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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

ESERCITAZIONI DI CENTRALI IDROELETTRICHE

Esercitazione 1
Valutazione della redditività degli interventi da effettuarsi su un impianto idroelettrico ad acqua fluente

Esercitazione 2
Valutazioni tecnico-economiche per la sostituzione del macchinario in un impianto idroelettrico a serbatoio

Esercitazione 3
Progetto di massima di centrale idroelettrica ad acqua fluente

Esercitazione 4
Mini-centrale idroelettrica con turbina Crossflow

Esercitazione 5
Riqualificazione di un impianto idroelettrico

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

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ESERCITAZIONE 1

VALUTAZIONE DELLA REDDITIVITA’ DEGLI INTERVENTI


DA EFFETTUARSI SU UN IMPIANTO IDROELETTRICO AD ACQUA FLUENTE

Un impianto idroelettrico ad acqua fluente, la cui realizzazione risale agli anni ’30, alcuni anni fa è stato oggetto di interventi finalizzati
all’aggiornamento tecnologico del macchinario e dei sistemi di regolazione e controllo; le opere civili sono invece rimaste quelle originarie.
L’impianto è costituito da una traversa fluviale a soglia fissa, che crea il battente necessario per l’alimentazione del canale derivatore di centrale.
La traversa pone limiti di esercizio in quanto non permette di derivare tutta la portata di concessione ancorché presente nel fiume, in quanto non
garantisce il necessario battente.
Inoltre, per assicurare il minimo vitale nel fiume, si deve scaricare sempre la portata di 2 m3/s, indipendentemente dal livello del fiume, per la
mancanza di organi di regolazione che provvedano alla gestione di questi deflussi dovuti.
Nell’anno 2002, dovendo impostare un progetto per il rifacimento della traversa al fine di ottimizzare l’utilizzo della risorsa idraulica e migliorare
l’impatto ambientale con la realizzazione di una scala dei pesci, si è voluto verificare la convenienza economica dell’installazione di una traversa di
tipo mobile. Infatti con tale tipo di traversa si garantirebbe un salto massimo costante e la massima portata nel canale derivatore.

Traverse mobili

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Dati caratteristici dell’impianto:


• 4 gruppi 1,35 MW cadauno
• potenza efficiente totale 4 MW
• portata massima 14 m3/s
• salto 36 m

Costo degli interventi:


• risanamento e adeguamento della traversa a soglia fissa esistente: 400.000 €
• realizzazione di una nuova traversa mobile: 2.600.000 €
Il costo di quest’ultimo intervento viene così ripartito:
anno –2: 1.100.000 € al sesto mese
anno –1: 1.500.000 € al dodicesimo mese

Costi annuali di manutenzione:


• attuali 100.000 €
• con traversa risanata 50.000 €
• con nuova traversa mobile 75.000 €

Dati per lo sviluppo dei calcoli economici:


• aliquota ammortamento 5%
• tasso annuo di sconto 8%
• aliquota imposte 45%
• controvalore energia elettrica ore vuote 0,025 €/kWh
• controvalore energia elettrica ore piene 0,070 €/kWh

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SITUAZIONE ATTUALE
L’impianto è dotato di una vecchia traversa a soglia fissa. Questa traversa non permette di derivare la totale portata di concessione perché nei periodi di
magra non crea il sufficiente battente; d’altro canto, se avesse una soglia più alta, si potrebbero creare problemi nei periodi di piena quando il rigurgito
a monte farebbe innalzare il livello del fiume in maniera pericolosa. Inoltre, non essendoci regolazione dei rilasci in alveo per garantire il minimo vitale
in funzione delle portate, è necessario lasciare passare sempre 2 m3/s attraverso la paratoia dello sghiaiatore anche quando la portata rimasta nel fiume
a valle della traversa è superiore al minimo vitale.

100
80
60
40 portata fium e
20
0
gennaio m arzo m aggio luglio settem bre novem bre

Situazione attuale
Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
Portata fiume m3/s 10 20 50 100 90 40 30 30 30 80 60 20
Portata presa m3/s 2 4 14 14 14 11 8 8 8 14 14 6
Minimo vitale m3/s 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2
Portata alla turbina m3/s 0 2 12 12 12 9 6 6 6 12 12 4
Potenza ideale MW 0,00 0,50 3,75 3,75 3,75 3,00 2,20 2,20 2,20 3,75 3,75 0,50
Salto effettivo m 33,50 33,86 35,64 35,64 35,64 35,14 34,64 34,64 34,64 35,64 35,64 34,14
Potenza effettiva MW 0,00 0,47 3,71 3,71 3,71 2,93 2,12 2,12 2,12 3,71 3,71 0,47
Energia prod. tot. MWh - 316,00 2.762,32 2.673,21 2.762,32 2.108,57 1.575,10 1.575,10 1.524,29 2.762,32 2.673,21 352,81
Energia ore piene MWh - 75,24 594,05 594,05 594,05 468,57 338,73 0,00 338,73 594,05 594,05 75,87
Energia ore vuote MWh - 240,76 2.168,27 2.079,17 2.168,27 1.640,00 1.236,37 1.575,10 1.185,56 2.168,27 2.079,17 276,94
Fatturato € - 11.285,71 95.790,18 93.562,50 95.790,18 73.800,00 54.620,24 39.377,38 53.350,00 95.790,18 93.562,50 12.234,52

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Con riferimento ad un anno di esercizio nelle condizioni attuali si ha:

Energia prodotta 21.085,25 MWh

Fatturato 719.163,39 €
Costi di manutenzione -100.000,00 €
Reddito lordo 619.163,39 €
Tasse -278.623,53 €
Reddito netto 340.539,87 €

Il Reddito lordo si ottiene sottraendo dal fatturato annuo i costi di manutenzione.

Il Reddito netto si ottiene dal Reddito lordo detraendo le tasse, che ammontano al 45% del reddito lordo.

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RISANAMENTO TRAVERSA A SOGLIA FISSA


Con il risanamento della traversa fissa e l’installazione degli organi idraulici per la regolazione dei rilasci in alveo commisurati alle portate presenti, si
ottiene la situazione evidenziata dalla tabella seguente, in cui sono anche riportati l’energia producibile dopo il risanamento e il suo controvalore
economico.

Nuova traversa fissa

GennaioFebbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre NovembreDicembre
Portata fiume m3/s 10 20 50 100 90 40 30 30 30 80 60 20
3
Portata presa m /s 2 4 14 14 14 11 8 8 8 14 14 6
Portata fiume a valle m3/s 8 16 36 86 76 29 22 22 22 66 46 14
3
Portata alla turbina m /s 2 4 14 14 14 11 8 8 8 14 14 6
Potenza ideale MW 0,40 1,40 4,00 4,00 4,00 3,50 2,60 2,60 2,60 4,00 4,00 1,40
Salto effettivo m 33,86 34,21 36,00 36,00 36,00 35,50 35,00 35,00 35,00 36,00 36,00 34,50
Potenza effettiva MW 0,38 1,33 4,00 4,00 4,00 3,45 2,53 2,53 2,53 4,00 4,00 1,34
Energia prod. tot. MWh 279,89 894,13 2.976,00 2.880,00 2.976,00 2.485,00 1.880,67 1.880,67 1.820,00 2.976,00 2.880,00 998,20
Energia ore piene MWh 60,19 212,89 640,00 640,00 640,00 552,22 404,44 0,00 404,44 640,00 640,00 214,67
Energia ore vuote MWh 219,70 681,24 2.336,00 2.240,00 2.336,00 1.932,78 1.476,22 1.880,67 1.415,56 2.336,00 2.240,00 783,53
Fatturato € 9.705,71 31.933,33 103.200,00 100.800,00 103.200,00 86.975,00 65.216,67 47.016,67 63.700,00 103.200,00 100.800,00 34.615,00

I lavori, della durata di un mese, si eseguono durante il mese di gennaio.


Il reddito netto varia negli anni, poiché la legge prevede che per i primi 10 anni non sia tassato il reddito proveniente dall’energia prodotta in più grazie
all’investimento.
Durante i lavori la centrale non smette di funzionare; pertanto il calcolo del reddito netto nel primo anno si esegue considerando per un mese i valori
della situazione antecedente i lavori e per i rimanenti 11 mesi i valori della nuova situazione.

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Anno lavori (0) Anni 1-9 Anni 10-20


Fatturato 840.656,67 € Fatturato 850.362,38 € Fatturato 850.362,38 €
Manutenzione 54.166,67 € Manutenzione 50.000,00 € Manutenzione 50.000,00 €
Reddito lordo 786.490,00 € Reddito lordo 800.362,38 € Ammortamento 20.000,00 €
Tasse 278.623,53 € Tasse 278.623,53 € Reddito lordo 780.362,38 €
Reddito netto 507.866,47 € Reddito netto 521.738,85 € Tasse 351.163,07 €
Reddito netto 429.199,31 €

Plusvalore 167.326,60 € Plusvalore 181.198,98 € Plusvalore 88.659,44 €

Il plusvalore calcolato è la differenza tra il reddito netto con la nuova traversa fissa e quello antecedente la modifica.

La valutazione dell’investimento si effettua con il metodo del VAN (Valore Attualizzato Netto).
Il VAN è definito come la sommatoria (dall’anno dell’investimento all’anno n) della differenza tra i maggiori o minori ricavi e i maggiori o minori
costi che si hanno in seguito all’investimento, attualizzati1 all’anno dell’investimento.

1
Le formule di attualizzazione consentono di confrontare come quantità omogenee somme di capitali presenti e futuri mediante l’utilizzo di fattori di conversione che tengono conto
degli anni di vita dell’impianto e del tasso di interesse reale (tasso di interesse reale = tasso di interesse nominale – tasso di inflazione).

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La tabella riporta il calcolo del flusso di cassa in ogni anno, il suo valore attualizzato e il VAN ad ogni anno.

Anni 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Investimento -400.000 €
Δ ricavi 121.493 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 €
Δ manutenzione 45.833 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 €
Δ tasse -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -72.540 €
Flusso di cassa -232.673 € 181.199 € 181.199 € 181.199 € 181.199 € 181.199 € 181.199 € 181.199 € 181.199 € 181.199 € 108.659 €
Flusso di cassa attualizzato -232.673 € 167.777 € 155.349 € 143.842 € 133.187 € 123.321 € 114.186 € 105.728 € 97.896 € 90.645 € 50.330 €
VAN -232.673 € -64.897 € 90.452 € 234.294 € 367.481 € 490.802 € 604.988 € 710.716 € 808.612 € 899.256 € 949.587 €

Anni 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
Investimento
Δ ricavi 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 €
Δ manutenzione 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 €
Δ tasse -72.540 € -72.540 € -72.540 € -72.540 € -72.540 € -72.540 € -72.540 € -72.540 € -72.540 € -72.540 €
Flusso di cassa 108.659 € 108.659 € 108.659 € 108.659 € 108.659 € 108.659 € 108.659 € 108.659 € 108.659 € 108.659 €
Flusso di cassa attualizzato 46.602 € 43.150 € 39.954 € 36.994 € 34.254 € 31.717 € 29.367 € 27.192 € 25.178 € 23.313 €
VAN 996.189 € 1.039.339 € 1.079.293 € 1.116.287 € 1.150.541 € 1.182.258 € 1.211.625 € 1.238.817 € 1.263.995 € 1.287.307 €

Si nota che già al secondo anno si ha il ritorno dell’investimento.

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Il grafico mostra l’andamento dei flussi di cassa e del VAN nel corso degli anni, a partire dall’anno di effettuazione dei lavori di risanamento della
traversa fissa.

VAN - Nuova traversa fissa

2.500.000 €

2.000.000 €

1.500.000 €

1.000.000 €

500.000 €

-€
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
-500.000 €

-1.000.000 €

-1.500.000 €

-2.000.000 €

-2.500.000 €
Anni

Flusso di cassa attualizzato VAN

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NUOVA TRAVERSA MOBILE


L’installazione di una nuova traversa mobile permette di avere sempre il battente necessario per alimentare il canale con la massima portata,
consentendo di mantenere il rilascio del minimo vitale. In questo modo anche il salto utilizzabile è sempre quello massimo.
In caso di piena la traversa può essere tolta in modo da non innalzare il livello del fiume e permettere il deflusso dell’ondata di piena.

La tabella seguente riporta l’energia producibile dopo la costruzione della nuova traversa mobile e il suo controvalore economico.

