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Misure Industriali con Strumenti

Analogici
Corso di Misure Elettriche
http://sms.unipv.it/misure/
Piero Malcovati
Dipartimento di Ingegneria Elettrica
Universit` a di Pavia
piero.malcovati@unipv.it
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 1/158
Indice
1 Generalit` a
2 Misure in Corrente Continua
Misure di Tensione
Misure di Corrente
Misure di Resistenza
Misure di Potenza
3 Misure di Tensione in Corrente Alternata
4 Misure di Corrente in Corrente Alternata
5 Misure di Potenza in Sistemi Monofase in Regime Sinusoidale
Misure di Potenza Attiva
Misure di Potenza Reattiva
Misure di Potenza Apparente
Misure di Fattore di Potenza
Misure di Potenza in Funzione della Tensione o della Corrente
6 Misure di Potenza in Sistemi Polifase in Regime Sinusoidale
Misure di Potenza Attiva
Misure di Potenza Reattiva
Misure di Potenza Apparente
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 2/158
Indice
7 Misure in Regime Non-Sinusoidale
Misure di Tensione e Corrente
Misure di Potenza Attiva
Misure di Potenza Reattiva
Misure di Potenza Apparente
Teoria di Budeanu
8 Misure su Circuiti Non-Lineari di Tipo Induttivo
Apparecchio di Epstein
Misura della Cifra di Perdita con Tensione Sinusoidale
Separazione delle Perdite
Misura della Cifra di Perdita con Tensione Non-Sinusoidale
Misura del Valore di Cresta dellInduzione Magnetica
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 3/158
Generalit` a
Le misure di tipo industriale sono quelle che si eettuano per il rilievo
di grandezze su apparati, macchine ed impianti, al ne di vericarne le
condizioni di funzionamento o la rispondenza a speciche tecniche
Le misure di tipo industriale consentono, in genere, incertezze
relativamente pi ` u elevate di quelle che si ammettono nelle misure di
laboratorio
Gran parte delle misure sono indirette, in quanto la stima del misurando
viene ottenuta dalla elaborazione delle indicazioni di due o pi ` u
strumenti
Le misure industriali possono essere eettuate con strumenti
elettromeccanici analogici o con strumenti elettronici analogici e
digitali, con numerose possibili alternative
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 4/158
Generalit` a
Al giorno doggi gli strumenti elettromeccanici analogici tendono a
essere rimpiazzati da strumenti digitali
Tuttavia, le problematiche legate alluso degli strumenti analogici sono
utili per evidenziare aspetti che, con luso di strumenti digitali, si tende
a trascurare
Pertanto, conviene fare riferimento a misure eettuate con strumenti
elettromeccanici analogici, considerando che le argomentazioni e i
metodi trattati valgono anche per le misure eettuate con strumenti
digitali, bench e alcuni aspetti diventino di secondaria importanza
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 5/158
Misure in Corrente Continua
Le misure in corrente continua possono riguardare
Tensioni
Correnti
Resistenze
Potenze
Le misure di resistenza e potenza sono indirette in quanto ottenute dalla
elaborazione delle indicazioni di pi ` u strumenti
Le misure di tensione, corrente, resistenza e potenza in regime
permanente (corrente continua) si possono eettuare utilizzando
strumenti magnetoelettrici
Nelle misure in corrente continua si presuppone che loggetto
sottoposto a misura sia lineare (indipendente dal valore delle grandezze
in gioco) e non sia polarizzabile (per cui sono escluse misure su
semiconduttori e liquidi)
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Misure di Tensione
Per la misura di tensioni continue si pu` o ricorrere alluso di un
voltmetro indicatore di tipo magnetoelettrico
Poich e la bobina mobile dello strumento ` e realizzata con lo sottile di
rame, la cui resistivit` a ` e funzione della temperatura, in serie alla bobina
viene sempre montato un resistore a lo di materiale avente coeciente
di temperatura trascurabile (manganina) e di valore pi ` u elevato di
quello della bobina stessa
Il valore di fondo scala viene, cos` raggiunto con un ben denito valore
di tensione (per esempio 50 mV)
La bobina con in serie il resistore in manganina presenta, allora, una
resistenza globale r, che prende il nome di resistenza interna dello
strumento ed ` e dellordine delle decine di ohm
Se lo strumento deve essere predisposto per misurare tensioni pi ` u
elevate di quella determinata da r, si pone in serie ad r una ulteriore
resistenza R, detta resistenza addizionale
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 7/158
Misure di Tensione
V
I
R
r V
0
V
R
V
Si pu` o allora scrivere la relazione
V = V
0
+ V
R
= (R + r) I
0
=
r + R
r
V
0
La tensione applicata V ` e legata alla tensione V
0
letta dallo strumento
dal coeciente
k
V
=
r + R
r
che ` e detto potere moltiplicatore della resistenza addizionale
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Misure di Tensione
Per facilitare limpiego dello strumento, allinterno dello stesso sono,
spesso, montate pi ` u resistenze addizionali in serie commutabili, in
modo da poter disporre di pi ` u portate (pi ` u poteri moltiplicatori)
Normalmente non si superano per ragioni di sicurezza i 600 V con 3 o 4
portate
Ad ogni portata ` e associata la costante strumentale k per la quale si
deve moltiplicare la lettura per ottenere la grandezza cercata, data da
k =
Portata
Numero di Divisioni
V
M
= kV
div
dove V
div
denota la lettura in divisioni dello strumento
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Misure di Tensione
V
I
R
1
R
2
R
3
*
P
1
P
2
P
3
I voltmetri magnetoelettrici possono appartenere a classi di precisione
anche no a 0.1
Date la classe di precisione dello strumento e la portata, lincertezza
tipo che grava sulla misura risulta
u (V
M
) =
Classe Portata
100

3
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 10/158
Misure di Tensione
Lincertezza tipo relativa ` e, invece, data da
u (V
M
) =
Classe Portata
100

3V
M
Per determinare lincertezza estesa U (V
M
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
V = V
M
U (V
M
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 11/158
Misure di Corrente
Per la misura di correnti continue si possono utilizzare strumenti
magnetoelettrici, ma poich e la corrente che pu` o essere sopportata dalla
bobina mobile ` e molto piccola (qualche milliampere), ` e solitamente
necessario ricorrere allimpiego di derivatori (shunt)
La resistenza interna dello strumento r ` e costituita dalla serie della
resistenza propria della bobina e di una resistenza a lo in manganina,
in modo da rendere r il pi ` u possibile indipendente dalla temperatura
I
S
I
S
r A
I
0
Si possono scrivere le relazioni
SI
S
= rI
0
, I = I
S
+ I
0
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 12/158
Misure di Corrente
La corrente da misurare I risulta, quindi
I =
r + S
S
I
0
La corrente da misurare I ` e legata alla corrente I
0
che attraversa lo
strumento dal coeciente
k
A
=
r + S
S
detto potere moltiplicatore dello shunt
Con larticio descritto, uno stesso strumento pu` o essere impiegato per
misurare correnti da pochi milliampere no a diverse migliaia di
ampere, precisando che esso deve essere tarato assieme ai propri shunt
Per facilitare limpiego dello strumento, allinterno dello stesso shunt
sono, spesso, montate pi ` u resistenze in serie commutabili, in modo da
poter disporre di pi ` u portate (pi ` u poteri moltiplicatori)
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 13/158
Misure di Corrente
Ad ogni portata ` e associata la costante strumentale k, per la quale si
deve moltiplicare la lettura per ottenere la grandezza cercata, data da
k =
Portata
Numero di Divisioni
I
M
= kI
div
dove I
div
denota la lettura in divisioni dello strumento
I
S
3
*
A
S
2
S
1
P
1
P
2
P
3
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 14/158
Misure di Corrente
La classe di precisione di un amperometro magnetoelettrico pu` o essere
elevata (classe 0.1 o 0.2)
Date la classe di precisione dello strumento e la portata, lincertezza
tipo che grava sulla misura risulta
u (I
M
) =
Classe Portata
100

3
Lincertezza tipo relativa ` e, invece, data da
u (I
M
) =
Classe Portata
100

3I
M
Per determinare lincertezza estesa U (I
M
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 15/158
Misure di Corrente
Bisogna porre attenzione agli eetti delle connessioni tra shunt e
strumento, che possono incidere sulla accuratezza della misura, se la
loro resistenza non ` e trascurabile rispetto a quella interna dello
strumento (che ` e solitamente dellordine di qualche ohm)
In tal caso, la misura risulta aetta da errore sistematico (di segno noto,
si misura in meno), ma non denito in ampiezza
Di conseguenza, risulta aumentata lincertezza che grava sulla misura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
I = I
M
U (I
M
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 16/158
Misure di Resistenza
Uno dei metodi pi ` u semplici per eettuare misure di resistenza ` e il
metodo voltamperometrico, che prevede limpiego di due strumenti
magnetoelettrici, un voltmetro e un amperometro
Si possono realizzare in alternativa due schemi
A
V
V
U
V
I
M
R
A
R
V
A
V
V
I
M
I
U
I
V
R
A
R
V
R
U
V
M
V
A
V
M
V
U
R
U
Si consideri per primo lo schema che prevede linserzione del voltmetro
a valle dellamperometro
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 17/158
Misure di Resistenza
Risulta immediato constatare che, mentre il voltmetro ` e alimentato
esattamente dalla tensione ai capi delloggetto R
U
, del quale si vuole
determinare il valore di resistenza, la corrente misurata
dallamperometro ` e la somma di quella che circola nellutilizzatore e di
quella assorbita dal voltmetro (autoconsumo)
Nella misura di corrente si commette, quindi, un errore di tipo
sistematico dovuto allautoconsumo del voltmetro
Si possono, infatti, scrivere le relazioni
_

_
V
M
= V
U
I
M
= I
U
+ I
V
La resistenza incognita R
U
` e data da
R
U
=
V
U
I
U
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 18/158
Misure di Resistenza
Si misura, invece, la resistenza R
M
data da
R
M
=
V
U
I
M
=
V
U
I
U
+ I
V
Quindi, essendo
I
U
< I
M
appare evidente che si commette un errore sistematico di segno
negativo (si misura in meno)
Lerrore ` e tanto minore, quanto minore ` e il valore di I
V
In pratica, invece di R
U
, si misura il parallelo tra R
V
(resistenza interna
del voltmetro, R
V
= V
U
/I
V
) e R
U
, per cui il valore di resistenza
incognito risulta
R
U
=
R
V
R
M
R
V
R
M
Si osservi che, se R
V
, si ottiene R
U
= R
M
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 19/158
Misure di Resistenza
In modo analogo si pu` o trattare il caso del circuito con lamperometro a
valle del voltmetro
Risulta immediato constatare che, mentre lamperometro ` e percorso
esattamente dalla corrente che uisce nelloggetto R
U
, del quale si
vuole determinare il valore di resistenza, la tensione ai capi del
voltmetro ` e la somma di quella ai capi dellutilizzatore e della caduta di
tensione sullamperometro (autoconsumo)
Nella misura di tensione si commette, quindi, un errore di tipo
sistematico dovuto allautoconsumo dellamperometro
Si possono scrivere le relazioni
_

