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DIREZIONE REGIONALE PER i BEH!

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EPAESAGGISTie!P?.RL'AEREO-L'AQUU
Comitato Abruzzese
JUUFEB. 2611 del Paesaggio
OSI PROCEDIMENTO Soprintendente arch. Luca Maggi
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i'*! SSBSÌ u ito $50, n' 241) , Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per l'Abruzzo
BasilÌQ 2/A - 67 1 00 L'Aquila

p.c. alla Direzione Regionale per


i Beni Culturali e Paesaggistici per l'Abruzzo
Direttore: dott.Fabrizio Magani
Via dell'Industria - Nucleo Industriale di Bazzane - 67100 L'Aquila

Egregio Soprintendente,

abbiamo appreso dalla stampa locale la notizia di perizie prodotte dall'impresa proprietaria della ex Centrale del
latte di Pescara, che ha provveduto alla parziale demolizione.
Queste relazioni, una a firma del prof. Ciampoli, l'altra del prof. Zazzara, cercano di rendere possibile il
completamento delle operazioni di demolizione dell'immobile,

La ex Centrale del latte ha una valore testimoniale - quindi storico-urbanistico - e un valore estetico - per la sua
appartenenza ad una figuratività specifica del Novecento, dato che in sé basterebbe per certificare la
conservazione. A questo si aggiunga che ci sono fondati motivi per ritenerla opera di un buon progettista, anche se
la sua firma non compare.

Ribadiamo comunque che l'edificio viene attribuito all'ardi. Florestano Di Fausto nella biografia di Michele
Biancale, uscita a Ginevra per "Les archives intemationales" nel 1932, e nel saggio del prof. Fabrizio Di Marco in
- V. FRANCHETTI PARDO, L 'architettura nelle città italiane del XX secolo, dagli anni Venti agli anni Ottanta,
Milano, 2003, pp. 212, 217.. Durante la sua fondazione, appare anche nell'opuscolo pubblicitario dell'Impresa
Staccioli che alleghiamo.
Lo studio del razionalismo modulato in forme sempre eleganti è raffrontabile ad alcune opere del Di Fausto, come
il Sanatorio militare di Anzio e i Villini, ancora per gli Staccioli, a Roma, progetto anche in questo caso non
firmato.
Le forme novecentiste che l'architetto scelse per il piccolo edificio della "Latteria sociale" ebbero influenza sullo
stesso Vincenzo Pilotti, che creava i contemporanei edifici di Piazza dei Vestim, e su numerose altre realizzazioni
di poco successive (come l'edificio ad appartamenti in Lungomare Matteotti dell'ing. Attilio Giammaria, demolito
nel 2005).
Il fatto che l'edificio avesse già all'epoca un'importanza pubblica notevole è dimostrato anche dalla presenza sulla
pubblicistica dell'epoca, come, ad esempio sull'articolo "Rinascita di Pescara" (pubblicato su ), scritto da Gianna
Pazzi nel 1934: in esso appare una foto del nostro edificio a complemento di un articolo sulle nuove opere del
Regime fascista per Pescara.

Il totale annullamento di questa testimonianza, pur se menomata in modo verosimilmente illecito,potrebbe


legittimare un ulteriore fase di svalutazione del tessuto urbano attraverso un rapida sostituzione edilizia, anche in
ambiti estesi, dove l'Amministrazione comunale risulterebbe ancora sguarnita di un adeguato strumento di tutela e
la stessa Soprintendenza non potrebbe intervenire .
Per queste ragioni, riteniamo essere evidente l' interesse storico architettonico dell'edificio della Centrale del latte.

Pescara, 9 febbraio 2011


Andrea lezzi

Via Corfinio, 7 - 65127 Pescara - paesaggioabruzzo@lìbero.it - C.F. 9108968068

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