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I

Oggi VIDEOINTERVISTA
Gregotti:
SUL COMODINO
A casa Sandretto Bobbio,
MEMORIA

tuttoLIBRI le metropoli
del futuro
si invita le parole della
la Guggenheim democrazia
iPad Edition Con le recensioni e le classifiche dei bestseller

NUMERO
ANNO XXXV
1761
SABATO 16 APRILE 2011 tuttoLIBRI Da Dante a Rigoni Stern Come i nostri scrittori hanno
raccontato le vette, tra natura e avventura, contemplazione e allegoria:
il tema al centro della rassegna «Letteraltura» a Domodossola
CAMON
GIOVANNI
L’altare TESIO

Qual è la parte della


della famiglia montagna nella letteratura ita-
liana? Escludendo i resoconti
«La mia stirpe», delle imprese alpinistiche, che
un’epica nei secoli pure a volte possono avere
un’elevata temperatura lette-
MONDO P. II
raria, quali sono i nostri autori A Dante si deve la creazione della Il Resegone di Alessandro Mario Rigoni Stern ha narrato Originaria di Demonte, in Valle
«di montagna»? Quali sono i montagna del Purgatorio, alla Manzoni convoca gli sguardi degli il suo Altipiano, tra vicende legate Stura, Lalla Romano sale in
tratti distintivi di uno scrittore sua natura di mezzo tra l’abisso umili protagonisti nei momenti alla Grande Guerra ed escursioni montagna in diverse pagine, da
che si possa definire «di monta- infernale e il celeste empireo cruciali del loro spaesamento meravigliose tra flora e fauna «Maria» a «Un sogno del Nord»
gna»? Ed è comunque diversa-
mente connotabile un autore
che abbia fatto della montagna
un osservatorio privilegiato?

Una montagna
Molte domande per un rappor-
to che è più complesso di quan-
to solitamente s’immagini.
OGGERO Da Dante a Rigoni Stern -
non foss’altro che per la confor-
La ragazza mazione orografica del nostro
territorio tra Alpi e Appennini -
e la camorra

di voci incantate
la montagna compare più di
quanto non si sospetti. Ma più
«L’ora di pietra»: che configurare una «totalità»,
in fuga dal Sud un mondo bastante a se stesso,
pare piuttosto spezzarsi in tante
PENT P.III
direzioni, disporsi per improvvi-
si, piegarsi alle circostanze, sgra-
narsi in un percorso d’occasioni

La «roccia sì erta»
del Purgatorio,
il Resegone di Manzoni,
l’Etna di Verga,
il Carso di Slataper
LONTANO E VICINO
che prendono dal tempo e dalla
Una Chiesa cultura che l’attraversa la loro
ragion d’essere, la loro spinta, la
senza respiro loro sensibilità.
In Dante è l’allegorismo a
Popolo e gerarchia prevalere. E basterebbe pensa-
orfani del Concilio re alla creazione della monta-
gna del Purgatorio, alla sua na-
ENZO BIANCHI P. IX
tura di mezzo tra l’abisso infer-
nale e il celeste empireo: «Noi
divenimmo intanto a piè del
monte;/ quivi trovammo la roc-
cia sì erta,/ che indarno vi sa-
rien le gambe pronte». Monta-
gna ostica, montagna impervia.
E infatti Dante ricorre a uno dei
suoi paragoni iperbolici, realisti-
camente attingendo alla dirupa-
ta natura ligure: «Tra Lerice e
DIARIO DI LETTURA Turbia la più diserta, la più rot-
ta ruina è una scala,/ verso di Un dipinto dell’artista svizzero Ferdinand Hodler (1853 - 1918) : «Das Lauterbrunner Breithorn», I, 1911
I diritti quella, agevole e aperta». Ciò si-
gnifica che in tutta la Liguria di pie correnti dei fiumi, l’immen- Sacro Parnaso una sua raccolta
di Rodotà levante e di ponente il dirupo TRA VALDOSSOLA E TRENTO sità dell’oceano, il corso degli poetica) a Giovanni Botero, che
più inaccessibile e impraticabi- Un’ascensione di libri, film e viaggi astri e trascurano se stessi»), non a caso intitola la seconda
Tra Bobbio le rispetto all’ispida conforma- prima la verticalità e poi edizione delle sue rime spiritua-
e la Dickinson zione del Purgatorio parrebbe Abbiamo chiesto a Giovanni Tesio di sintetizzare per noi la l’estensione, l’ampiezza panora- li, Il monte Calvario.
una scala comoda e larga. relazione su «Il posto della montagna nella letteratura italiana» mica, la grandezza che culmina Perché la montagna entri nel-
SERRI P. XI
Pur entro un dettato forte- che terrà domani mattina a Domodossola, Sacro Monte Calvario, nell’avviso agostiniano (rede in la letteratura con lo slancio più
mente morale, già diverso di- nell’ambito della manifestazione «Il posto dei libri di montagna», te ipsum, torna in te stesso). prossimo alla sensibilità moder-
scorso meritano le premoderne apertasi ieri a Briga. Nel pomeriggio tavola rotonda su Come dire che le vere imprese na bisogna attendere il Romanti-
e psicologiche propensioni di «Esperienze e prospettive degli editori» (da Versante Sud a sono quelle dello spirito. cismo, le anime tempestose, i
TUTTOLIBRI Francesco Petrarca nella famo- Salvioni, da Priuli&Verlucca a Vivalda, a Corbaccio). Per il Difficile trovare nei secoli prepotenti contrasti, gli affanno-
sa pagina dell’ascensione al mon- programma completo consultare www.letteraltura.it. successivi pagine così esempla- si deliri, le drammatiche rifles-
A cura di: te Ventoso (Ventoux) che è gran Dal Piemonte a Trento, che dal 28 aprile all’8 maggio tornerà ad ri. Nel rivolgimento «controri- sioni, la vertigine del sublime.
LUCIANO GENTA
con BRUNO QUARANTA
parte della lettera al padre Dioni- essere capitale internazionale della montagna grazie al formistico» a prevalere è Ad esempio nel Foscolo delle Ul-
gi da Borgo di San Sepolcro con- «ATrentoFilmfestival». Oltre al cinema, la rassegna editoriale un’idea di montagna che conver- time lettere di Jacopo Ortis, in cui
tuttolibri@lastampa.it tenuta nelle Familiares. «MontagnaLibri», dedicherà un particolare omaggio alla te le più pagane alture del Parna- troviamo il primo (notevole) pae-
www.lastampa.it/tuttolibri/
Dietro la flagrante la citazio- letteratura finlandese. Tra gli ospiti italiani: Erri De Luca, Neri so nelle più cristiane (o più catto- saggio alpestre: nella lettera da
ne dalle Confessioni di San- Marcorè, Mauro Corona, Enrico Brizzi, che presenterà il 7 maggio liche) contemplazioni del Calva- Ventimiglia le altissime rupi, i
LA STAMPA t’Agostino («e vanno gli uomini «Italica 150», il film del viaggio a piedi che lo ha condotto dalla rio, di cui possono fornire esem-
a contemplare le cime dei mon- pi molti autori di area barocca:
ti, i vasti flutti del mare, le am-
Vetta d’Italia a Capo Passero. Per info: www.trentofestival.it
da Anello Sartiano (che chiamò p Continua a pag. IX
II Scrittori italiani
RISORGIMENTO, TRA STORIA E ROMANZO Cruciale, padre Giacomo, etimologicamente, avendo convento in giardino in Sant’Uffizio in stanza petrina.
Il confessore di Cavour affermato la primazia della coscienza («Non ho tradito la
mia coscienza», la vita come un affare di coscienza) rispetto
Il protagonista e l’antagonista. Là dove, a brillare, nella
veste di protagonista, è padre Giacomo da Poirino, che di
= Perché non beatificare padre Giacomo da Poirino, il alla ragion di Stato che imbrigliò l’ultimo Papa Re, Pio IX. fronte a Pio IX, mondo di qualsivoglia fremito «liberale»,
religioso che evangelicamente non asservendo l’uomo al Una testimonianza, la sua, tra quelle che contribuiranno a saprà rimanere all’impiedi: lui che tenne fede alla promessa
sabato assicurò il conforto dei sacramenti allo scomunicato minare Porta Pia, breccia infine «santa», se un vescovo fatta al signor Conte, di assisterlo nell’ultima ora, non
Conte di Cavour? Tra le figure «minori», in realtà cruciali, toscano «confesserà» a Spadolini che la Chiesa avrebbe domandadogli di ritrattare «il male perpetrato contro la
del Risorgimento, il francescano - lo stesso ordine di Padre dovuto elevare a festa religiosa il 20 settembre. Chiesa romana», essendo «cosa che non lo riguardasse».
Cristoforo, eguale risolutezza, ancorché diversamente Lorenzo Greco compone un ritratto d’anima, dove i fili Libera Chiesa in libero Stato, libero il sacerdote,
interpretata - ha ispirato il romanzo storico di Lorenzo etico, religioso, politico e poetico felicemente si nell’estrema ora, di essere prete, non «instrumentum
Greco Il confessore di Cavour (Manni, pp. 156, €15, in mescolano. Oltre l’aridità del documento, mai regni». Libero, quel francescano, di testimoniare, al
appendice la relazione integrale del frate - «Notizia del mio smemorandosi - l’autore - nel personaggio, nei capezzale di Cavour, a costo di venire sospeso a divinis, che
viaggio per Roma» - che Antonicelli aveva svelato mezzo personaggi, seguiti azionando il manzoniano fren l’autentica amicizia è profezia.
Cavour disegnato da Gec secolo fa su La Stampa). dell’arte, consentendo loro di muoversi agilmente di Bruno Quaranta

LORENZO Ferdinando
Elkann Uno scrittore che ha perso MONDO
Camon
La mia stirpe, il titolo è nato
l’ispirazione ricorre allo psicoanalista apposto da Ferdinando Ca- nel 1935 a
mon al suo ultimo libro, appa- Montagnana,
ELENA re a prima vista enfatico e in provincia
LOEWENTHAL

«Fin da ragazzo Micha-


el aveva intrecciato diversi rap-
porti amorosi, riuscendo a non
Sul lettino pretenzioso, ci si aspetta
quanto meno che venga tem-
perato da una intonazione
scherzosa. E insomma, se
di Padova.
Con
«Un altare
per la madre»

c’è il curioso
perdere mai la fiducia in un in- non si prestasse a equivoci, si (Garzanti)
contro, in un sentimento che lo vorrebbe tradurlo più conve- ha vinto
coinvolgesse in maniera definiti- nientemente con «la mia raz- il premio
va. Ogni volta aveva creduto za», utilizzando il ruvido, Strega
che quella fosse la donna giu- semplificatorio linguaggio nel 1978
sta…». Gabriela, Daisy, Gloria e
tante altre che fanno parte di
quel passato ignoto situato pri-
ma che ogni libro cominci.
Michael è un critico d'arte,
delle donne della tradizione contadina.
Ma, leggendo, comprendia-
mo come esso sia dettato dal
senso di una misteriosa rega-
lità che prescinde dall’araldi-
un uomo di mondo, un alcolista più le sue donne di lui. Non tutte, ca e dal censo, perfino dalle
blandamente ancorato al suo vi- ma alcune. Gabriela è una affasci- suggestioni della giovinezza
zio. E' soprattutto un personag- nante, forse un po' legnosa ma e della buona salute.
gio di romanzo, anzi di quel gio- certo decisamente sensuale, ex L’autore racconta infatti
co di scatole cinesi che è l'ultimo modella errante, nervosa e fragile come il padre, un uomo sem-
romanzo di Alain Elkann, intito- al tempo stesso. Daisy sembra tut- plice, cresciuto nella vita dei
ta un'altra cosa, dalle forme mor- campi, sia colpito da un ictus. Camon «La mia stirpe»: un figlio dà voce
«Hotel Locarno»: bide alla sua apparente condiscen- Gli è venuta meno la parola e,
denza quando si tratta di «inter- quasi regredito all’infanzia, al padre, uomo semplice, cresciuto
in un mondo altolocato pretare» ruoli femminili tradizio- può soltanto esprimersi digi-
e colto, tra terapia nali. Gloria è, fra tutte, decisamen- tando le lettere di una lava- nella vita dei campi, colpito da ictus
te la più eccentrica, anche se a pri- gna alfabetica. Quel lessico
e vita, una ricerca p Alain Elkann ma vista ha un'aria «innocua». E' smozzicato consente al figlio
spasmodica d’amore
lato Hotel Locarno. Qui, in una se-
rie di incastri che non sono solo
un espediente narrativo bensì la
p HOTEL LOCARNO
p Bompiani, pp. 109, € 14,90
una dolce signora inglese, che si ri-
vela piena di risorse, di spirito di
iniziativa e soprattutto di un anti-
conformismospiazzante.
In mezzo a questo turbine fem-
di ricostruire, insieme alle fa-
si salienti della sua esistenza,
il sentimento che il padre pro-
va davanti alla morte. Riaffio-
ra il casto amore per la ragaz-
Com’è regale
sostanza stessa della trama, del
racconto, il vero e unico prota-
gonista è in fondo lo scrittore,
l'io narrante in una vasta acce-
minile entro il quale fanno appari-
zione altri personaggi, brevemen-
te tratteggiati o incisi sulla pagi-
na, c'è lui. Michael.
za che diventerà sua moglie,
il legame forte con la terra e
il ceppo familiare, l’esperien-
za terribile della guerra, alla
questo altare
per la famiglia
zione del participio: narrante lo Il lettore lo coglie in perenne quale si è sottratto, per il ri-
è infatti in quanto portavoce del- moto: geografico, sentimentale. fiuto di uccidere, iniettandosi
la propria esperienza sul lettino Michael vive in un mondo lumino- acqua infetta in un ginocchio.
di Vittorio, il suo psicoanalista. so, altolocato e colto. E' un critico E ci sono i sogni che non ha
Lo scrittore va in cura perché d'arte affermato e apparentemen- potuto realizzare.
sente di aver perso l'ispirazione, te invidiabile. Ha fascino e lo eser- Il racconto di Camon si ra». E ancora: «Il popolo crea
di non riuscire più a raccontare. cita con disinvoltura, malgrado adegua a questi sussulti della miti, non storia. La vera storia
E invece, la storia si fa pro- autore. In questa costruzione nar- non sia più giovane. memoria, alle impuntature del popolo è l’epica».
prio in questa ricerca, in questo rativa c'è spazio anche per un dia- Eppure, c'è qualcosa in lui che del temperamento, decrittan- Camon, che ha scritto in an-
reciproco interrogarsi di terapi- logo fra lo psicoanalista e il suo pa- ispira una simpatia indulgente doli e svolgendoli pienamen- ni lontani Un altare per la ma-
sta e paziente. Lì, in quello stu- ziente, cui il lettore attinge scam- che quasi sconfina nella compas- te. Indugiando su scorci bale- dre, riferendosi a un manufat-
dio, lo scrittore che narra di sé e poli di vita vissuta. sione - e non solo quando lo ritro- nanti (la guerra e le razzie to di pietra, compie adesso una
del proprio stallo ritrova la ve- Ma tutto ha un inequivocabile viamo avvolto nei fumi dell'alcol, dei tedeschi nel Veneto na- operazione analoga erigendo
na. Ritrova soprattutto i perso- filo conduttore, anche se si svolge più vulnerabile che mai. Michael è tio, la Resistenza) conceden- alla figura paterna un monu-
naggi, che erano come rimasti su piani e dimensioni diverse - la sempre inerme, perché di fronte dosi partecipi osservazioni mento di parole. Anche lui si
tutti lì sulla soglia, ad aspettarlo pagina e la realtà, la terapia e la vi- all'amore e alla passione perde sul mondo degli esclusi dalla presta a comporre, senza pare-
pazientemente. E a poco a poco, ta. Il denominatore comune che ogni sicurezza e si arma di paura. retorica dei grandi eventi: re, una inedita epica familiare
attraverso il discorso che si di- in fondo tutti accomuna è quella Di una trepidazione che diventa «...ricostruire la storia dai che travalica le generazioni e i p Ferdinando Camon
pana dalla terapia, nasce la sto- spasmodica ricerca d'amore di ben presto incertezza, come dimo- racconti dei contadini è co- secoli, che affonda nell’indistin- p LA MIA STIRPE
ria di cui andavano in cerca en- cui Michael incarna la sostanza. stra il coup-de-théâtre con cui il ro- me ricostruire una civiltà dai to delle origini. Si persuade in- p Garzanti, pp. 151, € 14,60
trambi - i personaggi ed il loro Sulla scena, del resto, ci sono manzo si chiude. ruderi che restano per ter- fatti di accogliere in sé, per
Tuttolibri
SABATO 16 APRILE 2011
LA STAMPA III

