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(ASSESSORATO PIANIFICAZIONE URBANISTICA, EDILIZIA PRIVATA, SERVIZI AMBIENTALI ED ENERGETICI, AMBIENTE, COMUNICAZIONE)

Carpi 12 aprile 2011

Alla attenzione dei consiglieri comunali


Giliola Pivetti
Roberto Andreoli
Argio Alboresi

e.p.c.
Presidente del Consiglio
Giovanni Taurasi

Sindaco di Carpi
Enrico Campedelli

RISPOSTA INTERROGAZIONE FASCE DI RISPETTO CIMITERIALI

Cari consiglieri risponderò alla vostra interrogazione punto per punto, e per facilitare la lettura e la
comprensione, visto che citerò diverse norme e leggi, queste saranno riportate da una colorazione
blu.

quanto al punto 1) così come riportato nella circolare regionale prot. n. AMP/DPA/1493 del 21
gennaio 2005, a firma dell’assessore regionale alla Programmazione Territoriale Politiche Abitative
Riqualificazione Urbana Pier Antonio Rivola, con la quale vengono fornite indicazioni agli Enti locali ed
alle Aziende Unità Sanitarie Locali, al fine di coordinare l’applicazione delle disposizioni regionali e
statali che regolano la tematica delle fasce di rispetto cimiteriali, la legislazione vigente è frutto
dell’integrazione delle disposizioni nazionali e regionali, dettate rispettivamente dalla L. 166 del 1
agosto 2002 recante “ Disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti”, in particolare l’art. 28, che ha
abrogato alcune disposizioni del DPR 285/1990 “Regolamento di polizia mortuaria” e ha modificato
l’art. 338 del R.D. del 1934, nello specifico:

Art. 28.
(Edificabilita' delle zone limitrofe ad aree cimiteriali)

1. All'articolo 338 del testo unico delle leggi sanitarie, di cui al regio decreto 24 luglio 1934, n. 1265, e
successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) il primo comma e' sostituito dal seguente:
"I cimiteri devono essere collocati alla distanza di almeno 200 metri dal centro abitato. E' vietato
costruire intorno ai cimiteri nuovi edifici entro il raggio di 200 metri dal perimetro dell'impianto
cimiteriale, quale risultante dagli strumenti urbanistici vigenti nel comune o, in difetto di essi,
comunque quale esistente in fatto, salve le deroghe ed eccezioni previste dalla legge";
b) i commi quarto, quinto, sesto e settimo sono sostituiti dai seguenti:
"Il consiglio comunale puo' approvare, previo parere favorevole della competente azienda
sanitaria locale, la costruzione di nuovi cimiteri o l'ampliamento di quelli gia' esistenti ad una
distanza inferiore a 200 metri dal centro abitato, purche' non oltre il limite di 50 metri, quando
ricorrano, anche alternativamente, le seguenti condizioni:
a) risulti accertato dal medesimo consiglio comunale che, per particolari condizioni locali, non sia
possibile provvedere altrimenti;
b) l'impianto cimiteriale sia separato dal centro urbano da strade pubbliche almeno di livello comunale,
sulla base della classificazione prevista ai sensi della legislazione vigente, o da fiumi, laghi o dislivelli
naturali rilevanti, ovvero da ponti o da impianti ferroviari.
Per dare esecuzione ad un'opera pubblica o all'attuazione di un intervento urbanistico, purche'
non vi ostino ragioni igienico-sanitarie, il consiglio comunale puo' consentire, previo parere
favorevole della competente azienda sanitaria locale, la riduzione della zona di rispetto
tenendo conto degli elementi ambientali di pregio dell'area, autorizzando l'ampliamento di
edifici preesistenti o la costruzione di nuovi edifici. La riduzione di cui al periodo precedente si
applica con identica procedura anche per la realizzazione di parchi, giardini e annessi, parcheggi
pubblici e privati, attrezzature sportive, locali tecnici e serre.
Al fine dell'acquisizione del parere della competente azienda sanitaria locale, previsto dal presente
articolo, decorsi inutilmente due mesi dalla richiesta, il parere si ritiene espresso favorevolmente.
All'interno della zona di rispetto per gli edifici esistenti sono consentiti interventi di recupero ovvero
interventi funzionali all'utilizzo dell'edificio stesso, tra cui l'ampliamento nella percentuale massima del
10 per cento e i cambi di destinazione d'uso, oltre a quelli previsti dalle lettere a), b), c) e d) del primo
comma dell'articolo 31 della legge 5 agosto 1978, n. 457".

