Vous êtes sur la page 1sur 136

Consiglio Comunale del 1 Marzo 2011

INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE

PROT. DI RISPOSTA PROT.


N° MITTENTE OGGETTO ARRIVO N. N. DEL
A CONS. FORMENTI Interpellanza relativa alle Prot. n. 28294 del
ANDREA dichiarazioni del Sindaco su ASPES 14/12/2010
srl.
B CONS. DANIELE Interrogazione sull’ordinanza Prot. n. 29000 Prot. n. 840 del
TAGLIABUE relativa allo spegnimento dei del 22/12/2010 14/01/2011
motori sulle vie interessate dai
passaggi a livello.
C CONS. MARZIO Interpellanza relativa alle lampade Prot. n. 28995 Prot. n. 1670 del
MARZORATI votive. del 22/12/2010 21/01/2011
D CONS. MARZIO Interpellanza relativa alla delibera Prot. n. 28996
MARZORATI di Giunta Comunale n. 158 del del 22/12/2010
27/10/2010.
E CONS. MAURO Interrogazione relativa al piano Prot. n. 28998
RAGAZZO finanziario interramento tratta del 22/12/2010
sevesina Ferrovie Nord Milano.
F CONS. BUTTI Interpellanza sulla sistemazione Prot. n. 29122 Prot. n. 29316 del
PAOLO controsoffitto dell’aula magna di del 22/12/2010 24/12/2010
via De Gasperi.
G CONS. MARCO Interrogazione relativa alla via Cà Prot. n. 29468
MASTRANDREA Nova. del 29/12/2010
H CONS. FORMENTI Interpellanza relativa alla Prot. n. 2886 del
ANDREA collaborazione professionale nello 04/02/2011
staff del Sindaco.
I CONS. MAURO Interrogazione in merito agli Prot. 3075 del
RAGAZZO impegni di spesa da regolarizzare – 08/02/2011
Esercizio 2010.
L CONS. FORMENTI Interpellanza relativa alla via Prot. n. 3227 del
ANDREA Martiri D’Ungheria 09/02/2011
M CONS. DANIELE Interrogazione relativa alla Prot. n. 4169 del
TAGLIABUE Tangenziale Nord 21/02/2011
N CONS. DANIELE Interrogazione relativa alla Prot. n. 4169 del
TAGLIABUE Pedemontana / deviazione del 21/02/2011
traffico dal territorio di Meda sulla
via Vignazzola a Seveso
PARTITO DEMOCRATICO DI SEVESO
Circolo: “XXV Aprile”
Piazza Confalonieri n.2, 20030 Seveso (MI)
Sito: www.pdseveso.it

________________________________________________________________________________
_________
ALLA C.A. DI:

SINDACO DEL COMUNE DI SEVESO


Dott. Massimo Donati

ALL’ASSESSORE COMPETENTE

e p.c.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SEVESO
Dott. Vaccarino

INTERPELLANZA

OGGETTO: dichiarazioni Sindaco su Aspes.

CONSIDERATO CHE:

 Sulla stampa locale è apparso un articolo avente per titolo: “Aspes, un’interrogazione per
invocare trasparenza” nel quale il Sindaco afferma quanto segue:
a. “Pur essendo socio di una società, questa non è tenuta a rilasciami copia della
propria documentazione”
b. “Ad ogni modo gli atti possono essere visionati da tutti i consiglieri previo un
accordo di riservatezza”

SI CHIEDE:

1. Di riferire in Consiglio quanto riportato sulla stampa citando le fonti normative che
giustificano le affermazioni del precedente “punto a”,
2. Di fornire copia “dell’accordo di riservatezza” che (presumo) debba essere da noi
sottoscritto per visionare tali documenti.
3. Da quando tale “accordo di riservatezza” è in vigore e chi lo ha regolamentato/istituito e
quali sono i riferimenti normativi che lo giustificano.

Oltre alla trattazione orale si richiede la risposta scritta.

Seveso, lunedì 13 dicembre 2010

Consigliere Comunale del Partito Democratico


Andrea Formenti

Si richiede l’iscrizione dell’interrogazione all’odg del Consiglio ai sensi dell’art 70 comma XIV del vigente
Regolamento del Consiglio Comunale
PARTITO DEMOCRATICO DI SEVESO
Circolo: “XXV Aprile”
Piazza Confalonieri n.2, 20030 Seveso (MI)
Sito: www.pdseveso.it

________________________________________________________________________________
_________
ALLA C.A. DI:

ALL’ASSESSORE AL BILANCIO

e p.c.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SEVESO
Dott. Vaccarino

INTERPELLANZA

OGGETTO: portavoce Sindaco – comunicazione avvio collaborazione.

PREMESSO CHE:

 I comuni italiani a seguito della diminuzione dei trasferimenti erariali da parte del governo
Berlusconi-Bossi e Formigoni hanno costretto le Amministrazioni ad ingenti tagli di
bilancio.

CONSIDERATO CHE:

 Il Comune di Seveso per far fronte a tale carenza di risorse economiche, ha provveduto:
o A introdurre i parcheggi a pagamento,
o A tagliare risorse alle convenzioni con le scuole dell’infanzia,
o Ad aumentare le tariffe per buono mensa,
o Ad aumentare il trasporto scolastico,
o A ingenti tagli al piano al diritto allo studio,
o Ad aumentare le tariffe delle luci votive cimiteriali
 A sentire la Giunta e i consiglieri di maggioranza della Lega non ci sono soldi nelle casse
del Comune

ACCERTATO CHE:

 Dal protocollo del Comune di Seveso atto numero 2304 del 2011 risulta essere attiva dal 1
febbraio 2011 una “collaborazione professionale” nello staff del Sindaco

SI CHIEDE:
1. Se tale collaborazione non è in contrasto con il divieto di assunzioni imposto dal mancato
rispetto del Patto di Stabilità anno 2009
2. Di quantificare la retribuzione mensile ed annuale del “portavoce”,
3. Di consegnare copia del contratto di collaborazione di tale professionista.
4. Se ha senso in un periodo come questo di carenza di risorse avere un nuovo professionista a
carico dell’amministrazione Comunale che non svolge nemmeno una funzione utile alla
collettività (come potrebbe essere “l’ufficio stampa”) sevesina ma che ha un ruolo
prettamente riconducibile al “potere politico”.

