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ESEMPIO DI CALCOLO DI UNA COPERTURA IN LEGNO

Dati:
trave di colmo principale  legno lamellare GL24h, 640/200 mm
• Edificio in muratura
• Copertura a 2 falde
travi secondarie (falsi puntoni) appoggiate alla trave principale
e alle pareti esterne  legno massiccio C24, 200/120 mm

• Pendenza delle falde: 22.5%  12.7°


• Ubicazione: Parma, pianura (as < 200 m)

Nota: predimensionamento di massima travi in legno:

l/17 ≤ h ≤ l/15

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo delle strutture di legno”, promolegno)

1. Caratteristiche dei materiali impiegati


Caratteristiche materiale FALSI PUNTONI
• Legno massiccio C24

UNI EN 338:2004. Legno strutturale - Classi di resistenza

Valore di calcolo della resistenza del materiale (§4.4.6):


1. Caratteristiche dei materiali impiegati
Caratteristiche materiale FALSI PUNTONI
• Legno massiccio C24
Tab 4.4.III, DM08

gM = 1.5

Classe di servizio: 1 (interno-riscaldato)


2 (in gronda, esterno-coperto)

1. Caratteristiche dei materiali impiegati


Caratteristiche materiale TRAVE DI COLMO
• Legno lamellare GL24h

UNI EN 1994:2000. Strutture di legno – Legno lamellare incollato -


Classi di resistenza e determinazione dei valori caratteristici

Valore di calcolo della resistenza del materiale (§4.4.6):


1. Caratteristiche dei materiali impiegati
Caratteristiche materiale TRAVE DI COLMO
• Legno lamellare GL24h
Tab 4.4.III, DM08

gM = 1.45

Classe di servizio: 1 (interno-riscaldato)


2 (in gronda, esterno-coperto)

2. Analisi dei carichi e combinazione delle azioni


• Per il calcolo devono essere valutate tutte le azioni agenti sulla struttura.
Nell’ambito del predimensionamento di una struttura semplice,come quella considerata, devono
essere considerate principalmente 3 azioni:
-il peso proprio della struttura ed i carichi permanenti portati
- il carico dovuto all’azione della neve
-Il carico dovuto all’azione del vento

• Nell’esempio, il carico dovuto all’azione del vento non è stato considerato, dal momento che,
per una struttura di questo tipo e in una zona non particolarmente esposta al vento, la sua
influenza sul dimensionamento degli elementi principali è molto ridotta.
Inoltre, l’azione del vento ha spesso un effetto contrario a quello del peso della struttura o della
neve, manifestandosi sottoforma di forze che tendono a sollevare la struttura o parti di essa 
necessità di ancorare gli elementi della struttura per evitarne il sollevamento (totale o parziale).

(Bernasconi, “Aspetti strutturali della copertura e del tetto di un edificio”, promolegno)


2. Analisi dei carichi e combinazione delle azioni

Nota: le azioni esterne possono essere riferite:


- alla superficie A della falda inclinata
- alla superficie A’ proiettata in orizzontale (<)

A (sup di falda) è più grande di A’ (sup proiettata)


A’ = A cosa di un fattore 1/cosa variabile tra 1.04 e 1.12
(per 17°< a <27°)
(Di Pasquale et al., “Costruzioni 2”, Le Monnier)

pesi propri materiali  riferiti al m2 di falda inclinata

vento  ortogonale alla superficie di falda A

neve e carichi accidentali da normativa  riferiti a m2 proiettato

Confondere i 2 tipi di carico comporta un errore compreso tra il 4-12%

2. Analisi dei carichi e combinazione delle azioni


• Peso proprio della struttura e carichi permanenti non strutturali
Il carico dovuto al peso proprio della struttura e al pacchetto di copertura è da considerarsi
come CARICO PERMANENTE e deve essere di volta in volta definito sulla base della
concezione della copertura stessa.
Normalmente si definisce il peso proprio della copertura come una forza per unità di
superficie; la direzione della linea d’azione di questa forza è la verticale.

La forza complessiva agente sulla struttura dovrà essere determinata moltiplicando questo
valore per la superficie effettiva di riferimento, ovvero la superficie inclinata della copertura.

