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ISPROSPECIALI Operazione «Boat People»

OPERAZIONE «BOAT PEOPLE»


Luglio – Agosto 1979
a cura di Lorenzo Alessandrini - DPC

Origini del problema


Il problema dell’esodo dei profughi indocinesi nasce con la riunificazione del Vietnam
e l’avvento dei regimi comunisti in Cambogia e Laos. In Vietnam esso si concretizza,
in un primo momento, con la fuga dal Paese di elementi in qualche modo collegati con
il Governo Sud Vietnamita o, ad ogni modo, contrari all’impostazione ideologica del
nuovo regime. L’esodo assume dimensioni ben maggiori allorché il governo di Hanoi
decide nel 1976 di socializzare tutte le attività commerciali e dispiega apertamente la
propria impostazione di fondo contraria alla permanenza nel Paese di vietnamiti di
origine cinese che, tra l’altro, erano nelle tormentate regioni meridionali i maggiori
detentori delle attività commerciali private. L’espulsione forzata dei vietnamiti di
origine cinese (che porta all’accoglimento di 200mila di essi nella RPC) s’inquadra nel
crescente attrito e nell’antagonismo tra Hanoi e Pechino per il predominio nella
Penisola Indocinese ed è tra le cause dirette della crisi conflittuale esplosa tra i due
Paesi. Alla base dell’esodo dei profughi della Cambogia e del Laos sono la stessa
ostilità che i predetti regimi dimostrano verso i loro cittadini di origine cinese, oltre che
le disumane condizioni di vita imposte dal Governo di Pol Pot e lo stato di permanente
conflittualità che da tempo regna nel Laos.

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I Paesi e i problemi della prima erano stati costretti fin lì ad assumersi
accoglienza nell’ambito della drammatica vicenda.
Tra il 78 e il 79, con l’ufficializzazione Il Governo di Hong Kong decise così di
della disponibilità manifestata dal impedire l’ulteriore sbarco sul proprio
Gover no di Hanoi all’ONU e territorio di profughi indocinesi. Il
all’UNHCR di «consentire l’espatrio» (sic) Governo tailandese decise di espellere i
profughi cambogiani (circa 40mila) entrati
dei vietnamiti che intendessero
abbandonare il paese, nei limiti di 10.000 negli ultimi mesi nel proprio territorio e
unità mensili, il problema assunse cominciò ad attuare tale decisione. Anche
dimensioni ancora più drammatiche che il Governo malaysiano decise l’espulsione
in precedenza sia per gli esuli stessi, sia dell’intero contingente dei profughi
indocinesi ospitati nei propri campi e
per i Paesi di primo accoglimento, Hong
Kong e Macao, che ricevevano anch’essi cominciò a dare esecuzione a tale
in prima l’«urto» dei profughi decisione. I gover ni indonesiano,
dell’Indocina. tailandese, malese coordinarono inoltre
Infatti i rifugiati in Malaysia arrivarono l’azione delle loro flotte al fine di evitare lo
sbarco nei propri paesi di ulteriori
alla quota di 75.000 unità, quelli in
Thailandia a 170 mila unità, quelli in contingenti di profughi.
Indonesia e nelle Filippine a 20.000 unità, Impostazione del problema sul
quelli in Hong Kong a 40 mila unità. piano internazionale
La drammatica situazione che si andava
Di fronte a questa situazione, i governi creando con l’esodo massiccio dal Vietnam,
dell’ASEAN (Associazione delle nazioni dal Laos e dalla Cambogia fu posta dall’Alto
del sudest asiatico) reagirono dapprima Commissario da parte dell’UNHCR delle
attraverso la convocazione in Giakarta di Nazioni Unite all’ordine del giorno di una
una Conferenza Internazionale, con la riunione Internazionale (da lui convocata
appositamente a Ginevra nel dicembre 1978)
partecipazione anche dell’UNHCR, per
dei rappresentanti dei Paesi firmatari della
la creazione nell’isola di Galang di un
Commissione di Ginevra (quindi tutti Paesi
«centro di risistemazione» per i profughi
occidentali) per sollecitare contributi
nel passaggio dalla fase di primo finanziari ad hoc (vd. allegato A, con l’elenco
accoglimento a quella di accoglimento dei contributi annunciati), nonché
definitivo. L’iniziativa indonesiana venne l’accoglimento di maggiori aliquote di
accolta dalla Conferenza (15 maggio profughi da parte dei Paesi aventi strutture
1979), che decise l’avvio di uno «studio di economico-sociali idonee per tale operazione
fattibilità» per la sua realizzazione. o legami storici, tradizionali con l’Indocina,
Un’altra offerta di territorio per consistenti in collettività indocinesi già
l’istituzione di un secondo «centro di residenti sul proprio territorio nazionale (vd.
risistemazione» venne avanzata dal allegato B con la statistica dei profughi
governo filippino. Ma intanto, di fronte indocinesi giunti dal 1975 negli Stati Uniti, in
Francia, in Australia, in Canada, nel Regno
all’ulteriore aggravarsi della situazione ed
Unito, nella RFG, nel Belgio).
al rischio che nei mesi successivi essa si
accentuasse con l’esodo forzato dal A titolo simbolico di solidarietà umanitaria,
Vietnam di tutti gli oriundi cinesi, i anche altri Paesi furono in grado di
governi di primo accoglimento dei annunciare nella riunione di Ginevra
profughi decisero l’adozione di misure l’intendimento di ospitare nuclei familiari di
drastiche, non giustificabili a livello profughi indocinesi (vd. allegato C con
umanitario nemmeno alla luce degli l’elenco comprendente anche le disponibilità
indubbi, sproporzionati oneri che essi simboliche di accoglimento annunciate).

