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UNIONE EUROPEA

REGIONE BASILICATA

REPUBBLICA ITALIANA

IlPianodivalutazione dellapoliticaregionaledisviluppo(200713)


RegioneBasilicata PianodiValutazione20072013

INDICE 1. 2. Finalit ........................................................................................................................................3 Criteriperlindividuazionedeitemioggettodellavalutazioneedelledomande valutative...................................................................................................................................5 2.1 Criteriperdefinireitemioggettodivalutazione................................................................5 2.2 Valutazionidaavviarenelbiennio20082009 ....................................................................8 2.3 Criteriperdefinireglioggettieledomandedivalutazione...............................................11 2.4 Relazionetraisistemidimonitoraggioedivalutazione ..................................................13 Organizzazioneecoordinamentodellavalutazione .........................................................14 3.1 Coordinamentoegestionedelpianodivalutazione...........................................................14 3.2 Coordinamentoegestionedellesingolevalutazioni .........................................................14 Utilizzoediffusionedellavalutazione ................................................................................17 LaTempistica...........................................................................................................................17 Lerisorse ..................................................................................................................................18 6.1.Ivalutatori .........................................................................................................................18 6.2 Risorsefinanziarie .............................................................................................................18

3.

4. 5. 6.


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1. Finalit

In conformit con le indicazioni comunitarie e nazionali1, la Regione Basilicata intende intraprendere una valutazione unitaria delle politiche di sviluppo per seguirne su base continualafasediattuazionelungotuttoilperiododiprogrammazione200713,anchein relazionealleevoluzionidelcontestoesterno. Nellospecifico,attraversoleattivitvalutativedaporreinessere,laRegioneperseguele seguentifinalit: migliorare e correggere lazione pubblica nellimpostazione strategica, negli strumenti di intervento e nelle modalit attuative, avendo a riguardo i problemi strutturali specifici della Basilicata e al tempo stesso lobiettivo di sviluppo sostenibileelapertinentenormativacomunitariainmateriadiimpattoambientale evalutazioneambientalestrategica; rafforzare limpegno dellazione pubblica nel raggiungere gli obiettivi prefissati ancheaumentandolaconsapevolezzadeisoggettiattuatori; restituire informazioni e conoscenze sui risultati conseguiti ai finanziatori (in particolare alla Commissione Europea ed allo Stato Italiano) nonch ad altri destinatari dellazione pubblica attraverso il dibattito pubblico e la discussione partenariale. Il presente Piano di valutazione si configura, pertanto, come lo strumento atto ad assicurarelunitarietedilcoordinamentodellevalutazioni. Sindalperiododiprogrammazione9499,laRegioneBasilicatasidotatadiunsistema programmatorio evoluto, cio fondato sul metodo della programmazione quale modalitprimariadieserciziodellepropriefunzioniecompetenzeinmateriadisviluppo socioeconomicoeterritoriale.Ununicoimpiantoprogrammatico,attuatoattraversovari
TaledocumentostatoelaboratoinconformitaiRegolamentideiFondiStrutturali(artt.4749delreg. CE 1083/2006 e art. 4 del Reg. 1081/2006) e del FEASR (art.80 Reg. 1698/2005 e artt. 6162 Del Reg. 1974/2006, Reg. 1320/2006), nonch del QSN e della relativa delibera CIPE di attuazione (Del. Cipe 21/12/2007) e tenendo conto delle linee guida della Commissione Europea (Working paper CE n.5 IndicativeguidelinesonevaluationmethodsedelManualedelQuadroComuneperilMonitoraggioe la valutazione della DG Agri) nonch del Sistema Nazionale Valutazione (Orientamenti per lorganizzazionedellaValutazionedellapoliticaregionale:ilPianodiValutazione)edellaReteRurale Nazionale(Organizzazionedellavalutazioneongoing).
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strumenti e fonti finanziarie (FAS, Fondi Strutturali, Fondi Regionali, ecc.), al fine di evitaresovrapposizionieduplicazionitraivariprogrammidiinterventoemassimizzare lefficaciadelleazioni. Perilciclodiprogrammazione200713,coerentementecongliindirizzidettatidalQuadro StrategicoNazionaleedallarelativadeliberaCIPEdiattuazioneapprovatail21/12/2007,la Regione intende consolidare tale prassi attraverso la predisposizione del Documento Unitario di Programmazione2 (DUP) ed al contempo intraprendere una valutazione complessivadellepolitichedisviluppoperavereunavisionecoordinatadeglieffettiche talipoliticheproducono. Taleesigenzasitraduce: nella scelta di valutare gli effetti congiunti di diverse azioni, anche afferenti a diversi programmi,sullostessoterritorioesuglieffettiviserviziresidallazionepubblica 3 nella costruzione di un quadro complessivo delle singole ricerche valutative e quindideirisultatidellastrategiaregionalenellasuaglobalit. Pertanto, il Piano riguarda tutte le valutazioni di interventi della politica regionale unitaria,compresequelleattinentilapoliticadisvilupporurale,indipendentementedalla fontedifinanziamento(Fas,FondiStrutturali,FeasreFondiregionali),nelrispetto: dellespecificheresponsabilitdigestioneedellediverseregoleconcuidovranno esserecondottele attivitdi valutazionenellambitodelProgrammadiSviluppo rurale; dellesigenza della Commissione Europea e delle singole Autorit di Gestione di porreinrilievoilvaloreaggiuntocomunitario. Per potere rispondere in maniera adeguata alle esigenze che si manifesteranno nel corso del periodo di programmazione, il Piano si configura come uno strumento flessibile. Si prevedechesubaseannualeilPianosiaprogressivamenteaggiornatoedettagliato,fermo restandoilrispettodelleindicazioniedeglispecificiobblighicomunitarienazionali. Il Piano e le sue modifiche/integrazioni saranno presentati e discussi nei Comitati incaricatidellaSorveglianzasullaprogrammazione. GliaggiornamentidelPiano,approvaticondeterminadirigenzialedelResponsabiledella valutazione,sarannoresipubbliciattraversoicanalidicomunicazioneistituzionali. NelpresentePianodivalutazionesonoesplicitati: icriteridiidentificazionedeitemiedelledomandevalutative latempisticadellevalutazioni lerisorseividedicate
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Il DUP attualmente in fase di predisposizione