RACCONTI ALL’OMBRA DI HILLMAN depressione. Altri scrittori si sono ispirati al pensiero di archetipi delle Furie vendicatrici o di Demetra che dona (e
Nelle mani degli antichi dei Hillman, e alcuni dei loro libri sono diventati film di
successo. Oggi un autore televisivo italiano, Cristoforo
sottrae) le messi, di Ares massacratore o delle divinità
femminili della guerra onesta e della pace - Atena ma anche
= «Guarda, ritornano», scriveva Ezra Pound degli dèi Gorno, nutrito di filosofia hillmaniana ma anche di Artemide e il «mandala lunare» -, di Ermes messaggero
greci, «uno per uno,/ impauriti, solo a metà svegli». Gli dèi conoscenza approfondita delle religioni classiche, è partito veloce, dio del ’68.
non sono morti, scriveva Jung, sono diventati malattie da questo assunto: l’intreccio fra i tormenti dell’anima Tutte le complessità e contraddittorietà della vicenda
dell’anima. Ma è stato James Hillman a svelare al individuale e i grandi mali collettivi può decrittarsi solo umana, ma anche della storia presente, emergono in un
Novecento il ritorno degli dèi, o meglio agli dèi come svelandone gli archetipi, riflessi negli antichi dèi. disegno che tuttavia non ha nulla di provvidenziale, ma
modelli di psicopatologia, agli dèi come vettori di E’ nel cosmo degli antichi che si incastonano le moderne l’imperscrutabilità dei volti degli dèi olimpici, declinazioni di
consapevolezza del destino proprio di ogni anima e di ogni storie del suo libro, Nelle mani di un dio qualunque quel Dio Qualunque che può solo restare indifferente,
suo aspetto, agli dèi come forme archetipiche nelle quali (Aliberti, pp. 283, € 17), racconti intarsiati gli uni negli altri come Apollo l’obliquo, che nel fregio del Partenone,
riconoscersi. Ancora pochi sono in grado di farlo. Forse il in un’unica narrazione interconnessa come l’Anima Mundi mentre uomini e centauri si scannano, guarda
primo è stato Robert Bly, che ha cantato il riaffiorare di rispetto alle espressioni di quella individuale. Le ossessioni, distrattamente altrove.
Saturno nell’ombra della pandemia contemporanea: la le premonizioni, anche le speranze si cristallizzano negli Silvia Ronchey Il dio Apollo

tratti visibili, l’eredità dei geni-


tori, non soltanto nei fisici acci- Oggero Una tredicenne in fuga dal Sud, latitante
denti ma nei comportamenti
davanti ai problemi essenziali d’eccezione e innocente capro espiatorio a Torino Bloc notes
del vivere e del morire. GENOVA, PERUGIA, LAZIO
Egli era già presente nel-
Tre Festival

Imma a testa alta


l’amore tra il ragazzo e la ragaz- SERGIO
PENT
za che diventeranno i suoi geni- = Si conclude domani a
tori e sarà presente nei suoi suc- Comitato Orfani di Ca- Palazzo Ducale di Genova la
cessori. E non basta a divaricar- milla Baudino, provate a met- rassegna «La Storia in piazza»
li il fatto che la madre temesse, tervi il cuore in pace. La prof. la- coordinata da Donald Sassoon
ai suoi tempi, di restare incinta tita, forse si è autoesiliata dai di- e dedicata a «L’invenzione
per un bacio, mentre la nipotina
si rivela edotta che si viene al
mondo attraverso l’introduzio-
ne di un «semino» nel ventre di
una donna. Si tratta di mutazio-
ni ininfluenti nella continuità di
sastri e dalle bombe amiche po-
litiche che piovono sulla scuola
pubblica, ma tant'è: consolate-
vi pensando - e verificando -
che con L'ora di pietra Marghe-
rita Oggero ha scritto - finora -
contro la camorra della guerra». Interverranno,
fra gli altri, Sergio Romano,
Enzo Bianchi, Adriaio Sofri,
Tzvetan Todorov, Angelo Del
Boca, Anna Bravo.
A Perugia, sempre domani, si
una atavica credenza, così il suo più bel romanzo. lusioni di un Sud onesto e labo- conclude la quinta edizione
espressa in estrema sintesi: «Il Se non conoscessimo l'autri- rioso, dopo averci calato in una del festival internazionale del
senso della nostra razza, salire ce, potremmo pensare a un gio- realtà assai poco letteraria in giornalismo. E a Grottaferrata
in faccia all’ultimo, per vedere vane narratore del Sud - ma- cui prevalgono le «gomorre» e giungerà all’epilogo il Salone
in faccia quelli che esisteranno schio o femmina - capace di una la violenza. Attraverso un lin- dell’editoria dell’impegno, con
dopo di lui, e tutti quelli che esi- scelta stilistica che gioca a rim- guaggio moderno e veloce, infar- una particolare attenzione
sterono prima di lui più Uno, si piattino con il noir e il romanzo cito con estrema naturalezza di riservata ad Adriano Olivetti e
compie hic et nunc». di denuncia, le storie adolescen- cadenze dialettali esplicite e alle Edizioni di Comunità.
Teniamo presenti queste mai inverosimili, l'autrice rac-
considerazioni leggendo l’episo- «L’ora di pietra»: una conta le fortune e i disagi di una A TRINO
dio che conclude il libro. Camon famiglia che cresce, spera e poi
è stato invitato ad un raduno di storia bella e crudele, si trova a confliggere con il mu-
Libri d’Italia
artisti per incontrare il Papa giovane e disperata, so duro della camorra. = Sono in mostra a Trino,
nella Cappella Sistina. Gli sem- Dal suo silenzio subalpino, Im- nella biblioteca civica
bra di adempiere a un desiderio una lettura fresca, ma ritrova le tracce del passato, «Favorino Brunod», i libri
che il padre non ha potuto rea- ricca di speranze oneste cerca sicurezza in piccole fughe d’Italia (i testi che hanno fatto
lizzare e che ha manifestato an- per la città in assenza della zia gli italiani) via presentati su
cora sul letto di morte: trovarsi ziali e il feuilleton, all'insegna di Rosaria - la cui odissea a passo Tuttolibri fra il settembre 2009
faccia a faccia con il successore un'originalità coesa e granitica, Margherita Oggero, felicemente orfana di Camilla Baudino lento e sicuro si ricongiunge con e il marzo scorso, ciascuno
di Pietro. Ma, oltre a risarcire il senza eccessi e sbavature, con- quella della nipote acquisita - co- accompagnato dalla relativa
forme a un'idea di romanzo cenne Imma trascorre le sue nosce Paolo, uno studente che recensione. Il comune del
Un’inedita epica che che, attraverso l'ipotesi del di- giornate senza storia nel piccolo vende libri in bancarella, si acco- Vercellese rende quindi
vertissement, racconta a piena appartamento - «alloggio», di- sta a vicende di adolescenti soli e omaggio al suo spirito unitario
travalica i secoli voce il nostro tempo. Se Nicco- remmo noi sabaudi - della zia Ro- prigionieri come lei - Anna con il volume di Franco Crosio
e le generazioni con una lò Ammaniti scrivesse un se- saria, la «zia scaduta». Imma è in Frank, il piccolo eroe di Io non ho e Bruno Ferrarotti Trino
quel al suo iperfamoso Io non ho fuga dal Sud, latitante d'eccezio- paura, Oliver Twist - mentre le risorgimentale (Studi Trinesi,
scrittura confidenziale, paura - o volesse rinverdirne le ne e innocente capro espiatorio cresce dentro la consapevolezza pp. 187, s.i.p.). In appendice,
una pensosità sorridente intenzioni - il tracciato potreb- in una vicenda che vede al suo che ognuno di noi deve alzare la la riproduzione di un album di
be essere assai prossimo a que- centro la malavita organizzata e testa almeno una volta nella vita figurine (B. E. A.) pubblicato
genitore, ha l’impressione di ri- sto romanzo che nasce piccolo, la violenza autorizzata dei boss per non soccombere. nel 1961 per celebrare il
collegarsi, sullo sfondo del Giu- cresce a livello familiare e socia- locali. Nascosta a una probabile Nell'«ora di pietra», quel mo- Centenario.
dizio michelangiolesco, all’ulti- le, si espande in una trama a vendetta che verrà a cercarla dal mento magico in cui - per qual-
mo anello di una catena nella più voci, esplode in una cavalca- sole un po' abbrutito della Cam- p Margherita Oggero che indefinibile istante - la città PREMIO
quale si è riconosciuta la sua ta di rivelazioni ipotizzate, mai pania, la ragazzina vive la neces- p L'ORA DI PIETRA del Nord sembra relegata in un
gente. E’ il Papa a rappresentar- pienamente suggerite, che rian- saria prigionia con l'ingenuità e i p Mondadori, pp. 270, € 18,50 silenzio assoluto e consolatorio,
Per Gozzano
lo pur con tutti i suoi limiti, che nodano ogni filo - ogni destino - sogni dei suoi coetanei. Orfana di Imma troverà il coraggio di rac- = Ricorrendo il centenario
Camon individua scherzosa- in un finale a testa alta, ruvido e una madre uccisa da un'auto e contare questa storia alle perso- de «I colloqui», il canzoniere di
mente nella pur affabile figura commosso, che placa e convin- dai dispetti del destino, cresciuta po - soprattutto - i sanguinosi ne giuste: una storia bella e cru- Gozzano, nasce ad Aglié, dove
di Benedetto XVI. ce il lettore, ne asseconda - in in una famiglia affettuosa e one- eventi di cui è stata prima spetta- dele, giovane e disperata, che ci il Bel Guido riposa, il premio
Piace in questo libro, insie- qualche modo - le velleità di im- sta - i nonni Assunta e Saverio, trice e poi attrice involontaria. lascia in bocca il sapore di una «Il Meleto di Guido Gozzano».
me alla pensosità sorridente, la belle giustiziere popolare. gli zii Salvatore e Graziella, la cu- Ma la paziente seduzione af- lettura fresca, dinamica, ricca di Le sezioni: poesia edita,
scrittura conversevole e confi- In una Torino mai esplicita- gina Angela - Imma ha raggiunto fabulatoria della Oggero condu- speranze oneste, attraversata poesia inedita e tesi di laurea.
denziale che è l’ultimo acquisto ta ma ben presente nell'appa- il Nord dopo anni di dolore, dopo ce a ogni rivelazione dopo un ac- da un personaggio vivo e palpi- Per informazioni scrivere a:
di una lunga, fortunata carrie- rente asetticità di metropoli il mutismo causato dalla morte curato inventario dei destini, do- tante che Ammaniti potrebbe gliamicidiguidogozzano@vir-
ra di scrittore. nordista indaffarata, la tredi- assurda di sua madre Melina, do- po aver raccontato le modeste il- davvero invidiare. gilio.it

MIA lo a sua volta solo quando fugge e


PELUSO Petri «Tutta una vita»: tra due da sempre immerso in un'organi-
Sprigiona da Tutta la ca infelicità, avvinto anche da un'
vita di Romana Petri un'incredi- guerre, l’amore è un filo d’acciaio intensa tenerezza per la loro fi-
bile malìa che avvolge in un'at- glia Buena «dagli occhi cupi», cre-
mosfera magica in cui il reale si
trasforma in sogno, in una lumi-
nosità azzurrina ove coloro che
non sono più parlano e agiscono
Alle Case Venie sciuta con il mito di genitori eroi.
Denso di personaggi, Tutta la
vita poggia su una scrittura limpi-
da e lieve, lirica ma mai cadente
come vivi a raccontare le espe-
rienze passate, a intervenire e
confondersi con le realtà tangi-
bili del presente. La capacità di
arriva una lettera nel sentimentalismo, segno distin-
tivo che fa di Romana Petri un'au-
trice originale e personalissima.
E come una sinfonia si svolge, con

dall’Argentina
p Romana Petri
vivere il sogno si fa concreta e si p TUTTA LA VITA andamento lento nei colloqui e
traduce nell'acutezza vibrante p Longanesi, pp. 425, € 18,60 nel sondaggio dei sentimenti, cui
dei sensi che rileva, penetrando- Romana Petri si alternano momenti crudi, alta-
vi, la vita dell'erba e delle pian- mente drammatici nella tragica
te, l'odore salmastro del mare e pieno fulgore della prima giovi- di Spaltero ed emerge, irresistibi- ti colloqui con i morti che emergo- Contemplativa e insieme affac- sanguinosa lotta condotta nel
del sole in terre tra loro lontane. nezza. Un amore che si nutre di le, il personaggio indimenticabile no, più reali che mai, dal ricordo cendata si svolge la vita della don- contesto di un'apparente floridez-
Un romanzo che esige di so- un primo lungo bacio tra loro, ap- di Alcina che a difendersi dai tan- bruciante della Resistenza, dal na che non amava il mare e ora ne za in cui si adagia la maggioranza
spendere il giudizio per poterlo pena usciti dalla dura lotta parti- ti dolori della vita ha eretto una sussurro complice del giardino cerca la quiete e l'eterno discor- silenziosa e sorda della popolazio-
esprimere con il dovuto distac- giana, e una promessa, quando corazza per impedirsi il tormento selvaggio animato dallo stormire so, una vita insolita nel suo svol- ne durante il periodo della dittatu-
co, a mente pura. Ripercorren- lui parte a cercar fortuna in Ar- e perciò si è fatta solitaria e schi- delle fronde, dai muri scrostati, gersi nella routine di un matrimo- ra militare in Argentina.
dolo, si ha la certezza di trovarsi gentina dove sarà ad attenderla va, seguita solo e sempre dal biz- dalle lenzuola fresche stese sul nio con i crismi della tradizione, Tra due guerre, quasi nell'ar-
di fronte a un grande libro. appena se ne creeranno le condi- zarro cane Vinciguerra. letto solitario. che la coppia sa rendere unici e ir- co dell'intero Novecento, l'una
I protagonisti, Alcina e Spal- zioni e lei rimane ad aspettarlo al- Il mondo della donna, appesa Come promesso, giunge la let- repetibili. Perché di raro amore si evocata con la mano delicata del
tero, sono avvinti in un amore le Case Venie, in Umbria. Non esi- saldamente al filo d'acciaio dell' tera di Spaltero e Alcina s'imbar- tratta, capace di riempire di at- ricordo, l'altra fin troppo cruda e
totale, nato quando lui ha appe- stono dubbi in un amore così radi- amore, è tutto nella vecchia casa, ca sulla nave con poche cose e trazione e di invidia affettuosa un violenta, ma volta a comporsi, no-
na abbandonato l'infanzia e lei, cato e vero intorno al quale si co- negli amici di poche parole e d'in- l'unica compagnia del tormenta- altro personaggio forte, l'amico nostante le perdite, il rammarico,
maggiore di undici anni, è nel struisce la figura leale e generosa condizionata fedeltà, nei frequen- to e tormentoso Vinciguerra. scrittore Tino, destinato a provar- la disperazione, in finale armonia.
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IV Il classico SABATO 16 APRILE 2011
LA STAMPA

William violenza e una crudeltà praticate


Ritratto Lo scrittore e l’uomo attraverso Shakespeare indifferentemente da tutti, a par-
visto da tire dal cane narratore, il quale si
una guida alle opere e una suggestiva biografia David Levine avventa gioiosamente contro
Copyright chiunque della sua razza si trovi
davanti, sventrando e mutilando

