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Guido Musco

Gli Occhiali di Galilei

editore

Dio cre in principio Cieli e Terra.

La Bibbia, costituita da 66 libri (39 fanno parte del Vecchio Testamento e 27 del Nuovo Testamento) il testo sacro dei Cristiani (anche degli Ebrei, solo per la parte del Vecchio Testamento). Il primo libro, Genesi, comincia cos: In principio Dio cre i cieli e la terra. Ora la terra risult essere informe e vuota e cerano tenebre sulla superficie delle acque dellabisso; e la forza attiva di Dio si muoveva sulla superficie delle acque. E Dio diceva: Si faccia luce. Quindi si fece luce. Dopo ci Dio vide che la luce era buona, e Dio oper una divisione fra la luce e le tenebre. E Dio chiamava la luce Giorno, ma chiam le tenebre Notte. E si faceva sera e si faceva mattina, un primo giorno. (1:1-5) E poco pi avanti: E Dio prosegu dicendo: Si facciano luminari nella distesa dei cieli per fare una divisione tra il giorno e la notte; e dovranno servire come segni e per le stagioni e per i giorni e per gli anni. E dovranno servire come luminari nella distesa dei cieli per risplendere sopra la terra. E cos fece. E Dio faceva i due grandi luminari, il luminare maggiore per dominare il giorno e il luminare minore per dominare la notte, e anche le stelle. Cos Dio li pose nella distesa dei cieli per splendere sopra la terra, e per dominare di giorno e di notte e per fare una divisione tra la luce e le tenebre. Quindi Dio vide che era buono. E si faceva sera e si faceva mattina, un quarto giorno. (1:14-19)

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Si faccia luce disse. E venne il Giorno perch si confrontasse con la Notte, destata dalle tenebre profonde.

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Allora mise in cielo un luminare

che, risplendendo ardente, desse luce

ed un secondo, piccolo ed opaco, che pallido apparisse nottetempo.

Entrambi serviranno come lumi e guida per la vita sulla Terra Dio disse e continu con il creato.

Il sole allorizzonte di levante da quel momento apparve la mattina, e quindi in mezzo al cielo a mezzogiorno,

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allimbrunire allorizzonte opposto per poi sparire ed apparir di nuovo il giorno dopo al solito orizzonte.

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Se in una giornata limpida ci alziamo allalba e guardiamo il cielo, vediamo il sole spuntare basso sullorizzonte. Man mano che il tempo trascorre, lo vediamo spostarsi fino ad arrivare, a mezzogiorno, alto, proprio in mezzo alla porzione di cielo che abbiamo davanti ai nostri occhi. Qualche ora dopo, esso si spostato ancora, e lo vediamo via via abbassarsi fino a scomparire dalla parte opposta a quella da cui era sorto. Viene dunque spontaneo pensare che sia il sole a muoversi e girarci attorno. Tant che nel linguaggio comune, siamo soliti usare frasi del tipo: il sole nasce, il sole cammina, il sole si spostato, il sole tramonta... Ed quanto pensarono gli antichi, i quali si erano semplicemente affidati ai loro sensi. Credettero pertanto che la Terra fosse ferma in mezzo al cielo e il sole le girasse attorno, illuminandola e determinando lalternarsi del giorno e della notte.

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edendo lAstro andare a spasso in cielo, credettero gli antichi che girasse attorno a loro ed alla Terra, e questa al centro del creato fosse ferma.

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Stagira (lodierna Stavro) unantica citt della Macedonia, nota soprattutto perch nel 384 a. C. vi nacque Aristotele, considerato il pi grande filosofo dellantichit, assieme al suo maestro Platone. Aristotele aveva 17 anni quando si trasfer ad Atene nella scuola di Platone, chiamata lAccademia: vi rimase per venti anni, fino alla morte del maestro. Nel 343 bisogna ricordare che prima di Cristo (a. C.) gli anni si contano in senso inverso Aristotele divenne precettore del tredicenne Alessandro che, sette anni pi tardi, sar re di Macedonia, conosciuto poi come Alessandro Magno, uno dei pi grandi generali e conquistatori della Storia. Ad Atene Aristotele fond una scuola, detta Liceo, allinterno della quale cera un grande viale, che si chiamava Perpato: il nome significa luogo per passeggiare. Lungo il Perpato Aristotele e i suoi allievi erano soliti passeggiare, discutendo di filosofia, scienza, arte e morale. Per questo furono chiamati peripatetici. Se nellambito del mondo naturale Aristotele dimostr capacit di osservazione analisi e catalogazione, nel campo dellastronomia egli si lasci influenzare dalla propria visione filosofica. Era convinto della perfezione e della finitezza delluniverso, cos dedusse che esso avesse una forma sferica, ritenuta la forma pi perfetta, e avesse un centro, rappresentato dal centro della Terra. La Terra dunque si trovava al centro delluniverso e tutti gli altri corpi celesti le ruotavano attorno. Luniverso era poi racchiuso da unultima sfera, quella delle Stelle Fisse. Le opere e il pensiero di Aristotele influenzarono il pensiero e la visione delluniverso per molti secoli e furono in un secondo momento accettate anche dalla Chiesa cattolica.

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Tolomeo fu un astronomo e matematico greco vissuto nel secondo secolo dopo Cristo (100-178 ca.) noto per aver descritto luniverso in termini geometrici e matematici ed aver costruito il sistema geocentrico, con la Terra al centro delluniverso e gli altri corpi celesti (Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno) ruotanti attorno ad essa in orbite circolari. Lopera nella quale descritto tale sistema che dal suo nome viene anche detto tolemaico fu scritta in greco e tradotta in arabo col nome di Al-Majisti (Grande Composizione) da noi conosciuta come Almagesto. Essa rappresent lunico modello del mondo fino al 1500. Anche per Tolomeo, come per Aristotele, luniverso finito ed racchiuso allinterno del cielo delle stelle fisse.

