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Adesso media e politici di tutto il mondo ironizzano sul naufragio di una crociera e di un Paese.

Inevitabile, ma ingiustoy(7HC0D7*KSTKKQ(
www.ilfattoquotidiano.it

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Marted 17 gennaio 2012 Anno 4 n 13


Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230

1,20 Arretrati: 2,00 Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

COLPA DI UNO SOLO?


assurdo che il destino di una nave con 4229 persone a bordo sia rimasto per ore nelle mani di un comandante irresponsabile. Ora la Costa Crociere scarica Schettino, ma tutta la catena di controllo che non ha funzionato
Recuperato dalla Concordia il sesto cadavere, ma numeri e nomi dei dispersi restano un mistero. Dalla Germania: mancano 12 turisti tedeschi. Chiazze di carburante in mare. Le drammatiche telefonate
pag. 2 - 3 - 4 - 5 z

Scalfarendum
di Marco Travaglio

Udi Luca Telese

Udi Enrico Fierro

ABBANDONATO ASPETTANDO AL SUO NELL HOTEL ARBITRIO ANGOSCIA


un solo responsanotizie. Non ce D avvero c catastrofe? E che N o, non hopi, spero solo bile della la faccio bisogna fare per evitare che si possa ripetere? Mai come ora bisogna avere il coraggio di dirlo: se la tragedia della Costa Concordia deve insegnare qualcosa non pu essere solo la favola del capro espiatorio. pag. 18 z che ci dicano qualcosa. La donna strappa pezzi di parole al pianto per urlare al telefonino la sua disperazione. uno dei familiari dei dispersi del naufragio della Costa Concordia. pag. 3 z
Un sommozzatore della Guardia costiera mentre ispeziona linterno della Concordia (FOTO LAPRESSE)

BANCA CENTRALE x Il Governatore lancia un preoccupato allarme davanti al Parlamento europeo

DRAGHI: EURO, SITUAZIONE GRAVISSIMA


Standard & Poors declassa il Fondo salva Stati. Il commissario Rehn (Ue): i signori del rating al servizio degli Usa. Sarkozy rinvia il vertice di Roma. Monti: Berlino deve fare di pi.
Il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi (FOTO LAPRESSE) di Vittorio

Malagutti

leuro viene messo siS ecurezza ilnon prestodi manoincon pi possibile, la crisi rischia di sfuggire conseguenze imprevedibili per leconomia del continente. Lo ha detto ieri il Governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi, che nel corso di unaudizione al Parlamento di Strasburgo ha definito gravissima la situazione. pag. 6 z

Udi Gianni Barbacetto


MAZZETTE SOTTO IL PIRELLONE
assimo Ponzoni era il ragazzo doro della politica lombarda, record di preferenze alle elezioni regionali (11 mila), auto di pregio, incarichi deccellenza (due volte con Formigoni). Ora destinatario di un ordine darresto. pag. 10 z

lo n scrittore scomparso

La radiografia del Tesoro

Fruttero, lantidoto alla prevalenza del banale e del cretino


Truzzi pag. 14z

Fisco, ecco il Paese dei finti poveri


Orafi, tassisti e titolari di bar dichiarano meno di 16 mila euro. Nuovo blitz della Finanza a Roma, irregolarit nella Di Blasi pag. 7 z met dei negozi

CATTIVERIE
Come pu uno scoglio affondare una nave?

oi stimiamo Eugenio Scalfari, anche quando ci chiama editorialisti qualunquisti, demagoghi con un disperato bisogno di audience e quindi di avere sempre e comunque un nemico sul quale sparare. Prima avevano Berlusconi, adesso Monti e Napolitano. E anche il Pd. Gradiremmo sapere da Scalfari quando mai abbiamo sparato su Monti, ma lo stimiamo lo stesso. E, proprio perch lo stimiamo, ci ha meravigliato leggere domenica su Repubblica queste sue parole: I referendum elettorali andrebbero esclusi come lo sono quelli relativi ai trattati internazionali e alle leggi di imposta. Ohib, ci siamo detti: vuoi vedere che Scalfari la pensava cos gi ventanni fa per gli altri due referendum elettorali, quelli promossi e vinti da Mario Segni il 9 giugno 1991 per la preferenza unica e il 18 aprile 1993 per luninominale al Senato? E invece, doppio ohib: lo Scalfari di allora non andava proprio daccordo con lo Scalfari di oggi. Anzi li sponsorizz entrambi con gran trasporto contro lodiato Caf (Craxi-Andreotti-Forlani). Nel 91 cominci attaccando (anzi, sparando su) Craxi che voleva il referendum per il presidenzialismo e sabotava quello elettorale: Proprio quella parte che reclama a gran voce un referendum non previsto dalla Costituzione fa vibrata campagna contro la celebrazione di un referendum che la Costituzione invece prevede e che la Corte costituzionale ha dichiarato legittimo e ammissibile... Di una cosa c urgente bisogno in questo paese: di una nuova legge elettorale che dia alla maggioranza il diritto di governare e allopposizione la possibilit di subentrarle... Questa la Riforma. Il resto si chiama demagogia... Per bloccarla si ricorre alla gazzarra, al veto e alla minaccia di elezioni anticipate. E si usano le istituzioni contro le istituzioni (la Repubblica, 26-5-91). Poi il referendum fu vinto e Scalfari, invece di proporne labolizione, esult: Questo 10 giugno un giorno di festa della democrazia repubblicana. Il risultato... stato ottenuto dal popolo, non porta letichetta di nessun partito, non stato fiancheggiato da nessuna delle grandi reti televisive anzi stato ignorato e trattato come una fastidiosa perdita di tempo. un grande fatto di democrazia... Il popolo si riappropriato della politica... Questo il fatto nuovo, al quale siamo lieti daver contribuito... 30 milioni di elettori... e 27 milioni di s... Non saranno gli Azzeccagarbugli insediati nei vari palazzi a poterne diminuire la valenza politica. Cera un quesito referendario cui rispondere: riguardava la riforma della legge elettorale della quale i partiti discettano da anni senza cavare un ragno dal buco, paralizzandosi con continui veti incrociati. I promotori dei referendum ne avevano presentati tre, ben altrimenti efficaci se fossero stati messi in votazione. Essi avrebbero dato, se approvati, una spinta robusta verso una legge maggioritaria fondata su collegi uninominali, dove pi stretto il rapporto tra elettori ed eletti... La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibili due di quei tre referendum e ne ha lasciato in piedi uno solo; ma il popolo ha molta pi intelligenza e saggezza di quanto i finti democratici non gli attribuiscano: ha capito la posta in gioco e ha deciso di conseguenza... La grande maggioranza dei cittadini vuole cambiare la legge elettorale in senso maggioritario e uninominale... vuole decidere questi problemi da sola, visto che il Parlamento paralizzato dalla partitocrazia. Questo il voto che sale dal popolo sovrano (11-6-91). Ahiahiahi, avete capito bene: Scalfari criticava la Consulta che aveva bocciato due referendum elettorali su tre e diceva che, in materia elettorale, deve decidere il popolo e non il Parlamento. Infatti passava subito a sponsorizzare il referendum fissato per il 93. E auspicava che i partiti promotori dessero vita a una Lega Nazionale (il partito che non c) alle elezioni politiche del 92.
Segue a pag. 18 z

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Camogli vuole linchino Poi ci ripensa: Adesso meglio lasciar perdere


Le chiamate con la Capitaneria Vuole andare a casa?

amogli vuole linchino. Oggi tutti condannano i giganti del mare che sfiorano le coste per salutare i paesi. Ma fino a pochi giorni fa tanti sindaci volevano i transatlantici. Comprensibile, lo spettacolo straordinario ma, come si visto, pericoloso. Anche perch le navi moderne sono lunghe 300 metri. La Michelangelo (che aveva meno di met

COLPA DI UNO SOLO?


della stazza della Concordia) sfilava davanti a Genova per andare a Camogli, a salutare a colpi di sirena gli ospiti della Casa del Marinaio, storico ricovero per marinai. Un gesto di rispetto e sensibilit dei naviganti per i loro colleghi a riposo. Poi quei passaggi, che destate avvenivano in mezzo alle barche, furono vietati. Ma Italo Mannucci, sindaco di Camogli, recentemente ha chiesto a Felicio Angrisano, ammiraglio della Capitaneria di Porto di Genova, di riportare linchino: Una volta le navi in tutta sicurezza salutavano Camogli. Erano manovre effettuate da comandanti che conoscevano bene i nostri fondali e poi il mare di Camogli non presenta grossi pericoli. Per questo ho chiesto di reintrodurre lusanza. Ma alla luce di quanto successo forse meglio lasciar perdere.

ono le tre conversazioni di venerd notte tra la Capitaneria di porto e il comandante del Concordia Francesco Schettino. La prima alle 21.49: Concordia, tutto ok?, chiede dalla Capitanera. Positivo, rispondono dalla nave, abbiamo solo un piccolo guasto tecnico. Cinque minuti dopo dalla sala operativa di Livorno, insistono: un passeggero ha chiamato i carabinieri di Prato per segnalare problemi. Concordia, chiediamo se da voi tutto ok. Ci comunicate la vostra posizione?.

Abbiamo solo un problema tecnico e non siamo in grado, ma appena risolto vi comunichiamo noi. Alle 0.32 il comandante ammette di aver preso lo scoglio. Quante persone ci sono a bordo?. Risposta: Due, trecento. In verit levacuazione cominciata da soli 40 minuti. Alle 0.42 la capitaneria chiede: Quanta gente deve scendere?. Ho chiamato larmatore e mi dicono che mancano una quarantina di persone. Com possibile cos poche persone? Ma lei a bordo?. No, non sono a bordo perch la nave sta appoppando, labbiamo abbandonata. Ma come, ha abbandonato la nave?, chiede la Guardia Costiera. No, ma che

abbandonata, sono qui. All1.46 lultima telefonata: Parlo con il comandante?. S, sono Schettino. Allora, lei adesso torna a bordo, risale la bigaccina, torna a prua e coordina i lavori. Lui sta in silenzio. Lufficiale insiste. Lei mi deve dire quante persone ci sono, quanti passeggeri, donne e bambini e l coordina i soccorsi. Lui: Sono a bordo, ma sono qui. Comandante questo un ordine, adesso comando io, lei ha dichiarato labbandono della nave e va a coordinare i soccorsi a prua. Ci sono gi dei cadaveri, dicono da Livorno. Quanti?. Dallaltro capo: Dovrebbe dirmelo lei. Cosa vuole fare, vuole andare a casa?

TELEFONO TRAGICO
Schettino chiamava lamico Palombo durante il disastro. Oggi linterrogatorio
di Antonio Massari

l comandante Francesco Schettino era al telefono quando mancava poco allimpatto. Lo dichiarano due ufficiali agli inquirenti. Ma gli investigatori stanno verificando un dettaglio in pi: vogliono capire se fosse al telefono con un altro comandante, Mario Terenzio Palombo, il vecchio lupo di mare che secondo le prime ricostruzioni Schettino (che sar interrogato oggi) voleva omaggiare con il famigerato inchino, lavvicinamento della Concordia allisola del Giglio, finito poi nella tragedia che, con il ritrovamento di ieri, conta sei vittime. Palombo potrebbe aver addirittura sentito lurto in diretta telefonica. Un altro ufficiale afferma che Schettino era sempre al telefono, come paralizzato e sembrava parlare con lunit di crisi della Costa Crociere. Altre testimonianze raccontano che il comandante gi a Marsiglia, e sempre con la Concordia, una volta aveva sfidato il vento che soffiava a 70 nodi. Non sarrebe nuovo, quindi, a imprese molto spericolate. La procura di Grosseto vuole sottoporlo allunico narco test ancora possibile, quello del capello, per verificare se fosse annebbiato dalluso di droghe.

se il collegamento fosse stato disattivato. Il contatto riprende solo alle 21.56: se ci fosse stato il collegamento avrebbe rilevato anche linchino. Alle 21.45 circa la nave urta uno scoglio a 150 metri dallisola. Si apre uno squarcio di 70 metri. Lacqua entra a bordo, nella sala macchine, alcuni testimoni dichiarano: Abbiamo immediatamente chiamato la plancia di comando. Lacqua entrava come fosse un fiume. Il comandante, viene avvertito della falla ma lallarme non viene dato. Alcuni testimoni dicono che nei momenti a ridosso dellimpatto Schettino al telefono. Il comandante Palombo, sentito dal Fatto, nega di aver parlato con lui: In

I morti sono sei In un video della Finanza e dei Carabinieri la nave rimasta perpendicolare per 45 minuti

quel momento non ero allisola del Giglio, perch vivo a Grosseto, e linchino non era destinato a me. Le assicuro che non parlavo al telefono con Schettino. Nel frattempo un brigadiere dei carabinieri di Prato chiama la capitaneria di porto di Livorno: una passeggera ha chiamato sua madre, le ha detto dellincidente, e la signora ha allertato i carabinieri. Il brigadiere avverte la capitaneria di porto. Ore 21.49: La Capitaneria di Porto di Livorno chiama la Concordia registrando le telefonate. Concordia, tutto ok?. Positivo, rispondono dalla nave, abbiamo solo un piccolo guasto tecnico. In realt la Concordia gi sulla secca. Ore 21.54: la sala operativa di Livorno richiama la Concordia: Concordia, chiediamo se da voi tutto ok. Solo un problema tecnico, la risposta. Comunicateci la vostra posizione. Abbiamo solo un problema tecnico e non siamo in grado, ma appena risolto vi comunichiamo noi. Da questo momento in poi le chiamate verso la Concordia restano senza risposta. La Costa Crociere, nel frattempo, sar avvertita proprio dal comandante Palombo: vero dice Palombo ho chiamato la Costa Cro-

ciere, non il comando della nave, per avvertirli che qualcosa non andava, ma soltanto perch sono stato avvisato dellincidente da familiari e amici che vivono sullisola. Mi sono allarmato, ho chiamato, mi hanno confermato che cera unemergenza in corso, ma nego di aver parlato al telefono con Schettino. Negli stessi minuti si avvicinano per i primi soccorsi una motovedetta della Guardia di Finanza e dei Carabinieri. un momento fondamentale. Ed ecco perch. Ore 22.45 i video registrano limmagine della Concordia ancora perpendicolare. Le immagini sono nitide: la nave non ancora inclinata. Se lallarme fosse partito in tempo i soccorsi sarebbero partiti da questa situazione. In questo momento levacuazione non ancora partita. Ore 22.35 Schettino avverte la capitaneria che sta effettuando un sorta di manovra, che ha una via dacqua aperta a sinistra, chiede laiuto di qualche rimorchiatore. Lascia andare le ancore. In realt, secondo la ricostruzione della capitaneria di porto, la manovra daccostamento della Concordia al porto del Giglio non voluta da Schettino. I locali motore sono invasi dallacqua, non funzionano, la nave in ba-

La Costa Concordia sotto la costa dellisola del Giglio (FOTO ANSA)

lia delle correnti: l'accostamento al porto sarebbe un caso. Ore 22.45: Schettino acconsente a far partire il segnale di distress. Ore 23.30: i video mostrano la Concordia che sinclina. Ore 00.32: Schettino e sullo scoglio ma la nave non ancora evacuata. Quante persone ci sono a bordo, chiede la capitaneria. Due, trecento. La nave in realt quasi piena: 4200 tra passeggeri ed equipaggio.

