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C'era un giardino molto bello. Il suo Signore ne era orgoglioso. Il pi bello degli alberi, e anche il pi caro al Signore, era un prezioso bamb. E lo stesso sapeva di essere l'albero prediletto del Signore. Il Signore un giorno con faccia seria si avvicin al bamb e disse: Caro bamb, io ho bisogno di te. Per il bamb sembrava venuto il giorno pi bello della sua vita e con gioia rispose: Eccomi, Signore! Prendimi e fa' di me quello che vuoi!. Caro bamb il Signore rispose ti devo tagliare, Tagliare? No! Signore. Vedi che sono il pi bello dei tuoi alberi e tu mi vuoi tagliare?. Caro bamb, se non ti posso tagliare non ho bisogno di te. Dopo un lungo silenzio l'albero disse: Se non ti posso servire senza essere tagliato, allora, tagliami. Ma il Signore gli rispose con la stessa faccia seria: Devo tagliare anche i tuoi rami e le tue foglie. No, Signore! Sai bene che la mia unica bellezza sono i rami e le foglie. Tagliami, ma non togliermi i rami e le foglie. Caro bamb, se non ti posso tagliare i rami e le foglie, non ho bisogno di te. Signore, disse il bamb a bassa voce prendi i miei rami e le mie foglie. Caro bamb io ti devo ancora dividere in due parti e devo strappare il tuo cuore!". Dopo un lungo silenzio il bamb si inclin davanti al Signore e disse: Tagliami e dividimi. Cos il Signore del giardino tagli il bamb, tir via i rami, strapp le sue foglie, lo divise in due parti e gli strapp il cuore. Poi lo prese e lo port dove acqua fresca da una sorgente sgorgava verso campi aridi. L il Signore pos il suo bamb e colleg un capo del tronco tagliato con la sorgente e incanal l'altro capo verso il campo. La sorgente cant un benvenuto e le chiare scintillanti acque si riversarono attraverso il corpo straziato del bamb verso il canale che correva sui campi inariditi che ne avevano tanto bisogno. Cos quello che era un magnifico bamb divent una grande benedizione in tutta la sua fragilit e umilt. Quando era ancora grande e bello egli cresceva solo per se stesso e gioiva per la propria bellezza, invece per mezzo della sua distruzione divent un canale che il Signore poteva usare per rendere il suo regno pi fruttuoso. (Da un racconto popolare cinese)
dono di s a beneficio dei fratelli e infine la morte in vita eterna. I cristiani sono chiamati ad amare come Dio ama. L'amore, per sua natura, non pu chiudersi in se stesso, ma deve rivolgersi agli altri. Le persone che ci stanno intorno o che incontriamo nella vita sono allora un altro dono prezioso. Se impariamo ad amare il prossimo e a prendere a cuore il bene dell'altro, offrendo il meglio di noi stessi e nello stesso tempo facendo tesoro di quanto di buono ci pu essere offerto ed insegnato, diventiamo davvero un dono l'uno per l'altro. Questo tratto particolarmente importante nel CVS, dove percorriamo insieme un cammino alla sequela del Signore Ges, facendoci carico ognuno delle fragilit dell'altro. Floriano Scioscia (GdA Buon Pastore)
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L'Assistenteinterrompeeccezionalmenteildialogocon ilSig.Rossi...
Teresa di G. B.) che fa parte della vostra felicit anche l'occuparvi di noi ancora quaggi alla maniera stessa di Dio, vale a dire esaudendo le nostre richieste. S. Paolo: Che cosa vuoi dunque da me? Sig. Rossi: Che mi spieghi perch Benedetto XVI ha promulgato lanno paolino. S. Paolo: Presto detto. Avendo gli storici fissato la data della mia nascita intorno all'anno 9, il papa ha voluto farmi il grande onore (immeritatissimo in verit) di celebrare, dopo il Grande Giubileo del 2000 per il bimillenario del Signore Ges, anche il piccolo giubileo del sottoscritto servo di Cristo Ges (Rm 1,1). Egli si propone non tanto, evidentemente, una riscoperta della mia persona quanto delle mie Lettere, che al di l di ogni mia previsione!
