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STORIA

DEL

TERRITORIO VICENTINO
DI

GAETANO MACCÀ.
Tom. XI.

PARTE SECONDA

CHE CONTIENE LA STORIA DELLE VILLE SOG-


GETTE AL VICARIATO DI SCHIO.

________________

CALDOGNO

1814

Presso Gio: Battista Menagatti


Nescire quid antea quam natus sis acciderit,
id est semper esse puerum

Cic. in Or
STORIA DI POSENA

CAPITOLO PRIMO.

Stato antico, e presente di questa villa.

Posena è lontana da Vicenza miglia 25 e da Schio quindici. La memoria più antica che
siami capitata sotto l'occhio di questa villa fu in un documento del 1216, 19
giugno, col mezzo del quale il Vescovo di Trento Federigo accordò ad Odolrico, ed
Enrico di Posena il monte detto Costa Cartura, che stendesi da Folgaria fino al
canale di Centa ad construendum et consignandum in illo Monte viginti Curtes seu
Mansos vel plures etc. (1). Questa villa è registrata nelle liste più antiche delle ville del
territorio Vicentino collo stesso nome di Posena, cioè in quella del codice A del 1262
(2), ed in quella dello statuto del 1264 (3) dell'archivio della città. Essa giace in una
valle circondata da alti monti, per mezzo la quale scorre il torrente, che ha lo stesso
nome di Posena , il quale principia, non in Folgaria, come scrive il P. Barbarano
(4), ma bensì alle radici della montagna chiamata Bibulca, e volgarmente Borcola
(5), nella valle caprara, la qual valle è nel distretto di questa villa circa sette miglia
sopra la chiesa parrocchiale. Viene poi questo torrente accresciuto ne' tempi piovosi
dalla valle della Borcola situata ne' confini verso Terragnuolo, e da altre valli di que'
contorni. Coll’ acqua del torrente Posena vengono girate in questa villa nove ruote di
mulini, due seghe da legname, e un follo da mezzelane. Questo torrente chiamato
dal suddetto Barbarano fiume, produce, come dice il Barbarano stesso, Trutte
delicatissime con marsioni, ed altri pesci (6). Delle sue Trote fa menzione anche
Francesco scoto nel suo Itinerario d'Italia (7). Il Distretto di Posena consiste in monta-
gne, monti, alcuni colli, colline, e poco piano situato lungo il suddetto torrente. Il
terreno tanto di questo piano, quanto delle altre parti posto in coltura dall'industria
degli abitanti, è assai fertile. Questa villa è provveduta di più sorgenti di buon'acqua.
All'intorno confina coi Laghi villa Vicentina, con Terragnolo, e Vallarsa ville
Austriache, colla Valle de' Conti, e colle Fusine del distretto Vicentino. Per mezzo la
villa evvi una strada pubblica che conduce in Germania. Tanto di questa strada, quanto
delle altre due una per la Valle de' Conti l' altra per la Valle dell'Astico, che conducono
in Germania parla lo statuto Vicentino del 1264 colle seguenti parole:
„ De stratis tridentini recuperandis
Item statuimus, et ordinamus, quod tres strate fiant pro ire tridentum, que poscint
carrigiari, unam per vallem levogre, aliarn per vallem posine, et tertiam per
vallem asctici, et una dictarum stratarum, que congruentius, et levius, et melius
possit, et planior ad equitandum, et carrezandum fiat, et fieri, debeat per commune
Vicentie supradictum, et per vicentinum districtum, si commune tridenti fecerit, et
voluerit facere eamdem stractam per suom districtum, relique vero due strate fiant per
consortes si volent, et quod quatuor homines religiosi, et fideles, qui nulli laico
subiaceant, debeant mitti per potestatern ad videndum unde melius, et levius possit fieri
dicta strata, qui quatuor religiosi debeant mitti secrete, ita quod nullus sciat excepto
potestate „ (8). Le stesse parole leggonsi anche nello statuto del 1311 (9).
Nel distretto di Posena vi sono le montagne chiamate campiglia, e Passubio. Rapporto a

questa seconda ecco ciò che scrive il conte Francesco Caldogno: i Posenati ...
s'opposero alla violenza de Roveretani sopra la montagna di Passubio, ed avendoli
con la forza ribattuti, gli han tirati in suo molto avvantagioso accordo ec. „ (10). Tutta
questa villa, e sue montagne sono feudo di casa Velo, del quale fu investita cotesta
comunità da tempi antichi. Di fatti storici appartenenti a questa villa altro non ho
raccolto, se non che nell' anno 1509 in cui bolliva la guerra mossa da varie potenze
contro la Veneta Repubblica in vigore della lega di Cambrai, nel comparire che fecero
quivi i soldati Tedeschi, i Posenati si ribellarono alla detta Repubblica, forse per non
trovarsi valevoli a potere resistere alla potenza nemica; ma subito dai soldati di Schio
furono ridotti all' ubbidienza della stessa Repubblica (11). Le famiglie di questa villa,
e del comune delle Fucine soggetto nello spirituale alla chiesa di Posena,
secondo l' ultimo computo Veneto sono 435, le anime in tutte 2348. Rispetto al
dazio della macina, e alla gravezza del campatico veggasi ciò che abbiamo detto
nel fine del capitolo primo della Storia delle Fucine.
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(1) Notizie Istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto Vescovo di Trento vol. 2 p.