trattodalQSN,pag.266


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ilsistemaorganizzativoattoagarantirelunitarietelaqualitdeiprocessi valutativi.

2. Criteriperlindividuazionedeitemioggettodellavalutazioneedelledomande valutative Come esplicitato precedentemente, in conformit con il QSN e con i regolamenti comunitari,laRegioneassumenelpresentepianodivalutazionelintenzionedi: effettuarevalutazionisutemieobiettividipolicies,indipendentementedallefonti difinanziamento; circoscrivereglioggettidellavalutazione(lec.d.unitdivalutazione)eledomande (ciogliaspettisucuiindagare)inmodopuntuale; svolgere una valutazione in itinere, cio seguire su base continua la fase di attuazione dei Programmi Operativi lungo tutto il periodo di programmazione anche in relazione alle evoluzioni del contesto esterno. Cionondimeno, nella fase inizialedelciclodiprogrammazione,verrannocondottealcunevalutazioniexpost suazioniintrapreseneiprecedentiperiodidiprogrammazioneinmododafornire utiliindicazionipermigliorareledecisionielepraticheperil200713.

Tra laltro, le scelte summenzionate derivano anche dalle esperienze maturate nella programmazione20002006econdivisealivellocomunitarioenazionale4,dovesivisto che la valutazione omnicomprensiva di interi programmi o di un insieme di interventi finanziati da una sola fonte finanziaria restituisce informazioni molto generiche e poco significativesiaperigestoricheperidestinataridellepolitichepubblichedisviluppo. 2.1 Ilpresentepiano: specificaicriteridiselezionedeitemi/ambitidivalutazione identificaleattivitvalutativedaintraprenderenelprimobiennio(20082009); Criteriperdefinireitemioggettodivalutazione

VediCommissioneEuropea(2004)TheMidTermEvaluationofStructuralFundInterventions:summary Report of the activities in the Member States; Commission Europea (2007) Indicative Guidelines on Evaluation Methods working paper n.5; Sistema Nazionale di Valutazione Linee Guida per la valutazione dei Programmi Operativi in particolare modulo VI; vedi ampio dibattito sviluppato nellambitodelSistemaNazionalediValutazioneancheconlaCommissioneEuropea.


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prospetta una lista di temi che potranno essere oggetto di valutazione nel ciclo di programmazione 200713; tale lista indicativa e sar meglio puntualizzata attraversogliaggiornamentialPiano.

