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CORSO DI LAUREA IN
PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL TURISMO CULTURALE
TESI DI LAUREA
501351-PGT
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1.1 Introduzione
informazioni.
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Touristech Summit, giunto alla seconda edizione, una manifestazione periodica di
realizzate per il mondo del turismo e dell’ospitalità in generale, delle mostre, degli
convivenza e utilizzo dei nuovi media come video, musica, ipertesti con le
tecnologie invisibili.
sperimentazione, sia per quanto riguarda il settore urbano che l’ambito museale,
Questa tesi punta quindi ad analizzare alcuni casi già esistenti, per poi concludersi
Treviso, che dimostri le enormi potenzialità di questi nuovi mezzi che sono a
voluto parlare di questa idea innovativa che sta nascendo, perché rappresenta al
uso corretto delle novità tecnologiche possa portare solo benefici nella fruizione e
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2.1 Le tecnologie invisibili
Con il nome di tecnologie invisibili note anche con il nome di Wireless, intendiamo
i sistemi di comunicazione tra dispositivi elettronici, che non fanno uso di cavi a
differenza dei sistemi tradizionali, basati su connessioni cablate, che sono detti
infrarossa o il laser.
Le reti wireless sono, e ci si aspetta che saranno sempre più, una importante
forma di connessione per molte attività, soprattutto per le imprese. Il mercato dei
dispositivi senza fili è stimato in crescita, tanto che il giro d'affari, di 300 milioni di
dollari nel 1998, è passato ad 1,6 miliardi nel 2005 e le installazioni di queste reti
stanno nascendo soprattutto negli aeroporti, nelle università, nei parchi pubblici
utilizzata solo in caso di condizioni in cui l'uso di cavi era difficile o impossibile.
Con la diminuzione dei prezzi, però, le WLAN stanno entrando anche nelle case,
Le reti locali Wireless possono utilizzare come mezzo trasmissivo le onde radio, la
luce infrarossa o i sistemi laser. Le onde radio vengono utilizzate dalle reti tipo Wi-
anche separate da muri. Le reti basate su infrarossi vengono invece utilizzate per
dedicati; infatti sono in disuso, sostituite quasi totalmente dai dispositivi Bluetooth.
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2.2 Bluetooth
Bluetooth è una specifica industriale per reti personali senza fili. Fornisce un
vari dispositivi di cui era circondato nel modo più comodo possibile, senza il
vincolo di dover essere uno di fronte all’altro a portata del raggio infrarosso che
soprattutto futuro ammontare di dati, che si faceva via via sempre più consistente.
aziende come la IBM, Intel, Toshiba, Nokia e altre minori che costituirono nel 1999
Il Bluetooth cerca i dispositivi coperti dal segnale fino a 10 metri circa in ambienti
conosciuto con il soprannome di “dente blu”. Gli inventori della tecnologia devono
aver ritenuto che fosse un nome adatto per un protocollo capace di mettere in
scandinava).
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Il logo della tecnologia unisce infatti le rune nordiche analoghe alle moderne H e
B.
stampanti, tastiere, telefoni, microfoni ecc a computer o PDA o tra PDA e PDA.
I telefoni cellulari che integrano chip Bluetooth sono venduti in milioni di esemplari
rispondere al proprio telefono cellulare, senza dover staccare le mani dal volante.
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- Nel 2006 circa il 50% dei telefonini cellulari venduti sarà Bluetooth (fonte :
Nokia)
- Nel 2008 circa il 75% dei telefoni cellulari venduti sarà Bluetooth (fonte :
Forrester Research)
2.3 Wi-fi
Il Wi-fi è una tecnologia via radio (sulle frequenze di 2,45 Ghz) che, basata sugli
installare sul portatile l'apposita scheda wireless, cercare un'antenna che irradi il
Wi-fi sta per Wireless Fidelity e consiste nella possibilità di scambiare dati ad una
fatto che gli utenti sfruttano frequenze radio ben definite, limitando la banda entro
sincronizzati tra loro altrimenti il segnale verrà "visto" come un rumore di fondo.
