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Si presuppone che lo scambio sia volontario sia nel senso debole, il soggetto può scegliere tra
alternative, sia nel senso forte, il soggetto sceglie le alternative.
Una transazione di mercato non può peggiorare le condizioni di una parte delle contraenti. Ciò può
avvenire solo per mutamenti successivi alla stipula dell’accordo. Vige cioè il “teorema
fondamentale dello scambio” secondo cui se:
− Le transazioni devono essere volontarie e accessibili a tutti.
− Tutti i soggetti interessati dalla transazione devono essere parte della transazione stessa.
− I termini della transazione sono noti
− Ciascun soggetto è protetto da estorsioni o comportamenti sleali,
allora lo scambio è il mezzo attraverso il quale gli individui conseguono i propri obiettivi personali.
Quando si chiude un contratto c’è un accordo sulle quantità, sul prezzo e su alcuni obblighi quali
tempi di consegna, scadenze del pagamento, etc.
Prezzo e quantità sono la coppia di valori che caratterizzano lo scambio di un bene o servizio.
Il mercato è tanto più efficiente quanto maggiori sono gli scambi e quanto minori sono i prezzi a cui
avvengono.
Per poter ora studiare le varie forme di mercato, ci avvaliamo dell’analisi parziale, ovvero
assumiamo che le condizioni di mercato restino immutate e che quindi le sole relazioni da
assoggettare ad analisi sono quelle tra prezzo e quantità domandata da un lato e tra prezzo e quantità
offerta dall’altro.
L’ offerta di mercato rappresenta la quantità di un bene che le imprese sono disposte a cedere in
cambio del prezzo corrispondente in un dato istante.
L’offerta (S) è una funzione direttamente proporzionale al prezzo ( constatazione empirica):
S = S(p)
Ad ogni prezzo corrisponde un livello di quantità.
qII q* qIII Q
pII E2
D2
p* E1
D1
pIII
qII q* qIII Q
P S2 S1
A parità di domanda, se l’offerta aumenta,
l’equilibrio si ha per una coppia con prezzo
inferiore e quantità di maggior valore.
pII E2
D2
p* E1
D1
pIII
qII q* qIII Q
SPOSTAMENTI DELLE CURVE DI DOMANDA E OFFERTA: valutazioni quantitative.
O C Q
B
P infatti, consideriamo due curve di domanda
parallele.
Δp/p è identico per entrambe.
qa qb q1a q1b Q
O C Q
B
Elasticità dell’offerta
È possibile analizzare la curva dell’offerta mediante il concetto coefficiente di elasticità dell’offerta
rispetto al prezzo. Esso rappresenta il rapporto tra la variazione relativa della quantità offerta e la
corrispondente variazione relativa del prezzo. Poiché la curva d’offerta è direttamente proporzionale
al prezzo, il coefficiente avrà sempre segno positivo, a differenza del coefficiente d’elasticità della
domanda.
εs = (Δq/q) / (Δp/p) = (Δq/ Δp) x (p/q)
La εs puntuale è data dal rapporto tra il prezzo corrispondente al punto in cui viene calcolata e la
differenze tra quest’ultimo e l’intercetta verticale della tangente nel punto considerato.
P S εs = (BC/ HC) x (HA/OA)
BC=OA εs = HA/HC
H
P
B C
O A Q
O
Q
p2
D
q1 q* q2 Q
Nella realtà di mercati a concorrenza perfetta ne esistono pochi e si tratta quasi sempre di prodotti
primari.
OLIGOPOLIO
− Basso numero di offerenti e acquirenti;
− Differenziazione è una necessità per attrarre la clientela.
− Le barriere all’ingresso e all’uscita sono più o meno consistenti e diventano quasi elemento
di differenziazione.
− Esistono asimmetrie informative.
MONOPOLIO
− Un solo offerente.
− Beni e servizi omogenei e non distinguibili; la differenziazione non serve. Al massimo si
può operare una discriminazione dei prezzi per ottenere maggiori benefici dalla vendita di
uno stesso bene.
− Le barriere all’ingresso e all’uscita sono elevate.
− Esistono molte asimmetrie informative.
MONOPSONIO
− Un solo richiedente, un solo offerente.
OLIGOPSONIO
− Pochi acquirenti pochi offerenti
FIX-PRICE
L’offerta ha una forma di L rovesciata. Il prezzo è costante e fissato dal venditore per certi intervalli
di capacità produttiva. Poiché il pezzo è fissato, l’unica cosa su cui possono intervenire gli
acquirenti è la quantità.
prezzo costante e fissato dal produttore.
L’equilibrio tra Da e S si ha in A.
P L’equilibrio tra Db e S si ha in B.
B
P*
A Db
Pu
D
Da
qA q* qB Q
FLEX-PRICE
In questo tipo di mercato sia prezzo che quantità sono determinati dall’offerta e dalla domanda. È
un mercato equo perché non c’è potere di mercato da parte di nessuna delle due parti.
Un cambiamento delle condizioni di domanda e offerta comporta un cambiamento del punto
d’equilibrio.
E
p*
p1
D
O q* Q O z1 Z(p)
WALRAS MARSHALL
P S P S
p*
pD
E E
pO D D
O q Q O qD qS Q
La sostanziale differenza tra i due modelli sta nel fatto che quello walrasiano si opera sul prezzo, in
quello marshalliano sulla quantità. Agire su quest’ultima è più difficoltoso e richiede più tempo, per
questo l’orizzonte temporale sul quale vengono effettuate le valutazioni non va trascurato.