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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
domenica 9 ottobre 2011

Unicuique suum
Anno CLI n. 233 (45.878)
.

Citt del Vaticano

LOnu invita il Cnt a non compiere rappresaglie nei confronti dei civili

Scontro finale a Sirte


Si combatte strada per strada in una delle ultime roccaforti di Gheddafi
TRIPOLI, 8. In Libia violenti combattimenti sono in corso a Sirte, citt natale di Muammar Gheddafi e roccaforte dei combattenti a lui fedeli, dove le forze del Consiglio nazionale di transizione stanno tentando quella che definiscono loffensiva finale, incontrando per una dura resistenza. Secondo il colonnello Ahmed El Obeidi, uno dei comandanti citato dalla rete televisiva Al Jazeera, lesercito del Governo provvisorio sta avanzando su Sirte da pi direzioni. Fonti mediche parlano di almeno 12 combattenti del Cnt uccisi e 125 feriti. Secondo Ahmed Mohammed Abu Oud, che gestisce un ospedale da campo alle porte di Sirte, quattro ambulanze sono state colpite e almeno due guidatori feriti. Migliaia di civili hanno lasciato nelle scorse settimane e cercano tuttora di lasciare Sirte, dove le forze del Cnt, scrive il sito della Bbc, stanno combattendo strada per strada e hanno raggiunto nelle ultime ore il centro conferenze Ouagadougou, dove Gheddafi un tempo riceveva i leader mondiali e dove sono asserragliati molti dei combattenti a lui fedeli. Colonne di fumo si alzano dalla citt trecentosessanta chilometri a est di Tripoli mentre le due parti si scambiano colpi di cannone dai carri armati, mortaio e razzi e i caccia della Nato continuano a compiere raid mirati. Secondo linviato della Bbc a Sirte, Jonathan Head, la nuova Libia incapace di pensare al proprio futuro fino a quando non cadr Sirte, verso la quale c stata una convergenza di forze da Misurata, a ovest, e da Bengasi, a est. Intanto, le Nazioni Unite hanno ammonito ieri che non devono essere compiute rappresaglie contro gli abitanti di Sirte nel momento in cui cadr in mano alle forze del Consiglio nazionale di transizione. La rivoluzione libica fondata sulla richiesta di diritti umani e dignit, ha affermato, in un comunicato, il rappresentante speciale dellOnu per la ricostruzione Ian Martin. Faccio appello a tutti ha aggiunto perch rispettino le disposizioni del Cnt, che non ci dovranno essere rappresaglie, neppure contro coloro che si sono macchiati di crimini di guerra e altre gravi violazioni, i quali dovranno essere imprigionati e processati. Martin aggiunge poi che il messaggio deve arrivare a coloro che sono ora nel pieno della battaglia. Entrambe le parti in guerra si accusano di causare perdite civili. Alcuni dei fuggitivi hanno detto di essere dispiaciuti del rovesciamento di Gheddafi, che aveva trasformato Sirte da un villaggio di pescatori a una florida citt di centomila abitanti. Le forze del Cnt che da giorni registrano una forte resistenza a Bani Walid hanno lanciato ieri una nuova mediazione per entrare nella citt tra le ultime roccaforti di Gheddafi, preannunciando in caso di fallimento delliniziativa un nuovo assalto. Lo riferiscono i comandanti del Cnt. Abbiamo chiesto un incontro con le componenti tribali della citt. Abbiamo inviato una delegazione per tentare una mediazione che consenta di entrare a Bani Walid senza ulteriori combattimenti. Se non ci sar una risposta, entro un paio di giorni, non avremo altra scelta che attaccare, ha riferito Omar Fifao, uno dei comandanti del Cnt che si trova con i suoi uomini a quaranta chilometri dalla citt.

Benedetto XVI a Lamezia Terme e Serra San Bruno

Fitch declassa il rating di Italia e Spagna

LEuropa piegata dal debito

La sede della Banca centrale di Francoforte (Reuters)

BRUXELLES, 8. La scure del rating si abbatte su unEuropa sempre pi piegata dalla crisi del debito. Fitch ha declassato ieri i rating di due Paesi europei: Italia e Spagna. La decisione riflette anche le difficolt dello scenario attuale, con la Grecia che secondo il Fondo monetario internazionale (Fmi) deve ancora risolvere problemi importanti. Il rating italiano stato tagliato di un gradino da AA meno ad A pi. Per la prima volta negli ultimi tre anni loutlook stato abbassato da stabile a negativo. Un trattamento molto simile Fitch lo ha riservato alla Spagna, declassata di due gradini con un taglio dalla AA pi alla AA meno, e al Portogallo, che ha ottenuto la conferma del Rating Watch, ovvero la possibilit di un abbassamento del rating entro novanta giorni. Per quanto riguarda lItalia, Fitch apprezza limpegno dimostrato dal Governo con il varo della manovra supplementare, ma come si legge nella nota dellagenzia un quadro macroeconomico pi debole e un potenziale rallentamento potrebbero compromettere gli obiettivi di bilancio per il 2013. Per di pi, liniziale risposta esitante del Governo italiano allallargarsi del contagio prosegue il comunicato ha eroso la fiducia del mercato nella capacit di riuscire a traghettare lItalia attraverso la crisi delleuro. Il riferimento ovviamente allattacco della speculazione sui titoli italiani che questestate ha costretto la Banca centrale europea (Bce) a comprare Btp per frenare la corsa record dello spread. Secondo Palazzo Chigi, la scelta operata da Fitch era gi annunciata e si differenzia dagli altri giudizi di rating. Le valutazioni recita una nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri italiano sono soprattutto il riflesso del clima dincertezza che attraversa leurozona. Ma a suonare lallarme stato anche il governatore della Banca dItalia, Mario Draghi. Secondo il futuro presidente della Bce, per uscire dalla stagnazione lItalia deve puntare su misure strutturali e soprattutto includere i giovani e il loro patrimonio di innovazione, co-

noscenza ed entusiasmo mettendo mano alla segmentazione del mercato del lavoro che distingue fra protetti e non protetti privilegiando i pi anziani. Intanto, resta alta lallerta sui conti greci. La missione della troika internazionale si avvia alla conclusione, ma secondo il Fondo monetario internazionale persistono alcu-

ni problemi importanti da discutere bench siano stati fatti buoni progressi. Il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos, che ieri ha incontrato lomologo tedesco Philipp Rsler, ha dichiarato con ottimismo che la crisi globale pu essere anche una opportunit per riformare il sistema economico del Paese ellenico.

Migliaia di profughi si riversano oltre le frontiere meridionali

Fuga dalle regioni sudanesi in fiamme


KHARTOUM, 8. Si acuisce la crisi alle frontiere meridionali sudanesi, tornate teatro di violenze dopo la secessione del Sud Sudan, dichiaratosi formalmente indipendente lo scorso 9 luglio. In particolare, migliaia di civili sono in fuga dallo Stato sudanese del Nilo Azzurro, lacerato dai combattimenti, e le Nazioni Unite hanno aperto un nuovo campo per accoglierli nella confinante Etiopia. Secondo quanto reso noto dallalto commissariato dellOnu per i rifugiati (Unhcr) negli ultimi mesi sono arrivate in Etiopia e in Sud Sudan pi di 27.500 persone scappate dal Nilo Azzurro, dove dallinizio di settembre infuriano i combattimenti fra le truppe governative e i ribelli locali, considerati vicini allex Esercito di liberazione del popolo sudanese, oggi trasformato in movimento politico, e al Governo in Sud Sudan. Un portavoce dellUnhcr, Adrian Edwards, ha reso noto che i primi 533 profughi sono stati accolti nel nuovo campo, situato nella localit etiopica di Tongo e che pu ricevere fino a 3.000 persone. Il campo di Tongo stato allestito dopo che quello di Sherkole ha raggiunto marted scorso la sua capacit limite di 8.700 profughi. Scontri armati tra forze governative di Khartoum e gruppi ribelli sono in atto da giugno anche nellaltro Stato sudanese del Kordofan meridionale. Al tempo stesso, resta irrisolta la questione dellAbyei, la regione petrolifera tuttora contesa tra il Governo di Khartoum e quello sudsudanese di Juba. Il Sudan non ha rispettato il termine concordato con il Sud Sudan, in negoziati condotti con la mediazione dellUnione africana, per ritirare dallAbyei entro lo scorso 30 settembre le proprie truppe che avevano occupato la regione in estate. Quello dellAbyei e pi in generale della divisione delle risorse petrolifere il principale nodo lasciato irrisolto nei sei anni e mezzo trascorsi dallaccordo di pace del 9 gennaio 2005, che pose fine allultraventennale conflitto civile sudanese, uno dei pi annosi e cruenti nella tormentata storia africana, e che spian la strada allindipendenza del Sud Sudan. Nonostante il persistere delle tensioni, i Governi di Khartoum e di Juba hanno concordato di istituire dieci posti di frontiera tra i rispettivi territori. In un incontro con la stampa tenuto questa settimana, il ministro sudanese della Difesa, Abdel Rahim Mohamed Hussein, ha comunicato che stato formato un comitato composto da esponenti di Sudan, Sud Sudan ed Etiopia che avr il compito di monitorare lo svolgimento delle operazioni ai valichi di confine. Il ministro ha aggiunto che la sorveglianza dei valichi sar affidata a trecento militari.

ormai tutto pronto a Lamezia Terme e a Serra San Bruno per accogliere Benedetto XVI, che vi si reca in visita pastorale domenica 9 ottobre. Il Papa incontra una Chiesa attenta alla formazione spirituale dei propri fedeli, ma anche pronta a scendere in campo nella lotta contro la disoccupazione e a contrastare con coraggio la prepotenza della criminalit organizzata. Il Pontefice atteso alle 9.15 allaeroporto di Lamezia Terme. Lincontro con la popolazione avviene nella zona ex-Sir dove presiede la celebrazione della messa. Al termine, nellepiscopio pranza con i vescovi della regione. Nel pomeriggio raggiunger in elicottero Serra San Bruno, la seconda tappa della visita. Nel piazzale Santo Stefano, antistante la pi antica certosa dItalia verr accolto dallarcivescovo di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone, dalle autorit e dai fedeli. Nella chiesa del monastero, accolto dal priore, presieder i vespri. Incontrer poi la comunit monastica riunita nel refettorio e, prima di lasciare la certosa, visiter una cella e linfermeria. In elicottero raggiunger poi Lamezia Terme, da dove verso le 20 ripartir per Roma. C attesa per le parole del Papa, come ha scritto il vescovo lametino

Luigi Antonio Cantafora nella lettera pastorale dedicata alla visita. La sua parola sottolinea il presule ci scuoter, ci inviter a riprendere in mano la vita, a non lasciarci andare alla rassegnazione di giorni uguali, di gesti ripetuti come chi non ha speranza. Noi gli chiederemo di essere portati nel suo cuore di padre: tante sono, infatti, le situazioni che ci opprimono e ci scoraggiano.
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NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha nominato lEminentissimo Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Suo Inviato Speciale alla celebrazione per il centenario della Cattedrale di Yangon (Myanmar), prevista per l8 dicembre 2011. Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Sonsonate (El Salvador), presentata da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Jos Adolfo Mojica Morales, in conformit al can. 401 1 del Codice di Diritto Canonico, e ha nominato Amministratore Apostolico ad nutum Sanctae Sedis della medesima Diocesi Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Fabio Reynaldo Colindres Abarca, Ordinario Militare per El Salvador.

Dagli anni del liceo alle persecuzioni delle leggi razziali

Eugenio Pacelli e lamico ebreo

Nomina di Vescovo Ausiliare


D allArchivio Segreto Vaticano una lettera inedita del 1939, a firma del cardinale segretario di Stato, getta nuova luce sullamicizia fra lebreo Guido Mendes ed Eugenio Pacelli (il secondo da destra della seconda fila, nella foto della classe del liceo Visconti che frequentarono assieme). Nellanniversario della morte di Pio XII (9 0ttobre 1958), pubblichiamo anche leditoriale che allindomani gli dedic padre Wenger su La Croix.
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Appelli di cristiani e di musulmani per salvare Asia Bibi

Il Pakistan diviso dalla legge sulla blasfemia


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Il Santo Padre ha nominato Vescovo Ausiliare della Diocesi di Warszawa-Praga (Polonia) il Reverendo Canonico Marek Solarczyk, del clero della medesima Diocesi, finora Parroco della Cattedrale, assegnandogli la sede titolare di Hlar.

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LOSSERVATORE ROMANO
A settembre aumenta pi del previsto il numero dei nuovi posti di lavoro

domenica 9 ottobre 2011

Sfida tra le destre liberale ed euroscettica

Washington attende il rilancio


Ma il tasso di disoccupazione resta fisso al nove per cento
WASHINGTON, 8. Timidi segnali di ripresa per leconomia americana, che a settembre riuscita a creare pi posti di lavoro del previsto: 103.000. Ci nonostante, il tasso di disoccupazione resta inchiodato al 9,1 per cento. Il piano per la ripresa, con cui il presidente Obama spera di rilanciare in maniera decisa economia e occupazione, non ancora passato al Congresso, bloccato a causa della battaglia elettorale tra repubblicani e democratici. E il fatto che la forza lavoro aumenti lo stesso pi delle attese fa ben sperare gli analisti. Anche se la ripresa rimane fragile ed esposta alle turbolenze finanziarie che arrivano dallEuropa, come ha ammesso Obama stesso. Secondo i dati del dipartimento del Lavoro statunitense, in particolare, sono stati 60.000 in pi del previsto i posti creati il mese scorso. E unaltra buona notizia viene dal fatto che stato rivisto al rialzo anche il dato di agosto, che ora indica 57.000 posti di lavoro in pi. Si tratta di cifre che in qualche modo allentano i timori sulla ripresa della principale economia mondiale. Anche se come ricordano il presidente Obama e il segretario al Tesoro, Timothy Geithner il rischio di una ricaduta nella recessione sempre dietro langolo. Anche per lincertezza generata dalla situazione delleurozona, colpita dalla grave crisi del debito.

