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Milano, 16 giugno 2011. Banca Prossima.

Investire insieme nel bene comune Intervento di Corrado Passera CORRADO PASSERA: La nostra banca, tutte le banche che sono confluite nel Gruppo Intesa Sanpaolo, da sempre sono molto impegnate col mondo del non profit, col mondo del volontariato, col mondo dellimpresa sociale. A un certo punto abbiamo capito alla fine si dimostrata una mossa giusta - che per poter svolgere al meglio il suo ruolo, il terzo settore, limpresa sociale in particolare, aveva bisogno di uno strumento dedicato. Lenorme incremento di tutta una serie di bisogni, nuovi e vecchi, che spesso non vengono adeguatamente soddisfatti n dal settore privato n dai sistemi pubblici di welfare in crescente tensione per le ragioni che tutti sappiamo: denatalit, immigrazione, invecchiamento, necessitava infatti di un qualcosa che favorisse la nascita, lo sviluppo e il rafforzamento delle imprese sociali, perch queste ultime ricopriranno un ruolo sempre pi importante e gi oggi fondamentale nel rispondere a questi bisogni. Bisognava creare una banca dedicata che fosse in grado di parlare con le imprese sociali, che non necessariamente hanno la stessa dotazione di informazioni, di strumenti, di meccanismi delle imprese for profit. E una cosa diversa: bisogna parlare il loro linguaggio, bisogna saper collaborare con le associazioni di queste organizzazioni, bisogna guardare pi lontano, bisogna, come diceva Marco Morganti, intervenire in certi casi con meccanismi come il fondo di garanzia, che pi difficilmente si potrebbero configurare per le imprese for profit; bisogna poi avere dei sistemi di rating, di valutazione del tutto diversi. Quindi cera la necessit di creare uno strumento dedicato. Come stato possibile farlo lha detto Marco: con persone dedicate, con persone appassionate, con persone che credono fortemente in questi settori, non solo nellambito lavorativo, ma anche nella propria vita. Abbiamo avuto lappoggio totale, perch se non ci fossero stati i Presidenti, per primo Bazoli, i nostri Consigli, i nostri azionisti che hanno appoggiato lidea di mettere risorse importanti in unattivit bancaria sostenibile (ma certamente a redditivit indiretta e nellimmediato pi bassa di altre attivit), se non avessimo avuto tutto questo appoggio, non avremmo mai potuto farlo. Il fatto di lavorare con 40 mila organizzazioni del no profit una bella responsabilit certo, ma anche, e soprattutto, una bella soddisfazione. Banca Prossima il trascinatore, il promotore di questa attivit, e lo fa, non so se lavete colto da quello che diceva Marco, in tanti modi, perch non solo fa da catalizzatore di iniziative, finanzia nuove imprese sociali, rafforza quelle che ci sono: le aiuta anche a mettersi insieme, fa tutte quelle cose che caratterizzano una normale attivit bancaria. Ma Banca Prossima trova anche soluzioni a problemi gravi, strutturali

