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Islam: la liberazione della donna


Da un discorso di Aminah Assilmi, tradotto da Francesca Bocca La vera liberazione della donna. E sarei felice di iniziare subito, ma mi sento in dovere di fare una chiaricazione: l'Islam non solo il vero liberatore della donna, ma anche il vero liberatore dell'umanit. Non possibile parlare di come l'Islam abbia liberato la donna senza parlare di come l'Islam abbia liberato l'uomo, i bambini, i genitori, i nonni e tutti i membri della societ. Perch i diritti dell'uno dipendono dai diritti dell'altro e l'Islam consiste nel mostrare il giusto equilibrio. Iniziando con i problemi connessi ai diritti delle donne vi accorgerete presto che non c' modo di separare i diritti della donna da quelli dell'uomo, da quelli della famiglia o da quelli della societ e vi accorgerete di come siamo totalmente interdipendenti. Oltre 1400 anni fa, Dio ha rivelato il Corano a Muhammad, glio di Amina. Questo Corano stato preservato da ogni cambiamento in tutto questo tempo e non sar mai corrotto in alcun modo. Questo uno dei miracoli del Corano, il fatto che si tratti dello stesso Corano oggi disponibile per tutti noi per essere letto e anch noi lo leggiamo, lo studiamo e possiamo cos crescere e migliorare. Da questo libro che stato rivelato pi di 1400 anni fa al Profeta che diventato il nostro esempio, il nostro chiaricatore ed insegnante, impariamo molte cose. Prima di tutto, l'uomo e la donna sono ugualmente responsabili per la continuazione del genere umano; il ruolo della donna ha la stessa identica importanza di quello dell'uomo e non possibile aermare la supremazia di uno sull'altro perch in verit entrambi sono assolutamente necessari, eccetto in quei casi in cui Dio ha scelto diversamente, come nella creazione di Adamo, Eva e Ges, che sono stati creati senza l'apporto di uno o entrambi i genitori. Nel Corano, Dio toglie dalla donna il fardello del peccato originale. Prima dell'Islam si credeva che tutti i peccati fossero originati dalla donna perch nella Bibbia era stata Eva ad avere dato la mela ad Adamo, ed era attraverso Eva che tutti i peccati iniziarono ad esistere. Quando il Corano stato rivelato, questa storia stata narrata diversamente: entrambi sono stati tentati, ugualmente hanno peccato, si sono pentiti e sono stati perdonati. Ma in un altro passaggio del Corano viene detto che nel giorno del Giudizio l'uomo dovr rispondere delle sue azioni e di quelle di sua moglie e dei suoi gli, mentre la donna dovr solo rispondere delle proprie azioni e di quelle dei suoi gli: quindi l'uomo ha una grado di responsabilit maggiore di quello della donna. Senza giudicare a priori questo fatto, ragioniamo insieme: oltre 1400 anni fa, il Corano ha ordinato alle donne di essere istruite, anzi, che tutti i membri della societ venissero istruiti; addirittura i prigionieri di
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guerra potevano guadagnare la libert insegnando a leggere e scrivere ad un musulmano come unico riscatto. Questo fatto esemplica quanto l'educazione sia importante nell'Islam, lo stesso esempio di Muhammad mostra l'importanza dell'educazione: di tutte le donne che ha sposato solo una non era altamente istruita. Tutte le madri dei credenti erano donne molto istruite. Sapevano leggere, scrivere, insegnavano, imparavano... erano menti brillanti. E la sua scelta cadde sulle donne educate. L'istruzione fondamentale nell'Islam, ecco perch ci viene chiesto di andare alla ricerca della conoscenza, si trattasse persino di arrivare al punto pi lontano della Terra. Non dimenticando che, nell'avventura della conoscenza, la conoscenza migliore che si pu ottenere quella del Corano; questo perch la conoscenza inutile se non si sa cosa farne, e il Corano la guida che ci dice cosa fare con le altre forme di conoscenza. Quindi un musulmano non dovrebbe mai negligere lo studio del Corano, considerandolo invece la fonte di ogni altra conoscenza. Assieme al comando