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Università degli Studi di Bergamo, Facoltà di Ingegneria

Dipartimento di Ingegneria Industriale

Anno Accademico 2010-2011


CORSO

TERMOFISICA DEGLI EDIFICI


(Ing. EDILE – 06 CFU)

Prof.ssa Ing. Paola Zampiero


paola.zampiero@unibg.it

Prof. Ing. Pa ola Zampiero


ASPETTI TERMO-IGROMETRICI
DELL'INVOLUCRO EDILIZIO

1. Aria umida
2. Problematiche termo-igrometriche dell’elemento di
involucro edilizio opaco
1.Riferimento normativo (UNI EN ISO 13788)
2.Diffusione del vapore nei materiali edilizi
3.Condensa superficiale ed il fattore di temperatura,
4. Condensazione interstiziale ed il metodo di
Glaser,

Prof. Ing. Pa ola Zampiero


ARIA UMIDA
Per alcune importanti analisi nel campo della fisica tecnica
ambientale
1. lo studio delle condizioni di benessere
termoigrometrico,
2. lo studio delle prestazioni igrometriche degli elementi
costruttivi,
3. la progettazione dei sistemi di climatizzazione, etc.) è
indispensabile conoscere e descrivere nel dettaglio il
comportamento della miscela gas e vapori che
costituisce la troposfera e in cui l’uomo vive e svolge le
sue attività.

Prof. Ing. Pa ola Zampiero


ARIA UMIDA
• L’aria umida viene trattata nelle applicazioni tecniche come una
miscela di gas incondensabili e di un vapore condensabile
• Per tale miscela gassosa multicomponente può essere assunto il
comportamento di miscela ideale di gas ideali
L’aria verrà rappresentata come una miscela di due componenti:
aria secca e vapore d’acqua.
Per ricordare la presenza del vapore a questa miscela si dà il nome
di aria umida.
ARIA SECCA + VAPOR D’ACQUA = ARIA UMIDA
aria secca vapor d'acqua

(O2≅ 21%, N2 ≅ 78%, Altri gas≅


gas≅ 1% (≅ 1% in massa)
es. CO2 ,Argon,…)

acqua in fase liquida


composizione costante e in fase vapore:
durante le trasformazioni possibili transizioni di fase
Condensazione, brinamento
GRANDEZZE IN GIOCO
Umidità specifica x
Caratterizza il tenore in vapore d'acqua dell'aria umida

mv = massa di vapore contenuta in un certo volume di aria umida [kg];


mas = massa di aria secca contenuta nello stesso volume di aria umida [kgas]

Finché la pressione parziale del vapore acqueo rimane inferiore al valore


della pressione di saturazione, non si ha condensazione,
 esso è considerato a tutti gli effetti un gas ideale.

1. data la validità della Legge di Dalton (per gas ideali),


DALTON
la pressione totale p della m iscela è pari alla som m a delle pressioni
parziali pi che ciascun componente eserciterebbe se, da solo, occupasse p = pas + pv
l'intero volume V occupato dalla miscela alla stessa temperatura T

L'aria umida ha una pressione totale di 1 atm


In condizioni ordinarie (P = 1 atm; T = 0°C) le temperature dei vari
componenti, fatta eccezione per il vapor d'acqua, sono costanti e quindi Pas =
cost.
 La pressione del vapor d'acqua è invece variabile in quanto ne varia la
quantità. Prof. Ing. Paola Zampiero
GRANDEZZE IN GIOCO
DEFINIZIONE Titolo x PER MISCELA MONOCOMPONENTE
BIFASICA
mv
 X =
mtot

DEFINIZIONE Titolo x PER MISCELA ARIA UMIDA

 mv
X =
mas
GRANDEZZE IN GIOCO
pV = nRT R rappresenta il lavoro che 1 mole di
Equazione stato gas perfetti gas compie quando si espande alla
pressione P costante di 1 atmosfera in
seguito all'aumento di temperatura
mi
ni = pari a 1 Kelvin
Mi
Consideriamo un componente generico che occupi da solo il volume V