Fg,k  gk  A  gk  b  a

Fg,k = carico permanente totale di una falda


gk = valore caratteristico del carico permanente
complessivo della copertura [kN/m2]
A = superficie della falda del tetto
b, a = lunghezza e larghezza della falda del tetto

(Bernasconi, “Aspetti strutturali della copertura e del tetto


di un edificio”, promolegno)
2. Analisi dei carichi e combinazione delle azioni
• Peso proprio della struttura e carichi permanenti non strutturali

Pacchetto di copertura ipotizzato (tetto ventilato con copertura in tegole):

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo delle strutture di legno”, promolegno)

- Copertura di tegole: 0.70 kN/m2


- Listelli e controlistelli: 0.030 kN/m2
- Guaina traspirante: 0.005 kN/m2
- Isolazione (80 mm): 0.025 kN/m2
- Rivestimento interno (perline, 21 mm): 0.150 kN/m2
g2 = 0.910 kN/m2

2. Analisi dei carichi e combinazione delle azioni


• Peso proprio della struttura e carichi permanenti non strutturali

o Caratteristiche travi secondarie (“falsi puntoni”):


- Sezione travi 200/120 mm
- Interasse travi 0.78 m
- Peso specifico r (DM08) 6.0 kN/m3

Peso proprio travi secondarie, riferito a 1m2 di


superficie del tetto:

0.12 [m]  0.20 [m]  6.0 [kN / m 3 ]


g1,sec  
0.78 [m]
 0.18  0.20 kN / m 2

o Caratteristiche trave principale:


- Sezione travi 640/200 mm
-Peso specifico r (DM08) 6.0 kN/m3

Peso proprio trave principale, riferito a 1m di lunghezza


della trave stessa:

g1,colmo  0.20 [m]  0.64 [m]  6.0 [kN / m3 ]  0.77  0.80 kN / m


2. Analisi dei carichi e combinazione delle azioni
• Azione della neve

qs *   i  qsk  CE  C t

con:
- qs* = carico di neve sulla copertura;
- i = coefficiente di forma della copertura;
- qsk = valore caratteristico di riferimento del carico neve al suolo [kN/m 2];
- CE = coefficiente di esposizione;
- Ct = coefficiente termico.
Zona I – Mediterranea
Alessandria, Ancona, Asti, Bologna, Cremona, Forlì-Cesena, Lodi, Milano,
Modena, Novara, Parma, Pavia, Pesaro e Urbino, Piacenza, Ravenna,
Reggio Emilia, Rimini, Treviso, Varese.

Si ipotizza di assumere:
- CE = 1 (classe di topografia normale)
- Ct = 1

2. Analisi dei carichi e combinazione delle azioni


• Azione della neve

qs *   i  qsk  CE  C t

Per coperture ad 1 o 2 falde: (Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo delle strutture di legno”,
promolegno)

qs *  i  qsk  CE  C t
 0.8  1.5  1 1  1.20 kN / m2

Il carico neve è ipotizzato agente in direzione


verticale ed è riferito alla proiezione
orizzontale della superficie della copertura!!
3. Travi secondarie – geometria del sistema e carichi

Carichi permanenti (a m2 di superficie di tetto):

g*  g1,sec  g2  0.20  0.91  1.11 kN / m2

Carichi permanenti (sul singolo “puntone”):

g  g * i  1.11 0.78  0.87 kN / m

Questo carico è riferito alla superficie (o alla


lunghezza) effettiva del tetto, misurata sul piano
inclinato della falda considerata

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo delle


strutture di legno”, promolegno)

0.78 m
0.78 m

0.78 m

3. Travi secondarie – geometria del sistema e carichi

Carico neve (a m2 di superficie in pianta):


qs *  1.20 kN / m2

Carico neve (sul singolo “puntone”):

qs  qs * i  1.20  0.78  1.0 kN / m

Questo carico è riferito alla superficie (o alla


lunghezza) effettiva in pianta del tetto

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo delle


strutture di legno”, promolegno)

0.78 m
0.78 m

0.78 m
3. Travi secondarie – statica del sistema

Calcolo delle sollecitazioni sulle membrature inclinate

Calcolo esatto: si scinde il carico agente in 2 quote

normale all’asse della trave parallelo all’asse della trave

qortogonale qparallelo

M e V sulla luce reale L’ N sulla luce reale L’

(tratto dalla lezione dell’Ing. Andreolli, “Esempio di calcolo di una copertura”)