di istruire la donna, Dio ha ordinato che la voce della donna debba essere ascoltata. Proprio cos; le nostre voci devono essere ascoltate, e le nostre opinioni prese in considerazione, abbiamo diritto ad essere ascoltate. Ci anche stato dato il diritto di possedere propriet, di presiedere ai nostri aari, di gestire o guadagnare il nostro patrimonio. E ci che abbiamo, che possediamo, che guadagniamo, solo nostro e nessuno ha il diritto di toccarlo. Abbiamo controllo assoluto e totale su ci che nostro. Il nostro patrimonio non deve nemmeno servire per mantenerci, perch la responsabilit del nostro mantenimento spetta a nostro padre, a nostro fratello o ai nostri zii o cugini. Ogni responsabilit nanziaria sulle spalle degli uomini e tuttavia la donna gode di un controllo assoluto e completo sul suo patrimonio, e sulla sua attivit lavorativa. E persino il Profeta Muhammad ha lavorato per una donna, ha preso ordini da una donna, stato pagato da una donna; e certamente lui non ha mai fatto nulla che fosse contro l'Islam. Andando avanti a parlare di autentica liberazione, possiamo discutere di come nell'Islam la donna abbia ricevuto il diritto di scegliere il proprio marito; in nessuna circostanza permesso che una donna venga sposata senza la sua esplicita approvazione. C' un'abbondanza di consigli nell'Islam a proposito di come scegliere uno sposo o una sposa; se solo i musulmani di oggi ne mettessero in pratica almeno uno! Vorrei che i musulmani di oggi, padri e madri, dessero ai loro gli i loro diritti che l'Islam ha stabilito, e lasciassero scegliere alle loro glie chi sposare. Se siamo alla ricerca di un marito da proporre a nostra glia, dobbiamo per prima cosa guardare al senso religioso di questo ragazzo; il senso religioso la prima priorit. Dopo vengono tutti gli aspetti che migliorano la compatibilit della coppia, come il livello di istruzione o lo stato sociale... e tutti gli altri aspetti, ma prima di tutto viene la religiosit della persona, la loro comprensione del Corano e della Sunna (ovvero il codice di comportamento che il Profeta Muhammad ci ha ordinato di seguire). Infatti se scegliete il pi ricco dei possibili mariti, ma non segue la Sunna, a vostra glia non verr dato il trattamento che si merita, e ai vostri nipoti non verr data la gioia che si meritano. E questa sar colpa vostra, perch avrete contribuito a scegliere un genero per il motivo sbagliato. Cos come alla donna dato il diritto di scegliere il proprio marito, le anche dato il diritto di divorziare. Nonostante molte persone pensino che il diritto
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di divorzio sia prerogativa dell'uomo, questo errato. Nei detti del Profeta possiamo trovare un episodio nel quale una donna gli chiese se potesse divorziare; il motivo era che non le piaceva l'aspetto del marito, e il Profeta le accord la possibilit di divorziare. Per questo motivo e solo per questo motivo. In molti aermano che la legge islamica a questo proposito non giusta, perch l'uomo deve solo dire "ti divorzio" tre volte ed il divorzio fatto, mentre la donna deve andare da un giudice. importante non confondere le pratiche culturali con la religione Islamica. Nel Corano e nella Sunna, l'uomo deve dire "ti divorzio" tre volte, ma con che modalit? Prima di pronunciare "ti divorzio" la prima volta, l'uomo deve attendere un ciclo mestruale completo della donna, quindi non possibile un divorzio arettato causato da un'arrabbiatura. L'uomo deve poi aspettare un altro ciclo mestruale per pronunciare la seconda formula di divorzio, ed un ulteriore ciclo mestruale per la formula nale. Quindi per l'uomo ci vogliono almeno tre mesi per compiere un divorzio, non pu semplicemente dire tre volte in la "ti divorzio" e nire cos il matrimonio, questo non sarebbe un divorzio accettabile n valido, e sarebbe punibile nell'Islam. Torniamo alla donna: quando vuole divorziare va da un giudice islamico, il divorzio garantito e basta. Questa non sar la prassi in molti paesi, ma il