Traversa mobile

Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre NovembreDicembre
Portata fiume m3/s 10 20 50 100 90 40 30 30 30 80 60 20
3
Portata presa m /s 8 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14
Portata a valle m3/s 2 6 36 86 76 26 16 16 16 66 46 6
3
Portata turbina m /s 8 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14
Potenza ideale MW 2,60 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00
Salto effettivo m 35,00 36,00 36,00 36,00 36,00 36,00 36,00 36,00 36,00 36,00 36,00 36,00
Potenza effettiva MW 2,53 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00
Energia prod. tot. MWh 1.880,67 2.688,00 2.976,00 2.880,00 2.976,00 2.880,00 2.976,00 2.976,00 2.880,00 2.976,00 2.880,00 2.976,00
Energia ore piene MWh 404,44 640,00 640,00 640,00 640,00 640,00 640,00 0,00 640,00 640,00 640,00 640,00
Energia ore vuote MWh 1.476,22 2.048,00 2.336,00 2.240,00 2.336,00 2.240,00 2.336,00 2.976,00 2.240,00 2.336,00 2.240,00 2.336,00
Fatturato € 65.216,67 96.000,00 103.200,00 100.800,00 103.200,00 100.800,00 103.200,00 74.400,00 100.800,00 103.200,00 100.800,00 103.200,00

Energia annua: 33.944,67 MWh Fatturato annuo: 1.154.816,67 €

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I lavori si svolgono in due anni sempre nel solo mese di gennaio e la centrale, durante il periodo dei lavori, continua a funzionare come nella situazione
antecedente l’inizio dei lavori.

Anno lavori (-1) Anno lavori 0 Anni 1-9 Anni 10-20


Fatturato annuo 719.163 € Fatturato annuo 1.089.600 € Fatturato annuo 1.154.817 € Fatturato annuo 1.154.817 €
Manutenzione 100.000 € Manutenzione 31.250 € Manutenzione 25.000 € Manutenzione 25.000 €
Reddito lordo 619.163 € Reddito lordo 1.058.350 € Reddito lordo 1.129.817 € Ammortamento 130.000 €
Tasse 278.624 € Tasse 278.624 € Tasse 278.624 € Reddito lordo 999.817 €
Reddito netto 340.540 € Reddito netto 779.726 € Reddito netto 851.193 € Tasse 449.918 €
Reddito netto 549.899 €

Plusvalore 0€ Plusvalore 439.186 € Plusvalore 510.653 € Plusvalore 209.359 €

La tabella riporta il calcolo dei flussi di cassa e del VAN, al fine di poter confrontare i risultati con quelli del risanamento della traversa a soglia fissa.
Oltre all’attualizzazione consueta, che riporta tutti i valori all’anno di inizio dell’investimento, si è fatta un’attualizzazione all’anno di fine lavori.

Anni -1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Investimento - 1.100.000 € - 1.500.000 €
Δ ricavi -€ 370.437 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 €
Δ manutenzione € 68.750 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 €
Δ tasse -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ - 171.294 €
Flusso di cassa - 1.100.000 € - 1.060.813 € 510.653 € 510.653 € 510.653 € 510.653 € 510.653 € 510.653 € 510.653 € 510.653 € 510.653 € 339.359 €
Flusso di cassa
attualizzato - 1.188.000 € - 1.060.813 € 472.827 € 437.803 € 405.373 € 375.345 € 347.542 € 321.798 € 297.961 € 275.890 € 255.454 € 157.189 €
VAN - 1.188.000 € - 2.248.813 € - 1.775.986 € - 1.338.183 € - 932.810 € - 557.465 € - 209.923 € 111.875 € 409.837 € 685.727 € 941.180 € 1.098.369 €

Seconda attualizzazione
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
Flusso di cassa
2° attualizzazione - 1.100.000 € - 982.235 € 437.803 € 405.373 € 375.345 € 347.542 € 321.798 € 297.961 € 275.890 € 255.454 € 236.531 € 145.545 €
VAN 2 - 1.100.000 € - 2.082.235 € - 1.644.432 € - 1.239.059 € - 863.713 € - 516.171 € - 194.373 € 103.588 € 379.478 € 634.932 € 871.463 € 1.017.009 €

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Anni 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
Investimento
Δ ricavi 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 €
Δ manutenzione 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 €
Δ tasse - 171.294 € - 171.294 € - 171.294 € - 171.294 € - 171.294 € - 171.294 € - 171.294 € - 171.294 € - 171.294 € - 171.294 €
Flusso di cassa 339.359 € 339.359 € 339.359 € 339.359 € 339.359 € 339.359 € 339.359 € 339.359 € 339.359 € 339.359 €
Flusso di cassa
attualizzato 145.545 € 134.764 € 124.782 € 115.539 € 106.980 € 99.056 € 91.718 € 84.924 € 78.634 € 72.809 €
VAN 1.243.915 € 1.378.679 € 1.503.461 € 1.618.999 € 1.725.980 € 1.825.035 € 1.916.754 € 2.001.678 € 2.080.312 € 2.153.120 €

Seconda attualizzazione
12 13 14 15 16 17 18 19 20 21
Flusso di cassa
2° attualizzaz. 134.764 € 124.782 € 115.539 € 106.980 € 99.056 € 91.718 € 84.924 € 78.634 € 72.809 € 67.416 €
VAN 2 1.151.773 € 1.276.555 € 1.392.093 € 1.499.073 € 1.598.129 € 1.689.848 € 1.774.772 € 1.853.405 € 1.926.214 € 1.993.630 €

Il tempo di ritorno dell’investimento con la seconda attualizzazione è di 6,5 anni.

13
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Il grafico mostra l’andamento dei flussi di cassa e del VAN con la seconda attualizzazione:

VAN 2 - Nuova traversa mobile

2.500.000 €

2.000.000 €

1.500.000 €

1.000.000 €

500.000 €

-€
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21
-500.000 €

-1.000.000 €

-1.500.000 €

-2.000.000 €

-2.500.000 €
Anni

Flusso di cassa 2 attualizzazione VAN 2

14
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

CONFRONTO ENERGETICO ED ECONOMICO DELLE DUE SOLUZIONI


La prima soluzione (risanamento della traversa fissa) consente di aumentare la portata d’acqua derivata, ma i limiti imposti dalla soglia fissa non
permettono di sfruttare appieno le potenzialità dei deflussi, soprattutto nei mesi caratterizzati da portate medio-basse.
Questo problema non si pone con l’installazione di una nuova traversa mobile che, creando volta per volta il necessario battente, permette di sfruttare
tutte le potenzialità dei deflussi. La diversa capacità di deviare le acque si riflette proporzionalmente sull’energia prodotta dalla centrale.
I grafici seguenti mostrano le diverse portate derivate ogni mese a seconda del tipo di traversa e l’energia producibile in un anno.

Confronto acqua utilizzabile Confronto Energia annua

16 mc/s 3.000,00 MWh


14 mc/s 2.500,00 MWh
12 mc/s
2.000,00 MWh
10 mc/s

Energia
Portate

8 mc/s 1.500,00 MWh


6 mc/s 1.000,00 MWh
4 mc/s
500,00 MWh
2 mc/s
0,00 MWh
0 mc/s

Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
zo

ic re
io

G io
Fe aio

e
M le

tte o

O re

Novembre
ov re
o

Ag o

Dicembre
br
Se st
i
gn
ra

g
ri

gl

b
b

b
ar
n

ag
Ap

em

em
m

tto
Lu
bb

iu
en

M
G

D
N

Mesi Mesi

Situazione attuale Nuova fissa Nuova mobile Situazione attuale Nuova fissa Nuova mobile

15
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Risulta chiaro anche graficamente che la realizzazione della nuova traversa mobile comporta una maggiore produzione e dunque a lungo termine
risulterà essere la soluzione più conveniente non solo dal punto di vista energetico ma anche da quello economico.
Il grafico seguente confronta l’andamento del VAN relativo alle due ipotesi esaminate.

Confronto VAN

2.500.000 €

2.000.000 €
1.500.000 €

1.000.000 €
500.000 €

-€
-500.000 € 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

-1.000.000 €
-1.500.000 €

-2.000.000 €
-2.500.000 €
Anni

Fissa Mobile

La seconda soluzione si conferma essere la più conveniente dopo l’undicesimo anno.


Poiché le opere idrocivili sono destinate a durare molto tempo, sarà questa la soluzione più conveniente da adottare sia dal punto di vista energetico che
da quello economico.

16
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

17
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
ESERCITAZIONE 2

VALUTAZIONI TECNICO-ECONOMICHE PER LA SOSTITUZIONE DEL MACCHINARIO


IN UN IMPIANTO IDROELETTRICO A SERBATOIO

L’impianto sfrutta i deflussi della parte alta di un bacino imbrifero di tipo alpino per la produzione di energia elettrica.

E’ dotato di un serbatoio di invaso della capacità utile massima di 20.000.000 m3, che permette di svincolare la produzione di energia dal regime
naturale delle portate imposto dalle caratteristiche idrologiche e morfologiche del bacino imbrifero.

Portate totali bacino imbrifero


Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre media
4 m3/s 4 m3/s 7 m3/s 13 m3/s 20 m3/s 9 m3/s 5 m3/s 8 m3/s 12 m3/s 18 m3/s 7 m3/s 6 m3/s 12 m3/s

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Quota di massimo invaso 1.012 m.s.l.m.
Quota di scarico a valle centrale 756 m.s.l.m.
Durata residua concessione utilizzo deflussi 26 anni
Portata da rilasciare a valle dal bacino invasabile 3 m3/s
Volume massimo accumulabile nel bacino 20.000.000 m3

Prezzi attesi di vendita dell’energia elettrica prodotta:


ore vuote 0,025 €/kWh
ore piene 0,070 €/kWh
Ore di fermata all'anno dell'impianto: 310 ore

Stato dell’impianto ed interventi previsti


I componenti elettromeccanici installati hanno ormai raggiunto il limite della vita tecnica per cui, per poter continuare il ciclo produttivo, è necessario
procedere al rinnovamento dell’impianto sviluppando un progetto che, oltre a rispettare i vincoli amministrativi e recuperare le strutture civili esistenti,
permetta il migliore ritorno economico dell’investimento con una produzione di energia elettrica la più remunerativa possibile rispetto alle richieste del
mercato.

Per quanto riguarda gli interventi necessari per riqualificare l’impianto si è di fronte alla seguente situazione:
• Sulle opere di intercettazione si prevedono interventi per la bonifica e la conservazione delle strutture civili, la regolarizzazione delle sponde e
dei letti dei corsi d’acqua su cui insistono, la sostituzione dei sistemi di manovra e comando e controllo degli organi idraulici, l’installazione di
sgrigliatori automatici e dei relativi sistemi per la raccolta e l’allontanamento dei materiali sgrigliati ed infine l’installazione dei sistemi ausiliari
per assicurare le alimentazioni.
• La diga ed il serbatoio si trovano ancora in ottime condizioni e per queste opere si prevedono interventi di conservazione e di aggiornamento
tecnologico degli organi di manovra e dei sistemi di controllo.
• I canali di convogliamento e di adduzione in pressione sono in galleria scavata in roccia, come pure il pozzo piezometrico, e si trovano in buone
condizioni strutturali per cui si prevedono interventi di bonifica e conservazione dei manufatti ed il rifacimento del rivestimento interno.
• Si deve procedere invece alla sostituzione delle condotte forzate, del macchinario meccanico ed elettromeccanico della centrale, dei sistemi di
regolazione di velocità e di tensione e del sistema di protezione, controllo e comando dell’intero impianto e dei sistemi di comando e controllo a
distanza.
Per lo sviluppo dei calcoli si può considerare un rendimento globale pari a 0,83.

19
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Volumi turbinabili mensilmente e annualmente e coefficiente di utilizzazione del serbatoio

Per effettuare il calcolo si parte dalle portate messe a disposizione dal bacino imbrifero: da esse, decurtandole di 3 m3/s (da rilasciare per esigenze
ambientali), si hanno le portate medie derivabili mensilmente. Assumendo di avere il serbatoio vuoto alla fine di marzo, in base alle portate derivabili
mensili, si ottengono i volumi d’acqua in ingresso nel serbatoio per ogni mese dell’anno.

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

A questo punto, si tratta di stabilire come utilizzare il volume d’acqua che si ha a disposizione, decidendo quando e quanta acqua turbinare
nell’impianto.

Per fare questo si deve tenere conto di alcuni vincoli:


• continuità nel funzionamento della centrale nonostante i periodi di magra. Infatti si deve sempre avere acqua a disposizione della turbina, sia
fornita direttamente dal bacino imbrifero o facendo ricorso a quella accumulata in mesi precedenti;
• capacità massima di invaso del serbatoio, che non può mai essere superata;
• volume d’acqua da sfiorare, che deve essere minimo (in quanto è energia persa);
• ricavi economici, da massimizzare (cercando di funzionare il più possibile nelle ore di punta, cioè quelle a maggior remunerazione);
• bassa richiesta di energia nei periodi estivi (agosto);
• portata turbinata media non troppo distante dai valori corrispondenti al massimo rendimento della turbina, senza dover eccedere nel numero di
macchine da installare.

Rispettando questi vincoli si è ottenuta una soluzione che, tra le altre cose, evidenzia:
• il volutamente incompleto sfruttamento, in certi mesi, del volume d’acqua a disposizione, in vista di un accumulo in grado di garantire la
produzione di energia anche nei periodi di magra del bacino imbrifero;
• il rispetto della massima capacità d’invaso del serbatoio senza dover ricorrere agli sfioramenti, ottimizzando così al massimo le risorse
disponibili;
• la completa copertura di tutte le ore piene nei vari mesi (assunte pari a 8 ore per 20 giorni al mese, eccetto agosto);
• una riduzione della portata turbinata nei mesi di basso carico, comunque compatibile con un buon rendimento anche con una sola macchina
idraulica installata.

