Vous êtes sur la page 1sur 16

Ci troviamo a vivere in un periodo difficile per i a costruire insieme il giornale della Facoltà di Eco-

giovani, per i lavoratori e per chiunque debba conta- nomia, proponendoci i vostri articoli e altre forme di
re solo sulle sue forze per (soprav)vivere. collaborazione.
Lavoro giovanile fa rima solo con precariato mentre Questa primissima uscita de “lo Squilibrio” è stato
diritti e dignità delle donne, degli studenti, dei lavo- pensata come una presentazione di quello che sarà il
ratori, dei migranti sono calpestati di continuo. giornale vero e proprio.
Siamo testimoni del sistematico smantellamento Ogni uscita del giornale sarà caratterizzata da un
dell’università e della scuola pubblica, solo pochi argomento come Università, ambiente, lavoro, ed
giorni fa umiliata per l’ennesima volta dalle parole altre tematiche che saranno analizzate in ogni nuova
di questo governo. pubblicazione.
Assistiamo inermi alla privatizzazione selvaggia di Per mostrare ciò che sarà il giornale, vi presentiamo
ogni servizio e bene che dovrebbe rimanere degli articoli su alcune delle tematiche che saranno
“pubblico” così da arricchire l’intera popolazione. affrontate in futuro nelle pagine de “lo Squilibrio”.
Ne è dimostrazione l’ultimo tentativo di arrivare a
Collettivo di Economia
privatizzare un bene primario come l’acqua!
Nel nostro piccolo studiamo in una Facoltà che già
soffre fortemente dei tagli all’istruzione. Molti do-
centi sono andati in pensione, molti ne andranno e *La nascita de “lo Squilibrio” è stata possibile grazie ai
con le nuove regole solo pochi di questi verranno fondi erogati dall’Università La Sapienza di Roma, otte-
sostituiti. Cosa vuol dire lo capite da soli, basti pen- nuti dal Collettivo di Economia per il finanziamento di
sare all’affollamento di lezioni ed esami già prima due progetti culturali. Oltre alla sovvenzione per il gior-
di questa situazione. nalino abbiamo, infatti, ottenuto i fondi per una 3-giorni
In un contesto di questo tipo abbiamo sentito la ne- di incontri e dibattiti che si terrà nella prima metà di
cessità di dar vita ad un mezzo di comunicazione maggio. Durante questa serie di iniziative tratteremo
fatto dagli studenti e dalle studentesse. Un mezzo di argomenti come le Lotte per i Beni Comuni ed il rapporto
comunicazione che possa trattare di questi e tanti Economia-Ambiente.
altri argomenti.
E’ un’idea, un progetto ambizioso e non è da soli
che vogliamo portarlo avanti. Proprio per questo
vogliamo sentire le vostre idee e i vostri suggeri-
menti: per capire gli interessi comuni e per invitarvi

Contatti

Per le vostre impressioni e i vostri commenti, e per par-


tecipare attivamente alla redazione de “lo squilibrio”,
contattateci a:
laboratorio6b@subvertising.org
oppure su facebook collettivo Economia La Sapienza
www.facebook.com/laboratorio6b
Per ulteriori informazioni e per la versione online del
giornale:
www.laboratorio6b.altervista.org
2
Economia: che succede in facoltà?
Escludendo da questo computo tutti quei docenti
che, in quanto "baroni", mandano a far lezione ed
Viaggio tra tagli e disservizi in una facoltà esami individui sottomessi di vario genere, possia-
ormai agonizzante. mo pacificamente sostenere che, fatta eccezione per
le lezioni del primo anno, dal secondo anno in poi
di Emanuele Losardo più della metà delle lezioni e quasi tutti gli esami
sono presieduti da ricercatori che in quanto tali do-
Non dite che non vi avevamo avvertito! vrebbero stare in studio a far ricerca. Bisogna ricor-
Potrebbe sembrare strano un articolo che inizia in dare che quelle persone definite "assistenti" dalla
questo modo, peccato non poter fare diversamente. maggior parte degli studenti, in realtà sono ricerca-
Perché dopo più di due lunghi anni di mobilitazioni, tori, quasi sempre precari, sotto contratto e pagati
assemblee e produzione di documenti, tutto ciò che per fare ricerca e svolgere, solo se lo desiderano, un
il movimento degli studenti e delle studentesse ha limitato numero di ore di compiti didattici.
cercato di portare all'attenzione di coloro che fre- Detto ciò, perché l'attività di docenza è delegata ai
quentano la facoltà (e l'Università in generale), si sta ricercatori? Ovviamente il merito è tutto della man-
drammaticamente rivelando con evidenza. naia Gelmini – Tremonti – Brunetta che fin dalla
È ormai chiaro che si sta parlando degli effetti della legge 133 ha sottoposto gli atenei italiani a tagli folli
"riforma" dell'Università sfornata dal ministro Gel- sulle spese ed in particolare ai blocchi delle assun-
mini in combutta con i Ministri Brunetta e Tremonti zioni per nuovo personale docente. In sintesi, a fron-
responsabili della purtroppo nota legge 133/2008. te dei massicci pensionamenti di professori non cor-
Gli effetti, naturalmente, si sono fatti sentire anche rispondono assunzioni proporzionali di nuovi docen-
sulla facoltà di Economia, aggravando in quest'ulti- ti.
mo anno le già pessime condizioni in cui da tempo Bastano pochi nomi perché tutto sia più chiaro. In
riversa la facoltà. due anni hanno cessato o cesseranno l'attività didat-
tica docenti come Tosato, Gnesutta, Impicciatore,
Partiamo innanzi tutto dall'area didattica: quante Gandolfo, anche i professori Giovannini e Tucci
sono le lezioni e gli esami tenuti effettivamente da che sono purtroppo venuti a mancare. Tutti questi
veri docenti ossia da personale in possesso di questo
titolo?

