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Appunti di diritto ecclesiastico

12/10/09 Il diritto ecclesiastico studia la libert (sia individuale che delle comunit e istituzioni) religiosa allinterno dellordinamento interno e internazionale. Costituzione: diritto fondamentale. Atteggiamento dello stato italiano verso il fenomeno religioso dal punto di vista giuridico. Si parla di laicit dello stato italiano. Laicit separazione di stato e religione; in che senso separazione? La separazione pu essere: - Opposizione - Lavoro per un unico fine (cooperazione) - Indifferenza es. Stati Uniti: separazione stato/Chiesa. Costituzione: il congresso non pu fare leggi rispetto a una religione n vietarne lesercizio (indifferenza) Francia: opposizione; stato neutrale e interviene sulle religioni per neutralizzarle; una legge proibisce le associazioni religiose; una legge proibisce che nelle scuole pubbliche si portino segni religiosi evidenti; alcuni atteggiamenti religiosi possono essere vietati se si ritiene che possano offendere la libert altrui. Art.1cost: laica. Italia: costituzione: non viene detto che laica n che vi sia una religione di stato. La laicit intrinseca alla costituzione stessa; uno dei principi supremi dellordinamento (principi supremi: non espressi ma su essi si fonda la costituzione; costituiscono parametro di legittimit costituzionale delle leggi costituzionale); la corte costituzionale decide quali sono i principi supremi. Laicit come cooperazione con le confessioni religiose; la costituzione dice che lo Stato deve cooperare (art.7 chiesa cattolica, patti lateranensi-8, III comma professioni diverse, intese con le singole confessioni cost.) con le confessioni religiose per il bene del cittadino. Realt sociale: la religione ha sempre avuto un ruolo rilevante nella societ italiana (lo stato del Vaticano nel territorio italiano, pur essendo uno stato a s); anche la realt islamica molto presente. Lo stato deve tenere conto di questi dati di fatto. Stato e chiesa cattolica sono ciascuna nel proprio ordine indipendenti e sovrani; vale anche per le altre confessioni; autonomia ma non indifferenza: laicit positiva. Artt. Costituzionali che riguardano la religione: 7,8,19 (libert del singolo),20 (libert associativa),3 (anche 18 e 21). Art. 7 cost.: I comma: stato e chiesa sono ciascuna nel proprio ordine indipendenti e sovrani II comma: i rapporti sono regolati dai patti lateranensi I comma: principio del dualismo. Vi sono due autorit, una politica e una religiosa con due ambiti differenti di sovranit. Molte volte questi ambiti si accavallano -> necessit di giungere ad un accordo (es. fino al 1860 la competenza sul matrimonio ero solo della chiesa; dal 1860 diventa di competenza esclusiva dello stato con una norma del codice civile). 1929 stato e chiesa hanno competenza ognuno su certi aspetti del matrimonio in seguito ad un accordo ( diventato materia mista): - Matrimonio civile

- Matrimonio religioso - Matrimonio religioso ad effetti civili Istruzione religiosa nella scuola pubblica: dal 1984 facoltativa. La regolamentazione dellora di religione compete sia allo stato che alla chiesa tramite accordo; lo stato si fa carico dellinsegnante a cui venga revocato dalla chiesa il potere di insegnare la religione -> insegner qualcosaltro. La chiesa come edificio di propriet dello stato e lo stato si mette daccordo con la chiesa cattolica e non si interessa delle modalit di esercizio del culto: suo interesse che il cittadino possa esercitare il suo diritto, il culto, ma delle modalit se ne occupa la chiesa. 13/10/09 Sent. 203/89: le leggi di rango costituzionale possono essere sottoposte a un vaglio di costituzionalit i cui parametri sono i principi fondamentali dellordinamento. La laicit dello stato un principio supremo; il nostro stato intrinsecamente laico ( una delle basi dello stato la divisione tra potere temporale e spirituale); questa forma strutturale si desume da alcuni articoli della costituzione; laicit implica garanzia dello stato per la salvaguardia della libert di religione in un regime di pluralismo religioso cooperando con le confessioni religiose. Art.7 cost.: separazione ma cooperazione tra stato e chiesa cattolica. II comma: i rapporti sono regolati dai patti lateranensi. Patti lateranensi: 3 accordi tra stato e chiesa cattolica: - Trattato - Concordato - Convenzione finanziaria Nel 1870 lo stato italiano (nato nel 1861), con capitale Torino: questione romana. Al regno dItalia mancava unit geografica. LItalia conquista lo stato della Chiesa e viene meno il potere temporale della Chiesa (debellatio dello stato pontificio); il Papa non laccett mai; lItalia non espropri alcuni territori, alcuni immobili che restarono alla Santa Sede (es. Citt del Vaticano) ma non aveva pi potere temporale il Papa. 1871 . emanata la legge delle guarentigie. Regolava le relazioni tra Chiesa e Stato e le prerogative della Chiesa. - Prerogative del Sommo Pontefice e della Santa Sede - Condizione giuridica della Chiesa Cattolica in Italia La Chiesa non laccett; non offriva garanzie di stabilit e sicurezza: nei fatti alla fine laccett. Il Papa poteva avere e ricevere ambasciatori (diritto di legaza) pur non avendo territori. Le richieste della Santa Sede erano: reale base territoriale con sovranit esclusiva della Santa Sede; le prerogative delle guarentigie erano reali ma insufficienti, mancava una tutela internazionale e libert di sovranit su un territorio. La Santa Sede assunse un atteggiamento pi morbido; emano nel 1874 in non expedit in cui invitava i cattolici a non partecipare alla vita politica del paese (n eletti n elettori) ma dur di fatto fino al 1913 (prime elezioni a suffragio universale maschile) -> non expedit fortemente attenuato. Era nato anche il partito popolare di Don Luigi Sturzo (abolizione del non expedit non 1919). La Santa Sede dal 1922 richiese un accordo allo stato italiano -> giunse nel 1929 con Mussolini che vedeva laccordo favorevolmente perch la Chiesa cattolica era

socialmente molto forte. La Chiesa si rese conto che il governo fascista non era un governo facile con cui negoziare (es. contrasti nellistruzione). Parti: - Convenzione finanziaria: risarcimento dello Stato alla Santa Sede per espropriazioni e danni causati con la debellatio dello Stato Pontificio - Concordato: riguardava la situazione giuridica della Chiesa Cattolica in Italia (sostituiva il titolo II della legge delle guarentigie) es. veniva meno il monopolio dello stato sul matrimonio; alternativa matrimonio civile e religioso con effetti civili; gli enti religiosi potevano acquistare personalit giuridica civile ; insegnamento della religione cattolica a scuola. - Trattato: funzioni principali: la creazione dello stato di Citt del Vaticano e la regolamentazione della condizione giuridica internazionale della Santa Sede. Santa Sede: - Persona del romano pontefice - Gli organismi della curia romana che coadiuvano il pontefice per lattivit di governo della chiesa universale - Organo sovrano dello stato Citt del Vaticano Riconosce la piena propriet e sovranit dei territori della Santa Sede; lo stato Citt del Vaticano ha una dimensione: - Privatistica - Pubblicistica perch la Santa Sede proprietaria e sovrana di quel territorio (si verifica la figura dello Stato patrimoniale, stato che proprietario e sovrano). Lo Stato di Citt del Vaticano neutrale; non pu partecipare a guerre e competizioni internazionali (territori neutrale e inviolabile); la Santa Sede pu essere chiamata a diverse convenzioni internazionali per mediare, fare da arbitro in controversie internazionali (es. questione tra Argentina e Cile); questi congressi non devono essere di carattere bellico (es. membro osservatore dellONU: non membro effettivo perch non ha forze militari ed ha un territorio esiguo). La neutralit ha salvato la santa sede dalloccupazione nazista durante la II guerra mondiale. Il trattato ribadisce il diritto di legazione attiva e passiva (ambasciatori). Questi accordi furono resi esecutivi con la l. 810/29: lo stato italiano eman anche alcune leggi unilaterali che sviluppavano alcuni principi del concordato; l.847/29 (parte sul matrimonio) e l.848/29. Queste due non sono norme tutelate internazionalmente. l.848/29: disciplina degli enti ecclesiastici: sul riconoscimento civile, sul venir meno della personalit giuridica ecc (attivit e costituzione). Di tutte queste norme cosa resta? Il trattato: vigente tale e quale fu redatto nel 29; la convenzione ha esaurito la sua funzione; il concordato stato modificato ad opera di un nuovo accordo del 1984 (che la legge 121/85 ha reso esecutivo) tra stato e chiesa cattolica. Accordo del 1984: accordo di Villa Madama. Materie regolate ex integro; vi una novazione di tutte le materie; le disposizioni del concordato non riportate nel seguente testo, sono abrogate. Abrogazione implicita + questa norma esplicita sulle norme non riportate. Sembra contrastare con il titolo della legge stessa: appare come accordo di modificazione, non di abrogazione (anche se sostanzialmente lo ). Art.7 cost.: si parla di semplice modifica dei patti lateranensi; si evita che il nuovo accordo sia estromesso dalla tutela dellart.7 della Costituzione.

Se non avesse tutela costituzionale, si violerebbe lart.3 perch gli accordi fra stato e altre confessioni godrebbero di tutela costituzionale, con la chiesa cattolica no; lart.10 cost fa riferimento alle norme consuetudinarie (norme di diritto internazionale generalmente riconosciute), e quindi da una tutela indiretta costituzionale; lart.10 tutelerebbe laccordo dell84 in modo indiretto; ma c un articolo che lo tutelerebbe in modo diretto, cio lart.117 cost (sovraordinazione degli accordi internazionali rispetto alle norme di diritto interno). 19/10/09 Valore dei patti lateranensi Sent. 30/31 del 1971: il richiamo dei patti nella costituzione ha prodotto diritto; al richiamo attribuito un valore giuridico specifico; la legge di esecuzione dei patti una legge ordinaria ma ha una specifica garanzia costituzionale e non pu essere modificata da una legge ordinaria (solo con un accordo tra le parti o con una legge costituzionale) quindi ha una resistenza passiva allabrogazione pari alle leggi costituzionali. La l.810/29 quindi equiparata a una legge costituzionale; problema di eventuale vaglio della corte costituzionale: pu esserne sottoposta? Si, assumendo a parametro i principi supremi dellordinamento. Sent. 16 e 18 del 1982: illegittimit parziale dellart.34 del concordato (sul matrimonio) per il principio di tutela giurisdizionale: le parti non avevano diritto di difendersi nel modo assicurato dalla giurisdizione italiana. Accordo 18/2/84, l.121/85: laccordo che ha modificato il concordato; che valore ha nella gerarchia delle fonti? Abroga il concordato lateranense; la corte costituzionale ha affermato che gode dello stesso valore di cui godeva la l.810/29; formalmente ordinaria, per ha valore sostanzialmente costituzionale (resistenza passiva allabrogazione pari alle norme costituzionali, in virt dellart.7cost.) perch appare come modifica dei patti lateranensi. Ne pu essere valutata la legittimit costituzionale assumendo a parametro i principi supremi dellordinamento. Per lart.117 cost. avrebbe comunque valore superiore alle leggi ordinarie: costituzione, ordinamento comunitario e obblighi internazionali sono equiparati. Laccordo dell84 tutelato dallart.7 cost; ma tutelato anche dallart.117 cost come modificato dalla legge 3/2001. Art.8 cost.: I comma: tutte le religioni: tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere II e III comma: rapporti tra stato e religioni diverse dalla cattolica I comma: ugualmente libere; non sono uguali perch per definizione sono una diversa dallaltra; uguaglianza nella libert, nei diritti e doveri, ma non uguaglianza formale. Confessioni religiose: non ha punti di riferimento oggettivi; ai tempi del legislatore non cera un problema di pluralismo religioso quindi non hanno dato una definizione di confessione religiosa. C un universo vastissimo di confessioni religiose, alcune di antica formazione (circa 240 nel nostro ordinamento, ciascuna divisa in altri gruppi). Il fatto di essere una confessione religiosa comporta una certa disciplina giuridica; vi sono ad esempio vantaggi fiscali; ma soprattutto importante saperlo perch le confessioni religiose stipulano intese con lo stato. Un rasta stato arrestato perch deteneva droga in quantit superiore a quella consentita.

