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INTERVENTO AL SEMINARIO DI

AGGIORNAMENTO SULLA
METODOLOGIA OPERATIVA
GIOCARE CON IL TEMPO NELLO SPAZIO
Raffaele Di Pasquale ordinario di educazione fisica
ed allenatore professionista di prima categoria
LA METODOLOGIA OPERATIVA

INTERAZIONE DINAMICA DELLE CATEGORIE


DI SPAZIO E TEMPO
DEL SINGOLO E DEL SISTEMA NELLE FASI DI
GIOCO DEL CALCIO
Che cos’è il calcio?
Il calcio è un gioco semplice e facilmente comprensibile
nelle sue regole e nel suo svolgimento.
Può essere praticato da chiunque perché non esige una
particolare struttura fisica o determinate doti atletiche;
consente all’atleta un’ampia libertà di movimenti e quindi
la possibilità di esprimersi al meglio di se stesso.
Per questo il gioco del calcio è definito attività libera che
partendo da una tecnica di base comune permette a tutti
di esprimere la propria personalità ed il proprio stile;
tuttavia è un’attività incerta, legata alla legge del caso, di
cui è impossibile prevederne lo svolgimento.
Filosoficamente il calcio è un’avventura
sempre nuova e piena d’interesse che
può diventare spettacolare; è un’attività
del presente, del qui ed ora, perché il
giocatore deve agire in riferimento alla
situazione del momento facendo appello
alle conoscenze ed alle competenze
acquisite.
Il calcio piace:
- Perché è un gioco;
- Può essere praticato da tutti;
- E’ un’attività libera;
- E’ un’avventura;
- E’ un’attività di continua sperimentazione.
LA COMPLESSITA’ DEL GIOCO

Aspetti motori Aspetti tecnici

Gioco

Aspetti tattici Aspetti mentali


Le quattro aree della prestazione calcistica:

-la tecnica ;

- la tattica (la comprensione di cosa fare e


cosa non fare)

-la preparazione fisica (capacità


coordinative e condizionali);

- la condizione psico-sociale
(comportamenti).
-La tecnica e la tattica: sono gli strumenti del
mestiere, quanto migliori saranno tanto più
efficaci, utili e sorprendenti saranno i risultati
raggiunti.

- La condizione fisica: le abilità non sono


realizzabili se non sono accompagnate da
una buona condizione fisica.
-- La condizione psico-sociale: saper
gestire le situazioni competitive, saper stare
all’interno di un gruppo (squadra),
accettando le diversità (abilità,
comportamenti, capacità fisiche, esperienze
…..) collaborare per il raggiungimento dello
scopo comune ; avere la cultura della
squadra, mostrare disponibilità al lavoro ed
al sacrificio, essere leale, onesto ed un
esempio positivo in termini educativi.
LA COMPLESSITA’ DEL SINGOLO
L’UNITA’SIGNIFICATIVA
Unità significativa
Unità:tutt’uno
Significativa :diversità

Tattica Personalità:
Fisico
individuale senso di
Tecnica di base morfologico e appartenenza
Presenza motorio:
Rapporto con la dell’avversario curiosità
palla - condizionale
Fase possesso attenzione
Principi: punti di - coordinativo
osservazione per Fase non motivazione
capire l’errore di possesso aiuto e
esecuzione disponibilità
Tecnica
di base
Col
calciare Rice condu po
vere zione contr
di asto Rimessa
test
Tecnica
laterale
a del
portiere
Tattica
Individuale
Fase possesso

smarcamento Controllo e dribbling passaggio tiro


difesa della
palla
Tattica
Individuale
Fase non
possesso

Presa di Intercettamento Difesa della


posizione marcatura
Ed anticipo contrasto porta
INTERAZIONE DINAMICA
DEL GIOCO DEL CALCIO

Fase Fase non


possesso possesso
LA TRANSIZIONE: tempo di passaggio
da una fase all’altra
Transizione
positiva