Ore 00.42 la capitaneria chiede: Quanta gente deve scendere. Risposta: Ho chiamato l'armatore e mi dicono che mancano una quarantina di persone. Com' possibile cos poche persone? Ma lei a bordo. No, non sono a bordo perch la nave sta appoppando, l'abbiamo abbandonata. Ma come ha abbandonato la nave?, chiede la Guardia Costiera. Ore 01.46: la capitaneria chiama ancora: Schettino, lei ades-

DECINE dinterrogatori ancora non bastano incluso quello di Palombo, sentito ieri come persona informata sui fatti a chiarire la vera dinamica che ha portato al naufragio della Concordia. Ma c una certezza: la scatola nera, recuperata per met e consegnata alla procura, mentre laltra met, quella che contiene lhardware ancora sulla nave. La scatola nera che non stata ancora analizzata contiene rotta, comandi, registrazione delle conversazioni in plancia di comando. E per il momento qualche elemento inizia a chiarirsi: il sistema Ias un marchingegno in grado di ricostruire la rotta con il sistema satellitare mostra la Concordia che viaggia verso lisola del Giglio, senza fermarsi n rallentare, alla velocit sostenuta di ben 15 nodi. Sta per iniziare la tragedia e nel tracciato si registra un black out di 13 minuti. Alle 21.37del 13 gennaio inizia il black out con lo Ias. come

Al suo paese lo chiamano Top Gun. E lo difendono


IL COLLEGA MICCIO: HA SALVATO MIGLIAIA VITE. HA SEMPRE AVUTO CAPACIT SOPRA LA MEDIA
di Vincenzo Iurillo

soprannominato Top L o avevoeraguardia e capacit diGun perch al di sopra di media, per tenuta della na-

vigazione. stato il mio terzo e secondo ufficiale di bordo alla Tirrenia, sono stato io a spingerlo a cercare altre opportunit di lavoro perFrancesco Schettino ((F ch da noi era sprecato. Il comandante in pensione Michele Miccio presiede la Casina dei Capitani di Meta, centro di ritrovo della gente di mare. E sulle capacit professionali di Francesco Schettino metterebbe la mano sul fuoco. Non lunico. Il 52enne comandante della Costa Concordia, continua a godere di una stima unanime su un territorio che discute nella piazza

del Casale di manovre marinare come altrove si discute per la nazionale di calcio. Qui tutti difendono il loro concittadino: stato bravissimo dice un ufficiale di bordo di una compagnia concorrente a salvare pi di 4000 persone nella notte, con un comandante meno capace il bilancio sarebbe
OTO

ANSA))

La sorella: Da sabato nessuno lha sentito Il comandante in unintervista: Non far mai la fine del Titanic

stato pi grave. Schettino vanta un buon curriculum: diploma allIstituto Nautico di Piano di Sorrento Nino Bixio, apprendistato presso le petroliere Agip, poi la Tirrenia, lesperienza di ufficiale di bordo per la Renaissance, quindi il passaggio dieci anni fa alla Costa Crociere. Tra Meta, Piano di Sorrento e la costiera sorrentina circa 900 famiglie vivono grazie a un imbarcato che si adeguato alle dure regole di questo lavoro: 4 mesi a bordo e 2 a terra, fino a quando la pensione non ti riporta a casa definitivamente. Tra queste famiglie c quella di Schettino: moglie (che si precipitata a Grosseto), una figlia adolescente, un fratello, Salvatore, anchegli nel

settore come ispettore di corpo marittimo e una sorella, Giulia, che si trasferita dallanziana madre per proteggerla e che afferma di non sentirlo dal giorno dellincidente. Poi aggiunge: Non vogliamo rilasciare dichiarazioni, ma sono amareggiata per come i media stanno affrontando la vicenda, senza riportare i giudizi positivi su mio fratello che pure ci sono stati. Abbiamo figli piccoli e hanno dovuto sentire ah, tuo zio in galera, a dei bambini non si dovrebbe parlare cos. Il comandante della Costa due anni fa in unintervista a un giornale ceco, disse: Non vorrei mai trovarmi nel ruolo del comandante del Titanic, obbligato a navigare nelloceano tra gli iceberg. Ma ritengo che grazie alla preparazione, si possono controllare tutte le situazioni e prevenire eventuali problemi. Intanto su Facebook nato un gruppo in suo sostegno che ha raccolto quasi duemila adesioni.

Marted 17 gennaio 2012

COLPA DI UNO SOLO?

Foto e appelli per ritrovare chi manca allappello

Maria DIntrono La sposa di Biella

William e Daiana Arlotti Padre e figlia

Luisa Virz e M.Grazia Trecanico Le amiche siciliane

a trentenne era in crociera con il marito Vincenzo, i cognati e i genitori di lui, che festeggiavano le nozze doro. Tutti hanno raggiunto la riva a nuoto, lei non si trova pi.

a compagna di lui salita sulla scialuppa, il 36enne di Rimini e la figlia di 5 anni, invece, sono stati visti per lultima volta da una donna allanimazione bambini.

ono ufficialmente nella lista dei sopravvissuti, ma non sono tornate a casa. Se qualcuno sa qualcosa mi chiami - dice la nipote anche un piccolo indizio vitale.

I dispersi: mistero sul numero e sui nomi


UFFICIALMENTE SONO 29, DA BERLINO PARLANO DI 12 TEDESCHI SCOMPARSI
di Enrico Fierro

so torna a bordo, risale la bigaccina (scaletta ndr) e torna a prua e coordina i lavori. Lei mi deve dire quante persone ci sono, quanti passeggeri, donne e bambini e l coordina i soccorsi. un ordine, adesso comando io, lei ha dichiarato l'abbandono della nave e va a coordinare i soccorsi a prua. Ci sono gi dei cadaveri. Cosa vuole fare, vuole andare a casa?. Di l a poco Schettino sallontana alla ricerca dun taxi.

o, non ho notizie. Non ce la faccio pi, spero solo che ci dicano qualcosa. La donna strappa pezzi di parole al pianto per urlare al telefonino la sua disperazione. uno dei familiari dei dispersi del naufragio della Costa Concordia. Assieme agli altri, italiani e stranieri, ospitata allHotel Sole, lalbergo dellangoscia al centro di Orbetello. qui che aspetta notizie che non arrivano, qui, in questo albergo di tre piani che dinverno non apre mai, che non perde di vista per un attimo il cellulare in attesa di uno squillo. Lannuncio che era giusto sperare, che una mamma, un figlio, un marito, ce lha fatta, stato ritrovato. Nella minuscola e decadente hall dellalbergo ci sono i volontari della Croce Rossa e alcuni funzionari della Costa-Crociere particolarmente solerti nel blindare i familiari dei dispersi da ogni contatto con i giornalisti. La proprietaria dellalbergo non affitta stanze ai cronisti, e quando li vede

li invita ad allontanarsi. Strane cose accadono attorno al naufragio del Titanic italiano , troppi misteri e qualche omert di troppo. Ma il buco nero che a quattro giorni dalla tragedia fa pi impressione, quello sul numero dei dispersi. Quanti sono nessuno in grado di dirlo con certezza. Sono 16, dice in mattinata la prefettura.
UNA CIFRA che per non quadra con altre notizie e altri numeri che circolano. Una parla di sette passeggeri e sei membri dellequipaggio ancora da trovare. Guido Westerwelle, ministro degli Esteri tedesco, non esclude altre tristi notizie, riguardo alle vittime del suo paese. I tedeschi imbarcati, informa la filiale della Costa Crociere in Germania, erano 566, e le vittime sarebbero almeno 12. Non si hanno notizie, informano ambienti diplomatici Usa, di due turisti americani, e dalla Francia un portavoce del ministero degli Esteri fa sapere che si teme per la sorte di 4 francesi. Gli italiani dati per dispersi sono cinque. Quanta gente c ancora nella pancia della nave

in bilico su un costone a 30 metri di profondit e col rischio che le onde (fino a domani le previsioni danno mare piatto, da gioved e per tutto il weekend vento e onde fino a 2 metri) la facciano scivolare a 70 metri? Abbiamo 36 ore di tempo per cercare i dispersi ci dice un operatore della Capitaneria di Porto poi tutto sar pi difficile. E in serata la prefettura si corregge e parla addirittura di 29 dispersi: 4 membri di equipaggio e 25 passeggeri. Nessuno dar queste notizie ai disperati dellHotel del Sole, che passeggiano nervosi col cellulare tormentato tra le mani sotto le vetrine di un negozio che beffardamente si chiama Antica marineria. Piangono e aspettano e si raccontano le storie dei loro cari. Piccole grandi storie di coraggio e umanit. Nicole Servel, turista francese di 61 anni, non dimenticher mai il gesto del marito. Avevamo un solo giubbotto di salvatag-

gio e me lo ha dato. Tu non sai nuotare mi ha detto. Ci siamo lanciati in acqua insieme, faceva molto freddo, lui mi tranquillizzava con lo sguardo. Mi sono adagiata sul suo corpo, poi non lho pi visto. Giuseppe Girolamo, 30 anni e la passione per la musica, era il bassista dei Dee Dee Smith, uno dei gruppi musicali che allietava le serate dei crocieristi. I suoi amici di Alberobello lo stanno cercando su Facebook convinti che sia ancora vivo, forse sotto choc ricoverato in qualche ospedale. La mamma e lo zio sono arrivati ieri a Grosseto per avere notizie. Forse ci dice uno di loro far come quei turisti giapponesi, erano dati per dispersi, ma stavano a Roma e hanno telefonato. la Spoon River del mare di fronte allIsola del Giglio scritta da chi ancora spera. Dove c posto per Maria DIntrono, sposa trentenne in viaggio col marito e cinque familiari. Non sapeva nuotare, ma si buttata dalla nave col giubbotto. Quando gli altri cinque sono arrivati a riva, di lei pi nessuna traccia. Svanita. E dove sar William Arlotti, che era in viaggio con la figlia Daiana di cinque anni e la fidanzata Michela. Sua cugina Sabrina ha il cuore devastato dal dolore e dalla rabbia. NESSUNO dei tre aveva un salvagente, li hanno chiesti a un marinaio che ne ha rimediati solo due. William ha voluto che li indossassero la figlia e la fidanzata. E si perso tra le onde insieme alla sua Daiana. E che beffa la sorte di Maria Grazia Trecanico e Lucia Virz. I familiari erano stati rassicurati, i loro nomi comparivano nella lista dei passeggeri salvati, ma loro non davano notizie, non telefonavano, come volatilizzate. Ho ricevuto la telefonata di Maria Grazia racconta un amico chiamato al cellulare nella notte del naufragio era poco dopo la mezzanotte. Mi ha detto che era a bordo della nave ormai inclinata, era con la sua amica e stavano scivolando verso il mare. Sentivo anche Lucia urlare, disperarsi perch non sapeva nuotare. Poi ho sentito solo un tonfo.

Giuseppe Girolamo Il bassista


o staff della Costa cerca su Facebook il giovane pugliese che suonava nella band Dee Dee, la band della nave. Ragazzi lui il bassista nostro collega che non si trova. Nessuno ha notizie di lui? Postate se sapete perch sono tutti preoccupatissimi. Non ha chiamato n la mamma, n la fidanzata.

Erika Soria Molina La studentessa


nzo batte sui social network il messaggio urgente: Qualcuno ha notizie di Erika? Cocktail waitress peruviana? ancora tra i dispersi! Please chi ha informazioni inviare una mail a dg@crc-peru.com. La famiglia disperata, non abbiamo notizie!. Lei viene dal Per, studia Turismo allUniversit di Cusco.

Gerald e Barbara Heil I pensionati


ono partiti da White Bear Lake, in Minnesota. Hanno lasciato l i loro quattro figli e sono saliti a bordo della Concordia per festeggiare la tanto agognata pensione. Da venerd non si hanno pi notizie, come confermato da una delle figlie. Lambasciata degli Stati Uniti in Italia ha lanciato su Twitter un appello per trovarli.

R.Russell Terrance Lequipaggio/1


a Nuova Delhi, hanno gi fatto sapere che stanno facendo tutti gli sforzi per rintracciarlo e che Kevin, il fratello di Rebello Russell Terrance ha raggiunto l'Italia. Nessuna notizia per delluomo indiano che lavorava sulla Concordia. Mancano anche Munir, capo degli stewart, e il giamaicano Edmund Brown.

Tra i sommozzatori

Ormai difficile trovare altri sopravvissuti


di Michela Gargiulo

miele noi gli detto S iamo in luna dile ha risposto haVe la in inglese la giovane coreana. ricorderete eh! in genovese Luca Bortolus, uno dei vigili del fuoco sommozzatore che l'ha salvata. Erano tranquilli, cercavano una via di fuga in quel labirinto freddo e buio. Gli orientali sono cos, non perdono la calma.
E LA CALMA non l'hanno mai persa nemmeno loro, i sei vigili del fuoco che hanno portato in salvo i tre superstiti di questa tragedia del mare. Erano nei corridoi del ponte 9, racconta Luca, genovese, 48 anni, da 18 nei vigili del fuoco. Ci sono volute ore per raggiungerli. In squadra eravamo tre sommozzatori e tre colleghi esperti in soccorsi speleo-alpinistici. Gi, abbiamo lavorato come se aves-

simo dovuto scalare una montagna dentro al mare. Calma e lucidit, senza protagonismi. Siamo una squadra: 3 colleghi di Vicenza, uno di Livorno, 2 di Genova. Per raggiungere il ponte 9 ci sono volute delle ore. Si camminava sulle pareti, molte zone erano gi sommerse dall'acqua, nel buio quei corridoi sono dei labirinti. Avevamo sentito dei rumori, gi dal pomeriggio. Li abbiamo raggiunti alle due di notte. Riuscire a salvare vite umane in quelle condizioni obbliga a sapere molto bene quale il percorso da seguire. Abbiamo dovuto studiare i piani nave, con grande precisione, far continue ricognizioni. Entrare e uscire da quella nave significa non commettere errori. Il commissario di bordo, Manrico Giampietroni l'hanno raggiunto alle 12 di domenica mattina, dopo 36 ore dal naufragio. Abbiamo cominciato a sentire dei colpi

intorno alle 7 di mattina. Batteva contro le paratie poi quando ha capito che eravamo vicini ha cominciato a urlare. IL COMMISSARIO ha raccontato di essere precipitato durante le operazioni di evacuazione. Hai presente la gioia? Ecco, vedi questo negli occhi di chi salvi e quando capita sono momenti che ti porti nel cuore per sempre. Per fare un percorso di 60 metri hanno impiegato 3 ore e mezza. Hanno inventato passerelle recuperando pezzi della nave, portandosi dietro la barella con il commissario di bordo e con il timore che per quante sicurezze si possono avere un minimo cedimento

Sottacqua Le ricognizioni dei sommozzatori


della nave poteva essere la morte per tutti loro. Stavamo ancora pensando a come venir fuori da l quando Giampietroni ci ha chiesto un telefono. S, un telefono. Il collega di Massa, del gruppo speleo-alpinista ha tirato fuori il suo. Sono vivo, sto bene , ha poi detto alla moglie. possibile che ci sia ancora qualcuno in vita sulla nave? Non me la sento di escluderlo ma l'ipotermia, la temperatura, e la mancanza di idratazione e l'alimentazione non sono situazioni favorevoli. Noi continuiamo a cercare nelle cabine e nei luoghi di lavoro.

Sandor Fehrer Lequipaggio/2


va, una ragazza ungherese, dice che bisogna provare a contattare il suo college, perch nessuno ha altri contatti per sapere che fine abbia fatto. Lappello ormai in rete in diverse lingue. Gli amici si fanno forza: Keep praying: continuate a pregare.

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Soldi, gioielli e opere darte: un richiamo per gli sciacalli

l terrore anche quello degli sciacalli del mare. A bordo della Costa Concordia c un vero e proprio tesoro, considerando che le 4229 persone a bordo avevano portato con loro soldi, abiti, gioielli. per questo che lo scafo viene sorvegliato a vista dai carabinieri della compagnia di Orbetello. Quellimmenso tesoro, stimato in milioni di euro, potrebbe far gola a malviventi privi di

COLPA DI UNO SOLO?


scrupoli. Come dopo un terremoto o unalluvione, le case abbandonate in fretta diventano lobiettivo degli sciacalli. Limmenso tesoro della Concordia custodito nelle cassette di sicurezza presenti in ogni cabina della nave. I militari hanno costituito una speciale task force per presidiare il relitto da terra e anche sottacqua. Anche perch sarebbe imperdonabile che si verificasse uno scandalo nello scandalo. Molti passeggeri, daltronde, hanno cominciato a rivendicare i propri beni. Recupero che certo non sar facile, almeno per ora. La nave contiene anche sei mila opere darte contemporanea e pezzi di antiquariato da collezione (510 originali e 5.700 multipli) ispirati al tema della nave. Opere di 35 artisti, docenti e giovani allievi delle principali Accademie dArte di Europa .