Condannato ->sentenza annullata perch la droga serve alle pratiche religiose dei rastafariani. Parametri possibile (sent. 195/1993 della corte costituzionale) per stabilire se si tratta di confessione religiosa ai sensi dellart.3 cost.: una legge regionale dellAbruzzo riservava certi contributi per costruire un edificio di culto solo alle confessioni che avessero stipulato unintesa con lo stato; contrato con lart.3 cost e con lart.8 -> tutte le confessioni ne hanno diritto. Bisogna capire chi sono le confessioni religiose. Enucleati alcuni criteri nella sentenza (possono essere alternativi): - Quella che ha stipulato unintesa con lo stato italiano (questa definizione ripete se stessa) - Quando abbia ricevuto un riconoscimento pubblico (cio quando viene riconosciuta come persona giuridica); art.2 l.1159/29 la legge dettata unilateralmente dallo stato per le confessioni che non hanno stipulato unintesa. Possono essere eretti in persona giuridica con decreto del presidente della repubblica; in realt il decreto emanato dal ministro dellinterno (che prima ero solo proponente) adesso perch la l.13/91 ha rimodulato le competenze del presidente della repubblica (dopo aver udito consiglio di stato e consiglio dei ministri) - Criterio dellautoreferenzialit: bisogna vedere cosa la confessione dice di se stessa nei suoi statuti; bisogna valutare se lattivit sia effettivamente di culto e religione. Probabilmente solo il secondo effettivamente un criterio valido. 26/10/09 Art.8 cost. III comma: i rapporti delle confessioni con lo stato, sono regolati per legge sulla base di intese. Sistema di accordi fra stato e confessioni religiose. l. 1159/29: legge unilaterale sui rapporti con le religioni diverse dalla cattolica. Costituzione -> non + legge unilaterale ; anche le altre confessioni possono stipulare intese. Larticolo appare imperativo, molto chiaro. o regolate i vostri rapporti con intese, o non esistete; in realt prospetta un progetto di massima ma non impone un obbligo. Le confessioni non sono obbligate a stipulare intese. Legge regionale incostituzionale: dava contributi solo a quelle che stipulavano intese. l.1159/29: tuttora vigente per le confessioni che non hanno stipulato intese; es. il matrimonio con un rito di una confessione senza intesa, pu essere riconosciuto dallo stato. La legge molto antiquata e avrebbe bisogno di essere modificata. - non disuguaglianza tra religione cattolica e religioni diverse (libert di tutte le confessioni) - principio di negoziazione legislativa: lo stato che deve dettare norme su una particolare comunit, dovrebbe conoscerla bene in modo da dettare norme su una particolare comunit, dovrebbe conoscerla bene in modo da dettare le norme pi adatte -> rispettare pi possibile la struttura di quella confessione religiosa; per questo negozia, stipula un accordo. La prima intesa fu stipulata nel 1984; ci vollero 36 anni quindi (confessione valdese); attualmente ci sono 6 intese stipulate e rese esecutive con legge: - Valdese - Assemblee di Dio in Italia

- Avventisti - Comunit ebraica italiana - Luterani - Chiesa battista in Italia Le intese con i testimoni di Geova e con i buddisti sono state stipulate ma non ancora approvate con legge. Procedura di stipulazione e valore giuridico delle intese La richiesta deve essere sottoposta al ministero dellinterno che deve emettere un parere sullopportunit di questa intesa (direzione generale degli affari e dei culti); avuto il parere favorevole, trattative tra i governo (nella persona del sottosegretario alla presidenze del consiglio) con i rappresentanti delle confessioni religiose (solo se la confessione ha personalit giuridica ai sensi della l.1159/29 cio ha ricevuto riconoscimento pubblico dallo stato). Il sottosegretario, tramite la commissione interministeriale per le intese con le confessioni religiose stipula una bozza dintesa (formalmente imputata al sottosegretario) daccordo con i rappresentanti. Stipulata la bozza, viene sottoposta al consiglio dei ministri che deve autorizzare alla firma il presidente del consiglio. Una volta autorizzato, viene firmata dal presidente del consiglio e dal rappresentante della confessione; viene trasmessa al parlamento perch venga approvata mediante legge. Perch si parla differentemente di legge di esecuzione e di legge di approvazione? Approvazione: qui non abbiamo un trattato internazionale Esecuzione: il concordato e laccordo dell84 sono trattati internazioni e quindi hanno bisogno di una legge internazionale (due soggetti di diritto internazionale). Le confessioni diverse dalla cattolica non sono soggetti di diritto internazionale e gli accordi non sono di diritto internazionale; con unintesa si da vita a un ordinamento giuridico diverso da quello interno dello stato ma che non quello internazionale. Le leggi di esecuzione riguardano solo i trattati internazionali. Il risultato finale comunque lo stesso. Lintesa deve essere approvata mediante legge: non c bisogno di conformit formale della legge allintesa (non c bisogno che la riproduca) ma semplicemente sostanziale. Questo lo dice la costituzione; in realt per la prima intesa si avuta luguaglianza sostanziale (l.449/84); rischio che essendo tolte o modificate alcune parti, ci sia illegittimit costituzionale di quella norma non essendoci corrispondenza con lintesa (si viola lart. 8 III comma). Per evitarlo, le leggi di approvazione successive hanno seguito lequiparazione formale riproducendo il testo dellintesa nella legge che approva lintesa. Le dichiarazioni unilaterali faranno parte di un preambolo allintesa che formalmente non fa parte dellintesa, sostanzialmente si; i valdesi invece avevano inserito nellintesa stessa dichiarazioni unilaterali. Leggi di approvazione delle intese: lo stato pu cambiarle? Che resistenza passiva allabrogazione? Lo stato italiano non pu modificarle unilateralmente (osta lart.8, III comma); necessario che le modifiche siano precedute da unintesa con la confessione (stesso iter procedurale delle intese). Hanno la stessa resistenza delle norme del concordato. A met strada tra le norme costituzionali e le norme ordinarie. Le leggi di approvazione dellintesa possono essere sottoposte alla corte costituzionale? Si! La corte pu dichiarare lillegittimit costituzionale non solo sulla

base dei principi supremi (anche ma non solo) ma anche perch la norma non conforme allintesa. Contenuto delle intese: quelle finora stipulate hanno contenuto simile luna con laltra e anche con quelle stipulate con la chiesa cattolica. Materie: - Enti ecclesiastici - Matrimonio - Istruzione religiosa a scuola - Qualifica giuridica dei ministri di culto Tutte le intese prevedono alla fine una doppia clausola: - Non pi vigente per loro la l. 1159/29 - Le parti si impegnano che i loro rapporti saranno sempre regolati di comune accordo cos come le modifiche (un continuo tavolo delle trattative). 27/10/09 Libert religiosa. tra i principi fondamentali della costituzione. una delle libert fondamentali. Se ne occupa la Dichiarazione universale dei diritti delluomo (10/12/1948): art.18 ogni individuo ha diritto alla libert di pensiero, coscienza e religione, che ha anche una sua manifestazione; libert di culto, di riti, di insegnamento. Libert: - Interna - Esterna La dichiarazione universale per non direttamente cogente; solo se richiamata espressamente dallordinamento altrimenti non ha valore imperativo; solo valore simbolico/politica, non ha valore giuridico vincolante nel nostro ordinamento. In Spagna invece la costituzione richiama la dichiarazione affermando che una norma contraria ad essa incostituzionale (assume il rango di legge costituzionale). Invece la CEDU (1950) cogente in Italia; resa esecutiva dalla legge 848/55; norma cogente per il nostro ordinamento. Vincola tutti gli stati che sono membri del consiglio dEuropa (comunit pi ampia dellUnione Europea). Mentre nella dichiarazione i diritti sono riconosciuti in maniera molto ampia, la CEDU presenta in modo esplicito il rapporto regola/eccezione; perch la CEDU destinata ad essere legge effettiva e i vari ordinamenti si sono voluti cautelare in modo da poter moderare o affievolire diritti in contrasto con il potere sovrano. Cedu: libert religiosa. Art.9: sembra una fotocopia dellart.18 della dichiarazione. Libert nel suo pi ampio senso: - coscienza - manifestazioni Art.9, II paragrafo: eccezione. Il diritto pu essere ristretto (solo riguardo alla manifestazione); solo per atto di emanazione del potere legislativo (atto con valore di legge, n atto amministrativo n giudiziario); deve essere misura necessario in una societ democratica -> problema della discrezionalit (es. in caso di epidemia divieto di partecipare a manifestazioni religiose; qui comprensibile); il giudice come fa a stabilire che una norma necessaria o meno per mantenere la morale pubblica? Lunico dato oggettivo che deve essere emanata per legge. Siccome la Cedu legge del nostro ordinamento, qualsiasi tribunale pu garantire i diritti; per la corte europea dei diritti delluomo garantisce una protezione in pi; pu essere adita solo una volta che ho esaurito le vie di ricordo interne (tribunale, corte dappello, cassazione); un ulteriore grado di giurisdizione.

Attore: soggetto leso Stato: convenuto che difende loperato dei suoi tribunali La corte ha trattato numerosi casi sulla libert religiosa. Libert di edificare un luogo di culto: la corte ha condannato soprattutto la Grecia (religione di stato cristiano-ortodossa) per la violazione; la religione ha influsso anche nella politica (la traduzione dei vangeli deve essere approvata dal parlamento greco; il capo del governo deve essere ortodosso); riconosciuta la libert di religione ma vietato il proselitismo ed altre limitazioni: le religioni diverse dalla ortodossa, se vogliono costruire luoghi di culto devono sottostare ad una difficile procedura amministrativa (parere favorevole del ministro degli interni e della chiesa ortodossa, oltre ad altri procedimenti); negato alla chiesa cattolica e ai testimoni di geova di edificare luoghi di culto -> corte edu: la pratica non conforme allart.9 CEDU e al principio fondamentale di uguaglianza (art.14 CEDU); la legge greca viola questo combinato disposto. La corte non ha condannato il fatto del parere favorevole della chiesa ortodossa in modo esplicito (ingiusto diritto di veto). Costituzione greca: divieto di proselitismo in senso ampio (propaganda religiosa che non sia quella della chiesa ortodossa). La corte ha condannato la Grecia: alcuni ufficiali dellesercito greco erano pentacostali e avevano fatto propaganda ai loro commilitoni -> degradati ed espulsi dallesercito; hanno impugnato ma i tribunali greci hanno respinto la richiesta (art.13 cost. greca); hanno ricordo alla corte europea, che ha condannato la Grecia affermando che la propaganda religiosa deve essere libera; fa salvo per latto amministrativo con cui gli ufficiali venivano espulsi. giusto che la Grecia venga condannata per in questo caso gli ufficiali avevano abusato della loro posizione facendo propaganda anche vero i commilitoni di grado minore (avevano esercitato violenza psicologica violando la libert della sfera intima) sent.24/02/98. Sentenza del 2004 riguardo la Turchia: non stata condannata. Per costituzione la Turchia laica dalla francese (separazione ostile) anche se la maggioranza della popolazione musulmana. Una studentessa di medicina (che prima viveva in Austria, colta, di origine occidentale) decide di frequentare le lezioni indossando il velo; luniversit glielha impedito perch luniversit statale e devessere priva di ogni riferimento alla religione; principio di laicit dello stato (neutralit dei luoghi pubblici) diritto a potersi esprimere liberamente; la ragazza fa ricorso e non ricevendo giustizia ricorre alla corte edu: sentenza a maggioranza -> il provvedimento delluniversit era conforme allart.9 CEDU; non vi era violazione della libert religiosa perch si riteneva che latto fosse necessario per proteggere lordine pubblico; la corte afferma che se il fatto fosse avvenuto in un altro paese, probabilmente avrebbe dato ragione alla ragazza (non lo dice, lo fa intendere) perch la Turchia fortemente islamizzata e si voleva dare un forte segnale di laicizzazione. Ha suscitato molte critiche. La corte fa capire che una sorta di eccezione dovuta e cerano anche dei precedenti da cui non voleva discostarsi (maestra in Svizzera indossava il velo ed stata rimossa dallincarico anche se non cerano state lamentele di alunni n di genitori).

2/11/09 Art.19 cost: diritto di libert religiosa; un diritto fondamentale (vale per tutti, non solo per i cittadini). Come: - Libert di coscienza interiore

Libert di estrinsecare la propria coscienza, di manifestarla (esercitando il culto, facendo propaganda, ecc..) Eccezione, restringimento della libert: il limite che i riti attraverso cui si estrinseca la propria religione non siano contrari al buon costume. Vi sono anche dei limiti impliciti, intrinseci al nostro ordinamento: - Esercitando il diritto di libert religiosa non posso violare una norma penalmente rilevante giustificandomi col fatto che la violazione dovuta al modo di esercitare la religione (es. una setta prevedeva la sacra prostituzione a Modena, come atto di culto alla divinit; diverso il caso dei rastafariani perch nel primo caso, il reato o c o non c, invece in questo caso la Cassazione aveva annullato la sentenza perch non aveva tenuto conto delle condizioni specifiche della persona; secondo le tabelle sulle dosi per uso personale, si ha una presunzione di colpevolezza. Ma il giudice poi deve verificare caso per caso se la detenzione in quantit superiore giustificata). Altro caso: Burqa. La legge 152/75 vieta luso di caschi protettivi o altro mezzo che possa rendere difficoltoso il riconoscimento della persona in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo. Lutilizzo vietato solo in occasione di manifestazioni pubbliche; negli altri casi vietato senza giustificato motivo. Sentenza: in quanto al burqa; solitamente non viene usato per non farsi riconoscere, ma per non farsi vedere, secondo una tradizione. Quindi non pu essere vietato in modo indiscriminato, ma solo in occasione di manifestazioni pubbliche o quando necessario farsi riconoscere. - La libert religiosa pu essere manifestata finch non contrasta con lordine pubblico. Uso discrezionale del concetto di ordine pubblico (per questo non viene mai citato nella costituzione). - Non deve violare nessuna norma penalmente rilevante. Sentenza della Corte Costituzionale: la libert religiosa pu essere compressa solo da una norma penale esplicitamente prevista dal legislatore; se un soggetto intende violare una di queste norme, non pu essere represso se non prima compia latto che viola la legge (non consentita repressione preventiva); i reati non sono penalmente rilevanti finch non vengono compiuti (i principi sono professabili, limportante che non vengano messi in pratica). Sentenza n.45/1957: se posto un limite ad una libert, lautorit di pubblica sicurezza non pu esercitare controllo preventivo; intervento solo ex post: in certi casi ci sono norme che mi autorizzano ad intervenire, a volte ho il dovere di intervenire (es. per salvare una vita). - Nel codice penale ci sono alcune norme sul sentimento religioso Artt. 403 404 405 cp: sono stati riformati dalla legge 85/2006; prima era prevista sanzione maggiore se il reato era contro la religione cattolica, minore se contro le altre. Corte Costituzionale: illegittimit per violazione dellart.3 e 8, I comma cost. Il legislatore ha riformato gli articoli. Artt.402 e 406: incostituzionali, non esistono pi. Libro II, titolo IV Dei delitti contro il sentimento religioso; capo I Dei delitti contro le confessioni religiose. Art. 403: offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone; di persone appartenenti a quella confessione, in quanto appartenenti a quella confessione. Aggravante: se contro un ministro di culto.