Transizione
negativa
LA METODOLOGIA OPERATIVA
ha per scopo la crescita del calciatore e del gruppo intesi in tutte le dimensioni:
cognitiva, emotiva e relazionale, attraverso una puntuale attenzione al calciatore
persona quale protagonista del processo di allenamento.
LINEE GUIDA
• Particolare riguardo agli stili cognitivi individuali;
• Profondo rispetto dei ritmi di apprendimento personali;
• Continua sollecitazione della libera ed autonoma iniziativa attraverso
l’educazione, l’affinamento ed il consolidamento delle categorie Spazio-Tempo.
Tale modo di procedere vede l’allenatore interagire coi calciatori assumendo il
ruolo di mediatore tra essi ed i saperi che insegna.
In questa opera si avvale di tutte le strategie attive ciascuna da utilizzare a seconda
del contesto e della situazione.
Per ognuna di esse si devono conoscere vantaggi e svantaggi.
PRINCIPI DELLA
METODOLOGIA OPERATIVA
• Specificità dei costrutti di spazio e tempi di gioco premessa
ed al tempo stesso essenza del gioco ;
• La prestazione calcistica è un’interazione continua tra
aspetti organico-funzionali, coordinativi, tecnico-strategici
ed emozionali;
• Realizzazione di una maggiore efficacia dell’allenamento in
virtù di una sollecitazione motivazionale superiore perchè
l’obiettivo tattico è sempre perseguito;
• Coniugazione e combinazione di abilità specifiche e di
capacità motorie;
• Gestione dell’intensità del lavoro a seconda delle
dimensioni del campo, del numero dei partecipanti, delle
regole di gioco;
OVVERO:

• Un processo quindi complesso, che è la


risultante di molti fattori interagenti:
• elementi cognitivi, affettivi, socioculturali,
esperienziali del singolo e del gruppo;
• didattici;
• organizzativi.
PROCESSO PEDAGOGICO-DIDATTICO

Processo
“insegnare” Conoscenze e competenze tecnico tattiche

Processo
“apprendere ” Calciatori

Processo
“formare” Allenatore
INTERAZIONE OPERATIVA

SEDUTA
OPERATIVA DINAMICA
INTERATTIVA OPERATIVA

TIPO DI
GRUPPO
INTERAZIONE DIDATTICA

Insegnamento
Interazione fra allenatore e calciatori

Apprendimento

Situazione didattica
Caratterizzazione Caratterizzazione
Calciatori
Tecnico tattica sociale
Allenatore
Metodo Contenuti Stile
comunicativo
Clima Educativo
Organizzazione Qualità
Ambiente
dei contenuti dell’interazione
INTERAZIONE DEI PRINCIPI
DELLE DUE FASI DI GIOCO
“ORGANIZZARE LE CATEGORIE”

SMARCAMENTO-RICEZIONE- PRESA DI POSIZIONE MARCAMENTO


PASSAGGIO ANTICIPO ED INTERCETTAMENTO

DRIBBLING-TIRO CONTRASTO E DIFESA DELLA PORTA

SCAGLIONAMENTO E SCAGLIONAMENTO ED
MOBILITA’ AZIONE RITARDATRICE

AMPIEZZA E PROFONDITA’ EQUILIBRIO E CONCENTRAZIONE

IMPREVEDIBILITA’ CONTROLLO E CAUTELA


COMUNICAZIONE OPERATIVA

S1

S2

Allenatore/calciatore non più solo ‘emittente’ e


‘ricevente’, né unicamente ‘locutore’ e ‘allocutore’
bensì co-enunciatori caratterizzati sui piani
biologico, storico, sociale, culturale, generazionale,
organizzativo, emotivo. …
LE CONDIZIONI DELL’APPRENDIMENTO

Organi di
Senso
esterocettivi

Sistema
Nervoso
memorizzazione
Attivo ed
intelligente

Calciatore
ed
Corrispondenza
ambiente Significazione
strutturale emotiva

Meccanismo
Interesse e
Assimilativo:
desiderio
autoregolazione
L’apprendimento significativo esprimibile in sette concetti
(Jonassen 1995)

Attivo
Costruttivo Collaborativo

Intenzionale

Conversazionale

Contestualizzato Riflessivo
METODO DELL’INTERAZIONE TRA I METODI E
LEGAMI CON GLI STILI DI INSEGNAMENTO

STILE COMBINAZIONE STILE


DIRETTIVO DI STILI NON DIRETTIVO

M. Prescrittivo M. Scop. Guidata


Interazione
M. Asseg. Dei compiti M. Liber. esplorazione
Tra metodi
M. Misto M. Risol. dei problemi
SVILUPPO OPERATIVO
FASI DELLA PRIMA SECONDA TERZA QUARTA
SEDUTA

ATTIVITA’
Comprensione Selezione e relazione Intervento di Messa in rete
e previsione recupero

DINAMICA COOPERATIVA COLLABORATIVA SOCIALIZZATA COMUNITARIA


OPERATIVA

TIPO DI TUTTA LA CATENE/REPARTI COPPIE SQUADRA


GRUPPO SQUADRA ATT.+CENTROC. BLOCCHI DI
ATT.+DIFENSORI GIOCATORI DEI
DIF.+CENTROC. 3 REPARTI
OPERAZIONI DELLA SEDUTA OPERATIVA