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Prospettive Internazionali di Nazioni Unite per i Rifugiati affinché
soluzione del problema figurasse sua l’iniziativa di chiedere la
A seguito della drammatica evoluzione del convocazione da parte delle Nazioni
p ro bl e m a n e l l e u l t i m e s e t t i m a n e Unite di tutti i paesi coinvolti e, quindi,
(accresciuto esodo; misure cogenti decise non solo dei firmatari della Convenzione
dai paesi di primo accoglimento), il Primo di Ginevra sui rifugiati. Ciò ad evitare una
Ministro Britannico Margaret Tatcher diretta richiesta al Segretario Generale
propose al Segretario Generale delle dell’Onu che già in partenza avrebbe
Nazioni Unite la convocazione di una qualificato ad alto livello politico tutta
Conferenza Inter nazionale da cui l ’ o p e r a z i o n e, a l l a q u a l e i N ov e
potessero emergere decisioni idonee ad riconoscevano carattere di estrema
avviare a soluzione , o almeno a emergenza.
concretamente alleviare, il problema dei Nel corso del vertice europeo svoltosi a
profughi indocinesi. Strasburgo il 21- 22 c.m. , i Capi di
Governo dei nove ribadirono la necessità
La proposta fu esaminata nel corso della che la Conferenza Internazionale, da
riunione ministeriale di Cooperazione tenersi nell’ambito delle Nazioni Unite,
politica dei Nove del 18 giugno 1978. I avesse esito positivo per evitare qualsiasi
Ministri degli Esteri approvarono una azione o impostazione che, invece di
apposita Dichiarazione dei Nove sulla alleviare la situazione, potesse portare un
necessità che la Comunità internazionale suo aggravamento.
venisse chiamata ad affrontare E’ in questa ottica che l’allora Presidente
solidalmente il problema, e sull’esigenza del Consiglio Giulio Andreotti, dopo aver
di evitare che un’eventuale Conferenza trasmesso agli altri Capi di Governo un
Internazionale si collocasse in un quadro t e l e g r a m m a d e l P re s i d e n t e d e l l a
essenzialmente politico e diventasse così Re p u b b l i c a c h e s o l l e c i t av a u n
un Foro di polemiche tra cinesi e sovietici atteggiamento concorde dei Nove in
più che una sede di ricerca di soluzioni materia, dichiarò che «dinanzi ad un
pratiche a favore dei profughi indocinesi. problema umanitario così toccante
Fu concordato dai Nove un loro devono mettersi da parte tutte le altre
intervento presso l’Alto Commissario delle questioni, non complicando le cose con le

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polemiche russo-cinesi, che vanno l’ulteriore arrivo di altri 100 profughi
valutate in altra sede». Tale posizione indocinesi da collocare nella realtà
dell’Italia - consona, del resto a quella del lavorativa italiana e così di seguito.
Segretario Generale dell’Onu favorevole Si stabilì uno stretto collegamento tra le
ad una convocazione a breve scadenza Amministrazioni Statali e le predette
della Conferenza a condizione che essa Associazioni al fine di individuare
rimanesse circoscritta agli aspetti sollecitamente le concrete possibilità di
umanitari del problema- non coincideva lavoro in Italia per i profughi indocinesi,
con quella (Stati Uniti) che avrebbe voluto nonché di identificare quei profughi –
far precedere la Conferenza da una ospitati nei campi di primo accoglimento
riunione del Consiglio di Sicurezza: ciò del sud est asiatico- effettivamente
che forzatamente avrebbe dato all’intero intenzionati a trasferirsi nel nostro Paese.
dialogo una intonazione politica. Nelle settimane successive tale
collaborazione realizzò l’organizzazione
Provvedimenti Italiani
di un primo trasferimento in Italia di uno
L’impostazione squisitamente umanitaria
scaglione di 100 profughi indocinesi,
che da parte italiana si intese dare agli
provenienti dalla Malaysia e dalla
incontri e alle decisioni, costituiva la
Thailandia.
naturale proiezione a livello
L’interessamento del Governo italiano per
Internazionale dell’azione già avviata dal
il problema portò anche ad altre decisioni
Governo italiano sul piano interno per
concrete. Il Ministro degli Esteri Forlani
contribuire all’attenuazione del dramma
dispose lo stanziamento sui fondi dello
dei profughi indocinesi.
stesso Ministero degli esteri, di 120 milioni
di lire da devolvere con effetto immediato
In una riunione svoltasi il 9 maggio 1979
all’Alto Commissario per i Rifugiati delle
a Palazzo Chigi su iniziativa del
Nazioni Unite quale specifico contributo
Presidente del Consiglio- alla quale
straordinario per i profughi del Vietnam.
presero parte i rappresentanti delle
Fu acquisita la disponibilità del Ministero
Amministrazioni statali competenti e delle
del Tesoro all’erogazione di un altro
Associazioni che operavano a favore dei
contributo straordinario di 250 milioni di
profughi- il Governo ribadì infatti la sua
lire, per il quale fu predisposto un
decisione e la sua disponibilità ad
apposito provvedimento legislativo. Fu
accogliere in Italia i profughi indocinesi
infine messo in cantiere presso il
per i quali risultasse possibile trovare
dipartimento alla Cooperazione allo
un’idonea sistemazione. La procedura più
Sviluppo dello stesso Ministero degli
efficiente era stata individuata nel
Esteri lo stanziamento di altri contributi
predisporre all’arrivo in Italia di nuclei di
finanziari per un ammontare complessivo
famiglie di profughi indocinesi
di 300 milioni, da assegnare a vari
comprendenti fino a un totale di 100 unità
programmi realizzati da organismi
per ogni trasferimento, da ospitare presso
internazionali a favore di rifugiati
le apposite strutture delle amministrazioni
dell’Indocina. Sul bilancio dello Stato ,
italiane secondo un piano di ingresso e
oltre agli impegni suddetti, vennero
distribuzione graduali e successivi. Tale
assunti gli oneri per l’assistenza a quei
arrivo sarebbe stato in relazione alle
nuclei familiari di profughi dell’Indocina,
disponibilità di occupazione e di impiego
sul piano di una doverosa solidarietà
dei capi famiglia nella realtà lavorativa del
umana, in attesa dell’avvio verso altri
nostro Paese.
Paesi nei quali essi avevano optato di
Realizzato tale collocamento, i posti
sistemarsi, sia per un loro inserimento
disponibili sarebbero stati utilizzati con