3. Travi secondarie – statica del sistema


Calcolo delle sollecitazioni sulle membrature inclinate

Proiezione del
carico
permanente

Proiezione del
carico variabile

(tratto dalla lezione dell’Ing. Andreolli, “Esempio di calcolo di una copertura”)


3. Travi secondarie – statica del sistema

Calcolo delle sollecitazioni sulle membrature inclinate

Componente normale all’asse della trave

M e V sulla luce reale L’

2
 L 
g cos a   
g orto  L'2
 cos a  g  L2 1
M g , max    
8 8 8 cos a
2
 L 
M q cos a  
2

q orto  L'2
 cos a  q  L2
M q , max   
8 8 8
(tratto dalla lezione dell’Ing. Andreolli, “Esempio di
calcolo di una copertura”)
nel caso in esame: 1.025

3. Travi secondarie – statica del sistema

Calcolo delle sollecitazioni sulle membrature inclinate

Componente normale all’asse della trave

M e V sulla luce reale L’

 L 
g cos a   
g orto  L'  cos a  g  L
Vg , max   
2 2 2
 L 
V q cos2 a   
q orto  L'  cos a  q  L
Vq , max     cos a
2 2 2
(tratto dalla lezione dell’Ing. Andreolli, “Esempio di
calcolo di una copertura”)
nel caso in esame: 0.976
3. Travi secondarie – statica del sistema

Calcolo delle sollecitazioni sulle membrature inclinate

Componente parallela all’asse della trave

N sulla luce reale L’

 L 
g sin a   
g par  L'  cos a  g  L sin a
N g , max    
2 2 2 cos a
 L 
N q sin a cos a   
q par  L'  cos a  q  L
N q , max     sin a
2 2 2
(tratto dalla lezione dell’Ing. Andreolli, “Esempio di
calcolo di una copertura”)

3. Travi secondarie – statica del sistema

Calcolo delle deformazioni sulle membrature inclinate

Componente ortogonale all’asse della trave

1. freccia dovuta ai carichi permanenti

5 gorto  L'  L'


4 2
g
u g,max      orto
384 E 0,mean  J 8  Gmean  A

5 g  cos a   L / cos a  g  cos a   L / cos a 


4 2
u g,max   
ug 384 E 0,mean  J 8  Gmean  A
3
5 g L4  1  g L2 1
     
384 E 0,mean  J  cos a  8  Gmean  A cos a
(tratto dalla lezione dell’Ing. Andreolli, “Esempio di
calcolo di una copertura”)

nel caso in esame: 1.077 1.025


3. Travi secondarie – statica del sistema

Calcolo delle deformazioni sulle membrature inclinate

Componente ortogonale all’asse della trave

2. freccia dovuta al carico di neve

5 qorto  L'  L'


4 2
q
u q,max      orto
384 E 0,mean  J 8  Gmean  A

u q,max 
5

 
q  cos 2 a  L / cos a 

4
 
q  cos 2 a  L / cos a 
2

uq 384 E 0,mean  J 8  Gmean  A


2
5 q L4  1  q L2
    
384 E 0,mean  J  cos a  8  Gmean  A
(tratto dalla lezione dell’Ing. Andreolli, “Esempio di
calcolo di una copertura”)

nel caso in esame: 1.05

3. Travi secondarie – statica del sistema


g'  g / cos a  g  1.025

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo delle strutture di legno”, promolegno)

Data la modesta pendenza della falda (a < 30°  cosa ≈ 1)  si possono calcolare i
massimi delle sollecitazione taglianti e flettenti direttamente sui carichi e sulle luci in
proiezione orizzontale
3. Travi secondarie – statica del sistema e combinazione di carico determinante
Per la verifica allo SLU si deve considerare la COMBINAZIONE DI CARICO FONDAMENTALE:

gG1 G1 + gG2 G2 + gP P + gQ1Qk1 + gQ2 y02 Qk2 + gQ3 y03 Qk3 + ….

