Vous êtes sur la page 1sur 45

1

<< Signori buonanotte. Benvenuti a canale 12, la vostra radio, quella del cuore. E' mezzanotte e qualche minuto, scusate il ritardo ma abbiamo organizzato una trasmissione diversa dal solito, condotta da un personaggio un po particolare che si presenter da solo. Buon divertimento... A lei la parola... Bene. Innanzi tutto vi dico che sono qu per aiutarvi ad essere felici, mettetevi comodi sulla poltrona magari con qualcosa da bere e da mangiare vicino a voi. Tutto fatto? Siete pronti? Bene. Cominciamo dall'inizio. Mi presento: sono il Diavolo e stasera sono qu in veste di relatore. Fidatevi, io di felicit me ne intendo. Ci sono persone che mi affidano la loro anima e non lo farebbero se non godessi della loro stima. Soprattutto state tranquilli e rilassatevi, non sono qua per vendervi qualcosa. Fra un p vi accorgerete che non sono cattivo come qualcuno dice. Sono come voi, incredibilmente come voi. Spero di riuscire a farvi sentire a vostro agio. Probabilmente avrete notato che la mia voce somiglia a quella di qualche attore che voi ammirate, non un caso, un bel timbro aiuta a comunicare. Se avete delle domande da farmi componete il numero telefonico che gi conoscete, sar lieto di soddisfare il vostro bisogno di sapere o semplicemente la vostra curiosit. Non temete di mettermi in imbarazzo, non minteressa minimamente il vostro giudizio, stasera desidero solamente un p della vostra attenzione. Non potete immaginare da quanto tempo il nostro produttore desiderava realizzare una trasmissione di questo genere, in fondo sono qua anche per questo, devo molto a chi dedica la propria vita allo scopo d'informare le persone. Vi ricordate di quando eravate bambini? Quando avevate 4 o 5 anni? Non facile, vero? Magari sforzandovi un po riuscite a ricordare qualche cosa,
2

qualche situazione per lo pi spiacevole se non dolorosa. Gi, cos per la maggior parte delle persone, normale. Com normale che tutti voi abbiate cercato di dimenticare quel periodo e con tanta determinazione da esserci perfettamente riusciti, normale. Ora proviamo a ricordare qualcosa insieme. No, aspettate, non cambiate frequenza. Non sto cercando di farvi fare qualcosa di spiacevole. So benissimo che avete impiegato una vita cercando di dimenticare molte cose. Oggi non voglio che ricordiate degli avvenimenti vissuti, desidero che ricordiate solo alcune sensazioni, per lo pi piacevoli. Bene, forse ora possiamo andare avanti. Provate a ricordare un cortile, quello della casa dove abitavate o forse quello della casa dei vostri nonni. Ricordate quando uscivate correndo dalla porta e vi trovavate davanti a quel cortile? Ricordate la sensazione di libert e lintensa gioia che provavate correndo in quello spazio che vi sembrava immenso? Eravate liberi. Dietro di voi, oltre quella porta, era rimasto tutto quello che non vi piaceva, tutto quello che dovevate fare per sembrare bravi, per diventare grandi, per ottenere il sorriso dei vostri genitori. Vi era stata regalata un p di libert. Per un po di tempo, forse qualche ora, durante la quale non avreste dovuto fare nulla per nessuno. Eravate liberi di guardare, toccare, correre e forse anche urlare. Era magnifico, vero? Come tutte le cose, belle o brutte indifferente, anche quei momenti finivano. Probabilmente con il fresco della sera arrivava il momento di rientrare in casa, varcare nuovamente quella soglia con l'animo pi sereno e il gran desiderio di ritornare l fuori il pi presto possibile. Ritornati "alla base" vi aspettavano i vostri doveri. Gi, forse vi sto annoiando perch queste cose le avete ricordate altre volte, ma ascoltatemi ancora un po. Forse vi dir qualcosa che potr interessarvi. Dicevo... Gi, stavo parlando dei doveri, in altre parole quei compiti che dovevate assolvere per essere... Per essere... Per essere cosa? Voi gi eravate qualcosa, forse dovevate diventare o essere qualcosa di diverso?
3

Forse dovevate essere bravi? Ma perch? Voi eravate sicuramente dei bravi bambini, tutti i bambini di quattro o cinque anni lo sono, oggi la vostra esperienza ve lo pu confermare. Ci sono bambini vivaci, allegri, tristi o svogliati ma questo fa parte della crescita, normale. Un bambino non dovrebbe desiderare di giocare tutto il giorno? No? E perch no? Un bambino non vorrebbe stare con altri bambini tutto il giorno? Certo! Allora cosa c' di male se manifesta l'intenso desiderio di farlo? Da bambini vi capitato di desiderare la compagnia di un coetaneo dell'altro sesso e magari volerlo toccare? Era normale. Ma forse dovevate diventare uomini o donne in fretta, nel vostro ambiente c'era la convinzione che solo negando la vostra infanzia sareste stati meglio preparati alla vita degli adulti. D'altronde sono gli adulti che comandano, che guadagnano e che si divertono. Essere bambini non serve a niente, sembra una dolorosa fase di transizione che deve essere la pi breve possibile. Vi dicevano questo? Vi sentivate cos? Quindi spesso eravate bambini sbagliati. Non stavate facendo quello che era giusto. Provate a ricordare quella sensazione, quei dubbi che laceravano la vostra anima. Suonava un po cos: ho voglia di fare questo ma devo fare altro, perch? Sono cattivo perch desidero fare quella cosa? Se loro fanno questo giusto, se lo faccio io no. Sto sbagliando tutto. Devo essere grande. Che tortura. Cos siete cresciuti. Alcuni hanno rimandato il problema colmando la propria vita d'impegni inderogabili, senza lasciare il tempo necessario a qualsiasi riflessione. Altri continuano a vivere nel dubbio, spesso senza accorgersene, usando dei modelli di comportamento di qualcunaltro. Altri ancora si ribellano a tutto e amano me, il Diavolo. L'ultimo dei modelli che la societ consiglia di seguire. Chi ha risolto o non ha mai avuto questo problema, sicuramente non ha bisogno dei miei consigli. Forse non ci avete mai pensato ma io rappresento tutto quello che non si pu fare, tutto quello che piacevole e facile, tutto quello che apparentemente sbagliato. Talvolta rappresento persino il sesso! Se voi non fate sesso esattamente in un certo modo, ma lo fate come pi vi piace nel momento che volete, allora siete sbagliati, oppure assatanati. Vero?
4

Avete paura ora? Pensate che continuare ad ascoltarmi risvegli in voi alcune cose che non volete assolutamente desiderare? Ripeto: cose che non "volete" desiderare? Spero che non sia cos, anzi, so che probabilmente proprio cos ma spero che abbiate ancora un po di tempo da dedicarvi. Siamo simili, ricordate? Che rimanga tra noi, per. Ok, immaginate ora di essere a scuola. Non parlo del tipo di scuola che voi gi conoscete molto bene, ovvero quella che avete frequentato per anni, quella che vi ha diplomato o laureato. Parlo di una scuola diversa, quella di oggi, quella di tutti i giorni. Si, so a cosa state pensando, alla scuola della vita e a tutte le frasi banali che avete sentito milioni di volte. Quello che vi dico ora che questa scuola, quella della vita, non esiste affatto! Dimenticatevi assolutamente e il pi in fretta possibile della scuola della vita, sono tutte stupidaggini. Difficile, eh? Forse sotto sotto pensavate davvero che la vita fosse una scuola? Sbagliato, nulla di pi sbagliato, rassegnatevi. Ve lo dico io cos'. La vita un enorme, infinito negozio di dolci e giocattoli, creato per tutti quelli come noi, golosi di cose buone. Pensate al pi grande supermercato che avete mai visto e provate ad immaginarvi in mezzo a milioni di dolci e di giocattoli colorati e luminosi. Alla ricerca di ci che pi vi piace e pu divertirvi in quel momento. Immaginatevi curiosi e attentissimi, con il petto che scoppia di gioia, mentre prendete una stupenda automobilina a batteria, oppure un aeroplano in grado di volare perfettamente fra le vostre mani o ancora una tenerissima bambola che desidera il vostro amore. Non dovete fare nulla in cambio dei giocattoli che usate o che rompete, nulla, sono l per voi. Non avrebbero senso senza di voi. Questa la vita, noi abbiamo scelto d'entrare in questo negozio perch avevamo una gran voglia di giocare. Vi sentite un po pi leggeri ora? Molti di voi avranno pensato: magari fosse cos. Oppure: che bello sarebbe se fosse davvero come dice lui! Certo, normale che pensiate questo ma, vi siete accorti che l'idea in fondo vi sembrava reale? Parlo di pochi istanti fa, ora tutto gi diverso, quando immaginavate quello stupendo negozio, vi siete accorti che la situazione oltre che piacevole sembrava anche un po plausibile, reale? No? Forse sarebbe stato troppo bello, eh? Manca una parte fondamentale
5

vero? Manca qualcosa che vi hanno detto si trova ovunque, vero? Ve lo dico io: manca il dolore! Che peccato, questa non ci voleva, forse avreste anche potuto abituarvi all'idea che la vita gioia e divertimento ma siete veramente convinti che il dolore sia presente ovunque, addirittura necessario. E avete pure ragione! Il dolore necessario! Che peccato! Ora, se volete cambiare frequenza alla vostra radio non posso proprio biasimarvi, vi ho dato un bel sogno e poi subito ve l'ho distrutto. Questo comportamento vi ricorda qualcuno? Bene, prima che affondiate nuovamente nelle vostre convinzioni, nelle sabbie mobili che hanno bloccato la vostra mente per troppo tempo voglio ancora dirvi perch il dolore necessario. Innanzi tutto ci sono due tipi di dolore: quello vero e quello finto. Nella vostra vita il dolore vero facile da riconoscere e rappresenta circa il 25% del "dolore totale". Il restante 75% un tipo di dolore subdolo, quindi difficile da riconoscere e questo significa che per tre quarti della vostra vita soffrite inutilmente. Non lo sapevate eh? Sapete come fare a distinguere il tipo di dolore? Torniamo indietro di qualche minuto, ora parler per ognuno di voi. Cerca di ricordarti quando ti trovavi in quello splendido negozio di dolci e giocattoli, stavi correndo nei corridoi su uno splendido paio di pattini a rotelle. Eri felice, sentivi l'aria tra i capelli e quella splendida sensazione di libert che la velocit ti dava. Ad un certo punto hai visto, su uno scaffale alla tua sinistra, uno strano giocattolo luminoso. Cercando di prenderlo con le mani ti sei sbilanciato e hai perso l'equilibrio, finendo a terra. Che male alle ginocchia! Che paura hai avuto! Le lacrime scendevano copiose dai tuoi occhi. Che dolore! Altri ragazzi vicino a te hanno assistito alla scena e stavano ridendo, che umiliazione!. Questo il dolore vero, quello delle ferite fisiche e morali. Questo dolore ti servir a pattinare meglio, a concentrarti meglio sulle cose che farai e a confrontarti pi creativamente con i tuoi coetanei. Questo dolore indubbiamente "vero". Ora immagina di essere a una festa. Sei in compagnia di amici, stai mangiando e chiacchierando divertito, magari hai anche bevuto un po pi del solito. Ad un certo punto qualcuno accende il televisore e lo sintonizza
6