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sono diventate Parola di Dio alla pari dei quattro Vangeli e degli altri scritti nel Nuovo Testamento (solo a pensarci mi vengono i brividi). Per tu sai bene, sig. Rossi, che vi nella liturgia (e quindi nella catechesi) uno sbilanciamento a vantaggio dei Vangeli. Sig. Rossi: Cio? S. Paolo: Le mie lettere sono spesso proclamate nella Messa della domenica, ma, non essendo coordinate al Vangelo ed alla prima lettura, manca sempre il tempo ai predicatori di spiegarle. Ed io resto il grande sconosciuto! Mi permetti un guizzo di santo orgoglio, sig. Rossi? Non forse per questa impressionante assenza del mio messaggio nella formazione dei giovani e degli adulti cristiani che troppe volte si vive un cristianesimo incolore/inodore/insapore (e perci, inevitabilmente infelice!)? Si pu essere, infatti, felici quando, a motivo della scarsa conoscenza della mia teologia ci si accontenta di unadesione debole a Cristo
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e Cristo crocifisso (1Cor 2,2), non preoccupandosi di fare unesperienza battesimale forte, che generi una vita altrettanto forte? Sig. Rossi: Comincio a capire perch Benedetto XVI cos spesso cita il tuo slogan teologico Non sono pi io che vivo, Cristo che vive in me (Gal 2,20). Egli la sa davvero lunga: nel mondo doggi, caratterizzato dal pensiero debole, e quindi dalla fede debole, dalla morale debole e dalla testimonianza debole egli ci propone una cura ricostituente massiccia di paolinismo come lantidoto pi efficace, lunico capace di farci recuperare la
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seriet (e la felicit!) della vita cristiana Si tratta, in verit, di un confronto mozzafiato, perch noi non siamo della tua stessa tempra. 2) TUTTI AFFERRATI E FELICI! S. Paolo: Ma proprio per questo un braciere con la fiamma paolina arder per tutto lanno nella basilica romana a me intitolata. Da parte mia prometto di impegnarmi a fondo affinch un po del mio fuoco damore passi a voi. Sig. Rossi: E cosa ti auguri che accada a noi durante il tuo anno? S. Paolo: Che davvero anche per voi accada Ges Cristo. Che anche voi vi ritroviate con la vita felicemente spezzata da Lui in due parti, in un prima e in
un dopo completamente diversi. Sapete bene come io prima, Ges Cristo, Lo avversassi fieramente ritenendoLo (in buona fede, evidentemente) un nemico pericoloso di Mos e dei padri, e quindi da eliminare, ma poi Egli mi afferr (Fil 3,12) benignamente scaraventandomi gi dal cavallo delle mie sicurezze fondamentaliste conformandomi a S benedetto. Ora auguro a voi di fare la stessa esperienza: il vostro prima non , sintende, quello di averLo perseguitato, ma (forse peggio) quello di averLo sinora considerato importante, ma non il pi importante, e neppure tanto importante che senza di Lui nulla ha senso. Ebbene, con questanno paolino Ges Cristo in persona si sta ser-
vendo di Benedetto XVI per fare anche a voi il dono stupendo di una vita nuova nella quale a vostra volta vi percepite afferrati da Lui e perci irresistibilmente felici. 3) TUTTI PAOLO DEI NOSTRI TEMPI! Aggiungo ancora: se tu, sig. Rossi, cos come voi tutti del terzo millennio accetterete di buon grado e volentieri di prendere il testimone della staffetta cristiana dalle mie mani e 'vivrete alla S. Paolo', cio in folle corsa damore (io percorsi circa 17.000 Km a piedi o in barca sospinta dal vento!) non solo anche voi diventerete uomini di fuoco come me, e perci indistruttibilmente felici (Rm 8,35-39), ma anche diventerete, ciascuno a suo
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modo evidentemente, un Paolo dei vostri tempi. Sig. Rossi: Vale a dire? S. Paolo: Qualcuno che il suo fuoco interiore non lo trattiene per s, ma per amore lo appicca agli altri. Non si propose forse questo papa Montini quando scelse di chiamarsi Paolo VI? E non disse una volta Giovanni Paolo II di sentirsi costretto (come me!) a viaggiare per tutto il pianeta per infiammarlo di Ges Cristo (cfr. 1Cor 9,16)? Sta bene attento a quanto ti... minaccio in chiusura dintervista, sig. Rossi: se nessuno vivr cos il mio anno questo mondo in tempi brevissimi morir di freddo. Don Vittorio Borracci (Assistente Diocesano)
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CVS-TG
26 marzo Carmela Bono, mamma di Tonia Carella, stata una ricca testimone di gioia, di pace e di speranza. Il Signore l'ha recisa dal nostro terreno arso per piantarla nel Suo giardino eterno.