Gli ambiti oggetto di valutazione sono identificati in base ai seguenti criteri selettivi, da ricondurre alle scelte strategiche regionali ed alle esigenze conoscitive che progressivamenteemergono: Questioni cruciali per la politica regionale/nazionale/comunitaria che possono produrre cambiamenti significativi. In particolare, lattenzione verr posta sulle politiche che maggiormente impattano sulla Strategia di Lisbona ed altri temi rilevantialivellocomunitario,nazionaleeregionale; Ambitidiinterventosucuisonostateconcentratenotevolirisorsefinanziarie; Aree di intervento fortemente innovative, di carattere sperimentale, che per tali caratteristicherichiedonounavalutazioneinitineredeiprocessiedegliesiti; Areediinterventoincuisihanecessitdiacquisireinformazionieconoscenzepi approfondite, anche in virt della esigenza di quantificare indicatori di breve e medio periodo atti a costruire benchmarks con cui confrontarsi sistematicamente (vediinmodoparticolareobiettividiservizio); Interventiestrumentiripropostiinmodoanalogoinpiperiodiperiquali,come evidenziato dalla valutazione exante o da valutazioni pregresse, necessario indagaresuaspettisensibilidimiglioramentoperincrementarelaloroefficacia; Questioni che risultano problematiche o controverse e/o che nel corso dellattuazione evidenziano criticit o scostamenti rispetto alle aspettative, come previstodalregolamentocomunitario1083/2006.

Sulla scorta di tali criteri sono stati identificati in chiave prospettica i temi che potranno essereoggettodivalutazionenelciclodiprogrammazione200713. Listaindicativadeitemichepotrannoessereoggettodivalutazionenelciclo200713: 1. Servizi, strumenti e politiche per la competitivit e loccupazione, anche con riferimento al sistema di norme e procedure ed al loro impatto sullimplementazioneesuirisultati; 2. Lepolitichediqualificazionedelcapitaleumanoelacompetitivitproduttivae territoriale 3. Le politiche energetiche ed il miglioramento del bilancio energetico regionale attraverso il risparmio, il ricorso alle fonti alternative e lattivazione di filiere produttive


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4. Le politiche per la ricerca, linnovazione ed il trasferimento tecnologico: strumenti, servizi, partnershipe convenienze (taletemapotrebbeesserevalutato a piriprese) 5. Lepolitichevolteallariconversioneproduttivaeallaadattabilitdeilavoratori inunotticadianticipazionedeicambiamenti 6. Miglioramento dellaccessibilit e della mobilit dei cittadini e delle merci in Basilicata 7. Lobiettivodellepariopportunitnelmercatodellavoro:irisultaticonseguiti 8. Sviluppo locale e rafforzamento del capitale infrastrutturale, umano e sociale con riferimento al possibile nesso tra valorizzazione delle risorse naturali e culturalieturismodiqualit 9. Le politiche di rafforzamento dei sistemi urbani e leffettocitt (contributo allattrattivitecompetitivitterritoriale) 10. Leretideiservizisulterritorio(conattenzionealleareeruraliedurbane)edil loro apporto in termini di inclusione di determinati gruppi target a rischio di esclusione, di rafforzamento del capitale umano e sociale, qualit ed efficienza dei servizi erogati e conciliazione lavoro/cura per le donne. Lesperienza del programmadicittadinanzasolidale. 11. Linterazionetrascuolaformazioneimpreseterritorio. 12. Le politiche per lagestionedei rifiuti,comprese quelleper lasensibilizzazione ededucazioneallaraccoltadifferenziata(connessioneconlobiettivodiservizio tutelarelaqualitdellambienteinrelazioneallagestionedeirifiutiurbani) 13. Le politiche per lautoimpiego e auotimprenditorialit giovanile: apporto alloccupazioneeallosviluppoeconomico 14. La cooperazione interregionale e transnazionale e lapporto allinnovazione, allattrattivitdeicapitalimobilieallaelevazionedicompetenze 15. A met percorso (intorno al 2010), una lettura complessiva della strategia alla luce dellavanzamento del programma, dei risultati conseguiti (in merito ad obiettivistrategici)edellecriticitincontrate Atalitemi,occorreaggiungerequellichesarannooggettodivalutazionenellambitodel ProgrammadiSviluppoRuraleechesarannodefinitinellospecificopianodivalutazione FEASR. Come si detto, il Piano uno strumento flessibile in relazione alle valutazioni da effettuare.Pertanto,lalistadicuisoprasaraggiornataocompletataedettagliataalmeno subaseannuale,anchesullascortadelle:


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richieste dei diversi attori dellamministrazione regionale in base alla necessit di assumere decisioni di programmazione o attuazione e dellandamento dellattivitdisorveglianza; richiestedaipartneristituzionali,socialiedeconomici; tematiche ricorrenti ma non trattate in modo rigoroso ed approfondito nel dibattitopubblico.