Si richiede anche la risposta scritta

Seveso, venerdì 4 febbraio 2011


Consigliere Comunale del Partito Democratico
Andrea Formenti

si richiede l’iscrizione dell’interrogazione all’odg del Consiglio ai sensi dell’art 70 comma XIV del vigente
Regolamento del Consiglio Comunale
Oggetto: INDIRIZZO PER L' ALIENAZIONE DELLE UNITA' IMMOBILIARI DI PROPRIETA'
COMUNALE E DETERMINAZIONE DEI CRITERI DI MASSIMA E DELLA
FORMA DI VENDITA.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso:

che l’Amministrazione Comunale possiede venti unità immobiliari a destinazione residenziale,


libere da ogni convenzionamento, e tutte occupate da inquilini con regolari contratti di locazione
con scadenze diversificate;

che dette unità immobiliari possono essere alienate e che i relativi introiti possono essere destinati a
finanziare i progetti di opere afferenti gli scopi istituzionali dell’Amministrazione Comunale, in
particolare garantirsi il reperimento dei fondi necessari per il finanziamento delle opere previste dal
piano triennale delle OO.PP. 2011/2013, annualità 2011;

Considerato che per il caso di che trattasi, il Regolamento Comunale per la cessione del patrimonio
immobiliare del Comune di Seveso, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n°64 del
27/06/2002, non prevede forme di vendita diretta, che agevolino gli inquilini presenti all’interno
degli immobili;

Accertato che il ricorso alla procedura della trattativa privata con i locatori è quella che ispira la
legislazione dello Stato diretta al rilascio dell’edilizia pubblica, ed è supportata dal fatto che
sussistono le finalità sociali rappresentate dalla presenza di inquilini, che con procedure diverse e
non sufficientemente governate sarebbero esposti a situazioni speculative, i cui effetti sarebbero
pregiudizievoli per i bisogni collettivi;

Ritenuto di indicare le seguenti modalità esecutive della forma di vendita degli alloggi comunali:
a) la vendita diretta delle singole unità immobiliari ai rispettivi locatori alle condizioni in seguito
indicate;
b) il pubblico incanto, nelle forme stabilite per i contratti dello Stato. Tale strumento sarà
utilizzato per l’alienazione di quelle unità immobiliari non acquisite dai conduttori;
c) il pubblico incanto per le unità immobiliari attualmente sfitte e quelle che si renderanno
successivamente libere;

Ritenuto che è volontà dell’Amministrazione Comunale favorire la dismissione di alcuni


appartamenti ubicati nello stabile sito in Seveso, Via Laforet, 11, identificato col mappale n. 55 del
foglio n. 11 ed, in particolare, consentire l’accesso alla proprietà della casa da parte degli attuali
conduttori degli immobili comunali, alienandoli al valore di mercato, determinato mediante perizia,
avvalendosi delle quotazioni riportate sul sito dell’Agenzia del Territorio, per la zona e la tipologia
di edificio oggetto di alienazione, ad eccezione di quelli adibiti a box;

Visto il D.Lgs. 18 Agosto 2000 n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;

Visti i pareri resi a norma dell’art. 49 del Testo Unico sopra citato, che si allegano al presente atto
quale parte integrante e sostanziale dello stesso;

Visto l’ art.134, comma 4 del Testo Unico sopra citato;

2
Con voti

D E L I B E R A

1) La premessa forma parte integrante e sostanziale del presente atto e qui si intende approvata;

2) Di autorizzare la dismissione delle unità immobiliari ubicate nello stabile sito in Seveso, Via
Laforet, 11, identificato col mappale n. 55 del foglio n. 11, secondo le modalità specificate nel
successivo punto;

3) Di autorizzare le procedure per l’alienazione di dette unità site in Seveso destinate ad uso
edilizia residenziale libera, ovvero non vincolate da elementi convenzionali o finanziamenti
pubblici, secondo i criteri di massima e nelle forme di seguito indicate:

Trattativa privata con i conduttori, titolari del contratto d’affitto, delle singole unità
immobiliari al valore di mercato dell’immobile, determinato mediante perizia,
avvalendosi delle quotazioni riportate sul sito dell’Agenzia del Territorio, per la zona e la
tipologia di edificio oggetto di alienazione, ad eccezione di quelli adibiti a box. Su
formale autorizzazione del conduttore la vendita potrà essere accordata al coniuge (anche
separato), ai parenti entro il 2° grado coabitanti e ai parenti di 1° grado, purché venga
garantito il diritto di abitazione, vita natural durante, al conduttore medesimo, salvo
rinuncia e ai prezzi che saranno successivamente definiti. I pagamenti saranno così
articolati: 10% del prezzo, a titolo di caparra, da versare contestualmente alla firma del
preliminare di cessione; il 90% del prezzo alla stipula del rogito notarile che dovrà
avvenire entro 60 giorni dalla firma del preliminare che dovrà prevedere che le imposte,
tasse e spese inerenti e conseguenti il trasferimento della proprietà saranno a carico
dell’acquirente.

Pubblico incanto, con le modalità di cui all’art. 73 lettera c del R.D. 23/05/1924 n. 827
per le unità immobiliari non acquistate dai rispettivi locatori o dai soggetti come sopra
identificati. Per la partecipazione alla gara dovrà essere versata una cauzione pari al 10%
del prezzo posto a base d’asta, stabilito secondo i criteri in premessa. I pagamenti,
saranno effettuati con le seguenti modalità: 50% del prezzo entro 10 giorni dalla data di
effettuazione della gara, l’altro 50% alla stipula del rogito notarile da effettuarsi entro
120 giorni dalla data della effettuazione della gara. Lo svincolo del deposito cauzionale
avverrà al pagamento della prima rata. Il bando di gara prevederà che le imposte, tasse e
spese inerenti e conseguenti il trasferimento della proprietà saranno a carico
dell’acquirente.

Nelle procedure di alienazione sopra indicate dovrà essere inserita la clausola di


inalienazione dell’immobile per un periodo di 5 anni dalla data del rogito.

4) Di dare mandato al Responsabile del Settore Lavori Pubblici e Patrimonio per la stipulazione
degli atti notarili con tutte le più ampie facoltà di esecuzione particolareggiata in ordine alla
migliore identificazione censuaria descrittiva con le coerenze e con qualunque altro dato degli
immobili in oggetto ed in genere per quanto occorra affinché mai possano eccepirsi difetti di
potere al responsabile in ordine agli atti traslativi e costitutivi di diritti reali;

5) Di disporre che l’entrata derivante dalla vendita degli immobili sia incamerata in apposito
capitolo del Bilancio Previsionale 2011.

3
Con successiva votazione ________il presente atto è dichiarato immediatamente eseguibile ai sensi
dell’art.134 comma 4 del Testo Unico sull’ordinamento degli enti locali.