su un canale che sta trasmettendo le ultime notizie. Il tuo sguardo attirato da alcune immagini terribili. Vedi un'intera popolazione africana che sta morendo di fame perch, dicono, nessuno ha provveduto ad aiutarli. Centinaia di persone che stanno morendo al ritmo di uno ogni pochi secondi, un calcolo agghiacciante. A questo punto cominci a sentirti male, cresce dentro di te il disagio, ti senti in colpa perch non hai fatto niente per aiutarli, ti senti sbagliato perch sei l, che stai mangiando ogni ben di Dio. Anche questo dolore, vero? Ma a cosa serve? Pensi che ti insegni a essere generoso? Pensi che quello che provi sia compassione? Forse si, te lo auguro, ma nel migliore dei casi riuscirai a lenire questo sentimento solamente offrendo una cifra in denaro a chi si occupa di assistenza umanitaria, nulla pi. Alla prossima occasione quel senso di colpa si ripresenter e, se riuscirai a interpretarlo, ti aiuter a conoscerti, ti aiuter a tornare nel tuo cortile, ad essere libero. Altrimenti rester dolore "finto". Il dolore che io chiamo "vero" quello che fornisce in breve tempo la motivazione dell'errore, l'altro sono solo sensi di colpa. Stranamente quando vi accorgerete che i sensi di colpa non servono proprio a nulla, allora capirete che possono tornare utili. Vi aiuteranno a trovare i vostri condizionamenti. Scoprirete che tutto quello che avete fatto era indispensabile per trasformarvi in quello che siete e quello che siete una cosa molto bella. Ma lo so, non facile capirlo. Il dolore "finto" non esiste perch non qui e ora. Spiego meglio: avete paura di sbagliare? La maggior parte delle cose che facevate quando eravate bambini erano sbagliate, eccessive? I vostri desideri erano spesso fuori luogo rispetto agli adulti che vivevano con voi? Bene, se andata cos, allora quasi tutto quello che fate vincolato dalla paura di sbagliare, ovvero dal dolore di una punizione che avete ricevuto. Questo dolore nel passato e quello che volete fare ancora nel futuro ma voi state male nel presente, vero? Un bel pasticcio, no? Quel dolore appartiene al passato, vi sicuramente servito a cambiare qualcosa della vostra vita, del vostro carattere. quello che desiderate fare ancora nel futuro ed vincolato da un'infinit di cose che noi non possiamo conoscere, neanche usando il pi potente dei computer al mondo. Gli unici che possono permettere ai vostri desideri di avverarsi siete proprio voi, cos come siete, senza passato e senza futuro. Voi, cos come
7

siete, siete tutto ci che avete vissuto finora. Prendete fiduciosamente il prossimo giocattolo, quello l vicino, quello che vi affascina pi di ogni altro. Se vi cadr su un piede sar facile per voi curare il dolore e la prossima volta saprete come maneggiarlo, e magari la prossima volta vi piacer un altro stupendo giocattolo. Ricordate che questo grande negozio l per voi e non pu farvi alcun male. Potete mangiare tutti i dolci che volete. Potete fare una gara a chi ne mangia di pi. Voi sapete e avete sempre saputo come curarvi dalle indigestioni e dalle cadute ma pensate di non saperlo fare e questo vi frena un pochetto, vero? Bene, la regia mi avvisa che c' una telefonata in attesa, vediamo chi . Pronto, chi sei? - Salve, scusi... ma vero che lei il Diavolo? Ciao, certo, mi chiamano anche Satana e Lucifero, ma non ti preoccupare in fondo rappresento molte pi cose di quello che sono, ci vorrebbero tanti nomi per definirmi... Gi, ma tu come ti chiami? - Beh... devo dire tutto? No, non ti preoccupare, dimmi solo il tuo nome o, se preferisci, puoi usare uno pseudonimo, un nome che ti piace, dai. - Beh... niente... mi chiamo Claudia. Bene, ciao Claudia e benvenuta alla nostra trasmissione. Rilassati, ora abbiamo rotto il ghiaccio e possiamo chiacchierare insieme come fossimo davanti ad un tavolo imbandito. Ok? Ok... Allora, come posso esserti utile? - Oddio! .... hmpf... hmpf... (risatina) Scusa, sono molto emozionata, spero che non mi ascolti qualcuno che mi conosce. Il fatto che mi sento stupida. E' buffo chiedere consigli proprio al Diavolo dopo una vita passata cercando di comportarmi nel migliore dei modi... Se ho ben capito, tutta la vita che cerchi, ripeto: cerchi, di non fare diavolerie.
8

Bene, ma dimmi un po, ci sei riuscita? - A fare cosa? A non fare diavolerie! - Beh, quello di cui parlo io non so... forse non sono le diavolerie che pensa lei... sono cose abbastanza normali... niente di troppo cattivo, insomma. Ah! Ho capito. Non hai ucciso nessuno e non hai pregato Dio che lo facesse per te, forse hai fatto le corna a tuo marito? Simpatico il modo di dire: fare le corna. Le corna dovrebbero essere simbolo di virilit e quindi onorare l'essere che le porta, invece... Scusami, ho un po divagato. Allora forse sei andata a letto con un altro? - No! Si figuri!... cio... successo una volta che quasi quasi facevamo l'amore, ma poi mi sentivo troppo a disagio e me ne sono andata via! Claudia, dimmi, da molto che sei sposata? - Non sono sposata! Perdonami, ma allora dov' il problema? Forse avevi promesso tutto il tuo amore a qualcuno e poi hai sentito il desiderio di darne un po anche a un altro? - Uffa! Signor Dia.. insomma, lei avr senz'altro capito il mio problema, perch mi fa tante domande che mi mettono in imbarazzo? Io non credo che lei sia quello che dice di essere, anche perch, se cos fosse, probabilmente mi ritroverei all'inferno dopo questa chiacchierata e le garantisco che non ne ho affatto voglia! E' tutta la vita che mi sacrifico per andare in paradiso, o almeno per un po di vita eterna come Dio comanda. Pensavo che la sua fosse una trasmissione un po pi ironica. Claudia, scusa se ti interrompo, vorrei ricordarti di spegnere il fuoco sotto la caffettiera. Stai rischiando di bruciare tutto!
9

- Ah! Si, grazie! Me ne ero scordata... Ma lei come fa a sapere.... Oddio!!! (click) Oh! E' caduta la linea! Beh, sono cose che capitano. Scusate un attimo... Bene... La regia mi comunica che c'erano altre telefonate in attesa, forse tre o quattro, e la linea caduta anche per loro. Ci sar qualche problema, sono sicuro che i nostri tecnici risolveranno tutto in pochissimo tempo. Bene. Vi ricordo inoltre che siamo in diretta, e con piacere vi comunico che il nostro produttore ha fatto capolino al di l del vetro che ci separa dalla regia, indirizzando un saluto a tutti noi. Grazie. Ok, la regia mi avvisa che c' qualcuno in linea per noi, bene. Ciao, come ti chiami? - Ciao, sono Pino. Ciao Pino benvenuto alla trasmissione. Complimenti per la tua voce decisa. Voglio dirti che mi piacciono i nomi come il tuo, brevi e potenti. Voilz Pino, di cosa vuoi parlare? - Beh... innanzi tutto voglio dirti che sono emozionato, non so chi tu sia veramente ma devi essere un bel tipo, sai? Che fai? Restituisci il complimento che ti ho fatto io prima o hai voglia di scherzare? - No! No, non pensare che voglia prenderti in giro. Mi piace la trasmissione che stai facendo anche se, se devo dirti la verit, non ho capito proprio tutto quello che hai detto all'inizio, eh? Non ti preoccupare normalissimo, anch'io ho consumato quasi un'eternit per capire quelle cose e ora mi ritrovo qui a parlarne con te. Strana la vita, eh? - Gi...

10

Pino, senti un po, prova a chiudere gli occhi se puoi. Non stai mica telefonando dall'auto, vero? - No, sono a casa. Bene, tra tutte le cose di cui mi incolpano, ci mancava solo un banale incidente d'auto! Allora, chiudi gli occhi e immaginati in quell'immenso negozio di dolci e giocattoli. Riesci a vederlo, anche se non perfettamente? - Si, mi sembra d'immaginare qualcosa... Ok, adesso prenditi un po di tempo per passeggiare curiosando in giro. Preferisci forse andare in giro coi pattini? - No, no, non sono mai riuscito a stare in equilibrio su quei cosi! Bene, cos sar pi rilassante. Forse tu hai 33 o 34 anni, vero? - Ne ho 33! Fra un paio di mesi ne far 34. Benissimo. Hai appetito? - No, sono un po agitato! Ok, allora vai a cercare un bel giocattolo, prendi il giocattolo pi bello e divertente che trovi. Se non trovi nulla fa lo stesso. Poi ti spiego. Prendi un giocattolo fantastico! Magnifico! Vai! - Va bene... Provo... Sto passeggiando ma non vedo un granch, qui ci sono delle cose strane, sembrano calcolatrici, no, forse sono dei flippers pieni di lampadine colorate che lampeggiano. Mi sembra roba vecchia, non mi piace... continuo a camminare... Questo scaffale... beh, pi che uno scaffale sembra un tavolo... c' una foto in centro, mi sembra addirittura illuminata, vado a vedere... ecco ora la... ehmmm... Pino, tutto bene? Hai visto la foto?
11