• I fase: il lavoro viene proposto a • III fase: eventuali interventi


tutta la squadra di recupero o di rinforzo con
• Fase dell’attenzione esercizi ed esercitazioni a coppie e
per ruoli omologhi
. Fase dell’analisi

• II fase:le idee vengono selezionate e • IV fase: le idee vengono riproposte


gerarchizzate nei gruppi ( catene o nelle squadre o nei gruppi composti
reparti) o negli intergruppi da giocatori di tutti i reparti e
costituiti da elementi appartenenti diventano soluzioni condivise
a due reparti . Fase della disponibilità
. Fase della discriminazione
Nel corso di queste quattro fasi si costruisce il progetto
tattico dando significato comune ai vari e diversi segnali
visivi che diventano condivisi grazie al rispetto delle regole
di gioco.
E’ qui che prendono sostanza le entità di spazio e di tempo,
qui diventano schemi ( applicazione pratica ) le idee ed i
concetti di gioco.
Qui vengono gerarchizzati e contestualizzati i movimenti, i
passaggi, le finte, vari e combinati e messi in rete affinché
in quell’ attimo, in quella circostanza ed in quella
momentanea situazione si sia capaci di “ rubare “ tempo e
spazio all’avversario nelle fasi di gioco e nelle transizioni.
LE FASI DELLA
SEDUTA OPERATIVA
Fase 1
Esplorativa e
di scoperta
situazioni
di gioco

Fase 2
Di messa in
relazione
Partite a tema

Fase 4
Fase 3 Contestualizzazione
Recupero e/o Applicazione in
Rinforzo Partita a
Esercizi ed Seconda dello
esercitazioni schieramento
avversario
MODULAZIONE TATTICA

• Superiorità ed inferiorità numerica


• Opposizione passiva,semiattiva, attiva
• Riduzione ed adattamento dello spazio
• Limitazione dei tocchi
• Tempo compattato
• Tema tattico particolare
Le variabili
Impegno
fisico-mentale

Quantitative:
Sup.numerica
Inf.numerica

Procedurali:
Spaziali:
Numero tocchi
Dimensioni e
Tema tecnico
Geometria del
Tattico
Campo;
Tipo di
temporali
opposizione
I gruppi e le
fasi di lavoro
• FASE 1 gruppo cooperativo
• FASE 2 gruppo collaborativo
• FASE 3 gruppo socializzato
• FASE 4 gruppo comunitario

35
Gruppo cooperativo
• Catene laterali
• Catene centrali
• Reparti

36
Gruppo collaborativo
• Difesa + centrocampisti
• Difesa + attaccanti
• Centrocampisti + attaccanti

37
Gruppo socializzato
• Suddivisione a coppie e per ruoli omologhi

38
Gruppo comunitario
• Tutta la squadra
• Intergruppo con i 3 reparti

39
LE COMPETENZE DELL’ALLENATORE NUOVO

SAPERE, SAPER FARE, SAPER FAR FARE, SAPER ESSERE

UTILIZZANDO

METODOLOGIE

D’INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO DI ALLENAMENTO
GLI ELEMENTI DELLA GLI ELEMENTI DELLA
METODOLOGIA METODOLOGIA
D’INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO DELL’ALLENAMENTO

•Competenze Pedagogiche;
•Saper Motivare;
•Il Modello di Prestazione;
•Saper Osservare e Valutare;
•Evoluzione del comportamento motorio;
•Saper Programmare;
•Principi di biologia;
•Saper utilizzare metodi corretti;
•Principi di fisiologia;
•Saper costruire una didattica corretta;
•Principi dell’allenamento;
•Gli stili di insegnamento;
•Principi del carico;
•Saper Comunicare;
•Capacità motorie e loro sviluppo.
•La correzione;
•Il feedback;
•Il rinforzo.
SPAZIO E TEMPO PREMESSE ED
ESSENZE DEL GIOCO DI SQUADRA