4
Oggetto: ATTO DI INDIRIZZO PER LA DISMISSIONE DI PARTECIPAZIONI AZIONARIE
NON QUALIFICATE DETENUTE DIRETTAMENTE ED INDIRETTAMENTE DALL'ENTE

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che:

1. Il Comune di Seveso detiene direttamente le seguenti partecipazioni azionarie:


• Aspes s.r.l. quota di partecipazione al capitale 100%;
• S.I.B. s.p.a. quota di partecipazione al capitale 21,86%;
• Consorzio Parco delle Groane quota di partecipazione al capitale 0,90%;
• B.E.A. s.p.a. quota di partecipazione al capitale 6,22%;
• IANOMI s.p.a. quota di partecipazione al capitale 2,19%;

2. Aspes s.r.l., società in house interamente partecipata dal Comune di Seveso, detiene
esclusivamente la seguente partecipazione:
• Gelsia s.r.l. quota di partecipazione al capitale 2,76%.

Considerato che le stringenti regole in materia di rispetto del Patto di Stabilità interno non hanno
consentito nel corso degli ultimi tre anni di effettuare tutti gli interventi di manutenzione
straordinaria necessari per conservare i beni demaniali ed il patrimonio disponibile ed indisponibile
del comune di Seveso, in quanto nell’ultimo triennio il patto di stabilità tiene conto delle spese di
investimento (con il criterio della cassa) e queste ultime possono essere finanziate esclusivamente
con oneri di urbanizzazione, poichè l’avanzo di amministrazione ed i mutui non sono considerati
come entrate ai fini del patto di stabilità;
Rilevato inoltre, che un obiettivo primario delle regole fiscali che costituiscono il Patto di stabilità
interno è il controllo dell'indebitamento netto definito come il saldo fra entrate e spese finali, al
netto delle operazioni finanziarie (riscossione e concessioni crediti, partecipazioni e conferimenti,
anticipazioni), desunte dal conto economico della P.A.;
Considerato inoltre, che l’attuale congiuntura economica non consente al comune di introitare
importi significativi relativamente agli oneri di urbanizzazione da destinare a spese di investimento,
in quanto la crisi economica si ripercuote anche sul mercato immobiliare;
Considerato che al fine di manutenere e conservare decorosamente le strade e gli immobili del
comune di Seveso, che necessitano di manutenzione straordinaria urgente, si rende necessario
reperire risorse finanziarie attraverso la vendita di partecipazioni azionarie non qualificate (ossia
quelle che non rappresentano complessivamente una percentuale di diritti di voto esercitabili in
assemblea ordinaria superiore al 2 o al 20%, ovvero una partecipazione al capitale od al patrimonio
superiore al 5 o al 25%, secondo che si tratti di titoli negoziati in mercati regolamentati o di altre
partecipazioni) detenute direttamente ed indirettamente dall’ente;
Ritenuto di esprimere indirizzo favorevole alla dismissione delle partecipazioni non qualificate sia
dirette che indirette del Comune di Seveso non ritenute strategiche, in quanto non rilevanti ai fini
della governance aziendale (inferiori al 5%), al fine di realizzare risorse economiche da destinare
espressamente alla manutenzione straordinaria delle strade e degli immobili di proprietà del comune
di Seveso, fatto salvo il raggiungimento del valore di mercato (“fair value”) determinato dalla
partecipazione economica delle stesse partecipazioni;

Visto il D.Lgs. 18 Agosto 2000 n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;

2
Visto l’ art.134, comma 4 del Testo Unico sopracitato;

Con voti

D E L I B E R A

1) La premessa forma parte integrante e sostanziale del presente atto e qui si intende approvata;

2) Di esprimere indirizzo favorevole alla dismissione delle partecipazioni non qualificate sia
dirette che indirette del Comune di Seveso non ritenute strategiche, in quanto non rilevanti ai
fini della governance aziendale (inferiori al 5%), al fine di realizzare risorse economiche da
destinare espressamente alla manutenzione delle strade e degli immobili di proprietà del
comune di Seveso, fatto salvo il raggiungimento del valore di mercato (“fair value”)
determinato dalla partecipazione economica delle stesse partecipazioni;

Con successiva votazione ………………………il presente atto è dichiarato immediatamente


eseguibile ai sensi dell’art.134 comma 4 del Testo Unico sull’ordinamento degli enti locali.

3
Oggetto: RICOGNIZIONE DELLE SOCIETA' PARTECIPATE E CONSEGUENTI
ADEMPIMENTI EX ART. 3, COMMI 27 E SEGUENTI, LEGGE N. 244/2007, LEGGE
FINANZIARIA 2008

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso:

che l’Amministrazione Comunale possiede venti unità immobiliari a destinazione residenziale,


libere da ogni convenzionamento, e tutte occupate da inquilini con regolari contratti di locazione
con scadenze diversificate;

che dette unità immobiliari possono essere alienate e che i relativi introiti possono essere destinati a
finanziare i progetti di opere afferenti gli scopi istituzionali dell’Amministrazione Comunale, in
particolare garantirsi il reperimento dei fondi necessari per il finanziamento delle opere previste dal
piano triennale delle OO.PP. 2011/2013, annualità 2011;

Considerato che per il caso di che trattasi, il Regolamento Comunale per la cessione del patrimonio
immobiliare del Comune di Seveso, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n°64 del
27/06/2002, non prevede forme di vendita diretta, che agevolino gli inquilini presenti all’interno
degli immobili;

Accertato che il ricorso alla procedura della trattativa privata con i locatori è quella che ispira la
legislazione dello Stato diretta al rilascio dell’edilizia pubblica, ed è supportata dal fatto che
sussistono le finalità sociali rappresentate dalla presenza di inquilini, che con procedure diverse e
non sufficientemente governate sarebbero esposti a situazioni speculative, i cui effetti sarebbero
pregiudizievoli per i bisogni collettivi;

Ritenuto di indicare le seguenti modalità esecutive della forma di vendita degli alloggi comunali:
a) la vendita diretta delle singole unità immobiliari ai rispettivi locatori alle condizioni in seguito
indicate;
b) il pubblico incanto, nelle forme stabilite per i contratti dello Stato. Tale strumento sarà
utilizzato per l’alienazione di quelle unità immobiliari non acquisite dai conduttori;
c) il pubblico incanto per le unità immobiliari attualmente sfitte e quelle che si renderanno
successivamente libere;

Ritenuto che è volontà dell’Amministrazione Comunale favorire la dismissione di alcuni


appartamenti ubicati nello stabile sito in Seveso, Via Laforet, 11, identificato col mappale n. 55 del
foglio n. 11 ed, in particolare, consentire l’accesso alla proprietà della casa da parte degli attuali
conduttori degli immobili comunali, alienandoli al valore di mercato, determinato mediante perizia,
avvalendosi delle quotazioni riportate sul sito dell’Agenzia del Territorio, per la zona e la tipologia
di edificio oggetto di alienazione, ad eccezione di quelli adibiti a box;