3. Travi secondarie – statica del sistema e combinazione di carico determinante


Nel caso in esame l’unica azione variabile è quella della neve 
- ammettendo che la neve sia uniformemente distribuita su tutta la superficie della copertura
- trascurando il fatto che il carico sulla parte a sbalzo della trave riduce leggermente le
sollecitazioni all’interno della trave

gd  g G  g'  1.3  1.025g  1.3  1.025  0.87  1.16 kN / m p d  gd  qd


 1.16  1.5  2.7 kN / m
qd  g Q  qs  1.5  1.0  1.5 kN / m

Per il calcolo si dovranno considerare 2 combinazioni di carico:


• Combinazione 1: solo permanente (permanente)
Fd,1 = gd = 1.16 kN/m; kmod = 0.60 (permanente)

• Combinazione 2: permanente+ neve (breve durata)


Fd,2 = gd + qd = 2.7 kN/m; kmod = 0.90 (breve durata) +
3. Travi secondarie – statica del sistema e combinazione di carico determinante
Poiché si devono considerare più combinazioni di calcolo, può essere conveniente
determinare inizialmente gli sforzi interni in funzione di un carico fittizio unitario q=1 kN/m:

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo delle strutture di legno”, promolegno)

e moltiplicare successivamente i valori di M e V così trovati per il carico effettivo agente in


ciascuna combinazione.

3. Travi secondarie – statica del sistema e combinazione di carico determinante

(travecondwg, scaricabile dal


sito del prof Gelfi)
3. Travi secondarie – statica del sistema e combinazione di carico determinante

(Bernasconi et al., 1 2 3 4
Sezioni più rilevanti, da
“Prontuario 5 – Il calcolo
delle strutture di legno”, considerare
promolegno) nell’esecuzione delle
verifiche
3: Mmax
2: Vmax
4: intaglio  riduzione
resistenza al taglio
A: appoggio  forza
perpendicolare alla
fibratura

A B V1 V2 V4 M1=M2 M3
kN/m kN kN kN kN kN kNm kNm
g’ 3.68 2.39 1.07 2.62 2.39 0.64 3.20
qs 4.14 2.69 1.20 2.94 2.69 0.72 3.60

Combinaz 1 F1,d = gd 4.80 3.12 1.39 3.41 3.12 0.84 4.18


Combinaz 2 F2,d = pd 11.20 7.26 3.24 7.94 7.26 1.94 9.72

3. Travi secondarie – statica del sistema e combinazione di carico determinante


Prima di procedere all’esecuzione delle verifiche conviene individuare qual è la
combinazione di calcolo più gravosa:

Comb. 1: solo permanente Fd,1 = gd = 1.16 kN/m; kmod,1 = 0.60

Comb. 2: permanente + neve Fd,2 = gd + qd = 2.7 kN/m; kmod,2 = 0.90

CARICHI RESISTENZE

Verifiche SLU: E d ≤ Rd

k mod,1  Xk 0.6  Xk
Fd,1 ≤ Xd,1 X d,1  
gM gM
k mod,2  Xk 0.9  Xk
Fd,2 ≤ Xd,2 X d,2  
gM gM

Fd,1 1.16 X d,1 0 .6


  0.43 Combinazione 2   0.67
Fd,2 2 .7 più gravosa X d,2 0 .9
3. Travi secondarie – verifica a flessione
3
(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo
delle strutture di legno”, promolegno)

Sollecitazione massima: sezione 3  Mmax = 9.72 kNm

Verifica: m,d  k crit,m fm,d

Nel caso in esame:


kcrit,m = 1
 Svergolamento travi
impedito dalla presenza
del pacchetto di copertura

(Bernasconi et al., “Il calcolo degli elementi delle strutture di legno”, promolegno)

3. Travi secondarie – verifica a flessione


3
(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo
delle strutture di legno”, promolegno)

Sollecitazione massima: sezione 3  Mmax = 9.72 kNm

Verifica: m,d  k crit,m fm,d

Md 9.72  10 6  b h2 120  200 2 


m,d    12.2 N / mm 2  W    8  105 mm 3 
W 8  10 5
 6 6 

k mod fm,k k mod,2 fm,k 0.90  24


fm,d     14.4 N / mm 2
gM gM 1.5

combinazione 2 più gravosa

m,d  k crit,m fm,d 12.2  1 14.4 Verifica soddisfatta


3. Travi secondarie – verifica a taglio
2 (Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo
delle strutture di legno”, promolegno)

Sollecitazione massima: sezione 2  Vmax = 7.94 kN

Verifica: d  fv,d

Vd  1.5 7.94  103  1.5


d    0.5 N / mm 2
bh 120  200

k mod fv,k k mod,2 fv,k 0.90  2.5


fv,d     1.5 N / mm 2
gM gM 1.5
combinazione 2 più gravosa

d  fv,d 0 .5  1 .5 Verifica soddisfatta

3. Travi secondarie – appoggio sulla trave di colmo & verifica dell’intaglio


4 (Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo
delle strutture di legno”, promolegno)

La concezione dei dettagli della costruzione può avere un’importanza rilevante sulla
sicurezza  già nella fase di dimensionamento è importante riconoscere questi dettagli e
valutarne in modo corretto il loro effetto sulla sicurezza, prevedendo eventuali modifiche, se
necessarie.