3
professori da chi sono o saranno sostituiti? Ovvia- che sul personale addetto alle pulizie; ecco quindi
mente da ricercatori precari, tramite accorpamenti che, in particolare durante il periodo di esami, gli
di canale improvvisati o ancora attraverso contratti studenti e le studentesse si trovano a studiare in una
speciali per prolungare l'attività didattica a professo- struttura dove la metà delle aule è chiusa per l'im-
ri che a quasi 80 anni forse sarebbe giusto andassero possibilità della facoltà di provvedere alle pulizie!
in pensione. Per questo non sorprendetevi se durante l'orario di
Analizzando questa situazione è chiaro che a subire apertura del laboratorio informatico vi sarà vietato
il danno è sempre in primis lo studente, che ormai l'ingresso, in quanto sarà certamente in corso un esa-
da 20 anni subisce sulla propria testa le "riforme" di me o una lezione a causa della mancanza di aule,
governi schiavi degli interessi privati e totalmente che non mancano, ma che restano chiuse. Tutto ciò è
impermeabili alle proteste di chi vuole fruire libera- aggravato dai restrittivi orari di apertura e chiusura
mente della cultura. La seconda vittima eccellente è delle biblioteche. A parte la Biblioteca "Barone"
il livello di qualità degli atenei perché l'attività di- tutte le altre chiudono nel migliore dei casi alle ore
dattica è praticata da chi docente non è, da profes- 18 (e solo in alcuni giorni).
sionisti esterni che svolgono privatamente incarichi Insomma, uno studente che deve preparare un esame
più remunerativi e impor- in una facoltà come Econo-
tanti per loro stessi oppure, mia non ha uno spazio libe-
ancora, attraverso accorpa- ro e adeguato per farlo. E
menti di canali diversi per se vuole cercare informa-
sopperire alla mancanza di zioni utili alla sua prepara-
personale docente. zione, non ha neanche la
possibilità di navigare su
Purtroppo gli effetti collate- Internet perché il più delle
rali della "riforma" non si volte il laboratorio è fuori
fermano qui. Oltre al blocco uso o occupato da profes-
del turn over non possiamo sori o peggio ancora chiu-
tralasciare i danni causati so.
dai tagli al Fondo di Finan- È chiaro che la sala lettura
ziamento Ordinario (FFO) dell'acquario non può esse-
che si osservano anche sui servizi erogati e sulla re la soluzione: in confronto la sala d'aspetto di un
struttura della facoltà di Economia. Qui, preventiva- aeroporto internazionale sembra un luogo più adatto
mente, è doveroso sottolineare che questi tagli por- allo studio.
teranno 36 università italiane su 60 circa al tracollo Con un po' di buon senso e una gestione oculata for-
finanziario, tanto che l'unico appiglio per rettori con se, fino ad un paio di anni fa, avremmo parlato di
i bilanci in "profondo rosso" è il decreto Milleproro- una facoltà in condizioni migliori. Ciò non toglie
ghe del Governo Berlusconi. che il finale, ad oggi, sarebbe stato comunque iden-
Mantenendo lo sguardo solo sulla nostra facoltà, tico per la mancanza dei fondi necessari al manteni-
come non parlare delle tristi condizioni in cui versa- mento minimo di una struttura grande come la facol-
no la struttura e tutti i servizi. La responsabilità non tà di Economia.
è unicamente dei tagli al FFO, anzi qui vale la rego-
la se non ci penso io ci pensa Dio, e cioè: se i danni Arrivati a questo punto, riflettendo bene sulla condi-
non li causano i tagli, provvede sempre e comunque zione in cui versa la nostra facoltà e forzando non di
chi in facoltà comanda e detta legge ossia Preside, molto l'immaginazione, sembra quasi di poter vede-
docenti, etc etc. re, in piccolo, tutte quelle contraddizioni che caratte-
Basta dare uno sguardo ai laboratori, anzi al labora- rizzano un paese alla deriva come l'Italia.
torio di informatica. In una facoltà con circa 8000 Abbiamo visto la condizione dei ricercatori costretti
immatricolati l'unico laboratorio attivo, mal funzio- di fatto a svolgere l'attività di docenza; il loro status
nante, spesso è chiuso per metà dei giorni della setti- di precari a tempo indeterminato li porta a dover
mana e ad oggi osserva un orario (definito tempora- svolgere attività estranee all'oggetto del loro contrat-
neo da un mese) che limita l'apertura al lunedì – to sotto il ricatto di docenti e presidi sempre pronti a
mercoledì - venerdì. "farli fuori" di fronte alla loro determinazione nel
Le migliaia e migliaia di euro spesi per l'adegua- non chinare la testa a questi abusi di potere.
mento della struttura sono stati gettati nella pattu- Abbiamo visto i tagli al personale non docente, che
miera con spese inutili come i tornelli di ingresso portano alla carenza di servizi per gli studenti e le
con tessera mai entrati in funzione, i PC mal funzio- studentesse e al crollo della qualità degli stessi: bi-
nanti con connessione instabile e settaggi senza sen- blioteche che chiudono in pieno pomeriggio impe-
so (notare le tastiere). In più, i tagli di cui si sta par- dendo di poter studiare ed usufruire dei cataloghi
lando, hanno portato a far risparmiare la facoltà an- fino a sera, aule e laboratori perennemente chiusi,
4
assenza totale di spazi liberi per gli studenti e le stu- scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato
dentesse, laboratori tecnologicamente arretrati, inef- hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa
ficienza delle segreterie dove si ricevono informa- resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto
zioni contrastanti e incoerenti, lentezza della buro- il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante
crazia e molto altro ancora. segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica,
intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pub-
Per chiudere questa indecorosa carrellata, come non bliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si
spendere qualche parola sulla sicurezza nella facoltà anemizzino e comincia a favorire le scuole private.
di Economia? Non tutte le scuole private. Le scuole del suo parti-
Pochi sanno che l'intero piano -2 della facoltà è in to, di quel partito. Ed allora tutte le cure comincia-
gran parte illegale: non è collaudato e non sono ri- no ad andare a queste scuole private. Cure di dena-
spettati i criteri antincendio; insomma è in linea con ro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i
la tradizione dell'edilizia italiana. Purtroppo analiz- ragazzi ad andare a queste scuole, perchè in fondo
zando l'intera struttura si trovano numerose violazio- sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si
ni delle leggi sulla sicurezza e in questo contesto la danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di
facoltà ha deciso di intervenire in maniera decisa dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti
munendo ogni piano di un kit di emergenza compo- a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pub-
sto di megafono, guanti, faro e manuale di salvatag- bliche alle scuole private. A “quelle” scuole private.
gio, naturalmente dimenticando le scale antincendio Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce
fatiscenti dove la ruggine corrode i gradini e i piani, meglio. Così la scuola privata diventa una scuola
le porte antincendio rotte o bloccate, gli estintori privilegiata. Il partito dominante, non potendo tra-
scarichi e via degenerando. sformare apertamente le scuole di Stato in scuole di
partito, manda in malora le scuole di Stato per dare
In sostanza è evidente, ormai, che lo sfascio della la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione,
nostra facoltà e dell'Università in generale è dovuto amici, in questo convegno questo è il punto che bi-
alla somma di malagestione e tagli continui all'Uni- sogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bi-
versità pubblica, mascherati come riforme, da parte sogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cuci-
di un Governo impermeabile alle legittime richieste na. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto:
degli studenti e delle studentesse. È nostro dovere rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in
non smettere di lottare per ottenere un'Università malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro
efficiente, libera e accessibile; né possiamo accon- bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sul-
tentarci considerandoci fortunati di ciò che abbiamo le scuole private. Non controllarne la serietà. La-
attualmente. Purtroppo il pensiero dominante, nella sciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i
facoltà di Economia, porta molti studenti a sentirsi titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami
appagati in quanto non siamo ridotti come altre fa- siano burlette. Dare alle scuole private denaro pub-
coltà (per esempio Scienze della Comunicazione o blico. Questo è il punto. Dare alle scuole private
Biologia). Seguendo questo ragionamento, a breve, denaro pubblico.
ci troveremo con poco più di nulla in mano. La di-
mostrazione l'abbiamo avuta da quando, anche ad
Economia, sono stati introdotti i test di valutazione
per l'ingresso nella facoltà, strumento utile solo per
derubare qualche spicciolo dalle tasche delle fami-
glie e far fare cassa alla facoltà. Dunque è ora di
aprire gli occhi e fare di tutto per difendere l'Univer-
sità pubblica...se non ora, quando?