110 col. I.
(2) Pag. 23
(3) Pag. 95
(4) Storia Ecc. di Vic. libro VI, pag. 21V.
(5) V. Relazione delle Alpi Vicentine ec. del co. Franc. Caldogno ms. copia presso
di me p. 106.
(6) Storia Ecc. di Vic. libro VI, pag. 21.
(7) Pag. 75 in Vic. 1610.
(8) Pag. 62 tergo nell'Archivio della città.
(9) Pag. 74 tergo ivi.
(10) Relazione delle Alpi Vicentine sopraccitate pag. 88.
(11) Storia ms. di Schio di Giacomo Bozzolo, copia presso di me pag. 37.

CAPITOLO II.

Storia Naturale.

Il celebre Naturalista Giovanni Arduino fa menzione di un marmo che trovasi


nelle montagne ossiano alpi di Posena così da esso appellate, il qual marmo,
come egli dice , è minutissimamente cristallizzato, e compatissimo, bianco per
lo più quasi come lo stesso Pario, e Carrarese, ma talvolta anche leggermente
tinto, o variegato di cinericcio, di rossetto, e di altri colori (1). Del marmo
che trovasi nelle alpi di Posena parla lo stesso Arduino anche nelle sue osservazioni
chimiche (2). Un simile marmo v'è altresì, come dice lo stesso Arduino, nelle alpi
di Recoaro, di Arsiero, di Velo, del Tretto, e di Schio (3): e altrove scrive, che
la base dei monti minerali di Posena è formata dalla pietra lardara (4). In una raccolta
di marmi Vicentini, di Posena vi sono i seguenti : Pallido venato: Capellino:
Pavonazzo misto: Capellino variato: Rosso consimile a quello di Francia:
Verdiccio pallido a onde: Capellino macchiato: Bargiglio chiaro vajolato (5).
Nella raccolta Barettoni di Schio di Posena si trovano i seguenti : Marmo rosso
carneo bellissimo con rosso, e giallo: Marmo macchiato di bianco, cinereo, e
castagnino, con qualche apparenza di Africano: Marmo macchiato di rosso , nero,
e giallo albicante, che tiene un poco del rossone di Francia: Marmo rosso
bellisimo, con linee celesti e giale: Marmo celeste verdeggiante, con macchie
castagnine, ed oscure: Marmo cinereo carico con piccole macchie bianche. Di più in
questa stessa raccolta vi sono di Posena: Pietra arenaria, quale polverizzata s'
adopera dai fabri nelle fucine per lavorare il ferro: Miniera o Pirite di Pirite;
Miniera ossia Mica in pietra nericia à strati; e Terra cinerea saponacea con
Mica. Il sopraddetto Arduino in certo altro suo opuscolo dice, che in Posena
osservasi: qualche strato di Limo bituminoso pieno di Alghe, e di altre erbe
acquatiche, e di gusci di Conchiglie (6). Finalmente, il conte Francesco
Caldogno nella sua Relazione delle Alpi Vicentine fa menzione di una miniera
di ferro che trovasi in Posena (7).

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(1) Raccolta di Memorie ec. Opuscolo primo pag. 42.
(2) Pag. 10
(3) Raccolta di memorie sopraccitate ivi.
(4) Ivi Opuscolo 4 pag. 6.
(5) V. Nostra Miscell. ms. in 4 Tomo XII, Pag. 179. 181.
(6) Raccolta di memorie etc. Opusc. XI, pag. 181
(7) Copia presso di me pag. 108.

.
CAPITOLO III.

Della chiesa parrocchiale.