Non perdere
New York
Review e accettando sportivamente di
of Books - Ilpa essere ricambiato di pari mone-
ta, nonché godendo di riferire
particolari raccapriccianti come
il sapore delle proprie viscere

il filo del Bardo


fuoriuscite da una ferita e pron-
tamente leccate.
Se gli gira, Hooker ne ha an-
che per i due-gambe, come li
chiama, senza escludere il suo
padrone, le cui caviglie non ri-
PAOLO ogni caso, il biografo di Shake- sparmia; del resto i due-gambe
BERTINETTI
speare deve per forza «allargar- sono crudelissimi con i cani, che
Per quale serie di sfor- si», perché pochissimi sono i do- suppliziano lentamente e raffina-
tunate circostanze Romeo non cumenti relativi alla sua vita. E tamente quando vige il solo so-
sa della morte apparente di nessuno di essi, notarili come so- spetto che abbiano attentato ai
Giulietta e si suicida sulla tom- no, particolarmente utile a capi- protetti cervi del signore locale.
ba di lei? Perché Amleto si ri- re «l'uomo» Shakespeare, o in Non che tra di loro i due-gambe
trova al cimitero poco prima grado di offrire degli spunti che abbiano più riguardi, un passa-
della sepoltura di Ofelia, di cui ne illuminino la personalità. tempo favorito dei ragazzini e de-
ignorava la morte? Molti ap- Ackroyd, come gli altri bio- gli altri sfaccendati è per esem-
passionati di teatro, e molti stu- grafi, propone così una serie di
denti, probabilmente ricorda- ipotesi suggestive riguardanti Uno scherzoso libretto
no in modo confuso (se non er- p Stefano Manferlotti ciò che non è documentato ma Romanzo Una turbolenta giornata
rato) le trame delle opere di p SHAKESPEARE che potrebbe essere vero. Ad di culto di Leon Rooke:
Shakespeare. p Salerno, pp. 364, € 18 esempio, a proposito delle con- di William nell’anno di grazia 1585 un giovane buonannulla
L'appendice del saggio di vinzioni religiose di Shakespea-
Stefano Manferlotti, intitolato re, presenta tutti gli elementi prima della fama, visto
perentoriamente Shakespeare,
provvede a colmare le possibi-
li lacune fornendo le trame dei
lavori teatrali che illustra ed
che propendono a favore di una
sua possibile formazione cattoli-
ca (l'unico dato certo è che era
cattolica sua madre). Su questo
C’è un cane da un quattrozampe
pio la baia alle vecchie, spesso
per divertimento accusate di
esamina nelle precedenti 290
pagine. Il volume raggruppa
per grandi settori i testi dram-
matici (dedicando un bel capi-
punto, come su altre fantasiose
ipotesi (le opere di Shakespeare
sono state scritte da un altro; ne-
gli anni della gioventù, su cui
che abbaia stregoneria e quindi inseguite,
sopraffatte, calate sadicamente
nell’acqua gelida dell’Avon.
Da capo a fondo assistiamo a
tolo a parte alla produzione po-

Stefano Manferlotti
niente si sa, aveva viaggiato in

Peter Ackroyd esamina a Shakespeare una ridda di brutalità di questo


genere, interrotte solo dalla sod-
disfazione di altre passioni pri-
mordiali come la lussuria (ab-
ripercorre commedie, p Peter Ackroyd le diverse, fantasiose biamo in flashback momenti del
drammi e tragedie: p
p
SHAKESPEARE. Una biografia
trad. di Chiara Gabutti
ipotesi su tutto quanto MASOLINO
D’AMICO
matrimonio e della vita coniuga-
le del futuro poeta). E’ un mon-
i testi e i personaggi p Neri Pozza, pp. 670, € 50 non è sicuro: ad esempio Ha circa trent’anni e do che il padrone di Hooker
di trama in trama la formazione cattolica nel frattempo è diventato un sembra guardare con qualche
piccolo culto lo scherzoso libret- distacco ma al quale senza dub-
etica): le commedie, i drammi ra i nodi essenziali delle opere di Italia), Ackroyd illustra assai be- to dell’americano-canadese Le- bio appartiene, come il quadru-
«greci e romani», i drammi volta in volta esaminate. Un volu- ne le posizioni contrapposte, ma on Rooke su di una turbolenta pede non manca di notare - non
storici («troni di sangue», si di- me utile, dotto il necessario e poi si attiene alle conclusioni più giornata dell’anno di grazia è per sottrarsene ma per segui-
ce con reminiscenza cinemato- mai pedante, puntuale nell'espo- ampiamente condivise dagli stu- 1585 nella cittadina di Stra- re il proprio destino che si deci-
grafica nel titolo del capitolo) sizione e mai oscuro, sicuro nella diosi. In una sola occasione si sbi- tford-upon-Avon, raccontata derà al gran passo della parten-
e infine i testi che costituisco- valutazione e mai presuntuoso: lancia a favore di un'ipotesi az- da Hooker, un battagliero, fero- za verso una città dove probabil-
no quello che Manferlotti defi- un libro da collocare nello scaffa- zardata, sostenendo che il mono- ce e spregiudicato cane bastar- mente le passioni che nel micro-
nisce «il grande canone» - Ro- le a portata di mano. logo «Essere o non essere» è un' do. Questo Hooker appartiene p Leon Rooke cosmo agreste si sfogano allo
meo e Giulietta, Sogno di una Alla vita di Shakespeare sono interpolazione. Strano sbilancia- a un giovane buonannulla, figlio p IL CANE DI SHAKESPEARE stato brado si manifesteranno
notte d'estate, Il mercante di Ve- dedicate una quindicina di pagi- mento, dato che qualsiasi esper- di un povero guantaio ma re- p trad. di Manuela Francescon lo stesso, seppure su scala mol-
nezia, La tempesta e le grandi ne, più che sufficienti in un sag- to di teatro elisabettiano poteva frattario a ogni lavoro manua- p Elliot, pp. 170, € 16 to più grande e sotto una sottile
tragedie (Amleto, Re Lear, Otel- gio di questo tipo. Invece Peter spiegargli senza difficoltà che le, coltivante impossibili sogni vernice di raffinatezza.
lo, Macbeth) - e che sono anche Ackroyd, profondo conoscitore interpolazione non è. di gloria letteraria, e malgrado Il finale interrompe dunque
i lavori di Shakespeare più della storia di Londra, alla vita Il pregio di questa biografia sia già tre volte padre di mar- frustrare. La fantasiosa ricostru- una ridda di immagini frastor-
spesso rappresentati in ogni del Bardo ne dedica più di seicen- sta soprattutto, oltre che nella mocchi, ancora insaziabile del- zione di Rooke segue i fatti accer- nante come certi cartoni animati
parte del mondo. to. Per la verità, il suo lavoro, scorrevolezza della scrittura, le carni di sua moglie, una don- tati solo secondo grandi linee dove i personaggi si sfracellano
Ne emerge una guida alle Shakespeare. Una biografia, parla nell'ammirazione contagiosa na prosperosa che ha parecchi (Shakespeare padre, per esem- in un precipizio o saltano in aria
opere del Bardo che si àncora anche ampiamente, in modo gra- con cui Ackroyd si porge al letto- anni più di lui e che era già navi- pio, non era un povero artigiano in mille pezzi per poi rialzarsi in-
saldamente alle parole del te- devole, non specialistico ma do- re per reclutarlo tra i fans di gata prima di sposarlo. bensì quasi un piccolo industria- tegri come se nulla fosse, e rico-
sto, sapientemente utilizzate cumentato, del contesto in cui si Shakespeare. Impresa merito- Il giovane buonannulla si le, e occupò cariche civiche di ri- minciare daccapo. Ma non pren-
come pilastri dell'interpretazio- svolse il lavoro del più grande uo- ria. Ma per uno sguardo più acu- chiama William Shakespeare lievo), divertendosi soprattutto a dete come guida alla vicenda la
ne e gustate per la loro bellez- mo di teatro di tutti i tempi. Cosa to e puntuale sulla sua vita (cat- detto Will, e solo alla fine di que- ricostruire, in una lingua ammic- sua presentazione nel risvolto di
za; che si avvale del richiamo il- utilissima, perché molti aspetti tolicesimo incluso), resta insupe- sta giornata troverà il coraggio cante a quella elisabettiana, della copertina! Questo racconta in re-
luminante ai più diversi testi e della cultura teatrale elisabettia- rato il saggio di Stephen Green- di partire per Londra in cerca quale la traduttrice Manuela altà (perplesso, l’ho scoperto su
forme della produzione cultu- na, decisivi per lo sviluppo della blatt Vita, arte e passioni di Wil- di fortuna, intenzione che negli Francescon riesce a conservare Internet) la trama di una recente
rale di tutti i tempi; che coglie produzione drammatica shake- liam Shakespeare, capocomico, anni precedenti ha annunciato almeno in parte il sapore, la vita commedia di altro autore, eviden-
con rigore appena mascherato speariana, sono tutt'altro che fa- pubblicato in Italia da Einaudi mille volte ma che la consorte quotidiana in un piccolo centro temente ben diversa dal libro di
dalla piacevolezza della scrittu- miliari al comune lettore. E, in pochi anni fa. ha sempre trovato il modo di di campagna. Qui regnano una Rooke che pure l’ha ispirata.
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Scrittori stranieri SABATO 16 APRILE 2011
LA STAMPA V

Carrère Dallo Sri Lanka alla Francia,


DIALOGHI IN VERSI
un corpo a corpo con il dolore degli altri MAURIZIO CUCCHI
GIOVANNI
BOGLIOLO

Raccontare le vite
degli altri per scoprire o sve-
lare la propria è quanto han-
no fatto, più o meno consa-
Quando il male I due venti
dei francesi
è uno tsunami
pevolmente, tutti i narrato-
ri, anche prima che nello
spazio intermedio tra l'auto-
biografia e il romanzo si defi-
nissero i confini, in verità as-
«Vecchi» legati a un’idea sperimentale,
sai vaghi, dell’autofinzione. «giovani» più attenti alla comunicazione
Ed è anche quello che fa Em-
manuel Carrère, ma con de-
terminazione programmati-

I
n fondo, anche gli appassio- chiusa. E in questo si avverte, ri-
ca e senza mischiare le car- nati di poesia sanno ben po- spetto a ciò che è accaduto in Ita-
te: le vite che ci racconta co di quanto accade all'este- lia, una differenza forte, visto
con minuzia da entomologo ro. In ogni caso l'informazione che da noi è stata proprio la co-
e rigore da documentarista è molto approssimativa, episo- siddetta «Generazione del '68» a
sono quelle di persone ben dica, legata all'apparizione in staccarsi dalle avanguardie.
definite, diverse e separate volume o in riviste (per di più Un altro dato forte è nella
da lui che nel racconto si poco circolanti) di qualche au- necessità di tornare a una fre-
mette in scena con la pro- tore, generalmente valido, ma quentazione più ravvicinata
pria identità anagrafica e che è anche più difficile capire col reale e a tentare una strada
professionale; anzi, il signifi- non conoscendo il contesto in attenta alla comunicazione e a
cato autobiografico della cui opera, o da cui prende le un andamento prosastico dei
sua narrazione sta proprio mosse. Questo vale anche per nati negli Anni 60.
in questa immedesimazione un Paese vicinissimo, e cultu- Si tratta, come è chiaro, di una
nell'alterità come antidoto ralmente per noi importante, semplificazione, che non esclude
come la Francia.
«Vite che non sono Molto utile, perciò, la bella Un’antologia accoglie
antologia curata da Fabio
la mia»: una piccola Scotto dei Nuovi poeti france- venti poeti nati tra
annegata e due giudici si (Einaudi, pp.310, €16), com- il 1940 e il 1970:
prendente venti autori nati tra
piagati dal tumore, il 1940 e il 1970 e tradotti dallo uno spettro di qualità
una discesa agli inferi stesso Scotto e da Fabio Puster- (ma non meglio di noi)
la. Il criterio è stato quello di
all'egotismo e terapia con- non includere autori di quell' notevoli eccezioni, come quella del-
tro le angosce personali. arco generazionale che già ab- la poesia di Martin Rueff (classe
Vite che non sono la mia, di- Emmanuel Carrère: per lui il reale non è un oggetto da rappresentare ma un mistero da decifrare biano pubblicato libri in Italia. '68), il cui carattere specifico è in
chiara d'altronde inequivoca- Criterio corretto, anche se au- una elevata tensione intellettuale
bilmente il titolo. Con esse lo ce in provincia e, insieme con progressi di un'inchiesta che tori rilevanti e già tradotti in e in una scansione del procedere
scrittore è venuto a contatto Étienne Rigal, un collega an- si conclude e si chiarisce del Italia (penso a Guy Goffette) quasi filosofico. Naturalmente,
casualmente e da esse, dopo ch’esso duramente segnato da tutto solo alla fine del libro, sono usciti in collane meritorie poi, ognuno (e qui mi rivolgo, be-
un primo momento di indiffe- un tumore giovanile, aveva tra- quando lo scrittore riemerge, ma purtroppo poco o per niente ninteso, anche a chi manda i pro-
renza o di rifiuto, si è sentito sformato il modesto ufficio di consapevole della propria fra- distribuite, restando quindi pri versi a questa rubrica) potrà
irresistibilmente attratto. giudice di pace in baluardo di gilità e inaspettatamente feli- ben poco noti. compiere le proprie scelte di gusto,
Tutto comincia nello Sri difesa dei derelitti soffocati ce, dal suo corpo a corpo col In ogni caso il repertorio facendosi magari attrarre dall'
Lanka il 26 dicembre 2004, dai debiti contro la voracità dolore degli altri. fornito da Scotto (autore an- ampia Ode a Caravaggio di Oli-
quando lo tsunami, di cui nel- delle finanziarie specializzate «All is true», è tutto vero, che di un saggio introduttivo) è vier Barbarant (nato nel '66) o re-
l’albergo su una falesia in cui nel credito al consumo. diceva Balzac all'inizio del interessante, tanto da rendere spingere dagli antichi versi sgoc-
alloggia non ha avuto neppu- Sollecitato da Étienne e in- Père Goriot, e sulla sua scia il libro quasi necessario a chi ciolanti di Antoine Emaz ('55). Po-
re percezione, travolge ogni coraggiato dai parenti che si hanno continuato a proclamar- segue la poesia. Il curatore di- trà ampliare le proprie conoscenze
cosa e uccide la figlia di una sottopongono di buon grado p Emmanuel Carrère lo - o ad accreditarlo con una spone gli autori in ordine alfa- sulla poesia d'oggi addentrandosi
coppia di conoscenti france- alla sua investigazione, lo p VITE CHE NON SONO LA MIA profusione di effetti di reale - betico, il che può indurre a un nelle compatte prose sul colore blu
si. Lo strazio dei genitori e la scrittore ricostruisce le tappe p trad. di Maurizia Balmelli tutti gli scrittori del vecchio e divertente gioco, e cioè quello di Jean-Michel Maulpoix ('52) o
ricerca del corpicino da una della breve vita di Juliette, i p Einaudi, p. 238, € 20 del nuovo realismo. di indovinare la generazione annoiandosi alle trovate di Natha-
p Carrère, nato a Parigi nel 1957,
camera mortuaria all'altra suoi pensieri, i suoi sentimen- fu lanciato in Italia da Theoria (I
Carrère si spinge più in là: del poeta leggendone i testi. lie Quintaine ('64, ma parrebbe di
rappresentano, per lo scritto- ti, la sua disperata battaglia baffi, 1987, da cui il film L’amo- per lui, che già ne L’avversa- Un gioco non del tutto va- vent'anni prima). Potrà apprezza-
re che a quarantasette anni contro il male e, parallelamen- re sospetto). Tra i suoi titoli più rio si era confrontato col Ca- no, anche perché la traiettoria re l'italo-francese e traduttore di
non aveva mai visto un mor- te, traccia anche un dettaglia- noti La settimana bianca, L’av- pote di A sangue freddo, il rea- che va dal poeta settantenne nostri poeti Jean-Baptiste Para
to, una prima sconvolgente to ritratto biografico di Étien- versario, La vita come un nor- le non è un oggetto da rappre- (Emmanuel Hocquard, nato ('56) o la concisione efficace di
discesa agli inferi. ne, senza trascurare nessun manzo russo, da Einaudi sentare ma un mistero da de- nel '40) alla quarantenne Ryo- Gérard Noiret ('48).
Al ritorno in Francia, una aspetto, da quelli più intimi e cifrare, e la riproduzione fede- ko Sekyguchi (nata a Tokyo nel Insomma, Fabio Scotto offre al
sorella trentatreenne della di più dolorosa confessione a le che ce ne fornisce deve me- '70, a Parigi dal '96 autrice sia lettore di poesia, ma anche a chi la
sua compagna, che si chiama quelli ostici come le questioni za enfasi, ma con una parteci- no alla scrupolosa precisione in giapponese che in francese) è scrive o tenta di farlo, la possibili-
Juliette come la piccola anne- del diritto del consumo. pazione emotiva che è tanto dei dettagli che allo sguardo una traiettoria con alcuni stac- tà di muoversi vitalmente e con cu-
gata ed è madre di tre bambi- Il romanzo, perché tale alla quella dell’investigatore ap- lucido e appassionato che po- chi interni abbastanza sensibi- riosità in un territorio vasto e, co-
ne, viene nuovamente colpi- fine risulta anche se di inven- passionato quanto quella del sa su di loro. Il resto - la levi- li. I nati negli Anni 40, per munque, di sicura qualità. E ma-
ta da un tumore e in breve zione narrativa nulla apparen- narratore che s'interroga e tazione dell’indagine in ro- esempio, appaiono in genere gari di confrontarne gli esiti con i
tempo muore. La donna, co- temente contiene, si muove analizza le proprie reazioni. manzo - lo fa la sua scrittura, più legati a un'idea sperimen- nostri. Personalmente l'ho fatto,
stretta a muoversi con le inesorabile attorno a questo Un romanzo che racconta il tersa, essenziale, controllata, tale della poesia ancora vicina trovando conferma, non lo nego,
stampelle per gli esiti di una puntiglio di far piena luce su suo farsi, che ci mette a parte eppure gonfia di una trasci- agli esempi di Tel Quel; a un' alla mia ferma convinzione sull'ot-
radioterapia, faceva il giudi- tutto, senza attenuazioni e sen- delle difficoltà, dei dubbi e dei nante tensione emotiva. idea anche intellettualistica e tima salute della nostra poesia.

