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Ar Potature
Ar Potature
Provincia di Arezzo
Con la potatura si interviene in un sistema complesso di interazioni tra pianta,
ambiente, cure colturali e altri alberi dell’impianto
per ottenere legname di pregio
Andamento
climatico Micorrize Altezza
della falda
Gelate Caratteristiche
tardive o precoci del terreno
Siccità @@@@@@@@e?
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Qualità della
piantina Noce Potatura
Tecniche Patrimonio genetico della pianta
d’impianto
Lavorazioni
del terreno
Irrigazioni
Potatura progressiva e
replicativa possono con-
250 cm
sentire di ottenere fusti
più lunghi di quella ad
astone (scacchio)
Potatura ad astone Potatura replicativa Potatura progressiva Struttura architettonica con chioma Struttura architettonica con chioma
(scacchio) allargata determinata dalla potatu- slanciata determinata dalla potatura
ra ad astone (scacchio) progressiva e da quella replicativa
La potatura permette di orientare lo sviluppo della pianta verso una delle strutture
architettoniche che consentono di produrre fusti di pregio
2. LA GIUSTA INTENSITA’ DI POTATURA E’ UN EQUILIBRIO
TRA ESIGENZE CONTRASTANTI
Un fusto più lungo Una potatura troppo debole se da
Obiettivi colturali da un lato consente di avere piante
possibile (compatibil-
vigorose, meccanicamente stabili e
ottenere nel minor mente con la potenzialità
con accrescimenti diametrali del
della pianta)
tempo possibile Un diametro maggiore fusto più consistenti, dall’altro non
possibile (compatibilmen- permette di produrre fusti lunghi e
te con la potenzialità della con nodi racchiusi in un cilindro
pianta) centrale piccolo.
Nodi ed altri difetti collo-
cati in un cilindro centra-
le più piccolo possibile.
Il noce reagisce sempre ai condizionamenti che subisce, sia naturali che artificiali.
La reazione varia in funzione della vigoria della pianta, del periodo d’intervento,
del tipo e dell’intensità della potatura.
3. COME E QUANDO EFFETTUARE
IL TAGLIO DI POTATURA
Il noce reagisce in maniera diversa a In certi casi si può scegliere di asportare solo parzial-
seconda del periodo dell’anno in cui mente uno o più rami con un taglio di ritorno per non
si effettua la potatura. ridurre eccessivamente la chioma della pianta.
Se da questa pianta, in cui si
è intervenuti in ritardo, fosse-
ro stati asportati contempora-
neamente tutti i rami grossi si
sarebbe provocato un forte
Se si pota a marzo, quando la Attenzione! E’
Se si pota in giugno-luglio, stress. Con i tagli di ritorno si
importante non lascia-
quando la pianta è in vegeta- pianta è in riposo vegetativo, è attenuato lo stress della
re “moncherini”, poi-
zione, è generalmente più diffi- è più facile che in prossimità potatura e si è ridotta la pos-
ché deprezzano il
cile che l’intervento induca l’e- del taglio vengano emessi fusto! sibilità che i grossi rami sot-
missione di ricacci. Taglio ricacci. traessero troppa energia alla
Taglio di ritorno cacciata apicale.
Cercine
Attenzione! Il
Attenzione! Quando si intende taglio di ritorno
eliminare un ramo in maniera deve essere effettua-
completa è importante che il to in prossimità di
taglio venga effettuato rasente al una grossa gemma
cercine, ma senza intaccarlo. situata nella parte
Così facendo la ferita si rimargi- inferiore del ramo.
na prima.
un anno dopo il taglio con pianta un anno dopo il taglio con pianta in un anno dopo il taglio di ritorno
in vegetazione (giugno - luglio) riposo vegetativo (marzo - aprile)
Nel noce il periodo dell’anno e il punto del ramo in cui viene effettuato
il taglio determinano reazioni differenti
4. LA SCELTA DEGLI STRUMENTI
PER LA POTATURA DEL NOCE
Non ci sono strumenti per la potatura che posso- I troncarami, grazie ai lunghi manici e
no essere impegati in ogni occasione. Ognuno di a sistemi di leve più o meno comples-
loro esplica il massimo delle sue potenzialità si, consentono di tagliare rami con
diametri di 45-50 mm fino ad un’al-
soltanto in determinate condizioni.
tezza di 60-80 cm superiore a quella
del potatore.
