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Energia nucleare e radioattivit

In modo semplicistico, latomo costituito da un nucleo carico positivamente, circondato da elettroni carichi negativamente. Il nucleo, in cui concentrata la maggior parte della massa dellatomo, composto a sua volta da neutroni e protoni. Ogni atomo contraddistinto dal numero atomico (Z) che indica il numero di protoni del nucleo e dal numero di massa (A) che indica il numero totale di neutroni e protoni che esso contiene. Gli atomi che hanno lo stesso valore di Z ma diversi valori di A, cio che hanno lo stesso numero di protoni, ma diverso numero di neutroni, si chiamano isotopi. Nel nucleo protoni e neutroni sono soggetti alla forza nucleare che li tiene legati fortemente insieme. Numero di massa Numero atomico

A ZX

Esempio: calcolare il numero di protoni, neutroni ed elettroni dellatomo: 26 Fe Protoni = elettroni = 26 Neutroni = 55 26 = 29 Particella Protone neutrone elettrone Massa (kg) Carica (C) -27 1,67262310 = 1.0073 u.m.a. +1,602117710-19 1,67492810-27 = 1.0086 u.m.a. 0 -27 -4 0.00091110 = 5.49 10 u.m.a. -1,602117710-19 Tabella: massa e carica dei protoni, neutrini ed elettroni

55

1 u.m.a. = 1.66 10-27 kg Dal confronto di questa massa con quella dei nucleoni, si ricava che la massa dell'elettrone circa 1/1836 di quella del protone e del neutrone. In un atomo, quindi, la massa totale degli elettroni molto piccola rispetto alla massa dei costituenti il nucleo. La massa dell'atomo dunque praticamente quella del suo nucleo. Lordine di grandezza delle dimensioni (raggio) dei nucleoni di circa 10-15 m, mentre gli atomi hanno dimensioni dell'ordine di 10-10 m, quindi che le dimensioni del nucleo sono tanto piccole, rispetto alle dimensioni atomiche, e conseguentemente la "densit" della materia nucleare circa 1015 volte superiore a quella della materia atomica. Se si considera un diagramma (Fig. 1) che porti in ascisse il numero di carica Z e in ordinate il numero di neutroni N = A - Z, ogni punto di questo diagramma rappresenta un ipotetico nucleo A Z X . Portando per sul diagramma tutti i nuclei realmente esistenti, si constata che i punti corrispondenti sono situati entro una banda relativamente ristretta. Inoltre il punto rappresentativo del nucleo pi stabile per ogni numero di carica situato per i primi dieci elementi sulla bisettrice: ossia i nuclei pi leggeri contengono lo stesso numero di protoni e di neutroni. Per i nuclei pi pesanti, si osserva invece che i punti rappresentativi sono sempre situati sopra la bisettrice, e se ne allontanano sempre pi via via che il numero di carica aumenta. II numero di neutroni per protone (N/Z), uguale a 1 per gli elementi leggeri, aumenta fino a circa 1,6 per i nuclei pi pesanti.