14 maggio Grazie, Signore, per i doni di ieri, di oggi e di domani. L'indimenticabile seminatrice di speranza Elvira Di Bari da lass collabora fattivamente al progetto di ristrutturazione della nostra sede. I suoi eredi, infatti, hanno voluto donarci una generosa offerta, molto opportuna per dare inizio ai lavori pi urgenti.
30 maggio Suor Giuditta Quatela (per gli amici Leila) dopo 10 anni di assenza da Bari stata per qualche giorno in famiglia per ringraziare il Signore del suo 25 di vita consacrata tra le Figlie di Madre Teresa di Calcutta. Noi civuessini siamo lieti della sua fedele amicizia cos profumata; continueremo ad affidarla al Cuore Immacolato di Maria, che la sua compagna di viaggio.
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6 giugno Grande evento nella nostra diocesi: don Armando Aufiero SOdC, con la partecipazione dell'Arcivescovo, del Sindaco ed altre autorit, ha presentato il libro Avanti con fiducia, sempre! Padre Mariano Magrassi: ricordi e memorie inedite di un testimone e profeta del nostro tempo, edizioni CVS. Chi desidera acquistarlo pu richiederlo in sede.
24 giugno E' stata oggi operata con buon successo la carissima Annalisa Caputo. L'intero CVS diocesano fa il tifo per la sua pronta e completa guarigione.
5 luglio Convoleranno a giuste nozze Massimo Macchia e Maria Antonietta Piperis, nella Parrocchia Concattedrale di Bitonto alle ore 10,30.
24 luglio Sorpresa! Domenico (Mimmo) Diliso e Carmen Donato si uniranno in matrimonio, nella Chiesa di S. Agostino in Modugno alle ore 11,00 Rosa Sinisi (Responsabile Diocesana)
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ICONA. Con questo termine si indicano le immagini sacre dipinte sul legno, che gli orientali venerano con particolare devozione. Avvolte di luce, imprigionano una scintilla del mistero divino. ... Con questo termine, ... oggi si usano chiamare anche quelle scene bibliche che ... racchiudono un importante messaggio di salvezza. Di queste icone, il primo capitolo degli Atti ne registra una di straordinario splendore, quando dice che gli apostoli, dopo l'ascensione, in attesa dello Spirito Santo salirono al piano superiore, dove abitavano. E con loro c'era anche Maria, la madre di Ges. E' l'ultima sequenza biblica in cui compare la Madonna. Ella si sottrae definitivamente alle luci della ribalta cos ... dal piano superiore. Quasi per indicarci i livelli spirituali su cui deve svolgersi l'esistenza di
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ogni cristiano. In verit tutta la vita di Maria si sviluppata, per cos dire, ad alta quota. Non che abbia disdegnato il domicilio della povera gente. Tutt'altro ... pur consapevole del suo sovrumano destino, non ha mai voluto vivere nei quartieri alti. Non si mai costruita piedistalli di gloria ... (ma) ci sono due punti strategici della vita di Maria che ci danno la conferma di come lei fosse inquilina abituale di quel piano superiore che lo Spirito Santo l'aveva chiamata ad abitare: l'altura del Magnificat e l'altare del Golgota. Da quell'altare ella spinge lo sguardo fino agli estremi confini dello spazio. Santa Maria, donna del piano superiore, tu la tua personale pentecoste l'avevi gi vissuta all'annuncio dell'angelo, quando lo Spirito
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At 1,12-14: la Chiesa della speranza! Santo scese su di te. Se, perci, ti fermasti nel cenacolo, fu solo per implorare su coloro che ti stavano intorno lo stesso dono che un giorno a Nazaret aveva arricchito la tua anima. Come deve fare la Chiesa, appunto. ...Donale la misura dei tempi lunghi, la logica dei giudizi complessivi, prestale la tua lungimiranza, falle guardare la storia dalle postazioni prospettiche del regno. Perch solo se sapr mettere l'occhio nelle feritoie pi alte della torre, da dove i panorami si allargano, potr divenire complice dello Spirito e rinnovare, cos, la faccia della
