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CAPITOLO 1.

INTRODUZIONE AI SISTEMI FWA 5

sia coloro che fabbricano i chip usano tale termine in totale libertà.
Si può provare a denire la larga banda facendo riferimento alle applica-
zioni video. Infatti, ci si aspetterebbe che una connessione etichettata come
a larga banda fosse in grado di inviare ussi video in tempo reale. Ma anche
usando una potente compressione MPEG-4, una trasmissione TV standard ha
bisogno di circa 4 Mb/s per essere inviata in tempo reale. Quindi secondo tale
denizione video né i modem seriali né le DSL possono essere considerate a
larga banda. Più in generale si possono considerare a larga banda sistemi con
velocità di almeno 1 Mb/s, sapendo che, però, gli sviluppi futuri porteranno
tale soglia a 5 o 10 Mb/s e oltre.
Anche il termine sso non risulta molto chiaro in seguito agli sviluppi tec-
nologici degli ultimi anni. Mentre in passato i sistemi ssi e mobili erano
nettamente separati, ora ci sono terminali con caratteristiche intermedie, per
cui si può parlare anche di sistemi portatili e nomadici.
Inoltre alcuni standard recenti come quelli per le applicazioni di terza genera-
zione deniscono diversi livelli di servizio e di velocità a seconda che l'utente
sia fermo, stia camminando o si stia muovendo ad alta velocità.
Comunque a seconda che l'utente sia in una postazione ssa o in movimento
ci sono delle scelte che vanno fatte sul progetto del sistema, e ci si dovranno
aspettare prestazioni e qualità diverse nel caso di un'applicazione radio.

1.3.2 Sistemi radio


Tramite un segnale elettrico di ampiezza elevata un'onda elettromagnetica
può essere fatta diondere lontano attraverso l'aria. Questo è il principio su
cui si basa la propagazione radio scoperto da Heinrich Hertz nel 1887. Le onde
radio vengono prodotte da trasmettitori che consistono in una sorgente di onde
radio connessa ad un'antenna.
Esempi di sistemi radio che vengono usati nelle telecomunicazioni pubbliche
o in reti broadcast sono:

• sistemi radio a bassa frequenza usati nelle applicazioni radio broadcast


pubbliche (LW (longwave), MW (mediumwave), SW (shortwave));
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• sistemi radio usati per le stazioni radio locali e per il broadcasting tele-
visivo (HF (high frequency), VHF (very HF) o UHF (ultra HF);

• collegamenti radio a microonde per connessioni punto-punto (PTP, Point-


to-Point);

• sistemi radio satellitari, utilizzati per applicazioni punto-punto (PTP),


punto-multipunto e broadcast su lunghe distanze e aree geograche molto
grandi;

• sistemi radio cellulari, usati per fornire servizi di telefonia mobile da


dispositivi portatili, da telefoni in auto e telefoni cellulari;

• reti di accesso radio sso.

I sistemi di accesso radio sso nascono come soluzione in grado di fornire


la connessione del cliente alla rete di telecomunicazioni pubblica in corrispon-
denza dell'ultimo miglio, per cui l'accesso radio sso fornisce un'alternativa
reale alle connessioni cablate da cui il nome di WLL (Wireless Local Loop).
L'unità radio dell'utente viene installata permanentemente in una postazione
ssa connessa via radio alla stazione base (BS-Base Station) che è a sua volta
connessa alla rete 'backbone' della rete di telecomunicazioni pubblica (gura
1.5).
Diversamente dalla rete di telefonia mobile, non c'è possibilità di movimento
per le unità radio di utente di un sistema ad accesso radio sso durante il
funzionamento.
I sistemi di accesso radio sso possono essere suddivisi in tre categorie
secondo la velocità utilizzata per trasmettere voce e dati:

• Sistemi a banda stretta che supportano servizi voce e dati a bassa velo-
cità.

• Sistemi con banda ampia che supportano servizi voce e dati ad alta
velocità (tipicamente da 144 Kb/s a 2 Mb/s). Questi sono adatti per
applicazioni residenziali e home oce sia in aree urbane che rurali.
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62+2
FXVWRPHU

5HVLGHQWLDO
FXVWRPHU
%DVH 60(FXVWRPHU
0XOWLWHQDQW 6WDWLRQ
FXVWRPHUV 5LSHWLWRUH
&RUH
&RUH
1HWZRUN
1HWZRUN

%DVH
6WDWLRQ

Figura 1.5: Architettura di un sistema di accesso radio

• Sistemi a larga banda che supportano servizi voce, dati ad alta velocità
(superiori a 8 Mb/s), IP e video. Tali sistemi verranno utilizzati per for-
nire servizi ad utenti di piccole e medie imprese (SME-Small to Medium
enterprise) e residenziali localizzati in aree urbane e del centro della città,
in quei paesi dove c'è una forte competizione tra gli operatori.
CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AI SISTEMI FWA 8