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definitivo nel contesto socio-economico e profughi indocinesi. Statistica dei profughi
lavorativo italiano. L’Italia partecipò, indocinesi giunti dal 1975 negli : Stati
inoltre, allo sforzo di solidarietà posto in Uniti 75.800 Francia 48.250 Australia
essere a livello comunitario, che si era 18.414 Canada 11.365 Regno Unito
concretizzato in quel periodo sul piano 1.364 RFG 3.182 Belgio 1.240
fi n a n z i a r i o c o n l a d e v o l u z i o n e
Allegato C
all’UNHCR in favore dei profughi
Elenco comprendente anche la
indocinesi di 6.300.000 di dollari da
disponibilità simbolica di accoglimento di
aggiungersi a 300mila già assegnati a tal
profughi annunciata alla Conferenza di
fine dall’inizio dell’anno 1979.
Ginevra. Belgio 300 Danimarca 210
Allegato A Francia 12.820 RFG 730 Norvegia 400
Elenco dei contributi annunciati alla Svizzera 400 Regno Unito 500 Stati Uniti
Conferenza di Ginevra (dic. 78) per i 51000.

I Boat People
Il ruolo dell’Italia
Sul fronte italiano, intanto, la macchina
della solidarietà cresceva assieme alla
sensibilità del mondo politico e
dell’opinione pubblica sulla vicenda.
Nell’intento di individuare e promuovere
tutte le possibili soluzioni e iniziative per
far fronte alla drammatica vicenda, e
mentre alla Camera dei deputati
venivano presentate alcune proposte di
legge con i quali si disciplinava
l’accoglimento dei profughi mediante la
c o n c e s s i o n e d e l d i r i t t o d i a s i l o,
l’assegnazione ai capifamiglia di un
sussidio e la loro iscrizione alle liste di
collocamento, il 25 di giugno del 1979 il
Consiglio dei Ministri stabilì di creare in
seno alla Presidenza del Consiglio un
Comitato di Coordinamento delle
iniziative pubbliche e private a favore dei Fin da questa prima riunione, il comitato
profughi del sud est asiatico, chiamando a rilevò l’assoluta opportunità di
dirigerlo l’On. Giuseppe Zamberletti. ‣ razionalizzare i rapporti con Regioni e
Il Comitato, si riunì subito il 27 giugno Comuni per far conoscere i diversi
presso la Presidenza del Consiglio, con problemi da affrontare;
all’ordine del giorno la trattazione ‣ intervenire in difesa della vita dei
immediata del problema e profughi imbarcati su natanti inidonei
l’individuazione di una soluzione e continuamente esposti al pericolo di
condivisa.

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naufragi, con navi portaelicotteri dotte Con l’accoglimento di quella proposta,
di adeguato servizio sanitario a bordo; l'iniziativa dello Stato italiano, da
‣ attuare gli opportuni contatti operazione di carattere puramente
internazionali in vista di ulteriori umanitario e di accoglienza, cominciava a
impegni. trasformarsi in un qualcosa di assai più
complesso, che integrava una serie di
Per questo si stabilì di: importanti elementi di carattere operativo
1. inviare nei mari cinesi due incrociatori agli aspetti legati alla pura solidarietà
porta elicottero (Vittorio Veneto e dell’impostazione originaria, cominciando
Andrea Doria) e una nave appoggio quindi a prendere evidenti e precisi
logistica (Stromboli) per salvare i contorni di operazione di protezione civile
naufraghi vietnamiti; internazionale. Solo in questo modo era
2. imbarcare sulle navi viveri ed effetti definibile infatti un’operazione di soccorso
letterecci per almeno 700 persone, di naufraghi in mare aperto che versavano
nonché un adeguato numero di medici certamente in condizioni umane
ed attrezzature sanitarie; inenarrabili.
3. richiedere il transito delle nostre navi
nei mari della Thailandia, della
Parte l’operazione Boat People
Malaysia e di Singapore, onde poter
L’operazione «boat people» ebbe inizio
raccogliere liberamente eventuali nei giorni 4 e 5 luglio 1979, con la
profughi;
partenza da Taranto e da La Spezia, per
4. richiedere l’autorizzazione per il
Singapore, degli Incrociatori «Vittorio
necessario rifornimento delle navi nel Veneto» e «Andrea Doria» e della nave
porto di Singapore.
appoggio «Stromboli», agli ordini
dell’Ammiraglio Agostinelli. L’onere
Conseguentemente, il Presidente del
aggiuntivo previsto sul Bilancio dello Stato
Consiglio, facendo sue le proposte del
per l’operazione era di 4 miliardi di lire.
Comitato rappresentategli da Zamberletti,
dispose l’effettuazione di un’operazione di
La «Vittorio Veneto» aveva alla partenza
soccorso, da attuarsi con navi della un equipaggio di 360 uomini, l’«Andrea
Marina Militare, alle quali, oltre
Doria» di 500 e la «Stromboli» di 115.
l’operazione di salvataggio in mare, fu
Sulle navi vennero imbarcati viveri ed
affidato anche il compito di trasportare in effetti letterecci per ospitare 840 persone
Italia i profughi che lo desiderassero.
in condizioni normali e 945 in condizioni