- Si, l'ho vista. Allora? Raccontaci! Se quella foto era illuminata e si trovava al centro di un tavolo doveva essere interessante. Ti piace? - Beh, si, mi piace... per... Cosa descrive quella foto? - Beh, sostanzialmente, si vede una donna nuda, sdraiata in una posizione... un po... strana! Ok, vediamo se indovino. Sembra che stia aspettando qualcuno che voglia passare la notte con lei? Non parlo di dormire Pino, eh?!! - Gi... Ok, Pino, dimmi una cosa, ci andresti a letto con quella li? - Beh... Pino, credo di averti fatto una domanda abbastanza chiara, ti sarei grato se mi fornissi una risposta altrettanto chiara: si o no? - Beh... si... Pino, in questo momento quanto desideri, un gran bel giocattolo, complimenti! Ora apri gli occhi e quando avremo finito la nostra bella chiacchierata vai a prenderti quello che vuoi. Insomma, trovati una bella donna e portatela a letto! - Ma oddio! Come faccio! Sembra facile, ma la mia vita non mica come quella nei film! Credi che non ci abbia gi pensato? Credi che non ci abbia gi provato? O non trovo nessuna oppure riesco appena ad avvicinarla, scambiare due parole e poi scompare. No, la mia vita non come quella dei film...
12

- Si, ti capisco, calmati. Vedo che questo per te un bel problema, so cosa vuol significare per un uomo essere rifiutato dalle donne... Ok, approfitto di questa occasione per svelare un piccolo segreto sulle donne. Loro lo sanno ma non ci tengono troppo a farlo sapere. Bene, anche le donne hanno una gran voglia di fare l'amore e la paura di essere rifiutate! Te lo dico io che me ne intendo e poi ogni tanto posso curiosare un po, sai com', per imparare cose nuove... - Si, non sei il primo che me lo dice, gi lo sapevo ma la mia vita non cambiata di un, ehmm... pelo. Pino, posso escludere l'esistenza di problemi, chiamiamoli cos..., meccanici? - Certo, se Dio vuole, ehmm... scusami..., funziona tutto molto bene. Quando posso farlo funzionare! Senti, non ti offendi mica se parlo di Dio? So che fra voi non correva buon sangue... Pino, non c' nessun problema, parla di Dio quante volte vuoi, ti sar grato se non userai lui per parlare male di me. In ogni caso siamo entrambi molto pi vicini di quanto tutti voi pensiate, solo che adesso non voglio cambiare argomento. - Ok, che buffo, per un attimo pensavo davvero che tu fossi il Diavolo! Che sciocco! Chi? - Io, certo... Pino, abbiamo stabilito che all'occorrenza l'attrezzatura risponde a dovere. Bene. Dove sar il problema? Cosa mi puoi dire del tuo aspetto fisico? - Beh, credo di essere una persona normale, n brutto n bello. Forse un po migliore della media. Dicono che sono simpatico. Ok, non quello il problema. Ti senti inferiore agli altri? - Cosa vuoi dire?
13

Pino, intendo dire se per qualche motivo ti senti inadeguato, non so, forse pensi che non puoi avere una donna perch non possiedi un'auto sportiva e tu non te la puoi permettere. - No, no credo che sia quello il punto. Ho una macchina normale, un'utilitaria e sono abbastanza soddisfatto. Certo, forse una macchina pi bella aiuterebbe... Pino, hai paura delle donne? - Ma va! Cosa dici! Non sto scherzando. Senti, non c' nulla di male o di strano nella paura nei confronti delle donne. Succede a milioni di persone nel mondo purtroppo, spesso nasce da un maltrattamento ricevuto durante i primi anni di vita. Pino, per maltrattamento non intendo le botte. Pu essere anche un rifiuto. Un rifiuto di stima, d'affetto, di comprensione. Chi non ha ricevuto la stima e l'affetto che desiderava da bambino e ha continuato a desiderarli come l'aria che respira, cerca spesso delle donne che possano finalmente dargli quanto gli sempre mancato. La donna del momento alcune volte risponde alle esigenze e va tutto bene, altre volte manca quel "flusso" e ci si sente perduti. Questo dolore crea la paura. La paura crea il dolore. Insomma, in questi casi si pu temere di soffrire e quindi si fugge dalle donne. Quando arriva il momento di stare con una donna, non posso pensare che potrebbe farmi del male, capisci? N che io potrei farne a lei. In quel momento non c' nulla a cui pensare. Quando sono ad una festa e m'avvicino ad una bella donna con il sano desiderio di "conoscerla", ci vado deciso, altrimenti lei sente la mia insicurezza e se ne va, capito? .... Pino, ce l'hai una donna in mente? Una donna reale, che abita vicino a te, raggiungibile? - Si. Te la scoperesti? - Beh... Si... per non so se lei...
14

Non sai se lei cosa? Non preoccuparti di quello che potrebbe pensare lei... Stai tranquillo, sar perfettamente in grado di pensare a se stessa. Sei tu che devi imparare a pensare a te stesso! La vuoi? Vai e provaci! Se ti dice di no non sar cambiato assolutamente nulla. Se accetta, avrai ottenuto quello che volevi. Mi sono spiegato? - Devo ammettere che sei stato diabolicamente chiaro... Allora, dimmi un po, se stasera vai al cinema da solo ed incontri una donna che ti piace molto, quella della fotografia insomma, che fai? - Beh... mi avvicino... e cerco di dirle qualcosa! Ok, meno male che non hai detto qualcosa del tipo: le strappo i vestiti di dosso, ecc... Bene, fai quello che ti sembrer giusto fare in quel momento, ma ricordati bene una cosa: lei non pu e non potr mai farti del male, in nessun modo. Se tu non sei come lei ti vuole: lascia perdere e cercane un'altra, ce ne sono milioni! Rispettati e rispettala, non ti sbaglierai mai! Ok? Pino. Come stai? - Beh... sono un po stordito... mi stupisce sentirti dire parole come: te la scoperesti! Gi! le parole possono essere belle o brutte. Pensa a: fare l'amore e scopare. Noi tutti abbiamo bene in testa i concetti che esprimono queste parole, vero? Ok, vi dico i pi comuni. Fare l'amore: l'incontro psico-spirituale di due anime (forse gemelle) che insieme raggiungono la vetta dell'amore. Vero? Analizziamo ora il verbo scopare: due bestie, assatanate (ma guarda un po) di piaceri esclusivamente fisici. Allora, decidetevi! Scegliete di scambiarvi gli umori in un modo o nell'altro? Pino, sei ancora l? - Si, ti sto ascoltando, che casino stai facendo!
15

Ok, Pino, non scambiarti gli umori da solo e seguimi, la faccenda si fa divertente! Dicevo... Ah, si. Che stupidata! Mi sembra di vedere i bambini a scuola: i piccoli davanti, quelli alti in fondo, i buoni fanno l'amore e i cattivi scopano! Ma non avete mai pensato che potrebbe esserci anche la possibilit che non ci sia nessuna differenza importante? Certo, ci sono tanti modi e momenti per unirsi che rendono il risultato abbastanza differente, come cambia molto secondo con chi lo si fa, ma la differenza la fate voi, non qualcuno che ve lo dice e che vi consiglia! Capito? Mettiamo il caso tuo, Pino. Oggi, stasera, in questo momento tu vorresti prendere una donna come pi ti piace e magari alla fine del rapporto bere qualcosa con lei e salutarla per sempre. Potrebbe essere qualcosa del genere? Beh... certo... magari ci starei un po insieme, non so, non mi sembra bello quel "salutarla per sempre". Ok, benissimo, se ti va puoi anche sposartela, beh, se lei d'accordo immagino. Comunque nessuno ti obbliga a scopare, oppure a fare l'amore. Pu essere che stanotte ti piace fare una cosa e domani ne vorrai fare un'altra. Non c' nessun problema, se ci riesci le puoi fare anche insieme. Ti garantisco che n Dio, io o chiunque altro vorr mai negarti qualcosa, n tantomeno ti giudicher perch hai giocato troppo con le macchinine e poco con la bicicletta. Ok? - Quindi... praticamente... devo arrangiarmi da solo... e come faccio a sapere... ... Cosa Pino? - Cosa giusto o sbagliato! Vuoi dire, praticamente, come fai a sapere quello che meglio per te e quello che non lo . Giusto? Semplice, provando! Intendiamoci, ora inutile che mi fai il discorso: "e se bevo un litro di cicuta". Se lo bevi garantito che muori, ma questo tu gi lo sai e poi, soprattutto, non credo che tu abbia voglia di provarci. Se senti il desiderio di farlo, l'autentico potente desiderio di farlo, potrebbe significare che vuoi morire, e anche questo lo sapresti subito. Non detto che devi berla questa cicuta, puoi ancora scegliere. Ok?
16

Pino?... Pino?... Temo sia caduta nuovamente la linea. Mi dispiace per questi inconvenienti, non credo siano dovuti a problemi tecnici della nostra organizzazione. La regia m'avverte che resteremo senza telefono per alcuni minuti, allora ne approfitto per mettervi in guardia. Gi, il consiglio che sto per darvi uno dei pi preziosi, custoditelo in un angolo della vostra memoria per analizzarlo in tante altre occasioni. Nessuno, ripeto: NESSUNO pu autorizzarvi o negarvi di fare quello che pi vi piace. Evitate quindi di cercare qualcuno che lo faccia! Ok Pino? Certo, le regole ci sono, ma dovete trovarvele da soli. Immaginatevi di essere in un bosco di notte, inseguiti dalle forze del male. State scappando affannosamente quando, all'uscita da un cespuglio vi rendete conto che siete capitati su una strada asfaltata. Non fate a tempo a girare lo sguardo che una macchina v'investe a grande velocit. Questa una regola, una di quelle che non potete infrangere. Non correte mai nei boschi di notte! ... Ah! Ah! Ah! Sto scherzando! Spremetevi le meningi e troverete la regola pi ovvia! Bene, bene, bene. Sono convinto che potremo anche parlare di sesso per tutta la notte. Gran bella cosa il sesso! Provate a pensare se non fosse mai esistito, pensate se da questa mattina fosse assolutamente proibito fare sesso, qualsiasi tipo di relazione sessuale. Da adesso i bambini si fanno inghiottendo una pastiglia! Anzi, met pastiglia, una met per lui e l'altra per lei. Almeno si pu parlare di collaborazione. Oddio! Come vedete invoco Dio come voi... Che tristezza! Ma vi siete mai accorti di quanto importanti siano le relazioni sessuali? Quanta parte della vostra vita dedicata a queste relazioni? Oppure continuate a fare finta di niente? Ogni tanto mi appare un'immagine. Vedo lo spazio, quello spazio che vediamo spesso in televisione, pieno di stelle e pianeti ma anche pieno di "vuoto", di buio. Distanze enormi separano un puntino luminoso da quello pi vicino. Miliardi chilometri. Viaggiando con l'astronave pi veloce che stata costruita sarebbero necessari centinaia danni per andare da un puntino all'altro. Pensate se finiscono le sigarette...
17