2. All'articolo 57 del regolamento di polizia mortuaria, di cui al decreto del Presidente della Repubblica
10 settembre 1990, n. 285, i commi 3 e 4 sono abrogati.

Riporto per intero anche


Art. 338.
I cimiteri devono essere collocati alla distanza di almeno 200 metri dal centro abitato. È vietato
costruire intorno ai cimiteri nuovi edifici entro il raggio di 200 metri dal perimetro dell'impianto
cimiteriale, quale risultante dagli strumenti urbanistici vigenti nel comune o, in difetto di essi,
comunque quale esistente in fatto, salve le deroghe ed eccezioni previste dalla legge (439).

Le disposizioni di cui al comma precedente non si applicano ai cimiteri militari di guerra quando siano
trascorsi 10 anni dal seppellimento dell'ultima salma (440).

Il contravventore è punito con la sanzione amministrativa fino a lire 200.000 (441) e deve inoltre, a sue
spese, demolire l'edificio o la parte di nuova costruzione, salvi i provvedimenti di ufficio in caso di
inadempienza.

Il consiglio comunale può approvare, previo parere favorevole della competente azienda sanitaria
locale, la costruzione di nuovi cimiteri o l'ampliamento di quelli già esistenti ad una distanza inferiore a
200 metri dal centro abitato, purché non oltre il limite di 50 metri, quando ricorrano, anche
alternativamente, le seguenti condizioni:

a) risulti accertato dal medesimo consiglio comunale che, per particolari condizioni locali, non sia
possibile provvedere altrimenti;

b) l'impianto cimiteriale sia separato dal centro urbano da strade pubbliche almeno di livello comunale,
sulla base della classificazione prevista ai sensi della legislazione vigente, o da fiumi, laghi o dislivelli
naturali rilevanti, ovvero da ponti o da impianti ferroviari (442).

pag. 2
Per dare esecuzione ad un'opera pubblica o all'attuazione di un intervento urbanistico, purché non vi
ostino ragioni igienico-sanitarie, il consiglio comunale può consentire, previo parere favorevole della
competente azienda sanitaria locale, la riduzione della zona di rispetto tenendo conto degli elementi
ambientali di pregio dell'area, autorizzando l'ampliamento di edifici preesistenti o la costruzione di
nuovi edifici. La riduzione di cui al periodo precedente si applica con identica procedura anche per la
realizzazione di parchi, giardini e annessi, parcheggi pubblici e privati, attrezzature sportive, locali
tecnici e serre (443).

Al fine dell'acquisizione del parere della competente azienda sanitaria locale, previsto dal presente
articolo, decorsi inutilmente due mesi dalla richiesta, il parere si ritiene espresso favorevolmente (444).

