Académique Documents
Professionnel Documents
Culture Documents
“Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 2 DCB Brescia”
MUSEKE - 2 MUSEKE - 3
“La carità che uccide”
s c a ffale
lo
DAMBISA MOYO, La carità che uccide, Rizzoli, Milano 2010
G li aiuti elargiti dai rato per due anni alla Banca Mondiale; ha pite è di un dollaro al giorno, ed è più bas- care una così grave arretratezza. Il deno- critica anche su questo argomento (solo il governative: nella seconda parte del testo,
governi occidentali poi conseguito un master ad Harvard ed un so di quanto non fosse negli anni Settanta, minatore comune tra gli Stati dell’Africa 20% delle somme raccolte raggiunge dav- il cui titolo (“Un mondo senza aiuti”) riba-
ai Paesi dell’Africa successivo dottorato a Oxford. quando fu varato un ingente programma subsahariana è in realtà essenzialmente la vero la popolazione). Oggetto della stron- disce inequivocabilmente la sua posizione,
subsahariana non soltanto Si è sempre occupata dell’analisi del proble- internazionale specificamente mirato a dipendenza dagli aiuti economici interna- catura dell’economista africana sono gli l’autrice individua una serie di contromisu-
non sono utili alla crescita ma dello sviluppo economico, e questo suo combattere la povertà dei Paesi del Sud del zionali, che ha instaurato un vero proprio aiuti governativi elargiti in via sistematica, re, che a suo giudizio costituiscono l’unica
economica e sociale di que- primo libro costituisce una sintesi conclu- mondo. modello economico, che sembra oggi indi- o da governo a governo (bilaterali) o dalla strada percorribile dai Paesi africani per ri-
sti Stati, ma sono senza alcun siva dei suoi studi e delle sue riflessioni in Quasi il 50% dei poveri del mondo vive in scutibile. L’enorme quantità di denaro ri- Banca Mondiale ai vari Stati (multilatera- sollevarsi dalla loro situazione di grave infe-
dubbio dannosi; anzi, sono la merito. questa regione, e la situazione appare in versatasi sull’Africa nei decenni trascorsi ha li): entrambi possono essere concessi sotto riorità economica, «disintossicandosi dalla
causa fondamentale che im- Il saggio, ampiamente documentato, pren- costante peggioramento. L’aspettativa di progressivamente peggiorato la situazione: forma di prestiti concessionali (a basso in- dipendenza»: se gli aiuti venissero conge-
pedisce l’avvio di un proces- de l’avvio da una considerazione di fondo: vita non è migliorata, il tasso di alfabetiz- ha arricchito governi dittatoriali, fomenta- teresse e con tempi di restituzione molto lati o progressivamente ridotti, secondo un
so di autentico sviluppo: è questa la tesi di l’attuale disastrosa situazione economica zazione è diminuito rispetto al 1980, gli to la corruzione, finanziato un’inefficiente lunghi) o sotto forma di sovvenzioni, ov- piano preciso, i governi africani, costretti
fondo sostenuta dall’economista africana del continente africano appare in striden- indicatori sanitari registrano situazioni a non contare più su un appoggio econo-
Dambisa Moyo in un libro recentemente te contraddizione con gli ingenti aiuti preoccupanti… tutto questo mentre alcuni mico a tempo sostanzialmente indetermi-
edito da Rizzoli, dal titolo inquietante: “La economici che i vari Stati hanno ricevuto, Stati extraeuropei (innanzitutto la Cina, nato, dovrebbero individuare altre fonti di
carità che uccide”. dal secondo dopoguerra ad oggi. L’autrice ma anche, ad esempio, il Brasile, l’India e finanziamento: innanzitutto inserirsi nei
L’autrice – che la rivista “Time” ha incluso riconosce sette fasi in quella che polemica- la Corea del Sud) stanno attraversando una mercati obbligazionari internazionali; in
nel 2009 tra le 100 persone più influenti mente definisce “la favola degli aiuti”, scan- fase di crescita notevole dal punto di vista secondo luogo incoraggiare i Paesi stranieri
del pianeta - è nata nello Zambia; i suoi dite di decennio in decennio: partendo economico, con un incremento del prodot- ad investire nel continente africano, sull’e-
genitori sono stati tra i primi laureati afri- dalla Conferenza internazionale tenutasi to interno lordo pari a quasi il 10% l’anno; sempio della Cina, che è citata dall’autrice
cani e occupano oggi posizioni di rilievo in nel 1944 a Bretton Woods, in America, che in conclusione: «l’Africa non sta soltanto come un esempio di lungimiranza, per aver
ambito economico e culturale: la madre è ha condotto alla nascita del Fondo mone- tendendo verso il basso: sta completamente colto con grande acutezza le immense po-
presidente di una tra le principali banche tario internazionale, della Banca Mondiale scollegandosi dal resto del mondo». L’a- tenzialità del territorio africano.
