in mano è stato ed è un lettore, e
capisce, spesso, quali sono gli orizzonti di attesa
dell’altro “giocatore”. Ma tutto non puo’ essere ri-
dotto a questo gioco, a volte il volere di chi scri-
ve, sovrasta un tacito patto che potrebbe instau-
rarsi con il lettore. La fantasia e la voglia di com-
porre, vanno ben oltre il gioco. Sono emozioni in-
condizionate che catturano la mano.
4) C’è chi scrive per se stesso e chi scrive per
gli altri. A volte le cose si sovrappongono, altre
volte rimangono scisse. Coinvolgere il lettore si-
gnifica vincere, essere riusciti non solo a creare
un qualcosa che piace a noi stessi, che permette
di esprimerci, ma che colpisce anche gli umori di
chi c’è dall’altra parte.
5) Nell’ultimo periodo, ho dovuto per forza
maggiore concentrarmi molto sugli ultimi esami
universitari, ma non per questo non riesco a rita-
gliare degli spazi per la lettura. E c’è un autore,
contemporaneo: Guillaume Musso, che riesce,
sempre ed immancabilmente, a carpire l’attenzio-
ne e la mia emozione spasmodica, che mi porta
a divorare i suoi romanzi. Lui è uno scrittore, che
con me, ogni volta vince.
MONIA SOGNI
Classe 1985, appassionata scrittri-
ce e pittrice (in questa veste ha par-
tecipato a diverse collettive in Pia-
cenza e Provincia); ha ottenuto di-
screto successo in diversi concorsi
coi suoi racconti e le sue poesie; con
i “Volatori Rapidi” ha pubblicato il libro “1995 km
da Santiago” (Edizioni Lir) che contiene il raccon-
to “Con gli occhi di un neonato” e “Confini” (Edi-
zioni Domino) che contiene “Il profumo delle fra-
gole”; di recente ha pubblicato la poesia “Ti ucci-
derò” sul cofanetto Male d’Amore e i racconti
“Codice Rosso” e “La Peppa e il Natale” sul bi-
mestrale Terre Verdiane. Il suo sito è www.monia-
sogni.wordpress.com
1) Penso che il rapporto col lettore sia fonda-
mentale e proprio per questo assieme al gruppo
Volatori Rapidi abbiamo pensato di attuare que-
sto speciale interscambio inventando lo Speed
Date Letterario. Testato per la prima volta al Fe-
stival della Letteratura di Mantova, lo Speed Date
Letterario ci ha donato una grande soddisfazio-
ne, soprattutto a livello umano. A tal proposito se-
gnalo il mio sito per commentare, consigliare e
discutere assieme le mie opere.
2) Il processo di scrittura per me consiste in
una catarsi e tale processo mi è possibile solo se
produco le opere a mano sul classico foglio bian-
co. La scrittura sul computer, peraltro irrinunciabi-
le oggi, avviene in un secondo momento.
3) Causa forse il mio lato caratteriale non rie-
sco a trovare questa componente nel mio lavoro
né in quello di tanti altri autori.
4) A volte proprio leggendo un libro mi capita di
sentire un imput a produrre io stessa qualcosa di
nuovo. Credo quindi che lo scrivere sia un ottimo
piacere e che ci sia sempre più la necessità di
trasmettere ai lettori questo stimolo.
5) Mi sarebbe piaciuto poter scrivere una storia
come quella de “La pianista” di Elfriede Jelinek.
CRISTIANA LONGHI
Nata a Roma, interessi e passioni
l’hanno avvicinata alle discipline arti-
stiche e allo studio dell’animo uma-
no; autrice di romanzi erotici, gesti-
sce il sito www.cristianalonghi.com
ed il blog http://cristianalonghi.splin-
der.com/; partecipa ad alcuni blog di
argomento letterario; ha pubblicato “Lisa & Céci-
le” insieme a Maria Rosa C. (Borelli Editore); con
due racconti e l’introduzione ha partecipato al
secondo volume “Eroticamente. Confessioni
intime” (AA.VV.,Casini Editore); un racconto
erotico è stato inserito nell’e-book “Pure” (Ero-
tich Search); ha pubblicato una poesia nell’an-
tologia “La Donna” (Estro-Verso).
1) Con il lettore è importante mantenere un
rapporto, ma preferisco che questo si produca
nel suo luogo specifico, che è quello intimo,
duale, riflessivo e silenzioso della lettura. Per
la partecipazione e il coinvolgimento, diretto o
meno, ci sono poi altri spazi, come il mio blog
o il mio sito.
2) La scrittura è la capacità di mettere su
carta l’immaginazione e di rielaborarla. Il suo
ruolo nella società dell’immagine è senz’altro
quello di modificare gli automatismi e gli ste-
reotipi che tendono ad affiorare “naturalmen-
te” con figure consuete ed immagini più o me-
no conformi ai modelli.
3) Il gioco nella scrittura, e nella narrativa in
particolare, consiste nella possibilità di usare i
tuoi personaggi come fossero delle
bambole… J
4) Scrivere è piacere e sofferenza al pari
della vita, a mio avviso.
5) Mi interessa raccontare quel che mi vie-
ne in mente, credendo che le idee, prima che
divengano modelli, attraversino le persone,
seminando un sentore comune, una sinergia
di pensieri che è come trasportata dal vento.
La sfera femminile è al centro della mia osser-
vazione ed è fonte d’ispirazione. È partendo
dalla concezione femminile che mi approccio
ai racconti che scrivo. Credo sia essenziale
aggiungere alla propria forma d’arte un conte-
nuto e, in particolare, evitare che la scrittura
erotica venga confinata a mero intrattenimen-
to. (Nulla da obiettare ad ogni modo all’intrat-
tenimento, soprattutto se piacevole…)
SABRINA MARCHESI
Vive a Roma; si occupa sia
di saggistica, sia di narrativa;
critico letterario, cura la Guida
Giallo Noir di Supereva, colla-
bora con numerose testate,
portali e riviste specializzate del
settore; docente di Scrittura
Creativa presso il Progetto Biblioteche per
conto del Comune di Roma e di Analisi Te-
stuale per il Centro Intelligence Interforze
presso il Reparto Informazioni e Sicurezza
dello Stato Maggiore della Difesa; ha diretto
collane editoriali, è stata editor e curatrice di
numerosi progetti antologici ed ora fa parte
della giuria di diversi premi letterari; tra le pub-
blicazioni recenti “Nessuna Colpa” (Dario
Flaccovio Editore), “Sexy Thriller” (Aliberti),
“Consiglieri Occulti”, “I Processi del Secolo” e
“Amanti Diabolici” (Editoriale Olimpia); nume-
rosi racconti sono presenti in antologie e pro-
getti collettivi pubblicati con Meridiano Zero,
Gremese, Delos, Robin, Perrone, Hobby &
Work e Mondadori.
1) Si scrive sempre per qualcuno e se nes-
suno legge ciò che scrivi hai fallito il tuo inten-
to, a meno che uno non scriva per se stesso il
che, per definizione, contribuisce da sempre a
creare un pessimo scrittore. Il rapporto diretto
col pubblico non solo è importante ma fonda-
mentale. Ad esempio quando parlo in pubblico
io scruto sempre la platea per cercare di co-
gliere le reazioni emotive e dirigere opportu-
namente il mio intervento, sarebbe meraviglio-
so se potessi fare la stessa cosa scrivendo. In
ogni caso quando rileggo, revisiono e correg-
go i miei stessi testi, forse perché sono allena-
ta a farlo su quelli degli altri, io cerco sempre
di astrarmi da me stessa e di leggere quello
che ho scritto con gli occhi di un altro, quelli
del lettore appunto, ultimo scopo finale di ogni
sforzo creativo.
2) Moltissimo tanto è vero che se non sono
nello stato d’animo adatto non riesco a scrive-
re e quando invece ho bisogno di scrivere non
riesco a pensare ad altro, in senso figurato io
scrivo anche quando guido quando mangio
perfino quando dormo. Negli anni ho imparato
a usare sempre più i mezzi elettronici perché
sono più pratici, infinitamente più veloci, la
scrittura corre sul video alla stessa velocità
del pensiero ma, quando ho bisogno di fissare
veramente un’idea, un concetto, o un dialogo
particolarmente impegnativo allora preferisco i
 Scrittori di Alessandria e del Monferrato
vecchi sistemi: penna e blocco di carta. Con-
servo sempre ogni minimo frammento, schizzo,
appunto o diagramma anche su carta. Il fruscio
della carta e lo scorrere della penna sono sen-
sazioni insostituibili, di puro godimento non so-
lo intellettuale ma anche fisico. Per questo non
credo che, contro i funesti pronostici del futuro
editoriale, il libro tradizionale sia destinato a
sparire. Niente può sostituire il confortevole
scorrere delle pagine, l’odore della carta, il fa-
scino delle parole stampate, la concreta solidità
di un volume rilegato da custodire gelosamente
in libreria o tenere a portata di mano sul como-
dino.
3) Il primo elemento quando si scrive è, ov-
viamente, proprio quello di mettersi in gioco.
Quando scrivi, inevitabilmente, una parte di te
finisce in mezzo alle pagine e questo comporta
una certa dose di rischio. Ma in fondo è come
un gioco d’azzardo: tu scommetti sul lettore, il
lettore scommette su di te, ma alla fine vince
sempre il pubblico. Soprattutto per me che scri-
vo gialli. Ogni libro ha una componente di sfida,
ogni trama è una gara di abilità tra scrittore e
lettore dove lo scrittore è sempre un passo
avanti ma il lettore deve avere sempre la possi-
bilità di vincere. Per questo occorre stare atten-
ti, come in ogni sfida, che le regole vengano ri-
spettate severamente. Dunque sì ai giochi di
prestigio, dove l’occhio vede quello che la men-
te vuole, ma assolutamente no a scorrettezze e
imbrogli che il lettore assolutamente non perdo-
na. Occorre giocare d’abilità ma non di furbizia.
Con estremo rispetto del lettore che, quando ci
legge, ci dedica il suo tempo e non merita di
essere deluso om peggio ancora, imbrogliato.
4) Non credo che sia un mero veicolo stru-
mentale perché se così fosse forse non scrive-
rei affatto. I concetti poi, si sa, viaggiano sul filo
dell’inchiostro ma spesso si resta sorpresi sco-
prendo che a volte i concetti che passano sono
ben diversi da quelli che si voleva veicolare. In-
somma uno scrive un bel romanzo, che sia un
noir o un giallo, convinto di trasmettere un de-
terminato tipo di messaggio, e il lettore invece
spesso coglie sfumature e dettagli dei quali lo
scrittore stesso era totalmente inconsapevole.
Che poi è la caratteristica intrinseca di ogni
opera artistica scaturita dalla creatività. Una
storia in fondo è come un ritratto, un fermo im-
magine, un paesaggio. Blocca e riproduce un
momento determinato, un evento particolare,
ma la luce sotto cui lo mostra può essere varia-
mente interpretata a seconda della profondità
(e dell’angolazione) dello sguardo di chi osser-
va. E scrivere è, e deve essere, una vera ope-
ra artistica (magari riuscita o meno) tesa a tra-
sportare al lettore sentimenti, emozioni e stimoli
veicolati in maniera piacevole. Come in gastro-
nomia, non basta che un piatto sia buono, deve
anche essere ben presentato ed appagare con-
temporaneamente tutti i sensi.
5) Devo dire che di recente mi sono emozio-
nata sempre meno, ma se qualcosa mi colpisce
in una storia è sempre segno di qualche corda
che si è mossa dentro di me, e allora ambisco
a saper muovere anche io le medesime corde
nel lettore, pur con altri mezzi o con altre storie.
In ogni caso i classici per me rimangono sem-
pre la migliore fonte di ispirazione, potrei dirti
che c’è più armonia in certe liriche anonime del
milleduecento che magari non ha mai letto nes-
suno che non nelle righe rapsodiche e concita-
te di un thriller da milioni di copie dei giorni no-
stri. Secondo me la forma, l’eleganza e il ritmo
sono fondamentali nel raccontare una storia.
Del resto, come diceva un famosissimo editor
di una nota casa editrice, tutte le storie in fondo
sono state già narrate, il valore intrinseco di-
pende alla fine dal “come” e non dal “cosa”. Nei
contemporanei il capolavoro assoluto è Nove-
cento di Baricco, sui classici La strana storia
del Dottor Jekyll e di Mister Hyde di Robert Lo-
uis Stevenson. Se vuoi una mediazione tra i
due, Il Grande Sonno di Raymond Chandler.
Ma il più attuale in assoluto è Il Diavolo in Cor-
po scritto nel 1923 da Raymond Radiguet
quando ancora non aveva compiuto vent’anni.
Quella sarebbe la storia che vorrei scrivere og-
gi, rapportata ai nostri tempi ma con lo stesso
senso di sfida e di disimpegno morale.
ALESSANDRA SPAGNOLO