All'interno della zona di rispetto per gli edifici esistenti sono consentiti interventi di recupero ovvero
interventi funzionali all'utilizzo dell'edificio stesso, tra cui l'ampliamento nella percentuale massima del
10 per cento e i cambi di destinazione d'uso, oltre a quelli previsti dalle lettere a), b), c) e d) del primo
comma dell'articolo 31 della legge 5 agosto 1978, n. 457 (445) (446).
__________________________________________________________________________
(439) Comma prima modificato dall'art. 4, L. 30 marzo 2001, n. 130 e poi così sostituito dall'art. 28,
comma 1, lettera a), L. 1°agosto 2002, n. 166.
(440) Comma aggiunto dall'articolo unico, L. 4 dicembre 1956, n. 1428.
Sui cimiteri di guerra, vedi, anche, il D.Lgs.Lgt. 5 luglio 1945, n. 429, e la L. 9 gennaio 1951, n. 204.
(441) La sanzione originaria dell'ammenda è stata sostituita, da ultimo, con la sanzione
amministrativa dall'art. 32, L. 24 novembre 1981, n. 689. L'importo della sanzione è stato così elevato
dall'art. 3, L. 12 luglio 1961, n. 603, nonché dall'art. 114, primo comma, della citata L. 24 novembre
1981, n. 689, in relazione all'art. 113, primo comma, della stessa legge. Per effetto dell'art. 10 della
medesima L. 24 novembre 1981, n. 689, l'entità della sazione non può essere inferiore a euro 10.
(442) Comma così sostituito dall'art. 28, comma 1, lettera b), L. 1°agosto 2002, n. 166.
(443) Comma prima modificato dall'art. 1, L. 17 ottobre 1957, n. 983 (che riferisce peraltro la modifica
al quarto comma, non tenendo evidentemente conto del comma aggiunto dalla legge 4 dicembre
1956, n. 1428), poi così sostituito dall'art. 28, comma 1, lettera b), L. 1°agosto 2002, n. 166.
(444) Comma così sostituito dall'art. 28, comma 1, lettera b), L. 1°agosto 2002, n. 166.
(445) Comma così sostituito dall'art. 28, comma 1, lettera b), L. 1°agosto 2002, n. 166.
(446) Si tenga presente che l'art. 1, L.P. 24 dicembre 1975, n. 55 della provincia di Bolzano ha
disposto la sostituzione del presente articolo.

nonché dalla L. R. 19 del 29 luglio 2004 “Disciplina in materia funeraria e di polizia mortuaria, art. 4,
recante:

Art. 4
Realizzazione di cimiteri e crematori.

1. Spetta ai Comuni, singoli od associati, la realizzazione di cimiteri e di crematori.

2. I cimiteri sono di norma collocati alla distanza di almeno duecento metri dal centro abitato. È
vietato costruire nuovi edifici entro tale fascia di rispetto. Il Comune può autorizzare l'eventuale
ampliamento degli edifici esistenti entro la fascia di rispetto, sentita l'Azienda Unità sanitaria locale
competente per territorio.

3. In deroga a quanto previsto dal comma 2, nei casi di reale necessità il Comune può
approvare, sentita l'Azienda Unità sanitaria locale competente per territorio, la costruzione di
nuovi cimiteri, l'ampliamento di quelli esistenti o la costruzione di crematori a una distanza

pag. 3
inferiore ai duecento metri dal centro abitato, purché la fascia di rispetto non scenda in nessun
caso al di sotto dei cinquanta metri e sia adottato un piano cimiteriale che valuti la necessità di
future sepolture per non meno di vent'anni.

4. I crematori devono essere realizzati all'interno delle aree cimiteriali esistenti o di ampliamenti delle
stesse. Non è consentito l'utilizzo di crematori mobili.

estratto della circolare regionale Prot. n. AMP/DPA/1493 del 21 gennaio 2005:


“…”
2.1. Riduzione della fascia di rispetto per ampliare il cimitero
Il Consiglio Comunale può consentire (previo parere favorevole dell’USL) la riduzione della
fascia per:
a) Realizzare un’opera pubblica,
b) Attuare un intervento urbanistico,
c) Realizzare parchi e giardini,
d) Realizzare parcheggi pubblici e privati,
e) Realizzare attrezzature sportive,
f) Realizzare locali tecnici e serre.
Contestualmente alla riduzione il Consiglio comunale autorizza, qualora necessario, la costruzione di
nuovi edifici o l’ampliamento degli esistenti.

Quanto ai punti 2) e 3) si tratta di effettuare considerazioni ed interpretazioni di specifiche sentenze,


nel caso specifico si ritiene, al contrario, di non entrare nel merito delle stesse ma di procedere ad
applicare esclusivamente le disposizioni vigenti nazionali e regionali;

quanto al punto 4) l’art. 33 della L. 1150 del 1942 è stato abrogato dal D.P.R. 6-6-2001 n. 380 “Testo
unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”, e sostituito dall’art 4, recante:

4. (L) Regolamenti edilizi comunali.

(legge 17 agosto 1942, n. 1150, art. 33)

1. Il regolamento che i comuni adottano ai sensi dell'articolo 2, comma 4, deve contenere la


disciplina delle modalità costruttive, con particolare riguardo al rispetto delle normative tecnico-
estetiche, igienico-sanitarie, di sicurezza e vivibilità degli immobili e delle pertinenze degli stessi.