RT RT
m pv = mv pas = mas
piV = i RT MvV M asV
Mi
M vV MasV
pv = mv pas = mas
RT RT
Sostituiamo

 MvV 
 pv 
 RT   pv  MvV RT 
X= =   
 MasV   pas  RT MasV 
 pas 
 RT 

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GRANDEZZE IN GIOCO
2- Considerando che Mv = 18,01534 kg/kmole e Mas = 28,97 kg/kmol

Mv pv pv
X = = 0,622 ⋅
M as pas pas

Dove :
pv = pressione parziale del vapore acqueo [Pa];
pa = pressione parziale dell'aria secca [Pa];
p = pressione totale della miscela [Pa] = pas + pv  pas = p - pv

pv
X = 0,622 ⋅
p − pv
Umidità specifica x

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GRANDEZZE IN GIOCO
Umidità relativa φ 
L'umidità relativa φ è il rapporto (in genere espresso in percentuale) tra la
pressione parziale del vapore pv e la pressione del vapore saturo ps valutate
alla stessa temperatura.
L'umidità relativa è anche il rapporto tra la massa di vapore acqueo mv
contenuto in un certo volume V di aria e la massima massa di vapore ms
contenibile nello stesso volume (condizioni di saturazione), entrambe
valutate alla stessa temperatura T.
Si ha quindi:

Umidità relativa

Massa del vapore d'acqua alla temperatura mv pv


------------------------------------------------
---------------- ϕ= =
Massa del vapor saturo alla stessa
temperatura
mvsat pv sat
j nell'intervallo (0 ÷ 1) (0% ÷ 100%)
Pv nell'intervallo (0 ÷ Ps )
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GRANDEZZE IN GIOCO

pv
X = 0,622 ⋅
p − pv
ϕ ⋅ pvsat
X = 0,622
pv p − ϕ ⋅ pvsat
ϕ=
pv sat

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GRANDEZZE IN GIOCO
FISICA TECNICA = Entalpia
L'entalpia, solitamente indicata con H, è una funzione di stato che esprime la
quantità di energia che un sistema termodinamico può scambiare con
l'ambiente.
H = U + pV
Per le trasformazioni che avvengono a pressione costante in cui si ha
solo lavoro di tipo meccanico la variazione di entalpia è uguale al calore
scambiato dal sistema con l'ambiente esterno.
Per le trasformazioni che avvengono sia a pressione che a volume
costanti, la variazione di entalpia coincide sia col calore (Q) che con la
variazione di energia interna (∆U) che si è avuta durante il processo.
L'entalpia si misura in joule (SI, Sistema internazionale) o in calorie.

Esempio: in una reazione chimica, l'entalpia scambiata dal sistema consiste nel
calore assorbito o rilasciato nel corso della reazione.
In un passaggio di stato, come la trasformazione di una sostanza dalla sua
forma liquida a quella gassosa, l'entalpia del sistema è il calore latente di
evaporazione.
In un semplice processo di variazione della temperatura, l'entalpia scambiata
dal sistema per variazioni unitarie di temperatura è data dalla capacità
termica a pressione costante.
GRANDEZZE IN GIOCO
Entalpia dell'aria umida h 

Nell'ipotesi di miscela ideale, l'entalpia può essere espressa come


somma dell'entalpia parziale dell'aria secca e del vapore acqueo.

Rimandando a teoria di FISICA TECNICA per la trattazione completa


riportiamo l’espressione che si ottiene con semplici passaggi

H = mashas + mv hv
A pressioni totali prossime a quelle dell’atmosfera e a temperature
comprese tra 0°C e 60°C

EQUAZIONE DI STATO DELL’ARIA UMIDA

H = 0,24 ⋅ t + (595 + 0,46 ⋅ t )x


has hv
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GRANDEZZE IN GIOCO
EQUAZIONE DI STATO DELL’ARIA UMIDA

H = 0, 24 ⋅ t + x(595 + 0,46 ⋅ t )
has hv

H ≅ t + x(1,9 ⋅ t + 2500 )