Nata nel 1967, vive e lavora a
Genova; è direttore di un laborato-
rio artistico e si occupa di riciclo del
materiale di recupero. Nel 2010 ha
esposto le sue opere a Londra e
Barcellona. Ha pubblicato “5 neri, ma andanti
con brio” (2002) con cui ha vinto la VII edizione
del premio Ormegialle con “Cannibali”; nel
2003 ha vinto il premio letterario “La voce delle
donne” (I fiori di Campo) con pubblicazione de
“L’Amministratore” (Fiori di Campo); ha ottenu-
to piazzamenti ottimi al premio letterario “Terra
di Nessuno” (Fara Editore) ed al concorso “Un
romanzo in….edito” con “La maschera di cuoio”;
dal 2004 collabora con la rivista “Progetto Babe-
le” (www.progettobabele.it) e dal 2005 con le
guide di Supereva, giallo e noir, curate da Sabi-
na Marchesi; un suo racconto è nell’antologia
“Pink in noir” (2009); ultimi il romanzo “La Ma-
schera di Cuoio” (Rupe Mutevole, 2010) ed il
racconto breve “La curiosità è femmina” (2010)
Writers Magazine nell’antologia 365 racconti
erotici.
1) Il mio lavoro principale si basa sul rapporto
diretto con le persone. La mediazione della scrit-
tura mi permette di aprire alla comunicazione
una parte di me che rimane occultata. Il mio ge-
nere, inoltre, permette di dare libero sfogo alle
pulsioni, alla parte onirica del mio io creativo. At-
traverso la parola scritta si possono dare infinite
immagini diverse e comunicare comunicare su
più livelli, cosa che è più difficile a livello inter-
personale.
2) Semmai i tasti che ticchettano... Per me
scrivere è qualcosa di interiore, non una que-
stione di immagine, sono arrivata a pubblicare
per caso. Infatti è un momento legato alla notte
ed ho tempi di revisione lunghissimi, rileggo, ta-
glio, ricostruisco secondo esigenze personali.
Per una parte di me scrivere è una necessità es-
senziale.
3) Faccio un lavoro che può essere conside-
rato un hobby e per hobby scrivo. Direi che nella
mia personalità la parte ludica è importante, an-
zi, è la fonte di ispirazione del mio lavoro. Il gio-
co non è una parte trascurabile della vita, con-
sente di vedere le cose da più angolazioni.
4) Scrivere è un piacere, come la lettura. Si
può trasmettere al lettore il gusto della storia,
del narrare, ma per passare al lato pratico ci
vuole tecnica e forte spirito autocritico.
5) Bianca come il latte, rossa come il sangue.
Bello. Profondo, ma semplice e immediato
SUSANNA TROSSERO
Ho 49 anni e vivo a Roma. Da
tempo ho fatto della scrittura la
mia principale occupazione. Pre-
miata in diversi concorsi letterari;
collaboro con l’associazione Pro-
spettiva Donna di Olbia, che si oc-
cupa di aiutare donne vittime di
violenza e abusi; tengo seminari di scrittura e
pubblico articoli per il blog magazine Graphoma-
nia; ho pubblicato “Nella tana dell’Orco e altre
storie…” (Maremmi di Firenze, 2008)dedicato al-
l’ambiente, “Lame & Affini” (Graphe.it Edizioni,
2008), che racconta di attrazioni inopportune,
“L’angelo della porta accanto” (Graphe.it Edizio-
ni, 2009), narrazione dell’amicizia e dei buoni
sentimenti, “E tra le mura il cuore, pensieri e sta-
gioni in città” (Graphe.it Edizioni, 2010); i miei li-
bri sono disponibili anche in eBook; i miei siti
http://susannatrossero.blogspot.com e giallo e thriller.
http://scriviconme.blogspot.com
1) Per me il rapporto con il lettore è fonda-
mentale, presento i miei libri ovunque, alla ricer-
ca di “contatto” e prego i presenti di scrivermi
dopo avermi letto, di raccontarmi impressioni o
muovermi critiche (che ritengo sempre e comun-
que costruttive). Credo che un libro, una volta fi-
nito, non sia più dell’autore ma di colui che lo
leggerà, e che la scrittura debba creare un pon-
te tra chi legge e chi scrive, oppure si rivelerà un
atto freddo e fine a se stesso. Sono davvero feli-
ce della piega che la mia passione per la scrittu-
ra ha preso, ciò che ho sempre sperato si avve-
ra ogni giorno: la scrittura come mezzo di comu-
nicazione, come condivisione e apertura verso
gli altri.
2) Uno scritto apre la mente e la mette in mo-
to più di quanto riesca a fare un’immagine già
confezionata! Lo scrittore mostra un quadro, un
dipinto all’immaginazione del lettore, e lui – con
questa - lo elabora… A dispetto della “società
dell’immagine”. Scrivere mi è necessario, è un
riversare sulla carta quello che ho dentro e che
non vuole più saperne di star là. Scrivo per libe-
rare un pensiero, un’idea, perché quando vedo
un foglio bianco qualcosa dentro mi si accende
e devo “sporcarlo” anche solo con una frase,
una riflessione. Adoro i quaderni mai aperti, il
candore delle pagine che, una volta riempite di
inchiostro e parole, hanno un altro suono, una
nuova consistenza. Scrivo per una sorta di ur-
genza, un bisogno impellente scaturito a volte
anche solo da un guardarmi intorno, da un volto
incontrato sull’autobus, da un profumo.
3) Io scrivo narrativa, invento, spazio, volo.
Non è forse un giocare, questo? Dar vita a qual-
cosa che non esiste, essere chiunque e vivere
tante vite e tante situazioni, superare le barriere
dell’impossibile o dell’inaccettabile, dell’assurdo!
Con la penna faccio parlare gli oggetti, trasfor-
mandoli in crudeli o gentili a mio piacimento;
posso dar voce a un filo d’erba o a un gatto ran-
dagio, prendere le cose della realtà e smontarle,
reinventarle, modificarle a mio piacimento. La
penna come bacchetta magica, la scrittura come
n.16 12 dicembre 2010 III
mezzo per raccontare a colori… di Tindari) e “L’antica ricetta” (Diamond Editri-
4) Mettiamola così: un buon lettore è colui ce).
che cerca sempre qualcosa in ciò che legge, 1) A dire il vero la scrittura non è legata al
augurandosi naturalmente di trovarla. Se un li- mio lavoro, ma è importante perché è una
bro è esclusivo piacere dell’autore, è una scrit- passione e, come tutte le passioni, aiuta a vi-
tura sterile, un ammasso di parole morte. Il sa- vere meglio. Sono fondamentalmente timida e
per scrivere è l’equivalente del saper dare, del patisco parlare in pubblico: per me due perso-
saper procurare sensazioni, negative o positive ne sono già folla! Con questo non voglio dire
esse siano. Fondamentale è vivere intensa- che rifuggo al rapporto diretto con i lettori, ma
mente ciò che si sta raccontando, o non sare- lo preferisco se mediato, ad esempio, dal web
mo mai in grado di far vivere la nostra storia al oppure se a tu per tu.
lettore. Se la penna ha lasciato nelle pagine 2) Non riesco a scrivere utilizzando carta e
parole in grado di trasmettere un turbamento, penna. Sarebbe un’impresa quasi impossibile,
allora chi ha scritto ha vinto anche sul lettore visto il mio continuo correggere e ri-corregge-
più scettico, lo ha portato con sé creando un re più volte la stessa frase. Uso, invece, il
legame di empatia tra due perfetti sconosciuti: computer e batto rapidamente sui tasti, anche
colui che scrive e colui che legge. se utilizzo solo due dita per mano. La video-
5) Ho riletto giorni fa “La nausea” di Sartre e scrittura permette con facilità di tagliare, imba-
questo è un libro che continuerò a rileggere stire e cucire le frasi, perché scrivere richiede
con la stessa passione e che mi sarebbe pia- anche un notevole lavoro di lima.
ciuto saper scrivere. Quella invidiabile capacità 3) Sicuramente nella scrittura esiste una
di descrivere gli oggetti senza annoiare, di far componente di gioco. Principalmente si tratta
sentire profumi, di far vedere l’indolenza di un di giocare con la fantasia, di inventare e vivere
passante. Quel raccontare di un quotidiano in situazioni nuove. Poi c’è anche l’aspetto pia-
cui niente accade, di penetrare con quel niente cevole del sentirsi quasi “onnipotenti”: vuoi
nell’anima del lettore insinuando in lui quella mettere il senso di potere nell’avere tra le ma-
subdola vena malinconica, quel difetto d’esse- ni il destino di un personaggio? stabilire se
re che genera – appunto – la nausea. Insegna farlo apparire simpatico oppure detestabile?
a scrivere di tutto e su tutto, pagine e pagine di decidere se salvarlo da un pericolo o lasciarlo
un ricchissimo vuoto, che impregnano di ma- nei guai?
lessere trasportandoci in una nuova visione del 4) Non credo che si possa trasmettere il
quotidiano. piacere di scrivere, però è riduttivo parlare
della scrittura come “un modo per trasportare
VALERIA BODANZA concetti”. Secondo me, grazie ad essa, è pos-
Umanista, consulente di comu- sibile trasmettere emozioni e pensieri, strap-
nicazione a breve disoccupata, pando al lettore un sorriso o un sospiro o
estiva, ferina, astronomica; vive semplicemente coinvolgendolo, per un breve
tra via delle Primule e viale Or- momento, in un mondo diverso dal suo.
tles. 5) La storia che mi ha emozionato non è re-
1) Tre quarti delle volte che cente, ma ne sono venuta a conoscenza poco
scrivo sono incazzata: la parola scritta (anche tempo fa, cioè da quando, per un caso fortu-
senza mediazione) aiuta. nato, sono venuta in possesso di un pacco di
2) Lo è molto. lettere scritte da un giovane militare durante la
3) ‘Cidenti questa la sapevo. seconda guerra mondiale che non è più torna-
4) Se scrivere è un piacere, allora è trasmis- to a casa. Attraverso le parole di questo ra-
sibile. gazzo ho conosciuto un mondo fatto di affetti
5) Mi emoziona sempre il mio psicanalista, profondi, di sogni ingenui, di piccoli desideri.
ma non scriverei mai di lui. Non nascondo che mi piacerebbe dare voce a
questo ragazzo e chissà che, prima o poi, non
TIZIANA IACCARINO ci riesca.
Nasce a Napoli nel 1976. Si è
sempre interessata alle arti figu-
rative e letterarie. Nel 2008 pub-
blica l’opera prima “Un barlume
di speranza “ (Giovane Holden
Edizioni), in seconda edizione nel 2010: un
diario scritto dalla protagonista femminile che
racconta come la sua fuga nel deserto del Sa-
hara; una vicenda ricca di avventura, amore,
1) Chi scrive ama innanzitutto comunicare.
Trovo la possibilità di comunicare attraverso la
scrittura un mezzo assolutamente unico per
ogni essere umano, sia che lo faccia per lavoro
che per puro hobby, anche se il rapporto diretto
con il lettore resta un vero privilegio.
2) Scrivere, secondo me, aiuta a vivere me-
glio. Non è solo un’attitudine o una passione, è
qualcosa di molto più importante. Non importa
se lo si fa attraverso il foglio scritto a mano o
attraverso i mezzi che ci offre la tecnologia
odierna, perché il senso non cambia.
3) Più che una componente di gioco, nella
scrittura, io intravedo una componente musica-
le: sono del parere che le parole scritte siano
come delle note. Messe assieme devono rea-
lizzare una melodia unica. Sempre.
4) Scrivere è sempre un piacere. Spesso,
però, lo si può abbinare ad un concetto o ad
una morale. Dopotutto, è proprio attraverso la
scrittura che le persone possono trasmettere
molto di sé.
5) A me piacciono i thriller e io stessa, quan-
do scrivo, propendo molto per tale genere. An-
che se apprezzo chi riesce ad amalgamare un
po’ tanti generi. Tra gli autori stranieri prediligo
Ken Follett, mentre tra quelli italiani sto ancora
cercando chi mi emozioni davvero, anche se
sono molto attenta alle nuove leve.
CESARINA BO
Sono nata nel 1956 a Balangero
(Torino) e mi sono laureata in ma-
tematica nel 1979 all’Università di
Torino: da allora ho insegnato ma-
tematica fisica nell’Istituto di istru-
zione superiore F. Albert di Lanzo; sono appro-
data alla narrativa nel 1999 per evadere dalla
quotidiana ordinarietà; al mio attivo quattro libri
editi, oltre a diversi racconti pubblicati su riviste
e antologie: i primi due romanzi sono stati pub-
blicati dalla casa editrice Excogita, “Attrazione
e distrazioni” (2004) e “Alloggio vista mare”
(2007); nel 2010 due gialli scritti con Mirella
Zuchegna ovvero “Doppia coppia” (Centro Stu-
 IV n.1 16 gennaio 2011 Scrittori di Alessandria e del Monferrato