La casta degli armatori Il privilegio di non risarcire nessuno

na lobby potente che difficile inchiodare alle proprie responsabilit e costringere a risarcire adeguatamente le vittime: come pu dimostrare chi ha provato sulla propria pelle le conseguenze di un incidente per mare. Parola di Serena Romano, sorella di Paola, che perse la vita sullaliscafo della Siremar Tirrenia schiantatosi il 9 agosto 2007 sulla scogliera dingresso del porto di Trapani. La stessa sorte scrive la giornalista sul blog amicidipaola.wordpress.com accomuna sia i 140 morti sulla Moby Prince in fiamme, sia le vittime di incidenti meno eclatanti come quello

in cui ha perso la vita mia sorella, sia i familiari delle vittime della Costa Concordia che, come gi annunciato dagli amministratori della Costa Concordia, non verranno adeguatamente risarciti. Lopinione pubblica, insomma, deve sapere che individuare nel comandante lunico colpevole del disastro non serve a fare giustizia ma, al contrario, pu essere utilizzato dalla compagnia di navigazione per scaricarsi delle proprie responsabilit, scaricando anche lonere del risarcimento danni sul comandante. Quindi un appello al governo: Presidente Monti, non ritiene di dovere dire basta ai privilegi di cui gode una casta talmente forte che pu perfino violare i diritti costituzionali a un equo risarcimento danni garantito ai passeggeri di altri mezzi di trasporto, quali auto, treni, o aerei?.

GOVERNO A UN BIVIO: SOCCORSI O AMBIENTE


Clini: Abbiamo poco tempo
di Emiliano Liuzzi Isola del Giglio

soccorsi, la messa in sicurezza della nave. La remota possibilit di trovare persone ancora in vita e l'obbligo di evitare che la strage dei crocieristi si trasformi in un disastro ambientale. Un bivio, senza che nessuno sappia quale strada prendere. E con il tempo che stringe: gioved, all'isola del Giglio, previsto tempo in peggioramento, onde alte fino a due metri, che bloccherebbero qualsiasi tipo di intervento. La Capitaneria di Porto di Livorno ha gi ordinato all'armatore la rimozione della nave e, prima ancora, la rimozione del gasolio imbarcato, ma una prassi. Ieri l'unit di crisi ha ritenuto incompatibili i soccorsi con l'intervento per il bunkeraggio, l'estrazione del gasolio che alimenta la nave, 2345 tonnellate, e le 50 tonnellate di olio motore. Noi continuiamo a cercare le persone spiega al Fatto quotidiano il capitano di Vascello Vincenzo Benemerito, del comando operativo subacqueo . Purtroppo le operazioni non sono compatibili, un'ipotesi che stata valutata, ma alla quale l'unit di crisi della Prefettura di Grosseto ha risposto in maniera negativa.

deriva, senza nessun controllo. Scivolare pu voler dire finire su un fondale che oscilla tra i settanta e gli ottanta metri. E se dovesse inabissarsi addio soccorsi, addio al recupero di gasolio e dell'olio motore. La ditta olandese, la Smit, e quella che fa capo alla famiglia Neri di Livorno, incaricate del bunkeraggio, sono sull'isola, ma hanno bisogno di tempo per organizzarsi. Fino a domani i nostri mezzi non arriveranno, spiega Corrado Neri, e successivamente avremo bisogno di altro tempo per organiz-

zarci e operare. Anche se avessimo il via libera oggi fino a sabato presumibilmente non potremmo lavorare. MA CHI SAR la persona in grado di decidere quando verranno interrotti i lavori di ricerca e inizier il bunkeraggio? Nessuno riesce a rispondere. Oggi la decisione la dovrebbe prendere Giuseppe Linardi, prefetto di Grosseto, grado importante, ma troppo piccolo per essere caricato di una responsabilit cos grande. Dunque? Dunque non resta che attendere. Attendere il governo, la dichiarazione dello stato d'emergenza, attendere la nomina di un commissario straordinario. Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, che al Giglio, maliziosamente, continuano ad attendere, dice che non appena avessimo l'evidenza di un problema di fuoriuscita di gasolio dalla nave prenderemo congiuntamente decisioni necessarie per ridurre e contenere il rischio. Nel pomeriggio, mentre il ministro parlava di

Nei serbatoi 2.345 tonnellate di gasolio, c il rischio del disastro. Ieri comparsa una chiazza scura

quello che vorr fare il governo, nelle acque intorno al relitto della fu scintillante Concordia, comparsa una chiazza scura, all'apparenza olio. Un allarme che subito rientrato: dopo gli accertamenti, seppur parziali, arrivata la conferma che si tratterebbe di acque reflue. Il bunker, ha detto la Capitaneria di porto, ha una consistenza come il catrame, non forma piccole chiazze. Il pericolo scongiurato, ma abbia-

mo comunque poco tempo, ha detto il ministro partecipando a un vertice in prefettura a Livorno, al quale hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il capo della Protezione civile Franco Gabrielli. IL FATTO che ci sia la nave sotto sequestro non libera larmatore dallobbligo di adottare e presentare le misure necessarie per rimuovere i fattori di

rischio. E ancora, ha detto il ministro, abbiamo poco tempo per svuotare i serbatoi di carburante. Occorre circoscrivere la zona il pi possibile, per far s che se ci fosse dispersione in mare, riguardi una zona meno estesa possibile. C' la massima priorit. S, una priorit che non ha un preciso ordine. Il ministro Clini ha poi spiegato che il governo si impegner al massimo, come chiedono le associazioni ambientali da anni e senza essere ascoltate, per tutelare l'area di mare che bagna le nostre coste. Non solo dalle navi da crociera, ma soprattutto dalle carrette del mare, quei mercantili che hanno 40 anni di et e sono potenziali bombe a orologeria.

Affacciatevi, tra poco passer vicina vicina...


GLI ANNUNCI SU FACEBOOK E LE TELEFONATE DEL MATRE (GIGLIESE) ALLA FAMIGLIA PER LINCHINO
di Stefano

Caselli

UNA SITUAZIONE di stand by che l'isola del Giglio vive da venerd notte, quando la nave finita sugli scoglio. Attesa per capire se ci fossero vittime, attesa per sapere quante. Attesa per capire di che fine far l'isola del Giglio, comunit che vive di turismo tre mesi all'anno, il motore di un'economia che si gi irrimediabilmente inceppato. Un'attesa legata anche all'incognita delle condizioni meteo: la nave adagiata su una secca, ma si muove: ieri ha oscillato di nove centimetri in altezza e la poppa si spostata di un centimetro e mezzo a causa del vento di libeccio. Misure irrilevanti, ma quella balena che chiamavano hotel galleggiante oggi un animale morto, alla

ma Caphiami..chi vuole,dire. nessuno di noi ha nulla da Cercate di c ire.. Marilena risponde con gentilezza, ma della bufera in cui, suo malgrado, finito suo zio Antonello Tievoli proprio non vuole parlare. Sulla Costa Concordia, Antonello era il matre e lo sciagurato inchino della nave da crociera allIsola del Giglio sarebbe stata unidea del comandante Francesco Schettino proprio per omaggiare Tievoli, che al Giglio nato. Che la Concordia sarebbe passata di l a salutare qualcuno lo sapeva. Patrizia Tievoli, sorella di Antonio e mamma di Marilena, lo aveva scritto venerd sera su facebook alle 21:08, poco meno di unora prima dello schianto sugli scogli: Tra poco passer vicina vicina la Concor-

dia di Costa Crociere scrive sulla remo verso le 9:30 avrebbe detto sua bacheca un salutone al mio affacciatevi. Intorno a quellora fratello che a Savona finalmente Schettino avrebbe chiamato sul sbarcher per godersi un po di va- ponte di comando il matre: Antocanza. I commenti al post di Pa- nello, siamo sopra il tuo Giglio, vieni trizia confermano che la pratica a vedere. Attenti avrebbe rispodellinchino fosse una consuetudi- sto Tievoli siamo vicinissimi alla ne: A che ora?, chiede una prima riva. Poi, lurto sugli scogli. amica; Intorno alle nove e mezza, I genitori chiamati in causa, in parte, confermano: La come al solito, riAntonello Tievoli (F A ) nave passa ogni sponde una seconda. settimana racconta Beppe TieIL SEGUITO cosa voli e mio figlio ci nota. Di quanto sia acavverte, ma non ha caduto prima la famimai chiesto di pasglia Tievoli, comprensare cos vicino n sibilmente, non ha lha fatto stavolta. molta voglia di parlaCi mancherebbe. re. Secondo le ricoLa nave sempre struzioni del Tirreno e passata ad almeno del Corriere della Sera, il 400 metri di distanmatre avrebbe telefoza. Non credo pronato agli anziani geniprio che il comantori al Giglio: PasseOTO NSA

dante volesse fare un omaggio a mio figlio. C stato un errore, qualcosa andato storto. Venerd sera per motivi che la magistratura dovr accertare la Concordia era molto pi vicino dei 400 metri evocati dal signor Beppe, pi vicino anche di quel 9 agosto, quando la nave si inchin allex ammiraglio Mario Palombo. In quelloccasione (in rete si trovano le foto di quel passaggio) tutto stando al racconto del sindaco del Giglio Sergio Ortelli fu concordato con la Costa Crociere e la Capitaneria di Porto: Il 9 agosto racconta Ortelli Palombo era qui e ci fece sapere che la nave sarebbe passata di fronte allisola. Tutto avvenne a debita distanza, in condizioni di massima sicurezza. Condizioni che, stando a tutte le ricostruzioni fatte sinora, il comandante ha creduto di poter superare.

Marted 17 gennaio 2012

A Genova il Comitato Naufraghi: Chiarezza e risarcimenti

COLPA DI UNO SOLO?


coloro che ne sono stati colpiti direttamente e indirettamente. In una nota, il Cncu precisa che il Comitato stato costituito per ottenere chiarezza su quanto accaduto e certezza e rapidit nelle procedure di risarcimento per i naufraghi e per i passeggeri coinvolti. Al Comitato Naufraghi Concordia precisa la nota possono aderire coloro che, vittime del disastro (naufraghi o passeggeri che non hanno potuto imbarcarsi) hanno subito danni personali, materiali. Il Cncu sollecita un incontro con gli armatori, e invita i ministri dei Trasporti e dello Sviluppo economico a sostenere e affiancare le associazioni dei consumatori in questa grave situazione.

stato costituito a Genova dalle associazioni di consumatori aderenti al Cncu (Consiglio nazionale Consumatori e Utenti) il Comitato Naufraghi della Concordia. Lo ha reso noto lo stesso Cncu, esprimendo il cordoglio delle associazioni consumatori ai parenti delle vittime del naufragio e solidariet a tutti

Il futuro della compagnia tra errori e lacrime


IL PRESIDENTE: PRENDIAMO LE DISTANZE DALLA CONDOTTA DEL COMANDANTE
di Ferruccio Sansa

Passeggeri vs equipaggio

Il personale si difende: Salvate 3000 persone


di Michela Gargiulo

pace nei R iposa inHannoThomas, sei loronostri cuori". dedicato al collega peruviano Thomas Alberto Costilla Mendoza, il cuoco morto nel naufragio della Concordia, ricordi e preghiere e hanno affidato le loro parole al web. Sono i suoi colleghi di Costa Crociere che hanno deciso di aprire una pagina facebook per testimoniare la rabbia e il dolore di una tragedia che li vede protagonisti. la loro risposta alle accuse di poca professionalit, l'espressione della solidariet rivolta ai loro colleghi, l'equipaggio della nave naufragata sugli scogli del Giglio. La pagina Costa crociere cruise staff or crew members, 4.548 membri. L hanno pubblicato decine di interventi e testimonianze. Ho salvato 20 bimbi sulla nave del terrore e il link apre sull'intervista di Michele Ghiani, uno degli animatori della Concordia che alla Tribuna di Treviso ha raccontato quella notte d'inferno. Ho lasciato la nave con una delle ultime lance. Ora mi riposer. Abbiamo consegnato vivi, io e altri animatori, 20 bimbi e 3 ragazzi ai loro genitori. Abbiamo o no salvato 4000 persone? vero, ci sono diversi morti e i dispersi, ma oggi il bilancio sarebbe molto pi grave. Molti gli interventi di chi ha viaggiato con le navi da crociera della Costa. Rosanna d'Elia scrive: Anche se non sono una di voi vi esprimo la mia solidariet. Elisabetta Maffioli pubblica: Abito a Savona e pensare di non vedere pi la Concordia in porto mi fa dispiacere. Angelo D'elia un ingegnere, ha viaggiato con loro e interviene: Hanno evacuato e salvato pi di 3000 persone.
SONO CHIARE le responsabilit del comandante ma perch accusare tutto l'equipaggio, si chiedono in molti. La rabbia nel messaggio di Carla Iadecola: Ragazzi, io non mollo, non ne posso pi di questa lotta, ormai dicono quello che vogliono. Sono avvilita. Poi nel post successivo aggiunge: Mandate un messaggio fingendo di essere un passeggero e poi vi chiamano per l'intervista e dite la verit in diretta. Stefie Rouge B. aggiunge: Gli ospiti presenti negli show televisivi sono stati salvati in 2 ore. Manrico in 36 ore e interviene telefonicamente. Ma i momenti di paura che hanno vissuto i passeggeri e l'equipaggio durante l'evacuazione della Concordia sono tutti nella testimonianza rilasciata a Radio Capital di Don Raffaele Malena, cappellano di bordo della Concordia pubblicata sulla pagina facebook da Yuri Rutigliano. L'equipaggio si prodigato tanto, subentrata la paura, il panico. In quei momenti mors tua, vita mea. Tutti volevano entrare nelle scialuppe, ma pi di 150 persone non ci stavano. Perch non lo dice nessuno che son stati presi anche a calci e schiaffi. Ho detto a Ges aiutami tu. Siamo tutti nelle tue mani e se dobbiamo morire almeno fanne morire pochissimi.

inque volte. Pierluigi Foschi, presidente Costa Crociere, si commuove spesso durante la conferenza stampa in cui si gioca il destino della compagnia: La Costa parte lesa. Non possiamo negare lerrore umano. Possibile che il comportamento della nave dopo lurto sia dipeso solo da Schettino? Alle 22.05 il comandante ci ha chiamato chiedendo assistenza, ma le decisioni che poi ha preso dipendono da lui. Ma che istruzioni ha dato Costa al comandante? La decisione di non chiedere subito aiuto arrivata da Genova? Non lo sappiamo, si limita a dire Fabrizia Greppi, vicepresidente Costa. Possibile? Aspettiamo le indagini. Foschi e Greppi sanno che dalle loro parole pu dipendere il futuro della compagnia. Reticenze e bugie non saranno perdonate. Eppure sul punto chiave Costa preferisce non rispondere. Foschi si commuove, lui che non ha la fama di tenero, ma negli occhi ha la nave e i naufraghi. E poi ci sono i marinai della Costa che telefonano, che mandano mail alla compagnia come si chiama casa. Diciottomila persone in servizio, decine di migliaia a riposo sparse per il mondo (nella societ lavorano persone di 60 Paesi). Il numero uno difende la compagnia, elogia lequipaggio, ma critica il comandante: Ha preso uniniziativa di sua volont che contraria alle nostre regole di comportamento. Non prendere le distanze, ma dissociarsi da questa condotta che ha causato l'incidente facendo deviare la nave dalla rotta. Lazienda fornir assistenza legale al comandante, ma abbiamo il dovere di riconoscere i fatti e tutelare i dipendenti. Bisogna, per, dividere la tragedia in due momenti: la manovra che

Il naufragio La Concordia affondata (F


ha provocato il disastro e la condotta successiva. Voci interne alla nave ci dicono che il comandante rimasto a lungo a bordo e ha fatto quello che doveva. Aspettiamo le indagini.
IN TANTI chiedono risposte a Costa. Come avete scelto il comandante? In base al curriculum. Poi concorsi interni e verifiche delle autorit. Schettino arrivato al comando senza incidenti. Dovera al momento dellincidente? In plancia. Era ubriaco? Mi risulta che non beva. Il personale navigante sottoposto a test. Si risparmiato sulla sicurezza? Non abbiamo tagliato neanche un euro. Le nostre navi sono ultrasicure. Ogni passeggero, giura Costa, aveva il salvagente in cabina. Ma lurto avvenuto quando gli ospiti erano a cena. Cos sono stati distribuiti i salvagente in sovrannumero sulla nave. E i problemi alle scialuppe? difficile, dicono alla Costa, calarle con la nave inclinata. Ancora: perch tanti passeggeri non avevano fatto la simulazione dellabbandono na-

OTO LAPRESSE)

e, nel riquadro, il presidente della compagnia, Pierluigi Foschi (FOTO ANSA)

ve? Solo 696 persone salite a Civitavecchia tre ore prima dovevano eseguirle. Le leggi della navigazione impongono di farle entro 24 ore. Le istruzioni erano trasmesse sulla tv in cabina. Ma la Costa che cosa ha fatto la notte dellaffondamento? Alle 22.05 abbiamo ricevuto la comunicazione dal comandante. Ha chiamato il nostro dipartimento marittimo. Parliamo della centrale operativa della Costa che segue le navi durante i viaggi. E venerd? Abbiamo ascoltato il comandante cercando di fornirgli assi-

stenza, ma le decisioni spettano a lui. Un incidente che rischia di far affondare lintera Costa (ieri il titolo ha chiuso a -16,4%)? Avremo 93 milioni di danni immediati, a parte quelli di cui si occuperanno le assicurazioni. La Costa, per, una societ solida, ce la faremo. Le accuse allequipaggio? Hanno evacuato 4.200 persone in due ore, di notte, con la nave inclinata. Si sono comportati da eroi. FOSCHI si commuove ancora. Come i dipendenti che seguono la conferenza stampa. Il disastro della Concordia la tragedia di una citt: Genova. Non importa che la compagnia sia in mano al colosso americano Carnival. Pronunciare il nome Costa a Genova come dire Agnelli a Torino. Quella C blu in campo giallo che si vede sui camini come la bandiera della citt. Nicola Costa, lultimo discendente della dinastia ad aver guidato la compagnia, ieri aveva lemozione nella voce: Quelle navi sono parte di noi. come se fossi stato anchio a bordo della Concordia.