2.2

Valutazionidaavviarenelbiennio20082009

Nel primo biennio 20082009, la valutazione sar focalizzata su azioni effettuate nel passato periodo di programmazione per comprendere gli effetti prodotti da tali azioni e poteravereindicazioniutilisugliinterventidaattuarenelperiodo20072013.Gliambiti valutativisonostatiselezionati: in base alla strategicit della tematica (sia nella passata che nellattuale programmazione,comeadesempionelcasodellasocietdellinformazione); perch hanno per oggetto interventi sperimentali, sui cui esiti fondamentale indagare per comprendere se ed in che modo le azioni e strumenti innovativi possono essere riproposti nella programmazione attuale (come ad esempio, le iniziative sperimentali nel campo della ricerca e del trasferimento tecnologico oppuredellinclusionesociale); perchriguardanospecificiterritoriincuisonostatecondottevarieiniziativedi sviluppolocale(ValdAgri); perch concernono settori su cui importante acquisire maggiori informazioni (i.e. interazione scuoleterritorio o sistema di governance delle politiche del lavoroedellapprendimento)


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Tab.1Temidellevalutazionidaavviarenelbiennio20082009
Tema Inizio Fine Referentedel programma prevalente5 Referente PO Val dAgri (ADG PO FESR, ADG PO FSE, tutti i dipartimenti, Autorit Ambientale) Valutatore Aspetti principali su cui indagare6

1)Valdagri: Losviluppo localenel comprensorio dellaVal dAgri.

Aprile 2008

settem bre 2008

Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici

Quali le capacit di autogoverno dei territori e di cooperazione interistituzionale? Come rafforzarle? Quali sono stati gli effetti ed gliimpattiambientali? Quali sono stati gli effetti socioeconomici (competitivit, occupazione, qualitdellavita,salute)?

2)PSR2000 2006(FEOGA Garanzia)

Giugno 2008

Dicem bre 2008

AdG PSR FEASR(ADGPO FESR, ADG PO FSE, Dip. Ambiente, Autorit Ambientale) AdgPOFSE (ADG PO FESR, Dipartimento Infrastrutture Dipartimento Attivit Produttive, Autorit per le Pari Opportunit)

Nucleo Valutazione expost del PSR Regionale di 20002006 Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici + INEA Dadefinire Indagine sulla capacit di assorbimento occupazionale delle aziende lucane e sullefficacia di alcuni strumenti atti a favorire linserimento occupazionale, con unattenzione specifica rivolta alle donne ed ai giovanilaureati(conunfocus sugli aiuti alloccupazione e sui progetti integrati di formazioneetirocinio) Partendo dallesperienza del programma sulla cittadinanza solidale, si intende analizzare lapporto alla creazione di reti tra istituzionieservizipubblicie privati finalizzate

3)Servizie strumentiper loccupazione

Luglio 2008

Gennai o2009

4)Lereti territorialiper linclusione sociale

Luglio 2008

Giugno Dipartimento Dadefinire Salute e Servizi 2009 alla persona e allacollettivit

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Inparentesisonoidentificatialtrisoggettidellamministrazioneregionalepotenzialmenteinteressatialtema Gli aspetti su cui indagare e le domande valutative saranno definiti in modo pi puntuale al momento dellavviodellespecifichericerchevalutative


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5)Analisidel sistemadi governance attinentealle politichedel lavoroe dellapprendim ento,con specifico riferimentoal ruoloed attivitdelle Province

novembr e2008

luglio 2009

AdgPOFSE

Dadefinire

allinclusione sociale dei soggetti a rischio e al rafforzamento del loro capitaleumano.Taleanalisi funzionale anche allapplicazione della recente riforma rete regionale integrata dei servizi di cittadinanzasociale Analisi delle modalit di pianificazionedelleattivitin materia di formazione e lavoro poste in essere dalle Amministrazioni Provinciali (dallarilevazioneeletturadei fabbisogni alla progettazione degli interventi formativi) nonch delladeguatezza e funzionalit del sistema di governance scaturente dalla L.R.33/2003. Tale analisi valutativa funzionale allimpostazione delle azioni di capacity building a favore delle Amministrazioni Provinciali e a migliorare i processi di pianificazione e gestione degli interventi in materia di lavoroeformazione.