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La tecnologia Spread Spectrum può garantire due differenti tipologie di
costantemente nel tempo, secondo una ben definita sequenza nota soltanto a chi
deve, ovviamente, ricevere i dati trasmessi, il quale dovrà "sincronizzarsi" con chi li
trasmette; in pratica, è come essere collegati a una rete informatica, ma non serve
E' Wi-fi, la tecnologia di connessione digitale senza filo che estende e moltiplica le
funzionalità delle reti locali. La massima diffusione Wi-fi si avrà proprio fra le mura
Il primo standard della famiglia IEEE 802.11 ( IEEE Institute of Electrical and
garantiva una velocità nella trasmissioni dati assai limitata e pari a circa 1 o 2
Mbps. Dal 1977 questo protocollo ha subito continue evoluzioni fino ad approdare
all'attuale versione, IEEE 802.11b, detto anche Wi-fi , cioè il marchio che indica i
protocollo.
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2.4 RFID
Il tag è l'etichetta che si appone all'oggetto. È qui che sono contenute tutte le
Il reader è il dispositivo, fisso o portatile, deputato alla lettura del tag Rfid, in grado
di convertire le onde radio del tag in un segnale digitale che può essere trasferito
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I sistemi Rfid utilizzano varie frequenze, che possono essere classificate come:
operative e i costi. I tag a bassa frequenza utilizzano poca potenza, sono capaci di
attraversare materiali non metallici e liquidi, ma il segnale per la lettura non supera
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I tag Rfid possono essere di tre tipi:
- passivi,
- semiattivi
- attivi.
potenza necessaria ad attivare i circuiti dalle onde radio inviate dal reader che li
possono essere solo passivi, mentre i tag a frequenze UHF e micro-onde possono
maggiore distanza di lettura. I tag attivi sono più costosi dei tag passivi e sono più
Esistono diversi tipi di etichette “read only” (sola lettura), “write once & read many”
o WORM (una scrittura, tante letture), “read & write” (lettura e scrittura). Nelle
prime due forme, il tag Rfid rappresenta un'evoluzione tecnologica del codice a
non possono essere modificate. Nella modalità “read & write”, invece, il tag può
essere utilizzato come una memoria dinamica. In genere sono poco più costosi dei
contatto diretto e vista ottica, non c'è bisogno quindi dell'orientazione verso lo
durevoli.
l'oggetto che si vuole identificare o all'interno di un contenitore. I tag Rfid sono più
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3.1 Applicazioni in ambito turistico
Come anticipato nel primo capitolo, si sta sviluppando un particolare interesse nei
manifestando negli ultimi anni con la nascita di eventi come il Touristech Summit o
Umus o Wireless Museum, il cui lavoro consiste nel fondere tecnologia e turismo
punto centrale e si dirama per le vie delle città o i corridoi e sale dei musei.
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La gestione dei contenuti multimediali avviene tramite un server centrale, una
diffondere nell'area desiderata, che sia il centro urbano o l’interno del museo in
chiamate HotSpot, che riescono a coprire una superficie di circa 20 metri quadrati.
esempio nelle vicinanze dei principali punti di interesse turistico delle città, dai
monumenti ai punti di incontro più comuni per i turisti. Gli HotSpot hanno il compito
Secondo una stima della Forrester Research, nel 2008 il 75% dei telefoni cellulari
popolazione. È per questo che stanno nascendo, con sempre più insistenza,
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Per spiegare al meglio quanto detto fin qui, verrà presentata la proposta fatta da
H-umus al Comune di Venezia, città che più di ogni altra, nella sua storia, si è fatta
sempre all’avanguardia, per poi passare all’analisi di altri progetti legati anche al
settore museale, come nel caso del museo del cinema di Torino.
