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Articolazioni Le articolazioni sono praticamente delle giunture che collegano fra loro le ossa dello scheletro permettendo quindi il movimento. Larticolazione costituita dalle superfici delle due ossa che si affrontano, che vengono chiamate superfici articolari. Queste sono rivestite da cartilagine, che facilita lo scorrimento delle due superfici luna sullaltra. Superfici articolari e cartilagine sono richiuse dentro una cavit che viene chiamata cavit articolare che delimitata dalla membrana sinoviale. Questa cavit contiene un liquido (liquido sinoviale) che svolge sostanzialmente la funzione di lubrificante. La membrana sinoviale e rivestita al suo esterno da una capsula pi resistente che si chiama capsula articolare. In alcune articolazioni, non in tutte, possono essere presenti delle strutture che hanno funzioni di cuscinetti ammortizzatori, come per esempio i menischi delle ginocchia o altre che stabilizzano larticolazione stessa, come i legamenti. Tutti sicuramente abbiamo sentito parlare di rotture di menisco e di legamenti crociati. Queste lesioni determinano sostanzialmente una riduzione della mobilit delle due superfici articolari o riducono la stabilit dellarticolazione stessa. Cosa succede ad un chitarrista che rompe il menisco o un legamento del ginocchio? Se il dolore fastidioso suoner seduto!!! Muscoli I muscoli sono organi contrattili, che rivestono quasi interamente lo scheletro e rappresentano i veri motori del movimento. I muscolo si attaccano con ambedue le loro estremit sullo scheletro. Il muscolo costituito dallinsieme di migliaia di fibre che sono la parte contrattile dellorgano, che si continuano con delle strutture rigide di colore bianco che si chiamano tendini, con le quali si inseriscono sulle ossa. I muscoli possono avere forma diversa a seconda della loro sede o della loro funzione. I muscoli lunghi, che hanno una forma affusolata, sono quelli che troviamo negli arti e con la loro contrazione permettono la flessione o lestensione dellarto stesso. Altri muscoli sono brevi, cio con le tre dimensioni uguali. Altri muscoli ancora si dispongono attorno a degli orifizi e con la loro contrazione determinano la chiusura dellorifizio stesso. Un esempio il muscolo orbicolare, che con la sua contrazione vi permette di fare locchiolino. Adesso ci siamo fatti unidea di quali sono le parti che entrano in gioco a formare il nostro arto, cerchiamo di capire come fatto. Larto superiore costituito da quattro parti principali: la spalla, il braccio, lavambraccio e la mano. La spalla sostanzialmente il raccordo tra larto superiore ed il tronco, mentre il braccio, lavambraccio e la mano rappresentano la parte libera dellarto stesso. Ognuna di queste parti costituita da ossa, muscoli e tendini che con il loro movimento sincronizzato, mediato dalle articolazioni, ci permettono di muovere il braccio e le dita sul nostro strumento. Ovviamente larto lesecutore materiale e basta, perch lideazione di quello
che vogliamo suonare, sia che sia istintiva, che voluta, parte dal nostro cervello. Esistono aree specifiche deputate allelaborazione dei movimenti della mano e del braccio, ma il discorso scivolerebbe in un altro argomento che ci porterebbe lontano da quello che vogliamo discutere in questa sede. Nel nostro braccio e nel nostro avambraccio si trovano numerosi muscoli (ben 24!!) che con il loro lavoro ci permettono di flettere o estendere lavambraccio sul braccio e la mano sullavambraccio. Il movimento del nostro arto superiore e in particolare delle nostre dita mentre suoniamo il risultato di una complicata e raffinata coordinazione del lavoro di questi muscoli, che attraverso i loro tendini trasmettono lenergia motoria alle ossa. La flessione e lestensione della nostra mano sullavambraccio e le flessione e lestensione delle dita sono controllate da numerosi muscoli che principalmente si trovano nellavambraccio e non nella mano. I muscoli dellavambraccio hanno i loro ventri carnosi posti nella porzione superiore dellavambraccio (verso il braccio, per intendersi), mentre i tendini in quella inferiore. Per questo motivo lavambraccio risulta piu voluminoso nella sua parte prossimale rispetto a quella distale. Questa particolare disposizione ci permette di capire come mai alcuni problemi che possiamo avere nel movimento della nostre dita sono legati a patologie che apparentemente si trovano lontane dalla mano stessa, cio nella porzione prossimale dellavambraccio. Un problema muscolare che interessa i muscoli posti vicino al gomito infatti pu compromettere la motilit delle nostre dita, perch questi muscoli controllano proprio, attraverso i loro lunghi tendini, il movimento della dita stesse.