Costruire il percorso di costruzione del gioco di squadra


attraverso le categorie di spazio e tempo individuali significa
mettere al centro del processo dell’allenamento calcistico
il giocatore inteso nella sua accezione più ampia
di “ Unità Significativa “,
cioè come colui che nella data situazione agisce e si muove in
maniera originale e personale ed in piena autonomia in base a ciò
che vede, percepisce, conosce ed interpreta attimo per attimo
per assumere una decisione consapevole.
SPAZIO E TEMPO
UNIVERSALI E GENERALI
PERCEZIONE E GESTIONE DELLO SPAZIO:
è estremamente importante nei giochi d’invasione quale è il
calcio poiché consente al giocatore nelle fasi di gioco di
intervenire sullo spazio dell’avversario.
Lo spazio viene classificato, secondo Ceciliani, in cinque
categorie fondamentali:
• spazio tecnico, distanza minima tra difensore ed attaccante;
• spazio tattico, è quello che si crea nella difesa a seguito dei
movimenti organizzati degli attaccanti;
• spazio proiettivo, è quello che il calciatore prevede di
utilizzare;
• spazio dinamico, spazio che si restringe e si allarga a seconda
delle circostanze;
• spazio topologico, spazio che l’avversario delimita con il suo
corpo.
PERCEZIONE E GESTIONE DEL TEMPO:

• l’adeguatezza delle risposte motorie e tecniche dipendono


dalla capacità di controllare e organizzare i movimenti
attraverso la regolazione dei parametri temporali: velocità,
ritmo esecutivo, ampiezza dei gesti, impulsi di forza. Le
variazioni poi delle situazioni prodotte dalle azioni degli
avversari e dei compagni di squadra possono richiedere degli
aggiustamenti temporali dei movimenti attraverso l’anticipo o
il posticipo delle risposte, l’accelerazione o il rallentamento
dei gesti, la modificazione del ritmo esecutivo. Il calciatore poi
può anche modificare le caratteristiche temporali di un gesto
tecnico indipendentemente dalle iniziative degli altri giocatori,
come nel caso delle finte per sfruttare momentaneamente il
vantaggio temporale che si viene a creare.
PERCEZIONE DELLA REAZIONE SPAZIO -TEMPORALE

• L’imprevedibilità del gioco del calcio è legata alla presenza della palla, che
rotola, rimbalza e vola con velocità e traiettorie che cambiano, fornendo
incertezza allo sviluppo delle azioni.
Nella dinamica dell’incontro di calcio, i giocatori devono percepire e
valutare le traiettorie del pallone per ricevere un cross e calciare in porta,
per calciare al volo, per colpire di testa, per intercettare un passaggio
dell’avversario, per parare.

La capacità di anticipazione motoria è richiesta ai


giocatori, come dote che consente loro di valutare in
anticipo la traiettoria della palla ed il suo impatto con
il corpo.
ORIENTAMENTO SPAZIO TEMPORALE

• È la capacità di determinare e variare la posizione ed i movimenti differenti


del corpo nello spazio e nel tempo, in relazione a punti di riferimento
definiti e noti.
Il giocatore di calcio gioca la partita spostandosi con o senza palla, in
relazione ai punti di riferimento fissi (limiti del campo), parziali (aree
ristrette d’azione) ed in funzione dei punti di orientamento mobili (palla,
compagni, avversari). Il giocatore è costretto a percepire i propri movimenti
in riferimento a variabili che caratterizzano i contesti di gioco differenti.
Questa capacità nel calcio si può chiamare anche “senso della posizione”
che permette di giocare molti palloni, grazie alla capacità di trovarsi al
posto giusto nel momento giusto.
È una delle abilità che permette di individuare potenziali giocatori di
talento. Permette agli attaccanti di individuare gli spazi liberi per smarcarsi
e ricevere la palla e capire quando può tirare in porta. In fase difensiva è
utile per il meccanismo dei movimenti dei difensori.
DIFFERENZIAZIONE SPAZIO TEMPORALE

• E’ la capacità che permette di organizzare il


movimento:
• - nello spazio;
• - nel tempo.
• E di differenziarlo su variabili:
• - spaziali;
• - temporali;
• - spazio-temporali.
RITMIZZAZIONE

• se il ritmo si può definire come l’elemento


“organizzatore” del tempo e dello spazio … la
ritmizzazione è la capacità motoria di saper
“organizzare” il movimento nel tempo e nello
spazio determinandone la successione, la
sequenzialità, la periodicità, l’ordine, le pause,
la velocità, la durata
VALUTAZIONI SPAZIO-TEMPORALI CONTINGENTI:
RUBARE SPAZIO E TEMPO ALL’AVVERSARIO
IN QUELL’ATTIMO ED IN QUELLA MOMENTANEA
SITUAZIONE
• Dov’è la palla?
• Come è?
• Come sta arrivando?
• Dove sono io ?
• Come sono disposto con il corpo?
• Dove sono e cosa fanno i miei compagni?
• E gli avversari cosa fanno?
• Siamo o no in SUPERIORITA’ NUMERICA?
• LA CAPACITA’ TATTICO-STRATEGICA DEL
CALCIATORE E DELLA SQUADRA
ATTRAVERSO IL:

GIOCARE CON IL TEMPO NELLO SPAZIO


Il comportamento tattico è uno dei fattori
che caratterizzano i giochi sportivi ed il
complesso degli sport di situazione. In tali
attività, il comportamento di ciascun
contendente, o meglio di ciascun giocatore,
ha sempre un fondamento tattico, poiché
costituisce in ogni caso il risultato di una
scelta, tra una serie più o meno vasta di
possibili soluzioni del problema che si pone
in un determinato istante di gioco.
Inoltre, ogni azione fa parte di una
sequenza temporale di situazioni, per cui
è sempre possibile riconoscere, rispetto al
momento considerato, un prima –
durante - dopo.
Diventa quindi importante l’anticipazione
della situazione, la rapidità di decisione e
la precisione tecnica.
Il calciatore , combinando tecnica e tattica,
attraverso la loro contemporanea
presenza in tutte le azioni , disegna
strategicamente l’evoluzione di ogni
singola situazione nel rispetto del progetto
di gioco.
Nella gestione delle scelte tattiche, l’obiettivo
dell’allenatore è di rendere autonomo per quanto
possibile il calciatore. La preparazione delle
partite, le tattiche che meglio si adattano alla
propria squadra e quelle più efficaci per avere la
meglio sull’avversario sono comunque delle
informazioni che dobbiamo dare alla squadra. Ma
sul terreno di gioco, anche se possiamo aiutarli
attraverso adattamenti alle opzioni di base,
dovranno trovare da soli la migliore soluzione alla
situazione di gioco, ponendoli in grado di variare
l’uso del “tempo” e dello “spazio”.
L’utilizzo efficace dello spazio e del tempo crea le
combinazioni precise di gioco
LA CLASSIFICAZIONE SPAZIALE:
-Statico/topologico;
-Dinamico/euclideo.
•spazio statico, spazio che il giocatore e l’avversario delimitano
con i propri corpi. E’ la prima percezione spaziale e riguarda i
riferimenti spaziali in relazione al proprio corpo ed a quello
dell’avversario. Tali percezioni diventano molto importanti nella
prima fase educativa perché sono facilmente rapportabili a dati
concreti. Infatti, l’avversario che si ha di fronte, con la sua struttura
fisica, delimita tali spazi in modo evidentemente percepibili ed
esperibili.
DIETRO
A ME

ALLA SPAZIO ALLA


MIA MIA
DESTRA TOPOLOGICO SINISTRA

AVANTI
A ME
AVANTI A ME E
DIETRO
ALL’AVVERSARIO

A SINISTRA SPAZIO A DESTRA


DELL’AVVERSARIO DELL’AVVERSARIO
TOPOLOGICO

AVANTI A ME
ED ALL’AVVERSARIO
LO SPAZIO DINAMICO
SPAZI CHE SI
RESTRINGONO

SPAZI CHE SI SPAZIO SPAZI CHE SI


APRONO ALLARGANO
DINAMICO

SPAZI CHE SI
CHIUDONO
SPAZIO TECNICO

SPAZIO SPAZIO
SPAZIO TATTICO
SITUAZIONALE
DINAMICO

SPAZIO PROIETTIVO
• SPAZIO TECNICO,

distanza minima tra difensore ed attaccante. Questo


spazio è molto importante perché permette al calciatore di
evitare la stretta marcatura dell’avversario e di mantenere
quel minimo di distanza in cui operare. E’ bene educare il
calciatore alla giusta percezione dello spazio tecnico in
modo che il loro movimento, in relazione all’avversario, sia
sempre vantaggioso e poco penalizzante. Ovviamente,
tanto più il calciatore è evoluto più sarà in grado di
diminuire tale distanza senza perdere la pericolosità.
Questo spazio può essere ampliato quando, con
opportune finte o cambi di ritmo, si crea un vantaggio
temporale sull’avversario ( contro movimento ), tale da
consentire la realizzazione dell’azione prevista.
•SPAZIO TATTICO,

è quello che si crea nella difesa a seguito dei movimenti


organizzati degli attaccanti. Questi con opportuni movimenti senza
palla, possono essere sfruttati per gestire la palla con assoluta
facilità. Oppure, mettere la difesa in una situazione di svantaggio,
creando tra i difensori varchi e zone incustodite in cui operare.
•SPAZIO PROIETTIVO,

è quello che il calciatore prevede di utilizzare.


E’ legato alla capacità previsionale che consente al calciatore di
anticipare le possibili azioni avversarie.
•SPAZIO SITUAZIONALE,

spazio che si restringe e si allarga a seconda delle circostanze.