I dettagli più “sensibili” riguardano generalmente i punti di introduzione delle forze o i giunti
fra i diversi elementi della struttura
 CONNESSIONI ed APPOGGI

Nel caso in esame: verifica dell’appoggio sulla trave di colmo,


tenendo conto della presenza dell’intaglio

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo delle


strutture di legno”, promolegno)
3. Travi secondarie – appoggio sulla trave di colmo & verifica dell’intaglio
4 (Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo
delle strutture di legno”, promolegno)

L’appoggio sulla trave di colmo può essere realizzato in diversi


modi  l’importante è creare una superficie di contatto
orizzontale tra la trave di colmo e la trave secondaria, così da
permettere una diretta trasmissione delle forze verticali.

Es.: Soluzione di appoggio riportata in Fig.  realizzazione di un intaglio nella trave secondaria

• trave secondaria: - presenza di un intaglio, che riduce la resistenza  verifica all’intaglio


- verifica a compressione inclinata rispetto alla fibratura
• trave di colmo: - verifica a compressione ortogonale alla fibratura

più gravosa rispetto alla


compressione inclinata

3. Travi secondarie – appoggio sulla trave di colmo & verifica dell’intaglio


4

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo


delle strutture di legno”, promolegno)

Trave di colmo  verifica a


compressione ortogonale alla fibratura

Sezione di verifica: appoggio B


forza massima al contatto:
VB = V4 = B = 7.26 kN

Verifica: c,90,d  fc,90,d


area della sup di contatto
Fc,90,d 7.26  10 3
 c,90,d    0.61 N / mm 2
A 90 100  120 0.61  1.67
Verifica soddisfatta
k mod fc,90,g,k k mod,2 fc,90,g,k 0.90  2.7
fc,90,d     1.67 N / mm 2
gM gM 1.45
combinazione 2 più gravosa
3. Travi secondarie – appoggio sulla trave di colmo & verifica dell’intaglio
4

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo


delle strutture di legno”, promolegno)

Trave secondaria  verifica a


compressione inclinata alla fibratura

Sezione di verifica: appoggio B


forza massima al contatto:
VB = V4 = B = 7.26 kN

fc,0,d
Verifica:  c,a,d 
fc,0,d α = angolo fra la direzione della forza e la
sin 2 a  cos 2 a
fc,90,d fibratura = 90° - 12.7° = 77.3°

Fc,a,d 7.26  10 3
 c,a,d    0.61 N / mm 2
Aa 100  120
area della sup di contatto

3. Travi secondarie – appoggio sulla trave di colmo & verifica dell’intaglio

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo


delle strutture di legno”, promolegno)

fc,0,d
Verifica:  c,a,d 
fc,0,d
sin 2 a  cos 2 a
fc,90,d combinazione 2 più gravosa

k mod fc,0,k k mod,2 fc,0,k 0.90  21


fc,0,d     12.6 N / mm 2
gM gM 1.5

k mod fc,90,k k mod,2 fc,90,k 0.90  2.5


fc,90,d     1.5 N / mm 2
gM gM 1.5
 
 
 c,a,d  0.61 MPa  
 12.6
 12.6
 1.57 MPa 
 Verifica soddisfatta
 sin 2 77.3  cos 2 77.3 
 1.5 
3. Travi secondarie – appoggio sulla trave di colmo & verifica dell’intaglio

hef = 200-20 = 180 mm

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo


delle strutture di legno”, promolegno)

x
Vd Verifica dell’intaglio
Sezione di verifica: appoggio B
forza massima al contatto:
VB = V4 = B = 7.26 kN

d  k v  fv,d Vd  1.5 7.26  10 3  1.5


Verifica: d    0.5 N / mm 2
b  h ef 120  180

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo delle strutture di legno”, promolegno)

