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NEXUS Edizioni :: Attacco all'oro e all'Italia

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21/07/2011

Attacco alloro dellItalia Lo scorso mese di maggio lagenzia di rating, Standard & Poor's, aveva tagliato la prospettiva italiana da stabile a negativa, con la motivazione che il potenziale ingorgo politico poteva contribuire ad un rilassamento nella gestione del debito pubblico, da cui derivava un impegno incerto nelle riforme a sostegno della produttivit. Quindi per S&P's diminuiscono le prospettive dell'Italia per ridurre il debito pubblico. Dpo Standard & Poor's anche Moody's inizia il pressing contro lItalia, annunciando che il rating italiano Aa2 sotto osservazione e potrebbe essre ridotto. Le motivazioni, ovviamente sono le solite: le debolezze strutturali dellItalia, la probabile crescita degli interessi, lincapacit di tenere sotto controllo i conti pubblici e quindi il debito pubblico. Dalla settimana scorsa, lattacco allItalia si concretizza: inizia il crollo della borsa, aumentano gli interessi sul debito pubblico Italiano e la manovra presentata dal Governo con linasprimento di bolli e balzelli sui titoli di stato potrebbe far allontanare gli investitori da questi titoli, con la conseguenza di far aumentare ulteriormente gli interessi. Successivamente tale manovra stata ritirata. Nella sola giornata del11 luglio i buoni italiani a due anni sono crollati del 19,88%, pssando da 3,53 a 4,203; negli ultimi giorni hanno un po recuperato, ma siamo sempre a livelli che triplicano i tassi dellaprile del 2010, poco pi di un anno fa; infatti il 16 aprile i bond a 2 anni erano a 1,27. Anche la borsa italiana scesa fino a 18.295,19 l11 luglio, per poi risalire leggermente nei giorni successivi e chiudere la settimana del 15 luglio a 18.450,45; se consideriamo che lo scorso 18 febbraio aveva raggiunto il massimo per lanno in corso a 23.273,80, significa che da allora, in questi ultimi cinque mesi ha perso il 20% circa. Inoltre, se consideriamo che lindice della borsa italiana era a 41.074,00 il 9 di ottobre del 2007, giorno in cui il Dow Jones fece registrare il suo massimo storico, significa che da allora sta perdendo circa il 55% e se, infine, consideriamo che approssimativamente 4 anni fa, il 18 maggio del 2007 lindice della borsa italiana era a 44.364,00 significa che da allora sta perdendo il 60% circa. Ricordiamo anche, che il 9 marzo del 2009 lindice FTSE MIB era sceso a 12.332,00; quindi al momento ancora ben sopra quella quota e dunque se dovesse continuare a scendere non sarebbe una novit. Due anni fa, insomma la borsa era in una situazione peggiore. Come mai lattacco allitalia? Il Financial Times in un articolo dello scorso 10 luglio titolava: "Gli hedge fund Usa scommettono contro i bond italiani". In realt, da anni i giornali anglo-americani ed in particolare gli organi ufficiali del capitalismo, come il The Economist o il Financial Times sono allattacco dellItalia. Si sono scagliati anche contro Silvio Berlusconi, massimo rappresentante del capitalismo italiano, praticamente da 17 anni alla guida del paese, alternandosi con i rappresentanti del liberismo del centro-sinistra (Ciampi, Dini, Amato, Prodi).