Art. 404: offesa alla confessione quando vilipende cose. Chi offende in un luogo destinato al culto, una confessione religiosa, offendendo un oggetto destinato al culto (es. uomo che entrato in chiesa ed ha distrutto e inveito contro la statua di S.Antonio). Ipotesi: - ingiurie verbali - distruzione Il soggetto vilipende: sanzione pecuniaria; il soggetto distrugge: sanzione detentiva. Art. 405: ipotesi di un soggetto che impedisce o turba lo svolgimento di una funzione religiosa. Aggravante: violenza o minaccia alle persone. Impedisce o turba: fino a 2 anni; violenza o minacce: da 1 a 3 anni. Tutelano in modo indiretto le confessioni religiose tramite la tutela diretta delle persone, dei beni e dellesercizio del culto. Lautorit di pubblica sicurezza pu intervenire in via preventiva perch larticolo prevede questopportunit in modo esplicito. Vi sono casi in cui un soggetto deve decidere se deve prevalere la norma religiosa o la norma civile; fino a che punto lo stato obbliga la mia coscienza? Casi di contrasto tra norme: - dello stato - religiose Caso: trattamento sanitario. Ho diritto a rifiutare il trattamento sanitario? Art.32 cost: riserva di legge sul trattamento sanitario. Lo stato pu imporre alcuni trattamenti; per il resto, il cittadino libero di accettare o meno. Legge 145/2001: ha reso esecutiva la convenzione di Oviedo (1998): stipulato dai membri del Consiglio dEuropa che tutela i diritti delluomo nel campo biologico e medico. Art.5: principio del consenso informato: dovere del medico a informare; diritto della persona ad accettare o meno le cure mediche. Riportato anche nel codice di deontologia medica: art.35: acquisizione del consenso esplicito e informato del paziente; necessarie due fasi: - informativa - del consenso Eccezione: caso di urgenza (art.8 legge 145/2001): quando, per una situazione di urgenza, non si pu ottenere il consenso, il medico potr effettuare gli interventi necessari alla salvaguardia della vita della persona. Cassazione: il consenso informato deve essere espresso, inequivoco, attuale e informato; deve seguire linformazione sul pericolo di vita imminente e non altrimenti evitabile. Se il paziente non stato informato, il suo consenso o dissenso non hanno valore giuridico. Non basta accettazione o dissenso generici: devono essere specifici. 3/11/09 Problemi: alcune confessioni (es. testimoni di Geova) rifiutano trattamenti sanitari (es. emotrasfusioni) -> Antico testamento: non ti nutrirai del sangue del tuo fratello (interpretata letteralmente) - Liceit del rifiuto? - Modalit per lespressione del consenso? - Il parere del genitore vincola il minore? a) Liceit del rifiuto del trattamento sanitario ancorch salvavita. Giurisprudenza e dottrina: un soggetto pu rifiutarlo. Possibile scelta tra 2 valori costituzionali: libert religiosa e diritto alla vita. Il soggetto capace pu legittimamente rifiutare e il medico tenuto a non somministrarlo. Il medico vincolato ad alcune condizioni: informare il soggetto - il soggetto abbia espresso il consenso in modo informato e attuale

sentenza: il dissenso deve seguire e non precedere linformazione: un testimone di Geova era giunto in ospedale incosciente ed aveva con s un documento che testimoniava la sua contrariet alla trasfusione; i medici gli hanno effettuato delle trasfusioni comunque -> una volta salvato chiede il risarcimento del danno ai medici (aveva anche contratto una malattia con la trasfusione) -> e per questo gli danno ragione. Chiede anche risarcimento per la violazione della sua libert di coscienza -> la Cassazione non gli da ragione perch la volont non era attuale e informata. Il consenso preventivo non ha valore vincolante perch non si riferisce alla situazione attuale. Sentenza 23676 della Cassazione: il medico non pu fermarsi; dovrebbe ricostruire la volont ipotetica. importante solo la volont attuale del soggetto. Convenzione di Oviedo (art.9): i desideri precedentemente espressi saranno tenuti in considerazione. Il medico non obbligato ma deve tenere conto della volont precedentemente espressa dal paziente. Il medico deve giustificare perch si allontana dalla volont del paziente, perch non ne tiene conto. Il medico non ne tenne conto perch vi era un diritto superiore alla vita oltre che lobbligo deontologico del medico di intervenire. Sentenza della Cassazione del 2009: paziente sottoposto a operazione con consenso -> complicanze -> necessarie altre operazioni: bisogna risarcire il danno? Se lintervento necessario e urgente, non bisogna risarcire il danno. Sentenza Englaro: la volont pu essere ricostruita anche in via ipotetica. -> contraddizione! Pi condivisibile laltra sentenza. b) Il genitore (o il legale rappresentante del minore o dellinterdetto) pu rifiutare il trattamento sanitario del minore? Scelta tra: - Diritto alla vita - Libert religiosa Solo il soggetto titolare di entrambi i diritti pu scegliere. Quando la scelta ricade nella sfera di un altro soggetto -> il genitore non pu impedire il trattamento, soprattutto quando necessario per la salvaguardia della vita del soggetto. Convenzione di Oviedo: nel caso di un minore o di un maggiorenne senza capacit, il trattamento non pu essere effettuato senza lautorizzazione di un rappresentante; nel caso di contrasto col diritto alla vita, il medico deve dissentire col dissenso dei genitori -> provvedimento del giudice ex art.333cc. Un farmacista pu fare obiezione di coscienza? Problema della pillola del giorno dopo (Norlevo: contraccezione demergenza); obbligo per il farmacista di vendere i prodotti (art.38 RD 1706/1938), di eseguire quanto contenuto nella ricetta. Funzione: evitare un concepimento dopo un rapporto non protetto; ha 2 funzioni: - Anticoncezionale - Abortivo (se vi stato concepimento, impedisce lannidamento nellutero dellovulo concepito). Il farmacista pu rifiutarsi di vendere un prodotto potenzialmente abortivo? Comitato nazionale di bioetico: organo consultivo del governo. Parte dal presupposto che pu avere entrambi gli effetti -> possibilit per il medico di rifiutare la preiscrizione e somministrazione del prodotto. E il farmacista? Legge 194/78: depenalizza laborto in determinate situazione; art.9: il personale sanitario pu effettuare obiezione di coscienza per le azioni necessarie allaborto.

- Il farmacista rientra nel personale sanitario? - Il suo intervento pu considerarsi cooperazione allaborto? RD 1265/1934: il farmacista rientra nel personale sanitario. La sua attivit necessaria per loperazione abortiva (dottrina e giurisprudenza concordi). Principio di precauzione: il farmacista ha diritto di rifiutarsi di vendere il prodotto per obiezione di coscienza, poich il prodotto potenzialmente abortivo. Diverso dallaborto chimico: RU486: non un farmaco da banco, si fa solo sotto la supervisione di un medico; non vendibile dal farmacista, richiesto solo dagli ospedali.

Problema degli edifici di culto Libert religiosa di un soggetto diritti degli altri soggetti Diritto di edificare luoghi di culto Nel piano regolatore devono esserci aree destinate allurbanizzazione secondaria per edifici di culto; possibili problemi: 3000 mq destinati a questi edifici; dopo 10 anni una nuova confessione mi chiede di edificare -> posso negargli questa possibilit? In realt, lautorit amministrativa, rispetto agli edifici di culto, gode di maggiore discrezionalit nella zonizzazione; se vi il diritto, deve concedere lautorizzazione a costruire il luogo di culto, anche al di l dei limiti stabiliti. Prevale il diritto alla libert religiosa. Sentenza a Trento: la comunit islamica aveva chiesto di edificare una moschea -> permesso negato perch la moschea era un luogo di culto le cui dimensioni superavano i limiti stabiliti dal piano regolatore generale. La comunit islamica avrebbe potuto difendersi con la libert di manifestazione religiosa; si difesa male dicendo che voleva edificare un luogo culturale (poich contiene ospedale, scuola..) -> a maggior ragione non pu edificare perch gli spazi culturali sono gi esauriti -> non possono pi appellarsi alla libert religiosa. 4/11/09 Regime degli enti ecclesiastici Art.20 cost: gli enti con fine religioso non possono essere discriminati rispetto agli enti di diritto comune (principio di uguaglianza). Perch se gi esistono gli artt.3-8-18, stata sentita lesigenza di questa norma? Perch prima vi erano delle discriminazioni -> a partire dal 1800: furono emanate dai Savoia leggi che prevedevano restrizione della capacit giuridica e dagire degli enti religiosi. Legge 1037/1850: rimasta in vigore fino alla legge 127/1997: obbligatoria autorizzazione governativa per gli acquisti degli enti (controllo intenso del governo sullattivit degli enti); gli unici acquisti che potevano effettuare erano acquisti a titolo oneroso di beni mobili; per tutti gli altri era necessaria lautorizzazione. Limitava la capacit dagire. Altre norme limitavano la capacit giuridica: dal 1855 furono emanate le leggi eversive dellasse ecclesiastico che portavano alla soppressione di numerosi enti ecclesiastici (privati del patrimonio e della capacit giuridica). Legge 878/1855: incamerando il patrimonio, necessario soprattutto per combattere le guerre di indipendenza (es. istituto darte, monastero dei benedettini). Soppressione di

enti con relativo incameramento del patrimonio. Queste leggi cessarono di essere operative solo col concordato del 29. Per evitare situazioni di questo tipo -> redatta norma della Costituzione, posta tra i principi fondamentali dellordinamento, posta per evitare un trattamento peggiore agli enti ecclesiastici rispetto a quelli di diritto comune (disciplina diversa ma non peggiore). Art.20 cost: funzione di garanzia legata ai precedenti storici. Ente ecclesiastico: della Chiesa Cattolica Ente avente fine di religione o di culto: confessioni diverse La distinzione era chiara al costituente -> situazione mutata quando gli accordi con le confessioni diverse, chiamano i propri enti ecclesiastici; quindi ente ecclesiastico non si riferisce solo alla religione cattolica (Es. valdesi); altre confessioni come gli ebrei non si riconoscono in enti ecclesiastici perch non sono legati alla chiesa; si definiscono enti ebraici. In generale possiamo chiamarli enti religiosi anche se il termine non appare nella costituzione. Caratteristica comune degli enti religiosi: il fatto che nascono allinterno di un ordinamento religioso (diverso da quello italiano) e poi lordinamento giuridico italiano riconosce efficacia al fatto che lente anche soggetto del nostro ordinamento, come soggetto e persona giuridica del nostro ordinamento. Problema del procedimento di riconoscimento degli enti religiosi Bisogna partire dal riconoscimento degli enti di diritto comune: nel 2000 cambiata la modalit; prima avveniva tramite decreto, adesso avviene mediante iscrizione nel registro delle persone giuridiche (iscrizione che prima era dichiarativa e ora costitutiva); il rappresentante dellente presenta istanza al prefetto che iscriver lente nel registro una volta verificata lesistenza dei requisiti. DPR 361/2000 atto di delegificazione: atto regolamentare con valore di norma. Materia delegificata: prima regolata dalla legge, poi da decreto presidenziale. Art.9: il decreto non si applica n agli enti della confessione cattolica n delle altre religioni che hanno stipulato intese; si applica la disciplina dellaccordo dell84 per la cattolica, delle intese per le altre. Le modalit di iscrizione nel registro invece sono per tutte, quelle del DPR. Iscrizione: - Dichiarativa: per chi ha stipulato intese - Costitutiva: per chi non le ha stipulate Riconoscimento degli enti della Chiesa Cattolica Ce ne sono circa 40.000 Accordo dell84 -> legge 121/85: art.7: enti ecclesiastici Nel concordato del 29 la materia era contenuta in circa 15 articoli; nellaccordo dell84 riportata solo in un articolo (7): perch? Lart.7 dice: io sono una norma quadro; le norme di dettaglio saranno stabilite con un accordo successivo. Lart.7 prevede principi fondamentali e prevede che un nuova commissione (commissione paritetica) rediger disciplina specifica per gli enti ecclesiastici. Il 15/11/84 si giunti a un nuovo accordo contenente queste norme, questa disciplina specifica, approvata dallo Stato e dalla Chiesa -> legge 222/85 ha reso esecutivo laccordo; a volte citata come legge 206/85 perch il legislatore ha approvato 2 volte per sbaglio la stessa legge. La legge 222/85 divisa in 3 parti: - Riconoscimento e attivit degli enti ecclesiastici