Beh, nel centro di questo enorme spazio vedo un uomo solo. Non infelice n malato, spaventato da quello spettacolo. Non sa dove andare. Anche se gli stato detto che pu andare dove vuole, in un attimo, ma lui non ci crede. Tutte le sue energie sono concentrate nell'aspettativa di qualcuno che possa aiutarlo. Qualcuno che gli dica dove andare. Riuscite a immaginare questa scena? Riuscite a vederla? Proviamo a immaginare insieme il seguito. Dopo un po di tempo, passa l vicino un altro uomo. Intendiamoci, anche lui una gran brava persona, anche lui perso in quell'immensit, solo che questo ha un altro problema: deve assolutamente comunicare le sue idee, le sue scoperte. Forse pi anziano del primo, lui ha viaggiato e conosciuto alcuni mondi che l'altro non ha ancora visto e cos ben felice di parlare con qualcuno che lo ascolti. A quello spaventato non pare vero di aver trovato qualcuno che gli chiarisca le idee e gli dia dei consigli, cos inizia uninteressante sinergia fra i due. Il giovane riceve delle informazioni che gli potranno essere utili in determinate situazioni che ancora non conosce. L'anziano rafforza le sue convinzioni vedendo quanto potere queste hanno sulle persone e si sente utile. Tutto ok? E se per sbaglio la verit non fosse sempre la stessa? Se la verit fosse un fatto temporale e individuale come tutte le cose del mondo che conoscete? Cio: se quello che per me giusto ora era sbagliato ieri? Oggi quella cosa potrebbe andare bene a Tizio, domani non pi ma potrebbe piacere a Caio e dopo alcuni giorni a nessuno dei due. Attenzione a quelli che dicono: "questo giusto e quello sbagliato"! Per voi potrebbe essere il contrario! Se vi avessero detto che il Diavolo simpatico invece che cattivo, cos'altro avrebbero potuto trovare per spaventarvi? Vediamo un po: il lupo cattivo, l'alieno mangia uomini, qualche super malattia, qualche cattivone che vive sottoterra? (non posso dire all'inferno perch casa mia). Se non aveste trovato nulla in grado di spaventarvi abbastanza, come sarebbe il mondo ora? Uh... Oh... Che bella domanda! Si? Ok, abbiamo un'altra telefonata, bene, vediamo un po chi c' all'altro capo del filo.
18

Ciao, come ti chiami? - Ciao sono Luca... come stai? Ciao Luca, io sto benissimo e sono contento di parlare con te. Ormai un po tardi e mi fa piacere che nonostante l'orario ci sia qualcuno che ha ancora voglia di fare due chiacchiere. Bene. Sai che ho perso il filo? Di cosa vuoi parlare? - Gi, gi, diavoletto! Hai voglia di parlare della fortuna? Esiste o non esiste? Uhmm..... diavoletto? Noi gi ci conosciamo? Aiutami a ricordare... - Sapessi quante volte ti ho pensato... Ormai non sono pi un ragazzino. Ne sono successe di cose, ormai posso dire di essere arrivato! Luca dimmi un p: arrivato dove? - Arrivato al punto di avere le idee finalmente chiare! Magnifico, sono felice di sentirti dire questo! Sento che ci faremo una bella chiacchieratina, noi due. Dimmi, dimmi, come hai fatto a raggiungere questo fantastico obbiettivo? - Quale obbiettivo? Come quale? Parlo della chiarezza di pensiero, della pace dei sensi e di non so cos'altro! Potresti essere un'illuminato! Non cos? - Quello che ho raggiunto lo chiamerei un'armistizio! La fine della guerra con me stesso! Stupendo! Raccontami, com successo? - Allora, tutta la vita che sto cercando di capire cos' giusto e cos' sbagliato, le ho provate tutte! Ho cominciato dall'Asilo, poi il catechismo,
19

gli scout, gli anni di scuola dell'obbligo, quelli dei corsi propedeutici a non si sa bene cosa. Insomma anni di nozioni e di dubbi! E sar giusto quello... e sar sbagliato quell'altro... ecc... Credo che ci siamo capiti. Si, continua. - Ok, a un certo punto mi sono accorto che non ne potevo pi! Nulla era vero e nulla era falso! Accidenti! Non potevo fare affidamento su nessuna regola, nessuna persona, su nulla! Ma sono vivo... non mica poco, sai? Certo, non poco, tutto! Continua Luca, stai dando un'iniezione di vitalit alla trasmissione. - Ma porcaccia miseria! Possibile siano necessari anni per capire che niente e nessuno ci pu salvare? E che non c' nulla da salvare? La sai una cosa, Diavolo? Vuoi dirmi che sei incazzato nero? - Gi, proprio quello volevo dirti! Ho passato la vita a credere a delle stupidate! Ho anche paura di aver perso un sacco di tempo! Sono furioso e... Luca! Fermati un attimo! - Ok, dimmi. Io credo di capirti. Anch'io mi sono fatto delle incazzature tremende! Si dice incazzato nero, oppure rosso dalla rabbia, vero? Beh, sono i colori del mio vestito! Non t'immagini quanto mi pesato avere sulle spalle, per quasi 2000 ANNI, la responsabilit dei mali del mondo! La responsabilit di punire le anime che non facevano quello che era "giusto". E poi quello che era giusto diventava sbagliato, perch qualcuno decideva che cos doveva essere o viceversa. Lo so cosa vuoi dire. Ti senti solo? - Si, anche se una sensazione un po diversa dalla solita solitudine... E' come se fosse morto qualcosa di me, comunque doloroso.
20

Ok, non ti preoccupare, era quello che bisognava fare. Era il calvario dal quale tu dovevi passare, non piacevole e non lo sar mai, ma necessario. Tutti devono prima o percorrere questo tunnel. - Vedi, io mi sento ingannato! E per quello che ti ho provocato chiedendoti di parlare della fortuna, lo so che non centra niente, ma tu non t'immagini per quanto tempo ho navigato nella nebbia di questi concetti. Fortuna, sfortuna, doveri, autorit. Non ne posso proprio pi! Luca, secondo te, chi ti ha ingannato? - Ma vedi non lo so.... mi viene persino da piangere ora... ... Tutti, tutti mi hanno ingannato! I miei genitori, la scuola, la religione, le donne che ho amato, gli amici che ho perso, tutti! Capisci? Hai mai pensato che loro, quelli che ti hanno tradito, lo hanno fatto perch il loro modo di vedere la vita era diverso dal tuo? Mi spiego meglio. Immagina la vita come una lunghissima strada con tanti incroci e deviazioni. Ad un certo punto quell'amico ha ritenuto che per lui fosse meglio girare a destra, mentre tu volevi tirare dritto. Quella era la sua scelta, quella che sentiva (in un modo o nell'altro) di fare. - Si... ma... Non ti soddisfa ancora, eh? Mettiamola cos allora. Non potrebbe essere che tu avevi un grandissimo bisogno di credere in qualcuno, che qualcuno ti aiutasse e ti stesse vicino, forse perch pensavi che da solo non ce lavresti fatta? Non potrebbe essere stata la presa di coscienza di te stesso quella che ti ha permesso di capire quali regole seguivi e le cose in cui credevi che non andavano affatto bene per te? - Cosa intendi per presa di coscienza di me stesso? Intendo dire che ti sei reso conto che esisti, che non sei solo il figlio di qualcuno, o l'amico di quell'altro, oppure l'esperto di qualcosa. Sei qualcuno. Anche se non sai ancora bene chi sei ma, lentamente, stai accorgendoti che non hai tutti quei difetti e quei problemi che pensavi di
21

avere... Oh, oh... che strana scoperta, vero? E adesso che fai? Non sei pi quello che eri convinto dessere, ma non sai bene chi stai diventando, oppure chi sei gi diventato. Ora che farai Luca? - Ah.. ah... ah... Questa bella! Stavolta mi hai fatto ridere! Non ci avevo mica pensato, "brutt dmoni". Gi. Probabilmente questa rabbia che ti spinge a provocare la gente, a sfidare l'autorit, quella CAZZO d'autorit, vero? Lo senti bollire il sangue? - Non devi neanche dirlo! Certo, il sangue bolle! Il viso s'infiamma! Porca miseria, tu ci credevi a quelli stronzi! Quei pagliacci ti hanno obbligato a fare delle cose che a te non piacevano. Ti hanno impedito di farne altre che tu desideravi. Affermando che era per il tuo bene! Questo il colmo! Questa la goccia che fa traboccare il vaso! Ora tu lo sai che non era vero, che avevi ragione tu, che hai sofferto per anni! Ti sei sentito una nullit per tutta la vita... Uff!... Che storia. Per, per, per non stato inutile vero?