PIERO Nel secondo caso Arkady,


SORIA Cruz Smith Com’è losca la Russia sospeso e semi licenziato ma
Arkady Renko e nascosto dietro lo scudo del
Martin Cruz Smith sono in- vista dalla piazza delle tre stazioni suo amico e collega ubriacone
vecchiati insieme, piuttosto Victor Orlov, scopre che la

Arkady Renko
bene, in un mondo tumultuo- donna della roulotte, in modo
so che è cambiato con maree obliquo e repentino definita
improvvise, spesso inattese. dalla versione uffciale «una
Eppure entrambi hanno at- prostituta vittima di un’over-

tra le spire
traversato l’oceano degli an- dose», è invece stata uccisa da
ni con una sorta di pacata quello che potrebbe essere un
saggezza in grado di assorbi- serial killer protetto e conni-
re i nuovi scenari della Rus- p Martin Cruz Smith
vente. Apriti cielo!

del judoka Putin


sia moderna e di metaboliz- p LE TRE STAZIONI La sua assenza di status e
zarli, da Gorky Park alle Tre p trad. di Mariagiulia Castagnone l’odio che nei suoi confronti nu-
Stazioni, dall’84 (Pensate! p Mondadori, pp. 244, € 19,19 trono superiori e trafficanti -
Un quinquennio intero pri- Martin Cruz Smith, 69 anni spesso il termine coincide -
ma della caduta del Muro) ad non gli impediscono però di
oggi. Tanto tempo è infatti difetti dell’età: da una parte dei nuovi poveri. Che hanno la dove le rotaie dell’intera Rus- le entrate, viene scoperto il ca- continuare l’ indagine e di met-
scivolato via senza quasi ac- un eroismo vagamente stanco faccia di puttane-bambine e di sia confluiscono da Est, Ovest davere di una donna discinta. tere in luce il marcio che sta
corgercene e tanto l’attuale e assuefatto; dall’altra improv- topi-adolescenti, costretti a di- e Sud in tre grandi stazioni af- Nel primo caso, la giovane sotto il tentativo di mettere
Mosca del judoka Putin è mu- vise fiammate di grande scrit- ventare adulti incalliti e quasi facciate l’una all’altra. trova un insperato aiuto nelle tutto a tacere. Le due vicende
tata da quella ossessionante tura e visione. Un romanzo, in disumani, gettati come sono Su un treno che sta per ar- ricerche da parte di Zenhya, naturalmente si intersecano
e illibertaria del Kgb che era sostanza, di alti e bassi dove i nel grande gorgo della soprav- rivare una quindicenne, fuggi- l’imberbe e selvatico scacchi- più volte, i volti e i luoghi si ac-
stata la loro prima pennella- picchi però sono notevoli. So- vivenza in una terra dominata ta da un triste destino con la fi- sta che Renko ha in pratica cavallano. E la fotografia che
ta nella storia. prattutto quelli che descrivo- dalla corruzione, dalle mafie e glioletta appena nata, viene adottato ma mai domato: ra- rimane negli occhi è la vivida
Un Cruz Smith quasi set- no la società dei neocapitalisti dalla violenza. Questa volta il drogata e al suo risveglio sco- gazzo, in altre parole, di mean- immagine della nuova Russia:
tantenne e un Renko ben più in conflitto col potere, del gior- luogo d’elezione dove tutto si pre che la piccola è stata rapi- dri e sotterranei, pieno di co- un losco bazar dove tutto ha
che al di là dell’orlo della pen- nalismo d’inchiesta con le un- svolge e confluisce è l’immen- ta. Nello stesso istante, in una noscenze e frequentazioni per un prezzo e la vita spesso è un
sione portano con sé pregi e ghie tagliate, dei nuovi servi e sa piazza Komsomol’skaja, là roulotte sistemata in faccia al- lo meno ambigue. banale valore secondario.
VI Idee e società
UNA GALLERIA DI EROI NEGLI ARCHIVI DI HALÉVY «I NUMERI PER AGIRE» DI ESTHER DUFLO
Uomini d’arme, uomini liberi Utopia è tirannide? Per sconfiggere la povertà
= Storie, miti e vite vissute. «Eroi» è una nuova = La tirannide inevitabile corollario dell’utopia? Dal = Come fronteggiare l’emergenza diseredati, sempre
collana del Mulino, nella consapevolezza che l’Italia ha 1789 al socialismo reale, una varietà di tragici esempi lo all’ordine del giorno, rinfocolata dalla «primavera
bisogno soprattutto oggi di figure esemplari (è remoto confermerebbero. Non lo sosteneva forse Elie Halévy, araba»? Esther Duflo, docente di Economia dello
il Brecht di «Beato il Paese che non ha bisogno di eroi»). studioso dell’utilitarismo, del liberalismo britannico, del sviluppo negli Stati Uniti, illustra «una nuova strategia
I primi due titoli sono Eroi della guerra di Fabio Mini socialismo euroepeo, nonché i suoi più diversi «allievi», per sconfiggere la povertà» in I numeri per agire
(pp. 187, € 15) e Eroi della libertà di Laura Bazzicalupo come Mises, Aron, Hayek, Berlin, Furet? Non era proprio (Feltrinelli, pp. 172, €18, traduzione di Massimiliano
(pp. 186, € 15). Uomini d’arme e di valore, da Achille ad così, dimostra Michele Battini in Utopia e tirannide Guareschi). Non vi sono - questo il convincimento -
Alessandro Magno, al Milite Ignoto. E storie di rivolta (Bollati Boringhieri, pp. 301, € 26). Esplorati gli archivi interventi validi erga omnes, per ogni situazione.
contro il potere, dall’antichità ai nostri giorni, da Bruto a di Halévy, sostiene che il maestro, scomparso alla vigilia Occorre, di volta in volta, modellare progetti ad hoc.
Giovanna d’Arco, da Martin Luther King a Che Guevara, della seconda guerra mondiale, riteneva possibile Come ha sperimentato, con risultati di rilievo - qui
La copertina di «Eroi di guerra» all’eroe borghese Giorgio Ambrosoli. conciliare socialismo e libertà. illustrati da Esther Duflo - in India, in Africa, in Messico.

CONFRONTI
Regole Un comportamento alquanto
ERMANNO BENCIVENGA
diffuso e nei fatti tollerato da molti
FRANCA

Far riscoprire Copiare


D’AGOSTINI

In un articolo apparso
sulla rivista Analysis Roy A. So-
rensen immagina una classe di

Atene ai giovani studenti il cui professore, un cer-


to Deadlock (Puntomorto), an-

o non
nuncia che ci sarà una prova
scritta, e aggiunge: «Avete il per-
Martha Nussbaum indica la meta, messo di copiare». Il compito si
rivela un disastro. Voti molto
ma non «insegna» la strada bassi. Di fronte alle proteste,
Deadlock spiega: «Avete copia-
to». «Ma come: - obiettano gli stu-

C
ome vogliamo educare i
nostri figli? Vogliamo far-
ne degli spartani: bravi
soldatini, deferenti all’autorità,
abili e solerti esecutori di ordini,
capaci di farsi massacrare pur di
mantenere la posizione? O invece
che la dimostrazione evocata da
Nussbaum sia non solo possibile ma
doverosa. Credo anche, ahimè, che
difficilmente la si potrà trovare in
Non per profitto, un testo affretta-
to e confuso, fra mini-bigini sulla pe-
dagogia moderna (Pestalozzi, Frö
denti - avevamo il permesso di
farlo!». «Avere il permesso di
compiere un’azione immorale -
sentenzia Deadlock - non giustifi-
ca il fatto di compierla».
Il tema della copiatura più
o meno rivelata o permessa è
copiare?
degli ateniesi: abituati a pensare bel, Dewey...), aneddoti personali di senza dubbio di stringente at- negli anni 2004-2006 e 2008-2009.
per conto proprio, sensibili agli sti- un luminare giramondo che ha tualità. Si è spenta da poco «Scopriamo subito le carte», av-
moli più diversi, anarchici e insof- viaggiato molto in India, proposte l’eco delle dimissioni di Karl zu verte l’autore: «I dati indicano che
ferenti? In entrambi i casi, ci sa- edificanti e superficiali di incorag- Guttenberg, il ministro tede- copiare in classe è un comporta-
ranno pro e contro. Gli spartani, giare i bambini a comportarsi in sco la cui tesi di dottorato pare mento alquanto diffuso, che gli in-
giudiziose formiche, vinsero la modo attivo e rigurgiti di fierezza fosse costituita di taglia-incol- segnanti contrastano con modera-
guerra del Peloponneso contro gli nazionalistica (gli Stati Uniti sono la da testi altrui all’80 per cen- zione e cautela». Dunque in qual-
odiati rivali e soggiogarono l’inte- più prosperi perché gli studenti uni- to. Il ministro è stato smasche- che modo il «permesso di copiare»
ra Grecia, finché non furono a lo- versitari, non avendo imparato del professor Deadlock è un dato
ro volta soggiogati e sparirono niente in dodici anni di scuola pri- L’analisi-inchiesta acquisito: e senza le conseguenze
dalla storia. Gli ateniesi, improv- maria e secondaria, sono finalmen- previste da Sorensen. Ma proprio
vide cicale, furono ripetutamente te invitati a farsi una cultura gene- di Marcello Dei: p Marcello Dei a partire da qui l’indagine sociolo-
umiliati mentre inventavano il te- rale, a differenza dei Paesi in cui im- il problema non è p RAGAZZI, SI COPIA gica diventa riflessione storico-cul-
atro e la riflessione concettuale, il perversano sciagurate lauree mono- p Il Mulino turale sul sistema educativo italia-
dibattito politico e la scienza. tanto l’errore, l’inganno, p pp. VI-247, € 16 no e più in generale sull’estrema
Negli ultimi anni, nazioni di ma chi lo lascia passare fragilità morale dell’ambiente in
ogni area geografica hanno perse- cui ci troviamo a vivere.
guito, sia pur senza troppa consa- rato da un programma accessi- oggi più facile copiare, ma anche Anzitutto, è ben nota la diffe- to, anzi «è un dovere». Il fatto che
pevolezza o criterio, un modello di bile sul Web. smascherarela copiatura. Dunque renza rispetto ad altri contesti cul- un intellettuale illustre come Ma-
educazione spartana: disciplina- D’altra parte accanto a un so- si direbbe: finiamo ad armi pari, turali, per esempio gli Stati Uniti, gris avverta un simile imperativo
ta, strumentale, efficace nel rag- lo copiatore pescato e punito, re- niente di nuovo. Eppure, non è così in cui non soltanto copiare è più dà molto da pensare.
giungere risultati documentabili sta la grande massa dei copiato- semplice, perché come si spiega severamente sanzionato, ma è In secondo luogo, ci si chiede:
(test standardizzati, titoli di stu- ri impuniti. Se provassimo ad ap- nel bel libro di Marcello Dei, Ragaz- considerato del tutto normale che perché? Abbiamo allora due spie-
dio a raffica, meglio se conseguiti plicare il programma ai molti li- zi, si copia, la questione non è copia- uno studente denunci un compa- gazioni prevedibili, che Dei chiama
con un percorso «breve»). Si sono bri che occupano gli scaffali delle re, ma il modo in cui ci si comporta gno che copia. Da noi un simile culturaliste. La prima fa appello ai
impegnate a fondo per ridurre gli librerie si confermerebbe forse rispetto al copiare. È questo un comportamento è giudicato inac- caratteri nazionali: lo scarso senso
orpelli, gli svolazzi, gli sprechi, e un fatto di cui abbiamo ragione- principio fondamentale della filoso- cettabile, poiché viola la solidarie- dello Stato, la consuetudine alla
fra le vittime di tale «razionaliz- Martha Nussbaum vole intuizione: che in molti casi fia morale: il problema non è tanto tà di gruppo. Il problema è dun- cortigianeria e alla dissimulazione
zazione», oltre a classi di dimen- vale ciò che disse Bertrand Rus- il male, l’errore, l’inganno, ma chi que ambientale: la stessa doman- onesta e disonesta... La seconda si
sioni plausibili e a insegnanti e La cultura umanistica sell a chi gli sollecitava un giudi- lo lascia passare, chiude un occhio, da «perché non bisogna copia- richiama al «sessantotto», visto
corsi di sostegno, ci sono le mate- zio: «Nel suo libro c’è del buono e o addirittura lo incoraggia, per le re?», nota Dei, nel nostro contesto non come un movimento di «mo-
rie umanistiche, quelle cioè che risorsa essenziale dell’originale, ma quel che è ori- più diverse ragioni. diventa insensata, visto che non è dernizzazione intellettuale e mora-
formano la specificità dell’anima- per le democrazie: ginale non è buono, e quel che è Nel libro vengono presentati i vero che non bisogna copiare. Per le», ma come «decostruzione irre-
le uomo: raccontare la propria buono non è originale». risultati di due indagini sociologi- esempio Claudio Magris ha dichia- parabile della scuola e delle istitu-
storia, analizzare i propri stru- una giusta difesa, Le risorse tecniche rendono che, condotte su studenti italiani rato apertamente: copiare è leci- zioni». È abbastanza ragionevole
menti espressivi, interrogarsi sul purtroppo superficiale
proprio destino. Poco conta che
sia stata la sua specificità a fon- tematiche) e istituzionale (all’Uni-
dare il successo planetario dell’uo- versità privata di Chicago non si è GIUSEPPE
mo, che un animale così anarchi- costretti, dice Nussbaum che ci inse- CULICCHIA Guasti Quella sinistra che insegue
co e insofferente si sia imposto fra gna, ad «andare con il cappello in Nel momento in cui,
gli altri in grazia del suo spirito mano da burocrati che non hanno dopo il terremoto che ha colpi- il liberismo: l’ultima sfida di Judt
ludico, dell’eccesso che lo defini- alcuna simpatia per quello che fac- to il Giappone insieme con il
sce; quel che conta oggi è fare tan-