del Paese, il padre docente universitario e dell’Organizzazione internazionale per spetto più paradossale di questa situazione Nel saggio vengono individuate altre due
e impegnato nel settore delle comunica- il commercio, fino «all’odierna ossessio- è che una simile catastrofe umanitaria av- vie maestre per lo sviluppo dei Paesi afri-
zioni radiotelevisive, nonché dirigente di ne per gli aiuti come unica soluzione alla viene nonostante che gli Stati dell’Africa cani: i governi dovrebbero impegnarsi a
un’organizzazione anticorruzione. Dam- miriade di problemi dell’Africa». Un aiuto subsahariana abbiano ricevuto nell’arco incrementare il commercio, partendo dai
bisa Moyo ha pertanto potuto godere di sistemico (ben diverso dal piano Marshall di sessant’anni «una valanga di aiuti», di prodotti agricoli; rinnovare le strutture
una posizione privilegiata di osservazione o dalla rivoluzione verde in India, che era- gran lunga superiori a quelli ottenuti dalle economiche, sia attuando iniziative “mi-
della realtà africana. La sua formazione in no progetti a breve termine, con obiettivi nazioni dell’Asia o dell’America latina: ol- crofinanziarie”, ovvero concedendo prestiti
ambito economico è però interamente oc- precisi), che ha contribuito a rafforzare una tre mille miliardi di dollari. solidali ai cittadini più poveri, sul modello
cidentale: dopo esser stata costretta in pa- povertà sistemica, depotenziando le risorse Quali sono le cause di questa situazione? di quanto è stato realizzato nel Bangla-
tria a interrompere gli studi universitari in interne di un intero continente. Indiscutibilmente i Paesi africani soffro- burocrazia, potenziato gli armamenti, ag- vero elargizioni a fondo perduto. desh dalla Grameen Bank, sia agevolando
chimica per un colpo di Stato, si è laureata Oggi l’Africa subsahariana è la regione più no – sia pure in modi e misure diversificati gravato le differenze sociali ed i contrasti Essi, a giudizio dell’autrice, sono comun- le rimesse degli emigrati africani nei Paesi
in economia a Washington, dove ha lavo- povera del modo. Il reddito medio pro-ca- - di una serie di gravi problemi: mancan- interni, intercettando solo in minima parte que deleteri, in qualunque forma vengano d’origine e incoraggiando i cittadini a inse-
za di materie prime e risorse naturali (ma gli autentici bisogni della popolazione, im- elargiti, così come del tutto negativo è a suo rire i loro risparmi, custoditi privatamente,
alcuni Stati ne sono in realtà ricchi, e nel possibilitata a servirsi del denaro ricevuto giudizio il “mito” culturale ad essi sotteso: entro il circuito bancario, sull’esempio di
complesso il continente africano ha enormi - prestato o elargito a fondo perduto - per l’idea che i Paesi occidentali abbiano l’ob- quanto attuato in India.
