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1.
La pressione in un pneumatico automobilistico dipende dalla temperatura dell’aria
contenuta nel pneumatico. Quando la temperatura dell’aria è 25°C la pressione rela-
tiva all’ambiente è 210 kPa . Se il volume del pneumatico è 0.025 m 3 determinare
l’aumento di pressione quando la temperatura dell’aria nel pneumatico sale a 50°C .
Determinare anche la quantità di aria che deve essere spillata per ripristinare la pres-
sione al suo valore originale a questa temperatura. Assumere che la pressione
ambiente sia 100 kPa . [ 26 kPa, 7 g ]
Dati: oltre a quelli riportati nello schema è nota p amb = 100 kPa
S ta to 1
Incognite: p 2 – p 1 , m spill = m 2 – m 3 T 1 = 25 °C
a ria
Svolgimento p 1 ,r e l = 2 1 0 k
V 1 = 0 .0 2 5 m
Equazione di stato dei gas riferita alle condizioni 1: p 1 V 1 = n 1 R T 1
Equazione di stato dei gas riferita alle condizioni 2: p 2 V 2 = n 2 R T 2
Valgono V 1 = V 2 = V poiché il volume del pneumatico non cambia e n 1 = n 2 = n
S ta to 2
nR p p T 2 = 50 °C
perché la quantità di gas contenuta è costante. Si ha quindi: ---------- = -----1 = -----2 da cui si a ria
V T1 T2
ricava la pressione nello stato 2.
NB Le pressioni che compaiono nell’equazione di stato sono assolute, così come
le temperature.
p 1 = p 1, rel + p amb = 210 kPa + 100 kPa = 310 kPa S ta to 3
a ria T3= T2
Sostituendo i valori numerici si ottiene:
p3 = p1
T2 ( 50 + 273.15 ) K
p 2 = p 1 ⋅ ----- = 310 kPa ⋅ --------------------------------------- = 336 kPa
T1 ( 25 + 273.15 ) K
3
p2 V2 336 kPa ⋅ 0.025 m
n 2 = ------------- = ------------------------------------------------------------------------------------------
R T 2 8314.14 ----------------------- J -
⋅ ( 50 + 273.15 ) K
kmol ⋅ K
3 N 3
336 ⋅ 10 -------2- ⋅ 0.025 m
m
= ------------------------------------------------------------------------------------------ = 3.1265 mol
Nm
8314.14 ------------------------ ⋅ ( 50 + 273.15 ) K
kmol ⋅ K
p1 310 kPa
n 3 = n 2 ⋅ ----- = 3.1265 mol ⋅ ------------------- = 2.8846 mol
p2 336 kPa
kg
m spill = m 2 – m 3 = n 2 M – n 3 M = ( n 2 – n 3 ) ⋅ M = 0.2419 mol ⋅ 28.97 ------------- = 7 g
kmol
In alternativa:
p2 V2 p3 V3 V
- – ----------- = ( p 2 – p 3 ) -------
m spill = m 2 – m 3 = ----------
R T2 R T3 RT
0.025 N m3
= ( 336 – 310 )10 3 ------------------------------------------- ⋅ -----2- ⋅ ------------------- = 0.007 kg
287 ( 50 + 273.15 ) m J
---------- ⋅ K
kgK
7.
Una stanza di 4x5x7 metri viene riscaldata da un radiatore del sistema di riscalda-
mento. Il radiatore trasferisce una potenza termica di 10 MJ ⁄ h , e un ventilatore che
assorbe una potenza di 100 W viene utilizzato per distribuire l’aria calda nella stanza.
La potenza termica persa dalla stanza verso l’esterno è stimata pari a 5 MJ ⁄ h . Se la
temperatura iniziale della stanza è di 10°C , e la pressione è 100 kPa , determinare
quanto tempo occorre per innalzare la temperatura dell’aria fino a 20°C . Assumere
R = 287 J ⁄ kgK , c p = 1.005 kJ ⁄ kgK . [ 831 s ]
Pe Dati:
dimensioni stanza: 4 m x 5 m x 7 m
MJ
Q· risc = 10 -------
Q& risc Q& h
disp
4m P e = 100 W
MJ
Q· disp = 5 -------
h
5m
7m T i = 10 °C
p i = 100 kPa
T f = 20 °C
J kJ
R = 287 -------------- , c p = 1.005 --------------
kg ⋅ K kg ⋅ K
Incognita: Δτ = τ – τ 0
Svolgimento
Poiché non si prendono in considerazione scambi di massa con l’esterno attraverso
porte e finestre, la stanza è un sistema chiuso.
1° principio per i sistemi chiusi: Q e + L e = ΔE = ΔU + ΔE c + ΔE g + …
Per il sistema in esame si ha ΔE g = 0 e ΔE c = 0 . Inoltre trattando l’aria come un gas
ideale vale Δu = c v ⋅ ΔT e quindi ΔU = m ⋅ Δu = m ⋅ c v ⋅ ΔT
m ⋅ cv ⋅ ( Tf –Ti )
Δτ = -----------------------------------
-
Q· e + P e
La massa d’aria che deve essere riscaldata può essere determinata dall’equazione di
stato dei gas applicata allo stato iniziale p i V = n R T i , tenendo anche conto del
fatto che m = nM :
kN 3
3
100 --------2 ⋅ 140 m
pi V pi V 100 kPa ⋅ ( 5 ⋅ 4 ⋅ 7 ) m m
m = ------------- ⋅ M = -------- = ---------------------------------------------------------------------------
- = ------------------------------------------------------------
- =
R Ti RT i kJ kN ⋅ m
0.287 ---------------- ⋅ ( 10 + 273.15 ) K 0.287 ------------------ ⋅ 283.15 K
kg ⋅ K kg ⋅ K
= 172.3 kg
J J J
c v = c p – R = 1005 -------------- – 287 ---------------- = 718 ----------------
kg ⋅ K kg ⋅ K kg ⋅ K
6
10 J
5 -----------
MJ MJ MJ h J
Q· e = Q· risc – Q· disp = 10 ------- – 5 ------- = 5 ------- = ----------------- = 1388.9 - = 1388.9 W
h h h s s
3600 ---
h
J
172.3 kg ⋅ 718 ---------------- ⋅ ( 20 – 10 ) °C
kg ⋅ K
Δτ = ----------------------------------------------------------------------------------------- = 831 s
1388.9 W + 100 W
8.
Aria a 80 kPa e 10°C entra nel diffusore adiabatico di un motore a reazione con una
velocità di 200 m ⁄ s . La sezione di ingresso del diffusore è di 0.4 m 2 . L’aria lascia il
diffusore con velocità trascurabile. Determinare (a) la portata in massa dell’aria e (b)
la temperatura di uscita. [ m· = 78.8 kg ⁄ s , T 2 = 303.1 K ]
Dati:
p 1 = 80 kPa
T 1 = 10 °C
qe = 0
c 1 = 200 m/s
2
A 1 = 0.4 m
c2 = 0
Incognite: m· , T 2
Svolgimento
(a) Equazione di continuità per un fluido in flusso stazionario:
m· = ρ ⋅ A ⋅ c
dove m· è la portata in massa del fluido, ρ la sua densità e A la sezione di passaggio
perpendicolare rispetto alla direzione della velocità c .
p
Applicandola alle condizioni 1 si ricava m· = ρ 1 ⋅ A 1 ⋅ c 1 dove ρ 1 = -------------
1
-
R ⋅ T1
(b) 1° principio per i sistemi aperti in forma termica: q e + l i = Δh + Δe c + Δe g
2 2
2 1 c –c
Nel caso considerato diventa: 0 + 0 = Δh + Δe c + 0 , cioè c p ( T 2 – T 1 ) + ---------------
- = 0
2
2 2 2
1 2 1c –c c
da cui si ricava T 2 = T 1 + ---------------
- = T 1 + -------
-
2c p 2c p
13.