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Tot. annuo
Numero giorni nel
mese [gg]
30 31 30 31 31 30 31 30 31 31 28 31 365
Ore mensili totali
[h]
720 744 720 744 744 720 744 720 744 744 672 744 8.760
Ore piene mensili
[h]
160 160 160 160 0 160 160 160 160 160 160 160 1.760
Ore vuote mensili
tot [h]
560 584 560 584 744 560 584 560 584 584 512 584 7.000
Ore piene funzion.
mensili
160 160 160 160 0 160 160 160 160 160 160 160 1.760
Ore vuote funzion.
mensili
560 584 560 220 175 560 584 138 150 150 100 146 3.927
Ore funzion. totali
[h]
720 744 720 380 175 720 744 298 310 310 260 306 5.687
Ore fermo
impianto [h]
0 0 0 364 569 0 0 422 434 434 412 438 3.073
Q media bacino
imbrifero [m3/s]
13 20 9 5 8 12 18 7 6 4 4 7 -
Q derivabile [m3/s] 10 17 6 2 5 9 15 4 3 1 1 4 -
Volume disponibile
[103·m3]
25.920 45.532,8 15.552 5.356,8 13.392 23.328 40.176 10.368 8.035,2 2.678,4 2.419,2 10.713,6 203.472
Vol. serbatoio
inizio mese 0 0 18.748,8 8.380,8 57,6 8.409,6 5.817,6 19.209,6 18.849,6 15.724,8 7.243,2 302,4 -
[103·m3]
Q turbinata ore
piene [m3/s]
10 10 10 10 0 10 10 10 10 10 10 10 -
Q turbinata ore
vuote [m3/s]
10 10 10 10 8 10 10 10 10 10 10 10 -
Vol. turbinato
[103·m3]
25.920 26.784 25.920 13.680 5.040 25.920 26.784 10.728 11.160 11.160 9.360 11.016 203.472
Vol. serbatoio fine
mese [103·m3]
0 18.748,8 8.380,8 57,6 8.409,6 5.817,6 19.209,6 18.849,6 15.724,8 7.243,2 302,4 0 -
Vol. sfiorato
[103·m3]
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Vol. al serbatoio
[103·m3]
0 18.748,8 0 0 8.352 0 13.392 0 0 0 0 0 40.492,8
Potenza [kW] 22.602 22.602 22.602 22.602 18.082 22.602 22.602 22.602 22.602 22.602 22.602 22.602 -
Energia prodotta
ore piene [kWh]
3.616.358 3.616.358 3.616.358 3.616.358 0 3.616.358 3.616.358 3.616.358 3.616.358 3.616.358 3.616.358 3.616.358 39.779.942
Energia prodotta
ore vuote [kWh]
12.657.254 13.199.708 12.657.254 4.972.493 3.164.314 12.657.254 13.199.708 3.119.109 3.390.336 3.390.336 2.260.224 3.299.927 87.967.918
Energia prodotta
totale [kWh]
16.273.613 16.816.067 16.273.613 8.588.851 3.164.314 16.273.613 16.816.067 6.735.468 7.006.694 7.006.694 5.876.582 6.916.285 127.747.860
Valore energia ore
piene [€]
253.145,09 253.145,09 253.145,09 253.145,09 - 253.145,09 253.145,09 253.145,09 253.145,09 253.145,09 253.145,09 253.145,09 2.784.595,97
Valore energia ore
vuote [€]
316.431,36 329.992,70 316.431,36 124.312,32 79.107,84 316.431,36 329.992,70 77.977,73 84.758,40 84.758,40 56.505,60 82.498,18 2.199.197,95
Valore totale
energia [€]
569.576,45 583.137,79 569.576,45 377.457,41 79.107,84 569.576,45 583.137,79 331.122,82 337.903,49 337.903,49 309.650,69 335.643,26 4.983.793,92

25
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Il coefficiente di utilizzazione del serbatoio si ricava dal rapporto tra il volume di acqua annualmente al serbatoio e la capacità dell’invaso.

Capacità del serbatoio 20.000.000 m3 Coefficiente di utilizzazione serbatoio 2,02464


Quota di max invaso 1.012 m
Quota di scarico a valle 756 m
Salto geodetico 256 m

Controvalore Energia ore piene 0,070 €/kWh


Controvalore Energia ore vuote 0,025 €/kWh
Tasso di sconto annuo 8,00%

Potenza installabile, producibilità dell’impianto, controvalore economico dell’energia

La potenza installabile può essere calcolata tramite l’espressione:

P [kW] = 9,81·η Q H

Nel nostro caso: Q = 10 m3/s H = 256 m

Ipotizzando un rendimento del 90%, la potenza installabile risulta di 23 MW.

La producibilità dell’impianto è rappresentata dalla somma dell’energia che l’impianto può fornire nelle ore piene e in quelle vuote.
Come si vede dalla tabella precedente, note la potenza e la ripartizione delle ore di funzionamento della centrale, essa è facilmente calcolabile.

Infine, il controvalore dell’energia è dato dalla somma delle energie ottenute moltiplicando la quota parte prodotta in ore piene e quella in ore vuote per
i rispettivi prezzi di vendita attesi.

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Ricavo degli anni successivi attualizzato ad oggi

Assumendo un tasso annuo di sconto dell’8% e come orizzonte temporale quello dettato dalla durata della concessione di utilizzo dei deflussi (26
anni), basta calcolare per ogni anno l’espressione data da:
valore totale energia
ricavo attualizzato =
(1 + i )n
I ricavi attualizzati sono riportati nella tabella seguente:
Anno €
0 4.983.793,92
1 4.614.624,00
2 4.272.800,00
3 3.956.296,30
4 3.663.237,31
5 3.391.886,40
6 3.140.635,56
7 2.907.995,88
8 2.692.588,78
9 2.493.137,76
10 2.308.460,89
11 2.137.463,79
12 1.979.133,14
13 1.832.530,68
14 1.696.787,67
15 1.571.099,69
16 1.454.721,94
17 1.346.964,76
18 1.247.189,59
19 1.154.805,18
20 1.069.264,05
21 990.059,31
22 916.721,58
23 848.816,28
24 785.941,00
25 727.723,15
26 673.817,73
Totale 58.858.496,31

27
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Caratteristiche del macchinario idraulico ed elettrico

In generale, la scelta della turbina dipende da:


• salto netto;
• portata;
• velocità di rotazione;
• problemi di cavitazione;
• costo.

In prima approssimazione i primi due (salto e portata) sono i fattori determinanti.

Quindi, usando un nomogramma del tipo di quello allegato, si sceglie una turbina
Francis lenta con le seguenti caratteristiche:
• numero giri 600 giri/min
• numero giri caratteristico 93
• potenza 23 MW
• numero turbine 1

28
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

La decisione di installare un solo gruppo deriva dall’analisi dell’andamento della curva dei rendimenti: per questo tipo di turbina infatti nelle
condizioni di funzionamento previste (carico dall’80% al 100%) si ha un rendimento superiore al 90%, dunque più che accettabile.

Una volta note le caratteristiche della turbina, si stabiliscono quelle dell’alternatore, ad esse strettamente legate:
• potenza nominale 25 MVA (cosϕ=0,92)
• tensione nominale 10 kV (scelta tra quelle normalizzate)
• numero poli 10 (in quanto l’albero ruota a 600 giri/min)
• frequenza 50 Hz

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Il gruppo turbina Francis-alternatore, visto in sezione, si presenterà come in figura:

30
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Sistemi di regolazione, protezione, comando e controllo


Poiché in un gruppo idroelettrico la coppia resistente subisce delle continue variazioni in funzione delle mutevoli esigenze dell’utenza, occorre
adeguare in ogni momento la coppia motrice agendo sul distributore della turbina, il quale varia la portata derivata perseguendo l’eguaglianza delle
coppie. Per fare questo bisogna prevedere l’installazione di organi di regolazione ed in particolare il regolatore di velocità. Il suo intervento è
determinato dalla variazione di velocità del gruppo il quale sopperisce in un primo tempo alla differenza di carico, improvvisamente manifestatasi nella
rete, mediante una variazione dell’energia cinetica delle proprie masse rotanti.
Uno schema elementare di un semplice tipo di regolatore di velocità è rappresentato nella figura seguente:

Il regolatore di velocità è essenzialmente costituito da tre elementi:


1. un elemento sensibile alla velocità di rotazione della macchina,
2. un servomotore che, agendo per comando del primo, apre o chiude il distributore della turbina,
3. un dispositivo di asservimento, collegato alla posizione di apertura della turbina, che, quando questa ha raggiunto la nuova posizione di
equilibrio, riporta il servomotore alla posizione di riposo.

31
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Per quanto riguarda i possibili guasti all’impianto elettrico della centrale, si dovranno predisporre vari tipi di protezioni elettriche:
• protezioni che danno solo un segnale di allarme per condizioni non regolari, consentendo però la prosecuzione del servizio: sono quelle che
evidenziano anomalie o guasti che non compromettono il funzionamento della centrale, come la protezione di terra rotorica dell’alternatore o il
primo contatto del relè Buchholz di un trasformatore.
• le protezioni che aprono l’interruttore di macchina e diseccitano l’alternatore, lasciando però il gruppo a velocità nominale: sono protezioni per
guasti esterni (sovraccarico o cortocircuito sulle sbarre). Le protezioni sulle linee in uscita dalla centrale non interferiscono normalmente con il
funzionamento del gruppo, ma escludono il minimo tronco di linea guasto (protezioni selettive del tipo con relè distanziometrico), dopo aver
tentato almeno una richiusura per eliminare i guasti transitori.
• protezioni con blocco totale del gruppo, che aprono l’interruttore di macchina, diseccitano l’alternatore, chiudono il distributore della turbina e le
valvole rotative, arrestano le macchine: sono quelle che intervengono per gravi guasti interni al gruppo generatore (protezione differenziale,
cortocircuito tra spire, terra statorica, bassissima pressione olio cuscinetti turbina, ecc.). Questi relè agiscono su un apposito relè di blocco, che
comanda automaticamente la sequenza di manovre di fermata. Il relè di blocco può anche essere azionato manualmente per effettuare una fermata
programmata.
Infine si prevedono gli organi di controllo e comando: essi consistono nell’insieme di tutti i sensori e apparecchiature che rilevano lo stato dei
macchinari e ne controllano le prestazioni. La loro fondamentale importanza è legata alla funzione di messa in sicurezza dell’impianto, evitando danni
o condizioni di pericolo nei riguardi dell’impianto stesso, dell’ambiente esterno e del personale presente in centrale.

Schema elettrico della centrale: montante di gruppo, servizi ausiliari e stazione di trasformazione
Si sceglie di montare il gruppo da 25 MVA, tramite un unico trasformatore elevatore, sulla sbarra collegata alla rete a 130 kV. Questa soluzione
sembra essere la più ragionevole, viste le potenze in gioco e il grado di affidabilità che può essere garantito dalla presenza di una sola linea in uscita.
La sbarra dei servizi ausiliari è collegata alla sbarra del gruppo tramite un trasformatore 10 kV/380 V e, all’avviamento, gli ausiliari potranno assorbire
la potenza loro necessaria (500 kVA) da una linea esterna a 20 kV. In caso di emergenza (linea a 20 kV fuori servizio) è prevista la presenza di un
gruppo elettrogeno Diesel.
Le utenze in corrente alternata (collegate alla sbarra degli ausiliari) sono:
• pompa olio del regolatore di turbina,
• compressore del polmone d’aria asservito al regolatore di turbina,
• pompe olio cuscinetti di turbina e alternatore,
• pompe olio trasformatori,
• aerotermi o pompe acqua raffreddamento trasformatori,
• servizi antincendio,
• dispositivi di manovra di griglie, paratoie, valvole.
Le utenze in corrente continua (collegate tramite raddrizzatori) sono:
• circuiti di regolazione, comando, protezione, segnalazione,
• luci di sicurezza.
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ESERCITAZIONE 3

PROGETTO DI MASSIMA DI CENTRALE IDROELETTRICA AD ACQUA FLUENTE

Un corso d’acqua sublacuale ha le seguenti portate medie mensili:

Genn. Febbr. Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Sett. Ott. Nov. Dic.
3
m /s 25 25 30 40 75 85 65 45 50 50 60 35

Si determinino le caratteristiche di un impianto idroelettrico ad acqua fluente con canale derivatore, tenuto conto delle seguenti condizioni:
- la traversa a monte crea un rigurgito a quota 188 m sul livello del mare;
- il canale derivatore ha una lunghezza di 4 km;
- la restituzione avviene a quota 173 m.s.l.m. (nel calcolo si trascuri in prima approssimazione la variazione di quota del pelo libero in funzione
della portata del corso d’acqua);
- deve essere assicurata, in base al disciplinare di concessione, una portata minima continua di 5 m3/s al corso d’acqua.
In particolare è richiesto di:
1. tracciare la curva di durata delle portate;
2. determinare la portata massima economicamente derivabile QM;
3. determinare la producibilità media annua dell’impianto;
4. determinare la potenza di concessione dell’impianto;
5. determinare tipo, numero e potenza del macchinario idraulico da installare.
Sono dati:
• costo di costruzione dell’impianto: C = (2,5+0,35 QM)·106 €
• valutazione media dell’energia prodotta: c = 0,10 €/kWh
• tasso per l’accettazione dell’investimento: 8%
• durata dell’impianto: 30 anni
• spese di esercizio: 0,5% C
• pendenza del canale: 0,025%
• rendimento dell’impianto: 0,85

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

1. Tracciamento della curva di durata delle portate

Per procedere al dimensionamento di un impianto idroelettrico è necessario conoscere, attraverso diagrammi, la portata di acqua disponibile nel tempo.
In particolare la curva di durata delle portate è ottenuta rappresentando i tempi sull’asse delle ascisse (in totale un anno), mentre sull’asse delle ordinate
sono riportate le portate in ordine decrescente senza rispettare la successione temporale.
Le portate medie mensili disponibili saranno quelle date, a cui dovrà essere sottratta la portata minima continua di 5 m3/s da assicurare al corso
d’acqua.