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terra. Santa Maria, donna del piano superiore, aiuta i pastori della Chiesa ... sollevali dal pianterreno dei codici ... fa' che non rimangano inflessibili guardiani delle rubriche ... intenerisci la loro mente perch sappiano superare la freddezza di un diritto senza carit, di un progetto senza passione, di un rito senza estro, di un logos senza sophia ... Invitali a salire in alto con te ... Affretteremo cos, come facesti tu, la Pentecoste sul mondo. Don Tonino Bello, Maria, donna dei nostri giorni
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L'Animatore di Gruppo
(I servizi del Consiglio diocesano 2) Intervista a Gina Cappiello, Animatrice di Gruppo (eletta nell'Assemblea del 25 novembre 2007) lare affinch le attivit siano svolte cos come programmato, in particolare la catechesi negli incontri dei GdA. Occorre a volte saper correggere, per aiutare a seguire il cammino nel modo migliore. Che cosa rappresenta per te il CVS? Una felice scoperta. Il Signore ci mette qualcuno davanti per far partire la nostra storia personale. Nel mio caso, conobbi Rosa Casalino, Capogruppo con un carisma speciale. Conosciuto il CVS tramite lei, me ne innamorai: inizialmente iscrissi mia madre come Volontaria
Il GdA S. Ciro
In che cosa consiste il servizio di Animatore? Un Animatore deve seguire i Gruppi che gli sono stati affidati in tutte le loro necessit. Deve assicurarsi che siano informati delle iniziative prese a livello diocesano e raccordarsi con i Capigruppi. Bisogna anche aiutare i Gruppi nelle operazioni di carattere pi burocratico. Qual la virt che un Animatore deve esercitare maggiormente? E' importante seguire i Gruppi con attenzione e vigi12
mentre io ero Sorella degli ammalati. Mi piacquero le catechesi e gli incontri. Andando avanti mi sono innamorata sempre pi del carisma e dei principi di Mons. Novarese: accettare ed offrire le proprie sofferenze al Signore per la conversione dei peccatori, i bisogni della Chiesa e per il Papa, secondo le richieste della Madonna a Lourdes e Fatima. L'accettazione ed il dono
Il GdA S. Pasquale
della sofferenza coinvolgono la volontariet, sono una vocazione a collaborare nel nostro piccolo con Cristo, che si immol e soffr per salvarci. Vuoi lanciare un messaggio ai civuessini di Bari-Bitonto? Vorrei che ogni civuessino sentisse sempre, nella sua azione, il senso di appartenenza all'Associazione e al proprio GdA, e che fosse profondamente convinto che la sua vocazione serve alla salvezza delle anime.
N.B. Essendo 16 i GdA della nostra Diocesi, collaborano nel ruolo di Animatori di Gruppo anche Angela Maria Fornarelli (GdA Maria SS. del Rosario, S. Cecilia, S. Maria del Monte Carmelo/1, S. Maria del Monte Carmelo/2 in Bari pi Immacolata in Modugno), Rosa Sinisi (GdA S. Antonio e S. Marco in Bari) e Chiara Iaccarini (GdA Santa Croce in Casamassima, S. Salvatore e Trasfigurazione in Bitritto, Ss. Medici in Bitonto e S. Maria Assunta in Palo del Colle).
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Giovani in ascolto
L'esperienza della catechesi liturgica1 settimanale del Settore Giovani Una volta alla settimana, noi giovani del CVS ci riuniamo presso la nostra sede, in via Brennero, per vivere un momento di preghiera insieme. un incontro molto atteso da noi ragazzi, non vediamo lora di rivederci: dopo esserci salutati calorosamente, ci scambiamo notizie sulla settimana trascorsa. Annalisa ci richiama allordine e ci invita a fare silenzio per raccoglierci in preghiera ed essere pronti ad accogliere la Parola del Signore. Dopo la lettura della Parola di Dio della Domenica
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successiva ed una breve e interessante spiegazione di Annalisa, segue la risonanza: ognuno di noi, liberamente, legge ad alta voce il brano che lha colpito di pi e lha fatto riflettere. Scegliamo poi la frase o la parola che materialmente portiamo con noi e su cui dobbiamo riflettere per tutta la settimana. Alla fine dellincontro, io personalmente scopro di non camminare pi da sola ma con il Signore Ges e tanti fratelli che mi vogliono bene. Luciana De Giosa (GdA S. Antonio)
Dicesi catechesi liturgica l'incontro nel quale una comunit ecclesiale settimanalmente si prepara insieme alla Messa della Domenica successiva (cfr. F. Cacucci, Mistagogia, una scelta pastorale.)