Aria ( R = 287 J ⁄ kgK , γ = 1.4 ) viene espansa adiabaticamente e reversibilmente in
un condotto convergente da 1.5 MPa e 150 °C a 0.75 MPa. La velocità di ingresso è
molto piccola, e il processo avviene in condizioni stazionarie. Calcolare la velocità di
uscita dal condotto. [c = 390.8 m/s].
J
Dati: oltre a quelli riportati nello schema sono noti R = 287 -------------- , γ = 1.4
kg ⋅ K
σ
Incognita: c 2
aria Svolgimento
p1=1.5M pa p2=0.75Mpa Il condotto convergente (ugello) è un sistema aperto, avente un solo ingresso ed una
T1=150 °C qe=0 sola uscita. Poiché il processo avviene in condizioni stazionarie si ha m· 1 = m· 2 = m·
c1=0m /s lw=0 1° principio per i sistemi aperti in forma termica: q e + l i = Δh + Δe g + Δe c + ...
Nel caso in esame si ha q e = 0 perché il processo è adiabatico, l i = 0 perché non c’è
scambio di lavoro (il volume di controllo non è attraversato da alberi), Δe g ≈ 0 .
Quindi il 1° principio in forma termica diventa
2 2 2
c2 – c1 c2 – 0
0 = Δh + Δe c = c p ⋅ ΔT + ---------------
- = c p ⋅ ( T 2 – T 1 ) + -------------
-
2 2
La velocità di uscita c 2 non può essere ricavata immediatamente da questa equazione
perché anche T 2 è incognita. Si calcola T 2 dall’equazione della politropica
T = cos t , in cui n = γ poiché la trasformazione è adiabatica e reversibile.
-----------
n–1
------------
p n
γ–1 γ–1
----------- -----------
T1 T2 p2 γ T p γ T
---------- - = ---------- - da cui ---------- - = ----2- e ⎛ ----2-⎞ = ----2-
γ–1
-----------
γ–1
-----------
γ–1
----------- T 1
⎝ p 1
⎠ T1
p1 γ p2 γ p1 γ
Sostituendo i valori numerici si ottiene:
γ–1 1.4 – 1
----------- ----------------
p2 γ 0.75 MPa 1.4
T 2 = T 1 ⋅ ⎛ -----⎞ = ( 150 + 273.15 ) K ⋅ ⎛ -----------------------⎞ = 347.12 K
⎝ p 1⎠ ⎝ 1.5 MPa ⎠
γ
c2 = 2c p ⋅ ( T 1 – T 2 ) = 2R ----------- ⋅ ( T 1 – T 2 ) =
γ–1
J 1.4 J- = 390.8 m
= 2 ⋅ 287 -------------- ⋅ ---------------- ⋅ ( 150 + 273.15 – 347.12 ) K = 390.8 ----- ----
kg ⋅ K 1.4 – 1 kg s
OSSERVAZIONE
J Nm N- m m
------ = --------- = ----- ⋅m = ---- ⋅ m = ----
kg kg kg s
2 s
15.
Una turbina espande aria ( R = 287 J ⁄ kgK , γ = 1.4 ) dalle condizioni 10 bar, 150 °C
e 30 m/s alle condizioni 3 bar e 2 °C. Il diametro del condotto in cui sono state effet-
tuate le misure è di 0.15 m, tanto per l’ingresso che per l’uscita. Ammettendo il flusso
stazionario attraverso la macchina calcolare (I) la quantità di calore scambiata con
l’esterno, sapendo che la potenza sviluppata è di 500 kW. Valutare inoltre (II) l’entità
delle resistenze passive. [ q e = – 32.58 kJ ⁄ kg , l w = 2.6 kJ ⁄ kg ]
Dati:
R = 287 J ⁄ kgK , γ = 1.4
p 1 = 10 bar
T 1 = 150 °C
c 1 = 30 m/s
p 2 = 3 bar
T 2 = 2 °C
D 1 = D 2 = 0.15 m
P i = – 500 kW con la convenzione “lavoro positivo se entrante nel sistema”, oppure
P i = 500 kW con la convenzione “lavoro positivo se uscente dal sistema”
Incognite: q e , l w
Svolgimento
p1
ρ 1 = -------------
-
R ⋅ T1
2
π⋅D
m· = ρ 1 ⋅ A 1 ⋅ c 1 , dove A 1 = -------------1-
4
P-
l i = ---
m·
NB1 Se si adotta la convenzione generale dei segni (lavoro positivo se entrante nel
sistema), qui ci si deve aspettare un lavoro negativo perché fatto dal sistema
sull’esterno.
NB2 Potenza e lavoro hanno sempre lo stesso segno perché m· >0.
p2
ρ 2 = -------------
-
R ⋅ T2
m·
c 2 = ----------------
ρ2 ⋅ A2
l w = l i – ∫ v dp – Δe c , dove
1
2 n–1
------------
⎛ p----2-⎞
n - n
∫ v dp = -----------
n–1 1
RT
⎝ p 1⎠
– 1 , dove
1
T1
ln ⎛ -----⎞
n----------- ⎝ T 2⎠
– 1- = ----------------
-
n p1
ln ⎛ -----⎞
⎝ p 2⎠
Quest’ultima equazione deriva dal fatto che la politropica può essere scritta come
T T -
------------ = cos t . Infatti, se il rapporto -----------
n–1
deve mantenersi costante, allora vale anche
n–1 ------------
------------
n n
p p
T1 T2
-------------- - , da cui
- = --------------
n–1 n–1
------------ ------------
n n
p1 p2
n–1
------------ n–1
n ------------
T1 p1 p1 n
----- = -------------- - = ⎛ -----⎞
T2 n – 1
------------
⎝ p 2
⎠
n
p2
T1
ln ⎛ -----⎞
⎝ T 2⎠
da cui n-----------
–1
- (c.v.d.)
- = ----------------
n p1
ln ⎛ -----⎞
⎝ p 2⎠
NB3 Quando si ha a che fare con una turbina, che compie lavoro sull’esterno e
quindi origina un lavoro negativo con la convenzione generale dei segni, può conve-
nire cambiare convenzione e cioè considerare positivo il lavoro fatto dal sistema
sull’esterno (in modo da ottenere un lavoro positivo). Come? E’ semplice: laddove
compare il termine l i nelle equazioni, occorre sostituirlo con – l i , lasciando tutto
il resto invariato.
Così, il 1° principio per i sistemi aperti diventa:
q e – l i = Δh + Δe c + Δe g anziché q e + l i = Δh + Δe c + Δe g
2 2
18.
2 Una pompa solleva acqua da un pozzo fino ad un serbatoio aperto posto 20 m sopra il
pelo libero dell’acqua del pozzo. Il condotto in cui è inserita la pompa ha diametro di
10 cm e l’acqua vi presenta la velocità di 2 m/s. Ammettendo che le resistenze pas-
σ sive complessive circuito/pompa ammontino a 4 m in colonna d’acqua, calcolare la
potenza del motore che aziona la pompa (rendimento meccanico η m = 0.97 ).
h
[ P a = 3.8 kW ]
M
Dati:
h = 20 m
1 D = 10 cm
c = 2 m/s
P
da cui si ricava P a = ------i-
ηm
P i = m· ⋅ l i
2 2
π⋅D kg π ⋅ ( 0.1 m ) m kg
m· = ρ ⋅ A ⋅ c = ρ ⋅ -------------- ⋅ c = 1000 ------3- ⋅ ----------------------------- ⋅ 2 ---- = 15.7 ------
4 m 4 s s
Il lavoro interno massico può essere ricavato dal 1° principio per i sistemi aperti in
forma meccanica applicato a un volume di controllo che racchiuda tutto il circuito
(non solo la pompa), visto che sono note le perdite complessive del sistema circuito +
pompa; quello disegnato in figura passa per i peli liberi dei serbatoi, e risulta partico-
larmente comodo.