1-bis. [A decorrere dal 1° gennaio 2011 (5), nel re golamento di cui al comma 1, ai fini del rilascio del
permesso di costruire, deve essere prevista, per gli edifici di nuova costruzione, l’installazione di
impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in modo tale da garantire una
produzione energetica non inferiore a 1 kW per ciascuna unità abitativa, compatibilmente con la
realizzabilità tecnica dell’intervento. Per i fabbricati industriali, di estensione superficiale non inferiore a
100 metri quadrati, la produzione energetica minima è di 5 kW] (6).

2. Nel caso in cui il comune intenda istituire la commissione edilizia, il regolamento indica gli interventi
sottoposti al preventivo parere di tale organo consultivo.

pag. 4
Quanto al punto 5) l’affermazione secondo la quale ai sensi dell’art. 54 del DPR 285/1990, il PRC
deve solo riportare una planimetria dello stato di fatto, non risulta essere corretta, poiché al comma 1)
dello stesso articolo, come successivamente riportato, si stabilisce che gli uffici comunali devono
essere dotati di planimetria aggiornate, inoltre la modalità di redazione del piano regolatore cimiteriale
con i relativi contenuti è disciplinato dagli artt. 55, 56, 57, 58 e segg. Del DPR 285/1990, nonché
obbligati alla redazione dello stesso dalla L. R. 19/2004. Art. 5, con i contenuti di cui alla
Deliberazione della Giunta Regionale n. 687 del 22 maggio 2006, di approvazione del nuovo
regolamento sia in materia di piani cimiteriali che in materia di inumazione e tumulazione, al
riguardo si riportano i seguenti articoli:
Capo X
Art. 54

Costruzione dei cimiteri. Piani cimiteriali. Disposizioni tecniche generali

1. Gli uffici comunali o consorziali competenti devono essere dotati di una planimetria in scala
1:500 dei cimiteri esistenti nel territorio del comune, estesa anche alle zone circostanti
comprendendo le relative zone di rispetto cimiteriale.

2. La planimetria deve essere aggiornata ogni cinque anni o quando siano creati nuovi cimiteri o siano
soppressi quelli vecchi o quando a quelli esistenti siano state apportate modifiche ed ampliamenti.

Al contrario, i commi 3) e 4) dell’art. 57 dello stesso decreto (DPR 285/1990) sono stati abrogati,
rimandando l’obbligo di rispetto delle leggi sanitarie e pertanto alle disposizioni dell’art. 28 della
L. 166/2002 precedentemente richiamato:

Art. 57.
1. I cimiteri devono essere isolati dall'abitato mediante la zona di rispetto prevista dall'art. 338
del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, e
successive modificazioni.

2. Per i cimiteri di guerra valgono le norme stabilite dalla legge 4 dicembre 1956, n. 1428, e
successive modifiche.

3. [È vietato costruire, entro la fascia di rispetto, nuovi edifici o ampliare quelli preesistenti] (4).

4. [Nell'ampliamento dei cimiteri esistenti, l'ampiezza della fascia di rispetto non può essere
inferiore a 100 metri dai centri abitati nei comuni con popolazione superiore ai 20.000 abitanti
ed a 50 metri per gli altri comuni] (5).

5. Il terreno dell'area cimiteriale deve essere sciolto sino alla profondità di metri 2,50 o capace
di essere reso tale con facili opere di scasso, deve essere asciutto e dotato di un adatto grado
di porosità e di capacità per l'acqua, per favorire il processo di mineralizzazione dei cadaveri.

6. Tali condizioni possono essere artificialmente realizzate con riporto di terreni estranei.

7. La falda deve trovarsi a conveniente distanza dal piano di campagna e avere altezza tale da
essere in piena o comunque col più alto livello della zona di assorbimento capillare, almeno a
distanza di metri 0,50 dal fondo della fossa per inumazione.

pag. 5
Si riporta anche l’art. 1 del Regolamento regionale in materia di piani cimiteriali
Art. 1
Piani cimiteriali comunali e disciplina delle concessioni