Cos pensava pure il grande greco, filosofo e scienziato di Stagira, il cui pensiero influenz le menti e la cultura fino al Cinquecento. E Tolomeo, pi tardi, mise a punto un tipo di sistema planetario geocentrico chiamato, per il quale al centro c la Terra e tuttintorno vi girano pianeti, sole e luna in orbite del tutto circolari, ed allestremo margine sestende il Cielo a volta delle Stelle Fisse.
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La Commedia, definita Divina dal Boccaccio, un poema scritto da Dante Alighieri tra il 1307 e il 1321. composto in endecasillabi (versi di 11 sillabe) concatenati tra loro in terzine: Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ch la diritta via era smarrita. Ahi quanto a dir qual era cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura! Il poema si compone di tre cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso) ciascuna di 33 canti (lInferno ne ha 34: il primo viene considerato un canto-proemio) ed scritto nella lingua volgare fiorentina, che la base della lingua italiana. Il poeta, a met della sua vita, immagina di aver perso la strada e di trovarsi in un bosco, da cui si avvier per compiere un viaggio nelloltretomba, accompagnato dal poeta Virgilio nei luoghi dellInferno e del Purgatorio, e da Beatrice, la donna per la quale egli prov un profondo amore non ricambiato, nei cieli del Paradiso. LInferno, immaginato come un imbuto la cui parte pi stretta finisce al centro della Terra, si trova sotto Gerusalemme. Dante e Virgilio, dopo aver attraversato il primo fiume infernale, lAcheronte, sulle cui acque il guardiano infernale Caronte trasporta con la sua barca le anime dannate, scendono nei vari gironi nei quali i dannati scontano le pene per i peccati commessi in vita. L Dante incontra vari personaggi con i quali si intrattiene a dialogare. Usciti dallInferno attraverso un budello naturale, Dante e Virgilio si ritrovano nellemisfero terrestre opposto, laustrale, che un tempo si credeva interamente ricoperto di acqua: in mezzo al mare si leva la montagna del Purgatorio che i due poeti lentamente saliranno, incontrando anche qui numerose anime, prima di trovarsi in cima al monte, dove si estende il Paradiso terrestre tra due fiumi, il Lete, che fa dimenticare i peccati e lEuno, che restituisce la memoria del bene compiuto in vita. Adesso Dante purificato dai suoi peccati e pu ascendere ai cieli del Paradiso, condotto dalla sua guida spirituale, Beatrice. Il Paradiso composto da nove cerchi concentrici, al cui centro sta la Terra. In ciascuno di questi cieli, dove si trova un pianeta, si trovano i beati. Al di l del cielo delle stelle fisse lEmpireo, dove la luce divina cos forte da non poter essere guardata. Linfluenza del sistema tolemaico, come pu vedersi, chiaramente presente nella costruzione dantesca.
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel 1265. Amante dei classici latini e greci, ebbe una formazione poetica e filosofica. Durante la giovinezza strinse amicizia con alcuni poeti, Guido Cavalcanti, Cino da Pistoia, Lapo Gianni, con i quali fece parte del gruppo dei poeti del dolce stil novo. Questi trattano il tema dellamore verso la donna, la quale la sola protagonista della loro poesia: la donna-angelo, che Dante dir venuta da cielo in terra a miracol mostrare. Beatrice, che Dante avrebbe incontrato per la prima volta quando aveva nove anni e poi a diciotto, la su musa ispiratrice. Grazie anche al matrimonio con Gemma Donati, famiglia molto influente nella Firenze di allora, Dante viene nominato Priore della citt nel 1300. Tenta una pacificazione tra le fazioni che lottavano per il dominio comunale, allontanando i rappresentanti pi facinorosi di entrambi i partiti (guelfi bianchi e neri). La mossa gli si ritorcer contro quando, rientrati in Firenze con laiuto di Carlo di Valois, fratello del re di Francia Filippo il Bello, , i guelfi neri lo citano in giudizio e lo condannano a due anni di confino, a una multa di 5000 fiorini e allinterdizione perpetua dai pubblici uffici. In quel momento Dante si trova a Roma in missione presso il papa Bonifacio VIII e non si presenta per scontare la pena. La condanna viene allora tramutata in pena di morte sul rogo. lanno 1302, il poeta rimarr in esilio fino alla morte, avvenuta per febbre malarica a Ravenna nel 1321.

Financo Dante prese a suo modello per la Commedia, detta poi Divina, lo schema tolemaico, oltre il quale doveva avere sede il Paradiso. Secondo papi, preti e cardinali, la Bibbia confermava tutto questo. Sembrava il cosmo a posto e s perfetto che cera ormai ben poco da scoprire.
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Niccol Copernico considerato il fondatore dellastronomia moderna ed il suo nome legato alla teoria eliocentrica. Nacque a Toru! in Polonia nel 1473. Rimasto orfano quando era ancora bambino, fu adottato da uno zio materno, vescovo, e allet di diciotto anni entr alluniversit di Cracovia, dove si appassion allastronomia e alla matematica. Successivamente si trasfer in Italia, dove approfond gli studi di filosofia, teologia, medicina e astronomia nelle universit di Bologna, Roma, Ferrara e Padova. Rientrato in Polonia, nel 1505 si fece prete (a quei tempi era un modo per dedicarsi agli studi e fare una vita tranquilla). Divenne canonico della cattedrale di Frauenberg, dove trascorse il resto della vita, studiando in una torre vicino alla cattedrale (oggi conosciuta col nome di torre copernicana e nella quale sono ancora conservati gli strumenti del suo lavoro). Allora gli astronomi sapevano di alcune stranezze legate al movimento dei pianeti Marte, Giove e Saturno: era come se a un certo punto essi si fermassero e cominciassero a girare in senso inverso. Proprio studiando questo fenomeno, Copernico si era reso conto che era pi semplice spiegare i movimenti apparentemente complicati di quei pianeti, partendo dal presupposto che fosse il sole e non la Terra, immobile al centro delluniverso. Ma il sistema tolemaico era ormai accettato da ben 14 secoli, per questo motivo la teoria copernicana non ebbe molta fortuna tra gli studiosi del suo tempo. Tuttavia Copernico, convinto della giustezza del sua intuizione, continu gli studi, che furono pubblicati solo un anno prima della morte, avvenuta nel 1543, col titolo De Revolutionibus orbium coelestium (La Rivoluzione delle Sfere celesti). Nella sua opera, oltre alla teoria eliocentrica, si afferma che la Terra ruota sul proprio asse per la durata di una giornata e compie un giro intorno al sole nellarco di un anno. Viene inoltre affermato che la Terra, ruotando, effettua una precessione sul proprio asse, cio oscilla come una trottola.