2
li = ∫ v dp + l w + Δe g + Δe c + ...
1
Poiché il fluido di lavoro è un liquido, che può essere considerato con buona appros-
2 2
p2 – p1 c2 – c1
- + l w + gh + ---------------
simazione incompressibile, si ha: l i = ---------------
ρ 2
p 2 ≈ p 1 perché nelle sezioni di ingresso (1) e di uscita (2) del volume di controllo
scelto c’è circa la stessa pressione, che è quella atmosferica; inoltre c 2 ≈ c 1 poiché
nelle sezioni di ingresso (1) e di uscita (2) le velocità del fluido sono ragionevolmente
uguali. Si arriva perciò a l i = l w + gh , dove il lavoro d’attrito viene ricavato dalle
perdite per resistenze passive espresse in metri:
l w = gY
1. Altrimenti, poiché un liquido può essere considerato incompressibile con buona approssi-
mazione, la densità dell’acqua sottoraffreddata ad una certa temperatura può essere
assunta pari alla densità dell’acqua in condizioni di liquido saturo alla stessa tempera-
tura (quest’ultimo valore è ricavabile dalle tabelle degli stati di saturazione).
kg N
Pi m· ⋅ l i · ⋅ g ⋅ (Y + h) 15.7 ------ ⋅ 9.81 ------ ⋅ ( 4 + 20 ) m
m s kg
P a = ------- = ------------ = --------------------------------- = ------------------------------------------------------------------------- = 3813 kW
ηm ηm ηm 0.97
OSSERVAZIONE
L’espressione del primo principio utilizzata è valida nell’ipotesi di moto stazionario.
Nel moto stazionario le proprietà non dipendono dal tempo. Nell’esempio è ragione-
vole pensare che la pompa trasferendo portata dal pozzo al serbatoio superiore, il
livello nel pozzo si abbasserà mentre nel serbatoio aumenterà. A rigore quindi non è
corretto considerare il moto stazionario perché alcune proprietà, il livello del pozzo e
del serbatoio, cambiano nel tempo. Tuttavia, ipotizzando che il pozzo e il serbatoio
siano di capacità elevata in maniera che la variazione di quota sia praticamente tra-
scurabile, l’espressione del primo principio nell’ipotesi di moto stazionario è perfet-
tamente accettabile.
Facoltativi
1.
Sia un manometro a molla (tubo di Bourdon) che un manometro a U sono collegati
ad un recipiente per misurare la pressione del gas all’interno. Se la lettura del mano-
metro a molla è 80 kPa , determinare la distanza tra i due livelli del liquido del mano-
metro ad U se il fluido è (a) mercurio ( ρ = 13600 kg ⁄ m 3 ) o è (b) acqua
ρ = 1000 kg ⁄ m 3 . [ ( a ) 0.6 m, ( b ) 8.155 m ]
Dati:
80 kPa p rel = 80 kPa (in generale il manometro a molla, così come il manometro a U,
indicano la pressione relativa)
kg
ρ M = 13600 -------3-
m
gas kg
h ρ A = 1000 -------3-
m
Incognite: h M , h A
Svolgimento
La distanza h tra i due livelli del liquido contenuto nel manometro a U è legata alla
pressione relativa del gas rispetto alla pressione ambiente dalla relazione:
p rel = ρgh
rel p
Di conseguenza si ha: h = --------
- . (a) Se il fluido è mercurio si ottiene:
ρg
3 N
80 ⋅ 10 -------2-
p rel 80 kPa m
hM = -------------- = -------------------------------------------------- = --------------------------------------------------- = 0.6 m
ρM ⋅ g kg- m- kg N
13600 3 ⋅ 9.81 2 ------- ----- 13600 3 ⋅ 9.81 -------
--------
m s m kg
3.
La metà inferiore di un contenitore cilindrico alto 10 m contiene acqua
( ρ = 1000 kg ⁄ m 3 ) mentre la metà superiore olio ( ρ = 850 kg ⁄ m 3 ). Determinare la
differenza di pressione tra il fondo e la sommità del cilindro. [90.7 kPa]
Dati:
3
kg kg
h = 10 m , ρ A = 1000 -------3- , ρ O = 850 -------3-
m m
o lio h /2
Incognita: p 1 – p 3
Svolgimento 2
La differenza di pressione tra il fondo e la sommità del cilindro può essere scritta
come: p 1 – p 3 = ( p 1 – p 2 ) + ( p 2 – p 3 )
acqua h /2
La colonna di acqua è in equilibrio statico, cioè soggetta ad un sistema di forze che si
equilibrano: vale A ⋅ p 2 + m A ⋅ g = A ⋅ p 1 1
h
Ricordando che m A = ρ A ⋅ V = ρ A ⋅ A ⋅ --- e sostituendo nell’equazione precedente si
2
ottiene:
h
p 2 + ρ A ⋅ g ⋅ --- = p 1
2
h
p 1 – p 2 = ρ A ⋅ g ⋅ ---
2
Sostituendo i valori numerici si ottiene:
kg N 10 N
p 1 – p 2 = 1000 -------3- ⋅ 9.81 ------- ⋅ ------ m = 49050 -------2- = 49050 Pa = 49.05 kPa
m kg 2 m
h
Analogamente per la colonna di olio si ha: p 2 – p 3 = ρ O ⋅ g ⋅ --- da cui:
2
kg N 10 N
p 2 – p 3 = 850 -------3- ⋅ 9.81 ------- ⋅ ------ m = 41692.5 -------2- = 41.69 kPa
m kg 2 m
650
600
550
500
450
400
p (kPa)
350
300
250
200
150
100
50
0
0 2 4 6 8 10 12 14 16
V (dm 3)
18. Il vapore proveniente da una turbina entra in un condensatore con titolo 0.91 alla
pressione assoluta di 0.045 bar ed esce in condizioni di liquido saturo. Per il raf-
freddamento del condensatore si dispone di acqua a 13°C, che incrementa la sua
temperatura di 10 °C. A) Calcolare il rapporto tra la portata dell’acqua di raffred-
damento occorrente e la portata di vapore, B) rappresentare la trasformazione del
J
vapore sui diagrammi T-s e h-s. ( c p, H2O = 4186 -------------- )
kg ⋅ K
19. Una macchina è alimentata con m· = 10 kg/s di aria alle condizioni p 1 = 3 bar e
2
T 1 = 800 K da un condotto di sezione A 1 = 0.1 m . La macchina fornisce
all'esterno una potenza meccanica di 3 MW. Nella sezione di scarico
2
A 2 = 0.02 m si misura una temperatura T 2 = 280 K e una pressione p 2 = 1 bar .
J 1 2
Calcolare il calore disperso dalla macchina (aria: c p = 1004 -------------- ,
kg ⋅ K
J σ
R = 287 -------------- ).
kg ⋅ K
20. Nel condensatore di un impianto motore a vapore entra vapor d’acqua a p 1 = 20
kPa, titolo x = 95% e portata in massa m· = 20 t/h. Esso deve essere raffreddato
con acqua di un vicino fiume; per prevenire un eventuale inquinamento termico,
l’incremento di temperatura dell’acqua di fiume non può superare
ΔT max = 10 °C . Determinare la portata di acqua di fiume che è necessaria,
sapendo che il vapore lascia il condensatore come liquido saturo. Le cadute di
pressione all’interno del componente sono trascurabili. Altri dati:
J -
c p, H2O = 4186 -------------
o
.
kg C
21. Un ciclo termodinamico caratterizzato da una temperatura massima T 1 = 1200 K
riceve dall’esterno una potenza termica Q· 1 = 150 kW e cede all’ambiente
T 2 = 25 °C una potenza termica Q· 2 = 95 kW . A) Determinare la potenza utile ed
il rendimento del ciclo termodinamico, B) confrontare inoltre il rendimento del
ciclo con quello di un ciclo di Carnot operante fra le medesime temperature.
