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N. 05165/2009 REG.RIC.
N. 05292/2009 REG.RIC.
R E P U B B L I C A I T A L I A N A
Il Consiglio di Stato
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 5165 del 2009, proposto da: Regione Autonoma Trentino Alto
Adige/Südtirol, rappresentata e difesa dagli avv. Maurizio Calo' e Ulrike Lobis, con domicilio eletto presso Maurizio
contro
Radio Südtirol s.r.l. - G.m.b.h., Radio Sonnenschein Kg s.a.s., rappresentate e difese dagli avv. Antonella Castrignano'
e Fabio Gullotta, con domicilio eletto presso Fabio Gullotta in Roma, via Ronciglione 3; Radio 2000 Gmbh;
nei confronti di
Sudtirol 1;
sul ricorso numero di registro generale 5292 del 2009, proposto da: On Air s.r.l., quale titolare esercente l’emittente
radiofonica Südtirol 1, rappresentata e difesa dagli avv. Luigi Manzi, Peter Platter, con domicilio eletto presso Luigi
Radio Südtirol s.r.l., Radio Sonnenschein s.a.s., rappresentate e difese dagli avv. Fabio Gullotta e Antonella
Castrignano', con domicilio eletto presso Fabio Gullotta in Roma, via Ronciglione 3;
nei confronti di
per la riforma
della sentenza del T.r.g.a. – per la Provincia di Trento n. 00055/2009, resa tra le parti, concernente APPALTO PER
della sentenza del T.r.g.a. – per la Provincia di Trento n. 00055/2009, resa tra le parti, concernente
Visti gli atti di costituzione in giudizio di Radio Sudtirol Srl Gmbh e di Radio Sonnenschein Kg Sas;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 23 novembre 2010 il Cons. Roberto Garofoli e uditi per le parti gli avvocati
Con la sentenza gravata il primo giudice ha accolto il ricorso proposto dalle emittenti radiotelevisive appellate
avverso:
la “delibera della Giunta regionale della Regione autonoma Trentino - Alto Adige n. 36 di data 19 febbraio 2008,
avente ad oggetto l’aggiudicazione a trattativa privata, senza previa pubblicazione di un bando di gara, della
<Realizzazione di una serie di programmi radiofonici della Regione sull’emittente “Südtirol 1” di Bolzano, per
la “delibera della Giunta regionale della Regione autonoma Trentino - Alto Adige n. 38 di data 19 febbraio 2008,
avente ad oggetto l’aggiudicazione a trattativa privata, senza previa pubblicazione di un bando di gara, della
<Realizzazione di una serie di programmi radiofonici della Regione sull’emittente “Radio 2000” di Brunico (euro
la “successiva nota della Regione autonoma Trentino - Alto Adige dell’11 marzo 2008, prot. n. 40/US del Capo
Ufficio Stampa, con cui la medesima ha comunicato alla Radio Sonnenschein l’impossibilità di prendere in
la “successiva nota della Regione autonoma Trentino - Alto Adige dell’11 marzo 2008, prot. n. 41/US del Capo
Ufficio Stampa, con cui la medesima ha comunicato alla Radio Südtirol S.r.l. l’impossibilità di prendere in
Nel dettaglio, le società appellate gestiscono due radio private locali altoatesine in lingua tedesca.
Essendo venute a conoscenza che la Regione autonoma Trentino - Alto Adige / Südtirol aveva intenzione di affidare
la realizzazione di una serie di programmi radiofonici di informazione generale ad emittenti radio locali, hanno
presentato, in data 29 gennaio e 31 gennaio 2008, all’Amministrazione regionale una domanda di partecipazione
In data 19 febbraio 2008, con due distinte deliberazioni, n. 36 e n. 38, la Regione ha affidato la realizzazione di una
serie di programmi radiofonici rispettivamente a Radio Südtirol 1 di Bolzano e a Radio 2000 GMBH di Brunico,
Con nota in data 11 marzo 2008 l’Amministrazione ha quindi comunicato alle appellate che non era stato possibile
prendere in considerazione nuove proposte in quanto per l’anno corrente la programmazione si era conclusa.
