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AIAS ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LANALISI DELLE SOLLECITAZIONI

XXXVII CONVEGNO NAZIONALE, 10-13 SETTEMBRE 2008, UNIVERSIT DI ROMA LA SAPIENZA







CARATTERIZZAZIONE DI LAMIERE SOTTILI A MEDIA VELOCITA DI
DEFORMAZIONE MEDIANTE CORRELAZIONE NUMERICA DI
IMMAGINI SPECKLE

G.B. Broggiato
a
, D. Ferrari
a
, M. Fischer
b
,V. Veglianti
a


a
Dip. di Meccanica e Aeronautica, Univ. di Roma La Sapienza via Eudossiana, 18 00184 Roma,
e-mail: giovanni.broggiato@uniroma1.it, dario_ferrari@hotmail.it, valerio.veglianti@gmail.com;
b
Institut fr Produktionsmesstechnik, Technische Universitt Braunschweig Schleinitzstrae, 20
38106 Braunschweig, e-mail: marc.fischer@tu-bs.de





Sommario
Questo progetto intende studiare lanisotropia degli acciai nel range di velocit di deformazione
1010
2
s
-1
, usando un sistema di prova basato sulla correlazione numerica di immagini digitali. I test
dinamici sono condotti con una macchina elettromeccanica che genera un impulso di trazione sul
provino: lenergia immagazzinata in un set di molle viscoelastiche liberata dalla rottura di un
elemento sacrificale. La geometria di questo elemento ne causa la rottura quando il provino di misura
ancora quasi completamente indeformato. stata condotta una simulazione numerica del sistema di
prova in modo da controllare la forma della curva dello strain rate longitudinale.
I test condotti sullacciaio DP 600 e sullAISI 304 hanno consentito di raggiungere valori dello strain
rate nellintervallo 20150s
-1
e di verificare la funzionalit del sistema.

Abstract
This project is tended to investigate the anisotropy of sheet metals in the range 1010
2
s
-1
of strain
rates, using a new test-system based on digital image correlation analysis. Dynamic testes are carried
out through an electromechanical tensile machine, that creates a traction pulse on the specimen: the
energy stored in a set of preloaded viscoelastic springs is released through the rupture of a sacrificial
element. Fragile geometry of this specimen makes it break when the measurement one is still almost
undeformed. A numerical simulation of the test-system is created to control the shape of the
longitudinal medium strain rate curve. The tests run on DP 600 and AISI 304 allowed to reach strain
rates of 20150s
-1
and verifying the function of the testing system.

Parole chiave: strain rate, anisotropia, correlazione numerica di immagini digitali



1. INTRODUZIONE

Questo lavoro nasce dallesigenza di definire un metodo di prova e analisi per deformazioni plastiche
in lamiere sottili sottoposte a medi strain rate. Abbandonando la trattazione omogenea e isotropa
classica della plasticit, la caratterizzazione anisotropa pi semplice possibile si basa sulla conoscenza
dei coefficienti di anisotropia normale media e planare caratteristici del laminato:

|

\
|
+ +
=
4
2
90 45 00
,
R R R
R
m n
,
|

\
|
+
=
4
2
90 45 00
R R R
R
AIAS XXXVII CONVEGNO NAZIONALE ROMA, 10-13 SETTEMBRE 2008


Essi individuano, rispettivamente: la capacit del materiale di far fronte a locali assottigliamenti,
ridistribuendo gli sforzi verso zone meno incrudite, mantenendo tale caratteristica con buona costanza
in tutte le direzioni del piano; la capacit di deformarsi maggiormente nel piano che non nello
spessore. Inoltre le propriet anisotrope del materiale sono influenzate dalla velocit con cui le
deformazioni sono realizzate: a parit di temperatura, le basse velocit di deformazione, dellordine di
10
-3
s
-1
, determinano la prevalenza dei fenomeni di diffusione quasi-statici,. Agli elevati strain rate
invece i fenomeni deformativi sono principalmente dinamici.
Il sistema di prova proposto dedicato alla caratterizzazione del materiale nel range intermedio,
dominio delle lavorazioni plastiche di imbutitura, stampaggio, piegatura e stiratura [1, 2].
Queste sono infatti condotte a velocit di deformazione non trascurabili e richiedono una sempre pi
raffinata progettazione del processo, basata sui modelli FEM, in modo da ottimizzare tempi di
produzione e qualit del prodotto finale. In particolare i risultati della sperimentazione consentono la
calibrazione e verifica di un modello di anisotropia, ad esempio quello semplice ortotropo che richiede
la sola conoscenza del coefficiente di anisotropia normale lungo tre direzioni del piano di laminazione.
In questo intervallo non esistono sistemi di prova collaudati [3], in particolare non esistono tecniche
consolidate per la misura contemporanea delle deformazioni longitudinali e trasversali in campo
plastico a questi livelli di strain rate. Questultimo aspetto imprescindibile per poter studiare
lanisotropia del materiale che nello stampaggio lamiera gioca un ruolo determinante.


SISTEMA DI PROVA

Il sistema sperimentale impiegato mosso da una macchina di trazione tradizionale, dotata di traversa
superiore traslante a velocit costante. Il meccanismo impiega lenergia fornita dal moto di
questultima per deformare un gruppo di molle elastomeriche C attraverso una struttura metallica
rigida.


Schema funzionale del sistema di prova

Lestremit rigida A trattenuta dallafferraggio superiore della macchina di prova e, tramite gli assi
verticali del blocco B, passanti con gioco attraverso i fori centrali delle molle C, il carico trasmesso
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alla molle stesse per compressione. Queste sono trattenute dai provini E tramite il blocco D di
connessione. Sono presenti due provini (blocco E) montati in parallelo, con gli estremi solidali: uno di
misura, a sezione costante, con la superficie preparata a speckle e inquadrato dalla telecamera, ed uno
sacrificale di sgancio, la cui geometria intagliata stata studiata e ottimizzata per arrivare a rottura
con minimi allungamenti plastici. Quattro bulloni passanti attraverso i fori A, B, C, D, garantiscono
che gli estremi subiscano i medesimi spostamenti.



Al raggiungimento dellinstabilit a trazione del provino sacrificale, lintero carico ricade
sullelemento di misura, che gi parzialmente deformato nel campo plastico, percorre un tratto di
entit variabile in relazione alle regolazioni del sistema di prova. Una fotocamera Photron FASTCAM
alla frequenza di acquisizione di 5000 fps garantisce che la deformazione della superficie speckle sia
fotografata in configurazioni sufficientemente vicine per lalgoritmo di correlazione numerica tra
immagini per la misura delle deformazioni.
Il tipico andamento della curva della velocit di deformazione longitudinale in una generica sezione
del provino quello di una campana: dopo il raggiungimento del massimo, lo strain rate crolla
rapidamente. Il valore del carico ricavato dal segnale di due estensimetri posti in prossimit del
provino sul blocco F in modo da consentire una banda passante sufficiente allacquisizione del
fenomeno dinamico.


MODELLO NUMERICO

Lefficacia delle prove dipende dalla capacit del sistema di realizzare una deformazione a strain rate
circa costante per un intervallo temporale sufficiente. Il modello numerico del sistema di prova,
realizzato in ambiente Matlab Simulink e Adams View mostra che, nonostante la possibilit di elevare
il massimo strain rate in una generica sezione, tramite la riduzione della rigidezza globale delle molle
elastomeriche e delle masse in movimento, difficile estendere la costanza del valore massimo ad un
intervallo di tempo apprezzabile.


Schema a 1 e 2 DOF del sistema di prova
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Infatti fino a che lentit della massa dei dischi situati fra le molle viscoelastiche piccola rispetto a
quella delle parti mobili del blocco D, linfluenza del secondo grado di libert trascurabile; inoltre
variazioni finite delle altre grandezze in gioco non incidono positivamente sulla durata del fenomeno,
che rimane di fatto determinata dalla configurazione del meccanismo.