Le seguenti parole sono state pronunciate da Pietro


Calamandrei l'11 febbraio 1950 e oggi, purtroppo,
risultano più attuali che mai:

Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un


partito al potere, un partito dominante, il quale però
formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la
vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su
Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i
manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larva-
ta dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi
delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in
5
D-istruzione pubblica o: peso all’interno dell’università, mentre saranno dei
privati ad esprimersi relativamente alle decisioni
come introdurre una riforma non
dell’Ateneo, e certamente rappresenteranno gli inte-
ancora approvata ressi privati a scapito dell’università pubblica.
In secondo luogo, verranno dimezzate le facoltà:
Di Kora
– Scienze politiche e Statistica saranno unite;
22 dicembre 2010- Mentre migliaia di studenti e – Filosofia, Lettere, Scienze Umanistiche e Studi
studentesse sono in corteo, dopo mesi di mobilita- Or ient a li ver r a nno nu ova ment e a ccor pat e;
zione contro il ddl gelmini, arriva la notizia: alla – Architettura Valle Giulia e Architettura Ludovico
camera è stata approvata la nuova riforma universi- Q u a r o n i d i v e n t er a n n o u n ’ u n i c a f a c o l t à ;
taria; la cosa, purtroppo, non sorprende particolar- – Medicina II si unirà a Psicologia I e II per formare
mente, visto che governi sia di destra che di sinistra la Facoltà di Salute e Benessere;
hanno sempre fatto a gara a chi riuscisse, con i pro- – Sociologia e Scienze della Comunicazione verran-
pri provvedimenti, a distruggere di più l’università no fuse;
pubblica. – Economia, Giurisprudenza, Scienze Matematiche,
Per rendere più facile l’introduzione del ddl gelmini, Fisiche e Naturali, Medicina I e Ingegneria saranno
le uniche a non subire alcuna variazione.
Inoltre, i dipartimenti assumeranno un ruolo sempre
più importante nell’organizzazione dell’ateneo. Ol-
tre ad occuparsi di ricerca, avranno anche competen-
ze didattiche, decidendo tra l’altro dell’assunzione
di docenti e ricercatori.
Sempre per quanto riguarda i dipartimenti, i consigli
di dipartimento assumeranno un ruolo sempre più
importante, senza però alcuna componente di rap-
presentanza studentesca.
A marzo, per adeguare lo statuto al ddl gelmini ef-
fettivamente approvato ed emendato, si riunirà per
la prima volta una commissione che, secondo il ma-
in tutti gli atenei italiani si stanno formando delle gnifico, dovrebbe essere formata in netta maggio-
commissioni con il compito di guidare la transizio- ranza da professori di ruolo, con una misera compo-
ne. Ma non così alla Sapienza! Qui, prima ancora nente studentesca (2 posti su 15), escludendo tra
dall’appr ovazione del ddl gelmini, il nostro l’altro tutta la componente precaria.
“magnifico” Rettore Frati lo ha anticipato con il suo In questo modo il rettore esclude ancora una volta
statuto. Se da un lato, infatti, il Magnifico si faceva gli studenti e le studentesse, oltre ai ricercatori, dai
fotografare in piazza con gli studenti e dichiarava processi decisionali dell’ateneo, lasciando aperti
inaccettabili i cambiamenti imposti dalla riforma numerosi dubbi sulla trasparenza nella formazione
gelimini, dall’altro cambiava lo statuto della Sapien- di questa commissione e sulla democraticità del pro-
za, adeguandolo con largo anticipo al ddl gelmini. cesso di ristrutturazione della Sapienza, in particola-
Capiamo ora cosa preveda questo nuovo statuto del- re per quanto riguarda la riorganizzazione degli or-
la Sapienza (l’analisi del ddl gelmini la potete trova- gani decisionali.
re su: laboratorio6b.altervista.org) Quando la commissione si riunirà, gli studenti e le
studentesse della Sapienza certamente non rimarran-
no a guardare chi da anni, oramai, ha come obiettivo
Innanzitutto, lo Statuto prevede l’entrata dei privati lo smantellamento dell’università pubblica perse-
nel CdA (Telethon e Fondazione Roma), che vengo- guendo i propri interessi privati, e faranno sentire il
no scelti per volontà del rettore, e contemporanea- proprio dissenso nei confronti delle continue politi-
mente diminuiscono drasticamente le rappresentan- che di distruzione dell’università pubblica.
ze studentesche nel Consiglio d’Amministrazione.
Gli studenti avranno quindi sempre meno voce e
6
uccisa da un uomo, il quale la maggior parte delle volte
Un milione di buone ragioni per appartiene alla sua cerchia affettiva e di conoscenze,
lottare tutti i giorni, tutto l’anno! perché questo governo attenta alle nostra storiche con-
quiste, ad esempio con il tentativo di privatizzare i con-
sultori (vedi legge Tarzia), perché non ci lasciano il
Di cliTera diritto di decidere da sole sui nostri corpi vietando l’uso
della pillola abortiva RU486, autorizzando i medici ad
Da un po’ di tempo a questa parte abbiamo assistito a obiettare anche sulla pillola del giorno dopo e dando
un acceso, e purtroppo a volte sterile, dibattere sul tema via libera al movimento per la vita nelle strutture sani-
delle donne, per dar voce a chi si è indignato dopo gli tarie pubbliche. Dobbiamo lottare perché una donna su
ultimi scandali sessuali che hanno investito il Presiden- due non ha lavoro e ha smesso di cercarlo (contro uno
te del Consiglio, e quindi a chi ha sentito il bisogno di su cinque per quel che riguarda gli uomini): il tasso di
prendere le distanze da quelle che secondo loro non inattività femminile in Italia, infatti, nel 2009 è stato
sono le “vere” donne. Tutto ciò ha contribuito a rispol- del 49%, ovvero il secondo più alto dell’Unione Euro-
verare e a riportare alla luce quell’odioso stigma che pea. Dobbiamo scendere in piazza ogni giorno perché
contrappone e divide le donne tra “perbene” e guadagniamo meno rispetto ai nostri colleghi maschi,
“permale”, pregiudizio che purtroppo non si è riuscite a perché siamo segregate nelle posizioni più basse di
estirpare dalla nostra cultura. La risonanza è stata così carriera e perché siamo impiegate con contratti atipici
forte da spingere le donne ad affollare le piazze al grido in percentuale maggiore rispetto agli uomini, così da
di “se non ora, quando?” al quale molte in coro hanno essere le prime vittime della precarietà e perché sulle
risposto “adesso!”. A questo grido la risposta dovrebbe nostre spalle sorreggiamo tutto il peso del welfare ita-
invece essere “sempre”, perché i problemi delle donne liano.
tutte, di quelle reali, non sono sorti un mese fa, ma ci Per avere un motivo che spinga noi studentesse univer-
opprimono e condizionano le nostre vite da quando sitarie a lottare, basta soffermarsi un momento a legge-
veniamo messe al mondo in questa società, e vengono re qualche dato che descrive il rapporto tra giovani lau-
esacerbati dalle politiche di un governo antidemocrati- reate e l’inserimento nel mercato del lavoro.
co che fa di tutto per prendere illegittimamente decisio- L’“Indagine Istat 2007 sull’inserimento professionale
ni sulle nostre vite e sui nostri corpi, per negarci diritti dei laureati” fotografa infatti una situazione allarmante
che dobbiamo invece pretendere e per ridurci al silen- e desolante: al giorno d’oggi le donne partecipano sem-
zio. pre più numerose e con grande successo ai percorsi
A chi dispensa perle di moralità sulle donne, e che formativi universitari ma, nonostante i loro migliori
non ha fatto altro che dar vita a una caccia alle streghe risultati in ambito accademico, si trovano in condizioni
contro quelle che a parer loro non rientrano nei loro occupazionali peggiori rispetto alla componente ma-
canoni di donna “santa, madre e casta”, rispondo che schile. Le laureate nel 2004 rappresentavano il 56,9%
tutto ciò non fa altro che peggiorare la condizione della dei laureati totali e negli ultimi anni è aumentato note-
donna e la sua libertà. volmente il loro peso in quelle facoltà ritenute più
La lotta deve invece essere combattuta quotidiana- “tradizionalmente” maschili come, ad esempio, inge-
mente, perché in Italia ogni due giorni una donna viene gneria ed economia. Le laureate
donne risultano anche avere un
rendimento superiore rispetto a
quello maschile, infatti il peso
femminile cresce man mano che si
avanza verso votazioni di laurea
più elevate: ad essersi laureate con
110 e lode sono il 27,5 per cento
delle donne contro il il 15,7 degli
uomini. All’opposto sono gli uo-
mini che ottengono i risultati peg-
giori: L’11,7 per cento degli uomi-
ni ha ottenuto un voto di laurea
inferiore al 90, mentre solo il 4,1
per cento delle donne ricade in
questa classe.