La ricchezza
ciamo»: «ci rivolgiamo piuttosto ai successivo tsunami, la cata-
ti soldi, maledetti e subito. Per il nostri laureati più benestanti», che strofe nucleare di Fukushima
domani non c’è tempo. «amano la vita della mente e voglio- mette radicalmente in discus-
Fortuna volle, verrebbe da di- no che altri ne possano godere»). sione un certo modello di svi-
re, che Martha Nussbaum, uno

manda l’uomo
Tullio De Mauro, già ministro luppo e mostra (con immagini
dei più autorevoli e influenti in- dell’Istruzione in uno dei governi che ricordano fin troppo da vi-
tellettuali in attività, sia scesa in «di sinistra» che hanno contribui- cino il paesaggio descritto da
campo per difendere queste bi- to a distruggere la scuola italiana, Cormac McCarthy ne La Stra-
strattate materie con Non per

in rovina
in questo del tutto sintoni ai loro da) l’intrinseca fragilità dello
profitto. Perché le democrazie avversari «di destra», offre una stile di vita dei Paesi avanzati,
hanno bisogno della cultura prefazione in cui spezza una lan- la lettura di Guasto è il mondo
umanistica (trad. di Rinaldo cia a favore di un serio insegna- di Tony Judt offre non pochi Tony Judt, morto nel 2010
Falcioni, Il Mulino, pp. 160, €14). mento di latino e greco. E a questo spunti di riflessione. A comin-
Lei «dimostrerà che le capacità punto, fra linguisti che difendono ciare dal titolo, tratto da The politica, e in particolare la co- ratori che ne è conseguito. acritica per mercati liberi da
intellettuali di riflessione e pen- le lingue e professori di atenei pri- Deserted Village, testo di Oli- siddetta sinistra, che a partire «Il materialismo e l’egoismo lacci e laccioli, il disprezzo per il
siero critico sono fondamentali vati che difendono i contributi pri- ver Goldsmith del 1770: «Gua- dagli Anni Ottanta e all’indo- della vita contemporanea non settore pubblico, l’illusione di
per mantenere vive e ben salde le vati, mi viene in mente l’inimitabi- sto è il mondo, preda di mali mani della caduta del Muro di sono aspetti intrinseci della una crescita senza fine». Mito,
democrazie» e anche «in subordi- le detto inglese with friends like che si susseguono, dove la ric- Berlino ha abdicato al suo ruo- condizione umana», nota Judt. quest’ultimo, che pagheranno
ne, che l’interesse economico ri- these, who needs enemies?. Io vo- chezza si accumula e gli uomi- lo e non ha saputo far altro che «Gran parte di ciò che oggi ap- a caro prezzo i nostri figli, a cui
chiede proprio l’apporto degli glio che i nostri figli siano liberi e ni vanno in rovina». abbracciare le presunte regole pare “naturale” risale agli Anni (se va bene) lasceremo in eredi-
studi umanistici e artistici, allo leggiadri, giocosi e irriverenti, co- Non si tratta qui di ab- del libero mercato accettando Ottanta: l’ossessione per la cre- tà un mondo prosciugato di ri-
scopo di promuovere un clima di me li vogliono Nussbaum e (penso) bracciare visioni più o meno poi passivamente il fenomeno azione di ricchezza, il culto del- sorse e sempre più inabitabile.
attenta e responsabile disponibi- De Mauro, ma non so come potran- apocalittiche, ma di prende- della globalizzazione. Si pensi, la privatizzazione e del settore Judt ricorda che fu Marga-
lità, nonché una cultura di inno- no mai esserlo se le «dimostrazio- re atto della realtà. Cosa che in Italia, al fatto che fu il primo privato, le disparità crescenti ret Thatcher a dire che «non
vazione creativa». ni» che dovrebbero sostenerli e sal- Tony Judt, scomparso lo governo Prodi a introdurre il tra ricchi e poveri. E soprattut- esiste una cosa chiamata socie-
È triste dover criticare i pro- varli sono condotte in modo così scorso anno dopo essersi am- precariato, con il generale ar- to la retorica che accompagna tà, esistono solo gli individui e
pri compagni di viaggio. Io credo abborracciato e autoreferenziale. malato di SLA, fa sfidando la retramento dei diritti dei lavo- tutto questo: l’ammirazione le famiglie». Ronald Reagan di-
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SABATO 16 APRILE 2011
LA STAMPA VII

LUCA SOFRI, UN REPORTAGE DAL FUTURO CHI SIAMO: DUE INCHIESTE - INVENTARIO «L’ITALIANO» DI GIULIO BOLLATI
L’Italia fra vent’anni Identità e valori Il carattere nazionale
= Non siamo immersi definitivamente nelle sabbie = In che cosa si riconoscono gli italiani? Che cosa li = Einaudi ripropone L’Italiano, l’«inchiesta» di Giulio
mobili, assicura Luca Sofri, autore di Un grande Paese accomuna? In che cosa consiste la loro, la nostra, identità? Bollati sul «carattere nazionale come storia e come
(Bur, pp. 188, € 10), una sorta di reportage dal futuro, Prova a rispondere Marino Livolsi in Chi siamo (Franco Angeli, invenzione» (pp. 215, € 18, introduzione di David Bidussa).
un viaggio nell’«Italia tra vent’anni e chi la cambierà». pp. 215, € 24). Auspicando che ad imporsi siano «gli italiani L’obiettivo è «pensare finalmente la storia politica, culturale
Nel segno di una speranza kennedyana: «Non chiedete di buona volontà», sfarinando disincanti e qualunquismi. e letteraria» del Paese, un passaggio indispensabile per
cosa il vostro Paese possa fare per voi, ma piuttosto cosa Un inventario dei Valori nell’italia contemporanea viene diventare «moderni, la condizione stessa della
potete fare voi per il vostro Paese». Kennedy è tra gli delineato nell’omonimo volume a cura di Gian Vittorio sopravvivenza». La figura che più di altre avverte questa
esempi (con Gobetti, Snoopy, Michael Jakson) che Caprara, Eugenia Scabini, Patrizia Steca e Shalom H. necessità è, per Bollati, Leopardi. E’ il lume che lo scorta
dimostrano (che insegnano) come cambiare sia Schwartz, sempre per Franco Angeli (pp. 363, € 22). Oltre il nella sua disamina, fino a denunciare, la distanza tra i
possibile. «Se si salva, l’Italia si salva solo tra vent’anni e sempreverde ma anchilosato copione: improvvisazione, tecnici addetti a «una nuova immane rivoluzione
solo cominciando a lavorarci come dei matti da subito». furbizia, condiscendenza, sentimentalismo. tecnologico-industriale» e i mandarini della politica. Giulio Bollati

Galatei Com’è cambiata l’arte di organizzare l’agire


quotidiano per imparare ad essere «signore e signori»

Ieri My Fair Lady


GIORGIO
BOATTI

Ogni epoca ha le sue


regole di buon comportamen-
to, sancite nei galatei. E ogni
volta che una società regi-

ora Pretty Woman


stra significativi mutamenti
la pubblicazione dei manuali
di bon ton s'impenna. Perché
nuovi soggetti vorranno ap-
prendere come comportarsi
sui nuovi palcoscenici verso i
quali desiderano ascendere.
Nel periodo successivo all' A Audrey ta agli ecclesiastici. Pagine su
unificazione italiana usciti più Hepburn pagine suggeriscono come rice-
di un centinaio di titoli, alcuni in «My Fair vere a cena monsignori e vesco-
sono diventati bestsellers di Lady» vi, sino a illustrare come ci si ri-
lunga durata, rendendo i loro servono mesi volge a eminenze cardinalizie
autori - ma spesso autrici co- di impegno che paiono stare dietro ogni an-
me la Marchesa Colombi o An- e un golo. Né si perde occasione per
na Vertua Gentile - dei prota- aristocratico spiegare cosa non indossare nel
gonisti significativi della gigan- pigmalione caso in cui si venga ricevuti in
tesca opera educativa che vuo- per udienza privata dal Papa.
le produrre i nuovi cittadini trasformarsi I tempi però stanno cambian-
del Regno, insegnando loro co- in una «vera do velocemente: i galatei devo-
me si agisce tra «gente per be- signora» no far posto alla televisione (te-
ne». Il primo precetto da ap- ma centrale: come organizzare
prendere è ovviamente saper una serata con amici disponen-
stare al proprio posto, consa- do di uno dei primi televisori).
pevoli della gerarchia sociale Quindi, passo dopo passo, arri-
nella quale si è collocati. A Julia va il vento della contestazione
Come racconta con intri- Roberts in che impone di arrendersi all'
gante procedere Gabriella «Pretty «autenticità» non formale del
Turnaturi nel suo documenta- Woman» nuovo che avanza.
to, stimolante e mai scontato è sufficiente Tutto cambia e, apparente-
saggio Signore e signori d'Ita- qualche dritta mente, tutto va bene: il tu sosti-
«Drawing hands», opera grafica di M. C. Escher lia. Una storia delle buone ma- di un portiere tuisce il lei che Willi Farnese,
niere, il galateo provvede da d'albergo, pseudonimo di Giovanni Ansal-
pensare che i due fattori abbiano dino, con buona pace di Magris, e una carta di
agito in modo concomitante: quel che forse non considera il cheating Un solido excursus credito, A ogni epoca i suoi
che su un altro terreno morale po- «un dovere» (almeno speriamo). per mettere
tevavalerecome modernizzazione, L’aspetto davvero divertente di Gabriella Turnaturi, in scena modelli: dal corpo
è valso come decostruzione.Versa- della ricerca però è che - come si l’operazione educativa le buone alla conversazione,
te l’acqua bollente dei contenuti li- vede nelle pagine finali - l’immora- maniere
bertari nel fragile vetro di istituzio- lità diffusa diventa un problema dei manuali di bon ton dal governo della casa
ni esili e incerte, governate da indi- anche per il sociologo: infatti se è dall’Ottocento a oggi alle relazioni pubbliche
vidui di moralità oscillante, e avre- così facile e accettabile ingannare,
te un risultato prevedibile: né liber- sarà anche facile ingannare sul te- sempre a organizzare l'agire pre più. Sostituito - ad esempio nifestano esplicitamente il tar- do, aveva definito in un suo gala-
tà,nésicurezza,soltanto sfascio. ma dell’inganno. Che senso ha una quotidiano secondo quattro nei testi pubblicati durante il get sociale al quale si rivolgono: teo del 1952 «un'ottima naftalina
Ma l’analisi si allarga. Non è un ricerca sociologica in cui i soggetti fondamentali angolazioni. ventennio fascista, e non sono il torinese Giacinto Gallenga, im- per proteggere la stoffa dell'ami-
caso che «copiare» si dica in ingle- intervistati falsificano e mentono La prima è quella dell'espo- pochi, una cinquantina solo nel piegato del catasto, con il suo Co- cizia dalle camole». I nuovi gala-
se to cheat, che vuol dire anche im- anche sulle proprie opinioni, e sul sizione pubblica del corpo, mi- biennio 1937/8 - dall'attenzione dice delle persone oneste e civili tei si adeguano alle fantasiose ge-
brogliare, ingannare, truffare, ba- falsificaree mentire? nuziosamente «normato» men- verso gli spazi di socialità pubbli- edito da Utet nel 1871 parla alla ometrie delle «coppie aperte»,
rare. L’inganno scolastico è dun- Parafrasando Nietzsche si di- tre si nutre, si veste, si muove, ca, dal luogo di lavoro alle ceri- piccola borghesia. Il conte Alfon- accettabili purché non si pecchi
que considerato in continuità con rebbe: con la verità abbiamo perso desidera o viene desiderato - monie patriottiche, dalle gite ai so Bergando scrivendo nel 1882 di eccessivo zelo. Ad esempio
un generale atteggiamento truffal- anchela menzogna. ma con infinita circospezione e trasporti collettivi. Sulle convenienze sociali e sugli usi troppo assidue frequentazioni
altrettanta rimozione, visti i I manuali ottocenteschi ma- dell'alta società si rivolge alle tra il marito e l'amante di lei non
tempi - da altri corpi. Di quei aspirazioni dei nuovi ricchi che dovrebbero essere la norma,
tempi la sovranità degli uomini mirano a frequentare alta bor- suggerisce Brunella Gasperini,
assistiamo a una crescente pri- sulle donne, e soprattutto sulle ghesia e nobiltà. autrice di gran successo, duttil-
O

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vatizzazione di tali organizza- proprie donne, permea ogni ri- I galatei dell'era fascista cer- mente capace di passare dal ga-
zioni (vedi la security che pro- tuale di «cortesia»: ad esempio cano di adeguarsi invece al ven- lateo al controgalateo imposto
tegge le gated community in cui perché bisogna andare ad to egualitaristico che vorrebbe dalle aperture sessantottine.
si rifugiano i benestanti, e i con- aspettare la propria lei, di ritor- spazzar via consuetudini poco Di fatto stanno andando in
tractor che affiancano le forze no da un viaggio in treno? Sem- in linea con il dinamismo musso- soffitta le firme storiche - da
armate regolari nelle varie plice, spiega la Marchesa Co- liniano. Qualcuno tuttavia, pur Donna Letizia (Colette Rosselli)
guerre «preventive» e «umani- lombi, «perché i suoi compagni con garbo, dissente: ad esempio a Donna Clara (Irene Brin)- che
tarie»). Lo smantellamento del di viaggio non la vedano andar la contessa Elena Morozzo della hanno accompagnato una gene-
Welfare, tuttora in corso, si ac- via da sola facendosi sul suo Rocca Muzzati, tra le righe di razione di italiane e nel 1984 ar-
compagna alla perdita di qualsi- conto giudizi temerari». un suo manuale di successo, fa riva il Bon Ton di Lina Sotis. Un
asi senso di fratellanza e di soli- Secondo cavallo di batta- notare come l'abolizione della testo già presago delle invasioni
p
p
Tony Judt
GUASTO E’ IL MONDO
darietà. Con risparmi che si tra-
ducono rapidamente in costi
glia dei manuali ottocenteschi
è l'arte dell'intrattenere, ovve-
Libri d’Italia stretta di mano, sostituita dal
saluto romano, andrà anche be-
dei barbari del «distinto sarà
lei!» che si accamperanno pri-
p trad. di Fabio Galimberti non solo economici: in nome ro della civile conversazione, Per il 2011 nissimo negli uffici «ma stone- ma nella società ipnotizzata dal-
p Laterza, pp. 192, €16 della sicurezza si mettono a ri- che nei nostri anni verrà cac- rebbe in un salotto». la TV e poi sulla rete, che trove-
schio le libertà di tutti. ciata in un angolo dal prevale- L'Italia della ricostruzione rà anch'essa il suo galateo, la
Ripercorrendo la parabola re del modello urlato e autore- vede nei galatei pubblicati dopo Net-etiquette. Come fa notare la
venne l’altro campione del libe- dell’Occidente dal 1989 a oggi, ferenziale dei talk-show. Al- la Liberazione un continuo sof- Turnaturi alla My Fair Lady in-
rismo. E presto, complici «le Judt sottolinea come il distac- trettanto rilevanti sono le nor- fermarsi su come si sta a tavo- terpretata da Audrey Hepburn
chiacchiere al vento» di politici co nei confronti di una politica me di comportamento sulle di- la: ossessione di un Paese che servono mesi di impegno e un
del baby-boom come Blair e screditata, mai così evidente, namiche relazionali, sul come ha conosciuto le «tessere» delle aristocratico pigmalione per
Clinton, lo Stato è diventato faccia sì che obiettivi anche lo- interagire: non tanto con chi razioni alimentari e che ora de- trasformarsi in una «vera signo-
non la soluzione ma il proble- devoli, come la lotta ai muta- sta al proprio livello ma con ve conciliare le buone maniere ra». Per Julia Roberts di Pretty
ma. Di fatto, quelle che dagli menti climatici, la battaglia «superiori» e «inferiori». E infi- con una gran voglia di riempirsi Woman è sufficiente qualche
Anni Ottanta in poi sono state per la sanità pubblica o per pu- ne, specchio concreto dell'im- la pancia. Nella cinquantina di dritta di un portiere d'albergo, e
presentate come riforme, non nire i banchieri, siano tenuti as- magine pubblica che si vuole manuali usciti tra gli Anni Cin- una carta di credito, per mette-
solo nel mondo del lavoro, com- sieme solo dall’espressione di dare di sé, c'è l'organizzazione p Gabriella Turnaturi quanta e Sessanta un altro se- re in scena le buone maniere.
portano arretramenti. E se in emozioni. Da parte sua, mal- dello spazio di casa su cui ogni p SIGNORE E SIGNORI D'ITALIA gno dei tempi nuovi, connotati Trasformate, appunto, in una
passato fu con la nascita degli grado tutto, se n’è andato cre- galateo si sofferma con ampiez- Una storia delle buone maniere dall'avvento della DC e dalla vi- recita. Da declinare secondo le
Stati nazionali che sparirono dendo ancora nelle chances del- za. Un aspetto che col passare p Feltrinelli, pp. 293, € 17 sibile clericalizzazione della vi- situazioni e il cachet.
polizie ed eserciti privati, oggi la socialdemocrazia. dei decenni si asciugherà sem- ta pubblica, è l'attenzione rivol- gboatti@venus.it
VIII Voci critiche
Sostiene Berardinelli Il romanzo si è ridotto
Visioni a genere merceologico, meglio “scoraggiarlo”
GIANNI CELATI