_
V
M
= V
U
+ V
A
I
M
= I
U
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 20/158
Misure di Resistenza
La resistenza misurata risulta, quindi
R
M
=
V
U
I
M
=
V
U
+ V
A
I
U
= R
U
+ R
A
dove R
A
= V
A
/I
U
` e la resistenza interna dellamperometro
Si osservi che, se R
A
0, si ottiene R
U
= R
M
Il valore della resistenza incognita ` e dato da
R
U
= R
M
R
A
Lerrore sistematico dovuto allautoconsumo dellamperometro ` e
positivo (si misura in pi ` u)
Esso ` e tanto minore, quanto pi ` u piccolo ` e il valore di R
A
rispetto a
quello della resistenza da misurare
La scelta dello schema da utilizzare non ` e arbitraria e ci si deve
orientare verso lo schema con voltmetro a valle per la misura delle
resistenze di basso valore (sotto i 10 ) e allo schema con amperometro
a valle per la misura di resistenze elevate (oltre i 1000 )
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 21/158
Misure di Resistenza
Nel campo intermedio, possono essere valide entrambe le alternative
Si osserva, inne, che, se si eettua la misura senza correggere lerrore
sistematico, ` e come se si operasse con strumenti di classe inferiore, in
quanto lerrore sistematico viene, in pratica, inglobato in quello
attribuito al caso, aumentando quindi lincertezza
In ogni occasione, ` e necessario valutare lopportunit` a o meno di
eettuare la correzione dellerrore sistematico
Lincertezza che grava sulla stima della resistenza del misurando deve
essere valutata in base alle incertezze tipo relative a tensione e corrente,
determinando, quindi, lincertezza composta
In generale, si assume come modello del misurando
R
U
=
V
M
I
M
ovvero si trascura, in quanto praticamente ininuente per il calcolo
dellincertezza, il termine di correzione dellerrore sistematico
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 22/158
Misure di Resistenza
Lincertezza tipo relativa sulla misura di resistenza risulta
u (R
U
) =
_
u (V
M
)
2
+ u (I
M
)
2
Lincertezza tipo assoluta risulta, quindi
u (R
U
) = u (R
U
) R
U
Per determinare lincertezza estesa U (R
U
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
R = R
U
U (R
U
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Una variante del metodo voltamperometrico, particolarmente adatta per
la misura di resistenze di valore ridotto, ` e il cosiddetto metodo del
confronto
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 23/158
Misure di Resistenza
R
x
R
k
I I
V V
V
k
V
x
Questo metodo si basa sul confronto tra le cadute di tensione provocate
dal resistore incognito R
x
e da un resistore campione R
k
, dotati di
quattro terminali (due di tensione e due di corrente), collegati in serie
fra loro attraverso i terminali di corrente e facenti capo alla sorgente di
alimentazione
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 24/158
Misure di Resistenza
Ai terminali di tensione di questi due resistori sono connessi due
voltmetri, che misurano le cadute di tensione V
x
e V
k
ai capi,
rispettivamente, di R
x
e R
k
Considerando che le resistenze sono connesse in serie, valgono le
relazioni
V
x
R
x
=
V
k
R
k
R
x
=
V
x
V
k
R
k
Un resistore variabile viene generalmente inserito nel circuito in serie
alla sorgente di alimentazione: esso funge da regolatore della corrente
che circola attraverso R
x
e R
k
, dato che si tratta, in genere, di resistenze
molto basse
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 25/158
Misure di Resistenza
Compatibilmente con lesigenza di non provocare un riscaldamento di
questi due resistori, la corrente deve essere mantenuta al valore pi ` u
elevato possibile, poich e in tal modo sono maggiori le cadute di
tensione su R
x
e R
k
, che, come si ` e visto, sono le grandezze che
vengono valutate dai voltmetri
Si noti che V
x
e V
k
e, quindi, la misura di resistenza risultano, in prima
approssimazione, indipendenti dalle resistenze di contatto, in quanto
attraverso i terminali di tensione di R
x
e R
k
uiscono correnti
estremamente ridotte (molto minori della corrente I che uisce
attraverso i terminali di corrente)
Lincertezza tipo relativa sulla misura di resistenza risulta
u (R
x
) =
_
u (V
x
)
2
+ u (V
k
)
2
+ u (R
k
)
2
dove u (R
k
) ` e lincertezza tipo relativa della resistenza campione
Laccuratezza di R
k
viene, normalmente, espressa in termine di classe
di precisione (data in percentuale) con distribuzione rettangolare
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 26/158
Misure di Resistenza
Pertanto, lincertezza tipo di R
k
` e data da
u (R
k
) =
Classe
100

3
Lincertezza tipo assoluta sulla misura di resistenza risulta, quindi
u (R
x
) = u (R
x
) R
x
Per determinare lincertezza estesa U (R
x
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
R = R
x
U (R
x
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 27/158
Misure di Potenza
Uno dei metodi pi ` u comuni per eettuare misure di potenza in circuiti
in corrente continua prevede limpiego di un voltmetro e di un
amperometro magnetoelettrici
Si possono realizzare in alternativa due schemi
A
V
V
U
V
I
M
R
A
R
V
A
V
V
I
M
I
U
I
V
R
A
R
V
R
U
V
M
V
A
V
M
V
U
R
U
Si consideri per primo lo schema che prevede linserzione del voltmetro
a valle dellamperometro
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 28/158
Misure di Potenza
La potenza da misurare ` e data da
P
U
= V
U
I
U
La potenza misurata risulta
P
M
= V
U
I
M
= V
U
(I
U
+ I
V
) = P
U
+
V
2
U
R
V
nella quale R
V
denota la resistenza interna del voltmetro
Appare evidente che lerrore sistematico ` e positivo (si misura in pi ` u) ed
` e tanto minore, quanto pi` u elevato ` e il valore di R
V
(il voltmetro ideale ` e
quello con R
V
)
Lerrore sistematico pu` o essere corretto, se ` e nota R
V
, tramite la
relazione
P
U
= P
M

V
2
U
R
V
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 29/158
Misure di Potenza
In modo analogo, si pu` o trattare il caso del circuito con lamperometro
a valle del voltmetro
La potenza misurata ` e data da
P
M
= V
M
I
U
= (V
U
+ V
A
) I
U
= P
U
+ I
2
U
R
A
nella quale R
A
denota la resistenza interna dellamperometro
Lerrore sistematico che si commette ` e positivo (si misura in pi ` u) ed ` e
tanto minore, quanto pi ` u piccolo ` e il valore di R
A
(lamperometro ideale
` e quello con R
A
0)
Il valore della potenza misurata pu` o essere corretto, se ` e nota R
A
,
tramite la relazione
P
U
= P
M
I
2
U
R
A
Lincertezza che grava sulla stima della potenza deve essere valutata in
base alle incertezze tipo relative a tensione e corrente, determinando,
quindi, lincertezza composta
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 30/158
Misure di Potenza
In generale, si assume come modello del misurando
P
U
= V
M
I
M
ovvero si trascura, in quanto praticamente ininuente per il calcolo
dellincertezza, il termine di correzione dellerrore sistematico
Lincertezza tipo relativa sulla misura di potenza risulta
u (P
U
) =
_
u (V
M
)
2
+ u (I
M
)
2
Lincertezza tipo assoluta risulta, quindi
u (P
U
) = u (P
U
) P
U
Per determinare lincertezza estesa U (P
U
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
P = P
U
U (P
U
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 31/158
Misure di Tensione in Corrente Alternata
Di una tensione alternata presentano signicato tre valori: il valore
ecace, il valore medio sul semiperiodo e il valore di cresta (o valore
massimo), la cui importanza varia a seconda del fenomeno in esame
I rapporti tra i tre valori citati, se la forma donda della tensione ` e
sinusoidale, assumono valori costanti e deniti
Infatti, valgono le relazioni
V
C
=

2V e V
m
=
2

V
essendo
V il valore ecace
V
C
il valore di cresta o valore massimo, V/V
C
= 1/

2 0.707 ` e detto
fattore di cresta
V
m
il valore medio sul semiperiodo, V/V
m
= /
_
2

2
_
1.11 ` e detto
fattore di forma
Per misurare il valore ecace di tensioni alternate (sinusoidali o meno)
si pu` o ricorrere a strumenti indicatori di tipo elettromagnetico
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 32/158
Misure di Tensione in Corrente Alternata
Alla parte fondamentale dello strumento vengono aggiunte resistenze
addizionali per ottenere pi ` u portate (e quindi pi ` u costanti)
Le portate tipiche variano da alcune decine ad alcune centinaia di volt
Per misurare tensioni pi ` u elevate si pu` o ricorrere alla interposizione di
trasformatori di tensione
Le tipiche classi di precisione sono 0.2 e 0.5
Per misurare il valore medio sul semiperiodo di tensioni alternate (il
valore medio di una grandezza alternata esteso ad un intero periodo ` e
nullo per denizione), si pu` o ricorrere alluso di uno strumento
magnetoelettrico, preceduto da un raddrizzatore
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 33/158
Misure di Tensione in Corrente Alternata
V
i
V
u
V
T
e
n
s
i
o
n
e
Tempo
V
i
Vu
Per eetto del raddrizzatore, nella bobina mobile dello strumento
magnetoelettrico uisce una corrente unidirezionale periodica
Se la pulsazione di risonanza dellequipaggio mobile
0
` e
notevolmente pi ` u bassa della pulsazione della tensione da misurare
( = 2f ), la deviazione dellindice risulta proporzionale al valore
medio sul semiperiodo della tensione in ingresso (V
m
)
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 34/158
Misure di Tensione in Corrente Alternata
Infatti
V
m
=
2
T
_
T/2
0
V
C
sin (t) dt
dove V
C
` e il valore di cresta della tensione, T = 2/ e t il tempo
Sugli strumenti concepiti per misurare il valore medio sul semiperiodo
della tensione, la scala ` e di solito tracciata tenendo conto del fattore di
forma /
_
2

2
_
relativo ad unonda sinusoidale, in modo che la lettura
dello strumento corrisponda al valore ecace della tensione sinusoidale
che ha valore medio sul semiperiodo uguale a quello della tensione
misurata (taratura in valore ecace)
La presenza dei raddrizzatori fa s` che questi strumenti abbiano classe
di precisione non migliore di 0.5
Il valore di cresta di una tensione alternata pu` o essere misurato, sotto
certe condizioni, ancora con uno strumento magnetoelettrico
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 35/158
Misure di Tensione in Corrente Alternata
V
i
V
u
I
i
= I
d
V
d
C
V
Un condensatore, connesso alla tensione di ingresso V
i
attraverso un
diodo, tende a caricarsi al valore di cresta di V
i
(a meno della caduta di
tensione V
d
dul diodo)
Considerando la resistenza interna R dello strumento magnetoelettrico e
la capacit` a C del condensatore, se il prodotto RC risulta notevolmente
superiore alla durata del periodo T = 1/f = 2/ di V
i
, il condensatore
si scarica poco durante il tempo in cui la tensione non ` e al valore di
cresta
Di conseguenza, lindicazione dello strumento risulta praticamente
proporzionale al valore di cresta stesso
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 36/158
Misure di Tensione in Corrente Alternata
Lincertezza tipo che grava su una misura di tensione in corrente
alternata, data la classe di precisione dello strumento utilizzato, risulta
u (V
M
) =
Classe Portata
100

3
Lincertezza tipo relativa ` e, invece, data da
u (V
M
) =
Classe Portata
100

3V
M
Per determinare lincertezza estesa U (V
M
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
V = V
M
U (V
M
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 37/158
Misure di Corrente in Corrente Alternata
Per la misura delle correnti alternate ` e, in generale, richiesto il valore
ecace I, per cui si pu` o ricorrere allimpiego di strumenti
elettromagnetici
Negli amperometri elettromagnetici, la bobina viene realizzata con
poche spire di sezione relativamente elevata
Molte volte la bobina ` e suddivisa in due parti uguali che possono essere
collegate in serie o in parallelo, per ottenere cos` uno strumento con due
portate
I
I
I
I
Connessione in Serie Connessione in Parallelo
I I
I/2
I/2
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 38/158
Misure di Corrente in Corrente Alternata
Gli amperometri elettromagnetici hanno normalmente portate non
superiori a 10 A
Per misurare correnti pi ` u elevate si pu` o ricorrere alla interposizione di
trasformatori di corrente, in quanto luso di shunt non ` e possibile per la
presenza di parametri non puramente ohmici
Per misure di laboratorio no a 500 Hz, sono abbastanza diusi
amperometri elettromagnetici in classe 0.2 e 0.5
Lincertezza tipo che grava su una misura di corrente in corrente
alternata, data la classe di precisione dello strumento utilizzato, risulta
u (I
M
) =
Classe Portata
100

3
Lincertezza tipo relativa ` e, invece, data da
u (I
M
) =
Classe Portata
100

3I
M
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 39/158
Misure di Corrente in Corrente Alternata
Per determinare lincertezza estesa U (I
M
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
I = I
M
U (I
M
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 40/158
Misure di Potenza in Sistemi Monofase in Regime
Sinusoidale
In un circuito monofase in regime sinusoidale, la potenza istantanea (p)
` e uguale al prodotto dei valori istantanei di tensione (v) e corrente (i)
p = vi = V
C
sin (t) I
C
sin (t + )
dove V
C
e I
C
sono i valori di cresta delle grandezze in gioco, la
pulsazione, langolo di sfasamento tra le due grandezze (ritardo della
corrente sulla tensione) e t il tempo
Sviluppando il prodotto, si ottiene la relazione
p = VI cos () + VI sin (2t + )
nella quale V e I rappresentano i valori ecaci di tensione e corrente
La potenza istantanea ` e formata da un termine costante VI cos () e da
un termine sinusoidale con pulsazione doppia VI sin (2t + )
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 41/158
Misure di Potenza in Sistemi Monofase in Regime
Sinusoidale
La potenza attiva P ` e, per denizione, il valore medio di p sul periodo
P = VI cos ()
in quanto VI sin (2t + ) ha valore medio sul periodo nullo
T
e
n
s
i
o
n
e
,