80
70
60
50
40 portate (mc/s)
30
20
10
0

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

2. Determinazione della portata massima economicamente derivabile QM

Tale portata corrisponde alla portata di dimensionamento che fornisce il massimo dei ricavi.
Procediamo quindi determinando i costi di impianto C e l’introito annuo I.
Essendo il costo dell’impianto funzione della portata QM otterremo il ricavo R = I – C ancora funzione della portata QM.
Ricordiamo che la portata massima è necessaria per il dimensionamento dell’impianto in quanto determina le dimensioni delle opere idrauliche che lo
costituiscono e quindi il costo dell’impianto. Tale portata non è disponibile per l’intero periodo T ma per un sottointervallo di questo, non consecutivo.
Allo scopo di valutare la produzione di energia elettrica, e quindi degli introiti, risulta necessaria la conoscenza della portata media utilizzabile.

Il costo annuale dell’impianto si ottiene dalla relazione:

C = (2,5+0,35 QM)·106 €

tenendo conto delle spese di esercizio2 e della quota di ammortamento dell’investimento.


Considerando un tasso per l’accettazione dell’investimento i = 8% e una durata dell’impianto n = 30 anni si ottiene:

α=
(1 + i) − 1
n
= 11,26
i (1 + i )
n

1
da cui la quota di ammortamento è pari a ⋅C .
α
Il costo totale annuo dell’impianto risulta quindi:

⎛ 1⎞
CT = (2,5 + 0,35 QM )⎜ e + ⎟ ⋅ 10 6 €/anno = (0,2345 + 0,0328 QM)·106 €/anno
⎝ α⎠

ed è funzione della portata QM.

2
spese di esercizio = eּC (con e = 0,5%)

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Passiamo alla valutazione degli introiti.
Si utilizza la relazione I = c·E.
Gli introiti sono legati alla valutazione media dell’energia prodotta c = 0,10 €/kWh ed alla producibilità annua dell’impianto E ottenibile dalla
relazione seguente:

1
E = γ ⋅ Qm ⋅ H ⋅ η ⋅ 8760 ⋅ kWh
1000

Ricordando che il canale derivatore ha una lunghezza di 4 km con pendenza di 0,025% si ricava il salto utile H tenendo conto della quota di rilascio e
delle perdite dovute al canale:

H = 188 – 173 – (4000·0,00025) = 14 m

Da cui, considerando η = 0,85, si ricava l’introito annuo I

I = 0,10·14·0,85·9,806·8760·Qm = 0,1022·106·Qm €/anno

Il ricavo è quindi dato da: R = I – CT.

Ricordiamo che la portata media utilizzabile Qm =


∑Q M i ti

12

80
70
60
50 portata massima
disponibile
40
portata media
30 utlizzabile
20
10
0

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

QM Qm CT I R
m3/s m3/s 106 €/a 6
10 €/a 106 €/a
20 20·12/12 = 20 0,8905 2,0444 1,1939
20 (20+20·11)/12 = 20 0,8905 2,0444 1,1539
25 (20+20+25·10)/12 = 24,17 1,0545 2,4707 1,4162
30 (20+20+25+30·9)/12 = 27,917 1,2185 2,854 1,6355
35 (20+20+25+30+35·8)/12 = 31,25 1,3825 3,1944 1,8119
40 34,17 1,5465 3,4929 1,9464
45 36,67 1,7105 3,7485 2,038
45 36,67 1,7105 3,7485 2,038
55 40 2,0385 4,089 2,0505
60 41,25 2,2025 4,2166 2,0141
70 42,92 2,5305 4,387 1,8565
80 43,75 2,8585 4,472 1,6135

Il valore massimo del ricavo è RM = 2,0505·106 €/a e si ottiene per una portata massima pari a QM = 55 m3/s.

3. Determinazione della producibilità media annua dell’impianto

Consideriamo Qm = 40 m3/s. Risulterà:


E = 9,81·η·Qm·H·8760 = 40,905 GWh

4. Determinazione della potenza di concessione dell’impianto

Sempre considerando Qm = 40 m3/s si ottiene:

Pc = 9,81·η·Qm·H = 5493,6 kW

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
5. Determinazione del tipo, numero e potenza del macchinario idraulico da installare

Allo scopo di determinare le caratteristiche del macchinario idraulico occorre determinare il numero di giri caratteristico, espresso dalla relazione:

PCV
ns = n 5
4
H

Nel nostro caso:


P = 9,81·η·QM·H = 6420,645 kW = 8727,15 CV H = 14 m

Risulta quindi:

ns 8727,15
= 5
= 3,45
n
14 4

Ricordiamo inoltre che bisogna rispettare la relazione:

60 ⋅ f
n=
p

dove f è la frequenza della rete (50 Hz) e p è il numero delle coppie polari dell’alternatore.

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Utilizziamo il nomogramma per la scelta del tipo di turbina.

Uniamo con una retta il punto che individua la portata Q = 55 m3/s (punto 1)
con il punto che individua il salto H = 14 m (punto 2) ricavando sulla scala
relativa al rapporto ns/n un valore simile a quello trovato analiticamente (punto
4).

Sempre dal nomogramma ricaviamo il numero di giri caratteristico ns ≈ 670


giri/min (punto 3) e quindi il tipo di turbina (Kaplan).

Con la retta congiungente il punto che individua ns (punto 3) con quella che
individua ns/n (punto 4) si ricava il punto 5 che individua il numero di poli (30
poli) e il punto 6 che individua il numero di giri effettivo (circa 200 giri/min).
Infatti analiticamente è:

60 ⋅ f 60 ⋅ 50
n= = = 200 giri/min
p 15

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
ESERCITAZIONE 4

MINI-CENTRALE IDROELETTRICA CON TURBINA CROSSFLOW

I dati caratteristici di un sito idroelettrico, dove è possibile installare una mini-centrale ad acqua fluente, sono i seguenti:
• portata massima derivabile 5,000 m3/s
• portata minima derivabile 0,070 m3/s
• portata media annua 2,400 m3/s
• salto netto 15,600 m
Affrontiamo il problema della scelta del macchinario.

1. SCELTA DEL TIPO DI TURBINA


La turbina è quel dispositivo meccanico che trasforma l’energia potenziale e cinetica dell’acqua in energia meccanica.
Essa è essenzialmente costituita da un organo fisso, il distributore, e da un organo mobile, la girante.
Il distributore ha tre compiti essenziali:
• indirizza la portata in arrivo alla girante imprimendovi la direzione dovuta,
• regola la portata mediante organi di parzializzazione,
• provoca una trasformazione parziale o totale dell’energia di pressione in energia cinetica.
L’entità di questa trasformazione è l’elemento più importante per la classificazione delle turbine: quando la trasformazione da energia potenziale a
energia cinetica avviene completamente nel distributore si parla di turbine ad azione; se invece la trasformazione nel distributore è parziale si parla di
turbine a reazione.
Il tipo, la geometria e la dimensioni di una turbina sono condizionati essenzialmente dai seguenti parametri:
• salto idraulico netto
Lo si ricava sottrendo le perdite idrauliche, espresse in metri, dal salto lordo.
Il salto lordo, a meno di particolari dispositivi, è la differenza di quota tra il livello del pelo d’acqua alla presa e quello nel canale di scarico per
le turbine a reazione, oppure tra il livello d’acqua alla presa e quello dell’asse dei getti per le turbine ad azione.
• portata da turbinare
Tale portata è ottenibile attraverso un’analisi delle portate dai dati idrometrici o attraverso studi idrogeologici, ricordando che occorre lasciare
al corso d’acqua la portata di minimo deflusso vitale.

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

1.1. Campi di funzionamento delle turbine

I costruttori di turbine idrauliche hanno elaborato un diagramma orientativo che permette di scegliere il tipo di turbina in funzione della portata, del
salto netto e della potenza richiesta.
Nel diagramma seguente (valido per potenze fino a 10 MW) è stato individuato il punto di lavoro dell’impianto preso in esame.

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Come si può vedere dal grafico, è possibile a volte decidere tra più tipologie di macchine idrauliche oppure fare una scelta tra più macchine dello stesso
tipo ma con caratteristiche diverse.
Per la scelta si dovranno comunque considerare anche questi fattori:
• velocità di rotazione
Essa è legata al numero di giri caratteristico e quindi al diametro della ruota.
La velocità va a incidere sul peso della macchina e sull’eventualità di inserire un moltiplicatore di giri tra ruota idraulica e generatore elettrico.
• problemi di cavitazione
La cavitazione è un fenomeno fisico che produce delle sollecitazioni meccaniche sulle pale delle turbine a reazione e che dipende dal salto
idraulico, dal battente di aspirazione e dal numero di giri caratteristico.
• velocità di fuga
E’ la velocità massima sopportabile meccanicamente dalla turbina.
Essa va ad incidere sulle caratteristiche del moltiplicatore e del generatore, che dovranno essere progettati per resistere alle sollecitazioni
indotte, essendovi la possibilità che un improvviso distacco del carico esterno porti ad aumentare la sua velocità fino ad arrivare a quella di
fuga.
Un altro ordine di considerazioni è legato alle scelte di tipo economico e funzionale.
Nel caso di un impianto ad acqua fluente, non avendosi la possibilità di regolare né i volumi né i deflussi, la capacità produttiva dell’impianto risiederà
in gran parte nella capacità del macchinario di adattarsi alle oscillazioni continue della portata turbinabile, che può variare con consistenza anche
nell’arco della giornata. E’ per questo che la scelta deve essere orientata verso una turbina dal rendimento costante ed ottimale sullo spettro più ampio
di portate.
Il macchinario di un piccolo impianto idroelettrico dovrebbe inoltre possedere i seguenti requisiti:
• elevato grado di automazione, vista l’assenza di personale;
• costo contenuto, a scapito di un’efficienza minore, perché una macchina sofisticata non sarebbe ripagata dalle dimensioni dell’impianto e dalla
sua produzione;
• robustezza ed affidabilità, poiché raramente sono installate più unità con possibilità di disporre di una riserva, per cui devono essere ridotti al
minimo i tempi di riparazione e manutenzione.
Le attuali scelte di indirizzo del settore prevedono, al fine di ridurre il costo del kW installato e del kWh prodotto:
• generatori di tipo asincrono, di concezione assai più semplice di quelli sincroni;
• giunti moltiplicatori per il collegamento tra la turbina e il generatore, allo scopo di adottare generatori più veloci e quindi meno costosi, nonché
di poter adattare la velocità della macchina idraulica alle condizioni d’impianto (salto e portata) utilizzando una ristretta serie di generatori
standard in normale commercio sul mercato;
• sistemi di comando e controllo completamente automatici, che governino l’avviamento e l’arresto del gruppo e che lo disattivino in caso di
guasto;
• utilizzo di macchinario idraulico di tipo unificato, in modo da contenere i costi di installazione della turbina.

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

1.2. Numero di giri caratteristico

Il numero di giri caratteristico costituisce un eccellente criterio di selezione delle turbine, senza dubbio maggiormente preciso di quello dei campi di
funzionamento, illustrato nel diagramma precedente.
Attraverso studi sulla similitudine idraulica, conoscendo il comportamento di un certo tipo di turbina in determinate condizioni operative, si è
formulata una teoria che afferma che è possibile estrapolare le prestazioni di una macchina geometricamente simile in condizioni operative diverse.
Attraverso questa teoria è possibile ricavare un criterio scientifico per catalogare le turbine, in modo da poter individuare il tipo di turbina che meglio si
adatta alle condizioni di impianto che si sta progettando.
Il parametro che permette di classificare tutte le turbine, aventi proporzioni geometriche identiche e uguale coefficiente volumetrico, è il numero di giri
caratteristico ns:

P
ns = n ⋅ 1, 25
H

dove:
P potenza della turbina, normalmente espressa in CV
H salto netto, in metri
n velocità di rotazione della girante, espressa in giri/min

Tipo di turbina Grado di reazione ns


(con potenza espressa in CV)

Pelton a 1 getto - 5-25


Pelton a più getti - 25-80
Francis lente 0,30 50-100
Francis normali 0,40 100-200
Francis veloci 0,50 200-300
Francis ultraveloci 0,60 300-400
Elica 0,70 400-900

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Se invece si esprime la potenza in kW, i campi di variazione del numero di giri caratteristico sono i seguenti:

Pelton 4 – 70
Francis 50 – 400
Elica 400 – 900

Per le turbine Turgo e Crossflow, i campi di variazione del numero di giri caratteristico (con potenza espressa in kW) sono i seguenti:

Turgo 20 – 70
Crossflow 20 – 200

Numerosi studi su una vasta serie di impianti idroelettrici hanno stabilito le seguenti correlazioni fra numero di giri caratteristico e salto netto:

513,25
ns = per le turbine Crossflow
H 0,505

2702
ns = per le turbine a elica
H 0,5

2283
ns = per le turbine Kaplan
H 0, 486

Il numero di giri della girante è un parametro di progetto che dipende dalle caratteristiche dell’alternatore accoppiato alla turbina e dalla eventuale
interposizione di un moltiplicatore di giri.