Sostentamento del clero Patrimonio della Chiesa

9/11/09 Riconoscimento degli enti ecclesiastici Modi attraverso cui un soggetto dellordinamento canonico acquista una sua personalit nellordinamento civile. Tre tipi di modalit: - Antico possesso di stato - Per legge - Per decreto Pi una sottospecie semplificata della modalit per decreto. Antico possesso di stato: dal 1855 furono emanate leggi che tolsero personalit giuridica a molti enti ecclesiastici; ma alcuni enti la mantennero, in particolare le parrocchie -> questi enti che non furono privati di personalit giuridica godono tuttora di personalit giuridica di diritto civile. Per molti di questi non vi un decreto formale di riconoscimento ma gli enti collettivi allinterno del nostro ordinamento erano persone giuridiche civili. Codice civile del 1865, art.2: Chiesa ed enti ecclesiastici sono persone giuridiche. Riconoscimento per legge: quelli che erano enti per la chiesa cattolica, lo erano anche per lo stato (senza procedimento formale di riconoscimento). Legge 222: questi enti devono dimostrare di non aver mai perso la personalit giuridica -> il ministro dellinterno deve emanare un certificato che attesta questo. Lo Stato si limita a riconoscere una situazione di fatto e diritto preesistente. Un esempio sono le parrocchie. Per legge: legge 222/85 art.13: la conferenza episcopale italiana ha acquistato personalit giuridica grazie a questa legge che gliela conferisce. Per decreto: modalit ordinaria sia in forma comune che in forma abbreviata. Lautorit competente non il presidente della repubblica come leggiamo nella legge 222. La legge 13/91 ha rimodulato le competenze del presidente della repubblica; competente ora colui che prima era solo ministro proponente, cio il ministro dellinterno -> la competenza del ministro dellinterno, tranne in un caso. 1998 accordo diplomatico tra ambasciate (Santa Sede e stato italiano): perch la competenza venga effettivamente trasferita al ministro dellinterno. Hanno fatto un accordo diplomatico perch modificare la legge complicato: perch protetta da copertura costituzionale rinforzata e perch poteva comportare un ritardo nellattuazione della legge. In unipotesi competente il presidente del consiglio; legge 13/91 prevede che nel caso in cui nel procedimento sia necessario lintervento del Consiglio di Stato, il suo parere non vincolante; se le parti intendono allontanarsi da questo parere, si dovr rimettere la questione al consiglio dei ministri; se da parere favorevole -> decreto del presidente del consiglio. Legge 127/97: introduce semplificazioni. Prevede i casi in cui lautorit amministrativa debba richiedere il parere del Consiglio di Stato (in modo tassativo); non vi quella relativa al riconoscimento degli enti ecclesiastici -> il ministro non dovrebbe chiedere il parere del Consiglio di Stato. In realt in nessuno dei recenti decreti si fa cenno al parere del Consiglio di stato ; perch c stato un accordo diplomatico tra santa sede e stato italiano per cui il parere non pi obbligatorio; facoltativo ma le parti possono chiederlo.

Requisiti per il riconoscimento 1) Lente deve essere costituito o approvato dallautorit ecclesiastica competente 2) Sede in Italia 3) Fine di religione o culto 4) Lautorit ecclesiastica deve aver dato il suo assenso affinch lente ecclesiastico possa essere riconosciuto come ente civile Questi requisiti sono tratti dallart.7 legge 121/85 e dallart.1 legge 222. 1) Lente deve avere un rapporto organico con la Chiesa cattolica . Approvazione e costituzione sono due atti con cui viene conferita la soggettivit a un ente nellordinamento canonico. Approvazione: modo meno impegnativo. Solo soggettivit. Costituzione: latto dellautorit ecclesiastica con cui viene riconosciuta soggettivit e attribuita personalit giuridica canonica (maggior tutela, pi diritti e doveri). Possono essere riconosciuti enti che sono persone giuridiche canoniche ed enti che hanno semplice soggettivitIl riconoscimento canonico conferito dal soggetto competente che pu essere diverso di volta in volta. Lautorit che costituisce o approva lente ecclesiastico come ente civile, la stessa che ha riconosciuto lente come ente religioso. 2) Sede in Italia: non vuol dire che deve avere lunica sede in Italia, limportante che abbia anche una sede in Italia. 3) Fine di religione o di culto: lautorit amministrativa deve dimostrarlo. Non basta che lo affermi lente nei propri statuti. Bisogna dimostrare che nella realt cos. Discrezionalit vincolata -> elencate nella legge 222 le attivit di religione o di culto (art.16 legge 222, lettera A). lettera B: attivit che non rientrano. Verificare se: - Lente svolge quelle attivit - Che esse vengano svolte in modo costitutivo ed essenziale dellente stesso; devono prevalere. 10/11/09 Sede in Italia; eccezione: determinati enti religiosi (congregazioni religiose e istituti religiosi) devono avere la sede principale in Italia per essere riconosciuto come enti civili. Vi sono alcuni enti per cui la legge presume in senso assoluto che abbiano fine di religione e di culti e che il fine sia costitutivo ed essenziale: - I seminari - Gli enti che fanno parte della gerarchia della chiesa - Gli istituti religiosi Per questi, lautorit amministrativa non deve valutare discrezionalmente questa finalit Pone dei problemi: - Comprendere se la categoria tassativa o permette interpretazione estensiva - Problema degli istituti religiosi: questo termine non esiste nel diritto canonico; quali enti indica? Si intendono gli istituti di vita consacrata e gli istituti secolari che sono enti specifici del diritto canonico (ordini religiosi e istituti con membri che vivono nel mondo la loro vita consacrata).

un elenco tassativo o esemplificativo? Nessuno dei due. suscettibile di interpretazione analogica. Es. i noviziati sono stati equiparati ai seminari quindi si presume che anche i noviziati possano avere fine di religione o di culti. Le diocesi, le parrocchie, fanno parte della gerarchia della chiesa: nel codice di diritto canonico c un libro dedicato agli enti che fanno parte della gerarchia; ma vi sono anche enti non indicati in quel libro che ne fanno parte. Settimana scorsa: creata la diocesi personale (ordinariato personale): il vescovo ha potest sulle persone che ne fanno parte, ovunque si trovino Oltre i 4 requisiti, potrebbe mancarne uno: quello patrimoniale. Non viene richiesto patrimonio, non un requisito. Quando lautorit canonica riconosce lente costituendo o approvandolo, pu farlo solo se esso ha un patrimonio sufficiente a raggiungere le sue finalit; quindi se tra i requisiti c quello che sia riconosciuto, implicitamente c anche il requisito patrimoniale. Riconosce lente fidandosi del controllo fatto dallautorit canonica. Per alcuni enti invece richiesta la presenza del 5 requisito del patrimonio sufficiente per raggiungere gli scopi; sono 3 categorie: - Chiese aperte al pubblico (che non siano parrocchie) - Fondazioni di culto - Istituti religiosi di diritto diocesano: istituti religiosi che abbiano attivit delimitata a una diocesi. art.8 legge 222. DPR 33 del 1987: necessario che lente dimostri di avere un patrimonio sufficiente; questo decreto ha dato attuazione regolamentare alla legge 222. Art.11 legge 222: sulle chiese aperte al pubblico. Fondazione di culto: massa patrimoniale destinata a finalit di religione o di culto. Pu essere riconosciuta se lo stato verifica che il patrimonio sufficiente al raggiungimento dello scopo. Art. 12 legge 222. Quando lente si iscrive al registro delle persone giuridiche deve allegare lo stato patrimoniale (DPR 33/87). Procedimento: deve essere presentata istanza cio domanda indirizzata al ministro dellinterno e presentata alla prefettura (organo periferico del ministro dellinterno) del luogo in cui lente ha la sede: devessere presentata o dal rappresentante dellente o dallautorit ecclesiastica che ha costituito o approvato lente; nel caso del rappresentante, devesservi in calce allistanza, lassenso dellautorit ecclesiastica a che listanza venga presentata. Devono allegarsi: - Il documento canonico che costituisce o approva lente - Documenti da cui risulta lattivit di religione o di culti (in particolare lo statuto dellente) - Documenti per dimostrare requisiti speciali stabiliti dalle norme (es. per il patrimonio, per dimostrare che rispondono a un bisogno sociale, di avere la sede in Italia). Trasmessi gli atti al ministro: - Se emette il decreto di riconoscimento -> personalit giuridica - Se non lo emette: le parti possono far ricordo per giudicare del diniego. Se giudizio positivo -> riconosciuta personalit giuridica -> iscrizione (meramente dichiarativa) nel registro delle persone giuridiche (onere dei rappresentanti). Lente costituito mediante decreto del ministro dellinterno.

Vi pu essere lipotesi in cui le parti possano richiedere per la complessit il parere del consiglio di Stato. Una volta iscritta nel registro -> piena capacit di agire Lattivit negoziale svolta prima delliscrizione nel registro? Il negozio valido, annullabile (pu essere annullato su istanza di parte) o pu essere convalidato dalle parti. 11/11/09 Art.29: diocesi parrocchie Art.22: istituti per il sostentamento del clero Diocesi Parrocchie Istituti per il sostentamento del clero: procedimento abbreviato (termine 60 giorni) Procedimento: provvedimento che erige lente nellordinamento canonico -> trasmesso al ministro dellinterno tramite il prefetto. Il ministro emana un decreto che conferisce personalit giuridica civile. Pubblicato nella gazzetta ufficiale; la personalit giuridica acquistata con la pubblicazione nella gazzetta ufficiale. Procedimento semplificato perch il decreto un atto dovuto in questo caso; il ministro non ha potete discrezionale, non ha scelta se emanarlo o meno. Non nemmeno richiesta la verifica di requisiti. Diocesi: circoscrizioni territoriali in cui divisa la chiesa cattolica ( a volte coincidono con le province, a volte no). A capo un vescovo. Parrocchia: suddivisione della diocesi. A capo un parroco. Istituti per il sostentamento del clero: fondazioni con finalit di sostentamento dei sacerdoti che prestano servizio nella diocesi. Un ente ecclesiastico pu modificarsi: cambiare sede ad esempio (modifica accidentale che va notificata al prefetto che provvede a iscriverla nel registro delle persone giuridiche). Il problema sorge quando le modifiche possono essere di tipo sostanziale: es. mutamento del fine dellente (secondo lattivit che svolge in modo prevalente). -> viene meno uno dei requisiti per cui stato riconosciuto (il fine di religione o di culto) -> lautorit amministrativa inizia una procedura di revoca della personalit giuridica dellente come ente ecclesiastico; avviene con decreto del ministro, sentita lautorit ecclesiastica competente e se necessario il Consiglio di Stato. Art.19 legge 222: il ministro dellinterno ha facolt di sentire il Consiglio di Stato. Questo decreto viene poi iscritto nel registro delle persone giuridiche e dalliscrizione acquista efficacia. Questa la REVOCA.

Soppressione degli enti ecclesiastici Il risultato finale lo stesso della revoca, ma i presupposti sono diversi. Presupposto il venir meno dellente nellordinamento canonico -> logico che debba esser revocata la personalit giuridica allente che non esiste pi nellordinamento canonico (presupposto per il riconoscimento ad effetti civili degli enti ecclesiastici). Iniziativa dellautorit ecclesiastica, che trasmette al ministro dellinterno il provvedimento con cui lente venuto meno nellordinamento canonico (estinzione o soppressione-> es. due ordini che si fondono in uno solo).

Il ministro dellinterno, con proprio decreto dispone liscrizione nel registro delle persone giuridiche del decreto canonico. Efficacia civile di un provvedimento canonico Iscrizione nel registro delle persone giuridiche Supponiamo che il negozio venga invalidato. Chi responsabile? Ne rispondono gli amministratori personalmente e solidalmente. I controlli che lautorit ecclesiastica effettua sullente hanno rilevanza specifica e se non avvengono, il negozio invalido; lente ecclesiastico sottoposto al controllo dellordinamento italiano e dellordinamento canonico; i controlli canonici sono effettuati sulla gestione patrimoniale dellente; alcuni negozi non possono essere effettuati senza autorizzazione dellautorit canonica competente. Sono misure prudenziali perch non venga depauperato il patrimonio della chiesa. Se un parroco aliena un immobile senza lautorizzazione del vescovo, questa alienazione annullabile; problema dei terzi: devono verificare lesistenza dellautorizzazione canonica. Sono rilevanti solo i controlli canonici che risultino o dal codice di diritto canonico o dallo statuto dellente (e quindi dal registro delle persone giuridiche), cio la cui esistenza facilmente verificabile dal terzo. Art.15 legge 222/85 Art.7 n.3 legge 121/85 Lente pu svolgere attivit diverse da quelle di religione o di culto purch non siano prevalenti: queste altre attivit sono sottoposte al regime specifico previsto per quellattivit (es. scuola, libreria..). Problemi di compatibilit con lattivit di tipo commerciale (attivit di impresa); prima la giurisprudenza negava che lente potesse svolgere questa attivit; dagli anni 90 ha modificato la sua posizione perch si modificato il concetto di attivit imprenditoriale; non pi necessario che lente abbia un lucro soggettivo (guadagno che lente ripartisce tra i soci), pu perseguire un lucro oggettivo (per acquistare i mezzi per perseguire il fine); in questo caso pu svolgere attivit di tipo imprenditoriale. sufficiente che agisca con metodo imprenditoriale ed economico: seguendo lart.2082 ma perseguendo lalmeno tendenziale parit tra costi e ricavi, (autosufficienza economica) in cui lente raggiunge la parit di bilancio pur non essendoci lucro oggettivo (reinvestimento del surplus). Questo vale solo per quelle attivit che non siano di religione o di culto. Per queste attivit deve tenere una contabilit separata. Tra gli enti che possono diventare imprese sociali vi sono anche gli enti ecclesiastici. Quel ramo dellattivit di tipo imprenditoriale si iscriver nel registro delle imprese sociali; il fallimento sar limitato a quel ramo. 16/11/09 Controlli civili sullattivit gestoria degli enti ecclesiastici Art.17 legge 222/85 art.7 legge 121/85 acquisti degli enti ecclesiastici Gli acquisti degli enti ecclesiastici sono sottoposti ai controlli previsti dalle leggi civili; questi controlli non esistono pi quindi questi due articoli non hanno pi significato. Prima (dal 1850; riconfermato dallart.17 cc ora abrogato) era previsto che gli enti diversi da quelli commerciali per acquistare e alienare beni avevano bisogno di autorizzazione governativa per tre motivi: - Motivo politico: lo Stato intendeva gestire anche lattivit negoziale per poter controllare la Chiesa stessa