Ogni Comune “pianifica l’assetto interno dei cimiteri esistenti e relative aree di
rispetto attraverso il Piano cimiteriale”, al fine di rispondere alle necessità di sepoltura
della popolazione residente nell’arco dei venti anni successivi all’approvazione del piano
stesso, tenendo conto degli obblighi di legge e della programmazione in materia di
crematori. Gli elementi da considerare per la redazione dei piani cimiteriali sono:
* l’andamento medio della mortalità nell’area di propria competenza territoriale sulla
base di dati statistici dell’ultimo decennio e di adeguate proiezioni locali;
* la recettività delle strutture esistenti, distinguendo i posti per sepolture a sistema di
inumazione e di tumulazione, in rapporto anche alla durata delle concessioni;
* l’evoluzione attesa della domanda delle diverse tipologie di sepoltura e di pratica
funebre, e relativi fabbisogni;
* la necessità di creare maggiori disponibilità di sepoltura nei cimiteri esistenti a
seguito, ove possibile, di una più razionale utilizzazione delle aree e dei manufatti, del
recupero di tombe abbandonate, dell’applicazione delle deroghe ai criteri di utilizzo di
manufatti individuate nel presente regolamento e della realizzazione di loculi aerati;
* l’opportunità di prevedere la conservazione o il restauro dei monumenti funerari di
pregio, nonché delle zone cimiteriali soggette a vincolo paesaggistico o tutela
monumentale;
* la necessità di ridurre o abbattere le barriere architettoniche e favorire la sicurezza
dei visitatori, nonché di prevedere la disponibilità di un congruo numero di impianti idrici
e di servizi igienici;
* la necessità di adeguamento delle strutture cimiteriali ai contenuti del presente
regolamento.
I Piani cimiteriali comunali sono approvati dal Comune, sentita l’Azienda Unità
sanitaria locale competente per territorio, e devono essere periodicamente aggiornati.
Per i cimiteri storici e monumentali il Comune, sentita l’Azienda Unità sanitaria locale
competente per territorio in merito alle condizioni igienico-sanitarie, individua specifiche
soluzioni atte a conservare i beni storici e artistici e permettere la fruizione degli spazi
sepolcrali. Le zone e i criteri di individuazione delle tombe di interesse storico o artistico
devono essere contenuti nei piani cimiteriali.

Quanto ai punti 6-7- ed 8) si ricorda che con deliberazione della Giunta Provinciale n. 223 del 5
giugno 2001, la Provincia di Modena aveva sollevato ed argomentato specifiche riserve sull’ampiezza
delle fasce di rispetto cimiteriale riportati dalla cartografia del piano regolatore adottato. Con
deliberazione del Consiglio Comunale n. 286 del 6 dicembre 2001 e n. 288 del 13 dicembre 2001,
l’amministrazione comunale controdeduceva alle riserve provinciali richiamando il Piano Regolatore
Cimiteriale approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 31 del 11 marzo 1995 e n. 179 del
19 settembre 1996. Con successiva deliberazione della Giunta Provinciale n. 174 del 30 aprile 2002,
con la quale la Provincia di Modena approvava la variante generale al piano regolatore vigente,
assumeva specifiche determinazioni cartografiche e normative, che costituivano modifiche d’ufficio, di
precisazioni e raccomandazioni, in particolare, per il caso specifico, prescriveva la seguente
determinazione;

17 L’Amministrazione Comunale è tenuta a ricondurre i rispetti cimiteriali all’ampiezza indicata


nelle tavole di Piano Regolatore Cimiteriale trasmesso, nel caso di ampliamenti

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avvenuti/programmati successivamente per tali strutture, il perimetro minimo del rispetto dei
50 metri deve essere comprensivo di tale ampliamento;

18 Le aree comprese all’interno del rispetto cimiteriale sono da considerarsi inedificabili


perciò l’art. 73.12 è così integrato:
“I perimetri delle fasce di rispetto ai cimiteri, prescritte dall’art. 338 del T.U. delle leggi
sanitarie 27/7/1934, n. 1265, e successive modifiche ed integrazioni, sono individuati sulle
tavole di azzonamento del P.R.G. e rispecchiano quanto stabilito dagli appositi atti
amministrativi (Decreti prefettizi, ordinanze sindacali o altri atti amministrativi prodotti ai sensi
e per gli effetti delle norme in materia vigenti).