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l moto dei pianeti, tuttavia, lasciava spazio a dubbi e incongruenze e luomo, per natura assai curioso e razionale, spinto ad indagare. Pertanto intorno al mille e cinquecento il giovane Copernico Nicola, astronomo polacco, affascinato dalluniverso con i suoi misteri, per rimediare a quelle bizzarrie suppose che la Terra coi pianeti facesse il girotondo attorno al sole. Che questo poi sembrava si spostasse da un orizzonte allaltro, era apparenza dovuta alla terrestre rotazione.

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Copernico aveva terminato la sua opera principale nel 1530 ma aveva evitato di pubblicarla per timore che potesse incorrere nella censura religiosa. La Chiesa di Roma infatti sosteneva che alcuni passi della Bibbia facevano intendere che la Terra fosse immobile al centro delluniverso:
Fu allora che Giosu parlava al Signore, il giorno che il Signore abbandon gli Amorrei ai figli dIsraele, e diceva davanti agli occhi dIsraele: Sole, resta immoto su Gabaon, e Luna, sul bassopiano di Aialon. Pertanto il sole rimase immoto e la luna in effetti si ferm, finch la nazione pot far vendetta dei suoi nemici. (Giosu, 10:12-13)

Per prudenza Copernico dedic lopera a papa Paolo III, scrivendo che la sua era una teoria tra le altre e se cerano quelle di Aristotele e Tolomeo, se ne poteva accettare anche una terza. Sebbene gli ecclesiastici in un primo momento avessero lasciato andare la cosa, alcuni anni pi tardi il libro venne relegato tra le opere proibite.

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La tesi del polacco scardinava credenze e conoscenze secolari che avevano creato sicurezza: non era punto facile accettarla. Ed ebbe infatti il Nostro tutti contro: la Chiesa, i professori dAccademia ... per una cosa aveva dalla sua: la verit, e questa vince sempre. Copernico studi per molti anni nei quali ebbe modo di capire che la sua tesi aveva un fondamento. Ma non os diffondere gli appunti temendo la censura religiosa. Il libro suo sul moto dei pianeti per merito di amici fu stampato soltanto poco prima che morisse.

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er quasi settantanni il suo sistema, col nome di eliocentrico ben noto, rimase sulla carta e nel silenzio finch non venne un giovane inventore, scienziato e matematico di Pisa che con due lenti messe in una canna riusc a vedere cose assai lontane nel cielo, come fossero vicine.

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Pisa una citt della Toscana. Nella foto accanto, il duomo con la caratteristica torre pendente nella piazza di Campo dei Miracoli. Si racconta che un giorno il piccolo Galileo, trovandosi allinterno del duomo, sia stato attratto dalla lampada che dondolava pendendo dal soffitto. Egli not che, sebbene lampiezza delle oscillazioni diminuisse, poich la lampada tendeva a fermarsi, il loro tempo era sempre uguale. Questa osservazione lo port a pensare che era possibile misurare lo scorrere del tempo. Da qui, linvenzione dellorologio a pendolo, attribuita al matematico e astronomo olandese Christiaan Huygens nel 1656.

Il cannocchiale uno strumento ottico col quale possibile osservare oggetti lontani e vederli ingranditi. costituito da un tubo cilindrico, dotato di due lenti: una ad unestremit del tubo che va avvicinata allocchio (oculare) e laltra posta allaltra estremit (obiettivo). Linvenzione del cannocchiale opera di un occhialaio olandese, Hans Lippershey (1608) ma fu Galilei a perfezionare lo strumento e renderlo idoneo allosservazione dei corpi celesti. Oggi i corpi celesti si osservano mediante il telescopio. Per semplificare, possiamo dire che una delle differenze tra cannocchiale e telescopio consiste nel fatto che col primo si osservano realt presenti sulla Terra (quindi verificabili), col secondo si riesce ad osservare oggetti che si trovano nello spazio esterno della Terra.

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Pisa la citt natale di Galileo Galilei. Vi nacque nel 1564, figlio di Vincenzo, compositore e suonatore di viola, il quale avrebbe voluto che il figlio seguisse la sua stessa carriera. Ma Galileo, predisposto per la matematica e la fisica, si dedic a quegli studi, dimostrando ben presto le sue doti. Nel 1583, a 19 anni, rese pubblici i risultati dei suoi studi sullisocronismo delle oscillazioni del pendolo. Poi linvenzione della bilancia idrostatica, che permetteva di calcolare il peso specifico dei solidi, gli permise di insegnare matematica alluniversit di Pisa, nonostante non fosse ancora laureato. Durante questo periodo si dedic agli studi di meccanica e di astronomia e nel 1592 ottenne la cattedra di matematica alluniversit di Padova. L approfond gli studi astronomici e perfezion il cannocchiale (che, come abbiamo visto, era stato inventato dallolandese Hans Lippershey nel 1608) aumentando il potere di ingrandimento e rendendolo adatto allosservazione dei corpi celesti. Nel corso di tali osservazioni Galilei giunse alla conclusione che la Terra fosse rotonda e ruotasse attorno al sole. Gi Niccol Copernico aveva fatto tale affermazione, ma il merito di Galilei sta nel fatto di avere dimostrato scientificamente quella teoria. Nel 1610 a Venezia, pubblic i risultati dei suoi studi nel Sidereus Nuncius (Annunciatore celeste) in cui si parla anche della scoperta di quattro satelliti di Giove (che Galilei chiam pianeti medicei) delle montagne e dei crateri della luna e delle macchie solari. Nello stesso anno Cosimo de Medici gli confer la carica di matematico primario dello studio di Pisa, senza lobbligo di tenere lezioni, n di risiedere. Galilei pot cos trasferirsi a Firenze e dedicarsi completamente alla ricerca. Tuttavia la pubblicazione del Sidereus Nuncius gli procur lostilit della Chiesa Cattolica e nel 1616 il Santo Uffizio condann la teoria copernicana come eretica e Galilei fu convocato a Roma per dare giustificazione delle sue opinioni. Egli sostenne che la teoria eliocentrica non era in contrasto con la Bibbia: questa infatti era scritta in un linguaggio che doveva essere comprensibile agli uomini del suo tempo. Galilei, inoltre, invit alcuni prelati a guardare attraverso il cannocchiale per rendersi conto de visu di quanto lui asseriva. Nulla da fare! Luomo di scienza fu diffidato dalloccuparsi ancora di quegli argomenti. Galilei per non abbandon le sue osservazioni astronomiche e nel 1623 pubblic uno dei suoi scritti pi importanti Il Saggiatore, dove vengono tracciate le linee della ricerca scientifica. Quindi nel 1632 pubblic il Dialogo sopra i due massimi Sistemi del Mondo, nella quale dimostr la fondatezza del sistema copernicano rispetto a quello tolemaico. A questo punto lo scienziato venne di nuovo convocato a Roma, processato e giudicato colpevole.
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Galilei avrebbe voluto portare avanti le sue idee, ma non ce la fece. (Secondo alcuni storici, nel corso del processo dovette pure subire la tortura). Sotto la minaccia della scomunica, fu costretto a sconfessare i suoi studi e le sue teorie e abiur, affermando di essersi sbagliato: la Terra non era rotonda e non girava attorno al sole. Pare che alla fine del processo, qualcuno lo ud mormorare una frase poi divenuta famosa: Eppur si muove! intendendo che era la Terra a muoversi e ruotare attorno al sole. Galilei fu comunque condannato alla prigionia a vita anche se, a motivo della sua abiura, la pena fu commutata nellisolamento, che egli trascorse a Siena e poi nella villa di Arcetri (oggi sede di un osservatorio astronomico) vicino a Firenze, dove, cieco e malato, mor nel 1642.