Motivazione giuridico-politica: con questo controllo si voleva evitare la cd manomorta (accumulo di ricchezze non produttive presso un soggetto privato o un ente) - Motivazione giuridica: lo Stato soltanto poteva concedere capacit giuridica e dagire (soggettivit) nellordinamento -> vantando questo monopolio sulla capacit giuridica; di conseguenza, controllo sulla capacit dagire. La capacit dagire sar quella che io Stato gli riconosco. Monopolio statale. Motivazioni giuridiche e politiche si accavallano. Quali acquisti ne erano soggetti? - Acquisti a titolo gratuito sia mobili (tranne se di modico valore) che immobili - Acquisti di beni immobili a titolo oneroso Non avevano bisogno di autorizzazione gli acquisti di beni mobili a titolo oneroso. Queste autorizzazioni non esistono pi; art.13 legge 127/97 come modificato dalla legge 22/6/2000 n.192 ha abrogato tutte le norme che prevedono il riconoscimento o lautorizzazione per accettare lasciti o acquistare beni. Un ente libero di concludere contratti senza abbisognare di autorizzazione. Sono rimasti due controlli: - Uno per gli enti ecclesiastici relativamente agli enti per il sostentamento del clero - Uno per le eredit devolute alle persone giuridiche: art.473 cc: laccettazione pu essere fatta solo con il beneficio dinventario Art.17 legge 222/85: ormai completamente svuotato di significato. Unico limite resta lart. 473 cc. Rinvio mobile al diritto civile -> rinvio al nulla perch non esiste pi. La norma perch non stata modificata? Perch i controlli potrebbero essere ristabiliti in futuro. Sostentamento del clero Legge 222/85 titolo II Prima di essa, il sostentamento dei sacerdoti si basava sul concetto di beneficio -> massa patrimoniale (fondazione) annessa allufficio ecclesiastico che serviva al sostentamento di quellufficio ecclesiastico; es. lufficio di parroco (ad esso era annesso il beneficio parrocchiale, beni che producevano un reddito che serviva al sostentamento del titolare), il vescovo (mensa episcopale). 1800 lo Stato eman le leggi eversive (sciolse enti ecclesiastici e incamer buona parte del patrimonio della Chiesa); molti benefici scomparvero, altri furono molto diminuiti. Lo Stato restituisce parte del patrimonio incamerato sottoforma di sostentamento del sacerdote; da ad ogni sacerdote un cd supplemento di congrua (reddito prodotto dal beneficio). Se la congrua era inesistente o insufficiente al sostentamento, interveniva lo Stato con il supplemento di congrua. Diritto di credito dei sacerdoti verso lo Stato: anche il concordato del 29 lo prevede. Si capiscono meglio i controlli dello Stato: se il sacerdote depauperava questo beneficio, lo Stato doveva intervenire perch depauperamento del beneficio -> aumento dellintervento dello Stato. Questo sistema durato fino al 1983 -> promulgato il nuovo codice di diritto canonico che prevede labolizione del beneficio. Accordo dell84: si prende atto di questo e si stabilisce un nuovo sistema di sostentamento del clero. basato sui cd istituti per il sostentamento del clero.

Accordo: estinzione dei benefici sostituzione con gli istituti per il sostentamento del clero Legge 222/85: eretti gli istituti in ogni diocesi pi un istituto centrale per il sostentamento del clero eretto dalla conferenza episcopale italiana. Natura degli istituti Sono persone giuridiche nellordinamento canonico (eretti con decreto del vescovo della diocesi; possibilit che i vescovi di due o pi diocesi si accordino per istituire un solo istituto per pi diocesi). Istituti: - Diocesani - Interdiocesani - Pi listituto centrale Riconosciuta anche la personalit giuridica civile con la procedura semplificata (abbreviata). Art.22 legge 222/85: il vescovo trasmette il decreto canonico al prefetto che lo trasmette al ministro che entro 60 giorni deve emettere il decreto di riconoscimento e pubblicarlo sulla gazzetta ufficiale (atto dovuto). Una volta ottenuta la personalit, gli istituti sono tenuti a iscriversi nel registro delle persone giuridiche. Per lo Stato sono enti ecclesiastici civilmente riconosciuti. Anche gli istituti sono definibili fondazioni: insieme di beni destinati al sostentamento del clero della diocesi. Istituti diocesani: quali sono i beni? Sono i vecchi benefici; la massa dei benefici, una volta estinti i benefici, confluita negli istituti. Il successore dei benefici listituti patrimoniale (successione a titolo universale). Art.28 legge 222/85. Istituto centrale: il patrimonio formato da: - Dotazione iniziale conferita dalla CEI - Una parte dell8 per 1000 dellirpef destinata dai cittadini alla Chiesa, parzialmente devoluta dalla chiesa cattolica al sostentamento del clero; utilizzata per: opere di carit in Italia e nel terzo mondo (la maggior parte); costruzione e ristrutturazione degli edifici di culto; sostentamento dei sacerdoti - Donazioni dei fedeli allistituto centrale: questa donazione gode di sgravio fiscale specifico: fino al valore di (ex) 2 milioni di lire (circa 1.073 euro) questa donazioni sono deducibili dallimponibile irpef; pagher una parte inferiore dellimposta allo Stato (deduzione e non detrazione). Per dimostrare la donazione, si riceve una ricevuta dallistituto oppure c la ricevuta del pagamento del conto corrente fiscale.

17/11/2009 Rapporti tra Istituto Centrale e Istituti Diocesani Si tratta di un rapporto di Sussidiariet poich, lIstituto Centrale si attiva nel momento in cui risultino carenze di bilancio degli istituti diocesani, in quanto non risulta in grado di stipendiare i propri sacerdoti. Listituto diocesano non riesce a sostenere il parroco di quella diocesi (es. gli servono 1000 euro ma ha un patrimonio di 700 euro)

Tale attivit si realizza in via Indiretta poich lIstituto Centrale, per risolvere tale situazione trasferisce parte del proprio patrimonio direttamente allIstituto Diocesano il quale di conseguenza trasferir ai Sacerdoti stessi, cos come gli stessi versamenti per i contributi previdenziali di cui allart. 27 della Legge n. 222/1985. Nonostante labrogazione delle Leggi che prevedevano il Controllo sugli Acquisti dei Beni della diocesi, oggi rimasto il Diritto di Prelazione il quale opera solo nei confronti degli Istituti di Sostentamento ed i Soggetti che effettivamente godono di tale diritto sono lo Stato, le Regioni, i Comuni, le Provincie e le Universit nel seguente ordine. Se nessuno degli enti sopra elencati si avvale di tale diritto, lente di sostentamento pu alienare il bene liberamente a terzi con le stesse condizioni stabilite durante la proposta di presentazione al prefetto, il quale si pronuncia entro 6 mesi dal ricevimento della proposta stessa. Vi sono per 3 ipotesi allinterno delle quali il Diritto di Prelazione non pu operare: 1)In caso di Prelazione antecedente dove lavente diritto prevale su tutti gli altri soggetti che per legge godono del medesimo diritto (ES: Un Soggetto che sia limitrofo al Bene Immobile) . 2)Nel caso di alienazione di un bene ad un altro ente ecclesiastico ugualmente riconosciuto. 3) Il caso in cui il bene da trasferire non superi un certo valore monetario (stabilito allepoca per un prezzo di 750.000) Il Diritto di Prelazione veniva garantito per mantenere luso pubblico dei beni alienati dallistituto per il sostentamento, quindi il bene poteva avere una destinazione duso rivolta allutilit sociale nonostante non veniva pi sostenuto dal clero. Chi sono i Soggetti destinatari della remunerazione IPSC? Solo coloro che sono al servizio della diocesi e i sacerdoti secolari, mentre ai sacerdoti religiosi non spetta tale remunerazione direttamente dallIstituto per il Sostentamento del Clero, ma possono vantare tale diritto solo allordine religioso di appartenenza. Anche se per questultimo si tratta solo di remunerazione eventuale, poich il sacerdote ha diritto a chiedere la remunerazione allistituto qualora la retribuzione percepita non raggiunga i limiti edittali posti dalla Conferenza Episcopale.

Tra Istituto Centrale e Istituto diocesano c un rapporto di sussidiariet. Il primo interviene per colmare le eventuali carenze di bilancio del secondo,. Anche quando LIstituto diocesano abbia un patrimonio insufficiente o superiore a quello necessario per la remunerazione dei sacerdoti interviene Listituto Centrale per ristabilire gli equilibri in funzione perequativa. Trasferisce allIstituto diocesano parte del proprio patrimonio che sar poi trasferita ai sacerdoti sottoforma di stipendio. Listituto centrale inoltre paga le quote dovute per la previdenza sociale per ogni sacerdote.

STATO, COMUNI, UNIVERSITA, REGIONI, PROVINCE sono i 5 soggetti preferiti nellacquisto di beni pubblici ( diritto di prelazione). Entro 6 mesi da quando lIstituto centrale comunica al prefetto la sua intenzione di vendere, il prefetto dovr comunicare se qualcuno di questi soggetti intenda avvalersi di tale diritto di prelazione. Se viene violato il diritto di prelazione, la legge prevede che lunica sanzione la nullit del contratto, senza obbligo di restituzione del bene. Sono le 3 ipotesi in cui il diritto di prelazione non pu essere esercitato: 1. Se il bene alienato ad un altro ente ecclesiastico. 2. Se esiste un vincolo di prelazione precedente, questo prevarr. 3. Qualora il bene sia valutato meno di 700.000 non esiste il diritto di prelazione. Se lente ecclesiastico intende alienare un bene , lo Stato dovr accertare che quel bene possa servire alla societ , che sia utile ( finalit sociale), per scongiurare il pericolo di depauperamento.

MODALITA DI REMUNERAZIONE Riguardano i sacerdoti della diocesi, i sacerdoti secolari, e non quelli religiosi. Il sacerdote vanta il proprio diritto di remunerazione quando non percepisce altri redditi, o se questi non raggiungano il livello minimo che deve essere garantito al sacerdote come stabilito dalla Conferenza Episcopale Italiana ( in riferimento ai sacerdoti diocesani ).

18/11/09 Vedi dagli altri appunti: ha finito il discorso del sostentamento del clero ed ha iniziato quello sul matrimonio Chiudendo il precedente discorso, cosa succede qualora un sacerdote non percepisca quella remunerazione che lui dovrebbe ricevere di diritto? Il sacerdote vanta un diritto nei confronti dellIstituto per il sostentamento del Clero, qualora questo diritto non venga soddisfatto, o venga soddisfatto in parte, al sacerdote compete il diritto di azione nei confronti dellIstituto per far valere questo suo diritto. Lart. 24 Cost. sancisce che tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti. Questa norma vale sia per lordinamento dello stato e sia per lordinamento della Chiesa e questo potrebbe provocare un possibile conflitto di Giurisdizione poich il soggetto vanta un diritto in entrambi gli ordinamenti. La Legge n.222 del 20/05/1985 allart. 34 c.2 afferma che La Conferenza episcopale italiana stabilisce procedure accelerate di composizione o di ricorso contro i provvedimenti dellIstituto. Tali procedure devono assicurare unadeguata

rappresentanza del clero negli organi competenti per la composizione o la definizione dei ricorsi. La legge stabilisce in via preventiva la necessit per il sacerdote che rischia di non venire soddisfatto, di ricorrere ad un organo Conciliativo prima di ricorrere ad un organo giudiziario in senso stretto. Viene considerato un ricorso Amministrativo in senso lato. Ma che valore hanno queste decisioni dellorgano collegiale? E se il Sacerdote insoddisfatto alla decisione dellorgano? In primis queste non hanno un effetto immediato, ossia non costituiscono un titolo esecutivo in senso stretto per pu costituire prova valida per dare vita ad un Decreto Ingiuntivo. La Cassazione ha aggiunto che questo diritto, essendo un diritto del cittadino sacerdote, pu essere fatto valere anche nei confronti dello stato, nonostante vi siano 2 giurisdizioni concorrenti, e sta al sacerdote a quale giurisdizione rivolgersi per vincolandosi esclusivamente a quella scelta.