Uno spazio percepito a destra di un avversario potrebbe, un
istante dopo la sua percezione, venire chiuso improvvisamente
dal movimento del diretto avversario, di un altro avversario o di un
compagno di gioco, che si muovono in esso.
NUOVI SIMBOLI

• Ricezione
• Controllo orientato
• Guida della palla
LE 7 CATEGORIE SI SPAZIO E TEMPO
della METODOLOGIA OPERATIVA
Spazio e tempo
di situazione
imprevista

Spazio e tempo
Spazio e tempo
di sistema
di reparto

Spazio e Tempo
di base

Spazio e tempo Spazio e tempo


di catena di gara

Spazio e Tempo di
ruolo
La gerarchizzazione delle Categorie
Sit.
Impr.

Gara

Spazio e tempo nel sistema

Spazio e tempo del reparto

Spazio e tempo della catena

Spazio e tempo del ruolo nelle fasi di gioco e nelle transizioni

Spazio e tempo di base


ALCUNI ESEMPI DI ESERCIZI

4 GIOCATORI SI ESERCITANO IN UN SETTORE DOVE SONO DELIMITATI 5


SPAZI, COSì COME DA FIGURA: DA’ INIZIO ALL’ESERCIZIO IL GIOCATORE A
IL QUALE SI SPOSTA IN CORSA VELOCE IN UNO DEI SETTORI OCCUPATO
DA UN ALTRO GIOCATORE ( in questo caso B ) IL QUALE SI SPOSTA A SUA
VOLTA, DANDO ORIGINE A MOVIMENTI A CATENA IN TEMPI SUCCESSIVI
UN RETTANGOLO CHE VARIA DI DIMENSIONI A SECONDA DEL
NUMERO DEI GIOCATORI (30X20 – 40X30 MT)
Dodici giocatori divisi a coppie ,un pallone per coppia; viene
occupato tutto lo spazio.
Guida della palla, contatto visivo, e passaggio al compagno che si
smarca per ricevere a seguito di un contromovimento;
TEMPI: Colui che si smarca, sul contatto visivo esegue il
contromovimento, sul piede di appoggio attacca lo spazio. Colui che
guida la palla su un tempo stabilisce il contatto visivo, e sull’arresto
esegue il passaggio
Due giocatori disposti di
spalle ai rispettivi
attaccanti si passano la
palla ad un tocco( a,b), al
fischio dell’allenatore
c
chi è in situazione di
d
ricezione effettua un
d c controllo orientato per
servire nello spazio il
a b
compagno della catena, il
quale sul controllo
orientato esegue il
contromovimento e sul
passaggio attacca lo
spazio
DUE CENTROCAMPISTI SI SCAMBIANO
LA PALLA AD UN TOCCO.
Al comando del tecnico colui che sta ricevendo effettua un controllo orientato e serve
nello spazio uno dei giocatori della catena di gioco.
A seconda di quale giocatore parte per prima il centrocampista dovrà scegliere ed
adeguare anche il tipo di passaggio:
-nella situazione in cui dovesse partire per prima l’interno esegue un passaggio
in ampiezza;
-se invece parte l’attaccante esterno lo serve in profondità ( 2 );
-Se invece si muove prima il dif. esterno esegue il passaggio dentro al campo
Dalla figura si evince che il giocatore senza palla prima di effettuare lo scatto ( b )
esegue un contromovimento ( a ) quando il centrocampista effettua un controllo
orientato(1) che precede il passaggio ( 2 ).
Di questo ne parleremo al seminario dove affronteremo sul campo i tempi di gioco e
della necessità di introdurre nella legenda tre nuovi simboli che evidenzino
3 azioni fondamentali:
- la ricezione;
- la guida della palla;
- il controllo orientato.
TEMPI DI ROTAZIONE
SULLA CATENA

b a
b
c
SINCRONIA DEI TEMPI DI SMARCAMENTO:
Il concetto di primo e secondo uomo.
Il calciatore rosso guida la palla (a), arrivato nei pressi del birillo
esegue un dribbling: A seconda del lato( b) in cui esce il primo
uomo 7 si smarca(c), e con tempi diversi ed in spazi differenti si
smarcano 9(d) e 11(e) e