A tali prescrizioni e modifiche dettate d’ufficio dalla Giunta Provinciale, l’Amministrazione si è adeguata
integrando l’art. 73.12 delle Norme Tecniche di attuazione e riportando nelle tavole di azzonamento
del PRG vigente le fasce di rispetto cimiteriale così come previste dal Piano regolatore Cimiteriale,
che a sua volta recepisce le fasce come da PRG del 1980 (approvato con Deliberazione della Giunta
Regionale n. 3933 del 28 giugno 1984.

Quanto al punto 9) si deve prendere in esame l’evoluzione nel tempo della legislazione più
importante che ha regolato la materia, in particolare:
 R.D. 27 luglio 1934, n. 1265, art. 338 che fissa in 200 metri dal muro di cinta la fascia di rispetto
cimiteriale;
 L. n. 983 del 27 ottobre 1957, che modifica l’art. 338, affidando al Prefetto la facoltà di ridurre tale
fascia, come testualmente riportato:
Art. 1. Il quarto comma dell'art. 338 del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con
Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265, e così modificato:
<<Può altresì il Prefetto, su motivata richiesta del Consiglio Comunale, deliberata a
maggioranza assoluta dei consiglieri in carica, e previo conforme parere del Consiglio
provinciale di sanità, quando non vi si oppongano ragioni igieniche e sussistano gravi e
giustificati motivi, ridurre l'ampiezza della zona di rispetto di un cimitero, delimitandone il
perimetro in relazione alla situazione dei luoghi, purché nei centri abitati con popolazione
superiore ai 20.000 abitanti il raggio della zona non risulti inferiore ai 100 metri ad almeno
a 50 metri per gli altri Comuni>>.

 L. n. 296 del 13 marzo 1958, recante la costituzione del Ministero della Sanità, in particolare art. 6
, trasferisce al Medico Provinciale le competenze del Prefetto relative alla riduzione delle fasce di
rispetto cimiteriali;
 D.P.R. 14 gennaio 1972, n. 4 , Trasferimento alle Regioni a statuto ordinario delle funzioni
amministrative statali in materia di assistenza sanitaria ed ospedaliera e dei relativi personali ed
uffici, art. 1, trasferisce alle regioni competenze in materia sanitaria;
 D.P.R. 15 gennaio 1972 n. 8 Trasferimento alle Regioni a statuto ordinario delle funzioni
amministrative statali in materia di urbanistica e di viabilità, acquedotti e lavori pubblici di interesse
regionale e dei relativi personali ed uffici; art. 2, trasferimento riguardo alle funzioni amministrative
concernenti le opere igieniche di interesse locale (fognature, impianti di depurazione delle acque,
mattatoi, cimiteri ed altre);
 D.P.R n. 803 del 21 ottobre 1975, recante regolamento di Polizia Mortuaria, abrogato dal D.P.R.
10-9-1990 n. 285;
 L. N. 166 DEL 1 AGOSTO 2002 ART. 28 già richiamato;
 L. R. n. 19/2004, art. 4 già richiamato;

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queste le norme principali; per quanto ai decreti prefettizi stiamo operando una ricerca d’Archivio per
stabilire quando e come sono stati emanati i relativi provvedimenti che hanno portato ad inserire le
fasce di rispetto con un’ampiezza pari a 50 metri nel PRG del 1980 approvato dalla regione Emilia
Romagna, inoltre non risulta che la Provincia sia in attesa “invano” di tale copia di provvedimenti in
quanto non richiesti;

quanto al punto 10) si richiama quanto precedentemente riportato per i punti 6-7- ed 8;

quanto al punto 11) si conferma che il PRG vigente è stato approvato ai sensi della L. R. 47/78 e ss.
mm. ed integrazioni e che l’affermazione riferita all’art. 46 ( abrogato dalla L. R. 20/2000), così come
riportata nell’interrogazione, non è contemplata nel dispositivo dell’articolo stesso, che stabilisce la
misura minima inderogabile di standards urbanistici che il PRG deve garantire per ogni abitante
teorico; pertanto, nel rispetto delle disposizioni dettate dall’art. 46 della L. R. 47/78, si conferma che nel
PRG vigente approvato nel 2002, le aree ricomprese all’interno delle fasce di rispetto cimiteriale non
concorrono al dimensionamento degli standards urbanistici o come verde di cessione.