Visto il D.Lgs. 18 Agosto 2000 n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;

Visti i pareri resi a norma dell’art. 49 del Testo Unico sopra citato, che si allegano al presente atto
quale parte integrante e sostanziale dello stesso;

Visto l’ art.134, comma 4 del Testo Unico sopra citato;

2
Con voti

D E L I B E R A

1) La premessa forma parte integrante e sostanziale del presente atto e qui si intende approvata;

2) Di autorizzare la dismissione delle unità immobiliari ubicate nello stabile sito in Seveso, Via
Laforet, 11, identificato col mappale n. 55 del foglio n. 11, sulla base del valore d’inventario
specificato nell’inventario dei beni immobili, aggiornato al 31.12.2009, approvato dalla
Giunta Comunale con delibera n. 40 del 12.03.2010;

3) Di autorizzare le procedure per l’alienazione di dette unità site in Seveso destinate ad uso
edilizia residenziale libera, ovvero non vincolate da elementi convenzionali o finanziamenti
pubblici, secondo i criteri di massima e nelle forme di seguito indicate:

Trattativa privata con i conduttori, titolari del contratto d’affitto, delle singole unità
immobiliari al valore di mercato dell’immobile, determinato mediante perizia,
avvalendosi delle quotazioni riportate sul sito dell’Agenzia del Territorio, per la zona e la
tipologia di edificio oggetto di alienazione, ad eccezione di quelli adibiti a box. Su
formale autorizzazione del conduttore la vendita potrà essere accordata al coniuge (anche
separato), ai parenti entro il 2° grado coabitanti e ai parenti di 1° grado, purché venga
garantito il diritto di abitazione, vita natural durante, al conduttore medesimo, salvo
rinuncia e ai prezzi che saranno successivamente definiti. I pagamenti saranno così
articolati: 10% del prezzo, a titolo di caparra, da versare contestualmente alla firma del
preliminare di cessione; il 90% del prezzo alla stipula del rogito notarile che dovrà
avvenire entro 60 giorni dalla firma del preliminare che dovrà prevedere che le imposte,
tasse e spese inerenti e conseguenti il trasferimento della proprietà saranno a carico
dell’acquirente.

Pubblico incanto, con le modalità di cui all’art. 73 lettera c del R.D. 23/05/1924 n. 827
per le unità immobiliari non acquistate dai rispettivi locatori o dai soggetti come sopra
identificati. Per la partecipazione alla gara dovrà essere versata una cauzione pari al 10%
del prezzo posto a base d’asta, stabilito secondo i criteri in premessa. I pagamenti,
saranno effettuati con le seguenti modalità: 50% del prezzo entro 10 giorni dalla data di
effettuazione della gara, l’altro 50% alla stipula del rogito notarile da effettuarsi entro
120 giorni dalla data della effettuazione della gara. Lo svincolo del deposito cauzionale
avverrà al pagamento della prima rata. Il bando di gara prevederà che le imposte, tasse e
spese inerenti e conseguenti il trasferimento della proprietà saranno a carico
dell’acquirente.

Nelle procedure di alienazione sopra indicate dovrà essere inserita la clausola di


inalienazione dell’immobile per un periodo di 5 anni dalla data del rogito.

4) Di dare mandato al Responsabile del Settore Lavori Pubblici e Patrimonio per la stipulazione
degli atti notarili con tutte le più ampie facoltà di esecuzione particolareggiata in ordine alla
migliore identificazione censuaria descrittiva con le coerenze e con qualunque altro dato degli
immobili in oggetto ed in genere per quanto occorra affinché mai possano eccepirsi difetti di
potere al responsabile in ordine agli atti traslativi e costitutivi di diritti reali;

5) Di disporre che l’entrata derivante dalla vendita degli immobili sia incamerata in apposito
capitolo del Bilancio Previsionale 2011.
3
Con successiva votazione ________il presente atto è dichiarato immediatamente eseguibile ai sensi
dell’art.134 comma 4 del Testo Unico sull’ordinamento degli enti locali.

4
Oggetto: MODIFICHE AL REGOLAMENTO PER LA TASSA SMALTIMENTO RIFIUTI
SOLIDI URBANI.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Visto il Capo III del D.Lgs. 507/1993 disciplinante la Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi
Urbani;

Visto l’art. 27, comma 8, della Legge 28 dicembre 2001, n. 448 con il quale il termine per
deliberare le tariffe, le aliquote d’imposta per i tributi locali e le tariffe dei servizi pubblici locali
nonché per approvare i regolamenti relativi alle entrate degli enti locali è stabilito entro la data
fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione;

Tenuto conto che, sempre ai sensi del sopraccitato articolo i regolamenti sulle entrate, anche
se approvati successivamente all’inizio dell’esercizio, purché entro il termine di cui sopra, hanno
effetto dal 1° gennaio dell’anno di riferimento;

Visto l’art. 151 del D.Lgs. 267/2000 che fissa al 31 dicembre il termine di approvazione dei
bilanci di previsione per l’anno successivo e che prevede la possibilità di differimento di tale
termine con decreto ministeriale;

Visto il Decreto 17 dicembre 2010 con il quale il Ministro dell’Interno, d’intesa col Ministro
del tesoro, del bilancio e della programmazione economica , sentita la conferenza Stato-Città ed
autonomie locali, ha disposto il differimento al 31 marzo 2011 del termine per la deliberazione del
bilancio di previsione degli enti locali;

Visto l’art. 66 del D.Lgs. 507/93 che disciplina le tariffe per particolari condizioni d’uso;

Considerato che l’art. 67, comma 1, del D.Lgs. 507/93 consente ai Comuni di prevedere con
apposita disposizione del Regolamento speciali agevolazioni, sotto forma di riduzioni.

Visto il vigente regolamento comunale disciplinante la tassa di cui all’oggetto;

Vista la Relazione del Responsabile del Servizio Ecologia, allegata al presente atto quale
parte integrante e sostanziale;

Ritenuto ai sensi dell’art. 66, co.3 e 4, del D.Lgs. 507/93, di dover modificare l’art. 11
“Riduzioni” del Regolamento della Tassa per lo smaltimento dei Rifiuti al co. 3 lett. a) variando la
percentuale riduzione della tariffa ordinaria del 10% per le abitazioni con unico occupante e per
tutte le altre tipologie all’art. 3, commi b), c), d), e) del 20%;

Considerato ai sensi dell’art. 67, co.1, del D.Lgs. 507/93, di dover modificare l’art. 12
“Agevolazioni”, co.1, lett.d) del Regolamento Tarsu, che attualmente prevede nei confronti dei
contribuenti nel cui nucleo familiare, composto da due o più persone, in cui sia presente una
persona che abbia un’età pari o superiore ad 80 anni e che occupino una superficie non superiore a
120 mq, una riduzione del 20% della tariffa ordinaria, estendendo tale beneficio anche a nuclei
composti da una sola persona ultraottantenne;

