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La Sacra di San Michele di Vito Foschi A pochi chilometri da Torino, all'inizio della Val di Susa, vallata che da sempre

unisce il territorio italiano con quello francese da cui si raggiungono i passi del Moncenisio e del Monginevro si erge silenziosa la Sacra di San Michele. Dirigendosi verso la Francia la si vede sulla sinistra con la sua sagoma scura che come un muto guardiano sembra sorvegliare la vallata. La posizione imprendibile e la forma slanciata della Chiesa sembra fatta apposta per creare la sensazione che sia l per proteggere la vallata ed infondere un senso di sicurezza agli abitanti e al viaggiatore che si trovasse a passare nei dintorni; ci si stupisce di non trovarvi una fortificazione. Coincidenza vuole che San Michele sia santo protettore degli eserciti quasi a confermare lidea che la sua chiesa in quella posizione sia a protezione della vallata. La Val di Susa stata abitata fin dall'antichit come testimoniano menhir e cromlech che costellano la zona. Nel vicino monte Ciabergia si trovano i resti di un cromlech e una serie di muri a secco di cui non noto l'uso. La cima del monte aspra e rocciosa inadatta ad attivit agricole e si pu ipotizzare un utilizzo militare o visto la presenza del cromlech a utilizzi cultuali, una sorta di recinto sacro. Il monte su cui sorge la Sacra ha il nome di Monte Pirchiriano, che sta semplicemente per monte dei maiali, toponomastica agricola forse legata a culti di origine celtica e si trova a met strada fra Mont Saint-Michel in Francia e Monte Sant'Angelo nel Gargano sul percorso dell'antica via Francigena, in realt un insieme di vie che portavano ai tre luoghi santi pi importanti del Medioevo, Roma, Gerusalemme e Santiago de Compostela. San Michele stato un santo a cui erano particolarmente devoti i Longobardi, popolo guerriero, per cui era sicuramente pi facile la devozione verso un santo guerriero capo delle milizie angeliche rispetto a santi pi mansueti o addirittura martiri. La sospetta presenza sul Monte Pirchiriano di una prima cappella costruita da tale popolo, risalente ai secoli VI o VII primo nucleo della successiva abbazia, testimoniata dalla toponomastica della zona con presenza dei nomi, oltre che di Michele, anche di Pietro e Ambrogio, altri santi a cui erano affezionati i Longobardi. Purtroppo oltre agli indizi quali la toponomastica e la nota devozione per il santo da parte dei longobardi non esistono prove certe di tale datazione. I primi dati certi risalgono al finire X secolo quando sul monte Pirchiriano si insediano i primi monaci benedettini che costruiscono la prima chiesa che venne creduta costruita direttamente dagli angeli per levidente difficolt della costruzione e da qui lappellativo Sacra che si conserver anche per gli edifici a venire. La storia del monastero inizia nel 983 quando il conte dAlvernia Ugo di Montboisser ordin la costruzione di unabbazia per espiazione dei suoi peccati. Il monastero nei 4 secoli successivi vive un periodo di splendore acquisendo possedimenti sia in Italia che in Francia e Spagna. Nel 1381 venne istituita una commenda che port i monaci lontano dal monastero iniziando cos un periodo di decadenza che porter nel 1622 alla sua soppressione. Nel corso del seicento sub saccheggi e distruzione che disperderanno la sua ricca biblioteca e che preserveranno la solo chiesa per poi finire in uno stato di abbandono che terminer nel 1836 quando il re Carlo Alberto lo assegner ai padri rosminiani che inizieranno a restaurare il complesso. La costruzione dellabbazia particolare perch sorgendo su uno sperone roccioso si dovuta sviluppare in altezza non essendoci spazio per uno sviluppo orizzontale. Laltezza massima delledificio di 41 metri nel lato in cui si trova lingresso della chiesa posto al di sotto dellabside. Dalla porta dingresso parte una scala interamente scavata nella roccia, detta Scalone dei Morti per la presenza nel passato nelle nicchie di scheletri dei monaci e di alcune tombe ancora presenti. Al termine della scala si trova la Porta dello Zodiaco, splendido esempio di arte gotica, da cui si fuoriesce su di un piano da cui accedere alla vera e propria chiesa. La curiosit della chiesa che solo un pilastro della costruzione poggia sulla roccia, mentre tutto il resto poggia su una sorta di

piattaforma costruita apposta per allargare la base dello sperone roccioso. La chiesa iniziata in stile romanico terminata in stile gotico con le classiche decorazioni fantastiche popolate da mostri ed animali misteriosi. Interessanti anche i dipinti con gli affreschi raffiguranti lAssunzione di Maria e la descrizione della costruzione della Sacra da parte degli angeli e infine un trittico con una Madonna che allatta il Bambino, iconografia diffusa nel Medioevo che scompare in tempi di Controriforma. Sicuramente una visita quasi obbligata per chi si trova a passare dalla parte di Torino.

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