Fig. 2.1 - Relazione N / Z per i nuclidi stabili. Le misure sperimentali sulla massa degli isotopi mostrano che la massa di un nuclide sempre inferiore alla somma delle masse delle particelle che lo costituiscono. Prendiamo ad esempio il nucleo di elio 4 He e calcoliamo la massa totale dei suoi costituenti presi 2 separatamente. Quella dei due neutroni (m1) e dei 2 protoni (m2) : m1 =2 mneutrone =2 1,0086 u.m.a = 2,0172 u.m.a. m2 = 2 mprotone = 2 1,0073 u.m.a. = 2,0146 u.m.a. La massa dei costituenti liberi dunque: mteorica = m1 + m2 = 4,032 u.m.a. mentre la massa relativa del nucleo di elio misurata sperimentalmente : mHe = 4,002 u.m.a. Si calcola quindi un difetto di massa: m = mteorica - mHe = 0,030 u.m.a. In base alla teoria della relativit di Einstein, massa ed energia sono interconvertibili secondo la relazione: E = m c2 dove: E = energia o variazione di energia (J); m = massa o variazione di massa (kg); c = velocit della luce (c =3108 m/s) Pertanto il difetto di massa di un nuclide corrisponde a una quantit di energia E liberata all'atto della sua formazione dalle particelle costitutive. All'atto della costituzione del nuclide a partire dalle particelle libere (molto lontane le une dalle altre) l'ambiente esterno riceve quindi una certa energia E, che l'energia di formazione del nuclide. Nell'operazione inversa (disintegrazione completa del nuclide nei suoi costituenti) 1'ambiente esterno dovr fornire questa stessa energia E. II difetto di massa quindi equivalente all'energia di formazione E che si pu considerare come l'energia di legame del nucleo. La determinazione sperimentale della massa di ogni singolo nuclide e un calcolo elementare permettono quindi di conoscere l'energia di legame del nucleo e la sua stabilit. Per riprendere l'esempio citato, l'energia corrispondente alla formazione dell'atomo di elio, calcolata dal difetto di massa, e dalla relazione di Einstein, ricordando che 1 u.m.a. = 1.66 10-27 kg, dunque: E = mc2 = 0.030 1.6610-27 (3108)2 = 4.410-12 J Molto spesso si esprime lenergia di legame non nelle unit di misura del SI, ma nelle unit usate nella fisica nucleare, cio i MeV (megaelettronvolt): 1 eV lenergia che acquista un elettrone, che ha una carica elettrica pari a 1,610-19 coulomb quando accelerato da una differenza di potenziale elettrico di 1 V, quindi il fattore di conversione da J a MeV vale: 1 J = (1 / 1,610-19) eV = 0,67 10+19 eV = 0,67 10+13 MeV 2

Cio: 1 eV =1,6010-19 C 1 V = 1,6010-19 J Lenergia di formazione del nuclide pu anche essere calcolata direttamente in MeV ricordando lequivalenza: E(MeV)=m(u.m.a.) 931 ossia che 1 u.m.a. corrisponde a 931 MeV. Ritornando allesempio dellelio si ha dunque: E = 0,030 931 = 27,99 MeV = 4.410-12 J Se si effettua un calcolo analogo dell'energia di legame di ogni nuclide, e si pone l'energia di legame per nucleone E/A in funzione del numero di massa A, i vari punti si dispongono secondo un grafico rappresentato in forma approssimata in Fig. 2.

Fig. 2 - Curva delle energie di legame nucleare. Risulta chiaro infatti dal grafico di Fig. 2 che i nuclei di massa media sono quelli pi stabili, accettando come misura della stabilit di un nucleo la sua energia di legame per nucleone E/A, determinata come si visto. Sia i nuclei pesanti che i nuclei leggeri tenderanno quindi a trasformarsi in nuclei di massa media, i primi per rottura o fissione nucleare, e i secondi per raggruppamento o fusione nucleare. In entrambi i casi si avr liberazione di notevoli quantit di energia, corrispondenti alla differenza fra le energie di legame dei nuclei di partenza e di quelli formati. Ecco quindi l'origine dell' energia nucleare. I soli nuclei pesanti la cui fissione presenta un interesse per l'ingegneria nucleare sono quelli dell'uranio e del plutonio, che si spezzano in due o pi nuclei di minori dimensioni quando vengono colpiti da un neutrone. Nella fissione di questi nuclei infatti, oltre a prodursi energia per le ragioni viste, vengono emessi anche neutroni secondari che rendono possibile l'innesco a catena dell'esplosione di altri nuclei, e quindi la continuit della reazione. Esercizio: Calcolare il difetto di massa e lenergia di legame del nuclide del
23 11 Na

Il 23 Na ha 11 protoni e 23-11=12 neutroni, quindi la massa teorica dovrebbe essere: 11 mteorica = 111.0073 + 121.0086 = 23.1835 u.m.a. mNa = 23 u.m.a. difetto di massa = 23.1835 - 23 = 0.1835 u.m.a. E = 0.1835 1.66 10-27 (3108)2 = 2.710-11 J = 170.83 MeV 3

La radioattivit la capacit che ha un nucleo instabile di emettere spontaneamente radiazioni. Quando un nucleo emette tali radiazioni si dice che esso decade. La radioattivit pu essere di origine naturale, ad es. nel terreno, nelle rocce, oppure di origine cosmica, ma pu essere prodotta anche artificialmente (centrali nucleari, armi atomiche). Durante il decadimento un atomo pu emettere diversi tipi di radiazioni e particelle: Particelle : sono nuclei di elio costituiti da 2 protoni e 2, cio hanno numero di massa 4 e numero atomico 2: 4 = 4 He 2 2 Particelle -: sono degli elettroni con carica negativa e massa trascurabile:
0 0 -1 = -1 e 1 Neutroni: hanno carica nulla e massa unitaria: 0 n Radiazioni : sono radiazioni elettromagnetiche con alto livello di penetrabilit, che non fanno variare n il numero di massa n il numero atomico.