- Se trovo qualcuno che mi dice ancora cosa devo o non devo fare, gli spezzo le ossa! Sentimento un po birbone ma legittimo Luca. Magari cerca di ricordare che quel qualcuno potrebbe essere sinceramente convinto di quello che dice solamente per un banalissimo motivo. - Quale? Perch tutto quello che conosce! Non sa quello che dice n perch lo dice. Prima o poi si trover nel tunnel giusto, quello che lo sta gi aspettando e quando ne uscir sar incazzato nero ma... Indovina un po... - Libero? Bravo! Hai indovinato! Ma libero da cosa?
22

- Beh, libero da st stronzi! Ok, Luca, questo era scontato. Forse meglio se ti do un aiutino: perch st stronzi (come gli hai chiamati tu) impedivano la tua libert? - Perch mi dicevano cosa fare, e... Aspetta un po.. Si! E' ovvio! Avevo bisogno che fossero loro a dirmi cosa giusto e cosa sbagliato perch da solo non ce la potevo fare! Adesso so che ce la posso fare, quindi non ho pi bisogno di dipendere da quelle persone? E' cos? Si, cos! Vedi, prima di salutarti e lasciare spazio ad altre telefonate vorrei farti ancora una domanda: cosa centra la guerra che dicevi d'aver finito, quella con te stesso? - Adesso mi sembra di non saperlo pi... Mi sembra che le carte siano state mescolate e non ho in mano il gioco che avevo prima... Che strano... Comunque era un sentimento chiaro, era un sentimento di guerra, solo che forse non era proprio quello che volevo dire... Gi la penso anch'io cos. Forse poteva essere una cosa di questo genere. La guerra c'era, eccome, ma era fra due parti di te: quella vecchia e quella nuova. Vedi Luca, la parte vecchia stata con te per molti anni. Nel bene o nel male ti stata vicino per molto tempo e ti stata anche molto utile. E' ovvio che tu abbia paura di vivere senza di lei, in fondo insieme vi siete anche divertiti, vero? Anche quella "nuova" era con te ma veniva fuori solo nei momenti d'emergenza, quando era in pericolo la tua vita. Non ti preoccupare, affidati alla vita che sta arrivando, affidati alla parte di te che desidera vivere con te, ora. Se quella parte desidera essere con te, significa che te la meriti e che ti stima. Ok, Luca? - Che bestiaccia che sei! Stasera non ho le corna e la coda! Sarei uno sciupa femmine in discoteca! Bene Luca, ti saluto insieme alla nostra regia che ha apprezzato particolarmente la tua telefonata. Ecco! Che burloni! Li senti gli applausi?
23

- Si, li sento, ciao a tutti! Senti, ma vero che sei un diavolo? E se lo sei veramente, di quello che vuoi tanto non ci credo, chi quel pazzo che ti permette di fare una trasmissione alla radio? Calmati Luca, innanzi tutto chiudiamo la telefonata per dare spazio ad altre persone che desiderano parlare. Per quanto riguarda il mio essere satanico, ne ho gi parlato prima. Il produttore una brava persona, non ti preoccupare. Qu simpatico a tutti. Chiss se riesco a portarlo al microfono prima della fine della trasmissione. Ciao Luca, alla prossima volta. Certo che per voi non facile credere di parlare con il Diavolo, vero? Questa sera la nostra redazione ha ricevuto centinaia di chiamate e cos la regia ha potuto stilare una singolare classifica. Innanzi tutto su 10 persone, sette sono donne e tutti ritengono impossibile che dall'altra parte del filo ci sia il Diavolo a rispondere. Vi capisco sapete? Probabilmente alcuni di voi si sentono un po presi in giro, normale. Quello che sembra molto strano invece, il fatto che tutti voi credete comunque all'esistenza di qualcosa di maligno. Se per vi trovate di fronte l'incarnazione di quello che pi temete, diventate curiosi e non volete crederci. Vorreste una prova eh? Vi piacerebbe che vi provassi tutta la mia "malignit", il mio "sadismo" e la mia cattiveria scatenando un incendio in un cinema, oppure bloccando centinaia di persone in una miniera o meglio uccidendo quel rompiscatole del vostro vicino di casa? Cos non potreste pi dubitare del fatto che sono un'entit veramente cattiva, una di quelle che fa del male esclusivamente per il proprio piacere? Si, cos sarei il classico demonio, non un povero diavolo. Una bella differenza eh? Questo sarebbe darvi ragione, anzi dare ragione a tutte le persone che, direttamente e non, vi hanno educato. Cos restereste ben prigionieri nella vostra inutile fede nel maligno, quella della punizione, capito? D'altronde sono una persona come le altre, solo che faccio quello che mi pare e cos divento antipatico a molti. Provate ad immaginare: rispettando la Legge posso fare tutto quello che voglio, non vado a certi noiosissimi pranzi domenicali, non mi sacrifico per migliorare la mia immagine, non devo diventare qualcuno e, soprattutto, non devo migliorare! Ah! Che meravigliosa libert! Non devo fare nulla per essere diverso da quello che sono! Ci pensate? Immaginate l'enorme risparmio di energie?
24

Immaginate quanto tempo resta per godersi la vita una volta che non si pi "costretti" ad essere migliori o semplicemente diversi? Forse vi sta salendo una rabbietta che dice pi o meno cos: porca vacca, quello fa tutto ci che gli pare. Non giusto! Non cos che si fa. Egoista! Se tutti facessero come lui sarebbe la fine del mondo! Fa pi o meno cos? Non soffermatevi troppo sulle parole, sentite le sensazioni che vi trasmettono. A me piace molto questa: se ognuno fa quello che vuole arriver presto la fine del mondo! Non vi sembra che la cosiddetta fine del mondo sia sempre pi vicina nonostante pochissimi facciano quello che realmente desiderano? L'aria inquinata, il cibo non sano, malattie incurabili stanno uccidendo migliaia di persone, non c' abbastanza nutrimento per tutti e i raggi del sole sono diventati pericolosi. L'equilibrio che impedisce al Pianeta di sbriciolarsi all'impatto delle testate nucleari sempre instabile. Eppure avete tantissime regole e regoline che vi suggeriscono cosa meglio fare o non fare in ogni situazione. Queste sono il risultato di migliaia di anni di studio ed esperienza ma, in realt, vi aiutano a migliorare la vostra vita, la qualit del cibo che mangiate o dell'aria che respirate? Siete pronti ad urlare anche voi: abbasso l'egoismo e l'individualismo? Ma sapete chi un'egoista? Quello che ammirate alla televisione perch ha successo e carisma? Quello che non offre un centesimo ai poveri? Questa la domanda che vuole una risposta: com fatto un'egoista? Questa domanda la giro a chi al telefono. Bene, prendo la linea al volo sapendo che dall'altro capo del filo c' Milena che aspetta gi da qualche minuto e non avr certamente avuto il tempo di prepararsi una risposta. Ciao Milena. - Ciao... mi piace quello che dici... Grazie, che cos' un egoista, Milena?

25

- Dunque... non dovrebbe essere difficile... un egoista quello che fa quello che gli pare senza preoccuparsi degli altri. Giusto? - Beh, non sbagliato, ma a me non piace molto questa definizione. Vediamo di centrare meglio il problema: lasciando perdere il preambolo ora divido la tua frase in due parti. La prima dice: un egoista quello che fa quello che gli pare. La seconda: senza preoccuparsi degli altri. Ok, Milena? - Si, ti seguo... Bene, i due concetti visti cos vanno benissimo, bisognerebbe solamente scoprire se sono concetti "buoni" o "cattivi". Per prima cosa invito te e tutti gli ascoltatori a rendersi conto che noi tutti facciamo sempre e solo quello che vogliamo fare. - Scusa? Non te ne sei mai accorta? Se tu fai quello che ti piace, fai quello che vuoi, giusto? - Si, certo. Bene, se tu fai quello che non ti piace, invece? - Vado contro la mia volont, mi sembra ovvio! In un certo senso si, ma stai ancora facendo qualcosa che hai scelto. Lo hai scelto perch qualcuno ti ha detto che era giusto, oppure perch pensavi di non avere alternative, o forse perch avevi una pistola puntata alla testa, ma non cambia nulla! E' stata sempre una tua scelta. Capito? - Certo che se qualcuno mi obbliga a fare una cosa... Ti mette sempre davanti ad una scelta e, secondo il tuo metro, tu sceglierai quello che ti far pi comodo. Vero?

26

- Ma dai! Come si fa a dire: quello che mi fa comodo! In certi casi non hai alternative! Se qualcuno ti costringe a mangiare un gelato puntandoti la pistola alla tempia, tu potrai scegliere se morire o mangiare il gelato. E' ovvio che chiunque sceglierebbe di mangiare il gelato, anche fosse di dieci chili! Ma una scelta hai dovuto farla. - Beh, detta cos mi sembra pi accettabile quindi, se ho ben capito, tutti fanno sempre e solo quello che vogliono, vero? Ci siamo quasi. Tutti fanno quello che hanno scelto di fare, quindi tutti fanno quello che vogliono ma non tutti fanno quello che desiderano veramente. Per questo ti dico che si pu andare contro la propria reale volont anche facendo quello che si vuole. Sembra un paradosso, ma se ci pensi un po vedrai che tanto semplice quanto autentico. ... Ok, torniamo al punto, cio alla prima parte della tua frase: un egoista fa quello che gli pare. Convieni con me che noi tutti facciamo quello che vogliamo e quindi, fino a questo punto, siamo tutti degli egoisti? - ... Beh... sembrerebbe di si... Bene, ora ci resta da vedere fino a che punto ci preoccupiamo degli altri. Dunque, forse stiamo sconfinando nella matematica ma mi sembra che il ragionamento stia diventando pi razionale di quanto credevo. Quando penso a me, a quello che mi va di fare o a quello che sto facendo, come faccio a pensare anche agli altri? - Beh... se sto per investire con l'auto una persona che attraversa la strada, certamente cerco di schivarla. Mi sembra ovvio! Certo. Bisogna vedere quali sono i motivi che ti aiutano a fare questa scelta, peraltro certamente la migliore. Pensa un po a cosa ti succederebbe se la persona che hai investito morisse dopo qualche giorno di sofferenza. Se hai violato il codice della strada hai torto e quindi sarai accusata
27

domicidio e finirai in prigione. Se non hai violato nessun codice passerai probabilmente il resto della tua vita a punirti per quello che hai fatto. Una semplicissima distrazione, forse ti era caduto il mozzicone di sigaretta sulla gonna e ti sei distratta cercandolo. Quel povero pedone attraversava la strada proprio in quel momento, a quell'ora di notte, in una strada poco illuminata e tu non lo hai visto. Crash! Due vite distrutte. Milena, dimmi la verit, in questo momento stai pensando al poveraccio che ha attraversato la strada oppure a tutti i casini che ne sono seguiti? - Non avevo mai pensato che una banale distrazione, una stupida cicca di sigaretta potesse causare tanti problemi. E' assurdo, per vero, potrebbe capitare... Milena, cos' che ti preoccupa di pi in questo momento? - Cavolo! Non vorrei mai trovarmi in una situazione del genere. La mia vita sarebbe rovinata! Non posso neanche pensare alla galera, a quello che la gente direbbe di me. Mi sentirei un'assassina! Ok, non vorresti trovarti, la tua vita sarebbe, ti vergogni di quello che direbbe la gente e, dulcis in fundo, ti sentiresti un'assassina! Giusto? - Si... E il morto? Anche lui aveva una famiglia, dei figli e qualcuno che lo aspettava tutte le sere. E loro? Come mai te li sei dimenticati? - No, non li avevo dimenticati ... che... non ci avevo pensato, sono un po spaventata. Bene, era qui che volevo arrivare. E' normalissimo che davanti a certe situazioni si pensi di pi a se stessi che non agli altri anzi, normalissimo farlo in qualsiasi situazione! Noi, nel tuo caso TU e nel mio caso IO, siamo le persone pi importanti al mondo! Senza di TE, tu non esisti, quindi qualsiasi cosa per te non esisterebbe. Questo vale per te, per me e per ognuno di quelli che ci stanno ascoltando in questo momento. Vedi Milena, non necessario pensare agli altri, averne riguardo, piet o compassione, basta esserci quando il momento lo richiede. Non posso
28