Incrociatore
Portaelicotteri Vittorio
Veneto

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di emergenza. L’obiettivo principale era del Sud perseguitati dal gover no
naturalmente il soccorso della gente in «liberatore» comunista e oppressi dalla
mare o, in subordine, l’imbarco di coloro miseria provocata dal nuovo regime.
che lo avessero chiesto. Comunque una La sera stessa, altre due imbarcazioni con
missione umanitaria che doveva riuscire. 68 profughi a digiuno da cinque giorni
Al fine di poter documentare in maniera furono tratte in salvo dall’«Andrea
trasparente ogni dettaglio dell’operazione, Doria».
venne consentito l’imbarco ai In totale furono dunque 196 i profughi
rappresentanti della stampa e della TV, effettivamente sottratti ai flutti ai quali
che documenteranno con resoconti erano abbandonati alla deriva con rischio
memorabili le ore della ricerca e del di naufragio e affondamento oppure di
soccorso dei profughi. morte per stenti.
Al mattino del 31 luglio, infatti, le tre navi
La mattina di sabato 21 luglio 1979, con italiane imbarcano altri 319 profughi
quattro giorni di anticipo sul previsto, le incrociati al largo della costa malaysiana,
tre navi gettarono l’ancora subito fuori dal mentre venivano trascinati al largo su
porto di Singapore. quattro barconi da una motovedetta
Il 23 di luglio l’On. Zamberletti arrivò a malese per essere abbandonati in alto
Singapore, ove tenne una Conferenza mare, dopo un’odissea cominciata a Bac
Stampa di informazione sulle finalità e le Lieu, in Vietnam, il 18 giugno. Al
modalità dell’operazione. momento del contatto e dell’offerta di
Le navi cominciarono il pattugliamento, accoglienza italiana, la vedetta malese
mediante l’utilizzo dell’eco radar per la rese, riconoscente, gli onori alle unità
rilevazione delle imbarcazioni in mare e navali italiane, soprattutto per aver
della ricognizione con elicotteri per il impedito l’ennesimo abbandono ai flutti
l’individuazione e il riconoscimento di di tanti poveri esseri umani.
eventuali barche di profughi. E ancora 392 profughi, i più malandati tra
All’alba del 26 luglio 1979 avvenne il tutti, selezionati e concordati stavolta da
primo rinvenimento di profughi: 128 Zamberletti con le autorità malesi tra
vietnamiti che si trovavano alla deriva su quelli che si trovavano bloccati sulle loro
un barcone, vennero presi a bordo del barche lungo le spiagge, e che vennero
Vittorio Veneto a 90 miglia dalla costa trascinati nel pomeriggio fino alla nave da
della Malaysia: partiti dal Vietnam, due motovedette.
avevano dovuto sopportare un Il totale finale fu così di 907 profughi, che
abbordaggio e una razzia da parte di costituiva il carico massimo previsto per le
pirati tailandesi. Tutti navi. Le tre unità da guerra italiane
debilitati, si trovavano in quella barca ripartirono da Singapore il 3 agosto 1979.
senza mangiare da 12 giorni, e da 9 erano Nei giorni successivi gli ospiti
alla deriva perché senza motore. diminuiranno a 895, per lo sbarco di
Avevano issato come bandiera un telo alcuni ammalati (un caso grave di scabbia,
mimetico, assieme a uno straccio con la un probabile tumore, una gestazione
scritta SOS fatta con catrame. Con difficile, due casi di grave deperimento)
l’occasione si scoprì che non si trattava assieme ai parenti che li accompagnavano
solo di vietnamiti di origine cinese, che e li assistevano.
anzi risultavano una minoranza: la fuga Il viaggio di ritorno fu viaggio di
dal Vietnam «liberato» era divenuta conoscenza, di contatti umani, di scambio
ormai, dopo qualche anno, un fenomeno di esperienze fra i salvati ed i soccorritori.
di massa per i cittadini dell’ex Vietnam I profughi mostrarono molta riconoscenza

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Nave trasporto appoggio logistico
«Stromboli»

per il trattamento ricevuto, per i tre pasti I centri di raccolta ove i profughi
a l g i o r n o e l e c u r e m e d i c h e, e av rebbe ro attes o la s is tem az i o n e
applaudirono freneticamente quando a definitiva, furono predisposti dalla
pranzo venne servito il pollo, che nel Direzione Generale dei Servizi Civili del
Vietnam «liberato» costava un occhio Ministero nel modo seguente:
della testa. ‣ Colonia della CRI a Sottomarina di
Consuntivo finale della missione furono Chioggia (VE) per 300 posti;
2600 miglia percorse, 75 ore di volo di ‣ Centro residenziale del Ministero
perlustrazione degli elicotteri, 1100 dell’Interno a Cesenatico (FO) per 330
imbarcazioni individuate con il radar e posti;
quindi identificate, 25000 Km. quadrati di ‣ C e n t ro d e l l ’ A m m i n i s t r a z i o n e
oceano esplorato. Provinciale di Treviso Loc. S.Artemio
Il 20 agosto 1979, con circa un giorno di per 130 posti;
ritardo sulla tabella di marcia dovuto alle ‣ Centro Assistenza Profughi Stranieri
avverse condizioni meteorologiche «Padriciano» di Trieste per 150 posti.
sopportate nel Golfo del Bengala, le navi
fecero rientro a Venezia. Da qui i profughi Furono messi a disposizione per i casi di
vennero dirottati verso i centri di raccolta necessità anche il Centro di Assistenza di
nel frattempo predisposti, scortati da Capua e la colonia di Marina di Jesolo,
pattuglie della Polstrada. con disponibilità di circa 300 posti.

La situazione generale
Intanto, la gravità e l’urgenza della modalità dalla Caritas presso i campi di
questione indocinese stava or mai accoglienza per essere trasferiti in Italia),
esplodendo ovunque: l’UNHCR stimava fioccavano le offerte di lavoro e di
che in pochi mesi, dai 5000 del febbraio disponibilità all’accoglienza per le famiglie
79, i «boat people» erano divenuti oltre di profughi che sarebbero dovuti arrivare
50.000 in maggio- giugno. in Italia. Associazioni, Parrocchie, privati
In tutta l’Italia (dove nel frattempo cittadini scrissero ripetutamente al
profughi vietnamiti, laotiani e cambogiani Comitato manifestando la propria
venivano raccolti anche con altre

