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ENTE DI PROMOZIONE SPORTIV A RICONOSCIUTO DAL C.O.N.I. [D. Lgs. n. 242 del 23-07-1999 (Delibera C.N. C.O.N. I. n. 1224 d el 15-05-2002)] ENTE NAZIONALE CON FINALIT AS SISTENZIALI RICONOSCIUTE DAL MINISTERO DELL INTERNO DELLINTERNO (D.M. 559/C. 326.12000.A (101) del 29 f ebbraio1992) ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE - Iscriz. n. 77. Reg. Naz. Min. d el Lav. e Politiche Soc. (L. 07-12-2000, n. 383)
Comitato Provinciale C.S.E.N. di Brindisi Via G. Balsamo, 37 - 72100 Brindisi Tel/Fax 0831.585679 Cell. 393.7815571 360.260629 C.F. 91004680749 http://brindisi.csen.it/ E-Mail: csenbrindisi@alice.it
LA PRATICA SPORTIVA
56 milioni e 590.000
abitanti con + di 3 anni
PRATICA SPORTIVA
30,2%
ATTIVITA FISICA
16.120.000
28,4 28 4 %
23.300.000
SEDENTARI
41,0 %
2006 23 milioni
IL SISTEMA SPORTIVO
CIO
FSN
Coni
EPS
DSA
45
17
+ 12
Universit
Livello 2
Livello 1 + 2 = 80 - 200 ore
Livello 1
Art.2, comma I: - Definizione di sport : qualsiasi forma di attivit fisica e non che, attraverso una partecipazione organizzata o non organizzata, abbia per obiettivo lespressione o il miglioramento d ll l i i li t della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali o lottenimento di risultati in p competizioni di tutti i livelli.
Approccio Olistico
Nome dato al modo scientifico di studiare fenomeni complessi p e sistemi complessi con un approccio interdisciplinare e globale; approccio pi razionale che in antitesi con la metodologia tradizionale analitica
AVER ACCQUISITO CONOSCENZE E COMPETENZE RELATIVAMENTE AD ALCUNI SAPERI CHE SI POSSONO SUDDIVIDERE IN TRE GRANDI CATEGORIE
OPERATORE OLISTICO
SAPERE
SAPER FARE
SAPER
COMUNICARE
COMPETENZE
La competenza :
una
combinazione bi i
di
Le Boterf et Al.
(1992, Comment Manager la qualit de la formation, Parigi)
La formazione e il cambiamento;
circolo virtuoso per laumento delle competenze
La formazione contribuisce allo sviluppo delloperatore, agendo come leva di adeguamento continuo delle competenze, della loro generazione e della loro manutenzione
cambiamento
COMPETENZE
sviluppo
Capacit, Abilit, Conoscenze
Sport Fitness
Wellness
Il termine deriva dallaggettivo inglese fit (adatto) e viene tradotto con il termine idoneit Il sociologo inglese Herbert Spencer coni l'espressione di (sopravvivenza del pi adattato) nel suo lavoro Social Statics del descrivere il d l 1851 e venne successivamente utilizzata per d i ili i modello di selezione naturale di Charles Darwin. La paternit del termine se la attribuisce Nerio Alessandri (Presidente Technogym) Il benessere (da ben essere = "stare bene" o "esistere bene") uno stato che coinvolge tutti gli aspetti dell'essere umano Assenza di patologie ma dell essere umano. patologie, come uno stato complessivo di buona salute fisica, psichica e mentale. Comunemente il benessere viene percepito come una , condizione di armonia tra uomo e ambiente, risultato di un processo di adattamento a molteplici fattori che incidono sullo stile di vita.
Operatore Olistico
Gli orizzonti inesplorati p
Wellness
La p persona al centro
Approccio Interdisciplinare per il benessere della persona (DBN discipline bionaturali, alcune hanno origini antichissime), trattano lessere umano nel suo insieme (corpo, mente, spirito) e non in base ad un sintomo.