modo in cui il Profeta gestiva queste situazioni. Inoltre, quando l'uomo pronuncia le prime formule di divorzio, pu tornare indietro e annullare il processo; quando invece una donna ha ottenuto il divorzio questo irrevocabile. Quindi fratelli, non fate arrabbiare vostra moglie al punto che vi divorzi, perch non pi possibile tornare indietro. Non sto parlando del modo in cui si pratica il divorzio in varie culture, ma di come andrebbe fatto nell'Islam, e non penso che l'Islam conceda un privilegio all'uomo in questo aspetto. Ora, un altro aspetto dell'Islam che il Corano ha garantito protezione alla donna durante tutto il suo matrimonio. Il marito deve trattare la moglie con gentilezza, amore e compassione - queste sono le parole usate nel Corano, gentilezza, amore e compassione. Il marito deve lavorare con la moglie consultandola, perch il Giorno del Giudizio il marito dovr rendere conto di ogni sgarbo ed ogni tristezza causata a sua moglie. Ma le donne dovranno anche rendere conto dell'infelicit che hanno causato al proprio marito. Il Corano denisce i coniugi come vesti gli uni per gli altri. Ed in questa meravigliosa descrizione della vita di coppia come vesti l'uno per l'altro, io mi chiedo che genere di veste vorrei vorrei indossare sopra ogni altra, non un abito rigido e duro che l'altro non veda l'ora di togliersi, e nemmeno un abito pesantemente decorato che l'altro non voglia indossare tutto il tempo. L'abito che vorrei essere in grado di tenere al calduccio l'altro, essere comodo, sicuro ed amato, questo il tipo di abito che dobbiamo fare il nostro meglio per somigliare; che alla ne lasci intravedere l'Assoluta compassione, l'Assoluta gentilezza e l'Amore Assoluto, che non viene mai a noia, n cade in disuso. Questo il matrimonio nell'Islam, legame che secondo solo a quello tra Dio e i suoi Profeti. Ecco quanto importante questa relazione per noi, e Dio l'ha protetta nell'Islam chiedendoci di non divorziare appena avviene un problema, ma invece di cercare di mediare; la mediazione non solo da cercarsi tra marito e moglie, ma anche con l'aiuto di un rappresentante del marito e di uno della moglie, e tutti costoro si siedono insieme per cercare di
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risolvere il problema. Il novanta percento dei problemi che intercorrono tra marito e moglie sono causati da fallimenti nella comunicazione, ed per questo che Dio ci ha suggerito le mediazioni. L'uomo e la donna solitamente si convincono che l'altro voglia qualcosa di diverso, e non comunicano, nch nella mediazione non si scopre che entrambi vogliono la stessa cosa. Ma non parlano e non si ascoltano. Quindi queste mediazioni non solo rimediano ad un dato problema nel matrimonio, ma lo rendono pi forte e pi bello. "Di tutte le azioni permesse, la pi odiata il divorzio" dice il Profeta. Eppure questa azione permessa quando necessaria perch Dio sa che meglio che marito e moglie vadano ognuno per la propria strada piuttosto che passare i loro giorni infelicemente insieme. Questo perch la loro infelicit si rietter sui loro gli e sulla societ in generale creando ancora pi problemi, quindi meglio separarsi che vivere nella discordia. Nel caso del divorzio, anche qui, la donna viene protetta cos come i gli ed il marito; nell'Islam necessario che un divorzio abbia luogo in termini amichevoli, non sono ammesse litigate del tipo "lui ha detto questo" o "lei ha detto quest'altro". esplicitamente vietato parlare male dell'altro, anche dopo il divorzio; qualunque cosa sia avvenuta tra i due coniugi riguarda solo loro e non deve uscire dalla coppia punto e basta. Il Profeta disse: "Se non hai qualcosa di buono da dire, allora non dire niente"; in questa frase c' una tale saggezza! Perch quando un uomo ed una donna si separano, la cosa pi comune che vadano in giro a sparlare l'uno dell'altro con ogni cattiveria immaginabile; e chi che ci sore di pi? I gli, che amano sia la madre che il padre, ed hanno diritto e bisogno di entrambi. Mentre