C
o
r
r
e
n
t
e
,

P
o
t
e
n
z
a
Tempo
v
i
p
P
T
v
= T
i
= 2 T
p
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 42/158
Misure di Potenza Attiva
Lo strumento analogico classico per la misura della potenza attiva ` e il
wattmetro elettrodinamico, che fornisce una indicazione proporzionale
al valore medio della potenza istantanea
Alla bobina ssa viene inviata la corrente (amperometrica), mentre la
bobina mobile ` e sottoposta alla tensione (voltmetrica)
Possono essere utilizzate due possibili inserzioni
V
I
U
R
V
W
U V
U
R
A
V
I
U
R
V
W
U V
U
R
A
I I
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 43/158
Misure di Potenza Attiva
I wattmetri da laboratorio hanno solitamente la bobina amperometrica
realizzata con poche spire di sezione relativamente elevata, suddivisa in
due parti uguali, che possono essere messe in serie o parallelo (due
portate amperometriche)
La bobina voltmetrica ` e invece costituita da molte spire di sezione
ridotta, associate alla quale vi sono pi ` u resistenze addizionali (pi ` u
portate voltmetriche)
Ad ogni combinazione tra le portate amperometrica e voltmetrica
corrisponde una portata wattmetrica, data dal prodotto tra la portata
amperometrica e la portata voltmetrica
La costante (k) dello strumento ` e determinata dal rapporto tra la portata
wattmetrica e il numero delle divisioni della scala
k =
Portata
Numero di Divisioni
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 44/158
Misure di Potenza Attiva
La potenza attiva misurata ` e, quindi, data da
P
M
= kP
div
dove P
div
denota la lettura in divisioni dello strumento
La misura eettuata con il wattmetro ` e aetta da errore sistematico, la
cui entit` a dipende dallautoconsumo dello strumento e il cui segno ` e
sempre positivo (si misura sempre in pi ` u)
Nel caso in cui la voltmetrica ` e derivata a valle dellamperometrica, si
pu` o osservare, in analogia con quanto esposto a proposito delle misure
in corrente continua, che la tensione applicata allo strumento ` e
esattamente quella esistente ai morsetti dellutilizzatore, mentre la
corrente che uisce nello strumento comprende anche la quota parte
assorbita dalla bobina voltmetrica
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 45/158
Misure di Potenza Attiva
Il wattmetro misura, quindi, una potenza (P
M
) pi ` u grande di quella
realmente assorbita dallutilizzatore (P
U
), secondo la relazione
P
M
= P
U
+
V
2
U
R
V
Lerrore sistematico relativo ` e dato da

%
= 100
V
2
U
/R
V
P
U
Il valore di P
U
si pu` o trovare immediatamente, se ` e noto il valore di R
V
(correzione dellerrore sistematico), utilizzando la relazione
P
U
= P
M

V
2
U
R
V
Analogamente, si pu` o trattare lo schema che prevede lamperometrica
inserita a valle della voltmetrica
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 46/158
Misure di Potenza Attiva
Anche in questo caso il wattmetro misura in pi ` u, secondo la relazione
P
M
= P
U
+ I
2
U
R
A
Lerrore sistematico relativo ` e dato da

%
= 100
I
2
U
R
A
P
U
Lerrore sistematico pu` o essere corretto, se si conosce il valore di R
A
,
utilizzando la relazione
P
U
= P
M
I
2
U
R
A
Si noti che, a dierenza di R
V
, la resistenza R
A
non ` e indipendente dalla
temperatura, in quanto la bobina amperometrica ` e realizzata in rame
Si deve, inne, osservare che la correzione dellerrore sistematico pu` o
essere fatta comunque, anche quando, ad esempio, nel circuito sono in
gioco potenze reattive
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 47/158
Misure di Potenza Attiva
Unaltra causa di errore sistematico, che ` e per` o di dicile valutazione,
` e dovuta al fatto che il circuito voltmetrico non ` e puramente resistivo
(prevale in genere leetto induttivo della bobina voltmetrica), per cui
la corrente nello stesso non ` e perfettamente in fase con la tensione
Un altro parametro, che pu` o portare a errori dello stesso tipo, ` e la mutua
induttanza esistente tra le due bobine
Nella costruzione degli strumenti si fa in modo di ridurre al minimo
queste sorgenti di errore
Prescindendo dagli autoconsumi, la potenza misurata risulta
P
M
= VI cos ( )
essendo langolo tra la tensione applicata alla voltmetrica e la relativa
corrente
Sviluppando, si ottiene
P
M
= VI cos () cos () + VI sin () sin ()
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 48/158
Misure di Potenza Attiva
V
I

I
V

Essendo langolo molto piccolo, si pu` o assumere cos () = 1, per cui,


semplicando, si ricava
P
M
= VI cos () + VI sin () sin () = P
U
_
1 + tan () sin ()
_
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 49/158
Misure di Potenza Attiva
Lerrore sistematico percentuale risulta, quindi

%
= 100
P
M
P
U
P
U
= 100 tan () sin ()
Lerrore sistematico che si commette non dipende solo dallo strumento
ma anche dalle caratteristiche del circuito (sarebbe nullo per = 0 e
innito per = 90

)
Risulta, pertanto, che le misure a basso fattore di potenza possono
risultare critiche per quanto riguarda laccuratezza raggiungibile
Ad esempio, per cos() = 0.05 si ha
tan ()
1
cos ()
= 20
Se lerrore proprio di fase del wattmetro fosse pari a 0.002 rad
(0.2 crad), lerrore sistematico sulla misura di potenza sarebbe pari al
4% (di valore positivo se il misurando ` e induttivo, negativo se ` e
capacitivo)
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 50/158
Misure di Potenza Attiva
Poich e il valore di non ` e noto e non ` e neppure costante, ` e impossibile
procedere alla correzione dei risultati, per cui il problema nisce per
ricadere nella valutazione dellincertezza da associare al risultato della
misurazione
Si deve anche rilevare che per bassi valori di cos (), la deviazione
dellindice dello strumento, date le portate voltmetrica e
amperometrica, risulta molto ridotta, per cui lerrore relativo dello
strumento, risulta elevato
Assumendo di avere valori di tensione e corrente pari, rispettivamente,
alle portate voltmentrica e amperometrica, risulta
=
Classe
100 cos ()
Per ovviare a questo inconveniente, si pu` o ricorrere alluso di wattmetri
per basso cos (), che sono strumenti pi ` u pregiati, nei quali la coppia
antagonista ` e ridotta, in modo che la portata wattmetrica dello
strumento sia pure ridotta, mantenendo inalterate le portate voltmetrica
e amperometrica
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 51/158
Misure di Potenza Attiva
Ad esempio, un wattmetro per cos () = 0.2 si porta a fondo scala con
una potenza attiva pari a 1/5 di quella corrispondente al prodotto VI,
essendo V la portata voltmetrica e I quella amperometrica
La portata wattmetrica di un wattmetro per un dato cos () risulta,
quindi, VI cos ()
Il valore di cos (), se diverso da 1, ` e normalmente indicato sullo
strumento
I wattmetri elettrodinamici possono appartenere a classi di precisione
anche no a 0.1
Date la classe di precisione dello strumento e la portata, trascurando, in
quanto praticamente ininuente, il termine di correzione dellerrore
sistematico, lincertezza tipo che grava sulla misura risulta
u (P
U
) = u (P
M
) =
Classe Portata
100

3
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 52/158
Misure di Potenza Attiva
Lincertezza tipo relativa ` e, invece, data da
u (P
U
) = u (P
M
) =
Classe Portata
100

3P
U
Per determinare lincertezza estesa U (P
U
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
P = P
U
U (P
U
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 53/158
Misure di Potenza Reattiva
Quando le grandezze sono sinusoidali, la determinazione della potenza
reattiva potrebbe essere, in linea di principio, eettuata ricorrendo ad un
varmetro
Possono essere utilizzate due possibili inserzioni
V
var
U
I
V
var
U
I
Tuttavia, gli artici circuitali utilizzati per realizzare un varmetro di
questo tipo garantiscono una misura corretta solo per una ben
determinata frequenza
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 54/158
Misure di Potenza Reattiva
Pertanto, generalmente, la determinazione della potenza reattiva Q
viene eettuata per via indiretta ed elaborando le indicazioni di
wattmetro, amperometro e voltmetro (sono quindi necessari tre
strumenti)
Possono essere utilizzate due possibili inserzioni
A
V
V
U
V
R
A
R
V
R
A,W
R
V,W
A
W
V
V
W
I
V
M
U
I
M
I
M
V
M
U V
U
U
I
U
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 55/158
Misure di Potenza Reattiva
Con entrambi gli schemi, la potenza reattiva risulta data da
Q
U
=
_
(V
M
I
M
)
2
P
2
M
dove P
M
` e la potenza attiva fornita dal wattmetro, mentre V
M
e I
M
sono,
rispettivamente, la tensione misurata dal voltmetro e la corrente
misurata dallamperometro
Questa misurazione non ` e aetta da errori sistematici dovuti agli
autoconsumi, in quanto essi contribuiscono solo alla potenza attiva
Lincertezza che grava sulla misura della potenza reattiva deve essere
valutata in base alle incertezze tipo relative a tensione, corrente e
potenza, determinando, quindi, lincertezza composta
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 56/158
Misure di Potenza Reattiva
In particolare, lincertezza tipo assoluta sulla misura di potenza reattiva
risulta
u (Q
U
) =
_
P
2
M
u (P
M
)
2
V
2
M
I
2
M
P
2
M
+
I
4
M
V
2
M
u (V
M
)
2
V
2
M
I
2
M
P
2
M
+
V
4
M
I
2
M
u (I
M
)
2
V
2
M
I
2
M
P
2
M
Per determinare lincertezza estesa U (Q
U
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
Q = Q
U
U (Q
U
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 57/158
Misure di Potenza Apparente
Poich e non esiste uno strumento analogico capace di fornire
direttamente la potenza apparente S, occorre eettuare una misura per
via indiretta, elaborando le indicazioni di amperometro e voltmetro
Possono essere utilizzate due possibili inserzioni
La grandezza da misurare viene ottenuta dal prodotto delle indicazioni
di voltmetro (V
M
) e amperometro (I
M
)
S
M
= V
M
I
M
A
V
V
U
V
R
A
A
V
V
I
V
M
U
I
M
I
M
V
M
U V
U
U
I
U
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 58/158
Misure di Potenza Apparente
In linea di principio, questa misurazione ` e aetta da errore sistematico
In molti casi, tuttavia, lerrore sistematico non viene corretto, in quanto
la potenza apparente presenta importanza notevolmente ridotta rispetto
alla potenza attiva
Per poter correggere lerrore sistematico nella misura di potenza
apparente, occorre conoscere langolo di sfasamento tra tensione e
corrente delloggetto sotto misura, ovvero, occorre misurare anche la
potenza attiva e la potenza reattiva
A
V
V
U
V
R
A
R
V
R
A,W
R
V,W
A
W
V
V
W
I
V
M
U
I
M
I
M
V
M
U V
U
U
I
U
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 59/158
Misure di Potenza Apparente
La potenza attiva corretta, in questo caso, a seconda dello schema di
inserzione utilizzato, ` e data da
P
U
= P
M