Elezioni legislative in Polonia


di FRANCESCO CITTERICH Nel pieno del semestre di presidenza di turno dellUnione europea, la Polonia si reca domenica 9 al voto per le legislative. Oltre trenta milioni di polacchi sono chiamati alle urne per il rinnovo del Parlamento, composto dalla Camera bassa (Sejm, 460 deputati) e dal Senato (Senat, con 100 rappresentanti). I candidati sono 7.035, di cui 3.063 donne. Secondo gli ultimi sondaggi, il confronto sar tra le due destre, quella liberale ed europeista di Piattaforma civica (Po, data attorno al 35 per cento dei consensi), di cui sono esponenti il presidente della Repubblica, Bronisaw Komorowski, e lattuale premier, Donald Tusk, e lo schieramento ultraconservatore, euroscettico e nazionalista di Giustizia e ordine (Pis, allopposizione), che sarebbe sostenuto dal 28 per cento dellelettorato. Pis capeggiata dallex primo ministro, Jarosaw Kaczisky, fratello gemello del presidente della Repubblica, Lech Kaczisky, vittima di un incidente aereo a Smolensk, in Russia, nellaprile dello scorso anno. Una sciagura che ha provocato la morte dei vertici istituzionali del Paese. Assieme a Po e Pis, sono altri tre i partiti che dovrebbero superare la soglia di sbarramento del 5 per cento delle preferenze per entrare in Parlamento. Si tratta dellAlleanza della sinistra democratica (Sld, di Grzegorz Napieralski), il pi vasto schieramento di sinistra polacco nato dalle ceneri dellex Partito comunista dei lavoratori; il Partito popolare (Psl, centrista, del vicepremier, Waldemar Pawlak), che ha la sua base nelle zone rurali del Paese, e il Movimento del supporto (Rp, di Janusz Palikot), nato dalla rottura con Piattaforma civica. Sld accreditata del 9 per cento, Rp dell9,2 e Psl dell8,7 per cento dei voti. Per la stampa locale, sui 460 seggi della Sejm il Po ne potrebbe guadagnare 202, il Pis 149, Rp quarantatr, Sld trentasette e Psl ventisette. Due seggi sono per legge riservati ai rappresentanti della minoranza tedesca. Alle legislative di quattro anni fa, Piattaforma civica ottenne il 41,51 delle preferenze, seguita da Diritto e giustizia con il 32,11 per cento, Alleanza della sinistra democratica 13,5 per cento e Partito popolare con l8,91 per cento. In Polonia il potere legislativo esercitato dal Parlamento bicamerale, mentre quello esecutivo esercitato dal premier e dal Consiglio dei ministri, nominati dal presidente della Repubblica. In base al nuovo codice elettorale, entrato in vigore il primo agosto scorso, ci saranno alcuni cambiamenti. Per la prima volta, i portatori di handicap potranno votare per posta. E lo stesso potranno fare i 10 milioni di polacchi allestero. Ma la maggiore novit riguarda i seggi uninominali nella votazione per il Senato (100 senatori eletti in 100 collegi), dove non prevista la soglia di sbarramento al 5 per cento. Gli osservatori ritengono che Piattaforma civica possa ottenere la maggioranza relativa delle preferenze, soprattutto perch negli ultimi quattro anni sotto il Governo Tusk la Polonia ha avuto una significativa crescita economica e ha visto aumentare il proprio prestigio sulla scena europea, specie dopo lelezione di Jerzy Buzek alla presidenza del Parlamento Ue. Per gli analisti, la Polonia il settimo Paese europeo per grandezza e il pi grande fra i dieci che dal primo maggio del 2004 sono entrati a far parte della Ue lunico tra i Ventisette che ha attraversato in maniera indenne la crisi economica, anche grazie alle sue politiche di rigore e allapprovazione di un piano anticrisi. Dal 2007, leconomia polacca ha conseguito una crescita media del 4,4 per cento (pi 1,7 per cento lincremento del pil), con buone prospettive per il futuro. Anche se la disoccupazione rimane alta, il Governo ritiene infatti plausibile un incremento del 4 per cento sia questanno che nel 2012. La prevista affermazione del Po rappresenterebbe una novit di rilievo nella storia della Polonia: dopo la svolta democratica del 1989 nessun partito, infatti, riuscito finora a essere confermato al Governo per una seconda legislatura. Prima del voto, Po governava con lappoggio del Psl. Gli ultimi sondaggi indicano, per, che lattuale coalizione non ha i numeri per una nuova maggioranza. In alcuni ambienti stata pi volte ventilata lipotesi di una alleanza governativa tripartitica, definita subito deleteria dagli analisti perch ostacolerebbe il processo decisionale dellEsecutivo e, di conseguenza, lo sviluppo dei previsti piani di riforme. Oltre alleconomia, il Governo di Varsavia ha ottenuto significativi risultati anche in politica estera, riuscendo nel difficile compito di intensificare le relazioni diplomatiche con la Germania e allo stesso tempo portare avanti un politica di disgelo con la Russia. Durante la campagna elettorale, Tusk e Kaczisky si sono rivolti soprattutto ai giovani e agli indecisi, il cui voto potrebbe risultare decisivo per la supremazia di un partito rispetto allaltro. Esponente di una destra moderata e liberale, Tusk ritiene che la Polonia debba fare da ponte tra lUe e i Paesi oltre i confini orientali, auspicando una ulteriore apertura del Paese allEuropa e una crescita economica basata su innovazione e conoscenza. Kaczisky, che punta a rafforzare il ruolo dello Stato, ma la cui posizione euroscettica preoccupa non poco le istituzioni europee di Bruxelles, ha invece garantito una politica in cui i frutti dello sviluppo economico siano anche a vantaggio della popolazione meno abbiente e delle regioni economicamente pi deboli.

Un ufficio di collocamento a Southfield, nel Michigan (LaPresse/Ap)

Nel dettaglio, secondo i dati del dipartimento del lavoro, nel settore privato a settembre sono stati creati 137.000 posti di lavoro, mentre nel settore pubblico sono stati bruciati 34.000 posti e nelle fabbriche si registrato un calo di 13.000 posizioni, la flessione pi pesante da agosto 2010. Il comparto dei servizi ha invece conosciuto un incremento di 85.000 posti.

Nonostante si tratti di numeri che consegnano un quadro fatto di luci e ombre, ieri le Borse sembrano aver accolto con ottimismo questa piccola scossa dellaumento dei posti di lavoro negli Stati Uniti. Quelle europee hanno archiviato la seduta in moderato rialzo, con Madrid e Milano uniche piazze a registrare progressi superiori al punto percentuale. Andamento in timido rialzo anche per Wall Street. Nei giorni scor-

si Obama ha puntato il dito contro la Cina, rimproverandola di manipolare lo yuan e di fare giochetti con il sistema di scambi commerciali che penalizzano gli altri Paesi. Ma per linquilino della Casa Bianca anche la crisi europea pu danneggiare leconomia a stelle e strisce. Anche il vice presidente, Joe Biden, ha paventato il rischio di un contagio internazionale.

Dublino pronta a interrompere il programma di salvataggio


DUBLINO, 8. Buone notizie per lIrlanda, che a breve potrebbe essere il primo dei tre Paesi dellEurozona che hanno ricevuto aiuti internazionali a interrompere il programma di salvataggio. Ne convinto il primo ministro irlandese (taoiseach), Enda Kenny, che ha ricordato come il Governo di Dublino abbia compiuto notevoli progressi nel taglio al suo debito e sul fronte del deficit. La mossa rilevano gli analisti economici internazionali permetterebbe allIrlanda di tornare sui mercati obbligazionari. Per il 2001, ha aggiunto Kenny, Dublino si aspetta di ottenere un obiettivo di disavanzo di bilancio migliore del 10,6 per cento del prodotto interno lordo, un requisito per lerogazione del contributo internazionale di 67,5 miliardi deciso nel 2010. Il Governo irlandese prevede di raggiungere entro il 2015 lobiettivo di deficit del 3 per cento.

Francia e Germania divise sulluso del fondo salva-Stati

Manca lintesa sulle banche Ue


Si discutono le modalit di ricapitalizzazione
PARIGI, 8. La Francia e la Germania sono divise sullutilizzo del fondo salva-Stati. Lo ha reso noto il quotidiano economico tedesco Handelsblatt, secondo il quale i contrasti non sono stati risolti a due giorni dalla visita del presidente Nicolas Sarkozy a Berlino per incontrare il cancelliere tedesco, Angela Merkel. I punti su cui lintesa non sarebbe stata raggiunta sono fondamentalmente due. Parigi vuole che il fondo abbia un potere illimitato di acquistare i bond dei Paesi in difficolt, come la Grecia, mentre Berlino intende stabilire un tetto. Inoltre non c accordo sugli aiuti alle banche. Parigi pretende che il fondo intervenga per ricapitalizzare gli istituti pi esposti, mentre Berlino vuole che le banche comincino a mettersi i soldi in tasca e a contribuire alla ricapitalizzazione. Il primo passo ha detto ieri Merkel che le banche diano avvio alla propria ricapitalizzazione. La Germania intende stabilire certe condizioni per laccesso ai fondi di salvataggio, a partire da quella secondo cui il fondo dovrebbe intervenire solo nel caso in cui un istituto fosse sullorlo della bancarotta e mettesse in pericolo lesistenza stessa delleuro. In una nota, ieri sera, il Ministero delle Finanze francese ha negato che vi siano contrasti tra Parigi e Berlino.

Riconoscimento al senatore Emilio Colombo


LOSANNA, 8. La Fondation Jean Monnet pour lEurope ha conferito ieri al senatore a vita della Repubblica italiana, Emilio Colombo, e a Javier Solana, gi Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza comune, la medaglia doro per i particolari meriti avuti nella nascita della Comunit economica europea e per lo sviluppo dellUnione europea. Presente alla cerimonia il presidente della Commissione Ue, Jos Manuel Duro Barroso. Leuro ha detto Colombo ha rappresentato una straordinaria risposta alla predisposizione di un terreno comune nelle politiche monetarie e alla costruzione di uneconomia integrata. Ci non ha impedito, ha rilevato, che lEuropa vivesse soprattutto la dimensione di grande mercato nel quale leconomia, arbitrata dallautorit monetaria, ha rivelato inevitabili debolezze in un mondo dominato dalle potenze globali della finanza.

Appello di Parigi a Mosca sulla Georgia


TBILISI, 8. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, in visita a Tbilisi ultima tappa della sua missione nel Caucaso che lo ha visto recarsi anche in Armenia e in Azerbaigian ha lanciato un forte appello alla Russia affinch cessino le minacce, le intimidazioni contro la Georgia. La Francia considera la Russia unamica, un partner strategico. Tuttavia, ha aggiunto, per ripristinare la fiducia devono cessare le minacce, le intimidazioni e i tentativi di destabilizzazione che sono inaccettabili. Il capo dellEliseo ha poi sottolineando che la Georgia deve potersi sentire libera di aspirare a una futura adesione alla Nato e allUnione europea. Possiamo mettere fine a una guerra velocemente, ma questo non significa instaurare una pace duratura e autentica, ha spiegato Sarkozy, la cui mediazione (allepoca era presidente di turno dellUe) contribu a far cessare le ostilit tra Mosca e Tbilisi. Il capo di Stato francese ha invitato, infine, le due parti a intraprendere il cammino della pazienza e dialogo.

Il cancelliere tedesco (Reuters)

La Banca dInghilterra e la gravit della crisi attuale


LONDRA, 8. Il governatore della Banca dInghilterra (Boe), Mervyn King, ha ventilato ieri lipotesi che la crisi economica attuale sia peggiore di quella esplosa negli anni Trenta. Una tempesta perfetta, sia per il mondo che per la Gran Bretagna. Che dopo un round extra di quantitative easing altri 75 miliardi di sterline pompati dalla Boe nelleconomia ha visto arrivare il downgrade dellagenzia di rating Moodys su dodici istituzioni finanziarie, tra cui le semi nazionalizzate Lloyds Tsb e Rbs. Lagenzia di rating, a ogni modo, ha sottolineato che la sua decisione non riflette un deterioramento nella situazione del sistema bancario. Si tratta di una normalizzazione, ha detto un portavoce dellAssociazione delle Building Societies, societ di mutuo soccorso trasformatesi nel tempo in una sorta di cooperative bancarie. Secondo il Cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, la vera ragione di questo downgrade va cercata nello sforzo del Governo per mettere in sicurezza le banche e far s che in futuro i contribuenti non debbano svenarsi per salvarle. Ecco perch le agenzie di rating e altri chiedono a queste banche di dimostrare che possono pagare i loro conti, ha detto Osborne. Il Cancelliere, a ogni modo, ha sottolineato che le banche britanniche sono ben capitalizzate e soffrono degli stessi problemi di alcune istituzioni finanziarie delleurozona. I dubbi per restano. Soprattutto perch la ripresa stenta. Da aprile a giugno, la Gran Bretagna cresciuta infatti dello 0,1 per cento. LOns, lIstat britannico, ha poi reso noto che la recessione stata ancora pi severa di quanto rilevato in precedenza: la Gran Bretagna tra il 2008 e il 2009 ha visto la sua economia contrarsi del 7,1 per cento. Peggio rileva lAnsa ha fatto solo il Giappone.

Accordo in Belgio sulle riforme istituzionali


BRUXELLES, 8. Dopo due mesi di aspre divergenze e di negoziato, otto partiti belgi hanno raggiunto oggi un accordo che apre la strada al nuovo Governo. Lintesa su un pacchetto globale di riforme istituzionali raggiunta dopo un lungo incontro senza i separatisti fiamminghi sar presentata ufficialmente marted prossimo in Parlamento. Il Belgio guidato da un Governo per gli Affari correnti da oltre un anno e mezzo e ha stabilito il poco invidiabile record mondiale per la durata di una crisi.

