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LA CERTIFICAZIONE
DELLE COMPETENZE
LINGUISTICHE
All’inizio degli anni ’90, nei vari tavoli di lavoro dell’Unione Europea e del
Consiglio d’Europa, veniva evidenziata una necessità: al fine di favorire l’elabo-
razione dei programmi di apprendimento e il riconoscimento reciproco delle
certificazioni nei sistemi di istruzione dei diversi Paesi membri, risultava utile ave-
re un quadro di riferimento “europeo” ovvero una descrizione dei livelli di com-
petenza linguistica raggiungibili da chi studia una lingua straniera.
E’ per questo motivo che il Consiglio d’Europa sviluppa, a partire dal 1991, un
apposito progetto, che si conclude nel 2001 con la pubblicazione del Quadro co-
mune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, va-
lutazione, che viene tradotto in Italia nel 2002 da RCS Scuola. Questo testo for-
nisce ottimi spunti per l’identificazione delle competenze da raggiungere in una
lingua straniera nei termini generali (sapere, saper fare, saper essere, saper ap-
prendere) e comunicativi (linguistiche, socio-linguistiche, pragmatiche) ed inol-
tre propone precisi descrittori di competenze/capacità comunicative, articolati in
tre livelli generali, ognuno dei quali è articolato in sottolivelli:
A B C
A1 A2 B1 B2 C1 C2
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Il contesto Questi livelli, ed i loro descrittori, offrono precisi punti di riferimento a chi è im-
di riferimento pegnato in un confronto nazionale e/o internazionale a favore della definizione di
standard e criteri omogenei per la certificazione di crediti formativi. In un’Europa
senza frontiere, in uno spazio educativo aperto e in un mercato del lavoro carat-
terizzato da fortissima mobilità, la necessità della definizione di competenze cer-
tificabili e l’opportunità della trasferibilità delle qualifiche e dei diplomi, risultano
evidenti. Va inoltre rilevato che, a livello internazionale, il dibattito risulta sempre
più orientato verso una precisazione della competenza plurilingue e pluricultura-
le, poiché l’abilità a comunicare in più lingue e ad interagire con culture diverse ri-
sulta uno dei principali obiettivi della politica educativa dell’Unione Europea.
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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE
istituti di formazione in generale, che possono fare affidamento sui livelli di com- I certificati
petenza dichiarati in tali certificati; per i datori di lavoro, che si trovano facilita- di competenza
linguistica
ti nell’assunzione del personale. Il riconoscimento sia in ambito di studio, sia
in ambito lavorativo, rappresenta quindi il vantaggio principale.
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CAPITOLO 4
Grazie al Progetto Lingue 2000, sviluppatosi dal 1999 al 2003, alle scuole
italiane è stata offerta la possibilità di avviare percorsi di certificazione esterna:
l’alto incremento numerico delle certificazioni di nostri studenti testimonia un
notevole interesse da parte di dirigenti, docenti e studenti, in questa modalità
di verifica degli apprendimenti linguistici. Anche dopo il termine del Progetto
Lingue 2000, i dati quantitativi confermano che le scuole continuano ad offri-
re ai loro alunni l’opportunità di sostenere esami di certificazioni esterne. Le cer-
tificazioni sono una pratica diffusa in tutti i gradi: dalla scuola primaria e me-
dia (certificazioni del livello A1/A2), alla scuola secondaria di secondo grado (cer-
tificazioni B1 – B2).
Le certificazioni delle competenze linguistiche ottenute dagli studenti pos-
sono essere inserite nel Portfolio Europeo delle Lingue (PEL).
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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE
4.7 Il Portfolio Europeo delle Lingue (PEL): uno strumento per l’autovalu-
tazione delle competenze linguistiche
La Biografia Linguistica
La Biografia Linguistica ha un ruolo cardine, in quanto costituisce l’elemen-
to di raccordo tra le varie componenti del Portfolio ed è quella che più propria-
mente riflette la funzione pedagogica dello stesso. La Biografia Linguistica fa-
cilita il coinvolgimento dello studente nella pianificazione, nella riflessione e nel-
la valutazione del suo processo di apprendimento e dei suoi progressi. Lo in-
coraggia a definire ciò che sa fare in una o più lingue straniere e valorizza le espe-
rienze linguistiche e culturali, fatte sia in ambito scolastico sia extra-scolastico.