I dati sovraesposti dovrebbero,


almeno in teoria, prospettare un
più roseo futuro lavorativo per le
donne ma, appena i giovani si af-
facciano sul mercato del lavoro,
ecco che la situazione si ribalta
completamente a sfavore delle
donne: il tasso di disoccupazione
Fonte: Indagine sull’inserimento professionale dei laureati, Istat, 2007, elaborazione
propria

7
calcolato rapportando i laureati in cerca di lavoro ri-
spetto agli attivi è infatti più elevato per quest’ultime
(16,4% per le donne contro 12,7% per gli uomini).
L’analisi delle condizioni occupazionali mostra inoltre
come ad essere assunte con contratti di lavoro a proget-
to e a termine siano in percentuale maggiore le donne e
il numero delle laureate assunte part-time è il doppio di
quello degli uomini, e ben la metà di queste lavoratrici
dichiara di farlo per mancanza di opportunità e non per
una scelta volontaria. Poche sono, inoltre, le donne a
raggiungere posizioni apicali e questo si rifletta nei
guadagni medi mensili netti: gli uomini infatti guada-
gnano in media 1.455 euro al mese contro i 1.269 delle
donne, con un differenziale di genere particolarmente
consistente tra i laureati in economia e in materie rela-
tive all’insegnamento (nonostante siano poi le donne ad
essere impiegate in misura maggiore in questo settore),
con oltre 300 euro di differenza.
Il quadro finora delineato dovrebbe farci infuriare se-
riamente: siamo le più brave ma, nonostante questo,
abbiamo lavori peggiori, veniamo di conseguenza pa-
gate meno e quindi tutto ciò ci rende maggiormente
ricattabili e sfruttabili.
Per tutto questo io voglio lottare tutto l’anno, tutti i
giorni. E voi?

