Académique Documents
Professionnel Documents
Culture Documents
<< Oggi è l’attimo che conta non il luogo. Un evento non si definisce più nello
spazio ma nel tempo. Il cellulare, la televisione satellitare, Internet: organizziamo
la nostra vita intorno ad un nuovo tempo reale che ha soppianto lo spazio reale,
che poi era la dimensione che avevamo conosciuto fin dal Quattrocento>>.
L’abnorme sviluppo della rete ci ha immersi in un cyberspazio, in cui il modo di intendere,
lavorare, fare politica e relazionarsi ha a che fare con qualcosa di completamente diverso dal
semplice “mezzo”, in realtà siamo dinanzi ad un sistema che rischia di utilizzare l’uomo come suo
funzionario. Per la prima volta nella storia dell’evoluzione umana, tecnologia e media digitali
ovvero le infrastrutture create dall’uomo, stanno plasmando il nostro modo di pensare e di agire;
tra l’altro c’è da chiedersi se questi cambiamenti che si susseguono così velocemente ed in pochi
anni hanno stravolto il mondo dei media, favoriscano oppure ostacolino lo scopo attinente che i
media stessi dovrebbero porsi. Le nuove tecnologie, ci forniscono mezzi di relazione interpersonali
davvero strabilianti, immediati che abbattono le barriere e le distanze, ma rischiano anche di
privarci di altri elementi che rendono tangibile e completa le relazioni tra individui come
corporeità, emozioni e profumi.
Con la globalizzazione il mondo intero è diventato un unico pianeta che tutti possono scoprire
all’istante, si perde il senso della prossimità, non siamo più legati ad un luogo ben definito, tutto è
accessibile, tutto immediato. Nulla più è lontano o irraggiungibile.
Nei secoli precedenti, “vedere e sapere” erano i principi su cui si fondava la ricerca scientifica, ora
“vedere e potere” sono le grandi questioni del XXI secolo, con il superamento del politicamente
corretto da parte dell’otticamente corretto, cioè una correzione dovuta non alla nostra personale
percezione del mondo ma a quella societaria nell’era della globalizzazione planetaria.
<< La diretta, live, sostituisce la vita, life. E’ la percezione astronomica della realtà.
La Tv è un enorme caleidoscopio che ci rende infinitamente più vicini e sensibili a
quello che succede al di fuori del nostro orizzonte visivo. Nello stesso momento,
Concludendo possiamo dire che le esperienze, gli avvenimenti, mediati dalla tecnologia e non
collegati in uno spazio e un tempo propri perdono il senso della realtà a favore della virtualità e
della loro apparenza, ciò comporta un forte senso di disorientamento nel nostro rapporto con la
realtà. I nostri spazi sono virtuali e mutevoli, seguono la velocità delle immagini e delle notizie,non
ci sono molti riferimenti spazio-tempo, conta solo l’attimo, il presente. Questo influisce molto sul
nostro senso di identità, che è sempre più debole, virtuale, immaturo.