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3.2 Progetti realizzati in ambito urbano
Il progetto è stato presentato nel giugno 2007 al Comune di Venezia dalla società
H-Umus, ed è partito dal desiderio di applicare, per la prima volta in assoluto, ciò
che rappresenta quanto di meglio la ricerca oggi offre, per dotare Venezia di
chiunque.
poter ottenere tutto ciò di cui hanno bisogno durante la loro passeggiata per le calli
dell’informazione:
non è più il turista che deve, a volte in maniera anche affannosa, rincorrere le
persone o cercare punti specifici, per poter conoscere alcuni dettagli riguardanti
l’orario di partenza dei traghetti, per sapere come orientarsi nel caso in cui una
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linea di traghetti sia sospesa o qualche calle sia momentaneamente chiusa per
lavori.
di HotSpot, ovvero delle antenne che coprano tutta la città e il cui segnale venga
comunicazione Bluetooth.
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- Piazzale Roma
- Aeroporto Nicelli
Agli utenti basta entrare nel raggio di un punto di trasmissione (pari a circa 20
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“Benvenuto a Venezia! Attiva il Bluetooth sul tuo cellulare per ricevere informazioni
utili”
esigenze informative (ad es. totem blu per le informazioni turistiche, totem verdi
per legate ai cittadini, totem rossi per le informazioni relative alla città)
- utile
- di facile fruizione
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- a costo zero per l’Amministrazione
capace di :
- coordinata
History Unwired, realizzato a Venezia tra l’estate del 2004 e 2005, è un progetto
L’obiettivo primario dello studio è stato far convergere entità diverse, quali imprese
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Il gruppo di lavoro ha preso forma a partire da un interesse comune rispetto
località, edifici, siti storici, eventi e tecnologie personali che hanno costituito il
Ma la vita che i turisti ammirano, o meglio, lo stesso atto di vedere e fare turismo,
sta mettendo a repentaglio la vita cittadina. Le calli sovraffollate, l’incuria con cui i
che risulta, per la maggior parte dei turisti, più o meno scarsa.
Il progetto di History Unwired si posiziona nel punto di incontro tra il flusso turistico
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contesti abilitata e accresciuta dalle tecnologie. Si posiziona a questo livello una
delle sfide maggiori per lo sviluppo delle tecnologie: fornire informazione accurata
Filippo Dal Fiore (project manager), ha inizialmente condotto per due mesi (giugno
e luglio 2003) un’indagine sul campo a Venezia rispetto a quello che accade nella
- cittadini veneziani
- operatori alberghieri
- guide turistiche
Terminata la fase iniziale di indagine nel luglio 2003, il gruppo di ricerca è passato
allo sviluppo pratico del software e della integrazione dei dispositivi mobili col
territorio.
documentario multimediale che guida il visitatore attraverso una delle zone meno
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conosciute di Venezia e utilizza il palmare, per metterlo in contatto con le persone,
Obiettivo del progetto era incoraggiare la scoperta del sestiere di Castello, una
delle tante zone affascinanti di Venezia poco frequentate dai turisti, usando il
supporto di palmari UMTS, per raccontare l'identità storica della città, ma anche il
che gli svelano segreti e tradizioni degli angoli solitamente sconosciuti al turismo
città.
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- Dario (responsabile delle visite guidate alla Biennale di Arti Visive),
- Alberto (pescatore) e
sono le guide che raccontano al visitatore il loro modo personale di vivere Venezia
anche in spazi come circoli ricreativi in cui ha la possibilità di parlare con i veri
abitanti della città lagunare. E' stato infatti rilevato che il classico turismo
comunale, ma crea una distorsione nella percezione che i turisti hanno della città –
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collocate in angoli particolari della città: ecco che il turista potrà vedere una tipica
fila di panni stesi sopra la sua testa magicamente colorarsi ed assumere disegni e
della città dalla sua nascita, esplorando la sua evoluzione per finire alle
Viene visualizzata una cartina del sestiere di Castello con un punto di partenza (i
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Ciccando su un viso partirà il tour legato al personaggio selezionato. La voce
Arrivati nel punto indicato, il gps del palmare, una volta capito che l’utente è nel
punto corretto, farà partire il video del personaggio selezionato e questo, una
volta presentatosi, renderà partecipe il turista di alcuni momenti della sua vita
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Durante il racconto del cittadino Veneziano è possibile, in qualsiasi momento,
- cliccando sulla stella polare è possibile visualizzare la mappa del luogo e capire
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La sperimentazione del progetto è rimasta attiva dal 2 Settembre al 7 Novembre
nel territorio veneziano tanto che la regione Veneto che aveva finanziato il
Il servizio offerto nel comune di Torino, chiamato Surf The City è uno dei primi
sistemi al mondo che organizza la mobilità del turista nel territorio cittadino, un
settore turistico.