spetto ai volumi complessivi, per influire in maniera


Speculazione e Prezzo del Petro- decisiva sul prezzo. Cos’è allora che influenza il
lio: i barili di carta e la lezione di prezzo del petrolio oggi? La risposta è nel cambio di
natura che il mercato petrolifero ha subìto da circa dieci
Keynes anni. Oggi le transazioni puramente finanziarie sono
decine di volte maggiori rispetto a quelle fisiche. Sono i
di Daniele Girardi <daniele-girardi@tiscali.it> derivati sul petrolio a determinare il prezzo del petrolio,
e non viceversa. Il 90-95% dei barili che vengono
La nuova ascesa dei prezzi petroliferi ed una spiega- scambiati ogni giorno sulle piazze mondiali, non viene
zione che non regge mai estratto nè consegnato. La stragrande maggioranza
In questi giorni il prezzo del petrolio è tornato ad essere del petrolio che viene venduto e comprato oggi non è
fonte di preoccupazione. Gli Usa stanno valutando se quel liquido nero da cui si producono la benzina, la
mettere sul mercato parte delle proprie riserve strategi- plastica ed il GPL. E’ un titolo finanziario chiamato
che. La BCE ha annunciato un possibile aumento dei petrolio. Salvatore Carollo ha scritto un interessante
tassi d’interesse. Lo scopo è lo stesso: contrastare libro su questo argomento, e gli ha dato un titolo molto
l’inflazione da petrolio. Nel frattempo l’Economist si è eloquente: “C’era una volta il prezzo del petrolio”. Og-
spinto a paventare uno “shock petrolifero 2011”, con gi a determinare il prezzo del greggio sono le aspet-
evidente riferimento agli avvenimenti che nel 1973 e tative degli speculatori riguardo il comportamento
nel 1979 hanno riconfigurato l’economia mondiale. Il degli speculatori stessi, e la quantità di liquidità che
timore è che la nuova ascesa del prezzo del greggio sia essi hanno a disposizione per effettuare le loro scom-
in grado di minare la già debole ripresa delle economie messe finanziarie. Gli eventi odierni appartengono ad
di prima industrializzazione. Forse di affondare quei una storia che ha avuto il suo momento (per ora) più
paesi, come l’Italia, in cui la ripresa non c’è mai stata, eclatante nel 2008, le sue radici in alcuni eventi degli
ma piuttosto la recessione ha lasciato il passo alla or- anni ’80, e le cui spiegazioni possono essere cercate
mai consueta stagnazione. nelle famose considerazioni sui mercati finanziari scrit-
In effetti mentre scriviamo il Brent ha sfiorato, per te da Keynes negli anni ’30. A questi temi è dedicato il
qualche ora, i 120 dollari al barile. Non ancora ai livelli seguente articolo, diviso in due “puntate”, una qui di
del luglio 2008 (allora toccò i 147 dollari), ma neanche seguito ed un’altra nel prossimo numero de “Lo Squili-
troppo lontano. Le rivolte nel Maghreb, ed in particola- brio”.
re la crisi libica, vengono addotte a motivazione Lo scoppio della bolla speculativa petrolifera nel 2008
dell’improvvisa accelerazione dell’ascesa del prezzo Durante la seconda metà del 2008, lo spettacolare crol-
dell’oro nero. Una spiegazione che non regge. La Libia lo del prezzo del petrolio ha sorpreso tutti. In meno di
è un produttore relativamente marginale. Esporta sei mesi, il greggio di tipo Brent è sceso del 76%, pas-
“solo” 1,5 milioni di barili al giorno. Troppo poco, ri- sando da 144 a 30 dollari al barile. In estrema sintesi,
l’andamento del prezzo del petrolio greggio nei primi
8
anni 2000 si può riassumere in 4 punti: del mercato è stata l’esistenza di contratti futures
a) dinamica boom & bust: ascesa forte e costante sui prodotti petroliferi. I futures sono contratti
fino al 2008 (+600% in sei anni, dai 20 dollari di standardizzati e negoziabili in Borsa, tramite i
gennaio 2002 ai 140 di luglio 2008), con un im- quali l’acquirente si impegna ad acquistare, ad una
pennata nei primi sei mesi 2008 (aumento di circa determinata data futura e per un determinato prez-
50 $/barile in sei mesi, +48% in termini percen- zo, l’attività sottostante. Nel caso in questione
tuali), seguita da un crollo a picco nella seconda l’attività sottostante è una quantità stabilita di bari-
metà 2008. Poi una nuova ascesa, iniziata nella li di petrolio. Dai futures sono nati poi ulteriori
primavera 2009 e che si sta intensificando in que- strumenti finanziari derivati legati al prezzo del
ste settimane. petrolio, come Swap, Efp, CfD, Spread, e Options.
Nel prossimo nume-
Grafico 1 - Prezzo medio giornaliero del Brent sul mercato spot da gen-
b) Le dinamiche naio 1988 a febbraio 2011 (dollari al barile)
ro si passeranno
fisiche domanda- brevemente in ras-
offerta non appaio- segna gli eventi
no sufficienti a spie- chiave che hanno
gare l’evoluzione portato alla nascita
dei prezzi. Il prezzo del mercato a futuri
sembra essere di- ed alla finanziariz-
sconnesso dai fonda- zazione del mercato
mentali del mercato. petrolifero. Per a-
Negli anni del boom desso basta accen-
(2002-2008) doman- nare che in una fase
da e offerta sono an- iniziale, durata fino
dati più o meno di agli inizi degli anni
pari passo, e l’offerta 2000, sul mercato
è stata costantemente dei futures hanno
superiore alla doman- Fonte: Elaborazione propria su dati Us Energy Information Administra- agito principalmen-
da. Nel periodo del tion (eia.gov) te le compagnie
crollo la domanda era petrolifere, e in
in aumento di circa 2 milioni di barili al giorno, e generale gli operatori del mercato fisico, per assi-
la produzione in riduzione all’incirca nella stessa curare operazioni effettuate sul mercato reale sti-
misura. pulando futures di segno opposto. L’ultimo decen-
c) Volatilità del prezzo molto accresciuta rispetto nio è stato invece caratterizzato dall’entrata sul
ai decenni precedenti mercato di nuovi attori. Fondi d’investimento,
d) Sviluppo senza precedenti del mercato dei titoli banche, fondi pensione, entrano sul mercato del
finanziari legati al petrolio. Ciò a seguito “paper oil” per compiere azioni di investimento e
dell’entrata in campo di nuovi attori a vocazio- speculazione, o per smistare temporaneamente
ne puramente speculativa (banche capitali finanziari. Questo provoca la
d’investimento, hedge fund, finanziarie). Tra “finanziarizzazione” del mercato petrolifero. Ov-
gennaio 2008 e maggio 2009, sul mercato reale vero le transazioni sul mercato finanziario diven-
sono state effettuate transazioni per 923 miliardi tano molte volte maggiori rispetto a quelle del
di dollari, su quello finanziario per quasi 23 mila mercato fisico, e la speculazione finanziaria diven-
miliardi. Ovvero il valore monetario scambiato sul ta un elemento di primo piano nella fissazione del
mercato finanziario è stato 25 volte maggiore ri- prezzo.
spetto a quello scambiato sul mercato fisico. Du- L’insegnamento di Keynes e il mercato del petro-
rante il mese di giugno 2008, quando il prezzo del lio
Brent ha raggiunto il picco, sul mercato sono stato Per interpretare correttamente le dinamiche recenti
scambiati circa 700 milioni di barili “reali” e del prezzo del petrolio è necessario utilizzare chia-
20.000 milioni di barili “di carta”.(Fonte: Carollo, vi di lettura che si adattino ad un mercato che è
2010). (Vedi Grafico 2) diventato prevalentemente finanziario. Da qui il
ruolo decisivo delle aspettative, dei segnali, e del
In questo contesto, gli eventi degli anni 2000 as- coordinamento tra investitori.
sumono tutte le caratteristiche della bolla spe- Il prezzo di un asset finanziario dipende dalle a-
culativa di un asset finanziario. Il greggio si è spettative degli investitori. Per cui ogni speculato-
comportato più come un titolo di borsa che come re cerca di indovinare quali sono le aspettative del
un bene fisico. complesso degli speculatori, ed effettua sulla base
La finanziarizzazione di questo le sue scommesse. Keynes ha parlato di
Condizione necessaria per la finanziarizzazione “psicologia collettiva del mercato”, ed ha descritto
9
Grafico 2 - Transazioni di petrolio greggio tra gennaio 2008 e soltanto un numero limitato di segnali, che devono
maggio 2009 essere pubblici e ritenuti in grado di condizionare le
aspettative degli altri partecipanti. Questo significa
escludere tutte le informazioni, per quanto importan-
ti, che non rientrano nel limitato numero di segnali
convenzionalmente scelti. Sarebbe del resto impos-
sibile coordinarsi su un gran numero di segnali.
In pratica, la teoria di Keynes sui mercati finan-
ziari implica l’esistenza dei cosiddetti “feedback
traders”: speculatori che non agiscono sulla base
delle migliori notizie esistenti sulla domanda e
sull’offerta, ma che seguono semplicemente il mer-
cato: vendono quando il prezzo si sta abbassando,
comprano quando è in rialzo. Al contrario il moneta-
Fonte: Elaborazione propria su dati Carollo, 2010 rista Friedman sosteneva che solo gli speculatori
informati potessero sopravvivere sul mercato, men-
questa situazione tramite la famosa metafora del tre i “feedback traders” fossero destinati ad uscirne,
“beauty contest”, nel quale i concorrenti devono perché perdenti. Per questo motivo, secondo Fried-
scegliere i sei volti più belli tra un centinaio di foto- man, la speculazione può solo rendere più razionale
grafie, e vince il concorrente che selezionerà i sei ed efficiente il mercato. Recenti studi empirici (ad
volti più votati dai concorrenti stessi. In altre parole esempio Cifarelli e Paladino 2008, Kogan et al.
“Abbiamo raggiunto il terzo grado, nel quale la 2003, Shleifer e Summers 1990) hanno dimostrato
nostra intelligenza è rivolta ad indovinare come che non solo i “feedback traders” esistono sul mer-
l’opinione media immagina che sia fatta l’opinione cato del greggio, ma che fanno anche un sacco di
media medesima.” [Keynes, 1936]. soldi (in termini leggermente più tecnici, hanno un
Il ruolo principale nel determinare il prezzo è quindi rendimento atteso superiore alla media del mercato),
svolto da quelle notizie che ogni investitore ricono- per cui anche gli speculatori “smart”, quelli infor-
sce come tradizionalmente in grado di influenzare la mati, sono incentivati ad inseguire il mercato, per
“psicologia collettiva del mercato”. In altre parole ottenere un maggiore profitto atteso. In altre parole,
gli attori del mercato “di carta” del petrolio si coor- questi lavori, tramite modelli econometrici piuttosto
dinano in base a dei segnali, e i segnali che vengono complessi, dimostrano la validità delle affermazioni
scelti sono quelli che secondo ogni investitore an- di Keynes sui mercati finanziari, e la loro applicabi-
dranno ad influenzare le scommesse di tutti gli altri. lità al mercato del petrolio. La speculazione destabi-
Trattandosi in questo caso del mercato petrolifero, si lizza i prezzi in modo irrazionale, provocando picchi
tratta di segnali legati principalmente alle prospetti- e crolli. Una conclusione a cui si può arrivare anche
ve della domanda e dell’offerta di petrolio, ed intuitivamente, guardando il grafico 1. Keynes ave-
all’outlook macroeconomico dei paesi importatori. va ragione, e Friedman torto. (continua)
Ma l’impatto che essi hanno sul mercato è spropor-
zionato rispetto al loro effettivo impatto su consumo
e produzione, perché la loro importanza deriva dalle
variazioni che provocano nelle aspettative degli in-
vestitori, non da quelle che potrebbero provocare nel
mercato fisico. Ci possono essere delle notizie deter-
minanti per il mercato reale, che vengono però igno- Nel prossimo numero: gli eventi che hanno portato
rate dai mercati finanziari, perché non rientrano tra i alla finanziarizzazione - una possibile interpretazio-
segnali convenzionali in base ai quali si coordinano ne dell’andamento recente del prezzo del petrolio,
gli investitori. Ad esempio questo può succedere nel alla luce di quanto scritto fin qui - un breve punto
caso di notizie conosciute solo da una parte minori-
sul processo di finanziarizzazione dei mercati delle
taria degli agenti finanziari. Il vantaggio informativo
non sarà sfruttato neanche da chi lo detiene, perché commodities, e dell’economia in generale, di cui il
risulta più vantaggioso “cavalcare l’onda” ed usu- mercato petrolifero è parte integrante.
fruire dei benefici di breve termine del seguire la
folla. Conclusioni simili a quelle tirate da Keynes
nel 1936, sono state più recentemente ottenute dalla
teoria dei giochi, che ha impostato il problema come
un “coordination game” tra investitori. Per funzio-
nare nella pratica, i “coordination game” necessita-
no che i partecipanti prendano in considerazione
10
Il mondo arabo tra rivolte “sexy” e o lo stiano diventando. Sicuramente, sempre per
citare la suddetta intervista, “le rivolte non si im-
guerre civili. provvisano” e con il passare dei giorni stanno diven-
tando noti l’ammontare dei finanziamenti che le di-
Di Alessandro Bartoloni verse organizzazioni legate all’esportazione della
L’articolo si riferisce alla situazione al 1 Marzo 2011 democrazia hanno concesso ad associazioni tunisine
ed egiziane, oltre che i contrasti tra finanza islamica
Le rivolte che da metà dicembre stanno imperver- e occidentale per l’egemonia di questi mercati emer-
sando in Medio Oriente e Nord Africa vengono trat- genti. Ma andiamo con ordine e proviamo a delinea-
tate in maniera così diversa che è difficile inquadrar- re le similitudini e le differenze di eventi che stanno
le come frutto di un’unica regia seppure non manca- sconvolgendo la vita di decine di milioni di cittadini
no indizi che possano far pensare il contrario. È con- e che solo “scontri di civiltà” opportunamente evo-
fermato, ad esempio, che ad appoggiare il movimen- cati ne impediscono la diffusione anche sulla sponda
to “6 aprile” – nato nel 2008 dopo due anni di lotte nord del Mediterraneo che pure, con i vari Berlusco-
nel complesso industriale di El-Mahalla in Egitto – ni e Sarkozy, ne avrebbe tanto bisogno.
c’è Canvas, Center for Applied NonViolent Action Un tratto comune alle rivolte in corso in Tunisia ed
and Strategies, nato a Belgrado dalle ceneri del mo- Egitto, ma anche Yemen e Baherein, è quello di es-
vimento anti-Milosevic e filo-statunitense, Optor, sere state scatenate dalla macelleria sociale propria
punto di riferimento del capitalismo così
mondiale per chi come si suole presen-
vuole imparare co- tare nei paesi domi-
me “importare la nati. Per decenni,
democrazia” attra- riforme economiche
verso la pratica di di stampo liberista
“rivoluzioni non hanno portato ad una
violente” (e colora- spettacolare crescita
te). Questa Ong per- del Pil e agli elogi
fettamente biparti- dei governi occiden-
san (essendo finan- tali e dei grandi isti-
ziata, tra gli altri, tuti internazionali
da ll’I ntenatio nal con annessa stabilità
Repubblican Institu- politica. Ancora a
te e da Freedom febbraio del 2010, in
House) si rivolge ai piena crisi economica
giovani di mezzo mondiale, il Fmi de-
mondo, dall’Iran al finiva l’E gitt o
Venezuela, passan- “resistente alla crisi”
do per il Libano grazie alla messa in
(rivoluzione dei opera del consueto
cedri) la Georgia decalogo fatto di pri-
(rivoluzione di vel- vatizzazioni di grandi
luto) e l’Ucraina aziende pubbliche,
(rivoluzione aran- deregolamentazioni,
cione) ma anche la apertura dei propri
Bielorussia, la Bir- mercati, ecc. Ciò ha
mania, lo Zimba- comportato un dete-
bwe. Niente di nuovo nella galassia delle organizza- rioramento delle condizioni di vita dei lavoratori –
zioni legate agli interessi statunitensi, se non che la povertà è quotidiana realtà per il 40% della popo-
Canvas meglio di altre è specchio dei tempi, lavo- lazione egiziana – che si è fatta insostenibile con
rando direttamente con giovani reclute senza alcuna l’aggravarsi della crisi mondiale che ha comportato
esperienza politico-sindacale. “Il nostro prodotto è la diminuzione delle esportazioni e delle rimesse,
uno stile di vita” ha spiegato uno dei trainer nonché il riacutizzarsi del rincaro dei prodotti di
nell’intervista rilasciata a Tina Rosenberg di Fo- prima necessità, cui il governo ha risposto attraverso
reign Policy. “Il movimento non riguarda le cose l’innalzamento del salario minimo a US$ 70 solo
per cui si combatte ma l’identità di chi combatte. perché una causa civile promossa dai lavoratori ne
Cerchiamo di rendere la politica sexy”. imponeva un innalzamento a US$ 210.
Tuttavia, è ancora presto per poter dire quanto le La grande dipendenza dall’estero di questi paesi è
attuali sommosse siano intrinsecamente eterodirette uno dei fattori che ha impedito fino ad oggi
11
l’emergere di istanze di riforma borghese dello sta- governo italiano si è allineato alla condanna del ri-
to, retto da oligarchie tanto ricche quanto serve corso a quel “monopolio legale dell’uso della forza
dell’occidente, garanti del saccheggio delle materie armata” da parte del governo libico, tanto apprezza-
prime e dello sfruttamento senza limiti della mano- to quando ad essere repressi erano i migranti in fu-
dopera locale in accordo a quella divisione interna- ga. Ma analizzando la tempistica delle rivolte che
zionale del lavoro che non lascia possibilità alcuna stanno sconvolgendo il “mondo musulmano” (altro
di progresso per la classe lavoratrice. In Tunisia, ad monolite esistente solo ad uso e consumo della pro-
esempio, come ricordato sul sito comedonchisciot- paganda nostrana) sembra che i più importanti paesi
te.org, il generale Zin Abidine Ben Ali è stato porta- imperialisti non si aspettassero l’esplosione di un
to al potere da un colpo di stato nel 1987 cui hanno movimento di protesta così partecipato, sebbene
partecipato anche i servizi segreti italiani. E a dirce- stiano dimostrando di essere preparati a convogliar-
lo non è qualche bolscevico dell’ultima ora ma lo e far sì, come sta avvenendo in Egitto, che anche
l’ammiraglio Fulvio Martini, ex capo del Sismi, in le mere rivendicazioni di carattere redistributivo
una deposizione davanti alla Commissione Stragi il (come la fissazione di una forbice fissa tra salari
6 ottobre 1999. Sennò perché Craxi sarebbe fuggito minimi e massimi o un piano di edilizia pubblica
proprio ad Hammamet? popolare) non mettano in pericolo le forniture di
Sudditanza politico-economica verso l’occidente e petrolio, l’alleanza con Israele, le attività delle Qua-
disuguaglianze interne portano inevitabilmente a lified Industrial Zones e i trattati bilaterali di libero
contraddizioni che la crisi non fa altro che palesare. commercio.
Tuttavia molte sono le differenze nel modo in cui le Per questo le cancellerie occidentali hanno aspettato
diverse rivolte vengono trattate. In primis perché i resoconti sul campo dei primi giorni prima di co-
“occidente” è una categoria tutt’altro che monolitica minciare a prendere una posizione netta a favore dei
dato che i paesi che lo compongono hanno interessi manifestanti. E tutt’oggi scontano ancora la mancata
la cui divergenza o convergenza è pesantemente organizzazione di un’opposizione opportunamente
influenzata dalla concorrenza tra i grandi monopoli esiliata all’estero e pronta ad essere tolta dalla nafta-
finanziari transnazionali che non hanno i propri cen- lina in caso di necessità, come dimostra il governo
tri operativi e di comando concentrati in un unica militare in Egitto o gli esecutivi a dir poco traballan-
nazione ma diffusi sull’intero pianeta e organizzati ti formati per lo più da membri legati al passato re-
prendendo il mercato mondiale, non i singoli paesi, gime di Ben Alì in Tunisia. Nei paesi del Golfo Per-
come unità di riferimento. Un esempio lampante di sico, Arabia Saudita in testa, i paesi occidentali non
questa divergenza si è avuto con il ritardo con cui il hanno alcuna intenzione di fomentare alcun cambio