V
2
U
R
V

V
2
U
R
V,W
dove R
V
e R
V,W
sono, rispettivamente, le resistenze interne del
voltmetro e delle voltmetriche del wattmetro, oppure
P
U
= P
M
I
2
U
R
A
I
2
U
R
A,W
dove R
A
e R
A,W
sono, rispettivamente, le resistenze interne
dellamperometro e delle amperometriche del wattmetro
La potenza reattiva risulta data da
Q
U
=
_
(V
M
I
M
)
2
P
2
M
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 60/158
Misure di Potenza Apparente
La potenza apparente corretta ` e, quindi, data da
S
U
=
_
P
2
U
+ Q
2
U
Nel caso in cui si utilizzi linserzione con le voltmetriche del wattmetro
e il voltmetro inseriti a valle dellamperometro e delle amperometriche
del wattmetro, la tensione misurata ` e eettivamente la tensione ai capi
dellutilizzatore (V
U
= V
M
), mentre la corrente che uisce
nellutilizzatore ` e data da
I
U
=
S
U
V
M
Invece, nel caso in cui si utilizzi linserzione con le voltmetriche del
wattmetro e il voltmetro inseriti a monte dellamperometro e delle
amperometriche del wattmetro, la corrente misurata ` e eettivamente la
corrente che uisce nellutilizzatore (I
U
= I
M
), mentre la tensione ai
capi dellutilizzatore ` e data da
V
U
=
S
U
I
M
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 61/158
Misure di Potenza Apparente
Lincertezza che grava sulla misura di potenza apparente deve essere
valutata come incertezza composta
In genere, si assume come modello del misurando
S
U
= V
M
I
M
ovvero si trascura, in quanto praticamente ininuente per il calcolo
dellincertezza, il termine di correzione dellerrore sistematico
Lincertezza tipo relativa sulla misura di potenza apparente risulta
u (S
U
) =
_
u (V
M
)
2
+ u (I
M
)
2
Lincertezza tipo assoluta risulta, quindi
u (S
U
) = u (S
U
) S
U
Per determinare lincertezza estesa U (S
U
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 62/158
Misure di Potenza Apparente
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
S = S
U
U (S
U
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 63/158
Misure di Fattore di Potenza
Per la misura del fattore di potenza, occorre utilizzare le indicazioni di
wattmetro (P
M
), amperometro (I
M
) e voltmetro (V
M
)
A
V
V
U
V
R
A
R
V
R
A,W
R
V,W
A
W
V
V
W
I
V
M
U
I
M
I
M
V
M
U V
U
U
I
U
Il fattore di potenza ` e dato da
cos (
M
) =
P
M
S
M
=
P
M
V
M
I
M
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 64/158
Misure di Fattore di Potenza
Questa misura ` e aetta da errore sistematico, per via degli autoconsumi
degli strumenti
La potenza attiva corretta, a seconda dello schema di inserzione
utilizzato, ` e data da
P
U
= P
M

V
2
U
R
V

V
2
U
R
V,W
dove R
V
e R
V,W
sono, rispettivamente, le resistenze interne del
voltmetro e delle voltmetriche del wattmetro, oppure
P
U
= P
M
I
2
U
R
A
I
2
U
R
A,W
dove R
A
e R
A,W
sono, rispettivamente, le resistenze interne
dellamperometro e delle amperometriche del wattmetro
La potenza reattiva risulta data da
Q
U
=
_
(V
M
I
M
)
2
P
2
M
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 65/158
Misure di Fattore di Potenza
La potenza apparente corretta ` e data da
S
U
=
_
P
2
U
+ Q
2
U
Il fattore di potenza corretto risulta, quindi, dato da
cos (
U
) =
P
U
S
U
Lincertezza che grava sulla misura di fattore di potenza deve essere
valutata come incertezza composta
In genere, si assume come modello del misurando
cos (
U
) =
P
M
V
M
I
M
ovvero si trascurano, in quanto praticamente ininuente per il calcolo
dellincertezza, il termine di correzione dellerrore sistematico
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 66/158
Misure di Fattore di Potenza
Lincertezza tipo relativa sulla misura di fattore di potenza risulta
u
_
cos (
U
)
_
=
_
u (V
M
)
2
+ u (I
M
)
2
+ u (P
M
)
2
Lincertezza tipo assoluta risulta, quindi
u
_
cos (
U
)
_
= u
_
cos (
U
)
_
cos (
U
)
Per determinare lincertezza estesa U
_
cos (
U
)
_
, si scelgono
opportunamente il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
cos () = cos (
U
) U
_
cos (
U
)
_
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 67/158
Misure di Potenza in Funzione della Tensione o della
Corrente
Le misure di potenza, soprattutto in ambito industriale, vengono spesso
richieste in funzione della tensione (pi ` u frequentemente) o della
corrente (pi ` u raramente), ovvero, si richiede di misurare le potenze
(attiva, reattiva e apparente) assorbite da un utilizzatore per un certo
valore di tensione o di corrente
In questo caso, i risultati devono poi essere riportati al valore di
tensione (V
R
) o di corrente (I
R
) di riferimento
A
V
V
U
V
R
A
R
V
R
A,W
R
V,W
A
W
V
V
W
I
V
M
U
I
M
I
M
V
M
U V
U
U
I
U
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 68/158
Misure di Potenza in Funzione della Tensione o della
Corrente
Nel caso in cui la grandezza di riferimento sia la tensione, i valori della
potenza attiva, apparente e reattiva, riportati alla tensione V
R
, sono dati
da
P
R
= P
U
V
2
R
V
2
U
, S
R
= S
U
V
2
R
V
2
U
, Q
R
= Q
U
V
2
R
V
2
U
In genere, si assumono come modelli del misurandi
P
R
= P
M
V
2
R
V
2
M
, S
R
= S
M
V
2
R
V
2
M
, Q
R
= Q
U
V
2
R
V
2
M
ovvero si trascurano, in quanto praticamente ininuenti per il calcolo
dellincertezza, i termini di correzione dellerrore sistematico
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 69/158
Misure di Potenza in Funzione della Tensione o della
Corrente
Lincertezza tipo relativa che grava sulle misure di potenza attiva e
apparente risulta, rispettivamente
u (P
R
) =
_
u (P
M
)
2
+ 4 u (V
M
)
2
u (S
R
) =
_
u (V
M
)
2
+ u (I
M
)
2
Lincertezza tipo assoluta per le misure di potenza attiva e apparente
risulta, quindi, rispettivamente, pari a
u (P
R
) = u (P
R
) P
R
u (S
R
) = u (S
R
) S
R
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 70/158
Misure di Potenza in Funzione della Tensione o della
Corrente
Lincertezza tipo assoluta che grava sulla misura di potenza reattiva ` e
data da
u (Q
R
) =

_
_
_
_
P
2
M
V
8
R
u (P
M
)
2
V
8
M
Q
2
R
+
I
2
M
V
8
R
u (I
M
)
2
V
4
M
Q
2
R
+
_
4P
2
M
V
4
R
V
5
M

2I
2
M
V
4
R
V
3
M
_
2
u (V
M
)
2
4Q
2
R
Per determinare le incertezze estese U (P
R
), U (S
R
) e U (Q
R
), si
scelgono opportunamente il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
P = P
R
U (P
R
)
S = S
R
U (S
R
)
Q = Q
R
U (Q
R
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 71/158
Misure di Potenza in Funzione della Tensione o della
Corrente
Nel caso in cui la grandezza di riferimento sia la corrente, i valori della
potenza attiva, apparente e reattiva, riportati alla corrente I
R
, sono dati
da
P
R
= P
U
I
2
R
I
2
U
, S
R
= S
U
I
2
R
I
2
U
, Q
R
= Q
U
I
2
R
I
2
U
In genere, si assumono come modelli del misurandi
P
R
= P
M
I
2
R
I
2
M
, S
R
= S
M
I
2
R
I
2
M
, Q
R
= Q
U
I
2
R
I
2
M
ovvero trascurando, in quanto praticamente ininuenti per il calcolo
dellincertezza, i termini di correzione dellerrore sistematico
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 72/158
Misure di Potenza in Funzione della Tensione o della
Corrente
Lincertezza tipo relativa che grava sulle misure di potenza attiva e
apparente risulta, rispettivamente
u (P
R
) =
_
u (P
M
)
2
+ 4 u (I
M
)
2
u (S
R
) =
_
u (V
M
)
2
+ u (I
M
)
2
Lincertezza tipo assoluta per le misure di potenza attiva e apparente
risulta, quindi, rispettivamente, pari a
u (P
R
) = u (P
R
) P
R
u (S
R
) = u (S
R
) S
R
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 73/158
Misure di Potenza in Funzione della Tensione o della
Corrente
Lincertezza tipo assoluta che grava sulla misura di potenza reattiva ` e
data da
u (Q
R
) =

_
_
_
_
P
2
M
I
8
R
u (P
M
)
2
I
8
M
Q
2
R
+
V
2
M
I
8
R
u (V
M
)
2
I
4
M
Q
2
R
+
_
4P
2
M
I
4
R
I
5
M

2V
2
M
I
4
R
I
3
M
_
2
u (I
M
)
2
4Q
2
R
Per determinare le incertezze estese U (P
R
), U (S
R
) e U (Q
R
), si
scelgono opportunamente il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
P = P
R
U (P
R
)
S = S
R
U (S
R
)
Q = Q
R
U (Q
R
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 74/158
Misure di Potenza in Sistemi Polifase in Regime
Sinusoidale
Per trattare le misure di potenza in sistemi polifase, conviene, per
semplicit` a, fare riferimento a sistemi trifase, che peraltro sono i pi ` u
diusi, per poi generalizzare i risultati ottenuti, estendendoli a sistemi
aventi un numero di fasi qualunque
In un sistema trifase, loggetto sotto misura pu` o essere collegato a
triangolo o a stella, oppure essere costituito da pi ` u carichi misti in
parallelo (anche monofase)
In un sistema trifase, il sistema di alimentazione pu` o essere a tre o
quattro li
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 75/158
Misure di Potenza Attiva
I
1
R
1
W
1
Z
1
1
I
2
R
2
W
2
Z
2
2
I
3
R
3
W
3
Z
3
3
N
O
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 76/158
Misure di Potenza Attiva
Un sistema trifase ` e a quattro li quando si ` e in presenza di neutro attivo
In questo caso, la potenza attiva si ottiene come somma delle potenze
relative a ciascuna delle fasi
Dette E
1
, E
2
ed E
3
le tensioni di fase e I
1
, I
2
e I
3
le correnti di linea,
sfasate rispetto alle tensioni di fase degli angoli
1
,
2
e
3
, la potenza
attiva ` e data da
P = E
1
I
1
cos (
1
) + E
2
I
2
cos (
2
) + E
3
I
3
cos (
3
)
Per i sistemi trifase a tre li con collegamento a stella, la potenza attiva
si ottiene come somma delle potenze relative a ciascuna delle fasi
Per i sistemi trifase a tre li con collegamento a triangolo, invece, la
potenza attiva ` e data da
P = V
1
I
1
cos (
1
) + V
2
I
2
cos (
2
) + V
3
I
3
cos (
3
)
dove V
1
, V
2
e V
3
sono le tensioni concatenate e I
1
, I
2
e I
3
le correnti di
fase, sfasate rispetto alle tensioni concatenate degli angoli
1
,
2
e
3
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 77/158
Misure di Potenza Attiva
I
1
R
1
W
1
Z
1
1
I
2
R
2
W
2
Z
2
2
I
3
R
3
W
3
Z
3
3
O
(a)
I
1
R
1
W
1
Z
1
1
I
2
R
2
W
2
Z
2
2
I
3
R
3
W
3
Z
3
3
O
(b)
O
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 78/158
Misure di Potenza Attiva
Si vuole ora dimostrare che la potenza attiva nei sistemi trifase a tre li
pu` o essere misurata con solo due wattmetri
Per semplicit` a, si fa riferimento ad un circuito collegato a stella, anche
se la dimostrazione e i risultati hanno validit` a generale
O
1
2 3
V
23
V
31
V
12
E
1
E
3
E
2
O
H
I
1

1
I
2

2
I
3

3
E
3

E
1

E
2

Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 79/158
Misure di Potenza Attiva
Se si separa il centro stella delle voltmetriche da quello del carico, si ha,
in generale, che i due centri stella non coincidono elettricamente
Ci ` o pu` o essere dovuto a dissimmetrie nelle impedenze a valle della
sezione di misura o nelle resistenze addizionali dei wattmetri
La somma delle indicazioni dei tre wattmetri pu` o essere scritta come
P =
_

E
1


H
_

I
1
+
_

E
2


H
_

I
2
+
_

E
3


H
_

I
3
avendo indicato con

H il vettore di tensione esistente tra i due centri
stella
Sviluppando si ottiene
P =

E
1

I
1
+

E
2

I
2
+

E
3

I
3


H
_

I
1
+

I
2
+

I
3
_
Essendo il sistema a tre li, la somma vettoriale delle correnti ` e per
denizione nulla, ovvero

I
1
+

I
2
+

I
3
= 0
per cui la potenza misurata coincide con quella assorbita dal carico
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 80/158
Misure di Potenza Attiva
I
1
R
1
W
1
Z
1
1
I
2
R
2
W
2
Z
2
2
I
3
Z
3
3
O
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 81/158
Misure di Potenza Attiva
A questo punto, ` e possibile collegare il centro stella delle voltmetriche
dei tre wattmetri ad una delle fasi, per esempio la fase 3
La tensione applicata alle voltmentriche del wattmetro W
3
, quindi,
diverr` a nulla, mentre alle voltmetriche dei wattmetri W
1
e W
2
sar` a
applicata la tensione concatenata, invece della tensione di fase
Questo schema prende il nome di inserzione di Aron
In questo caso, si pu` o scrivere
P =
_