ai turisti l’opportunità di essere consigliati nei loro spostamenti alla scoperta della
Per usufruire di Surf the City, basta accendere il cellulare e inserire la funzione
Bluetooth, un gesto molto comune tra i più giovani e i più attenti all’evoluzione
tecnologica.
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I dieci HotSpot Bluetooth oggi disponibili sono:
invasivo, una volta ricevuto sul cellulare il messaggio che segnala la possibilità di
turistiche.
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D) Il Caso “Viaggio in Roma”
uno spin-off del Distretto dell'Audiovisivo e dell'ICT di Roma che opera in stretto
hot-spot per garantire l'accesso Internet senza fili nei luoghi simbolo della
Marzo 2006, nella suggestiva cornice del Tempio di Adriano e alla presenza del
Il progetto prevedeva l'estensione della copertura Wi-Fi, già iniziata dal Consorzio,
dalle Ville Storiche a tutta l'Ansa Barocca allargata del centro storico della Città: il
internazionale.
La rete senza fili, grazie a questo progetto, non solo si è estesa, ma si è riempita
di contenuti che rendono l’utilizzatore della rete wi-fi protagonista delle proprie
emozioni e del proprio tempo di vita, durante il suo percorso turistico della Città;
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Un progetto al servizio del turismo colto, quello che vuole vivere la visita a Roma
lasciandosi coinvolgere dalla sua storia, dalla sua civiltà, dai suoi stili di vita, dalla
sua vivacità e dalla sua ospitalità, un progetto che coniuga cultura e tecnologia al
portali di prossimità.
ottimale di contenuti sulla base del luogo che, in quel momento, lo ospita, del
necessari al turista.
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piazza e strada testimone di vicende storiche e sociali, in maniera completa, come
nessuna guida cartacea, targa segnaletica, etc, per forza di cose è in grado di
fare.
Viaggio in Roma, quindi può essere definito uno strumento per far vivere la città in
profondità e con più facilità, tale da evidenziare i suoi contenuti culturali e con una
maggiore fruibilità.
viverla anche nelle sue angolazioni meno usuali e proprio per questo meno
percorse.
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3.3 Progetti realizzati in ambito museale
multicanale.
MultiMuseo è nato dalla sinergia tra Museo Nazionale del Cinema di Torino e
CSP, laboratorio di ricerca torinese (riconosciuto dal Miur) che opera nel campo
profit di cui fanno parte enti locali (CSI Piemonte e Città di Torino), Università
diffusione delle ICT in tale campo. E’ in questo contesto che è nato il progetto
Netbrain.
Con questo progetto è stato innovato lo strumento di supporto alla visita: in primo
luogo è stata messa in atto una sperimentazione che utilizza dispositivi palmari in
infine attraverso il canale Resau (iniziativa Telecom Italia) è stato aperto uno
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caratteristiche che animeranno il cinema digitale del futuro.
- un canale PDA;
- un canale RESEAU.