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GRANDEZZE IN GIOCO
Densità dell'aria umida 
La massa di aria umida contenuta nell'unità di volume è definita da:

m mas + mv
ρ = → ρ au =
V V
MvV
mv = pv
RT pas M as + pv Mv
ρ au =
M asV RT
mas = pas
RT
Mv
= 0,622
Mas

M as
ρ au = (pas + 0,622 pv )
RT
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GRANDEZZE IN GIOCO
Temperatura di rugiada (dew point) 

Per una massa di aria umida in un determinato


stato termodinamico, si definisce temperatura
di rugiada T r la temperatura alla quale il
vapore d’acqua presente nell’aria diventa
SATURO, mantenendo costante il valore
dell'umidità specifica e la sua pressione totale p.
A questa temperatura Tr, si ha:

pv (t ) = pvs (tr )
ϕ ⋅ pvs (t ) = pvs (tr )

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GRANDEZZE IN GIOCO

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GRANDEZZE IN GIOCO

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Diagramma P,T dell’acqua
Diagramma P,T dell’acqua

http://www.lsbu.ac.uk/water/phase.html#all
Diagramma P,T dell’acqua
14000

12000
Pressione parziale [Pa]

10000

8000
Liquido
6000
17.269 ⋅t
P [Pa]

4000 Psat = 610.5 e 237.3 + t

2000

0
Vapore Ps a t [Pa], t [°C]
0 10 20 30 40 50 60

Temperatura [°C]

Pressione di saturazione
corrisponde alla massima quantità di vapore che può essere
contenuta nella miscela gassosa
TRASFORMAZIONI DELL’ARIA UMIDA
DIAGRAMMA DI MOLLIER
ti = 20°C
ϕi =70%

In queste condizioni

Temperatura
di rugiada:
tr=14
=14°
°C
Temperatura
limite
superficiale
F
O
R
M
U
L
E
LA PRESTAZIONE ENERGETICA
DELL’INVOLUCRO EDILIZIO:
I COMPONENTI OPACHI

PROBLEMI IGROMETRICI DEGLI


EDIFICI
UNI EN ISO 13788:2003

Prestazione igrotermica dei componenti e degli


elementi per edilizia
• Temperatura superficiale interna per evitare
l'umidità superficiale critica e
condensazione interstiziale
• Metodo di calcolo
UNI EN ISO 13788:2003
PROBLEMI IGROMETRICI DEGLI
EDIFICI
I fenomeni igrometrici
hanno uno sviluppo più lento
nel tempo, rispetto a quelli termici

PARTECIPAZIONE DELLE STRUTTURE

trasmissione trasmissione
del calore del vapore

tempi più lunghi,


costanti di tempo
dell’ordine di
dell’ordine di
settimane, mesi con
ore-giorni
effetti anche nel ciclo
stagionale e annuale
PROBLEMI IGROMETRICI DEGLI
EDIFICI

Criteri di progettazione per prevenire


fenomeni di degrado

• FENOMENI IGROMETRICI DI SUPERFICIE


raggiungimento di elevati valori di umidità
relativa o condensazione del vapore sul lato
interno dell'involucro edilizio;

• CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE all'interno


delle strutture perimetrali
FENOMENI IGROMETRICI DI SUPERFICIE
CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE
PROBLEMI IGROMETRICI DEGLI EDIFICI

• FENOMENI IGROMETRICI DI SUPERFICIE


• CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE
Per evitare danneggiamenti:
• intervenire sulle condizioni climatiche interne
• modificare il disegno delle parti di edificio interessate

Non si prendono (per ora) in considerazione:


• risalita capillare di acqua in murature
• accumuli di condensa all'interno di componenti edilizi
a causa di infiltrazioni di aria (calda e umida)
• problemi di tenuta all'acqua meteorica, etc.
PROBLEMI IGROMETRICI DEGLI EDIFICI
Effetti:

• degrado di intonaci;
• imputridimento delle
strutture lignee;
• formazione di muffe
sulla superficie interna;
• migrazione di sali,
formazione di efflorescenze;
• presenza di acqua condensata sulla
superficie ed all'interno delle pareti;
• riduzione del grado di isolamento termico
dell'involucro aumento della conduttività
termica;
• variazione dimensionale e danneggiamento
di manufatti (fessurazioni e deformazioni).
BILANCIO IGROMETRICO DI UN AMBIENTE

Ambiente
riscaldato:
- volume V
- temperatura ta > te
- rinnovo d'aria per infiltrazioni n
- produzione di vapore G
(persone, cottura, asciugatura panni, etc.)