6)Societ dellinformazio ne

Gennaio 2009

Settem bre 2009

Adg PO FESR Dadefinire (Adg PO FSE, AdG PSR, Dipartimento Sanit, Dipartimento Attivit Produttive, Autorit per le Pari Opportunit)

7)Istruzioneed Marzo interazione 2009 scuola imprese

ottobre AdgPOFSE Dadefinire 2009 (ADG PO FESR, Dipartimento

quale stato lapporto (e come pu migliorare lapporto) della societ dellinformazione: alla qualit dei servizi pubblici(i.e.sanit)? alla creazione di reti (i.e. scuole,entilocali)? allinclusione sociale e territoriale (ad esempio tramite gli Internet Social Point)? allo sviluppo terziario avanzatoeallacompetitivit? Quali le criticit del sistema dellistruzione in Basilicata, con riferimento al deficit di competenze chiave

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territorio

Infrastrutture Dipartimento Attivit Produttive, Autorit per le Pari Opportunit) gennai o2010 AdgPOFSE (Adg PO FESR, tutti i Dipartimenti, Autorit Ambientale ed Autorit per le Pari Opportunit) Dadefinire

luglio 8)efficacia deglistrumenti 2009 voltiafavorire linterazionetra ricerca/imprese /universited iltrasferimento tecnologico:

evidenziatodallOCSEedalla interazione tra imprese e scuole , soprattutto per le scuole tecniche e professionali? Valutazione sui percorsi scuolalavoro e sullobbligo formativo. Focus su iniziative sperimentali realizzate con la programmazione 200006, quali spinoff, assegni di ricercaedaccordoquadrocon il sistema della ricerca e delluniversit per comprendereseefficaci: *acreareimpreseinnovative * per rafforzare interazione tra universit ricerca imprese. *per superare gap di genere nelle materie scientifiche e tecniche.

Leattivitvalutativesuindicateterrannocontosiadellevalutazionicondottenelpassato ciclodiprogrammazionechediricercheincorso(adesempio,suglieffettidellepolitiche dialtaformazione). 2.3 Criteriperdefinireglioggettieledomandedivalutazione glioggettidavalutare(lec.d.unitdivalutazione,chepossonoesserecostituite da progetti complessi, un insieme di azioni afferenti anche a diversi fonti di finanziamento,ecc.) ledomandedivalutazione(qualiaspettiindagare). Le lezioni della passata esperienza hanno evidenziato limportanza e lutilit di circoscrivere gli oggetti della valutazione, individuando ad esempio quelle misure e/o azionie/ostrumentidipolicychegiocanounruolorilevanteperlambitodivalutazione prescelto.

Perciascunambito,unavoltaavviatalavalutazioneoccorrerdefinire:

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In tal modo, analizzando le implicazioni delle azioni differenziate in base alle fonti finanziariediderivazione(i.e.FEASR7oFESRoFSEovveroFAS),sarpossibilevalutare ancheilc.d.valoreaggiuntocomunitario. E importante sottolineare che spunti utili per la selezione degli oggetti da valutare (ma anche per le domande valutative) possono derivare dagli esiti della valutazione ambientale strategica (VAS) nonch dalle osservazioni raccolte nel corso delle consultazionisvoltespecificamenteperlaproceduraVAS. Analogamente,ledomandevalutativesarannocircoscritteefinalizzateacomprendereper esempio gli effetti prodotti da un complesso di azioni anche afferenti a diversi programmi: suunoopiterritori(i.e.areeurbaneoareerurali) e/o su un settore (i.e. turismo) o su un obiettivo di policy (i.e. innovazione o accessibilit) e/osuungruppodidestinatari(i.e.giovanilaureati) e/o sulla efficacia comparata di pi strumenti (i.e. aiuti alloccupazione vs Piani allinserimentoprofessionale) e/o sulla qualit di un servizio offerto (i.e. gestione dei rifiuti o servizi di intermediazionedellavorodapartedeiServiziperlimpiego)

nonchleragionipercuitalieffetti(edaltriinattesi)sisonoverificati. Pertantolattenzioneverrposta: siasugliaspettidivalutazioneoperativa,perlafortecorrelazioneesistentetrale procedurediattuazioneelefficaciadegliinterventi;intaleottica,importante valutare i meccanismi di delivery, le azioni di comunicazione, il sistema di partenariato, lintegrazione e il coordinamento fra le strutture amministrative (anche se non oggetto speculativo conoscere lo stato di avanzamento e sulla capacitdispesadelleassi/azioni/progettioggettodellanalisi); sia su aspetti legati maggiormente ai risultati delle policies, cio comprendere comelevarieazionioggettodellavalutazionesiintegranofraloroeconcorrono allobiettivo di policy prescelto (coerenza), in che misura rispondono ai bisogni dei target e dei territori specifici (pertinenza), quali risultati attesi ed inattesi conseguono ed in base a quale meccanismo causale (efficacia e logica dellintervento) e a quali costi (efficienza). Lanalisi di buone pratiche, inoltre, consentir di focalizzare meglio le strategie delle politiche oggetto della valutazione.