1.4 Scenario e problematiche dei sistemi di ac-


cesso radio
I sistemi radio stanno giocando un ruolo importante nella riorganizzazione
dell'industria delle telecomunicazioni.
Essi permettono la comunicazione tra postazioni lontane o mobili e in zone
dove la stesura e la manutenzione dei cavi non sono possibili o molto costosi.
La prima fase della rinascita dei sistemi radio nelle telecomunicazioni si è avuta
con la loro applicazione nella telefonia mobile, ma la fase successiva si avrà
con l'uso dei sistemi radio per l'accesso nelle reti radio sse.
In pochi anni tutti i paesi avranno completato la deregolamentazione dei
servizi di telecomunicazioni. Sebbene il grado e la velocità della liberalizzazione
siano diversi da paese a paese, il mercato si sta muovendo inevitabilmente
verso uno scenario di piena competizione. Tale competizione crescente spinge
nuovi partecipanti ad entrare ed orire i loro servizi rapidamente senza alti
investimenti iniziali.
Allo stesso tempo il rapido aumento del numero degli utenti di Internet e
lo sviluppo delle applicazioni multimediali, dovuto prima di tutto alle aziende
(SME, SOHO-Small Oce Home Oce), ha aumentato moltissimo la richiesta
per comunicazioni ad alta velocità e, di conseguenza, per l'accesso a larga ban-
da. E, poiché l'ultimo miglio, che collega l'utente alla rete core/backbone, è
soggetto a limitazioni in banda, sono nate (nascita favorita anche dalla compe-
tizione tra gli operatori) molte soluzioni per tentare di aumentarne la capacità,
alcune basate su tecnologie cablate, altre su tecnologie radio sse.
Attualmente i servizi di accesso a larga banda vengono forniti attraverso
una serie di tecnologie cablate (Digital Subscriber Line (xDSL), bra ottica
(Fiber to the Home, FTTH), ibrido bra-cavo coassiale (HFC), e cavo coas-
siale) e radio (MMDS (Multichannel Multipoint Distribution Service), LMDS
(Local Multipoint Distribution Service), HALO (High Altitude Long Opera-
tion), e satellite). Ma ciascuno di questi approcci dierisce dagli altri per costi
e prestazioni.
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Mentre cavo coassiale e DSL hanno dominato il mercato della larga banda
negli ultimi anni, l'accesso radio a larga banda è visto ormai come una terza
tecnologia di accesso con molti vantaggi rispetto ai suoi concorrenti cablati.

1.4.1 Vantaggi dei sistemi per l'accesso radio sso


Nella moderna `società cablata' sembrerebbe un passo indietro considerare
sistemi di accesso radio sso. Infatti, perché usare sistemi radio, quando la
bra può essere usata come soluzione per il trasporto di tutti i tipi di segnali
di telecomunicazione e può fornire capacità mai sognate prima d'ora?
Perché i vantaggi dei sistemi radio per l'accesso sso sono tanti:

• la maniera rapida in cui permettono di fornire reti di accesso a partire


da zero o di aumentare la capacità di reti già esistenti;

• la velocità e la facilità con cui permettono di aggiungere ulteriori linee


di utenti per servizi già esistenti;

• la capacità che hanno di orire nuovi servizi di accesso ad elevata capa-


cità;

• la facilità di realizzazione e il basso investimento che necessitano per


aggiungere vaste aree di copertura ad una rete di accesso;

• la velocità con cui permettono di installare il servizio per nuovi utenti;

• la facilità con cui permettono di fornire un servizio in luoghi lontani,


attraverso terreni dicili o in luoghi in cui limitazioni dovute ad edici
impediscono un'installazione facile dei cavi coassiali o della bra ottica
(ad esempio nei centri storici);

• la facilità con cui permettono di riutilizzare l'hardware dell'utente, che


rende la rete di accesso radio un investimento sicuro;

• la natura intrinseca di condivisione dei sistemi radio che permette una


concentrazione delle connessioni sia per le applicazioni di trasmissione
broadcast che asimmetrica;
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• la facilità ed ecienza con cui permettono di realizzare connessioni ri-


dondanti o di back-up.

Ma una rete di accesso radio sso non è consigliata in tutte le occasioni.


Per esempio, per un operatore di rete è più economico usare la sua rete (se ne
ha una) piuttosto che investire in una nuova tecnologia di accesso. Ma arriva,
anche per gli operatori che un tempo avevano il monopolio, un momento in
cui la capacità della rete in una certa regione non è più in grado di incontrare
la domanda. A questo punto è necessario un investimento per fornire nuova
capacità e la tecnologia che richiede l'investimento minore è quella radio.
Una rete di accesso radio permette di ottenere una vasta area di copertu-
ra con l'installazione di un'unica stazione base, e quindi con un investimento
contenuto. L'investimento successivo per l'operatore di rete è nel terminale di
utente (subscriber radio unit), la cui installazione viene fatta solo quando sia
l'utente a farne richiesta.
Non è vero lo stesso per una rete cablata. Una nuova rete cablata richiede un
investimento iniziale più elevato per installare i cavi lungo le strade in aree
residenziali e commerciali, anché le connessioni per i nuovi clienti possano
essere realizzate in modo relativamente veloce. La maggior parte dell'investi-
mento dell'infrastruttura cablata è quindi un investimento anticipato a rischio.
Inoltre no a che i cavi sono in grado di supportare capacità sucienti nuove
linee possono essere realizzate in maniera relativamente economica, ma appe-
na la capacità fornita non basta più è necessario fare nuovi investimenti per
aumentare la capacità della rete e, a questo punto, come si è detto prima,
arriva il momento di considerare delle alternative.
Le vecchie reti di accesso spesso non sono in grado di fornire le connessioni
ad alta velocità che richiedono gli attuali utenti di Internet. Molte reti con
cavi coassiali sono state progettate e installate come infrastruttura di accesso
per le reti di telefonia del dopoguerra. Quando sono state installate, erano
ottimizzate per la telefonia e non prevedevano di certo gli alti bit rate delle
moderne comunicazioni. Per cui, anche per gli operatori che detenevano il
monopolio, attualmente è diventato necessario aggiornare la rete di accesso
CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AI SISTEMI FWA 11