c
7

a
SCELTA DELLO SPAZIO DI SMARCAMENTO
SCELTA DEL TEMPO DI SMARCAMENTO
SCELTA DEL TEMPO DI PRESSIONE ,DI ARRESTO E DI
INDIRIZZAMENTO:
Il calciatore rosso esegue diversi tempi di pressione:
dopo, contemporaneamente e prima che il giocatore azzurro
arrivi alla linea tratteggiata.
PRESA DI POSIZIONE E MARCAMENTO
Disporsi all’interno del triangolo difensivo costituito dalla
posizione della palla, dell’avversario e della porta.
TEMPO DI PRESSIONE, DI FRENATA E DI
COPERTURA
I blu si passano la palla a due tocchi, i rossi si muovono secondo le seguenti
modalità: attacco l’avversario sulla trasmissione ( piede d’appoggio ) e freno
in divaricata anteroposteriore un attimo prima della ricezione e diagonale di
copertura ( osservare i tempi di frenata )
L’ALLENATORE CHIAMA UN NUMERO CHE
CORRISPONDE AD UN VERTICE AD ESEMPIO 4, il
centrale è sempre colui che va sul pallone e i due giocatori di reparto
vanno a chiudere a triangolo verso i due lati opposti. La stessa esercitazione
può essere fatta a 4 giocatori con il secondo centrale che va ad occupare il
vertice opposto.
LA LINEA DIFENSIVA DISPOSTA COME DA
FIGURA.
I giocatori gialli di corsa, a seguito di un comando dell’allenatore,
raggiungono i cinesini rossi arrestandosi in divaricata anteroposteriore
ad 1m.di distanza da questi. Nella corsa di ritorno alla postazione iniziale
devono cercare subito l’allineamento. Il ritorno in posizione è effettuato
con una corsa incrociata e con il corpo orientato verso la palla. In questa
esercitazione simulando la posizione della palla centralmente gli esterni
ed i centrali difensivi rientrano con il corpo orientato all’interno.
La linea è disposta come in figura, di fronte ad
essa ci sono 4 delimitatori dietro ai quali stazionano 4 giocatori
ciascuno dei quali con la palla in mano.
I giocatori gialli a turno cominciando dall’esterno vanno a colpire di testa seguiti in forma
collaborativa dagli altri 3 giocatori del reparto che vanno a sistemarsi in linea e vicino ai
cinesini rossi.
TEMPI:
Il giocatore con la palla la lancia quando il corrispettivo calciatore giallo supera il cinesino
rosso;
il giocatore che va a colpire di testa stacca quando la palla raggiunge il massimo della
parabola, gli altri 3 si arrestano in divaricata antero - posteriore un attimo prima,
costituendo la diagonale e/o la piramide difensiva
Si dispongono linea di difesa e di
centrocampo. Sul rilancio del portiere verso uno dei centrocampisti
la linea difensiva sale e si arresta un attimo prima che questi controlli la palla.
Quando ciò è avvenuto la linea difensiva indietreggia, in corsa in
arretramento,e si riposiziona come alla partenza per ripetere l’esercizio non
appena il portiere rinvia. La linea difensiva si si disporrà (su stop del
centrocampista) ora in diagonale, ora in piramide, sempre su due linee di
copertura.
SCIVOLAMENTO LATERALE DELLA LINEA DIFENSIVA
Ci muoviamo quando l’avversario ha il piede d’appoggio vicino alla
palla.
Ci arrestiamo un attimo prima che l’avversario riceve.

1
POSIZIONE FINALE:
ci fermiamo un attimo prima della ricezione

2
Palla coperta/palla scoperta
L’ELASTICO DIFENSIVO:
Un attaccante punta la linea che lo accompagna retrocedendo, ad un
segnale del mister costui si gira e trasmette la palla al compagno posto di
fronte. Simultaneamente la linea avanza e si ferma un attimo prima che il
calciatore riceve la palla.
Movimento delle punte: una viene - una va
( movimento ad L ): si muove prima il giocatore più vicino alla
palla e successivamente quello più lontano
Movimento delle punte: incrocio, stesse modalità precedute
da un tempo di avvicinamento delle punte tra di loro
Movimento di uno due, regole:
chi ha la palla punta l’avversario direttamente alla figura,
cercando di avvicinarsi ad esso. Arrivato ad una distanza circa
di 1m.dall’avversario esegue lo scambio: se vuole il passaggio
di ritorno verso dx deve passare la palla verso il piede dx del
compagno, e viceversa.
Il compagno sponda deve posizionarsi in zona luce e con il dx
esegue un passaggio preciso sulla corsa del compagno.
Movimento dell’ esca: è l’azione di finta che compie il
giocatore che sta per ricevere la palla , lasciandola passare per
un eventuale intervento di un compagno dietro, il quale a
seconda delle circostanze di spazio e tempo decide quale
decisione assumere.
Nel caso posto in figura esegue un passaggio filtrante per il
compagno che ha effettuato l’esca.
1 3
4b
4a
7 3