viaggio alla ricerca di format eccellenti luppo di progetti.

Formazione - compilazione dossier di pro-
per festival culturali in Alessandria e nel Monferrato getto cinematografico o audiovisivo, proce-
dure di presentazione dei progetti e loro ge-

ALESSANDRIA
stione, con riferimento alle pratiche conside-
rate ottimali a livello professionale nel mer-
cato audiovisivo, alle tecniche drammaturgi-
che, di formazione della bibbia, delle tecni-

ART&FILM FESTIVAL
edizione unica, 2006-2007
Una delle forme di crisi della cinematografia e
dell’audiovisivo è da riferirsi al processo creativo
ovvero all‘inaridimento delle vene artistiche.
Così nacque l’idea dell’Alessandria Art&Film Fe-
stival organizzato dal circolo Opificio delle Arti per
creare una piccola agorà al fine di unire energie
locali in campo culturale.
L’iniziativa partì nell’ottobre 2006, un mese dopo
la nascita del circolo fondato da Carlo e Fernando
Ianniello, Fabrizio Capra, Pasquale Villella e Clau-
dio Braggio.
Lo sviluppo del festival, con patrocinio del Co-
mune di Alessandria e della Provincia di Alessan-
dria, venne concepito per occupare dodici mesi
secondo un programma costituito da sette eventi
pubblici a cui s’aggiunsero a mano a mano una
ventina di incontri per l‘organizzazione pratica dei
progetti.
L’esperienza si è compiuta nell’ottobre 2007
aprendo immediatamente la seconda fase ovvero
un ulteriore percorso strutturato a tappe in cui i
singoli punti di passaggio erano costituiti dalla rea-
lizzazione dei progetti audiovisivi “Poeti d’Assalto
uccidono Cabaret Drammatico” (video romanzo,
ideazione e testi di Claudio Braggio, regia di Ales-
sandro Gavazza, 2007) e “Caristo, la città rubata”
(docu-fiction, ideazione e testi di Claudio Braggio,
regia di Max Chicco, 2008), senza dimenticare la
pubblicazione del saggio “Scrivere cinema low
budget in Alessandria” scritto da Claudio Braggio
e pubblicato nel 2009 per i tipi de IGrafismiBoc-
cassi (questi due ultimi progetti con il sostegno
della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessan-
dria).
Appuntamenti di cinema low budget
e altre forme artistiche di genere
Gli incontri furono tutti a partecipazione gratuita,
buone occasioni di incontro fra esperti e professio-
nisti di settore disponibili al confronto con neofiti e
pubblico.
Lo scopo dichiarato era quello di favorire la na-
scita e lo sviluppo di progetti audiovisivi, da girare
in Alessandria e nel Basso Piemonte valorizzando
risorse e talenti locali.
Tutte le iniziative ebbero luogo nella sala multi-
mediale messa a disposizione dal Museo del Fer-
ro.
Capitolo I
produrre cinema low-budget in provincia
sabato 21 Ottobre 2006 –
Il primo evento si svolse nel corso dell’intera
giornata: al mattino con un seminario su come
produrre cinema a basso costo con “case-history”
il lungometraggio “Saddam” del regista Max Chic-
co, presente con il produttore esecutivo Luca De-
matteis ed i due attori protagonisti Riccardo Leto e
Mauro Stante.
Lo sceneggiatore Claudio Braggio è il modera-
tore, che ha gestito gli interventi del presidente
dell’Opificio delle Arti Carlo Ianniello, del regista
Federico Rizzo, dei videomakers Antonella Que-
sta, Alessandro Gavazza e Danilo Ramirez, della
blogger cinematografica Eva Gatti, dell’esperto di
cinema Massimiliano Baldini e dei giornalisti Ful-
vio Gatti e Fabrizio Capra.
Si respirò una bella atmosfera, perché pareva di
poter toccare la materia di cui sono fatti i sogni.
Nel pomeriggio furono proiettati cortometraggi a
cura di Fernando Ianniello e Pasquale Villella:
“Una vecchia conceria” e “Car Sharing” di Danilo
Ramirez, “The I.L.C. illogical consequence” e “The
fanciful behaviour” di Alessandro Gavazza, “L‘oc-
casione” e “Mamma!!” di Antonella Questa, “Milano
nera” e “Caballito blanco” di Federico Rizzo e, fuori
programma, anche un video di Filippo Capodaglio.
La sera venne proiettato il lungometraggio Sad-
dam: “la storia di Antonio Lo Russo e Mauro Loia-
cono arruolati in una società di servizi, la Enterpri-
ses Srl che opera nei paesi del Medio Oriente. An-
tonio ha esperienza in questo genere di missioni
poiché è stato in Kossovo dove era a capo di una
spedizione che scortava convogli umanitari ed è
un ex-militare. Mauro invece, è un uomo disperato;
vive ancora con i genitori nei pressi di Torino e so-
gna di costruirsi una casa e andare a vivere con la
sua fidanzata Anna, ma non ha i soldi. Ora si tro-
vano in Iraq con la prospettiva di fare molti soldi
velocemente ed il loro compito è quello di fare la
guardia a un prigioniero eccellente nella prigione di
Abu Ghraib. Non sanno chi ci sia nella cella e gli
ordini sono tassativi: nessuno può entrare, chiun-
que tenti di avvicinarsi deve essere fermato. Du-
rante il lungo turno di guardia Antonio e Mauro
possono solo fare supposizioni. Chi c’è dentro la
cella cinquantuno/A? A fine turno i nervi di Mauro
sono a fior di pelle per la stanchezza e Antonio
propone al collega di entrare nella cella e scattare
una foto: e se dentro ci fosse veramente Saddam
Hussein?” (testo tratto dalla cartella stampa).
Capitolo II
Piemonte Movie - eventi cinematografici e docu-
mentari
venerdì 10 Novembre 2006
Un pomeriggio dedicato al documentario con la
partecipazione di Alessandro Gaido presidente del-
l’associazione culturale Piemonte Movie ed il regi-
sta documentarista Stefano Scarafia, affiancati nel
dibattito da Claudio Braggio, Massimiliano Baldini,
Fabrizio Capra, Fulvio Gatti, Eva Gatti e Carlo Ian-
niello.
A seguire proiezioni del documentario “Quelli di
via Artom il palazzo che non c’è più” di Stefano
Scarafia e dei videodocumenti “Felice Andreasi” e
“Mario Soldati”
Capitolo III
Love Poetry! Tour - poesie dedicate al cinema
sabato 11 Novembre 2006
La scelta di organizzare un evento di poesia non
fu tanto perché i poeti portarono poesie cinema,
quanto piuttosto nell’intimo legame che sussiste fra
queste due forme di espressione artistica poiché
entrambe apprezzano la concisione nello scrivere
e costruiscono immagini.
Una gradevole serata presentata da Carlo Ian-
niello con la partecipazione dei poeti Andrea Bon-
nin, Claudio Braggio (poeta d’assalto), Arsenio
Bravuomo, Guido Catalano, Andrea Gattico, Fran-
cesca Genti, Anna Lamberti Bocconi, Carlo Molina-
ro, Paolo Ornaghi, Mayumu Suzuky, Francesca Ti-
ni Brunozzi, Gabriele Turati, Raffaella Turati, Clara
Vajtho.
Capitolo IV
il romanzo noir “Erano voci” di Giorgio Bona,
riuscirà a diventare un film?
venerdì 17 Novembre 2006
In merito alla trasposizione da libro a film la
presentazione del romanzo di Giorgio Bona, pre-
sentato dallo scrittore Alessandro Defilippi con la
partecipazione dell’editore Gian Luca Muglia as-
sieme a Fabrizio Capra e Carlo Ianniello.
Capitolo V
VIA VENETO SET -la strada, il cinema, la vita
proiezione del film documentario
Sabato 27 gennaio 2007
“Gli anni della Dolce Vita come li ricordate e
soprattutto come non li avete mai visti”, una pro-
iezione organizzata in collaborazione con il Cir-
colo Provinciale della Stampa, con la partecipa-
zione del regista Italo Moscati assieme al presi-
dente circolo provinciale della stampa Marco Ca-
ramagna, lo scenografo cinematografico Carlo
Leva, lo sceneggiatore Claudio Braggio (direttore
artistico dell’Alessandria Art&Film Festival), al di-
rettore del web-magazine gusto&gusti Fabrizio
Capra, al presidente del circolo Opificio delle Arti
Carlo Ianniello.
Italo Moscati: scrittore, regista e sceneggiato-
re. Fra i suoi film sceneggiati, “Il portiere di notte”
e “Milarepa”di Liliana Cavani ; tra i film doc tv
,“L’amore in Italia” di Luigi Comencini. Ha diretto
come regista, fra l’altro, il tv movie “Gioco per-
verso”, il serial “Stelle in fiamme”, i film doc “A
New York! A New York! A New York!”,“Piccoli
graffiti”, “Roma cinema”, “Il sogno del futuro”, “Il
castello di sabbia”, “Passione nere”, “Cuore di
Tv”,la “Trilogia della paura: La guerra perfetta-
Maschere- Nomadi”, “Adolescenti ovvero Princi-
pianti assoluti”, “Viziati 1 e 2”, “Il paese manca-
to”, “Occhi sgranati”. Ha scritto dieci commedie,
tutte rappresentate anche in importanti festival.
Di recente ha pubblicato: “Anna Magnani- Vita,
amori e carriera di un’attrice che guarda dritto
negli occhi”, “Vittorio De Sica-Vitalità, passione e
talento in un’Italia dolceamara”, “Sophia Loren-
Storia dell’ultima diva”, “Pasolini passione-Vita
senza fine di un artista trasparente”, “I Piccoli
Mozart- Wolfi e Nannerl, una storia di bambini
prodigio”.
Cantieri delle idee
sabato 16 dicembre 2006
sabato 20 gennaio 2007
Il risultato derivato dall’organizzazione dei cin-
que capitoli dell’Alessandria Art&Film Festival fu
quello di attivare uno spazio di confronto fra arti-
sti di varie espressioni artistiche, così comincia-
rono a delinearsi i primi progetti audiovisivi con
particolare attenzione rivolta alle produzioni low-
budget.
Nota tecnica
I caratteri generali del progetto
Incontri con cadenza periodica non prefissata
al fine di promuovere il concetto di industria cul-
turale con riferimento alla cinematografia, non-
ché individuare possibilità concrete per la realiz-
zazione di progetti cinematografici e televisivi.
Obiettivi del progetto - organizzare incontri tra
appassionati e professionisti del settore cinema-
tografico, favorendo la formazione e gli scambi
culturali e di informazioni in previsione dello svi-
che di ripresa e montaggio, eccetera.
Stato dell’arte - rispetto a progetti audiovi-
sivi a basso costo (low-budget), organizza-
zione di seminari con la partecipazione di
autori, tecnici e produttori per esaminare ca-
si emblematici (case histories) ovvero pro-
getti che hanno generato significativi percor-
si di ideazione e/o sviluppo e/o produzione,
con documentate e significative distribuzioni
per uno studio di esperienze e di confronto
con i protagonisti al fine di comprendere il
percorso di quel progetto condotto con suc-
cesso.
Mercato - la circolazione delle idee è fa-
vorita nel contempo alimenta il mercato del-
le proposte cinematografiche e audiovisive,
quindi la finalità proposta è quella dell’inda-
gine e della riflessione per ottenere cono-
scenza delle condizioni che possono creare
un clima culturale favorevole.
Dialogo fra culture - favorire la contamina-
zione fra arti e l‘uso di tecniche e tecnologie
per fini artistici offrendo occasioni di con-
fronto fra idee e culture diverse.
Suggerimenti - ogni esperienza è un teso-
ro da conservare, per questo oltre ad attin-
gere allo spirito di collaudate iniziative è op-
portuno fare un’apertura di credito rispetti ai
risultati, ai suggerimenti, alle idee poiché
l’iniziativa si pone quale obiettivo principale
la concretezza, quindi l’ambizione di veder
realizzati progetti cinematografici e audiovi-
sivi.
Contenuti del progetto - a) drammaturgia,
abilità narrative, struttura del testo, tecniche
narrative, trasposizioni da romanzo a sce-
neggiatura; da opera teatrale a sceneggiatu-
ra, e viceversa; b) forme di narrazione e
contaminazione fra generi; c) crescita cultu-
rale e circolazione dell’informazione in meri-
to a cinema e audiovisivo; d) flessibilità cul-
turale e sensibilità ai temi della società; e)
approfondimenti e aggiornamenti in merito
alle tecnologie cinematografiche e dell‘au-
diovisivo; f) conoscenza del mercato; g) pro-
mozione dell’industria culturale cinemato-
grafica e dell‘audiovisivo.
Partecipazione - per quanto possibile gra-
tuita, sebbene con parti riservate agli iscritti
ed agli invitati del circolo culturale Opificio
delle Arti e del Museo del Ferro; per le pro-
iezioni si favorisca la più ampia partecipa-
zione.
Durata e frequenza - giornate di studio a
carattere periodico ad intervalli regolari;
giornate sempre motivate con argomenti
specifici e ipotesi progettuali al fine di dare
concretezza immediata all’impegno profuso.
Target di riferimento - sceneggiatori, regi-
sti, videomakers, produttori indipendenti,
scrittori, teatranti (dramaturg, registi, attori),
appassionati di settore con esperienza, ma
anche neofiti disposti a condividere passioni
e progetti; particolare attenzione rivolta ai
giovani.
Luoghi - la sala multimediale e la bibliote-
ca del Museo del Ferro sono i luoghi depu-
tati ideali per ospitare gli eventi.
Promozione e fidelizzazione - invio delle
notizie a testate giornalistiche locali e nazio-
nali, siti web, a quanti interverranno agli
eventi e parteciperanno alla realizzazione
dei progetti; distribuzione di materiali di stu-
dio e documentazione nel corso degli eventi
organizzati; pubblicazione di saggi di appro-
fondimento (pubblicazioni cartacee o in for-
mato elettronico); allestimento di un sito
web e realizzazione di dvd.