per orire ai loro clienti una rete di accesso ai dati ad alta velocità, ad Internet
e alle comunicazioni multimediali.
Tornando alla reti di accesso radio, una volta che la stazione radio è stata
installata in una certa area, può essere fornito al cliente un collegamento ra-
dio sso semplicemente installando una stazione terminale. Non è necessario
nessun lavoro edilizio, né consultare terze parti (ad esempio per trivellare le
strade), né alcuno studio dettagliato sulla disponibilità di un apparato di cavi
in una data strada che deve essere collegata. Se c'è capacità suciente alla
stazione base, l'installazione dell'apparecchiatura (subscriber radio unit) soli-
tamente può essere realizzata in mezza giornata.
In un secondo momento l'utente può decidere di avere bisogno di un diverso
tipo di rete di accesso, o anche di abbonarsi ad un altro fornitore di servizi di
telecomunicazione, e per l'operatore sarà abbastanza facile recuperare l'appa-
recchiatura radio che aveva fornito all'utente ed impiegarla nuovamente per un
altro cliente. Invece un cavo rimarrebbe inutilizzato, quindi un investimento
perso.
L'accesso radio sso è particolarmente adatto per essere usato nei centri
storici, nel caso di orograa del terreno avversa e nelle aree rurali dove il costo
di installazione e lo sforzo necessario a superare i limiti della infrastruttura
cablata diventano proibitivi.

1.4.2 Utenza e applicazioni dei sistemi di accesso radio


sso a larga banda
I sistemi di accesso radio sso a larga banda sono pensati per rispondere
in modo ecace a due diverse necessità:

1. possono essere usati (nella congurazione Punto-Multipunto) al posto


del doppino di rame e della bra ottica come infrastruttura necessaria
ad installare la rete di accesso (il cosiddetto ultimo miglio) di nuovi
operatori di servizi telefonici e multimediali (sia a banda larga che a
banda stretta) che hanno l'esigenza di entrare nel mercato beneciando di
rapidità di installazione e bassi costi di manutenzione, oppure di fornire
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i propri servizi in aree poco densamente popolate in cui la soluzione


cablata sarebbe economicamente inaccettabile.

2. forniscono collegamenti radio ad alta capacità per eettuare il backhaul


(trasmissione da e verso la rete di trasporto) del traco di reti telefo-
niche cellulari di terza generazione e delle Wireless LAN, che, a causa
del carattere multimediale dei servizi oerti, richiedono data rate molto
elevati; inoltre lo sviluppo attuale di reti 3G e WLAN potrebbe garantire
un ampio mercato per i sistemi di accesso radio sso a larga banda, vista
la necessità di fornire servizi in modo capillare su tutto il territorio.

Gli utenti potenziali di tali sistemi possono essere classicati come segue:

• Grandi aziende : le quali richiedono connessioni simmetriche no a 50


Mbit/s (per applicazioni quali interconnessioni di LAN con l'uso di linee
prese in atto e Internet ad alta velocità);

• Aziende di piccole e medie dimensioni (SME) : le quali richiedono con-


nessioni simmetriche no a E1 (2 Mbit/s) ed E3 (8Mbit/s);

• Piccoli uci e utenza che lavora a casa (SOHO) : per le quali non ci
sono linee prese in atto ed il traco è fortemente bursty e prettamente
asimmetrico, con bit rate almeno di 768 Kbit/s in UL e 2 Mbit/s in DL
(per applicazioni quali video-conferenze e web-browsing);

• Utenza privata : che ha bisogno di servizi quali TV digitale (bit rate


di 6 Mbit/s in DL), video-conferenze di media qualità e connessioni
simultanee di vario tipo, con bit rate in UL nell'ordine dei 384 Kbit/s.

Si possono elencare e specicare anche le seguenti possibili applicazioni:

• Interactive Video : necessita di data rate da 1.5 Mbit/s a 15 Mbit/s


usando MPEG-2, come algoritmo di codica, o < 1.5 Mbit/s usando
MPEG-1. Si può ottenere la normale qualità televisiva con 2 Mbit/s.
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• Telefono : ha bisogno di data rate real-time da 32 kbit/s a 64 kbit/s sia


sui canali di trasmissione sia su quelli di ritorno.

• Dati : consistono di servizi quali email, messaggistica, giochi e la maggior


parte delle applicazioni server-utente. Questi servizi richiedono trasferi-
mento di dati in modalità asimmetrica, bursty e non-real-time con bit
rate di qualche Mbit/s.