Il Dossier
Il Dossier offre allo studente la possibilità di selezionare del materiale per
documentare ed illustrare competenze o esperienze che sono state registrate
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CAPITOLO 4
Il Portfolio nella Biografia Linguistica o nel Passaporto. Questa sezione permette di elen-
Europeo delle care i materiali scelti che andranno poi raccolti in un contenitore apposito, dif-
Lingue (PEL): uno
strumento per ferenziato per ogni lingua che si intende documentare.
l’autovalutazione Grazie alla Risoluzione dell’ottobre del 2000 si è avviata, in tutti i 46 paesi
delle competenze membri del Consiglio d’Europa, una ricchissima produzione di iniziative che han-
linguistiche
no portato, nel giro di pochi anni, alla validazione di più di ottanta Portfoli Europei
delle Lingue, ognuno adattato al contesto nazionale e/o regionale per il qua-
le è stato prodotto.
Va infine rilevato che una parte del PEL è stata assunta come modalità di au-
todichiarazione delle competenze linguistiche in Europass – Formazione, varato
nel 2005 dalla Commissione Europea, per facilitare la trasparenza delle qualifi-
che e competenze e per promuovere percorsi europei di formazione in alternan-
za, compreso l’apprendistato. Europass, un documento standardizzato, usato in
tutta Europa, che attesta il percorso europeo di apprendimento specifico segui-
to dal titolare e che aiuta l’interessato a presentare ciò che ha acquisito dalle sin-
gole esperienze, soprattutto in termini di competenze, conferendo perciò visibi-
lità alle proprie iniziative maturate all’estero, risponde all’obiettivo di dare traspa-
renza alle attività realizzate nell’ambito della mobilità transnazionale.
Lo scopo è quello di fare riflettere l’insegnante sui propri punti di forza e iden-
tificare nuovi obiettivi tramite:
• griglie per l’auto-valutazione delle competenze linguistiche in ambito pro-
fessionale e per la gestione della classe
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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE
• brevi contributi con suggerimenti volti a permettere di impostare nel modo Siti e progetti che
migliore possibile la gestione della classe e le attività che in essa si svolgono aiutano ad identi-
ficare le proprie
• una “exchange conferencing area” dove gli insegnanti possono scambiar- competenze
si idee e suggerimenti con il contributo/la supervisione di un moderatore
che fornirà spunti e stimoli per le loro discussioni e per eventuali lavori di
gruppo on-line.
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CAPITOLO 4
Una nuova certifi- nominato Teaching Knowledge Test, già sperimentato in vari paesi del mondo
cazione per i do- (Centro e Sud America, Russia, Egitto, Cina, Taiwan), ma mai in Europa.
centi: Teaching
Knowledge Test L’iniziativa ha suscitato un enorme interesse: 119 gli iscritti così ripartiti negli or-
dini di scuola: 46 della scuola primaria, 22 della scuola media e 51 della scuo-
la secondaria di secondo grado. Età media 43 anni, età massima 60 anni, età
minima 30 anni, provenienza da tutte le province della regione.
Erano state organizzate prove scritte per non più di 60 candidati e, con enor-
me sforzo, si è riusciti ad offrire l’esame a ben 94 docenti, i primi “europei” a
sostenere il Teacher Knowledge Test nella giornata del 30 giugno 2004 pres-
so il British Council di Milano. Pre-requisiti: essere docenti a tempo indetermi-
nato e possedere una conoscenza della lingua inglese di almeno livello B1
(Intermediate), verificabile utilizzando un test auto-valutativo.
Il TKT è un test a scelta multipla, organizzato in due moduli, ciascuno arti-
colato in 80 domande a cui rispondere in 80 minuti. Ambiti di riferimento: de-
scrizione delle abilità linguistiche, processo di insegnamento/apprendimento
(modulo 1); progettazione e preparazione delle lezioni, selezione ed uso del-
le risorse e materiali (modulo 2).
Molto positivi i risultati finali, che sono stati comunicati nell’agosto 2004: pun-
teggio medio per il Modulo 1, 69/80; punteggio medio per il Modulo 2, 62/80.