( ) ( ) ( ) ( )
i PS i P t i eqv t i eqv i i
x F x F x x F v x c x m + = + + & & &

( ) ( ) ( ) ( )
( ) ( ) ( ) ( )

+ = + + +
= + + + +
i PS i P i PS P p i p i i i
t p i p t p i p p p
x F x F x c x x c x x F x m
v x c x x c x x F x x F x m
& & & & &
& & & & &
, inf inf
sup inf sup inf
0


Inoltre, laumento di questa grandezza non comunque in grado di avere effetto benefico sulla durata
del fenomeno dinamico e si registra sostanziale accordo fra la soluzione delle due equazioni
precedenti. Il sistema deve in sintesi presentare bassi smorzamenti e modeste inerzie delle parti mobili,
unitamente a una ingente energia immagazzinata come deflessione delle molle elastomeriche. Ne
segue lesigenza di inserire un nuovo grado di libert in modo da poter agire attivamente sulla forma
della curva dello strain rate longitudinale. Questa modifica studiata in ambiente Adams, connettendo
un sistema ausiliario al sistema principale, in grado di assorbire lenergia relativa allarea 123 e
restituirla in corrispondenza dellarea 345.



I parametri che si prestano al ruolo di indicatori di questa circostanza sono: il valor medio del picco
massimo dello strain rate (definito un valore per la tolleranza attorno a tale valore), la deviazione
standard attorno ad esso e la durata temporale di questa regione piatta.
Affinch il ciclo di assorbimento e restituzione possa avvenire, come schematizzato in figura, occorre
che la pulsazione propria del sistema ausiliario sia scelta sulla base della durata del fenomeno
dinamico stesso:

Hz f
s
rad
T m
k
n
SR aux
aux eqv
aux n
200 1257
10 5
2 2
3
,
,



dalla quale si deduce, fissato un valore realistico per le masse sospese, il valore della rigidezza
necessaria al sistema ausiliario. La funzionalit del sistema viene verificata sottoponendo la
configurazione di riferimento scelta a perturbazioni finite dei parametri in ingresso: si dimostra che il
comportamento dellausiliario ripetibile e che effettivamente la variazione della pulsazione propria
incide sulla durata del ciclo di assorbimento e restituzione e quindi sulla forma della curva dello strain
rate.
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Variazione della curva dello strain rate con la massa del sistema ausiliario


PROGETTO DEL SISTEMA AUSILIARIO

Dovendosi connettere il sistema ausiliario alla massa mobile del blocco D, si scelto di riprogettare la
traversa superiore di questo sottoinsieme in modo da alloggiare gli assi ausiliari, garantendo la
massima rigidezza a flessione e sufficiente resistenza a taglio.


Traversa superiore del blocco D modificata, assieme montato

La verifica condotta con un processo iterativo che porta alla definizione della lunghezza totale della
parte disegnata e allindividuazione dellaltezza della sezione A che consente di resistere in sicurezza
al carico dellausiliario. La sezione centrale la pi sollecitata a causa degli sforzi flettenti, quindi
quella con modulo di resistenza massimo. La verifica statica in ambiente Ansys considera la reazione
delle molle elastomeriche pari a 6kN e quella del sistema ausiliario pari a 1kN: si ottengono tensioni di
massime di 86MPa nella sezione centrale.


Dimensioni definitive della traversa e verifica FEM




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PROGRAMMA DI ELABORAZIONE IMMAGINI SPECKLE

Il programma di elaborazione numerica, scritto in linguaggio C++ e compilato in ambiente Visual
Studio 6.0, impone al campo degli spostamenti di essere continuo su un area finita della regione
centrale del provino di misura, sia nello spazio che nel tempo [4, 5].
Scelto un approccio lagrangiano, la configurazione indeformata considerata di riferimento e divisa in
una regione di elementi quadrangolari: si assume allora che una funzione bilineare delle coordinate
dello spazio mappi ciascuna delle configurazioni deformate nella indeformata iniziale.

+ + + =
+ + + =
13 12 11 10
03 02 01 00
:
c y c x c y x c f
c y c x c y x c f
f
e e e e y
e e e e x


I parametri incogniti possono essere calcolati risolvendo un sistema quadrato di equazioni ottenuto
considerando le posizioni dei quattro nodi p,q,r,s del generico quadrangolo.