normalmente i genitori si stanno scannando a vicenda, cos intensamente da dimenticare i diritti dei propri gli, che alla ne pagano il prezzo. Dobbiamo tenere presente inoltre che un'altro comandamento dell'Islam ci dice di non ascoltare pettegolezzo: quando qualcuno sparla di un assente di fronte a noi, si lamenta di come l'ex-marito o l'ex-moglie fossero orribili, noi non siamo autorizzati a stare a sentire. Ci viene comandato da Dio di alzarci e andare via, altrimenti il Giorno del Giudizio saremmo ritenuti co-responsabili di queste cattiverie. E questa anche una forma di protezione per la comunit, anch sia protetta dalla bruttura del divorzio, e non si trasformi in uno schieramento a favore di uno dei coniugi, e la situazione non continui a peggiorare. Vedete come ogni aspetto viene protetto? Dio non protegge solo qualcuno, ma tutti. abbiamo visto come l'Islam protegge la donna, e facendo cos protegge anche i gli e la societ. Un'altra cosa meravigliosa alla quale l'Occidente dovrebbe prestare attenzione quando si parla di divorzio nell'Islam, il concetto di responsabilit. Nella legge degli Stati Uniti a seguito del divorzio esiste una mensilit da pagare per il sostentamento del bambino, da 50 a 350 dollari. Questo ovviamente non paga le spese del bambino, quindi quello che succede che lo stipendio della madre viene ridotto no al 70% perch lei a doversi far carico del glio, mentre lo stipendio dell'uomo non viene toccato allo stesso modo. Quindi il bambino sore doppiamente perch la madre obbligata a lasciarlo con qualcuno per la maggior parte del tempo per andare a guadagnarsi da vivere; questo glio troppo spesso lasciato solo. E i bambini crescono a base di videogiochi, droga, alcool, qualunque cosa che gli dia l'illusione di riempire il vuoto causato dall'assenza dei genitori. Ma nell'Islam, la responsabilit dell'uomo nei confronti del gli del cento
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percento, non si parla di cinquanta, cento, cinquecento, mille dollari... ma di tutto, l'uomo deve provvedere a tutto ci del quale il bambino ha bisogno, e questo ovviamente include la presenza del padre nella crescita, non solo i soldi. Vedete come l'Islam ha liberato la donna? Il divorzio pacico, e con l'uomo che si prende totale responsabilit del glio la madre pu rimanere a casa e dare al glio il suo diritto di avere una madre che si prende cura di lui, senza sorire la negligenza degli adulti. Con questa separazione amichevole il bambino non mai la vittima, non per la legge islamica. Ci sono cos tanti aspetti nei quali il Corano ci ha liberati, tantissimi aspetti, Potremmo sederci e parlarne per sempre, e sarei felicissima di farlo. Ma dato che non voglio tenervi qui ad ascoltare per sempre, parler solo di un paio di altri punti. Alcuni di questi sono i preferiti di chi critica l'Islam, che li sbandiera in maniera inappropriata. Partiamo dall'eredit, c' chi dice che la legge islamica dell'eredit prova che la donna nell'Islam valga met dell'uomo. Me lo sento dire tutto il tempo, persino da alcuni musulmani. La donna eredita la met di quello che eredita un uomo nell'islam, ma chi che si deve fare carico di tutte le spese nella famiglia? L'uomo. Io ho due gli ed una glia; mia glia non preoccupata del fatto che i suoi fratelli erediteranno il doppio di lei, perch sa bene che parte dell'eredit dei fratelli dovr servire a mantenere lei e i suoi gli, mentre la sua parte di eredit non potr essere toccata da nessuno, e servir per i suoi piaceri e i suoi interessi. Mia glia non dovr nemmeno spendere i suoi soldi per comprare cibo per se stessa o per i suoi gli, questo sarebbe il compito dei suoi fratelli, nel caso in cui qualcosa succeda a suo marito. I fratelli dovranno quindi prendessi cura delle loro mogli, gli, sorelle, tutte le donne loro parenti, nonch vicini bisognosi e poveri della comunit. La donna non ha nessuna di queste responsabilit. Inoltre riguardo all'eredit ci si dimentica spesso che le regole riguardo ai salari sono