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COMUNICATO STAMPA PATRIZIA TOIA, EURODEPUTATO DEL PARTITO DEMOCRATICO VICEPRESIDENTE DEL GRUPPO S&D LItalia in ritardo con

n lo sviluppo della banda larga: non si perda anche questa opportunit. Il decreto per lo sviluppo serva almeno a questo Milano, 4 ottobre 2011 Di malavoglia e con dispiacere dobbiamo ancora una volta prendere atto che lItalia ferma. Mente l'Europa procede speditamente sul tema della banda larga e sulla sua diffusione, lItalia ancora al palo - afferma Patrizia Toia, deputata europea del Partito Democratico e vicepresidente del gruppo S&D al Parlamento Europeo, ricordando che LEuropa discute di Digital Divide e, pur nella complessit delle posizioni attuali, si posta lambizioso obiettivo della diffusione delle tecnologie e della banda larga, che pu venire in aiuto ai cittadini nella risoluzione di tante problematiche quotidiane, tra cui la riduzione degli spostamenti in favore del telelavoro (che mira a comportare una riduzione delle emissioni e quindi va in aiuto alla lotta ai cambiamenti climatici, obiettivo della Strategia Europa 2020) e il programma per la salute digitale (ovvero tutte quelle procedure che possono essere risolte online). In Italia, purtroppo, lo sviluppo delleconomia digitale e delle infrastrutture che occorrono perch questo percorso si avvii, non risultano essere nellagenda del governo. questo lamaro quadro che emerge dalle ultime rilevazioni e ricerche. LItalia fortemente arretrata non solo nella diffusione della banda larga (strumento indispensabile per la connessione veloce alla rete), ma lo anche per quanto riguarda la diffusione della rete in generale ci sono ancora troppe zone con connessioni precarie e senza connessione, tra le quali anche alcune tra le aree economicamente pi sviluppate, come la Lombardia e questo, ovviamente, comporta un grave danno per le nostre aziende, che si trovano a competere partendo da uno stato di inferiorit rispetto a quelle delle altre regioni europee prosegue Toia. Il governo italiano, che purtroppo distratto dalle problematiche personali del premier, deve intervenire e rimettere mano allagenda delle priorit, investendo per far crescere questo Paese, renderlo moderno e collegato con il resto del mondo e per cui lo sviluppo della banda larga imprescindibile. Se si vuole far crescere il Paese, occorre infatti investire nella ricerca e nelle nuove tecnologie che consentano alle nostre imprese di essere al passo con i tempi, di comunicare in modo pi rapido con il resto del mondo, cos da poter reggere su un mercato fortemente competitivo come quello globalizzato. Poich adesso si parla di un decreto specifico per la crescita, sia questa loccasione per compiere qualche scelta efficace in questo ambito conclude Patrizia Toia.

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