quanto al punto 12) non si ritiene di dover effettuare precisazioni su affermazioni rilasciate da altri
soggetti.

quanto al punto 13) si ricorda che ai sensi del comma 1) dell’art. 41 della L. 31 del 25
novembre 2002 – Disciplina generale dell’edilizia, che ha sostituito la lettera h) del primo
comma dell’art. 19 della L. r. 19/1982, è fatto obbligo per i Comuni la richiesta del parere
integrato, sotto il profilo igienico-sanitario ed ambientale, alle strutture competenti dell’AUSL e
dell’ARPA.
Pertanto, in ottemperanza alle disposizioni vigenti in materia, ai fini del di rilascio del parere
integrato, è stata inviata la seguente documentazione;
• Relazione tecnica
• Norme tecniche
• Relazione idraulica
• Relazione geologica
• Valutazione di clima acustico
• Tavola n° 1 Estratti. scala 1:1000/1:5000
• Tavola n° 2 Planimetria generale attuale scala 1: 5 00
• Tavola n° 3 Planimetria generale di progetto. scal a 1: 500
• Tavola n° 4 Planimetria generale . Altezze massime scala 1: 500
• Tavola n° 5 Aree da cedere scala 1: 500
• Tavola n° 6 Profili altimetrici scala 1: 500
• Tavola n° 7 Impianto fognario scala 1: 500
• Tavola n° 8 Impianto acquedotto scala 1: 500
• Tavola n° 9 Impianto gas metano scala 1: 500
• Tavola n° 10 Impianto Enel scala 1: 500
• Tavola n° 11 Impianto Illuminazione pubblica scala 1: 500
• Tavola n° 12 Impianto telefonico scala 1: 500
• Tavola n° 13 Sezione stradale scala 1: 50
• Tavola n° 14 Relazione fotografica
L’elenco dimostra che il materiale trasmesso non è sicuramente da considerarsi quale
documentazione “generica”.
La richiesta di rilascio del parere competente, con la documentazione precedentemente
richiamata, è stata richiesta all’AUSL in data 19 novembre 2005 prot. 55.992, ARPA in data

pag. 8
19 novembre 2005 prot. 55.997 e Provincia di Modena in data 30 novembre 2005 prot.
57.597; i relativi pareri FAVOREVOLI con prescrizioni sono pervenuti, rispettivamente,
dall’AUSL in data 3 gennaio 2006 prot. 114, ARPA in data 13 dicembre 2006 prot. 59.891 e
Provincia di Modena in data 21 gennaio 2006 prot. 3251. Con deliberazione del C. C. n. 88
del 20 aprile 2006 il piano particolareggiato relativo al comparto B7 è stato approvato
recependo INTEGRALMENTE le prescrizioni impartite dall’ARPA e AUSL.
Si ricorda/ribadisce che non esiste nessun atto predisposto dall’Amministrazione
Comunale di richiesta di deroga alla fascia di rispetto cimiteriale allegato
all’approvazione del piano particolareggiato del comparto B7, in quanto pienamente
conforme alle disposizioni previste dal PRG vigente.
Come più volte ricordato la documentazione inerente il piano particolareggiato approvato, può
essere scaricata direttamente dal sito internet del Comune.

Quanto ai punti 14 e 15 ) L’amministrazione ritiene di aver seguito in modo preciso le


disposizione di legge vigenti e di aver ottemperato a specifiche prescrizioni dettate dagli Enti
competenti in materia (vedi approvazione della Giunta Regionale del PRG 1980, prescrizioni
della Provincia in sede di approvazione definitiva della Variante generale 2000, parere AUSL
per il Piano Cimiteriale del 1995 ecc.). Giova comunque ricordare che diversi comuni della
nostra regione, nonché molti comuni presenti nel nostro paese, hanno cimiteri esistenti con
fasce di rispetto inferiore ai 200/100 m., quindi al contrario, è evidente che esistono norme e
leggi che hanno permesso la riduzione di tale fascia.

Quanto al punto 16) Il comparto B7 e B6 ubicati nella frazione di Budrione sono entrambi al di
fuori della fascia di rispetto cimiteriale, in conformità alle delimitazioni riportate dal PRG del
1980, dal Piano Cimiteriale del 1995 e dal PRG del 2000.