Il Matrimonio Art.82 c.c.: Il matrimonio celebrato davanti a un ministro del culto cattolico e regolato in conformit del Concordato con la Santa Sede e delle leggi speciali sulla materia. Art.83 c.c.: Il matrimonio celebrato davanti a ministri dei culti ammessi nello Stato regolato dalle disposizioni del capo seguente, salvo quanto stabilito nella legge speciale concernente tale matrimonio. Abbiamo quindi un matrimonio civile regolato dal codice civile, un matrimonio canonico ad effetti civile regolato sia dalle norme del codice civile e dal altre leggi speciali, e vi un matrimonio religioso per le confessioni religiose diverse da quella cattolica che produce effetti civili o perch la confessione ha stipulato intese con lo stato, o perch tale possibilit riconosciuta dalla legge 1159 del 1929. Lo Stato con la legge 1159 del 1929 riconosce che anche le confessioni religiose diversa dalla cattolica i cui effetti sono riconosciuti dallo Stato e ai sensi dellArt. 7 della suddetta legge: Il matrimonio celebrato davanti ad alcuno dei ministri di culto indicati nel precedente art. 3 produce dal giorno della celebrazione gli stessi effetti del matrimonio celebrato davanti lufficiale dello stato civile. Con la legge 847 del 1929 lo stato ha dato attuazione specifica alle norme del concordate che riguardano il Protocollo, ossia una legge che regola pi nel dettaglio quanto precedentemente stabilito nel Concordato del 1929. 23/11/09 Matrimonio religioso ad effetti civili Fonti: - Accordo del 18/2/84 art.8 -> legge 121/85 - Legge 847/29 - Codice civile Quadro poco omogeneo; la legge 847/29 legge matrimoniale relativa al concordato del 29 che non pi esistente. Mentre lart.8 del nuovo concordato non prevede una legge con normative specifiche. Come un matrimonio religioso pu acquisire effetti civili? Le parti sono libere di contrarre un matrimonio meramente canonico che non acquisisca effetti civili.

pi frequente che il matrimonio canonico poi venga iscritto nei registri e divenga anche con effetti civili. Le parti devono manifestare volont di sposarsi canonicamente con un matrimonio che abbia effetti civili: richiesta di pubblicazione allufficiale di stato civile, per gli effetti civili (ossia chiedono che sia fatta pubblicit della loro volont di sposarsi), oltre che al loro parroco (per gli effetti canonici). Lufficiale procede alla pubblicazione nellalbo comunale della richiesta. La funzione della pubblicazione: lo status coniugale comporta delle discipline specifiche; ha rilevanza pubblica. possibile per chi conosca dellevento, opporsi alla celebrazione se vi siano motivi per farlo; chi pu opporsi? Art.102cc: genitori e in mancanza ascendenti (nonni) e collaterali entro il 3 grado; se soggetti a tutela o curatela, il tutore o il curatore; il coniuge della persona che vuole contrarre matrimonio (se uniti da matrimonio con effetti civili). Solo questi soggetti possono opporsi. Altro soggetto che pu opporsi lufficiale di stato (ma solo sostanzialmente) se conosce un impedimento: deve informare il procuratore della repubblica affinch proponga istanza di opposizione (non pu proporre lui stesso opposizione); quindi il PM su segnalazione dellufficiale di stato civile. Latto di opposizione deve essere proposto con ricordo al presidente del tribunale del luogo dove stata eseguita la pubblicazione; il presidente sentite le parti decide con decreto motivato che ha efficacia immediata. Il decreto pu essere impugnato ma limpugnazione non ha efficacia sospensiva di per s in quanto latto immediatamente esecutivo. La pubblicazione deve durare almeno 8 giorni esclusi i casi in cui pu essere autorizzato dallufficiale di stato civile un periodo pi breve (es. pericolo di morte); trascorsi almeno 3 giorni dalla pubblicazione, lufficiale rilascia un nulla osta (certificato) da cui risulta che non esistono cause che ostano alla celebrazione del matrimonio (naturalmente se non ci sono opposizioni); lo rilascia alle parti e lo trasmette al ministro di culto che dovr celebrare il matrimonio religioso. Per quali motivi si pu proporre opposizione al matrimonio? Per il matrimonio religioso a effetti civili 3 tipi di opposizioni: - Mancanza di stato libero (art.86 cc) - Interdizione per infermit di mente (art.85 cc) - Sentenza 16/82: lopposizione pu essere proposta qualora uno dei due soggetti o entrambi, sia minore det a meno che non sia stato autorizzato ai sensi dellart.84 cc. Questa norma non contenuta nel Concordato ma la causa stata inserita con la sentenza dell82. Se viene presentata istanza basata su altra motivazione? Il giudice deve pronunciare la sentenza di non luogo a procedere perch non ha giurisdizione in materia (limitata a quelle 3 cause). Non tutti gli impedimenti sono motivi di opposizione. Nulla osta -> si pu procedere alla celebrazione tranne in alcuni casi; il diritto condizionato; lufficiale di stato civile pu non procedere alla trascrizione del matrimonio in presenza di alcuni impedimenti: - Incapacit naturale; se si prova che il soggetto incapace di intendere e di volere, il matrimonio non pu essere trascritto - Impedimento da delitto - Affinit in linea retta

Il matrimonio religioso deve essere trascritto nel registro di stato civile; questi impedimenti fanno si che non possa essere trascritto. I soggetti legittimati possono opporsi solo per: mancanza di stato libero, interdizione per infermit di mente, minore et. Se riceve opposizione dopo che ha rilasciato il nulla osta? La trascrizione deve essere comunque eseguita una volta rilasciato il nulla osta ma lufficiale deve informare il procuratore della repubblica affinch possa impugnare la trascrizione. Ratio: salvaguardare i possibili effetti del matrimonio putativo quando una o entrambe le parti siano in buona fede (art.11 legge 847/29). La celebrazione del matrimonio sospesa. Nulla osta -> le parti si presentano al ministro di culto per celebrare il matrimonio; teste qualificato del matrimonio. Il sacerdote solamente un testimone, il matrimonio celebrato dagli stessi coniugi (sono loro i ministri del sacramento). Ci sono forme di matrimonio speciali valide per il diritto canonico anche se manca il ministro di culto. Per il diritto dello stato, il sacerdote esercita funzione di pubblico ufficiale dello Stato. Diritto canonico: teste qualificato Diritto dello stato: funzione di ufficiale di stato civile; di fatto funzionario civile perch redige latto di matrimonio che un atto pubblico che da piena prova fino a querela di falso di quanto attestato. Entro 5 giorni dalla celebrazione lo trasmette allufficiale di stato civile. Entro 24 ore verr trascritto nel registro di stato civile e dar efficacia civile al matrimonio. Il matrimonio produce effetti civili dal momento della celebrazione (gli effetti retroagiscono al momento della celebrazione). Possono chiedere al ministro di culto che siano inserite nellatto di matrimonio le dichiarazioni consentite dalla legge: - Se intendono adottare il regime di separazione dei beni - Legittimazione dei figli; se hanno avuto figli prima del matrimonio Supponiamo che abbiano contratto matrimonio soltanto religioso; successivamente vogliono che acquisisca effetti anche civili. possibile con la trascrizione c.d. tardiva; devono adempiersi delle condizioni: - Condizione procedurale: la richiesta deve essere presentata da entrambi o da uno solo con la conoscenza e senza lopposizione dellaltro - Dal momento della celebrazione alla richiesta non devono aver contratto un altro matrimonio ad effetti civili (mantenuto ininterrottamente lo stato libero). Ratio: la trascrizione produce i suoi effetti retroattivamente, dal momento della celebrazione religiosa. In caso contrario sarebbe incorso nel delitto di bigamia. 24/11/09 In caso di trascrizione tardiva non si parla di pubblicazioni ma di avviso; lufficiale di stato civile affigge un avviso nella casa comunale affinch i legittimati possano proporre opposizione. Fin ora ci siamo riferiti alla forma ordinaria di celebrazione del matrimonio per il diritto canonico, che pu avvenire durante o fuori dalla messa. Le forme straordinarie di matrimonio canonico possono essere riconosciute agli effetti civili?

Matrimonio segreto: il nostro ordinamento conosce solo il matrimonio pubblico. Su autorizzazione del vescovo, solo innanzi al ministro di culto e due testimoni e registrato in un registro segreto conservato presso la curia; i soggetti che partecipano hanno lobbligo di mantenere il segreto (es. quando due hanno sempre vissuto come marito e moglie e il pubblico ritiene che lo siano gi anche formalmente). Pu essere riconosciuto agli effetti civili? La risposta logica sarebbe no perch mancano la pubblicit (non ci sono pubblicazioni) e latto di matrimonio redatto dal ministro di culto non pu essere atto pubblico (viene conservato segretamente). Unica possibilit che acquisti effetti civili con la trascrizione tardiva; le parti possono concordare col vescovo di togliere la segretezza -> possono richiedere che venga trascritto tardivamente. - Matrimonio innanzi ai soli testimoni: senza ministro di culto. Ministro del matrimonio sono i due sposi quindi si pu celebrare anche senza ministro di culto (es. nei territori di missione). La Santa Sede pu autorizzarlo quando c impossibilit protratta nel tempo di avere un ministro di culto. Non pu essere trascritto perch manca latto di matrimonio mancando il ministro di culto che eserciti la funzione di ufficiale di stato civile (parroco o delegato del parroco) -> non pu produrre effetti civili - Matrimonio in pericolo di morte: celebrato senza molte formalit. Possono essere omesse le pubblicazioni (art.101cc); c giuramento degli sposi sul fatto che non esistono impedimenti al loro matrimonio. Pu essere trascritto purch vi sia stata dispensa dalle pubblicazioni (civile e canonica) e ci sia stato giuramento e sia stato celebrato innanzi al ministro di culto. E se una parte muore prima della trascrizione? comunque trascrivibile perch ci sono la volont delle parti che stata espressa (con le pubblicazioni) e il matrimonio stesso con latto del ministro di culto; purch sia stato preceduto dalle pubblicazioni e ci sia stato latto di matrimonio (es. per legittimare figli, lasciare eredit) Si posto un problema in giurisprudenza: due parti contraggono matrimonio solo canonico; Tizio muore e sul testamento lascia scritto che vuole che il matrimonio acquisisca effetti civili con trascrizione tardiva; non possibile perch per i diritti sullo status persona rum la volont espressa allora per ora non efficace, la volont deve essere attuale. - In alcuni casi, il diritto canonico ammette che il matrimonio civile abbia effetti anche per il diritto canonico (es. quando un cattolico sposa un ebreo o un ateo); ci vuole lautorizzazione del vescovo. Basta che sia celebrato in forma pubblica. Supponiamo che Tizio e Caia si sposino in Francia con matrimonio religioso, in forma ordinaria; matrimonio valido per il diritto canonico; pu essere riconosciuto valido per gli effetti civili in Italia? La giurisprudenza ha dato soluzioni molto diverse problemi: le norme sul matrimonio sono norme concordatarie di diritto internazionale ma riguardano i rapporti tra Santa Sede e Italia (o Santa Sede e altri singoli stati); i concordati hanno efficacia territoriale quindi in teoria i matrimoni canonici allestero non potrebbero essere riconosciuti agli effetti civili; ma a volte successo; come? Con iscrizione tardiva nei registri dello stato civile, purch ci sia stato lavviso nella casa comunale prima delliscrizione tardiva. Questo orientamento criticabile per la limitazione territoriale del concordato e perch latto di matrimonio viene redatto da uno straniero in territorio straniero (difficile riconoscerne la pubblicit). Quali sono le condizioni perch possa ottenere riconoscimento indiretto agli effetti civili nel nostro territorio?

Possibile per i paesi che hanno stipulato accordi con la Santa Sede e riconoscono efficacia civile al matrimonio canonico; le parti possono chiedere che acquisisca efficacia civile in Italia; lo stato non riconosce il matrimonio canonico che acquista effetti civili ma soltanto gli effetti civili del matrimonio. come se riconoscesse un matrimonio civile celebrato in forma particolare; infatti si parla di iscrizione nei registri di stato civile (e non trascrizione); lo stato si limita a prendere atto di qualcosa che avvenuto allestero. Per lordinamento canonico invece non importa dove mi sposo perch un ordinamento universale. Perch non possiamo applicare la legge 218/95? Perch questa riconosce solo effetti civili mentre il matrimonio religioso non ha effetti pubblici. Solo nello stato Citt del Vaticano il matrimonio canonico matrimonio civile quindi pu essere riconosciuto in Italia secondo la legge 218/95; accade anche per gli stati di Israele e Libano in cui il matrimonio religioso ha immediata efficacia civile -> anche le sentenze del tribunale civile sono riconosciute secondo la legge 218. Riconoscimento del matrimonio religioso celebrato presso una confessione religiosa diversa dalla cattolica Due modalit: - Confessioni che non hanno stipulato intese o le hanno stipulate ma non sono state ancora approvate con legge dello stato: legge 1159/29 prevede che possa acquisire efficacia civile; art.7 l 1158/29: dal giorno della celebrazione produce gli stessi effetti del matrimonio civile. Condizioni: la nomina del ministro di culto deve essere approvata dal ministro dellinterno; il procedimento molto simile a quello della confessione cattolica; nella richiesta di pubblicazioni deve essere indicato il ministro di culto -> nulla osta -> celebrazione in cui il ministro di culto legge gli artt. 143-144-147 cc e redige latto di matrimonio che entro 5 giorni deve essere trasmesso allufficiale che procede alla trascrizione -> effetti civili retroattivi dalla celebrazione. Se il ministro di culto non approvato, il matrimonio non potr avere effetti civili. - Confessioni che hanno stipulato intese: procedimento quasi uguale solo che: a) Non necessario che la nomina del ministro di culto sia approvata dal ministro dellinterno b) Per alcune intese (es. i valdesi), il ministro di culto non legge di artt. del codice civile sui diritto e doveri dei coniugi (devono essere letti dallufficiale di stato civile quando sono richieste le pubblicazioni nella casa comunale). Per tutte le confessioni diverse dalla cattolica: una volta rilasciato il nulla osta, se sopravvengono opposizioni, lufficiale di stato civile deve darne notizia al ministro di culto e se il matrimonio stato gi celebrato ne sospende la trascrizione fino a che non sia decisa lopposizione (art.61 dpr 396/2000). 25/11/09 Altra forma straordinaria: - Matrimonio per procura: trascrivibile il matrimonio celebrato per procura (uno dei coniugi manca, vi il rappresentante); assenza forzata tipo i militari in tempo di guerra o persone che risiedono allestero e non possono rientrare (per gravi motivi per valuta il tribunale). Ci vuole lautorizzazione del tribunale. Anche