Gli scrittori in estinzione sono diventati 45! Nuovo Hurrà Grigi

Corso Roma 85 - 15121 Alessandria

S
crittori, sceneggiatori, poeti,
dramaturg ora non più sol-
tanto di Alessandria e del
Monferrato formano un gruppo
aperto, in costante evoluzione co-
me dimostra la crescita non soltan-
to in termini numerici. Che guada-
gna simpatie: ora ci sono altri tren-
ta scrittori, sceneggiatori, poeti,
dramaturg che inviano note di par-
tecipazione all’intervista collettiva.
E sono interessati a compartecipa-
re alle iniziative di quanti si dicono
espressamente ‘Scrittori in Estin-
zione’ (un buon modo per augurare
lunga vita a tutti loro, comunque!).
Di seguito si riporta l’elenco aggior-
nato: Cinzia Alba, attrice teatrale;
Ornella Anselmi, scrittrice; Cinzia
Ariatti, editore; Danilo Arona, scrit-
tore; Massimo Bagliani, attore e
autore; Ugo Bertana, giornalista;
Domenico Bisio, autore teatrale;
Claudio Braggio, sceneggiatore;
Simona Brancati, saggista; Emilia-
no Busselli, poeta; Marina Cagossi,
scrittrice; Daniela Catelli, autrice
televisiva; Giampaolo Cavallero,
poeta; Max Chicco, regista cine-tv;
Marcello Ciccarese, scrittore; Ma-
riangela Ciceri, scrittrice; Pino Cor-
va, scrittore; Maria Vittoria Delpia-
no, scrittrice; Adele Desideri, poe-
tessa; Mauro Ferrari, poeta; Anto-
nino Freni, poeta; Claudio Galletto,
giornalista; Pasquale Galluzzo,
Alessandria Scriptori Festival; Ful-
vio Gatti, sceneggiatore; Chiara
Gera, giornalista; Andrea Griseri,
scrittore; Dario Lambarelli, scritto-
re; Pino Lanza, autore cabaret/tv;
Aldino Leoni, Biennale di Poesia e
Letteratura di Alessandria; Enzo
Macrì, scrittore; Roberto Maestri,
associazione Marchesi del Monfer-
rato (Alessandria); Anna Maltese
Lawton, scrittrice; Angelo Marenza-
na, scrittore; Enrico Marià, poeta;
Pinuccia Messina Lanza, associa-
zione PanorAmica di Ovada; Giu-
seppe Pallavicini, Archicultura di
Acqui Terme; Luisa Pianzola, scrit-
trice e poetessa; Cristina Raddave-
ro, scrittrice; Marco Ratto, poeta;
Giorgio Ricci, scrittore; Camilla
Sernagiotto, giornalista e autrice
televisiva; Massimo Taggiasco, edi-
tore; Massimo Tassistro, scrittore;
Patti Turetta, scrittrice; Stefano Vi-
tale, poeta.
Tel./Fax 0131 267842
Proprietà
Vento Largo di Cinzia Ariatti
Corso Roma 85 - 15121 Alessandria
Per contatti scrivere a
info@nuovohurragrigi.com
redazione@nuovohurragrigi.com
pubblicita@nuovohurragrigi.com
Per l’inserto letterario
‘Scrittori di Alessandria e del Monferrato’
scrivere a
progettocomedy@yahoo.it
 citta’ n.1 16 gennaio 2011 9

Classifica sul consenso degli amministratori

Fabbio primo come Renzi
Tra i sindaci Pdl dell’Alta Italia “Sono onorato, come il col-
lega fiorentino Matteo Renzi,
di essere ai primi posti”.
Il sindaco di Alessandria Pier-
carlo Fabbio è, secondo la
classifica ‘Governance Poll
2010’ (rilevazione annuale sul
consenso degli amministratori
locali, condotta da IPR Marke-
ting), il primo tra gli amministra-
tori comunali Pdl in Alta Italia.
Un ottimo piazzamento che nel-
la graduatoria generale lo vede
in 19esima posizione con Attilio
Fontana (Varese) e Paolo Stre-
scino (Imperia), migliorando i
dati 2009 (23esima).
Una soddisfazione personale
e per la città?
“Certo, soprattutto consi-
derati il decremento delle ri-
sorse e la pesante crisi eco-
nomica ancora non del tutto
superata. Una situazione dif-
ficile per tutti i Comuni, in
modo particolare per i sinda-
ci di centrodestra sulle cui
spalle pesa l’attività del go-
verno nazionale. Il risultato
ottenuto mi fa pertanto piace-
re perché premia l’impegno
di chi amministra Alessan-
dria e a parlare sono i nume-
ri: 100 milioni di investimenti
per il ponte Meier, il parcheg-
gio sotterraneo di piazza Ga-
ribaldi, la caserma Valfrè, i la-
vori di messa in sicurezza del
nodo idraulico, per il sistema
fognario, l’acquedotto, il me-
tadonotto, la produzione di
energia da fonte rinnovabili,
la nuova piscina coperta al
quartiere Cristo. Ancora nel-
l’ultima giunta di dicembre
sono stati approvati 7,4 mi-
lioni di mutui per opere pub-
bliche, di cui 600mila euro
solo per interventi di manu-
tenzione strade”.
E’ un vantaggio essere il pri-
mo del Pdl?
“Personalmente, faccio mia
la lezione dell’illustre prede-
cessore Nicola Basile che
consigliava di lasciare la tes-
sera di partito alla base dello
scalone del palazzo, prima di
raggiungere il proprio ufficio.
Quello che conta infatti è ri-
solvere i problemi dei cittadi-
ni. Certo, sono attento e par-
tecipo alle iniziative del partito,
ma in cima all’agenda c’è
Alessandria. Resto convinto
del fatto che ci vorrebbe più
democrazia, affinché politica e
società ricomincino a mettersi
in relazione dopo la poco co-
struttiva esperienza di movi-
menti spontanei dalla difficile
identificazione e collocazione”.
E quindi quali sono le prospetti-
ve per il 2011?
“Innanzitutto risanare le cas-
se e il bilancio comunali, senza
recedere sul piano di investi-
menti, che è alla base del rilan-
cio dell’economia”.
Come Renzi, è un sindaco mul-
timediale?
“Credo nell’efficacia della co-
municazione a tutti i livelli e
con tutti i mezzi a disposizio-
ne. E così rispondo su Facebo-
ok e alle email; partecipo al Fo-
rum BlogAl, alle trasmissioni
di Telecity, senza dimenticare il
sito personale e la newsletter.
Sono poi in programma diversi
incontri con gli studenti, come
è già stato fatto per gli auguri
di fine anno”.

DICHIARAZIONE DEL CONSIGLIERE CO-

MUNALE MARIO BOCCHIO SUL COMMIS-
SARIO ASL-AL E SUL NUOVO OSPEDALE
“
DI ALESSANDRIA
Nel ringraziare l’ Avv. Gian Paolo Za-
netta per il compito svolto durante un
periodo importante nel processo di tra-
sformazione della sanità alessandrina,
guardiamo fiduciosi a quanto potrà fare il
neo Commissario Mario Pasino, del qua-
le conosciamo la professionalità e la dedi-
zione. A lui chiediamo la massima atten-
zione e la consapevolezza che le priorità
dovranno continuare ad essere l’umaniz-
zazione delle cure, il rapporto con gli ope-
ratori ed i professionisti, l’interazione fra
l’azienda e la nostra città: il tutto attraver-
so una corretta, tempestiva ed efficace
azione di soddisfacimento dei bisogni dei
cittadini”. E’ quanto dichiara il Consiglie-
re Comunale di Alessandria Mario Boc-
chio.
Alegas: sempre al fianco
lungavano a dismisura, venendo meno al
Protocollo d’intesa sottoscritto tra il Comune
dell’Alessandria
di Alessandria e la stessa Regione Piemon-
te”.
“ Oggi siamo qui a rilanciare la proposta di
costruire il nuovo ospedale in project fi-
nancing – aggiunge l’esponente del PdL -
soluzione sostenuta in prima persona dal
Sindaco Piercarlo Fabbio, la più ideale
per superare le difficoltà economiche che
interessano e penalizzano gli Enti Locali e
quelli Regionali. Ecco perché chiediamo al-
l’Assessore Regionale alla Sanità Cateri-
na Ferrero, che sinora non ha ancora avuto
modo di richiedere il parere al Comune di
Alessandria, di non chiudere la porta in fac-
cia a chi propende per questa prospettiva.
Meno male che, davanti all’enigma del nuo-

“ Il recente annuncio della Regione Pie-

monte circa il futuro del nuovo ospedale
di Alessandria, nel fare chiarezza circa le
possibilità future, è un boccone amaro per
la nostra città che aveva creduto nella
realizzazione e, sono sicuro, crede anco-
ra - aggiunge Bocchio - Proprio il Consi-
glio Comunale di Alessandria aveva acce-
lerato i tempi individuando l’area nel quar-
tiere Cristo, poi però l’iter era stato rallen-
tato in un’ottica troppo Torinocentrica del-
l’allora Governatore del Piemonte Merce-
des Bresso. Proprio quella Giunta di
Centrosinistra, infatti, aveva fatto intende-
re che la prospettiva della realizzazione
diventava sempre più remota, in virtù dei
tempi per lo studio di fattibilità che si al-
vo ospedale, nessuno si è comunque ada-
giato nell’illusione e come Amministrazione
Comunale abbiamo sempre mantenuto alta
l’attenzione ai processi di ristrutturazione e
di modernizzazione degli attuali presidi
ospedalieri del Santi Antonio e Biagio e Ce-
sare Arrigo”.
“ Alessandria, sia ben chiaro, non dovrà co-
munque perdere i propri servizi – conclu-
de Mario Bocchio - per cui dalla base giun-
ge chiaro il sollecito ai rappresentanti del
Centrodestra in Regione affinchè possano La serata del 15 dicembre scorso, svoltasi a Palazzo Monferrato, in cui si sono rivissuti
dare risposte e garanzie ben chiare. Ales- gli 80 anni di storia del glorioso stadio Moccagatta, è stata l’occasione per ribadire la ferrea
sandria ha bisogno di un nuovo ospedale alleanza tra Alegas ed Alessandria Calcio. Il Presidente del Gruppo Amag, Lorenzo Repet-
inserito nella rete regionale e non una catte- to, è l’artefice principale di un connubio che, evidentemente, vuole portare in alto il nome
drale nel deserto”. non solo dell’Alessandria calcio ma di tutta la città: e i risultati si vedono!
 10 n.1 16 gennaio 2011 Citta’