22. Un serbatoio rigido isolato termicamente contiene inizialmente 0.7 kg di elio
kg
(massa molecolare M = 4 ------------ , γ = 5--- ) a 27 C e 350 kPa . Si fa quindi girare
o
kmol 3
nel serbatoio, per 30 minuti, un’elica fornendo una potenza di 15 W . Si determi-
nino a) la temperatura finale e b) la pressione finale del gas elio. [14gen05]
23. Una pompa di calore è usata per mantenere una casa alla temperatura costante di
·
23 °C . La casa trasmette Q e = 60000 kJ ⁄ h di calore all’esterno attraverso muri e
finestre. L’energia generata all’interno della casa da persone, luci e apparecchia-
·
ture ammonta a Q i = 4000 kJ ⁄ h . Considerando che il COP è 2.5, determinare la
potenza elettrica richiesta dalla pompa di calore.
24. Fluido refrigerante R12 viene espanso adiabaticamente attraverso una valvola di
laminazione dallo stato di liquido saturo a 700 kPa fino alla pressione di
120 kPa . Determinare la diminuzione di temperatura subita dal fluido.
25. 1.5 kg d’aria percorrono un ciclo di Carnot che si svolge in un sistema chiuso. Le Punto p (kPa) T (K) V (m3)
1
temperature limite sono 300 K e 1000 K , e le pressioni limite sono 20 kPa e
2
1900 kPa . a) Determinare il rendimento. b) Compilare la tabella delle proprietà 3
del fluido (pressione, temperatura, volume) nei vertici del ciclo. 4
26. In un sistema di riscaldamento a vapore l’aria viene riscaldata in uno scambiatore
aria-vapore. Il vapore entra nello scambiatore (condizione 1) a 200 kPa e 200 °C
con portata in massa di m· v = 8 kg ⁄ min e esce alle condizioni (2) di 180 kPa e
100 °C . L’aria entra (condizione i) a 100 kPa e 25 °C e esce (condizione f) a
47 °C . Determinare la portata in volume dell’aria in ingresso. Altri dati:
c p = 1.005 kJ ⁄ kgK , R = 0.287 kJ ⁄ kgK .
a
o
27. Una portata m· = 0.05 kg ⁄ s di refrigerante R12 a 140 kPa e – 20 C viene com-
o
presso fino alle condizioni di 800 kPa e 50 C in un compressore adiabatico di
una macchina frigorifera. Il refrigerante esce dal condensatore a 720 kPa e 26 °C
e viene laminato fino a 150 kPa . Determinare (a) la potenza termica rimossa
dallo spazio refrigerato e la potenza assorbita dal compressore, (b) il rendimento
isentropico del compressore e (c) il coefficiente di prestazione della macchina.
28. Una portata di vapor d’acqua defluisce attraverso una valvola di laminazione a
valle della quale si stabilisce una pressione di p 2 = 50 kPa . Le condizioni del
vapore a monte della valvola sono: p 1 = 1.6 MPa e titolo x 1 = 0.9 . Determi-
nare lo stato finale del vapore.
29. Un sistema termodinamico aperto è attraversato da una portata
m· acqua = 250 kg ⁄ min di acqua (densità ρ acqua = 1000 kg ⁄ m 3 ) passando
dalle condizioni h 1 = 167.5 kJ ⁄ kg c 1 = 90 m/s e p 1 = 500 kPa alle condi-
zioni h 2 = 175.85 kJ ⁄ kg c 2 = 15 m/s e p2 = 100 kPa , scambiando lavoro
con l’esterno e ricevendo una potenza termica pari a Q· e = 27 kW . Determinare
il lavoro scambiato con l’esterno attraverso l’albero ( l i ) e il lavoro perso per
attrito ( l w ).
kg
30. Una bombola di volume V = 5 l contiene argon ( M = 40 -----------
- ) alla pressione
kmol
p = 200 bar e temperatura T = 20 °C . Determinare:
• la massa del gas;
• il volume che esso occuperebbe alla pressione p N = 1 atm e alla tempera-
tura T N = 0 °C (tale volume è solitamente indicato come volume normale, e misu-
rato in normal-metri cubi, Nm3).
31. Uno scambiatore di calore è attraversato da una portata m· g = 10 kg/s di gas
kJ
( c p, g = 1.05 ---------- ) che entrano a T 1 = 450 °C . I gas escono a T 2 = 250 °C
kgK
riscaldando acqua a p 3 = 10 bar e T 3 = 65 °C per produrre vapore a
T 4 = 200 °C da inviare in una rete di teleriscaldamento. Trascurando le cadute
di pressione:
• tracciare qualitativamente la trasformazione dell’acqua/vapore su un dia-
gramma termodinamico a scelta;
• determinare la potenza termica scambiata e la portata di vapore erogabile.
32.Il compressore di una pompa di calore aspira il
50°C
fluido refrigerante R12 alla temperatura di 10 °C in
condizioni di vapore saturo secco; la temperatura di
compressore
uscita è 50 °C. Considerando la compressione adia-
batica e reversibile, e trascurando le variazioni di
energia cinetica e gravitazionale, determinare:
li = ? • la pressione del fluido all’uscita del compressore;
• il lavoro assorbito dal compressore per unità di
massa.
m· – m· s 10°C 33.In un impianto a vapore l’acqua che esce dal con-
f
m· s densatore viene pre-riscaldata in uno scambiatore di
calore a miscela prima di essere inviata al generatore.
Calcolare la temperatura dell’acqua all’uscita dello scambiatore ( T j ), sapendo che in
s a
esso confluiscono:
j
• 14.5 kg/s di liquido a 46 °C e 3 bar (b’);
b' • 0.5 kg/s di vapore secco a 3 bar (s).
scambiatore a miscela 34. Una turbina a vapore è alimentata con una portata m· = 7 kg/s alle condizioni
p 1 = 40 bar e T 1 = 400 °C . La velocità del vapore è c 1 = 40 m/s nella
sezione di ingresso e c 2 = 250 m/s nella sezione di uscita. Supponendo adiaba-
tica la trasformazione e sapendo che la pressione e il titolo di scarico sono rispet-
tivamente p 2 = 8 kPa e x 2 = 0.96 , determinare: i) la potenza sviluppata dalla
turbina, ii) la temperatura del vapore all’uscita della turbina.
35. Una pompa di calore (fluido refrigerante R12) deve riscaldare una portata
m· aria = 5000 kg ⁄ h di aria ( c p, aria = 1005 J ⁄ ( kgK ) ) da T 1 = 20°C a
T 2 = 40°C . Le temperature di condensazione e di evaporazione dell’R12 sono
di T con = 50°C e T eva = 10°C , rispettivamente, e non si ha sottoraffredda-
mento del liquido o surriscaldamento del vapore. La compressione è adiabatica e
reversibile.
T 2 = 40°C
T 1 = 20°C
aria
50°C
condensatore
compressore
valvola
espansione R12
P = ?
10°C
10°C
acqua T4 = ? T 3 = 20°C
evaporatore
Supponendo di usare una portata m· acqua = 4000 kg ⁄ h di acqua di pozzo
( c p, acqua = 4186 J ⁄ ( kgK ) ), come sorgente a bassa temperatura, entrante a
T 3 = 20°C , determinare:
a) la portata di fluido refrigerante
b) la temperatura di uscita dell’acqua T 4
c) la potenza P assorbita dal compressore.
36. Una portata di aria ( c p = 1005 J ⁄ ( kgK ) , γ = 1.4 ) alle condizioni di
p 1 = 3 MPa e T 1 = 27°C entra in uno scambiatore di calore uscendo a
T 2 = 727°C . Da queste condizioni l’aria si espande in una turbina adiaba-
tica reversibile a cui segue un compressore diabatico isotermo, anch’esso reversi-
bile, che riporta l’aria alle condizioni di partenza. Determinare la pressione di
scarico della turbina e il rendimento di questa macchina termica.