• Database multimediale : si tratta di applicazioni quali giornali, enciclo-


pedie e manuali elettronici, World Wide Web. Queste applicazioni con-
sistono di traco asimmetrico e possono aver bisogno di alti data rate.
Tipicamente un trasferimento di dati di tipo bursty in DL può richiedere
un data rate medio di 1 Mbit/s con picchi no a 20 Mbit/s. In questi
casi il canale in UL, invece, è normalmente di controllo e quindi può
richiedere burst anche solo di 10 kbit/s.

• Internet browsing : attualmente la rete Internet consente il download, lo


scambio e la consultazione di informazioni di ogni genere e inizia ad essere
una piattaforma importante anche dal punto di vista commerciale con
il progressivo successo ottenuto dall'e-commerce. Queste applicazioni
implicano il trasferimento di testi, graci e anche di sequenze audio e
video. L'Internet browsing non richiede una modalità real-time né un
bit rate costante, ma, in modo da gestire ecientemente i ussi video,
ha bisogno, in DL, di un data rate medio di 400 kbit/s.

• Servizi per il lavoro e lo studio da casa : prevede la possibilità di video


conferenze e la condivisione e l'utilizzo contemporanei di tool e docu-
menti su computer di utenti fra loro remoti. Tipicamente è necessario
un data rate medio di 150 kbit/s con picchi di 1.5 Mbit/s.

1.4.3 Accesso radio e telefonia mobile


Un modo per realizzare una rete di accesso radio sso potrebbe essere quello
di usare la rete di telefonia mobile, usando i cellulari mobili come terminali
CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AI SISTEMI FWA 14

ssi. Un approccio di questo tipo è stato seguito dagli operatori mobili che
hanno tentato di entrare nel mercato della telefonia ssa usando le loro licenze
per la telefonia mobile.
Ma la limitazione all'uso della tecnologia mobile per l'accesso radio sso sta
nel fatto che essa fornisce solamente un servizio di telefonia `base' di qualità
bassa rispetto agli standard della rete ssa. Per cui tale approccio non è in
grado di tenere conto dei servizi potenziali, della capacità, e della qualità del
sistema che può essere raggiunta con i sistemi progettati specicatamente per
l'accesso radio sso. Il fatto è che la maggior parte della tecnologia (e quindi
la maggior parte dei costi e delle problematiche) associata alle reti di telefonia
mobile è dovuta alla necessità di superare la natura mobile del cliente. Il
sistema deve permanentemente tenere traccia della sua posizione per inviargli
le chiamate in arrivo e deve essere in grado di mantenere la connessione tramite
l'handover delle connessioni radio da una stazione base all'altra, anche durante
una chiamata. Inoltre poiché l'unità radio mobile del cliente non conosce
l'esatta direzione in cui si trova la stazione base più vicina, deve usare un'
antenna omnidirezionale (cioè deve trasmettere in ogni direzione possibile per
avere la certezza che il segnale arrivi). Tale trasmissione omnidirezionale limita
il range del sistema e aumenta il problema dell'interferenza radio.
Inoltre i sistemi di accesso radio sso vengono solitamente progettati per
operare in bande radio specicatamente scelte per l'acceso radio sso. Tali
bande hanno il vantaggio di una più grande disponibilità di spettro radio e ciò
permette di orire servizi a più alta capacità.

1.4.4 Obiezioni all'uso dei sistemi radio


Ci sono due obiezioni comuni all'uso dei sistemi radio ssi: una riguarda
gli eetti della trasmissione radio (inquinamento elettromagnetico); l'altra ri-
guarda la sicurezza della trasmissione e la possibilità dell'intercettazione dei
messaggi da parte di terzi.
Infatti l'installazione dei sistemi di telecomunicazione che utilizzano tec-
nologie radio, suscita sempre una diusa preoccupazione per i possibili eetti
CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AI SISTEMI FWA 15

sulla salute causati dall'esposizione alle onde elettromagnetiche.


Tale preoccupazione si traduce in una crescente dicoltà nel reperire siti per
l'installazione delle stazioni base.
In realtà, però, la potenza radio totale in uscita da tali sistemi raramente su-
pera i 100 mW. Quindi è circa un ventesimo della potenza del segnale radio
in uscita da un telefono cellulare e molte migliaia di volte minore di quella
uscente da una stazione base di telefonia mobile. Secondo gli attuali standard
per la salute, tali bassi livelli di radiazione non richiedono alcuna precauzio-
ne speciale (ad esempio cingere con una recinzione le aree vicine alle stazioni
trasmittenti). Quindi, poiché il livello della radiazione causata da un trasmet-
titore (stazione base o terminale d'utente) di un sistema di accesso radio sso
è considerevolmente minore di quello di un terminale mobile e poiché questo
non entra mai in stretto contatto con il corpo, tale trasmettitore rappresenta
un rischio molto minore di uno di telefonia mobile.
Per quanto riguarda l'intercettazione delle telefonate, essa era possibile
per i vecchi telefoni senza lo e cellulari. Era abbastanza facile intercettare le
comunicazioni eettuate tramite questi dispositivi perché usavano modulazioni
abbastanza semplici (FDMA) e non facevano uso di crittograa.
I moderni sistemi di accesso radio sso usano la modulazione digitale che
si presta molto più facilmente alla crittograa del segnale e moderni schemi
di modulazione immuni dall'intercettazione (tecniche di modulazione spread-
spectrum).
CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AI SISTEMI FWA 16