Cos col cannocchiale Galilei pot provare al mondo che la tesi di Niccol Copernico era giusta: la Terra non ferma ma si muove e gira attorno al sole, come pure il resto dei pianeti. Poi le stelle non stanno fisse in cielo in una sfera ma viaggiano, tra loro ben distanti.

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e emerite scoperte del pisano, basate su reali osservazioni, indussero la Chiesa a condannare le tesi di Copernico e, per giunta, il celebre scienziato fu ammonito a non dar corso a quelle conclusioni ma anzi a rigettarle come false. Sperava Galilei che lingiunzione venisse in qualche modo abbandonata. Non fu cos. Ben presto il Santo Uffizio impose allo scienziato di abiurare.

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Invano Galilei si di da fare per conciliarsi coi prelati e il papa, mostrando loro ci che si vedeva col cannocchiale nello spazio immenso. Nemmeno levidenza fu per quelli motivo per mutare atteggiamento.

La congregazione del Santo Uffizio fu creata nel 1542 da papa Paolo III. Era anche chiamata Santa Inquisizione. Il Santo Uffizio consisteva in una assemblea di cardinali e alti prelati, che dipendevano direttamente dal papa e il suo compito era quello di mantenere e difendere lintegrit della fede, esaminare e proscrivere gli errori e le false dottrine. Nel 1558 esso si arrog anche il diritto di istituire un Indice dei Libri Proibiti, libri e pubblicazioni che dovevano essere messi al bando. Tale indice fu soppresso nel 1966 con la fine dellinquisizione romana, sostituita dalla Congregazione per la Dottrina della Fede.

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IL TESTO DELLABIURA DI GALILEO GALILEI

....Io Galileo, figliuolo del quondam Vincenzo Galileo di Fiorenza, dellet mia danni 70, costituto personalmente in giudizio, e inginocchiato avanti di voi Eminentissimi e Reverentissimi Cardinali, in tutta la Republica Cristiana contro leretica pravit generali Inquisitori; avendo davanti glocchi miei li sacrosanti Vangeli, quali tocco con le proprie mani, giuro che sempre ho creduto, credo adesso, e con laiuto di Dio creder per lavvenire, tutto quello che tiene, predica e insegna la Santa Cattolica e Apostolica Chiesa. Ma perch da questo S. Offizio, per aver io, dopo dessermi stato con precetto dallistesso giuridicamente intimato che omninamente dovessi lasciar la falsa opinione che il sole sia centro del mondo e che non si muova e che la terra non sia centro del mondo e che si muova, e che non potessi tenere, difendere n insegnare in qualsivoglia modo, n in voce n in scritto, la detta falsa dottrina, e dopo dessermi notificato che detta dottrina contraria alla Sacra Scrittura, scritto e dato alle stampe un libro nel quale tratto listessa dottrina gi dannata e apporto ragioni con molta efficacia a favor di essa, senza apportar alcuna soluzione, sono stato giudicato veementemente sospetto deresia, cio daver tenuto e creduto che il sole sia centro del mondo e imobile e che la terra non sia centro e che si muova. Pertanto volendo io levar dalla mente delle Eminenze Vostre e dogni fedel Cristiano questa veemente sospizione, giustamente di me conceputa, con cuor sincero e fede non finta abiuro, maledico e detesto li sudetti errori e eresie, e generalmente ogni e qualunque altro errore, eresia e setta contraria alla Santa Chiesa; e giuro che per lavvenire non dir mai pi n asserir, in voce o in scritto, cose tali per le quali si possa aver di me simil sospizione; ma se conoscer alcun eretico o che sia sospetto deresia lo denonziar a questo S. Offizio, o vero allInquisitore o Ordinario del luogo, dove mi trovar. Giuro anco e prometto dadempire e osservare intieramente tutte le penitenze che mi sono state o mi saranno da questo S. Offizio imposte; e contravenendo ad alcuna delle dette mie promesse e giuramenti, il che Dio non voglia, mi sottometto a tutte le pene e castighi che sono da sacri canoni e altre constituzioni generali e particolari contro simili delinquenti imposte e promulgate. Cos Dio maiuti e questi suoi santi Vangeli, che tocco con le proprie mani. Io Galileo sodetto ho abiurato, giurato, promesso e mi sono obligato come sopra; e in fede del vero, di mia propria mano ho sottoscritta la presente cedola di mia abiurazione e recitatala di parola in parola, in Roma, nel convento della Minerva, questo d 22 giugno 1633. Io, Galileo Galilei, ho abiurato come di sopra, mano propria.