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domenica 9 ottobre 2011

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Medvedev preme sul Governo di Damasco per le riforme

Monito russo alla Siria


Uccisi sette civili negli scontri a Douma e a Homs
MOSCA, 8. Riforme subito o dimissioni. Il monito arriva da Mosca ed molto chiaro: il Governo siriano deve porre fine alle violenze. Il presidente russo, Dmitri Medvedev, ha avvertito ieri che la Russia vuole non meno di altri Paesi che la Siria metta fine agli scontri e lanci le necessarie riforme. Tuttavia, se la leadership siriana non in grado di condurre le riforme ha aggiunto Medvedev allora deve andarsene, ma questa decisione deve essere presa non dalla Nato o da altri Paesi europei, bens dal popolo siriano e dalla stessa leadership. Parlando di fronte al Consiglio di difesa russo, Medvedev ha ribadito che il Cremlino continuer a opporsi a ogni tentativo di legittimare, attraverso sanzioni unilaterali dellOnu, la caduta dei Governi. Il presidente ha poi puntato il dito contro i partner occidentali al Palazzo di Vetro, che nellultima bozza di risoluzione contro il regime siriano hanno rifiutato di includere la condizione che non ci sarebbero stati interventi militari dallesterno. Questo, per Mosca, significa una sola cosa: Non escludono il ripetersi di uno scenario libico, sebbene ha aggiunto Medvedev pi di una volta, in conversazioni private, hanno detto di capire che la Siria non la stessa cosa della Libia. Intanto, anche la Casa Bianca ha condannato con fermezza le ultime violenze in Siria e ingiunto al presidente Bashir Al Assad di lasciare il potere, definendo la situazione in Siria molto pericolosa. Gli Stati Uniti condannano fermamente la violenza ha dichiarato il portavoce del presidente Barack Obama, Jay Carney. Queste azioni ha aggiunto Carney mettono ancora in evidenza il fatto che le promesse di riforme e di dialogo da parte del regime siriano sono vuote. Il presidente Assad deve andarsene adesso, prima che il suo Paese avanzi ancor pi in questa direzione pericolosa. Almeno sette civili sono stati uccisi nei disordini scoppiati ieri: lo ha denunciato lO sservatorio Siriano per i Diritti Umani, una delle principali organizzazioni degli attivisti. Tre civili sono stati uccisi a Douma, sobborgo situato una decina di chilometri a nord est di Damasco. A Homs, citt nel centro del Paese che dalla met di marzo uno dei principali teatri di scontri e proteste, i morti sono stati quattro, tra cui due anziani, venticinque i feriti. Il portavoce di Obama ha rilevato che queste violenze giungono solo tre giorni dopo il fallimento delladozione di una risoluzione al Consiglio di sicurezza dellOnu che invitava a dispiegare osservatori dei diritti umani in Siria. Secondo il Comitato dellO nu per i diritti dellinfanzia, nei disordini siriani sarebbero stati uccisi finora circa 190 bambini. Lo ha dichiarato ieri il presidente del Comitato, Jean Zermatten. Inoltre, fonti di stampa riferiscono che sarebbe stata uccisa una figura di spicco dellopposizione curda, Meshaal Tamo, 53 anni. Luomo dicono le stesse fonti, che citano testimoni locali sarebbe stato condotto nella sua abitazione a Qamishli, nel nord del Paese, da quattro uomini armati, presumibilmente militari. Il commando avrebbe ferito il figlio di Meshaal, Marcel, e un altro esponente dellopposizione.

Il primo ministro tunisino e il presidente statunitense durante lincontro a Washington (Ansa)

Cruento attentato nel sud dello Yemen


SANA, 8. Un poliziotto stato ucciso e altri cinque feriti oggi nellesplosione di una bomba collocata davanti a un commissariato ad Aden, nel sud dello Yemen, ha indicato una fonte dei servizi di sicurezza. Il commissariato di polizia si trova nel quartiere di Kolou, nel centro della grande metropoli meridionale regolarmente teatro di violenze. Nel sud dello Yemen estremisti legati alla rete terroristica di Al Qaeda hanno ripreso vigore in diverse province traendo vantaggio dallindebolimento del Governo, alle prese, da circa nove mesi, con le proteste contro il presidente Ali Abdullah Saleh, al potere dal 1978, che ha trascorso pi di tre mesi in un ospedale di Riad, in Arabia Saudita, a causa di un attentato il 3 giugnpo scorso nel palazzo presidenziale di Sana. Centinaia di militanti di Al Qaeda, hanno invaso Zanjibar nel maggio scorso e da allora la zona diventata teatro di aspri combattimenti con lesercito, attentati e raid aerei. In questa situazione che rischia di degenerare in una guerra civile lo Yemen sprofonda verso una grave crisi alimentare, una tragedia alimentare. lavvertimento lanciato da alcuni esperti del Paese, secondo i quali sono molti i segnali di una possibile crisi nel breve periodo. Stando al presidente del Centro di ricerche per lo sviluppo economico e sociale di Sana, Marzuq Abd Al Wadud Muhsin, laumento dei prezzi dei prodotti agricoli, causato da una diminuzione della produzione, ma anche dalla difficolt a recuperare moneta forte per limportazione delle derrate necessarie a coprire il fabbisogno del Paese, sono tutti fattori che potrebbero scatenare la tragedia. Uno studio del Centro mette in evidenza che la produzione locale di cereali calata dalle 942.000 tonnellate del 2007 alle 665.000 tonnellate del 2010. I ricercatori del Centro affermano che per garantire il quantitativo minimo di cibo per sfamare la popolazione, in continuo aumento, la produzione dovrebbe almeno raddoppiare.

Obama elogia il premier Essebsi

Verso una Tunisia democratica


WASHINGTON, 8. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, si detto ieri profondamente rassicurato per i progressi della transizione democratica in Tunisia, incontrando il premier tunisino, Bji Cad Essebsi, primo dirigente di un Paese della cosiddetta primavera araba a essere ricevuto nellUfficio Ovale della Casa Bianca. Ricordando la rivolta popolare che ha disarcionato il presidente Zine El Abidine Ben Ali lo scorso 14 gennaio, Obama ha affermato che la Tunisia stata un motivo di ispirazione per tutti quelli che come noi credono che ogni uomo e donna abbiano alcuni diritti inalienabili. Il presidente statunitense ha poi sottolineato che la Tunisia stato il primo Paese a essere trasformato in quello che noi chiamiamo la primavera araba ed il primo Paese a organizzare le elezioni. Il 23 ottobre previsto il voto per lAssemblea costituente. E il presidente tunisino ad interim, Mohammed Fouad Mebazaa dopo la fuga di Ben Ali a met gennaio lascer lincarico il 23 ottobre. Lo ha annunciato lui stesso in unintervista pubblicata sul quotidiano locale Al Sarih, dove spiega che intende chiudere il suo mandato al termine delle elezioni per lAssemblea costituente.

Dopo dieci anni di conflitto la popolazione afghana ancora ostaggio delle violenze

Kabul alla ricerca della sicurezza


KABUL, 8. Dopo dieci anni di conflitto, la prospettiva della sicurezza in Afghanistan appare ancora lontana. La popolazione resta ostaggio delle sanguinose violenze scatenate dai talebani e il presidente Hamid Karzai, nel fare un bilancio, ammette che proprio la sicurezza, o meglio la sua mancanza, la principale lacuna del faticoso processo di ricostruzione del Paese. Il capo dello Stato, ieri, stato chiaro al riguardo: il Governo di Kabul e gli alleati internazionali non sono riusciti a garantire la sicurezza degli afghani. Nello stesso tempo Karzai ha promesso un maggiore impegno per colmare tale lacuna. In unintervista alla Bbc, il presidente afghano ha nuovamente puntato il dito allindirizzo del Pakistan, affermando che le autorit afghane non riusciranno mai a sconfiggere i terroristi se questi potranno continuare a contare su rifugi sicuri in Pakistan. Se, come concordano gli analisti, la sicurezza dellAfghanistan passa anche attraverso le relazioni con i Paesi della regione, va rilevato che la situazione non incoraggiante. Le relazioni tra Afghanistan e Pakistan, proprio recentemente, hanno conosciuto una fase delicata, considerando le accuse incrociate in merito a presunte connivenze con la guerriglia. Quando, nei giorni scorsi, Karzai si recato in visita in India, il Pakistan non ha nascosto il timore che questo avvenimento potesse in qualche modo far pendere la bilancia verso assetti diplomatici che lo penalizzassero. Di ritorno da New Delhi, Karzai ha voluto subito rassicurare Islamabad che volont del Governo di Kabul di tessere rapporti diplomatici con i Paesi della regione con lobiettivo di sostenere i delicati equilibri della regione. Ma al di l delle rassicurazioni, evidenziano gli osservatori, rimane una diffidenza di fondo tra Pakistan e Afghanistan, che certo non gioca a favore di unazione coordinata contro la guerriglia. Nel frattempo i talebani, proprio nel decimo anniversario del conflitto, hanno diffuso un comunicato in cui sottolineano che combatteranno fino a quando le forze straniere si saranno ritirate dal Paese. E ieri il presidente statunitense, Barack Obama, ha dichiarato che gli Stati Uniti stanno portando a termine responsabilmente la guerra in Afghanistan (e in Iraq) da una posizione di forza. Obama ha quindi aggiunto: Gli Stati Uniti sono pi vicini che mai allobiettivo di sconfiggere Al Qaeda e la sua rete criminale. Dal canto suo, la Gran Bretagna, su iniziativa del premier David Cameron, ha condotto uno studio, attraverso una commissione di esperti, per fare luce sullattuale situazione afghana. Lesito della ricerca non molto confortante, visto che si sottolinea che il Paese, nonostante anche gli intensi sforzi diplomatici in corso, rischia la guerra civile. Come pure si evidenza il grande sacrificio di vite innocenti imposto dal conflitto. Il tutto mentre si teme che i talebani possano riguadagnare terreno.

Vertice del Quartetto a Bruxelles


TEL AVIV, 8. Gli inviati del Quartetto per il Medio Oriente (Onu, Ue, Stati Uniti e Russia) si incontreranno domani, domenica, a Bruxelles per cercare di rilanciare il processo di pace. Lo ha confermato il portavoce dallUe Michael Mann secondo quanto riporta il quotidiano israeliano Haaretz spiegando che lobiettivo di riportare le parti al negoziato. Il Quartetto si era gi riunito a New York lo scorso 23 settembre a margine dellAssemblea generale dellOnu. In quelloccasione, lorganismo aveva chiesto agli israeliani e ai palestinesi di riprendere il negoziato entro un mese per riuscire a raggiungere un accordo entro la fine del 2012. Intanto, lesercito israeliano ha annunciato ieri il blocco totale della Cisgiordania in occasione delle celebrazioni dello Yom Kippur. Tutti i punti di passaggio tra la Cisgiordania e lo Stato di Israele come si legge in un comunicato dellesercito israeliano sono stati chiusi dalla mezzanotte di gioved a causa della festivit che cominciata venerd sera e che si conclude sabato. Deroghe riporta il comunicato sono previste solo in caso di urgenze mediche. La chiusura dei punti di passaggio tra Cisgiordania e Israele una misura presa abitualmente dallesercito in occasioni delle feste principali per timore di attentati.

Un agente afghano presidia un posto di blocco nella provincia di Kunar (Reuters)

Il Camerun alle urne per le presidenziali


YAOUND, 8. Circa sette milioni e mezzo di elettori sono chiamati alle urne per le presidenziali di domani, nelle quali tutti gli osservatori danno per praticamente certa la riconferma del presidente uscente Paul Biya, al potere ininterrottamente da 29 anni. Secondo quanto comunicato dallElecam, la commissione elettorale insediata nel 2006, il numero degli elettori aumentato del cinquanta per cento rispetto ai circa cinque milioni registrati nelle precedenti presidenziali del 2004. Il dato ha suscitato critiche e proteste di oppositori e di esponenti della societ civile che accusano lElecam di aver prodotto un registro degli aventi diritto poco affidabile, con molti nomi inseriti pi volte, destando il sospetto di frodi annunciate. A questo si aggiunge la consegna dei certificati elettorali, presentata da stampa e osservatori come caotica. Da parte sua, il Governo ha lanciato un appello affinch gli aventi diritto si rechino al pi presto negli uffici pubblici presso i quali avviene la consegna delle tessere elettorali a quanti non le hanno ancora ricevute. Le urne rimarranno aperte dalle 8 alle 18 nei 24.591 seggi sul territorio nazionale e nei 79 aperti presso le rappresentanze diplomatiche per consentire il voto dei camerunensi allestero. A sfidare Biya sono 22 candidati, tra i quali emerge lo storico oppositore John Fru Ndi, leader del Social Democratic Front, il partito di maggior peso politico dopo il Rassemblement du peuple camerounais (Rdpc), il partito del presidente. Si tratta delle seste elezioni presidenziali nella storia del Paese, ex colonia francese e in parte inglese (province del nordoccidentale e sudoccidentali) che ha raggiunto lindipendenza tra il 1960 e il 1963 prima di essere unificato nel 1971 come Repubblica federale del Camerun.

In Etiopia lotta alla desertificazione


ADDIS ABEBA, 8. Il ministro dellAgricoltura etiopico, Sileshi Getahun, ha assicurato che il suo Governo ha come priorit la lotta alla desertificazione, definendola un impegno di tutti i cittadini per assicurare il cibo necessario oltre che uno sviluppo sostenibile. Il ministro si espresso in questo senso aprendo una riunione dellorganismo che gestir in territorio etiopico, la grande opera di rimboschimento denominata Grande muraglia verde, in atto in diversi Paesi del continente. Il Governo etiopico, daccordo con la Fao, ha nominato un comitato di esperti con il compito di studiare le strategie pi appropriate per combattere la desertificazione che interessa unarea sulla quale vive dal 12 al 15 per cento della popolazione del Paese.

Intesa tra Ghana e Costa dAvorio contro il lavoro minorile


ACCRA, 8. Un impegno comune tra Ghana e Costa dAvorio per la lotta al lavoro minorile e intese sui rimpatri degli ivoriani rifugiati in territorio ghanese sono i principali risultati della visita compiuta dal presidente ivoriano Alassane Ouattara nel Paese confinante, dove ha incontrato tanto il suo omologo ghanese John Atta Mills, quanto i responsabili locali dellalto commissariato dellOnu per i rifugiati. Costa dAvorio e Ghana hanno annunciato il varo immediato e simultaneo di misure energiche atte a bloccare le peggiori forme di sfruttamento del lavoro minorile, soprattutto nelle piantagioni di cacao, del quale sono rispettivamente primo e secondo Paese produttore. I due Governi daranno piena applicazione al Protocollo Harkin-Engel, il documento che prende nome da due parlamentari statunitensi e stabilisce una serie di misure per evitare lo sfruttamento dei minori lungo tutta la filiera della produzione e della commercializzazione di diversi prodotti agricoli, tra i quali appunto il cacao. I due Governi si sono impegnati ad assicurare la scolarizzazione dei minori, garantendo loro la gratuit del materiale didattico, come libri di testo e quaderni. I ragazzi in et troppo avanzata per essere iscritti alle primarie, inoltre, saranno avviati a corsi di formazione professionale, per strapparli allo sfruttamento. Durante la visita di Ouattara stato inoltre firmato un accordo per agevolare il rimpatrio volontario dei rifugiati ivoriani. Ouattara ha per chiesto al Ghana di dare corso ai mandati di cattura spiccati dalla giustizia ivoriana nei confronti di personalit civili e militari legate al precedente presidente Laurent Gbagbo, oggi sotto processo, e sospettate di aver commesso crimini durante la recente crisi.