Ritornano i martedì
all’Ambra
MARTEDI' ALL'AMBRA Viale Brigata
11 Gennaio 2011 Ravenna 8
Inizio h 21 In-
Live and person gresso 8 euro,
ridotto 5 euro
(iscritti DLF) Tel
Riparte martedì 11 gennaio presso il ci- 0131-252079
nema teatro Ambra di Alessandria la rasse-
gna di teatro e musica I martedì all’ambra. segreteria@dlfal.it
Si tratta di una manifestazione ormai
giunta alla IV edizione che vede alternarsi
sul palco alessandrino undici spettacoli di
gruppi professionisti e non: Daniele Ceva
Mauro Pirovano, gli Yo yo mundi, Massimo
Poggio i nomi conosciuti al grande
pubblico ma anche gruppi non
professionisti come il teatro del
rimbombo, il nuovo palcosce-
nico di Casale, il piccolo tea-
tro instabile di Rivoli, i dispari
di Alessandria e altri ancora.
Lo spettacolo di apertura
vedrà in scena il noto attore
valenzano Daniele Ceva,
protagoniosta di Colorado
Caffè, con lo spettacolo Li-
ve and in person. Ceva
propone una carrellata di
personaggi che a turno
so impadroniscono del
suo corpo: da Padre
Clonide con il suo a
assurdo vangelo al-
l’Anziano Alfredo Si-
gela, che si muove
con fatica in un
mondo di giovani.
Insomma, come
dice il comico di se
stesso si tratta di
monologhi e perso-
naggi sul quotidia-
no reale e surrea-
le, per capire il
perché di tante co-
se o forse per non
capire nulla, sicu-
ramente per ride-
re di tutto! Poi
ovviamente di-
pende da Lei,
Egregio Signor “Il Presidente del Consiglio riceve”
Pubblico… Da-
niele Ceva è Alla ripresa dell’attività istituzionale, dopo il periodo festivo, in qualità di Presidente
qui per servir- del Consiglio Provinciale, comunico i giorni e gli orari di ricevimento.
la! L’obiettivo è quello di porre la massima attenzione a tutto il territorio, cercare di coin-
Alla fine volgere le persone, ascoltandole e dando voce alle proposte, iniziative e suggerimenti.
dello spetta- Pertanto, i giorni di ricevimento del Presidente del Consiglio Provinciale saranno:
colo per rende- tutti i lunedì, mercoledì e giovedi dalle 16.00 alle 18.00
re più conviviale (telefono 0131 304239 - Cell. 3384692651), presso la sede centrale della Provincia a
la serata il pubbli- Palazzo Ghilini, 1° piano, Alessandria.
co sarà omaggiato di un piccolo buffet.
Cinema teatro Ambra