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adesione e la disponibilità ad ospitare e a pagarono il loro pegno subendo gli
dare lavoro ai vietnamiti. attacchi velenosi della Pravda di Mosca,
Dal punto di vista organizzativo, dopo un che definì una «gigantesca farsa»
incontro con i rappresentanti delle l’operazione messa in atto dalle unità
Regioni, alle quali venne richiesto da della settima flotta statunitense per salvare
Zamberletti il coordinamento al livello i profughi indocinesi, ed arrivò a scrivere
regionale delle operazioni di incetta e anzi che la presenza di navi da guerra al
organizzazione delle offerte, il Comitato largo delle coste vietnamite metteva in
per gli Interventi di Soccorso ai Profughi pericolo la pace nel sud-est asiatico. La
stabilì la costituzione di appositi Comitati Agenzia Tass sostenne che «le navi di
Provinciali come principali interlocutori soccorso si prefiggono di espandere la
del Comitato e delle Regioni, che vennero presenza militare americana nel sud
incaricati della promozione e della pacifico per intimidire e demoralizzare i
raccolta delle offerte. Vennero inoltre popoli del sud est asiatico». L’accusa era
individuati nelle Prefetture, coadiuvate naturalmente quella di lavorare per
dagli Uffici Provinciali del Lavoro e dai qualche oscuro obiettivo strategico della
Provveditorati agli Studi, gli organi NATO. Fu lo stesso Partito Comunista
provinciali deputati alla cernita e alla Italiano, per bocca dell’On. Franco
valutazione delle offerte per il successivo Calamandrei, a prendersi il compito di
indirizzamento ai singoli nuclei familiari. rintuzzare una siffatta ingiusta accusa,
Con la formazione il 4 agosto 1979 del mentre dall’Agenzia Nuova Cina
nuovo Governo, presieduto da Francesco cominciarono di converso ad arrivare
Cossiga, cessarono le funzioni del espressioni di apprezzamento e
Comitato di Coordinamento degli aiuti ai incoraggiamento, e il «Quotidiano del
profughi, che verrà sciolto definitivamente Popolo» di Pechino, organo del Partito
l’8 settembre, trasferendo le sue funzioni Comunista Cinese, si occupò di confutare
al Ministero dell’Interno. Giuseppe la tesi dell’Agenzia Tass, additando tra
Zamberletti, nominato Sottosegretario l’altro i sovietici quali «complici» e
agli Affari Esteri, proseguì da lì durante il «manovratori crudeli» delle nefandezze
mese di agosto l’opera di direzione delle perpetrate dalle autorità vietnamite. Nella
operazioni di soccorso in mare ai corsa alla raccolta dei naufraghi, le Forze
profughi, oltre al difficile lavoro di Armate italiane e statunitensi non furono
tessitura e mantenimento dei rapporti proprio sole. In mare erano presenti
diplomatici col Governo di Hanoi, che anche il mercantile norvegese «Lysekil»,
interpretò negativamente l’operazione che raccolse 256 profughi, mentre un
navale italiana, (sostenuto in questo anche cargo americano noleggiato da
dal Governo Indonesiano), e protestò protestanti, la «See Sweep», salvò 46
ufficialmente con un comunicato in cui si profughi.
accusava l’Italia di volere attirare in mare A differenza della performance italiana
i vietnamiti, invogliando la gente all’esodo realizzata nel Mare Cinese, che per le sue
proprio nel momento in cui il Vietnam modalità suscitò l’ammirazione degli
stava onorando l’impegno preso con la americani e l’invidia di almeno una parte
Conferenza di Ginevra di bloccare le dell’opinione pubblica ing lese,
partenze dei profughi. Radio Hanoi rappresentata dal Daily Telegraph che
definiva l’operazione «azione criminale». parlò velenosamente di soccorsi «Italian
Anche gli americani, che si stavano Style», ben più sofferto sviluppo -
rendendo autori di una performance soprattutto in termini di difficoltà
umanitaria navale con la loro VII flotta, organizzative- ebbe il seguito delle

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operazioni di accoglienza e sistemazione sostenendo, non si sa bene con quanta
in Italia dei profughi. Le realtà associative attendibilità, che altri paesi stavano
e umanitarie coinvolte nell’organizzazione riuscendo a velocizzare meglio procedure
lamentavano il ritardo nella discussione e operazioni.
della proposta di legge per la Il sistema individuato poggiava su una
regolarizzazione, chiedevano la prima fase di assistenza da garantirsi a
velocizzazione dell’erogazione dei soldi ai cura dello Stato e di una seconda, legata
profughi e l’apertura immediata delle alla ricognizione puntale delle risorse e
scuole di lingua italiana. I centri di all’offerta di disponibilità raccolta dagli
raccolta rischiavano in effetti di somigliare enti locali, la cui organizzazione e la cui
più a dei dormitori che a comunità di ottimizzazione, sotto il coordinamento
accog lienza. Il tutto sembrava delle regioni, veniva posta in capo ai
riconducibile soprattutto alla difficoltà di Comitati provinciali e agli Uffici periferici
individuare un interlocutore preciso e dello Stato. In tal senso si era espresso già
affidabile nella grande struttura della ai primi di luglio l’ancora operante
Direzione per i servizi civile del Ministero comitato di coordinamento, che doveva
dell’Interno cui era stata trasferita tutta la tener conto sia dell’esigenza manifestata
competenza al coordinamento degli aiuti. da Zamberletti di coinvolgere non solo le
Alcuni aspetti normativi complessi associazioni confessionali e caritatevoli
contribuivano ad aggravare il sistema. Ad nell’avventura, ma soprattutto le regioni e
esempio, nel campo delle offerte di lavoro, gli Enti locali, sia delle difficoltà che
succedeva che gli enti locali coinvolti nella derivavano dall’impossibilità giuridica di
raccolta di fondi e di posti di lavoro, non equiparare sul fronte lavorativo i rifugiati
riuscivano ad individuare posti pubblici, con gli italiani. Tale difficoltà era peraltro
che erano preclusi per ovvie limitazioni di già stata manifestata in occasione della
cittadinanza in assenza di una normativa riunione a Palazzo Chigi del 9 maggio, in
di regolarizzazione che non arrivava. Così cui la politica del governo nei confronti
i c o m i t at i re g i o n a l i d i c o n t ro l l o del problema era stata definita, e in cui
annullavano puntualmente le delibere era stato evidenziato come il conferimento
degli enti territoriali e delle ASL per eventuale dello status di «rifugiato» ai
illegittimità. Le associazioni incalzavano profughi del Vietnam avvenisse al di fuori

Incrociatore
«Andrea Doria»

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della previsione della Convenzione di Essi si sono fermati ed in vario modo
Ginevra, che come è noto si riferiva ai soli inurbati nel tessuto sociale ed economico
profughi europei (e da lì la necessità di delle nostre comunità.
presentare – come fu fatto dall’On. Si trattò dunque di un’operazione
Merloni ma anche da altri) una proposta brillante, che la Protezione Civile Italiana
di legge sostanzialmente derogatoria delle n o n p u ò n o n r i c o r d a r e, p o i c h é
regole vigenti. Le difficoltà organizzative e rappresenta uno dei maggiori successi
burocratiche non fermarono comunque operativi del sistema Italia dal dopoguerra
l’operazione intrapresa e i suoi effetti ad oggi.
benefici successivi. E a conclusione valgano le parole che
Oggi, a distanza di venticinque anni, tanti ebbe a pronunciare Giuseppe Zamberletti
e tanti di quei vietnamiti sono in quei giorni: «Anche noi siamo capaci di
perfettamente integrati nel nostro Paese. cose grandi».