Il primo obiettivo è stato estendere la fruibilità del bene, superando i limiti derivanti
dai confini geografici. Per questo è stata impiegata una piattaforma Web evoluta,
Digital Assistent), come strumento di supporto alla visita dell’Aula del Tempio del
filmati o audio e fornire così una comunicazione di tipo integrato. In questo caso,
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accesso alle informazioni riguardanti il museo, le news, gli eventi e la
programmazione cinematografica.
attraverso l’utilizzo di una rete ad altissime prestazioni con l’apertura del canale
Resau. In esso è stato creato una sorta di laboratorio virtuale in cui gli “utenti
sperimentatori” potessero avere accesso agli scenari futuribili del mondo del
Delle tre iniziative, rimane attivo solo il sito web. Le altre sperimentazioni sono
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durate pochi mesi, per l’assenza di un piano di sostenibilità economica e, forse,
Il Museo Wireless delle miniere di mercurio del Monte Amiata a Santa Fiora, in
dalla Fondazione del Monte dei Paschi di Siena, sta perseguendo da quando si è
pubblico tutta una serie di testimonianze scritte e orali, raccolte presso ex minatori
e istituzioni locali che potessero descrivere nel miglior modo possibile la vita dei
Esso sfrutta le nuove tecnologie per la comunicazione di rete che si basano sulla
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accedere alla rete intranet del museo e di visualizzare eventuali testimonianze
dirette come le interviste video fatte agli ex minatori, oppure ricerche effettuate e
Il sistema si basa quindi su una rete interna che interagisce direttamente con il
Una volta selezionato il piano in cui il turista si trova, il menù interattivo inizia ad
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Grazie all’aiuto di un software, installato al suo interno, il pocket pc calcola le
Quindi nel passaggio da una stanza all’altra, il visitatore vedrà cambiare il menù
del proprio palmare assieme ai relativi contenuti e potrà, quindi, usufruire delle
informazioni multimediali più adatte alla sala espositiva in cui si trova in maniera
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La tecnologia touch del pocket pc, rende la fruizione delle notizie molto semplice
ed intuitiva anche per chi non è molto pratico con la tecnologia. È possibile, infatti,
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Il sistema adottato risulta essere innovativo per quanto riguarda il panorama
museale italiano, in quanto solo il Museo del cinema di Torino adotta un sistema
basato sulla stessa tecnologia per streaming video; oltretutto rispetto ad esso il
sistema studiato per il Museo delle Miniere del Monte Amiata presenta una
triangolazione del segnale, per sapere esattamente dove sia il visitatore nel
D) Il Cicerone hi-tech
interattivo.
dover aguzzare la vista sulle didascalie per capire chi è l’autore o il soggetto
permette automaticamente di vedere sul monitor l’opera a lui più vicina, dando la
dovuta alla presenza, vicino agli oggetti, di piccoli circuiti integrati (chip, tag RFID)
che vengono rilevati da un lettore installato nella guida portatile. Il turista davanti o
nelle vicinanze di una statua la può osservare contemporaneamente dal vivo e sul
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Il connubio di audio e lettura è una novità di questa tecnologia, a differenza degli
grande schermo dove vengono trasferiti i contenuti che, in questo modo, sono
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E) Tguide – Orto Botanico di Catania
nel novembre 2007 all’Orto Botanico di Catania. Essa permette ai suoi visitatori di
palmare (PDA) a specifici sensori. Questi ultimi sono dotati di apposite etichette, a
servizi offerti all'utente nelle fasi che vanno dalla iniziale richiesta, tramite Internet,
a quella finale di fruizione del servizio con dispositivi mobili come palmari PDA e
Smartphone.
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Gli stessi progetti fungono da leva all'attivazione di offerte turistiche integrate, i
Interesse).
avviarsi alla sua visita. Tale visita può essere effettuata in maniera virtuale,
L'Orto è aperto ai cittadini, agli studiosi, agli artisti e a tutti coloro che si
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F) Museo Diffuso - Torino
necessità in una storia che sta perdendo gli ultimi testimoni di fatti, speranze e
atrocità che non hanno ancora compiuto settant’anni e che già svaniscono.