1.5 Tecnologie radio sse


I sistemi radio punto-punto (PTP, Point-to-Point) sono stati per molti
anni una tecnologia utilizzata per fornire collegamenti radio dedicati, in diverse
bande di frequenza, a capacità che vanno da E1, nxE1 a STM-1. Ma tali sistemi
erano stati progettati per fornire grandi capacità a singoli siti: così nel caso
in cui i clienti siano geogracamente lontani, tali sistemi non sono appropriati
perché sarebbero necessarie molte antenne, una maggiore occupazione dello
spettro e non sarebbe possibile disperdere i costi.
I sistemi punto-multipunto (PMP, Point-to-Multipoint), invece, permetto-
no di servire contemporaneamente più utenti ssi, che richiedono data rate
che vanno da centinaia di Kb/s a qualche decina di Mb/s, serviti da un nodo
centrale. Gli utenti condividono la banda disponibile e possono essere fattu-
rati in base alla banda utilizzata, il fornitore di servizi può disperdere i costi
dell'hardware tra i molti utenti.
Le due maggiori tecnologie radio PMP sono state storicamente l'LMDS,
che inizialmente indicava un sistema radio di distribuzione TV nella banda
USA licenziata dei 28 GHz, e l'MMDS che opera nella banda USA licenziata
dei 2.5 GHz.
Tali tecnologie sono quelle attualmente utilizzate per l'accesso radio sso e
hanno molte cose in comune, ma anche un certo numero di dierenze chiave.

1.5.1 LMDS
Negli Stati Uniti per i sistemi LMDS è stato assegnato lo spettro che si
trova nelle bande dei 28 e 31 GHz.
Attualmente il termine LMDS è usato anche per indicare le tecnologie di
accesso radio a larga banda che operano nella banda di frequenze tra i 24 GHz
e i 43 GHz.
I sistemi LMDS sono basati sulla tecnologia delle microonde millimetriche e
sono progettati per una copertura tra i 2 e i 5 Km. Tali sistemi sono in grado
CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AI SISTEMI FWA 17

di fornire servizi a larga banda bi-direzionali, simmetrici o asimmetrici, che


vanno dalla voce, dati e video digitali, all'accesso a Internet ad alta velocità.

1.5.2 MMDS
I sistemi MMDS originariamente sono stati sviluppati in USA per fornire
un servizio di TV broadcast.
Negli anni Settanta l'FCC ha venduto la banda di circa 200 MHz alla fre-
quenza di 2.5 GHz agli operatori che si occupavano di sistemi di accesso radio.
Ma la capacità dell'MMDS non era competitiva nel mercato video residenziale
degli Stati Uniti, già aollato dalla TV broadcast, dal DBS (Direct Broadcast
Satellite), e dalla TV via cavo; per cui la maggior parte degli operatori che
fornivano accesso radio, incapaci di ottenere protti sucienti, incontrarono
dicoltà nanziarie.
Ma negli ultimi anni, la domanda sempre crescente per un ultimo miglio
in grado di supportare dati ad alta velocità, che ha accompagnato l'esplosione
di Internet ha suscitato di nuovo l'interesse nei confronti dell'MMDS.
Nel Settembre del 1998 l'FCC ha approvato i servizi di comunicazione
bi-direzionali, oltre ai servizi video broadcast, al riuso di frequenza e alla lar-
ghezza di banda variabile per permettere un uso più essibile dello spettro
MMDS. Come conseguenza a queste modiche quella dell'MMDS è diventata
una frequenza appetibile.
Inoltre, poiché lo spettro dei sistemi MMDS è sucientemente basso in
frequenza da non richiedere una propagazione in visibilità e riuscendo co-
munque ad orire una copertura superiore ai 30 miglia di raggio, si rivela
particolarmente adatto ai casi in cui i clienti siano dispersi in vaste aree.
Per quanto riguarda le limitazioni al numero di utenti che possono essere
serviti o alle velocità dei dati che possono essere fornite, dovute al fatto che
la banda allocata è stretta, possono essere superate tramite molte tecniche
(ad esempio l'allocazione dinamica di banda, un elevato riuso di frequenza e
modulazioni avanzate), in modo tale da ottenere un aumento dell'ecienza
spettrale.
CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AI SISTEMI FWA 18

Dal momento che l'MMDS è in grado di orire una vasta copertura, buone
caratteristiche di propagazione e costi contenuti, il mercato ideale sembrerebbe
essere quello residenziale e delle piccole aziende. Il valore di picco tipico dei
data rate per clienti residenziali e SOHO è di circa 5-10 Mb/s nel downlink
e 0.5-2 Mb/s nell'uplink. Tale asimmetria è dovuta alla natura del traco
Internet.
Le stesse caratteristiche e tendenze del mercato dello spettro MMDS negli
Stati Uniti si può ritrovare nel mercato internazionale per altre frequenze sotto
i 6 GHz.
C'è un gran numero di nuovi operatori interessati alle frequenze nella banda
dei 3.5 GHz principalmente in Europa, Australia e nell'America Latina. Molti
di loro intendono fornire servizi voce e Internet radio ad alta velocità a clienti
residenziali e di piccole aziende in competizione con servizi equivalenti basati
su tecnologie cablate.
CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AI SISTEMI FWA 19

