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possono utilizzare le cosiddette pian-


te «pioniere» (es. piante foraggiere,
senape bianca, cicorie, coste, ecc.),
specie botaniche che meglio si adat-
tano ai suoli poveri, contribuendo nel
contempo a migliorarli.

Il ruolo delle radici


Come abbiamo visto nei precedenti
articoli, le piante partecipano diret-
tamente al mantenimento della fer-
tilità del terreno tramite le radici vi-
ve, che cedono in forma d’essudati
fino al 25% dei composti carbonici
fotosintetizzati dalle foglie (cosa che
permette la vita ed il nutrimento dei
batteri e di altri microrganismi bene-
fici). Ma, la fertilità è accresciuta an-

La prima semina
Di Fortunato Fabbricini e Antonio De Falco
che dai residui vegetali delle piante
morte, pertanto è consigliabile la-
sciare sulle aiuole, come pacciama-
tura e compostaggio di superficie, le
parti aeree non utilizzate.
Le radici non estirpate, una volta de-
Continuiamo nell’illustrazione delle tecniche composte, rappresentano per gli ap-
di coltivazione basilari dell’agricoltura sinergica. parati radicali dei giovani ortaggi sia
una sorta di corsia preferenziale, at-
In questo mese è affrontata la semina traverso cui diventa più facile aprir-
e la scelta delle varietà. si un varco nel terreno, sia fonte di
prezioso nutrimento. Per questa ra-

U
na volta preparate le aiuole del luogo per scegliere le piante più gione, quando si effettua una succes-
rialzate, impiantata l’irriga- idonee e l’epoca più indicata per se- sione di colture, è bene alternare
zione e sistemati i tutori mine e trapianti. sempre piante che non lasciano radi-
permanenti, è il momento – prima Ad ogni modo, giacché il terreno ha ci nel terreno (perché vengono rac-
ancora di pacciamare – di popolare bisogno soprattutto di radici per vi- colte, per esempio carote) con altre
l’orto. Il periodo migliore per semi- vere, quando l’orto è pronto, è bene che lasciano, dopo la raccolta, una
ne e trapianti è senz’altro la prima- effettuare semine e trapianti anche se biomassa sotterranea. Nelle succes-
vera, ma anche l’autunno può esse- le condizioni ambientali non sono le sioni, è anche necessario porre at-
re un buon momento. In ogni caso, più opportune. Se la terra delle aiuo- tenzione all’impiego di piante ap-
ci faremo guidare dal clima e sarà le è idonea, si può subito iniziare con partenenti a famiglie botaniche di-
senz’altro utile ascoltare i contadini le semine degli ortaggi, altrimenti si verse, per evitare di saturare la rizo-

Famiglie botaniche dei principali ortaggi


peperoni, patate, alchechengi giallo.
La conoscenza delle famiglie d’appar- Cucurbitacee: tutte le specie di zucche, Borraginaceae: borragine.
tenenza è importante per definire le zucchini, cocomeri, cetrioli, meloni. Tropaeolaceae: nasturzio.
associazioni più indicate. Amarantaceae: amaranto. Portulacaceae: portulaca, portulaca di
Liliaceae: aglio, cipolle, porri, erba ci- Labiate: basilico, menta, puleggio Cuba.
pollina, lampagione, scalogno, aspa- (menta romana), origano, salvia, ti- Ficoidaceae: spinaci della Nuova Ze-
rago. mo, carciofo di Gerusalemme. landa.
Chenopodiaceae: barbabietole, bieto- Leguminose: tutte le specie di fagio- Rosaceae: fragole, pimpinella.
le, spinaci. li, fave, lenticchie, piselli, ceci, arachi- Valerianaceae: valerianella da insala-
Composite: carciofi, cardi, cicoria, lat- di, lupinella, lupini, erba medica, ci- ta, valeriana officinalis.
tuga, scorzonera, topinambur, barda- cerchia. Graminaceae: grano, avena, segale,
na, dragoncello, girasole, crisantemo, Malvaceae: okra. orzo, mais, riso, miglio.
dente di leone. Ombrellifere: carote, sedano, prezze- Poligonaceae: acetosa, grano sarace-
Crucifere: tutte le specie di cavoli, se- molo, cerfoglio, coriandolo, finocchio, no, rabarbaro.
nape, ramolaccio, ravanello, ravanel- sedano di montagna, pastinaca, seda- Convolvulaceae: patata dolce ameri-
lo bianco, daikon, rucola, crescione, no equino. cana.
colza, cavolo marino. Solanaceae: pomodori, melanzane, Cyperaceae: chufas.

