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Relazione di laboratorio 28/01/2011

del corso di Elettronica Applicata


prof. Sansoè

PROGETTO DI UN CONVERTITORE D/A

A cura di

Cairo Fabrizio 154522

Silvestri Francesco 154358

Liu Chen 177510

Fotue Kamga Jean Ernest 145921


Lo scopo di questa esperienza di laboratorio è la caratterizzazione e l’analisi
di un convertitore digitale/analogico. Il convertitore utilizzato per rilevare
le misure è di tipo a quattro bit a resistenze pesate, di cui riportiamo lo
schema in figura 1. Come si può vedere dalla figura gli interruttori visti a
lezione sono sostituiti da deviatori, di cui il lato verso massa non è
necessario in quanto non altera il corretto funzionamento del circuito. In
questo modo i deviatori sono stati realizzati mediante le uscite di un contatore
CMOS a quattro bit, tipo CD4029B.

Figura n. 1: schema del convertitore a quattro bit a resistenze pesate.

STRUMENTAZIONE

 Alimentatore ZT3203 dal quale prelevare una tensione continua di


alimentazione pari a 5 (V) nominali e un’altra duale di valore 12 (V);
 Oscilloscopio digitale Tektronix TDS210 con sonde compensate;
 Contatore a quattro bit di tipo CD4029B;
 Amplificatore operazionale TL082;
 Generatore di funzioni Hameg HM8130;
 Multimetro digitale HP 34401.

1
FASE PROGETTUALE

La soluzione ottimale utilizzando i valori normalizzati della serie E12 è quella


riportata nel circuito di figura due.

Figura n. 2: configurazione digitale d’ingresso 1111 corrispondente a -8 (V)

2
DESCRIZIONE DELLE MISURE

Prima di procedere con la fase di misurazione vera e propria, abbiamo montato il


solo circuito del contatore riportato in figura tre.

Figura n. 3: schema di collegamento del contatore.

Questo circuito è stato alimentato con una tensione pari a 5 (V). Abbiamo
collegato il generatore di segnale all’ingresso CLK, impostando in uscita
un’onda quadra di valore basso 0 (V) e valore alto pari a 4.5 (V). In questo
modo abbiamo potuto constatare che sulle uscite Q0, Q1, Q2, Q3 del contatore ci
sono sempre delle onde quadre ma di periodo rispettivamente pari a 2, 4, 8, 16
volte quello dell’onda d’ingresso.

A questo punto abbiamo montato il resto del circuito, collegando le uscite del
contatore alle resistenze pesate precedentemente calcolate e alimentando
l’operazionale a +/- 12 (V). Abbiamo così collegato l’uscita
all’oscilloscopio e abbiamo ottenuto una figura simile a una scalinata con
polarità inversa rispetto all’ingresso. Per poter leggere facilmente i valori
della tensione d’uscita abbiamo impostato la frequenza del generatore di
segnali ad un valore molto basso pari a 0.2 (Hz) e abbiamo collegato il
multimetro digitale all’uscita del convertitore.

Di seguito riportiamo lo script Matlab utilizzato per tracciare i grafici


(figura 4) delle rette: quella tratteggiata è relativa alla retta ideale mentre
l’altra è la retta miglior approssimante passante per i punti misurati durante
l’esperienza. Per ricavare la retta ideale si sono considerati i valori
nominali delle resistenze e sono stati interpolati. Il vettore y fa riferimento
alle misure reali di laboratorio, mentre il vettore z ai valori ideali.
3
x=[0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15];
y=[0 0.152 1.8 2.25 1.05 1.56 2.85 3.3 4.05 4.5 5.85 6.45 5.25 5.7 7.05 7.5];
z=[0 0.531 1.06 1.6 2.12 2.65 3.18 3.71 4.25 4.78 5.31 5.84 6.37 6.9 7.43 8];
p=polyfit(x, y, 1);
v=polyval(p, x);
p1=polyfit(x, z, 1);
v1=polyval(p1, x);
hold on;
grid on;
plot(x, y, '*');
plot(x, v, 'r');
plot(x, v1, '--g');
title('Figura n. 4');
xlabel('Uscita D contatore');
ylabel('Vu');

Figura n. 4
8

4
Vu

-1
0 5 10 15
Uscita D contatore

Attraverso questo stesso script Matlab abbiamo potuto calcolare gli errori di
guadagno e di offset. Infatti grazie alla differenza tra i vettori p1 e p è
stato possibile calcolare un errore di guadagno pari a 0.036 e un errore di
offset molto basso pari a 0.0058, che dal disegno è impercettibile.

4
Nella tabella 1 riportiamo i valori relativi agli errori di non linearità
assoluta integrale e differenziale riferita alla retta di regressione
precedentemente ricavata.

Tabella n. 1: valori degli errori integrale e differenziale.

Ingressi digitali Errore integrale (V) Errore differenziale (V)


0 0.01 -0.34
1 -0.33 1.15
2 0.82 -0.04
3 0.77 -1.70
4 -0.92 0.01
5 -0.90 0.79
6 -0.11 -0.04
7 -0.16 0.25
8 0.09 -0.04
9 0.05 0.85
10 0.9 0.10
11 1.00 -1.69
12 -0.69 -0.04
13 -0.73 0.85
14 0.12 -0.04
15 0.07 -------------------------

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