diversi: Dio, nella sua innita saggezza, ha liberato tutta l'umanit proclamando che uomini e donne hanno diritto alla stessa paga. L'eredit un guadagno pi simile alla carit che allo stipendio, l'eredit come un regalo. pi appropriato che la carit venga ricevuta da chi ne ha maggior bisogno e ha pi responsabilit, ecco perch viene data meno alla femmina che al maschio, perch i doveri della donna sono minori. L'Islam l'unico sistema, sia esso politico o religioso, che protegge esplicitamente il diritto della donna all'eredit; nella maggioranza degli altri sistemi, nulla regolato dell'eredit e i membri della famiglia litigano e intaccano le loro relazioni per ottenere una parte di eredit, e per ereditare pi degli altri. Il Corano non solo regola quanto ogni glio riceve in eredit, ma anche quanto ogni altro parente ottiene, tutto nero su bianco e non compromettibile. Grazie a ci le famiglie non vengono distrutte dall'ingordigia di beni. Ora, ricordatevi che non stiamo parlando di quello che avviene in una certa cultura o in un certo paese, ma di quello che chiede l'Islam; nel quale non c' spazio per ingiustizie o litigi a proposito di eredit. Un ultimo diritto, che molto speciale per me, il diritto all'hijab, al velo. Il velo un diritto della donna, e non sopporto quando qualcuno si pone davanti ad una donna musulmana e le chiede perch indossa il velo, e lei risponde che perch Dio glielo ha ordinato. Questa risposta non suciente, bisogna specicare che questo un nostro diritto. Il Corano dice
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esplicitamente che il velo serve anch noi veniamo riconosciute come musulmane, e cosa c' di pi grande che essere riconosciute come musulmane? Quando sono riconosciuta come musulmana signica che viene riconosciuto il mio peso, il mio valore, che sar trattata con dignit, sar trattata con rispetto, sar trattata nel modo che Dio ha decretato per me. Il mio velo dice al mondo che io conosco il mio valore, ed il mio velo inoltre apre le porte per l'attivit missionaria. Identicandomi come musulmana, quando vado per la strada ognuno sa che io sono qualcuno di diverso e pu avvicinarsi a me in una variet di modi diversi, ma un inizio di conversazione che possiamo utilizzare per andare oltre. Ora, uno dei metodi che preferisco che quando entro in un negozio e qualcuno mi chiede "chi sei?" e sappiamo perfettamente che quello che vogliono invece chiedere "perch ti vesti in maniera cos strana?". Sappiamo dallo studio della vita del Profeta che lui usava l'umorismo per rispondere a queste domande, mi ricordi una volta in un negozio dove una signora mia ha fatto questa stessa domanda, a voce altissima perch forse pensava che avendo le orecchie coperte non ci sentissi, "Chi sei?" ed io risposi "Sono una donna". Sapevo perfettamente cosa volesse, ma lei mi richiese "Cosa sei?" e io mi guardai, e dissi "Una donna... intendevi chiedermi perch sono vestita cos? Sono una musulmana." E in quell'episodio la donna mi guard e disse: "Ma non sei nera". Mi sono guardata addosso e le ho detto: "Oddio, sono bianca!". Ma almeno tramite questo incidente sono stata identicata come qualcuno di dierente, mi sono identicata come musulmana, ed ho una possibilit per parlare dell'Islam. Tra l'altro, quando mi sono guardata intorno in quel negozio, mi sono accorta di essere l'unica persona bianca l dentro, e tutte le persone attorno a me stavano ridendo. Questo ha dato lo spunto ad una conversazione che continuata per le due ore e mezzo seguenti, alla ne delle quali ci scambiammo gli indirizzi: e non ero nemmeno di quelle parti o di quello stato, stavo solo guidando attraverso quelle vie. Alcuni anni dopo ho incontrato quella signora; ed diventata musulmana; ma la cosa ancora pi divertente che il signore che quel giorno stava comprando il latte nel suo negozio diventato musulmano anche lui e si sono sposati. E rutto ci iniziato dall'essere identicata come donna musulmana. D'altro canto mi dispiace per i nostri fratelli musulmani: come si fa a riconoscerli? Guardando la maggioranza di loro, potrebbero sembrare chiunque: italiani, spagnoli, chiunque. Ci lo sa? Perch la maggior parte di loro non facilmente identicabile. Mi dispiace perch non hanno l'opportunit di mostrare quel coraggio che le donne musulmane hanno; perch ci vuole un profondo coraggio per uscire di casa con il velo, quando vivi in ambiente nel quale le donne con il velo vengono perseguitate. Ci vuole del vero coraggio. E poi dicono che la donna pi debole? Mi piacerebbe vedere i nostri fratelli andare a lavorare con un abito islamico e una barba come il Profeta ci comanda... mi piacerebbe vederlo, quanti di loro potrebbero continuare a lavorare se si vestissero cos. Le donne hanno pi coraggio, e ne vengono ricompensate. Andiamo al supermercato, all'ospedale, a scuola, tutto quello che facciamo con orgoglio, a Dio piacendo. Voglio che il mondo sappia che sono una musulmana, voglio che il mondo lo sappia. Una femminista mi ha chiesto qualche settimana fa se sarei stata una donna diversa, se mi fossi tolta il velo. Le ho detto, no, non sarei diversa, non mi cambia. E allora mi ha chiesto perch non me lo togliessi. La risposta fu che voglio essere identicata da tutti come una musulmana. Voglio che non ci sia
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confusione, dubbio nella mente di nessuno che io sono una musulmana. E combatter per questo diritto, e manterr questo diritto. Dio me lo ha dato, e nessuno me lo toglier. Un altro diritto che viene di solito confuso, quello della poligamia. Sebbene qualcuno pensi che sia un diritto per gli uomini, questo in realt per le donne. Ad esempio, quando si sposa una donna, ci si trova con una suocera: una moglie con una suocera, due mogli con due suocere, tre, quattro! I suoceri ovviamente non sono l'unico problema. Noi crediamo che il Giorno del Giudizio un uomo che sposa pi di una moglie avr molto pi di cui essere responsabile di uno monogamo; dovr rispondere di ogni infelicit di una, due, tre, quattro donne. Cosa ci guadagna l'uomo? Un altro aspetto da tenere in mente che nell'Islam, quando un uomo sposa una donna, diventa responsabile al cento per cento del suo mantenimento, sia nanziario che riguardante tutti gli altri bisogni psicologici o sociali. Ed gi dicile farlo per una donna, guriamoci per pi di una! E cosa ci guadagna l'uomo, di nuovo? Vedete, la confusione causata dal concetto che deriva da un certo cristianesimo secondo il quale Dio crea la donna per l'uomo. Questo non vero nell'Islam, per noi la poligamia un dono fatto alla donna. Con la poligamia abbiamo al nostro anco un sorella della quale possiamo darci completamente, che pu esserci enormemente di aiuto. Non dobbiamo ignorare il fatto che sempre di pi le donne stanno scegliendo le loro co-mogli ed i matrimoni funzionano meglio. Sapendo di dovere condividere una vita insieme, la donna sa scegliere una compagna compatibile con se stessa e il marito, mentre lui avendo una visione ristretta in grado di scegliere qualcuno che compatibile solo per motivi superciali. La poligamia ha una funzione sociale molto importante, qualcosa di buono e necessario e che nessuno ha il diritto di proibire. Nessuno ha il diritto di proibire la poligamia. In nessuna circostanza. Quello che necessario fare educare al tipo di poligamia che lecito praticare, ma non proibirla. Partendo dai vantaggi sociali; se si osservassero i censimenti, ogni anno ci sono pi donne che uomini, e la proporzione continua a crescere. Ci sono pi donne che uomini, e l'Islam riconosce che le donne abbiano diritti e bisogni che esulano dal solo avere cibo e un riparo. E questi diritti e bisogni possono solo essere compiuti nel matrimonio. Ora, se ci sono pi donne che uomini, e li sposi a coppie, poi cosa succede ai venti milioni di donne che rimangono in esubero? Non hanno gli stessi diritti e bisogni? Cosa succede a loro? Alcuni dicono che possono vivere da sole, ma stato provato che le donne che vivono da sole sorono di pi