Ipotesi: Regime stazionario


No condensazione superficiale
BILANCIO IGROMETRICO DI UN AMBIENTE

Portata d’aria

q=n V ρv

V: volume ambiente d’aria


n: ricambi d’aria
ρ: concentrazione di vapore (densità)

Bilancio di massa:
portata di vapore uscente =
= portata di vapore entrante +
+ produzione interna di vapore

n V ρva = n V ρve + G
BILANCIO IGROMETRICO DI UN AMBIENTE
n V ρva = n V ρve + G
nV nV nV
G G
ρva = ρve + ∆ρ =
n ⋅V n ⋅V
ρva : concentrazione di vapore ρ ve : concentrazione di vapore
ambiente (densità di vapore) esterna (densità di vapore)

R : costante dei gas


Rv: costante dei gas per il vapore acqueo
m 1  Mva  Pva
ρ= ρva =
MvaV
pva =  =
1 Pva
V RT V  R  T Rv Ta
MV
m= p MveV 1  Mve  Pve 1 Pve
RT ρve = pve =  =
RT V  R  T Rv Te
NOTA
Ras = costante dei gas per l’aria (secca) = 287 (J/kg*Kelvin
Rv = costante dei gas per il vapor d’acqua = 461.5 (J/kg*Kelvin)
BILANCIO IGROMETRICO DI UN AMBIENTE

G G
ρva = ρve + → ∆ρv =
n ⋅V n ⋅V
Pva Pve G
= +
Rv Ta RvTe n ⋅ V

In genere Rv Ta ≅ Rv Te  moltiplico per RvTa

Rv ⋅ (t a + 273)G
Pva = Pve +
n ⋅V
G
∆Pv = RvT = ∆ρv RvT
n ⋅V
BILANCIO IGROMETRICO DI UN
AMBIENTE
G
∆Pv = RvT
n ⋅V

direttamente proporzionale a
produzione di vapore per unità di
∆ Pv volume  G/V

inversamente proporzionale al
rinnovo di aria  n
Inverno  se n molto ridotto (serramenti a
tenuta) per ambienti piccoli + molte persone
 Pva elevate
Estate  frequente apertura di finestre, elevato
rinnovo d'aria
 Pva ≅ Pve
PRESSIONE DI VAPORE

(Pva - Pve) inversamente proporzionale a


n, rinnovo di aria

Pva
direttamente
proporzionale a
G/V, produzione di
vapore per unità di
volume

(Pva - Pve) maggiore portata di vapore


elevata
maggiore probabilità di
condensazione
PRODUZIONE DI VAPORE IN UN
AMBIENTE
G
∆Pv = RvT = ∆ρ v RvT
n ⋅V

Numero Produzione media oraria


abitanti di vapore G [kg/h]
1 0.25
2 0.33
3 0.42
4 0.50
5 0.57
6 0.63
FENOMENI DI SUPERFICIE
UNI 13788:2003
Pv
UR → ϕ = < 0,8 U.R. dipende da temperatura e
Ps quindi da:
valore di riscaldamento intermittente,
riferimento limite: attenuazione notturna,
U.R. = 80 % cambiamenti climatici,
su superfici
interne delle
effetti connessi con l'inerzia
pareti (normativa) termica

Specie URmin necessaria per


la crescita
Alternaria alternata 85 %
Aspergillus versicolor 75 %
Penicillium chrysogenum 79 %
Stachybotrys atra 94 %
Mucor plumbeus 93 %
FENOMENI DI SUPERICIE
FATTORE DI TEMPERATURA
UNI 13788:2003
Differenza tra la temperatura della superficie
t pi − t e interna e dell’aria esterna, diviso per la
f Rsi = differenza tra la temperatura dell’aria interna
ti − te e dell’aria esterna calcolata con una
resistenza superficiale interna Rsi