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Il dotto venne indotto ad affermare: Abjuro maledico ergo detesto con cuor sincero et fede non falsata li errori miei su detti et le heresie e sottoscrisse pure il documento per evitare la condanna al rogo. Si dice che alluscita dal processo avesse sussurrato Galilei: Eppur si muove! per significare che la rinuncia sua non discuteva la verit dei fatti: che la Terra girasse attorno al sole e no il contrario.

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Galilei considerato il padre della scienza moderna. Fu lui infatti a vedere la scienza come un mezzo oggettivo affidabile verificabile e condivisibile per conoscere la realt. Il metodo scientifico da lui ideato consiste da una parte nella raccolta di dati attraverso losservazione e lesperimento, dallaltra nella formulazione di ipotesi e teorie che dovranno essere di nuovo sperimentate. Prima di Galilei la conoscenza avveniva attraverso la ragione che, osservado la realt, deduceva la regola oppure ci che veniva considerata una verit di fede assumeva i tratti della verit, come era accaduto col sistema tolemaico.

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Roberto Bellarmino (1542-1621)

Papa Giovanni Paolo II (1920-2005)

IL VATICANO CANCELLA LA CONDANNA DI GALILEO Orazio La Rocca, La Repubblica, pag. 21 - 30 ottobre 1992

CITT DEL VATICANO - Dopo ben 359 anni, 4 mesi e 9 giorni Galileo Galilei torna ad essere nuovamente un "figlio legittimo" della Chiesa cattolica. Domani, infatti, il Vaticano canceller definitivamente la storica condanna "al silenzio" inflitta allo scienziato pisano il 22 giugno 1633 dal Sant Uffizio retto, a quel tempo, dal cardinale Roberto Bellarmino. Una condanna decisa nel vano tentativo di tappare la bocca al fondatore dell astronomia e della fisica moderne, accusato di aver sposato quelle tesi copernicane che, in contrapposizione alle autorit ecclesiastiche di allora, sostenevano che la Terra, insieme agli altri pianeti, a girare intorno al sole, e non viceversa. Galileo Galilei, come si sa, per salvarsi fu costretto a pronunciare la storica "abiura" davanti al tribunale vaticano, diventando automaticamente l esempio tangibile di una delle pi grandi ingiustizie perpetrate dalle autorit ecclesiastiche. Dopo quasi 360 anni da quella iniqua condanna la Chiesa corre ai ripari, ammettendo pubblicamente i propri errori. E lo far in maniera solenne, ufficiale e definitiva, con una cerimonia, presenti i membri della Pontificia accademia delle scienze, presieduta da Giovanni Paolo II, il papa che tra i primi atti compiuti all inizio del suo pontificato pose proprio la soluzione del casoGalileo. (...)
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i son voluti secoli di storia perch dal Vaticano si levasse la voce di un pontefice a difesa dello scienziato e uomo Galilei. Pubblicamente stato chiesto scusa. Non altrettanto a tutte le migliaia di uomini e di donne arse vive per eresia o per stregoneria. Ai tempi della Santa Inquisizione bastava che qualcuno sopponesse ai canoni dettati dalla Chiesa che in nome del Signore andava al rogo!

Secondo Pietro Tamburini, autore di una Storia generale dellInquisizione, tra il III secolo e il primo quarto del XIX, furono messe a morte oltre 17.000.000 di persone. Voltaire, scrittore e filosofo francese (1694-1778) ha scritto: Le streghe hanno smesso di esistere nel momento in cui abbiamo smesso di bruciarle.

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Ma Dio non ha bisogno di avvocati che inducano la gente ad aver fede, e meno di carnefici togati che infliggono giustizia con la croce!

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Esecuzione di Arnaldo da Brescia

Il rogo di Savonarola a Firenze.

Ai tempi dellinquisizione era considerato eretico chiunque si opponesse alle norme dettate dalla Chiesa di Roma con scritti o con semplici discorsi. Gli argomenti che maggiormente venivano ritenuti eretici riguardavano i dubbi sulla santissima Trinit, sulla verginit della Madonna, sul suo essere madre di Ges e, come abbiamo visto per Galilei, professare teorie che potessero mettere in dubbio le verit della Bibbia, ritenute tali dalla Chiesa. Un altro motivo che portava alla condanna al rogo era la denuncia che veniva fatta nei confronti dei vizi degli uomini di Chiesa (lussuria, ingordigia, potere temporale). A tal proposito bastano due nomi: il canonico agostiniano Arnaldo da Brescia (1090-1155) e il frate domenicano Savonarola (1452-1498). Veniva messo al rogo anche chi era sospettato di stregoneria. Giovanna dArco (1412-1431) sub la condanna per aver affermato di poter comunicare direttamente con Dio senza la mediazione della Chiesa. Il frate domenicano Giordano Bruno (1548-1600) sub la condanna al rogo per le sue idee sulla natura di Dio, Una volta ritenuti colpevoli, gli eretici avevano la possibilit di abiurare, cio ritrattare le proprie convinzioni, quasi sempre sotto tortura. Solo in questo caso lo sventurato poteva avere salva la vita.

