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INDICE
1. Introduzione: Note sullo stato dellinformazione di mafiapag. 3
mafiepag. 4
3. Tre esperienze di informazione online sulle mafie pag. 5
Oriolespag. 5
5. Intervista a Carlo Ruta: storia di una strana condanna per stampa
giovanipag. 10
7. Conclusioni: Pericoli e possibilit per il giornalismo dinchiesta
editoriale piatto ed impermeabile dove le new entry sono quasi impossibili: persino Repubblica fatica a sfondare, anche a causa di un accordo imposto da Ciancio per cui ledizione locale del quotidiano fondato da Scalfari non diffusa nellarea di Catania e dintorni, cos da non disturbare lo strapotere de La Sicilia nella zona. Il risultato di questa come di altre situazioni uninformazione che non va al cuore del problema mafioso, lintreccio con i poteri legali, ma ridotta a fatti di colore ed esotismo, circoscritti ad alcune aree del Paese, oppure si limita alle conferenze stampa e ai lanci di agenzia.
apparentemente, non coinvolge i propri ambiti dinteresse. Dallaltra copre lintero territorio nazionale ed in questo modo pu aiutare a diffondere lidea che la mafia non sia un fenomeno circoscritto ma abbia ormai invaso tutto il Paese.
Attraverso di essa Orioles cerca di selezionare, seguendo il modello dei memorialisti, quelle notizie di attualit che, sotto qualche aspetto, spiegano i meccanismi del nostro tempo. Le cose che il potere ci d per facili in realt sono sfaccettatissime. Questo lo sapevano bene i cronisti degli anni 50. Tuttora leggendo uno di quei pezzi ti accorgi che c la curiosit per lanimo umano. Questo lato forse oggi esiste solo in Internet. Internet dunque come strumento di indagine sulla realt, una nuova tecnologia porta sempre ad usi creativi da parte dellutente. Il sito fisiologicamente pi a sinistra del cartaceo perch nel sito hai di fronte solo il lettore senza intermediari e quindi si tende ad azzardare un po di pi. Prosegue Orioles: le tecnologie possono servire per tornare ad affrontare la comunicazione da un punto di vista essenziale, fisiologico. Nei forum gli interventi hanno la stessa ingenuit, ma anche la stessa concretezza, dellAteniese che andava in piazza per dire la sua. Spesso i frequentatori dei forum leggono gli avvenimenti in modi che i giornalisti non riescono a leggere. Cos mentre il giornalismo dinchiesta sui media ufficiali sta scomparendo, soffocato dalla censura, dagli alti costi, dalla paura di querele, dalle restrizioni legislative, sul web si sviluppa un modello editoriale nuovo con caratteristiche proprie che, sorride il mio interlocutore, ci lasciano poveri e felici. Allinterno di questo nuovo modello il lettore motivato e partecipe, grazie allinterattivit, della costruzione della notizia. Internet spiega Orioles per il tipo delaborazione richiesta allutente, per il carattere onnivoro, ha molto pi a che fare con il libro che con la televisione. Quando sei in Internet sei solo, relativamente motivato, pi tranquillo e quindi pi portato a fare collegamenti, somiglianze, ecc La stessa situazione in cui ci si trova di fronte ad un libro. Uno schema che i mezzi di informazione tradizionali non riescono a comprendere, preferendo un uso infelice del web in cui il lettore non pu intervenire. Nello stesso tempo la figura del giornalista tradizionale entra in crisi, impossibilitata ad approfondire e superflua per fornire linformazione di base, ormai rintracciabile autonomamente attraverso la rete. Spiega Riccardo che 25 anni fa un cronista aveva come qualit essenziale lesperienza e le conoscenze accumulate in anni di professione, perci poteva permettersi inchieste scomode senza rischiare il licenziamento. Alleditore infatti non conveniva attendere che un nuovo cronista accumulasse la stessa esperienza. Oggi i giornali, soprattutto della media editoria, prendono ragazzi che sanno discretamente linglese, sanno muoversi su Internet ed in 3 mesi sono gli mettono in grado di fare un pezzo. Sui siti e sui giornali ci sono un sacco di articoli firmati nostro servizio, questi sono pezzi fatti da ragazzi attraverso la ricerca su Internet. Per uscire dalla crisi necessario che il giornalismo