3a 3b

1
4 2

Taglio interno dell’ala


La mezzala 10 effettua un passaggio per il mediano 4 che gioca la palla sulla mezzala
8. Questi, dopo il contromovimento della punta centrale 9, che libera lo spazio interno
per il taglio dell’ala 7 (alle spalle del difensore esterno avversario), decide se giocare
la palla su quest’ultimo o sul difensore esterno 2 andato in sovrapposizione sulla
fascia. L’ala 11 ed la punta centrale 9 effettuano un incrocio per essere pronti
all’eventuale chiusura dell’azione
2
6
6 8b
8a 5 3
7 7
10
4
8

4 1

Tagli dell’ala e inserimento del centrocampista 10


Il centrocampista centrale 4 gioca la palla sulla mezzala 8.
Il centravanti 9, dopo un contromovimento, riceve palla dalla mezzala 8. Nel
frattempo l’ala 11 fa un movimento interno senza palla. A questo punto il
centravanti appoggia la palla all’ala 11 che ha due possibilità: o servire l’ala 7
sul taglio verso l’interno o il centrocampista 10, inseritosi alle spalle del terzino
avversario.
5b
1
5 6b
6a 5a
7

4
10 2
3
4

Taglio delle ali alle spalle del punta centrale 9


Il centrocampista 8 gioca la palla sulla punta centrale 9, dopo
che questi ha effettuati un contromovimento. Il 9 gioca la palla in
appoggio sul mediano 4 che, vedendo i tagli delle ali alle spalle
della punta centrale decide chi servire. I tagli vengono effettuati
intermente o esternamente a seconda del posizionamento dei
difensori avversari.
5 4
6b
6a
3
1
10
2

Taglio della punta centrale e dell’ala opposta a piede invertito


La mezzala 8 gioca la palla nello spazio all’ala 11, liberatasi con un
contromovimento. Dopo essere entrata in possesso di palla, l’ala 11 ha la
possibilità di due giocate sui tagli effettuati in diagonale fra i difensori della punta
centrale 9 e dell’ala opposta 7.
Gioca dove vedi a due tocchi ed al colore diverso:
attenzione ai tempi del passaggio ed ai tempi del
contromovimento e dello smarcamento
ESEMPIO DI UNA
SEUTA OPERATIVA INTERATTIVA

100
Le catene laterali: 1vs.1+2vs.1
I reparti: 3vs.2
I reparti: 4vs.4 + jolly e con 6 porticine
I blocchi: difesa + attacco
Marco e copro
3vs.1: due soluzioni di passaggio
Il tempo sul cross
I tempi della collaborazione
6vs.4 a tre settori: 4vs.2+1vs.1+1vs.1
Partita a tema a 3 settori:
4vs.3+3vs.3+3vs.4
Nella Metodologia Operativa
Le sedute operative sono unità di apprendimento del processo
di costruzione della capacità tattico-strategica.
La loro configurazione è concepita deliberatamente e
manifestamente allo scopo di guidare l’attività dei calciatori
nella costruzione del sapere e di stimolare le loro capacità
operatorie.
Sono unità in quanto sono organizzate attorno a temi ben
delineati e sono organizzate con lo scopo che il calciatore
acquisisca conoscenze e abilità necessarie a trasformare le
capacità in competenze.
Il compito di apprendimento è organico e significativo.

111
Le esigenze da rispettare
1. “tematizzare” convenientemente l’obiettivo, il che vuol
dire non solo scegliere la conoscenza da impartire e da far
imparare, ma anche delimitarla in modo nè frammentario né
troppo ampio e confuso;
2. suddividere la competenza in porzioni (o blocchi testuali)
che corrispondono a sottotematizzazioni ciascuna delle quali
prepara e fonda le condizioni di comprensione apprendimento
delle porzioni seguenti. Per questa loro idoneità a promuovere
risultati conoscitivi già sufficientemente significativi, le
porzioni di conoscenza insieme con le operazioni di
apprendimento possono essere pensate come moduli,
componibili in diversi modi.
112
NON DIRETTIVO INDUTTIVO

DIRETTIVO DEDUTTIVO
modello della scoperta
CONOSCENZA quando, a partire dai dati forniti, si è in grado di verificare
l’applicabilità del principio a casi analoghi. Rifiuto del nozionismo.

OBIETTIVO è sviluppare capacità di analisi a partire dal fatto


particolare per arrivare alla norma generale.

PROCESSO attivo di ricostruzione del sapere e di ricerca della soluzione.

L’APPRENDIMENTO è completamente incentrato


sul calciatore al quale spetta il compito di
estrapolare principi, costanze, regolarità.

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