Quanto ai punti 17 e 18) Il Consiglio Comunale può decidere l’uso del territorio, rispettando
ovviamente gli strumenti di programmazione sovra comunali, cosa del resto che facciamo ogni
qual volta in questo consiglio vengono portate varianti al Prg, il Consiglio Comunale ha
autorizzato non solo le presentazioni dei piani particolareggiati ma ha approvato anche i piani
insediativi dei comparti oggetto di questa interrogazione, cioè il B6 e il B7, (ricordo come già
riportato in questa interrogazione che entrambi hanno avuto parare favorevole di ARPA e USL)
e i titoli abilitativi sono rilasciati perché conformi alle norme di PRG, alle disposizioni del
Regolamento Edilizio Comunale, alle norme e leggi di programmazione territoriali sovra
comunali.

Quanto al punto 19) Le competenze del Sindaco, quale autorità locale, a seguito della riforma
dell’ordinamento degli enti locali, sono disciplinate dagli artt. 50 e 54 del TUEL approvato con D.lgs 18
Agosto 2000 n. 267.
Le competenze attribuite al Sindaco da disposizioni normative previgenti debbono valutarsi in osservanza
dei principi generali di riparto dettati dalla riforma, avendosi inoltre riguardo ai contenuti dei regolamenti
comunali emanati in esercizio dell’autonomia statutaria.
La competenza consultiva in materia sanitaria, inerente la tutela dell’interesse salvaguardato dalla
disciplina del vincolo cimiteriale, è da attribuirsi agli organi della locale unità sanitaria, come espressamente
previsto per legge e con riferimento all’esercizio delle competenze pianificatorie del Consiglio Comunale ed
all’emanazione dei provvedimenti attuativi che competono agli uffici.
In materia cimiteriale la competenza attribuita al Sindaco dall’art. 51 DPR n. 285/1990 riguarda
esclusivamente la manutenzione, l’ordine e la vigilanza per le aree interne dei cimiteri ed il funzionamento
di essi.

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Con riguardo all’indicata disposizione normativa e limitatamente ad essa è attribuibile al Sindaco la
qualifica di autorità sanitaria locale.

In risposta al quesito genericamente indicato al punto 19 dell’interrogazione va poi considerato che l’art. 54,
comma 2, TUEL attribuisce al Sindaco i poteri extra ordinem esercitabili ove sussistenti i necessari e
presupposti requisiti di legittimità”.

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Infine con l’ausilio di alcune immagini vorrei rendere ancora più chiaro che le fascie di rispetto cimiteriali a
Budrione non sono state ridotte per favorire piani di insediamento abitativi come il B7 e il B6.

(tavola PRG 1980)

Fascia di rispetto a 50m

Si può notare come la fascia a 50m non preveda poi nessun comparto di espansione.
(approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 3933 del 28 giugno 1984)

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Con il Piano Regolatore Cimiteriale del 1995:

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Ampliamento Fascia di rispetto

Venivano ampliate le fasce di rispetto prevedendo l’ampliamento del cimitero, ma anche in questo caso
non erano previste zone di insediamento abitativo, e rimanevano confinate ad una distanza di 50m
(approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 31 del 11 marzo 1995 e n. 179 del 19 settembre
1996 – con parere favorevole di USL e ARPA)

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Nella relazione del Piano Regolatore
Cimiteriale viene chiaramente indicata
la distanza a 50m delle fasce di rispetto

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PRG2000

Fascia di rispetto

Comparti insediativi

Vengono riconfermate le fasce di rispetto del Piano Regolatore Cimiteriale e del PRG 1980 e solo ora, cioè
a distanza di 20 anni si inseriscono i due comparti insediativi, che sono stati collocati al di fuori delle fasce di
rispetto.
(Approvato dalla Giunta Provinciale n. 174 del 30 aprile 2002, – con Parere favorevole di ARPA e USL)

Quindi si può vedere come i due comparti siano stati inseriti a PRG dopo 20 anni dalla riduzione
delle fasce di rispetto, e come questi comparti siano collocati al di fuori delle fasce stesse.

Cordialmente

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