3. Travi secondarie – appoggio sulla trave di colmo & verifica dell’intaglio

hef = 200-20 = 180 mm

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo


delle strutture di legno”, promolegno)

x
Vd

Verifica: d  k v  fv,d
Verifica dell’intaglio

min

hef 180 100


i  0; h  200; a    0.90; x   50
h 200 2
 1

  1.1 01.5 
 5 1  

k v  min   200 
  0.86
 
 200  0.90 1  0.90   0.8 50 1
 0.90 2 
  200 0.90 
  
3. Travi secondarie – appoggio sulla trave di colmo & verifica dell’intaglio

hef = 200-20 = 180 mm

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo


delle strutture di legno”, promolegno)

x
Vd

Verifica dell’intaglio

Verifica: d  k v  fv,d

k mod fv,k k mod,2 fv,k 0.90  2.5


fv,d     1.5 N / mm 2
gM gM 1.5
combinazione 2 più gravosa

 d  
 0.50 MPa  k v  fv,d  0.86  1.5  1.29 MPa  Verifica soddisfatta

3. Travi secondarie – appoggio sulla trave di colmo & verifica dell’intaglio

Appoggio sulla trave di colmo  Soluzione alternativa: CODA DI RONDINE

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo


delle strutture di legno”, promolegno)

Vantaggi:
- si riduce l’altezza complessiva della copertura
- si riduce la dimensione dell’intaglio sul falso puntone

Svantaggi:
- si riduce la superficie d’appoggio
- si riduce la sezione della trave di colmo
3. Travi secondarie – appoggio sulla parete esterna della costruzione

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo


delle strutture di legno”, promolegno)

L’appoggio avviene direttamente sul cordolo sovrastante la


muratura, avendo cura di creare, anche in questo caso, una
superficie di contatto orizzontale e liscia.

Nota: nella pratica costruttiva, più spesso si esclude il


contatto diretto tra le travature di copertura e la muratura,
interponendo un altro elemento ligneo (trave di banchina o
dormiente); le osservazioni relative alla trasmissione delle
forze dalla trave di copertura alla parete restano comunque
valide

3. Travi secondarie – appoggio sulla parete esterna della costruzione

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo


delle strutture di legno”, promolegno)

Verifiche simili alle precedenti, MA:


In questo caso l’intaglio non pone particolari problemi:
• essendo lato sbalzo  no fessurazione orizzontale

compressione all’intaglio

• V1<<V2
3. Travi secondarie – appoggio sulla parete esterna della costruzione

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo


delle strutture di legno”, promolegno)

Sezione di verifica: appoggio A


Verifica a compressione inclinata alla fibratura forza massima al contatto:

fc,0,d VA = V1 = A = 11.2 kN
Verifica:  c,a,d 
fc,0,d
sin 2 a  cos 2 a
fc,90,d α = angolo fra la direzione della forza e la
fibratura = 90° - 12.7° = 77.3°

Fc,a,d 11.2  10 3
 c,a,d    0.31 N / mm 2
Aa 300  120
area della sup di contatto

3. Travi secondarie – appoggio sulla parete esterna della costruzione

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo


delle strutture di legno”, promolegno)

fc,0,d
Verifica:  c,a,d 
fc,0,d
sin 2 a  cos 2 a
fc,90,d combinazione 2 più gravosa

k mod fc,0,k k mod,2 fc,0,k 0.90  21


fc,0,d     12.6 N / mm 2
gM gM 1.5

k mod fc,90,k k mod,2 fc,90,k 0.90  2.5


fc,90,d     1.5 N / mm 2
gM gM 1.5
 
 
 c,a,d  0.31 MPa   
 12.6
12.6
 1.57 MPa 
 Verifica soddisfatta
 sin 2 77.3  cos 2 77.3 
 1.5 
3. Travi secondarie – appoggio sulla parete esterna della costruzione

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo


delle strutture di legno”, promolegno)

Note:
1) Al posto della verifica a compressione inclinata rispetto alla fibratura si sarebbe potuto
trascurare l’inclinazione della falda ed eseguire direttamente la verifica a
compressione ortogonale alla fibratura (più speditiva e contemporaneamente più
punitiva).
2) Nel caso in esame la superficie d’appoggio coincide con la
larghezza della muratura sottostante; nel caso in cui, invece,
essa sia minore:

• eccentricità della forza trasmessa


alla parete
• maggiore luce effettiva della trave

3. Travi secondarie – alcune indicazioni su giunti e collegamenti

Nell’esempio considerato, la trasmissione delle forze avviene esclusivamente per


pressioni di contatto
 MA: necessità costruttiva di utilizzare dei mezzi di connessione per stabilizzare la
costruzione, impedire eventuali spostamenti non previsti degli elementi e assicurare la
trasmissione delle forze non esplicitamente considerate in fase di primo dimensionamento
(es. vento).