Il numero di giri dell’alternatore è dato dalla formula:

60 ⋅ f
n=
p

essendo f la frequenza di rete (50 Hz) e p il numero delle coppie polari dell’alternatore.

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Negli impianti idroelettrici di piccola taglia l’accoppiamento diretto fra il generatore e la turbina non è frequente. In genere sono utilizzati dei
moltiplicatori di velocità per avvicinarsi alla velocità di rotazione del generatore elettrico. A questo proposito è bene osservare che nel campo di
velocità fra 300 e 750 giri/min si hanno i minori costi degli alternatori.

Nella centrale che stiamo progettando, con un salto netto di 15,60 m e una portata massima di 5 m3/s, pensiamo di utilizzare una turbina da 620 kW,
avendo ipotizzato un rendimento globale dell’impianto pari all’81%.
Se accoppiamo la turbina direttamente a un generatore che gira a 750 giri/min avremo un numero di giri caratteristico pari a:

620
n s = 750 ⋅ = 600
15,651, 25

Con tale numero di giri caratteristico l’unica scelta possibile sarebbe una turbina a elica.
Se al contrario prevediamo un moltiplicatore con rapporto di trasmissione di 1:3, la turbina potrà girare a 250 giri/min con numero di giri caratteristico
di 200. In queste condizioni, la scelta potrà comprendere una Crossflow o una Francis.

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

1.3. Velocità di fuga

Ogni girante è caratterizzata da un valore massimo della velocità di fuga.


Questa è definita come la velocità massima che la girante può sostenere nel caso che il carico elettrico al generatore sia nullo. A seconda del tipo di
turbina, questo valore può variare tra 2 e 3 volte la velocità di rotazione in condizioni normali.
Si deve tener presente che all’aumentare della velocità di fuga aumenta il costo del generatore e del moltiplicatore, che devono essere progettati per
resistere alle sollecitazioni indotte da questa possibile situazione.

Nella tabella seguente sono indicate le velocità di fuga dei principali tipi di turbine.

Tipo di turbina Velocità di rotazione n Velocità di fuga nmax/n


(giri/min)

Kaplan a singola regolazione 75 - 150 2,0 - 2,4


Kaplan a doppia regolazione 75 - 150 2,8 - 3,2
Francis 500 - 1500 1,8 - 2,2
Pelton 500 - 1500 1,8 - 2,0
Crossflow 60 - 1000 1,8 - 2,0
Turgo 600 - 1000 2

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

1.4. Rendimento

Il rendimento è definito come il rapporto tra la potenza meccanica trasmessa all’asse della turbina e la potenza idraulica disponibile nelle condizioni di
salto e di portata nominali.
Nei grafici seguenti sono confrontati i rendimenti dei principali tipi di turbine:

49
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Dalla somma di tutte le considerazioni fatte sulle diverse caratteristiche delle turbine idrauliche approfondiamo l’analisi del tipo Crossflow nell’ottica
di un suo possibile utilizzo nell’impianto che stiamo progettando.

50
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

2. LE TURBINE CROSSFLOW
Le basi teoriche di questo tipo di turbina furono poste da Poncelet nel XIX secolo con i primi studi sulla ruota idraulica ad asse orizzontale.
L’applicazione pratica si deve all’ingegnere australiano A. S. Michell, che brevettò la sua macchina nel 1903.
Ulteriori sviluppi al modello di Michell furono fatti dall’ingegnere ungherese D. Banki, il quale brevettò il suo modello nel 1917. Da allora la turbina è
conosciuta come Banki-Michell.
La cooperazione fra Michell e un uomo d’affari bavarese, F. Ossberger, portò nel 1922 al brevetto di una turbina definita “free stream turbine”.
Ulteriori sviluppi e modifiche portarono a un nuovo brevetto nel 1933 per una turbina definita “crossflow turbine”. Questa turbina è detta anche
Michell-Ossberger ed è quella di maggior successo e prodotta su scala industriale.
Molte sono state poi le varianti succedutesi nel tempo: fra di esse si ricorda la turbina Cink, sviluppata dall’ingegnere ceco omonimo.
La teoria di una turbina a flusso incrociato fu sviluppata applicando la teoria euleriana delle turbine ad una ruota idraulica modificata.

Un esempio di flusso incrociato attraverso una ruota è rappresentato nella figura seguente (turbina
Crossflow tipo Cink).

L’acqua giunge a contatto con le pale della girante una prima volta, attraversa il corpo della stessa
e passa di nuovo tra le pale per poi allontanarsi definitivamente.

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

La variazione di energia specifica nella prima parte della turbina è:

Yrt1 = u11·v11u – u12·v12u

e nella seconda parte:

Yrt2 = u21·v21u – u22·v22u

essendo v11u, v12u, v21u e v22u le componenti di v11, v12, v21 e v22 secondo le velocità periferiche u.
La variazione totale di energia nella ruota è:

Yrt = Yrt1 + Yrt2

La massima variazione è raggiunta quando v12u = v22u = 0 (α12 = α22 = 90°).


Questo punto è chiamato punto di lavoro nominale.
In questo caso la variazione totale di energia della ruota è:

(Yrt ) max = u11v11u − u 21v 21u

I vettori di velocità all’ingresso e all’uscita della ruota seguono le leggi dell’algebra vettoriale.
La velocità assoluta v è la somma vettoriale della velocità tangenziale u e della velocità relativa w.

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

I triangoli di velocità al punto nominale di lavoro sono mostrati nella figura seguente.

Utilizzando i suddetti triangoli di velocità è possibile vedere la variazione di energia specifica: essa è data dal prodotto della lunghezza dei vettori
velocità tangenziali u per la proiezione dei vettori velocità assolute v nella direzione della velocità tangenziale durante i due passaggi attraverso la
ruota.

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

2.1. Differenze nel distributore

I triangoli risentono delle variazioni di portata nella turbina e questo avviene secondo modalità diverse in funzione dei meccanismi di regolazione della
portata adottati.
Se trascuriamo le perdite e l’effetto del tubo di aspirazione, la potenza P generata dalla turbina è proporzionale al termine γ·Yrt·Q (essendo γ il peso
specifico dell’acqua e Yrt la variazione totale di energia specifica nella turbina) e può essere modificata unicamente facendo variare la portata Q.
La portata che attraversa la turbina può essere regolata in diversi modi:
• una semplice valvola nella turbina Banki;
• un flap o palmola nella turbina Ossberger;
• un segmento di profilato a forma semicircolare nella turbina Cink.

Paragonando le figure della turbina Cink (già vista precedentemente) e della turbina Ossberger (vedi figura seguente) al punto nominale di lavoro,
notiamo che non ci sono differenze ed è per questo che le due turbine raggiungono in tale punto la stessa efficienza (se trascuriamo gli effetti del tubo
di aspirazione della Ossberger o del diffusore della Cink).

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

In caso di diminuzione della portata la turbina Cink inizia a chiudere gradualmente il segmento semicircolare; la sezione di ingresso è ridotta ma il
triangolo di velocità nel primo passaggio sulle pale resta sostanzialmente invariato. Questo accade a meno che la portata non sia così bassa che la
regolazione del segmento profilato non comporti una sezione di ingresso uguale o minore del passo fra le pale. La variazione di efficienza per le basse
portate è nella turbina Cink dovuta al secondo passaggio, che non avviene più in condizioni ottimali.

55
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Nel caso della turbina Ossberger il comportamento è un po’ complicato.


La portata in ingresso è controllata ruotando il flap e cambiando le sezioni di ingresso (dette A e B in
figura).
Ruotando il flap cambia la condizione di portata sulla sagoma delle pale nella zona delimitata dalle
pale A’ e B’.

Sulle pale A’ e B’ la velocità assoluta rimane invariata essendo vincolata alle pareti della scatola di contenimento (α11 = α11’).
La conseguenza può essere vista nel triangolo delle velocità di sinistra della figura seguente.

La variazione dell’angolo β11’ è ancora più grande. In entrambe le rappresentazioni di figura i triangoli corrispondenti al punto nominale sono
rappresentati in linea continua, quelli delle basse portate in linea tratteggiata. Le variazioni dell’angolo di incidenza β11’ sono evidenti e causate dalla
variazione della componente di velocità assoluta. Se le pale sono progettate e fatte per adattarsi alla portata nelle condizioni nominali con il
corrispondente angolo β11’, qualsiasi deviazione da tale direzione è indubbiamente sfavorevole dal punto di vista idraulico. Questo determina una
rapida diminuzione di efficienza a fronte di piccoli decrementi di portata rispetto a quella nominale.

56
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Per fronteggiare questa rapida caduta di efficienza la turbina Ossberger è stata modificata introducendo due distinte sezioni di ingresso in rapporto di
2:1 con due diversi flap e un setto di divisione della girante; questo consente di turbinare un range ampio di portate con efficienza pressoché costante.
Si veda a tal proposito il grafico seguente, che presenta anche un confronto fra il rendimento della turbina Ossberger e quello di una Francis.

57
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

La turbina tipo Banki ha, come detto, una regolazione di portata a valvola. Di conseguenza il suo comportamento idrodinamico è descritto dai triangoli
di velocità di destra della figura relativa alla variazione di portata.
Dunque le conclusioni già fatte valgono anche per la turbina Banki, che è rappresentata nella figura seguente:

58
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

2.2 Differenze nel dispositivo a valle della girante

Una significativa differenza tra i tre tipi di turbine Crossflow risiede nei dispositivi adottati a valle della girante.
Consideriamo la schema generico seguente:

Se applichiamo il teorema di Bernoulli tra la sezione 2 e la sezione 3 si ha:

2 2
p2 c p c
h2 + + 2 = h3 + 3 + 3 + ξ
γ 2g γ 2g

dove ξ è la perdita di carico fra le due sezioni.

59
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

p3 pa
Poiché si ha: = + h' h2 = h3 + h' + h
γ γ

2 2
c − c3
p2 p
si ottiene: h+ + 2 − a −ξ = 0
γ 2g γ

2 2
p2 c − c3 p
ed infine: = −h − 2 + a +ξ = 0
γ 2g γ

Se le perdite di carico sono contenute, il termine di destra può raggiungere valori negativi in virtù del salto h e del termine cinetico qualora la velocità
di uscita sia minore di quella in ingresso.
In sostanza, a valle della girante si crea una depressione barometrica e quindi un’aspirazione con conseguente incremento di carico. Tale depressione è
dunque data dal contributo di due fattori distinti:
• il dislivello geodetico h tra l’asse della turbina e il pelo libero di valle (o, più in generale, h deve essere considerato come l’altezza della colonna
liquida a valle della girante),
• un termine cinetico legato alle diverse velocità in ingresso e in uscita al tratto di controllo.
La depressione deve comunque essere valutata evitando possibili fenomeni di cavitazione e considerando la risalita da valle della colonna liquida
contenuta nel tubo.

Le macchine oggetto del presente studio sono ad azione e hanno una girante detta ad ammissione parziale, ovvero le pale non sono progettate per
ruotare immerse completamente in acqua.

60
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Esistono tre diverse possibili soluzioni, rappresentate nella figura seguente:

A. E’ il caso della turbina Banki. Si evita sicuramente il contatto tra la girante e il liquido a valle ma viene persa l’energia cinetica allo scarico
nonché il dislivello tra scarico e pelo libero.
B. E’ il caso della turbina Ossberger. E’ presente un tubo cilindrico prolungato fin sotto il pelo libero di valle per creare una p<patm nella camera
dove si trova la turbina. Il tubo, pescando nel canale di scarico e mantenendosi parzialmente pieno d’acqua, provoca una depressione
barometrica e quindi un’aspirazione sotto la girante, corrispondente all’altezza h sullo specchio libero del canale di scarico. Ciò comporta che
tale salto h risulti utilizzabile a differenza delle classiche turbine ad azione e della Banki. L’energia cinetica allo scarico viene persa poiché la
velocità di percorrenza del tubo e quindi il termine cinetico resta costante. La sommergenza della girante è evitata regolando la risalita del
livello di valle con l’utilizzo di apposite valvole di rientro d’aria. La Ossberger è dunque come una turbina ad azione con tubo di aspirazione.
C. E’ il caso della turbina Cink. Essa è dotata di un vero e proprio tubo diffusore divergente, tipico delle turbine a reazione, che consente di
recuperare energia cinetica allo scarico nonché di utilizzare l’intero salto geodetico utile tra l’asse della macchina e il pelo libero di scarico.