FATTORE DI TEMPERATURA MINIMO

tpi, min − t e
Si definisce f Rsi ,min con fRsi,min =
ti − t e
FENOMENI DI SUPERICIE
FATTORE DI TEMPERATURA
UNI 13788:2003
Pv
Passaggi per evitare formazione muffa con  UR → ϕ = < 0,8
Ps

Rv ⋅ (t a + 273)G
1 Pva = Pve + ti = 20 °C t e = 5°C
n ⋅V
ii , max = 80 %
i e = 80 %
17 , 269 t e
kg
3 persone  0,42
237 , 3 + t e h
Psat , e = 610 , 5 e ⇒ 872 Pa
Pa ⋅ m 3

Rv = 461,5
Pve = 0 , 8 ⋅ 872 = 697 , 5 Pa kg ⋅ K

 0 , 42   kg h   Pa ⋅ m 3 
Pva = 697 , 5 [Pa ] +   ⋅ 3  + 461 , 5   ⋅ 293 [K ]
 0 , 3 ⋅ 120   h m   kg ⋅ K 
= 2100 [Pa ]
2275 , 05
Psat , i , min = = 2843 , 8 [Pa ]
0 ,8
FENOMENI DI SUPERICIE
FATTORE DI TEMPERATURA
UNI 13788:2003
Pv
Passaggi per evitare formazione muffa con  UR → ϕ = < 0,8
Ps
17 , 269 t pi , min

= 2843 [Pa ]
237 , 3 + t pi
2 Psat , i , min = 610 , 5 e , min

 Ps   17 , 269 t

log   = log  e 237 , 3 + t 

Ricavo la t   610 ,5   
 Ps  17 , 269 t  Ps 
⇒ log   = ⇒ (237 , 3 + t ) ⋅ log   = 17 , 269 t
 610 , 5  237 , 3 + t  610 , 5 
 Ps   Ps 
⇒ 237 , 3 ⋅ log   + t ⋅ log   = 17 , 269 t
 610 , 5   610 , 5 
 Ps    Ps  
⇒ 237 , 3 ⋅ log   = t ⋅ 17 , 269 − log  
 610 , 5    610 ,5  
 p sat 
237 ,3 log  
t =  610 ,5 
 p sat 
17 , 269 − log  
 610 , 5 
FENOMENI DI SUPERICIE
FATTORE DI TEMPERATURA
UNI 13788:2003
 p sat 
237 ,3 log  
t pi , min =  610 , 5 
=
158 , 6
= 9 , 55 ° C
 p sat  16 , 60
17 , 269 − log  
 610 ,5 
t pi, min − t e 9,55 − 5
3 f Rsi, min = → f Rsi,min = = 0,3
ti − te 20 − 5

4 Si calcola → t pi , min Per ogni mese invernale

5 Si calcola
t pi, min − t e
fRsi,min = Per ogni mese invernale
ti − t e
FENOMENI DI SUPERICIE
FATTORE DI TEMPERATURA
UNI 13788:2003

5 Si trova tra quelli calcolati il fRsi, min Più alto fRsi, max

t pi, min più alta

Quest’ultimo valore fRsi, max viene assunto come limite di progetto.


Ogni componente dovrà essere progettato in modo tale che la propria
temperatura di parete, per ogni mese dell’anno, garantisca un fattore
di temperatura maggiore di quello limite di progetto
FENOMENI DI SUPERICIE
Progetto
TRASMITTANZA E FATTORE DI TEMPERATURA

flusso termico (parete)  ϕ ' = U(ti - te) W


in funzione di tpi  ϕ ' = hi (ti - tpi) W
ti − tpi
Uguagliando flussi  U (ti - te) = hi (ti - tpi) U = hi
ti − t e
ti − t pi
U = hi
U = hi (1 − fRsi )
ti − te
t pi − t e
f Rsi =
t i − te