Il progetto del Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra,
dei Diritti e della Libertà nasce nell’ottica di creare una memoria sociale che possa
matrice sui luoghi della memoria che, se fotografati con il cellulare, condurranno
vivere e recuperare le storie, di cui questi luoghi sono intrisi. E poi commentare,
aggiungere, integrare.
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Si tratta di un nuovo format d’intervento culturale che viene definito di “real social
tagging” perché rileva sul campo i marcatori (tag) disseminati con l’intenzione di
web (come il geoblog e il wiki) permetteranno di creare su questo sito una mappa
Un’azione di digital story telling urbano quindi, dove a parlare sono i luoghi e le
alla creazione di una narrazione non ufficiale, senza intermediari, che tenta di
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Il Social Networking Territoriale vive sia nella rete che per le strade della città di
mezzi pubblici.
tratta di codici grafici standardizzati che possono essere letti invece che da un
Questi codici a barre sono stati disseminati per la città su una serie di sticker
adesivi. Per usufruire del servizio basta scattare una foto con un cellulare munito
cellulare.
per esprimere lo stretto rapporto con il territorio che caratterizza i musei del nostro
paese. Rielaborato dall'architetto Fredi Drugman sul finire degli anni Novanta, tale
concetto è stato impiegato ufficialmente per la prima volta in una legge della
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Regione Marche del 1997.
che tuttavia sussiste da parte del pubblico nei confronti delle vicende storiche che
la storia generale.
Le città conservano nel loro tessuto molteplici testimonianze dei diversi momenti
della loro storia. Talvolta si tratta di luoghi ed edifici che gli avvenimenti successivi
Dal punto di vista del pubblico, l'impatto con la dimensione diacronica di luoghi
conosciuti solo nella dimensione del presente provoca un certo interesse per la
lucro, costituita nel marzo 2006 di cui sono soci fondatori: la Città di Torino, la
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Contemporanea. La scelta della forma associativa consente al Museo di godere
scopo comune un insieme di attività, coerenti con il suo ambito d'azione e finora
è prevista la figura degli "Aderenti", che offre agli stessi la possibilità di esprimere,
nel loro insieme, tre rappresentanti nel Consiglio Direttivo e nel Comitato
Operativo dell'Associazione.
Guerra, dei Diritti e della Libertà nasce dalla confluenza di due distinti progetti
intorno ai quali la Città è stata impegnata negli scorsi anni, in attuazione di due
finalizzato a individuare gli strumenti più utili di cui dotarsi per documentare
del Piemonte, dell'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società
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costante collaborazione con la Provincia di Torino.
"museo diffuso", che facesse dei luoghi di memoria del territorio cittadino e
diffuso" ha iniziato a prendere vita e a condurre una prima verifica delle proprie
della ricorrenza del 25 aprile ("Festa della Liberazione") e, dal 2001, del Giorno
Nel corso del Novecento i musei hanno conosciuto la loro massima espansione,
simbolica rottura culturale, una sempre maggiore distanza, non solo temporale ma
Il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e
della Libertà di Torino è stato pensato innanzitutto come un progetto di attività, che
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comunicazione. Un museo che si propone di crescere e modificarsi, coinvolgendo
Nel luglio 2007 ha preso vita al Museo Didattico della Seta di Como il progetto I-
palmare e RFID.
Il progetto I-Muse nasce dall'idea di Davide Orlando che ha visto nelle potenzialità
dei moderni dispositivi palmari un'opportunità concreta per sviluppare una guida
strumento che punti alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale locale e
nazionale che abbia nella facilità d'uso il suo principale elemento distintivo. Lo
I destinatari di I-Muse, la guida su palmare, sono sia il visitatore che il curatore del
messaggi culturali alla base dei contenuti dell'allestimento nella maniera più
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flessibile e naturale possibile, grazie alle opportunità di interazione offerte dai
I punti di forza di I-Muse sono costituiti dalla scelta dell'utilizzo della migliore
totale autonomia.
generazione, cuffie stereo senza fili e tecnologia RFID per la localizzazione del
nuove tecnologie.
metà luglio offre un servizio innovativo e complementare per una nuova modalità
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di fruibilità museale ai propri turisti.
