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IUS SOLI: una cittadinanza troppo facile e pericolosa

Nellinvasione migratoria che ha investito lItalia, non si sono potuti distinguere i clandesini dai profughi e, per la prima volta, si sono viste sbarcare molte donne incinte. Il Presidente della Repubblica si sentito in dovere di suggerire lapplicazione di una legge che sancisca la cittadinanza a chi, anche se figlio di clandestini appena sbarcati, nasca sul suolo italiano (ius soli). Questo principio, qualora venisse applicato, sarebbe molto pi pericoloso degli sbarchi di massa. Infatti non solo il nascituro diverrebbe italiano con tutti i diritti ma permetterebbe a genitori, fratelli e altri parenti di entrare nel nostro Paese con possibilit di permanenza illimitata. Una ondata di nuovi disperati preventivamente legalizzati ma senza specializzazione alcuna e senza lavoro prede della povert e dello sfruttamento.
La cittadinanza rappresenta la condizione di appartenenza di un individuo ad uno Stato, condizione alla quale connesso il godimento di diritti lassolvimento di doveri E, dunque, cittadino colui che riconosciuto dalla legge nazionale come appartenente allo Stato. Uno status al quale la Costituzione e la legge attribuiscono conseguenze e tutele giuridiche e che distingue i presenti su uno stesso territorio nazionale in cittadini e stranieri. La cittadinanza italiana regolata attualmente dalla legge 5 febbraio 1992, n.91 e si basa essenzialmente sullo ius sanguinis (diritto di sangue), in base al quale italiano il figlio nato da padre italiano o da madre italiana. Lo ius sanguinis quindi imperniato sullelemento della discendenza o della filiazione, e si contrappone al principio dello ius soli che fa riferimento alla nascita sul suolo, sul territorio dello Stato. Per i paesi che applicano lo ius soli cittadino originario chi nasce sul territorio dello Stato, indipendentemente dalla cittadinanza posseduta dai genitori. Nel nostro Paese la legge 91 del 1992 indica il principio dello ius sanguinis come unico mezzo di acquisto della cittadinanza a seguito della nascita, mentre lacquisto automatico della cittadinanza iure soli continua a rimanere limitato ai figli di ignoti, di apolidi, o ai figli che non seguono la cittadinanza dei genitori. E tuttavia gi previsto che lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore et, divenga cittadino se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data. E importante sottolineare che storicamente tutti i Paesi europei hanno adottato lo ius sanguinis mentre lo ius soli costituisce una caratteristica propria di quei paesi, come gli Stati Uniti dAmerica, che hanno avuto la esigenza di attrarre immigrazione per popolare un vasto territorio e coprire enormi esigenze di forza lavoro. Nella scelta tra i due criteri occorre quindi superare le questioni di puro diritto e ragionare sullopportunit storica e strategica di applicare un principio piuttosto che un altro ad un determinato territorio in risposta alle esigenze specifiche del territorio stesso.

Anche negli altri Paesi europei che riconoscono lo ius soli esso viene applicato solo in base a parametri piuttosto restrittivi, e mai tout court: in Francia si pu acquisire la cittadinanza sia per ius sanguinis che per jus soli, ma si tratta comunque della seconda generazione: infatti francese il figlio, legittimo o naturale, nato in Francia quando almeno uno dei due genitori vi sia nato, qualunque sia la sua cittadinanza. In Germania, dal 1 gennaio 2000 acquisiscono automaticamente la cittadinanza tedesca i figli di stranieri che nascono in Germania purch almeno uno dei genitori risieda abitualmente e legalmente nel paese da almeno otto anni e goda del diritto di soggiorno a tempo indeterminato. Domande e Risposte D: Un bimbo che nasce sul territorio dello Stato italiano da una mamma immigrata clandestina nel caso venisse approvata una norma basata sullo jus soli trasmetterebbe automaticamente - per effetto del suo diritto acquisito - il diritto di cittadinanza italiana ad entrambi i genitori? R: La cittadinanza non viene trasmessa automaticamente, ma il risultato simile: i genitori clandestini diventano di fatto inespellibili, per tutelare il loro diritto di stare vicino al figlio, e a loro verrebbe probabilmente rilasciato un titolo di soggiorno equivalente allo status del figlio, cio senza scadenza. Resterebbero in Italia regolarmente finch vogliono. D: A seguito di questa nuova situazione che si verrebbe a creare potrebbero essere possibili ricongiungimenti famigliari? R: Assolutamente s, con titoli di soggiorno a tempo illimitato. D: Chi nasce in Italia e vive tutta la vita nel territorio italiano, se nato da genitori stranieri, resta comunque straniero? R: Gi oggi al raggiungimento della maggiore et pu fare richiesta di cittadinanza italiana. D: Un ragazzo che nasce ad esempio in Argentina, e vive tutta la vita in quello Stato, ma ha un bisnonno italiano e non rinuncia alla cittadinanza italiana, resta comunque cittadino italiano? R: Non automatico, ma ci sono indubbie facilitazioni nellottenere la cittadinanza italiana. La legge oggi prevede che Lo straniero del quale il padre o la madre o uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sono stati cittadini per nascita, diviene cittadino per semplice richiesta se: assume pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, anche allestero, oppure se, al raggiungimento della maggiore et, risiede legalmente da almeno due anni nel territorio della Repubblica. In pi la cittadinanza italiana pu essere concessa con decreto del Presidente della Repubblica, allo straniero del quale il padre o la madre o uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sono stati cittadini per nascita, o che nato nel territorio della Repubblica e, in entrambi i casi, vi risiede legalmente da almeno tre anni.

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