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lui). Anche la famiglia si era ammalata con lui, di tristezza, impotenza, sfiducia... paura di non sopportare un fardello cos pesante, dolore... senza respiro. Nessuno ci sapeva consigliare, devi rimboccarti le maniche e cercare la strada giusta, spesso anche i medici non sanno o conoscono poco le cure e i metodi pi adatti. Quindi toccato a me scoprire che c'era un centro dove Carlo avrebbe potuto recuperare, almeno in parte, alcune potenzialit; ma niente era facile e cos per tre anni ogni giorno l'ho accompagnato da Bari ad Andria, dove ha imparato a comunicare con il computer, dove il suo terrore si placato... dove ha imparato a mangiare da solo... dove ha fatto tanti piccoli progressi (o piccoli Miracoli). Il suo carattere si plasmato, diventato dolce, af15
fettuoso... e di pi... Carlo ti d la forza di combattere, sono i suoi occhi che te lo chiedono. Aiutarlo a superare le sofferenze psichiche e fisiche diventato un dovere, un atto d'amore, anche se non si riesce a eliminarle, ma almeno a limitarle. Se avessi chiuso gli occhi, se avessi rifiutato la sua sofferenza, il suo grido di dolore, ora tutta la famiglia sarebbe a pezzi, infelice e piena di dolore, forse si sarebbe disgregata. Invece Carlo diventato il cemento che ha unito e ha rafforzato le nostre fondamenta. Tutto questo non succes-
so per caso: prima non avevamo fede, eravamo molto lontani da Dio. Con Carlo, con la sofferenza c' stato l'avvicinamento, anzi sono convinta che Dio ci ha cercati... perch da quel momento tutto cambiato, non abbiamo pi sentito il dolore, lo sconforto, il peso, la disperazione. La sofferenza diventata pi lieve perch l'abbiamo condivisa facendola nostra, dividendola tra noi e pochi altri, anzi potrei dire che guarendo i nostri cuori e le nostre anime, Dio ha portato nella nostra famiglia la guarigione da altri mali peggiori quali la superficialit,
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l'egoismo, la cecit... i nostri occhi si sono aperti. Tutto quello che faccio per Carlo penso sia un dono a Dio. La cosa pi bella che ci sia capitata che noi siamo pieni di una gioia, una gioia che a volte penso sia proprio strana in una situazione non facile come la nostra e Carlo pieno di questa gioia, Carlo ha qualcosa di speciale, che ti porta a cambiare, lui ti legge dentro. Quello che porta ombra alla nostra gioia e alla nostra famiglia, sono gli altri... gli altri che non ci sono, che al massimo ti fanno una telefonata, che ci ammirano ma ci tengono lontani. Purtroppo i nostri ragazzi pieni di problemi hanno solo la famiglia e i momenti d'incontro e condivisione del C.V.S., che danno dignit e importanza ai nostri ragazzi, ne curano il lato spirituale, mettono a confronto le famiglie, ci portano momenti di allegria, di festa e di crescita spirituale e umana. Ma poi quando si torna alla normaIl Bamb - giugno 2008
lit quotidiana, i giorni, i mesi e gli anni passano senza che nessun coetaneo/a dei nostri ragazzi bussi alle nostre porte per invitarli a uscire, a mangiarsi un gelato insieme, a fare tutto quello che i giovani fanno insieme. Hanno sempre e solo la mamma (i padri poco), e pi passa il tempo e pi sono soli, siamo soli. Non possono avere quello che normale per gli altri, i nostri ragazzi crescono e noi invecchiamo. La nostra preoccupazione ora il domani che verr, il dopo di noi. Un mio pensiero, anzi un desiderio segreto, sarebbe di riuscire nel tempo in un progetto per il dopo di noi per i nostri ragazzi, far nascere una struttura residenziale gestita dallo spirito e dalla filosofia di vita del C.V.S. Marina Sedicina, madre di Carlo (Gruppo Attivo) La signora Marina concludeva la sua testimonianza con una bellissima citazione, che riportiamo alla pagina seguente.