Obiettivi Specifici
di apprendimento per le varie fasce di et
Funzioni Senso-Percettive
E T A S V I L U P P O
Abilit Motorie
Abilit Sportive
STIMOLO
ELABORAZIONE
RISPOSTA
Il sistema nervoso assume informazioni attraverso gli analizzatori, analizzatori organi informatori con differenti funzioni:
- analizzatore visivo:
Il sistema nervoso assume informazioni attraverso gli analizzatori, analizzatori organi informatori con differenti funzioni: - analizzatore vestibolare: orecchio interno ci
informa sulle accelerazioni e sulle posizioni del corpo rispetto ai piani dello spazio (i canali semicircolari per la accelerazione angolare, lutricolo e il sacculo per la g , p accelerazione lineare);
-
analizzatore
cinestetico:
permettono la percezione della entit tensiva dei muscoli e della loro modulazione. Tra gli analizzatori cinestetici possono essere annoverati anche i recettori di Pacini e i corpuscoli di Ruffini, situati nelle capsule articolari, e che informano sull'ampiezza, velocit e senso del movimento.
del
sono
Golgi che h
fusi
LE CAPACITA MOTORIE
Componente Hardware
Componente Software
LE CAPACITA MOTORIE
Componente Hardware
Componente Software
LE CAPACITA MOTORIE
Componente Hardware
Componente Software
LE CAPACITA MOTORIE
MATURAZIONE
APPRENDIMENTO
LE CAPACITA MOTORIE
VARIE SCIENZE 1. Fisiologia 2. 2 Biologia 3. Anatomia 4. Medicina 4 M di i 5. Traumatologia 6. Biomeccanica 6 Bi i
L'APPRENDIMENTO E LE SUE TEORIE
L'educazione un processo intenzionale di promozione della persona, in termini individuali e sociali.
Dewey
Personalismo Cattolico Psicologia Umanistica
Gentile
Psicanalisi
Piaget e la
Psicologia Genetica
Bruner
Cognitivismo
Componente Hardware
Componente Software
Sono le forme di coordinazione pi semplici p p Si tratta di spostamenti globali a corpo libero, senza adattamenti spazio-temporali specifici p p p Il loro esercizio tende a suscitare un piacere funzionale, una distensione dinamica e a favorire lautomatizzazione e larricchimento degli stessi Compaiono spontaneamente nello sviluppo p p pp psicomotorio A 4 anni circa il bambino con uno sviluppo pp psicomotorio normale li possiede tutti
NON LOCOMOTORI
Locomotori: sono l ti alla capacit di muoversi L t i legati ll it i dinamicamente nellambiente con tutto il corpo Non locomotori: riguardano i movimenti g propulsivi e di definizione di traiettorie di oggetti Si sviluppano secondo un processo ben definito di stadi nel corso del quale ogni stadio include t di l d l l i t di i l d quello precedente e lo schema motorio diventa sempre pi intenzionale, pi complesso, pi controllato
Spingere
Sostenere Saltare Arrampicarsi Ruotare Strisciare Fintare Colpire Scansare Parare Trasportare
Temp po
Saltare
Temp po
Lanciare
CAPACITA COORDINATIVE
Si basano sulle condizioni neurologiche fisiologiche e
psicologiche del soggetto che consentono al soggetto di apprende controllare e trasformare il movimento Il miglioramento della coordinazione strettamente dipendente dal funzionamento del sistema nervoso e dalla integrazione con i sistemi percettivi
Viene
migliorata attraverso situazioni di gioco con improvvisi cambiamenti di azione rispetto agli schemi usuali
Capacit di orientamento
E LA CAPACITA DI DETERMINARE LA POSIZIONE DEL PROPRIO CORPO O DI ALCUNI SEGMENTI IN RELAZIONE ALLO SPAZIO O DI MODIFICARNE LA POSIZIONE IN RELAZIONE AGLI OGGETTI O AD ALTRI SOGGETTI FERMI ED IN MOVIMENTO.
1. 2. 2 3. 3 4. 5. 6.