Documenti
Istruzioni Maristat per avvio operazione

PRIORITA’
DA MARISTAT A COMGRUPNA V OTTO
PERCO GABINETTO DIFESA
STAMA DIFESA
CINCNV
RISERVATO = 30/
ARGOMENTO: MISSIONE SOCCORSO PROFUGHI VIETNAMITI
RIFE: A. MIO 30 / 12028 GDO 030930B LUG 79 (NOTUT)
B. MIO 30 / 12072 GDO 031902B LUG 79 (NOTUT)
C. VOSTRO 0051 GDO 17123OF LUG 79 (NOTUT)
AT SCIOGLIMENTO RISERVA CUI PARA DUE RIFE ALFA COMUNICANSI
SEGUENTI ULTERIORI ISTRUZIONI.

1. SCOPO MISSIONE ASSEGNATA CODESTO COMANDO EST SOCCORSO


VITA UMANA IN MARE. COMPITO PRIMARIO EST PERTANTO
SALVATAGGIO NAUFRAGHI ET/AUTPROFUGHI IN PERICOLO AT
BORDO NATANTI INCAPACI TENERE ULTERIORMENTE MARE PER
P RO P R I E C O N D I Z I O N I G A L L E G G I A B I L I T À AU T P E R
SOVRAFFOLLAMENTO AUT PER CARENZA VIVERI- ACQUA-
COMBUSTIBILI. PREDETTO SALVATAGGIO DEVE ESSERE INTESO SIA
SOTTO ASPETTO RECUPERO AT BORDO UNITÀ GRUPNA V OTTO
TUTTI COLORO CHE NON RIFIUTINO ESPLICITAMENTE LORO
TRASPORTO IN ITALIA ANCHE COME “PAESE DI TRANSITO”, SIA
S O T TO A S P E T TO F O R N I T U R A G E N E R I E S S E N Z I A L I P E R
SOPRAVVIVENZA AT COLORO CHE NON INTENDONO ABBANDONARE
PROPRIE IMBARCAZIONI. EVENTUALE IMBARCO IN PORTO NUCLEO
PROFUGHI, PREVENTIVAMENTE PREDISPOSTO DA AUTORITÀ LOCALI
IN ACCORDO CON AUTORITÀ DIPLOMATICHE NAZIONALI, DOVRÀ

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ISPROSPECIALI Operazione «Boat People»
ESSERE EFFETTUATO SOLO SU DIRETTIVE SPECIFICHE CONSEGUENTI
AT ANDAMENTO OPERAZIONI RECUPERO IN MARE PRIMA INDICATE.
2. INFORMAZIONI FINORA PERVENUTE TRAMITE M.A.E. INDICANO
SEGUENTI ELEMENTI SITUAZIONE IN ZONA OPERAZIONI:

a. ESTENSIONE ACQUE TERRITORIALI VIETNAM EST DODICI MIGLIA


ACQUE CONTIGUE SOTTOPOSTE MEDESIMO REGIME. ESTENSIONE
ZONA ECONOMICA ENTRO CUI RISULTANO ESISTERE PIATTAFORME
PETROLIFERE EST CENTO MIGLIA. VIETNAMITI TENDONO
CONSIDERARE DETTA ZONA STESSA STREGUA ACQUE TERRITORIALI.
ISOLE PARACELE T SPRATLY SONO CONSIDERATE DA VIETNAM
T E R R I TO R I O N A Z I O N A L E E T A C Q U E C I RC O S TA N T I
TERRITORIALIAUT CONTIGUE COME PRIMA INDICATO. CONFERMASI
LIMITI ACQUE TERRITORIALIDEVONO CONSIDERARSI CON
ESTENSIONE 12 MIGLIA. CARTA CONINDICAZIONI LIMITI ACQUE
TERRITORIALI ARCIPELAGO HONG KONG SARÀ CONSEGNATA AT
ARRIVO A SINGAPORE.

b. PRINCIPALI CORRENTI ESODO PROFUGHI APPAIONO DIRETTE


VERSO:
- HONG KONG SECONDO ROTTE COSTIERE INTERNE ACQUE
TERRITORIALI CINESI.
- THAILANDIA SECONDO ROTTE COSTIERE NORD OCCIDENTALI,
INTERNE ACQUE TERRITORIALI CAMBOGIANE AUT CON ATTUALE
MAGGIOR FREQUENZA SECONDO ROTTE ALTURA COMPRESE TRA
CONGIUNGENTI CAPO CAUMAU (ESTREMITÀ SUD OCCIDENTALE
CAMBOGIA) RISPETTIVAMENTE LATO SUD STRETTO SAMUIET CON
LOCALITÀ KHOTA BARU LUNGO COSTA ORIENTALE TAILANDESE;
- MALAYSIA/ SINGAPORE SECONDO ROTTE ALTURA AT SUD
CONGIUNGENTE CAPO CAUMAU- KOTHA BARU;
- INDONESIA SECONDO ROTTE ALTURA IN FASCIA COMPRESA TRA
CONGIUNGENTI CAPO CAUMAU ET FARO CAPO VUNG TAO ( ST