Ovviamente,perquantoconcernelevalutazionicondottenellambitodelFEASR,siassumerannoinprimo luogoledomandevalutativecomunidellaCommissioneEuropeacontenutenellespecificheLineeGuida.

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Ledomandevalutativesarannodefiniteattraversounapprocciopartecipativocheassicuri la considerazione delle esigenze conoscitive del partenariato istituzionale ed economico socialeedeiportatoridiinteresse(vedisuccessivopar.3). 2.4 Relazionetraisistemidimonitoraggioedivalutazione

Unaforteinterrelazionesarinoltreattivatatrailsistemadimonitoraggioeilsistemadi valutazione. Il sistema di monitoraggio, infatti, produce flussi informativi di tipo finanziario, fisico e procedurale sulle singole componenti dei programmi operativi e regionali,cherappresentanoilprimoinputperogniattivitdivalutazione. LaRegioneBasilicatasidotatanelprecedenteperiododiprogrammazionediunSistema Informativodi Monitoraggio(SIM)costituitodalleprocedure CatastoProgetti(FESRe FEAOG)eSIRFO(FSE)cheilvalutatoreindipendentedelPORBasilicata20002006ha definito una best practice potenzialmente replicabile in altri contesti allinterno delle Regioni italiane.Perilciclodiprogrammazione20072013,lAmministrazionehaintesosfruttare lesperienzamaturatanellaprecedenteprogrammazioneattraversounareingegnerizzazione delSIMfinalizzata,oltrechealladeguamentodelledisposizionideinuoviregolamenti,a consentireilmonitoraggio,inmodoomogeneoeunivoco,ditutteleinformazioniafferenti la programmazione e lavanzamento dei progetti ammessi a finanziamento dallamministrazione regionale nellambito di Programmi cofinanziati dai fondi comunitari (FESR, FSE e FEASR), dai fondi FAS, dalla Programmazione Ordinaria Convergente,ecostituisceunostrumentoimportanteperassicurareildisegnounitariodi programmazionedellapoliticaregionale20072013. Il SIM e le attivit di monitoraggio garantiscono un monitoraggio finanziario, fisico e proceduralealivellodisingolointerventoe,mediantelaggregazionedeidati,alivellodi priorit coerentemente con le indicazioni fornite dal Ministero dellEconomia IGRUE e conleProceduredimonitoraggioinusopressolaregioneBasilicata,equindiasupportare leattivitdiprogrammazioneevalutazione.

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3. 3.1 Coordinamentoegestionedelpianodivalutazione Organizzazioneecoordinamentodellavalutazione

IlcoordinamentodelpianoedelprocessodivalutazionevieneaffidatoadunComitatodi Coordinamento (o Steering group di piano), composto dal Direttore Generale del Dipartimento Presidenza, dai Referenti dei singoli programmi cofinanziati dal FESR, dal FSE,dalFEASRedalFAS8edafondiregionali,da1componentedelNucleoRegionaledi Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici (ove non coinvolto nelle attivit di valutazione),dallAutoritperiDirittielePariOpportunitedallAutoritAmbientaleo daun/alorodesignato/a. TaleSteeringGroupdiPianohacompitioperativilegatiallattuazionedelpiano: contribuire a definire il piano di valutazione (temi, tempistica, risorse finanziarie, modalitdiaffidamento,responsabilidellesingolevalutazioni) contribuirealsuoperiodicoaggiornamento,apportandovimodificheedintegrazioni; monitorareilpianodivalutazioneepromuovernelattuazione; acquisireemettereasistemairisultatidellesingolevalutazioni; coordinareleattivitdidivulgazionedeirisultati. Inoltre,loSteeringGroupdipianosirelazionafortementesia: con la istituenda Cabina Unitaria della Programmazione Regionale, a cui restituisce in modo efficace i risultati della valutazione anche ai fini di una miglioreriprogrammazionedellastrategiaregionaleedicuirecepiscegliindirizzi intemadivalutazione; nonchconiComitatiincaricatidellaSorveglianzasullaprogrammazione,dacuia suavoltarecepisceindicazionisumodifiche/integrazionidaapportarealpianoea cuirestituisceinmodoefficacegliesitidellavalutazione. AsovrintendereloSteeringGroupilResponsabiledelPianodiValutazione,individuato nellafiguradelDirettoreGeneraledelDipartimentoPresidenzadellaGiunta. 3.2 Coordinamentoegestionedellesingolevalutazioni