La chiesa parrocchiale vecchia di Posena intitolavasi s. Margherita, come raccogliesi


da un documento del 1446, 16 maggio, che così comincia: In Villa de poxina
Vincentini districtus in contrata ecclesie, et sub portico ecclesie Sancte
Margarite de poxina etc. (1). Da questo documento apparisce, che in que' tempi
detta chiesa aveva il suo portico, come l'avevano per lo più le chiese antiche. Questa
fu eretta in parrocchiale, e separata da quella di Velo nell'anno 1403 (2). Fu
reedificata poco dopo la metà del secolo XVI. come si raccoglie dalla visita Ve-
scovile fattale nell'anno 1561, 17 settembre nella quale leggesi : Ecclesia est noviter
constructa et pulcra etc. (3): e fu consacrata nell'anno 1753 ai 24 di agosto (4). Dopo
pochi anni venne di nuovo fabbricata in più magnifica forma. Ecco la licenza di poter
ciò fare : „ Licenza di poter rompere le mura della Chiesa Parrocchiale di Posina di
questa Diocesi per ampliare, inalzare, ed allargarre la medesima ec. (5). Fu poi
consecrata nell'anno 1764 ai 24 di agosto, come indica la seguente iscrizione scolpita
in marmo nero che leggesi fuori del presbiterio alla parte del vangelo:
D. O. M.
In honorem Beatae Mariae semper Virginis Ecclesiam hanc, et Altare majus
Emus, ac Rev. D. D. Antonius Marinus S.R.E. Cardinalis Priolus Episcopus
Vicentinus Dux Marchio et Comes die XXIV. Augusti An. MDCCLXIV.
solemniter consecravit, et Dedicationis Anniversarium quotannis celebrandum
Dominica ultima ejusdem mensis constituit; Archipresbytero Antonio Floriani,
cujus diligentia, ac Populi pietate a fundamentis regdificata fuit.

Io questa consecrazione fu dedicata all' Assunzione di Maria Vergine, e a s.Margherita


Vergine, e Martire, come leggesi nel libro Diversorum 4 a detta data. Questa
moderna chiesa adunque di Posena giace in piano nel centro della villa. Ha sei
altari, ed è una delle belle chiese del territorio. Le tavole degli altari del
Carmine, e di s. Margherita sono stimate, e dicesi che siano del Carpioni. Quella
dell'altare del Rosario è di Gaetano Scabari di Arzignano. Questa chiesa appartiene ad
ambedue i comuni di Posena, e Fucine, come dissi anche nella storia delle Fucine.
Riconosce per matrice la chiesa di Velo (6). Già tempo nel sabato santo il parroco di
Posena portavasi alle funzioni della sua matrice, era non più; ma le contribuisce ogn'
anno un cero di circa libre cinque. E' uficiata da un rettore, così, chiamato nelle visite
del Vescovo Ant. Marino Priuli (7), eletto dal Vescovo di Vicenza, e da due
cappellani. Tra i suoi antichi rettori trovai i seguenti. Del 1403, 23 febbrajo :
Dominus Presbyter Joannes ae Alemania Rector ... Ecclesie Sancte Margarite de
Posina (8). Del 1428, 13 genuajo testimonio ad un testamento fatto in Posena : Ve-
nerabile viro domino presbytero Johanne blancho de Alemania rettore ecclesie
Sancte Margarite de ditta villa de Posina (9). Del 1480, 24 novembre pure
testimonio ad un altro testamento fatto in Posena : D. Presbytero Odorico de Alemania
alta q. Henrici Rectore Ecclesie Sancte Margarite de Poxina (10). Che questo titolo
di rettore appartenga al parroco di questa chiesa anche oggidì apparisce dalle bolle
Pontifizie delle collazioni de' benefici. Quella del Pontefice Innocenzo XI. del 1686
così comincia: Innocentius Episcopus etc. Dilecto Filio Gregorio Novello Rectori
Parochialis Ecclesie Sancte Margarite loci de Posina Vicent. dioec. etc. (11). Alla
chiesa parrocchiale di Posena era soggetta anticamente la chiesa parrocchiale dei Laghi
con quella di Cavallaro, la quale si separò da essa, e fu eretta in parrocchiale
nell'anno 1566 (12).

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(1) Nostra Miscell. ms. in 4 T. III, p. 80.


(2) Visite del Vescovo Ant. Marino Priuli anno 1744 13 ottobre pag. 126, e Nostro
Codice diplomatico Vic. ms. alla data del 1403, 13 febbrajo.
(3) Libro D. Visitationum pag. 162.
(4) Diversorum 3. in Cancelleria Vescovile a detta data.
(5) Libro Diversorum 3 alla data del 1755, 10 aprile in Canc. Vescov.
(6)Barbarano, Stor. Eccl. di Vic. lib. VI pag. 203.
(7) Anno 1744,13 ottobre pag. 126.
(8) Nostro Codice dipl. Vic. ms. a detta data.
(9) Rogiti detti Testamenti in Archivio dei Notai defunti.
(10) Nostra Miscell. ms. in 4 T. III, p. 85.
(11) Collationum Beneficior. in Cancell. Vesc. a detto anno pag. 34 tergo.
(12) V. Visite del Vescovo Civrano pag. 249.

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