cambi la propria concezione di Internet, lo consideri un mezzo per fornire informazione di qualit, portatore di un nuovo rapporto con la realt e con i lettori. Tuttavia Orioles non crede alla morte del giornalismo: Credo esista una separazione netta fra lettore e giornalista perch il giornalista un professionista che fa parte di una corporazione e risponde, attraverso la sua firma, dellaffidabilit delle notizie. Il suo prossimo progetto mira proprio a sfruttare la contaminazione fra online e cartaceo: un portale,gli Italiani, che unisca varie realt di informazione locale. Uno spazio dove fare informazione sul web e che nello stesso tempo offra un font in Open Office per realizzare giornali, un formato che chi vorr potr sfruttare per creare e diffondere un giornale locale, di quartiere,ecc Per Riccardo il futuro del giornale la stampa casalinga: le stampanti laser permettono gi unalta qualit, lostacolo il costo della carta che non consente ancora di stampare il giornale dal PC ad un prezzo minore di quello del quotidiano. Quando questa difficolt sar superata e saranno abbattute le resistenze culturali, si potr aprire una stagione in cui i giornali e riviste saranno distribuiti attraverso la rete e chi lo vorr potr poi stamparseli in proprio. Perch conclude Orioles:Il sito da solo non basta a soppiantare il quotidiano, le persone vogliono comunque qualcosa da portarsi in giro.
5. Intervista a Carlo Ruta: storia di una strana condanna per stampa clandestina e del lavoro sul blog Leinchieste.com.
Nel 2001 il giornalista e storico Carlo Ruta apre il sito di documentazione storico-sociale Accadeinsicilia, in cui riversa, fra laltro, inchieste da lui realizzati in precedenza. Nel 2004 il sito oscurato per ordinanza del tribunale di Ragusa, scompaiono cos inchieste sugli affari loschi della finanza italiana, oltre ad una sullomicidio di Giovanni Spampinato. Lepisodio gi di per s gravissimo ma il peggio deve ancora venire. Nel Maggio 2008 infatti Carlo Ruta stato condannato dal tribunale di Modica per stampa clandestina dietro denuncia del magistrato Agostino Frera. Il reato si rif ad una legge del 1948 secondo la quale pu essere considerato clandestino il giornale che non risponde ad una serie di requisiti (non ha un direttore responsabile, non registrato, ecc). Sembra chiaro per che un blog, la cui periodicit non regolare comprovata, non possa rientrare nellambito di una legge del 48, quando Internet neppure esisteva. Questa legge stata applicata per la prima volta in Italia e sentenze simili non hanno riscontri in Europa. In definitiva io per lo Stato Italiano sono un criminale solo perch ho tenuto un blog, come in Italia fanno 3 milioni di persone dice Ruta. Dora in poi chiunque gestisce un diario online pu rischiare di essere considerato un criminale. La sentenza ha suscitato unondata di reazioni sul web e non, sessanta storici hanno firmato una lettera di solidariet a Ruta, in rete c un blog www.giornalismi.info/vocilibere, su cui si trovano tutti gli aggiornamenti sul caso, le iniziative di solidariet, i documenti del processo, ecc Nel 2005 Carlo Ruta ha aperto un nuovo blog, Le inchieste.com, dove si trovano numerose documentazioni sulla storia della Sicilia e della Mafia ed inchieste sugli affari illegali della finanza, ledilizia, linformazione, ecc siciliane e non. Partiamo dalle vicende di AccadeinSicilia. Vedi in questa operazione un tentativo di aggiornare i metodi di pressione e censura ai nuovi media? Certo non un fatto casuale. Una legge del 2001 rileva le differenze che esistono fra web ed informazione cartacea ed afferma che un sito possa essere considerato stampa periodica solo se funziona come un giornale. I blog individuali sono tutta unaltra cosa, perci se si cerca di bloccarli ci devono essere dietro altri motivi. Sicuramente c un clima di censura che passa attraverso questi atti giudiziari ma anche attraverso altri mezzi come la recente legge sulle intercettazioni. La libert di informazione che si esprime attraverso Internet fa paura tanto vero che nei regimi autoritari il web molto limitato. Il fatto che questa paura sia stata manifestata anche in Italia dimostra