Ritenuto, inoltre, di modificare l’art. 12 “Agevolazioni” al comma 5, introducendo la non


cumulabilità fra agevolazioni e riduzioni, e nel caso in cui il contribuente abbia diritto ad entrambe,
che possa essere applicata quella più favorevole allo stesso;
2
Preso atto del verbale della Commissione per il regolamento del Consiglio Comunale e per lo
studio e la modifica dei diversi regolamenti comunali, riunitasi in data 11.02.2011;

Richiamato l’art. 52 del D.Lgs. 446/97 avente ad oggetto la potestà regolamentare generale di
Province e Comuni;

Visto il D.Lgs. 18 Agosto 2000 n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti
locali”;

Visti i pareri resi a norma dell’art. 49 del Testo Unico sopraccitato, che si allegano al presente
atto quale parte integrante e sostanziale dello stesso;

Visto l’art. 134, comma 4, del Testo Unico sopracitato;

Con voti……………………

D E L I B E R A
1) Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente atto e qui si intendono
approvate;

2) Di modificare l’art. 11 “Riduzioni” del vigente regolamento, modificando il co. 3 come segue:
3.La tariffa ordinaria viene ridotta della misura sottonotata nel caso di:

a) abitazioni con unico occupante: 10%;

b) agricoltori che occupano la parte abitativa della costruzione rurale: 20%

c) locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad uso stagionale o ad uso
non continuativo, ma ricorrente, risultante da licenza o autorizzazione rilasciata dai competenti
organi per l'esercizio dell'attività: 20%;

d) abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e


discontinuo a condizione che tale destinazione sia specificata nella denuncia originaria o di
variazione indicando l'abitazione di residenza e l'abitazione principale e dichiarando
espressamente di non voler cedere l'alloggio in locazione o in comodato, salvo accertamento
da parte del comune: 20%;

e) utenti che, versando nelle circostanze di cui alla lettera d) risiedano o abbiano la
dimora, per più di sei mesi all'anno, in località fuori del territorio nazionale: 20%;

3) Di modificare l’art. 12 “Agevolazioni” del vigente regolamento, modificando il co.1 lett.d)


come segue:
c) ….omissis…
d) del 20% per le abitazioni aventi una superficie tassabile non superiore a 120 mq.,
occupata da un nucleo familiare composto da 1 o più persone, di cui almeno 1
componente sia di età pari o superiore a 80 anni, tale riduzione opera d’ufficio a cura
del servizio Tributi;

3
4) Di modificare l’art.12 “Agevolazioni” del vigente regolamento, modificando il co.5 come
segue:
4. …omissis…
5. Le riduzioni e le agevolazioni previste rispettivamente dall'art. l1 e 12 non sono
cumulabili e nel caso il contribuente abbia diritto ad entrambe, verrà applicata quella
più favorevole allo stesso.

5) Di dare atto che sono stati resi i pareri a norma dell’art. 49 del Testo Unico sopracitato, che si
allegano al presente atto quale parte integrante e sostanziale dello stesso;

6) Di trasmettere la presente deliberazione alla Direzione Centrale per la Fiscalità Locale del
Ministero delle Finanze ai sensi dell’art. 52 comma 2 del D.Lgs n.446/1997.

Alla presenza di n° ….. consiglieri con voti……. il presente atto è dichiarato immediatamente
eseguibile ai sensi art. 134, comma 4, del testo Unico sull’ordinamento degli Enti Locali.

Allegati:
1) Relazione del Responsabile del Servizio Ecologia;
2) Verbale commissione regolamenti del 11.02.2011;
3) Artt.11 e 12 del Regolamento Tarsu;
Pareri.

4
Oggetto: RICOGNIZIONE DELLE SOCIETA' PARTECIPATE E CONSEGUENTI
ADEMPIMENTI EX ART. 3, COMMI 27 E SEGUENTI, LEGGE N. 244/2007, LEGGE
FINANZIARIA 2008

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che:

• la legge n. 244 del 24/12/2007 (Finanziaria 2008) con lo scopo di evitare alterazioni o
distorsioni della concorrenza e del mercato e di assicurare la parità degli operatori, ha dettato
nuove disposizioni riguardanti le società partecipate dalle amministrazioni pubbliche di cui
all’art. 1, comma 2, del D.Lgs. 165/2001;
• che in particolare, l’art. 3, comma 27, dispone che le suddette amministrazioni al fine di
tutelare la concorrenza ed il mercato non possono costituire società aventi per oggetto
attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle
proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente od indirettamente
partecipazioni, anche di minoranza, in tali società ammettendo comunque la costituzione di
società che producono servizi di interesse generale e l’assunzione di partecipazioni in tali
società;
• che il successivo comma 28 dispone che l’assunzione di nuove partecipazioni ed il
mantenimento delle attuali devono essere autorizzati dall’organo elettivo con delibera
motivata in ordine alla sussistenza dei presupposti di cui al comma 27;

Atteso che competono al Consiglio Comunale gli atti fondamentali relativi alla partecipazione
dell’ente locale a società di capitali e alla concessione dei pubblici servizi, ai sensi dell’art. 42,
comma 2, lettera e) del D.Lgs. 267/2000;

Vista la deliberazione n. 21 del 04/10/2010 con la quale il Consiglio Comunale ha proceduto alla
dismissione delle quote societarie possedute dal Comune di Seveso in C.T.N.M., Compagnia
Trasporti Nord Milano S.p.A.;

Dato atto che il Comune di Seveso è attualmente presente nel capitale sociale delle seguenti società:
- Azienda Servizi Pubblici Seveso S.r.l. (ASPES S.r.l.)
- Società Intercomunale Brianza S.p.a. (S.I.B. S.p.a.)
- Consorzio Parco delle Groane
- Brianza Energia Ambiente S.p.a. (B.E.A. S.p.a.)
- Infrastrutture Acque Nord Milano S.p.a. (IANOMI S.p.a.);

Rilevato che per ognuna delle società sopra indicate è stata effettuata l’attività di verifica dei
presupposti previsti dall’art. 3, comma 27 della legge finanziaria 2008, di cui si riportano schede
dettagliate:

2
ASPES S.r.l.
Forma giuridica Società a responsabilità limitata
Oggetto sociale La società gestisce molteplici servizi pubblici tra i quali:
• le affissioni pubbliche
• le farmacia comunale
• i servizi cimiteriali
• i parcheggi a pagamento
• la riscossione dei tributi
• la manutenzione del patrimonio immobiliare e
stradale di proprietà del Comune di Seveso
• la custodia degli edifici pubblici
Quota di partecipazione 100%