Sradicata la polio nella Repubblica del Congo


BRAZZAVILLE, 8. La poliomielite stata sradicata nella Repubblica del Congo, secondo quanto affermato dal direttore generale del ministero della Sanit, Alexis Elira Dokekias, dopo una riunione specifica per la valutazione dello stato epidemiologico nel Paese. Tra ottobre e novembre del 2010 nella Repubblica del Congo cera stata unepidemia di poliomielite che aveva colpito principalmente le persone tra i 15 e i 29 anni. Erano stati registrati cinquecento casi e duecento decessi, per la maggior parte nella citt di Pointe Noire, Lalto funzionario ha spiegato che dallinizio di questanno non si verificato alcun nuovo caso di poliomielite e ha attribuito limportante risultato ottenuto alla comunicazione e alla mobilitazione sociale che hanno consentito una vaccinazione capillare.

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LOSSERVATORE ROMANO

domenica 9 ottobre 2011

domenica 9 ottobre 2011

LOSSERVATORE ROMANO
Lorenzo Bartolini alla Galleria dellAccademia di Firenze

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Nato tra i banchi del liceo romano Visconti il cordiale e solido rapporto tra Guido Mendes e il futuro Pontefice si rafforz durante gli anni bui della persecuzione

Eugenio Pacelli e lamico ebreo


E dallArchivio Segreto Vaticano emerge una lettera del 21 gennaio 1939 in cui il cardinale segretario di Stato chiede aiuto per il medico colpito dalle leggi razziali
di SERGIO PAGANO* uando al diciassettenne Eugenio Pacelli, alunno del liceo romano Ennio Quirino Visconti, fu assegnato il tema I miei amici, con la penna scrisse giudizi molto decisi e virili sul sentimento dellamicizia, e con il pensiero credo sia andato ai volti dei suoi compagni di scuola, di studi, di incontri giovanili, fra i quali vi devessere stato quello di Guido Aronne Mendes, di religione ebraica, la cui famiglia composta da studiosi di medicina, con una origine portoghese che si vuole risalga fino al medico di corte di Carlo II dInghilterra risiedeva da tempo a Roma, in via Antonio Cerasi 22, a Monteverde. Lamicizia fra il giovane Pacelli e il coetaneo studente ebreo entrambi nati nel 1876 si sarebbe poi mantenuta per tutta la vita, che per Eugenio Pacelli, divenuto Papa con il nome di Pio XII, si chiudeva il 9 ottobre 1958, mentre per il dottor Mendes il 19 luglio 1965. Di questo legame ci ha informato per primo il diretto interessato, Guido Mendes, dalle pagine del Jerusalem Post del 10 ottobre 1958, allindomani della morte di Pio XII (Mark Segal, Ramat Gan Physician recalls schooldays with Pius XII); quindi suo figlio, Meir Mendes, professore di scienze politiche alle universit di Tel-Aviv e di Ramat Gan (Bar Ilan), quando pubblic il suo saggio in ebraico Vatican veisrael (tradotto in francese da Georges Kempf nel 1990, Le Vatican et Isral). A queste informazioni hanno attinto di recente il rabbino David Gil Dalin, The myth of Hitlers Pope: how Pope Pius XII rescued Jews from the Nazis (Washington 2005, pp. 54-55) e Andrea Tornielli, Pio XII, Eugenio Pacelli. Un uomo sul trono di Pietro (Milano 2007, pp. 23-24). A completare il quadro di questa amicizia, almeno per la personalit del dottor Guido Mendes (essendo ben nota quella di Pacelli) contribuisce ora lottima voce curata da Stefano Arieti per il Dizionario biografico degli italiani (73, Roma 2009, pp. 444446), dalla quale riprendiamo i dati salienti. Guido Mendes, nato a Firenze, figlio di rabbino, viaggi con i genitori in diverse citt italiane, e giunta la famiglia a Roma, frequent il liceo romano Visconti e fu nella stessa classe di Eugenio Pacelli, come dicevamo; conseguita la maturit classica, si laure in medicina e chirurgia alluniversit La Sapienza di Roma nel 1900. Fu poi assistente nella clinica psichiatrica universitaria dal 1901 al 1902, quindi medico del corpo sanitario dellesercito italiano (lavor allospedale del Celio) e aiuto medico negli ospedali di Roma. Deciso a seguire la carriera militare, nel 1910 era promosso capitano medico e dal 1915 cominci a interessarsi del grave problema della tubercolosi e dett efficaci linee guida per la profilassi di tale malattia nellesercito; con laiuto della Croce Rossa istitu speciali reparti militari per gli accertamenti diagnostici. Dal 1917 era chiamato a dirigere i servizi medici alla direzione generale della Sanit militare e si trov cos a collaborare con ospedali o centri di smistamento di prigionieri tubercolotici (di Genova, Roma, Bologna); nel 1919 diveniva direttore del Centro Antitubercolare di Roma e conseguiva la libera docenza in patologia speciale medica; nel 1920 diveniva direttore dellimportante ospedale sanatorio Cesare Battisti della Croce Rossa in Roma. Avendo aderito con convinzione al fascismo, fu dal governo inquadrato nei ruoli sanitari della milizia volontaria e come premio del suo impegno ebbe, nel 1932, la commenda della Corona dItalia. Nel 1927 era stato segretario generale della Federazione nazionale fascista per la lotta contro la tubercolosi. Come ebreo, anche Mendes fu colpito dalle leggi razziali del 1938 e grazie agli aiuti prestati dal cardinale Pacelli, dal padre Vincenzo Ceresi e dallallora monsignor Giovanni Battista Montini a lui e alla sua famiglia, riusc ad espatriare in Svizzera, e da qui in Palestina, dove con la moglie Giulia Fischel realizz una impresa sanitaria. Alla proclamazione dello Stato di Israele nel 1948, lasci la sua struttura ed apr un ambulatorio a Tel Aviv. Mor a Ramat Gan (Israele) il 19 luglio 1965. Secondo quanto raccont al Jerusalem Post lo stesso Mendes, alla Di tale amicizia, che conoscevamo dalle parole di Guido Mendes e di suo figlio Meir, viene ora alla luce una significativa testimonianza che documenta laiuto materiale prestato dallallora cardinale segretario di Stato Eugenio Pacelli al dottor Mendes nel 1938, dopo la promulgazione delle leggi razziali. Lepisodio noto a Meir Mendes che ne tratt brevemente nel suo saggio (Le Vatican et Isral, pp. 24-27). Il 23 dicembre 1938 il dottor Mendes si rivolse direttamente al suo amico Eugenio Pacelli perch gli ottenesse, quando fosse stato possibile, il visto turistico dalle autorit inglesi per poter recarsi con la sua famiglia in Palestina allora sotto il mandato britannico Una foto giovanile di Eugenio Pacelli dove possedeva beni immobili (aveva quattro appezzamenti di terreno morte di Pio XII, la loro amicizia, nella localit di Tulkarm, villaggio di nata sui banchi del liceo, si mantenEven Yehuda). Subito Pacelli fece ne cordiale e solida per tutta la vita; scrivere alla Legazione dInghilterra disse che Pacelli assistette, negli anni presso la Santa Sede in tal senso (24 della sua giovinezza, a una cena deldicembre 1938). Il 30 dicembre venilo Shabbat in una casa ebraica, e va risposto per che il consolato briche amava discutere di teologia tannico non aveva pi visti turistici a ebraica; ricorda che lamico Pacelli, disposizione (oltre il numero massianche quando era gi sacerdote mo prestabilito) e quindi la doman(1899), continuava a frequentare la da di Mendes non poteva essere acsua casa, almeno fin tanto che i suoi colta. Pacelli non si perse danimo e molti impegni alla Segreteria di Stasugger allamico di inoltrare un proto lo permisero; dice ancora dellinmemoria, precisando meglio la sua teresse che don Eugenio aveva per la richiesta e limitandola a s e a suo tradizione religiosa ebraica, tanto da figlio, non allintera famiglia; il prochiedere in prestito allamico alcuni memoria fu rimesso il 10 gennaio libri scritti da ebrei, come quelli del 1939 e da questo apprendiamo che rabbino livornese Elia Benamozegh. Mendes, perso lincarico di direttore del Cesare Battisti, gi aveva lasciato la sua casa e si era sistemato presso il colonnello Cassinis in via Dandolo. Qui ebbe una bella lettera di ringraziamento del cardinale Eugne Tisserant, prefetto dellO rientale per la sua opera di medico in favore degli alunni del Collegio Etiopico degenti al suo sanatorio. Mendes invi anche, il medesimo 10 gennaio, un biglietto autografo al carissimo Padre Ceresi, ovvero Vincenzo Ceresi, dei Missionari del Sacro Cuore (1869-1958), con cui aveva pure amicizia, chiedendo che collindulgenza di S. E. mons. Montini e sua il Ceresi era, com noto, in stretto contatto con Montini intervenissero presso il Consolato inglese dove aveva deciso di recarsi per ricevere un certificato di capitalista, che gli spettava in virt dei terreni che possedeva in Palestina; avrebbe cos aggirata la troppo lunga attesa di un visto turistico, ma bisogna far presto perch i certificati sono pochi e i richiedenti molti (Archivio Segreto Vaticano, Segr. Stato, 1939, rubr. 55, fasc. unico, f. 6). Per diretto ordine del cardinale Pacelli la Segreteria di Stato tent anche questa seconda strada, quella di far avere un certificato di possidente a Mendes e ne scrisse alla Legazione inglese presso la Santa Sede il giorno dopo, 16 gennaio, con una sollecitudine che bene mostra la stima di Pacelli per il suo amico e la sua volont di favorirlo. Non solo, ma questa volta si toccava, in chiusura della lettera, il tasto dei meriti umanitari: e vivamente confida lo scrivente che le molte benemerenze acquistate dal Mendes nella sua opera umanitaria esercitata per molti anni nel Sanatorio Cesare Battisti di cui fu direttore, lo renderanno anche presso le Autorit britanniche degno di riguardo (ivi, f. 9). Ma anche questa richiesta fu rigettata dal consolato inglese con la motivazione dellesaurimento dei certificati per i capitalisti. Fu allora che il cardinale Pacelli scrisse la lettera pubblicata in questa pagina al delegato apostolico di Gerusalemme e Palestina, monsignor Gustavo Testa (residente al Cairo), perch assumesse di persona la pratica (minuta ivi, f. 11; originale Archivio Segreto Vaticano, Arch. Deleg. Gerusalemme e Palestina, b. 1, fasc. 7, f. 319). Monsignor Testa fece subito i passi necessari presso Atalla Mantoura, del commissariato del distretto di Jaffa Road a Gerusalemme, ma il 24 febbraio 1939 era costretto a comunicare allex cardinale Segretario di Stato essendo gi sede vacante per la morte di Pio XI che la domanda di Mendes era stata respinta essendo gi esaurita la quota dei turisti ebrei consentita dalla legge; il dottor Mendes avrebbe per potuto ottenere il visto per laprile dellanno successivo, a patto che sia Guido Mendes sia suo figlio Meir fossero in grado di dimostrare di possedere ciascuno un capitale mobile o immobile che supera le lire italiane mille. Aggiungeva infine il delegato apostolico: pur vero che questo limite di fortuna non si applica che agli ebrei che vogliono immigrare in Palestina, ma lufficio della Immigrazione, in considerazione della attuale politica, pensa che un turista ebreo possa eventualmente trovarsi obbligato a restare nel paese: ecco perch esso si trova nella necessit di adottare questo principio, data anche la tensione che esiste attualmente nella Terra Santa (ivi, f. 326). Ancorch negativo, questo passo del cardinale Pacelli servir a fare avere uno dei primi visti del 1940 allamico Guido Mendes. Questi poi, recatosi in Palestina con la famiglia in detto anno, nel 1948 passava nei territori del nascente Stato di Israele, serbando nel suo cuore non solo il ricordo dellamico Eugenio Pacelli, ma la riconoscenza della prova concreta di vicinanza che questi gli aveva dato per poter raggiungere quel suo ambito traguardo e lintervista rilasciata nel 1958 ne fu una prova, come lo sono ora i nostri documenti. *Vescovo prefetto dellArchivio Segreto Vaticano