12
(tranne che in Iran), tanto che sono stati impartiti ordi- nella storia, come orgogliosamente riportato su avia-
ni ben precisi di insabbiare qualunque notizia riguar- zione-italiana.it) e dalla riunificazione forzata di tre
dante le repressioni che stanno avvenendo in queste regioni che sotto l’impero ottomano erano nettamente
settimane. In Bahrein, ad esempio, ancora il 19 febbra- distinte (Cirenaica, Tripolitania e Ghadames). La sto-
io, dopo quattro giorni di proteste, per Euronews il ria si incaricherà di confermare o smontare le leggende
bilancio dei caduti era ancora “incerto”, malgrado il che sono circolate in queste settimane – dalla repres-
giorno prima si fossero tenuti i tipici funerali pubblici sione che in quattro giorni sarebbe costata 10.000
di “alcune” vittime (poi scopertesi essere quattro). morti (su 6 milioni di abitanti) al rinvenimento di fos-
Ben diverso di quanto sta avvenendo in Libia, dove i se comuni ordinatamente allestite, passando per
recenti accomodamenti di Gheddafi, elogiati dallo l’utilizzo di mercenari stranieri con il casco giallo –
stesso Bush jr. e propedeutici al trattato di amicizia quel che è certo è che in quest’occasione le principali
con l’Italia (preparato da Prodi ma furbescamente fatto opposizioni in esilio (dalla Unione Costituziona-
firmare al più impresentabile Berlusconi) non bastano le dell’ex re al Fronte Nazionale, già strumento della
a far scordare quanto di criminale il governo verde del Cia durante la guerra fredda) sono state opportuna-
colonnello ha fatto in questi quarant’anni. In particola- mente invitate a mettersi d’accordo e a formare una
re la nazionalizzazione dell’industria petrolifera, la Conferenza Nazionale delle Opposizioni con bandiere
chiusura delle basi militari britanniche e statunitensi e dell’ex monarca tutt’altro che laico opportunamente
la redistribuzione delle proprietà confiscate ai discen- riprese mentre la comunità internazionale dei paesi
denti dei colonizzatori italiani, risparmiando intelli- imperialisti si prepara alla guerra, schierando le truppe
gentemente i capitali che contano, quelli delle società e armando i ribelli (già una nave italiana, l’unità di
legate a Fiat e Eni, in modo da creare le basi per una trasporto anfibio San Giorgio, ha attraccato nel porto
sponda politica in occidente (che fu assai utile nel libico di Misurata, ufficialmente per il rimpatrio di
1986 quando sembra che Craxi fece avvertire Ghedda- alcuni connazionali quando la città non era ancora sal-
fi del bombardamento di Tripoli ad opera degli Usa), damente nelle mani dei ribelli).
oltre ai più noti Lockerbie (1988) o l’appoggio alla In questo contesto, quindi, è necessario distin-
resistenza palestinese. guere i conflitti che stanno emergendo e valutare caso
Quindi non è escluso che possa essere arrivato il mo- per caso l’opportunità di una presa di posizione a fa-
mento di presentare il conto al vecchio rivoluzionario, vore di uno dei contendenti, senza fare la fine delle
appoggiando attraverso “tutti i mezzi necessa- allodole, abbagliati da specchietti opportunamente
ri” (Hillary Clinton) le storiche rivalità interne tra le posizionati, siano essi gli esodi biblici o i contraccolpi
tribù che compongono il paese nato nel 1911 dai bom- economici già paventati.
bardamenti sui civili dell’aviazione giolittiana (i primi