S.I.B. S.p.a.
Forma giuridica Società per azioni
Oggetto sociale La società ha per oggetto l’esercizio e la gestione di
servizi pubblici locali quali:
• l’erogazione e la distribuzione dell’energia
elettrica e del gas
• il trasporto collettivo
• la gestione e lo sviluppo delle reti e degli
impianti relativi a servizi pubblici locali
• la gestione dei rifiuti
• la gestione del ciclo dell’acqua
Quota di partecipazione 21,86%

C o n s o r z i o P a r c o d e l l e G r o a n e
Forma giuridica Consorzio
Oggetto sociale Il consorzio si occupa della tutela e della valorizzazione
delle risorse ambientali e paesistiche
Quota di partecipazione 0,90%

B.E.A. S.p.a.
Forma giuridica Società per azioni
Oggetto sociale La società ha per oggetto l’esercizio di molteplici servizi
pubblici tra i quali:
• il servizio di raccolta di qualsiasi tipologia di
rifiuti
• la costruzione e la gestione di impianti per lo
smaltimento ed il trattamento di tutte le tipologie
di rifiuti urbani
• attività diverse di igiene urbana ed ambientale
• la produzione, la distribuzione e la vendita di
energia elettrica
Quota di partecipazione 6,22%

3
IANOMI S.p.a.
Forma giuridica Società per azioni
Oggetto sociale La società si occupa della gestione e della manutenzione
delle reti e degli impianti destinati all’erogazione di
servizi pubblici di rilevanza industriale con particolare
riferimento al Servizio Idrico Integrato.
Quota di partecipazione 2,19%

Dato atto che le attività esercitate da ciascuna delle sopra indicate società/consorzi sono
strettamente connesse con le finalità istituzionali del Comune ed, in quanto tali, non sono in
contrasto con la legge finanziaria 2008;

Preso atto che le negli ultimi tre esercizi approvati non risultano Società Partecipate che presentato
perdite di esercizio, come si evince dal prospetto allegato:

Risultato d'esercizio
Organismo partecipato: Codice fiscale
2007 2008 2009
denominazione organismo

ASPES SRL 83002320154 107.989,00 4.003,00 1.925,00

S.I.B. SPA 03358810962 1.500.883,00 114.416,00 284.588,00

CONSORZIO PARCO
97003600158 28.512,88 14.388,61 3.171,11
DELLE GROANE

B.E.A. SPA 83002320154 36.936,00 97.043,00 428.153,00

I.A.NO.MI. SPA 80080370150 2.985.880,00 516.644,00 1.080.553,00

Visti:
 il D.Lgs. 267/2000;
 il vigente statuto comunale;
 gli statuti delle società partecipate dal comune;

Dato atto che, ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 267/2000, sono stati richiesti e formalmente acquisiti i
pareri in ordine alle regolarità tecnica e contabile del presente atto, espressi dai responsabili
interessati;

Visto l’art. 134, comma 4 del D.Lgs. 267/2000;

Con voti

DELIBERA

4
1. di autorizzare, ai sensi dell’art. 3, commi 27 e 28, della Legge 244/2007, il mantenimento delle
partecipazioni del Comune di Seveso nelle seguenti società:
- Azienda Servizi Pubblici Seveso S.r.l. (ASPES S.r.l.)
- Società Intercomunale Brianza S.p.a. (S.I.B. S.p.a.)
- Consorzio Parco delle Groane
- Brianza Energia Ambiente S.p.a. (B.E.A. S.p.a.)
- Infrastrutture Acque Nord Milano S.p.a. (IANOMI S.p.a.);
2. di trasmettere copia della presente deliberazione alla competente sezione regionale della Corte dei
Conti;
3. di dichiarare che il presente atto ha ottenuto voti ……………favorevoli ai fini della immediata
eseguibilità ai sensi dell’art. 134, comma 4 del D.Lgs. 267/2000.

Allegati: pareri

5
Oggetto:APPROVAZIONE ALIQUOTA E REGOLAMENTO IN MATERIA DI
ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IRPEF.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Visto il Decreto Legislativo del 28.09.1998, n. 360, e successive modificazioni, istitutivo


dell’addizionale comunale all’Imposta sul Reddito delle persone Fisiche, a decorrere dal 1° gennaio
1999;
Visto l’art. 27, comma 8 della Legge 28 dicembre 2001 n. 448, con il quale il termine per
deliberare le tariffe, le aliquote d’imposta per i tributi locali è stabilito entro la data fissata da norme
statali per la deliberazione del bilancio di previsione;

Visto l’art. 151 del D.Lgs. 267/2000 che fissa al 31 dicembre il termine di approvazione dei
bilanci di previsione per l’anno successivo e che prevede la possibilità di differimento di tale
termine con decreto ministeriale;

Visto il Decreto 17 dicembre 2010 con il quale il Ministro dell’Interno, d’intesa col Ministro
del tesoro, del bilancio e della programmazione economica , sentita la conferenza Stato-Città ed
autonomie locali, ha disposto il differimento al 31 marzo 2011 il termine per la deliberazione del
bilancio di previsione degli enti locali;

Visto l’art. 1 D.Lgs. n. 360/98 e succ. mod. e int. come modificato, da ultimo, dal comma 142
Legge n. 296 del 27.12.2006 (Finanziaria 2007), laddove prevede la necessità di approvare apposito
regolamento in materia di Addizionale Comunale all’Irpef, ai sensi dell’art. 52 del D.Lgs. 446/97, e
succ. modificazioni;

Richiamata la deliberazione C.C. n. 8 del 28.03.2007 con la quale è stato approvato il


Regolamento per l’addizionale comunale all’IRPEF;

Richiamata la deliberazione di C.C. n.10 del 26 marzo 2009, con la quale è stato modificato il
Regolamento ed è stata confermata per l’anno 2009 l’aliquota dell’addizionale comunale all’Irpef
nella misura dello 0,64 % (zero virgola sessantaquattro per cento);

Ritenuto pertanto di dover confermare per l’anno 2011 l’aliquota in vigore nell’anno 2010
pari a 0,64 punti percentuali;

Visto l’art. 1 comma 3 bis del D.Lgs. 360/98, che dà la facoltà ai Comuni di stabilire una
soglia di esenzione che potrà essere variata annualmente in sede di approvazione dell’aliquota
dell’addizionale comunale all’IRPEF;

Ritenuto opportuno, a sostegno delle fasce sociali economicamente disagiate, confermare la


soglia di esenzione a favore dei soggetti aventi reddito annuo imponibile ai fini dell’addizionale
all’IRPEF inferiore o uguale a Euro 10.000,00, stabilita con delibera di C.C. n. 10 del 26.03.2009;

Visto il decreto 31 maggio 2002 avente ad oggetto: “Individuazione del sito informatico sul
quale pubblicare le delibere dei comuni relative all’addizionale comunale all’IRPEF, art. 1, comma
3 del decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360”;

Visto il D.Lgs. 18 Agosto 2000 n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti
locali”;

2
Visti i pareri resi a norma dell’art. 49 del Testo Unico sopraccitato, che si allegano al presente
atto quale parte integrante e sostanziale dello stesso;

Visto l’art. 134, comma 4, del Testo Unico sopracitato;

Con voti……………….