Fiducia in Dio di un geniale giacobino


di ANTONIO PAOLUCCI La mostra aperta alla Galleria dellAccademia di Firenze fino al 6 novembre, importante e sarebbe un peccato ignorarla perch uno di quegli eventi espositivi che non si limitano a offrire al pubblico lo spettacolo sempre eccitante e consolante della pura Bellezza n a rivalutare un autore, per altro non certo incognito agli studi. La mostra che la direttrice del Museo dellAccademia, Franca Falletti, ha voluto e Annamaria Caputo ed Ettore Spalletti hanno curato, dedicata a Lorenzo Bartolini scultore del Bello naturale, come recita il sottotitolo. Il risultato una riconsiderazione generale dellOttocento italiano classico e romantico che potrebbe essere cos riassunta. Lorenzo Bartolini stato nellItalia della prima met del XIX secolo lartista pi significativo e, subito dopo Canova, lo scultore italiano di massimo rilievo europeo e internazionale. Con la sua morte avvenuta nel 1850, finisce il primato della scultura italiana. Quel primato che dallInghilterra alla Francia, dalla Russia agli Stati Uniti dAmerica, Antonio Canova aveva inaugurato e Lorenzo Bartolini custodito e affermato. Nato a Prato nel 1777, uomo di idee giacobine e bonapartiste peraltro mai rinnegate, fu a Parigi nel 1797 al 1807 dove condivise con lamico Ingres il discepolato presso David. Tornato in Italia, lo ritroviamo a Carrara nel 1812 direttore del Banco Elisiano per la scultura e professore alla locale Accademia di Belle Arti, infine a Firenze dal 1815. tolini la filosofia del bello naturale deve sostituire quella del bello ideale. Nella Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti e ora al centro della mostra allestita allAccademia, si conserva una scultura che rappresenta perfettamente la poetica dellautore. il suo manifesto artistico. Si tratta di un bassorilievo in marmo di Carrara, noto come la Stele del Gobbo. Bartolini la teneva nel giardino della sua casa fiorentina, in Borgo Pinti. Rappresenta un vecchio gobbo e barbuto che strozza un serpente. Liscrizione che accompagna limmagine recita: Lezione del 1840. Tutta la natura bella, relativa al soggetto da trattarsi, e chi sapr copiare, tutto sapr fare. La lezione citata in epigrafe quella, rimasta famosa, che Bartolini tenne ai suoi allievi dellAccademia fiorentina, un certo giorno del 1840. Invece di giovani modelli nudi da copiare e da studiare come esempi di bellezza ideale, il maestro port in aula un vecchio deforme. A dimostrazione che lartista deve essere specchio e interprete della natura che variegata e diversa e quindi affascinante sempre. Lorenzo Bartolini un naturalista ma anche un filosofo nellarte (cos lo defin Pietro Giordani), un artista cio capace di affidare allopera un messaggio che etico, spirituale, in certi casi anche politico. Come nella Carit educatrice di Palazzo Pitti, commissionatagli dal Granduca Ferdinando III di Lorena nel 1817; un capolavoro che regge felicemente il confronto, nella Sala della Galleria Palatina, con la Venere italica di Canova scolpita cinque anni prima. Niente tuttavia esprime il genio di Bartolini filosofo nellarte, meglio della celeberrima Fiducia in Dio (1834-36), il marmo che si conserva al Poldi Pezzoli di Milano e che conosciuto in numerose repliche. Per esprimere un concetto astratto lartista ha immaginato una giovane donna nuda, accasciata, le braccia abbandonate sul grembo, gli occhi rivolti al cielo e la bocca dischiusa in atto di totale dedizione. La casta semplicit della figura specchio della grandezza e nobilt dei pensieri che il volto estatico esprime. I versi che Giuseppe Giunti dedic nel 1836 al capolavoro bartoliniano valgono meglio di qualsiasi commento critico. Vale la pena di riprodurli per esteso, perch sono la riprova migliore di come larte del Bartolini fosse in sintonia con la cultura letteraria e con la sensibilit poetica di quegli anni: Quasi obliando la corporea salma, / Rapita in quei che volentier perdona, / Sulle ginocchia il bel corpo abbandona / Soavemente, e luna e laltra palma. / Un dolce stanco, una celeste calma / Le appar diffusa in tutta la persona, / Ma nella fronte che con Dio ragiona / Balena limmortal raggio dellalma. / E par che dica: se ogni dolce cosa / Minganna, e al tempo che sperai sereno / Fuggir mi

La richiesta al delegato apostolico di Gerusalemme e Palestina


Eccellenza Rev.ma Mi occorre fare appello allo speciale caritatevole interessamento di Vostra Eccellenza Rev.ma per venire incontro al desiderio dellottimo Prof. Guido Mendes, gi Direttore del Sanatorio Cesare Battisti di Roma. Egli particolarmente benemerito dellambiente ecclesiastico, per il quale ebbe sempre riguardi eccezionali nelle cure da lui prestate a Religiosi, a seminaristi, a sacerdoti, a suore passati per molti anni in quel Sanatorio. A tante sue gratuite benemerenze sarebbe oggi per lui gradito premio il favore per il quale egli implora con tanta fiducia il mio intervento. Il Mendes, tenente generale medico del R. Esercito Italiano, avendo da parecchi anni una propriet di terreno in Palestina (localit Tulkarm, villaggio Even Yehuda lotti 4, 5, 156, 157), propriet fino ad ora infruttifera e che solo ora comincer a dare il suo prodotto, desidera recarsi con la famiglia a ispezionare tale propriet, e ne aveva fatto domanda presso il Consolato inglese. Poich per gli stato risposto che lAutorit Palestinese non era disposta a dare il visto turistico per la Palestina a tutta la famiglia, il Mendes si limiterebbe ora a chiedere di potersi recare per un breve periodo di tempo nel territorio che lo interessa, accompagnato soltanto da suo figlio Mario [Meir] Mendes. Entrambi del resto furono gi in Palestina in tempi passati con regolare visto turistico. Pertanto V. E. dovrebbe pregare le competenti Autorit a voler prendere in benevolo esame la domanda: e appoggiandola con la sua fluente parola, ottenerle il desiderato esaudimento. Il Mendes fa sapere che le referenze che lo riguardano possono essere date anche dal giudice J. Many District Court Tel-Aviv. Nella certezza che V. E. vorr interporre con ogni zelo tutti i suoi buoni uffici, nutro fiducia che il suo intervento non sar senza buon risultato. E con questa speranza La ringrazio fin dora e mi valgo volentieri dellopportunit per confermarmi con sensi di sincera e distinta stima, di Vostra Eccellenza Rev.ma Servitore E. Card. Pacelli.

A San Zenone degli Ezzelini

Monsignor Oddo Stocco Giusto tra le Nazioni


C un nuovo Giusto tra le Nazioni: monsignor Oddo Stocco (1892-1958), arciprete di San Zenone degli Ezzelini (Treviso), che tra il 1943 e il 1945 svolse unattivit indefessa in favore degli ebrei. La formale istanza allo Yad Vashem era stata presentata il 2 luglio 2008, e ora liter si felicemente concluso, come si legge nel notiziario in rete dellUnione delle comunit ebraiche italiane. La cerimonia solenne si svolta il 5 ottobre nel comune veneto alla presenza, tra gli altri, del consigliere dellambasciata di Israele in Italia, Livia Link. Oltre a monsignor Stocco, sono stati nominati Giusti tra le Nazioni due donne della comunit locale, Idda Mozzachiodi in Colbertaldo e Pierina Gazzola Lessio, questultima ancora in vita. Fu una straordinaria storia di solidariet: con altre famiglie del posto, i tre furono oltremodo attivi nel tentativo, co-

Quando mor nel 1850 fin il primato della scultura italiana Quello che Antonio Canova aveva inaugurato e che lui aveva custodito e affermato
Queste le notizie essenziali della sua vita. Quanto alle sue idee estetiche possiamo dire che egli tent, testimoniandolo negli scritti e soprattutto realizzandolo felicemente nelle opere, il transito difficile dal classicismo davidiano e canoviano alla poetica del naturale. Il suo sogno estetico era una classicit non programmatica e meno che mai ideologica, ma piuttosto fondata sul Vero, sulla contemplazione della natura e quindi capace di esprimersi nella linea melodiosa di una anatomia, nella tenerezza di un gesto anche spontaneo o casuale, nei caratteri spirituali e psicologici di un volto. Tutto bello sotto il cielo. Per lartista che ha occhi per guardare e un cuore per emozionarsi, la natura, anche nei suoi aspetti pi anomali, sempre fonte di attrazione e quindi di stupore. Per Bar-

Ninfa dello scorpione (1845)

Il 9 ottobre 1958 moriva Pio

XII

e il giorno dopo La Croix ne tracciava il profilo umano e spirituale

Lo sguardo al futuro di un uomo di pace


Su La Croix del 10 ottobre 1958, il giorno successivo alla morte di Pio XII, un lungo editoriale lo ricordava come capo, dottore, padre. Lo pubblichiamo quasi per intero. di ANTOINE WENGER Pio XII entra nelleternit. Dio, che laveva colmato di favori nel corso della sua lunga vita, gli ha concesso lultima grazia di una morte degna di lui. Il Papa morto sulla breccia, colpito in piena battaglia, dopo aver mostrato, nel corso delle settimane precedenti, in discorsi e messaggi pi numerosi che mai, la grandezza del suo genio e la prova suprema dellamore per il suo gregge. Il grato ricordo degli uomini assicurer al suo nome e alla sua opera una perennit che trionfer sugli anni. Ma questa certezza to dei cardinali, hanno dato alla sua grandezza naturale un campo di azione allaltezza dei suoi talenti. La nobilt del suo carattere, la vastit delle sue conoscenze, la fedelt della sua memoria, il dono delle lingue, lacume della sua mente, lampiezza delle sue vedute, il discernimento profetico dei problemi suscitavano lammirazione di tutti coloro che seguivano la sua azione multiforme e instancabile. Ma era la sua bont ad attirare le folle. Questo Papa fu veramente buono con i suoi figli, e non solo con loro, ma anche con tutti quelli che con le sue braccia, smisuratamente estese, desiderava raggiungere e stringere. Conobbe una straordinaria popolarit. La sua presenza suscitava ondate dentusiasmo. La sua apparizione alla finestra del Vaticano o al balcone di Castel Gandolfo scatenava applausi e grida. Riceveva volentieri le testimonianze di affetto e ne accettava anche le manifestazioni pi insolite. Come padre amorevole, sembrava aver bisogno della tenerezza, anche se maldestra, dei suoi figli. Con gli anni, lautorit cedette il passo alla bont, il cerimoniale alla semplicit. Si potrebbe quasi dire di lui, se non significasse chiamare in causa la Scrittura, che non ha respinto nessuno di quanti venivano a lui. Si fece tutto a tutti e ogni nazione, come ogni individuo, poteva, non senza motivo, sentirsi oggetto di predilezione. Ma non si pu negare la stima particolare che Pio XII nutriva per la Francia. Due tratti caratterizzano un pontificato di cui la storia dir che stato segnato dal sigillo della grandezza. Pio XII stato uomo di governo e uomo di dottrina. Al governo della Chiesa diede un tono molto personale, imprimendo a tutti gli ingranaggi il marchio della sua forte personalit. Invitava tutti a rivolgersi alla sua istanza suprema, privandosi, sino alla fine, di un cardinale segretario di Stato. Sapeva cos di persona ci che avveniva in ogni momento, in ogni luogo della Chiesa. Ne conosceva le gioie e le pene. Come da unalta torre di avvistamento, vedeva giungere le catastrofi, avvertiva i boati precursori dei cataclismi. Allindomani della seconda guerra mondiale, guardava i popoli neri inseguire lindipendenza politica con linesperienza dei bambini. Fu per ricordare a tutta la Chiesa il suo dovere missionario. Egli vedeva quella inevitabile rivoluzione coniugarsi con quella, infinitamente pi temibile, del marxismo ateo. Contro le pretese del comunismo, Pio XII si levato come coscienza morale dellumanit, per difendere i diritti della persona e la libert della Chiesa. Di fronte alle tentazioni scismatiche, il Papa ha proclamato con la sua voce inconfondibile le prerogative della sede di Roma. Non si trattava di volont di potere n di desiderio di centralizzare tutto, ma di fedelt alla volont di Cristo che un tempo disse a Pietro, e attraverso di lui, ai suoi successori: Tu sei Pietro e su questa pietra edificher la mia Chiesa. La sua ultima enciclica, eco estrema del suo dolore, ricorda ai cristiani della Cina che non esiste Chiesa cattolica al di fuori della comunione, della mente e del cuore, con Roma. Al di l dei confini della Chiesa, Pio XII guardava ai popoli di tutta la terra, il cui desiderio pi ardente era di vivere in pace. Il Papa defunto stato luomo della pace. Il contributo definitivo del suo pontificato stato di costruire saldamente la pace sulle esigenze universali e permanenti del diritto naturale, e di sottrarla al positivismo giuridico, che muta a seconda degli interessi e delle passioni. La penultima enciclica sulla pace del mondo e la libert della Chiesa ricorda con forza che la pace vera non potr esistere fintantoch la Chiesa sar vittima di persecuzioni, in violazione del diritto divino. Governare, insegnare, due compiti inseparabili ai quali Pio XII si dedicava con eguale coscienza. Ma con il passare degli anni, il Papa dedic sempre pi tempo alla sua funzione di Dottore supremo. Pio XII amava prendere la parola. Aveva delloratore lo splendore del linguaggio, la ricchezza dello stile, laudacia delle immagini. Bossuet era il suo autore preferito e non per nulla lAcadmie gli ha conferito la medaglia doro della lingua francese. Era una meraviglia ascoltarlo trattare con eguale competenza i problemi pi diversi. Alcuni si stupivano nel vedere il Papa accogliere tutti i gruppi e affrontare tutte le questioni. Questa attivit gli consentiva di entrare in contatto con gli uomini e di conoscere direttamente i loro problemi. Imponeva per al Santo Padre un lavoro sovrumano dove nulla era lasciato allimprovvisazione. Il Papa vedeva in quei contatti unoccasione nuova per rendere attuale il Messaggio. I suoi doni e i suoi gusti lo portavano sicuramente verso questa nuova forma del magistero dottrinale. Ma occorre vedervi anche un disegno ostinatamente perseguito: lottare contro il laicismo, pi che attraverso condanne dottrinali, mostrando agli uomini come la fede guidi e illumini le loro attivit. Affinch cessasse il divorzio fra religione e vita, bastava dire agli uomini, professione per professione, problema per problema, le risposte della fede. Il suo sguardo andava oltre. Una civilt retta dalla scienza e dalla tecnica si costituisce sotto i nostri occhi e cambia le nostre condizioni di vita e il nostro comportamento di uomini. Su questo terreno ancora molle occorre affrettarsi a imprimere limpronta di Dio. Nessuno vi si pi impegnato di Pio XII, poich nutriva la certezza che ogni scienza un bene dal momento in cui viene usata per il bene. Non rifiutava il mondo posto sotto il segno dellatomo, per quanto mostruosi fossero stati gli inizi a Hiroshima, poich sapeva che, grazie a quelle stesse tecniche, la Parola di Dio poteva andare, veloce come un fulmine, da un polo allaltro, e nutriva la speranza che la conquista dello spazio, la moltiplicazione dellenergia, lo scambio dei beni e la mescolanza dei popoli, nel disegno della Provvidenza, avrebbero ricostituito la comunit degli uomini, nellunit. A quanti si meravigliavano di tanto ottimismo rispondeva che aveva il suo fondamento nella fede e nella certezza che, persino al culmine della tempesta, la barca della Chiesa non poteva naufragare. Per paura che la mente delluomo sinorgoglisse per le sue conquiste, Pio XII ha voluto fissare, nellenciclica Humani generis, come limite ad alcuni gesti audaci, i postulati stessi della fede. Ma pi che alle difese, Pio XII si dedicato a unesplorazione positiva del deposito rivelato. Passer nella storia dei dogmi come il Papa dellAssunzione e come il dottore mariano del secolo. I testi e i discorsi di Pio XII sulla Santa Vergine superano per vastit tutto quello che i suoi predecessori insieme hanno scritto a lode di Maria. Ai suoi occhi la Vergine era il grande segno apparso nel cielo attorno al quale si riuniranno i figli di Dio, dopo la vittoria della Chiesa sul peccato e sullerrore, sotto legida di Colei che la liturgia chiama distruttrice di tutte le eresie. Dinanzi alla Vergine, questuomo che stato fra i pi grandi del nostro secolo, ridiventava piccolo e fiducioso come un bambino. Perch bisogna, per concludere, segnalare un ultimo tratto, che illumina tutti gli altri. Pio XII stato un santo, un uomo di preghiera e di contemplazione. Il fuoco dellamore di Dio che egli voleva comunicare al mondo si alimentava grazie a una profonda vita interiore, i cui segreti ci verranno un giorno rivelati. Ma noi gi ne conosciamo tanti, grazie alle ammirevoli preghiere composte dal Papa, ai suoi appelli alla santit rivolti a tutti, soprattutto ai sacerdoti e ai religiosi, ai suoi tre discorsi della scorsa estate alle monache di clausura sulla contemplazione. Pio XII non c pi. comparso davanti al Giudice supremo, ricco di opere, sostenuto dalla supplica di tutti i fedeli. La Chiesa piange il suo pastore. Ma per quanto grande sia il nostro dolore, la fede pi forte. La Chiesa ha le promesse di eternit. Le potenze avverse non potranno mai trionfare. Forse qui, nello sguardo della fede, la lezione pi alta e linsegnamento pi evidente del pontificato di Pio XII.