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
ESERCITAZIONE 5

RIQUALIFICAZIONE DI UN IMPIANTO IDROELETTRICO

INTRODUZIONE
L’oggetto dell’esercitazione è lo studio di un impianto idroelettrico esistente ma a fine vita tecnica, il quale necessita di un intervento di
riqualificazione. Si andrà così ad analizzare il problema sia negli aspetti tecnici che in quelli economici.
Sono due le possibili soluzioni:
• Si possono mantenere le strutture idrauliche esistenti, sostituendo solo la turbina in centrale; così facendo si avrebbe un incremento del
rendimento e si potrebbe utilizzare tutta la portata di dimensionamento delle opere idrauliche pari a 2,4 m3/s, a fronte della portata attualmente
derivabile pari a soli 2 m3/s.
• Si potrebbe trasformare il canale a pelo libero in canale in pressione, recuperando così il salto del serbatoio, attualmente disperso all’imbocco del
canale; anche in questo caso sarebbe prevista la sostituzione del macchinario in centrale.
Non è possibile individuare a priori la soluzione ottimale. L’oggetto dell’esercitazione è infatti un’analisi tecnico-economica delle differenti soluzioni.
L’impianto idroelettrico è alimentato da un bacino a regolazione giornaliera, posto tra lo scarico della centrale a monte, da cui riceve le acque turbinate,
e la centrale stessa. La centrale di monte è invece alimentata da un bacino a regolazione annuale, con un valore della portata derivabile pari a 5,6 m3/s.

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

A causa dell’irregolarità del turbinamento del bacino a monte, anche l’afflusso d’acqua nel bacino della centrale in analisi sarà irregolare.
I contributi al bacino arrivano sia dalle acque di scarico della centrale di monte ma anche da quelle del bacino imbrifero residuo e da quelle di un
torrente proveniente da una valle laterale; la loro portata media è approssimativamente uguale a 0,2 m3/s.
Il volume utile del bacino è 60.000 m3 e la differenza di quota tra il massimo e il minimo livello di esercizio è pari a 4 m. Inoltre si può ritenere che il
rapporto tra il volume e l’altezza sia costante, ovverosia che le sponde siano verticali.
Bisogna infine ricordare che, a causa di concessioni preesistenti e per garantire la portata nel fiume pari al minimo vitale, si è obbligati a rilasciare a
valle del serbatoio una portata minima pari a 1,4 m3/s per tutto l’anno.

1. Schema idraulico del sistema centrale a monte – serbatoio – centrale a valle

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

2. Determinazione della curva altezza – volumi del serbatoio

L’ipotesi che le sponde del serbatoio siano verticali semplifica di molto il calcolo del livello raggiunto dall’acqua in funzione del volume invasato;
l’andamento si può infatti ritenere lineare, ipotizzando cioè che in condizioni di massimo volume la quota sia pari a 4 m mentre in caso di serbatoio
vuoto la quota sia zero.
60000 m 3
Si ricava perciò la seguente caratteristica che evidenzia una retta di coefficiente angolare m pari a = 15000 m 2 :
4m

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

3. Determinazione dell’andamento orario delle portate derivate dall’impianto, tenuto conto dei vincoli delle competenze da rilasciare al fiume
e della produzione nelle ore piene e rispettando soprattutto i limiti di capacità del serbatoio

Riferendosi inizialmente all’impianto senza che ad esso siano ancora stati apportati gli interventi di riqualificazione, si procede determinando
l’andamento delle portate e, di conseguenza, anche l’andamento dei volumi invasati.

Il bacino che alimenta l’impianto idroelettrico è a regolazione giornaliera: ciò significa che gli afflussi e i deflussi all’interno della giornata si
devono compensare. Il volume a inizio giornata deve corrispondere a quello di fine giornata.

Per sfruttare in maniera ottimale le potenzialità dell’accumulo bisogna far sì che l’acqua sfiorata per limiti di dimensionamento sia minima.
Osservando l’andamento degli afflussi, ciò significa che entro le 8 della mattina il bacino debba essere ad un valore il più basso possibile dal
momento che a quell’ora inizia il grande afflusso d’acqua dalla centrale a monte.

A partire dai valori degli afflussi si comincia con il ricavare il volume d’acqua che complessivamente entra in una giornata:

⎡ m3 m3 ⎤ s
Vin = ⎢24h ⋅ 0,2 + 8h ⋅ 5,6 ⎥ ⋅ 3600 = 178560 m
3

⎣ s s ⎦ h

In maniera analoga si può trovare il volume in uscita, sempre ricordando che la portata che può essere elaborata dalla centrale è pari a 2 m3/s:

m3 s
Vout = 24h ⋅ 2 ⋅ 3600 = 172800 m 3
s h

La differenza tra i due volumi implica di sicuro la necessità di sfioro dovuta alla ridotta portata massima della turbina, senza considerare per ora il
limite imposto dalle dimensioni del serbatoio.

66
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Nella tabella seguente sono state riportate le portate e i volumi d’acqua in ingresso e in uscita del serbatoio.

Variazione
Ore Portata entrante [m3/s] Volume Volume Variazione
Portata cumulata
entrante uscente oraria del
Dalla uscente del
Dall'impianto per ora per ora volume
Da A valletta Totale [m3/s] volume
a monte [m3] [m3] [m ]3
laterale [m3]
0.00 1.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -6480
1.00 2.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -12960
2.00 3.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -19440
3.00 4.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -25920
4.00 5.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -32400
5.00 6.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -38880
6.00 7.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -45360
7.00 8.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -51840
8.00 9.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 -38160
9.00 10.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 -24480
10.00 11.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 -10800
11.00 12.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 2880
12.00 13.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -3600
13.00 14.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -10080
14.00 15.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -16560
15.00 16.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -23040
16.00 17.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 -9360
17.00 18.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 4320
18.00 19.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 18000
19.00 20.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 31680
20.00 21.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 25200
21.00 22.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 18720
22.00 23.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 12240
23.00 0.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 5760

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Nell’ultima colonna è riportata la variazione cumulata del volume, vale a dire l’andamento complessivo del volume del bacino.
Supponendo per ora di essere partiti a livello zero ad inizio giornata, i 5.760 m3 di fine giornata indicano appunto la necessità di sfioro per i limiti della
turbina.
Sempre riferendosi all’ultima colonna della tabella, si può ricavare la variazione massima cui è soggetto il serbatoio come differenza tra il valore
massimo e il valore minimo del volume del serbatoio:

ΔVol massimo − ΔVol min imo = 31680 − ( −51840 ) = 83520 m 3

Sottraendo a questo valore il volume utile del serbatoio – cioè 60.000 m3 – si trova la quantità di acqua che ogni giorno è necessario sfiorare, ossia
23.520 m3. Questa perdita di volume dipende esclusivamente dal limite imposto dalle dimensioni del serbatoio. Lo sfioro si renderà indispensabile per
aver raggiunto il limite di troppo pieno del bacino. Il limite del serbatoio impone inoltre che il turbinamento non possa avvenire sempre alla massima
portata, dal momento che a causa dell’acqua sfiorata in momenti di eccesso di afflusso, nei momenti di minor afflusso si avrebbe carenza d’acqua.
In pratica, i 172.800 m3 di acqua che sono stati calcolati ipotizzando di turbinare tutto il giorno a 2 m3/s non sono realistici: questo perché i limiti del
serbatoio fanno comunque perdere in un giorno 23.520 m3 d’acqua. Di conseguenza, facendo un bilancio energetico alla turbina, bisogna trascurare ai
fini della produzione questo volume. Tutto ciò si traduce in una variazione della portata in uscita: tale variazione è negativa, in quanto è ottenuta come
differenza tra lo sfioro dovuto ai limiti propri della turbina e a quelli provocati dai limiti del serbatoio.
Tale diminuzione può essere distribuita nella giornata su un numero di ore a piacere.
Si è deciso che tale diminuzione interessi la fascia oraria tra mezzanotte e le ore 8 e tra le 20 e le 24.
La nuova portata sarà dunque pari a:

⎛ 5760 − 23520 ⎞ m3
Q new
= 2+⎜ ⎟ = 1,5889
⎝ 12 ⋅ 3600 ⎠
out
s

Calcolando a questo punto il nuovo volume uscente dal serbatoio, avendo supposto di produrre per 12 ore a 2 m3/s e per le restanti 12 ore a 1,5889
m3/s,
m3 s m3 s
new
Vout = 12h ⋅ 2 ⋅ 3600 + 12h ⋅ 1,5889 ⋅ 3600 = 155040 m3
s h s h

si vede come questo sia proprio pari al volume entrante, che non è variato, sottratto del volume perso a causa dei limiti del serbatoio.

68
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Si possono allora ripetere calcoli analoghi a quelli sviluppati in precedenza imponendo però per 12 ore la nuova portata individuata.

Ore Portata entrante [m3/s] Volume Portata Volume Variazione Valore


Volume
entrante per turbinata uscente per oraria del dello
Dalla valletta Dall'impianto invasato [m3]
da a Totale ora [m3] [m3/s] ora [m3] volume [m3] sfioro [m3]
laterale a monte
0.00 1.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 35000,28 -
1.00 2.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 30000,24 -
2.00 3.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 25000,2 -
3.00 4.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 20000,16 -
4.00 5.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 15000,12 -
5.00 6.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 10000,08 -
6.00 7.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 5000,04 -
7.00 8.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 0 -
8.00 9.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 13680 -
9.00 10.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 27360 -
10.00 11.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 41040 -
11.00 12.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 54720 -
12.00 13.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 48240 -
13.00 14.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 41760 -
14.00 15.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 35280 -
15.00 16.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 28800 -
16.00 17.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 42480 -
17.00 18.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 56160 -
18.00 19.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 60000 9840
19.00 20.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 60000 13680
20.00 21.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 54999,96 -
21.00 22.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 49999,92 -
22.00 23.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 44999,88 -
23.00 0.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 39999,84 -

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Il passo successivo consiste nel sostituire il macchinario di produzione in centrale. Tale modifica permette di aumentare la portata in uscita al valore di
2,4 m3/s. È pertanto necessario ripetere a questo punto i calcoli appena svolti, tenendo conto di questa variazione.
Si ricava innanzitutto il nuovo volume massimo in uscita dalla centrale:

m3 s
Vout = 24h ⋅ 2,4 ⋅ 3600 = 207360 m 3
s h

Come d’altra parte era prevedibile, l’incremento della portata permetterebbe di turbinare tutto il volume d’acqua in ingresso nel corso della giornata,
senza dunque avere delle perdite di volume.

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Ore Portata entrante [m3/s] Volume Portata Volume Variazione Variazione


entrante per uscente uscente per oraria del cumulata del
Dalla valletta Dall'impianto ora [m3] [m3/s] ora [m3] volume [m3] volume [m3]
da a Totale
laterale a monte
0.00 1.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 -7920
1.00 2.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 -15840
2.00 3.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 -23760
3.00 4.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 -31680
4.00 5.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 -39600
5.00 6.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 -47520
6.00 7.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 -55440
7.00 8.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 -63360
8.00 9.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 -51120
9.00 10.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 -38880
10.00 11.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 -26640
11.00 12.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 -14400
12.00 13.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 -22320
13.00 14.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 -30240
14.00 15.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 -38160
15.00 16.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 -46080
16.00 17.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 -33840
17.00 18.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 -21600
18.00 19.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 -9360
19.00 20.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 2880
20.00 21.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 -5040
21.00 22.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 -12960
22.00 23.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 -20880
23.00 0.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 -28800

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Guardando i valori riportati nell’ultima colonna, si può calcolare la massima variazione cui è sottoposto il serbatoio:

ΔVol massimo − ΔVol min imo = 2880 − ( −63360 ) = 66240 m 3

Dal momento che il volume del serbatoio è 60.000 m3, la differenza, pari a 6.240 m3, rappresenta una quantità d’acqua perduta. Quindi è ancora più
evidente rispetto alla situazione precedente come la ridotta capacità del bacino obblighi a sfiorare.
Come nel caso precedente, bisogna ora ripetere il bilancio energetico alla turbina, in modo tale da determinare il nuovo valore di portata in uscita. La
variazione, che anche ora risulta essere negativa e ottenibile come differenza tra lo sfioro causato dalla turbina (valore negativo) e quello che ha origine
dal ridotto volume del serbatoio, va a modificare il deflusso d’acqua per dodici ore all’interno della giornata come nel caso precedente.

⎛ − 28800 − 6240 ⎞ m3
new
Qout = 2,4 + ⎜ ⎟ = 1,5889
⎝ 12 ⋅ 3600 ⎠ s

Il valore individuato coincide con quello già ottenuto in precedenza: d’altra parte il fattore limitante è, in entrambi i casi, il ridotto volume del
serbatoio.

