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modulo di
Fondamenti di Marketing
Segmentazione della
domanda e scelta del target
di mercato
a cura di
Andrea D’Angelo
Nell’evoluzione
Nell evoluzione del rapporto dell’IMPRESA
dell IMPRESA con il proprio MERCATO è possibile distinguere 3 fasi:
MICRO-MARKETING
da a o
MARKETING DI
MASSA MARKETING
PERSONALIZZATO
2
MA QUAL E’ IL CRITERIO PIU’ DIFFUSO, TRA LE AZIENDE, USATO PER MEGLIO
IDENTIFICARE LE OPPORTUNITA
OPPORTUNITA’ DI MARKETING?
1 SEGMENTAZIONE
3 POSIZIONAMENTO
3
Analizziamo le tre diverse fasi:
• I consumatori che costituiscono i mercati differiscono fra loro per diversi aspetti:
• DESIDERI/BISOGNI espressi
• RISORSE di cui dispongono
VARIABILI • LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
• ATTEGGIAMENTI
• ABITUDINI D’ACQUISTO
1 2 B 1A 2B
A
1 B 1A
3 B A 1B 3B
1
3 A 3A
… alcune definizioni:
5
b) I MODELLI DI SEGMENTAZIONE
1. MODELLO DI SEGMENTAZIONE
DEMOGRAFICA
2. MODELLO DI SEGMENTAZIONE PER
PREFERENZE
ÖIn q
questo caso la classificazione avviene su due o p più dimensioni riguardanti
g il
livello di preferenze di un campione di intervistati su altrettanti attributi di
prodotto
ÖIn base a tale modello di segmentazione delineiamo 3 situazioni fondamentali
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Graficamente:
Cremosità
Cremosità
Contenuto Contenuto Contenuto
Zuccherino Zuccherino Zuccherino
a. Preferenze
a b Preferenze
b. c. Preferenze
c
Omogenee Diffuse Agglomerate
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Graficamente:
Cremosità
Cremosità
Contenuto Contenuto Contenuto
Zuccherino Zuccherino Zuccherino
a. Preferenze
a b Preferenze
b. c. Preferenze
c
Omogenee Diffuse Agglomerate
PREFERENZE OMOGENEE
• I consumatori presentano preferenze omogenee
• Le MARCHE esistenti avranno caratteristiche simili e
saranno concentrate attorno alle medie delle
preferenze
!!! Risulterà utile un marketing di massa 8
Graficamente:
Cremosità
Cremosità
Contenuto Contenuto Contenuto
Zuccherino Zuccherino Zuccherino
a. Preferenze
a b Preferenze
b. c. Preferenze
c
Omogenee Diffuse Agglomerate
PREFERENZE DIFFUSE
• Le preferenze dei consumatori NON SONO OMOGENEE
• Se nel mercato esiste una sola marca è possibile sia posta nel
baricentro dello spazio
• Un’IMPRESA ENTRANTE si collocherà vicino al baricentro o ai 9
bordi per conquistare gli “INSODDISFATTI”
Graficamente:
Cremosità
Cremosità
Contenuto Contenuto Contenuto
Zuccherino Zuccherino Zuccherino
a. Preferenze
a b Preferenze
b. c. Preferenze
c
Omogenee Diffuse Agglomerate
PREFERENZE AGGLOMERATE
• Il mercato presenta dei “SEGMENTI NATURALI”
• L’azienda che decide di inserirsi ha 3 possiblità:
1 COLLOCARSI AL CENTRO (distribuzione
1. (di t ib i delle
d ll masse))
2. COLLOCARSI NEL SEGMENTO PIU’ GRANDE 10
3. SVILUPPARE PIU’ MARCHE
c) PROCEDURE DI SEGMENTAZIONE
FASI DEL
PROCESS
O
Interviste informali fatte ai Mediante una CLUSTER • Ciascun segmento viene definito
consumatori
co su a o ANALISYS
S S sis individuano
d dua o i e
in termini d
di:
al fine di rilevare: segmenti più significativi che si - COMPORTAMENTI
• Attributi del prodotto e dividono in: - ATTEGGIAMENTI
relativo peso - ABITUDINI DI UTILIZZO
• Conoscenza della marca • OMOGENEI - VARIABILI DEMO-
• Modalità di utilizzo tra loro PSICOGRAFICHE
• Atteggiamento verso il • DISOMOGENEI
prodotto • Viene attribuito un NOME a