E
1

E
3
_

I
1
+
_

E
2

E
3
_

I
2
+
_

E
3

E
3
_

I
3
Il termine
_

E
3

E
3
_

I
3
` e evidentemente nullo e, pertanto, si ottiene
P =

E
1

I
1
+

E
2

I
2
+

E
3

_

I
1

I
2
_
Essendo

I
3
=

I
1

I
2
si ricava
P =

E
1

I
1
+

E
2

I
2
+

E
3

I
3
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 82/158
Misure di Potenza Attiva
Conseguentemente, si ottiene
P = P
1
+ P
2
dove P
1
e P
2
sono rispettivamente le letture dei wattmetri W
1
e W
2
,
come volevasi dimostrare
Da quanto sopra esposto deriva un importante conclusione di validit` a
generale: la potenza attiva in un circuito ad N li pu` o essere misurata
con N 1 wattmetri
Questa conclusione ` e valida per qualsiasi sistema polifase (incluso il
monofase che ha due li e per il quale la misura di potenza si eettua
con un wattmetro), anche se non simmetrico nelle tensioni e non
equilibrato nelle correnti
La misura eettuata con linserzione di Aron pu` o comportare che un
wattmetro fornisca indicazione negativa, per cui essa deve essere
sottratta dallindicazione dellaltro wattmetro
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 83/158
Misure di Potenza Attiva
Infatti, per un sistema simmetrico ed equilibrato si pu` o scrivere
_
P
1
= V
31
I
1
cos (
1
30

) = VI cos ( 30

)
P
2
= V
32
I
2
cos (
2
+ 30

) = VI cos ( + 30

)
Sviluppando, si ottiene
_
P
1
= VI cos () cos (30

) + VI sin () sin (30

)
P
2
= VI cos () cos (30

) VI sin () sin (30

)
Imponendo P
2
= 0, si ricava
tan () =
1
tan (30

)
=

3
e, quindi, si ottiene cos () = 0.5
Per un sistema simmetrico ed equilibrato ` e possibile ricavare cos () da
P
1
e P
2
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 84/158
Misure di Potenza Attiva
Infatti, dividendo membro a membro, si ottiene
P
1
P
2
=
cos () cos (30

) + sin () sin (30

)
cos () cos (30

) sin () sin (30

)
ovvero
cos () cos (30

) (P
1
P
2
) = sin () sin (30

) (P
1
+ P
2
)
Sviluppando, si ottiene
tan () =

3
P
1
P
2
P
1
+ P
2
cos () = cos
_
arctan
_

3
P
1
P
2
P
1
+ P
2
__
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 85/158
Misure di Potenza Attiva
In un sistema polifase, quindi, la potenza attiva assorbita dal carico U ` e
data da
P
U
=
M

i=1
P
U,i
dove P
U,i
` e la lettura di ciascuno degli M wattmetri utilizzati
(normalmente M = N 1, dove N ` e il numero di li), su cui ` e stata
eettuata la correzione dellerrore sistematico dovuto agli autoconsumi
Per il calcolo dellincertezza, in genere, si assume come modello del
misurando
P
U
=
M

i=1
P
M,i
dove P
M,i
sono le letture dei wattmetri, ovvero si trascura, in quanto
praticamente ininuenti per il calcolo dellincertezza, i termini di
correzione dellerrore sistematico
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 86/158
Misure di Potenza Attiva
Lincertezza tipo assoluta che grava sulle misura di potenza attiva risulta
u (P
U
) =

_
_
M

i=1
u
_
P
M,i
_
2
Per determinare lincertezza estesa U (P
U
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
P = P
U
U (P
U
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Nel caso in cui il circuito abbia un fattore di potenza molto basso,
linserzione di Aron cade in difetto, in quanto le letture dei due
wattmetri sono poco diverse tra loro, prossime alla met` a del fondo scala
e di segno opposto
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 87/158
Misure di Potenza Attiva
Lincertezza tipo relativa, u (P
U
) = u (P
U
) /P
U
, quindi, risulta molto
elevata, in quanto P
U
= P
M,1
+ P
M,2
0
Poich e luso di wattmetri a basso cos () non ` e adatto per linserzione
di Aron, in quanto entrambi i wattmetri vedono cos () 0.5, per la
misura si deve ricorrere a tre wattmetri (o in generale a N wattmetri per
un sistema a N li), misurando le potenze di ogni fase e sommandole
In questo caso luso di wattmetri a basso cos () ` e possibile, poich e i
wattmetri vedono il cos () eettivo del carico
Nel caso in cui venga richiesta una misura si potenza in funzione della
tensione (in sistemi polifase, normalmente, non si eseguono misure in
funzione della corrente), la potenza attiva, riportata alla tensione di
riferimento V
R
, risulta
P
R
= P
U
V
2
R
V
2
M
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 88/158
Misure di Potenza Attiva
W
1
V
1
V
3
Z
1
1
W
2
Z
2
2
Z
3
3
O
V
2
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 89/158
Misure di Potenza Attiva
Siccome viene fornito un solo valore di V
R
, si assume implicitamente
che il sistema sia simmetrico e, pertanto, il valore di V
M
deve essere
calcolato come valore medio delle tre letture dei voltmetri, ovvero
V
M
=
V
M,1
+ V
M,2
+ V
M,3
3
Lincertezza tipo relativa che grava sulla potenza attiva riportata alla
tensione V
R
risulta
u (P
R
) =
_
u (P
U
)
2
+ 4 u (V
M
)
2
Considerando che le letture dei voltmetri saranno, inevitabilmente,
diverse tra loro, per determinare u (V
M
) occorre, innanzitutto,
determinare lo scarto tipo delle tre misure, s
_
V
M,i
_
, e lincertezza tipo
assoluta dei voltmetri, u
_
V
M,i
_
, assumendo per semplicit` a i tre voltmetri
uguali
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 90/158
Misure di Potenza Attiva
Se risulta che s
_
V
M,i
_
> u
_
V
M,i
_
, allora
u (V
M
) =
s
_
V
M,i
_

3
Quindi, bench e il sistema non risulti eettivamente simmetrico, in
quanto lo scarto tra le tre tensioni misurate dai voltmetri eccede i limiti
deniti dallincertezza di misura dei voltmetri stessi, si assume
comunque il sistema simmetrico (non si pu` o fare altrimenti)
Si ricava, per` o, lincertezza di V
M
dallo scarto tipo delle tensioni
misurate, che risulta maggiore dellincertezza di misura dei voltmetri
(in sostanza si assume che vi siano altri fattori, oltre allincertezza dei
voltmetri, che determinano lo scarto tra le tensioni)
Se, invece, risulta che s
_
V
M,i
_
u
_
V
M,i
_
, allora
u (V
M
) =
_
3u
_
V
M,i
_
2
3
=
u
_
V
M,i
_

3
in quanto il sistema ` e eettivamente simmetrico
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 91/158
Misure di Potenza Attiva
Lincertezza tipo relativa u (V
M
) risulta, quindi
u (V
M
) =
u (V
M
)
V
M
Lincertezza tipo assoluta per la misura di potenza attiva risulta pari a
u (P
R
) = u (P
R
) P
R
Per determinare lincertezza estesa U (P
R
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
P = P
R
U (P
R
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 92/158
Misure di Potenza Reattiva
Per misurare la potenza reattiva in un generico sistema trifase a tre li,
occorre inserire un voltmetro, un amperometro e un wattmetro su
ciascun ramo del carico, procedendo poi, per ciascun ramo, come per i
sistemi monofase
La potenza reattiva complessiva sar` a, quindi, data da
Q
U
=
M

i=1
Q
U,i
dove M ` e il numero di rami del carico considerati (M = 3 per un
sistema trifase a tre li)
Se il carico ` e connesso a stella, occorre inserire le voltmetriche dei
wattmetri e i voltmetri sulle tensioni di fase e le amperometriche dei
wattmetri e gli amperometri sulle correnti di linea
Se il carico ` e connesso a triangolo, occorre inserire le voltmetriche dei
wattmetri e i voltmetri sulle tensioni concatenate e le amperometriche
dei wattmetri e gli amperometri sulle correnti di fase
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 93/158
Misure di Potenza Reattiva
Lincertezza tipo assoluta che grava sulle misura di potenza reattiva, in
questo caso, risulta
u (Q
U
) =

_
_
M

i=1
u
_
Q
U,i
_
2
Per determinare lincertezza estesa U (Q
U
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
Q = Q
U
U (Q
U
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
In sistemi simmetrici ed equilibrati, ` e possibile misurare la potenza
reattiva utilizzando un solo wattmetro
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 94/158
Misure di Potenza Reattiva
W
c
Z
1
1
Z
2
2
Z
3
3
O
O
1
2 3
E
1
E
3
E
2
I
90
V = V
23
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 95/158
Misure di Potenza Reattiva
La potenza misurata dal wattmetro risulta, infatti
P = VI cos (90

) = VI sin ()
dove V ` e la tensione concatenata e I la corrente di linea
Conseguentemente, considerando che, per denizione, la potenza
reattiva Q = 3EI sin () e che E = V/

3, si ricava
Q
U
=

3P
U
dove P
U
` e la potenza letta sul wattmetro, su cui ` e stata eettuata la
correzione dellerrore sistematico dovuto agli autoconsumi
Questo metodo, che presuppone le condizioni di simmetria ed
equilibrio del sistema, pu` o essere utilizzato solamente per misure
indicative (ad esempio sui quadri di centrale)
Per misure di precisione, non si pu` o infatti presumere che le condizioni
richieste siano vericate
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 96/158
Misure di Potenza Reattiva
Per il calcolo dellincertezza, in genere, si assume come modello del
misurando
Q
U
=

3P
M
ovvero si trascurano, in quanto praticamente ininuenti per il calcolo
dellincertezza, i termini di correzione dellerrore sistematico
Lincertezza tipo assoluta che grava sulla misura di potenza reattiva, in
questo caso, risulta
u (Q
U
) =

3u (P
M
)
Per determinare lincertezza estesa U (Q
U
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
Q = Q
U
U (Q
U
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 97/158
Misure di Potenza Reattiva
W
a
Z
1
1
W
b
Z
2
2
W
c
Z
3
3
O
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 98/158
Misure di Potenza Reattiva
In un sistema trifase a tre li, nel caso di carico arbitrario ma tensioni
simmetriche, per la misura della potenza reattiva si pu` o ricorrere alla
inserzione di Righi o dei tre wattmetri
Essa viene realizzata inserendo due strumenti secondo lo schema di
Aron ed il terzo con la bobina amperometrica sulla fase rimasta libera e
la voltmetrica derivata fra le due altre fasi
In un sistema trifase simmetrico la potenza attiva ` e data da
P =

E
1

I
1
+

E
2

I
2
+

E
3

I
3
=
=

E
1

I
1
+

E
2

_

I
1

I
3
_
+

E
3

I
3
=
=
_

E
1

E
2
_

I
1
+
_

E
2

E
2
_

I
2
+
_

E
3

E
2
_

I
3
=
=

V
12

I
1
+

V
32

I
3
=
= VI
1
cos (
1
+ 30

) + VI
3
cos (
3
30

)
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 99/158
Misure di Potenza Reattiva
In un sistema trifase simmetrico la potenza reattiva ` e data da
Q =

E
1

I
1
+

E
2

I
2
+

E
3

I
3
=
=

E
1

I
1
+

E
2

_

I
1

I
3
_
+

E
3

I
3
=
=
_

E
1

E
2
_

I
1
+
_

E
2

E
2
_

I
2
+
_

E
3

E
2
_

I
3
=
=

V
12

I
1
+

V
32

I
3
=
= VI
1
sin (
1
+ 30

) + VI
3
sin (
3
30

)
In un sistema trifase simmetrico V
12
= V
32
= V
13
= V sono le tensioni
concatenate, I
1
, I
2
e I
3
sono le correnti di linea e
1
,
2
e
3
sono gli
sfasamenti tra le tensioni di fase E
1
= E
2
= E
3
= E e le correnti di linea
Pertanto, indicando con P
a
, P
b
e P
c
le indicazioni dei tre wattmetri, si
ottiene
_

_
P
a
= VI
1
cos (
1
30

)
P
b
= VI
2
cos (
2
+ 30

)
P
c
= VI
3
cos (
3
90

)
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 100/158
Misure di Potenza Reattiva
Sommando P
a
e P
c
, si ricava
P
a
+ P
c
= VI
1
cos (
1
30