Il titolo ha perso in Borsa il 16,4 per cento Danni immediati per 93 milioni di euro
di Loris

Dovera il servizio pubblico?


volta tragedia nostro linformazione scatta la corsa alloro. per primi O gninotiziache avviene una di qualit,nelArrivarePaese per sulla non sinonimo ma chi arriva dopo fa nascere il sospetto di averla sottovalutata. Quello che accaduto in questi giorni in occasione della tragedia della nave Concordia ha sollevato il dubbio se il servizio pubblico deve essere prerogativa solo della Rai. Le prime notizie sulla tragedia della nave, affondata a pochi metri dallIsola del Giglio, sono arrivate venerd notte. Tutti salvi gli oltre 4 mila passeggeri, qualche collegamento telefonico con giornalisti locali, pi o meno cos hanno raccontato tutti i tg. La Concordia capovolta con 2.380 tonnellate di gasolio a bordo e il conseguente rischio della tragedia ecologica, avrebbe dovuto fare scattare immediatamente lallarme dellapprofondimento. Questo accaduto in ca-

Mazzetti

sa Sky. Alle 2:30 di sabato mattina SkyTg24 ha dato linformazione del primo morto; alle 6 sullisola arrivato il primo inviato e alle 8 il tg di Murdoch ha cominciato a trasmettere le prime immagini, seguito a ruota da Tgcom24, solo alle 12:30 si sono accese le telecamere di Rainews . Gli speciali dei tg delle reti generaliste sono partiti quando la notizia della tragedia con i primi 3 morti e lipotesi di 70 dispersi era gi stata diffusa. Lo speciale del Tg3 andato in onda alle 17:14, quello del Tg La7 alle 19:19 (unica tv a cambiare la programmazione della prima serata). La tv di Stato sta discutendo il nuovo piano industriale, mi auguro non sia fatto solo di tagli, ma di investimenti in nuovi mezzi di ripresa che possano trasformare il pachiderma Rai in gazzella. Mi auguro anche che finisca il dibattito attorno al direttore di Rainews Mineo (va o resta?) che, visti gli straordinari risultati, gli vengano date le stesse risorse che hanno le tv all news di Sky e Mediaset. Quale il bene primario del servizio pubblico? La qualit dellinformazione. ora che lo dimostri anche la Rai.

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Marted 17 gennaio 2012

Prezzi alle stelle, ma aumentano i recuperi delle tasse non pagate

EUROCRISI
aumento annuo del 3,5%. Buone notizie, invece, sul fronte tributario e su quello della lotta allevasione. Nei primi undici mesi del 2011 le entrate tributarie si sono attestate a quota 330,592 miliardi di euro, in crescita dell1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2010. E quanto risulta dai dati diffusi dalla Banca dItalia nel Supplemento al Bollettino Statistico dedicato alla Finanza pubblica. Mentre il debito pubblico italiano a novembre sceso a 1.905,012 miliardi di euro, rispetto ai 1.909,1 di ottobre. Crescita a due cifre per gli incassi da ruoli relativi ad attivit di accertamento e controllo: nel periodo gennaio-novembre 2011 stato registrato infatti un incremento del gettito del 18,3% (+858 milioni di euro), rispetto al corrispondente periodo del 2010.

Istat conferma limpennata dei prezzi: il tasso d'inflazione medio annuo per il 2011 pari al 2,8%, in sensibile accelerazione rispetto all1,5% del 2010. Si tratta del valore medio annuo pi alto dal 2008 (+3,3%). Nella media del 2011 il carrello della spesa, il raggruppamento dei prodotti acquistati con pi frequenza (dal cibo ai carburanti) registra un

ALLARME DI DRAGHI LA SITUAZIONE GRAVISSIMA


S&P toglie la tripla A al Fondo salva Stati Rehn: sono al servizio degli Usa
di Vittorio Malagutti Milano Il numero uno della Banca centrale europea, Mario Draghi (FOTO LAPRESSE)

e leuro non viene messo in sicurezza il pi presto possibile, la crisi rischia di sfuggire di mano con conseguenze imprevedibili per leconomia del continente. Lo ha detto ieri il governatore della Bce, Mario Draghi, che nel corso di unaudizione al Parlamento di Strasburgo ha definito gravissima la situazione, lanciando un nuovo appello al mondo politico perch vengano applicate al pi presto le decisioni gi prese nei mesi scorsi sul cosiddetto Fondo salva-Stati, lEfsf, che a luglio dovrebbe lasciare il posto allEsm. Draghi ha ricordato che negli ultimi mesi del 2011 la situazione di incertezza dei debiti sovrani e le prospettiva di crescita stagnante hanno portato a distorsioni gravi dell'economia reale". Proprio per

questo non c tempo da perdere. I Paesi dellarea euro devono trovare al pi presto lintesa per risolvere la crisi della moneta unica.
DRAGHI aveva da poco terminato il suo discorso quando ieri sera si diffusa la notizia che la scure di Standard and Poors (S&P) si abbattuta anche sullEfsf. Il nuovo intervento dellagenzia era in qualche modo atteso dopo che venerd era stata declassata anche la Francia, uno dei Paesi che pi contribuisce al Fondo salva-Stati. Questultimo da ieri non gode pi del rating massimo: la tripla A stata ridotta ad AA+. Una bocciatura che sulla carta rende pi difficile il collocamento delle obbligazioni dellEfsf che servono a raccogliere i capitali necessari ad aiutare i Paesi in difficolt. Il downgrade non riduce la nostra capacit di finanziarci, ha prontamente ri-

battuto Klaus Regling, direttore dellEfsf. Di certo per adesso diventa ancora pi urgente il via libera effettivo all Esm, la nuova versione del fondo che si finanzier direttamente con i contributi degli Stati membri. Daltra parte il nuovo intervento di S&P non potr che rendere ancora pi incandescenti le polemiche sul ruolo delle agenzie di rating. Lo stesso Draghi ieri intervenuto sul tema per sottolineare che bisogna abituarsi a convivere con i signori del rating, limitando per il loro potere. Su questo stesso argomento c anche chi non usa giri di parole diplomatici. Le agenzie di rating fanno i loro interessi e sono strumenti del capitalismo Usa. Lo ha detto ieri Olli Rehn, Commissario agli Affari economici e monetari della Ue. La dichiarazione di Rehn esprime in pieno ansie e paranoie della classe politica del Vecchio continen-

te per quella che viene vissuta come unaggressione yankee alla stabilit delleuro. Nel tentativo di perpetuare la supremazia del dollaro, gli americani cercano con ogni mezzo di indebolire la moneta unica europea. Questo si pensa, e ormai si dice neppure pi tanto sottovoce, a Bruxelles cos come a Berlino, Parigi e Roma. VA DETTO che prendersela con i cattivi di Washington suona anche come un comodo alibi per lincapacit dei politici europei a trovare una via duscita alla crisi del debito. Ecco, allora, le agenzie di rating a stelle e strisce come Moodys e Standard and Poors (S&P) che sparano cannonate sulla finanza eu-

ropea per conto di Wall Street. Lultimo colpo, a dire il vero, non ha prodotto grandi effetti. Il declassamento di ben nove Paesi dellarea euro, tra cui Francia e Italia, annunciato venerd sera da S&P, ieri stato assorbito senza grandi problemi dai mercati. Leuro resta debole, molto debole, nei confronti del dollaro, contro cui ieri quotava poco meno di 1,27, senza grandi scossoni, per rispetto ai livelli degli ultimi dieci giorni. Le grandi Borse, da Parigi a Francoforte, hanno

Anche il Governatore della Banca centrale critica le agenzie di rating: Bisogna limitarne il potere

IL SUMMIT A FEBBRAIO

SARKOZY DECLASSATO RINVIA IL VERTICE DI ROMA


pure da tela di fondo allincontro, a Roma, tra il presidente del Consiglio italiano e il presidente del Vertice europeo Herman Van Rompuy, che ha di nuovo promosso pubblicamente loperato del governo del Professore (LItalia -ha detto, fra laltro, Van Rompuysi sta muovendo nella giusta direzione). Monti, dal canto suo, ha detto al Financial Times che la Germania deve fare di pi per aiutare lItalia. Delleffetto risacca hanno pure parlato a Palazzo Chigi Monti e i leader dei partiti che lo sostengono, concordando sullidea di presentare in Parlamento una mozione comune sullUnione europea, anche se Angelino Alfano tiene a precisare che Pd e Pdl hanno idee diverse.
IN REALT, il merito di uneventuale mozione (comunque ancora tutta da scrivere) sembra il problema minore: tutti daccordo a chiedere alla Germania di entrare in unottica di maggior solidariet e a pretendere un peso maggiore dellItalia. Il punto politico: stato Monti a volere che la sua maggioranza uscisse (non solo metaforicamente) dai cunicoli dove era accaduto che i tre leader di Pd, Pdl e Terzo Polo si riunissero per entrare a Palazzo Chigi e porsi anche rispetto allEuropa come una maggioranza vera e propria. E se i tre uscendo sono pronti ad affermare compatti che si parlato effettivamente solo di Europa, la differenza di tempi e di toni nelle loro dichiarazioni, d la misura della poca organicit dellesecutivo. Casini parla di maggioranza politica, Bersani si affretta a dire che va bene stendere unagenda per le riforme, ma nulla di pi e Alfano (che ci mette molto pi degli altri a parlare) viceversa sostiene che di maggioranza politica non si pu parlare e a sfumare con un vedremo la decisione di scrivere la mozione europea. Sullo sfondo, la legge elettorale (i tre si sarebbero detti pronti a modificarla, ma oltre le dichiarazioni di intenti non si andati) e liberalizzazioni (mentre per il Pd si deve partire da taxi e farmacie, per il Pdl da grandi reti, autostrade e sistema bancario). Si erano trovati daccordo quasi su tutto Monti e Van Rompuy: insufficiente la governance delleurozona, necessarie misure per una crescita sostenibile (e quindi bene le liberalizzazioni), s al Patto di Bilancio. La Francia, come lItalia e molti altri Paesi delleurozona, ha subito, venerd scorso, lo smacco duna retrocessione da parte dellagenzia di rating americana: pi pesante per Parigi, perch lItalia, alle perdite daffidabilit, ce ormai assuefatta, mentre per la Francia era la prima volta. E, nella prospettiva delle presidenziali francesi della primavera prossima, la botta grossa: Sarkozy, giorni fa, aveva confidato a un suo collaboratore Se perdo la tripla A, sono finito. LA DATA del nuovo triangolare deve ancora essere definiciso il 9 dicembre: un negoziato condotto a tempi di record. La sera del 29 Sarkozy, ieri a Madrid per vedere il nuovo premier spagnolo Mariano Rajoy, spiegher ai francesi in diretta tv le sue ricette per uscire dallo stallo economico. Il presidente deve fare fronte a un mare di critiche da parte delle opposizioni, ma anche del suo elettorato, a meno di cento giorni dal voto presidenziale. Unica consolazione: Moody's ha ieri confermato alla Francia il rating massimo.

Nicolas Sarkozy (FOTO LAPRESSE) di Giampiero Gramaglia

e Wanda Marra

a risacca dellonda di S&P risucchia il calendario europeo di questa settimana e lo stravolge. Il Vertice triangolare di Roma tra Mario Monti, Nicolas Sarkozy e Angela Merkel, previsto venerd 20 gennaio, slitta a febbraio, cio dopo il Vertice europeo di fine mese. Il rinvio nasce da una richiesta francese per "urgenti impegni di natura interna" del presidente Sarkozy. Ma non fa gioco al premier Monti: il Professore avrebbe preferito presentarsi agli appuntamenti collegiali della prossima settimana, eurogruppo, Ecofin, Consiglio europeo, dopo avere concordato con Germania e Francia una piattaforma comune. La sentenza, molto discussa, di retrocessione collettiva dellaffidabilit di quasi tutta leurozona, emessa con scelta di tempo sospetta da S&P, fa

chiuso con un rialzo attorno a un punto percentuale e anche Milano salita dell1,16 per cento. Niente fuochi dartificio neppure per lo spread. Il differenziale di rendimento tra il Btp decennale e il bund tedesco, grazie anche agli acquisti di titoli da parte della Bce, si addirittura ridotto da 487 a 485 il giorno dopo la doppia bocciatura dellItalia, passata da A a BBB+. Tutto questo a conferma che la sentenza dellagenzia di rating era gi stata scontata in anticipo dagli investitori. In sostanza, chi doveva vendere lo aveva gi fatto nei giorni scorsi. Poche ore dopo aver perso la tripla A (il giudizio di massima affidabilit) la Francia addirittura riuscita a collocare senza problemi oltre 8 miliardi di titoli di stato con rendimenti in calo da 0,454 a 0,406 per cento per lemissione a un anno. A sostegno di Parigi arrivato il giudizio di Moodys, che al contrario di S&P, ha confermato alla Francia il voto di AAA. Almeno in questo caso, dunque, le agenzie di rating si sono mosse in ordine sparso. Una boccia, laltra promuove, ma questo non basta per placare lirritazione della Commissione europea per lintervento a gamba tesa di Standard & Poors. Il declassamento una decisione strana, recita un comunicato ufficiale diffuso ieri da Bruxelles, perch stata presa proprio mentre cerano numerosi segnali positivi sullandamento dei conti pubblici. Qui non pi lestroverso Rehn a parlare, ma laggettivo strano che compare nel comunicato europeo basta da solo a evocare i sospetti diffusi su questa sponda dellAtlantico nei confronti delle agenzie di rating e della finanza Usa che le controlla.