che siamo in una situazione disastrosa. Quali saranno i prossimi passaggi della vicenda giudiziaria? Ho appena ritirato le motivazioni della sentenza di primo grado che confermano lidea di un atto mirato. Si spera che i prossimi gradi di giudizio possano ribaltare il giudizio ma la situazione non facile. Il web ha permesso di attivare attorno al tuo caso una rete di solidariet. Internet fa paura proprio per questo. E facilmente accessibile a larghe masse di cittadini, permette di trasmettere informazioni, anche importanti, attraverso fonti alternative. Allinformazione verticale calata dallalto se n affiancata una orizzontale. Inoltre attraverso il web si formano delle reti di comunicazione che permettono di fronteggiare queste ondate repressive. Oggi basta un sufficiente indirizzario mail per comunicare con un largo numero di persone senza passare dallinformazione ufficiale. Di questo movimento
dopinione che si crea sul web i media tradizionali sono costretti a tenere conto. Su Yahoo si possono trovare circa 300mila documenti riguardanti il mio caso, i grandi giornali inizialmente lo hanno ignorato, quando per su Internet si creata una cos grande massa dindignazione, sono stati costretti ad occuparsene. Parliamo del tuo nuovo blog, Leinchieste.com. Mi ha colpito soprattutto il binomio fra approfondimento storico ed inchiesta dattualit. La mia formazione storica e nel tempo ho capito che, per conoscere il nostro Paese, alle due dimensioni, quelle dei fatti, bisogna affiancare la terza dimensione, quella storica. Nel caso della mafia, capire come essa nasce e si sviluppa permette di raccontare anche la genesi dei fatti creando conoscenza e coscienza civile e sociale. La fusione dellelemento storico e di quello giornalistico risponde allesigenza di creare nel lettore questa coscienza. Quanto il web, con la sua disponibilit quasi illimitata di spazio, favorisce la possibilit di approfondimento? Il mio un sito di documentazione storica e sociale, la mia idea creare un archivio storico. In questo senso Internet stato provvidenziale. Io ho anche un archivio cartaceo,difficile per da organizzare e rendere fruibile. Larchivio online invece permette unorganizzazione semplice ed una fruizione estesa. Non a caso Internet nasce in ambienti militari ed accademici dove esistevano tre esigenze: archiviazione, documentazione, comunicazione. Oggi questi tre elementi sono disponibili per tutti, quando si sanno utilizzare bene Internet in grado di sconvolgere qualsiasi cosa. Come giudichi linformazione sul fenomeno mafioso nei media tradizionali? Il fenomeno mafioso stato studiato poco e male. Per decenni si fatta passare lidea che riguardasse solo alcune aree della Sicilia. La mafia non solo Tot Riina e i Corleonesi, ovunque in Italia ci sono realt che utilizzano metodi mafiosi. Internet pu aiutare a far luce su un fenomeno che si conosce poco e che pure in grande espansione. La globalizzazione ha globalizzato anche lindustria illegale, ormai non si tratta di realt locali. Esistono mercati illegali che agiscono in maniera integrata su scala mondiale. Non esistono territori liberi da dinamiche mafiose. Gli organi di informazione devono fare chiarezza su questi fatti partendo dalle situazioni locali. Ma se il sistema mafioso ormai cos pervasivo, ha ancora senso, per chi fa informazione, ragionare in termini di mafia? Su questo punto stanno riflettendo in molti. Si parla di borghesia mafiosa per dire che la mafia non pi una questione di cosche organizzate militarmente ma qualcosa che compenetra il tessuto civile del Paese. Non si pu stabilire in maniera definitiva se il termine mafia sia corretto, tuttavia ormai diffuso a livello planetario. Al di l del termine comunque, si pu dire che oggi la realt di tutti i Paesi attraversata da una grande illegalit. Oggi il capitalismo tende a non rispettare pi le regole, c perci una situazione di mafia sostanziale, una realt che viene a competere con la legge. Lillegalit ormai pervade il corpo vivo della finanza, definirla mafia in senso stretto non facile, tuttavia qualcosa che adotta i metodi della mafia fino ad arrivare a quello estremo dellassassinio.
Il sistema finanziario cos intriso dillegalit lo stesso che in Italia sostiene in buona parte il mondo delleditoria. Quanto questo si riflette sulla qualit dellinformazione? Internet pu spezzare il circolo vizioso? I poteri forti hanno sempre cercato di mettere le mani sui mezzi di comunicazione, una realt normale indipendente dal sistema mafioso. Nel momento in cui si crea una situazione di montante illegalit nelleconomia e nella finanza, linformazione si trova in una situazione molto delicata. Non a caso lo scandalo dei furbetti del quartierino scoppia quando questi provano a mettere le mani sul Corriere della Sera. La stampa italiana quello che , ma ai giornalisti non andava proprio di finire nelle mani di Ricucci&co. La stampa quindi cerca di resistere ai potentati, in alcuni casi costituisce un potere essa stessa, tuttavia non si pu pi parlare di uninformazione estranea ai poteri forti e alle logiche mafiose. Di conseguenza per molti giornali negli ultimi decenni la lotta alla mafia diventata una cosa da niente, passano pi i messaggi intimidatori che lautentica informazione. Internet non nelle mani del potere, nelle nostre mani e quindi pu dare frutto ad inchieste importantissime sulla mafia. Che ci succeda per non automatico perch non si pu arrivare alla conoscenza delle cose senza avere un metodo efficace. Il difetto maggiore dei blog italiani lapprossimazione: spesso attraverso i blog passano stereotipi, luoghi comuni, falsit. Nel momento in cui nei blog ci sar una maturazione sinergica, si potranno ottenere grossi risultati sul piano della lotta alla mafia. Ancora non siamo a questo punto. Proprio perch sul web passa un po di tutto, non credi che con il tempo anche il potere illegale prover a far passare il proprio messaggio attraverso la rete? Purtroppo facile che sui blog possano passare delle bufale o delle falsit, lo strumento ha grandi potenzialit, ma pu essere usato in modo depistante. La libert despressione deve essere garantita ma importante costruire un network di realt di informazione sicure che dia al lettore una garanzia di qualit. Se si costruisce questo network, lasciando gli altri liberi di dire quello che vogliono, ci si pu difendere dai poteri dellinformazione e dalle bufale. Da questultimo discorso mi sembra di capire che ritieni ancora necessaria, anche nel contesto telematico, una mediazione giornalistica. Senza dubbio. Linformazione non fatta solo di comunicazione di fatti, fatta di approfondimenti. Esistono figure professionali (il giornalista, lo storico, ecc) che hanno il compito di approfondire nei campi di loro competenza. Non si pu pensare che queste figure vengano meno anche perch il ragazzo che ha il blog deve potersi documentare. Per questo motivo la figura del giornalista non pu andare in crisi, pu andare in crisi invece il potere del giornalista. In una realt senza Internet il potere del giornalista cento, con Internet tale potere viene meno. Le fonti ormai non sono pi solo i giornali, ne esistono moltissime altre. Nel momento in cui perde potere il giornalista pu guadagnare autorevolezza. Internet mette alla prova i giornalisti, il giornalista serio sa che non deve esibire potere ma dimostrare competenza e rigore. Cambia il modo in cui lavori quando scrivi per leditoria e per lonline? Molte mie inchieste sono passate per dei libri,anche con un buon esito di mercato, che per avevano un limite di utenti. Con Internet ho fatto conoscere queste realt a gente lontanissima. Per il resto ho cercato di usare lo stesso metodo: essere il pi possibile distaccato dalle cose. Quando uno inizia a fare uninchiesta, si trova sempre in una palude, attraverso il distacco da ci che sto vagliando, provo a rimanere fuori da
questa palude. Io mi dedico ad un caso solo se non ho rapporti con le persone di cui mi devo occupare. Cerco di mettere nellinchiesta il meno possibile di me stesso, provo ad agire nel modo pi razionale possibile, senza impulsivit. Questo metodo particolarmente adatto alla Sicilia dove facilissimo rimanere invischiati nella palude. La cosa pi strana che i mafiosi hanno in qualche modo capito la mia metodologia ed hanno assunto quindi uno strano atteggiamento interlocutorio. I poteri forti invece reagiscono scompostamente perch, abituati agli attacchi personali, non riescono a trovare il modo per opporsi.
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Il vantaggio che si possono acquisire e selezionare quanti pi collaboratori, si mantiene sempre in evidenza il tema. Il vostro dossier partecipato da persone provenienti da ambiti disciplinari e settori sociali molto diversi fra loro. Pensa che il web favorisca la costruzione di una sintesi comune fra posizioni e prospettive diverse? Certamente. Il web molto utile, e lo sar sempre di pi. E uno strumento, e non un fine. E, come tale, reca tutte le meraviglie della tecnologia a basso. Noi, in un solo giorno, abbiamo una tiratura che una rivista cartacea simile alla nostra ottiene in sei mesi. Il tutto con pochi soldi ma tante risorse umane giovani. Il dossier sulla mafia seguito come tutta la rivista in prevalenza da ricercatori, professori e studenti del liceo e delluniversit. Le et vanno, in genere, dai 17 anni allanzianit. Nello stesso tempo il dossier sulla mafia di Sintesi Dialettica si rivolge anche, e chiede la collaborazione, degli studenti di scuole ed universit. Pensa sia possibile, attraverso il linguaggio di Internet, avvicinare i giovani, magari non solo del Sud, alla lotta alla Mafia? S, possibile. La lotta alla mafia va condotta, prima di tutto, sul terreno della repressione (magistratura e forze dellordine), poi su quello sociale e culturale. Internet pu aiutare lutente ad imparare i concetti fondamentali di un fenomeno. Noi intendiamo impostare un metodo di fusione di esperienze disciplinari, espressive, tecnologiche ecc. Pensa che ci sia lo spazio per creare sul web un ambiente pi libero dove fare informazione sulla Mafia? S, si chiama Sintesi Dialettica (questa me lha servita su un piatto dargento). Ma lo dico sul serio. Senza sorrisi. Sul serio. Sintesi Dialettica offre un approccio pi didattico e di approfondimento che strettamente legato allattualit. Quale ritiene che sia il ruolo di questo sapere nel contesto dellinformazione sulla Mafia? Il ruolo, o meglio, la posizione di tale metodo dinformazione fondamentale. Metto il termine tra virgolette perch intendo la parola in termini letterali. Se vuoi conoscere la mafia, devi capire la sua storia, la mentalit, letimologia, quale visione ne ha il soggetto che la osserva o la vive. E tali soggetti sono innumerevoli e diversi. Di qui la necessit di intervistare un generale dei carabinieri, un vescovo, un giornalista, un sociologo, un politico ecc.
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resistere alle pressioni e di garantire la qualit delle notizie e delle inchieste. In questo caso sar davvero possibile avviare una nuova stagione per il giornalismo dinchiesta sulla mafia in cui il peso di reticenze, intimidazioni ed omert sar minore. Di ci potrebbe beneficiare anche il giornalismo ufficiale se sar capace di cogliere le possibilit che la rete offre sia come fonte di informazioni sia come ambiente con il quale cooperare, senza complessi di superiorit, per garantire una coraggiosa e approfondita indagine sul sistema mafioso.
