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FIGLI INVISIBILI

Ore 7.30 - E' mattina, la sveglia suona e il padre di famiglia si sveglia per
avviarsi al lavoro, mentre la moglie è in procinto di preparare la colazione al suo
piccolo di appena due anni.

Il bambino è così felice di fare la pappa che ogni suo movimento ed espressione
è buffa e piena di gioia.

Il cucchiaio si avvicina piano piano e lui in un boccone si gusta la sua pappa


mista biscotti e latte che la mamma tanto premurosamente gli ha preparato.

Al bimbo sembra piacere tanto che, ogni volta che il cucchiaio si allontana,
piange perché ne vorrebbe già gustare subito un altro.

La mamma riavvicina il gran boccone, cantando e facendo l'aeroplanino.

Manca poco per finirla tutta, ma il bimbo piange perché è già sazio, ma la
mamma sembra non capire e così continua a far volare avanti e indietro
quell'aeroplano argentato che è tanto caro al bambino.

Il bimbo, non potendone più, comincia a sbavare, ma la mamma vuole farglielo


finire, così che il bambino è costretto a deglutire fino all'ultima boccata.

ore 8:30 - La mamma esce di casa per far compere ed i soliti giri mattutini, poi
entra nel supermercato e questo strano mondo sembra divertire tanto il bimbo:
persone accalcate tra le file dei vari banchi di alimenti. Le persone litigano,
perché alcuni vogliono evitare la fila alla cassa, donne che tengono in mano un
bigliettino numerato per la fila degli affettati. Alcuni sembrano dar i numeri in
quell'attesa frenetica, mentre signore anziane guidano carrelli senza vedere chi
vi sia davanti, andando a sbattere ovunque, come se fosse un auto-scontro…

Personaggi loschi, che dopo essersi curati che non ci sia nessuno, nascondono nei
loro cappotti ogni sorta di prodotto…

Tutto questo per il mondo dei grandi è normale routine, ma, agli occhi del
bambino lucenti e puri, non sfugge nulla, tant’è che se la ride, pensando in
quale mondo matto sia capitato.

ore 9 - La madre si dirige dal pescivendolo, il bimbo sbuffa e piange a


squarciagola perché l'odore dell'ambiente è davvero insopportabile. La mamma
non riuscendo a far star zitto il bimbo, gli infila a tutti i costi un chupa-chupa.

Il palato del bimbo cerca dolcezza e non può rifiutare, ma gustarsi un dolce nella
puzza, per lui, è come una torta senza ciliegia, così che ne ha quasi il rigetto.
ore 9:30 La mamma si incontra con le amiche e qui incominciano le solite
chiacchiere mattutine: i discorsi sono di ogni genere, ma sopratutto sono parole
piene di invidia e cattiveria verso altre amiche non presenti. D’altronde le donne
non hanno peli sulla lingua…

Intanto i bimbi si parlano tra loro con lo sguardo amareggiato nel sentire quelle
parole indegne e ognuno si fa beffa di loro… con espressioni boccaccesche.

ore 11 - La mamma si dirige in lavanderia in fretta e furia, visto che le


chiacchiere mattutine si sono protratte più del dovuto: la guida è abbastanza
spericolata e al bimbo non può non passar inosservata: sorpassi azzardati, curve
senza freccia, guida senza precedenza e parcheggio in retromarcia con una
botticina davanti e una dietro…

Il bambino è seduto dietro, ma, con tutte le sue cinture di sicurezza, si ritrova
con gli occhi a palla e la schiuma che gli cola dalla bocca: la mamma lo
tranquillizza, ma il bimbo, come in un incubo, piange a più non posso…

ore 11:30 - La mamma decide di fare shopping e, tra un negozio e l'altro, entra
in una profumeria, dove prova così tante fragranze che quel buon odore
mischiato alle varie essenze al bambino ricorda il profumo di pesce sentito nella
pescheria. Così ricomincia incessantemente a piangere, lei riprova a farlo
smettere… ma non riesce, le prova tutte e, alla fine, gli regala una caramellina
presa dalla ciotola situata accanto alla cassa in offerta ai clienti. Il bambino, con
le sue manine, si accinge ad afferrarla, ma la trova ancora tutta incartata; prova
in mille modi ad aprirla, ma la mamma, così presa nelle sue compere, se ne è
già dimenticata.

Sono le 12, poi le 13, le 14, le 18 e tutto il giorno, come del resto quelli
antecedenti, tutto continua con questo ritmo, fino ad arrivare a tarda notte,
quando la mamma, esausta, posa il piccolo nella sua culla, addobbata con tante
piccole api colorate, che, girando, emanano una musichetta dolce e soave…

Finalmente il piccolo è contento, felice e rilassato: non aspettava altro, che quel
momento dopo tutta la giornata passata…

Morale: Il linguaggio dei bimbi, non lo si può capire fino in fondo, finché i
genitori non capiranno una volta per tutte, che per entrare nel loro regno,
bisogna tornar bambini.

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