Si fabbricano solo
Cinema aperto
= Un omaggio a Gianni
Celati, al narratore delle
pianure, in veste di cineasta.
Fandango accoglie, in un

lingue di plastica
cofanetto, tre documentari e
un libro sotto il titolo
Cinema all’aperto (€ 25, a
cura di Nunzia Palmieri).
I lungometraggi scritti e
diretti da Celati sono «Strada
provinciale delle Anime» (a MASSIMO critica italiana non sembrava larga misura da articoli
ONOFRI
bordo di una corriere lungo il esistere e che della teoria, no- scritti per Il Foglio), se
Delta del Po), «Il mondo di In tempi in cui i lette- nostante il titolo, forniva anco- manca ovviamente di
Luigi Ghirri» (fra i maggiori rati italiani, cioè i discenden- ra una visione idolatrica - usci- molti dettagli, resta tra i
fotografi italiani), «Case ti di De Sanctis, sono propen- va proprio nell'anno in cui Dia- più precipui disegnati,
sparse-Visioni di case che si a celebrare scrittori d'ol- rio chiudeva i battenti. puntando su nomi molto
crollano» lungo la via Emilia. treoceano convertiti con can- Difficile non ravvisare nel rappresentativi. E non
Introduce il libro un dido entusiasmo al personal sempre più operoso Berardi- mi riferisco solo ai classi-
colloquio con l’autore di essay e al saggio autobiografi- nelli, che ora, dopo Che intellet- ci: Gadda e Tomasi di
Fabrizio Grosoli. Celati si co, si deve ricordare che, dal tuale sei?, pubblica l'impegnati- Lampedusa, Vittorini e
sofferma, fra l’altro, sul suo 1985 al 1993, Piergiorgio Bel- vo e sorprendente Non incorag- Landolfi, Soldati e Moravia,
paesaggio, la «provincia», locchio e Alfonso Berardinel- giate il romanzo. Sulla narrati- Volponi e Parise: cui si aggiun- Una rielaborazione
italiana e mondiale: «Nelle li stampavano clandestina- va italiana , un'ostinata fedel- gerebbero Calvino e Elsa Mo- grafica della celebre
pianure delle province mente Diario, una rivista a tà a quell'epoca solitaria e eroi- rante, se non fossero già stati «lingua dei Rolling
americane o nella savana quattro mani riproposta inte- ca: ribadita, quella fedeltà, tut- inclusi in Casi critici (2007). Stones»
africana o nella Val Padana gralmente in anastatica po- Penso proprio alla lettera-
traversata come un deserto chi mesi fa da Quodlibet, che, La letteratura è ormai tura in corso: a La Capria e Ar- veloce e memorabile, quando
d’anime, c’è un’ebbrezza del saggio, dimostrava le basino. E a Camilleri: che nei non definitiva: fulminante e dif-
della dispersione che diventa enormi potenzialità espressi- quantità senza qualità, suoi gialli recita «in costume ficilmente prevedibile, anche
qualcosa di positivo. Ti ve e l'eccellenza. La scelta di è finita anche «l’epoca regionale per il piacere dei tu- quando non si è d'accordo. Co-
accorgi di poter amare il antologizzare nel primo nu- risti». A Antonio Debenedetti, me qui su Moravia: «I molti ro-
mondo con tutto il suo mero Kierkegaard - il filosofo dei giudizi»: ma davvero Cordelli e Tabucchi, perfetto manzi un po' inutili che Mora-
“disponibile quotidiano”...». irriducibilmente soggettivo il critico non serve più? quando resta lo scrittore «mi- via ha pubblicato nell'ultima
A seguire un’ulteriore dell'aut aut - ci appare oggi nore» di Requiem, deludente se parte della sua vita sembrava-
conversazione di Celati (con emblematica e, insieme, pro- te le volte che il critico ha sot- prova a pensarsi «grande» in no scritti da un grande autore
Sarah Hill), scritti dello stesso grammatica: in quanto presa tolineato l'importanza della vi- Tristano muore. A De Carlo, divenuto col tempo il migliore
Celati (che delinea il privato di distanza da tutti quei pen- cenda dell'amico Bellocchio, Busi e Elisabetta Rasy. A Albi- agente editoriale di se stesso.
pantheon dei registi: satori politici e dialettici, non consegnatosi a un silenzio nati e Affinati. Ma anche a In questo Moravia ha fatto
Rossellini, Antonioni, De solo hegelo-marxisti, i quali, vieppiù assordante. Ho detto Scarpa e Scurati, a Pascale La- p Alfonso Berardinelli scuola. Oggi in Italia il roman-
Sica, Fellini, Wenders) e quand'anche rivoluzionari, sorprendente: se è vero che gioia e Simona Vinci. E soprat- p NON INCORAGGIATE zo è soprattutto un'invenzione
scritti di Marco Belpoliti, mostravano una concezione Berardinelli, divenuto nel frat- tutto a Siti, il solo, tra gli esor- IL ROMANZO degli uffici commerciali».
Gianni Canova, Antonio della realtà fondata sul supe- tempo il più rigoroso teorico dienti degli Anni 90, «piena- p Marsilio, pp. 288, € 21 Inclino a un giudizio più ge-
Costa. Nunzia Palmieri ramento delle contraddizioni del saggismo (del 2002 è La mente consapevole della tradi- p CHE INTELLETTUALE SEI? neroso sull'ultimo Moravia, su
suggella il viaggio e, per ciò stesso, conciliata e forma del saggio), è spesso sta- zione del romanzo». Scrittore p Nottetempo, pp. 94, € 7 quella che Baldacci chiamava
ripercorrendo vita e opere di conciliante. Le sorti della teo- to rimproverato d'un certo di- limpido e elegante, disteso e p DIARIO 1985 - 1993 la sua «meravigliosa lingua di
Celati, cruciale il sodalizio ria della letteratura erano an- sinteresse per la narrativa ita- argomentativo, ma facilissimo p a cura di Alfonso Berardinelli plastica»: ma il problema c'è,
intellettuale con Italo cora magnifiche e progressi- liana coeva. Eppure il quadro a contrarsi nell'aforisma e nell' e Piergiorgio Bellocchio ed è lampante. Queste parole,
p Quodlibet, pp. 855, € 46
Calvino, tra Parigi e casa ve: Notizie dalla crisi di Cesa- generale, di genesi occasiona- epigramma, Berardinelli è uno scritte nel 2000, diventano ora
Einaudi. re Segre - un libro per cui la le e involontaria (composto in di quei critici dalla definizione la tesi centrale del libro. Ecco:

Camera e colazione... in totale libertà

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al mare, in montagna, al lago, in campagna


Le regioni del Nord-Ovest offrono ambienti naturali e strutture ricettive straordinariamente vari e di-
versificati. Quante opportunità per chi vive in città. E quanta voglia di “staccare”, di partire dalla
città, per un fugace week-end o per una vacanza di settimane. Ma scelta la destinazione, dove
dormire? Le alternative sono tantissime. Quella presentata in questa guida è una tra le tante,
ma con i numerosi vantaggi che inducono molti a scegliere la formula del bed&breakfast. La
guida si rivolge sopratutto a chi ama scegliere destinazioni vicine, ma al di fuori dei grandi
centri urbani. In queste pagine troverete descritte strutture di ogni livello in funzione dei
servizi presenti, del comfort e del rapporto qualità/prezzo. Di fatto la formula “pernot-
tamento e colazione” è quella che porta a vivere le giornate fuori dalla struttura nella
quale si dorme. Ma con le eccezioni rappresentate da quei b&b che offrono tali e tante
attività praticabili all’interno da far passare la voglia di uscire: sfogliate la guida e
vedrete che sono tante.

Da lunedì 18 aprile in edicola al prezzo speciale di soli 8,90 euro in più


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SABATO 16 APRILE 2011
LA STAMPA IX

Scriveva Alvaro Un j’accuse del ’45: una forma di odio razziale.


Lontano dalla Resistenza Le voci
e ignaro del Vento del Nord,
è il trasformismo la culla del fascismo Alvaro invoca il protagoni-
smo popolare nel momento
di montagna
da Dante
I villan rifatti
MASSIMO in cui, a Roma, chi si è appe-
RAFFAELI
na tolta la camicia nera già
E’ stato detto che
durante il fascismo Corra-
pretende di tornare al suo
posto: «L’Italia di domani -
a Rigoni Stern
palle al piede
do Alvaro (1895-1956) era scrive - si va rappezzando
sul fronte interno quello coi residui dell’Italia di ie- GIOVANNI TESIO
che Ignazio Silone poteva ri». La forza del pamphlet è
essere tra i fuoriusciti. Fat- nel fissare in poche pagine
p Segue da pag. I

dell’Italia
to sta che l’autore di Gente la clausura culturale del fa-
d’Aspromonte (‘31), batti- scismo, nel cogliere il tanfo
Alfonso Berardinelli strada del neorealismo, di rinchiuso e lo stato di co- burroni cavernosi, le Alpi bian-
giornalista de La Stampa ma perenne in cui versa la cheggianti. Mentre ad Alessan-
il romanzo è, oggi, un genere inviato all’estero come si questione meridionale, ma il dro Manzoni tocca prospetta-
«più editoriale e merceologico trattasse di un esilio uffi- Corrado suo limite è un ingenuo po- re nei Promessi sposi una tutt’al-
che letterario», monopolizzan- cioso, aveva sempre avuto Alvaro: pulismo, a proposito del qua- tra versione di natura integra e
do «un'opinione pubblica più col regime un rapporto Isnenghi lo le Isnenghi si domanda: «Al- affettiva. Insieme con la così
estesa e meno colta». Col para- complesso per non dire definisce un varo come azionista nel Mez- minuziosa e calibratissima ou-
dosso che, se la nascita della controverso: democratico «azionista» zogiorno?». verture, come non ricordare, in-
democrazia ha comportato l'af- radicale, convinto anticle- del Sud, Qui andrebbe ricordato fatti, quel Resegone che convo-
fermazione del romanzo, la ricale, oppositore in pecto- convinto che che fra i pochi recensori del ca gli sguardi degli umili prota-
sua vittoria ne ha implicato in- re ma temuto dal Duce per liberazione e libello compaiono in effetti gonisti nei momenti cruciali
vece la riduzione dei «canali di la sua scontrosa fierezza, ricostruzione due aderenti al Partito del loro spaesamento? Renzo
alimentazione»: sicché, inco- aveva accettato alcune del Paese d’Azione, nientemeno Carlo nei tumulti milanesi, ma, quan-
raggiandolo, lo ha ucciso. prebende e sparso dei gra- potessero Dionisotti ed Eugenio Mon- tunque non sia esplicito, anche
Convengo con lui: l'ottimi- ni d’incenso sulla bonifica venire solo tale. Lucia nell’«Addio ai monti».
smo, fondato anche sulla dell’Agro Pontino. Non si dal «far da Il primo (su Risorgimento, Dopodiché non sarebbe che
«quantità soverchiante» di ro- era tuttavia compromes- sé» del poi in Scritti sul fascismo e la una citazione continuata: da
manzi, è «fittizio». Meno mi so, se tra il 25 luglio e l’8 popolo Resistenza, a cura di G. Pa- Carducci a Pascoli, da D’An-
convince la conclusione: sicco- settembre tocca a lui diri- nunzio a De Amicis. Per non di-
me nessuno può più leggere gere Il Popolo di Roma, legge a contrasto del coevo I piccoli borghesi sempre re - dentro un minor Ottocento
ciò che si pubblica, «legga chi cioè un foglio dichiarata- De Profundis di Salvatore - dell’eporediese Giuseppe Gia-
vuole quello che vuole», men- mente antifascista. Satta cui si deve la tesi, dive- pronti a mutar camicia, cosa e del suo composito libro,
tre «un'altra epoca si chiude: Dopo l’interregno di Ba- nuta celeberrima, dell’8 set- l’abbandono del Sud, Novelle e paesi valdostani. Oppu-
quella dei giudizi». Non so se si doglio, l’occupazione nazi- tembre come «morte della re - con ben diverso registro -
tratti d'una provocazione: vi- sta della capitale lo co- Patria». l’invocazione del popolo: del vercellese Achille Giovanni
sta la lucidità con cui il critico stringe a nascondersi in Scritto nello stile severo una lezione per l’oggi? Cagna, che in Alpinisti ciabatto-
quei giudizi ancora emette. Abruzzo sotto falso nome: e incalzante che è tipico del ni (si veda la scalata all’alpe
Che sarebbe la critica senza di ritorno a Roma liberata, narratore calabrese, L'Ita- nizza, Einaudi 2008) ricono- Giumello) mette in scena la gu-
giudizi e la loro continua mes- scrive a puntate per Il Po- lia rinunzia? propone vice- sce il merito della «requisito- stosa e macaronica parodia di
sa a sistema? polo un libello militante, versa la tesi del fascismo co- ria appassionata» ma rim- un turismo maldestro.
Non credo che, 50 anni fa, L'Italia rinunzia?, che esce me esito del trasformismo provera il silenzio sulla lotta A meglio segnalarsi sono
Pampaloni, Baldacci o Grami- da Bompiani nel febbraio p Corrado Alvaro secolare e come disastroso armata in corso al Nord. tuttavia le montagne rappre-
gna riuscissero a leggere tutto. del ‘45 quando ancora ol- p L'ITALIA RINUNZIA? compimento dell’età libera- Il secondo, nello scritto sentative che da sole circoscri-
La selezione critica, dentro un tre la Gotica si combatte la p introduzione di Mario Isnenghi le. Cioè un regime di piccolo- confluito in Auto da fé vono un intero universo: l’Etna
dialogo che dovrebbe essere guerra civile. Ristampato p Donzelli, pp. IX - 84, € 13 borghesi ignoranti e spianta- (1966), gli ricorda che era di Verga e De Roberto, l’Amia-
p Corrado Alvaro (1895 - 1956) è il
permanente, è sempre affare in sordina (e privo di qua- narratore ricordato soprattutto
ti, di palloni gonfiati a liceo «popolo» anche quello che ta di Pratesi, il Gennargentu
collettivo, non individuale. Ciò lunque apparato) da Selle- per Gente d’Aspromonte; fu tra classico e retorica imperia- sbraitava in Piazza Venezia: della troppo dimenticata Deled-
che oggi latita, laddove gli spot rio nel 1986, viene adesso i primi a firmare il Manifesto de- le, un regime di «villan rifat- può sembrare un rilievo im- da, il Carso di Slataper, il Rosa
hanno sostituito gli argomenti, riproposto da Donzelli con gli intellettuali antifascisti di ti» il cui solo atteggiamento pietoso quest’ultimo ma, sia dell’orfico Campana (il «Maci-
è appunto una comunità. Ma una nota introduttiva di Benedetto Croce nei riguardi dell’Italia che la- detto ora per allora, contie- gno Bianco», come ci ricorda
questo è un altro discorso. Mario Isnenghi, il quale lo vora, specie in Meridione, è ne qualcosa di profetico. Sebastiano Vassalli, che an-
drebbe a sua volta ricordato).
Ma anche il Montello di Zanzot-
to o l’Altipiano di Rigoni Stern,
rmai non ci si presta Nel montaggio che sono poi - da Jahier a Lus-