Bersani, Alfano e Casini: primo incontro ufficiale a Palazzo Chigi


ta. Confermata, invece, la tappa a Londra di Monti domani per un incontro col premier britannico David Cameron, terza tappa dun trittico che ha portato il Professore la scorsa settimana a Parigi e a Berlino. E Van Rompuy ha pure confermato a Roma che il vertice europeo di fine gennaio dovrebbe segnare laccordo sui contenuti del Patto di Bilancio de-

CHIAMPARINO verso il vertice di San Paolo sindaco di Torino Sergio Chiamparino L excompagnia SanPaolo, primo azionista disi dice disponibile ad assumere la carica di presidente della Intesa
SanPaolo, la prima banca ditalia, in vista del rinnovo del vertice per la prossima primavera. La conferma viene dallo stesso Chiamparino che, a margine della presentazione di un libro a Milano ha confermato: Sono stato contattato per la presidenza della Compagnia di San Paolo e ho dato la mia disponibilit. Ora -ha sottolineato lesponente del Pd - non sta a me decidere, tocca agli enti competenti". Chiamparino, quindi, potrebbe sedere sulla poltrona della Fondazione di Torino che, con poco meno del 10 per cento, la prima azionista del gruppo Intesa San Paolo.

Marted 17 gennaio 2012

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Il fattore crisi sulle aziende: una su tre ha i conti in rosso

a crisi si riflette nelle dichiarazioni fiscali delle societ dalle quali risulta un aumento dei contribuenti in perdita. Lo comunica il Dipartimento delle Finanze del ministero dellEconomia precisando che nellanno di imposta 2009 (dichiarazioni 2010-2011), le societ in rosso erano il 37% contro il 35% dellanno precedente. Sempre pi aziende fallite o estinte: La

TROPPI FURBI
crisi economica pu spiegare il forte incremento delle dichiarazioni presentate da societ in situazione di fallimento (+61,7%) o estinte (+52,08%). Lo comunica il Dipartimento delle Finanze del ministero dellEconomia negli ultimi dati sulle dichiarazioni fiscali delle societ. Il reddito medio delle societ secondo quanto risulta dalle ultime dichiarazioni Ires dellanno di imposta 2009 , pari a 256.980 euro, in calo del 6,7% rispetto a quello dellanno dimposta 2008. Lo comunica il Dipartimento delle Finanze del ministero dellEconomia sottolineando che nel 2009 le societ di capitali hanno dichiarato un imponibile di 126.482 mln rispetto ai 137.244 nel 2008 e che la riduzione di quasi 8 punti percentuali attribuibile primariamente alla grave crisi economica.

LITALIA DEI FINTI POVERI


La radiografia del Tesoro: tassisti, baristi e orafi dichiarano meno di 16 mila euro lanno
QUANTO DICHIARANO
Frutta e verdura Studi avvocati Studi architetti Laboratori di analisi Centri benessere, terme Pasticcerie Panettiere Orafi Meccanici Centri di bellezza Parrucchieri Bar e gelaterie
Reddito medio aziendale Misure espresse in euro Reddito medio aziendale

di Eduardo Di Blasi

scorrere il dettagliato elenco sui redditi medi dei lavoratori autonomi che il Dipartimento delle Finanze del ministero dellEconomia ha messo in rete ieri, si ha lidea di un Paese poverissimo, dove i cittadini lavorano per il gusto di farlo e non per portare a casa un qualche guadagno. Un Paese, dove, sotto ai notai, ai farmacisti e ai medici, categorie privilegiate, si agita una plebe cenciosa di tassisti, noleggiatori, orafi, sarti, costruttori di barche, ristoratori, negozianti di scarpe, pellicciai, gestori di stabilimenti termali o balneari, albergatori e baristi, che non riesce ad arrivare alla fine del mese.

15.300 58.200 30.500 48.300 -5.300 19.000 25.100 12.300 24.300 5.300 11.900 15.800

Stabilimenti balneari Pompe funebri Lavanderie Taxi Noleggiatori Discoteche Studi notarili Studi medici Farmacie Negozi di scarpe Ambulanti di scarpe Profumerie

13.600 48.700 8.800 14.200 -6.100 -4.700 310.800 68.300 109.700 7.700 11.100 10.800

ri i baristi (15.800 euro lanno, quasi meno dei loro dipendenti). Sono poveri gli orafi, che con 12.300 euro lanno di reddito medio chiss come faranno ad acquistare la materia prima per le loro creazioni. Fanno vita grama i gestori di stabilimenti balneari (13.600 euro lanno), le profumerie (11.400 euro), i cartolai (10.800 euro), le agenzie di viaggio (11.300). Avere una lavanderia un bidone. In un anno produce un reddito di 8.800 euro. POVERI TASSISTI. Il governo si messo in testa di liberalizzare un settore gi ridotto alla fame. Avere un taxi significa portare a casa un reddito di 14.200 euro lanno, meno di un operaio. Una miseria. Molto peggio dei farmacisti (che almeno 109.700 euro lanno li dichiarano), dei notai (310.800 euro di media), degli studi medici (68.300 euro), anche degli idraulici (30.500 euro), da sempre considerati evasori dimposta. I tassisti guadagnano meno dei salumieri (17.100), dei fruttivendoli (15.300), dei pescivendoli (14.300), dei ricchissimi panettieri (25.100). Anche gli erboristi (14.700) e i pasticcieri (19.000) possono dirsi fortunati di non aver pensato, nella vita, di

mettersi alla guida di unauto pubblica. Gli psicologi dichiarano 20.800 euro lanno, poco pi dei veterinari (19.200). Sono poveri i librai (12.500), i grossisti di mobili (15.900), i venditori di animali (10.300). Gli architetti, con 30.500 euro lanno, sono meno abbienti dellampia schiera degli avvocati (58.200), dei gestori di sale giochi (41.900), delle agenzie di pompe funebri (48.700). Sono numeri che, annota il ministero dellEconomia, risentono della crisi di questi anni. E, probabilmente, anche di un certo tasso di furbizia e mancanza di controllo tutta italiana.

DALLE COMPLICATE tabelle degli studi di settore relativi al periodo di imposta 2009 (quello delle dichiarazioni dei redditi 2010), fanno capolino gestori di discoteche che invece di fare soldi - come uno immaginerebbe perdono di media 4.700 euro lanno, centri benessere e terme, attivit gi avviate (la statistica non tiene conto del primo anno di esercizio) che stanno aperti solo per perderne 5.300. Noleggia-

tori che passano ore in auto per portare a casa, a fine anno, una perdita netta di 6.100 euro di media. Un Paese disgraziato e bizzarro, quello che emerge dai numeri della contabilit della finanza pubblica, dove un negoziante di scarpe, abbigliamento, pelletterie e accessori dichiara un reddito medio di 7.700 euro lanno (641 euro al mese), che non solo

ampiamente sotto la soglia di povert (indicata dallIstat in mille euro al mese, e circa 1600 con due figli a carico), ma anche sensibilmente pi basso di chi, quello stesso lavoro, lo esercita senza avere un negozio. Il commerciante ambulante di calzature e pelletterie dichiara infatti 11.100 euro lanno. Sempre povero, ma meno povero. Certo pi ricco di chi confeziona

abiti su misura. Lavoro che dovrebbe essere considerato alla stregua di un hobby se in un anno porta a un guadagno dichiarato di 7.500 euro (625 euro al mese). Cos come gestire un impianto sportivo. In media frutta 100 euro lanno. UN PAESE povero, il nostro. Sono poveri i parrucchieri (11.900 euro lanno). Sono pove-

I titolari di discoteche non guadagnano, affermano perdere 4.700 euro

Blitz della Finanza: met dei negozi non fa lo scontrino


E A PALERMO LA MEDITERRANEO FISH GEL AVEVA RICAVI NON DENUNCIATI AL FISCO PER 33 MILIONI DI EURO
di Stefano Caselli

i controlli sarebbero C heaveva dichiaratoillablitzcontinuati lo stessa Guardia di Finanza. Ma che sarebbe proseguito nelle stesse zone gi battute sabato scorso, forse, se lo aspettavano in pochi. E cos, se il 14 gennaio le infrazioni riscontrate negli esercizi commerciali romani del centro storico, del quartiere Prati e di corso Marconi erano state di poco inferiori al 50 per cento, domenica la soglia delluno su due - chiss, forse grazie al fattore sorpresa - stata superata. I militari delle Fiamme gialle, su 252 esercenti, hanno infatti contestato 152 violazioni fiscali, quasi esclusivamente per mancata emissione di scontrino o ricevuta fiscale. Come accaduto ventiquattrore prima, agenti in divisa hanno preso di mira i venditori di merce contraffatta e i commercianti abusivi (attivit che ha portato al sequestro di 1.200 capi di abbigliamento taroccati e alla denuncia di tre persone), mentre in borghese hanno fatto visita ai regolari esercizi commerciali di via del Corso, via dei Condotti, piazza di Spagna, via della Conciliazione, via Cola di Rienzo e Castel SantAngelo, ma lattivit si estesa fino a diverse localit della Provincia come Frascati, Velletri, Colleferro, Fiumicino, Ladispoli, Civitavecchia, Nettuno e Pomezia. Unattivit trasversale che permette al comandante

provinciale della Guardia di Finanza di Roma di rifiutare laccusa - ventilata ai tempi del blitz di Cortina dAmpezzo di accanimento contro i pi abbienti: Siamo stati nei negozi del centro storico - dichiara - tra i negozi di lusso, ma non solo. In zona Prati la clientela prevalentemente composta da borghesia medio-alta, viale Marconi un po pi popolare, Ostia e la Provincia non sono certo roccaforti del lusso. Il fenomeno dellevasione fiscale, purtroppo, assai trasversale.
LA NOSTRA non unattivit di spot - dichiarano ancora dalle Fiamme Gialle - ma un lavoro di verifica quotidiana del rispetto della normativa. Probabilmente soltanto cambiata la sensibilit dei cittadini e soprattutto dei massmedia. Quanto ai risultati ottenuti, forse gli esercenti non si aspettavano un bis dei controlli di sabato; e infatti la percentuale delle violazioni rimane molto elevata, addirittura superiore.

Una maxievasione stata scoperta anche a Palermo. La Mediterraneo fish gel, che vendeva allingrosso pesce surgelato in prossimit del porto e riforniva diverse pescherie, acquistava merce per 5,5 milioni di euro allanno incassando 6,7 milioni dalle vendite, per un volume daffari contabilizzato di circa 2 milioni di euro. Non uno dichiarato al Fisco. Il risultato finale delloperazione stata una segnalazione per il recupero a tassazione di ricavi mai dichiarati per oltre 33 milioni di euro, cui corrispondono imposte sui redditi evase per circa 4 milioni e iva non versata per oltre 2,5 milioni di euro. I Finanzieri hanno scoperto la maxievasione grazie alle banche dati dellAnagrafe tributaria, fra cui lapplicativo Ser.pi.co.. La Mediterraneo fish gel per alcuni anni aveva presentato dichiarazioni fiscali incomplete riportando un anomalo squilibrio ai fini iva tra acquisti e rivendite. Controlli pi dettagliati hanno fatto emergere lentit di unevasione davvero sorprendente.

LIBERALIZZAZIONI Taxi e benzinai in rivolta arrivare in setD ovrebbeprobabilmente timana, venerd, il decreto liberalizzazioni. E intanto, avanza la protesta: la promessa ribadita oggi al presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, dal presidente del Consiglio Mario Monti che annuncia: i benzinai hanno gi proclamato 7 giorni di serrata. Ma non tutti, solo quelli aderenti alla Confesercenti. Decisione che per non viene apprezzata dai colleghi di Fegica e Anica che definiscono lo sciopero intempestivo. E sciopereranno anche i ferrovieri dellOrsa che si fermeranno il 27 gennaio. Partito ieri anche il presidio dei tassisti al Circo Massimo a Roma. E molte sono le proteste in tutta Italia. Lunica liberalizzazione di cui comunque vogliono sentire parlare i conducenti delle auto bianche - oggi a Palazzo Chigi - quella degli orari. E chiedono che si applichi la regola una licenza, unauto, un turno. Oppure i taxi collettivi. Caldo il fronte delle farmacie: Federfarma si dice pronta al confronto. Le parafarmacie vanno allattacco: le farmacie non fanno gli sconti previsti sui farmaci di fascia C. E il Codacons annuncia: stiamo organizzando un ricorso collettivo al Tar e alla Corte Costituzionale di tutte le Parafarmacie ed i farmacisti non titolari di farmacia. Tra i (pochi) soddisfatti si esprime Federdistribuzione, cio la grande distribuzione: il governo sta andando nella giusta direzione.

120 miliardi 10 milioni


LEVASIONE STIMATA OGNI ANNO NEL NOSTRO PAESE SU 30 MILIONI DI CONTRIBUENTI UNO SU TRE FA IL FURBO COL FISCO

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Marted 17 gennaio 2012

FALLIMENTI

PALERMO IN MACERIE CAMMARATA SE NE VA (TARDI)


Ha ringraziato Berlusconi, Letta e Alfano Lopposizione: ricorda prendi i soldi e scappa
di Giuseppe Lo Bianco Palermo

SICILIA Due deputati a giudizio immediato


processo Roberto P otrebbero finire direttamente aallAssemblealaccusaCorona e Fabio Mancuso, deputati regionale siciliana in quota Pdl arrestati pochi mesi fa con di finanziamento illecito ai partiti. I pm romani sarebbero intenzionati a chiedere il giudizio immediato per i due accusati di aver incassato 647.500euro e 667.700euro dalla societ Ascom Finance di Fabio Cal, imprenditore catanese, anche lui finito in manette. Durante gli interrogatori di garanzia, Mancuso ha ammesso di aver ottenuto da Cal una sorta di prestito, utilizzato non per il partito, ma per questioni personali. Anche Corona ha dichiarato di aver preso quella quota, ma solo perch faceva da tramite per il pagamento dei contratti di sponsorizzazione della Ascom con una societ di una squadra di basket di Patti. Giustiv.p. ficazioni che non hanno convinto gli inquirenti.

i dimesso per amore della citt che aveva promesso di rendere cool, ma da anni, ormai, non era pi un amore ricambiato: nelle ultime edizioni del Festino di Santa Rosalia ha evitato di farsi vedere in giro tra la folla, memore dei fischi e degli insulti rimediati nel 2008. Nel giorno in cui il Sole 24 Ore lo colloca allultimo posto della classifica dei sindaci italiani, se ne va tra il sollievo generale lasciando dieci anni di rovine il primo cittadino di Palermo, Diego Cammarata e le sue dimissioni appaiono allopposizione come una fuga dalla barca che sta affondando, sotto il peso dei debiti fuori bilancio. Per Raffaele Lombardo stato il peggior sindaco della storia della citt (ci vorranno anni per risanare Palermo), e le sue parole scatenano paragoni con Lima e Ciancimino, che lhanno preceduto. Oggi, dopo dieci anni di non-governo, la mossa da mesi ormai nellaria del sindaco senza volto, disegnato dai vignettisti con una racchetta da tennis e una coppa di champagne, arriva al culmine dello scontro con il governatore che lo accusa di avere causato il dissesto finanziario del Comune, imbottito di precari. Una mossa concordata con i vertici del Pdl a Roma per limitare i danni del conflitto con Lombardo in una campagna elettorale tutta in salita, mentre il partito in Sicilia una nave incagliata da cui si continua a fuggire. E una mossa che rischia di offrire qualche chance in pi allala del Pd

(Lumia-Cracolici) che spinge verso laccordo con Lombardo, visto che il commissariamento verr presumibilmente gestito da un fedelissimo del leader autonomista: Sarebbe il caso che Lombardo nominasse un commissario super par tes, lontano da qualsiasi partito si preoccupa Antonella Monastra, uno dei cinque candidati del centrosinistra a sindaco che avverte: Quella di Cammarata potrebbe essere una mossa politica.
LORMAI ex sindaco, nella conferenza stampa di commiato, ringrazia Schifani, Alfano che mi sono stati sempre vicini nelle decisioni che ho preso nei momenti pi difficili, Gianni Letta che ho martirizzato al telefono tante volte e soprattutto il presidente Berlusconi

nei cui confronti non ci sono parole per poterlo ringraziare. E attacca duramente il governatore siciliano: Mi dimetto perch siamo in campagna elettorale e Lombardo, che non ha mai rispettato gli accordi con il Comune, potrebbe essere ancora pi ostile, dice lex primo cittadino, che scarica sullimmobilismo del consiglio comunale la responsabilit della paralisi amministrativa. Smentisce un passaggio a Mediaset (ipotesi di fantasia) e assicura che il Comune non ha problemi di liquidit e di cassa. Abbiamo rispettato il Patto di stabilit e ne vado fiero. Parole che Rita Borsellino, europarlamentare del Pd e candidata a sindaco in pole position liquida cos: La parabola del centrodestra palermitano si conclusa nel modo pi vi-

Rita Borsellino: Vigliacco, lascia ora per non affrontare leurobuco nel bilancio
gliacco, Cammarata si dimesso per non affrontare lenorme buco di bilancio creato con la sua amministrazione fallimentare. Per salvare il Comune, noi palermitani saremo costretti nei prossimi mesi a pagare un conto salatissimo e a sostenere sacrifici enormi. Messo nero

su bianco da una relazione dellIdv che ha scoperto 261 milioni di euro di debiti fuori bilancio, un vero e proprio bilancio parallelo, appesantito dalle migliaia di precari pagati fino ad oggi con i fondi europei Fas destinati allo sviluppo: si calcola che in dieci anni la Gesip, la societ che gestisce i servizi pubblici del comune, abbia ingoiato 850 milioni di euro. Pi tutti quelli inghiottiti dallAmia, lazienda della raccolta dei rifiuti, con i cui dirigenti Cammarata indagato per disastro ambientale in uninchiesta sulla discarica di Bellolampo. NUMERI di un bilancio ingessato, come lo ha definito il ragioniere generale del Comune Paolo Basile: su una spesa corrente di 866 milioni di euro, il Comune paga ogni anno 623

milioni di euro per gli stipendi dei suoi 5.974 dipendenti diretti, ma anche per quelli dei 3.191 Lsu, dei 3.249 Pip o degli 8.118 lavoratori delle societ partecipate. Ecco perch ieri Aurelio Scavone, uno dei consiglieri comunali che il mese scorso ha presentato un esposto al comune contro Lombardo, accusato di non avere dimissionato Cammarata in seguito allesito di unispezione regionale che ha sollevato il coperchio sul dissesto finanziario, commentava cos su Facebook la fuga del sindaco: Finalmente, anche se mi ricorda il film Prendi i soldi e scappa. E ora il primo marzo che cosa si dir agli operai della Gesip che verranno licenziati? Chi sar lincosciente a fare il commissario per gestire il dissesto finanziario?.