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La madre speciale
Vi mai capitato di chiedervi come vengono scelte le madri di figli con problemi? In qualche maniera riesco a raffigurarmi Dio che d istruzioni agli angeli, che prendono nota in un registro gigantesco. Alla signora Armstrong diamo una figlia. Protettrice della mamma, Santa Cecilia Alla signora Ruth diamo due gemelli e per protettore San Gerardo. E' abituato alla scarsa religiosit. Finalmente passa un nome ad un angelo e sorride. A questa donna diamo un figlio con problemi. L'angelo curioso. Perch a questa donna, Dio? E' cos felice! Esattamente risponde Dio sorridendo. Potrei mai dare un figlio con problemi ad una donna che non conosce l'allegria? Sarebbe una cosa crudele. Ma ha la pazienza? chiede l'angelo. Non voglio che abbia pazienza, altrimenti affogher in un mare di autocommiserazione e pena. Una volta superati lo shock e il risentimento, di sicuro ce la far. Ma, Signore, penso che questa donna non creda nemmeno in te. Dio sorride: Non importa. Posso provvedere. Questa donna perfetta. E' dotata del giusto egoismo. L'angelo resta senza fiato: Egoismo? E' una virt? Dio annuisce: Se non sar capace di separarsi ogni tanto
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dal figlio non sopravviver mai. Si, ecco una donna cui dar la benedizione di un figlio meno che perfetto. Ancora non se ne rende conto, ma sar da invidiare. Non dar mai per certa una parola. Non considerer mai che un passo fatto da suo figlio sia un fatto comune. Quando il bambino dir "mamma" per la prima volta, lei sar testimone di un miracolo e ne sar consapevole. Quando descriver un albero o un tramonto al suo bambino cieco, lo vedr come poche persone sanno vedere le mie creazioni. Le consentir di vedere chiaramente le cose che vedo io: ignoranza, crudelt, pregiudizio, e le conceder di levarsi al di sopra di esse. Non sar mai sola. Io sar al suo fianco ogni minuto di ogni giorno della sua vita perch star facendo il mio lavoro infallibilmente come se fosse al mio fianco. E quale Santo protettore vuoi dare a questa mamma speciale?, chiede l'angelo, tenendo la penna sollevata a mezz'aria. Dio sorride: Baster uno specchio.
(La speranza un fiore di campo, libro scritto da Francesco Boni, pap di Andrea, affetto da una rarissima malattia.)
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Gli studenti della scuola artigianale della Cooperativa Ala di Riserva da quest'anno si vedono alla Sede del CVS, a Bari in Via Brennero 14/A, il luned mattina e il venerd mattina dalle ore 9,30 alle 12,00. Noi siamo i Soci studenti: Mino, Francesca, Raffaella, Giuseppe detto Pino, Franco, Mario, Lucia, Rosalba, Sebastiano, Gianni, Emanuele, Anna, Rosanna. Le collaboratrici sono: Angela Maria, Annalisa, Rosa Di Ciaula, Alessandra, Mariella, Rosanna, Gabriella, Maria, Luciana. Quando arriviamo, ci riuniamo e poi facciamo la preghiera. Ascoltiamo il Vangelo della Domenica. Dopo facciamo i lavoretti: il decoupage con la carta colorata e la sfoglia oro, che ap20
piccichiamo sugli oggetti, i vetri, i piatti, le palle di Natale, gli alberi di Natale. Poi mettiamo la carta riso per finire il lavoro. Poi facciamo anche le icone; prendiamo il legno e lo lisciamo con la carta vetrata. Si dice levigare. Poi prendiamo il colore marrone o nero e lo mettiamo sul legno. Dopo lo facciamo asciugare e ci mettiamo la colla. Sopra la colla, le immagini dei Santi, di Ges, la Trinit. Oppure le figurine di Natale. Abbiamo fatto anche l'argilla con Michele, le tegole, i crocifissi, le palline per il rosario. Oppure le pergamene con la carta o il presepe con la cartapesta. Abbiamo anche preparato i libri su cui metteremo le figurine di Natale. Il luned veniva AlessanIl Bamb - giugno 2008