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Quello che si pu conoscere di Dio manifesto (...) poich le sue invisibili qualit, perfino la sua sempiterna potenza e divinit si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, poich si comprendono dalle cose fatte (Romani, 1:19-20)

Iddio, per chi ci crede, lo si trova in tutto ci che esiste e ci circonda: nellarmonia, nellordine che regna nellinfinito micro e macrocosmo nel misterioso e magico universo di onde particelle e forze opposte, nel vuoto che sorregge Terre e Soli che vagano spediti nello spazio nel numero infinito di galassie, nei palpiti dellalba e dei tramonti nel sole che ci scalda e d la vita nellacqua che purifica e disseta nellaria che ci avvolge silenziosa e nella madre terra che ci nutre

Per microcosmo si intende il mondo dellinfinitamente piccolo, spesso non visibile a occhio nudo. Per macrocosmo si intende luniverso inteso nella sua totalit e considerato come un grande organismo vivente. (N. Zingarelli,
Vocabolario della lingua italiana)

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Dove a occhio nudo non vediamo qualcosa di solido, siamo portati a dire che c il vuoto. E usiamo pure il linguaggio di conseguenza: un paracadutista da un aereo o una persona da una rupe si dice che si lancia nel vuoto; alziamo gli occhi al cielo e, guardando il sole, la luna, le stelle, diciamo che sono sospese nello spazio, immaginando che siano sospese nel vuoto. Ma davvero vuoto ci che vediamo? Per vuoto si intende generalmente una parte di spazio privo di materia. Se cos, il vuoto vero e proprio, cio lo spazio privo di qualunque tipo di materia o elemento piuttosto raro e le porzioni di vuoto sono piccolissime. Laria che ci circonda non vuota, costituita da particelle di gas (azoto, ossigeno, anidride carbonica ...). Anche il vuoto interplanetario uno spazio occupato da gas molto rarefatti, cio poco densi (soprattutto idrogeno e elio) e perfino nelle zone pi vuote delluniverso, tra una galassia e laltra, sono sempre presenti atomi di idrogeno e elio.

I corpi celesti sono senza dubbio molto pi pesanti delle particelle di idrogeno ed elio presenti nello spazio. Allora come fanno a rimanere sospesi e non cadere? Ci sar capitato di vedere qualche filmato in cui degli astronauti lavorano nello spazio, fuori o dentro una navicella. Nel primo caso avremo notato che lastronauta era ben ancorato a una fune: serviva perch non si perdesse nello spazio. In entrambi i casi, comunque, abbiamo visto luomo fluttuare nel vuoto come se non avesse peso. Perch accade questo? stato scoperto che nelluniverso agiscono alcune forze. Isaac Newton, uno scienziato inglese, vissuto a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo, scopr la forza di gravit: una forza che attrae due corpi o particelle qualsiasi. Essa si trova in tutto luniverso e permette che i corpi, celesti e non, non vaghino in modo disordinato nelluniverso. Cos la Terra, attratta dal sole, tende a girargli attorno e rimanere ben salda nella sua orbita. Noi, attratti dalla Terra, restiamo con i piedi ben piantati sul nostro pianeta, senza andarcene in giro per lo spazio.

Laria, il fuoco, lacqua e la terra erano considerati dai filosofi greci i quattro elementi che formavano il mondo. Dalla loro mescolanza si aveva ogni forma di esistenza. Questa idea venne considerata scientificamente valida fino allinizio del XIX secolo quando, con la scoperta dellossigno, nacque la chimica moderna.

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nellovulo fecondo di una madre che attende di potersi fare uomo

Come abbiamo visto parlando di Aristotele e Tolomeo, anticamente luniverso era considerato una struttura abbastanza piccola e chiusa: cera la Terra al centro e attorno ad essa ruotavano, in ordine di vicinanza e in orbite circolari, la luna, Mercurio, Venere, il sole, Marte, Giove e Saturno. Oltre si estendeva la volta celeste che sosteneva le stelle ed era come linvolucro dellintero universo. Via via per gli astronomi notarono delle stranezze: innanzitutto, se i pianeti descrivevano delle orbite circolari attorno alla Terra, non ci doveva essere alcuna variazione; e invece Venere e Marte a volte apparivano pi luminosi. Poi Marte, Giove e Saturno in certi periodi dellanno sembrava che si fermassero nel cielo per mettersi a girare al contrario. Cos, per spiegare tali incongruenze, gli studiosi avevano cominciato a correggere la teoria aristotelica, facendo degli aggiustamenti e apportando continue modifiche. Nel XV secolo pertanto, le cose erano talmente ingarbugliate che quella teoria serviva solo a prevedere la posizione degli astri nel cielo. Ci volle lintuizione di Copernico per risolvere alcuni fenomeni: era il sole al centro delluniverso, mentre la Terra e gli altri pianeti vi giravano attorno.

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Ma se cos fosse stato, luniverso doveva essere molto pi vasto e profondo di quanto si potesse immaginare e le stelle molto pi distanti, sia perch la loro posizione nel cielo non cambiava nel corso dellanno, nonostante il moto della Terra attorno al sole, sia perch alcune di loro apparivano meno luminose di altre. Le idee di Copernico trovarono conferma nelle osservazioni di Galilei il quale col cannocchiale riusc a vedere una moltitudine di stelle che, guardando a occhio nudo, non si scorgevano. Inoltre nella profondit dello spazio, lo scienziato pisano scopr un fittissimo addensamento di stelle che sembrava dividere in due la volta celeste. Nel tentativo di dare un significato a quella presenza, nel 1750 lastronomo inglese Thomas Wright espresse lipotesi che potesse trattarsi di un unico sistema di stelle che comprendeva anche il sole e la Terra, assieme agli altri pianeti. Tra laltro, esplorando il cielo con telescopi via via pi potenti, erano state individuate qua e l delle chiazze luminose e soffuse, che vennero chiamate nebulose, perch avevano laspetto di nubi lontane. Alcune erano di forma irregolare, altre somigliavano a dei dischi, fornitii di braccia a spirale.

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La teoria pi accreditata era che si trattasse di gigantesche superstelle. Nel 1755 Immanuel Kant, un filosofo tedesco appassionato di fisica e astronomia, intu che quelle chiazze lattiginose (furono chiamate galassie, dal greco galax, latte) potessero essere qualcosa di simile al sistema di stelle immaginato da Wright. Poteva dunque trattarsi di altre galassie simili alla nostra, che apparivano piccole e nebulose perch molto lontane. Tale ipotesi, verso la fine del Settecento, trov conferma nelle osservazioni dellastronomo tedesco Wilhelm Herschel il quale, per mezzo di un telescopio molto potente per la tecnica di allora (12,2 metri di lunghezza e un metro e 22 cm di apertura) da lui stesso costruito, fece un conteggio delle stelle in prossimit della nostra galassia, la Via Lattea, individuando anche delle stelle nelle spirali di altre nebulose. Sebbene queste scoperte sembrassero dare ragione allintuizione di Kant, la questione rimase aperta per pi di un secolo, finch non venne risolta definitivamente nel 1924 dalle osservazioni dellastronomo statunitense Edwin Hubble il quale, riuscendo a determinare la distanza delle nebulose osservate e dimostrando che si trovano a milioni di anni luce dalla nostra galassia (un anno-luce la distanza che la luce percorre in un anno viaggiando a 300.000 km al secondo), defin che si trattava di altre galassie esterne alla nostra. Tra laltro, Hubble scopr che il sole era una delle miliardi di stelle che compongono la via lattea. Qualche anno pi tardi, nel 1929, lastronomo americano not pure che le radiazioni luminose provenienti dalle galassie tendevano al rosso e, tanto pi distante era una galassia, tanto pi il rosso diventava marcato. Dedusse quindi che le galassie non fossero ferme ma si spostassero, allontanandosi sempre pi luna dallaltra. Non solo, venne formulata lipotesi che luniverso fosse in espansione.