Letture O nemmeno più attenzione,


ma nei mezzi di informa-
zione si è ritornati alla «antica
grafico,
una riunione
del Concilio
su, da Ungaretti a Rebora - i
monti dove la guerra è stata
«più torva» (e anche quelli in
RISORGIMENTO IN PIEMONTE e preconciliare identificazione Vaticano II cui saranno ambientati i rac-
fra chiesa italiana e Conferen- con i volti conti e le memorie delle batta-
Cattolici e Unità za episcopale», anzi sovente ad- dei suoi due glie partigiane).
= C’è un episodio che dirittura tra cattolici e presi- Papi, Tra tante e così diverse oc-
preannuncia il ruolo dei denza della Cei. E questo non Giovanni correnze (montagna come luo-
cattolici nel Risorgimento: dipende in primo luogo da una XXIII, che go storico, come luogo antropi-
allorché don Giovanni Bosco sbrigativa semplificazione da lo preparò e lo co, come luogo simbolico), il
offrì un pasto al massone parte dei mass media, ma da aprì nel 1962, Novecento sembra mettere il
Francesco Crispi, futuro un progressivo dilatarsi della e Paolo VI che sigillo di un nuovo bisogno di
presidente del Consiglio, tra gli forbice tra la sovraesposizione lo concluse senso, evidente negli esiti meta-
esuli a Torino, con Settembrini, dei vertici ecclesiastici e l’afa- nel 1965 fisici della fortezza Bastiani nel
Spaventa, De Sanctis che sia dell’opinione pubblica nella Deserto dei tartari di Buzzati
faticavano a sbarcare il lunario. chiesa. È l’immagine che la ma anche in certi passaggi del-
I cattolici che hanno fatto chiesa dà di se stessa che in un la meno consolidata narrativa
l’Italia (Lindau, pp. 249, € 23) certo senso autorizza l’osserva- di Lalla Romano (da Maria a
è un raccolta di saggi sul tore esterno a identificarla con Un sogno del Nord).
contributo che religiosi e le figure più rappresentative Un sigillo ancora più evi-
cattolici piemontesi diedero del suo episcopato. Non si trat- contemporaneo», offerta dal Vati- dente è negli esiti a cui è giun-
all’Unità d’Italia. Magari
riconoscendo nelle avversità
ta quindi di un deplorevole mal-
costume giornalistico, quanto
LONTANO E VICINO cano II e consistente nel «vedere-
giudicare-agire», sembra ormai
ta la poesia, di cui mi limito a
due voci emblematiche: Anto-
un’opportunità. Come piuttosto di un serio campanel- ENZO BIANCHI aver lasciato il posto a una pre- nia Pozzi e Bianca Dorato, la
esemplifica la curatrice Lucetta lo d’allarme sullo stato di salu- lettura di eventi e circostanze che prima più nota, la seconda
te della chiesa italiana e sul suo viene poi calata dall’alto nelle sin- molto meno (per l’ angustiosa
Oggi alla Chiesa
Scaraffia, là dove si sofferma
sulle religiose che, «proprio a impatto nella società civile. gole realtà regionali o diocesane. riserva della poesia che si
causa dell’eversione dei beni L’impressione più diffusa al- Anche il laicato, quando è pre- esprime in dialetto).
ecclesiastici, ottengono l’esterno, ma soprattutto all’in- so in considerazione, viene pensa- Per la Pozzi l’amore nutri-
finalmente la possibilità di agire
in campo sociale».
Autori dei saggi sono Andrea
Pennini («La religione nello
terno della chiesa, è quella sinte-
ticamente evidenziata dal titolo
di un breve saggio a due voci:
Manca il respiro (Ancora, pp.
manca il respiro to come un sostituto di un clero in
costante diminuzione e non come
una diaconia con un ruolo specifi-
co nel mondo. Così assistiamo a
to per le montagne di Pasturo,
per il profilo verticale della
Grigna o per le montagne val-
dostane e dolomitiche, su cui
Stato»), Franco M. Azzalli 144, € 13,00). Gli autori - Save- interventi di organismi episcopali arrampicare in cerca di aspe-
(«Luoghi della santità nella rio Xeres, presbitero e docente Urge riscoprire il carattere conciliare che si sostituiscono ai laici nel leg- rità e di energia. Per la Dorato
Torino del XIX secolo»),
Oddone Camerana («Le mie
di storia della chiesa presso la
facoltà Teologica dell’Italia set-
del popolo di Dio, che va oltre la Cei gere la situazione sociale proprio
mentre prestano sempre meno
soprattutto le montagne pie-
montesi e valdostane, un mon-
prigioni, il libro più famoso tentrionale, e Giorgio Campani- ascolto alla voce dei laici stessi: do di gioia ulteriore, che - co-
scritto in Torino» per ni, laico e già professore di Sto- minando in particolare l'artico- assunte dai padri conciliari - questa è l’analisi dei due autori, me dice Bonnefoy - è «parente
dimostrare come il Pellico ria delle dottrine politiche, oltre lazione tra postconcilio e postmo- che, non si dimentichi, costitui- che tuttavia non si ferma all’ama- del disastro».
avesse contribuito, facendo che di teologia del laicato - dan- derno, mentre Campanini guida scono la più alta espressione del ra costatazione di «un diffuso sen- Per tutt’e due il senso di un
luce sui fallimenti della giustizia no voce a un disagio sempre più il lettore «Alla riscoperta della magistero ecclesiale - siano equi- so di frustrazione all’interno stes- brivido che s’inarca tra timore
penale, alla modernizzazione diffuso tra i cattolici italiani, al- categoria conciliare di “popolo parati ai molteplici pronuncia- so della chiesa», ma aprono con fi- e tremore, tra esistenza ed es-
del Paese), Simone Trombetta la sofferenza di tanti credenti di Dio”». L'immagine che emer- menti di singole conferenze epi- ducia a una nuova stagione di sere, tra «vuoto dell’umano» e
(«Una cooperazione per il bene: che amano e hanno a cuore la ge da questo doppio, appassiona- scopali e di uffici nazionali che fi- presenza cristiana nella società: «pienezza di Dio». Montagna
la marchesa di Barolo e Silvio propria chiesa e la vorrebbero to sguardo non è delle più inco- niscono per esprimere una sem- «Sono questi tempi di marginali- come avventura in cui vibra
Pellico»), Grazia Loparco («Le in costante riforma per presen- raggianti: sempre più fedeli assi- pre più accentuata autoreferen- tà per la chiesa i più preziosi: la l’imperdonabile festa del mi-
figlie di Maria Ausiliatrice e le tarsi al suo Signore «senza mac- stono scoraggiati e impotenti a zialità della chiesa. Così si arri- bellezza del Vangelo infatti appa- stero. E che da Dante a noi rin-
reti di “ben intesa italianità” nel chia né ruga» (Ef 5,27). un progressivo depotenziamento va ad «assimilare le grandi pro- re limpidamente quando esso non nova l’idea di un paesaggio
primo cinquantennio dello Xeres analizza in modo sin- dei documenti conciliari, specie spettive conciliari alle patetiche ha altro sostegno se non la pro- aperto a quella vertigine di
Stato unitario») e la stessa tetico ma esauriente «La Chie- di quelli portatori di un nuovo velleità postconciliari». pria, intrinseca fecondità». Sì, an- profondità - «montagna incan-
Scaraffia («Il contributo dei sa italiana nel passaggio cultu- soffio vitale nella chiesa. Sembra Il criterio di lettura della si- che quando «manca il respiro», lo tata» - che sta lì sospesa tra la
cattolici all’unificazione»). rale degli ultimi decenni», esa- quasi che le decisioni collegiali tuazione della «Chiesa nel mondo Spirito non cessa di soffiare. finitudine e l’infinito.
Classifiche Tuttolibri
SABATO 16 APRILE 2011
X LA STAMPA

S
i continua a scendere, nessuno stringe i freni: così la manzo di Vitali, 7˚, o sperare nell’aldilà con Giacobbo, per i giovani al centro della polemica per un’errore di tra-
AI PUNTI Mazzantini si ritrova in testa, con Saviano a un’in- già messaggero della fine del mondo secondo la profezia duzione/interpretazione sulla questione dei metodi e mez-
LUCIANO GENTA collatura, ma con un valore dei 100 punti appena Maya. Questo passa il convento. Spulciando le tabelle, si zi anticoncezionali - ovviamente fondamentale nel mes-
sopra le 6000 copie, circa 2000 in meno rispetto a sabato può sorridere con il garbato esordio narrativo del radiofo- saggio evangelico - e perciò rimandato al macero. Dove
scorso. Solo Ratzinger supera ancora le 5000. Tre i nuovi nico «coniglio» Marco Presta o immergersi nell’intenso dovrebbero finire anche quei manuali di storia per le scuo-
Margaret ingressi fra i primi 10. Al 5˚ posto sale l’inchiesta-denun-
cia di Mario Giordano sulle pensioni d’oro, quelle perfetta-
groviglio psicologico e famigliare del bel romanzo di Ma-
ria Pia Veladiano, ora candidata allo Strega; oppure, tra-
le colpevoli di inculcare le faziosità ideologiche della sini-
stra, secondo la denuncia di onorevoli che, a differenza del
mente legali e scandalosamente immorali, che valgono lasciando i thriller ormai fotocopia per quanto d’autore Papa nel film di Moretti, non si arrovellano nel dubbio e
si salva dieci, cento volte quelle di un lavoratore a tempo indeter-
minato, a sua volta già invidiato da un giovane precario,
(Kazinski, Holt), avventurarsi a perdifiato nei ricordi del-
l’effervescente Kusturica, davvero romanzeschi, per tra-
sognano come libro di testo un catechismo del loro unico
dio e signore. Indispensabile per noi che qui a Torino blate-

in discesa al quale non resta, per consolazione, che immaginarsi


«morto contento», come nella leggenda cui si intitola il ro-
ma, montaggio e stile, anche se qui collocati in saggistica.
Dove, fuori tabella, al 13˚ posto c’è Youcat, il catechismo
riamo di democrazia, tutti giacobini, azionisti, Natural-
mente comunisti (Felice Cimatti/Bruno Mondadori).

I PRIMI DIECI INDAGINE NIELSEN BOOKSCAN

100 99 81 70 64
1 2 3 4 5
Nessuno Vieni via Gesù Libertà Sanguisughe.
si salva con me di Nazareth II Le pensioni
da solo BENEDETTO XVI
(JOSEPH RATZINGER)
scandalo
MAZZANTINI SAVIANO LIBRERIA FRANZEN GIORDANO
MONDADORI FELTRINELLI EDITRICE VATICANA EINAUDI MONDADORI

59 57 52 50 49
6 7 8 9 10
Il profumo La leggenda Gran circo Aldilà. E disse
delle foglie del morto Taddei e altre La vita
di limone contento storie di Vigàta continua?
SÁNCHEZ VITALI CAMILLERI GIACOBBO DE LUCA
GARZANTI GARZANTI SELLERIO MONDADORI FELTRINELLI

Narrativa Narrativa Saggistica Varia Tascabili Ragazzi


italiana straniera
1. Nessuno si salva da solo 100 1. Libertà 70 1. Vieni via con me 99 1. Aldilà. La vita continua? 50 1. Il piccolo principe 24 1. Diario di una schiappa... 17
MAZZANTINI FRANZEN SAVIANO GIACOBBO SAINT-EXUPÉRY KINNEY
19,00 MONDADORI 22,00 EINAUDI 13,00 FELTRINELLI 17,50 MONDADORI 7,90 BOMPIANI 12,00 IL CASTORO

2. La leggenda del morto... 57 2. Il profumo delle foglie di... 59 2. Gesù di Nazareth II 81 2. Steve Jobs. L’uomo che... 26 2. La solitudine dei numeri... 22 2. Il giorno delle selezioni 15
VITALI SÁNCHEZ BENEDETTO XVI ELLIOT; SIMON GIORDANO GARLANDO
18,60 GARZANTI 18,60 GARZANTI 20,00 LIBRERIA EDITRICE VATICANA 19,90 HOEPLI 13,00 MONDADORI 11,00 PIEMME

3. Gran circo Taddei... 52 3. Vacanze in villa 46 3. Sanguisughe. Le pensioni scandalo 64 3. Cotto e mangiato 21 3. Bianca come il latte, rossa... 21 3. Pinocchio, letto da Paolo Poli, con cd 14
CAMILLERI WICKHAM GIORDANO PARODI D’AVENIA COLLODI
14,00 SELLERIO 19,00 MONDADORI 18,50 MONDADORI 14,90 VALLARDI 13,00 MONDADORI 12,00 GIUNTI

4. E disse 49 4. La legge del deserto 45 4. Il denaro in testa 45 4. Benvenuti nella mia cucina 19 4. La versione di Barney 20 4. La prima indagine di Theodore... 13
DE LUCA SMITH ANDREOLI PARODI RICHLER GRISHAM
10,00 FELTRINELLI 19,60 LONGANESI 17,50 RIZZOLI 14,90 VALLARDI 12,00 ADELPHI 18,00 MONDADORI

5. Non chiedere perché 28 5. Il vino della solitudine 38 5. Indignatevi! 35 5. Instant English 18 5. L’amico d’infanzia di Maigret 18 5. Le avventure di re Artù 12
DI MARE NÉMIROVSKY HESSEL SLOAN SIMENON STILTON
18,00 RIZZOLI 18,00 ADELPHI 5,00 ADD EDITORE 16,90 GRIBAUDO 10,00 ADELPHI 23,50 PIEMME

6. Odore di chiuso 26 6. Vicino a te non ho paura 31 6. Togliamo il disturbo 31 6. The power 17 6. Non lasciarmi 17 6. Principesse. Giocakit 10
MALVALDI SPARKS MASTROCOLA BYRNE ISHIGURO -
13,00 SELLERIO 20,00 FRASSINELLI 17,00 GUANDA 18,50 MONDADORI 12,00 EINAUDI 12,90 WALT DISNEY

7. Io e te 23 7. La mappa del destino 19 7. Dove sono in questa storia 30 7. The secret 14 7. L’ombra del vento 16 7. Via le zampe dalla pietra di fuoco! 9
AMMANITI COOPER KUSTURICA BYRNE RUIZ ZAFÓN STILTON
10,00 EINAUDI 19,60 NORD 19,50 FELTRINELLI 18,60 MACRO 13,00 MONDADORI 8,50 PIEMME

8. Un calcio in bocca fa miracoli 23 8. L’ultimo uomo buono 16 8. Odio gli indifferenti 28 8. Le ricette di Casa Clerici 13 8. Venuto al mondo 16 8. La banda del gatto 8
PRESTA KAZINSKI GRAMSCI CLERICI MAZZANTINI STILTON
16,50 EINAUDI 18,60 LONGANESI 7,00 CHIARELETTERE 15,90 RIZZOLI 14,00 MONDADORI 8,50 PIEMME

9. Malastagione 23 9. L’unico figlio 16 9. Indignarsi non basta 23 9. È facile smettere di fumare... 13 9. E’ una vita che ti aspetto 16 9. Cappuccetto Rosso sangue 8
GUCCINI; MACCHIAVELLI HOLT INGRAO; BOCCIA; OLIVETTI CARR VOLO BLAKLEY-CARTWRIGHT
18,00 MONDADORI 18,00 EINAUDI 5,00 ALIBERTI 10,00 EWI 12,00 MONDADORI 17,00 MONDADORI

10.La vita accanto 20 10.L’ultimo inverno 15 10.Terroni 17 10.La parigina. Guida allo chic 11 10.Il simbolo perduto 14 10.Tutti a giocare con i Barbapapà! 7
VELADIANO HARDING APRILE DE LA FRESSANGE; GACHET BROWN -
16,00 EINAUDI 15,50 NERI POZZA 17,50 PIEMME 25,00 L’IPPOCAMPO 14,00 MONDADORI 6,90 DOREMÌ JUNIOR

LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALLA SOCIETÀ NIELSEN BOOKSCAN, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 1100 LIBRERIE.
SI ASSEGNANO I 100 PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 3 AL 9 APRILE.