Una reazione nucleare pu essere bilanciata tenendo conto che la somma dei numeri di massa e dei numeri atomici delle particelle e dei nuclei deve essere uguale nei due membri dellequazione nucleare. Esempio Completare la seguente reazione nucleare: 6 4 9 3 Li + 2 = 5 B + ... Il numero di massa (in alto a sinistra) 6 + 4 ai reagenti e 9 ai prodotti, quindi al secondo membro devo aggiungere una particella che ha numero di massa 1. Analogamente, il numero di atomico (in basso a sinistra) 3+2=5 ai reagenti e 5 ai prodotti, quindi al secondo membro devo aggiungere una particella che ha numero atomico 0. Lunica particella con numero di massa 1 e numero atomico 0 il neutrone:
6 4 3 Li + 2

= 9B + 5

1 0n

Esempio Completare la seguente reazione nucleare (decadimento alfa del radio): 226 4 88 Ra = 2 + ... Latomo dovr avere il numero di massa tale per cui: 226 = X + 4, da cui X = 222 Analogamente, il numero atomico dovr soddisfare lequazione: 88 = X + 2, da cui X = 86. Lelemento con numero atomico 86 il radon, quindi la reazione bilanciata :
226 88 Ra

=4 + 2

222 86 Rn

Attenzione: per individuare latomo che si forma bisogna guardare il numero atomico, non il numero di massa!

Cinetica di decomposizione
Il decadimento radioattivo di un atomo non avviene in un tempo standard, ma esso dipende dallisotopo in considerazione. La velocit di decomposizione segue una cinetica del primo ordine poich dipende solo dal numero N di nuclei instabili presenti: dN v= = kN dt dove N il numero di nuclei instabili e k la costante specifica di velocit.

Integrando lequazione differenziale tra N0, numero dei nuclei iniziali, e N numero di nuclei al tempo t, si ottiene: N ln = kt , cio N = N 0 e -kt N0 Per caratterizzare il decadimento di un nuclide, invece di fornire il valore della costante k, si preferisce fornire il valore del tempo di dimezzamento t1/2, che il tempo necessario affinch il numero degli atomi radioattivi inizialmente presenti si dimezzato. Se sostituiamo nelle equazioni precedenti che a t = t1/2 si ha N = N0/2 (numero di nuclei corrispondente alla met di quelli iniziali) otteniamo: N 2 1 ln 0 = ln = k t 1/2 N0 2 da cui, passando a logaritmi decimali si ricava: 0.693 t 1/2 = k Il tempo di dimezzamento caratteristico di ciascun isotopo. Sostituendo il valore di k nella soluzione dellequazione differenziale, e passando ai logaritmi decimali si ricava la relazione che ci permette di calcolare il numero di atomi radioattivi in funzione del tempo e degli isotopi iniziali:

Log

N 0.301 = t oppure N = N 0 N0 t 1/2

0.301 t t 10 1/2

Attenzione: lunit di misura di t e t1/2 deve essere omogenea, cio se t1/2 espresso in ore t deve essere in ore, se t1/2 espresso in anni t deve essere in anni.

Esempio (new) Lo zolfo 35 ha un tempo di dimezzamento di 88 giorni. Calcolare quanti atomi sono rimasti dopo 40 giorni se inizialmente avevamo 3*1022 atomi di zolfo. N 0.301 Log = 40 da cui N=2.19*1022 atomi 22 88 3 10 Esempio Il 227 Th ha tempo di dimezzamento di 18.5 giorni. Se inizialmente sono presenti 50 moli di 90 Th-227 quante moli saranno presenti dopo 1 anno?
N=
0.301 365 50 10 18.5

= 5.7 10 5 mol

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