2
T
1 2
G
˜
1 3 s
37. Occorre sottrarre una potenza termica di 8 kW ad una portata m· N2 = 0.3 kg/s di
azoto ( c p, N2 = 1042 J/kgK) che inizialmente si trova a T 1 = 40 °C .
Per fare ciò si utilizza una macchina frigorifera con fluido refrigerante R12.
5
4
condensatore
compressore
valvola
espansione R12
6
3
azoto 2 1
evaporatore
Altre informazioni:
• la pressione di evaporazione è 3.8 bar (no cadute di pressione)
• la pressione di condensazione è 9 bar (no cadute di pressione)
• all'uscita del condensatore il fluido R12 è in condizioni di liquido saturo
• all’uscita dell’evaporatore il fluido R12 è in condizioni di vapore saturo
secco
Determinare:
A) la temperatura finale dell'azoto T 2
B) la portata di refrigerante m· R12
1
R12 2
4 3 aria
evaporatore
Lo scambio termico avviene con una portata di aria, le cui proprietà termodinamiche
nella sezione di ingresso dello scambiatore sono: T 3 = 20 °C , pressione
2 2 2
n⋅R⋅T dV V
L e = – ∫ p dV = – ∫ ---------------------- dV = – n ⋅ R ⋅ T ∫ ------ = – n ⋅ R ⋅ T ⋅ ln -----2- = – 1718 kJ
V V V1
1 1 1
3.
Svolgimento
Dal 1° principio per i sistemi aperti in forma meccanica e dall’equazione di una
1 n–1
⎛ p -----------
n
- ⎞
n
trasformazione politropica: l i = ∫ v dp = ------------ ⋅ R ⋅ T 1 ⋅ ⎜⎜ ⎛⎝ ----2-⎞⎠ – 1⎟
⎟
n–1 p
1 ⎝ 1 ⎠
kJ
a) n = γ , quindi: l i = 263.3 ------
kg
kJ
b) n = 1.3 , quindi: l i = 246.5 ------
kg
T p p kJ
c) l i = – q e = – q = – T 1 ⋅ Δs = – T 1 ⋅ ⎛⎝ c p ⋅ ln -----2 – R ⋅ ln ----2-⎞⎠ = T 1 ⋅ R ⋅ ln ----2- = 189.3 ------
T1 p1 p1 kg
5.
Svolgimento
P
Dalla definizione di rendimento: Q· 1 = -----i = 2500 kW
η
· ·
Dal 1° principio: Q 2 = Q 1 – P i = 1500 kW
Q· 2 kg
m· = ----------------
- = 11.9 ------
c p ⋅ ΔT s
7.
Svolgimento
T Consideriamo la macchina termica. Rendimento del ciclo di Carnot:
1C
T 2C ( 27 + 273.15 ) K = 0.744
η C = 1 – -------
- = 1 – ------------------------------------------
Q& 1 C T 1C ( 900 + 273.15 ) K
Dalla definizione del rendimento del ciclo di Carnot si ricava la potenza prodotta:
M a c c h in a P kJ kJ
te rm ic a P = η C ⋅ Q· 1C = 0.744 ⋅ 800 --------- = 593.3 ---------
d i C a rn o t min min
Dal primo principio si ricava la potenza termica ceduta alla sorgente di bassa
Q& 2 C temperatura:
kJ kJ kJ
T = T Q· 2C = Q· 1C – P = 800 --------- – 593.3 --------- = 204.7 ---------
2C 1R min min min
Il coefficiente di prestazione della macchina frigorifera reversibile è:
Q& 1 R
1 1
COP R = ----------------- = -------------------------------------------------- = 8.38
T 1R (----------------------------------------
27 + 273.15 ) K- – 1
M a c c h in a -------- – 1
frig o rife ra T 2R ( – 5 + 273.15 ) K
re v e rs ib ile Dalla definizione di COP R si ottiene la potenza termica sottratta all’ambiente
refrigerato:
Q& 2 R kJ kJ
Q· 2R = COP R ⋅ P = 8.38 ⋅ 593.3 --------- = 4971.9 ---------
T min min
2R
Infine, dal primo principio applicato alla macchina frigorifera:
kJ kJ kJ
Q· 1R = P + Q· 2R = 593.3 --------- + 4971.9 --------- = 5565.2 ---------
min min min
La quantità di calore complessivamente ceduta all’ambiente nell’unità di tempo dalle
due macchine risulta:
kJ kJ kJ
Q· 2C + Q· 1R = 204.7 --------- + 5565.2 --------- = 5769.9 ---------
min min min
8.
Svolgimento
Dalle tabelle:
T1 = 60°C
T2 = 7°C
Coefficiente di prestazione della macchina refrigerante di Carnot:
1
COP R = --------------
- = 5.27
T1
----- – 1
T2
Q T
Poiché ------2 = -----2 , si ha
Q1 T1
T2 T2 ( 7 + 273.15 ) K kJ kJ
q 2 = ----- ⋅ q 1 = ----- ⋅ ( h b – h c ) = --------------------------------------- ⋅ ( 2609.9 – 251.45 ) ------ = 1982 ------
T1 T1 ( 60 + 273.15 ) K kg kg
9.
Svolgimento
Siano rispettivamente 1 il punto di inizio espansione e 2 il punto di fine espansione.
Convenzione adottata: lavoro positivo se uscente dal sistema.
P 14000 kW kJ
l i = ----·-i = ------------------------- = 915 ------
m kg kg
15.3 ------
s
Dal diagramma di Mollier (il valore seguente ha un’accuratezza non raggiungere con
il diagramma di Mollier cartaceo perché è stata determinata con un programma di
calcolo; vanno benissimo valori approssimati, purché risulti chiaro che sono stati letti
kJ
correttamente): h 1 = 3373.63 ------
kg
Primo principio per i sistemi aperti in forma termica applicato alla turbina:
q e – l i = Δh + Δe c + Δe g + …
q e = 0 perché la trasformazione è adiabatica. Trascurando le variazioni di energia
cinetica e potenziale si ottiene: l i = Δh = h 1 – h 2
kJ
Si ricava h 2 = h 1 – l i = 2458.6 ------
kg
Note pressione e temperatura del punto 2 si legge il titolo ( x 2 ≅ 0.95 ) sul diagramma
o
di Mollier. La temperatura può essere ricavata dalle tabelle ( T 2 = 45.8 C : è la tem-
peratura di saturazione in corrispondenza della pressione 10 kPa ).
12.
Svolgimento
La portata in massa di vapore m· 2 può essere calcolata dal primo principio applicato
al sistema: acqua (1)
m· 1 ⋅ ( h 1 – h 0 ) + m· 2 ⋅ ( h 2 – h 0 ) = m· 3 ⋅ ( h 3 – h 0 ) + Q·
dove h 0 è l’entalpia nello stato di riferimento e cioè il livello comune rispetto a cui &
Q miscela (3)
sistema
tutte le quantità di energia sono riferite.
Per la conservazione della massa si ha:
m· 1 + m· 2 = m· 3 ambiente
Sostituendo, si ottiene: vapore (2)
m· 1 ⋅ ( h 1 – h 0 ) + m· 2 ⋅ ( h 2 – h 0 ) = ( m· 1 + m· 2 ) ⋅ ( h 3 – h 0 ) + Q·
e infine:
kJ
600 ---------
kg kJ min
2.5 ------ ⋅ ( 251.3 – 84 ) ------ + ---------------------
s kg s kJ
·
m1 ⋅ ( h3 – h1 ) + Q · 60 --------- 428.25 -----
· min s kg
m 2 = -------------------------------------------- = --------------------------------------------------------------------------------------- = ------------------------ = 0.152 ------
h2 – h3 kJ kJ s
( 3071.4 – 251.3 ) ------ 2820.1 ------
kg kg
14.