Giovanni Barosini
 Arte Cultura spettacolo a cura di mike yacin
SAbAto 8 GennAio 2011 Vince lA SeconDA SeRAtA-“lA Voce Del Silenzio” cAntAtA DA noeMi zAMbon
CONTINUA LA KERMESSE DEDICATA
AGLI ANNI SESSANTA
L’Associazione Culturale Amici della
Musica e del Canto con “IL Carrozzone
Musicale Alessandrino”
Alle Fate Ignoranti di Piazza Matteotti
Alessandria, sabato 8 Gennaio 2011,
'La voce del silenzio' si aggiudica il se-
condo abbuono per la finalissima con-
quistando 5 punti e Zambon Noemi, con
la sua sempre più sorprendente voce,
mette d’accordo tutto il pubblico presen-
te trascinando la canzone nella versione
di Mina, alla conferma di questa giovane
promessa:
“Ancora complimenti a Noemi!!!”.
'La voce del silenzio' scritta nel 1968
Per "Signora del pop jazz "non sarà la
prima volta in Liguria, già nel 1968 fu
ospite a Sanremo, al Festival come con-
corrente. Dionne Warwick salì sul palco
dell'Ariston per interpretare "La voce del
silenzio " insieme a Tony Del Monaco, e
cantò nella nostra ...interpreta da diversi
artisti tra cui la "Signora del pop jazz "
Dionne Warwick che salì sul palco del-
l'Ariston per interpretarla insieme a To-
ny Del Monaco, e cantò nella nostra lin-
gua. La canzone entrò in finale, ma ot-
tenne soltanto 28 punti, classificandosi
all'ultimo posto. E’ stata interpretata da
UNA FESTA DA
Serata di San Silvestro al Centro Sportivo “Borsalino“
In un’atmosfera di cordialità e
simpatia, lo staff al completo del
Centro Sportivo Borsalino ha
accolto gli ospiti invitati in occa-
sione del tradizionale scambio
di saluti ed auguri nella serata di
fine anno, nel salone delle feste
addobbato in modo impeccabi-
le.
Dopo il caloroso benvenuto
del presidente del “Barberis”
che ha fatto gli onori di casa, la
bellissima serata si è svolta in
Mina , Massimo Ranieri ecc.
Tutte le altre canzoni in gara hanno
suscitato emozioni e ricordi particolari,
canzoni che hanno fatto epoca, facendo
rivivere quegli anni sessanta, e sono:
“Nata per me”, “Meraviglioso”, “La più
bella del mondo “, “Cuore”, “Che sa-
rà”,”Grande, Grande, Grande”, “Io vaga-
bondo”, “Siesta”, Lady Jane”, “4 Marzo
1943”, “Il sole è di tutti”, “La pelle nera”,
“Dio come ti amo”, “Canzone”,” Mi sono
innamorato di te”, interpretate magistral-
mente da:
Mike Yacin, Riccardo Cassano, Gian-
piero Coppero, Aurelia, Mauro
“Showman”, Tony Barraco, Ca-
terina Musetti, Raf Mercadan-
te, Pino Siragusa, Zambon
Noemi, Mario Mossuto, Antoni-
no Nicolosi, Patrizia Novelli
Raffaele Canta, Piero e Tiziano
Barbera.
“Come sempre” il locale gre-
mito in ogni ordine di posto, ha
fatto da cornice alla fantastica
serata, e ribadendo il concetto
che gli anni sessanta sono stati
la base portante di tutto il movi-
RICORDARE
calore ed allegria, grazie anche
all’opera dei maestri della cucina,
che hanno proposto un ricco me-
nu, superiore alle aspettative, ed
all’accompagnamento musicale
presentato dal gruppo degli “Anni
60”, composto da Pino, Mike, Raf
e Lillo, che hanno rallegrato la
serata fino all’alba.
Non è mancato l’atteso spetta-
colo pirotecnico, con il lancio di
favolosi fuochi d’artificio, per sa-
lutare l’arrivo del nuovo anno.
n.1 16 gennaio 2011
mento della musica pop italiana e non.
La serata è stata condotta magistralmente,
come al solito, dallo “Showman Mauro”, Diret-
tore Artistico e ideatore di questo evento Mike
Yacin, tecnico del suono Mario Mossuto.
Nel corso della serata un nostro carissimo
amico, cabarettista genovese, Gian Domeni-
co Solari, ci ha intrattenuto con alcune bar-
zellette che hanno deliziato il pubblico pre-
sente per la sua spontaneità e allegria.
La prossima serata è in programma il 15
Gennaio 2011, al fashion Caffè di via Vochieri
ad Alessandria.
L’oroscopo
per informazioni:
cell. 333 3930420 (Mauro)
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no.blogspot.com
www.facebook.com/mario.mos
suto#!/mario.mossuto
http://www.youtube.com/ma-
riusmstaff
Da queste colonne gli ospiti del
“Barberis” ringraziano vivamente
tutto lo staff per la memorabile se-
rata.
Mike Yacin
Nelle foto: Lo staff di fine anno al
completo. Foto Quick Alessandria
Ariete
con l'inizio del nuo-
vo anno vi sentirete
determinati ed attivi e
questo sano dinamismo vi por-
terà a godere intensamente di
tutte le emozioni positive che
la vita vi riserverà. la Forza è
l'arcano per voi.
Toro
la torre indica che
state vivendo un mo-
mento di trasformazione: sare-
te dotati delle capacità e del-
l'energia necessarie per accet-
tare alcuni disagi in vista di uno
stablie benessere futuro.
Gemelli
Grazie alla vostra in-
telligenza avete rag-
giunto ultimamente un
equilibrio che non potrà mini-
mamente essere scalfito. la
Giustizia vi donerà la capacità
di ignorare coloro che, provan-
do invidia nei vostri confronti,
tenteranno di denigrarvi.
Cancro
Se per imprudenza
avete intrapreso una
strada che ora vi sem-
bra insidiosa e difficile da per-
correre, niente paura.. l'impre-
vedibile Matto vi ricorderà che
c'è sempre la possibilità di
cambiare e, grazie ad una scel-
ta coraggiosa, ritroverete la se-
renità.
Leone
l'imperatrice vi
indicherà la strada
che vi consentirà di ritro-
vare la pace interiore, indipen-
dentemente dalle circostanze
esterne. potrete finalmente li-
berare la vostra creatività e
realizzarvi soprattutto in ambi-
to familiare.
Vergine
Sarete trascinati
in una serie di situa-
zioni nuove ed emozio-
nanti.. il carro suggerisce di
permettere a coloro che vi
amano di decidere per voi e di
non opporvi alle sorprese che
la vita vi riserverà.
Bilancia
il papa vi aiuterà a
sviluppare le vostre
doti di perseveranza e saggez-
za: potrete osservare con luci-
dità gli eventi e vi accorgerete
di essere senza dubbio sulla
buona strada. Siate piu’ ottimi-
sti!
Appuntamento al
prossimo numero
11
di Guido Bergamin*
*cartomante, occultista
via Alfieri, 6 - Alessandria
tel. 0131 444933
Scorpione
Vi sentirete tesi e
scontrosi a causa di
una luna un po' bizzarra.
cercate di non porvi mille do-
mande e di non tormentarvi.. in
realtà la situazione è molto più
semplice di come la immagina-
te e si risolverà con estrema
naturalezza!
Sagittario
Farete appello alla
vostra sensibilità e
riuscirete a tener conto delle
esigenze di tutti e questo atteg-
giamento di comprensione e
benevolenza vi consentirà di vi-
vere in armonia con voi stessi e
con gli altri. il Giudizio è la vo-
stra carta.
Capricorno
Si prospettano
per voi grandi possibi-
lità! Attingendo alla forza di vo-
lontà ed all'intuizione che vi
verranno donate dalla papessa
troverete il coraggio di intra-
prendere nuove iniziative che
porteranno ad ottimi risultati
Acquario
la temperanza
indica che e’ giunto
il momento di chiarir-
vi con voi stessi per cercare di
comprendere quali siano preci-
samente i vostri obiettivi. Que-
sta riflessione vi permetterà di
accelerare i tempi, superare
ogni dubbio e puntare al suc-
cesso!
Pesci
Vi sentirete disponi-
bili verso il prossimo
e sentirete l'esigenza di contri-
buire alla felicità altrui, offren-