Con questo nuovo servizio non serve essere esperti, basta lasciarsi guidare, il
Facendolo scorrere sui pannelli numerati del percorso di guida, sul piccolo
interazione vero e proprio, ogni oggetto o macchinario prende vita sul piccolo
È come immergersi nel passato e fare un salto indietro nel tempo. Tutti i passaggi
che dall’allevamento del baco da seta portavano poi al prodotto finale, lavorato fin
nei più piccoli dettagli, tinto e stampato sul palmare diventano dei veri e propri
filmati.
Il rischio di rimanere incollati allo schermo, perdendo il contatto con quello che
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intelligente. Un segnale sonoro indica di volta in volta il cambiare delle immagini
guardare quanto basta a capire come funziona il telaio, piuttosto che il processo di
stampa o la lavorazione dei bozzoli di seta, per poi staccare gli occhi dal piccolo
schermo e puntarli sulla macchina o gli attrezzi esposti in questione. Quando c’è
sempre scorrere il palmare sul numero del pannello che interessa approfondire
lungo il percorso museale. Inoltre è possibile, man mano che si procede per il
percorso, registrare sul palmare le stazioni preferite dando così la possibilità, alla
"Preferiti" sta proprio nel cercare di evitare che un visitatore si aggiri disorientato
tra le sale del museo per cercare quello che più lo ha colpito. Il monitor proietta in
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5. Il mio progetto: “TREVISO WIRELESS”
Dopo una iniziale fase di ricognizione sul territorio, ho studiato come realizzare
con la consultazione di una guida del posto e del materiale che mi è stato
Una volta stabilita la parte culturale e di contenuti del mio progetto, sono passato a
quella tecnica.
città, stabilendoli come i punti dove installare una ipotetica antenna Bluetooth o
Come già illustrato durante l’analisi dei casi elencati nelle precedenti pagine, il
contenuti multimediali direttamente sui cellulari dei turisti e dei cittadini, grazie alla
acquisizione dell’informazione.
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La gestione dei contenuti multimediali avviene tramite un server centrale, una
strategiche nel territorio, chiamate HotSpot, che riescono a coprire una superficie
può essere captato da qualsiasi dispositivo che disponga del protocollo Bluetooth.
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connessione, può quindi verificarne l’origine.
Il servizio si presenta ai turisti attraverso dei pannelli informativi che sono stati
- Aeroporto
Agli utenti basta entrare nel raggio di un punto di trasmissione (pari a circa 20
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“Benvenuto a Treviso!
informazioni di tipo:
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Le moderne tecnologie permettono, quindi, di sviluppare una comunicazione
temporanee..
che fanno parte del servizio TrevisoWireless e conoscere i punti in cui collocare gli
Itinerario 1
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- Buranelli
Itinerario 2
- Piazza Duomo
- Calmaggiore
- Loggia dei Cavalieri
- Ponte Dante
- Piazza Università
Itinerario 3
Itinerario 4
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Per la realizzazione di questo progetto ho utilizzato una macchina fotografica della
programmi di grafica, video editing come: Photoshop, iMovie, Final Cut, iWeb.
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5. Conclusioni
grazie alle moderne tecnologie senza fili come Bluetooth, Wi-Fi e Rfid, sia
percorso turistico.
La prima parte dell’elaborato è stata dedicata all’analisi delle tecnologie senza fili
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Web e un dvd, con l’intento di promuovere tale iniziativa, al fine di farla conoscere
tecnologia. Ho voluto parlare di questa idea innovativa che sta nascendo, perché
credo che un uso corretto delle novità tecnologiche possa portare solo benefici
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6. BIBLIOGRAFIA
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http://www.mobileblog.it/post/1769/personalguide-la-guida-turistica-nel-telefono
http://www.travelblog.it/post/1549/accessibilita-e-guide-turistiche-per-palmare
http://www.musei.unipd.it/geologia/museo_racconta.html
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