1.6 Tecnologie per reti di accesso radio a larga


banda in condizioni di non visibilità
La realizzazione dell'accesso radio a larga banda dipende da quanto esso
riesca a conquistare gli operatori di telecomunicazioni tramite la prospettiva
di condizioni economiche vantaggiose. Queste possono essere ottenute tra-
mite l'installazione non necessariamente professionale del terminale, che però
richiede a sua volta degli accorgimenti nello strato sico per attenuare gli
impedimenti dovuti all'ambiente in non visibilità con cui si ha a che fare.
In questo contesto ci si occuperà delle soluzioni adottate dallo standard
IEEE 802.16, che prevede accorgimenti anche per lo strato MAC (di cui però
non ci si occuperà in questo lavoro di tesi), oltre che per lo strato sico.
Inizialmente gli interessi di tale standard si sono rivolti verso l'intervallo
di frequenze compreso tra i 10 e i 66 GHz, in seguito l'interesse si è spostato
verso le frequenze al di sotto degli 11 GHz ed è nato lo standard IEEE 802.16a,
aggiornamento della versione iniziale dell'802.16 per sistemi a bassa frequenza.
Tali frequenze più basse hanno caratteristiche di propagazione più favorevoli
oltre a garantire un costo più basso per le apparecchiature a radiofrequenza.
Attualmente è disponibile, per i sistemi radio a larga banda, la banda
licenziata dei 3.5 GHz in Sud America, Asia, Europa e Canada. La banda dei
10.5 GHz viene usata in America Centrale, Meridionale e in Asia.

1.6.1 Denizioni di visibilità e di non visibilità


Il canale radio di un sistema di comunicazione wireless è spesso descritto
come in visibilità (LOS, Line-of-Sight) o in non visibilità (NLOS, Non-Line-
of-Sight). In un collegamento LOS, un segnale viaggia attraverso un percorso
diretto e senza ostacoli dal trasmettitore al ricevitore. Un collegamento LOS
richiede che la maggior parte (almeno il 60%) della prima zona di Fresnel sia
priva di ostacoli, come si vede dalla gura 1.6.
La grandezza della zona di Fresnel dipende dalla frequenza a cui si opera e
dalla distanza tra il trasmettitore e il ricevitore. A frequenze elevate la prima
CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AI SISTEMI FWA 20

All obstructions to be
outside of 0.6 of the
1st Fresnel clearance
zone

0.6
Fresnel zone
clearance

WiMAX
WiMAX Base Station CPE
Location Location

Figura 1.6: Zona di Fresnel in visibilità

zona di Fresnel ha una misura ridotta e ciò obbliga i collegamenti ad alta


frequenza a mantenere condizioni di visibilità.
In un collegamento in non visibilità, un segnale raggiunge il ricevitore at-
traverso riessioni, scattering e dirazioni. I segnali che arrivano al ricevitore
sono costituiti dal cammino diretto, da cammini multipli riessi e da cammini
di propagazione diratti. Questi segnali hanno diversi ritardi, attenuazioni,
polarizzazioni rispetto al cammino diretto. Infatti, il fenomeno dei cammini
multipli può anche causare un cambiamento della polarizzazione del segnale,
per cui l'uso della polarizzazione come mezzo per il riuso di frequenza, come
viene fatto normalmente in caso di visibilità, può essere problematico nelle
applicazioni NLOS.
CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AI SISTEMI FWA 21

1.6.2 Vantaggi delle condizioni di non visibilità


Le soluzioni attuali per l'accesso radio sso sono basate sull'esistenza di un
collegamento in visibilità tra il terminale di utente e l'access point e sull'utilizzo
dal lato utente di antenne direzionali ad alto guadagno. Mantenere condizioni
di visibilità e usare antenne molto direzionali sono soluzioni per proteggere il
collegamento radio da sorgenti di interferenza e di disturbo che non si è in grado
di arontare. Tra queste ci sono l'interferenza intersimbolica e l'attenuazione
dovuta alla propagazione a cammini multipli oltre (anche se in minor parte)
all'interferenza co-canale tra le celle dovuta al riuso di frequenza.
In condizioni vicine alla visibilità (near-LOS, fattore di Rice di almeno 10
dB), il link budget deve tenere conto solo di margini di attenuazione mode-
rati e non è richiesto l'uso di equalizzatori complessi poiché le componenti
da cammini multipli vengono eliminate tramite l'uso di un'antenna altamente
direzionale al terminale di utente. Ma la realizzazione di condizioni di visibi-
lità implica limiti inaccettabili per la scalabilità ed ubiquità della tecnologia.
Per esempio, in un tipico scenario urbano o suburbano solamente il 30% degli
utenti si trovano in condizioni di visibilità con la stazione base. Oltretutto, per
la maggior parte di questi utenti la condizione di visibilità è ottenuta posizio-
nando l'antenna sul tetto e puntandola in modo molto accurato. Ovviamente
tutto ciò implica che l'installazione debba avvenire in tempi abbastanza lunghi
e debba essere fatta da professionisti. Inoltre, i necessari aggiornamenti pe-
riodici delle celle (cell splitting) diventano problematici, poiché inducono alla
necessità di puntare nuovamente le antenne degli utenti.
Si potrebbe pensare di ottenere la condizione di visibilità anche tramite
celle più piccole e sovrapposte; ma tale soluzione porterebbe ad impiegare più
stazioni base per unità di area e quindi più alti costi di infrastruttura.
Eliminare la necessità di realizzare le condizioni di visibilità porta a molti
vantaggi chiave. Prima di tutto al terminale di utente possono essere utilizzati
fasci di antenna più larghi (o anche, in alcune applicazioni, antenne omnidi-
rezionali) senza incorrere in cammini multipli non desiderati. Ciò permette
all'utente stesso di eettuare l'installazione, o, comunque, essa può essere ef-
CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AI SISTEMI FWA 22