I riferimenti spaziali variano sistematicamente Disturbo Di t b vestibolare con rotazioni sugli assi d l corpo, tib l t i i li i del successiva risoluzione di compiti semplici Disturbo vestibolare con rotazioni sugli assi del corpo corpo, successiva risoluzione di compiti complessi
Disturbi esterni aggiunti al disturbo vestibolare con rotazioni sugli assi gg g del corpo, successiva risoluzione di compiti complessi Disturbo vestibolare composto, successivo inserimento in azioni dinamiche con esito i di i h i imprevedibile dibil Limitazioni delle informazioni aggiunte al disturbo vestibolare con rotazioni sugli assi del corpo, successiva risoluzione di compiti complessi corpo
Capacit di anticipazione
E LA CAPACITA DI PREVEDERE SULLA BASE DI UN CALCOLO PROBABILISTICO, LANDAMENTO E IL RISULTATO DI UNAZIONE. - MA ANCHE IL MOMENTO ED IL MODO IN CUI LAZIONE SI ESPLICHERA E DI PROGRAMMARNE GLI INTERVENTI MOTORI SUCCESSIVI.
1. 2. 3. 4. 5. 6.
Azioni in successione prevedibile Compiti molteplici predeterminati Compiti molteplici assegnati di volta in volta dopo lesecuzione del compito precedente Intuizione di traiettorie e conseguente azione di risposta Compiti assegnati in situazioni critiche (limitazione informazioni, confusione vestibolare, disturbi esterni) Previsione dellesito di intere azioni di gioco, partecipazione diretta nellevoluzione successiva
Capacit di equilibrio
E LA CAPACITA DI RIMETTERE IL BARICENTRO ALLINTERNO DEL PIANO DI APPOGGIO. ESSA E LAGATA ALLA FUNZIONALITA DELL APPARATO DELLAPPARATO VESTIBOLARE ED ALLA DIFFERENZIAZIONE DEGLI INTERVENTI CINETICI PER LA REALIZZAZIONE DEL GESTO.
1. 1 2. 3. 4. 5. 6. 7.
Riduzione della superficie d appoggio o del dappoggio sostegno e innalzamento del baricentro La forma, il tipo, la superficie di sostegno , p , p g aumenta la precariet dellappoggio Instabilit della superficie di sostegno o disturbi esterni provocati
Situazione con richiesta di movimenti aggiuntivi di altre parti del corpo Lesecuzione principale si svolge in combinazione con altre abilit Lesecuzione principale si svolge con limitazione delle informazioni Ulteriore disturbo delle informazioni vestibolari, e delle condizioni psicologiche
Capacit di Ritmizzazione p
E LA CAPACITA DI DIFFERENZIARE GLI INTERVENTI MUSCOLARI IN UNA APPROPRIATA ORGANIZZAZIONE TEMPORALE DEFINITA IN TERMINI RITMICI I RITMI POSSONO ESSERE ENDOGENI O ESOGENI. 1. 1 2. 3. 4. 5. 6. 6 7. Azioni i li h A i i cicliche con autostrutturazione d l ritmo i f i t t tt i del it in funzione d ll bi tti dellobiettivo Adeguamento del ritmo a riferimenti spaziali precisi Esecuzione di esercizi predeterminati seguendo intervalli ritmici isocroni Esecuzione di esercizi predeterminati seguendo intervalli ritmici variati Esecuzione di esercizi predeterminati con diverse parti del corpo seguendo intervalli ritmici isocroni e variati Adeguamento del proprio ritmo a quello dei compagni Ad t d l i it ll d i i Discriminazione tra diverse scansioni ritmiche abbinando esercizi adeguati
Capacit di Combinazione
E LA CAPACITA DI SINCRONIZZARE IN UN SISTEMA UNICO E COERENTE AZIONI MOTORIE DIFFERENTI PRESENTATE IN SUCCESSIONE TEMPORALE O SIMULTANEAMENTE,
1. 2. 3. 3 4. 5. 6. 7. Imitazione di combinazioni di pi schemi motori e successione omologa Imitazione di combinazioni posturali in successione incrociata di pi schemi posturali in motori e
Imitazione di combinazioni ritmiche di pi schemi motori e posturali i I it i bi i i it i h i h i t i t li in successione omologa o incrociata Combinazioni estese allutilizzo di piccoli attrezzi p Combinazioni rese pi difficili da disturbo delle informazioni vestibolari Combinazioni rese pi difficili da condizioni psicologiche particolari Combinazioni rese pi difficili da disturbi esterni provocati e imprevedibili
Definizione utile per quelle specialit largamente influenzate da fattori di tipo tecnico-coordinativo i situazioni i rapida d f i i i di i in i i i in id evoluzione
E un processo pedagogico-educativo complesso che presuppone la scelta degli esercizi fisici pi adatti alle g caratteristiche psico-fisiche e funzionali dei giovani in evoluzione, in funzione delle prospettive di specializzazione sportiva del soggetto. LAllenamento si concretizza nella organizzazione e nella ripetizione degli Esercizi stessi.