Il primo giudice, disattesa l’eccezione di inammissibilità del ricorso nei confronti di una di Radio 2000 GMBH –
eccezione sollevata in primo grado dalla Regione sul rilievo dell’assunta nullità della notifica dell’atto introduttivo- ha
• dell’’art. 27 del d. lgs. 12 aprile 2006, n. 163, in forza del quale anche l’affidamento dei contratti aventi per oggetto
servizi e forniture esclusi, in tutto o in parte, dall’applicazione di esso, deve aver luogo “nel rispetto dei principi di
• dell’art. 2, commi 2, 3 e 4, dello stesso d. lgs. n. 163 del 2006, ove è codificato, con il richiamo della l. 7 agosto 1990,
n. 241, il principio per cui le procedure e le attività in materia di contratti pubblici devono essere espletate anche nel
• dell’art. 21, legge provinciale di Bolzano 19 luglio 1990, n. 23, non ricorrendo nel caso di specie le ipotesi di cui alle
lettere b) e c) del comma 2 dell’art. 21 della stessa legge provinciale, le quali ammettono il ricorso alla trattativa
privata rispettivamente nel caso di “prodotti fabbricati a puro scopo di ricerca, di prova, di studio o di messa a
punto” e di “fornitura di servizi la cui natura rende impossibile l’espletamento di pubbliche gare”;
• dei principi di partecipazione procedimentale codificati dalla legge n. 241 del 1990, compromessi in conseguenza
della deliberata omessa valutazione delle offerte presentate dalle odierne appellate, per libera iniziativa ed in tempo
Il primo giudice ha quindi annullato gli atti impugnati condannando la Regione al risarcimento del danno,
equitativamente determinato nella somma distintamente pari al 25% del corrispettivo pagato dalla Regione a ciascuna
Propongono distinti gravami la Regione e On Air s.r.l., ritenendo l’erroneità della sentenza impugnata di cui
chiedono l’annullamento.
DIRITTO
Ciò posto, va confermata la sentenza gravata laddove ha annullato gli atti impugnati in primo grado.
Dirimente e condiviso dal Collegio appare quanto dal primo giudice sostenuto in merito alla ritenuta violazione, ad
opera dell’Amministrazione regionale, della previsione contenuta nell’art. 27 d. lgs. 12 aprile 2006, n. 163, in forza
della quale anche l’affidamento dei contratti aventi per oggetto servizi e forniture esclusi, in tutto o in parte,
dall’applicazione del Codice, deve aver luogo “nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di
trattamento, trasparenza, proporzionalità”, nonché nell’osservanza dell’art. 2, commi 2, 3 e 4, dello stesso Codice; tali
ultime previsioni, in specie il comma 3, dispongono, con il richiamo della L. 7 agosto 1990, n. 241, che le procedure e
le attività in materia di contratti pubblici devono espletarsi anche nel rispetto delle disposizioni di legge sul
procedimento amministrativo.
Ebbene, non vi è dubbio che, alla stregua della riportata previsione normativa, allorché siano presentate, come nel
caso di specie, formali domande di assegnazione del servizio, grava sull’Amministrazione il dovere, nella vicenda in
contestazione non osservato, di attendere ad una valutazione comparativa, quale passaggio imprescindibile per
l’eventuale successiva trattativa diretta, sempre che della stessa sussistano i presupposti e senza che in ciò possa
ravvisarsi, come non condivisibilmente sostenuto nel terzo motivo dell’atto di gravame, un’interpretatio abrogans
Va, invece, accolto il motivo dedotto con l’appello della Regione con cui si deduce l’erroneità della sentenza gravata
laddove ha disposto la condanna al risarcimento del danno, equitativamente determinato nella somma distintamente
pari al 25% del corrispettivo pagato dalla Regione a ciascuna delle emittenti illegittimamente affidatarie
Ritiene invero il Collegio che l’azione risarcitoria debba ispirarsi rigorosamente al principio dispositivo, sicché, in
assenza di una rigorosa prova fornita dal ricorrente circa la sussistenza e la consistenza del danno di cui chiede il
ristoro, non può essere il giudice amministrativo a ritenerlo e a quantificarlo, tanto più quando, in assenza di
parametri oggetti di liquidazione, lo stesso giudice sia costretto a farlo in via assolutamente equitativa; che è quanto
verificatosi nel caso di specie, atteso che, in assenza del benché minimo impegno probatorio delle ricorrenti in primo
grado, il primo giudice vi ha provveduto espressamente richiamando gli articoli 1226 e 2056 c.c.
Alla stregua delle esposte ragioni, previamente riuniti gli appelli , va accolto l’appello della Regione nei limiti indicati;
va invece respinto quello della On Air s.r.l., nonché, per la restante parte, l’appello della Regione non potendo essere
E’ sufficiente osservare, al riguardo, che lo stesso risulta ritualmente notificato alle controinteressate.
Sussistono tuttavia giustificate ragioni per disporre la compensazione delle spese di grado.
P.Q.M.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Sezione Sesta, definitivamente pronunciando sugli appelli, accoglie
Respinge per la restante parte l’appello della Regione nonché quello della On Air s.r.l.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 23 novembre 2010 con l'intervento dei magistrati:
DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 03/02/2011
IL SEGRETARIO