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Come abbiamo gi scritto in varie occasioni, il signor Berlusconi, sceso in poltica per risolvere esclusivamente i suoi problemi, nel pensare troppo agli affari suoi ha finito per frapporsi agli interessi delle grandi multinazionali, della globalizzazione, dei fautori di progetti vuoti come il "Nabucco". Il Cavaliere sa bene che le necessit energetiche (primariamente quelle sue e poi, indirettamente quelle degli italiani) non possono essere coperte dai globalisti, dagli anglostatunitensi e con la sua adesione al progetto di oleodotto South Stream, che si contrappone alloleodotto Nabucco, di interesse anglo-statunitense, necessariamente ha finito per inimicarsi gli USA, che evidentemente hanno deciso di scaricarlo, di liberarsi di lui quanto prima (consiglio sul tema larticolo: Gli Stati Uniti, il gasdotto South Strean, Berlusconi e la sinistra). Per questa ragione, ultimamente abbiamo assistito a continui viaggi in Usa di politici italiani, alleati (oggi ex) ed avversari di Berlusconi. Negli USA sono stati il suo ex alleato Gianfranco Fini (Vedasi: "E' Fini la nuova carta degli USA" oppure "Giancarlo Fini interlocutore privilegiato degli USA") e Massimo D'Alema, rappresentante del partito anglo-statunitense in Italia, di cui la fedelt al liberismo ben provata, fin dall'epoca dei bombardamenti della ex Jugoslavia, quando era capo del governo italiano; negli USA stato perfino Nichi Vendola che ha incontrato il non certo progressista Schwarzenegger (Vedasi: "Vendola incontra Schwarzenegger"). Sembra veramente strano, ma tutti stanno giocando contro lItalia ed in particolare contro Berlusconi che alla fine, per certi versi, un po' facendo marcia indietro, un po' grazie alle circostanze risucito, almeno per il momento, a salvare la pelle, ovviamente quella politica, ossia la sua carica di capo del governo. In ogni caso il suo destino segnato; non andr avanti per troppo tempo. E gli italiani, in particolare il proletariato italiano, andr di male in peggio! I neo moralisti e puritani nostrani che stanno attaccando Berlusconi per via degli scandali sessuali e che presto si sostituiranno al governo di Silvio Berlusconi, sono i rappresentanti di Goldman Sachs, della BCE, del FMI, del partito dei globalisti e degli anglo-statunitensi, che continuamente attaccano lItalia. Dunque, perch i continui attacchi anglosassoni al Cavaliere ed allItalia? Berlusconi certamente non attaccato per i suoi scandali sessuali! E da ingenui credere una cosa del genere. LItalia un paese in crisi, in profonda crisi economica, con un debito pubblico praticamente impagabile, attorno al 120% del PIL e con le principali imprese del paese che a causa della caduta dei tassi di guadagno si stanno riubicando altrove, in zone che permettono guadagni superiori a quelli dellItalia. Ma litalia, pur in profonda crisi ha ancora tanti gioielli, molto appetibili e che le multinazionali anglo-americane sperano di comprare a prezzi stracciati.