) + VI
3
cos (
3
90

)
Espandendo le relazioni trigonometriche, si ottiene
cos (
1
30

) = cos (
1
+ 30

60

) =
= cos (
1
+ 30

) cos (60

) +
+ sin (
1
+ 30

) sin (60

) =
=
1
2
cos (
1
+ 30

) +

3
2
sin (
1
+ 30

)
cos (
3
90

) = cos (
3
30

60

) =
= cos (
3
30

) cos (60

) +
+ sin (
3
30

) sin (60

) =
=
1
2
cos (
3
30

) +

3
2
sin (
3
30

)
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 101/158
Misure di Potenza Reattiva
Pertanto, risulta
P
a
+ P
c
= VI
1
_

_
1
2
cos (
1
+ 30

) +

3
2
sin (
1
+ 30

)
_

_
+
+VI
3
_

_
1
2
cos (
3
30

) +

3
2
sin (
3
30

)
_

_
=
=
1
2
_
VI
1
cos (
1
+ 30

) + VI
3
cos (
3
30

)
_
+
+

3
2
_
VI
1
sin (
1
+ 30

) + VI
3
sin (
3
30

)
_
Sostituendo, si ottiene
P
a
+ P
c
=
1
2
P +

3
2
Q
Ricordando che, per linserzione di Aron, P = P
a
+ P
b
, si pu` o scrivere
P
a
+ P
c
=
1
2
(P
a
+ P
b
) +

3
2
Q
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 102/158
Misure di Potenza Reattiva
La potenza reattiva assorbita dallutilizzatore U risulta
Q =
P
a
P
b
+ 2P
c

3
La misura risulta aetta da errore sistematico dovuto agli autoconsumi
dei wattmetri
La potenza reattiva corretta risulta, quindi
Q
U
=
P
U,a
P
U,b
+ 2P
U,c

3
Per il calcolo dellincertezza, in genere, si assume come modello del
misurando
Q
U
=
P
M,a
P
M,b
+ 2P
M,c

3
ovvero si trascurano, in quanto praticamente ininuenti per il calcolo
dellincertezza, i termini di correzione dellerrore sistematico
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 103/158
Misure di Potenza Reattiva
Lincertezza tipo assoluta che grava sulla misura di potenza reattiva, in
questo caso, risulta
u (Q
U
) =
1

3
_
u
_
P
M,a
_
2
+ u
_
P
M,b
_
2
+ 4u
_
P
M,c
_
2
Per determinare lincertezza estesa U (Q
U
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
Q = Q
U
U (Q
U
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 104/158
Misure di Potenza Reattiva
I
1
R
1
W
1
Z
1
1
Lettura 1
P
1
P
2
P
1

P
2

I
2
R
2
W
2
Z
2
2
I
3 Z
3
3
O
I
1
R
1
W
1
Z
1
1
Lettura 2
I
2
R
2
W
2
Z
2
2
I
3 Z
3
3
O
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 105/158
Misure di Potenza Reattiva
Una variante dellinserzione Righi ` e la cosiddetta inserzione
Barbagelata, tramite la quale ` e possibile determinare la potenza reattiva
in un sistema trifase a tre li simmetrico, utilizzando due coppie di
letture successive di due wattmetri (quattro misure di potenza)
La prima coppia di letture viene ottenuta dai due Wattmetri inseriti
secondo Aron, mentre la seconda coppia di letture viene ottenuta dagli
stessi due wattmetri in inserzione simmetrica
`
E facile dimostrare che
P
c
= P

2
P

1
Infatti, si pu` o scrivere
P

2
P

1
=

V
21

I
2

V
12

I
1
=

V
12

I
2

V
12

I
1
=

V
12

I
1

I
2
_
=

V
12

I
3
= P
c
Quindi, ponendo P
a
= P
1
, P
b
= P
2
e P
c
= P

2
P

1
, si pu` o utilizzare la
stessa formula ricavata per linserzione Righi per determinare la
potenza reattiva Q
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 106/158
Misure di Potenza Reattiva
La misura risulta aetta da errore sistematico dovuto agli autoconsumi
dei wattmetri
La potenza reattiva corretta risulta, quindi, data da
Q
U
=
P
U,1
P
U,2
+ 2
_
P

U,2
P

U,1
_

3
Per il calcolo dellincertezza, in genere, si assume come modello del
misurando
Q
U
=
P
M,1
P
M,2
+ 2
_
P

M,2
P

M,1
_

3
ovvero si trascurano, in quanto praticamente ininuenti per il calcolo
dellincertezza, i termini di correzione dellerrore sistematico
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 107/158
Misure di Potenza Reattiva
Lincertezza tipo assoluta che grava sulla misura di potenza reattiva, in
questo caso, risulta
u (Q
U
) =
1

3
_
u
_
P
M,1
_
2
+ u
_
P
M,2
_
2
+ 4u
_
P

M,2
_
2
+ 4u
_
P

M,1
_
2
,
Per determinare lincertezza estesa U (Q
U
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi,
Q = Q
U
U (Q
U
) ,
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 108/158
Misure di Potenza Reattiva
W
a
V
1
V
3
Z
1
1
W
b
Z
2
2
Z
3
3
O
V
2
W
c
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 109/158
Misure di Potenza Reattiva
Nel caso in cui venga richiesta una misura si potenza reattiva in
funzione della tensione, la potenza reattiva, riportata alla tensione di
riferimento V
R
, risulta
Q
R
= Q
U
V
2
R
V
2
M
Il valore di V
M
deve essere calcolato come nel caso della misura di
potenza attiva
Lincertezza tipo relativa che grava sulla potenza reattiva riportata alla
tensione V
R
risulta
u (Q
R
) =
_
u (Q
U
)
2
+ 4 u (V
M
)
2
dove u (Q
U
) = u (Q
U
) /Q
U
e u (V
M
) si determina come nel caso della
misura di potenza attiva
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 110/158
Misure di Potenza Reattiva
Lincertezza tipo assoluta per la misura di potenza reattiva risulta pari a
u (Q
R
) = u (Q
R
) Q
R
Per determinare lincertezza estesa U (Q
R
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
Q = Q
R
U (Q
R
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 111/158
Misure di Potenza Apparente
Per misurare la potenza apparente in un generico sistema trifase a tre
li, occorre inserire un voltmetro, un amperometro e un wattmetro su
ciascun ramo del carico, procedendo poi, per ciascun ramo, come per i
sistemi monofase
La potenza apparente complessiva sar` a, quindi, data da
S
U
=

_
_
_

_
M

i=1
P
U,i
_

_
2
+
_

_
M

i=1
Q
U,i
_

_
2
dove M ` e il numero di rami del carico considerati (M = 3 per un
sistema trifase a tre li)
Se il carico ` e connesso a stella, occorre inserire le voltmetriche dei
wattmetri e i voltmetri sulle tensioni di fase e le amperometriche dei
wattmetri e gli amperometri sulle correnti di linea
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 112/158
Misure di Potenza Apparente
Se il carico ` e connesso a triangolo, occorre inserire le voltmetriche dei
wattmetri e i voltmetri sulle tensioni concatenate e le amperometriche
dei wattmetri e gli amperometri sulle correnti di fase
Se il sistema ` e simmetrico, ` e possibile misurare la potenza apparente
utilizzando linserzione di Righi o linserzione di Barbagelata
In questo caso, la potenza apparente ` e data da
S
U
=
_
P
2
U
+ Q
2
U
Lincertezza tipo assoluta che grava sulla misura di potenza apparente,
in questo caso, risulta
u (S
U
) =
_
_
P
U
+
Q
U

3
_
2
u
(
P
M,a)
2
S
2
U
+
_
P
U

Q
U

3
_
2
u
(
P
M,b)
2
S
2
U
+
4Q
2
U
u
(
P
M,c)
2
3S
2
U
Per determinare lincertezza estesa U (S
U
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 113/158
Misure di Potenza Apparente
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
S = S
U
U (S
U
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Qualora sia richiesta una misura di potenza apparente in funzione della
tensione V
R
, risulta
S
R
= S
U
V
2
R
V
2
M
Il valore di V
M
deve essere calcolato come nel caso della misura di
potenza attiva
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 114/158
Misure di Potenza Apparente
Lincertezza tipo relativa che grava sulla misura di potenza apparente,
in questo caso, risulta
u (S
R
) =
_
u (S
U
)
2
+ 4 u (V
M
)
2
dove u (S
U
) = u (S
U
) /S
U
e u (V
M
) si determina come nel caso della
misura di potenza attiva
Lincertezza tipo assoluta per la misura di potenza apparente risulta,
quindi, pari a
u (S
R
) = u (S
R
) S
R
Per determinare lincertezza estesa U (S
R
), si scelgono opportunamente
il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
S = S
R
U (S
R
)
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 115/158
Misure in Regime Non-Sinusoidale
Si consideri un circuito in cui la tensione o la corrente o entrambe le
grandezze siano periodiche con frequenza f , ma non siano sinusoidali
Se ciascun segnale viene scomposto in serie di Fourier, si ottengono
tanti termini di tipo sinusoidale, detti armoniche, con frequenza pari ai
multipli interi di f , ma ampiezza e fase diverse
Non necessariamente tutte le armoniche sono presenti, anzi nella
maggioranza dei casi avviene esattamente il contrario
La potenza istantanea (p) ` e sempre uguale al prodotto dei valori
istantanei di tensione (v) e corrente (i), qualunque sia la forma dei
segnali
p = vi =
_

k=0
V
C,k
sin (kt)
_

_
_

k=0
I
C,k
sin (kt +
k
)
_

_
dove = 2f , mentre V
C,k
e I
C,k
sono, rispettivamente, i valori di cresta
delle armoniche di tensione e corrente, mentre
k
` e lo sfasamento tra le
armoniche di indice k di tensione e corrente
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 116/158
Misure in Regime Non-Sinusoidale
T
e
n
s
i
o
n
e
,

C
o
r
r
e
n
t
e
,

P
o
t
e
n
z
a
Tempo
v
i
p
P
T
e
n
s
i
o
n
e
,

C
o
r
r
e
n
t
e
,

P
o
t
e
n
z
a
Tempo
v
i
p
P
(a)
(b)
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 117/158
Misure in Regime Non-Sinusoidale
Se si sviluppa il prodotto, si ottiene un numero di termini molto elevato
(a causa dei prodotti incrociati)
In un caso la corrente ha unarmonica di terzo ordine, mentre nellaltro
la corrente ha unarmonica di quinto ordine
In entrambi i casi, il valore medio della potenza istantanea ` e nullo,
stando a signicare che non transita potenza attiva
Il fatto che siano in gioco correnti e tensioni, per` o, implica che nel
sistema ` e in gioco potenza reattiva
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 118/158
Misure di Tensione e Corrente
Si consideri un circuito in cui sia la tensione, sia la corrente non siano
sinusoidali
Entrambe le grandezze possono essere espresse tramite sviluppo in
serie di Fourier
Il valore ecace della tensione viene denito come
V =

i=0
V
2
i
dove V
i
sono i valori ecaci delle singole armoniche di tensione
Il valore ecace della corrente viene denito come
I =

i=0
I
2
i
dove I
i
sono i valori ecaci delle singole armoniche di corrente
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 119/158
Misure di Tensione e Corrente
Nei voltmetri o negli amperometri elettromagnetici, ogni armonica di
tensione o di corrente produce una coppia motrice C
m,i
proporzionale al
quadrato del valore ecace dellarmonica stessa
Lequipaggio mobile ` e globalmente sollecitato dalla somma delle
singole coppie C
m,i
Ne consegue che il voltmetro o lamperometro sono sempre in grado di
fornire lindicazione corretta del valore ecace di tensione o corrente
(almeno nel campo delle frequenze industriali)
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 120/158
Misure di Potenza Attiva
Si consideri un circuito in cui sia la tensione, sia la corrente non siano
sinusoidali
La potenza attiva viene denita come
P =

i=0
V
i
I
i
cos (
i
)
dove V
i
e I
i
sono, rispettivamente, i valori ecaci delle armoniche di
tensione e corrente
La potenza attiva ` e quindi costituita dalla sommatoria dei prodotti
scalari (in senso vettoriale) di tutte le combinazioni di tensioni e
correnti sinusoidali aventi la stessa frequenza e secondo il relativo
angolo di sfasamento, considerando anche eventuali componenti
costanti (in questo caso
0
= 0)
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 121/158
Misure di Potenza Attiva
Nei wattmetri elettrodinamici, ogni contributo V
i
I
i
cos (
i
) produce una
coppia motrice C
m,i
Lequipaggio mobile ` e globalmente sollecitato dalla somma delle
singole coppie C
m,i
Ne consegue che il wattmetro ` e sempre in grado di fornire lindicazione
corretta della potenza attiva in gioco nel circuito su cui si eettua la
misura (almeno nel campo delle frequenze industriali)
In un sistema polifase a N li, la misura di potenza attiva pu` o sempre
essere eettuata con N 1 wattmetri
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 122/158
Misure di Potenza Reattiva
Si consideri ancora un circuito in cui sia la tensione, sia la corrente non
siano sinusoidali
Anche per la potenza reattiva si possono denire i contributi delle
diverse coppie di armoniche isofrequenziali di tensione e corrente
Q =

