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Funzioni

Le principali funzioni della Banca dItalia sono dirette ad assicurare la stabilit monetaria e la stabilit finanziaria, requisiti indispensabili per un duraturo sviluppo delleconomia. La Banca concorre alle decisioni della politica monetaria unica nellarea delleuro ed espleta gli altri compiti che le sono attribuiti come banca centrale componente dellEurosistema. Cura la parte attuativa di tali decisioni sul territorio nazionale attraverso le operazioni con le istituzioni creditizie, le operazioni di mercato aperto e su iniziativa delle controparti, e la gestione della riserva obbligatoria. Pu effettuare operazioni in cambi conformemente alle norme fissate dallEurosistema. Gestisce le riserve valutarie proprie; gestisce, inoltre, una quota-parte di quelle della BCE per conto di questultima. responsabile della produzione delle banconote in euro, in base alla quota definita nellambito dellEurosistema, della gestione della circolazione e dellazione di contrasto alla contraffazione. LIstituto promuove il regolare funzionamento del sistema dei pagamenti attraverso la gestione diretta dei principali circuiti ed esercitando poteri di indirizzo, regolamentazione e controllo propri della funzione di sorveglianza. Tale attivit, unitamente allazione di supervisione sui mercati, mira pi in generale a contribuire alla stabilit del sistema finanziario e a favorire lefficacia della politica monetaria. La Banca espleta servizi per conto dello Stato quale gestore dei compiti di tesoreria, per gli incassi e pagamenti del settore pubblico, nel comparto del debito pubblico, nellattivit di contrasto dellusura. Al fine di rendere pi efficace lespletamento dei compiti di politica monetaria e delle altre funzioni istituzionali, la Banca d'Italia svolge una intensa attivit di analisi e ricerca in campo economicofinanziario e giuridico. Come Autorit di Vigilanza, lIstituto persegue la sana e prudente gestione degli intermediari, la stabilit complessiva e lefficienza del sistema finanziario, nonch losservanza delle disposizioni che disciplinano la materia da parte dei soggetti vigilati. Interviene nel campo della regolamentazione bancaria e finanziaria anche attraverso la partecipazione ai comitati internazionali. Si raccorda con le altre Autorit di controllo con cui collabora in base a diverse forme di coordinamento. Lattivit della Banca d'Italia comprende numerosi impegni internazionali che interessano le funzioni di central banking e, in particolare, i profili di stabilit finanziaria. Partecipa alla cooperazione nelle sedi europee, presso i diversi gruppi e gli organismi multilaterali. Svolge iniziative di assistenza tecnica in favore di Autorit di controllo di paesi emergenti e in transizione. Come Autorit di Vigilanza, la Banca dItalia svolge le funzioni dirette al mantenimento della stabilit finanziaria in base ai poteri e alle responsabilit di controllo sui singoli intermediari e sul sistema finanziario complessivo che le derivano dallordinamento nazionale. La Banca d'Italia esercita, in armonia con le disposizioni comunitarie, i poteri di vigilanza nei confronti delle banche, dei gruppi bancari e degli intermediari finanziari, avendo riguardo alla sana e prudente gestione dei soggetti vigilati, alla stabilit complessiva, all'efficienza e alla competitivit del sistema finanziario, all'osservanza della normativa in materia creditizia e finanziaria. LIstituto dispone di autonoma capacit normativa, esercita i controlli sugli intermediari, svolge compiti di tutela della trasparenza delle condizioni contrattuali delle operazioni bancarie e finanziarie e promuove comportamenti da parte degli intermediari improntati, oltre che al rispetto formale degli obblighi di legge, anche al miglioramento su un piano sostanziale dei rapporti con la clientela.

I poteri di controllo sono esercitati nel rispetto della natura imprenditoriale dei soggetti vigilati, i quali determinano in autonomia strategie, modelli organizzativi e politiche di investimento nell'ambito di un sistema di regole generali di natura prudenziale. Principale parametro di riferimento della regolamentazione prudenziale per la stabilit degli intermediari il patrimonio: la disponibilit di mezzi propri adeguati rispetto ai rischi assunti accresce la capacit dellimpresa di assorbire perdite impreviste. Di grande rilievo anche la qualit degli assetti organizzativi dei soggetti vigilati. Lazione di controllo nei confronti delle banche e degli altri intermediari viene svolta attraverso analisi e interventi finalizzati a individuare tempestivamente segnali di potenziale anomalia nei loro assetti tecnico-organizzativi e a sollecitarne la rimozione mediante appropriate misure correttive. Lazione si articola in controlli di tipo documentale basati sulla raccolta, lelaborazione e lanalisi sistematica di un complesso di informazioni di natura statistico-contabile e amministrativa e controlli ispettivi presso gli intermediari, diretti a verificare qualit e correttezza dei dati trasmessi e ad approfondire la conoscenza di aspetti organizzativi e gestionali. Misure specifiche vengono assunte in presenza di aspetti critici nella situazione finanziaria degli operatori. LIstituto impegnato attivamente nei comitati internazionali che realizzano la cooperazione e nelle sedi tecniche che contribuiscono alla predisposizione della normativa comunitaria e alla convergenza delle prassi di vigilanza; partecipa alla formulazione di regole di condotta (best practices) e discipline prudenziali comuni, atte ad assicurare parit di trattamento per gli intermediari operanti su scala internazionale e a prevenire fenomeni di arbitraggio regolamentare. La Banca dItalia impegnata inoltre nella prevenzione dei comportamenti illeciti nel settore finanziario, del riciclaggio e dellusura; al fine di salvaguardare lintegrit del sistema emana istruzioni agli intermediari, adottando, ove del caso, provvedimenti sanzionatori. Collabora con lAutorit Giudiziaria e gli altri organi inquirenti nel contrasto della criminalit economica.