• Caratteristiche demo- ciascun segmento sulla base
psicografiche delle caratteristiche distintive
!!! In generale le variabili di segmentazione sono scelte sulla base di interviste effettuate presso i
consumatori per scoprire la gerarchia delle variabili che essi utilizzano nel processo d’acquisto
11
La Cluster Analysis per la
segmentazione del mercato
Metodo di segmentazione
descrittiva che consiste nel
raggruppare glili iindividui
di id i che
h sono
simili tra di loro almeno per quanto
riguarda una caratteristica
Scopo: determinare i raggruppamenti più coesi
internamente e più dissimili l’uno dall’altro
12
Cluster Analysis
y
Pocedure possibili: Sequenza “SAP”
Raccolta dei dati (Survey)
a) definizione degli obiettivi e delle variabili attive
b) estrazione il campione
c)raccolta dei dati sulle variabili attive (usate nell’applicazione
del metodo statistico) e descrittive (per descrivere il profilo
d i segmenti).
dei ti)
Applicazione dei metodi statistici (Analysis)
Descrizione dei segmenti (Profiling): descrizione del
profilo di ciascun segmento attraverso i valori medi e gli
indici di concentrazione delle variabili attive e descrittive.13
Cluster Analysis - algoritmo
• Identificare
Id tifi l variabili
le i bili di classificazione
l ifi i
• Standardizzare le variabili
• Individuare la “Misura di prossimità”
• Ricostruire la matrice delle distanze
• Individuare la Tecnica di raggruppamento
• Id tifi
Identificare il numero di gruppii entrot i qualili
ripartire le entità
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• Identificare le variabili di classificazione
d k,(i, j ) = {α i d + α jd − α i α jd }
1
2 2 2 2
ik jk ij (i ≠ j ≠ k = 1,....., n )
ni nj
αi = αj =
(n i + n j ) (n + n )
i j
16
Ricostruire la matrice delle distanze
17
• Individuare la Tecnica di
raggruppamento
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c) TIPOLOGIA DI VARIABILI DI SEGMENTAZIONE
ESEMPIO
20
La segmentazione di un mercato può essere definiti in vari modi in base alle variabili
discriminanti scelte. Ecco alcuni esempi di segmentazioni possibili:
SEGMENTAZIONE • È la segmentazione più usata dato lo stretto legame tra abitudini di consumo ed
DEMOGRAFICA il tipo di variabili caratterizzanti il segmento nonché la sua semplicità
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* A proposito di FEDELTA’ DI MARCA, analizziamo il seguente esempio.; ipotizziamo di
avere in un mercato 5 marche: A
A, B
B, C
C, D
D, E
E. In base al livello di fedeltà alla marca
mostrata, i consumatori possono essere distribuiti in 4 categorie:
1 I FEDELISSIMI
1. • I consumatori acquistano sempre la stessa marca
marca. Tale modello può
essere rappresentato da una sequenza del tipo: A, A ,A , A, A, A
2. I FEDELI TIEPIDI • I consumatori acquistano sempre un paio di marche. Tale modello può
essere rappresentato da una sequenza del tipo: A, A, B, B, A, B
!!! I mercati industriali possono essere segmentati con le stesse variabili e comunque in
f
funzione
i d
deglili utilizzatori
ili i finali
fi li ddell b
bene prodotto
d
Affinché la segmentazione sia efficace i segmenti individuati devono presentare una serie di proprietà
della dimensione
MISURABILITA’ del segmento
del potere d’acqusito
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2. DEFINIZIONE DEL MERCATO OBIETTIVO (a. Valutazione + b. selezione)
a1.