13
Contabilità ambientale “restituiscano” all’ambiente (in termini di emissioni
di inquinanti, rifiuti, ecc. e in termini di azioni di
Di Antonio Badolato tutela). Si tratta, in sostanza, di passare da un siste-
ma di conoscenze che ha al centro la descrizione e la
Ogni attività economica, essendo fortemente dipen- localizzazione dei “problemi ambientali” ad uno che
dente dal consumo delle risorse naturali ed energeti- consenta di analizzare in modo congiunto
che, contribuisce in modo diverso alla crescita e alla l’andamento dei problemi ambientali e quello dei
trasformazione del contesto ecologico-ambientale fenomeni economici che costituiscono la “causa” o,
nel quale opera. Ma in che misura la crescita talvolta, la “risposta” a tali problemi. Questo tipo di
dell’economia necessita di risorse naturali? Quali conoscenze è offerto dalla Contabilità Ambientale, il
sono i settori produttivi e i consumi dei cittadini che cui obiettivo è letteralmente quello di mettere la na-
contribuiscono maggiormente all’inquinamento o al tura nel conto, in modo da facilitare l’integrazione
consumo delle risorse? Si tratta dei settori e dei con- delle considerazioni ambientali nei processi decisio-
sumi che “trainano” l’economia del territorio oppure nali, inserendo nei bilanci indici e conti standardiz-
no? Quante risorse economiche vengono mobilitate zati in ambito internazionale, ciascuno dei quali si
nel territorio per tutelare l’ambiente? Quanto pesano riferisce ad aspetti specifici del rapporto economia-
sulla spesa pubblica o privata? È uno sforzo suffi- ambiente e consente, quindi, di rispondere in parti-
colare ad alcuni dei quesiti sopra esemplificati. Ma