Svolgimento
Dalle tabelle:
T1 = 180°C
T2 = 45.8°C
T
Rendimento del ciclo di Carnot: η C = 1 – -----2 = 0.296
T1
Lavoro prodotto dal ciclo
kJ kJ
l = l esp – l compr = η C ⋅ q 1 = η C ⋅ ( h c – h b ) = 0.296 ⋅ ( 2776.2 – 762.61 ) ------ = 596 ------
kg kg
15.
Svolgimento
Dal 1° principio per i sistemi aperti in forma meccanica e dall’equazione di una
1 n–1
⎛ p ------------
n ⎞
n
trasformazione politropica: l i = – ∫ v dp = – ------------ ⋅ R ⋅ T 1 ⋅ ⎜⎜ ⎛⎝ ----2-⎞⎠ – 1⎟
⎟
n–1 p
1 ⎝ 1 ⎠
kJ
a) n = γ , quindi: l i = 455.75 ------
kg
kJ
b) n = 1.3 , quindi: l i = 481.4 ------
kg
T p kJ p
c) l i = q e = q = T 1 ⋅ Δs = T 1 ⋅ ⎛⎝ c p ⋅ ln -----2 – R ⋅ ln ----2-⎞⎠ = – T 1 ⋅ R ⋅ ln ----2- = 613.7 ------
T1 p1 p1 kg
17.
Svolgimento
Il sistema in esame è un sistema chiuso.
L’energia interna è una funzione di stato e come tale la sua variazione tra due
stati (A e B) è indipendente dalla trasformazione seguita.
In generale vale ΔU = m ⋅ Δu ; inoltre, per un gas ideale si ha Δu = c v ⋅ ΔT , quindi
ΔU = U B – U A = m ⋅ c v ⋅ ( T B – T A )
Il calore specifico a volume costante c v è ricavabile da:
⎧ R = c –c
⎪ p v
⎪ cp J
⎪ R univ 8314.14 ------------------
γ = ----- kmol K-
→ c v = ------------------------- = ------------------------------------------
J
= 311.8 ----------- , da cui
⎨ cv
⎪ M ⋅ ( γ – 1 ) kg 5 kg K
⎪ 40 ------------ ⋅ ⎛ --- – 1⎞
R univ kmol ⎝ 3 ⎠
⎪ R = -------------
⎩ M
kJ
ΔU = m ⋅ c v ⋅ ( T B – T A ) = 0.01 kg ⋅ 0.3118 ----------- ⋅ ( 600 – 300 ) K = 0.94 kJ
kg K
Il lavoro e il calore scambiati, viceversa, non sono delle funzioni di stato e quindi
dipendono dalla trasformazione seguita tra lo stato iniziale A e lo stato finale B.
Per una trasformazione reversibile con variazioni di energia cinetica e gravitazionale
trascurabili si ha:
B
L e = – ∫ p dV
A
e dal 1° principio della termodinamica per un sistema chiuso: Q e + L e = ΔU
Caso I)
Osservazioni: i) tra C e B non c’è variazione di volume e dunque non c’è lavoro
scambiato con l’esterno, ii) tra A e C la pressione è costante.
B
⎛C B
⎞ C
L e, ACB = – ∫ p dV = – ⎜ ∫ p dV + ∫ p dV⎟ = – ∫ p dV = – p A ⋅ ( V C – V A ) = – p A ⋅ ( V B – V A )
⎜ ⎟
A ⎝A C ⎠ A
E’ possibile ricavare il volume occupato nello stato A e nello stato B applicando
650
600
550
500
450
400
p (kPa)
350
A C
300
250
200
150
100 B
E
50
isoterma 300 K
0
0 2 4 6 8 10 12 14 16
V (dm3)
kg
10 ------
s m
c 2 = -------------------------------------------------- = 401.8 ----
kg 2 s
1.2444 ------3- ⋅ 0.02 m
m
Sostituendo i valori numerici nella formula si ottiene:
2 2
c2 – c1
Q· e = m· c p ( T 2 – T 1 ) + ---------------
- – Pi =
2
2 2
⎛ 401.8 m ----⎞ – ⎛ 76.5 m ----⎞
kg J ⎝ s⎠ ⎝ s⎠ 6 J
= 10 ------ 1004 -------------- ⋅ ( 280 – 800 ) K + ------------------------------------------------------------ – ⎛ – 3 ⋅ 10 - ⎞ = – 1443 kW
s kg ⋅ K 2 ⎝ s⎠
Poiché il calore ricevuto dalla macchina ( Q· e ) è pari a -1443 kW, allora il calore
disperso dalla macchina (- Q· e ) è pari a +1443 kW.
21.
Svolgimento
Dal 1° principio della termodinamica applicato alla macchina termica si ha S o rg e n te d i a lta
te m p e ra tu ra T1
Q· 1 = L· + Q· 2 , da cui L· = 55 kW (potenza interna e potenza utile coincidono nell’ipo-
tesi di rendimento meccanico unitario).
Q1
Dalla definizione di rendimento di una macchina termica:
L· = ------------------
55 kW- = 0.36
η ter = ------
Q· 1 150 kW M a c c h in a L
L = -------------------
1 2
·
2 Q· – Q· Q· te rm ic a
Il rendimento può anche essere scritto come: η ter = ------ = 1 – ------ . In par-
Q· 1 Q· 1 Q· 1
ticolare, in una macchina termica di Carnot (che è reversibile) si ha: Q2
⎛ Q· 2⎞ T ( 25 + 273.15 ) K = 0.75
ηC = 1 – ⎜ ------
· ⎟ = 1 – -----2 = 1 – ---------------------------------------
⎝ Q 1⎠ rev T1 1200 K S o rg e n te d i b a s s a
te m p e ra tu ra T2
23.
Svolgimento
Potenza termica che deve essere fornita alla casa: Q· 1 = Q· e – Q· i = 15.556 kW
Q· 1
Potenza elettrica: W· = -----------
- = 6.222 kW
COP
24.
Svolgimento
Sia 1 il punto di inizio trasformazione e 2 il punto di fine trasformazione.
Primo principio per i sistemi aperti applicato alla valvola:
q e – l i = Δh + Δe c + Δe g + … (convenzione adottata: lavoro positivo se uscente)
q e = 0 perché la trasformazione è adiabatica, l i = 0 perché in una valvola di lami-
nazione non c’è scambio di lavoro. Trascurando le variazioni di energia cinetica e
potenziale, si ottiene Δh = 0 , cioè la trasformazione è isentalpica.
kJ
Dal diagramma dell’R12: h 1 = 126 ------ , T 1 ≅ 300 K
kg
kJ
Il punto 2 si trova all’intersezione dell’isoentalpica 126 ------ e dell’isobara 120 kPa .
kg
T 2 ≅ 245 K
o
Diminuzione di temperatura: T 1 – T 2 ≅ 55 K = 55 C
25.
Svolgimento
T 300K
η c = 1 – -----2 = 1 – ------------------ = 0.7
T1 1000 K
26.
Svolgimento
h 1 = 2870 kJ/kg, dal diagramma di Mollier.
Il punto 2 è di liquido sottoraffreddato. Con buona approssimazione l’entalpia di un
liquido sottoraffreddato è approssimabile con quella del liquido saturo alla
stessa temperatura, per cui dalle tavole: h 2 = 419.06 kJ/kg
Potenza trasmessa = m· ⋅ ( h – h ) = 326.9 kW
v 1 2
500°C
P i = 150 MW
e
46°C
f
a
3. 1.2 m 3 ⁄ s di aria a 100 kPa e 17°C entrano in un compressore adiabatico ed
escono a 257°C . Il rendimento isentropico del compressore è 0.84. Assumendo
trascurabile la variazione di energia cinetica, Determinare la pressione di uscita
dell’aria e la potenza assorbita.