Vigilanza
La Banca dItalia vigila sulle banche, sulle societ di gestione del risparmio, sulle societ d'investimento a capitale variabile, sulle societ d'intermediazione mobiliare, sugli Istituti di moneta elettronica e sugli intermediari finanziari iscritti nell'elenco speciale di cui all'art. 107 TUB, avendo riguardo alla sana e prudente gestione dei soggetti vigilati, alla stabilit complessiva, allefficienza e alla competitivit del sistema finanziario, allosservanza della normativa in materia creditizia e finanziaria. La Banca d'Italia svolge anche compiti di tutela della trasparenza delle condizioni contrattuali delle operazioni bancarie e finanziarie con l'obiettivo di favorire anche il miglioramento, su un piano sostanziale, dei rapporti con la clientela. A tal fine emana la normativa secondaria che disciplina lo svolgimento dellattivit degli intermediari ed esercita unazione di controllo sul loro operato per individuare ed eliminare tempestivamente possibili situazioni di debolezza. I controlli di vigilanza si basano sulla raccolta e sullesame di documenti e di dati statistici e contabili che i soggetti vigilati inviano alla Banca dItalia e sulle ispezioni, che consistono in verifiche condotte da dipendenti della Banca dItalia presso le banche e presso gli altri intermediari finanziari. Gestione di Albi ed Elenchi di Intermediari Finanziari di cui all'art. 106 TUB e di altri operatori Dal 1 gennaio 2008 la Banca d'Italia, a seguito della confluenza dell'UIC, ha assunto la gestione e le connesse verifiche degli Albi ed Elenchi relativi agli Intermediari finanziari ex art.106 TUB e

relative sezioni, agli Agenti in attivit finanziaria, ai Mediatori creditizi e agli Operatori professionali in oro. I poteri e gli interventi di controllo della Banca d'Italia, finalizzati a verificare il mantenimento nel tempo dei requisiti per l'iscrizione, oltre che la conformit alla normativa di settore, sono differenziati per soggetto e, comunque, meno estesi rispetto a quelli previsti per gli intermediari sottoposti a vigilanza prudenziale. PRINCIPI DI LEGISLAZIONE BANCARIA Il sistema bancario e finanziario andato trasformandosi nel corso degli anni cos, la regolamentazione degli anni 90 ossia il testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, entrato in vigore dal 94, stato integrato e modificato dal testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria. I principali obbiettivi sono:
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La liberalizzazione delle attivit bancarie Prudente gestione dellattivit bancaria Stabilit del sistema finanziario Accrescimento dellefficienza Lattivit bancaria: si definisce attivit bancaria lesercizio congiunto della raccolta di risparmio tra il pubblico e dellerogazione del credito. Il coordinamento funzionale tra le operazioni di raccolta e quelle di erogazione del credito differenza lattivit bancaria da quella finanziaria. La costituzione delle aziende di credito pu avvenire soltanto sulla base di unapposita autorizzazione della banca dItalia. Libert di insediamento e il principio del mutuo riconoscimento hanno liberalizzato lingresso delle banche comunitarie nel territorio nazionale. Si pu commercializzare in tutti gli stati membri servizi conformi alle disposizioni legislative vigenti nel paese di provenienza. A tale scopo sono sufficienti: o La comunicazione alle autorit del paese dorigine. O Autorizzazione rilasciata dalla banca centrale di provenienza e ad essa sono attribuiti i poteri di vigilanza e controllo.