Il gradiente spaziali delle mapping function f il tensore gradiente di deformazione F, la cui derivata
nel tempo fornisce il tensore gradiente di velocit L. La decomposizione di questultimo nelle parti
simmetrica e antisimmetrica fornisce i tensori velocit di deformazione e rotazione.

(
(
(
(

=
0 0
0 0
y
f
x
f
y
f
x
f
F
y y
x x
speed rotation speed n deformatio W D L _ _ + = + =

Grazie al tensore D possibile calcolare lo strain rate
n
& nella generica direzione n e lo shear rate fra
dure direzioni normali:

n D n
n
= & ,
1 1
n D n = &

possibile legare il tensore dello strain rate al tensore velocit di deformazione tramite il tensore
gradiente di deformazione: se gli spostamenti sono piccoli I F e i due tendono a coincidere:

D F D F E
T
=
&


Con questa relazione approssimata si valuta lo strain rate.
Lalgoritmo mappa il contenuto in termini di livello di grigio di ciascun quadrato dellindeformata e di
ciascun quadrangolo delle successive deformate tramite una interpolazione bicubica. Il confronto
condotto, dopo aver applicato le f ai quadrangoli e quindi trasformati in sottoimmagini quadrate,
definendo la funzione errore da minimizzare estesa a tutta la regione di interesse:

( ) ( )

=
i
i j ij j
X s X s E
2
0 0


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in cui j si riferisce allistante temporale dellimmagine e i individua il singolo elemento mappato.
Lalgoritmo ricerca la miglior configurazione della griglia che rende minima la differenza fra
limmagine analizzata e lindeformata. Dato il legame f e la forma quadratica della norma, il problema
non-lineare e deve essere risolto con il metodo dei minimi quadratini forma iterativa.


RISULTATI SPERIMENTALI

Per confrontare quantitativamente le curve dello strain rate ottenute nei test sperimentali e giudicare
quindi il funzionamento del sistema ausiliario si scelto un set di parametri, identificati nella figura
seguente: la durata totale del fenomeno Dt, il valor medio del picco massimo dello strain rate SR_max,
la deviazione standard attorno a tale valore
max
SR
.


Set di parametri di riferimento per i test dinamici

I test statici hanno permesso di tracciare le curve carico spostamento per i provini in DP 600 ed AISI
304 ricavati nelle tre direzioni di interesse, a 0, 45, 90. I test statici hanno permesso di ricavare le
curve carico-spostamento e tensione vera-deformazione vera nelle tre direzioni, evidenziando che
lAISI 304 esibisce allungamenti a rottura molto superiori con carichi inferiori, essendo notevolmente
pi duttile. La tensione di snervamento verificata in linea con quella dichiarata dal costruttore: 232
MPa per lAISI 304 e circa doppia per il dual phase; le tensioni massime sono superiori per linox,
comprese fra 1390 MPa a 0 e 1263 MPa a 45. Dalla conoscenza delle deformazioni si sono calcolati
i coefficienti di anisotropia al 20% della deformazione longitudinale, evidenziando che linox ha
comportamento anisotropo pi marcato.
I test dinamici hanno evidenziato la presenza di un disturbo a frequenza di circa 1000Hz sia sulle
deformazioni che sulle velocit di deformazione, le cui cause possono essere spiegate con la presenza
di pi di un provino sacrificale, che enfatizza la naturale asimmetria del meccanismo; e con la
presenza di una risonanza in una parte della struttura: le molle elastomeriche, la traversa superiore del
blocco D, oppure dellintero sistema di prova.
Operando un semplice filtro band-stop, possibile osservare leffetto del sistema ausiliario in
relazione alla curva dello strain rate, variando la massa ausiliaria entro i valori di progetto.