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Nella seguente tabella sono riportati i volumi invasati ottenuti con i nuovi valori di portata.

Ore Portata entrante [m3/s] Volume Portata Volume Variazione Volume Valore
entrante per turbinata uscente per oraria del invasato dello sfioro
Dalla valletta Dall'impianto ora [m3] [m3/s] ora [m3] volume [m3] [m3] [m3]
da a Totale
laterale a monte
0.00 1.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 35000,28 -
1.00 2.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 30000,24 -
2.00 3.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 25000,2 -
3.00 4.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 20000,16 -
4.00 5.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 15000,12 -
5.00 6.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 10000,08 -
6.00 7.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 5000,04 -
7.00 8.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 0 -
8.00 9.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 12240 -
9.00 10.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 24480 -
10.00 11.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 36720 -
11.00 12.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 48960 -
12.00 13.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 41040 -
13.00 14.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 33120 -
14.00 15.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 25200 -
15.00 16.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 17280 -
16.00 17.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 29520 -
17.00 18.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 41760 -
18.00 19.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 54000 -
19.00 20.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 60000 6240
20.00 21.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 54999,96 -
21.00 22.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 49999,92 -
22.00 23.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 44999,88 -
23.00 0.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 39999,84 -

73
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

La sostituzione del macchinario dunque permette di ridurre il valore del volume che deve essere sfiorato, ma non lo elimina completamente.
In maniera analoga al caso precedente, si riporta qui il grafico relativo ai volumi invasati.

74
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

E’ anche possibile riportare in maniera grafica l’andamento delle portate in entrata e in uscita con la sostituzione del macchinario.

75
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

4. Determinazione dell’andamento orario giornaliero dell’altezza del serbatoio

Nel paragrafo 2 si era individuato il legame lineare tra la quota del bacino e il volume invasato. E’ quindi facile ricavare per il caso base e per il caso
analizzato l’effettivo andamento della quota.
Per la situazione attuale, cioè per portata derivabile pari a 2 m3/s, si ha la seguente curva:

76
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Nell’ipotesi di aver riqualificato l’impianto, si ottiene invece la nuova curva.

77
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

5. Determinazione della produzione ottenibile nella situazione attuale, tenendo conto che l’impianto a monte funziona per sei giorni secondo il
diagramma assegnato e nei giorni festivi con la sola portata di competenza del fiume di 1,4 m3/s

A partire dai calcoli appena svolti sarà decisamente facile ricavare l’energia effettivamente producibile. Le analisi svolte si riferiscono però ai giorni
feriali nei quali la produzione è sicuramente più intensa. Bisogna allora analizzare anche il comportamento previsto nei giorni festivi.

Ore Portata entrante [m3/s] Volume Portata Volume Variazione


entrante per uscente uscente per oraria del
Dalla valletta Dall'impianto ora [m3] [m3/s] ora [m3] volume [m3]
da a Totale
laterale a monte
0.00 1.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
1.00 2.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
2.00 3.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
3.00 4.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
4.00 5.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
5.00 6.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
6.00 7.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
7.00 8.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
8.00 9.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
9.00 10.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
10.00 11.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
11.00 12.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
12.00 13.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
13.00 14.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
14.00 15.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
15.00 16.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
16.00 17.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
17.00 18.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
18.00 19.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
19.00 20.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
20.00 21.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0

78
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
21.00 22.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
22.00 23.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
23.00 0.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0

Dal momento che nelle giornate festive l’impianto di monte elabora soltanto la portata di competenza del fiume, ossia 1,4 m3/s, conviene che la
centrale turbini tutta l’acqua proveniente da monte. In questo modo il serbatoio non ha nessuna fluttuazione di livello e il suo ruolo è quindi
insignificante.

Prima di determinare l’energia producibile nella situazione di partenza è necessario trovare il valore del rendimento attuale che non viene fornito in
maniera diretta: d’altra parte, nota la potenza che l’impianto è in grado di produrre, si può invertire la seguente formula:

P = g ⋅ H ⋅ γ ⋅ Q ⋅η
dove
ƒ P è la potenza nominale pari a 260 kW;
ƒ g è l’accelerazione di gravità (9,81 m/s2);
ƒ H è il salto di 20 m;
ƒ γ è la densità dell’acqua pari a 1000 kg/m3;
ƒ Q è la portata nominale pari a 2 m3/s.

Il rendimento ottenuto è 0,66.

79
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Ripetendo il calcolo per ogni ora del giorno e sia per i giorni feriali che per quelli festivi e inserendo i valori corretti di portata, si trovano i seguenti
risultati:

Ore Portata turbinata Energia prodotta Portata turbinata Energia prodotta nei
nei giorni feriali nei giorni feriali nei giorni festivi giorni festivi
da a [m3/s] [kWh] [m3/s] [kWh]

0.00 1.00 1,5889 205,7498 1,6 207,1872


1.00 2.00 1,5889 205,7498 1,6 207,1872
2.00 3.00 1,5889 205,7498 1,6 207,1872
3.00 4.00 1,5889 205,7498 1,6 207,1872
4.00 5.00 1,5889 205,7498 1,6 207,1872
5.00 6.00 1,5889 205,7498 1,6 207,1872
6.00 7.00 1,5889 205,7498 1,6 207,1872
7.00 8.00 1,5889 205,7498 1,6 207,1872
8.00 9.00 2 258,9840 1,6 207,1872
9.00 10.00 2 258,9840 1,6 207,1872
10.00 11.00 2 258,9840 1,6 207,1872
11.00 12.00 2 258,9840 1,6 207,1872
12.00 13.00 2 258,9840 1,6 207,1872
13.00 14.00 2 258,9840 1,6 207,1872
14.00 15.00 2 258,9840 1,6 207,1872
15.00 16.00 2 258,9840 1,6 207,1872
16.00 17.00 2 258,9840 1,6 207,1872
17.00 18.00 2 258,9840 1,6 207,1872
18.00 19.00 2 258,9840 1,6 207,1872
19.00 20.00 2 258,9840 1,6 207,1872
20.00 21.00 1,5889 205,7498 1,6 207,1872
21.00 22.00 1,5889 205,7498 1,6 207,1872
22.00 23.00 1,5889 205,7498 1,6 207,1872
23.00 0.00 1,5889 205,7498 1,6 207,1872
5576,8061 4972,4928

80
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Si ricava allora la situazione annuale.

SITUAZIONE ATTUALE - 2 m3/s

Potenza nominale [kW] 260 Giorni feriali in un anno 214


Rendimento 0,66 Giorni festivi in un anno 151

Metà giorno feriale con Q = 2 m3/s


Energia giornaliera [kWh] 3.107,8080 Energia annua [kWh] 665.070,91

Metà giorno feriale con Q = 1,5889 m3/s


Energia giornaliera [kWh] 2.468,9981 Energia annua [kWh] 528.365,59

Giorno festivo
Energia giornaliera [kWh] 4.972,4928 Energia annua [kWh] 750.846,41

Totali
Energia annua giorno feriale
Energia giorno feriale [kWh] 5.576,8061 1.193.436,50
[kWh]
Energia annua giorno festivo
Energia giorno festivo [kWh] 4.972,4928 750.846,41
[kWh]

L’energia totale annua è pertanto pari a:

Etotale = 1.193,43 + 750 ,84 = 1.944 ,27 MWh

81
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
6. Analisi della prima soluzione prospettata: determinazione della produzione ottenibile con la sola sostituzione del macchinario di produzione
(quindi nuovo rendimento e nuova portata)

La sostituzione del macchinario permette di


aumentare notevolmente la potenza massima
producibile; infatti non solo l’aumento della
portata ma anche il notevole incremento del
rendimento giocano un ruolo significativo.
Innanzitutto bisogna sostituire la turbina.
Avvalendosi del diagramma H – Q, di seguito
riportato, è possibile individuare una serie di
possibili turbine.
Entrando sull’asse delle ascisse con un valore
di portata leggermente superiore alla portata
massima di dimensionamento dell’impianto
pari a 2,4 m3/s e sull’asse delle ordinate con un
valore di salto pari a 20 m si trova un punto
appartenente a tre diverse aree caratteristiche
di turbina. La scelta dovrà dunque ricadere tra
una Francis, una Banki-Michell o una Kaplan.
Dovendo effettuare una scelta tra tre diverse
turbine, è evidentemente necessario valutare
ulteriori aspetti; dal momento che la turbina
deve lavorare quotidianamente con due
differenti valori di portata (1,5889 m3/s e 2,4
m3/s) bisogna trovare quella che garantisca un
rendimento il più possibile costante nelle due
situazioni. Il range di variazione della portata
risulta essere approssimativamente compreso
tra il 90% e il 60%. Il grafico successivo
mostra chiaramente come la Francis abbia
rendimenti elevati ma solo per un range ridotto
di portate; la Pelton e la Kaplan invece
consentono di avere buone prestazioni anche a

82
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
carico ridotto. La scelta ricade su una turbina Kaplan dal momento che il salto è decisamente ridotto.

Nel prosieguo si è deciso di adottare come rendimento pari a 0,83 per il range in esame, essendo questo un valore largamente diffuso nella pratica.
La potenza massima producibile risulta così essere pari a

P = g ⋅ H ⋅ γ ⋅ Q ⋅η = 9 ,81 ⋅ 20 ⋅ 1000 ⋅ 2 ,4 ⋅ 0 ,83 = 390 ,8304 kW

83
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

E’ pertanto ora possibile passare al calcolo dell’energia producibile. Come prima, si riporta il tutto in una tabella riassuntiva.

SITUAZIONE CON NUOVO MACCHINARIO – 2,4 m3/s

Potenza utile [kW] 390,8304 Giorni feriali in un anno 214


Rendimento 0,83 Giorni festivi in un anno 151

Metà giorno feriale con Q = 2,4 m3/s


Energia giornaliera [kWh] 4.689,9648 Energia annua [kWh] 1.003.652,47

Metà giorno feriale con Q = 1,5889 m3/s


Energia giornaliera [kWh] 3.104,9521 Energia annua [kWh] 664.459,75

Giorno festivo
Energia giornaliera [kWh] 6.253,2864 Energia annua [kWh] 944.246,25

Totali
Energia annua giorno feriale
Energia giorno feriale [kWh] 7.794,9169 1.668.112,22
[kWh]
Energia annua giorno festivo
Energia giorno festivo [kWh] 6.253,2864 944.246,25
[kWh]

L’energia producibile in un anno è dunque uguale a

Etotale = 1.668 ,11 + 944 ,24 = 2.612 ,35 MWh

84
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

7. Analisi della seconda soluzione prospettata: determinazione dei salti recuperabili nelle ore diurne ed in quelle notturne e determinazione
della produzione ottenibile con la sostituzione del macchinario di produzione nella nuova condizione (quindi recupero salto, nuovo rendimento
e nuova portata)

La seconda soluzione prevede, oltre alla sostituzione del macchinario di centrale, anche la trasformazione del canale a pelo libero in canale in
pressione. Se si suppone di porre il canale in pressione alla base del bacino, è possibile recuperare il salto del serbatoio, il cui valore massimo è pari a 4
m. Ovviamente, però, la quota effettivamente recuperata è pari al livello di acqua nel serbatoio, differente per ogni ora.
Già in precedenza erano state calcolate le quote ora per ora. Esse vengono di seguito riportate in maniera tabulare.