do il vostro aiuto ed il vostro
appoggio. l'arcano dell'inna-
morato vi spingerà ad essere
generosi, senza aspettarvi nulla
in cambio.
 12
Uno scorcio di Alessandria
BOFFI, IL RICORDO DELLA
LIBRERIA
Una delle più belle pagine della nostra sto-
ria si capovolge, purtroppo, il 31 dicembre
del 1994 quando chiude uno dei più signifi-
cativi luoghi culturali della città: la
LIBRERIA BOFFI.
Angelo Boffi, per una
rivincita nei confronti del
sapere, nel 1905 decide
di proporre il meglio del-
l’editoria di questi primi
anni di secolo. Egli è un
uomo di stampo ottocen-
tesco; nato nel 1878,
cresciuto con la passio-
ne dei libri, si è trovato
all’alba dell’anno 1900, a
soli 22 anni, con una cul-
tura, per così dire, co-
struita fra gli scaffali di
un librario della nostra
città.
Le pagine, odorose
d’inchiostro, sono sem-
pre nei sui pensieri. De-
cide, a soli 27 anni, di vi-
vere nel profumo della
carta stampata, affittando
un locale nel centro della
città per divenire così, ti-
tolare della tanto sospi-
rata libreria, trasferendo-
la, poco dopo nell’attuale
via dei Martiri, detta la
cuntrà larga.
n.16
n.1 12
16dicembre
gennaio 2011
2010
E’ nato, secondo le
cronache, il primo mo-
derno punto - vendita di
libri in città,quando il
lettore sceglieva i titoli
sulle bancarelle dell’at-
tuale piazza della Liber-
tà.
Il negozio, oltre ai
prestigiosi volumi, ha
ospitato, nel passato,
una stamperia, dove
Angelo s’improvvisa
editore, imprimendo
qualche buon libro, per
proprio diletto.
L’idea non incontra il
favore del pubblico per
cui, nonostante i presti-
giosi titoli pubblicati, ri-
nunciando ad una fetta
d’ambizione, intelligen-
temente decide di la-
sciare ad altri il compito
di stampare, sostituen-
do le linotype con scaf-
fali per proporre un po’
di cartoleria. Ecco qua-
derni, matite, gomme;
di Franco Montaldo
gl’infernali calamai ta-
scabili, disperazione
delle mamme, dei bidel-
li, degli insegnanti.
Il commercio procede
con risultati soddisfa-
centi. E’ il 1908 quando
nasce Cesare, il primo-
genito a cui segue, otto
anni dopo, il secondo fi-
glio Edvardo.
E’ l’anno 1924 quando
si presenta l’occasione
di un bel locale, poco di-
scosto,
adatto per esporre i
prodotti ancora umidi
d’inchiostro. Il negozio
possiede vetrine, prospi-
cienti su due importanti
arterie cittadine, all’an-
golo di una splendida
piazzetta.
Non manca chi lì vor-
rebbe un bar, chi un ne-
gozio di alimentari,
ecc… Angelo,
con non pochi sacrifici
e parecchie difficoltà,
riesce ad occupare que-
sto luminoso cantuccio,
incrementando le vendi-
te e, specializzandosi a
poco a poco, solamente
in libri, divenendo la Li-
breria Internazionale
Boffi, fiduciaria del poli-
grafico dello Stato. Le
belle vetrine diventano
ben presto un luogo di
cultura. Si avvicendano-
professionisti, insegnanti, au-
torità, lasciate le scrivanie, le
cattedre o, dopo aver corretto i
compiti, si danno appunta-
mento qui, per discutere degli
avvenimenti politici
e sportivi, in particolare si
parla di calcio, considerando
l’importanza della squadra cit-
tadina, contrassegnata con
l’Orso Grigio, in prima serie.
Il nostro libraio, con il decor-
rere degli anni, affida ai figli il
compito di continuare
nell’attività in cui, già da
tempo, sono inseriti. E’ l’anno
1963, quando Cesare, a sua
volta, cede la libreria al fratello
Edvardo.
Il sapore dell’inchiostro,
l’odore delle carte, tenute in-
sieme con il refe, sono ele-
menti insiti nella sua natura,
quindi prosegue nella profes-
sione, coadiuvato dalla figlia
Erica. La loro gestione incon-
tra un nuovo trasferimento del
negozio di libri, per tornare an-
cora in via dei Martiri, nel
1969, a pochi passi dove, non-
no Angelo, aveva
traslocato la prima volta, ri-
manendovi fino alla fine del
1994.
Franco Montaldo
arte cultura spettacolo
Cinema di Filippo Minelle
L' Eredità Sprecata
Trent'anni fa, Kevin Flynn,
appassionato informatico e de-
signer di videogiochi, scopriva
il modo per accedere alla realtà
alternativa di Tron. Ora tocca a
suo figlio Sam trovare il modo
di raggiungerlo e finalmente ri-
portarlo a casa.
Rispetto al giocattolone pop
del 1982 (al quale ovviamente
non mancano i riferimenti, nella
trama, nei personaggi, nelle si-
tuazioni) il sequel, considerati i
passi titanici compiuti dalla
CGI, può fare l'effetto di uno
shuttle paragonato a un aquilo-
ne; così, l'ambiente originale è
ricreato e riadattato ( pure mol-
to incupito) per occhi che po-
trebbero considerare il prede-
cessore archeologia. Ciònono-
stante, Tron Legacy, pur nella
sua perfetta rutilanza audiovisi-
va (meravigliosa la colonna so-
nora dei Daft Punk, decisa-
mente la parte migliore del
film), soffre in maniera più che
palese dello stesso difetto di
ogni blockbuster più o meno
recente: mancanza di coraggio,
trama scontata, personaggi
meno che monodimensionali:
Garrett Hedlund-Sam Flynn ra-
gazzo ribelle abbandonato dal
padre e genio dell'informatica,
Jeff Bridges-Kevin Flynn simil-
Jedi in cerca di riscatto, Olivia
Wilde-Quorra, marionetta in
un'interminabile e serie di sce-
ne d'azione a là Matrix viste e
riviste. I passaggi salienti della
trama liquidati senza una mini-
ma spiegazione né partecipa-
zione, come se gli sceneggia-
tori stessi si vergognassero di
ricorrere a situazioni tanto
prevedibili. Manca totalmente,
insomma, un qualsiasi ele-
mento che possa coinvolgere
emotivamente lo spettatore;
come tante superproduzioni
degli ultimi dieci anni (i pre-
quel di Star Wars come l'ul-
traosannato Avatar, o i barac-
coni dei due Transformers),
Tron Legacy è poco più di
un'attrazione da Luna Park;
col suo budget da trecento mi-
lioni di dollari, viene da chie-
dersi se vala la pena di spen-
dere così tanto per una produ-
zione, se la storia rappresen-
tata è indegna di essere rac-
contata; tanto più che non
mancano gli esempi contrari di
film ad alto costo intelligenti e
rischiosi, uno su tutti Inception
di Chris Nolan.
Non mancano poi tutta una
serie di “citazioni” che servi-
rebbero a colpire gli appassio-
nati, ma in quantità tale dal
trasformarsi in poco più che
plagi: la battuta “l'unico modo
per vincere è non giocare”
presa di peso da Wargames;
casa Flynn copiata pari pari da
2001 Odissea nello spazio;
Sam che affronta gli inseguito-
ri - Luke Skywalker alla torret-
ta del Millennium Falcon in
Star Wars; le scene di massa
dal Signore degli Anelli e dal-
l'Attacco dei Cloni; il braccio
mozzato nel combattimento
nel bar, e l'anziano maestro
che combatte con il supercatti-
vo mentre i compagni fuggono
di nuovo da Star Wars; e via
dicendo.
Per qualcuno sono omaggi,
per altri scopiazzature.
 arte cultura spettacolo n.16
n.1 12
16 dicembre
gennaio 2011
2010 13

Impara l’arte e... Nuovo corso

di giornalismo sportivo promosso
dalla provincia di Alessandria
Passione Civile, Arte e Politica. Artisti a Valenza tra gli anni Cinquanta e Ottanta
“Vogliamo infondere nei ragazzi la con- quindicinale, della durata di due ore ciascuno
sapevolezza di come, attraverso l’impegno in orario pomeridiano (15.00 – 17.00).