I principi fondamentali del testo unico sono:


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Le banche extracomunitarie deve essere autorizzato dalla banca dItalia. Le forme giuridiche consentite agli enti creditizi sono la SPA e la SAPA, che permettono alle aziende di credito di:
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Emettere prestiti obbligazionari Ricapitalizzarsi attraverso aumenti di capitale Attuare forme di concentrazione e dintegrazione tra intermediari. Le concentrazioni bancarie trovano motivazione nellaumento della concorrenza tra banche. (economia in scala) Le regole della vigilanza per le concentrazioni prevedono lautorizzazione della banca dItalia e dellautorit garantite della concorrenza e del mercato.
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TU ha liberalizzato lapertura e il trasferimento degli sportelli, infatti lasciata alle aziende di credito ampia autonomia riguardo alla propria distribuzione sul territorio.
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TU ha rimosso i vincoli relativi alla specializzazione temporale, stata in tal modo superata la preesistente contrapposizione tra aziende di credito ordinario (a breve) ed istituti di credito speciale

(m/l termine) oggi possibile per tutte le aziende la raccolta di fondi attraverso lemissione di obbligazioni.
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TU considera in modo diverso le partecipazioni acquisibili dagli enti creditizi a seconda che essi riguardano: Per le partecipazioni finanziarie gli investimenti in partecipazioni ed immobili non possono eccedere il limite rappresentato dai fondi propri della banca, le aziende di credito sono libere di acquisire partecipazioni finanziarie che consentono loro di assumere la struttura organizzativa del gruppo plurifunzionale. Per le partecipazioni non finanziarie le banche hanno precisi limiti: il patrimonio dellazienda di credito partecipante e lammontare della quota di capitale di credito partecipante. Il TU a carico delle imprese non finanziarie lobbligo dellautorizzazione preventiva della banca dItalia e dellautorit garante della concorrenza e del mercato (antitrust) in caso di acquisto di quote o azioni di unazienda di credito in misura sup. al 5% del capitale. Le autorit creditizie 1. Comitato interministeriale per il credito ed il risparmio (CICR) che svolge funzioni di coordinamento in campo monetario e creditizio, attenendosi alle direttive generali del comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) ed esercita inoltre funzionari di controllo sullistruzione di nuove banche e sul potenziamento di quelle esistenti. 2. il ministero delleconomia e delle finanze, che emana provvedimenti nei confronti dei singoli istituti di credito e sostituisce il CICR in caso di urgenza. 3. la banca dItalia un istituto di diritto pubblico con sede legale in Roma e dispone di una rete periferica costituita da filiali dislocate nei capoluoghi di regione e provincia. La direzione attribuita al governatore (6 anni) la nomina del governatore disposta con decreto del presidente della repubblica. Le principali funzioni della banca dItalia sono: o funzione di indirizzo, controllo e coordinamento delle iniziative interbancarie. O Gestisce il servizio delle compensazioni nazionali di limitato ammontare. o Emette titoli di credito o Svolge attivit di rifinanziamento o Cura il servizio di emissione dei titoli di stato In qualit di organo di vigilanza svolge: Vigilanza regolamentare Vigilanza informativa Vigilanza ispettiva La trasparenza delle condizioni contrattuali La trasparenza dei rapporti tra banca e cliente pu essere definita come il requisito necessario per permettere a questultimo limmediata e chiara conoscenza delle condizioni praticate dallazienda di credito. Gli aspetti pi importanti della normativa riguardano: La pubblicit delle condizioni contrattuali Il calcolo degli interessi in base a criteri uniformi La periodicit della capitalizzazione degli interessi

La forma dei contratti deve essere scritta Il contenuto minimo dei contratti La modifica unilaterale apportata dalla banca alle condizioni contrattuali Linvio periodico di comunicazioni scritte La decorrenza di alcune valute. Lufficio reclami e lombudsman Allufficio reclami devono essere trasmesse per iscritto le proteste della clientela. Esso tenuto a rispondere con una comunicazione scritta nella quale si indicano i tempi entro i quali la banca dovr provvedere alla sistemazione della vicenda. Se la risposta dellufficio non ritenuta sufficiente il cliente si pu rivolgere allombudsman giuri bancario che un organo collegiale i cui membri sono scelti tra persone particolarmente qualificate in materia economia creditizia o giuridica e tra i rappresentanti dei consumatori. La decisione dellombudsman vincolante soltanto per lente creditizio. Il segreto bancario e le disposizioni antiriciclaggio. Le banche rispettano solitamente il segreto bancario (ossia la riservatezza da adottare in relazione ai rapporti contrattuali intrattenuti con ciascun cliente). Tuttavia sono state emanate norme che ne attenuano la portata. Nellintento di consentire laccertamento di illeciti di natura penale e fiscale i principali obblighi che la normativa antiriciclaggio pone a carico delle banche e degli altri intermediari creditizi sono: Lidentificazione dei soggetti che effettuano transazioni o movimentazioni superiori a 12500 La predisposizione di strumenti informatici idonei allarchiviazione dei dati inerenti alle suddette operazioni. Lapposizione della clausola non trasferibili sugli assegni superiori a 12500 Inoltre la normativa vieta a tutti i soggetti di: Trasferire denaro contante o titoli al portatore superiori a 12500 senza lintervento di un intermediario Emettere assegni bancari superiori a 12500 privi del nome del beneficiario. Superare nei libretti di deposito a risparmio al portatore un saldo di 12500 . Nel 2004 inoltre si ampliato il potere di indagine bancaria a favore del fisco per laccertamento dellevasione fiscale.

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