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Con la costruzione di telescopi pi potenti, gli astronomi riuscirono a osservare luniverso ancora pi a fondo. Cos furono scoperti gruppi di galassie, detti ammassi, che distano tra loro decine di anni luce. (Una galassia un insieme di stelle, sistemi planetari, gas e polveri). Anche la nostra galassia, la Via Lattea, sembrerebbe far parte di un ammasso, costituito da una ventina di galassie, distribuite in un raggio di tre milioni di anni luce. Perch le galassie dovrebbero allontanarsi e quindi perch luniverso in espansione? A questa domanda gli astronomi e gli astrofisici hanno cercato di rispondere, formulando delle ipotesi sullorigine delluniverso. Quella che attualmente sembrerebbe la pi accreditata la teoria del Big Bang, cio la grande esplosione verificatasi 13.700.000 anni fa. Secondo questa teoria luniverso era inizialmente racchiuso in un uovo cosmico che, esplodendo a causa della sua instabilit e delle altissime temperature, avrebbe lanciato nello spazio particelle, gas, raggi. La temperatura avrebbe cominciato via via a scendere, permettendo alle particelle instabili di trasformarsi in altre pi leggere e stabili, fino a formare nuclei di elio e deuterio, due gas molto leggeri. Col continuo abbassarsi delle temperature, luniverso in formazione, ormai divenuto una nube caldissima di idrogeno e elio, ha continuato a espandersi per milioni di anni, trasformandosi via via in nubi pi piccole, fino a formare le singole stelle che, rimanendo aggregate tra loro, hanno formato le galassie. Con il progressivo raffreddamento e passaggio a elementi sempre pi pesanti, parti di stelle hanno perso la loro caratteristica di astri, assumendo aspetto e propriet di pianeti e satelliti (corpi celesti, molto appesantiti che non producono pi luce e calore propri). Va ripetuto che quanto fin qui detto solo una delle ipotesi sulla nascita e levoluzione delluniverso. Rimanendo nel campo delle ipotesi, un giorno lespansione potrebbe fermarsi e luniverso tornare ad addensarsi in uno spazio piccolissimo.

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Il sorriso un comportamento tipico della specie umana. Interessa lintera espressione del volto, in particolar modo la bocca e gli occhi. spontaneo in tutti i bambini e, dopo sei mesi di vita, diventa un modo per comunicare e socializzare. Esso manifesta serenit, benessere e apertura nei confronti di unaltra persona.

nel candido sorriso di un bambino


Non si cura di chiedervi se abbiate torto o ragione ; non si preoccupa affatto se abbiate fortuna o no , se siete ricco o povero, ignorante o istruito, peccatore o santo. Siete il suo compagno e ci gli basta. Egli sar accanto a voi per confortarvi, proteggervi e dare, se occorre, per voi la sua vita. Egli vi sar fedele nella fortuna come nella miseria ... un cane! (Jerome K. Jerome)

negli occhi buoni e semplici di un cane

Il gabbiano un uccello marino dal piumaggio bianco, grigio o nero, becco lungo e robusto e zampe palmate. Si nutre generalmente di pesci e avanzi prodotti dalluomo. Proprio per questo abituato a seguire la scia delle navi. Negli ultimi anni ha preso anche a nidificare sui tetti delle case in citt, a motivo degli scarti alimentari che vi trova.

nellampio e lieve volo di un gabbiano


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Pur essendo un pesce, il delfino un mammifero (cio partorisce la prole e la allatta). Ha un corpo affusolato che gli permette di nuotare e predare in velocit. Il suo cervello, che dimostra unintelligenza superiore a quella di altri pesci, dotato di un organo utilizzato per lorientamento e la ricerca di cibo. Il delfino possiede un sistema di comunicazione che rappresenta un vero e proprio linguaggio, basato su ultrasuoni e movimenti particolari.

nel tenero richiamo di un delfino

Lalbero una pianta affascinante perch, pi di ogni altra, affonda le sue radici profondamente nella terra (oltre un metro dal suolo) e si erge maestoso con i suoi rami e le sue chiome: come se volesse collegare Terra e Cielo. Ha un tronco generalmente robusto e legnoso che gli permette grande stabilit. Il pi grande albero che si trova sulla Terra la sequoia: vive negli Stati Uniti (anche se esistono esemplari importati in Gran Bretagna) e pu superare laltezza di cento metri, come un grattacielo di trenta piani. Anche il tronco enorme: pu arrivare a una circonferenza di trenta metri. La sequoia pu vivere oltre i duemila anni.

nellalbero che unisce cielo e terra


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nel modo in cui germoglia lesistenza con la sua vasta gamma di colori, di forme, di sapori odori e suoni, perfino nella morte che trasforma ...