vivere pensando ad un bambino che sta morendo di fame in un lontano paese africano ma, se mi capiter di incontrare qualcuno che ha bisogno, potr aiutarlo. - Non avevo pensato a queste cose... Cio, non sono sicura che quanto tu dici sia vero, per non mi sembra neanche sbagliato. Ci penser, sai? Benissimo, allora continuiamo con l'identikit dell'egoista, vuoi? - Si, certo, dove eravamo rimasti? Dunque, stavamo cercando di scoprire quanto tempo impieghiamo pensando agli altri e mi sembra che non stiamo a pensarci molto, vero? - Beh, secondo l'esempio che hai fatto tu chiunque penserebbe prima a se stesso, almeno cos mi sembra logico. Ok, quindi, secondo gli esempi che abbiamo esaminato insieme pochi minuti fa, abbiamo scoperto che in alcune situazioni siamo certamente degli egoisti. Va bene cos? - Gi... vorresti dire che, almeno in questi casi, io farei quello che mi pare senza preoccuparmi degli altri. Giusto? Esatto! Quindi in alcuni casi tu sei un'egoista! - Potrei esserlo, ma non certamente cos. Io faccio sempre quello che meglio fare, mi sacrifico per la mia famiglia e... Scusami Milena. T'interrompo perch non vorrei andare fuori argomento, adesso viene la parte che pi mi piace, adesso viene "il bello". Ricordati che io ti ho detto che sei un'egoista in base alla tua definizione d'egoista, che non la mia per. - E qual' la tua? Adesso ci arriviamo, pazienza. Ricordiamoci bene una cosa, la tua definizione di egoista, secondo il mio modo di pensare, corrisponde
29

precisamente a quella di un uomo libero, un "buono" quindi, non un "cattivo". Quelli che agiscono in base ai loro desideri senza curarsi troppo di quello che vogliono gli altri o di quello che gli altri pensano. Sono persone libere e indipendenti che possono dare e ricevere senza particolari impedimenti. Persone cos fanno paura ai deboli perch possono scegliere liberamente e quindi non possono essere sfruttate economicamente e politicamente. Gli egoisti (come tu li definisci) sono persone pericolose. Possono ribellarsi, fare rivoluzioni e impegnarsi completamente in quello a cui credono, quindi realizzare quello che vogliono. Tutto questo quello che manca ai "non egoisti" che sono un po troppo timidi e spaventati dalla vita. Che ne dici Milena? - Oddio!... Sai che incredibile quello che dici? Se le cose fossero davvero cos un mucchio di gente sta vivendo una vita fasulla... Diciamo che non stanno vivendo la loro vita pi autentica. Ma lo sai che per cose di questo genere alcuni secoli fa buttavano la gente nei roghi? - Parli delle streghe? Certo, anche di loro! Chiunque ha la mente un po pi aperta era ritenuto pericolosissimo dagli uomini di potere. Questi avevano una fifa boia di perdere i privilegi e sapevano molto bene che bastavano alcune persone "vere" e determinate per mandare all'aria i loro piani! Per questo stato creato l'assioma che inquadra le persone libere come cattive, come egoiste. Voi siete succubi di questa convinzione da centinaia di anni! Ci non toglie che meglio non essere egoisti... - Senti un po... Adesso comincio a non capire pi nulla. Prima mi dici che gli egoisti sono delle gran belle persone, poi mi dici che meglio non essere egoista. Qu c' qualcosa che non funziona o io sono diventata scema! Vero? - Ah! Ah! Ah! Mi dispiace Milena, non volevo prenderti in giro, volevo solo alzare un po di polvere e vedere cosa sarebbe successo! Qu sta funzionando tutto alla perfezione, da entrambi i lati del filo non ti preoccupare. Volevo dire che meglio essere egoisti come dici tu che non egoisti come dico io e adesso ti spiego la mia idea sull'egoismo!
30

- Uff... Finalmente! Ah! Ah! Ah! Che divertente! Ok, il vero egoista non quello che fa quello che gli pare senza curarsi degli altri, quello che fa fare agli altri quello che gli pare. Questo l'egoista d.o.c. Quello vero! - Cio? Ascolta un po, ti faccio due esempi: Uno) sei un po in ritardo nel pagamento dell'affitto. Non ti era mai capitato, ne hai parlato al padrone di casa ed insieme avete convenuto che il problema si risolver al pi presto. Passa qualche giorno in pi del previsto e ti vedi arrivare i carabinieri in casa con un'ingiunzione di pagamento. Cavolo! Che umiliazione! Due) sei sempre in ritardo con il benedetto affitto. Come sopra era stato chiarito che il problema era temporaneo e non hai il vizio di fare i debiti. Bene. Dopo qualche giorno suona alla porta un distinto personaggio che promette d'aiutarti. Non si sa bene come sia venuto a conoscenza dei tuoi problemi economici e ti propone una soluzione che sembra ben studiata. Ti dice che tutti hanno necessit come le tue, che col passare del tempo sar sempre pi difficile trovare denaro, che tutte le persone oneste come te hanno gli stessi problemi e che molte hanno deciso di stipulare un bel contratto di finanziamento presso la sua agenzia. Magari a tassi spaventosi. Fine. Ci sei ancora Milena? - Si, stavo cercando di capire. Gi, dimmi un po quale dei due casi quello egoista? Il padrone di casa che ha chiamato i carabinieri oppure il finanziatore? - Uhmm... Questo mi sembra un tranello. La risposta troppo facile... Beh, la dico comunque... Secondo me l'egoista il padrone di casa! Ahaaaa.... Mi dispiace ma la risposta sbagliata, l'egoista il venditore! - Lo sapevo che c'era il trucco!
31

No, nessun trucco, pensaci bene. Il padrone di casa ha avuto paura di non avere i suoi soldi, cos ha chiamato i carabinieri per sollecitarti a pagare. Praticamente ha fatto quello che voleva fare senza curarsi troppo di te. Ok? - Si, non ero riuscita a vedere le cose cos... Nessun problema, continuiamo. Il venditore ha cercato di farti fare qualcosa convincendoti che non avresti potuto farne a meno. Abilmente ha fatto leva sulle tue paure cercando di manipolarti al fine di raggiungere il suo scopo. Lui ha cercato di farti fare quello che vuole. Questo il vero egoismo! Vedi Milena, in entrambi i casi sembra che tu debba prenderti una fregatura, ma non cos. Il padrone di casa stato travolto da un suo problema personale (la paura di rimanere senza soldi) e si comportato nel modo che riteneva pi efficace anche se molto antipatico, mentre il finanziatore si mascherato da chi vuole solo aiutarti. - A questo punto dovrei rivedere tutte le persone che conosco alla luce di quanto mi hai detto! Chiss che scoperte! E che delusioni!... Comunque non ti consiglio di stressarti troppo, le cose succedono da sole. Aspetta e vedrai che accadr qualcosa che potrai analizzare con gli strumenti che ti ho fornito oggi. Ok? - Grazie... Sai non riesco a chiamarti Diavolo, faccio quasi fatica a dirlo. Chiss perch... Non ti preoccupare. Forse ti sto diventando simpatico e tu non puoi accettare l'amicizia del Diavolo! Senti l'effetto che fa, vero? Basta la parola... Ah! Ah! Ah! Ciao Milena, stato un piacere chiacchierare con te. Bene, anche Milena se n' andata e mi segnalano dalla regia che il tempo a mia disposizione sta per terminare. Peccato, divertente parlare con voi e vedere il viso stupito dei nostri tecnici. Per non parlare delle nostre tre centraliniste che desidero ringraziare di cuore. Sono quasi due ore che
32

rispondono ininterrottamente alle telefonate compilando una scheda per ogni chiamata. Sul monitor vicino a me leggo tutto quello che sta succedendo al centralino, c' davvero da ridere! Arrivano richieste di ogni tipo: curiosit personali, maledizioni, insulti e qualche apprezzamento. Pochi per, chiss come mai. Forse questa trasmissione da un po fastidio? Che problema c', basta spegnere la radio o cambiare frequenza. Forse gli argomenti che abbiamo trattato stanotte sono un po troppo strani. Gi, forse proprio cos, spesso questi argomenti sono un po duri da digerire ma ricordate una cosa: la maggior parte dei concetti che abbiamo assimilato durante la nostra esistenza erano indigeribili, eppure ci siamo costretti a mandarli gi. Questo ci ha causato dolore, tristezza e malattia, ma li abbiamo ingoiati lo stesso e probabilmente molti di voi continuano a cibarsene ancora. Non nutritevi sempre degli stessi pesantissimi e dolorosi concetti, permettetevene qualcuno pi nutriente e facile da digerire. Le cose vere sono semplici e gioiose, anche se ci fanno un po paura. Alcune volte sono squisite, altre un po amare ma sono sempre terapeutiche. Provate a non credere a quello che sapete, provate a non dare importanza a quello che avete sempre pensato, provate a vedere cosa succede. Lo so, non facile ma potete sempre tornare indietro, no? In fondo lo avete gi fatto una volta, tanto tempo fa, solo che non potete ricordarlo. Gi una volta avete dovuto dimenticare voi stessi e le cose che volevate, siete stati "costretti" a dare importanza ai pensieri degli altri. Non potevate farne a meno, pensavate fosse l'unica soluzione per sopravvivere ed avevate ragione. Bene, ora potete dimenticare ancora, potete dimenticare tutto ci per cui avete vissuto fino ad oggi, potete alleggerire la mente da decine di pesantissime e velenose convinzioni. Non avete nulla con cui rimpiazzarli? Temete il vuoto che potrebbe crearsi nella vostra mente? Non preoccupatevi. Quel vuoto sar presto rimpiazzato da cose nuove! Sapete quali? Ve ne dico qualcuna. Il profumo dei fiori, il colore del cielo, gli occhi del vostro partner, l'allegria degli amici, la soddisfazione di aver fatto qualcosa, la gioia di essere vivi, un magnifico panino al salame e tutto (dico TUTTO) il resto.
33

Cose che sono sempre state a vostra disposizione ma che avete dovuto ignorare perch non avevate tempo, non avevate pi tempo per voi! Coraggio! Non ne avete le tasche piene di ragionare con la testa degli altri? Non siete stufi di comportarvi in un determinato modo solamente perch il vicino di casa potrebbe pensare male di voi? Noi siano figli di Dio perch siamo creativi, non perch siamo discendenti di Adamo ed Eva. Anche noi possiamo creare dal nulla, si, dal nulla, per vivere come veramente desideriamo e essere felici. Tutte le paure di cui vi siete appropriati nelle vostre esistenze sono il cibo con cui continuate a nutrire i soliti pesantissimi e velenosi concetti, appesantendovi la vita. Tutto questo vi sembra pazzesco? Bene, cercate di ricordare quanto vi ho detto, fra un po di tempo potrebbe sembrarvi una cosa normale e magari vedrete le catene che vi hanno imprigionato per anni sbriciolarsi come croccanti biscotti. Bene, ora vi saluto e auguro a tutti voi una buona notte ed una splendida vita. Ringrazio il nostro produttore. Senza di lui non sarebbe mai andata in onda questa trasmissione, anzi, non ce ne sarebbe mai stata alcuna. Senza di lui non esisteremmo neanche noi. A sempre...