1 DIMENSIONE E TASSO DI SVILUPPO
PRODOTTI
SOSTITUTIVI
(minaccia da
sostituzione del
prodotto)
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Più nel dettaglio
BASSE ELEVATE
BARRIERE ALL’ENTRATA
PROFITTI ELEVATI E STABILI PROFITTI ELEVATI CON
ELEVATE ELEVATO LIVELLO DI RISCHIO
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III. MINACCIA DI PRODOTTI POTENZIALI SOSTITUTI
• Un segmento
g p
può risultare scarsamente attraente se esistono p
prodotti sostitutivi che
possono limitare le potenzialità di profitto
• AUMENTARE IL PREZZO
• RIDURRE QUANTITA
QUANTITA’ E QUALITA
QUALITA’ DEI BENI LORO COMMISSIONATI
DIMENSIONI
Anche quando il segmento possiede TASSO DI SVILUPPO significativi, l’azienda deve
ATTRATTIVITA’
Valutarlo alla luce delle RISORSE che ha a disposizione, ovvero alla luce di una possibilità di un
vantaggio competitivo possibile che è tale solo se esiste una coerenza tra obiettivi di lungo periodo
periodo,
strategia dell’impresa e risorse disponibili.
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b) SELEZIONE DEI SEGMENTI DI MERCATO
A questo punto l’impresa può decidere la STRATEGIA DI COPERTURA del mercato, ossia
individuare il numero di segmenti da servire. Per questo potrò scegliere una fra le cinque
STRATEGIE DI SELEZIONE del mercato obiettivo.
M1 M2 M3 M1 M2 M3 M1 M2 M3 M1 M2 M3 M1 M2 M3
P1 P1 P1 P1 P1
P2 P2 P2 P2 P2
P3 P3 P3 P3 P3
P = prodotto M = mercato
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MARKETING INDIFFERENZIATO
!!! Malgrado tali vantaggi esistono forti dubbi sulla validità di tale strategia
!!! In genere chi adotta un marketing indifferenziato colloca il prodotto nel punto
ideale rappresentato dai SEGMENTI PIU’ AMPI, generando in tal modo in
questi segmenti una situazione di ASPRA COMPETIZIONE ed altrove una
situazione
it i di PERSISTENTE INSODDISFAZIONE
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MARKETING DIFFERENZIATO
• E’ la strategia dell’impresa che decide di servire segmenti diversi, ciascuno con un particolare prodotto
legato a:
• COSTI DI MARKETING
Per i di
P diversii prodotti
d tti
!!! Necessità di BUDGET PROMOZIONALI differenziati Per i diversi segmenti
!!! Poiché tale strategia aumenta simultaneamente le VENDITE (e quindi i ricavi) ed i COSTI non è possibile a priori
stabilire se si tratti di una strategia profittevole o meno rispetto al marketing di massa
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MARKETING CONCENTRATO
• L’impresa che non possiede risorse illimitate piuttosto che mirare ad una quota
piccola in un mercato ampio
p p p può “concentrarsi” su una q quota elevata in un
mercato piccolo
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Ecco una possibile rappresentazione delle tre strategie analizzate
Marketing – Mix
Mercato
dell’impresa
dell impresa
a. MARKETING INDIFFERENZIATO
b. MARKETING DIFFERENZIATO
Marketing – Mix
Segmento X
dell’impresa
c. MARKETING CONCENTRATO
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!!! Nella scelta di una di queste tre strategie occorre considerare
• RISORSE DELL’IMPRESA
DELL IMPRESA
Se limitate, l’impresa non può che adottare un marketing concentrato
!!! Tra diversi segmenti possono esistere sinergie quali quelle dovute a: