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del 25 e 26 giugno...
Premetto due cose:
1) le considerazioni le faccio senza riferimenti ad alcuno schieramento politico, perché
si tratta di un referendum troppo importante per ridurlo ad una semplice
contrapposizione fra Destra e Sinistra;
2) le considerazioni le faccio tenendo conto che siamo siciliani, e che viviamo in una
regione "particolare" per tanti aspetti...
- Allora, credo che riformare la Costituzione sia importante, e in alcuni punti della
riforma sono pure d'accordo (per esempio, nel fatto che si debba ridurre il numero
dei parlamentari), quello che non condivido è che si debba cambiare 55 articoli della
Carta in un colpo solo...si tratta di 55 articoli tutti di natura diversa, quindi credo sia
assurdo proporre già un cambiamento totale...la Carta va cambiata, ma il cambiamento
va trattato articolo per articolo, non certo in un blocco unico....
Questa è la mia prima ragione per il No...
- Che aumenti il potere del primo ministro (per esempio, nel fatto che possa
"licenziare" a suo piacimento i ministri che non ritiene idonei o sciogliere le Camere)
non mi pare una soluzione democratica, ma piuttosto di tendenza alla dittatura; che il
Presidente della Repubblica (che già è una figura piuttosto debole, più che altro di
facciata) perda quei pochi poteri che possiede mi sembra una tendenza al
disequilibrio...in fondo, il Presidente della Repubblica adesso compie degli atti
meramente formali (come il riconoscimento del potere del primo ministro e la sua
elezione, sempre in via formale però) ma che comunque contribuiscono a dare almeno
una parvenza di equilibrio nelle istituzioni; la conclusione è:
sono assolutamente contrario al fatto che il primo ministro diventi un premier con
poteri simili a quelli di un dittatore, perché di questo si tratta, che piaccia o no...
- Il federalismo è sempre stata una richiesta dei partiti leghisti, peraltro a loro
conveniente, dal momento che la zona industriale del Nord Est è effettivamente la più
produttiva...quando loro parlano di indipendenza, non si riferiscono certo ad una
indipendenza culturale (magari dicono così...ma apriamo gli occhi, di che indipendenza
culturale parlano? L'indipendenza culturale sarebbe più normale la chiedessimo noi
siciliani, la nostra storia rende plausibile una richiesta del genere...ma al di là di
questo, siamo un Nazione, e nessuno ha il diritto di disgregarla!), comunque si
riferiscono ad una indipendenza economica.
In termini pratici, facciamo l'esempio della sanità: ciò di cui si lamentano i federalisti
è, ad esempio, che ci sono regioni che fanno spese sanitarie superiori ad altre regioni,
e a pagarne sono tutte le regioni d'Italia allo stesso modo...in questo quadro, il senso
del federalismo fiscale è che ogni regione provveda a se stessa, senza gravare sulla
spesa nazionale (lo sto spiegando in termini molto semplici...ma questo è il succo).
Sarebbe tutto giusto, se non fosse che il Sud è da sempre più povero del Nord: il
federalismo non farebbe altro che aggravare questa il divario fra Nord e Sud, perché
se in Lombardia, ad esempio, potrebbero farsi ospedali di lusso, qua in Sicilia le
risorse non permetterebbero di costruire strutture dignitose (e già siamo messi male
ora...);
quindi dico no al federalismo, una misura che andrebbe ad aumentare il gap fra le
regioni ricche e quelle povere, ossia fra il Nord e il Sud d'Italia...
Io ho concluso qua...queste sono in sintesi le ragioni del mio No; non mi interessano le
altre cose tecniche, a me interessa la mia realtà, quella in cui vivo, piena di problemi
che sicuramente la riforma non risolve, ma aggrava...
Chiedo a tutti solo una cosa: qualunque sia la vostra preferenza, andate a votare!!!
Giacomo