<< Buonasera, per coloro che si fossero messi solo ora allascolto, vi ricordo che siete sintonizzati su canale 12, la radio del cuore. A grande richiesta vi proponiamo una trasmissione che ha suscitato tanto interesse e
34

gradimento qualche mese fa. Come nostra abitudine, lasciamo che sia il conduttore a presentarla. Buon ascolto. Salve. Ricordate la mia voce? Forse chi ha ascoltato me e gli amici che avevano telefonato un po di tempo fa ricorder il polverone che la nostra trasmissione aveva sollevato. Bene, io sono il Diavolo, un conduttore, anzi un condottiero che ha la presunzione di farvi passare una serata diversa. Naturalmente potete non credere alle mie parole, indignarvi alle mie affermazioni come ascoltare i miei suggerimenti, ricordate per che non dovrete impegnare la vostra anima pi di quanto voi labbiate gi fatto, e non poco purtroppo. Oggi non voglio le vostre anime! Linferno quasi tutto esaurito e non saprei pi dove alloggiarvi! Ah! Ah! Ah! Rega? Potete sostituire questo stridente sottofondo musicale con una rilassante melodia? Ok? Ok, perfetto, linferno non qua, inutile cercare di riprodurlo in un ambiente cos bello! Ah! Oggi sono allegro, mi fa bene prendere una boccata daria ogni tanto. Largomento di stasera sar quello che vorrete voi ma per cominciare ve ne propongo uno che mispira particolarmente: dov linferno? Scommetto che ognuno di voi ha speso un po di tempo indagando sullesistenza dellinferno magari accontentandosi dimmaginarlo sottoterra. Ma proprio laggi linferno? Uhmm... Credo proprio di essere la persona (si fa per dire) pi indicata a trovare la risposta. Bene, innanzi tutto dovete sapere una cosa: linferno indispensabile, senza di lui molte persone sarebbero infelici. Come? Infelici? Certo, linferno il luogo dei cattivi, se non ci fosse dove andrebbero a divertirsi? Bene, largomento sembra interessarvi, stanno arrivando le prime telefonate. Pronto? - Ciao... Come ti chiami? - Sono Marzia...
35

Ciao Marzia, complimenti per il tuo bel nome, sei una combattente? - In che senso, scusa? Nel senso che sei una ragazza che ama risolvere situazioni complesse, una pronta a buttarsi nelle fiamme per salvare qualcosa in cui crede, vero? - S, credo di s. Ma come fai a saperlo? Diciamo che ho buon fiuto... Sono contento che tu sia la prima ad avere telefonato, ci vuole un po di coraggio per essere i primi, soprattutto quando si vuole parlare con il Diavolo! Ah! Ah! Ah! Bene, ti va di parlare dellinferno? - Beh, non che ho molto da dire, tutto quello che so me lo hanno raccontato gli altri! Vuoi dire che hai qualche amico che tornato indietro a fare rapporto? - No, certo che no! Quello che voglio dire che secondo me ci sono due inferni, non uno solo. Il primo, quello vero, lo viviamo su questa terra quando stiamo male. Laltro quello delle varie religioni che predicano il luogo di punizione delle anime! Mi sono spiegata? Accidenti se ti sei spiegata! Benissimo! Ma dimmi un po: a te quale piace di pi? - Come? Quale mi piace? Stiamo parlando dellinferno! Mica di un posto qualsiasi! Certo, certo. Naturalmente allinferno non ci vorrebbe andare nessuno, per molti ne parlano ed alcuni ne trovano addirittura due. Non ti sembra che questo inferno abbia un certo fascino sulle persone? - Beh, non cavevo mai pensato... Per credo che la gente ne parli e ci pensi solamente per trovare un sistema per non andarci.
36

Ma non un po strano che da centinai di anni la gente spenda del tempo per trovare una soluzione ad un problema di cui non mai stata dimostrata lesistenza? Voglio dire: dato che dallinferno non mai arrivata nemmeno una cartolina, come facciamo ad essere sicuri che esista? Forse dovremo accontentarci di definire infernale uno stato danimo che ci addolora, come hai detto tu, non un luogo con una precisa ubicazione. - Su questo non ci piove! Io sono una contestatrice e quindi non ho mai completamente accettato alcun dogma, figuriamoci quello che costringe chi non fa quello che vogliono alcune persone in un luogo di punizione eterna. Ah! Che stupidata! Bene, sono daccordo con te ed ammiro la tua determinazione, ti prego per di limitarti alle tue considerazioni senza tirare apertamente in ballo i santi ed i fanti, altrimenti lo sponsor sarrabbia, e quando sarrabbia per noi sono dolori. - Lo sponsor? Quale sponsor? Poi ti dico, non ancora il momento della pubblicit. Bene. Allora dimmi un po: ti piace lidea dellinferno in terra? Quello dei dolori di cuore? - Uhmm... Beh, non male la definizione, anzi la trovo interessante... Grazie, cos mi gratifichi! Ah! Ah! - Non mi prendere in giro eh? Hai un diavolo per capello? - Gi, scusami, in fondo tu stai facendo il tuo lavoro ed io ti ho telefonato per cercare di metterti in imbarazzo. Questa storia del diavolo alla radio divertente ma cos impossibile. Certo, impossibile perch tu credi che lo sia. Nel tuo modo di vedere le cose, la vita ed il mondo, non assolutamente possibile il Diavolo faccia lo speaker radiofonico. Come impossibile che gli elefanti volino! A
37

proposito: hai mai pensato che gli elefanti possono essere trasportati su un aeroplano? - Cosa vuoi dire? Voglio dire che tutto quello che noi possiamo immaginare , o sar, realizzabile anche se materialmente non c ancora. La nostra fantasia una grande antenna che capta quello che gi esiste intorno a noi, e la nostra mente, il nostro cuore e la nostra volont ci permetteranno prima o poi di concretizzare lidea che abbiamo ricevuto. Ci vuole un po di pazienza e di affinit con il grande progetto. Credimi, il mio nome Satana, in questo momento non sto facendo il mio lavoro. - Come? Non stai facendo il tuo lavoro? Non ti pagano per rispondere alle telefonate? Non cos come credi. In questo momento non sto facendo quello per cui lumanit mi ha progettato, ovvero il castiga anime, il torturatore dei cattivi, il carceriere dei peccatori. Praticamente sono uscito dal solito schema e quindi non sono degno di una normale retribuzione. Ti dico la verit: comincio ad essere un po stanco del solito ruolo, oggi mi sta un po stretto. - lumanit che ti ha progettato? Oddio, non riesco quasi pi a seguirti... Certo, non c nulla di strano nella tua difficolt. Forse ci sono alcune cose che nessuno ti ha potuto spiegare o forse ci sono alcune cose in cui tu vuoi credere. per questo che ti avevo chiesto quale inferno preferisci, perch Dio regala a tutti il tipo dinferno che vogliono, ma anche il tipo di paradiso... Sei convinta che la vita su questa terra sia un inferno? Pensi che linferno sia un luogo di punizione? Bene, eccoti un mondo dove la punizione sar laspetto predominante. Ma non sar certamente cos per tutti. Forse il tuo vicino di casa, quello che abita al piano sotto di te, pensa che la vita sia una cosa meravigliosa ed ha trovato il paradiso in terra. - Ma tutti soffrono!
38

Tutti vivono dei momenti di dolore, alcuni saffezionano al loro inferno, altri usano il dolore per imparare e ritrovare il paradiso. Comunque ricorda bene quello che ti dico: linferno ed il paradiso di cui parlo sono entrambi su questa terra, non altrove. Non sto parlando di vita eterna o di luoghi in cui la nostra anima andr a svernare, capito? - S, ho capito. Allora tu saresti una creazione della mente umana! Come il paradiso e linferno! Brava! Ci stai arrivando molto vicino. Luomo ha bisogno, meglio dire: aveva molto bisogno, di una figura come la mia e quindi eccomi qua. Pensi che Dio non abbia i mezzi per creare un diavolo? - Non so pi cosa pensare... Ok, Marzia. Se sei daccordo, vorrei approfittare di questo momento per salutarti e lasciare spazio alla prossima telefonata. Desidero ringraziarti poich hai spinto la trasmissione verso una direzione molto interessante, almeno cos credo... Ah! Ah! Ah! Ciao! - Ciao diavoletto!... Diavoletto? Peso quasi come un ippopotamo! Ah! Ah! Bene, chi c in linea? - Salve... Sono Giuseppe... Ciao Giuseppe, benvenuto fra noi, come ti senti? - Sono un po emozionato... Beh, normale, anchio memoziono pensando che potrebbero esserci migliaia di persone ad ascoltarci in questo momento, magico! Ci sar qualcuno in auto, in casa o forse a zonzo con le cuffiette sulle orecchie. Chiss che faccia hanno! ....
39