Dopo i risultati positivi della sperimentazione, a partire dal 2005, l’Università
di Cambridge ESOL Examinations ha messo a punto la versione standardizza-
ta dell’esame e appositi corsi di preparazione sono stati organizzati con caden-
za trimestrale. Numerosi sono i docenti che autonomamente si iscrivono ai per-
corsi di preparazione e sostengono prove di verifica che certificano non solo le
loro competenze d’insegnamento della lingua inglese, ma anche la volontà di
“migliorare” la qualità dell’insegnamento della lingua inglese.
Scopo di questo progetto pilota: aiutare gli Enti certificatori, nazionali e in-
ternazionali, a correlare i loro certificati e diplomi al QCER, al fine di renderli sem-
pre più trasparenti e comparabili. Sono stati elaborati numerosi materiali che
illustrano le modalità utilizzate per verificare le competenze linguistiche di com-
prensione e di produzione scritte e orali. Obiettivi dichiarati del Manual:
a. contribuire alla crescita di competenze nel correlare le prove di verifica al
QCER;
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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE
b. incoraggiare una migliore trasparenza da parte degli Enti Certificatori; Il nuovo Manuale
c. incoraggiare a livello nazionale ed internazionale lo sviluppo di reti di isti- per correlare le
prove di esame
tuzioni e di esperti sia a livello formale sia a livello informale. al Quadro
Comune Europeo
Di recente è stato prodotto un “supplemento“, un documento che integra il di Riferimento
Manual, denominato “Illustrations of European levels of language proficiency”, che
fornisce un ulteriore aiuto per la comparazione di diplomi e certificati. Specifici ma-
teriali sono stati prodotti dalla Language Policy Division del Consiglio d’Europa fi-
nalizzati a rendere sempre più simili e omogenee le modalità con le quali i livelli del
QCER vengono interpretati da vari professionisti nelle varie lingue. A tale scopo so-
no stati prodotti DVD e CD-ROM che raccolgono esempi di prestazioni di compren-
sione/produzione orale e scritta in più lingue basati sui sei livelli del QCER.
LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO
• Lettera circolare del 18/1/2002 prot. n. 883 del MIUR – Direzione Generale per gli
Ordinamenti Scolastici – Ufficio V avente per oggetto: Progetto Lingue 2000 - L.440/97.
Ulteriori indicazioni operative; attività di formazione a livello nazionale e territoriale; certi-
ficazione degli esiti degli allievi. Sono precisate le modalità di accesso alle certificazioni
esterne degli esiti di apprendimento degli allievi. Contiene:
– il Protocollo di Intesa tra il Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca e gli
Enti Certificatori del 16 gennaio 2002
– le schede informative a cura di ciascun ente che focalizzano i livelli di certificazione, le
sedi di esame, i costi e le attività di supporto offerte dai vari enti.
• Comunicazione di servizio Prot. n.10 del 14 gennaio 2005 avente per oggetto: formazione sul-
le competenze linguistico - comunicative in lingua inglese dei docenti della scuola primaria –
Assegnazione finanziamenti (decreto n. 22 del 17 novembre 2004). Contiene nell’allegato 1:
– Proposte di test di ingresso da parte degli Enti Certificatori Britannici
• Comunicazione di servizio Prot. n.1446 del 29 luglio 2005 avente per oggetto: Piano di
formazione per lo sviluppo delle competenze linguistico-comunicative e metodologico-
didattiche in lingua inglese degli insegnanti della scuola primaria. Avvio interventi di for-
mazione A.S. 2005-06. Contiene:
– Riferimenti ai seguenti documenti consultabili sul sito del Ministero www.istruzione.it e
sul sito dell’INDIRE www.indire.it
• Linee di orientamento per la formazione in servizio dei docenti di lingua inglese delle
scuole dell’infanzia e primaria (12 .11. 2003)
• Proposta per la formazione linguistica dei docenti in servizio nelle scuole dell’infanzia,
primaria e secondaria di primo grado” (19.04.2004)
• Formazione di competenze linguistico -comunicative della lingua inglese dei docenti del-
la scuola primaria” (04.07.2005)
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CAPITOLO 4
TAVOLA 1
Livelli comuni di riferimento: scala globale21
21 Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. © Council of Europe, 2001. © RCS Scuola,
Milano - La Nuova Italia – Oxford, 2002, pag. 32
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TAVOLA 2
Griglia per l’autovalutazione 22
A1 A2 B1 B2 C1 C2
Ascolto Riesco a riconoscere Riesco a capire Riesco a capire gli Riesco a capire Riesco a capire un Non ho nessuna