LesingolevalutazionisonoinvececondottedalReferentedelprogrammaprevalente,cio dal soggetto dellAmministrazione regionale che ha la responsabilit di coordinamento, programmazioneedattuazionedelleazioniprincipalioggettodivalutazione. IlReferentedelprogrammaavvialavalutazioneinlineaconquantoprevistodalpianoesi occupa:
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ChecoincidonoconlerelativeAutoritdiGestione

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diselezionareilvalutatore/ivalutatori(seesterni); diconferireilmandatovalutativoedigestiredalpuntodivistaamministrativoil rapportoconilvalutatore; diorganizzareecondurreleattivitpartenariali; di assicurare ai valutatori le migliori condizioni per lo svolgimento delle analisi, facilitando laccesso alle fonti di informazione sia primarie che secondarie ed assicurandoinparticolaretuttelerisultanzedelmonitoraggioedellasorveglianza; didivulgareirisultati. Per assicurare la qualit e lutilit delle valutazioni, il Referente del programma supportato per quanto concerne la gestione tecnica delle singole valutazioni da steering groups tematici, con la partecipazione del partenariato e di altri rilevanti portatori di interesse. Infatti, lesperienza maturata nella fase di aggiornamento della valutazione del POR Basilicata 20002006 ha evidenziato limportanza di un coinvolgimento diretto dei portatoridiinteressi(stakeholders)nellaidentificazionedeiquesitivalutativi. Taleapprocciopresentanumerosipregi: quesitivalutativipipuntuali:siacquisisconoesigenzeconoscitiveepuntidivista differenziati rispetto ad uno specifico tema e quindi si identificano domande valutativepipuntualiepertinenti; maggiore qualit delle valutazioni grazie ad una maggiore partecipazione e responsabilizzazione degli stakeholders sia rispetto alla qualit della ricerca valutativa, che rispetto allefficacia stessa delle azioni oggetto di valutazione. Infatti,spingendoiportatoridiinteresseachiedersicosavoglionosapereequali sono le loro aspettative e priorit, si assicura anche una loro maggiore collaborazioneadareinformazionieafacilitareilreperimentodelleinformazioni e si perviene quindi ad un quadro conoscitivo pi ampio e articolato delle tematicheoggettodellavalutazione; maggioreutilizzodellevalutazioni:tuttiiportatoridiinteresse(interniedesterni allamministrazione regionale) sollecitati su un tema di loro pertinenza si rendono maggiormente conto a cosa serve la valutazione ed assicurano un maggioreutilizzodellavalutazioneedunmaggioredibattimento/analisideisuoi risultatiancheesoprattuttoinchiavedimiglioramentoedaffinamentodeiPOed identificazionedisoluzionicondivise. Lacomposizionedeglisteeringgroupstematicipotresserelaseguente: Il referente del programma prevalente (coordinatore dello steering group tematico);

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Gli altri eventuali referenti dei programmi interessati al tema oggetto di valutazione; Il/iresponsabilidelleazioni/misureoggettodivalutazione; 1 esperto del NRVVIP (se non impegnato nella ricerca valutativa in oggetto) o 1 espertodeltemadellaricercavalutativa; A seconda del tema, i responsabili delle funzioni di tutela dei principi di pari opportunitedisostenibilitambientale(olorodelegati); 24 testimoni privilegiati, scelti tra il partenariato istituzionale o socioeconomico edaltriportatoridiinteresserispettoaltema. Gli steering groups tematici, attraverso un serrato confronto con il valutatore, contribuisconoarafforzarelafunzionedelcommittente,edinparticolare: contribuiscono a definire le domande valutative concernenti loggetto di valutazione attraverso un approccio partecipativo volto ad acquisire esigenze conoscitivedifferenziate; forniscono al valutatore le informazioni necessarie o facilitare la ricerca delle informazionisoprattuttoquandodispersatranumerosistakeholders; siconfrontanometodologicamenteetecnicamenteconivalutatori(daldisegnodi valutazioneaiprodottivalutativiintermedi); discutonoirisultatiintermediefinalidellaricerca; favoriscono la divulgazione dei risultati della ricerca presso il partenariato istituzionale,economicoesociale.

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4.