DELIBERA

1) Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente atto e qui si intendono
approvate;

2) di approvare per l’esercizio 2011 il Regolamento, vigente nell’anno 2010, allegato al presente
atto quale parte integrante e sostanziale, per l’applicazione dell’addizionale comunale
all’imposta sul reddito delle persone fisiche;

3) di confermare la soglia di esenzione dall’applicazione dell’addizionale a favore dei soggetti che


abbiano un reddito imponibile ai fini dell’addizionale inferiore o uguale a Euro 10.000,00;

4) di confermare per l’esercizio 2011, l’aliquota per l’applicazione dell’addizionale comunale


all’imposta sul reddito delle persone fisiche già in vigore nell’anno 2010 pari a 0,64 punti
percentuali;

5) di provvedere alla pubblicazione del presente provvedimento secondo quanto stabilito dall’art.
1, comma 3 del D.Lgs. n. 360/98 e secondo le modalità stabilite dal D.M. del 31 maggio 2002;

6) di dare atto che la presente deliberazione ha riportato i pareri favorevoli di cui all’art. 49 del
Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali;

Alla presenza di n. ….. consiglieri, ad unanimità di voti favorevoli, il presente atto è dichiarato
immediatamente eseguibile ai sensi dell’art.134 comma 4 del Testo Unico sull’ordinamento degli
enti locali.

Allegati:
- Regolamento
- Pareri.

3
Oggetto: IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI - DETERMINAZIONE ALIQUOTE E
DETRAZIONI PER L'ANNO D'IMPOSTA 2011

IL CONSIGLIO COMUNALE

Visto il D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 504, e successive modificazioni ed integrazioni,


istitutivo dell’Imposta Comunale sugli Immobili;

Visto l’art. 27, comma 8 della Legge 28 dicembre 2001, n. 448 con il quale il termine per
deliberare le tariffe, le aliquote d’imposta per i tributi locali e le tariffe dei servizi pubblici locali
nonché per approvare i regolamenti relativi alle entrate degli enti locali è stabilito entro la data
fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione;

Visto l’art. 151 del D.Lgs. 267/2000 che fissa al 31 dicembre il termine di approvazione dei
bilanci di previsione per l’anno successivo e che prevede la possibilità di differimento di tale
termine con decreto ministeriale;

Visto il Decreto 17 dicembre 2010 con il quale il Ministro dell’Interno, d’intesa col Ministro
del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, sentita la conferenza Stato-Città ed
autonomie locali, ha disposto il differimento al 31 marzo 2011 il termine per la deliberazione del
bilancio di previsione degli enti locali;

Visti gli artt. 42 e 48 del D.Lgs. 267/2000 in ordine alle competenze in materia di
determinazione delle aliquote e tariffe dei tributi locali;

Visto l’art. 3, comma 56 della Legge 662/96 che stabilisce quanto segue: “I Comuni possono
considerare direttamente adibita ad abitazione principale l’unità immobiliare posseduta a titolo di
proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o
sanitari a seguito di ricovero permanente a condizione che la stessa non risulti locata”;

Visto l’art. 6 comma 2 del D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 504 che stabilisce che l’aliquota ICI
deve essere deliberata in misura non inferiore al 4 per mille, né superiore al 7 per mille e può essere
diversificata entro tale limite;

Tenuto conto che l’art. 52 comma 1 del D.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446 dispone che i
Comuni possono disciplinare con regolamento le proprie entrate, anche tributarie, salvo per quanto
attiene alla individuazione e definizione delle fattispecie imponibili, dei soggetti passivi e
dell’aliquota massima dei singoli tributi;

Constatato che, alla luce di quanto sopra gli enti locali se da un lato non possono deliberare
aliquote superiori a quelle stabilite dalla legge statale dall’altro possono però articolarle
diversamente a seconda delle proprie esigenze, fino anche ad abbassare il limite minimo stabilito
dalla legge statale sempre che venga verificata la compatibilità del minor gettito con le previsioni di
bilancio per l’anno in cui la relativa deliberazione avrà efficacia;

Vista la Risoluzione del Ministero delle Finanze – Direzione Centrale per la Fiscalità locale –
del 19 febbraio 2001 n. 1 avente ad oggetto l’ammissibilità del potere di deliberare aliquote inferiori
al 4 per mille ai fini dell’imposta comunale sugli immobili;

Vista l’art. 4 della Legge n. 148 del 26.07.2005, di conversione del D.L. n. 86 del 27.05.2005,
che stabilisce: “… i Comuni possono deliberare la riduzione, anche al di sotto del limite minimo
2
previsto dalla legislazione vigente, delle aliquote dell’imposta comunale sugli immobili stabilite per
gli immobili adibiti ad abitazione principale del proprietario, a condizione che resti invariato il
gettito totale dell’imposta comunale e previo contestuale incremento delle aliquote da applicare alle
aree edificabili…”;

Considerato che la deliberazione di G.C. del 1.02.2002 n. 17 con la quale si è ritenuto


opportuno avvalersi di tale potestà e, conseguentemente stabilire una aliquota inferiore al 4 per
mille in riferimento agli immobili utilizzati a titolo di abitazione principale, è precedente all’entrata
in vigore della Legge appena citata e che da allora l’equilibrio risulta salvaguardato;

Visto il comma 156 della Legge n. 296 del 27.12.2006;

Visto l’art. 1 del D.L.93 del 27.05.2008, convertito nella Legge n.126 del 2008, per cui l’unità
adibita ad abitazione principale del soggetto passivo ICI è esclusa da tale imposta comunale a
decorrere dall’anno 2008, ad eccezione delle unità immobiliari di categoria catastale A1, A8 e A9,
per le quali prosegue il regime impositivo preesistente;

Visto che per abitazione principale del soggetto passivo deve intendersi non solo quella già
considerata tale dal D.Lgs. 504/1992, ma anche ad essa assimilata dal comune con regolamento o
delibera comunale vigente alla data di entrata in vigore del decreto-legge 93/2008;