Gli esseri viventi percepiscono lambiente esterno attraverso gli organi di senso. Esiste per una differenza tra loro: una pianta, ad esempio, percepisce in modo diverso da un animale e questo da un essere umano. Questi possiede cinque sensi: la vista, ludito, il gusto, lolfatto, il tatto. Essi raccolgono le informazioni provenienti dallambiente esterno e le inviano per mezzo di impulsi nervosi alla corteccia cerebrale, situata nel cervello, dove vengono trasformate in sensazioni precise e coscienti. Il tutto avviene istantaneamente. Quando dunque nel linguaggio comune diciamo che vediamo con gli occhi o sentiamo con le orecchie, facciamo unafferma-zione scientificamente errata perch occhi e orecchie, come anche gli altri mezzi di percezione, rappresentano delle aperture da cui passano le informazioni per essere elaborate dal cervello. I sensi appena descritti sono quelli di cui si parla normalmente. Ma c ancora un altro importante senso, quello dellequilibrio, recepito da minuscoli peli, immersi in un liquido, che si trovano nelle cavit dellorecchio e si muovono a ogni piccolo spostamento del capo. Se vogliamo, esisterebbe unaltra capacit che abbiamo a volte, ed quella di avere la percezione di qualcosa che sta per accadere. In tal caso parliamo abitualmente di sesto senso.

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Nessun occhiale questo pu vedere, nessuna verit si pu scoprire se non con lumilt, la mente aperta e il cuore bendisposto al vero amore.

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Indice delle Illustrazioni


in cop.: pag. 5: pag. 7: pag. 8: pag. 9: pag. 11: pag. 12: pag. 13: pag. 14: pag. 16: pag. 18: pag. 19: pag. 20: pag. 21: pag. 24: pag. 25: pag. 26: pag. 30: pag. 31: pag. 31: pag. 32: pag. 33: pag. 33: pag. 36: pag. 37: pag. 40: pag. 41: pag. 44: pag. 44: pag. 45: pag. 46: pag. 46: pag. 47: pag. 49: pag. 49: pag. 52: pag. 53: pag. 54: pag. 55: pag. 55: pag. 56: pag. 57: pag. 59: Camille Flammarion, da Latmosphre: metorologie populaire, 1888 William Blake, Il Vecchio dei Giorni Gustave Dor, Creazione della Luce Sole, foto Luna, foto Vasilij Kandinskij, composizione Alba, foto Tramonto, foto Luna che sorge, foto Andreas Cellarius: Sistema tolemaico, da Harmonia Macrocosmica, 1660 Raffaello Sanzio, Aristotele, da: La Scuola di Atene, 1511 Anonimo: Ritratto medievale di Claudio Tolomeo La struttura delloltretomba dantesco Sandro Botticelli, Ritratto di Dante Alighieri, 1495 Ritratto di Niccol Copernico, conservato nel museo di Toru! Disegno del sistema eliocentrico Gustave Dor, Giosu ferma il sole Andreas Cellarius: Sistema copernicano, da: Harmonia Macrocosmica, 1660 Pisa, il Duomo con la Torre pendente, foto Il cannocchiale di Galilei Justus Sustemans, Ritratto di Galileo Galilei, 1636 Disegno della luna di Galilei e accanto foto della luna Disegni della luna di Galilei, dal Sidereus Nuncius, 1610 Galilei mostra il telescopio ai cardinali Robert Fleury, Il Processo di Galilei, XIX sec. Disegni della luna di Galilei Due pagine del Sidereus Nuncius, con due disegni della luna di Galilei Ritratto del cardinale Roberto Bellarmino Foto di papa Giovanni Paolo II Unimmagine della morte sul rogo Due immagini di tortura da parte della Santa Inquisizione Francisco Goya, Scena di Inquisizione Due immagini di morte sul rogo: Arnaldo da Brescia e Girolamo Savonarola Aria Acqua Terra Fuoco, Zoi graphic design Immagini di fecondazione di un ovulo e di un feto Immagine della Terra col sole e la luna Immagine di un ammasso galattico fotografato dal telescopio Hubble Immagini di galassie Immagine della Via Lattea Immagine di un ammasso galattico fotografato dal telescopio Hubble Immagini di un bambino, un cane, un gabbiano Immagini di un delfino e di una sequoia Michelangelo, La Creazione di Adamo, Cappella Sistina

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Indice dei nomi


Accademia 18 Acheronte 20 Alessandro Magno 18 Almagesto 19 Arcetri 33 Aristotele 18, 19, 26, 52 Arnaldo da Brescia 47 Atene 18 Beatrice 20, 21 Bellarmino Roberto 44 Bibbia 6, 21, 26, 32, 47 Boccaccio Giovanni 20 Bologna 24 Bonifacio VIII 21 Carlo di Valois 21 Caronte 20 Cavalcanti Guido 21 Chiesa Cattolica 18, 26, 32, 36, 44, 47 Cino da Pistoia 21 Citt del Vaticano 44 Copernico Niccol 24, 25, 26, 27, 32, 33, 36, 52, 53 Cosimo de Medici 32 Cracovia 24 Cristiano 6 Dante Alighieri 20, 21 Dio 5, 6, 11, 46, 47, 48 Divina Commedia 20, 21 Donati Gemma 21 Ebrei 6 Ferrara 24 Filippo il Bello 21 Firenze 21, 32, 33 Galilei Galileo 31. 32, 33, 36, 37, 38. 39, 40. 44, 45, 53 Galilei Vincenzo 32, 38 Genesi 6 Gerusalemme 20 Giordano Bruno 47 Giosu 26 Giovanna dArco 47 Giovanni Paolo II 44 Gran Bretagna 57 Guelfi 21 Herschel Wilhelm 54 Hubble Edwin 54 Huygens Christiaan 31 Inquisizione 37, 45, 47 Jerome K. Jerome 56 Kant Immanuel 54 La Rocca Orazio 44 Lapo Gianni 21 Liceo 18 Lipperhey Hans 31, 32 Macedonia 18 Nuovo Testamento 6 Padova 24 Paolo III 26, 37 Peripato 18 Pisa 30, 31, 32 Platone 18 Polonia 24 Ravenna 21 Roma 21, 24, 32 Santo Uffizio 32, 36, 37, 38, 44 Savonarola 47 Sistema eliocentrico 24, 30 Sistema geocentrico 19, 20 Sistema tolemaico 19, 40 Stagira 18, 19 Stati Uniti 57 Tamburini Pietro 45 Tolomeo 19, 26, 52 Toru! 24 Toscana 31 Vaticano 44, 45 Vecchio Testamento 6 Venezia 32 Virgilio 20 Voltaire 45 Wright Thomas 23, 24

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