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ISPROSPECIALI Operazione «Boat People»
JAMES PRESSO SAIGON) RISPETTIVAMENTE CON ISOLE ANAMBAS
ET ISOLE NATURA.
c. IMBARCAZIONI CON PROFUGHI APPAIONO ESSERE CONCENTRATE
IN AREA AT NORD CONGIUNGENTE KUANTAN ( COSTA ORIENTALE
MALESE) CON ISOLE ANAMBAS SIA INRELATIVA PROSSIMITÀ (40-50
MIGLIA) DETTE ISOLE SIA AT LARGO COSTA MALESE SINO AT KOTHA
B A RU A T D I S T A N Z A A N C H E 8 0 - 9 0 M I G L I A . M A G G I O R
CONCENTRAZIONE RISULTEREBBE ZONE PROSPICIENTE COSTA TRA
KOTHA BARU ET TRENGFANU OVE ANCHE ESTERNAMENTE AT ACQUE
TERRITORIALI ESISTONO NUMEROSE PIATTAFORME PETROLIFERE
NEI CUI PRESSI I PROFUGHI ANCORANO LORO IMBARCAZIONI IN
ATTESA DI SOCCORSI. IN PARTICOLARE CIRCA 90 MIGLIA AT LARGO
D E T TO T R AT TO C O S TA M E RC A N T I L E F R A N C E S E H A B E T
RECUPERATO IN TRE GIORNI 800 PROFUGHI DA 7 IMBARCAZIONI.

d. NATANTI UTILIZZATI DA PROFUGHI SONO GENERALMENTE


BARCHE DA PESCA DI 10-20 METRI CON 30-150 PERONE AT BORDO AUT
PIÙ RARAMENTE PICCOLI CARGO INFERIORE 100 TONN. CON CIRCA
1000 PROFUGHI. TUTTI PREDETTI NATANTI RISULTANO INSICURI ET
NON SUSCETTIBILI A RIMORCHIO SE NON PER BREVI TRATTI ET AT
BASSA VELOCITÀ.

e. PROFUGHI RACCOLTI IN MARE PRESENTANO QUALCHE CASO


SOSPETTA FEBBRE TIFOIDE ET CASI TUBERCOLOSI- VARICELLA-
MALATTIE PELLE DOVUTE AT AVITAMINOSI ET DISIDRATAZIONE ET
SOVENTE POSTUMI MALTRATTAMENTI ET VIOLENZE DA PARTE
PIRATI TAILANDESI. CONDIZIONI SANITARIE CAMPI RACCOLTA
MALESI DEFINITE BUONE MENTRE RISULTANO CATTIVE QUELLE DEI
CAMPI INDONESIANI CON NOTEVOLE DIFFUSIONE DISSENTERIA.
AUTORITÀ SINGAPORE NON HABENT DIFFICOLTÀ TEMPORANEO
RICOVERO OSPEDALIERO PROFUGHI NON IN CONDIZIONE DI
SOSTENERE VIAGGIO RIENTRO ITALIA PREVIO IMPEGNO AUTORITÀ
DIPLOMATICHE NAZIONALI FARLI PROSEGUIRE ITALIA ENTRO TRE
MESI.

f. MERCANTILE FRANCESE CUI PRECEDENTE PUNTO C. HABET


INDICATO PRESENZA ZONA MARE TRA VIETNAM E MALAYSIA GRAN
NUMERO PIRATI TAILANDESI DEDITI A RUBERIE ET VIOLENZE AT
DANNI PROFUGHI. ADDETTO NAVALE FRANCESE SINGAPORE EST IN
STRETTO CONTATTO CON NOSTRA AMBASCIATA ET POTRÀ
RISULTARE UTILE SUO INCONTRO CON CODESTO COMANDO
TRATTANDOSI DI UFFICIALE CON VASTA ESPERIENZA ZONA ET
SITUAZIONE. SEGNALASI INFINE CHE GOVERNO HANOI HABET
GIUDICATO “DEL TUTTO NEGATIVA” INIZIATIVA INIZIATIVA ITALIANA
CHE RITIENE TENDENTE “INCORAGGIARE” PARTENZE ILLEGALI ET
HABET DICHIARATO CHE “EST DA SPERARE “CHE ATTIVITÀ MARTINA

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ISPROSPECIALI Operazione «Boat People»
VIETNAM NON SI SVOLGANO IN ACQUE OVE OPERANO UNITÀ
ITALIANE”.

3. AT LUCE MISSIONE ET ELEMENTI SITUAZIONE SOPRA INDICATI ET


OGNI ALTRA UTILE INDICAZIONE ACQUISITA IN LOCO CODESTO
COMANDO LASCI SINGAPORE LUG 25 AT ORE DA CONCORDARSI CON
AUTORITÀ DIPLOMATICHE LOCALI ET DIA CORSO AT RICERCA ET
SOCCORSO PROFUGHI IN ZONA PIÙ PROBABILE PRESENZA
IMBARCAZIONI ATTENENDOSI SEGUENTI DIRETTIVE DI MASSIMA:

a. AT ECCEZIONE NECESSITÀ TRANSITI PER INGRESSO/USCITA PORTI


UNITÀ ET ELICOTTERI GRUPPO NAVALE SI MANTENGANO SEMPRE IN
ACQUE SICURAMENTE INTERNAZIONALI ET COMUNQUE BENE AT
LARGO RIPETO BENE AT LARGO ACQUE TERRITORIALI ET CONTIGUE
VIETNAMITE ET CAMBOGIANE.
b. SIA EVITATA EVENTUALE POSSIBILITÀ CHE UNITÀ VENGANO
ABBORDATE CONTEMPORANEAMENTE DA MASSA PROFUGHI
SUPERIORE LORO RECETTIVITÀ SCOPO EVITARE INSOSTENIBILE
SITUAZIONE LOGISTICA ET/AUT INEVITABILI RIPERCUSSIONI
NEGATIVE IN CASO SIA NECESSARIO RESPINGERE ALIQUOTA
PROFUGHI.
c. SIA RESO NOTO AT PROFUGHI AT ATTO IMBARCO CHE ESSI
VERRANNO TRASPORTATI ET ACCOLTI ITALIA OVE VERRÀ LORO
RICONOSCIUTO STATUS RIFUGIATI POLITICI ET CHE LORO
EVENTUALE DESIDERIO ESSERE ACCOLTI ALTRA NAZIONE EST
SUBORDINATO ACCETTAZIONE NAZIONI INTERESSATE ET IMPLICA
COMUNQUE TRASPORTO ITALIA.
d. SIA DATA OGNI POSSIBILE FORMA ASSISTENZA AT EVENTUALI
PROFUGHI CHE DECLININO IMBARCO ET TRASPORTO ITALIA ET
OPTINO PER PERMANERE LORO IMBARCAZIONI.
e. QUALORA CAPACITÀ RICETTIVITÀ UNITÀ VENGA SATURATA
GRUPPO SENZA ATTENDERE ULTERIORI DISPOSIZIONI QUESTO
MARISTAT DIRIGA PER RIENTRO SINGAPORE PER RIFORNIMENTO IN
PREVISIONE INIZIO TRASFERIMENTO ACQUE NAZIONALI. CORSO
SOSTA SINGAPORE SIANO ATTUATE OPPORTUNE PREDISPOSIZIONI
PER EVITARE IPOTIZZABILI SBARCHI CLANDESTINI DA PARTE
PROFUGHI ET CONSEGUENTE POSSIBILITÀ RAFFREDDAMENTO
OTTIMI RAPPORTI ESISTENTI AUTORITÀ LOCALI.
f. RELAZIONE ANDAMENTO RECUPERO AT BORDO PROFUGHI EST
POSSIBILE CHE MISSIONE VENGA CONSIDERATA ASSOLTA ANCHE
QUALORA CAPACITÀ RICETTIVA NON SIA COMPLETAMENTE
SATURATA. SCOPO DISPORRE VALIDI ELEMENTI DECISIONALI.