Fissaggio alla trave di colmo

Fissaggio sulle pareti laterali

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo


delle strutture di legno”, promolegno)
3. Travi secondarie – limitazioni della freccia (verifiche SLE)

(UNI EN 1995-1-1:2005)

Nell’esempio considerato:
• uc = wc = controfreccia = 0 (materiale di dimensioni standard; produzione in serie)
• Freccia limite in campata: uist = wist < l2/300; ufin = wfin < l2/250
Freccia limite sbalzo: uist = wist < l1/150; ufin = wfin < l1/125

3. Travi secondarie – limitazioni della freccia (verifiche SLE)

= 1 kN/m E0,mean  11000 MPa; Gmean  690 MPa;   1.2


bh3
J ; A  bh (b  120 mm, h  200 mm )
12
= 0.89 kN/m

FRECCIA ISTANTANEA (Combinazione caratteristica Gk + Qk)


Ragionando sulla campata, considerata per semplicità come se
fosse in semplice appoggio sulla luce L2 = 5.625 m:
• (uist)LIM < L2/300 = 18.75 mm
• uist  uist,g  uist,q
(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo
delle strutture di legno”, promolegno) 5 g' L42 g' L22
uist,g     13.18  0.26  13.44 mm
384 E0,mean J 8 Gmean A

5 qs L42 qs L22
uist,q     14.81  0.29  15.10 mm
384 E0,mean J 8 Gmean A

uist  uist,g  uist,q  13.44  15.10  28.54 mm  18.75 mm

Verifica NON soddisfatta!!


3. Travi secondarie – limitazioni della freccia (verifiche SLE)

= 1 kN/m

= 0.89 kN/m

FRECCIA ISTANTANEA (Combinazione caratteristica Gk + Qk)


In realtà  lo schema reale non è semplice appoggio  freccia <

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il


calcolo delle strutture di legno”,
promolegno)

(travecondwg, scaricabile dal sito del prof Gelfi)

3. Travi secondarie – limitazioni della freccia (verifiche SLE)

(esclusa deformabilità a taglio)


Verifica NON soddisfatta!!

(travecondwg, scaricabile dal sito del prof Gelfi)


3. Travi secondarie – limitazioni della freccia (verifiche SLE)

= 1 kN/m E0,mean  11000 MPa; Gmean  690 MPa;   1.2


bh3
J ; A  bh (b  120 mm, h  200 mm )
12
= 0.89 kN/m

FRECCIA FINALE
Ragionando sulla campata, considerata per semplicità come se
fosse in semplice appoggio sulla luce L2 = 5.625 m:
• (ufin)LIM < L2/250 = 22.5 mm

• u fin  uist,g  1  k def   uist,q  1  y 2 k def 
(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo
delle strutture di legno”, promolegno)

Da tabelle:
kdef = 0.6 (legno massiccio, classe di servizio 1)
Y2 = 0 (neve, as<1000m)

 
u fin  uist,g  1  k def   uist,q  1  y 2 k def  13.44  1  0.6   15.10  1  0  0.6   36.6 mm

u fin  36.6 mm  22.5 mm Verifica NON soddisfatta!!

