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Edward M uzika

AMMONIMENTO

1. Molti falsi Sé inganneranno tutti tranne i più diligenti.

La maggior parte degli Io Sono, “sensazioni” soggettive in prima persona, sarà in realtà
associata a qualche forma di identificazione col corpo. Cercate sempre la sorgente che
sta testimoniando la sensazione di sé. La sorgente non ha attributi né esistenza
fenomenica. Non è mai un oggetto. Dimorare in sé significa dimora nel vuoto senza
pensieri e il mondo immaginario scompare, lasciando soltanto “ciò che è”. Dimorare nel
sé significa non ricercare più il sé, perché il sé che guarda è il vero sé.

Ad un certo punto saprete chi è il vero soggetto, ma potreste cercare di scappare dal
dimorare in questo sé, perché la mente e il corpo sono abituati all’attività. Dimorare nel
vero soggetto è porre fine a questo [cioè all’agitazione del corpo-mente].

In effetti la mente sembra avere un’intenzionalità di autopreservazione che vi impedisce


di dimora nel vero soggetto. Questo è quello a cui molti insegnanti si riferiscono
quando dicono che l’ego evita l’autodistruzione attraverso la distrazione. Tuttavia
l’ego non esiste. Non è una cosa che può ostacolare l’autorealizzazione. È solo
l’abitudine a pensare, alla focalizzazione estroversa sui fenomeni anziché sulla fonte
dei fenomeni, che “ostacola” autorealizzazione.

Il vero soggetto può osservare i fenomeni e le azioni della mente e comprendere che il
vero soggetto non ha nulla a che fare con l’esterno; si dirà: “Tutto questo non ha nulla a
che fare con me”. Non c’è nessun incontro tra il soggetto e il mondo manifesto e la
personalità.

2. Tutti gli esercizi, le meditazioni, le indicazioni ecc. sono ciò che un maestro Zen
chiamava “lucidare lo specchio”. È il “massaggio della coscienza”, non è la vera via.
Tutto questo in se stesso farà sì che non accada nulla. Nessuna autorealizzazione
avverrà da questi esercizi. In realtà essi non sono assolutamente necessari a nessuno per
l’autorealizzazione, e per qualcuno possono essere una grande distrazione. Tutte queste
cose sono attività della mente. Tuttavia, queste attività possono condurre alla quiete
assoluta quando meno ce lo si aspetta, e nella quiete l’identificazione col vero soggetto
può avvenire in un istante. Quando ciò avviene non siete più Uomo, né siete Dio, né
vuoto o qualcosa in particolare.

Che cosa succede dopo non dipende da voi.


3. L’ostacolo più grande per diventare il non-nato, l’immanifesto, arriva quando una
“persona” si identifica con la totalità della coscienza e crede di essere realizzato e che
non c’è più niente da fare, né un oltre verso cui andare.

Molti di coloro che hanno questa identificazione parlano come se fossero la


consapevolezza stessa, ma sono pieni di loro stessi e molto arroganti riguardo alla loro
comprensione. Dicono tutte le parole giuste e giudicano tutti gli altri per non aver mai
raggiunto la loro grande e vera comprensione.

Li riconoscerete dalle loro azioni e dalle loro dichiarazioni. Non usano le parole “io”,
“me”, “mi” ecc. Essi possono essere andati, ma agiscono troppo come se fossero in
stato di esaurimento [intraducibile gioco di parole tra gone (andato) e goneness (stato di
esaurimento)].

Moltissimi insegnanti tra i quali Robert, mettono in guardia da questa trappola di


pensare di aver raggiunto tutto (o niente). La vera, completa realizzazione si troverà in
colui che è umile e che si cura di tutti gli altri. La maggior parte scapperà dal ruolo di
insegnante, ma su alcuni l’insegnamento, il ruolo del guru calerà inconsape-volmente, e
non voluto.

• Le note poste nel testo tra parentesi quadre sono del traduttore.

Postato il 18 marzo 2010

Titolo originale: Admonition

Tratto dalla pagina web: http://itisnotreal.com/Admonition.htm

Il sito di Edward Muzika: http://itisnotreal.com

Il suo bolg: www.itisnotreal.blogspot.com

Contatti con Edji (in inglese): satsang.online@gmail.com

Contatti con Edji (in inglese): rajiv108@yahoo.com

Video, mp3, Video-Satsanga: http://www.wearesentience.org

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