sento la vita affannosa, / Signor, fidando, al tuo paterno seno / Lanima mia ricorre e si riposa / In un affetto che non terreno. Nonostante le altezze filosofiche rappresentate da opere come la Fiducia in Dio, Lorenzo Bartolini seppe mantenersi miracolosamente al di qua della retorica sentimentale e della gelida allegoria. A salvarlo il suo naturalismo affettuoso che si esprime nei ritratti in marmo e soprattutto nei gessi, esposti pressoch integralmente nella mostra dellAccademia. Bisogna guardarli da vicino i gessi del Bartolini, per capire la portata e la profondit di una rivoluzione stilistica che ha restituito alle fredde anatomie neoclassiche la verit e il colore della vita e alle fisionomie degli uomini e delle donne levidenza dei pensieri, delle emozioni, dei sentimenti.

A Deruta luci e ombre di unantica tradizione artigianale

Ceramica darte dimenticata


raggioso e determinato, di proteggere oltre una cinquantina di ebrei in fuga dai persecutori. Ci riesce molto difficile esprimere i nostri sentimenti e descrivere tutto quello che Ella, Reverendissimo, ha fatto per tutti i nostri corregionali ed in modo particolare per i sottoscritti. Qualsiasi sbandato, fuori legge, Ebreo etc. la cui vita solo era in pericolo, si rivolgeva a Lei reverendissimo, dove trovava la Sua pronta e cara protezione. Cos scrivevano in una lettera (pubblicata integralmente dal nostro giornale il 6 agosto 2009) Stefano Rakower, Carlo e Romano Gredinger al sacerdote di Caerano San Marco. Era l8 dicembre 1945: la persecuzione era ormai terminata, ma il ricordo dei gesti compiuti era l. Concreto, reale e indelebile. Oddo Stocco dunque oggi un Giusto tra le Nazioni. E cos la sua memoria da locale si fatta universale. Nei momenti pi gravi per noi Lei reverendissimo non mancava. Per questi tre uomini, e per tutti con loro. Deruta un piccolo borgo laborioso nel cuore trentanni sono rimasti fedeli frequentatori delle fabbridellUmbria, noto in tutto il mondo per i suoi manuche derutesi, il Museo regionale della ceramica, invece, fatti in ceramica, con decori rinascimentali. I disegni che potrebbe essere un fiore allocchiello della Regiosono ancora quelli rinascimentali, dipinti a mano da ne, un esempio di quanti danni possano portare la maestri artigiani, mentre le forme antiche sono create disinformazione e le lentezze della burocrazia. La sua sezione storica, ad esempio, ricca al tornio dagli ultimi abilissimi tordi ben 6.500 pezzi, ne espone apnianti. Arricchito da un particolare pena 800 in quattordici sale a cauIstituto darte che educa giovani sa di una evidentemente errata talenti, il paese pu vantare anche scelta del conservatore. interessanti luoghi espositivi: la Ma ci che pi chiama allindiFondazione ceramica contemporagnazione riguarda la sezione connea Alviero Moretti, inaugurata lo temporanea, poich risulta inavviciscorso 17 settembre, una pinacoteca nabile dal 1998 per non chiari e il cosiddetto Museo regionale motivi di sicurezza. cos che le della ceramica. opere di artisti illustri come AccarAllinizio degli anni Ottanta Aldi, Uncini, Turcato, Dorazio, Schiviero Moretti ebbe unidea geniale fano, Carrino, Guidi, Weller, Giuper rinnovare la produzione. Da man, Guttuso, Portoghesi, Maimprenditore illuminato organizz stroianni, Abbozzo, Corpora, Bueuna cooperativa di artigiani locali no e tanti altri, giacciono non cataattraverso la quale invit alcuni tra logate in una sorta di fossa comui migliori artisti e architetti italiani ne, visibile solo dallalto di inperch inventassero nuove forme e quietanti ballatoi di ferro. Se poi nuovi decori. Da questa idea naccon qualche stratagemma si riesce que la produzione del multiplo ad arrivare fino alle vetrine, si podartista, che si trasformata netranno riconoscere piatti e vasi degli anni in un dialogo, mai cessato, gli autori soprannominati, ma solo tra artisti e artigiani, per portare per cultura personale: non esiste avanti unidea di ceramica attualizinfatti la bench minima traccia di zata. indicazione. Perch non restituire Mentre la Fondazione Moretti la dignit che merita a uno spazio inizia la sua attivit radunando alPaolo Portoghesi, Un calice per Alviero prezioso come questo? (sandro barcuni dei nomi pi celebri della sce(2011, ceramica) na artistica italiana, che da pi di bagallo)

Si fece tutto a tutti E ogni nazione come ogni individuo poteva non senza motivo sentirsi oggetto di predilezione
poca cosa rispetto alla sicurezza che d al nostro amore filiale il pensiero che Cristo ha gi accolto nella sua gloria colui che, per ventanni, stato il suo vicario in terra. Pio XII era grande in tutti i sensi. In senso fisico, in quanto era slanciato, snello e fragile, ma la sua fragilit era quella dellacciaio. Il suo sguardo, di una straordinaria vivacit, a seconda delle circostanze, sbaragliava la menzogna o diffondeva la bont. Grande lo era soprattutto in senso morale: le tradizioni familiari, uneducazione nobile, le alti funzioni che, dalla sua ordinazione sacerdotale, ha sempre esercitato nella Chiesa, il posto supremo al quale lo hanno chiamato di comune accordo la voce del popolo e il vo-

Il corteo funebre lungo via della Conciliazione

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LOSSERVATORE ROMANO

domenica 9 ottobre 2011

Il metropolita Ilarione nominato presidente della Commissione sinodale biblica e teologica

Appelli di cristiani e di musulmani per salvare Asia Bibi

Tredici nuove diocesi per la Chiesa ortodossa russa


MOSCA, 8. La creazione di tredici nuove diocesi, lapprovazione di tre importanti documenti, la nomina del presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, Ilarione, a capo della Commissione biblica e teologica: sono alcune delle decisioni prese dalla prima assemblea della sessione invernale (settembre 2011-febbraio 2012) del sinodo della Chiesa ortodossa russa, riunitosi nei giorni scorsi. Un incontro come ha spiegato il Patriarca Cirillo servito per mettere a punto una serie di provvedimenti, riguardanti lorganizzazione delle metropolie, la vita diocesana e parrocchiale, lelezione di arcipastori, le relazioni ecclesiastiche esterne, misure che guideranno la nostra Chiesa negli anni a venire. Le nuove diocesi sorgeranno fra laltro in Kazakistan, nelle regioni di Irkutsk, Orenburg, Ryazan e Saratov, nel Territorio di Khabarovsk e nella Repubblica di Tyva. Tre, come detto, i documenti approvati, su temi diversi fra loro: organizzazione del lavoro con i giovani nella Chiesa ortodossa russa, raccomandazioni per le commissioni diocesane di canonizzazione dei santi, regole sulla nomina e sulla revoca dellincarico di igumeno dei monasteri diocesani. Nel corso dei lavori del sinodo, Cirillo ha esposto una relazione sulle visite da lui effettuate negli ultimi mesi in varie diocesi e sullincontro con il Patriarca della Georgia, Elia II, con il quale, il 28 luglio scorso, ha celebrato la divina liturgia nel monastero delle Grotte di Kiev in occasione dellanniversario del battesimo di san Vladimiro e della cristianizzazione della Russia kieviana. Dal canto suo, il metropolita di Volokolamsk, Ilarione, ha presentato un rapporto sui suoi viaggi allestero, in particolare sulla quindicesima Conferenza teologica fra i rappresentanti della Chiesa ortodossa russa e della Chiesa evangelica-luterana di Finlandia. Ma si parlato anche della visita in Italia, a fine settembre, e dellincontro con Benedetto XVI. Il sinodo ha inoltre preso una serie di decisioni sul funzionamento degli istituti di insegnamento religioso e dei monasteri diocesani.

Il Pakistan diviso dalla legge sulla blasfemia


ISLAMABAD, 8. Asia Bibi e Mumtaz Qadri. Due nomi che stanno dividendo profondamente lopinione pubblica pakistana. Due esistenze assai diverse, i cui destini, tuttavia, sembrano essersi legati a filo doppio. La cristiana Asia Bibi, madre di famiglia, condannata a morte per blasfemia nel novembre 2010 dal tribunale di Sheikhupura, in Punjab, e attualmente in carcere dove ancora in attesa di un processo dappello. E Mumtaz Qadri, fondamentalista islamico, reo-confesso, condannato a morte pochi giorni fa per lassassinio di Salman Taseer, il governatore del Punjab, ucciso nel gennaio scorso, proprio per aver sostenuto linnocenza di Asia Bibi e per essersi dichiarato a favore dellabrogazione della controversa legge sulla blasfemia. Da alcuni giorni i gruppi radicali islamici che considerano Qadri un eroe, riuniti nella rete Tahafuz-eNamoos-e-Risalat (Alleanza per difendere il nome del Profeta) oltre a inscenare manifestazioni di protesta che sfociano spesso in atti di violenza, stanno studiando il meccanismo legale per giungere alla sua liberazione. La via scelta sarebbe quella del diyat (il cosiddetto prezzo del sangue) prevista dalla legge islamica, per cui lomicida pu risarcire la famiglia della vittima con una somma di denaro, ottenendo il perdono e dunque la libert. una pratica che solo i tribunali islamici possono avallare legalmente. La rete Sunni Tehreek ha gi detto di aver raccolto 200 milioni di rupie da destinare alla famiglia di Taseer come diyat. La famiglia di Taseer secondo quanto riferisce lagenzia Fides sar costretta ad accettare, subendo un ricatto, perch in ballo c anche la sorte di Shabhaz Taseer, figlio dellex governatore, che ancora in mano a un gruppo di sequestratori. Accettando il diyat il figlio verrebbe restituito alla famiglia. Lunico passaggio necessario quello che il presidente del Pakistan trasferisca la giurisdizione del caso Qadri dal tribunale civile antiterrorismo a una Corte islamica. Il piano degli estremisti chiaro, dice Haroon Barkat Masih, leader della Masihi Foundation, che si occupa dellassistenza legale e materiale di Asia Bibi. La Masihi Foundation ha raccolto intorno a s altre organizzazioni non governative, come Life for All e Breaking Bonds, rappresentanti cristiani come il vescovo cattolico di Islamabad-Rawalpindi, Rufin Anthony, e il presule protestante di Karachi, Ijaz Inayat, e anche alcuni leader e studiosi musulmani moderati, per lanciare un appello. Chiediamo nuovamente, con forza, libert e salvezza per Asia Bibi. La sua storia legata a quella di Taseer. Se venisse liberato un omicida accertato come Qadri, tanto pi uninnocente come Asia deve essere rimessa in libert. Se il presidente del Pakistan conceder il cambio di giurisdizione, allora potr anche concedere la grazia a una innocente e liberare immediatamente Asia Bibi, madre di famiglia che marcisce in carcere. Oppure adoperarsi per una immediata revisione del processo, che stato del tutto falsato, e una revoca della condanna. Per il vescovo di Islamabad-Rawalpindi la questione centrale riguarda la necessit di correggere la legge sulla blasfemia. Come il caso di Mumtaz Qadri mostra chiaramente, Stato e religione dovrebbero essere separati. Chi difende Qadri si appiglia ai difetti esistenti nella Costituzione pakistana, che si basa su una religione specifica e ammette la legge sulla blasfemia. Credo che una condanna a morte non sia qualcosa da celebrare. Ma in tale frangente, appoggiando la Masihi Foundation, vorrei ricordare il caso di Asia Bibi, la donna cristiana condannata ingiustamente per blasfemia. importante che nel Paese prevalga lo stato di diritto, per costruire una societ tollerante. Sulla stessa linea anche il presule protestante di Karachi. per il quale tali urgenti tematiche debbono essere affrontate nella Conferenza di tutti i partiti, appena convocata dal Governo. Siamo rattristati dal fatto che i gruppi estremisti abbiano lodato un omicidio compiuto per motivi religiosi. Gli estremisti stanno distruggendo i valori umani e guidando la societ verso la follia. Il figlio di Salman Taseer, rapito a Lahore, sar utilizzato come pedina di scambio per ottenere il rilascio di Qadri. Condanniamo lideologia estremista. Maulana Mehfooz Ali Khan, leader musulmano di Islamabad, che ha aderito allappello della Masihi Foundation, rimarca la sacralit della vita umana, il che vale per Salman Tasser, per Mumtaz Qadri, come per Asia Bibi. Ricordando che uccidere condannato in ogni religione, il leader islamico afferma di essere felice di constatare che nella societ pakistana ci siano voci sane che difendono tali valori. Fra i firmatari dellappello, lo studioso musulmano Hussain Ahmed Malik, di Islamabad, condivide la diffusione di un messaggio molto positivo, basato sul rispetto dei valori umani, dei diritti, della giustizia. Tra i leader delle associazioni aderenti allappello anche Alex Baxter di Breaking Bonds, organizzazione non governativa di ispirazione cristiana, che intende alzare la voce contro lingiustizia e lavorare per una societ tollerante, per la diffusione della pace e delluguaglianza, che il Creatore ci ha insegnato.

Su decisione dellassemblea che ha accolto la richiesta del metropolita di Minsk e Slutsk, Filarete, di essere dispensato dallincarico, che ricopriva da tempo Ilarione assumer anche la guida della Commissione sinodale biblica e teologica, proprio in sostituzione dellesarca patriarcale di Bielorussia. Il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne fa parte della commissione dal 1996: la sua profonda conoscenza della materia testimoniata dai titoli universitari in teologia e filosofia ottenuti in atenei russi ed esteri. Il metropolita Ilarione guida o collabora con alcune riviste del settore ed autore di oltre settecento pubblicazioni, comprese monografie di patristica, teologia dogmatica e storia della Chiesa, e di traduzioni dal greco e dal siriaco di opere dei Padri della Chiesa. La Commissione sinodale biblica stata creata nel dicembre 1993 e, nel 2009, ha ricevuto lattuale denominazione. Vi fanno parte membri

dellepiscopato, religiosi e laici con titolo di professore o insegnante di teologia, oltre a collaboratori di varie istituzioni. I suoi scopi sono di assolvere lesame delle questioni di ordine teologico e dottrinale, di proporre unanalisi teologica dei problemi di attualit riguardanti il funzionamento della Chiesa ortodossa e di coordinare la ricerca teologica delle istituzioni sinodali, delle diocesi e di altre strutture. Intanto di ieri laltro la notizia che il rettore della parrocchia della Nativit di Cristo a Madrid, Andr Kordotchkine, ha ricevuto lautorizzazione ufficiale alla costruzione di una chiesa del Patriarcato di Mosca nella capitale spagnola. La convenzione con la quale si metteva a disposizione il terreno, non lontano dalla stazione Pinar del Rey della metropolitana, era stata firmata il 9 luglio 2010. La parrocchia della Nativit di Cristo celebra attualmente le sue funzioni in un ex laboratorio di falegnameria.

Progetti della Comunione anglicana nel settore dellalfabetizzazione delle donne

Larcivescovo di Canterbury visita la provincia dellAfrica centrale


LONDRA, 8. Visita pastorale nella provincia dellAfrica Centrale per larcivescovo di Canterbury e primate della Comunione anglicana, Rowan Williams. Arrivato gioved scorso in Malawi, su invito dellarcivescovo della provincia dellAfrica Centrale, reverendo Albert Chama, larcivescovo Williams si recher nei prossimi giorni in Zimbabwe e infine in Zambia. La visita volta a favorire lincontro con i vescovi, il clero e i fedeli presenti nei tre Paesi africani per celebrare la vita e il ministero della Comunione anglicana. In Malawi, larcivescovo Williams ha presieduto le celebrazioni del 150 anniversario della presenza della comunit anglicana nel Paese. Successivamente, Williams ha verificato una serie di iniziative della Comunione anglicana istituite per aiutare i gruppi vulnerabili delle comunit locali. Queste comprendono lalfabetizzazione delle donne riunite nelle cosiddette Mothers union (unione delle madri), parte di un programma nazionale che si rivelato un metodo molto efficace ed economicamente conveniente per aumentare il tasso di istruzione in Malawi. Le Mothers union svolgono un ruolo chiave nello sviluppo di metodi di agricoltura sostenibile nelle comunit rurali attraverso linsegnamento alle donne finalizzato alla creazione di aziende di microagricoltura e di allevamento e quindi allincremento della forza economica dei villaggi. Durante la visita nel Malawi, il reverendo Williams ha avuto lopportunit di verificare in prima persona gli effetti positivi di tali progetti nella comunit agricola e di complimentarsi con le persone coinvolte. In Zimbabwe (domenica 9 e luned 10 ottobre) larcivescovo presieder una celebrazione eucaristica presso il National Sports Stadium di Harare e, successivamente, incontrer gli anglicani del luogo e i vescovi che continuano a servire la comunit, nonostante il contesto di disgregazione, di intimidazioni e persino di violenza che si sono verificati negli ultimi tempi. La Costituzione dello Zimbabwe prevede la libert religiosa, ma rimane in vigore una legge del 2002 sullordine pubblico e la sicurezza che pone gravi limiti alla libert di riunirsi, esprimersi e associarsi; legge spesso invocata per interferire nelle attivit delle organizzazioni religiose, in particolare dei cristiani. In diverse occasioni gli anglicani hanno denunciato abusi sistematici, intimidazioni e violenze compiute da autorit e polizia contro le comunit cristiane. Larcivescovo Williams visiter alcuni progetti di base della Comunione anglicana che forniscono assistenza agli orfani e ai gruppi vulnerabili, in particolare alle persone affette dal virus dellHiv, da tubercolosi e da colera. La visita del primate si concluder nella citt di Kitwe, che si trova nel cuore della zona di estrazione del rame. Qui, nello stadio della citt, alla presenza dei vescovi, del clero delle rappresentanti delle Mothers union, delle associazioni giovanili e della popolazione locale, larcivescovo presieder la celebrazione eucaristica. A margine della visita pastorale Rowan Williams prender parte anche a una conferenza nazionale promossa dal clero presso la Mindolo Ecumenical Foundation, intervenendo sul tema: Opportunit e sfide per la crescita nella Comunione anglicana. La visita del primate si concluder il prossimo 13 ottobre.

Vietata a una studentessa liscrizione alluniversit per luso del niqab

Proteste in Tunisia alimentano lestremismo religioso


TUNISI, 8. Il rifiuto opposto alliscrizione di una studentessa alluniversit di Sousse, in Tunisia, perch indossava il niqab, il tradizionale velo delle donne di religione musulmana che lascia liberi soltanto gli occhi, divenuto in questi giorni nel Paese motivo di reazione da parte della popolazione studentesca che vuole conservare la regola che vieta luso del niqab nelle scuole e nelle universit. Paese laico e aperto da molto tempo nei confronti della modernit, la Tunisia attraversata tuttavia, negli ultimi tempi, da un crescente allarmismo per il pericolo di una diffusione del fondamentalismo di matrice islamica. Nei giorni scorsi, infatti, un gruppo di persone armate di spade e di coltelli hanno fatto irruzione allinterno delluniversit protestando e minacciando docenti e studenti con laccusa di aver impedito alla studentessa musulmana di iscriversi ai corsi didattici. La violenta reazione, che comunque si poi placata, ha comunque destato profonda preoccupazione, essendo stata accolta come un segnale della volont di travolgere regole, ritenute di libert, oramai consolidate da lungo tempo. In un appello del Forum Universitario Tunisino si sottolinea che il niqab, pur nel rispetto delle libert individuali, non deve essere introdotto allinterno delle universit perch non conforme a quello che viene considerato il comune sentire della popolazione. In particolare, si osserva che indossare il niqab sia un fenomeno recente, legato a influenze mediatico-politiche esterne al nostro Paese e alla nostra tradizione nel vestire o ai nostri riferimenti religiosi e culturali. Docenti e studenti hanno inoltre firmato una petizione contro il ripetersi di fenomeni di intolleranza religiosa, chiedendo allintera societ di contrastare tutte le forme di fanatismo religioso. Il preside della facolt di lettere e scienze umane, Moncef Ben Abdeljelil, in un commento per una radio locale, ha ribadito che luniversit rispetta le convinzioni religiose degli studenti ma il velo, ha puntualizzato, resta vietato in quanto contrario alle regole civili dello stesso ateneo. Lattivismo soprattutto dei gruppi salafiti, che auspicano unaffermazione dellislam, contribuisce ad alimentare la preoccupazione per una graduale aumento del fondamentalismo religioso, intaccando cos lidentit moderna della Tunisia. Nei mesi scorsi stato eliminato il divieto di apparire con il velo sulle foto dei documenti didentit: infatti in aumento il numero delle donne che preferiscono attenersi alla tradizione musulmana.

Amen. Vieni, Signore Ges! (Ap 22, 20)


Allalba della sua memoria liturgica, la Beata Vergine Maria del Santo Rosario ha presentato a Ges Buon Pastore

Mons.

FERNAND O CHARRIER
Vescovo Emerito di Alessandria
Nella speranza del Cristo risorto ne danno lannuncio lArcivescovo Mons. Giuseppe Versaldi Amministratore Apostolico della Diocesi di Alessandria, con il presbiterio, i diaconi e la comunit diocesana mentre ringraziano la bont del Padre per il ministero pastorale svolto in Diocesi e in diversi ambiti della Chiesa italiana. La liturgia di commiato sar celebrata in Cattedrale luned 10 ottobre 2011 alle ore 10,00. Alessandria 7 ottobre 2011.

domenica 9 ottobre 2011

LOSSERVATORE ROMANO
A colloquio con monsignor Cantafora, vescovo di Lamezia Terme

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I vescovi Sciacca e Adoukonou ordinati dal cardinale Bertone

Formazione delle coscienze per ricostruire la societ


di NICOLA GORI La visita di Benedetto XVI a Lamezia Terme come un soffio di speranza su una realt difficile e contradditoria. Le potenzialit di questa terra, gi mortificate dalla crisi economica e sociale, sono come soffocate dalla morsa della criminalit organizzata. Ci sono per segnali di resistenza a questo sistema basato sulla paura e lacquiescenza. La diocesi, infatti, come spiega il vescovo Luigi Antonio Cantafora in questa intervista al nostro giornale, impegnata nella formazione delle coscienze, per educare alla legalit e ricostruire il tessuto sociale. La Chiesa che in Italia ha sollecitato a pi riprese unazione di sviluppo reale e permanente per il Meridione. Come si colloca in questo contesto la visita del Papa? La visita un dono spirituale per tutti noi, ma anche un invito a guardare avanti al futuro della Chiesa e della societ meridionale. Stiamo vivendo un tempo particolarmente difficile, con una silenziosa ma continua emigrazione giovanile; una crisi a tanti livelli che nel Meridione assume tonalit forti. La visita del Papa un balsamo davanti a tante insidie, e sappiamo che essa sar anche apportatrice di una parola illuminata suscitatrice di impegno per il miglioramento delle persone e del territorio. Anche le sue encicliche, specialmente lultima in maniera inequivocabile, sollecitano i cristiani a interessarsi al bene comune. La sua visita in Calabria sinquadra in questo momento storico in cui abbiamo tanto bisogno di prendere in mano, con maggior responsabilit e competenza, il destino del nostro Paese e in particolare del Mezzogiorno. Da pochi giorni stato celebrato il convegno diocesano di Lamezia Terme. Come si preparata la comunit cattolica alla visita pastorale di Benedetto XVI? Devo esprimere la mia gioia perch dopo aver annunciato la notizia della visita del Papa, c stata una grande mobilitazione. Dallottobre 2010 a oggi, tutto stato orientato a preparare levento. Il servizio diocesano per il coordinamento della pastorale si attivato suscitando e promuovendo incontri e iniziative di vario genere. Si cercato, in particolare, di raggiungere tutte le vicarie e quindi di decentrare i punti di riferimento formativi. Rilevanti sono stati alcuni appuntamenti di riflessione e di approfondimento del magistero di Benedetto XVI attraverso le sue encicliche, sottolineando le peculiarit e lincisivit sul sociale, incontri di lectio divina e di preghiera sulla figura del Successore di Pietro, trasmissioni televisive su reti locali che hanno fatto conoscere le numerose realt presenti nel territorio lametino, che sono una speranza viva di rinnovamento. Con frequenza la terra lametina viene purtroppo alla ribalta delle cronache a motivo della criminalit organizzata e della corruzione. In che misura la crescita e lo sviluppo economico sono ostacolati dalla criminalit? Purtroppo il male fa pi rumore del bene, anche perch subdolo e invasivo. La criminalit organizzata ostacola, qui come altrove, lo sviluppo delleconomia ma anche della libert e della democrazia. Come Chiesa, stiamo puntando molto sulla formazione delle coscienze, collaborando anche con altre agenzia nelleducazione alla legalit. Bisogna ricostruire il tessuto sociale e ridonare speranza a partire da gesti concreti, da segni efficaci anche se piccoli.