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Strain rate y ottenuti su provini ricavati a 45, con masse ausiliarie nei valori di progetto

I risultati permettono di costruire un confronto fra le previsioni del modello numerico e la
sperimentazione:



Si osserva che lintervallo temporale del fenomeno dinamico Dt incrementa con la massa ausiliaria in
ogni direzione, a causa della riduzione della frequenza propria del sistema ausiliario, mentre il valore
massimo dello strain rate StrainRate_max si riduce a causa dellaumento dellinerzia. Tuttavia il
modello numerico risulta meno sensibile a cambi di direzione: ci imputabile al fatto che il modello
tiene conto della direzione dei provini solo mediante le curve statiche carico-spostamento. Inoltre lo
strain rate valutato nel modello solo una velocit normalizzata, mentre nei test reali una grandezza
locale, i cui valori sono mediati sulla sezione centrale. Infine il reale comportamento delle molle
legato alla curva carico-spostamento quasi-statica come per i provini e gli attriti sono considerati in
modo semplificato.
Per valutare quantitativamente i test dinamici e il beneficio apportato dal sistema ausiliario, si
introdotta una funzione di merito ( )
max
, max, _
SR
Dt SR E , costruita come prodotto di una funzione
peso W che individua i test in cui anche uno solo dei tre parametri si discosti eccessivamente dai valori
desiderati, mediante la tangente iperbolica al quadrato del loro rapporto rispetto a valori di riferimento,
e di una funzione di voto normalizzata F. Sono state impiegate molle viscoelastiche pi rigide e pi
morbide, con e senza il sistema ausiliario, confrontando in particolare durate e meriti:

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Si osserva che il sistema ausiliario incrementa sempre la durata del fenomeno dinamico, se le masse
sono allinterno dei valori di progetto. Il massimo strain rate cresce con la presenza del sistema
ausiliario a causa dellaumento dellinerzia delle parti mobili, ma la funzione di merito sempre
crescente: ci significa che, nonostante la riduzione dello strain rate massimo, il beneficio sensibile
in termini di durata del fenomeno e di costanza del valore massimo.


CONCLUSIONI

Lo studio ha consentito di ricavare le curve e le grandezze caratteristiche dei materiali nel caso di
strain rate trascurabili e non. Il sistema ausiliario modificato ha migliorato le caratteristiche del
sistema di prova.



Agendo sul tipo di molle elastomeriche del sistema principale e sullentit delle masse del sistema
ausiliario si pu controllare entit e forma della velocit di deformazione, calcolando quindi i
coefficienti di anisotropia in condizioni simili a quelle relative alla specifica lavorazione di
deformazione plastica da simulare.
Dalle prime prove eseguite si osservato che i coefficienti di anisotropia nel caso dinamico si
modificano rispetto al caso statico. In particolare, si notato che il coefficiente
m n
R
,
si riduce, mentre
il coefficiente R incrementa, determinando una minore capacit del materiale di resistere alla
deformazione plastica.




AIAS XXXVII CONVEGNO NAZIONALE ROMA, 10-13 SETTEMBRE 2008

BIBLIOGRAFIA

[1] Banabic D., Bunge H.-J., Phlandt K., Tekkaya A.E., Formability Of Metallic Materials,
Springer, (2000).
[2] Bleck W., Larour P., Bumer A., "High Strain Rate Tensile Testing Of Modern Car Body Steels",
Department Of Ferrous Metallurgy, Rwth Aachen University, 52072 Aachen, Germany,
Materials Forum, Volume 29, (2005).
[3] L. Peroni, M. Peroni, Development of testing systems for dynamic assessment of sheet metal
specimens, Meccanica, vol. 43, n. 2, pp. 225-236, 2008.
[4] Broggiato G.B., Cortese L., Santucci G., Misura delle deformazioni a campo intero attraverso
l'elaborazione di sequenze di immagini ad alta risoluzione, XXXV Convegno Nazionale AIAS
13-16 Settembre 2006.
[5] G.B. Broggiato, L. Casarotto, Z. Del Prete, D. Maccarrone, Full-field strain rate measurement by
white-light speckle image correlation, Proceedings of ICEM13 - 13th Int. Conf. on Exp.
Mechanics, Alexandroupolis (GR), July 2-6, 2007.

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