L’arboricoltore prima lascia sviluppare L’arboricoltore condiziona la struttura L’arboricoltore condiziona fortemente
Come si interagisce con la pianta la pianta e poi interviene eliminando i architettnonica della pianta per la struttura architettonica della pianta
rami che ne limitano il potenziale raggiungere l’obiettivo prefissato per raggiungere l’obiettivo
produttivo
Con la potatura progressiva è il noce che guida l’arboricoltore nella scelta dei rami
da tagliare per valorizzare al massimo le potenzialità della pianta
7. APPROCCIO ALLA POTATURA REPLICATIVA
Quando e come gemma apicale posta al di sopra sta in quattro parti: Con la potatura replicativa i Reazione della cacciata
dell’inizio della cacciata stessa 1) una cacciata apicale (C) apicale del noce
effettuare una (C) lunga e libera dalla competizio- rami vengono eliminati quando: Nel secondo anno di vita le cacciate apica-
replicativa di media • L’eliminazione dei rami può ne altri rami; • alla ripresa vegetativa saranno in grado di li che si sono sviluppate libere dalla compe-
avvenire nel periodo di giugno- 2) la parte di fusto di due anni
intensità? luglio (contemporaneamente caratterizzata da molti rami di ostacolare la formazione e il normale sviluppo di tizione per la luce con i rami sottostanti,
nuovi rami nella cacciata apicale; tendono a produrre numerosi rami di picco-
• Per effettuare una potatura alla scoronatura) oppure nel piccole dimensioni in grado di
le dimensioni. Questi saranno facili da
replicativa di media intensità è marzo successivo. Nel primo irrobustire il tronco e di produr- • la loro eliminazione permette di contenere le potare, produrranno piccoli nodi che la
necessario che il noce presenti caso verranno eliminati tutti i re un’elevata superficie fotosin- dimensioni del cilindro centrale con nodi e cica- pianta cicatrizzerà rapidamente, irrobusti-
una cacciata apicale di almeno rami che hanno circa 1,5 anni, tetizzante (R1);
nel secondo caso gli stessi rami 3) la parte di fusto caratterizzata trici senza correre il rischio di sottoporre la pian- ranno il fusto e produrranno linfa elaborata
70-100 cm che favorirà il vigore e la resistenza della
• Nel giugno-luglio di ogni che però avranno raggiunto i 2 da rami di un 1,5 o 2 anni (R2). ta a stress eccessivi
pianta agli stress.
anno è necessario effettuare la anni (2 stagioni vegetative). 4) un fusto robusto con tanti
“scoronatura” che consiste nel- • la struttura architettonica a piccoli nodi facilmente cicatriz-
l’eliminare i rami che hanno la cui si punta può essere scompo- zabili (F). Prima della Dopo la
potatura Quarto anno potatura
1 anno
C
Primo Secondo anno Terzo anno Sui rami di circa 3 mesi si interviene,
anno in giugno-luglio, solo per eliminare
2 anni
quelli la cui gemma apicale supera l’al-
1 anno
C tezza a cui si trova l’inizio dell’ultima
R1
cacciata del fusto (scoronatura) .
Lunghezza
I rami di questa porzione di fusto ven- commerciale
gono eliminati tutti assieme in giugno- minima
1 anno
2 anni
3 anni
C R2 luglio o nel marzo successivo.
R1
R1
1 anno
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4 anni
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2 anni
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4 anni
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3 anni
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2 anni
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3 anni
4 anni
5 anni
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L’intensità della potatura replicativa deve essere calibrata in relazione al tipo di reazione
e al vigore che manifesta la pianta
9. REPLICATIVA AD ELEVATA INTENSITA’
Quando è possibile replicativa ad elevata intensità anziché di 1,5 anni (giugno- giugno e luglio, come per gli della potatura replicativa si rio- to, può essere scomposta in tre
è necessario che il noce presen- luglio) o 2 (marzo successivo) interventi a media e bassa rienta il vigore della pianta parti:
effettuare una ti una cacciata apicale di alme- come invece si fa con la repli- intensità, è necessario interve- sulla cacciata apicale e sui rami 1) una cacciata apicale lunga e
replicativa ad no 100-150 cm. cativa di media e bassa inten- nire per eliminare i rami in di nuova emissione. Il risultato libera dalla competizione con
elevata intensità? sità. competizione con la cacciata è un accrescimento longitudi- altri rami (C);
• Con la potatura durante il apicale (scoronatura). Tale nale maggiore e un cilindro 2) la parte di fusto di due anni
• Una replicativa ad elevata
Come cambia la riposo vegetativo aumenta il intervento, in questo caso, con- centrale, con nodi e cicatrici, di caratterizzata da molti rami di
intensità può essere effettuata replicativa? rischio di emissione di ricacci. sente inoltre di evitare perico- minori dimensioni. piccole dimensioni (R1);
solo in stazioni ottimali e in • In questo caso si può interve- Per questo motivo è importante losi restringimenti del fusto • con questa intensità di pota- 3) un fusto robusto con tanti
impianti condotti in maniera nire potando in anticipo tutti i effettuare uno o più interventi (collo di bottiglia) fra la parte tura replicativa si ottiene una piccoli nodi facilmente cicatriz-
intensiva. rami di 1 anno durante la fase per eliminarli precocemente. di 2 anni e quella di 1 anno. struttura architettonica della zabili (F).
• Per effettuare una potatura di riposo vegetativo (marzo), • Nel periodo compreso tra • Anticipando a marzo una fase pianta che, prima dell’interven-
1 anno
C meccanica
Primo della pianta!