potenzialità); una posizione geografica sfa- dare consistenza ad un processo di crescita bligo morale di aiutare i Paesi africani tra- Le critiche rivolte da Dambisa Moyo all’at-
vorevole (ma alcuni Paesi hanno sbocco al autonoma, sul piano economico e sociale, mite elargizioni di denaro. Un mito sempre tuale sistema di aiuti ai governi africani pos-
mare); il colonialismo, che ha determinato che sia in grado di rendere queste nazioni più radicato, degenerato nell’ultimo decen- sono forse apparire troppo drastiche, e in
una pesante eredità: corruzione dei gover- progressivamente protagoniste del proprio nio in una vera e propria industria dell’aiu- certa misura utopistiche le strategie sugge-
ni, mancata formazione di una classe diri- sviluppo: «l’inconveniente del modello di to, in una sorta di spettacolarizzazione (che rite; inoltre l’apprezzamento per il modello
gente adeguata, aggravarsi delle diversità dipendenza dagli aiuti è proprio che l’Afri- ha trovato il suo apice nei concerti di Live cinese presenta aspetti discutibili, almeno
etniche, con conseguenti scontri all’inter- ca viene sostanzialmente tenuta in un per- Aid), con la quale l’autrice polemizza dura- sul piano politico; tuttavia non si può non
no della popolazione (ma neppure queste petuo stadio infantile», afferma la Moyo. mente, ritenendo che certe eclatanti inizia- concordare con l’autrice quando, a conclu-
ultime sono di per sé una giustificazione In realtà l’autrice non si riferisce a tutte le tive obbediscano al desiderio di pubblicità sione del suo saggio, afferma che «il vico-
sufficiente del mancato sviluppo, dato che possibili forme di aiuto internazionale: nel di grandi star internazionali occidentali lo cieco in cui si trova l’Africa richiede un
in alcuni Stati, come il Botswana, gruppi libro non affronta il tema degli aiuti in caso più che ad una effettiva volontà di aiutare nuovo livello di consapevolezza, un mag-
diversi convivono pacificamente). di emergenze e catastrofi, che sono sicura- il continente africano, salvaguardandone le gior grado di innovazione, e una generosa
A giudizio dell’autrice, nessuno di questi mente indispensabili, né prende in esame peculiarità culturali e la dignità. dose di onestà riguardo a che cosa è utile e
fattori e neppure la concomitanza di tutte le donazioni effettuate dalle organizza- Il saggio di Dambisa Moyo non si esaurisce che cosa è inutile per il suo sviluppo».
queste situazioni di crisi, quale si verifica zioni non governative a singoli enti, pur in una documentata dimostrazione dell’i-
in alcuni Stati, possono di per sé giustifi- esprimendo una posizione sostanzialmente nefficacia delle sovvenzioni economiche Maria Grazia Stella
MUSEKE - 4 MUSEKE - 5
Grazie di cuore
Sandrina frequenta la scuola elementare. Suor Cecilia traduce la lettera che la bambina ha scritto piangendo
Progetto Nderanseke 2011
Carissimi amici e insegnanti,
Non ho parole per ringraziare voi che
avete voluto aiutarmi a crescere.
Le Suore sempre pronte ad incoraggiarci.
Cibi e cure mediche, vestiti e varie, tutto
veniva dalle suore. Mia nonna non
poteva. Le Suore cercavano cose buone,
I ragazzi che Museke ha complessivamen-
te aiutato a crescere nel giro di dieci anni
sono 507.
Gli attuali in adozione sono circa 350, nu-
mero che si mantiene stabile perché alcune
Mi dicono che quando sono nata, il mio lei non le prendeva. Soffriva. L’anno nuove famiglie adottanti compensano quel-
padre, che era giovane, avendo avuto un scorso, le Suore hanno portato la nostra le che non si sono sentite di ricominciare
debito per un terreno, è sparito. NON cara nonna nella città lontana e dopo l’adozione con un nuovo bambino, dopo
è più ritornato e non lo conosco. La mia due mesi, ce l’hanno riportato e ci hanno averne già accompagnato uno nel suo cam-
mamma se n’è andata ed io sono rimasta chiamato per il funerale. Abbiamo mino di crescita.