Ritenuto di confermare per l’anno 2011 l’aliquota dell’imposta comunale sugli immobili
approvata con la succitata deliberazione G.C. n. 17 del 1.02.2002 ed in vigore nell’anno 2010, per
le casistiche che non rientrano nell’esenzione sopra riportata, come segue:

• 3,60 per mille per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale escluse per
legge dall’esenzione (A1, A8 e A9), con conseguente applicazione della relativa detrazione;

• 6 per mille per tutti gli altri immobili soggetti ad imposta (altri fabbricati, aree
fabbricabili, terreni agricoli);

Visto l’art. 8 comma 3 del D.Lgs. 504/1992 che attribuisce ai Comuni la facoltà di poter
elevare l’importo previsto come detrazione per l’abitazione principale da Euro 103,29 a Euro
258,23;

Ritenuto di confermare la detrazione per l’abitazione principale di cui all’art. 8, comma 2 e 3


del D.Lgs. 504/1992 e succ. modif. ad euro 114,00;

Visto il D.Lgs. 18 Agosto 2000 n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti
locali”;

Visti i pareri resi a norma dell’art. 49 del Testo Unico sopraccitato, che si allegano al presente
atto quale parte integrante e sostanziale dello stesso;

Visto l’art. 134, comma 4, del Testo Unico sopracitato;

Con voti…………

D E L I B E R A

3
1) Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente atto e qui s’intendono
approvate;

2) Di confermare per l’anno 2011, le aliquote dell’imposta comunale sugli immobili in vigore
nell’anno 2010, così come approvate con deliberazione di G.C. del 1.02.2002, n.17 come segue:

• 3,60 per mille per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale escluse per
legge dall’esenzione (A1, A8, A9) con conseguente applicazione della relativa
detrazione;

• 6 per mille per tutti gli altri immobili soggetti ad imposta (altri fabbricati, aree
fabbricabili, terreni agricoli);

3) Di confermare la detrazione per l’abitazione principale di cui all’art. 8, c. 2 e 3 del D.Lgs


504/1992 e succ. mod. di euro 114,00;

4) Di provvedere alla pubblicazione per estratto della presente delibera nella Gazzetta Ufficiale;

5) Di dare atto che la presente deliberazione ha riportato i pareri favorevoli di cui all’art. 49 del
Testo Unico sulle leggi dell’ordinamento degli enti locali – D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 – che
si inseriscono quale parte integrante e sostanziale del presente atto;

Alla presenza di n. ……….. consiglieri, con voti ……………….., il presente atto è dichiarato
immediatamente eseguibile ai sensi dell’art.134 comma 4 del Testo Unico sull’ordinamento degli
enti locali.

Allegati: Pareri

4
Oggetto: APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER LA MANOMISSIONE DEL SUOLO
PUBBLICO

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che:

con deliberazione della Giunta Comunale n°76 del 22/05/2010 è stato istituito l’Ufficio per il
Sottosuolo, come previsto dal Regolamento Regionale n°6 del 15/02/2010 “Criteri guida per la
redazione dei piani urbani generali dei servizi nel sottosuolo (PUGSS) e criteri per la mappatura e
la georeferenziazione delle infrastrutture (ai sensi della L.R.12/ /12/2003 n. 26, art. 37 comma 1
lett. a) e d), artr. 38 e art. 55, comma 18)”;

che è compito dell’Ufficio per il Sottosuolo la redazione del Piano Urbano Generale dei Servizi nel
Sottosuolo (PUGSS), oltre che la redazione di un regolamento per il rilascio delle autorizzazioni
così come previsto dall’art. 8 del succitato Regolamento Regionale;

Visto il parere favorevole espresso dalla Commissione per il Regolamento del Consiglio Comunale
e per lo studio e la modifica dei diversi Regolamenti Comunali nella seduta dell’11/02/2011,
allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale;

Visto l’allegato Regolamento per la manomissione del Suolo Pubblico, che recepisce le indicazioni
date dalla Commissione Regolamenti, relativamente all’eliminazione del comma 5 dell’art. 27 il
quale recitava:
5. Qualora il Comune non esegua il sopralluogo entro il termine di 30 giorni successivi ai
quattro mesi dal termine dei lavori, gli stessi si intendono regolari, ed ai fini della
dichiarazione di regolarità del ripristino, la relazione del direttore dei lavori sostituisce il
verbale redatto dal Comune.

Vista la seguente normativa specifica:

− Direttiva Presidenza del Consiglio dei Ministri 3 marzo 1999 “Razionale sistemazione nel
sottosuolo degli impianti tecnologici”;
− Legge Regionale n°26/2003 “Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale.
Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse
idriche.”
− Regolamento Regione Lombardia n°6 del 15/02/2010 “Criteri guida per la redazione dei
piani urbani generali dei servizi nel sottosuolo (PUGSS) e criteri per la mappatura e la
georeferenziazione delle infrastrutture (ai sensi della L.R.12/ /12/2003 n. 26, art. 37 comma 1
lett a) e d), artr. 38 e art. 55, comma 18)”
− D.G.R. 25/01/2006 VIII/1790 “Standard prestazionali e criteri di manutenzione delle strade,
delle loro pertinenze ed opere d’arte – asse di intervento 6.1.10 altre azioni per il
miglioramento delle infrastrutture di trasporto regionali”;

Vista altresì la seguente normativa:

2
− D.Lgs. 30/04/1992 n° 285 e successive modifiche ed integrazioni “Nuovo Codice della
Strada”;
− D.P.R. n. 495 del 16 dicembre 1992 "Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo
codice della strada";
− D. Lgs 9 aprile 2008 n° 81 “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in
materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di Lavoro”;

Visto il D. Lgs. 18 Agosto 2000 n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;

Visti i pareri resi a norma dell’art. 49 del Testo Unico sopracitato, che si allegano al presente atto
quale parte integrante e sostanziale dello stesso;

Visto l’art.134, comma 4, del Testo Unico sopracitato;

Con voti…………………

D E L I B E R A

1) La premessa forma parte integrante e sostanziale del presente atto e qui si intende approvata;

2) Di approvare il Regolamento per la Manomissione del Suolo Pubblico, allegato al presente atto
quale parte integrante e sostanziale;

3) Di dare attuazione al succitato regolamento a mezzo dell’Ufficio per il Sottosuolo, presso il


Settore LL.PP. e Patrimonio;

Con successiva votazione ……………………… il presente atto è dichiarato immediatamente


eseguibile ai sensi dell’art.134 comma 4 del Testo Unico sull’ordinamento degli enti locali.

Allegati:
Regolamento per la manomissione del suolo pubblico
verbale della Commissione per il Regolamento del Consiglio Comunale e per lo studio e la modifica dei diversi
Regolamenti Comunali nella seduta dell’11/02/2011
pareri

Vous aimerez peut-être aussi