Fonti:
Le interviste con Carlo Ruta e Riccardo Orioles sono state realizzate rispettivamente a Pozzallo (Rg) e Milazzo (Me) nellAgosto 2008. Lintervista con Vittorio V. Alberti stata realizzata tramite e-mail nel Luglio 2008. www.riccardoorioles.org www.leinchieste.com www.sintesidialettica.it www.giornalismi.info/vocilibere www.it.wikipedia.org/riccardoorioles Amadore Nino (2007), La zona grigia. Palermo. La Zisa. Corrias Lucente Giovanna, Il Business della diffamazione. www.leinchieste.com/corrias_diffamazione.htm Monaco Gianni, Quotidiani o fotocopie? Lo stato di salute dellinformazione siciliana. www.leinchieste.com/informazione_dibattito.htm Morrone Roberto (a cura di) (2008) Giornalismi e Mafie. Torino. EGA Editore. Papuzzi Alberto (2003), Professione Giornalista. Roma. Donzelli. Pratellesi Marco (2008), New Journalism. Milano. Mondatori. Sintesidialettica.it, intervista a Roberto Morrione
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www.liberaradio.it web-radio nata dalla collaborazione tra Citt del Capo-Radio Metropolitana e la Fondazione Libera Informazione. Le trasmissioni offrono approfondimenti, interviste, servizi sui temi della legalit. www.avvisopubblico.it. Nasce da una rete di amministratori locali che hanno manifestato interesse in percorsi di legalit democratica. Fra laltro ospita approfondimenti sui temi legislativi legati alla lotta allillegalit ed un archivio di leggi e documenti ufficiali. www.corleonedialogos.it. Portale del circolo Arci di Corleone, la redazione pubblica anche una rivista distribuita nella zona di Palermo. www.centroimpastato.it. Il sito del Centro Siciliano di Documentazione Giuseppe Impastato. Ospita un ampio archivio di documenti, analisi storiche, e-book, pubblicazioni, ecc sui temi di mafia e antimafia. Siti di testate offline. www.narcomafie.it. La rivista Narcomafie nasce nel 1993, allindomani delle stragi di Capaci e Via DAmelio con lo scopo di trattare la criminalit organizzata in maniera pi approfondita e costante di quanto facessero i media ufficiali. Sul sito possibile consultare alcuni estratti della rivista e approfondimenti ed analisi creati appositamente per il web. www.antimafia2000.com. Nata nel 2000, la rivista presenta un panorama completo sul mondo dellantimafia. Anche in questo caso si possono visualizzare sia preview della versione cartacea sia contenuti telematici. In particolare due dossier sono dedicati alle figure di Falcone e Borsellino, una sezione ospita news e commenti, unaltra analisi di commentatori che scrivono per altri giornali e riviste. Testate online. www.arcoiris.tv. Web-tv accessibile gratuitamente da internet, gli utenti possono selezionare i contenuti senza vincoli di palinsesti. Fra le diverse categorie, una dedicata allantimafia. www.mafianews.it. Testata online di informazione sulle mafie. Oltre a news, documenti, rassegne stampa, ospita un guesbook dove lasciare commenti e opinioni. www.90011.it. Notiziario online di Bagheria. News di politica e cronaca ed una sezione, cose di mafia, dedicata ad inchieste, notizie ed approfondimenti sulle dinamiche mafiose. www.radiokreattiva.net. Network di web-radio della zona di Bari gestite dai ragazzi, nato da un progetto sulla legalit nelle scuole. Blog di giornalisti. calabria.blogosfere.it. Blog del giornalista calabrese Marco Meliad. Notizie e riflessioni sui meccanismi legati alla ndrangheta. www.cinquelire.info. Il blog del giornalista Nino Amadore si concentra in particolare sulle dinamiche economico-finanziare illegali in Sicilia. C anche una selezione di contenuti video originali. www.storiedimafia.altervista.org. Altro blog di Nino Amadore, aggiornato fino al Giugno 2008. Anche qua notizie ed inchieste sullaspetto economico-finanziario del sistema mafioso.
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