Dispensatori della carit di Cristo


Una grande manifestazione di stima e affetto; laugurio di portare avanti, con il consueto zelo, la nuova missione che il Papa ha affidato loro; lassicurazione della collaborazione e della vicinanza di tutta la Curia Romana. Sono gli elementi sottolineati dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, durante la messa presieduta sabato 8 ottobre, nella basilica di San Pietro, per lordinazione episcopale di monsignor Giuseppe Sciacca, nominato il 3 settembre vescovo titolare di Vittoriana e segretario generale del Governatorato dello Stato della Citt del Vaticano, e di monsignor Barthlemy Adoukonou, segretario del Pontificio Consiglio della Cultura, nominato il 10 settembre vescovo titolare di Zama minore. Allomelia il porporato ha commentato la parabola proposta dal Vangelo della XXVIII domenica del tempo ordinario, nella quale si racconta delle nozze del figlio di un re che, davanti al rifiuto opposto dagli ospiti prescelti, invita degli sconosciuti, gente del popolo. Linadeguatezza dellabito con il quale alcuni dei chiamati si presentano, come ha detto il cardinale interpretando la parabola, la cartina di tornasole di quanto affermava santAmbrogio: Non sufficiente venire quando si chiamati, se poi non si ha la veste nuziale, cio la fede e la carit. Perci, se uno non porta in offerta sugli altari di Cristo la pace e la carit, sar gettato nelle tenebre di fuori. E la sentenza finale pronunciata dal re ne d la chiave di interpretazione: Molti sono chiamati, ma pochi eletti. D allepisodio narrato dal Vangelo il cardinale segretario di Stato ha tratto lo spunto per qualificare la presenza di quanti tra loro numerosi prelati ed esponenti della Curia Romana si sono stretti attorno ai due ordinandi, a testimonianza della stima e dellaffetto di cui godono: Siamo consapevoli di trovarci al cospetto del Signore che ci ha invitati a uno a uno a una singolare festa di nozze: lordinazione episcopale di due presbiteri. Saremo dei veri amici del re, veri compagni di mensa, se la nostra presenza qui e ora sar ricca di una fede che si esprime in preghiera e in desiderio profondo e sincero di una carit collaborativa verso questi due fratelli chiamati a esercitare gravose responsabilit nella Chiesa. Parlando poi dei nuovi vescovi e delle responsabilit affidate loro dal Papa, il cardinale Bertone ne ha riproposto il percorso sacerdotale, sottolineando, tra laltro, la sua personale conoscenza dei due prelati. Nel corso del loro fecondo ministero sacerdotale, svolto dapprima nelle rispettive diocesi di origine e poi al servizio della Santa Sede si sono sforzati di amare Dio sopra ogni cosa e di essere segni del suo amore misericordioso, esercitando la carit pastorale verso i fratelli. Una carit pastorale, ha spiegato il porporato, intesa qui in senso teologico: La carit pastorale un modo di realizzare levento salvifico dellamore di Cristo. Un compito che dora in poi impegner ancora di pi due nuovi vescovi. In effetti ha poi detto il cardinale essi saranno chiamati dora innanzi a essere ancora pi uniti e conformi a Cristo, sacerdote, maestro e re, per la santificazione degli uomini e per ledificazione della Chiesa. Santificazione ed edificazione che si attuano sulla solida roccia della Parola di Dio, fondamento dellintero deposito della fede, tramandata dalla sana tradizione e continuamente rinvigorita dallo Spirito Santo che scruta i segni dei tempi. I due nuovi vescovi, formati rispettivamente nelle scienze giuridiche e in quelle teologiche acquisendo in esse sapienza ed elevata esperienza messe al servizio della Chiesa, sono dunque chiamati, ora pi che mai, a trasmettere la luce della dottrina rivelata, per divino mandato e ministero. In questo grave compito lauspicio espresso dal cardinale Bertone siano loro di conforto e di sprone le parole del Salmo responsoriale pocanzi proclamato: Bont e fedelt mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiter ancora nella casa del Signore per lunghi giorni. Quindi, rivolgendosi direttamente agli ordinandi, li ha esortati a porre tutta la loro fiducia nella grazia di Dio onnipotente; come lapostolo Paolo anche voi non stancatevi di ripetere: Tutto posso in colui che mi d la forza. Concludendo il porporato ha sottolineato un ulteriore motivo di gioia nel fatto che lodierna ordinazione episcopale ha luogo in questa basilica Vaticana, tanto cara ai nuovi vescovi, poich edificata sulla tomba del Principe degli Apostoli, al cui attuale Successore, il Papa Benedetto XVI, entrambi sono legati da sentimenti di filiale devozione e profondo affetto. Mi piace inoltre sottolineare che questo sacro rito si compie nel mese di ottobre, intonato a speciale devozione per la Beata Vergine del Santo Rosario, di cui ieri abbiamo fatto memoria. A Lei, che veneriamo anche quale Regina degli Apostoli, affidiamo oggi monsignor Giuseppe Sciacca e monsignor Barthlemy Adoukonou e il loro ministero. Il rito stato diretto dal cerimoniere pontificio monsignor Guillermo Javier Karcher.

La cattedrale di Lamezia Terme

La scuola di dottrina sociale della Chiesa, operativa dal mio arrivo in diocesi e diffusa ormai in diversi centri vicariali, non solo molto frequentata, ma fa parte delle esperienze pilota sul territorio nazionale. Grazie alla collaborazione di validi esperti abbiamo avviato il progetto Amos, realizzando cos una vera circolarit del bene, un mettere in rete risorse e competenze, da nord e sud per il sud, pensando anche al Mediterraneo. Come si armonizzano pastoralmente le varie vocazioni economica, commerciale e agricola del territorio con ununica citt sorta dallaggregazione di tre centri urbani? La citt risente ancora di una mancata unificazione progettuale,

sia sul piano urbanistico sia su quello dei servizi. La vocazione economica territoriale come in subbuglio, va riprogettata, e forse non potremo ignorare il ruolo degli immigrati presenti nel commercio, nellagricoltura e nelle nuove professioni. Da un punto di vista pastorale stiamo cercando di valorizzare e purificare la piet popolare sperimentando lunificazione di appuntamenti forti da un punto di vista religioso in un unico convenire, quali la via Crucis cittadina il venerd santo o alcune feste patronali molto sentite dalla popolazione. Non unoperazione facile e richiede la collaborazione persuasa del clero. Stiamo puntando molto sulla formazione dei presbiteri, che in diocesi sono in larghissima percentuale giovani. Quanto ha inciso la visita di Giovanni Paolo II del 1984 sulla vita diocesana? Quella visita fu molto apprezzata dalla popolazione, ma fu sentita come incontro fugace, una sosta, un passaggio verso altre citt della Calabria dove poi ha soggiornato; oggi siamo grati a Benedetto XVI perch ha voluto fermarsi anche da noi. Questa sua sollecitudine pastorale ci ha colpito molto.

Le visite di Benedetto

XVI

nel Mezzogiorno dItalia

Nel segno della solidariet e della speranza


Mancanza di prospettive per i giovani, disoccupazione e precariet, criminalit organizzata e violenza, illegalit e secolarismo. Ma anche spirito di sacrificio e tenacia, voglia di impegno e di cambiamento, fedelt ai valori cristiani e attaccamento alla famiglia. Luci e ombre del Meridione dItalia sono al centro del magistero di Benedetto XVI e, in particolare, del messaggio che scaturisce dalle visite pastorali compiute nelle diocesi del sud del Paese in questi sei anni e mezzo di pontificato. Il viaggio a Lamezia Terme e Serra San Bruno solo lultimo di una serie inaugurata il 29 maggio 2005, quando, appena quaranta giorni dopo lelezione alla cattedra di Pietro, il Papa si rec a Bari per il XXIV Congresso eucaristico nazionale. Dopo il pellegrinaggio al santuario di Manoppello, il 1 settembre 2006, fu la volta di Napoli. Nel capoluogo campano, il 21 ottobre 2007, Benedetto XVI espresse la sua preoccupazione per le situazioni di povert, di carenza di alloggi, di disoccupazione o sottoccupazione, di mancanza di prospettive future e soprattutto per il fenomeno della violenza. E indic alcuni ambiti in cui intervenire per uscire da questa situazione: la scuola, il lavoro, laiuto ai giovani nel gestire il tempo libero e, in particolare, la formazione delle coscienze e la trasformazione delle mentalit, degli atteggiamenti, dei comportamenti quotidiani. Sul tasto della sensibilizzazione delle coscienze il Pontefice torn a insistere il 14 giugno 2008 durante la visita pastorale a Santa Maria di Leuca e Brindisi. Davanti ai fedeli raccolti nel piazzale del santuario di Santa Maria De finibus terrae, il Papa indic alle nuove generazioni la via della speranza intesa non come utopia, ma come fiducia tenace nella forza del bene. E nel successivo incontro con i giovani di Brindisi rinnov loro lappello a ricercare unesistenza ricca di valori, per dare vita a una societ pi giusta e pi aperta al futuro, utilizzando i doni offerti da Dio: la forza, lintelligenza, il coraggio, lentusiasmo e la voglia di vivere. Un discorso ripreso dal Papa anche durante la visita pastorale a Cagliari, il 7 settembre 2008. Voi costituite il futuro pieno di speranza di questa regione disse il Pontefice rivolgendosi alle migliaia di giovani riuniti in piazza Yenne nonostante le difficolt che conosciamo tutti. Benedetto XVI focalizz la sua attenzione sui nuovi idoli dellattuale societ consumistica, come il guadagno e il successo. E indic tre valori importanti per costruire una societ fraterna e solidale: la famiglia, la seria formazione intellettuale e morale, una fede sincera e profonda. In quellanno Benedetto XVI comp anche un significativo pellegrinaggio mariano al santuario di Pompei. Una visita particolarmente toccante fu quella che il Papa riserv il 28 aprile 2009 ai terremotati dellAbruzzo. Davanti alla tendopoli di Onna e poi nel piazzale che aveva ospitato i funerali delle numerose vittime del sisma Benedetto XVI sottoline il valore e limportanza della solidariet: Un sentimento altamente civico e cristiano disse che misura la maturit di una societ. Ai giovani pugliesi riuniti il 21 giugno 2009 nella chiesa di San Pio da Pietrelcina, a San Giovanni Rotondo, il Pontefice continu a raccomandare di guardare oltre i problemi contingenti, anzi di superarli senza perdersi danimo, perch la Chiesa sempre vicina a tutti. C bisogno del vostro apporto disse per costruire comunit cristiane vive, e societ pi giuste e aperte alla speranza. La visita pastorale a Sulmona, il 4 luglio 2010, offr al Papa loccasione per parlare soprattutto della promozione del bene comune e per rilanciare il tema della salvaguardia del creato. Vi incoraggio in questo sforzo disse alla popolazione esortando tutti a sentirsi responsabili del proprio futuro, come pure di quello degli altri, anche rispettando e custodendo la creazione, frutto e segno dellAmore di Dio. In ordine di tempo, lultima visita pastorale a una diocesi del Meridione fu a Palermo il 3 ottobre 2010. In quelloccasione Benedetto XVI ricord don Pino Puglisi, il prete barbaramente ucciso dalla mafia. Egli disse aveva un cuore che ardeva di autentica carit pastorale; nel suo zelante ministero ha dato largo spazio alleducazione dei ragazzi e dei giovani, e insieme si adoperato perch ogni famiglia cristiana vivesse la fondamentale vocazione di prima educatrice della fede dei figli. La figura di don Puglisi venne riproposta anche ai giovani riuniti nella piazza Politeama. In quelloccasione il Papa espresse solidariet con i disoccupati e con le famiglie in difficolt. E alla nuove generazioni rivolse linvito a essere sale e luce della terra siciliana. Ringrazio Dio di avervi incontrato afferm perch dove ci sono giovani e famiglie che scelgono la via del Vangelo, c speranza. E voi siete segno di speranza non solo per la Sicilia, ma per tutta lItalia. (nicola gori)

Il cardinale Amato beatifica Ana Mara Janer Anglarill

Un seme di misericordia
Il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha presieduto in rappresentanza di Benedetto XVI sabato mattina, 8 ottobre, a La Seu dUrgell, in Spagna, la celebrazione per la beatificazione di Ana Mara Janer Anglarill, fondatrice delle suore della Sacra Famiglia. Nella sua lettera apostolica ha ricordato il presule dopo aver riproposto la vita della nuova beata Benedetto XVI vede nella madre Janer una donna umile, forte, ricca di misericordia verso tutti, soprattutto verso i bisognosi e ammalati. Effettivamente in lei, figlia del popolo catalano, le virt proprie della sua terra, come linfaticabile capacit di lavoro, le eccellenti doti organizzative e di governo, la grande affabilit con tutti, vengono esaltate dalla grande carit verso Dio e verso il prossimo. La nostra beata, donna di fede ardente, di ferma speranza e di sollecita carit, port nel suo cuore il peso della miseria e della tristezza degli infermi, dei poveri, dei feriti di guerra, degli esiliati, degli orfani, ma anche le angustie delle figlie spirituali, con le quali ebbe a trattare nellarco della sua lunga esistenza. Si dedic allapostolato quotidiano verso i bisognosi, e non si stanc di esortare le sue suore a essere umili, devote, benevole, pacifiche, laboriose, trattabili, dolci e attente verso i poveri ammalati, contente del loro ufficio di Marta. Le invitava, poi a non ricercare il plauso e la stima altrui e a considerare tutti gli uffici e le occupazioni come servizio allo stesso Signore Ges. Il porporato ha quindi ricordato che linsegnamento sullumilt della beata era frutto della sua personale esperienza, fatta di frequenti e pesanti umiliazioni. Lespressione massima della sua umilt ha sottolineato fu quando ella, fondatrice e superiora generale, fu relegata nellanonimato e nel silenzio, completamente dimenticata. Dalle sue labbra non usc nessun lamento, nessun rimprovero, nessuna parola di disgusto. Il suo atteggiamento fu di speranza e di abbandono in Dio, dedicandosi con maggiore carit al servizio dei poveri nellasilo di SantAndreu de Palomar. Lattivit caritativa della beata stata messa in luce dal cardinale anche ricordando la dedizione verso i bisognosi che incontrava sul suo cammino. Per le sue opere di misericordia ha detto la Chiesa oggi esalta la madre, applicando a lei, nellodierna liturgia della parola, lelogio che Nostro Signore fa dei giusti: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredit il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perch io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Beatificando madre Janer, la Chiesa vuole mostrarla come una bussola vivente, orientata verso Dio, che ci invita a vivere la nostra esistenza cristiana nella piena fiducia della divina presenza in noi, nella nostra famiglia, nella nostra societ. La presenza di Dio, ha aggiunto, non un impedimento a vivere nella letizia, anzi i suoi comandamenti sono le dieci parole di amore, che Dio ha iscritto nel cuore di ogni essere umano per promuovere il bene che d gioia ed evitare il male che porta tristezza. Infine, il porporato ha concluso dicendo che la beata Janer anche una bussola che ci orienta verso i bisognosi, che ancora oggi sono tanti, perch ancora oggi ci sono affamati, assetati, ammalati, esiliati, emigranti, carcerati. La Chiesa amica dei bisognosi e le sue braccia sono sempre aperte ad accoglierli.

Nomina episcopale
La nomina di oggi riguarda la Chiesa in Polonia.

Marek Solarczyk vescovo ausiliare di Warszawa-Praga (Polonia)


Nato il 13 aprile 1967 a Woomin, diocesi di Warszawa-Praga, nel 1986 stato ammesso nel seminario metropolitano di Warszawa e il 28 maggio 1992 stato ordinato sacerdote e incardinato in WarszawaPraga. Nel 1999 ha conseguito il dottorato in teologia, con specializzazione in storia della Chiesa, presso la Pontificia Accademia di Teologia di Warszawa. Ha lavorato come viceparroco in diverse parrocchie. Dal 2005 al 2009 stato vicerettore del seminario diocesano. Dal 1999 membro della societ teologica di Warszawa e della commissione di arte sacra della diocesi. Attualmente parroco e canonico della cattedrale. Insegna storia della Chiesa e liturgia nel seminario di Warszawa-Praga. Da 18 anni insegna religione nel liceo Re Wadysaw IV nella capitale.

Uno scorcio della citt con lantico castello

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