Giuseppe? - S... Ok, meglio non pensare troppo. Giuseppe, secondo te esiste linferno? - Certo, ci vado tutte le mattine a lavorare! Strano, non mi sembra di averti mai visto! Ah! Ah! Ah! Perdonami, vorresti forse dire che non ti va di fare il lavoro che stai facendo? Che doloroso alzarsi tutte le mattine per guadagnarsi da vivere in quel modo? - Gi, non ne posso pi! Certo, credo di capirti abbastanza bene e scommetto che non cerchi altri lavori perch sei sicuro di non trovarli. Vero? - Beh, s, ma c anche un altro problema: il lavoro che sto facendo lunico che so fare! Cosa fai Giuseppe? - Il bancario... Accidenti! Credo che la met delle persone che ci stanno ascoltando vorrebbero un lavoro come il tuo, un lavoro pulito che offre la sicurezza di un buono stipendio a fine mese. Poi tutte le mensilit a fine anno, le indennit, la pensione, le... - S, lo so cosa vuoi dire! Hai ragione! Stare dietro lo sportello di una banca offre molte garanzie e sicurezze, ma mortalmente noioso!!! Non vorrei sembrarti irrispettoso, ma questo il primo momento che ti sento vivo! Continua. - Cosa vuoi che ti dica... Ho 40 anni, ho sposato una bella donna, vivo in un piccolo appartamento di mia propriet e mi sono preso una macchina
40

nuova. La salute normale, qualche acciacco ma niente di grave. Mia moglie ed io stiamo pensando di mettere al mondo un figlio, ma... Non so... Non ho voglia di fare niente... - Giuseppe! Tu hai raggiunto quello che quasi tutti desiderano! Tu sei nel Nirvana! Dovresti toccare il cielo con le dita! Cosa successo? - E se lo sapessi sarei qui a parlare con uno che non conosco e che pure si fa chiamare Satana? Guarda, non so neanchio perch ho telefonato ed ora mi sento anche un po stupido, eppure avevo la sensazione che potevi aiutarmi. Bah! Forse sono solamente disperato! Ok Giuseppe, hai ragione su tutta la linea, spero di riuscire a chiarire il piccolo equivoco. Quello che volevo fare stato sottolineare come alcune volte ci prefiggiamo degli obbiettivi, come faticosamente li raggiungiamo per poi accorgerci che non era vero niente! Spesso pensiamo che la felicit sia dietro la sicurezza economica, lauto veloce o il matrimonio. Quindi lavoriamo degli anni per raggiungere lobbiettivo che ci siamo creato e quando ce la facciamo ci accorgiamo che non basta. Non basta mai! Lo hai notato anche tu? - S, credevo che possedere finalmente una casa mi avrebbe aiutato a vivere meglio, e per un po stato cos, ma durato poco, forse solo alcuni mesi... Tutti noi inseguiamo dei fantasmi, limportante capire perch! Mi spiego meglio: perch spendo quasi tutte le mie energie per avere unauto sportiva? Ne ho bisogno per arrivare prima dove voglio andare? Amo la velocit? Desidero trovare compagnia femminile? Vedi, la verit nelle domande che ci facciamo e nelle risposte che troviamo. Quando troviamo la risposta giusta diventiamo un po pi saggi e felici. - Ok, s, mi piace quello che dici, ma... Cosa posso fare? Mi drogo con qualcosa? Ah! Ah! Ah! Lascia perdere le erbette e le polverine! Quelle possono essere utili per altre cose. Prova a chiederti cosa ti piacerebbe fare, trova un momento ed un luogo dove ti puoi ascoltare meglio, dove ti senti pi
41

rilassato e poniti la domanda: cosa mi piace fare? Probabilmente arriveranno decine di risposte, del tipo: lastronauta, leroe mascherato o il boy scout. Tralascia quelle pi difficili da realizzare e considera quelle pi semplici, pensa a quelle che sono rimaste e prova a sentire quella che pi ti piace... e poi? - E poi? E poi prova a farla, no? Anche se potrebbe non essere la soluzione immediata a tutti i tuoi problemi, sicuramente ti sar di grande aiuto per trovare la strada giusta. Che ne dici, Beppe? - S... Mi sembra un po strana come prova... Per... Forse ci prover anche se non capisco come possa aiutarmi... Beh, ti ringrazio... Ok, io ringrazio te che hai avuto la volont di telefonare e di parlare della tua vita. Sono sicuro che molte persone si trovano nella tua situazione e potranno trarre giovamento da quanto ci siamo detti. - Senti... Perch ti fai chiamare Satana? Uffa! Mettiamola cos, io sono un mago ed ogni tanto mi piace indovinare quello che succede alla gente. Vediamo un po... vero che finirai di pagare lauto nuova fra 18 mesi? - S, ho ancora un anno e mezzo di rate da pagare, certo che hai una bella fortuna, eh? Come hai fatto ad indovinare? Lhai detto tu, fortuna! Ciao Giuseppe, ora bisogna lasciare spazio ad altri amici, stato un piacere parlare con te. Ti auguro di fare tutto quello che ti piace. - Ciao... S, s, lo so, adesso il momento della pubblicit. Prima di staccare vi metto una bella pulce nelle orecchie: linferno, quello sottoterra per intenderci, non esiste! E pi tardi lo dimostrer! Ah! Ah! Ciao, a presto.
42

(. . .) Bene, bene, bene. Se non sapevate cosa acquistare per lavare i vostri panni, ora lo sapete. Se avete paura di finire allinferno e non ne conoscete il motivo, ora ne parliamo. Da bambini tutti vi hanno detto che facendo le cose sbagliate, facendo i cattivi, sareste stati puniti. Quale migliore punizione di finire sottoterra, in mezzo alle fiamme o i liquami dinfinite fogne per leternit? Per leternit! Brrr... Che spavento! Non c nemmeno la possibilit di pentirsi, di redimersi, dimparare dalle proprie cattiverie. Gi, allora sar troppo tardi per tornare indietro. Oggi, se vuoi, se farai quello che ti dico potrai salvarti. Che bella presunzione! Avete notato che al mondo esistono alcune persone che dicono di avere il potere di salvare le anime, persone che conoscono tutte le verit, persone che dispongono delle chiavi per aprire tutte le porte? E se lo avete notato, vi siete accorti che queste persone si guardano bene dal copiare quelle chiavi per donarvele, ma passano il loro tempo a dirvi cosa bisogna e non bisogna fare per essere felici? E se avete notato tutto questo e resistete alla tentazione di fare una rivoluzione, potete trovare un po di tempo per rendervi conto che neanche loro fanno quello che dicono giusto fare? Bene, anche quelle persone hanno un lato positivo: una grande predisposizione a raccontare le favole! Le loro storie hanno migliaia di anni ed ancora oggi ci divertiamo a raccontarle. Una delle migliori dice: se in vita ti comporterai bene, dopo la morte ti ritroverai in un posto stupendo, paradisiaco, dove le tue buone azioni saranno premiate e godrai di una vita eternamente piacevole e soddisfacente. Ma se in vita ti comporterai male, dopo la morte sarai portato in un luogo dove soffrirai di uneterna vita di punizione e dolore. Praticamente abbiamo sempre immaginato quei luoghi in antitesi come una vacanza ai Caraibi ed il lavoro nella fabbrica di Fantozzi. Una delle cose che gli accomuna il personale incaricato della assistenza alle anime. Da una parte una felice schiera di angeli agli ordini di Dio che si preoccupa di migliorare il soggiorno, dallaltra un sadico gruppo di diavoletti (anchessi alati) alle mie dipendenze che ce la mettono tutta per fare soffrire chi gli capita sotto. Ma non ti sembra strano che dopo aver passato tutta la tua vita commettendo atroci cattiverie e sollevato lumanit dal peso della tua truce esistenza, essere scaraventato in un luogo dove io ti punisco?
43

Certo, ti sembra normalissimo! Ma perch (io, Satana) ti dovrei punire dopo che hai speso la tua vita facendo quello che ti ho consigliato di fare? Come posso farti soffrire dopo che mi hai venduto la tua anima? Cosa mi resta da avere che non sia gi mio? Insomma, hai fatto il diavoletto, ora sei qua con i tuoi amici diavoletti e perch non fare tutti insieme una bella festa? Urlando, ballando e ubriacandoci! Che ne dici? A questo quei burloni (quelli delle chiavi) non ci avevano pensato... Vista con i loro occhi linferno una succursale del paradiso di cui qualcuno ha perso il controllo, un luogo dove si fa del male a qualcuno... Bene, rimasto tempo per una telefonata, sentiamo un po chi c dallaltra parte del filo... - Ciao, sono Mario. Ciao Mario, era tanto tempo che ti stavo aspettando, ormai temevo che non ce lavremmo fatta, come stai? - Guarda, non so perch ma da quando ho deciso di parlarti mi sono venute le lacrime agli occhi. Sei triste? - No, sono felice, anche se non conosco il motivo. Mi sembra davere aspettato questo momento per uneternit. Gi, cos anche per me, ma dimmi: ti senti ancora solo? - S, ma provo anche unaltra sensazione, mi sembra di tornare da un lungo viaggio e di ritrovare gli amici che avevo lasciato tanto tempo fa... Eppure non cambiato nulla, sono sempre seduto davanti alla tastiera del mio computer. - Non pensare a questo, essere fra amici non implica necessariamente essere seduti allo stesso tavolo. Sentirsi fra amici anche la sensazione di non avere nemici. Non trovi?

44

- S, meraviglioso, come meraviglioso il fatto... che non ci avevo mai pensato. Sto diventando pazzo? No, non stai diventando pazzo, stai diventando saggio. Hai scoperto limportanza di porsi delle domande ed hai visto che ti viene pi facile battendo sulla tastiera di un computer. Vuoi ancora fare lo scrittore? - Certo, entusiasmante! Sei sicuro che vuoi FARE lo scrittore? Guarda che per ESSERE uno scrittore non serve essere famoso, oppure pubblicare centinaia di copie di un libro od ancora aspettare la gratificazione di qualcuno: basta scrivere, e tu lo stai facendo, ora! - Gi, come sempre le cose pi semplici sono le pi autentiche... La verit come una piuma portata dal vento, leggera, impalpabile. Ora qui e la puoi afferrare, ma dopo un po di tempo dovrai lasciarla per prenderne unaltra. Ora ti serve, domani servir ad un altro. Molte cose di cui sei convinto e che ti sembrano importanti perderanno quel significato per assumerne altri. - Sembra un gioco dove impossibile annoiarsi. Gi. - Senti, toglimi ancora una curiosit, chi il produttore della nostra trasmissione? Il produttore sei tu, sono io, sono tutti quelli che hai conosciuto e che conoscerai. Sono miliardi di cellule che lavorano insieme ad un unico scopo: ricordare che lamore a muovere lUniverso. - E Dio? Non lontano... >>
45

Vous aimerez peut-être aussi