i=0
V
i
I
i
sin (
i
)
dove V
i
e I
i
sono, rispettivamente, i valori ecaci delle armoniche di
tensione e corrente
La potenza reattiva Q ` e, quindi, costituita dalla sommatoria dei prodotti
vettoriali di tutte le combinazioni di tensioni e correnti sinusoidali
aventi la stessa frequenza e secondo il relativo angolo di sfasamento
(eventuali componenti costanti danno contributo nullo in quanto
0
= 0)
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 123/158
Misure di Potenza Apparente
`
E generalmente accettato considerare, convenzionalmente, come
potenza apparente, anche in un circuito in cui sia la tensione, sia la
corrente non siano sinusoidali, il prodotto dei valori ecaci di tensione
V e corrente I
S = VI =

i=0
V
2
i

i=0
I
2
i
dove V
i
e I
i
sono, rispettivamente, i valori ecaci delle armoniche di
tensione e corrente
Tale denizione non ha un chiaro signicato sico
Infatti, confrontando le espressioni di P, Q ed S, si pu` o vericare che
S
2
> P
2
+ Q
2
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 124/158
Misure di Potenza Apparente
Infatti, n e lespressione di P, n e lespressione di Q tengono conto dei
prodotti tra i termini non isofrequenziali presenti nellespressione della
potenza istantanea p
D
ik
= V
C,i
sin (it) I
C,k
sin (kt +
k
)
con i k, che, invece, sono presenti nella espressione di S
Esistono diverse teorie per interpretare i termini aggiuntivi presenti nel
bilancio delle potenze in regime non-sinusoidale, tra le quali vale le
pena di citare, oltre alla teoria di Budeanu, che ` e la pi ` u diusa, anche la
teoria di Shepherd e Zakikhani, la teoria di Sharon e la teoria di
Czarnescki
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 125/158
Teoria di Budeanu
Budeanu esprime la potenza apparente S mediante tre componenti
mutuamente ortogonali
La potenza attiva P
P =

i=0
V
i
I
i
cos (
i
)
La potenza reattiva Q
Q =

i=0
V
i
I
i
sin (
i
)
La potenza reattiva deformante D
D =

m=0

k=0
_
V
2
k
I
2
m
+ V
2
m
I
2
k
2V
k
V
m
I
k
I
m
cos (
k

m
)
_
con m k
V
i
e I
i
sono, rispettivamente, i valori ecaci delle armoniche di
tensione e corrente, mentre
i
sono gli sfasamenti tra le armoniche di
indice i di tensione e corrente
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 126/158
Teoria di Budeanu
La potenza reattiva deformante D assume valore nullo quando tutte le
armoniche di corrente sono proporzionali a quelle di tensione e quando
tutti gli sfasamenti relativi
i
sono uguali
Si pu` o dimostrare che
S
2
= (VI)
2
= P
2
+ Q
2
+ D
2
dove V e I sono, rispettivamente, i valori ecaci di tensione e corrente
La potenza reattiva deformante non ha alcun signicato sico, anche se
viene associata alla potenza reattiva
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 127/158
Misure su Circuiti Non-Lineari di Tipo Induttivo
Quando le misure di potenza devono essere eettuate su circuiti
non-lineari, si deve porre particolare attenzione alla interpretazione dei
risultati ottenuti
Per chiarire i concetti, conviene fare riferimento ad una classica
misurazione che viene eettuata per determinare la cifra di perdita dei
lamierini magnetici utilizzati nelle macchine elettriche, nelle quali essi
sono sottoposti a magnetizzazione alternata
I suddetti lamierini presentano una caratteristica B = f (H) non-lineare
e dipendente dalle vicissitudini a cui gli stessi vengono sottoposti (cicli
di isteresi)
Si deve anche tenere presente che essendo B e H interdipendenti, risulta
che se B ` e sinusoidale non lo pu` o essere H e viceversa
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 128/158
Misure su Circuiti Non-Lineari di Tipo Induttivo
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 129/158
Misure su Circuiti Non-Lineari di Tipo Induttivo
Il primo caso ` e il pi ` u comune e corrisponde, ad esempio,
allalimentazione del circuito elettrico con tensione sinusoidale
impressa, per cui linduzione magnetica B risulta sinusoidale, mentre la
forma del campo H (che ` e quella della corrente nel circuito) ` e appuntita
Se ` e, invece, sinusoidale H (corrente sinusoidale impressa), la forma di
B risulta appiattita
La potenza magnetizzante (induttiva) perde allora signicato preciso,
appunto perch e B ed H non sono entrambe sinusoidali
In tal caso, considerando B sinusoidale, si pu` o, convenzionalmente, fare
riferimento al valore ecace H
E
ed assumere come potenza
magnetizzante specica
Per unit` a di volume
Q
V
=

2fBH
E
Per unit` a di massa
Q
M
=

fBH
E
dove ` e la densit` a di massa (o peso specico) e f ` e la frequenza
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 130/158
Misure su Circuiti Non-Lineari di Tipo Induttivo
Un secondo importante problema riguarda le perdite nel materiale
magnetico, che sono da attribuire a due fenomeni distinti: listeresi e le
correnti parassite
A causa del fenomeno di isteresi, durante la magnetizzazione viene
fornita al materiale una energia, che non ` e poi interamente restituita
durante la smagnetizzazione
Lenergia perduta, che si trasforma in calore, ` e rappresentata, in una
certa scala e per unit` a di volume, dallarea del ciclo di isteresi
Si pu` o, perci ` o, scrivere
W =
_
B
max
B
min
HdB
dove B
min
e B
max
sono, rispettivamente il valore minimo e massimo
dellinduzione magnetica
Poich e W ` e lenergia dissipata per ogni ciclo, per passare alla potenza
basta tenere conto della frequenza
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 131/158
Misure su Circuiti Non-Lineari di Tipo Induttivo
Si ` e soliti esprimere le perdite per isteresi P
I
con una relazione del tipo
P
I
= k
I
fB
n
dove k
I
` e una costante e n un parametro, detto coeciente di Steinmetz,
che varia tra 1.5 e 2.5 con linduzione magnetica stessa
Per limitare le perdite per isteresi il lamierino viene ottenuto da una
lega ferro-silicio, con silicio intorno al 3.5%
Unaltra sorgente di perdite ` e dovuta al fatto che, per la presenza di un
usso dellinduzione magnetica alternato, nello stesso materiale
magnetico si inducono forze elettromotrici
Essendo poi il materiale un buon conduttore elettrico, si ha la
circolazione di correnti parassite
Le perdite per correnti parassite sono proporzionali ai quadrati di
induzione magnetica, frequenza e spessore del lamierino, nonch e
inversamente proporzionali alla resistivit` a del materiale
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 132/158
Misure su Circuiti Non-Lineari di Tipo Induttivo
Per limitare le perdite per correnti parassite, i circuiti magnetici
vengono laminati e si ricorre a leghe che permettono di aumentare la
resistivit` a
Lisolamento superciale dei lamierini ` e oggi ottenuto per ossidazione
diretta, durante il processo produttivo
Analogamente a quanto detto per le perdite per isteresi, si pu` o usare,
per le perdite per correnti parassite P
P
, una espressione del tipo
P
P
= k
P
f
2
B
2
dove k
P
` e una costante
Le perdite totali nel circuito magnetico possono, quindi, essere espresse
come
P
U
= k
I
fB
n
+ k
P
f
2
B
2
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 133/158
Misure su Circuiti Non-Lineari di Tipo Induttivo
Normalmente, per quanticare le perdite in un materiale magnetico,
viene utilizzata la cifra di perdita, data da
C
P
=
P
U
m
Essa rappresenta la potenza dissipata per unit` a di massa m da un
materiale magnetico, quando uniformemente eccitato a pressati valori
di induzione magnetica (B) e di frequenza (f )
A titolo indicativo si pu` o ricordare che, per f = 50 Hz e B = 1.5 T, la
cifra di perdita pu` o variare da 0.8 W/kg a 2.0 W/kg
I valori pi ` u bassi sono quelli dei lamierini a cristalli orientati, usati nei
trasformatori di potenza
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 134/158
Apparecchio di Epstein
Lapparecchio di Epstein viene utilizzato per determinare la cifra di
perdita dei lamierini magnetici
Lungo i tubi esterni sono avvolti, insieme ed uniformemente, in modo
da simulare un solenoide, due avvolgimenti detti, rispettivamente,
primario e secondario
Ciascun avvolgimento ` e costituito da un predeterminato numero di
spire (normalmente 600 spire)
Per la prova si sceglie una pressata massa di lamierini (normalmente
10 kg), tagliati in strisce di lunghezza e larghezza pure pressate
(500 mm e 30 mm, rispettivamente)
Le strisce cos` ottenute devono essere disposte nei tubi in modo che i
giunti che si formano allesterno siano alternati e stretti, cos` da ridurre
leetto dei traferri
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 135/158
Apparecchio di Epstein
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 136/158
Apparecchio di Epstein
W A
~
V
f
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 137/158
Apparecchio di Epstein
Esso ` e caratterizzato dal fatto che il voltmetro e la voltmetrica del
wattmetro sono connessi allavvolgimento secondario dellapparecchio
di Epstein, ottenendo cos` due importanti vantaggi
Si escludono dalla misura della potenza le perdite dovute alla resistenza
dellavvolgimento alimentato (primario)
La forza elettromotrice indotta al secondario ` e direttamente legata
allinduzione magnetica nel materiale, che ` e la grandezza che interessa
Per la misura, si devono utilizzare strumenti di buona qualit` a, che
consentano di misurare la tensione, la potenza, la corrente e la
frequenza, preferibilmente di tipo digitale, in quanto caratterizzati da
autoconsumo trascurabile
Si deve anche tenere conto del fatto che il circuito risulta fortemente
induttivo, per cui ` e necessario limpiego di un wattmetro adatto per
basso fattore di potenza
Per lalimentazione del circuito, occorre una sorgente che, per il
momento, si considera in grado di fornire una tensione perfettamente
sinusoidale
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 138/158
Misura della Cifra di Perdita con Tensione Sinusoidale
Per determinare la cifra di perdita, si deve, innanzitutto, determinare la
sezione A del pacco di lamierini
Detti m la massa dei lamierini, il peso specico del materiale
magnetico ed l la lunghezza totale del circuito magnetico, si ottiene
A =
m
l
nella quale si pu` o assumere m = 10 kg, = 7.6 kg/dm
3
e l = 2.0 m
Poich e lo scopo della misura ` e di determinare la cifra di perdita
allinduzione magnetica B
R
e alla frequenza f
R
, occorre calcolare la
tensione V
R
che deve apparire ai terminali del secondario per i valori
prescelti di B
R
ed f
R
, che risulta
V
R
=