parole che mi sono espressioni e parole elementi principali in discorsi di una certa discorso lungo anche difficoltà a capire
familiari ed di uso molto un discorso chiaro in lunghezza e se non é qualsiasi lingua
espressioni molto frequente relative a lingua standard su conferenze e a chiaramente parlata, sia dal vivo
semplici riferite a me ciò che mi riguarda argomenti familiari, seguire strutturato e le sia trasmessa, anche
stesso, alla mia direttamente (per che affronto argomentazioni relazioni non se il discorso é
famiglia e al mio esempio frequentemente al anche complesse vengono segnalate, tenuto in modo
C ambiente, purché le informazioni di base lavoro, a scuola, nel purché il tema mi sia ma rimangono veloce da un
O persone parlino sulla mia persona e tempo libero ecc. relativamente implicite. Riesco a madrelingua, purché
M lentamente e sulla mia famiglia, gli Riesco a capire familiare. Riesco a capire senza troppo abbia il tempo di
P chiaramente. acquisti, l’ambiente l’essenziale di molte capire la maggior sforzo le trasmissioni abituarmi all’
R circostante e il trasmissioni parte dei notiziari e televisive e i film. accento.
E lavoro). Riesco ad radiofoniche e delle trasmissioni TV
N afferrare l’essenziale televisive su che riguardano fatti
S di messaggi e argomenti di d’attualità e la
I annunci brevi, attualità o temi di maggior parte dei
O semplici e chiari. mio interesse film in lingua
N personale o standard.
E professionale,
purché il discorso sia
relativamente lento e
chiaro.
22 segue
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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE
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A1 A2 B1 B2 C1 C2
Lettura Riesco a capire i Riesco a leggere testi Riesco a capire testi Riesco a leggere Riesco a capire testi Riesco a capire con
CAPITOLO 4
C nomi e le persone molto brevi e scritti di uso corrente articoli e relazioni su letterari e informativi facilità praticamente
O che mi sono familiari semplici e a trovare legati alla sfera questioni d’attualità lunghi e complessi e tutte le forme di
M e frasi molto informazioni quotidiana o al in cui l’autore so apprezzare le lingua scritta inclusi i
P semplici, per specifiche e lavoro. Riesco a prende posizione ed differenze di stile. testi teorici,
R esempio quelle di prevedibili in capire la descrizione esprime un punto di Riesco a capire strutturalmente o
E annunci, cartelloni, materiale di uso di avvenimenti, di vista determinato. articoli specialistici e linguisticamente
N cataloghi quotidiano, quali sentimenti e di Riesco a istruzioni tecniche complessi, quali
S pubblicità, desideri contenuta in comprendere un piuttosto lunghe, manuali, articoli
I programmi, menù e lettere personali. testo narrativo anche quando non specialistici e opere
O orari. Riesco a capire contemporaneo appartengono al mio letterarie.
N lettere personali settore.
E semplici e brevi.
Interazione Riesco a interagire in Riesco a comunicare Riesco ad affrontare Riesco a comunicare Riesco ad Riesco a partecipare
modo semplice se affrontando compiti molte delle con un grado di esprimermi in modo senza sforzi a
l’interlocutore é semplici e di routine situazioni che si spontaneità e sciolto e spontaneo qualsiasi
disposto a ripetere o che richiedano solo possono presentare scioltezza sufficiente senza dover cercare conversazione e
a riformulare più uno scambio viaggiando in una per interagire in troppo le parole. discussione ed ho
P
lentamente certe semplice e diretto di zona dove si parla la modo normale con Riesco ad usare la familiarità con le
A
cose e mi aiuta a informazioni su lingua. Riesco a parlanti nativi. Riesco lingua in modo espressioni
R
formulare ciò che argomenti e attività partecipare, senza a partecipare flessibile ed efficace idiomatiche e
L
cerco di dire. Riesco consuete. Riesco a essermi preparato, a attivamente a una nelle relazioni sociali colloquiali. Riesco ad
A
a porre e a partecipare a brevi conversazioni su discussione in e professionali. esprimermi con
T
rispondere a conversazioni, anche argomenti familiari, contesti familiari, Riesco a formulare scioltezza e a
O
domande semplici se di solito non di interesse esponendo e idee e opinioni in rendere con
su argomenti molto capisco abbastanza personale o sostenendo le mie modo preciso e a precisione sottili
familiari o che per riuscire a riguardanti la vita opinioni collegare abilmente i sfumature di
riguardano bisogni sostenere la quotidiana ( per miei interventi con significato. In caso di
immediati. conversazione.