3. Travi secondarie – limitazioni della freccia (verifiche SLE)

Campata, classe di servizio 1


3. Travi secondarie – limitazioni della freccia (verifiche SLE)

4. Trave principale – geometria del sistema e carichi

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo delle strutture di legno”, promolegno)

Per semplicità si considera la trave di colmo soggetta ad un carico uniformemente


ripartito; in realtà, su di essa agiscono delle forze concentrate poste ad interasse 0.78 m
(reazioni d’appoggio delle travi secondarie).
4. Trave principale – geometria del sistema e carichi

1. Determinazione dei carichi per


aree di influenza

Linf = 5.625 m

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo delle strutture di


legno”, promolegno)

qs *  1.20 kN / m2

g*  g1,sec  g2  0.20  0.91  1.11 kN / m2

4. Trave principale – geometria del sistema e carichi

qs *  1.20 kN / m2 qs *  1.20 kN / m2

g*  1.11 kN / m2 g * *  g * / cos a 
 1.13 kN / m2

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo delle strutture di legno”, promolegno)

Carichi agenti sulla trave di colmo:

gcol  g * *  Linf l  g1,colmo  1.13  5.625  0.80  7.1 kN / m

qcol  qs * Linf l  1.20  5.625  6.75 kN / m


4. Trave principale – geometria del sistema e carichi

2. Determinazione dei carichi


utilizzando le reazioni delle travi
secondarie già calcolate in
precedenza

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il calcolo delle strutture di


legno”, promolegno)

A B V1 V2 V4 M1=M2 M3
kN/m kN kN kN kN kN kNm kNm
g’ 3.68 2.39 1.07 2.62 2.39 0.64 3.20
qs 4.14 2.69 1.20 2.94 2.69 0.72 3.60

Combinaz 1 F1,d = gd 4.80 3.12 1.39 3.41 3.12 0.84 4.18


Combinaz 2 F2,d = pd 11.20 7.26 3.24 7.94 7.26 1.94 9.72

Carichi agenti sulla trave di colmo:

RB 2.39 RB 2.69
gcol   2  g1,colmo   2  0.80  6.94 kN / m qcol  2   2  6.9 kN / m
i 0.78 i 0.78

4. Trave principale – statica del sistema e combinazione di carico determinante


Combinazione di carico determinante (permanente + neve, kmod=0.90):

gd  gG  gcol  1.3  6.94  9.0 kN / m


pd  gd  qd  9.0  10.4  19.4 kN / m
qd  g Q  qcol  1.5  6.9  10.4 kN / m

Anche in questo caso, può essere conveniente determinare inizialmente gli sforzi interni in
funzione di un carico fittizio unitario q=1 kN/m:

(Bernasconi et al., “Prontuario 5 – Il


calcolo delle strutture di legno”,
promolegno)
4. Trave principale – geometria del sistema e carichi

(travecondwg, scaricabile dal sito


del prof Gelfi)

4. Trave principale – statica del sistema e combinazione di carico determinante


1 2 3
(Bernasconi et al., Sezioni più rilevanti, da
“Prontuario 5 – Il calcolo
delle strutture di legno”, considerare nell’esecuzione
promolegno) delle verifiche
(kmod =0.9, gM = 1.45)

3: Mmax
2: Vmax
A: appoggio  forza
perpendicolare alla
fibratura
+ VERIFICA SLE (freccia)

A B V1 V2 M1=M2 M3
kN/m kN kN kN kN kNm kNm
gcol 41.8 41.8 8.0 33.8 4.6 77.7
qcol 41.6 41.6 7.9 33.6 4.6 77.3
pd 116.9 116.9 22.3 94.6 12.8 217.3
BIBLIOGRAFIA

- B. Furiozzi, C. Messina, L. Paolini, “Prontuario per il calcolo degli elementi strutturali”,


Le Monnier.
- G.K. Koenig, B. Furiozzi, F. Brunetti, “Tecnologia delle costruzioni”, Le Monnier.
- S. Di Pasquale, C. Messina, L. Paolini, B. Furiozzi, “Costruzioni 2 “, Le Monnier.
- P. Davoli, “Costruire con il legno”, Hoepli
- U. Barbisan, F. Laner, “Capriate e tetti in legno”, Franco Angeli.
- A. Bernasconi, G. Schickhofer, M. Piazza, “Il calcolo degli elementi delle strutture di
legno - Le basi principali”, promolegno
- M. Piazza, R. Tomasi, R. Modena, “Strutture in legno”, Hoepli.
- A. Bernasconi, “Aspetti strutturali della copertura e del tetto di un edificio”,
promolegno.
- A. Bernasconi, M.Piazza, “Prontuario 5 – Il calcolo delle strutture di legno, Basi
tecniche ed esempi di applicazione”, promolegno.
- M. Andreolli, “Esempio di calcolo di una copertura”, lezione del Corso di
aggiornamento professionale sulla Progettazione delle strutture in legno, febbraio
2009.

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