uomini primitivi e ci hanno fatto vedere anche un filmato. Ecco cosa pensiamo della scuola artigianale. Gianni: Sono contento. Sebastiano: Mi piace, va bene. Rosalba: Visita a Terlizzi al forno per l'argilla Mi piace venire il dra e ci faceva musicotera- luned e il venerd. Lucia: pia, il battito delle mani e Mi piace perch sto impadei piedi per imparare il rit- rando tante cose. Mario: mo. Oppure gli esercizi di Per me una seconda famiascolto. Abbiamo imparato glia. Franco: Sono bravo a forte e piano, alto e basso. fare i lavoretti e non do fastiPoi facciamo storia dell'ar- dio a nessuno. Giuseppe: te con Annalisa. Abbiamo Mi piace venire a questa studiato i Primitivi, gli Egi- scuola perch mi incontro ziani e ora stiamo facendo i con gli amici e poi vorrei imGreci, con i balletti, i disegni parare e fare molte cose. e i lavoretti. Annalisa ci fa Raffaella: Sono contenta di vedere i libri con i disegni venire; ho trovato una mamdei Faraoni, le mummie, i ma che mi capisce e tanti amici. Francesca: Sono dolmen. Qualche volta siamo usci- contenta ma adesso sono ti. Una volta siamo andati a stanca perch arrivata l'ETerlizzi a vedere i forni dove state. Mino: Mi piace venisi fanno i vasi di argilla. Sia- re ma non voglio fare mo andati a Bari Vecchia silenzio. alla Basilica di S. Nicola. Una volta siamo andati all'Universit a vedere la Mostra sulle caverne degli
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Rosa Casalino
A MARIA DI VALLELUOGO Ci siamo incontrati, tanti cuori nuovi, immersi a poco a poco nella sofferenza. Adulti, nelle ore passate insieme ai ragazzi CVS. Fra conoscenze tutte rivolte verso Dio uniti in LUI, nel cammino continuo. Fra il verde degli alberi suggeriti da entusiasmi tesi a scoprire l'Amore. Guidati dallo spirito del Signore, nella speranza e gioia.
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Cari amici del CVS, in questo mondo, dove la sofferenza dei propri simili cade nel dimenticatoio, un gruppo di angeli opera per ridare ai pi sfortunati la certezza di ritrovare un sorriso perduto, una carezza sconosciuta, l'amore per la vita. Nel loro cuore la felicit per questi gesti d'amore li fa sentire tutti uguali agli alaltri e i confini si uniscono per gioire e cantare insieme l'amore per il Signore. A questi angeli, che dedicano e donano le loro vite con tanto amore ai meno fortunati, il Signore ha riservato lass nel cielo stellato un posto speciale, ove nostro Signore li abbraccer uno per volta, donando a tutti un sorriso d'amore. E il grazie di tutti cocoloro che soffrono si innalzer nel cielo in un canto d'amore e di felifelicit.
Caro Bamb, Dio ci cerca e si lascia cercare da noi, rispettoso della nostra capacit di amare. Chiede agli uomini di essere misteamato, ma senza imporlo. Chiede e non impone: questo un mistero di tenerezza. E' Lui che riempie la nostra vita, Lui che risponde alle nostre domande, che consola le nostre angosce. teneNoi abbiamo bisogno di tenerezza, come Dio ha bisogno di tenerezza. naLa tenerezza il misterioso atteggiamento di un Dio che si na sconde affinch lo cerchiamo, ma ci lascia liberi di amare, non amare, di sbagliare e di condividere quel mistero di Amore, Libert, Tenerezza. In noi si rivela in tutta la sua potenza il bisogno, la tenerezza, la vicinanza di Dio. Angela D'Ambrosio (Capogruppo GdA Buon Pastore)
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ASSOCIAZIONE CENTRO VOLONTARI DELLA SOFFERENZA DIOCESI DI BARIBITONTO ONLUS Il codice fiscale dell'Associazione : 93071810720
GRAZIE!!!!
P.S.: nel caso tu non fossi tenuto alla dichiarazione mediante modello 730 o Unico, perch avente solo redditi da lavoro dipendente o da pensione, puoi ugualmente destinare il 5 per mille al CVS Bari-Bitonto compilando il modello CUD e spedendolo a chi di dovere. Se sei furbo ti fai aiutare dal tuo animatore.
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Bambini e Adolescenti Coppie (don Vittorio) Giovani e Gruppo Attivo Adulti e Giovani
Giovanni Paolo II in persona ci invita agli Esercizi Spirituali 2008
Non abbiate paura di dare il vostro tempo a Cristo! Il tempo donato a Cristo non mai tempo perduto, ma piuttosto tempo guadagnato per l'umanizzazione profonda dei nostri rapporti e della nostra vita. (Dies Domini, 7)
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Sommario
Alla riscoperta dei doni ricevuti.............................................................3 Un anno paolino: che fortuna per noi!................................................4 CVS-TG....................................................................................................8 Maria, donna del piano superiore........................................................10 L'Animatore di Gruppo.........................................................................12 Giovani in ascolto..................................................................................14
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