J
4. Un compressore comprime una portata m· = 115 kg/s di aria ( R = 287 -------------- ,
kg ⋅ K
γ = 1.4 ) a partire da p 1 = 1 bar e T 1 = 25 °C utilizzando una potenza
P i = 42 MW . Trascurando le variazioni di energia cinetica e gravitazionale,
determinare la temperatura T 2 e la pressione p 2 alla mandata del compressore,
sapendo che la trasformazione è adiabatica ma non reversibile, con rendimento
isentropico η is pari a 0.85.
5. Una macchina frigorifera produce acqua refrigerata a 7 °C per un’utenza, che la
restituisce a 12 °C. Il ciclo inverso realizzato ha i seguenti dati caratteristici:
• fluido di lavoro: R12
• temperatura di evaporazione: -10 °C;
• temperatura di condensazione: 30 °C.
Il fluido di lavoro esce dall’evaporatore come vapore saturo secco, mentre all’uscita
del condensatore è in condizioni di liquido sottoraffreddato, a 20 °C.
Il condensatore è raffreddato con una portata di acqua che entra a 18 °C ed esce a 24
°C.
Il compressore assorbe una potenza di 60 kW ed ha un rendimento isentropico
dell’88%.
Assumendo trascurabili le perdite di carico negli scambiatori di calore, determinare:
a) la portata di acqua di raffreddamento del condensatore;
b) il titolo all’uscita della valvola di laminazione isentalpica;
c) il coefficiente di prestazione della macchina;
d) la portata di acqua refrigerata prodotta.
Infine, rappresentare il ciclo sul piano p-h.
2
V C M
4 1
EVAPORATORE
0.01 s nonrichiesta 0.01
5 6
Anche il fluido refrigerante è acqua. L’acqua refrigerante entra come vapore saturo
ad una pressione di 0.01 bar in un compressore adiabatico (avente η is = 0.8 ) e viene
compressa fino ad una pressione di 0.07 bar ; entra quindi in uno scambiatore in cui
viene desurriscaldata e condensata isobaricamente, cedendo calore all’ambiente
esterno ed uscendo in condizioni di liquido saturo. Il liquido subisce quindi una lami-
nazione in una valvola fino alla pressione iniziale e passa poi nell’evaporatore ritor-
nando alle condizioni di vapore saturo; l’altro lato dell’evaporatore è percorso
o o
dall’acqua da raffreddare, che passa da 27 C alla temperatura desiderata di 10 C .
a) Completare le tabelline relative alle proprietà termodinamiche dei punti 1, 2, 3 e 4.
b) Calcolare il coefficiente di prestazione.
J
Altri dati: c p, H2O = 4186 ----------------
o
.
kg ⋅ C
7. Un compressore adiabatico comprime m· a = 720 kg ⁄ h di aria da 100 kPa e
12°C a 800 kPa . Se il rendimento isentropico del compressore è η is = 0.8 ,
determinare a) la temperatura di uscita dell’aria e b) la potenza interna assorbita
dal compressore.
8. Un compressore adiabatico riceve 3 kg/s di aria a 102 kPa, 288 K con velocità di
120 m/s. L'aria abbandona il compressore alla velocità di 135.74 m/s. Sapendo
che il compressore assorbe un potenza di 101.52 kW ( η m = 0.98 ) e che lavora
con rendimento politropico pari a 0.9, determinare: a) temperatura di mandata; b)
pressione di mandata; c) rendimento isoentropico.
8. Una portata m· = 0.05 kg/s di refrigerante R12 a 140 kPa e -20 °C viene com-
presso fino alle condizioni di 800 kPa e 50 °C in un compressore adiabatico di
una macchina frigorifera. Il refrigerante esce dal condensatore a 720 kPa e 26 °C
e viene laminato fino a 150 kPa. Determinare (a) la potenza termica rimossa dallo
spazio refrigerato e la potenza assorbita dal compressore, (b) il rendimento isen-
tropico del compressore e (c) il coefficiente di prestazione della macchina.
9. Un compressore adiabatico comprime m· = 720 kg ⁄ h di aria da 100 kPa e
a
kJ kJ
p f = 4.241 kPa e l’isentropica s f, is = s e = 7.2 ----------- : si legge h f, is = 2180 ------ .
kg K kg
Dalla definizione di rendimento isentropico di una turbina (nelle ipotesi classiche di
q e = 0 , Δe c = Δe g = 0 ):
t he – hf
η is = -------------------
-
h e – h f, is
si ricava l’entalpia del punto f e quindi la potenza sviluppata (hp: q e = 0 ,
Δe c = Δe g = 0 ):
t kJ kJ kJ
h f = h e – η is ⋅ ( h e – h f, is ) = 3540 ------ – 0.85 ⋅ ( 3540 – 2180 ) ------ = 2384 ------
kg kg kg
kg kJ
P = m· ⋅ l i = m· ⋅ ( h e – h f ) = 166.67 ------ ⋅ ( 3540 – 2384 ) ------ = 192.6 MW
s kg
Se la temperatura di condensazione diventa T F = 40 °C , allora la pressione di con-
densazione diventa p F = 7.375 kPa e dal diagramma di Mollier risulta
kJ
h F, is = 2240 ------ ; i l p u n t o F is s i t r o v a a l l ’ i n t e r s e z i o n e t r a l ’ i s o b a r a
kg
kJ
p F = 7.375 kPa e l’isentropica s F, is = s e = 7.2 ----------- (il punto di inizio espan-
kg K
sione e , infatti, non è cambiato).
t kJ kJ kJ
h F = h e – η is ⋅ ( h e – h F, is ) = 3540 ------ – 0.85 ⋅ ( 3540 – 2240 ) ------ = 2435 ------
kg kg kg
kg kJ
P' = m· ⋅ ( h e – h F ) = 166.67 ------ ⋅ ( 3540 – 2435 ) ------ = 184.1 MW
s kg
Water
3800
4000 kPa
3600 e
3400
3200
4.241 kPa
h (kJ/kg)
3000
2800
7.375 kPa
2600
f
2400 F
f,is 0.9
2200
F,is
0.8
2000
4.5 5.5 6.5 7.5 8.5 9.5
s (kJ/kg-K)
8.
Soluzione
Dalla definizione di rendimento meccanico:
P i = η m ⋅ P a = 0.98 ⋅ 101.52 kW = 99.49 kW
kJ
Pi 99.49 -----
kJ
s- = 33.163 -----
l i = ----·- = -------------------- -
m kg kg
3 ------
s
Dal primo principio per un sistema aperto q e + l i = Δh + Δe c + Δe g trascurando la
variazione di energia gravitazionale e ricordando che per un gas vale Δh = c p ⋅ ΔT
2 2
c2 – c1
si ha: l i = c p ⋅ ( T 2 – T 1 ) + ---------------
2
2 2
2 2
⎛ 135.74 m ----⎞ – ⎛ 120 ----⎞
m
– c2 c1 J ⎝ s ⎠ ⎝ s⎠
l i – --------------- 33163 ------ – -------------------------------------------------------------
kg
2 - = 288 K + ------------------------------------------------------------------------------------------
2
T 2 = T 1 + ------------------------ - = 319 K
cp J
1004.5 -----------
kg K
Per una trasformazione di compressione, nelle ipotesi di q e = Δe c = Δe g = 0 , la
relazione che lega il rendimento idraulico con l’esponente n della politropica è:
n
------------
n–1
η y = ------------
γ -
----------
γ–1
n γ 1.4
Si ricava ------------ = η y ⋅ ----------- = 0.9 ⋅ ---------------- = 3.15 e quindi n = 1.46 .