Secondo anno Terzo anno Quando si effet-
anno tuano potature a
2 anni
R1 elevata intensità
la pianta tende a
1 anno
C
filare (allungan-
dosi molto in
altezza). Ciò può
determinare pro-
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3 anni
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1 anno
2 anni
C R1 di verticalità del
fusto. Se questo si
dovesse verificare
potrebbe essere
utile l’installazio-
2 anni
3 anni
4 anni
R1 F
F ne di un tutore
1 anno
C adeguato alle
dimensioni della
pianta per indiriz-
zarla e/o sorreg-
2 anni
3 anni
4 anni
5 anni
F F F F gerla.
L’intensità della potatura replicativa deve essere calibrata in relazione al tipo di reazione
e al vigore che manifesta la pianta
10. APPROCCIO ALLA POTATURA AD ASTONE (SCACCHIO)
Quando e come è presenti una cacciata apicale di talvolta possono emettere nuovi Cosa fare se la pianta • Quando la pianta produce duabile.
almeno 100-150 cm. ricacci anche successivamente. cacciate apicali deboli o • Nell’esempio sottostante si
possibile effettuare • La potatura ad astone consiste • Con questa potatura è assoluta-
non ha reagito positi- comunque nettamente inferiori passa da una potatura ad astone
la potatura nell’eliminazione sistematica e mente indispensabile l’adozione vamente alla potatura rispetto a quelle degli anni pre- ad una replicativa di bassa
ad astone? ripetuta dei germogli lungo il fusto di un palo tutore di dimensioni ad astone? cedenti, significa che non è intensità per consentire alla
fino almeno al raggiungimento adeguate. • la potatura ad astone può pro- stata in grado di reagire con suf- pianta di recuperare vigore.
• Una potatura ad astone può della lughezza minima per la tran- • La potatura ad astone, durante vocare uno stress molto forte alla ficiente vigore allo stress causa- • La replicativa, in questi casi, è
essere effettuata solo in stazioni cia (250 cm). Tale intervento si la sua esecuzione, determina una pianta. Soltanto soggetti estre- to dalla potatura. In questi casi la tecnica più indicata poiché
ottimali e in impianti condotti in svolge generalmente dall’inizio struttura architettonica composta mamente vigorosi riescono a rea- è importante non perseverare consente di calibrare l’intensità
maniera intensiva. della stagione vegetativa fino a da due parti: gire come auspicato con lunghe con la potatura ad astone e pas- in funzione del vigore della
• Per effettuare una potatura ad giugno-luglio. E’ tuttavia impor- 1) una lunga cacciata apicale (A); e robuste cacciate apicali. sare a tecniche che consentano pianta.
astone è necessario che il noce tante controllare le piante poiché 2) un fusto libero da rami (D). un’intensità d’intervento gra-
2 anni 1 anno
anno anno anno C
R1
3 anni
R2
4 anni
R3
5 anni
F
6 anni
F
Condizionare la pianta a concentrare il proprio vigore sulla cacciata apicale per raggiungere
prima possibile la lunghezza minima per il fusto da trancia
11. COME INTERVENIRE SU 12. IN CERTI CASI
PIANTE MAL IMPOSTATE CONVIENE ASPETTARE!
La lunga cacciata di questo noce potrebbe suggeri- W2@@@@@0M?
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za con un ridotto apparato fogliare, e non accrescerne l’instabilità mecca-
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Con ogni pianta si possono raggiungere Alla fine della stagione vegetativa,
vista la risposta non vigorosa della
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competizione con altri rami ha
obiettivi diversi a seconda di come que- cacciata apicale della pianta, sarà prodotto numerosi rametti che
auspicabile prevedere per l’anno suc- pur non essendo molto vigorosi
sta reagisce alle condizioni ambietali e cessivo l’impostazione di una potatu- dovrebbero aver consentito alla
pianta di recuperare vigore e
agli interventi dell’arboricoltore ra replicativa a bassa intensità.
stabilità meccanica.
13. PREVEDERE LA REAZIONE DELLA PIANTA PER
SCEGLIERE I RAMI GIUSTI DA POTARE
Dopo una stagione vegetativa dal-
l’intervento di potatura la pianta ha
Rami che possono ostacolare l’e- riorientato le proprie risorse produ-
missione o lo sviluppo di nuovi cendo una struttura architettonica
rametti lungo la cacciata apica- che consentirà di produrre un fusto
le. più lungo, qualitativamente migliore
e una pianta più stabile
Ricacci di una
precedente
potatura da
eliminare.
I n f o r m a z i o n i
Questo opuscolo è stato pubblicato nell’ambito del Autori
progetto “Potature e valorizzazione degli impianti di ENRICO BURESTI
noce in provincia di Arezzo” finanziato (Istituto Sperimentale per la Selvicoltura di Arezzo)
dall’Assessorato Agricoltura e Foreste, Caccia, Pesca, CLAUDIO BIDINI
Sport, Trasporti della Provincia di Arezzo. PAOLO MORI (Compagnia delle Foreste - Arezzo)