Ore Salto recuperato Salto recuperato


giorni feriali giorni festivi
da a [m] [m]

0.00 1.00 2,3334 2,6667


1.00 2.00 2,0000 2,6667
2.00 3.00 1,6667 2,6667
3.00 4.00 1,3333 2,6667
4.00 5.00 1,0000 2,6667
5.00 6.00 0,6667 2,6667
6.00 7.00 0,3333 2,6667
7.00 8.00 0,0000 2,6667
8.00 9.00 0,8160 2,6667
9.00 10.00 1,6320 2,6667
10.00 11.00 2,4480 2,6667
11.00 12.00 3,2640 2,6667
12.00 13.00 2,7360 2,6667
13.00 14.00 2,2080 2,6667
14.00 15.00 1,6800 2,6667
15.00 16.00 1,1520 2,6667
16.00 17.00 1,9680 2,6667
17.00 18.00 2,7840 2,6667

85
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
18.00 19.00 3,6000 2,6667
19.00 20.00 4,0000 2,6667
20.00 21.00 3,6667 2,6667
21.00 22.00 3,3333 2,6667
22.00 23.00 3,0000 2,6667
23.00 0.00 2,6667 2,6667

L’introduzione del canale in pressione ha dal punto di vista tecnico ulteriori benefici: non solo il salto a disposizione mediamente aumenta ma anche il
rendimento globale cresce per effetto delle minori perdite di carico in un canale in pressione rispetto ad un canale a pelo libero. Si può così dire che il
rendimento, con questa soluzione, raggiunge il valore di 0,85.
Si riesce così ad ottenere una potenza massima pari a

P = g ⋅ H ⋅ γ ⋅ Q ⋅η = 9 ,81 ⋅ 24 ⋅ 1000 ⋅ 2 ,4 ⋅ 0 ,85 = 480 ,2976 kW

Tale valore si raggiunge in realtà solamente quando il serbatoio è al suo limite e sta pertanto sfiorando parte dell’afflusso.
Fatte queste premesse, si procede con il calcolo dell’energia producibile per ogni ora:

86
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Ore Portata turbinata Portata turbinata Livello del Livello del Energia prodotta Energia prodotta
nei giorni feriali nei giorni festivi serbatoio giorni serbatoio giorni nei giorni feriali nei giorni festivi
da a [m3/s] [m3/s] feriali [m] festivi [m] [kWh] [kWh]

0.00 1.00 1,5889 1,6 22,3334 22,6667 295,8955 302,4095


1.00 2.00 1,5889 1,6 22,0000 22,6667 291,4792 302,4095
2.00 3.00 1,5889 1,6 21,6667 22,6667 287,0628 302,4095
3.00 4.00 1,5889 1,6 21,3333 22,6667 282,6464 302,4095
4.00 5.00 1,5889 1,6 21,0000 22,6667 278,2300 302,4095
5.00 6.00 1,5889 1,6 20,6667 22,6667 273,8136 302,4095
6.00 7.00 1,5889 1,6 20,3333 22,6667 269,3972 302,4095
7.00 8.00 1,5889 1,6 20,0000 22,6667 264,9809 302,4095
8.00 9.00 2,4 1,6 20,8160 22,6667 416,5781 302,4095
9.00 10.00 2,4 1,6 21,6320 22,6667 432,9082 302,4095
10.00 11.00 2,4 1,6 22,4480 22,6667 449,2384 302,4095
11.00 12.00 2,4 1,6 23,2640 22,6667 465,5685 302,4095
12.00 13.00 2,4 1,6 22,7360 22,6667 455,0019 302,4095
13.00 14.00 2,4 1,6 22,2080 22,6667 444,4354 302,4095
14.00 15.00 2,4 1,6 21,6800 22,6667 433,8688 302,4095
15.00 16.00 2,4 1,6 21,1520 22,6667 423,3023 302,4095
16.00 17.00 2,4 1,6 21,9680 22,6667 439,6324 302,4095
17.00 18.00 2,4 1,6 22,7840 22,6667 455,9625 302,4095
18.00 19.00 2,4 1,6 23,6000 22,6667 472,2926 302,4095
19.00 20.00 2,4 1,6 24,0000 22,6667 480,2976 302,4095
20.00 21.00 1,5889 1,6 23,6667 22,6667 313,5606 302,4095
21.00 22.00 1,5889 1,6 23,3333 22,6667 309,1443 302,4095
22.00 23.00 1,5889 1,6 23,0000 22,6667 304,7279 302,4095
23.00 0.00 1,5889 1,6 22,6667 22,6667 300,3115 302,4095

Totale 8840,3366 7257,8270

87
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Nella tabella seguente viene riassunta la nuova situazione.

SITUAZIONE CON NUOVO MACCHINARIO E CANALE IN PRESSIONE – 2,4 m3/s

Potenza utile [kW] 480,2976 Giorni feriali in un anno 214


Rendimento 0,85 Giorni festivi in un anno 151

Giorno feriale con Q = 2,4 m3/s


Energia giornaliera [kWh] 5.369,0868 Energia annua [kWh] 1.148.984,57

Giorno feriale con Q = 1,5889 m3/s


Energia giornaliera [kWh] 3.471,2498 Energia annua [kWh] 742.847,46

Giorno festivo
Energia giornaliera [kWh] 7.257,8270 Energia annua [kWh] 1.095.931,87

Totali
Energia annua giorno feriale
Energia giorno feriale [kWh] 8.840,3366 1.891.832,03
[kWh]
Energia annua giorno festivo
Energia giorno festivo [kWh] 7.257,8270 1.095.931,87
[kWh]

La produzione ottenibile nell’anno è quindi:

Etotale = 1.891,83 + 1.095 ,93 = 2.987 ,76 MWh

88
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

8. Valutazione del recupero energetico ottenibile nei due casi prospettati

Nella tabella successiva si riportano i valori relativi alla produzione ottenibile nelle tre differenti situazioni:

Energia totale annua Incremento rispetto


[MWh] alla situazione attuale

Situazione attuale 1.944,27 -

Situazione con nuovo macchinario 2.612,35 34,36 %

Situazione con nuovo macchinario e


2.987,76 53,67 %
canale in pressione

Da un punto di vista tecnico l’ultima soluzione è sicuramente da preferire. Tuttavia questa soluzione è sicuramente molto più costosa dal momento che
richiede non solo la sostituzione della turbina ma anche la costruzione ex-novo del canale in pressione o l’adeguamento del canale già esistente.

89
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

9. Valutazione circa le possibilità di ritorno dell’investimento adottando la tecnica del Valore Attuale Netto (VAN o NPV)

La tecnica qui impiegata è quella del Valore Attuale Netto (VAN) o Net Present Value (NPV) che si basa sul calcolo dei flussi di cassa alla fine di ogni
anno solare e sull’attualizzazione di tali flussi all’anno di partenza dell’investimento. Si può tuttavia ragionare in maniera analoga anche nel caso di
investimenti non limitati all’inizio del primo anno: in questa situazione la cifra dell’investimento deve essere attualizzata anno per anno.
La formula impiegata risulta dunque essere la seguente:

N
CFi Ii
NPV = ∑ − ∑ (1 + k )
i =1 (1 + k )i
i = −2 ,−1
i

dove
ƒ N è il numero di anni previsti come periodo utile per il ritorno dell’investimento;
ƒ CFi è il flusso di cassa al termine dell’anno i-esimo;
ƒ Ii è l’investimento all’inizio dell’anno i-esimo;
ƒ k è il tasso di sconto per l’attualizzazione.

All’interno della formula, la prima sommatoria attualizza i flussi di cassa valutati ogni fine anno, mentre la seconda attualizza eventuali investimenti
distribuiti nel tempo. Prima di procedere oltre bisogna precisare l’ipotesi iniziale relativa al fatto che gli investimenti avvengono sempre a inizio anno,
mentre i flussi di cassa vengono valutati a fine anno.
Per valutare i flussi di cassa bisogna prendere in considerazione tutte le entrate e tutte le uscite nell’arco dell’anno; le entrate sono date dai ricavi
ottenuti dalla vendita di energia, mentre le uscite, nel caso più generale, sono imputabili ai costi di esercizio, a quelli per la manutenzione e alle tasse.
Le entrate si valutano con un valore di vendita medio dell’energia, a cui va aggiunto l’eventuale valore ulteriore derivante dal certificato verde. I
certificati verdi sono un’ulteriore remunerazione concessa ai produttori di energia derivante da fonti rinnovabili per rendere possibili investimenti
altrimenti sfavorevoli.
In questo caso, visto che si tratta di una piccola centrale idroelettrica, si considerano trascurabili i costi di esercizio e manutenzione.

90
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

A partire da questi presupposti, i dati iniziali del problema, per entrambe le soluzioni, sono i seguenti:

Valore medio energia venduta [€/kWh] 0,09


Valore Certificato Verde [€/kWh] 0,1
Durata Certificato Verde [anni] 12
Aliquota tasse 41,25%
Tasso di sconto 7,9%
Aliquota ammortamento (20 anni) 5%
Ritorno dell’investimento (ROI) 20 anni

È previsto dunque che i tempi di ritorno non siano superiori ai 20 anni. Contemporaneamente, gli investimenti per i nuovi macchinari devono essere
ammortizzati a bilancio entro 20 anni dall’acquisto: questo significa che ogni anno bisogna ripagare il 5% della cifra iniziale.
È possibile a questo punto procedere con l’analisi delle due soluzioni.

Situazione con nuovo macchinario

L’energia totale annua, per questo primo caso, vale 2.612,35 MWh.
Gli investimenti previsti sono quelli di seguito riportati:

Anno Investimento Investimento attualizzato


-2 € 1.300.000,00 € 1.513.513,30
-1 € 300.000,00 € 323.700,00
Totale € 1.837.213,30

mentre nella seguente tabella vengono mostrati i flussi di cassa anno per anno:

91
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Flusso di cassa
Anno Ricavi Energia Ricavi CV Ammortamento Ricavi totali Tasse Flusso di cassa
attualizzato
1 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 158.598,71
2 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 146.986,75
3 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 136.224,98
4 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 126.251,14
5 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 117.007,54
6 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 108.440,73
7 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 100.501,14
8 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 93.142,85
9 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 86.323,31
10 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 80.003,07
11 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 74.145,57
12 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 68.716,93
13 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 63.685,76
14 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 59.022,94
15 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 54.701,52
16 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 50.696,50
17 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 46.984,71
18 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 43.544,68
19 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 40.356,51
20 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 37.401,77

Totale € 1.692.737,12

Come si può notare, per questa situazione non è stato considerato il contributo dei Certificati Verdi.

92
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Andando a confrontare i totali appena trovati si può valutare la differenza, ottenendo così il NPV.

Totale flussi di cassa attualizzati € 1.692.737,12


Totale investimenti attualizzati € 1.837.213,30
NPV - € 144.476,18

Il fatto che il Valore Attuale Netto sia risultato negativo indica che l’investimento non è vantaggioso; in altre parole non si riesce a recuperare il
capitale investito.
Viene ora mostrato l’andamento temporale dei flussi di cassa e del NPV:

93
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Se invece ora si considerano i Certificati Verdi, la situazione che si prospetta è molto differente. Mantenendo ovviamente gli stessi investimenti, la
nuova tabella relativa ai flussi di cassa annuali è la seguente:

Anno Ricavi Energia Ricavi CV Ammortamento Ricavi totali Tasse Flusso di cassa Flusso di cassa attualizzato
1 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 300.837,41
2 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 278.811,32
3 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 258.397,89
4 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 239.479,04
5 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 221.945,36
6 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 205.695,42
7 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 190.635,24
8 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 176.677,70
9 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 163.742,07
10 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 151.753,54
11 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 140.642,77
12 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 130.345,47
13 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 63.685,76
14 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 59.022,94
15 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 54.701,52
16 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 50.696,50
17 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 46.984,71
18 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 43.544,68
19 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 40.356,51
20 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 37.401,77

Totali € 2.855.357,63

94
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Il nuovo valore di NPV è dunque:

Totale flussi di cassa attualizzati € 2.855.357,63


Totale investimenti attualizzati € 1.837.213,30
NPV € 1.018.144,33

Come già preannunciato, in questo caso il VAN risulta essere positivo: l’investimento sarebbe pertanto vantaggioso.
Il nuovo andamento temporale dei flussi di cassa e del NPV viene di seguito presentato:

Grazie al contributo dei Certificati Verdi, dunque, prima ancora che gli stessi cessino di essere erogati, l’investimento diventa vantaggioso.

95
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche

Situazione con nuovo macchinario e canale in pressione

L’energia totale annua per la seconda soluzione è di 2.987,76 MWh.


Gli investimenti previsti sono i seguenti:

Anno Investimento Investimento attualizzato


-2 € 1.500.000,00 € 1.746.361,50
-1 € 1.700.000,00 € 1.834.300,00
Totale € 3.580.661,50

mentre i flussi di cassa anno per anno sono riportati in quest’altra tabella:

Flusso di cassa
Anno Ricavi Energia Ricavi CV Ammortamento Ricavi totali Tasse Flusso di cassa
attualizzato
1 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 370.258,30
2 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 343.149,49
3 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 318.025,48
4 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 294.740,95
5 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 273.161,21
6 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 253.161,46
7 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 234.626,00
8 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 217.447,64
9 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 201.527,00
10 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 186.772,02
11 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 173.097,33
12 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 160.423,84
13 € 268.898,40 € 0,00 € 160.000,00 € 108.898,40 € 44.920,59 € 223.977,81 € 83.353,96
14 € 268.898,40 € 0,00 € 160.000,00 € 108.898,40 € 44.920,59 € 223.977,81 € 77.251,12
15 € 268.898,40 € 0,00 € 160.000,00 € 108.898,40 € 44.920,59 € 223.977,81 € 71.595,10
16 € 268.898,40 € 0,00 € 160.000,00 € 108.898,40 € 44.920,59 € 223.977,81 € 66.353,20
17 € 268.898,40 € 0,00 € 160.000,00 € 108.898,40 € 44.920,59 € 223.977,81 € 61.495,09

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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
18 € 268.898,40 € 0,00 € 160.000,00 € 108.898,40 € 44.920,59 € 223.977,81 € 56.992,67
19 € 268.898,40 € 0,00 € 160.000,00 € 108.898,40 € 44.920,59 € 223.977,81 € 52.819,90
20 € 268.898,40 € 0,00 € 160.000,00 € 108.898,40 € 44.920,59 € 223.977,81 € 48.952,64

Totale € 3.545.204,39

Totale flussi di cassa attualizzati € 3.545.204,39


Totale investimenti attualizzati € 3.580.661,50
NPV - € 35.457,11

Quindi, per quanto riguarda questa situazione, si avrebbe un ritorno dell’investimento in tempi ragionevoli solo nel caso di maggiore durata temporale
dei CV.

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