n–1 γ–1 1.4 – 1
Dall’equazione di una trasformazione politropica nella forma che lega pressione e
n–1
------------
T p n
temperatura: ----2- = ⎛ ----2-⎞ si ricava la pressione alla mandata del compressore:
T1 ⎝ p 1⎠
n
------------
T n–1 319 K 3.15
p 2 = p 1 ⋅ ⎛ ----2-⎞ = 102 kPa ⋅ ⎛ ---------------⎞ = 141 kPa
⎝ T 1⎠ ⎝ 288 K⎠
Nelle stesse ipotesi, il rendimento isentropico vale:
γ–1 1.4 – 1
----------- ----------------
⎛p
γ kPa 1.4
----2-⎞ ⎛ 141
-------------------⎞
⎝ p 1⎠ ⎝ 102 kPa⎠
η is = ------------------- = --------------------------------------- = 0.895
n–1 1.46 – 1
------------ -------------------
p
⎛ ----2-⎞
n 141 kPa
⎛ -------------------⎞
1.46
⎝ p 1⎠ ⎝ 102 kPa⎠
:
9.21%
Capitolo 3 Richiami di termochimica: temi d’esame
CO 2
1. Determinare la dosatura e l’eccesso d’aria in base all’analisi dei prodotti della
CO 0.61%
combustione dell’ottano C 8 H 18 con la composizione volumetrica percentuale dei
O2 7.06% gas combusti anidri riportata a lato.
83.12% 2. Il biogas recuperato da una discarica di rifiuti ha una composizione in volume,
N2
semplificata, di 65% di CH4 e 35% di CO2. Calcolare il potere calorifico inferiore
e superiore alle condizioni standard di riferimento.
3. Calcolare il potere calorifico superiore e inferiore dell’ottano gassoso C 8 H 18 alle
condizioni di riferimento standard.
4. Un combustibile gassoso composto per 80% da metano, 15% azoto e 5% ossigeno
(su base molare) viene bruciato con aria. L’analisi volumetrica dei gas combusti
anidri fornisce 3.36% di CO2, 0.09% di CO, 14.91% di O2 e 81.64% di azoto.
Determinare la dosatura.
5. Un gas naturale ha la seguente composizione molare:
• 90.8% CH4
• 5.6% C2H6
• 2.7% C3H8
• 0.9% C4H10
Determinare la dosatura stechiometrica e il potere calorifico inferiore.
6. Determinare la dosatura stechiometrica, il potere calorifico inferiore e superiore
dell’alcool metilico CH 3 OH .
7. Un gas combustibile presenta la seguente composizione molare: 65% di CH 4 , 8%
di H 2 , 18% di N 2 , 3% di O 2 e 6% di CO 2 . Il gas viene bruciato completamente
con la quantità stechiometrica di aria. Determinare la dosatura e il potere calori-
fico inferiore.
kJ
8. Una macchina termica utilizza gas naturale come combustibile ( H i = 47450 ------ ,
kg
η b = 0.99 , T b = 25 °C ); l’aria comburente è introdotta alla temperatura
T a = 25 °C . Sapendo che l’impianto, adiabatico verso l’esterno, fornisce una
potenza meccanica P u = 15 MW ( η m = 0.97 ) e che scarica la portata di gas
kg
combusti m· g = 50 ------ a T g = 485 °C , determinare:
s
a) la portata di combustibile consumata;
b) la dosatura.
Si supponga ora di inserire a valle della macchina termica uno scambiatore di calore
al fine di recuperare parte del calore scaricato con i gas combusti per produrre acqua
calda a T mand = 90 °C da inviare ad un’utenza termica che la restituisce a
T rit = 70 °C . Nell’ipotesi di raffreddare i gas combusti fino alla temperatura
T g' = 150 °C , calcolare:
c) la potenza termica recuperabile;
d) la portata di acqua calda inviata all’utenza.
J kJ
Altri dati: calore specifico dei gas combusti c pg = 1147 ----------- , c p, H2O = 4.2 ----------- .
kg K kg K
9. Una macchina termica fornisce una potenza utile di 1165 kW. L’aria é aspirata
alle condizioni p a = 100 kPa e T a = 25 °C . La portata di gas combusti, scari-
cati dalla macchina alla temperatura di T g = 410 °C e alla pressione di
3
m
p g = 105 kPa , è di 254 --------- .
min
∑N ∑N
0 0
H = R ⋅ ( hf )R – P ⋅ ( hf )P
Potere calorifico inferiore:
0 0 0
H i = 1 ⋅ ( h f ) C8H18, g – 8 ⋅ ( h f ) CO2 – 9 ⋅ ( h f ) H2O, g
Sostituendo i valori delle entalpie di formazione molari, si ricava:
kJ kJ kJ kJ
H i = 1 ⋅ ⎛ – 208500 ------------⎞ – 8 ⋅ ⎛ – 393509 ------------⎞ – 9 ⋅ ⎛ – 241818 ------------⎞ = 5115934 ------------
⎝ kmol⎠ ⎝ kmol⎠ ⎝ kmol⎠ kmol
Similmente per il potere calorifico superiore:
0 0 0
H s = 1 ⋅ ( h f ) C8H18, g – 8 ⋅ ( h f ) CO2 – 9 ⋅ ( h f ) H2O, l
kJ kJ kJ kJ
H s = 1 ⋅ ⎛ – 208500 ------------⎞ – 8 ⋅ ⎛ – 393509 ------------⎞ – 9 ⋅ ⎛ – 285830 ------------⎞ = 5512042 ------------
⎝ kmol⎠ ⎝ kmol⎠ ⎝ kmol⎠ kmol
Volendo (non è necessario farlo), si può passare al potere calorifico massico
H- dove M è la massa molecolare del combustibile:
ricordando che H = ------ b
Mb
kg kg
M b = ( 8 ⋅ 12 + 18 ⋅ 1 ) ------------ = 114 ------------
kmol kmol
kJ kJ
Hi 5115934 ------------ Hs 5512042 ------------
kmol kJ kmol kJ
H i = ------- = ----------------------------------- = 44876.6 ------ , H s = ------- = ----------------------------------- = 48351.2 ------
Mb kg kg M kg kg
114 ------------ b 114 ------------
kmol kmol
Temperatura ambiente 15 °C
Potenza utile 2 MW
Temperatura ambiente 25 °C
2 C 3
Temperatura uscita compressore 310 °C
Temperatura ambiente 25 °C
I gas scaricati dalla turbina a gas vengono inviati in uno scambiatore di calore (gene-
ratore di vapore a recupero) al fine di produrre vapor d’acqua saturo e secco a 0.8
MPa da inviare all’utenza termica. Sapendo che i gas combusti vengono scaricati al
camino a 140°C e che l’utenza termica restituisce la condensa a 80°C, calcolare la
potenza meccanica generata, il consumo specifico di combustibile e la portata di
vapore prodotta.
2. Un impianto motore a gas cogenerativo è costituito da un turbogas con caratteri-
stiche:
Rapporto di compressione 14
e da uno scambiatore di calore tra i gas di scarico della turbina e l’acqua calda, pres-
surizzata a 4 bar, che va all’utenza termica.
La portata d’acqua è pari a 1200 m3/h. Il ritorno dall’utilizzazione (impianto di riscal-
damento) è a 72.5°C. L’impianto di cogenerazione è in grado di elevare questa tem-
peratura fino a 76°C.
Determinare: 1) la temperatura dei gas all’uscita dello scambiatore 2) il rendimento
globale dell’impianto 3) l’indice di utilizzazione del combustibile.
[acqua calda: cp = 4.2 kJ/kgK, gas combusti c’p = 1.,15 kJ/kgK]
3. In un impianto a vapore a ricupero totale il generatore produce 200 t/h di vapore a
50 bar e 500°C . Sono estratte 100 t/h di vapore a 5 bar e le rimanenti a 1 bar. La
condensa del vapore utilizzato a fini di riscaldamento viene rinviata in caldaia. Le
turbine fra cui avviene la prima estrazione hanno lo stesso rendimento isentropico