GRADIMENTO DEI SINDACI PER IL SOLE24ORE


Si chiama Governance Poll, la ricerca che annualmente Il Sole 24 Ore promuove per conoscere il gradimento di sindaci, presidenti di Provincia e di Regione. I dati di questanno mettono al primo posto un sindaco del Sud, Luigi De Magistris, a Napoli, con un gradimento del 70%. Seguono Massimo Zedda, a Cagliari, con il 66% e Vincenzo De Luca, a Salerno, con il 65%. Stesso risultato ottenuto dal sindaco di Bari Michele Emiliano e da quello di Verona Flavio Tosi (il primo tra gli eletti del centrodestra). Quello che lanno scorso conduceva la classifica, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, questanno scende al posto 51. Peggio fanno a Milano Giuliano Pisapia (al posto 76), e a Genova Marta Vincenzi (89). Ultimo, nel giorno delle dimissioni, il primo palermitano Diego Cammarata.

1y 70%
x

2y 66%
x

51y 53%

76y 51,5%
x

DE MAGISTRIS (NAPOLI)

ZEDDA (CAGLIARI)

RENZI (FIRENZE)

PISAPIA (MILANO)

LA CRISI DELLA LEGA

LA SECESSIONE DI BOSSI, INCONTRA MARONI E DECIDE DI FAR FUORI I SUOI


di Davide Vecchi Milano

ossi si scopre maroniano. quasi. Braggiunge il Senatr nelpocoOadipoco L'illuminazione filtra e corso una giornata da psicodramma. Quel Roberto Maroni che fino al mattino il nemico da cacciare, nel pomeriggio torna a essere un amico fraterno e in serata una sorta di salvatore della Lega. E' bastato un faccia a faccia di circa tre ore tra il Senatr e l'ex ministro dell'Interno a far aprire gli occhi al Capo: la contestazione che sta consumando la Lega non contro Bossi ma rivolta ai suoi consiglieri, a quel fantomatico Cerchio magico composto da Marco Reguzzoni, Federico Bricolo, Rosi Mauro, la moglie Manuela Marrone, il figlio Renzo trota, il tesoriere Francesco Belsito che manda i soldi in Tanzania. Il Senatr, chiuso in una stanza del quartier generale di via Bellerio con Maroni, scuote la testa stupito e ascolta. E rassicurato: si era presentato in mattinata con la volont di dimettersi. I militanti non mi vogliono pi, vogliono Bobo e io mi dimetto, lascio il partito, ha ripetuto a

chi lo incrociava nel fortino leghista. E lo ha confidato anche a Roberto Calderoli. La rivolta della base, che lo ha costretto a ritirare il divieto di partecipare a incontri pubblici imposto venerd a Maroni (invitato per risposta a ormai oltre 300 appuntamenti) l'ha letto come un attacco nei suoi confronti. Cos la decisione: Mi dimetto. Maroni, informato, corso al chiarimento. Con lui ha portato il segretario della Lega lombarda, Giancarlo Giorgetti: su di lui il Cerchio magico ha tentato di scaricare la respon-

sabilit della fatwa, sostenendo che fosse stata una sua iniziativa e non di Bossi. All'incontro ha partecipato anche Calderoli.
IN VIA BELLERIO sono corsi anche Mauro, Bricolo, Belsito e Reguzzoni: tenuti tutti ben distanti. Ci siamo definitivamente chiariti, confida Maroni in serata. Due chiacchiere, dir alle agenzie di stampa. Pace fatta, esulta il deputato Davide Caparini. Bossi il primo militante, garantisce Attilio Fontana, il sindaco di Varese,
(FOTO LAPRESSE)

In mattinata il Senatr aveva anche pensato alle dimissioni Poi tornato indietro

bene cos, fa eco Flavio Tosi, primi cittadini maroniani colpiti in estate da unaltra fatwa del Cerchio magico che li aveva costretti a interrompere le contestazione contro i tagli agli enti locali previsti dalla manovra del governo Berlusconi. E Tosi si becc pure dello stronzo da parte di Bossi. Era mal consigliato. Insomma: rassicurato Bossi, che e sar sempre il Capo della Lega Nord, ribadiscono tutti quasi in coro, ora sul patibolo finiscono i cerchisti. Si comincia da Marco Reguzzoni. Gi oggi si vedranno i risultati della pace Bossi-Maroni: il gruppo alla Camera rilancer la necessit di sostituire il capogruppo (incarico scaduto a dicembre) con Giacomo Stucchi, stoppato proprio prima di Natale. Nessuno mette in dubbio Bossi ma i suoi consiglieri s, dice il deputato bergamasco. Il ruolo di consiglieri va ricoperto da persone come Maroni, Calderoli, Co-

ta, Giorgetti e non da chi se ne appropria e basta. Bossi pare l'bbia capito e ha garantito l'apertura dei congressi, bruscamente interrotti a Varese per le contestazioni ricevute. E proprio da Varese riparte il nuovo asse Bossi-Maroni: domani andranno insieme al teatro Apollonio dove si terr l'incontro pubblico diventata manifestazione in sostegno del barbaro sognante. Poi domenica in piazza a Milano e luned 23 la riunione del federale per ufficializzare il via ai congressi. UNA GIORNATA quasi perfetta. Ma in serata torna lo spettro del voto su Cosentino. Nicola, sono Bossi, e il graziato deputato risponde: Non finir mai di ringraziarti, sei stato decisivo. Era inopportuno ringraziarti pubblicamente, grazie, grazie. La Zanzara di Radio24 manda in onda una telefonata tra un finto Senatr e il coordinatore campano del Pdl. Che ne ha anche per Maroni, favorevole a fargli scattare le manette ai polsi. Da lui non me lo aspettavo proprio. Non me lo aspettavo. Ti mando un bacio grande, grande, grande. La base leghista perdoner anche questo a Bossi.

Marted 17 gennaio 2012

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ECONOMIA

GLI AMERICANI CHIUDONO ALCOA ESPLODE LA RABBIA DI 900 OPERAI


Il dramma del Sulcis, dove lunico reddito sicuro la pensione
di Giorgio Meletti inviato a Carbonia

l nostro conto alla rovescia gi iniziato, e per farlo capire ai politici la miccia dobbiamo accenderla noi. Rino Barca, sindacalista della Cisl, chiude con il suo grido di battaglia lassemblea a porte chiuse dei lavoratori Alcoa: in 500 stipati nella sala riunioni aziendale. Questa mattina la protesta scatta alle 6 a Portovesme, davanti ai cancelli del gigante sardo-americano dellalluminio: tutti l con il caschetto, si parte verso Cagliari, 80 chilometri in autocolonna per combinare qualcosa di pacifico ma abbastanza clamoroso da tornare sulle prime pagine dei giornali.

LA PAROLA pi gettonata dagli interventi allassemblea Roma. A Roma, a Roma!, ripetono i pi arrabbiati. il loro mantra. a Roma che fu deciso di aprire in

questo lembo del Sulcis la fabbrica di alluminio, per tamponare con linvestimento pubblico il declino delle miniere di carbone. a Roma che hanno deciso di privatizzare, vendendo nel 1994 agli americani di Alcoa. a Roma che hanno concesso allAlcoa le tariffe elettriche agevolate, senza le quali lalluminio non si fa n qui n altrove. a Roma che hanno subito il diktat comunitario (quelle tariffe sono aiuti di Stato vietati) senza trovare un rimedio. Infine, a Roma che hanno capito due anni fa che lAlcoa era stufa dellItalia, ma non hanno fatto niente per progettare un altro futuro. Gli operai sono inferociti con gli americani bastardi che avevano firmato un accordo per proseguire la produzione fino al prossimo 31 dicembre, e allimprovviso invece annunciano la chiusura immediata: a casa 550 dipendenti diretti e 350 delle ditte esterne. Ma a Roma che vo-

FIAT Riapre Mirafiori Fiom: ma eutanasia


iapre oggi, dopo quasi un mese, e per la prima volta orfano della Fiom, lo stabilimento di Mirafiori: sono oltre 3.000 i lavoratori del secondo turno della linea Idea-Musa e di entrambi i turni della Mito che per soli tre giorni, da domani a gioved, riprenderanno lattivit. La Fiom, non pi presente in fabbrica, parla di eutanasia dello stabilimento. Alla storica porta 2 di Mirafiori saranno appesi manifesti con il disegno di un operaio imbavagliato e saranno distribuiti volantini con gli articoli della Costituzione che parlano di diritti dei lavoratori. Lultimo giorno di lavoro a Mirafiori era stato il 22 dicembre, quando avevano lavorato gli addetti della Mito e di un turno della Idea-Musa. Per ora la Fiat non ha comunicato altre giornate. un rientro amarissimo e beffardo per i lavoratori di Mirafiori commenta Giorgio Airaudo, responsabile Auto della Fiom il 2012 inizia peggio del 2011. Un anno fa era stato spiegato loro che il referendum sarebbe stato decisivo, in realt la fabbrica rischia una lenta eutanasia. Mai a Mirafiori sono state prodotte cos poche auto: neanche 70.000 nel 2011. Tra il 2002 e il 2004 convenimmo con Umberto Agnelli che non si doveva scendere sotto la soglia delle mille auto al giorno che vuol dire 220.000 allanno.

gliono andare a chiedere giustizia per una terra che ha due secoli di tradizione nellindustria pesante che si confronta ogni giorno con i mercati globali. Ce lhanno soprattutto con il governo e con i politici sardi. In questi giorni difficile predicare la calma, ammette Salvatore Cherchi, detto Tore, che oggi a Roma a guardarsi negli occhi con il suo segretario Pier Luigi Bersani per vedere se riescono a inventarsi qualcosa. Cherchi, 60 anni, un uomo chiave della vicenda. il presidente della Provincia del Sulcis-Iglesiente, ma anche un ingegnere dellAlcoa in aspettativa, e negli anni 90 stava in Parlamento a occuparsi delle leggi finanziarie con cui Romano Prodi e Carlo Azeglio Ciampi ci hanno portato in Europa. Sa tutto dellalluminio, tutto della diserzione dei politici sardi di ogni colore, tutto delle pigrizie e delle distrazioni della politica romana: Due anni fa, quando fu sventata la chiusura prorogando lagevolazione elettrica, lallora ministro Scajola disse che dal giorno dopo si sarebbe aperta la discussione sul futuro. Non hanno fatto niente. Niente. DI CRISI industriali come quella dellAlcoa ce ne sono tante in giro per lItalia, ma nessuna esplosiva come questa. Negli ultimi due anni la disoccupazione ufficiale nella provincia salita dall11 al 19 per cento. Se chiude Alcoa perdiamo almeno 1500 posti di lavoro tra diretti ed effetti sullindotto spiega Cherchi . E pensi che io avrei bisogno invece di 8 mila nuovi posti di lavoro per riportare la provincia alla media nazionale della disoccupazione. Ho fatto uno studio sul possibile sviluppo turistico della zona, darebbe non pi di 1500 posti di lavoro. E gli altri?. Roberto Puddu, segretario della Cgil di Carbonia, completa la spaventosa tabellina: Questa provincia ha 130 mila abitanti. Di questi, 28 mila sono pensionati e 28 mila risultano occupati, ma secondo i metodi Istat tra lo-

Un protesta dello scorso anno a Roma degli operai Alcoa. Si potrebbe ripetere presto. Sopra, protesta anche al SantElia (FOTO ANSA)

ro ci sono anche quelli che lavorano un mese allanno, 40 mila sono disoccupati o inattivi. C un effetto valanga dellimpoverimento. La pensione del nonno rimasta la vera architrave della vita nel Sulcis, cosicch quando muore un vecchio i suoi figli hanno due ragioni per piangere. Nel frattempo i disoccupati, i 3300 cassintegrati e gli oltre mille lavoratori in mobilit lavorano in nero mettendo alle corde piccole aziende e partite Iva. Il feno-

meno delle proteste contro Equitalia qui in Sardegna, spiega Puddu, non nasce da cartelle pazze, semplicemente che la gente non ce la fa pi a pagare. LE CARE, VECCHIE partecipazioni statali rubavano per i partiti e tacitavano i testimoni oculari largheggiando in assistenzialismo. Ma la gloriosa stagione delle privatizzazioni non ha fatto i conti con lassenza di responsabilit sociale negli headquar ters delle multinazionali. Cos pu accadere che lunica fabbrica italiana di alluminio sia meno redditizia di quelle spagnole e francesi, alle quali i governi garantiscono contratti elettrici a prezzo (basso) bloccato per ventanni, sapendo come far chiudere tutte due gli occhi allUnione europea; intanto lItalia appare agli americani come una repubblica delle banane con il gioco delle tre carte incorporato nella Costituzione, dove lo Stato ti d lo sconto sullelettricit e poi ti multa per aver avuto lo sconto.

Questa mattina manifestazione degli operai a Cagliari, presto una grande protesta a Roma

Cos un giorno un manager che vive in Pennsylvania decide di chiudere, lasciando il governo tecnico a ripetere inebetito che quelle 150 mila tonnellate di alluminio sono strategiche per lItalia, senza per riuscire neppure ad abbozzare una strategia che vada oltre limplorare piet ai manager di Pittsburgh. Per me di strategico ci sono solo gli esseri umani, specifica Cherchi, che prepara le munizioni per lultima battaglia con lAlcoa. Se chiudono la fabbrica si vedranno arrivare un conto salatissimo per la bonifica ambientale, tanto per cominciare. Poi non escluso che si tenti una magia giuridica (inaffidabili per inaffidabili...) per portare lAlcoa Italia in amministrazione controllata, togliendo la gestione allazionista americano e affidandola a un commissario italiano in grado di proseguire lattivit industriale in attesa di soluzioni vere. Ma ormai si sono persi anni decisivi. E adesso solo il momento della rabbia.