A M
nche Dedalo cede a pologo Philip Ball, con il Dialogo arc Lévy è l’autore ri, sull’argomento che preferite
un’avventura mai tenta- PROSSIMA sulla modernità di Bourdieu. Solo francese più venduto, CHE LIBRO FA fra tutti gli argomenti del mon-
ta: la narrativa. Per coe- il filone politico è in grande crisi e ma non lo è. Il più do: voi stessi. Le vostre idee, l’in-
renza con la sua storia, l’editrice MENTE non c’è da stupirsi. Tra le nostre ri- grande scrittore dell’anno scor- ...IN FRANCIA fanzia, gli amori, i gusti: un li-
barese sceglie il romanzo scienti- MIRELLA APPIOTTI viste teniamo vive anche Critica so è Pierre Dukan: chi è? GIOVANNA ZUCCONI bro, promettono, per conoscervi
fico: «ScienzaLetteratura» diret- Liberale affidata a Enzo Marzo e Su Slate.fr, Jean-Marc meglio. Parliamo tanto di me,
ta da Laura Bussotti è una nic- Critica Marxista diretta da Aldo Proust pubblica una bella in- come diceva il sublime Zavatti-
chia originale che si apre con una
satira al veleno su classismo e ba-
Dedalo, Tortorella e Aldo Zanardo; ben-
ché, mantenendo il rigore, l’obietti-
chiesta sulle classifiche, che di-
cono la verità e al tempo stesso
Fa boom ni; funziona sempre.
Chissà se le case editrici che
ronie in Il gioco di Ayyan dell’in-
diano Manu Joseph e con «il vol-
to umano della matematica» nei
un manifesto vo sia puntato sempre più sulla
scienza: alta, nella collana storica
“La scienza nuova”, divulgativa
la velano. Più dei romanzi, e
ovviamente dei saggi, e ovvissi-
mamente della poesia, vendo-
chi non sa pubblicano queste operine le
scelgono tramite comitati e
schede di lettura - come quelle
Numeri ribelli dell’olandese Phi-
libert Schogt: humour e buona
per la fiction con “La scienza è facile” (target i
giovani) e “La piccola biblioteca
no libri di generi meno nobili.
Lévy, Houellebecq, Pancol,
dimagrire di Gallimard, finora segrete e
ora in mostra alla Bibliothèque
scrittura, per una svolta necessa- della scienza” (i bambini)». Musso, Meyer e gli altri roman- Nationale de France. «Un ro-
ria, anche se forse non del tutto Pur in un’università pericolosa- zieri di grande popolarità, manzo di gran classe, da pren-
amata. Il disimpegno non addi- mente semplificata, i testi Dedalo sbiadiscono al cospetto del dot- dere senza esitare»: è L’étran-
cendosi molto alla sigla dei Co- vengono tuttora adottati; Canfo- tor Dukan, che ha totalizzato ger di Albert Camus. «Eccellen-
ga, che tradisce nostalgia per i ra e Bernardini continuano a gui- 506 mila copie di Je ne sais te, parere molto favorevole»
tempi delle battaglie civili, delle «regalata agli amici del gruppo dare rispettivamente i Quaderni pas maigrir, 413 mila di Re- sais pas maigrir in ultratasca- (Una diga sul Pacifico di Mar-
grandi speranze della sinistra. quando esso era ormai una forma- di Storia e Sapere. E «persino ne- cettes Dukan e 394 mila di La bile, al prezzo di 6 euro. Quasi guerite Duras, lettura di Ray-
Raimondo Coga, il padre di zione politica». L’amicizia è rima- gli atenei funziona la serie delle Méthode Dukan Illustrée: ri- un fast seller - uno di quei libret- mond Queneau). Mentre On
Claudia attuale direttore edito- sta, e così, dalla nascita nel 1965, i “50 grandi idee”: dopo Architettu- spettivamente secondo, quinto ti leggeri, a ingestione rapida, the road di Jack Kerouac è
riale della casa, tenne a «battesi- cardini del progetto editoriale. A ra, Filosofia, Genetica, ecc, sono in e settimo classificato nella top poco cari. Il prototipo è Tout «quasi un libro grandissimo».
mo» addirittura il manifesto, co- dispetto dei cambiamenti? arrivo Religione e Universo». Al- ten del più venduti. Diete. Per sur Nous di Stéphane Ribeiro Intenerisce, vedere l'attimo
me rivista mensile guidata da «Puntare sulla fiction non si- trettanta fortuna per «Le grandi quasi 21 milioni di euro, al va- (cuore rosa su copertina viola), in cui quel remoto primo letto-
Pintor e Rossanda: negli anni gnifica indebolire la nostra voca- domande»: la Filosofia, la Fisica e lore di copertina. Un successo che ora pubblica Tout sur Moi, re ha deciso di far nascere libri
‘69-‘70, tirature che arrivano a zione saggistica - dice Claudia Co- tra poco la Matematica. Tutto nel- esploso nel 2002, giustamente tutto su di me: un libro con due- come questi, ormai carne della
80 mila copie, la testata infine ga - usciamo tra poco con l’antro- l’attesa di rientrare nell’arena... nel formato più smilzo: Je ne mila domande e quiz, buffi o se- nostra carne.
Tuttolibri
Diario di lettura SABATO 16 APRILE 2011
LA STAMPA XI

Stefano Rodotà

Il giurista
MIRELLA che si andava a ordinare alla
SERRI
cartolibreria. Gli scaffali era-
Trema e freme, vive no strapieni e c’era pure la
di vita propria il suo cellula- stanza dei thriller. Leggevo di
re che vibra sul tavolo. Il tutto: da Balzac a Dostoevskij,
professor Stefano Rodotà, Walter Scott, Rabelais, Mann
che tutte le mattine, con il - dalla Montagna incantata alle
suo carico di libri sotto il Confessioni del cavaliere d’indu-
braccio, se ne va a lavorare stria Felix Krull che mette a
in una luminosa stanza del- nudo la figura del carrierista
la biblioteca della Fondazio- di pochi scrupoli -, Cervantes,
ne Basso da lui diretta per Melville che in Moby Dick de-
anni, respinge al mittente scrive meravigliosamente
un invito a un talk show, Manhattan che il ”commercio
promette un incontro con avvolge come una risacca”. E
un gruppo di tunisini, anno- poi c'erano Ferenc Körmendi,
ta le richieste che arrivano Alberto Moravia e i poeti, Un-
una dietro l'altra, di dibatti- garetti, Montale, Quasimodo,
ti, conferenze, interventi. Pasolini: veramente non mi so-
E’ assai ricercato il paladi- no mai fatto mancare nulla.
no dei diritti e delle libertà, Ultimissime scoperte sono
notissimo anche a livello in- state Amos Oz, con Una storia
ternazionale, lo spadaccino
dal piglio determinato, ere- «Katherine Mansfield
ditato dagli avi albanesi
sbarcati in Calabria. E’ ap- e ora il Roth di “Nemesi”
prodato alla politica nel mi hanno sollecitato
1979 (è stato fra l’altro vice-
presidente della Camera e a riflettere sul problema
poi membro del Parlamen- del morire con dignità»
to europeo), ha contribuito
a creare la moderna idea di di amore e di tenebra in cui ri-
privacy (ha presieduto l'Au- percorre le vicende del na-
torità garante per la prote- scente Stato di Israele, e Aldo
zione dei dati personali) ed Schiavone con l'affascinante
è uno dei massimi esperti di Spartacus».
bioetica e di biodiritti. Con Quando si manifesta la sco-
il suo profilo di giurista che La vita. Stefano Rodotà è nato a Cosenza nel 1933. Laureatosi in Giurisprudenza, è stato professore di Diritto civile. perta che l’abito dell’uomo
a colpi di codici e codicilli Più volte parlamentare, in Italia e a Strasburgo. Primo presidente del partito democratico della sinistra. Ha di legge ben le si attagliava?
difende le regole, la demo- presieduto l’Autorità garante per la protezione dei dati personali e la Fondazione Basso. «Sostengo l’esame di Diritto
ecclesiastico con Arturo Car-
«Quanti passi indietro: Le opere. Esce da Donzelli «Diritti e libertà nella storia d'Italia. Conquiste e conflitti. 1861-2011» (pp. X-163, €15). lo Jemolo che mi elogia: “Lei è
Altri titoli: «Perché laico» (Laterza), «La civiltà e le regole. Tra diritto e non diritto» (Feltrinelli) veramente interessato al dirit-
prima del 1865 to”. Mi ha come fulminato, lui
lo straniero godeva era una vera autorità e provai
una grande emozione. Analo-
dei diritti civili propri ga a quella che mi provocò ve-
di chi era cittadino» dere il mio primo articolo pub-
blicato sul Mondo di Mario
crazia e la Costituzione con- Pannunzio in prima pagina. Il
tro «chi vuole - come dice direttore, Pannunzio, aveva
lui stesso - farla a fette» o ri- I PREFERITI Lo studioso, tra i garanti di Biennale Democrazia, fama di essere severissimo, di
durla a spezzatino, oggi è vi- aver fatto riscrivere un pezzo
sto come una barriera di aggiorna il suo excursus sulle alterne vicende giuridiche sui fratelli Cervi persino al
fronte a tante turbolenze.
Aggiornato agli ultimi in-
f d’Italia: ora è «il potere di pochi» ad avere la meglio presidente della Repubblica
Luigi Einaudi. Questi sono gli
candescenti 15 anni, ora lo anni che passo in compagnia
studioso ripubblica un av- di Italo Calvino, di Ennio
vincente excursus sulle al-
terne vicende giuridiche
della penisola: Diritti e li-
bertà nella storia d’Italia.
Conquiste e conflitti.
1861-2011 (Donzelli). Non è
CERVANTES
Don Chisciotte
“La mia regola: Flaiano con Tempo di uccidere,
di Paolo Volponi e di Ottiero
Ottieri che facevano capo al
movimento Comunità di
Adriano Olivetti. In una gior-
nata freddissima sbarco a

unire Bobbio
un caso che la Biennale de- Ivrea per essere assunto dal-
mocrazia - che si svolge a della Mancia l’industriale che aveva arruo-
Torino dal 13 al 17 aprile, Einaudi,pp. LXIII-1212, € 24 lato tanti intellettuali ma al-
presieduta da Gustavo Za- «Come Cervantes, anch’ io l’ultimo momento mi tiro in-
grebelsky e del cui comita- mi rivolgo al “desocupado dietro. Vado a studiare a Lon-
to di garanti fa parte lo lector” e suggerisco Musil, dra. Olivetti addirittura mi
stesso Rodotà - è dedicata aiuterà con 300 mila lire, cifra

e la Dickinson”
Mann, Balzac, Flaiano»
al rapporto fra «il potere di allora notevole. Al mondo del-
tutti», proprio della socie- la politica approdo attraverso
tà democratica, e «i poteri
di pochi», cioè le «oligar-
f l’Unione Goliardica Italiana:
incontro Marco Pannella e
chie» in grande aumento. poi gli amici di una vita, Tullio
Sono insomma tanti, trop-
pi, i segnali che «l’età dei bertà “eccessive” rispetto al- «Nel campo giuridico non si «Fondamentale Emily Dickin- «Affiancare ai codici
diritti» sta imboccando il le esigenze di controllo socia- può prescindere da L’età dei di- son che, fra tante cose, mi ha
viale del tramonto? le o di sviluppo economico: ritti di Norberto Bobbio o da fatto capire che la ribellione la letteratura: i classici,
«Gli argomenti di cui si discu- tutto questo mentre assistia- classici come La lotta per il di- alle regole convive spesso con da Rabelais a Cervantes,
te nelle sessioni torinesi sono EMILY DICKINSON mo a conflitti istituzionali sen- ritto di Rudolf von Jhering del- un disperato bisogno di ag-
i più sentiti, sangue e carne za precedenti nella storia del- la seconda metà dell’Ottocen- grapparsi a un divieto: “ ’non da Balzac a Dostoevskij,
Poesie
viva. Stiamo entrando in
Newton Compton, pp. 176, € 6
la Repubblica». to. Esemplare il suo racconto devi’ è la spada più pietosa”, è e la scoperta di Amos Oz»
un’era di crescenti disugua- La tolleranza, diceva Bobbio, della vicenda di un inglese che uno dei suoi versi per me me-
glianze, a cominciare da co- «Una lettura fondamentale: deve essere estesa a tutti durante il Grand Tour appro- morabili. Katherine Man- De Mauro, Luigi Spaventa,
me si profila l'attuazione del “non devi è la spada più tranne che agli intolleranti. Il da in Francia e viene truffato sfield è un punto di riferimen- Eugenio Scalfari e Bobbio.
federalismo fiscale e dalla fa- pietosa”, è uno dei suoi carburante per alimentarla dall’oste. Avvia le pratiche per to: mi ha fatto comprendere Quando era senatore a vita,
coltà concessa alle Regioni di versi per me memorabili» sono i libri che l’hanno sem- come mai nella nostra cultura su mandato di Achille Occhet-
esprimersi anche in materia pre circondata, e fra questi «Il fertile dopoguerra la sofferenza abbia assunto to e di Massimo D’Alema, fui
di diritti civili. Anche il con- di quali consiglierebbe in par- più peso della morte. “Spero latore della proposta di candi-
cetto di accoglienza sembra tra incontri e letture: non ci siano letti in Paradiso”, darlo per il Quirinale: “So be-
poi aver fatto giganteschi
passi indietro».
f ticolare oggi una rilettura?
«Quando consegnai uno dei
miei primi saggi, il cattedrati-
Jemolo, Pannunzio, scrive quando è molto malata.
Philip Roth, in Nemesi, sulla
ne quello che so fare. Sicura-
mente non saprei fare il Presi-
Al dopoguerra? co che lo visionò mi disse: Olivetti, Calvino, stessa linea, mi ha sollecitato dente della Repubblica. Non
«Macché, a prima del 1865. “Una citazione di Thomas Volponi, Ottieri...» anche lui a riflettere sul pro- vorrei sporcare la mia vita”,
Vuol sapere come trattava- Mann in meno e una del codice blema del morire con dignità, mi rispose offrendo una vera
mo “lo straniero” a quei tem- civile in più e sarebbe stato portare davanti ai giudici il e tutto questo mi ha portato a lezione di moralità».
pi? Era ammesso a godere perfetto”. Credo di non aver malfattore nonostante tutti gli schierarmi nella battaglia a fa- Un’epigrafe per suggellare il
dei diritti civili attribuiti ai passato un giorno della mia vi- ricordino che in questo modo vore della depenalizzazione rapporto tra diritto/i e lette-
cittadini anche se non sussi- NORBERTO BOBBIO ta, dall’adolescenza in poi, sen- sperpererà solo tempo e soldi. dell’eutanasia». ratura?
steva la condizione della re- L’età dei diritti za un libro, dal momento che Ma lui si ostina. Crede infatti Altri testi letterari che han- «Montaigne mette in eviden-
ciprocità. Infine, ed è altro sono abituato a dividermi tra in quello che ha imparato nella no affiancato i corposi co- za la contrapposizione tra di-
Einaudi, pp. 266, € 12
motivo di allarme, ora, si opere già lette e new entries». vecchia Inghilterra, e cioè che dici? ritto e vita. Quest’ultima “è
parla tanto di ragion di Sta- «Nel campo giuridico è La letteratura eleva la so- lo spirito della democrazia al- «Ho scoperto la lettura nella un movimento diseguale, irre-
to, di emergenze che giustifi- un’opera da cui non si può glia delle difese immunita- berghi in ognuno di noi». grande casa dei nonni a Co- golare e multiforme”. Pro-
cano i pieni poteri concessi prescindere, così come rie, proprio quelle di cui at- Poesia e romanzi che ci aiuti- senza. Magari non si avevano prio il contrario della legge
ai governi, si fanno continui dal classico di Von Jhering» tualmente percepiamo la no a fronteggiare situazioni soldi per tante altre cose ma che è uniforme, regolare e
tentativi di considerare le li- necessità? impervie, difficili? mai si rinunciava al volume uguale per tutti».

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