segue
Griglia per l’autovalutazione
A1 A2 B1 B2 C1 C2
esempio la famiglia, quelli di altri difficoltà, riesco a
gli hobby, il lavoro, i interlocutori. ritornare sul discorso
viaggi e i fatti di e a riformularlo in
attualità). modo cosí
scorrevole che
difficilmente
qualcuno se ne
accorge.
P Produzione Riesco a usare Riesco ad usare una Riesco a descrivere, Riesco a esprimermi Riesco a presentare Riesco a presentare
A orale espressioni e frasi serie di espressioni e collegando semplici in modo chiaro e descrizioni chiare e descrizioni o
R semplici per frasi per descrivere espressioni, articolato su una articolate su argomentazioni
L descrivere il luogo con parole semplici esperienze ed vasta gamma di argomenti chiare e scorrevoli, in
A dove abito e la gente la mia famiglia ed avvenimenti, i miei argomenti che mi complessi, uno stile adeguato al
T che conosco. altre persone, le mie sogni, le mie interessano. Riesco a integrandovi temi contesto e con una
O condizioni di vita, la speranze e le mie esprimere un’ secondari, struttura logica
carriera scolastica e il ambizioni. Riesco a opinione su un sviluppando punti efficace, che possa
mio lavoro attuale o motivare e spiegare argomento specifici e aiutare il destinatario
il più recente. brevemente opinioni d’attualità, indicando concludendo il tutto a identificare i punti
e progetti. Riesco a vantaggi e svantaggi in modo salienti da
narrare una storia e delle diverse opzioni. appropriato. rammentare.
la trama di un libro o
di un film e a
descrivere le mie
impressioni.
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segue
Griglia per l’autovalutazione
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A1 A2 B1 B2 C1 C2
Produzione Riesco a scrivere una Riesco a prendere Riesco a scrivere Riesco a scrivere Riesco a scrivere Riesco a scrivere
CAPITOLO 4
scritta breve e semplice semplici appunti e a testi semplici e testi chiari e testi chiari e ben testi chiari, scorrevoli
cartolina , ad scrivere brevi coerenti su articolati su strutturati e stilisticamente
esempio per messaggi su argomenti a me noti un’ampia gamma di sviluppando appropriati. Riesco a
mandare i saluti argomenti o di mio interesse. argomenti che mi analiticamente il mio scrivere lettere,
delle vacanze. Riesco riguardanti bisogni Riesco a scrivere interessano. Riesco a punto di vista. Riesco relazioni e articoli
a compilare moduli immediati. Riesco a lettere personali scrivere saggi e a scrivere lettere, complessi,
con dati personali scrivere una lettera esponendo relazioni, fornendo saggi e relazioni supportando il
scrivendo per personale molto esperienze e informazioni e esponendo contenuto con una
S
esempio il mio semplice, per impressioni. ragioni a favore o argomenti struttura logica
C
nome, la nazionalità esempio per contro una complessi, efficace che aiuti il
R
e l’indirizzo sulla ringraziare qualcuno. determinata evidenziando i punti destinatario a
I
scheda di opinione. Riesco a che ritengo salienti. identificare i punti
T
registrazione di un scrivere lettere Riesco a scegliere lo salienti da
T
albergo. mettendo in stile adatto ai lettori rammentare. Riesco
O
evidenza il ai quali intendo a scrivere riassunti e
significato che rivolgermi. recensioni di opere
attribuisco letterarie e di testi
personalmente agli specialisti.
avvenimenti e alle
esperienze