70 novembre
2003
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agricoltura naturale

Tutori permanenti
stessi di quelli utilizzati in edilizia per Sempre con filo metallico (di maggio-
Una volta finito di preparare i bancali, armare il cemento) che si conficcano re spessore) si uniscono poi tutti gli ar-
prima di iniziare le piantagioni, è ne- nel terreno, ai lati delle aiuole, forman- chi, da cuspide a cuspide, a partire dal
cessario istallare i tutori, le cui funzio- do così gli archi. L’altezza dell’arco sa- primo incrocio. Ai tutori, e ai fili metal-
ni vanno oltre quella di semplice sup- rà data dalla distanza tra le punte del- lici che li collegano, vanno appese del-
porto alle piante. In agricoltura siner- le stecche (2 metri dal piano di pas- le cordicelle in materiale biodegrada-
gica, si utilizzano tutori permanenti, saggio è una buona misura). In ogni bile (canapa, sisal…) che serviranno
costituiti da tondini di ferro «ritorto» punto dove i tondini s’incrociano tra da guida ai pomodori e alle piante
da 12 mm e 6 metri di lunghezza (gli loro, si legano con un filo metallico. rampicanti nella loro crescita.

sfera con lo stesso tipo di radici e per massa di radici nei lati delle aiuole. In vole, colorato e profumato.
bloccare la proliferazione di elemen- ogni caso, è bene ricordarsi di non ri- I lati delle aiuole potranno ospitare
ti patogeni (questo vale soprattutto petere la coltivazione degli stessi or- anche piante selvatiche perenni, uti-
per le crucifere, come i cavoli). taggi nella medesima area di terreno, li e gustose, come ruchetta, silene, fi-
e questo sia per evitare la prolifera- nocchietto, pimpinella e raperonzo-
Leguminose è meglio zione dei parassiti che si trasmettono lo, piante che comunque andranno
In ogni caso, la presenza, nella stes- più facilmente quando si ripete per controllate poiché essendo autocto-
sa aiuola, di piante appartenenti a anni la coltivazione di uno stesso or- ne e molto forti tenderanno a preva-
famiglie diverse evita la proliferazio- taggio sullo stesso terreno, sia per lere sulle altre.
ne di parassiti animali e vegetali, co- ottimizzare la quantità di biomassa e La parte piana delle aiuole, oltre al-
me invece accade nelle monocolture. l’utilizzo della rizosfera nei lati dei le citate leguminose, conterrà le altre
Nelle aiuole, dovranno quindi esse- bancali (aiuole rialzate). Ovviamen- famiglie degli ortaggi coltivati.
re sempre presenti almeno tre fami- te, al momento della raccolta si avrà Nel box a parte è stata stilata una li-
glie differenti, tra cui le leguminose cura di tagliare sola la parte aerea del- sta degli ortaggi più comuni, rag-
che com’è noto hanno la capacità di le piante, lasciando le radici al loro gruppati per famiglia. Nel prossimo
fissare l’azoto atmosferico nelle ra- posto. articolo vedremo come si possono
dici (grazie alla presenza di batteri seminare e trapiantare nelle aiuole e
simbionti). Azoto che viene poi li- Ci sono famiglie e famiglie alcuni esempi di successioni. l
berato (fino a 150 Kg per ettaro), Nei bordi e soprattutto alle estre-
soprattutto alla morte delle piante, mità delle aiuole si potranno pianta- Per contattare gli autori:
arricchendo il terreno. re anche aromatiche e fiori; in parti- Antonio De Falco, Regione San Dalmazzo 64,
Molte leguminose si possono utiliz- colare calendula, tagete e nasturzio 10090 Rivalba (To), tel 348.0561853, defal-
zare anche come concime verde, ma che oltre ad attrarre insetti benefici, coa@virgilio.it; Fortunato Fabbricini, Associa-
zione KanBio, Chiaves (To), tel. 0123.42153,
trattandosi di un orto sarà bene sce- svolgono una funzione antibatterica
KanBio@libero.it; Associazione "Basilico" c/o
gliere specie commestibili, come fa- e allontanano i nematodi ed altri Marilia Zappalà, Via dell'Agnolo 64, 50122
gioli, fave e piselli che andranno po- parassiti. Inoltre, la presenza di fio- Firenze, 055.241522, marizap@supereva.it.
sizionati al centro delle aiuole. ri rende l’orto-giardino più piace- La traduzione è di Francesca Morucci.
Le lenticchie ed i ceci, sebbene siano
anch’esse leguminose, non apporta-
no molto azoto e nemmeno produ-
cono tanta biomassa; la loro coltiva-
zione sarà più appropriata fuori dal-
l’orto in pieno campo, come vedre-
mo più avanti.
Nelle fasce laterali delle aiuole, si pri-
vileggeranno le Liliacee, come aglio,
cipolle o porri che, grazie alla loro
forma longilinea, non impediscono
l’accesso alla parte centrale dell’aiuo-
la e non sbordano sopra i corridoi tra
le aiuole. Inoltre, tali specie presen-
tano proprietà antibatteriche e anti-
nematelmintiche, formando una bar-
riera protettiva per gli altri ortaggi.
Le liliacee andranno piantate a zig-
zag, sfruttando l’altezza dei bordi e,
nei vuoti, saranno inseriti vari tipi
d’insalata, dalla lattuga alla cicoria. In
questo modo, si lascia anche una bio-

novembre
2003 71

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