il diritto canonico prevede un matrimonio per procura; questo pu essere trascritto nel registro di stato civile purch ci siano: a) Le pubblicazioni b) La presenza del ministro di culto (e quindi latto di matrimonio) c) Lautorizzazione civile (del tribunale, con decreto) oltre a quella canonica prevista dallart.111 cc Pu essere riconosciuto nel nostro ordinamento Riconoscimento degli effetti civili delle sentenze canoniche sul matrimonio Concordato accordo: lo stato riconosce a certe condizioni che le sentenze del tribunale canonico possano avere efficacia civile nel nostro ordinamento in ambito matrimoniale (es. annullare anche gli effetti civili del matrimonio) Art.34 del concordato del 29 (ora abrogato): stabiliva che il giudice competente a riconoscere la validit o invalidit di un matrimonio canonico trascritto spettava solo alla chiesa (tribunale e dicasteri ecclesiastici); lo stato limitava la propria sovranit (riserva di giurisdizione). Impegno dello stato a che queste sentenze fossero riconosciute anche agli effetti civili. Riconoscimento automatico: nessun controllo da parte dello stato; perch chi era sposato per la chiesa era sposato anche per lo stato e viceversa. Latto con cui veniva dichiarata esecutiva era un mero decreto del tribunale della signatura apostolica. Veniva trasmesso alla corte dappello che provvedeva a dichiararlo efficace nellordinamento dello stato. Le sentenze sullo stato delle persone, non passano mai in giudicato nel tribunale della chiesa; perch la sentenza sia esecutiva ci vogliono due sentenze conformi sullo stesso caso emanate dal tribunale della chiesa; nellordinamento canonico esecutiva solo la sentenza che in secondo o ulteriore grado identica per soggetti, petitum e causa petendo alla prima sentenza: quindi bisogna considerare anche il motivo; se sono diverse, necessaria unulteriore sentenza che sia uguale a una sentenza precedente. Lidentit attestata dal supremo tribunale della signatura apostolica -> la sentenza esecutiva. La signatura apostolica ha solo funzione di legittimit, non di merito; non ha funzione di giudice dappello (che spetta in 3 grado alla rota). I gradi possono essere infiniti visto che la sentenza non passa in giudicato. Lart.34 parla di sentenze definitive perch hanno definito la causa e non passate in giudicato; laccordo dell84 ha chiarito questa cosa. La signatura dichiara lesecutivit per il diritto canonico e viene trasmesso alla corte dappello perch lo possa rendere esecutivo. Questo il regime del 29. Poneva dei problemi: - Competenza della chiesa anche per la dispensa del pontefice sul matrimonio rato e non consumato; nellordinamento canonico il matrimonio indissolubile tranne ci sono delle cause. Invalidit: se mancano dei requisiti, nulla ex tunc (ab origine); una volta celebrato validamente indissolubile. Legge 898/70: scioglimento del matrimonio: matrimonio valido -> cessano gli effetti del matrimonio ex nunc (dalla cessazione; prima ha prodotto effetti). Lordinamento canonico prevede in via eccezionale una forma di scioglimento: cio il matrimonio validamente celebrato ma non consumato dalle parti; in presenza di una

grave causa pu essere sciolto dal pontefice. Lidea della dottrina che finch non c stata consumazione quel matrimonio si pu sciogliere perch il papa in quanto vicario di Cristo ha suprema potest nelle realt spirituali. I due non sono ancora un corpo e unanima. La consumazione prima del matrimonio non conta, deve essere avvenuta dopo. Come si dimostra la non consumazione? Dimostrando la non convivenza. Concordato del 29: la dispensa pontificia era efficace in Italia: ex nunc (scioglimento del matrimonio) Sentenza 16/82 corte costituzionale: norma costituzionalmente illegittima dove prevede che la corte dappello pu dichiarare efficace nel nostro ordinamento le dispense pontificie che scioglievano un matrimonio rato e non consumato. C violazione di un principio supremo dellordinamento; una norma concordataria pu essere dichiarata incostituzionale per contrasto con un principio supremo: quello di tutela giurisdizionale (art.24 cost). Perch nel procedimento che porta alla dispensa non sarebbe rispettato il diritto di difendersi delle parti; uno avrebbe diritto dagire, laltro non avrebbe diritto di difendersi -> si nega un principio supremo perch il procedimento di dispensa sarebbe meramente amministrativo quindi non intervengono le parti. Bettetini: la corte non conosce bene il diritto canonico; in realt nel procedimento le parti vengono sentite, hanno diritto a difendersi tramite avvocato; partecipano attivamente; formalmente appare amministrativo, sostanzialmente giurisdizionale. Vi sono atti al contempo legislativi ed esecutivi o giudiziari-esecutivi perch il papa cos come il vescovo hanno tutti e tre i poteri. La corte non ha colto a pieno loggetto del giudizio. Negli ordinamenti degli altri stati questo problema non si posto. Questo era il regime del 29 con le modifiche della corte costituzionale. Sentenza 16/82: la corte di cassazione e poi la corte costituzionale hanno affermato che lazione ufficiosa della corte dappello (il riconoscimento automatico delle sentenze) non pu avvenire cos ma deve avvenire su istanza di parte. Ci devessere richiesta dei soggetti interessati; ha anche affermato che il giudice della corte dappello deve controllare che la sentenza non contrasti con i principi fondamentali del nostro ordinamento sempre per rispetto del principio supremo di tutela giurisdizionale. Magari le parti non vogliono che la sentenza venga riconosciuta nel nostro ordinamento. Accordo dell84: riconosciuta giurisdizione canonica sul matrimonio ma ci sono limiti: - Iniziativa di parte soltanto; non pi dufficio - Il giudice della corte dappello decide con sentenza non pi con decreto; effettua un controllo di compatibilit della sentenza col nostro ordinamento 30/11/09 Giudice competente a decidere delle cause di nullit del matrimonio concordatario (cio quello che avviene davanti al ministro di culto ma ha effetti anche civili); unopportunit data a partire dal concordato del 29; prima erano costretti a una doppia celebrazione. Problema della giurisdizione Art.34 del concordato: prevedeva che sui matrimoni concordatari potesse decidere esclusivamente il giudice ecclesiastico. Entrata in vigore della costituzione: indipendenza e sovranit dei due ordinamenti -> la corte costituzionale conferm lesclusivit della giurisdizione ecclesiastica nell82.

Accordo dell84: art.8 sul matrimonio concordatario; parla di un matrimonio disciplinato secondo le norme del diritto canonico; art.13: previsto che quanto non sia riportato nellaccordo, si intende implicitamente abrogato. La riserva di giurisdizione del tribunale ecclesiastico non venne riportata -> si doveva intendere implicitamente abrogata? Il silenzio fu interpretato in modi diversi. Scuola catanese: riserva di giurisdizione ancora vigente; la motivazione principale che si tratta di un matrimonio prevalentemente canonico. Sostenitori del concorso di giurisdizione: laccordo di villa Madama, non riproducendo la riserva, la abroga implicitamente. Tesi del Finocchiaro: vero che c una giurisdizione del giudice civile, ma sarebbe circoscritta a questioni prettamente civilistiche (es. invalidit della trascrizione); se bisogna decidere delle cause di nullit, c riserva di giurisdizione del giudice ecclesiastico -> tesi criticata da Cipriani (sostenitore del concorso di giurisdizione); dice a Finocchiaro che nella sua tesi non c nulla di nuovo rispetto a prima, sta sostenendo qualcosa che si poteva anche dire nel vigore del concordato del 29. Cipriani: la novit che anche il giudice civile pu conoscere delle cause dinvalidit del matrimonio. Il giudice civile dovr decidere secondo le norme di diritto civile o di diritto canonico? Secondo la professoressa con quelle di diritto canonico poich questo matrimonio nasce secondo le regole del diritto canonico -> possiamo equipararlo a un ordinamento straniero. Un autore afferma che nascono due matrimoni, uno sottoposto alle norme di diritto civile, laltro alle norme di diritto canonico; quindi il giudice civile pu basarsi solo sulle norme di diritto civile (che prevede molte meno cause di nullit rispetto al diritto canonico). Si da lopportunit alle parti di scegliere sia il giudice che il diritto applicabile -> criticabile Opinione della giurisprudenza Sentenza n.1824/93 (orientamento confermato da una sentenza del 2008): i giudici della suprema corte affermano che la riserva di giurisdizione stata abrogata implicitamente. Sorge un problema: se riconosciamo il potere giurisdizionale a due giudici (concorso) -> potrebbero esserci due giudizi sulla stessa causa di nullit di due giudici diversi. Si applica il criterio della prevenzione: si da prevalenza al giudizio instaurato prima. Questa visione tende a favorire il giudizio civile; applica la prevenzione solo quando il primo giudizio instaurato quello davanti al giudice italiano. Lo stesso anno intervenne la corte costituzionale con la sentenza 421/93; investita di una questione di legittimit su questo aspetto: i giudici remittenti sbagliano invocando lillegittimit della legge che aveva recepito il concordato (era una legge gi superata); la corte si pronuncia dicendo che bisogna continuare con la giurisdizione esclusiva del tribunale ecclesiastico perch esso che crea i presupposti di validit del matrimonio concordatario. Successivamente altre pronunce: i giudici ribadiscono il superamento della riserva di giurisdizione; lo fanno perch la sentenza non era vincolante essendo un obiter dictum. Problema: razionalizzazione dei rapporti fra le due giurisdizione; non giusta la preferenza del tribunale civile della tesi del concorso di giurisdizione.

Per lordinamento canonico, la pronuncia del giudice civile assolutamente irrilevante; si potrebbe sciogliere il matrimonio civile e mantenere in vita il sacramento. Lordinamento canonico un ordinamento straniero -> l.218/95, art.7: disciplina la litispendenza internazionale; prevede che qualora la stessa causa sia stata previamente istaurata davanti al giudice straniero, il giudice straniero dovr dichiarare la litispendenza se ritiene che la sentenza potr essere riconosciuta in Italia: si evita lo svolgimento contestuale di due giudizi sulla stessa causa. La l.218 riconosce oggi un altro principio: riconoscimento automatico delle sentenze straniere -> la sentenza andr automaticamente a regolamentare i casi in Italia. Possibile lettura: ci consentirebbe di evitare contrasto tra sentenze sullo stesso caso -> quindi bisognerebbe applicare lart.7 secondo la prof; per pone un problema: la l.218 riconosce automaticamente le sentenze del giudice straniero mentre laccordo di villa madama prevede espressamente che la sentenza ecclesiastica vada riconosciuta in Italia tramite un giudizio di delibazione (deve essere considerata conforme ai principi fondamentali) -> solo cos il giudice italiano pu riconoscerla. In quale momento il processo ecclesiastico pu dirsi concluso? Solo con la celebrazione del giudizio di delibazione, quando la sentenza viene riconosciuta. Altrimenti sarebbe possibile sventare la pronuncia ecclesiastica istaurando un giudizio nel tribunale italiano e costituendo un ostacolo al riconoscimento della sentenza ecclesiastica. 1/12/09 Delibazione delle sentenze ecclesiastiche di nullit matrimoniale Disciplina del concordato del 29: previsto che la corte dappello con ordinanza pronunciata in camera di consiglio rende esecutiva la sentenza, relativa a un matrimonio concordatario, del tribunale ecclesiastico. Sentenza n.18/82: la corte costituzionale dichiar lillegittimit costituzionale di questa disposizione dove non consente di effettuare un controllo sulla modalit del processo per valutare se fossero stati rispettati i diritti di difendersi delle parti e il rispetto dellordine pubblico. l.121/85, art.8.2: prevede un giudizio di delibazione; stato e chiesa si accordano sulla necessit di un previo controllo della corte dappello. La delibazione oggi pu avvenire solo su istanza di parte. La corte dappello territorialmente competente quella in cui si trova il registro in cui il matrimonio stato trascritto. Bisogna verificare: - Che il giudice ecclesiastico fosse competente - Che i siano rispettati i principi dellordine pubblico interno e processuale Dubbio: si chiede che ricorrano le altre condizioni richieste dalla legislazione italiana per il riconoscimento delle sentenze straniere. Protocollo addizionale: richiama il giudizio di exequatur delle sentenze straniere (artt.796-797 del codice civile, abrogati) l.218/95: possono essere riconosciute automaticamente (senza bisogno del giudizio di delibazione) purch abbiano i requisiti previsti dalla legge: principio di contraddittorio, ordine pubblico, che la sentenza non sia contraria a una sentenza italiana passata in giudicato, che non penda una causa con lo stesso oggetto davanti al giudice italiano. Questa legge pu essere applicata anche per le sentenze di nullit del matrimonio? Lart. della legge 121/85 si intende implicitamente abrogato?