Aligi Sassu ed Ernesto Treccani, nell’informazione, sia possibile contribuire

alla crescita delle comunità locali dal punto
di vista relazionale, culturale e civico-demo-
cratico”. L’assessore alle Politiche Giovanili
Il corso inizierà mercoledì 23 febbraio 2011
e terminerà mercoledì 4 maggio 2011. Il pia-
no di lavoro prevede laboratori pratici ed un
lavoro di squadra con il pieno coinvolgimento

i grandi del realismo e allo Sport,

Raffaele Breglia, presenta così il nuovo
corso di giornalismo sportivo promosso dal-
dei corsisti, immediatamente impegnati a
realizzare articoli, servizi, reportage.
La partecipazione al bando è gratuita. Il

a Palazzo Monferrato
“Passione Civi-
le, Arte e Politica.
Artisti a Valenza
tra gli anni Cin-
quanta e Ottanta
”, che verrà inau-
gurata sabato 15
gennaio alle ore
18 e rimarrà
aperta fino al 6
marzo 2011, è
una esposizione
destinata a costi-
tuire un evento
culturale eccezio-
nale per l’alto va-
lore degli artisti
presenti.
L’iniziativa è
promossa dalla
Fondazione “Lui-
gi Longo” sotto il
patrocinio del
Presidente della
Repubblica Gior-
gio Napolitano.
Il titolo della
rassegna artistica
fa riferimento alla
storia culturale
ed artistica di Va-
lenza sviluppata-
si tra gli anni Cin-
quanta e Ottanta,
sottolineando co-
me la passione
civile, l’arte e la
politica si siano
incontrati in que-
sta singolare cit-
tadina, dando vi-
ta ad un trentennio straor-
dinario e noto in tutto il
mondo.
La curatrice della mostra
è la signora Lia Lenti, ma
alla riuscita di questo gran-
de evento hanno collabora-
to il Vice Presidente della
Provincia, Rita Rossa, Gui-
do Ratti, Presidente della
Fondazione, Luigi Longo e
Pierangelo Taverna, della
Fondazione Cassa di Ri-
sparmio di Alessandria.
La mostra ha l’intento di
proporre ad un vasto pub-
blico le opere di artisti co-
me Aligi Sassu, Giuseppe
Motti, Ernesto Treccani, To-
ni Nicolini, Giuseppe Scal-
vini, Antonia Ramponi, Eu-
genio Pardini e molti altri,
per un totale di centoventi
opere tra cui sculture e me-
daglie.
L’allestimento della mo-
stra si è avvalso della
preziosa collaborazione
dell’architetto Armanda
Tasso.
Per coloro che, come il
sottoscritto, frequentano il
Valentia, è una grande
soddisfazione ammirare i
murales di artisti come
Aligi Sassu ed Ernesto
Treccani riportati al loro
valore originario.
Ernesto Treccani scri-
veva su “Corrente” nel
1940: “Quando arte sia
veramente creazione e
non mestiere e, quando
creazione sia necessaria-
mente novità e novità
nella foto: Ernesto Treccani
d’arte, rivoluzione spiritua-
le, allora preoccupiamoci
oltre che dei mezzi di lin-
guaggio per rivelare noi a
noi stessi, per conoscere
noi stessi attraverso le im-
magini della nostra fanta-
sia, anche del processo ci-
vile nella sua complessità
perché i rapporti del fatto
arte col totale siano più
chiari, per acquistarne pie-
na coscienza”.
Per Treccani dipingere
significa confrontarsi di
continuo e senza precon-
cetti di comodo con la real-
tà, capirne un brandello di
verità e comunicarla a tutti,
senza equivoco, senza
mascherature: dipingere
era ed è fare dell’arte
espressione dell’uomo.
la Provincia di Alessandria.
Il progetto è finalizzato ad incentivare la
partecipazione attiva dei giovani con l’inten-
to di acquisire ed accrescere le conoscen-
ze e le competenze necessarie per studiare
le evoluzioni del linguaggio giornalistico
nello sport, i cambiamenti nell’impostazio-
ne, nella struttura e nella lingua attraverso
mezzi quali la stampa scritta, la televisione,
la radio e il web.
Al bando possono partecipare ragazzi e
ragazze italiani e stranieri che abbiano
un’età compresa tra 16 e 30 anni ed inse-
gnanti delle scuole medie superiori della
provincia di Alessandria. L’attività prevista,
svolta in collaborazione con un’equipe di
giornalisti professionisti, consiste nella par-
tecipazione a cinque incontri a cadenza
La sezione di Alessandria di Italia Nostra organizza il primo:
CORSO SUL PATRIMONIO
STORICO –ARTISTICO ALESSANDRINO
PROGRAMMA:
Storia del territorio – Storia dell’arte sul ter
ritorio – Artisti sul territorio – Architettura
sul territorio – Tutela e valorizzazione dei
beni culturali locali – Cultura popolare –
Critica e curatela d’arte – Patrimonio
diocesano locale.
INIZIO CORSO: 20 GENNAIO 2011
ore 17.30
DURATA: gennaio – maggio 2011
SEDE: Sala dell’Affresco
c/o Chiostro di Santa Maria di Castello -
Alessandria
Il corso è GRATUITO e APERTO A TUTTI,
previa QUOTA DI ISCRIZIONE.
Al termine verrà rilasciato ATTESTATO DI
L Agricola
Ales›Ales
materiale didattico necessario verrà fornito
dall’ente organizzatore.
L’adesione dovrà pervenire via mail all’indi-
rizzo ezio.balostro@provincia.alessandria.it ,
oppure in forma scritta a Provincia di Ales-
sandria – Assessorato alle Politiche Giovanili
– Via Trotti, 122 – 15121 o anche via fax al
numero 0131 – 303721, entro e non oltre ve-
nerdì 11 febbraio 2011.
Il regolamento del bando e la scheda di
adesione si possono reperire sul sito della
Provincia di Alessandria (www.provincia.ales-
sandria.it - settore Politiche Giovanili), o
presso l’Ufficio
Relazioni con il Pubblico (Via Cavour – Tel.
0131 304235/304348 urp@provincia.ales-
sandria.it).
PARTECIPAZIONE.
Iscrizioni e informazioni:
Italia Nostra
via Mazzini, 85 (c/o Teatro Parvum) –
Alessandria
Tel. 0131 1926373 - 331 3451927 - 335
6559259 - 328 7175254
In collaborazione con:
Club UNESCO Alessandria
con il patrocinio
della provincia di Alessandria

Nuovo ‘Hurrà Grigi’
Corso Roma 85 15121 Alessandria
Tel./Fax 0131 267842
Registrazione al Tribunale di Ales-
sandria n. 627 del 28 settembre 2009
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La società rurale
di Enrico Vigna
S ono ancora disponibili copie del
nuovo libro di Enrico Vigna intito-
lato ‘La società rurale e i suoi prota-
gonisti’ - Lineamenti di antropologia
culturale, economia e storia nelle
campagne tra le Bormide e il Tanaro,
edito dalla Casa Editrice di Hurrà Gri-
gi, Vento Largo. Anticipiamo un brano
dell’introduzione, da cui si può coglie-
re lo spirito che anima il nuovo, atte-
so studio del ricercatore di Cortiglio-
ne. Ricordiamo che Vigna, ricercatore
presso il Centro Studi Etnografici ‘G.
Rebora’ di Alessandria si occupa del
recupero dello fonti orali e documen-
tali e di tutto ciò che riguarda il retag-
gio del mondo rurale. Tra le sue ope-
re, ricordiamo: ‘Il sentiero sulle colli-
ne’, ‘Il bosco incantato’, ‘La medicina
popolare e i miracoli del Settimino di
Incisa’. I protagonisti intervistati e de-
scritti in questa monografia, sono te-
stimoni diretti di un’etica del lavoro e
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16 dicembre
gennaio 2011
2010 15
Echi di viaggio
di Simonetta Gorsegno
Le Donne Siriane
dell’ambiente, cultura e uomini che stan-
no ormai scomparendo, cancellati dal
tempo, ma anche e soprattutto dal pro-
cordare dunque i valori, anche se vetu-
sti, della nostra civiltà contadina, mi
sembra il modo più appropriato per av-
fondo mutamento della mentalità. Allo vicinare e fondere insieme due sistemi
stesso modo sono sostituiti dalla moder- di ricerca: quello bibliografico con quel-
na tecnologia gli attrezzi tipici, fardello lo materiale sul campo, al fine di otte-
peculiare della nostra tradizione, caduti nere relazioni storiche assai più com-
ormai in disuso. Ed è per questo motivo plete. Reso forte il mio spirito da que-
che ho voluto ricordare gli aspetti più sa- sta convinzione, rivolgo l’attenzione a
lienti di una cultura antica e del suo dia- ricerche sul passato, senza perdere di
letto, il linguaggio spontaneo della gente vista, tuttavia, la condizione attuale del
di campagna. popolo da cui affiorano le mie radici
Del resto, conseguenza immediata contadine. Popolo al quale offro il mio
dello sfaldarsi di un patrimonio culturale servizio, assimilando gli insegnamenti
e di un sistema economico che non sod- di vita della gente comune, poiché da
disfano più le moderne esigenze, è la essa e dai protagonisti del libro io trag-
perdita di parte del linguaggio a questo go ogni giorno il mio ‘sapere’.
micromondo collegato; fenomeno dovu-
to al profondo e radicale mutamento dei Il libro è in vendita al prezzo di 20 euro
costumi in seno alla società urbanizzata, presso l’Edicola Ravera di Via Cavour- Nell’intricato labirinto del ti veli colorati: i gesti e gli am-
che ha perso nel corso degli ultimi de- Alessandria, oppure e può essere quartiere musulmano della miccamenti sono sostituiti dal-
cenni il contatto interlocutorio con i relitti richiesto a info@ventolargo.com vecchia Damasco, la voce del l’incredibile penetrabilità del loro
sopravissuti di quella antica cultura. Ri- muezzin annuncia la preghie- sguardo. Nonostante i loro corpi
ra pomeridiana. Il caldo oppri- siano perennemente ingoffati
mente dell’estate ha ceduto il nella stoffa informe, hanno svi-
Pubblicate questo mio annuncio gratuito passo al tepore dell’autunno e
nel cuore della vecchia medi-
luppato un vero culto per la bel-
lezza del fisico con particolare
nome e cognome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . na le donne siriane si accalca- attenzione alla linea soprattutto
indirizzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . no all’entrata della moschea da parte delle più giovani. Gli
Scegli la tua rubrica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . degli Omayyadi in un lungo e harem domestici che crescono
nero corteo. L’aria è carica di all’interno delle case damasce-
Scrivi il testo dellàannuncio (in stampatello) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . profumi e di fruscii di vesti. ne sono più che mai fedeli ai
.............................................................................................. I lunghi chador ingombranti dogmi sanciti dal Corano; qui le
..............................................................................................
e rozzi ricoprono interamente donne vivono una segregazione
la loro femminilità lasciando imposta dal modello integralista
..............................................................................................
trapelare solamente gli occhi e adempiono ai loro compiti
.............................................................................................. accuratamente dipinti che conferiti da una rigida gerarchia
.............................................................................................. esprimono sensualità e auda- familiare. Nel corso della giorna-
.............................................................................................. cia. A piccoli gruppi si avvici- ta si ritrovano per parlare o per
..............................................................................................
nano alla grande fontana nel raccontare storie, nel cortile in-
centro della piazza in un terno della casa ornata da rose
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