Deve
fRsi > fRsi ,max 1 − f Rsi < 1 - fRsi ,max
risultare

Quindi U = hi (1 − fRsi ) < hi (1 − fRsi ,max )


FENOMENI DI SUPERICIE
Progetto
TRASMITTANZA E FATTORE DI TEMPERATURA

U = hi (1 − fRsi ) < hi (1 − fRsi ,max )

 W 
U = 4(1 − 0,3) = 4 ⋅ 0,7 = 2,78 2 
m K 
FENOMENI DI SUPERICIE
TRASMITTANZA E FATTORE DI
TEMPERATURA
Valore di progetto per strutture
perimetrali
U = hi (1 − fRsi ) < hi (1 − fRsi,max )
Ricordiamo che
Pva
Umax Umax
t pi − t e
f Rsi =
ti − te
Fenomeni Umax
di superficie

Trasmittanza
massima

in riferimento ai
valori massimi
ammissibili
dell’umidità
relativa sulle
superfici delle
pareti
Fenomeni Umax
di superficie

Trasmittanza
massima

in riferimento ai
valori massimi
ammissibili
dell’umidità
relativa sulle
superfici delle
pareti
CLASSI DI CONCENTRAZIONE DEL
VAPORE IN UN AMBIENTE

UNI 13788
CLASSI DI CONCENTRAZIONE DEL
VAPORE IN UN AMBIENTE

I dati riportati
in figura A.1
sono ricavati
per edifici
dell’Europa
Occidentale.
Per ottenere
valori
applicabili ad
altri
∆Pv = 400 Pa climi, possono
essere utilizzati
dati misurati.

UNI 13788:2003
FATTORE DI TEMPERATURA E CLASSI DI
CONCENTRAZIONE DEL VAPORE IN UN
AMBIENTE

UNI 13788:2003
FENOMENI DI SUPERFICIE
Parametri di controllo
U = hi (1 − fRsi ) < hi (1 − fRsi ,max )
G
∆Pv = RvT = ∆ρv RvT
n ⋅V
due tipi di controllo:

ALTO n: ventilazione degli ambienti interni


sufficiente, prelevando aria dall’esterno per
diluire la concentrazione di vapore
(riduzione di Pvi)

BASSA U: idoneo isolamento termico delle


pareti per assicurare temperature
superficiali interne (tpi) superiori al valore
limite
FENOMENI DI CONDENSAZIONE
INTERSTIZIALE
FENOMENI DI CONDENSAZIONE
INTERSTIZIALE
nei mesi invernali (valori medi mensili)
Pvi > Pve e ti > te
LEGGE DI FICK:
in assenza di condensazione
g'v = flusso di vapore = costante

gv =
' (Pvi − Pve )  kg 
'  m2 s 
zvt  
z’ = resistenza alla trasmissione del vapore
1 L 1  m2 sPa  1/ββ i e 1 β e = resistenze
∑ δ + β  kg 
'
zvt =  + di trasporto di massa
 βi e   convettivo (trascurabili)

Li m2 sPa 
=∑ 
'
zvt 
i δ i  kg 
δ=permeabilità al
resistenza strato di materiale
vapore [kg/msPa]
FENOMENI DI CONDENSAZIONE
INTERSTIZIALE

Trasmissione del Trasmissione del


vapore calore
Pvi > Pve ti > te

g'v = (Pvi - Pve) / z‘v ϕ ' = (ti - te) / R't


[kg/m2s] [W/m2]
FENOMENI DI CONDENSAZIONE
INTERSTIZIALE
FENOMENI DI CONDENSAZIONE
INTERSTIZIALE
Metodo di Glaser
confronto grafico dell'andamento di Ps e di Pv

La Pv è calcolata in funzione delle temperature interna ed esterna

Pv (ie ) = ρv (ie )Rv T(ie ) ρ: concentrazione di


vapore interna (densità)
Rv ⋅ (t a + 273 )G R v : costante dei gas di
Pva = Pve + vapore
n ⋅V T = temperatura UR =Pv/Ps
La Ps è calcolata in funzione della temperatura inerna della
struttura di elevazione