Per alcuni si supererebbe la copertura costituzionale dellaccordo di villa madama (una legge interna prenderebbe il posto della l.121/85 per effetto della volont di una sola parte). Tesi prevalente: quella che ritiene necessario il giudizio di delibazione. In realt equiparazione tra sentenze ecclesiastiche e straniere non c mai stata; se le parti avessero voluto, avrebbero potuto rinviare al procedimento per le sentenze straniere. Giudizio di exequatur avente carattere costitutivo Dubbio: valutare il rinvio alle altre condizioni per il riconoscimento delle sentenze straniere (art.797); un rinvio statico o dinamico? Lart.797 stato abrogato: possiamo considerarlo ancora applicabile? Cassazione: rinvio statico. Cristallizzazione delle norme. Professoressa Marino: rinvio dinamico! Condizioni previste dalla l.218/95. Lart.64: la sentenza ecclesiastica non sia contraria ad altra sentenza italiana passata in giudicato. Quando cerano gli artt.796-797 cera un principio che voleva linderogabilit della giurisdizione italiana; ora, maggiore disponibilit per loperato del giudici stranieri. Quindi ora necessario che la sentenza sia passata in giudicato. Quindi manteniamo il giudizio di delibazione con queste condizioni. Alla lettera f) dellarticolo: non penda un processo davanti al giudice italiano gi istaurato tra le stesse persone e sulla stessa causa; deve essere istaurato prima di quello ecclesiastico. La sentenza ecclesiastica non sarebbe riconosciuta se c un giudizio che ancora pende e che sia stato istaurato prima davanti al giudice italiano. Nessuno dubita che il giudice italiano sia lunico a poter giudicare delle cause di scioglimento del matrimonio concordatario. Provvedimenti di carattere patrimoniale del matrimonio nullo: sono provvedimenti temporanei. Se invece c divorzio, non sono temporanei. Se c un giudicato di divorzio, potr essere delibata una sentenza ecclesiastica di nullit matrimoniale? Prima la risposta era si; ora la cassazione ha cambiato opinione nel senso che il riconoscimento della sentenza ecclesiastica travolge la sentenza civile solo nella parte incompatibile (lefficacia del matrimonio viene meno dallinizio; come se non fossero mai stati sposati); invece non vengono meno i provvedimenti di carattere patrimoniale. La corte di cassazione si sempre dimostrata molto disponibile verso le sentenze ecclesiastiche soprattutto riguardo ai principi di ordine pubblico. 9/12/09 Legge 218/95 non si applica perch fa salve le convenzioni internazionali (come laccordo di Villa Madama). Quindi per il riconoscimento delle sentenze si applica la legge 121/85. La domanda si pu proporre con citazione (iniziativa di una sola parte; procedimento ordinario) o ricorso (se vi concordia delle parti; procedimento in camera di consiglio). Il giudice deve verificare alcuni requisiti come la non contrariet allordine pubblico della sentenza. Art. 8 legge 121/85: il giudice della corte dappello deve verificare: - La competenza del giudice canonico - Verificare che alle parti sia stato assicurato il diritto fondamentale di agire e difendersi

Che ricorrano le condizioni richieste perch la sentenza straniera sia efficace nel nostro ordinamento. Artt. 796-797 cc abrogati. Un requisito la non contrariet allordine pubblico delle sentenze (principi fondamentali che sono le basi del nostro ordinamento; es. tutela della buonafede) -> ha creato problemi. Cc: simulazione (prevista anche dal diritto canonico): c una volont interiore diversa da quella manifestata; per lo stato deve essere conoscibile e provata (oltre che bilaterale). Per il diritto canonico: vale anche la simulazione unilaterale (riserva mentale). Diritto dello stato: la simulazione unilaterale non ha nessun valore; il matrimonio valido. Principio di buona fede: lefficacia della simulazione unilaterale sarebbe a vantaggio del soggetto che non ha simulato. Diritto canonico: il matrimonio non pu essere claudicante: la volont di entrambi deve essere perfetta. Lerrore canonico diverso dallerrore civile; ma le sentenze sono riconoscibili perch non necessaria perfetta coincidenza tra le fattispecie; limportante che la differenza tra le cause non sia sostanziale. Invece la corte dappello non pu riconoscere la sentenza basata sulla simulazione unilaterale perch non si tutelerebbe la buona fede di una parte. Eccezioni: almeno 2 ipotesi in cui la corte dappello pu delibare la sentenza canonica di nullit per simulazione unilaterale: 1) Laltra parte era a conoscenza della simulazione -> la parte in buona fede non pi in buona fede 2) Se la parte in buona fede chiede la delibazione della sentenza; pu rinunciare alla garanzia Effetti patrimoniali della delibazione delle sentenze Pu stabilire che una delle parti debba dei provvedimenti economici allaltra parte (usa il condizionale perch la norma di riferimento sono gli artt. 129 e 129 bis cc cio le condizioni che si devono verificare e sono quelle relative al matrimonio putativo); solo se almeno una parte (o entrambe) era in buona fede si potranno statuire provvedimenti economici. Il matrimonio nullo ma siccome c buona fede delle parti, gli effetti del matrimonio si producono solo a vantaggio della parte in buona fede (es. il fatto che i figli siano legittimi, la successione testamentaria). Quando viene delibata la sentenza quindi il giudice deve verificare la buona fede delle parti. Ipotesi: - Entrambi i coniugi in buona fede: art.129 cc - Uno solo in buona fede Nel primo caso il giudice pu disporre a carico di uno dei due e comunque per un periodo non superiore a 3 anni lobbligo di corrispondere delle somme periodiche di denaro in proporzione alle sue sostanze (del soggetto obbligato). Condizioni perch possa disporre: - Che il beneficiario non abbia adeguati redditi propri - Non sia passato a nuove nozze civilmente valide

Nel secondo caso: il coniuge in malafede deve corrispondere allaltro unindennit anche in mancanza di prova del danno sofferto. Presunzione iuris et de iure che la malafede provochi un danno e che debba essere risarcito. Non c potere discrezionale del giudice; nemmeno se laltra parte passa a nuove nozze. Quantit: deve comprendere una somma corrispondente almeno al mantenimento di 3 anni. La quantificazione sul tenore ordinario di vita e non sul tenore soggettivo (in base agli indici istat del tenore di vita). Conseguenze patrimoniali della delibazione molto meno onerose del divorzio -> il giudice stabilisce un assegno di mantenimento di natura assistenziale cio si basa sulla convivenza delle parti e deve permettere a chi ne beneficia di mantenere lo stesso tenore di vita che aveva in costanza di matrimonio; non ha una durata predefinita, pu durare anche tutta la vita. Infatti molte volte le persone hanno fatto ricorso allazione di nullit canonica per pagare meno; uso strumentale per non avere eccessivi oneri di tipo patrimoniale. Il problema si supererebbe se le conseguenze fossero uguali. Corte costituzionale: la diversit di regime conforme a costituzione in quanto le cause di nullit sono diverse da quelle di divorzio. nella discrezionalit del legislatore stabilire conseguenze uguali o diverse perch le cause sono diverse; la corte ha auspicato che si giunger a un regime unico. Rapporto tra sentenze di nullit matrimoniale e sentenza di divorzio? Una coppia sposata -> chiedono il divorzio; una delle parti intenta lazione canonica e pu farlo perch non vi litispendenza perch nullit e divorzio sono 2 cause diverse. La causa di divorzio giunge a compimento -> matrimonio sciolto agli effetti civili -> una parte onerata di oneri economici. Sentenza canonica di nullit -> chiesta delibazione ; possono? Si, gli effetti sono che anche la sentenza di divorzio dovrebbe essere travolta perch si basa sulla validit del matrimonio. Alcuni effetti non vengono travolti. 14/12/09 Matrimonio dichiarato nullo -> vengono travolti gli effetti della sentenza di divorzio Parte obbligata -> liberata da un peso Parte beneficiaria -> privata di un beneficio -> mancanza di tutela del coniuge debole Cassazione: vengono travolti solo gli effetti incompatibili con la nullit; non vengono travolti gli effetti patrimoniali della sentenza, solo quelli personali, non quelli patrimoniali. Non vi violazione del principio di uguaglianza; una disuguaglianza legittima. Sia nella discrezionalit del legislatore stabilirla. Corte: gli effetti patrimoniali rimangono perch il fondamento dellassegno di divorzio si basa sul fatto della convivenza fra le parti; non trova il presupposto nel vincolo coniugale ma nella convivenza dei coniugi -> gli effetti sono compatibili con la delibazione. Largomentazione un po debole: il rapporto si basa sul matrimonio infatti quando il rapporto viene meno, vengono meno gli effetti del matrimonio. Allora qualunque rapporto di convivenza pu costituire titolo di pretesa di un assegno di mantenimento?

Effetti personali della delibazione Viene meno ex tunc lo status coniugale (come se non fossero mai stati marito e moglie n per la chiesa n per lo stato) fatti salvi alcuni effetti: es. per i figli bisogna guardare la disciplina del matrimonio putativo (art.128 II comma cc) se vi la buona fede almeno di una parte. Affidamento dei figli Si usano i criteri civili per laffidamento (art.155 e ss del cc); di norma sar congiunto per entrambi; per il bene dei figli pu stabilire il giudice che siano affidati a un genitori con diritto di visita dellaltro. La prassi invece che siano affidati a un genitore e leccezione laffidamento congiunto. Se non vi la buona fede di almeno uno dei coniugi, i figli sono illegittimi; possono essere riconosciuti. I figli possono essere affidati anche a un terzo. Art. 82 cc: matrimonio cattolico Art. 83 cc: riconoscimento matrimonio di culti diversi: non parla di riconoscimento degli effetti civili. Il diritto religioso sussidiario rispetto al diritto dello stato. Gli impedimenti al matrimonio sono quelli stabiliti dal diritto civile. Lo stato riconosce la forma ma non la sostanza della celebrazione (una sorta di matrimonio celebrato in forma straordinaria). Le condizioni di accesso al matrimonio e di riconoscimento del matrimonio sono quelle stabilite dal diritto civile. Lo stato non riconosce la giurisdizione delle confessioni religiose di conseguenza le sentenze di queste non vengono riconosciute. Il realt la giurisprudenza ha trovato il modo di riconoscere alcune di queste sentenze (soprattutto quelle ebraiche); in alcuni stati la condizione matrimoniale quella stabilita dalla religione (es. se a Israele sono sposato religiosamente, automaticamente riconosciuto dallo stato). Se due ebrei si sposano in Italia il loro matrimonio sar valido anche per lo stato di Israele senza bisogna di riconoscimento formale. Se il tribunale rabbinico dichiara di divorzio, quel matrimonio sciolto anche per lo stato di Israele. Le sentenze del tribunale rabbinico non possono essere riconosciute in Italia; le parti possono chiedere che sia resa efficace anche in Italia come sentenza di un tribunale ritenuto tale dallo stato dIsraele (come sentenza straniera). 15/12/09 Regime degli enti ecclesiastici Art.11 del trattato del laterano: gli enti centrali della chiesa cattolica sono esenti da ogni ingerenza da parte dello stato italiano. Enti centrali della chiesa: una qualifica inventata dallo stato: sono gli enti pontifici (che fanno parte della santa sede). Problema quando questi enti svolgono attivit al di fuori dallo stato Citt del Vaticano. La norma evita che un ente della santa sede pur svolgendo attivit nel territorio italiano sia sottoposto a controllo da parte dello stato. Lesenzione non totale; uneccezione esplicita che non pi vigente sono i controlli dello stato sugli acquisti degli enti (legge 127/97 li ha aboliti). C un limite implicito: il diritto internazionale distingue attivit: - Iure imperii: lente agisce come organo sovrano (attivit di tipo pubblicistico) - Iure gestionis: svolti secondo il diritto privato

Iure imperii: sottratto al controllo dello stato; lautorit italiana non ha alcun potere. Iure gestionis: sottoposti al controllo del diritto italiano; ci si pu rivolgere al tribunale italiano ad esempio se lente non paga la ditta di pulizie. Rapporti di lavoro Quale tribunale competente? (es. medico del Bambin Ges): dipende dalle funzioni svolte dal personale; se sono rapportabili ad attivit iure imperii (giudice ecclesiastico) o ad attivit di diritto privato (giudice dello stato). Naturalmente questo riguarda solo enti che svolgono attivit nel territorio italiano. Se un dipendente della santa sede commette un reato? Bisogna distinguere se ledificio dove commesso il reato si trovi allinterno dello stato italiano o allinterno dello stato Citt del Vaticano; se commesso nellesercizio delle sue funzioni per pu sottrarsi alla giurisdizione italiana. Se commesso allinterno del Vaticano, il tribunale competente quello vaticano ma la Santa Sede pu delegare lesercizio allo stato italiano, soprattutto quando il reato commesso in piazza S. Pietro ( sottoposta allautorit di pubblica sicurezza italiana). Cassazione: una delle competenze dirimere i conflitti di giurisdizione. Viene risolta decidendo se quellattivit iure imperii o iure gestionis. Istruzione religiosa nella scuola pubblica Concordato del 29: nelle scuole di ogni ordine e grado, un insegnamento di religione cattolica; obbligatorio, per chi non desiderava frequentarla poteva chiedere la dispensa (legge 1159/29). Accordo dell84: linsegnamento non pi obbligatorio; la scelta se partecipare o meno allora spetta agli studenti o ai genitori; le famiglie scelgono ogni anno; i genitori scelgono finch gli studenti non sono maggiorenni; in realt una legge dell86 prevede che lo studente pu scegliere anche se non maggiorenne purch iscritto alla scuola superiore (con controfirma del genitore per togliere responsabilit alla scuola). Docente di religione Necessario il gradimento dellautorit ecclesiastica (il vescovo della diocesi deve dare il nullaosta); la nomina del provveditorato agli studi. necessario un concorso. Dal 2003 stato istituito il ruolo di insegnante di religione; prima cera una nomina ogni anno (precariet). Sono assunti a tempo indeterminato dallo stato. Lassunzione sulla base di concorso; requisiti necessari. Lo stato verifica la preparazione didattica cio i requisiti minimi per poter insegnare; lidoneit scientifica invece verificata dallautorit ecclesiastica. sempre necessario un nullaosta del vescovo; verifica soprattutto le qualit morali del soggetto. Qualora il nullaosta venga meno, la persona comunque di ruolo nello stato quindi pu insegnare altre materie secondo le capacit e i requisiti. Questo iter vale anche per i sacerdoti.

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