Da Finambiente una speranza per i dimenticati dellAsinara


VINYLS, UN PIANO INDUSTRIALE DELLA SOCIET CHE HA GI STABILIMENTI IN QUATTRO ALTRE CITT ATTENDE IL S DEL MINISTRO PASSERA
di Luca Telese

sono sconfitte C itorie.resurrezioniche possono partorire vitCi sono cadute rovinose che preludono a inaspettate, come quella che si prospetta in queste ore per gli operai di Porto Torres: solo pochi mesi fa erano stati condannati alla disoccupazione irreversibile, e adesso invece sono di nuovo appesi al lumicino di una nuova (e bella) speranza industriale. Cos, i cancelli della Vinyls, appena chiusa dopo il fallimento dei suoi dirigenti e la prova di incapacit di ben tre diversi ministri del governo Berlusconi, potrebbero riaprirsi per il coraggio di una impresa privata che ha preparato un piano di riconversione dello stabilimento con lo scopo di realizzare nove produzioni ecologiche nel campo degli oli riciclati e dei biocombustibili. E dunque, dopo la drammatica chiusura dellindustria chimica, e dopo un anno di protesta dei suoi operai con la clamorosa trovata mediatica dellIsola dei cassintegrati (lunico reality reale, purtroppo), dopo tanti inganni e tante promesse in fumo, dopo la bella solidariet generazionale fra padri lavoratori e occupanti e figli internettiani (leggere il bellissimo romanzo Asinara Revolution di Michele Azzu e Marco Nurra, appena uscito da Bompiani) dopo mille compra-

tori volatilizzati nel nulla, una iniezione di speranza quella che si prospetta dopo la presentazione del progetto della Finambiente, una industria privata che propone di acquistare la fabbrica, riconvertire limpianto, ed assumere gli oltre cento operai del vecchio stabilimento che in questi mesi erano rimasti senza lavoro.
IL PIANO stato gi vagliato dai commissari liquidatori che hanno in mano la gestione dellindustria chimica e adesso attende solo il via definitivo del ministero dello sviluppo economico. Ha qualche possibilit di riuscita? Tutto nel mani di Finambiente, una societ che fino a ieri aveva stabilimenti a Genova, Alessandria, Palermo e Cagliari. E che fino ad oggi ha operato nel campo della raffineria chimica, producendo basi per oli per motore riciclati e occupandosi di bonifiche. Adesso, con il nuovo progetto, la societ vuole produrre, proprio a Porto Torres, approfittando della poderosa rete infrastrutturale e della centrale energetica che fino a ieri alimentava il petrolchimico, gli oli finiti (dalla materia prima al barattolo) e una nuova linea di biodiesel derivati da scarti vegetali. Un progetto che secondo le stime di Finambiente dovrebbe costare 65 milioni di euro, e che i tre comuni interessati (Sassari, Porto Torres e Alghero) considerano una vera e pro-

pria manna. Infine, dettaglio non solo simbolico, la societ ha assunto come responsabile delle relazioni istituzionali Tino Tellini, uno degli operai che era stato leader dellisola dei cassintegrati. Un segnale, insomma, che la Finambiente vuole proseguire il suo progetto con una attenzione particolare al territorio, agli operai, e al suo capitale umano. Dietro questa impresa c un imprenditore, Bartolomeo Bonura genovese, 57enne che fino a ieri ha operato con molta discrezione. In tempi di crisi si potr pensare che questa sia una operazione Gli operai della Vinyls davanti alla Torre Aragonese di Porto Torres (F A ) temeraria. Data la situazione lo . Ma siccome in questo momento il mercato no una lira di denaro pubblico. Se esiste una tiene e la nostra societ riesce a fare fronte solo garanzia delle nostre intenzioni conclude al 20% degli ordinativi spiega il momento limprenditore questa la prova migliore che migliore per porre le basi di un salto di qualit. non cerchiamo sussidi n avventure. E se E a chi oppone lo scetticismo di prassi, dopo i chiedi a Tino Tellini perch si sia imbarcato in tanti fallimenti di questi anni, Bonura risponde questa impresa risponde in modo ancora pi molto semplicemente: Oggi fatturiamo 25 semplice: Perch spero che riusciremo a remilioni di euro lanno, e per questo progetto, stituire un lavoro ai miei compagni. Solo il che quando arriva a regime occuper 30 ope- tempo e limpegno dellEni per un accordo rai in pi della vecchia Vinyls senza nessun pe- territoriale di programma potranno dire se ricolo per lambiente, non chiediamo nemme- questo sogno potr diventare realt.
OTO NSA

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Marted 17 gennaio 2012

CRONACHE

ANCORA TANGENTI SOTTO IL PIRELLONE


Ordine darresto per il Pdl Ponzoni Nellinchiesta il nome di Formigoni
di Gianni Barbacetto

N
TERREMOTO LAQUILA

Sette persone in manette

ra il ragazzo doro della politica lombarda, record di preferenze alle elezioni regionali (11 mila), cravatte giuste, auto di pregio, incarichi d'eccellenza (due volte assessore nelle giunte di Roberto Formigoni, coordinatore del Pdl in Brianza). Ora Massimo Ponzoni destinatario di un ordine d'arresto, alla chiusura di questo giornale non ancora eseguito, ma soltanto perch non si lasciato trovare dai militari della Guardia di finanza che lo dovevano portare in cella per ordine del gip di Monza. Sono stati arrestati gli altri protagonisti dell'ennesima indagine per corruzione condotta dalla Procura di Monza: il faccendiere Filippo Duzioni, il vicepresidente della Provincia di Monza e Brianza Antonino Brambilla, l'ex sindaco di Giussano Franco Riva, il consigliere provinciale Rosario Perri.

LA SCENA dove si svolgono i fatti contestati la ricca Brianza. Qui, a Desio, cresciuto Ponzoni, enfant prodige della politica, fondatore a 18 anni di uno dei primi club di Forza Italia, a 27 entrato per la prima volta in consiglio regionale. Ora l'ordinanza di custodia cautelare ricostruisce alcuni dei retroscena della sua re-

sistibile ascesa. Tangenti, finanziamenti elettorali illeciti, societ spremute fino alla bancarotta, rapporti con uomini della ndrangheta. Un rosario di corruzioni e concussioni, grandi e piccole, che disegnano uno stile di lavoro, una consuetudine, un metodo. C il Piano di governo del territorio di Desio stravolto per favorire unazienda, la Antares, che voleva costruire su unarea agricola un supermercato Pam. Entrano in scena Duzioni, con la sua societ Mediaservice, e il gruppo di Ponzoni, con in testa Rosario Perri, detto il cardinale nero. Ed ecco che la destinazione duso dellarea viene cambiata. Non senza scorrere di tangenti, naturalmente, che compensano il disturbo dei politici e degli amministratori. C da favorire gli interessi urbanistici della societ Cascina americana della famiglia Mosca. O quelli di Ornello Mariani. E il gruppo Ponzoni si mette allopera. In cambio arrivano soldi. O grosse automobili, come quelle fornite a Ponzoni (un super suv Audi Q7) e a sua moglie (unAudi A3 Sportback) dalla concessionaria Pirola, per ottenere modifiche urbanistiche e perfino accordi sul tracciato dellautostrada Pedemontana. C un parco commerciale che la societ Altarea vuole impiantare a Giussano: ed

ecco che, grazie al miracoloso intervento di Duzioni e Ponzoni, il sindaco e assessore all'urbanistica di Giussano, Franco Riva, concede un gustoso aumento, fino ai 15 mila metri quadri, della superficie di vendita. NON SOLO urbanistica. Anche lappalto per le pulizie dell'ospedale di Niguarda conquistato dallazienda di Pietro Rivoltella grazie a soldi e a uno sconto nell'acquisto di un appartamento per il direttore generale di Niguarda, Pasquale Cannatelli. A spingere per sono sempre Ponzoni e il suo gruppo. Le societ dell'ex assessore Pdl (la Pellicano, la Perla, l'immobiliare Mais...) sono dissanguate per finanziare le sue faraoniche campagne elettorali. Migliaia di euro escono dalle casse per motivi non chiari, operazioni inesistenti o senza utilit per le aziende. Tra queste, 13 mila euro sono spesi in dolci della pasticceria Cova di via Montenapoleone, ma ben 56 mila in compensi allamministratore Ponzoni per gli anni 2005 e 2006, sproporzionati al lavoro svolto, secondo i magistrati, e 190 mila in compensi per l'amministratore Sergio Pennati. Pennati il ragioniere che tiene i conti delle disastrate societ di Ponzoni. un suo sostenitore e complice. Ma a un certo punto viene minacciato

Il Governatore della Lombardia, Roberto Formigoni (FOTO EMBLEMA)

Il ragioniere: Pagate vacanze esotiche al governatore La difesa: Mai ricevuti soldi o regali
in stile mafioso, dice, dall'ex assessore. Decide allora di scrivere a mano un testamento, datato 4 marzo 2009, che viene poi ritrovato dagli investigatori. Chi legger queste parole perch, purtroppo, a me sar successo qualche incidente. Nel caso mi capitasse qualcosa la persona a cui dovr essere addebitata la colpa Massimo Ponzoni, scrive Pennati, che allinea il campionario di quelle che ritiene le malefatte del suo ex amico. un drogato cocainomane dedito pi che al-

tro alle donne. Segue elenco. Ma seguono anche le cifre della campagna elettorale: La spesa totale stata di circa euro 1.600.000, s proprio cos... Il denaro arrivato in minima parte da qualche sovvenzione, per il resto sono state utilizzate varie societ che hanno pagato fortune di prestazioni o forniture o prelevate ingenti somme in contanti per comprare voti e pagare ristoranti (solo l'ultimo mese della campagna una media di 3/4 ristoranti per sera con una spesa di euro 15/20 mila giornalieri). Citato anche il presidente della Regione (che ha per subito smentito): La stessa Immobiliare Mais ha pagato varie volte noleggi di barche e vacanze esotiche allo stesso Ponzoni e al suo capo Formigoni. Ribadite nell'indagine le relazioni pericolose dellex assessore con i boss della ndrangheta, confessate a sorpresa in una telefonata dopo le elezioni del 2010, in cui afferma di aver fatto a meno, rispetto alle elezioni del 2005, dei voti di certi personaggi affiliati a certi clan eccetera.

a Squadra Mobile di Pescara ha arrestato ieri 7 persone a LAquila. Sono indagati per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione aggravata, falso in atti pubblici e occultamento di atto pubblico. Coinvolti Duilio Gruttadauria presidente del Cda della societ Ecosfera, con la moglie Anna Maria Teodoro. Lamberto Quarta, consulente, Giovanna Andreola, dirigente del Servizio Attivit Internazionali presso la Regione, il marito Michele Galdi, Corrado Troiano, socio della societ Cyborg srl e Mario Gay presidente dellOsservatorio Interregionale Cooperazione Sviluppo. Indagate altre 4 persone tra cui il vicepresidente della Regione, Alfredo Castiglione.

OMICIDIO DI MATTEO

Cinque ergastoli 12 anni a Spatuzza


giudici della seconda sezione della Corte dassise di Palermo hanno condannato allergastolo i capimafia Giuseppe Graviano, Matteo Messina Denaro, Francesco Giuliano, Luigi Giacalone e Salvatore Benigno per lomicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio 13enne del pentito di mafia Santino, strangolato e sciolto nellacido nel 96 dopo 779 giorni di prigionia. Dodici anni al pentito Gaspare Spatuzza.

La malattia di Mills uccide il processo


SALTA LUDIENZA PER UNA PRESUNTA ARITMIA DEL TESTIMONE. PI VICINA LA PRESCRIZIONE PER B.
di Antonella Mascali

utta male, malissimo per la giustizia italiana e butta bene, benissimo per limputato Silvio Berlusconi. Ieri, al processo di Milano per corruzione in atti giudiziari, il testimone ed ex coimputato (condannato e prescritto) Da-

vid Mills avrebbe dovuto farsi interrogare dagli avvocati Niccol Ghedini e Piero Longo. Invece, si dato malato. Mai disturbo di salute fu pi propizio per il Cavaliere. Lo slittamento dellinterrogatorio a data incerta mette fine (o quasi) a questo processo ancora prima della sentenza di primo

grado, lunica che si potrebbe pronunciare nei confronti di Berlusconi, accusato di aver regalato a Mills 600 mila dollari dopo due false testimonianze. Per lappello e la sentenza definitiva della Cassazione, infatti, non c mai stata chance, grazie alle leggi ad personam degli ultimi anni: dalla ex Cirielli al lodo Alfano.
PER LA MORTE di questo processo non c una data ufficiale. Ma ieri Ghedini ha fatto sapere che secondo i calcoli del tribunale il de profundis scatter il 18 febbraio. Invece, secondo quella che la difesa Mills definisce unaltra scuola di pensiero, si potrebbe arrivare al 28. Ma anche se la prescrizione dovesse essere a fine febbraio, la sentenza appare comunque un miraggio. E lo si capisce ripercorrendo la cronaca delludienza di ieri. Ore 11: videoconferenza con la Corte di Londra. Al posto del testimone ci sono un certificato medico e una lettera. Mills ha laritmia cardiaca. Non si pu sottoporre allo stress di una deposizione in tribunale per due settimane. Il pm Fabio De Pasquale chiede una visita fiscale. daccordo anche il tribunale: In Italia spiega ai colleghi inglesi la presidente Francesca Vitale questa lettera non attesta un impedimento assoluto. Vorremmo capire se

NAPOLI Raphael Rossi lascia De Magistris ontinua lallontanamento tra il sindaco di Napoli, LuiC suaderimozione,eRossicapo di Asa, RaphaellaRossi. Dopo gi Magistris lex la aveva confermato volont di
restare a Napoli, come esplicitamente richiesto da De Magistris. Il giovane torinese aveva ribadito la sua idea anche gioved sera durante la trasmissione Piazza pulita. Ma ieri le cose sono cambiate di nuovo: Per ora lontano da Napoli: tifer per la citt a distanza ha scritto Rossi su Facebook. Dopo un confronto con il sindaco Luigi De Magistris continua la nota abbiamo convenuto che per ora non ci sono progetti coerenti con la mia professionalit e con la linea di lavoro con la cittadinanza tracciata nei sei mesi in Asa. A due settimane dalla revoca mi sento libero di prendere in considerazione altre proposte in altre citt italiane, che fortunatamente non sono mancate. Mi auguro comunque che potranno esserci in futuro altre occasioni di collaborare con De Magistris. Come ho gi avuto modo di dichiarare non ero alla ricerca di un posto ma ho dato disponibilit per contribuire con le mie competenze e il mio entusiasmo al bene della citt. Rimarr un sostenitore di Napoli da lontano.

Mills ricoverato ed eventualmente il motivo. Da Londra, lavvocato di Mills fa sapere che il testimone non in ospedale, ci andr nel pomeriggio per una angiografia e torner a casa la sera stessa. Poi il legale legge una lettera di Mills: Dal 2001 soffro di problemi cardiologici, in particolare aritmia. Ho subito un intervento Oggi mi stato messo un Holter. Durante linterrogatorio di dicembre (il 22, ndr), verso la fine mi sono reso conto di avere un attacco di aritmia durato anche ore dopo. Questi attacchi violenti possono causare attacchi cardiaci. Dunque, stando alle parole di Mills, si sentito molto male il 22 dicembre. Ha rischiato un infarto. Ma dal cardiologo, fa sapere nella stessa lettera, ci va tre settimane dopo, il 13 gennaio, perch il medico rientrato solo venerd. Comunque vuole testimoniare perch posso alleviare la posizione di Silvio Berlusconi e la mia. Al tribunale di Milano resta il dubbio che Mills non sia un assente giustificato e chiede a Londra una visita dufficio ed eventualmente un accompagnamento coatto per il 20 gennaio. Passi la visita fiscale (il medico lo scelgono accusa e difesa) ma nessun accompagnamento obbligatorio, risponde il giudice inglese, perch Mills non imputato ma testimone. E quindi,

ROMA

Blitz Action a casa Patroni Griffi


ction, Unione Inquilini e Inquilini dellInps ieri hanno occupato simbolicamente il palazzo in cui si trova lappartamento di Patroni Griffi in via del Monte Oppio 12 a Roma. Appeso lo striscione: Inps, case svendute ai ricchi. Diritti negati ai cittadini. Per lassociazione, la vicenda del ministro Patroni Griffi va indagata fino in fondo per gettare un cono di luce su uno scandalo colossale, rappresentato dalla gestione degli immobili da parte degli enti previdenziali e sulla vicenda della loro dismissione.