2n
s
f
R
B
R
A
nella quale n
s
= 600 ` e il numero delle spire dellapparecchio
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 139/158
Misura della Cifra di Perdita con Tensione Sinusoidale
Le misure vengono, quindi, condotte rilevando un certo numero di
valori di potenza assorbita, in funzione della tensione a frequenza
costante, ed eettuando linterpolazione graca dei punti risultanti, in
modo da escludere eventuali letture aette da errori grossolani
Al valore di tensione V
R
, si determina, quindi, la potenza misurata P
M
Se lautoconsumo delle voltmetriche del wattmetro e del voltmetro non
` e trascurabile, si deve determinare il valore della potenza corretta P
U
Il valore della cifra di perdita C
P,U
` e dato, inne, da
C
P,U
=
P
U
m
Lincertezza che grava sulla misura di cifra di perdita deve essere
valutata come incertezza composta
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 140/158
Misura della Cifra di Perdita con Tensione Sinusoidale
Per il calcolo dellincertezza, in genere, si assume come modello del
misurando
C
P,U
=
P
M
m
V
2
R
V
2
M
= P
M
2m(n
s
f
R
B
R
)
2
(lV
M
)
2
ovvero si trascura, in quanto praticamente ininuente per il calcolo
dellincertezza, il termine di correzione dellerrore sistematico
Inoltre, si assume una dipendenza quadratica della potenza dissipata
dallinduzione magnetica e, quindi, dalla tensione V
M
(si assume il
coeciente di Steinmetz n = 2) e si trascura la dipendenza della cifra di
perdita dalla frequenza (si assume f = f
R
)
Lincertezza tipo relativa sulla misura di cifra di perdita risulta
u
_
C
P,U
_
=
_
u (P
M
)
2
+ u (m)
2
+ 4 u ()
2
+ 4 u (l)
2
+ 4 u (V
M
)
2
Le incertezze sulla massa u (m), sulla lunghezza u (l) e sul peso
specico u () possono, generalmente, essere trascurate
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 141/158
Misura della Cifra di Perdita con Tensione Sinusoidale
Lincertezza tipo assoluta risulta, quindi
u
_
C
P,U
_
= u
_
C
P,U
_
C
P,U
Per determinare lincertezza estesa U
_
C
P,U
_
, si scelgono
opportunamente il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
C
P
= C
P,U
U
_
C
P,U
_
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 142/158
Separazione delle Perdite
Se si desidera eettuare la separazione delle perdite tra perdite per
isteresi e perdite per correnti parassite, si possono esprimere le perdite
per ciclo (energia)
W
U
=
P
U
f
= k
I
B
n
+ k
P
fB
2
Esse rappresentano una retta in funzione della frequenza, per cui, con
misure in funzione di f , a induzione magnetica costante B = B
R
, si pu` o
ottenere la ripartizione desiderata
Il valore di P
U
corrispondente allinduzione magnetica B
R
, per ogni
valore di f , deve essere determinato per interpolazione graca e deve
essere eettuata, se necessario, la correzione dellerrore sistematico
dovuto agli autoconsumi degli strumenti
Sono necessarie almeno due misure a diversi valori di frequenza per
poter operare la ripartizione delle perdite
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 143/158
Separazione delle Perdite
W
U
f
k
P
fB
2
k
I
B
n
I valori dei coecienti k
I
e k
P
risultano
k
I
=
W
U
|
f =0
B
n
R
, k
P
=
W
U
|
f =f
R
W
U
|
f =0
B
2
R
f
R
dove B
R
` e il valore di induzione magnetica di riferimento e f
R
` e il valore
della frequenza di riferimento
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 144/158
Separazione delle Perdite
Alternativamente, considerando che il valore di n non ` e tipicamente
noto, si possono determinare i coecienti
I
e
P
, che esprimono,
rispettivamente, la frazione di perdite da attribuire allisteresi e la
frazione di perdite da attribuire alle correnti parassite, dati da

I
=
W
U
|
f =0
f
R
P
U
,
P
=
_
W
U
|
f =f
R
W
U
|
f =0
_
f
R
P
U
A questo punto, noti i coecienti
I
e
P
, ` e possibile tenere conto
anche della dipendenza della cifra di perdita dalla frequenza nel calcolo
dellincertezza
Il modello del misurando da utilizzare per il calcolo dellincertezza che
grava sulla misura della cifra di perdita, infatti, risulta
C
P,U
= P
M
_

I
f
R
f
M
+
P
f
2
R
f
2
M
_
2m(n
s
f
R
B
R
)
2
(lV
M
)
2
dove f
M
` e la frequenza misurata
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 145/158
Separazione delle Perdite
Lincertezza tipo relativa sulla misura di cifra di perdita, assumendo
f
M
= f
R
, ma considerando lincertezza tipo relativa sulla misura di
frequenza u (f
M
), sapendo che
I
+
P
= 1 e trascurando le incertezze
sulla massa u (m), sulla lunghezza u (l) e sul peso specico u (), risulta
u
_
C
P,U
_
=
_
u (P
M
)
2
+ 4 u (V
M
)
2
+ (
I
+ 2
P
)
2
u (f
M
)
2
Lincertezza tipo assoluta risulta, quindi
u
_
C
P,U
_
= u
_
C
P,U
_
C
P,U
Per determinare lincertezza estesa U
_
C
P,U
_
, si scelgono
opportunamente il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
C
P
= C
P,U
U
_
C
P,U
_
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 146/158
Misura della Cifra di Perdita con Tensione Non-Sinusoidale
In laboratorio ci si trova, a volte, a dover eettuare la misura della cifra
di perdita con una sorgente di tensione che presenta una forma donda
non perfettamente sinusoidale
Questo ` e dovuto, nella maggior parte dei casi, al fatto che, a causa della
non-linearit` a della relazione B = f (H) nel materiale, la corrente che
circola nellavvolgimento primario dellapparecchio di Epstein non ` e
sinusoidale
Pertanto, in presenza di una resistenza non nulla in serie alla sorgente di
tensione (resistenza interna della sorgente e resistenza dei cavi), la
tensione eettivamente applicata allavvolgimento primario
dellapparecchio di Epstein risulta essere, a sua volta, non-sinusoidale
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 147/158
Misura della Cifra di Perdita con Tensione Non-Sinusoidale
Le perdite per isteresi e per correnti parassite che si manifestano nel
materiale, seguono leggi diverse
Le perdite per isteresi sono funzione del valore di cresta dellinduzione
magnetica B
C
, in conseguenza del fatto che dipendono dal ciclo di isteresi
e, in aggiunta, lesponente di Steinmetz ` e variabile con linduzione
magnetica stessa
Le perdite per correnti parassite sono, per la legge di Joule, proporzionali
al quadrato del valore ecace delle tensioni indotte nei lamierini e
dipendono, quindi, dal valore ecace dellinduzione magnetica B
E
Ne consegue che, se la tensione non ` e sinusoidale, non ` e pi ` u possibile
eettuare direttamente linterpolazione graca delle misure eettuate,
per determinare le perdite in corrispondenza del valore di induzione
magnetica di riferimento B
R
Con tensione non-sunusoidale, infatti, risulta che B
E
B
C
/

2 e,
quindi, se si misura il valore ecace della tensione, legato al valore
ecace dellinduzione magnetica B
E
, il valore di B
C
non ` e
determinabile
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 148/158
Misura della Cifra di Perdita con Tensione Non-Sinusoidale
Sarebbe, quindi, necessario disporre di uno strumento in grado di
misurare il valore massimo dellinduzione magnetica (o una grandezza
proporzionale a questa), in aggiunta al voltmetro a valore ecace
Si pu` o dimostrare che il valore massimo dellinduzione magnetica ` e
proporzionale al valore medio sul semiperiodo della tensione indotta
(V
m
)
Pertanto, occorre inserire nel circuito anche un voltmetro a valore
medio
W A
~
V
m
V
E
f
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 149/158
Misura della Cifra di Perdita con Tensione Non-Sinusoidale
Il voltmetro a valore medio ` e generalmente tarato in valore ecace e
fornisce, quindi, il valore /
_
2

2
_
V
m
1.11V
m
Per lesecuzione delle misure si procede come nel caso di tensione
sinusoidale, prendendo come riferimento le indicazioni del voltmetro a
valore medio
In questo modo, si riportano correttamente per via graca alla tensione
V
R
= /
_
2

2
_
V
m
, ovvero allinduzione magnetica B
R
= B
C
/

2, le
perdite per isteresi, ma non quelle per correnti parassite, che sono
proporzionali al valore ecace della tensione V /
_
2

2
_
V
m
Il contrario avverrebbe se si prendessero come riferimento le
indicazione del voltmetro a valore ecace
Conviene esprimere i risultati in funzione della tensione fornita dal
voltmetro a valore medio, in quanto lesponente di Steinmetz non ` e
costante (si opera ad induzione magnetica massima costante)
Dalla interpolazione graca si ottiene il valore, riportato a
B
R
= B
C
/

2, delle perdite complessive P


M
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 150/158
Misura della Cifra di Perdita con Tensione Non-Sinusoidale
P
M
1.11 V
m
P
M
V
R
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 151/158
Misura della Cifra di Perdita con Tensione Non-Sinusoidale
Se lautoconsumo delle voltmetriche del wattmetro e dei voltmetri non
` e trascurabile, si deve determinare il valore della potenza corretta P
U
Per poter procedere alla correzione dei risultati e riportarli al caso di
onda sinusoidale, ` e necessario procedere alla suddivisione delle perdite
Una volta determinati i coecienti
I
e
P
, ` e possibile riportare le
perdite per correnti parassite al valore corretto di tensione e, quindi, di
induzione magnetica, tenendo conto del fatto che le perdite per correnti
parassite dipendono dal quadrato del valore ecace dellinduzione
magnetica stessa
Le perdite corrette sono date da
P
C
=
I
P
U
+
P
P
U
V
2
R
V
2
R,E
dove V
R,E
` e il valore ecace della tensione che corrisponde a
V
R
= /
_
2

2
_
V
m
, ricavato per via graca (in regime sinusoidale
V
R,E
= V
R
)
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 152/158
Misura della Cifra di Perdita con Tensione Non-Sinusoidale
V
1.11 V
m
V
R,E
V
R
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 153/158
Misura della Cifra di Perdita con Tensione Non-Sinusoidale
Nel caso in cui non sia possibile determinare sperimentalmente
I
e
P
,
per esempio perch e non ` e possibile eettuare misure in funzione della
frequenza, si usa assumere, convenzionalmente,
I
=
P
= 0.5
La cifra di perdita corretta risulta, quindi
C
P,U
=
P
C
m
Per il calcolo dellincertezza di misura si assume come modello del
misurando
C
P,U
=
P
M
m
V
2
R
V
2
M
= P
M
2m(n
s
f
R
B
R
)
2
(lV
M
)
2
trascurando, in quanto ininuente per il calcolo dellincertezza, anche
la correzione dellerrore dovuto alla tensione non-sinusoidale
Lincertezza tipo relativa sulla misura di cifra di perdita u
_
C
P,U
_
` e data,
quindi, da
u
_
C
P,U
_
=
_
u (P
M
)
2
+ u (m)
2
+ 4 u ()
2
+ 4 u (l)
2
+ 4 u (V
M
)
2
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 154/158
Misura della Cifra di Perdita con Tensione Non-Sinusoidale
Le incertezze sulla massa u (m), sulla lunghezza u (l) e sul peso
specico u () possono, generalmente, essere trascurate
Lincertezza tipo assoluta risulta, pertanto
u
_
C
P,U
_
= u
_
C
P,U
_
C
P,U
Per determinare lincertezza estesa U
_
C
P,U
_
, si scelgono
opportunamente il livello di condenza e il fattore di copertura
Il risultato della misurazione sar` a, quindi
C
P
= C
P,U
U
_
C
P,U
_
Occorre poi determinare il numero di cifre signicative da utilizzare
nellespressione del risultato
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 155/158
Misura del Valore di Cresta dellInduzione Magnetica
In diversi tipi di misure industriali che coinvolgono grandezze
magnetiche, come per esempio nella misura della cifra di perdita di un
materiale magnetico tramite lapparecchio di Epstein, si rende
necessario determinare il valore di cresta dellinduzione magnetica B
C
Si pu` o dimostrare che B
C
` e proporzionale al valore medio della
tensione indotta V
m
, purch e la forma donda della induzione magnetica
passi per lo zero due volte per periodo
Si considerino le forme donda dei valori istantanei dellinduzione
magnetica b e della forza elettromotrice di autoinduzione o indotta e
Si pu` o allora scrivere
e = n
s
d
dt
= n
s
db
dt
A
dove = bA ` e il valore istantaneo del usso dellinduzione magnetica,
n
s
` e il numero di spire considerato e A ` e la sezione dei circuito
magnetico
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 156/158
Misura del Valore di Cresta dellInduzione Magnetica
T
e
n
s
i
o
n
e
,

C
o
r
r
e
n
t
e
Tempo
b
e
T/2
V
m
B
C
B
C
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 157/158
Misura del Valore di Cresta dellInduzione Magnetica
Risolvendo, si ricava
edt = n
s
Adb
Il valore medio della tensione V
m
riferito al semiperiodo, misurato ad
esempio con un voltmetro magnetoelettrico ` e dato da
V
m
=
2
T
_
T/2
0
edt =
2
T
_
B
C
B
C
n
s
Adb =
2n
s
A
T
2B
C
= 4n
s
AfB
C
avendo indicato con T il periodo, con f la frequenza e con B
C
il valore
di cresta dellinduzione magnetica
Questa relazione ` e valida in quanto la forza elettromotrice indotta ` e
nulla quando ` e nulla la derivata dellinduzione magnetica, ovvero,
quando questultima ` e massima
Si tenga presente che, se il voltmetro a valore medio ` e tarato in valore
ecace per forma donda sinusoidale, la lettura del voltmetro sar` a
V = 1.11V
m
= 4.44n
s
AfB
C
Piero Malcovati Misure Elettriche Misure Industriali con Strumenti Analogici 158/158

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