fettuata da un qualunque operaio non specializzato, riducendo così i costi di


installazione e di manutenzione.
Inoltre ciò porta ad una maggiore copertura e penetrazione aprendo le porte
ad una sorta di portabilità.
Ma per realizzare tutto ciò è necessario rendere lo strato sico in grado di
arontare alcune problematiche caratteristiche del canale in condizioni di non
visibilità come l'attenuazione, il delay spread e l'interferenza.
Innanzitutto bisogna utilizzare una tecnologia che sia robusta nei confronti
del delay spread introdotto dal canale, come ad esempio la tecnologia OFDM,
poi si può pensare di impiegare la modulazione adattativa per adattare il rate
di dati dell'utente alle condizioni del canale. Inne, l'utilizzo di tecnologie
multi-antenna permette di aumentare la capacità e l'adabilità del sistema.

1.6.3 Tecnologia OFDM


La tecnologia OFDM (Orthogonal Frequency Division Multiplexing) forni-
sce agli operatori un mezzo eciente per superare le problematiche connesse
alla propagazione NLOS, infatti il segnale OFDM ha il vantaggio di essere in
grado di arontare il maggior delay spread che si ha in caso di condizioni di
non visibilità. Grazie all'aumento del tempo di simbolo e all'uso del presso
ciclico, il segnale OFDM è in grado eliminare i problemi connessi all'interferen-
za intersimbolica (ISI) e la necessità di un equalizzatore complesso. Il segnale
OFDM, infatti, è composto da più portanti ortogonali a banda stretta, quin-
di l'attenuazione in frequenza si concentra su un sottoinsieme di portanti che
sono abbastanza facili da equalizzare.
Per tutte queste ragioni l'OFDM è stato prescelto dai recenti standard
internazionali, tra cui l'IEEE 802.16.

1.6.4 Modulazione adattativa


La modulazione adattativa permette di applicare uno schema di modula-
zione del segnale diverso in base alle condizioni del collegamento radio relative
al rapporto segnale-rumore (SNR). Quando il collegamento radio è di alta qua-
CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AI SISTEMI FWA 23

lità, viene utilizzato lo schema di modulazione più elevato, dando al sistema


più capacità. Durante un'attenuazione del segnale, il sistema passa ad uno
schema di modulazione più basso, in tal modo si riesce a mantenere la qualità
della connessione e la stabilità del collegamento. Questa caratteristica permet-
te al sistema di superare il fading selettivo in tempo. La caratteristica chiave
della modulazione adattativa è che essa permette l'utilizzo di un più elevato
schema di modulazione poiché il sistema tiene conto delle attuali condizioni di
attenuazione, a dierenza dei sistemi in cui si ha uno schema di modulazione
sso scelto in base alle condizioni nel caso peggiore.
Un altro vantaggio della modulazione adattativa consiste nel fatto che grazie
ad essa viene facilitata l'installazione del terminale di utente, infatti non sarà
più necessario trovare la posizione migliore per l'antenna utente. Del resto,
cercare la migliore posizione per il terminale di utente è in molti casi un'o-
perazione inutile, anche nel caso in cui non venga utilizzata la modulazione
adattativa, visto che le condizioni di propagazione sono soggette a cambia-
menti (anche se lenti). Per la stessa ragione la capacità da parte del terminale
di utente di essere in grado di adattarsi da solo alle condizioni del canale che
vanno modicandosi è un requisito chiave per poter raggiungere una maggiore
ecienza del sistema e, di conseguenza, una maggiore soddisfazione del cliente.

1.6.5 Tecnologie MIMO


I sistemi MIMO (Multiple-Input-Multiple-Output) sono sistemi di comu-
nicazione wireless in cui sia il trasmettitore che il ricevitore sono equipaggiati
con più elementi di antenna (gura 1.7).
L'uso di più antenne è dovuto al fatto che in questo modo i segnali delle
antenne trasmittenti, da una parte, e quelli delle antenne riceventi, dall'altra,
possono essere combinati in maniera tale che, la qualità (BER o Bit-Error-
Rate) o la capacità della comunicazione per ciascun utente MIMO, risultino
migliorati.
Un principio base dei sistemi MIMO è la manipolazione del segnale nel-
lo spazio oltre che nel tempo, quindi il tempo (la dimensione naturale della
CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AI SISTEMI FWA 24