con la mia nonna con la mia sorella Alice. troppo pianto. A scuola faccio fatica, e ho Parecchi ragazzi in adozione sono già gran-
La mia nonna ha fatto di tutto per farci ripetuto la classe. Ricordo sempre la mia dicelli, il tempo passa così velocemente che,
crescere e poi ha avuto un cancro ed è nonna che amavo tanto, si chiamava come succede ai nostri figli, ce li vediamo
stata malata tanti anni. Noi dovevamo, Maddalena. in un baleno già adolescenti. Anche questi
piccole, andare ad attingere l’acqua Ora viviamo con la mia mamma che ragazzi sono cresciuti e le fotografie che suor
nella valle e cercare la legna. Le suore ci ha accolto nella sua capanna ed ha Cecilia ci invia, fotografie finalmente belle
ci davano il cibo e accompagnavano la avuto altri due bimbi non con lo stesso (non più fotocopie), li rappresentano con i
nostra cara nonna dal medico. Qualche padre. Mi dicono che mia mamma e i loro visi intensi, a volte seri, a volte sorridenti,
volta abbiamo dormito senza mangiare, suoi piccolini hanno l’AIDS. Aspetto a volte birichini, in buona salute, con abbi-
quando pioveva e non avevamo la legna, altre lacrime, perché so che la malattia gliamenti quasi sempre adeguati. media, i ragazzi se non possono continuare Una cinquantina di piccoli bimbi orfani
e la Suore ci offrivano cibo pronto per è mortale. Ma le Suore continuano ad Un buon numero ha 15-16 anni e per moti- a studiare a volte rischiano di finire nuo- o semiorfani, che Museke ha in adozione,
noi e per la nonna. Negli ultimi tempi, incoraggiarmi e mi amano. Anche la vi vari, già accennati in altre occasioni, deve vamente sulla strada e ha chiesto in modo sono ospitati nell’orfanotrofio Nazareth di
mia nonna aveva dolori forti e non mia mamma mi vuole bene. Finisco concludere la scuola elementare. Altri con accorato il nostro sostegno per permettere Mutwenzi. Lì ricevono cure adeguate e una
mangiava e a noi si stringeva il cuore e piangendo. un iter scolastico più “regolare” frequentano loro di continuare gli studi medi e superiori. buona alimentazione e potranno rimanere
non prendevamo niente e piangevamo. Sandrina la scuola media. Per tutti però sarebbe ne- Già numerose famiglie stanno continuando fino al compimento del sesto anno, quando
cessario poter continuare gli studi. l’adozione con quest’ottica: vedere i “loro verranno affidati al padre o ai parenti.
Sappiamo che il loro avvenire si prospetta ragazzi” al traguardo finale. Il progetto Gateka, adozione di bimbi disa-
difficile e con pochissime aspettative. Coloro che non riescono in modo sufficien- bili, è a quota 14. Generose quelle famiglie
Alcuni , come già comunicato, sono stati te negli studi impegnativi sono indirizzati che con 1 euro al giorno (365 annuali) aiu-
MUSEKE - 6 MUSEKE - 7
Diamo due mani alla provvidenza
DONA IL Anche quest’anno è possibile destinare il 5 per mille dell’imposta sul reddito
all’Associazione Museke Onlus: un gesto che non costa nulla ma che
ci permetterà di realizzare i nostri progetti in corso.
Come fare per devolvere il tuo 5 per mille all’associazione Museke Onlus
1. Compila la scheda CUD o il modello 730 o il modello Unico;
2. Firma nel riquadro indicato come “Sostegno del volontariato...”;
m i l l e
3. Indica nel riquadro il codice fiscale di Museke: 98013970177
Quest’anno vogliamo in modo particolare incoraggiare coloro che hanno intrapreso un per-
corso universitario, con l’augurio che possano concludere con successo ciò che hanno scelto.
MUSEKE - 8