INFORMAZIONI SU ANDAMENTO OPERAZIONI SIANO INVIATE CON


MAGGIORE FREQUENZA(6- 12 ORE) QUANDO NUMERO PROFUGHI
IMBARCATI INIZI AD APPROSSIMARSI700-800 UNITÀ.

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ISPROSPECIALI Operazione «Boat People»
g. AMBASCIATA KUALA LUMPUR HABET RESO NOTO CHE AUTORITÀ
MALESI CONSENTONO RICOVERO OSPEDALIERO PROFUGHI NON IN
GRADO SOSTENERE VIAGGIO RIENTRO IN ITALIA. TENUTO CONTO
POSSIBILITÀ OSPEDALIZZAZIONE AT SINGAPORE DI CUI PRECEDENTE
PARA DUE ECHO ET NON OPPORTUNITÀ INGRESSO ACQUE
TERRITORIALIMALESI , DISPONIBILITÀ ESPRESSA AUTORITÀ KUALA
LUMPUR DEVE ESSERE PRESA IN CONSIDERAZIONE SOLO QUALORA
RISULTI INDISPENSABILE SBARCHI PROFUGHI VERSANTI CONDIZIONI
PREDETTE ET SBARCO RISULTI IMPOSSIBILE SINGAPORE. IN TALE
CASO LIMITE CODESTO COMANDO DOVRÀ SOLLECITARE
OPPORTUNI ACCORDI TRA AMBASCIATE SINGAPORE E KUALA
LUMPUR ET DOVRÀ AGIRE IN CONSEGUENZA PROSPETTANDO
TRASPORTO AT MEZZO ELICOTTERO AT FINE NON ENTRARE ACQUE
TERRITORIALI MALESI.

h. CORSO MISSIONE SOCCORSO IN MARE EST NECESSARIO CHE


ATTIVITÀ PUBBLICA INFORMAZIONE , CHE INVESTE ANCHE
COMPETENZA MINISTERI, SIA SVOLTA CON PARTICOLARE
QUALIFICAZIONE ET TEMPESTIVITÀ. SIGNOR MINISTRO DIFESA
HABET PERTANTO DISPOSTO CHE DETTA ATTIVITÀ SIA DIRETTA DA
A M M . A G O S T I N E L L I C U I E S T L A S C I ATA L A P I Ù A M P I A
DISCREZIONALITÀ ET CHE POTRÀ AVVALERSI INDICAZIONI
AMBASCIATA ITALIA SINGAPORE IN PARTICOLARE:
- DURANTE SOSTE IN PORTO INVIATI STAMPA, ENTI TELEVISIVI ET
AGENZIA FOTOGRAFICHE ITALIANE ET STRANIERE POTRANNO
ACCEDERE A BORDO ET AVERE CONTATTI CON EQUIPAGGI E
PROFUGHI IMBARCATI;
- DURANTE OPERAZIONI DI SOCCORSO IN MARE SIA PREVISTO
IMBARCO ENTRO ENTRO LIMITI VENTUNO POSTI GIÀ INDICATI IN
RIFE CHARLIE SOLI RAPPRESENTANTI STAMPA ITALIANA CON
PRECEDENZA OPERATORI RAI-TV ET CORRISPONDENTI AGENZIE
STAMPA NAZIONALI; QUALORA RICHIESTE SUPERINO POSTI
DISPONIBILI IMBARCO SIA AUTORIZZATO IN BASE A POSSIBILI
ACCORDI TRA GIORNALISTI STESSI AUT ALT LIMITE PER
ESTRAZIONE A SORTE;
- EVENTUALI COMUNICATI UFFICIALI CUI DIRAMAZIONE DOVRÀ
ESSERE CONTENUTA NEI LIMITI PIÙ RISTRETTI SIANO
CONCORDATI TRA COMANDANTE GRUPPO NAVALE ET AMBASCIATA
ITALIA SINGAPORE.

5. DA INIZIO OPERAZIONI RECUPERO PROFUGHI SIA DATO CORSO AT


CENSIMENTO MEDESIMI MEDIANTE COMPILAZIONE SCHEDE
PERSONALI CHE SARANNO RECAPITATE AT ARRIVO SINGAPORE ET
CHE SOSTITUISCONO FAXC-SIMILE GIÀ IN POSSESSO CODESTO
COMANDO. PREDETTE SCHEDE SIANO COMPILATE OVE POSSIBILE IN
TRIPLICE QUANTO MENO DUPLICE COPIA. UNA COPIA SUDDETTE
DOVRÀ ESSERE INVIATA AT MEZZO ELICOTTERO NON APPENA IN
PROSSIMITÀ TERRITORIO NAZIONALE SECONDO ISTRUZIONI CHE
RISERVASI EMANARE.; ALTRA COPIA DOVRÀ ACCOMPAGNARE
PROFUGHI AT SBARCO IN PORTO NAZIONALE. IN SITREP
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