%ORFFRGL &$1$/( %ORFFRGL


WUDVPLVVLRQH ULFH]LRQH

1DQWHQQH 0DQWHQQH

Figura 1.7: Diagramma di un sistema MIMO di trasmissione radio

trasmissione dei segnali digitali) è integrato con la dimensione spaziale che è


inerente all'uso di più antenne distribuite spazialmente.
Un'altra caratteristica chiave dei sistemi MIMO è l'abilità di rendere la
propagazione a cammini multipli un benecio per l'utente. I sistemi MIMO,
infatti, si avvantaggiano dell'attenuazione aleatoria e, quando possibile, del
delay spread da cammini multipli per aumentare il rate di trasferimento dei
dati. La prospettiva di aumentare di diversi ordini le prestazioni di un sistema
di comunicazione senza costi ulteriori per spettro aggiuntivo (vengono aggiunti
solo hardware e complessità) è largamente responsabile del successo del MIMO.
Tali sistemi MIMO possono essere visti come estensione delle cosiddette
smart antenna (antenne intelligenti), una tecnologia diusa diverse decine di
anni fa, che fa uso di array di antenne per migliorare la trasmissione radio.
Nella terminologia convenzionale delle smart antenna, solo il trasmettitore
o il ricevitore sono equipaggiati con più di un elemento, solitamente la stazione
base. In questo caso, infatti, il costo necessario per le antenne aggiuntive può
essere ammortizzato tra i vari clienti ed inoltre c'è maggiore spazio disponibile
per esse, a dierenza di quanto avviene nel caso di un apparecchio telefonico.
Ma, poiché i terminali di utente stanno diventando gradualmente dei sosticati
dispositivi di accesso radio e non più solo dei telefoni, le piccole dimensioni e
le limitazioni riguardanti la complessità stanno diventando meno restrittive.
Questo implica la possibilità di avere più elementi di antenna ad entrambi i
lati del collegamento, anche se, mantenere gran parte della manipolazione del
CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AI SISTEMI FWA 25

segnale e dei costi dal lato della rete (cioè nella stazione base), continua ancora
ad essere preferibile.
Naturalmente, in un collegamento MIMO, i beneci delle smart antenna
convenzionali permangono, beneci che consistono nella possibilità di sfruttare
la diversità in trasmissione e in ricezione. Ad essi si aggiungono dei gradi di
libertà, dovuti al fatto che i dati vengono trasmessi non più attraverso un
vettore, ma attraverso una matrice di canale, che creano nuove ed enormi
opportunità.
Ad esempio, attraverso un sistema MIMO, è possibile realizzare l'algoritmo
chiamato in letteratura V-BLAST, o, più genericamente, indicato con il nome
di multiplazione spaziale (spatial multiplexing).

Figura 1.8: Schema base di multiplazione spaziale con tre antenne in


trasmissione e tre in ricezione

In gura 1.8, un usso di bit ad alta velocità viene decomposto in tre se-
quenze di bit indipendenti con rate 1/3 di quello del usso iniziale. Esse vengo-
no trasmesse simultaneamente utilizzando tre antenne e consumando, quindi,
solo un terzo dello spettro nominale. I segnali vengono lanciati e mescolati
naturalmente dal canale radio poiché usano lo stesso spettro di frequenza. Al
ricevitore, dopo aver identicato la matrice di canale attraverso dei simboli
pilota, i singoli ussi di bit vengono separati e stimati. Ciò viene fatto nello
stesso modo in cui vengono trovate tre incognite attraverso un sistema linea-
re di tre equazioni e si può fare se si assume che ciascuna coppia di antenne
trasmettitore-ricevitore sia caratterizzata da un singolo coeciente di canale
CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AI SISTEMI FWA 26

scalare, quindi assumendo delle condizioni di fading piatto.


Comunque è possibile l'estensione ai casi di selettività in frequenza, o usando
un approccio multiportante (nel caso di OFDM il rilevamento del segnale può
essere realizzato su ciascuna sottoportante), o aggiungendo un equalizzatore
nel dominio del tempo.
La separazione dei segnali ricevuti è possibile solo se le equazioni sono indi-
pendenti e questo avviene se ciascun antenna `vede' un canale sucientemente
diverso dalle altre. In tal caso, i ussi di bit possono essere rilevati e rimessi
insieme in modo tale da ottenere il segnale originale.
Va notato che la separabilità del canale MIMO dipende dalla presenza di
numerosi cammini multipli, che è necessaria per mantenere il canale selettivo
nello spazio. Per cui si può dire che il MIMO sfrutta la propagazione a cammini
multipli, mentre alcuni sistemi di smart antenna hanno migliori prestazioni in
condizioni di visibilità o quasi visibilità.
E' anche possibile realizzare dei sistemi MIMO per fornire diversità spa-
ziale, ma non un aumento del data rate, per lo meno non in maniera diretta.
Cioè fare in modo che ciascun antenna in trasmissione, o ciascun antenna in
ricezione veda una versione diversa dello stesso segnale. Ci sono diverse tecni-
che che sfruttano la diversità in trasmissione (ad esempio lo Space-Time Block
Coding-STBC) e altre che sfruttano quella in ricezione (ad esempio Selection
Diversity-SD e Maximal Ratio Combining-MRC).

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