Vanno dosati:
Secondo forme, combinazioni, gradi di difficolt, difficolt tali da promuovere lo sviluppo delle abilit. In quantit ed intensit, tali da favorire limpiego efficace, i situazione anche di li i ffi in it i h competizione, delle abilit acquisite, in condizioni di affaticamento.
IL CARICO MOTORIO
Esecuzione di esercizi e di azioni motorie finalizzate, che hanno un grado di sollecitazione f ll i i funzionale superiore a quello i l i ll prodotto dai movimenti della vita quotidiana.
Carico C i Interno
Carico Esterno
IL CARICO MOTORIO:
INTENSITA
QUANTITA o volume l
IL CARICO MOTORIO:
COORDINATIVO
CONDIZIONALE MISTO/COMBINATO
LIVELLO INIZIALE
Tempo
LA SOMMINISTAZIONE DI UN NUOVO CARICO AVVIENE NELLA FASE OTTIMALE DI SUPERCOMPENSAZIONE PERTANTO IL LIVELLO DI PRESTAZIONE AUMENTA GRADUALMENTE INSIEME ALLE POSSIBILITA FUNZIONALI DELLORGANISMO.
STIMOLI TROPPO RAVVICINATI RECUPERO INCOMPLETO, DIMINUZIONE DEL LIVELLO FUNZIONALE E DELLA CAPACITA DI PRESTAZIONE.
ATTENZIONE
IL PRINCIPIO DELLA SUPERCOMPENSAZIONE RIGUARDA LE IL CAPACITA CONDIZIONALI (Forza, Velocit, Resistenza) NON RIGUARDA SPECIFICATAMENTE LE CAPACITA COORDINATIVE O LE ABILITA GENERALI E/O SPECIFICHE QUESTE ULTIME SONO FUNZIONALI ALLA CAPACITA DI APPRENDIMENTO E RIGUARDANO PIU I PRESUPPOSTI DI TIPO NEUROLOGICO CHE QUELLE DI TIPO FISIOLOGICO
LE CAPACITA MOTORIE
LE CAPACITA CONDIZIONALI
Rapidit
LA RESITENZA
E la capacit motoria delluomo che p permette di tollerare la fatica in esercizi di vario genere.
RES. DI MEDIA DURATA
Resistenza R i t z
RES. DI LUNGA DURATA
LA FORZA MUSCOLARE
La Forza la capacit motoria delluomo che p permette di vincere una resistenza o di opporvisi con pp un impegno tensivo della muscolatura
LA SCIOLTEZZA ARTICOLARE
E la capacit motoria delluomo che permette di compiere movimenti semplici e/o complessi con la massima escursione articolare
Scioltezza Articolare
Scioltezza della spalle Scioltezza della anche
Et del soggetto
8 9 10 11 12 13 14 15
Capacit di Apprendimento motorio Capacit di Differenziazione e controllo Capacit di reagire a stimoli ottici e acustici Capacit di Orientarsi nello spazio Capacit di Equilibrio Capacit di ritmo i i i
Et del soggetto
8 9 10 11 12 13 14 15
Capacit di Resistenza Capacit di Forza p Capacit di Rapidit Qualit affettivo cognitive Voglia di apprendere