problemi psicologici e siologici. Siamo stati creati per completarci a vicenda, per vivere con gli altri, per essere interdipendenti. Alcuni mi hanno risposto che queste donne potrebbero rivolgersi alle altre per soddisfare questi bisogni, ma nell'Islam non accettiamo la soluzione della Sodomia. L'opzione pi praticata che una donna rubi il marito dell'altra donna, ma questo ancora peggio! Invece che solo donne senza marito, ora tutta la societ viene colpita, gli perdono i padri eccetera. La vera soluzione che noi vogliamo per le nostre sorelle quello che vogliamo per noi stesse, e questo quello che una donna vera vuole. Una donna vuole per la sua sorella quello che lei stessa vuole. La poligamia una cosa spaventosa sia per gli uomini che per le donne; rende
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nervosi sia gli uni che gli altri. Straordinariamente. Ma qualcosa che va valutato, perch nulla di quello che Dio permette non buono per noi in qualche modo. Ora, molti uomini non si sentono in grado di arontare una relazione poligama e lo ammetteranno; io stessa mi sono danzata a Dicembre, dopo 15 anni, mi sono danzata, e le cose andavano bene nch non gli ho presentato la mia co-moglie, e lui era imbarazzato. E lui chiese se avesse scelta in proposito, e gli rispondemmo all'unisono: "no". Se lui mi vuole sposare, io voglio una co-moglie, e che sia lei. Ebbene, lui era spaventato a morte. Siamo rimasti danzati per un altro paio di mesi abbiamo continuato a parlarne, ma lui era veramente spaventato a morte. Mi disse di essere terrorizzato all'idea di non riuscire ad essere giusto nei nostri confronti, e di non volere correre questo rischio. Al che ci siamo lasciati, ed stato davvero un peccato. Vedete, gli uomini hanno paura della poligamia - se sono saggi - perch sanno che la poligamia non un benecio per gli uomini, ma per le donne. Ci sono ancora molti punti dei quali possiamo parlare per mostrarvi come l'Islam sia stato il vero liberatore della donna, dell'uomo, dei bambini, dei genitori, della famiglia, della societ, della comunit... E far del mio meglio per rispondere alle vostre domande. Ma vorrei lasciarvi con un messaggio, cari fratelli e sorelle; voi siete musulmani, e non potete esserlo se non sapete cosa sia l'Islam. Come musulmani avete l'obbligo di studiare il Corano, le narrazioni del Profeta e la sua vita ed applicarli alla vostra vita. Il giorno del Giudizio dovrete rispondere di fronte a Dio per ci che avete fatto e ci che non avete fatto, e questo include la ricerca della conoscenza. In questi tempi noi, la migliore comunit, viviamo nella peggiore situazione economica, siamo emarginati, combattuti e torturati. Ma sapete cosa? La colpa non di nessun altro all'infuori di noi, non possiamo dare la colpa agli ebrei, ai mass media, ai governi, ai cristiani, al sistema politico.... a nostra comunit non torner ai suoi splendori no a quando noi stessi non sapremo ricostruirla dall'interno, a partire da noi stessi, applicando il Corano e quello che il Profeta ci ha trasmesso in ogni circostanza della nostra vita. Non ci sono scuse per questo, non pi possibile dare la colpa agli altri, dobbiamo smetterla di identicarci nel nazionalismo, di crederci egiziani, palestinesi, giordani.... Noi abbiamo solo una appartenenza, che l'Islam. Non possiamo pi permetterci di essere divisi dall'interno e di non riconoscere la nostra unica identit di musulmani. Per questo la vera urgenza nella nostra comunit quella di leggere il Corano, ogni giorno, almeno dieci versetti, per ristabilire la nostra identit di musulmani. Il Corano sar nostro testimone il Giorno del Giudizio, ed per questo che non basta metterlo in una bella scatola in mostra su una mensola, ma bisogna leggero, metterlo in pratica.... Se non lo farete sarete responsabili dell'oppressione dei nostri gli e nipoti, perch non gli avrete dato l'unico punto di riferimento del quale un musulmano ha veramente bisogno; Dio.

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