17.269t
Ps = 610.5 e 237.3+t t = temperatura
FENOMENI DI CONDENSAZIONE
INTERSTIZIALE
Procedura:
Calcolo della distribuzione di temperatura
nella struttura a partire dal flusso
ϕ p = U A (ti – te) = hi A (ti – tpi)

tpi = ti – (ti – te) U/hi

Ps
Calcolo della distribuzione di pressione di
saturazione nella struttura

Re sisten za a lla diffu sione d el vap ore z'v


In questo caso è una curva perchè considero
variabile la tpi

Calcolo della pressione di vapore interna


Pv

Linea di congiungimento valore interno-


esterno
R esiste nza alla diffusione del va por e z' v
FENOMENI DI CONDENSAZIONE
INTERSTIZIALE

Procedura: Confronto Pv - Ps
Zona di
condensazione

Ps
Ps
Pv
Pv

Resistenza alla diffusione del vapore z'v


PROBLEMI IGROMETRICI DEGLI EDIFICI
FENOMENI DI CONDENSAZIONE
INTERSTIZIALE
Se calcolo la distribuzione di pressione di saturazione
nel punto di contatto tra uno strato e l’altro

NON SI FORMA
CONDENSA
FENOMENI DI CONDENSAZIONE
INTERSTIZIALE
Se calcolo la distribuzione di pressione di saturazione
nel punto di contatto tra uno strato e l’altro

SI FORMA
CONDENSA
FENOMENI DI CONDENSAZIONE
INTERSTIZIALE

Condizioni per verifica positiva


• Calcolo sulla base di condizioni climatiche medie
mensili
• Valutazione delle condizioni nel ciclo annuale

Quantità di vapore che condensa (in inverno)


Secondo la UNI EN ISO 13788: 2003
• UGUALE o inferiore a quella che evapora (in estate)
• INFERIORE al limite massimo ammissibile per il
materiale
Secondo 1° versione del DLgs 192/05
• NON DEVE VERIFICARSI CONDENSAZIONE
• Rimodificato in linea con la UNI EN ISO 13788: 2003
FENOMENI DI CONDENSAZIONE
INTERSTIZIALE
Criteri di intervento su strutture non
idonee
Modifica dell’andamento della pressione di
saturazione
maggiore resistenza
esterno termica R'
disposizione
degli strati maggiore resistenza
interno alla diffusione del
vapore z'v

inserimento sul lato interno


di un materiale ad alta
resistenza alla diffusione
(barriera al vapore)
FENOMENI DI CONDENSAZIONE
INTERSTIZIALE

Criteri di intervento su strutture non idonee

Modifica dell’andamento della pressione di


saturazione

P materi

P
m ateri

strato

Resistenza alla diffusione del vapore z'v


FENOMENI DI CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE

Quantità di vapore che condensa

Bilancio delle portate di vapore


Portata entrante (g'vi) =
= portata uscente (g've) + quantità di
condensa
g'vi - g've = g'c
g'c = portata di vapore condensata per unità di
area
Condensazione: g'vi - g've > 0
Evaporazione della condensa: g'vi - g've < 0
FENOMENI DI CONDENSAZIONE
INTERSTIZIALE
Calcolo della condensa
Bilancio delle portate di vapore
Portata entrante

'
gv =
(Pvi − Pve )  kg 
'  m2 s 
zv  

g vi
'
=
(P vi − P *
v )  kg 

zv '*  m 2 s 
Pv*

gve
'
=
(P *
v )
− Pve  kg 
− zv  m s 
'* 2
z 'v
Quantità di acqua condensata zv'*
g'c = g'vi - g've
FENOMENI DI CONDENSAZIONE
INTERSTIZIALE
Criteri di intervento su strutture non idonee

Smaltimento della condensa

ventilazione naturale con aria esterna


della zona (intercapedine) interessata
alla condensazione

Modifica delle condizioni ambientali interne

Diminuzione della pressione del vapore


nell’ambiente con un maggiore controllo
delle condizioni termoigrometriche, per
esempio mediante ventilazione controllata
PERMEABILITA’ AL VAPORE

CALCOLO GRAMMI CONDENSA

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