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Cappuccetto Rosso e gli insoliti sospetti fa parte di quel cinema un p psicologico in cui si mostra la stessa vicenda da diverse prospettive:

Da quella di Cappuccetto che non vede lora di andarsene dalla routine della foresta e del commercio di dolciumi. Da quello della nonna che , a fronte della sua et, ha interessi e vitalit da far invidia alla nipotina. Da quello del lupo che, poverino, era solo un giornalista investigativo...perci si trovava sempre in mezzo. Da quello dello spaccalegna che non era ne un eroe, ne un pazzo sempre armato...ma una comparsa del cinema! Godibilissimi questi personaggi ma...come dimenticare gli altri protagonisti come la Rana Nicky Flippers, investigatore le cui pose sfidavano le leggi di gravit pi di quelle di Horatio Caine di CSI Miami? Le sue ricostruzioni logiche e conseguenti avrebbero fatto invidia al buon Holmes. Ed il coniglietto? Dolce lui...con tutti ma, come in ogni giallo che si rispetti, limpressione spesso inganna...e daltronde gi la sua insopportabile vocina stridula avrebbe meritato di farne un ottimo secondo con patatine al forno... Ognuno di questi personaggi racconta la sua versione dei fatti e ci permette di capire che la verit si costruisce di tante piccole sfaccettature...come se fosse un mosaico. Ma sopratutto, questo ci permette di porci delle domande, di fare delle ipotesi...di non dare la verit per scontata, anche quando i fatti sembrano molto chiari... E un p quello che mi successo di notare nel film Chi giace nella culla della zia

Ruth? del 1971. Il film racconta di 2 orfanelli (Clarine ed il fratello) che, dopo anni, riescono a partecipare alla festa di Natale di Ruth, una ricca vedova mai ripresasi dal suo lutto personale (la perdita della piccola figlia in seguito ad un incidente domestico di cui si ritiene ed era stara ritenuta lunica responsabile). Ebbene, la zia Ruth vede nella piccola Clarine quasi la reincarnazione della figlia e decide di tenerla per se, rapendola. La tratta bene, non le fa mancare nulla anche se il suo un amore morboso: non la tratta in quanto Clarine ma in quanto seconda possibilit concessale dal destino clemente.
Il problema che sia la piccola che il fratello, memori dei consigli precauzionali degli adulti, delle favole loro raccontate prima di dormire, iniziano ad identificare la vedova come la strega di Hansel e Gretel. Cos fuggono e le danno fuoco. Uccidendola e mostrando un inquietante ghigno quando verranno salvati e saranno ben consci che nessuno scoprir mai ci che loro hanno commesso. Inquietante. In questo vecchio film la favola di Hansel e Gretel stata aggiornata, riattualizzata e mostrata in chiaro-scuro sostituendo alla bont il male, trasformando i personaggi positivi in cattivi e quelli cattivi in poveri infelici quasi buoni.

Ambedue i film, Cappuccetto Rosso e gli insoliti sospetti e Chi giace nella culla della zia Ruth? li consiglierei a chiunque voglia risvegliare la propria ed altrui fantasia. Le favole, ma anche i romanzi, ci pongono sempre una sola versione dei fatti. Una spiegazione lineare e che non pu essere modificata. Certo, quando leggiamo, ci viene pi facile almeno provare ad immaginare i personaggi. Possiamo mettere in pausa la lettura e provare ad immaginare lo sviluppo della vicenda. E poi dire io avrei fatto cos o perch il protagonista si comportato, invece, in quel modo?. Certo. Ma come una reazione, nostra, personale, faticosa, ad una comunicazione lineare la cui morale e trama stabilita alla fonte da altri. Il pregio di film simili, invece, di essere multi-prospettiva, a bivi, dietrologici e di stimolare, come in un fitness mentale, il nostro cervello e la nostra fantasia senza atrofizzarle. Perch non si possa dire, un domani, ho perso la capacit di sognare...

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