del mondo del terzo settore, per esempio impegnata direttamente nel fund raising per il supporto di molte iniziative, avendo di fatto creato e reso disponibili meccanismi di raccolta di fondi. Il fatto di aver creato uno strumento per cui i privati cittadini possono contribuire a fare credito al mondo del terzo settore, una invenzione che non cera, una invenzione che potenzialmente pu mettere lacceleratore al mondo del terzo settore. Il fatto di essersi inventata un meccanismo per anticipare i versamenti raccolti dal cinque per mille, risorse indirizzate al terzo settore ma che arrivavano con estrema lentezza. Oggi abbiamo il problema drammatico in tante parti dItalia del mancato o ritardato pagamento da parte della pubblica amministrazione di debiti di fornitura nei confronti delle imprese sociali. Per affrontare questo problema ci siamo inventati, o meglio si sono inventati, il salva stipendi. Questo per dire che questa una banca che fa bene il proprio mestiere. Lo fa in maniera sostenibile e la qualit del credito lo dimostra. Ma anche di pi: un motore di collaborazione con il mondo del terzo settore nella sua versione pi ampia, producendo soluzioni e sciogliendo problemi che questo settore ha un gran bisogno di vedere affrontati e risolti. Non c sufficiente attenzione da parte della politica e delle istituzioni per questo mondo, non c sufficiente programmazione, suddivisione di compiti, a livello anche delle amministrazioni locali, con e per il mondo del terzo settore. Ecco, noi cerchiamo di farci carico della questione, di rappresentare, di mettere insieme forze, idee, iniziative, perch, lo ripeto, nei prossimi anni il nostro welfare, nella sua accezione pi ampia, dipender tantissimo dalle imprese sociali. Il fatto che i nostri grandi azionisti entrino in questa banca la dimostrazione di due cose: sia che liniziativa funziona, sia che lintegrazione, la collaborazione, larmonia, lasciatemi dire, tra i nostri azionisti e la banca diventa un sempre pi un fatto concreto. Noi abbiamo sempre fatto le cose che accennava prima Marco, dal prestito donore agli studenti al finanziamento al terzo settore - -, sempre insieme alle fondazioni nostre azioniste. Il fatto che adesso siamo soci insieme in questo motore di aiuto al terzo settore, per noi, sia internamente che verso lesterno, una grande soddisfazione. Quindi la risposta alla domanda: Banca Prossima sar uno dei pezzi del gruppo che crescer di pi? Fa parte fortemente della missione della banca, del piano di impresa della banca, dellidentit della banca e, come diceva Marco, il gruppo di persone che la fanno vivere ogni giorno si rivelato un team molto affiatato e competente. DASCENZO: Le faccio unaltra breve domanda sul prossimo futuro. Il dottor Morganti, prima, ha annunciato che potrebbero arrivare questi 100 milioni dalla BEI, se tutto va bene. Ci sono indiscrezioni che questi 100 milioni potrebbero avere una controparte

che viene dal Gruppo, dicono le indiscrezioni. PASSERA: Cosa facciamo se arrivano questi 100 milioni? Ne mettiamo altri 100, e di innovazione sociale ne facciamo molta di pi e meglio. Sicuramente c questa attitudine, e da adesso in avanti decideremo insieme agli altri soci ovviamente. Un altro punto importante: noi siamo fieri, orgogliosi di essere stati i primi, di essere stati i pi impegnati in questo campo. Per veramente auspichiamo che di Banche Prossima ne nascano tante, perch il bisogno che c in tanti settori legati a necessit personali, umane, sociale, enorme. Quindi va benissimo: noi porteremo altri soci, li faremo crescere, e troveremo tutte le risorse che saranno necessarie a Banca Prossima, e ci auguriamo inoltre che ci siano altre iniziative di questo genere e di questa portata. La coesione sociale, ne accennava il Presidente Guzzetti, ma un po un fil rouge di tutti i discorsi che abbiamo fatto, non solo un fattore chiave nella promozione di giustizia sociale, ma anche un motore formidabile di crescita. Quando non c coesione, quando c paura del presente e del futuro, quando il welfare non funziona, quando i bisogni fondamentali della famiglia non vengono soddisfatti, il meccanismo di crescita si ferma. Quindi, Banca Prossima non soltanto una cosa bella, perch sostiene il volontariato e perch finanzia limpresa sociale. essa anche e soprattutto un acceleratore di uno dei motori fondamentali della crescita, di cui noi abbiamo assoluto bisogno, perch con questi livelli di crescita non creiamo occupazione. Lattitudine generale della societ nei confronti del futuro molto legata alla sua coesione sociale. Un welfare ben funzionante, il contributo del volontariato, la forze e lenergia delle comunit sono elementi non accessori ma strettamente funzionali per favorire quella maggiore crescita di cui abbiamo tutti bisogno.

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