vediamo quali sono questi conti:


ciente o si può fare di più? Chi potrebbe o dovrebbe • un primo tipo è costituito dai “conti dei flussi di
fare di più? Domande di questo tipo trovano risposta materia”, finalizzati a descrivere in termini fisici
in un sistema di informazioni che integri opportuna- quanta materia venga “staccata” dall’ambiente natu-
mente dati economici rale per poter soddisfare i bisogni del sistema econo-
e dati riferiti all’ambiente, che parta dalla descrizio- mico, nonché ad esaminare come vari nel tempo
ne accurata del suo stato e dalle interazioni che in- questo fabbisogno di risorse materiali in confronto
tercorrono tra attività umana e natura, per arrivare all’andamento della crescita economica. I conti dei
alla quantificazione degli impatti ambientali: cosa flussi di materia mostrano, ad esempio, se ci si trovi
l’ambiente “fornisca” ai diversi soggetti in una situazione in cui l’economia cresce e al tem-
dell’economia (in termini di risorse naturali, beni po stesso cresce anche il fabbisogno di risorse natu-
paesaggistici, ecc.); cosa questi ultimi rali, oppure se si sia in una situazione in cui
14
l’economia cresce e il fabbisogno di risorse natu- sfruttato secondo criteri di sostenibilità.
rali si riduce, perché si ricorre a tecnologie a mi- La Contabilità Ambientale rientra in un insieme di
nor consumo di risorse, o perché sono più impor- principi condivisi a livello internazionale ed euro-
tanti per l’economia attività “immateriali”, ecc. ; peo, che vanno dagli obiettivi inseriti in Agenda
• un secondo tipo di conti, individuato XXI (Rio de Janeiro 1992), alle dichiarazioni del
dall’acronimo NAMEA (National Accounts Ma- Protocollo di Kyoto. A livello nazionale, oggi la
trix including Environmental Accounts), permette contabilità ambientale viene realizzata su base
di effettuare un’analisi più articolata: per ciascuna volontaria dell’ente. L’ultima normativa nazionale
attività economica (agricoltura, industrie manifat- risale al 7 settembre 2007, quando il Consiglio dei
turiere, attività dei servizi, ecc.) è possibile esami- Ministri (Governo Prodi) ha approvato il Disegno
nare congiuntamente il contributo al funzionamen- di Legge Delega (Ministri dell’Economia Padoa
to dell’economia in termini percentuali del reddito Schioppa e dell’Ambiente Pecoraro Scanio) che
prodotto, dell’occupazione, prevede l’istituzione di “un sistema di contabilità e
ecc. e, al tempo stesso, il contributo ai vari proble- bilancio ambientale che integri gli atti di program-
mi ambientali in valori percentuali dei rifiuti pro- mazione economico-finanziaria e di bilancio dello
dotti, di emissioni atmosferiche e così via. Uno dei Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comu-
principali quesiti cui la NAMEA consente di ri- ni”. Ne sono scaturiti progetti di sviluppo che ve-
spondere è: le attività economiche più importanti dono come protagonisti soprattuto realtà locali,
per l’economia, quelle trainanti dal punto di vista come ad esempio il Programma CLEAR (City and
dell’occupazione e dal punto di vista del reddito, Local Environmental Accounting and Reporting),
sono anche quelle più inquinanti, oppure è vero il che ha visto la realizzazione e l’approvazione di
viceversa? ; bilanci ambientali da parte dei 18 enti locali par-
• un terzo tipo è quello dei conti economici, ovve- tner, accanto e insieme ai tradizionali strumenti di
ro i conti delle spese ambientali: spese sostenute programmazione economico-finanziaria e di bilan-
per attuare cio. Tutto questo permette di prendere impegni
misure e attività per tutelare l’ambiente (in gergo, con la comunità locale, migliorando il tessuto so-
“risposte” ai problemi ambientali). Che cosa si fa ciale e responsabilizzando sempre di più la popo-
e su chi gravano queste spese? Più sulle famiglie, lazione a sviluppare una coscienza di rispetto per
più sulla pubblica amministrazione, più sulle im- l’ambiente in cui viviamo. Un altro semplice
prese? Nell’ambito dei conti economici quanto valido motivo per adottare, infine, gli indi-
dell’ambiente, identificati dall’acronimo SERIEE ci, sta nel fatto che, monitorando costantemente e
(Système Européen de Rassemblement de attentamente l’ambiente in cui si opera, risulta
l’Information Economique sur l’Environnement), molto più facile prevedere in anticipo disastri o
si distinguono due principali tipi di conti: danni ecologici che portano spesso danni gravi e
1. il conto EPEA (Environmental Protection E- per lungo tempo. Danni che, la storia recente ci
xpenditure Account), relativo alle spese per tutela- insegna, ricadono sull’uomo.
re l’ambiente dai fenomeni di inquinamento e di
degrado qualitativo (gestione dei rifiuti, gestione
delle acque reflue, abbattimento delle emissioni
inquinanti, tutela del paesaggio e della biodiversi-
tà, ecc.);
2. il conto RUMEA (Resource Use and
Management Expenditure Account), relativo alle
spese per tutelare
lo stock delle risorse naturali sotto il profilo quan-
titativo (risparmio energetico, risparmio idrico,
ecc.);
• l’ultimo tipo è rappresentato dai conti patrimo-
niali fisici delle risorse naturali, ossia i conti attra-
verso i quali
si effettua un bilancio, registrando lo stock fisico
di una risorsa naturale all’inizio del periodo conta-
bile, le variazioni intercorse durante l’intervallo di
tempo considerato, e lo stock che risulta a fine
periodo. Il saldo di questo tipo di conti mette in
evidenza se e in che misura lo stock della risorsa
sia soggetto a depauperamento o se invece (nel
caso particolare delle risorse rinnovabili) venga
15
Prossimi appuntamenti

15-16-17 Aprile:
Stati Generali della Precarietà 3.0

Venerdì 15, @ LOA Acrobax


[via della vasca navale,6]
dalle ore 19 accoglienza e concerto di
Asian Dub Foundation
Sabato 16, @ GENERAZIONE_P RENDEZ-VOUS
[via alberto da giussano, 59]:
dalle 10 alle 20 tavoli di discussione e
workshop
Domenica 17, @ Volturno
[via Volturno, 37]:
dalle 10 alle 17 tavoli di discussione e
plenaria conclusiva

16

Vous aimerez peut-être aussi