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Gli interessi dei globaloisti e degli anglosassoni puntano a privatizzare quanto c' rimasto da privatizzare in Italia: dall'ENI, di cui una parte ancora in mano allo stato, cos come pure lEnel, oltre a Finmeccanica, Fincantieri, Trenitalia, Poste, Televisione pubblica, Ospedali e centri sanitari allavanguardia nella ricerca, Universit, Scuole e imprese municipalizzate, come quelle dell'acqua e della raccolta dei rifuti. A tutto ci va aggiunto che lItalia possiede un ricco patrimonio paesaggistico e ambientale, decisamente invidiabile e un ricchissimo patrimonio artstico; in Italia concentrato il 60/65% di tutti i beni artistici e archeologici dellumanit. A tutto questo va aggiunta una ulteriore ricchezza posseduta dallItalia, di cui nessuno parla: il suo oro! Nessuno ne parla, ma lItalia ha la quarta riserva di oro del mondo, che allo scorso giugno ammontava a ben 2.451,80 tonnellate, che al prezzo odierno delloro equivale a circa 100 miliardi di euro. Solo FMI e due stati, USA e Germania, hanno riserve auree superiori alla riserva italiana. Loro un prodotto altamente strategico destinato a rivalutarsi fortemente nel futuro inmediato, per cui questa ricchezza molto appetibile. In questo momento, loro italiano il principale obiettivo su cui hanno messo gli occhi i globalizzatori. Quindi, lItalia pur essendo un paese in forte crisi, possiede ingenti ricchezze. Come impossessarsi o meglio derubare queste ricchezze allItalia ed al popolo italiano? Approfittando dellenorme debito pubblico, i grandi predatori con laiuto dei propri rappresentanti allinterno del paese, ovvero i liberisti nostrani, gli stipendiati di Goldman Sachs, FMI, BCE, Federal Reserve, World Bank, WTO ed affini faranno pressione per ridurre il debito pubblico attraverso la privatizzazione, la vendita, ovviamente a prezzi fortemente scontati, dei beni sopra citati. Come gi successo con la privatizzazione delle grandi banche statali, ad esempio, negli anni novanta, lo stato incasser delle somme che andranno ad incidere in minima parte sulla riduzione del debito, ma allo stesso tempo lItalia perder definitivamente i grandi guadagni che queste imprese producono. La privatizzazione, come insegna la storia, non mai servita a risolvere i problema di un paese, anzi li ha ingigantiti. Pertanto, nei prossimi anni lItalia andr incontro a problemi economici moltio pi gravi. Il mancato introito dei guadagni derivanti dalle imprese pubbliche privatizzate, la riduzione della spesa pubblica e lo smantellamento del welfare state, dello stato assistenziale, ma anche lincremento della disoccupazione e la riduzione dei consumi accentuer la crisi, che porter alla chiusura di ulteriori imprese; tutto ci si ripercuote ovviamente anche sugli introiti dello stato, dato che si determina una riduzione del gettito fiscale, una riduzione delle imposte dirette ed indirette e per conseguenza lo stato avr sempre meno soldi da distribuire. Come insegna la storia recente, per esempio dellArgentina o dellEcuador, per restare allAmerica Latina, la conseguenza diretta sar una inevitabile esplosione sociale, placabile solo con la repressione, con la forza ovvero con una dittatura. Il futuro dellItalia appare sempre pi nero ed inveitabilmente il popolo italiano sar costretto a riprendere la via dellemigrazione. Come mai gli attacchi a Berlusconi, uno dei massimi rappresentati del capitalismo italiano? Berlusconi, da quando al governo, fra una orgia e laltra non ha avuto il tempo di continuare con la svendita del patrimonio italiano, occupandosi esclusivamente degli affari suoi, ovvero di come risolvere i propri problema giudiziari. Ai globalizzatori ha concesso poco, certamente molto meno di chi lo ha preceduto e quindi normale che sia attaccato. Berlusconi, per dovrebbe comuqnue essere ringraziato dai globalizzatori anglo-aemricani, perch con la sua poltica ha contribuito non poco ad incrementare il debito pubblico italiano, dando quindi una grossa mano ai globalizzatori che sulla base del forte debito pubblico, lasciato in eredit anche da Berlusconi, potranno chiedere a gran voce che si proceda con la massima urgenza alla privatizzazione di tutto quanto possibile svendere. Ricordiamo che Berlusconi, la prima volta che arriva al Governo era stato preceduto da Carlo Azeglio Ciampi, e questi poco dopo essere diventato capo del governo, il 30 giugno del 1993 nomina un Comitato di consulenza per le privatizzazioni, presieduto da Mario Draghi, uomo Goldman Sachs, non a caso, oggi, arrivato alla presidenza della

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BCE. Ciampi aveva proseguito la svendita del patrimonio italiano iniziata dal socialista Giuliano Amato, braccio destro di Craxi (inspiegabile miracolato dai giudici che provvidero a far piazza pulita della classe politrica italiana di allora) e dal lottizzatore democristiano Romano Prodi; Romani Prodi venne cos definito, per il suo comportamento quando era presidente dellIRI, da Franco Bechis in un articolo pubblicato su Milano Finanza: Prodi, all'Iri, lottizz come un democristiano. Sul tema delle privatizzazioni in Italia, invitiamo ancora una volta a leggere l'articolo di Eugenio Caruso su Impresa oggi: "Iri tra conservazione e privatizzazioni" Insomma lattacco al Cavaliere si spiega perch non considerato all'altezza dei suoi predecessori privatizzatori e quindi si preme per un immediato ritorno di questi. Lattacco allitalia finalizzato al furto del suo oro, del suo enorme patrimonio ambientale, artstico e archeologico e delle imprese pubbliche dai grandi guadagni.

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