Utilizzoediffusionedellavalutazione

Grandeattenzionesarrivoltaalladiffusionedeirisultatidellavalutazione.Concadenza annuale, i risultati saranno portati allattenzione dellistituenda Cabina Unitaria della Programmazione Regionale, nonch dei Comitati incaricati della Sorveglianza sulla programmazione;inoltre,sarannooggettodiadeguatadivulgazione,inparticolarepresso lesediistituzionali,idestinataridegliinterventieilpubblicoingeneraleprogrammando pertaleattivitunbudgetcongruodirisorse. Idonei strumenti di comunicazione e divulgazione saranno identificati a seconda dei pubblici destinatari, avendo come criterio guida la comprensione e lutilit. Per ciascuna ricerca valutativa, in fase di definizione del disegno valutativo, si identificheranno le azionieglistrumentidicomunicazioneperladiscussioneistituzionaleepartenarialedei risultatiemersi,nonchperlalorodisseminazionetraivaritargetgroups. Lapprocciopartecipativonella definizionedelledomandevalutativeeilcoinvolgimento di stakeholders nello SteeringGroupdipersassicurerannoun maggioreutilizzodella valutazione ed un maggiore dibattimento/analisi dei suoi risultati anche e soprattutto in chiavedimiglioramentoedaffinamentodelPOedidentificazionedisoluzionicondivise. 5. LaTempistica

Leattivitvalutativesarannoprogrammatelungotuttoilperiodo200713. Levalutazionisarannoquindiattivatesubaseperiodicacontinua,nonchquandoprevisto daglispecificiregolamentideiFondiStrutturali(CE1083/2006)edelFEASR(1698/2005e 1974/2006). Latempisticasarlaseguente: 20082009: valutazioni expost concernenti azioni effettuate negli anni precedenti chepossonodareindicazioniutilisuinterventidaattuare; dal 2010 in poi, valutazioni concernenti 1 o 2 temi per anno relativi ad azioni avviate con la programmazione 200713, per verificare cosa e come certe policies stanno producendo e migliorare i processi attuativi e, eventualmente, apportare modificheaiProgrammi; 2011: valutazione intermedia sulla strategia attuata per una riflessione sulla sua perdurantevaliditallalucedellevoluzionedelcontestoedeglieffettiprodotti; 20122013: valutazioni finalizzate anche ad accumulare conoscenza per il periodo successivodiprogrammazione.

A tali momenti vanno aggiunte le scadenze relative alla valutazione degli interventi dellaPoliticadiSviluppoRurale: Dicembre2008:valutazioneexpostdeiPianidiSviluppoRurale(PSR)20002006; Dicembre2008: affidamentoattivitvalutazioneinitinerePSR200713;

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RegioneBasilicata PianodiValutazione20072013

6.

Dicembre2010:rapportodivalutazioneintermediaProgrammadiSviluppoRurale 200713, fondato sulle ricerche valutative in itinere condotte nel biennio precedente; 2015:rapportodivalutazioneexpost PSR200713.

Lerisorse

6.1. Ivalutatori Ciascunaricercavalutativasaraffidataadundiversoteamdivalutatori,selezionatisulla basedellecompetenzerichiestedallospecificotemaoggettodivalutazione. Lericerchevalutativepotrannoessereeffettuate: dagli esperti esterni allamministrazione regionale del Nucleo Regionale di Valutazione degli Investimenti Pubblici funzionalmente indipendenti dallamministrazione regionale, eventualmente affiancati da esperti appositamentereclutatisulmercato; daindividui,gruppiosocietselezionatinelrispettodellanormativacomunitaria e nazionale sugli appalti, sulla base del presupposto assunto nei regolamenti comunitari e nel QSN, che alcune valutazioni dovranno essere condotte da valutatorireperitisulmercato. Le valutazioni dovranno essere effettuate tenendo conto degli orientamenti indicativi suggeriti dalla Commissione e dal Sistema nazionale di valutazione, nonch delle indicazionimetodologichedellaGuidaEvalsedsullavalutazionedellosvilupposocialeed economicoscrittapercontodellaCommissione. Come previsto nellallegato alla Delibera di Consiglio n.645/2003 e con riferimento allart.25 della Legge Finanziaria 2008 (L.R. 28/2007), la valutazione del PO Val dAgri previstanelparagrafo,sareffettuatadalNRVVIP. 6.2 Risorsefinanziarie

Le risorse finanziarie stanziate per le attivit di valutazione sono circa 2.580.000 euro, di cui: 800.000avaleresulPOFESR(asseVIIIGovernanceedAssistenzaTecnica) 800.000avaleresulPOFSE(asseFAssistenzaTecnica) 800.000avaleresulPRS(AssistenzaTecnica) 180.000avaleresulPOValdAgri.

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RegioneBasilicata PianodiValutazione20072013

A tali stanziamenti occorre aggiungere le risorse che verranno allocate dal Dipartimento SaluteePoliticheSocialipiquelledaallocarenellambitodelProgrammaOperativoFAS.

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