David Mills (FOTO ANSA)

si presume che il 20 gennaio non si presenter. Se diserter laula inglese, Mills quando testimonier? DE PASQUALE ieri ha detto di aver saputo informalmente da Londra che la Corte non disponibile prima del 13-14 febbraio. Considerato che la difesa di Berlusconi ha dichiarato di avere bisogno di due udienze per interrogare Mills (come accaduto per laccusa) e che devono testimoniare altre tre persone (per scelte passate e opinabili del tribunale di Milano), ecco che la prescrizione prima del verdetto o concomitante appare inevitabile. Ma De Pasquale, che non vuole rivelare i suoi calcoli, convinto che la prescrizione possa essere dichiarata a marzo. possibile, quindi, che il pm ricorra in appello se il tribunale emetter una sentenza con dichiarata prescrizione.

Marted 17 gennaio 2012

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CRONACHE

Dopo il carcere e i domiciliari, lex leader di Lotta continua ha scontato la condanna di 22 anni per lomicidio Calabresi
di Gianni Barbacetto

FINE PENA PER SOFRI MA ERA A CASA DA ANNI


fatti firmato il provvedimento che sancisce la fine della pena per l'ex leader di Lotta continua. Una storia infinita, quella del processo per l'omicidio Calabresi, che ha inizio alle 9:30 del 17 maggio 1972, quando il commissario viene ucciso davanti casa, a Milano, con un colpo di pistola alla nuca e un altro alla schiena. Sedici anni dopo, nel 1988, Sofri viene arrestato per la prima volta: un ex militante di Lotta continua, Leonardo Marino, si autoaccusa dell'omicidio, ammette di aver guidato l'auto usata nell'attentato e racconta che a sparare fu Ovidio Bompressi,

er Adriano Sofri fine pena. Ha finito di scontare la condanna a 22 anni per l'omicidio del commissario Luigi Calabresi. Da sabato, un uomo del tutto libero: l'ufficio di sorveglianza del Tribunale di Firenze ha in-

CINESI UCCISI trovato morto un maghrebino. Era ricercato


impiccato nei pressi di stato trovatoBoccea,ilperiferia norddeiuna chiesa sulla di Roma, Mohamed Nasiri pi giovane rapinatori maghrebini, sfuggito alla caccia delle forze dell'ordine dopo la sanguinosa rapina di Tor Pignattara, in cui hanno perso la vita il commerciante cinese Zhou Zeng e la piccola Joy di 9 mesi. Suicidio, omicidio? La morte del nordafricano tinge di giallo la storia di una tragedia che ha scosso la comunit cinese, messo a soqquadro un popoloso quartiere, stretta la malavita di zona nella morsa di controlli a tappeto. Dopo il vertice, i pm Capaldo e Laviani e il colonnello Sabatino non hanno mostrato dubbi sul fatto che il maghrebino, di cui soltanto ora si conosce il nome, si sia ucciso. Spinto forse dai rimorsi, dal terrore del carcere a vita o della vendetta di ambienti che erano dietro il colpo alla tabaccheria che fungeva anche da transfer money per i cinesi del quartiere. Un colpo andato a segno, un bottino da 16 mila euro, troppo frettolosamente abbandonato in un casolare, poi restituito alla famiglia Zeng. Non stato l'unico errore dei rapinatori: dal colpo di pistola che ha ucciso padre e figlia alle impronte sui caschi che ne hanno consentito lidentificazione, un disastro. Anche se non erano state distribuite foto, in molti li stavano cercando. Nasiri ha deciso di farla finita, si cer(Rita Di Giovacchino) ca il complice.

per ordine dei capi di Lotta continua: il comandante militare Giorgio Pietrostefani e Adriano Sofri, leader carismatico del gruppo di quella che tra la fine degli anni Sessanta e Settanta si definiva "sinistra rivoluzionaria". Sofri, Bompressi e Pietrostefani negano di essere coinvolti nell'omicidio e parte una poderosa campagna d'opinione a loro favore. Prende avvio cos una delle vicende processuali pi lunghe della pur travagliata storia giudiziaria italiana. Dopo 12 anni e ben 14 sentenze, nel 2000 Sofri condannato in via definitiva a 22 anni di reclusione come mandante, insieme con Pietrostefani, dell'omicidio di Calabresi, che secondo la sentenza della Cassazione stato materialmente eseguito da Bompressi con la complicit di Marino. Sofri si sempre dichiarato estraneo alla vicenda. Nel 2009, in un'intervista al Corriere della Sera, ha ribadito la sua innocenza, ma si assunto la corresponsabilit morale dell'omicidio, per la violenta campagna organizzata da Lotta continua contro il commis-

Adriano Sofri (FOTO ANSA)

Si sempre dichiarato innocente, per considerato il mandante dellagguato al commissario


sario Calabresi, indicato come il responsabile della morte nel dicembre 1969, due giorni dopo la strage di piazza Fontana dell'anarchico Giuseppe Pinelli. Dopo la condanna definitiva, Sofri rinchiuso in una cella del carcere di Pisa. Pietroste-

fani nel 2002 si d alla latitanza, fuggendo in Francia. Bompressi nel 2006 riceve la grazia per motivi di salute. Nel novembre 2005, Sofri colpito dalla sindrome di Boerhaave, che gli provoca la rottura dell'esofago. Dopo il ricovero in ospedale e un delicato intervento chirurgico, gli sono concessi dal luglio 2007 gli arresti domiciliari per motivi di salute e finisce di scontare la pena nella sua casa all'Impruneta, sulle colline di Firenze. Ora, alla soglia dei 70 anni, torna del tutto libero. Il suo primo giorno dopo il fine pena, sabato, lo ha passato all'isola del Giglio, dove ha assistito alla vicenda della nave da crociera Costa Concordia, naufragata contro uno scoglio, che ha poi raccontato sulle pagine di Repubblica.

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Marted 17 gennaio 2012

ALTRI MONDI
California Il killer dei senzatetto un marine
Un ex marine di 23 anni stato arrestato dalla polizia americana perch sospettato di essere il serial-killer dei senzatetto californiani. Itzcoatl Ocampo, di origini messicane, trasferitosi negli Stati Uniti con la famiglia quando aveva appena un anno, sarebbe il responsabile della morte dei quattro homeless, uccisi nella contea di Orange nellarco dellultimo mese (FOTO ANSA)

Oman Nave italiana sfugge ai pirati


Una nave italiana attaccata dai pirati, riuscita a sfuggire e unaltra iraniana liberata e assistita da una fregata della Marina militare. Protagonista del primo dei due episodi la motonave Valdarno, tanker di 139 metri che fa parte della flotta della Navigazione Montanari spa di Fano. Un gruppo di pirati ha tentato di salire a bordo dellimbarcazione, ma ha desistito dopo non esser riuscito a entrare nella cabina di pilotaggio (FOTO ANSA)

MESSICO E NARCOS DA KILLER A COLLETTI BIANCHI


Viaggio nel regno sudamericano dei principi della droga
di Marco Dolcetta Sinaloa

ra qualche mese in Messico ci saranno le nuove elezioni presidenziali. Felipe Calderon stato il primo presidente conservatore che ha cercato di applicare, con lappoggio degli Stati Uniti, una lotta aperta militare al mondo del narcotraffico, che in Messico particolarmente forte. Questa guerra frontale con i grandi gruppi mafiosi ha portato anzich a un successo come previsto, a una differente forma di guerra che oggi difficilmente affrontabile con i metodi militari.

AVENDO colpito le teste delle strutture mafiose, le stesse strutture, pi forti nella loro organizzazione che i loro capi, sono sopravvissute e si sono ramificate in decine di mini-strutture, molto organizzate e preparate ai conflitti con le istituzioni e ora seminano il terrore per le lotte fratricide, che gli emergenti piccoli boss stanno combattendo per la conquista di spazi, anche ridotti, come i quartieri delle singole citt o anche i paesini pi sperduti delle province messicane. Il tentativo delle istituzioni sembra essere quello della penetrazione nelle strutture sociali, che sono periferiche

agli affari delle strutture criminali. Questa tecnica di penetrazione avviene in maniera discreta e con una strategia comune a Paesi limitrofi, tutti condizionati dalloffensiva del narcotraffico: Messico, Colombia, Bolivia e poi a sud Cile e Argentina. Ho seguito di recente unautomobile senza insegne della polizia dello Stato di Sinaloa, della Baja California. La situazione paradossale al limite del tragicomico, uno dei due poliziotti in borghese ascolta la radio che gli dice ci sono quattro morti, sono vicino al supermercato, vicini a una cadillac blu, aspettiamo vostre notizie. Arriviamo sul posto, la grossa macchina blu sembrerebbe unauto della polizia, ma non lo . Alla guida due tipacci impiegati delle pompe fu-

I traffichini delle pompe funebri arrivano sulle stragi molto prima della polizia

nebri, si presentano con una carta da visita, in cui si definiscono specialisti in fucilazione. Il loro lavoro consiste nellarrivare prima delle altre pompe funebri sul posto del delitto, a volte con una tempistica eccezionale, tale da far sospettare che fossero gi informati dai killer, a meno che, mi viene da pensare, che i killer fossero loro stessi: prima uccidono e poi eseguono il lavoro di pompe funebri. Quello che mi ha porto il biglietto da visita mi dice la gente ci chiama avvoltoi e ci accusa di ronzare attorno alle famiglie degli sfortunati, predestinati, membri delle bande pi deboli, destinati quindi a soccombere per primi nei combattimenti che avvengono ormai ogni giorno in tutto il Messico. Il nostro lavoro molto utile e continuiamo a lavorare senza sosta. Con un sorriso ambiguo i due impiegati delle pompe funebri raccolgono i quattro morti di quella notte. A prima vista nessuno di loro aveva pi di 25 anni. Il pi anziano dei due delle pompe funebri mi racconta che con questi quattro compresi, oggi nella piccola cittadina di Navojoa sono state uccise 13 persone sono tutti narcotrafficanti, dicono mostrando che nelle loro tasche ci sono parecchie ban-

Una vittima della guerra tra gang del narcotraffico ad Acapulco ( FOTO LAPRESSE)

conote. Sono certo che sono narcos dice il pi giovane perch da come si vestono, in maniera ricercata e costosa, la loro auto di lusso e il denaro che hanno in tasca parlano chiaro in questi quartieri cos poveri. LANALISI veloce dellimpiegato delle pompe funebri non ha niente a che vedere con le lunghe inchieste della polizia locale che spesso non arriva a nessun risultato. Sinaloa ha una caratteristica importante, la culla del narcotraffico. Qui si vendono pi automobili Hummer che sono il must del narcotrafficante medio che in tutto il resto del Messico. Qui si dice che il 60% delleconomia locale al denaro della droga e il resto per la gran parte il denaro che i molti turisti nord-americani spendono nelle cittadine costiere. Altra traccia di studio locale nella ricerca del campionamento fatto in un luogo simbolo del narcotraffico lo studio dei cimiteri, uno dei pi interessanti quello della capitale Culiacan. Il cimitero chiamato il giardino di Dio, un posto molto

lussuoso simile ad un hotel 5 stelle, l ci sono molte tombe, simile a veri mausolei, con piante esotiche, aria condizionata, telefono, frigorifero e confortevoli sof, cosa rara in Messico. Si sta affermando in tutto il Messico il cosiddetto stile narco, che dimostra come questa cultura e questa ricchezza si stanno affermando sempre pi nel Paese, in special modo nella Baja California: chi il narcotipo? Innanzitutto come automobile preferisce la Hummer o i grossi pick up neri, gli altoparlanti a tutto volume e conducenti na-

scosti da vetri oscurati, diffondono a tutto volume i narco-corridos che sono canzoni popolari attuali che glorificano le gesta dei loro capi. Ogni citt ha un quartiere dove le bande locali si esaltano con questi stili particolari. LE BANDE che esaltano i narcos guadagnano molto di pi di quelle tradizionali e hanno la particolarit di non essere schizzinosi quando si tratta di accettare inviti ad ogni genere di festa, spesso dei nababbi del narco-traffico. A chiusura della breve escursione nei luoghi tipici del narco-traffico di oggi, si ha limpressione per che si stia assistendo a unulteriore evoluzione della tipologia del narco-traffico; a detta della polizia messicana, si gi entrati in una fase di maturit in cui, allo spavaldo conduttore di pick up, sta subentrando il pi discreto ed efficace e quindi destinato a una lunga vita, ossia il grigio dirigente di societ finanziarie private che sono cresciute come funghi in tutto il Messico da qualche anno.

Il grigio dirigente di societ finanziarie adesso capofila del malaffare

SPAGNA

GARZN IN TRIBUNALE NON DA GIUDICE MA DA IMPUTATO


di Alessandro Oppes Madrid

FRAGA Morto il franchista buono storia di Spagna. Manuel FraU n protagonista dellalinea, nelabene e (soprattutto) ga Iribarne, morto 89enne Madrid, stato per sessantanni in prima
Baltasar Garzn (FOTO ANSA)

na settimana di fuoco, dalla quale Baltasar Garzn potrebbe uscire con le ossa rotte. Comincia questa mattina, davanti al Tribunale Supremo, il calvario del giudice spagnolo pi famoso al mondo. Il primo dei tre processi nei quali il magistrato sospeso dalle sue funzioni da oltre un anno e mezzo compare sul banco degli imputati, riguarda i metodi dindagine che utilizz nellinvestigare lo scandalo Gurtel, il pi grosso caso di corruzione finanziaria nel quale siano mai stati coinvolti dirigenti del Partito popolare, attualmente al governo con Mariano Rajoy. Per prevenire il delitto di riciclaggio di denaro sporco, Garzn autorizz la registrazione, in carcere, delle conversazioni tra alcuni imputati e i loro avvocati. Un tipo di misura sulla cui legittimit esistono dubbi e divergenze dopinione tra i giuristi. Ma fino ad ora, quando veniva stabilito che unintercettazione era illegale, semplicemente non era tenuta in considerazione per il prosieguo dellindagine. In questo caso, e per la prima volta, si deciso di imputare di pre-

varicazione il magistrato che lha autorizzata. E questo nonostante che quellintervento venne richiesto dalla polizia giudiziaria e avallato da due procuratori anti-corruzione. Ma non solo. Il Tribunale Supremo (a maggioranza conservatrice, cio politicamente vicina al Partito popolare) ha deciso di sedere Garzn sul banco degli imputati pur con il parere contrario del pubblico ministero, che non ritiene sia stato commesso alcun reato. A esercitare laccusa saranno, paradossalmente, proprio gli avvocati difensori di quegli imputati di gravi delitti finanziari che, al contrario, non sono stati ancora sottoposti a processo. In caso di condanna, il giudice, oggi 56enne, potrebbe essere interdetto dalle sue funzioni fino a un massimo di 17 anni, e dovrebbe dare cos addio alla sua trentennale carriera nella magistratura spagnola. Ma questo non che linizio. Marted prossimo si svolger il processo pi atteso, quello che ha provocato maggiore scalpore anche a livello internazionale. Sempre davanti al Tribunale Supremo, e ancora una volta con laccusa di abuso dufficio, Garzn sar processato per aver aper-

to unindagine sui crimini della dittatura franchista. Non lo fece di sua iniziativa, ma in seguito a una denuncia presentata, nel dicembre del 2006, dai familiari delle vittime. Per sorteggio, tra i giudici della Audiencia Nacional, tocc a lui occuparsene. E lo rifarei mille volte, ha detto di recente in unintervista alla tv messicana, rivendicando il diritto di applicare anche alla Spagna la stessa dottrina internazionale per lo stesso tipo di crimini contro lumanit che gi in passato laveva portato a incriminare i responsabili della guerra sporca in Argentina e a ordinare larresto di Augusto Pinochet a Londra. Human Rights Watch denuncia che il processo a Garzn una minaccia contro i diritti umani. E a favore del magistrato si mobilita anche la piattaforma di intellettuali e artisti Solidarios con Garzn, della quale fanno parte tra gli altri Pedro Almodvar e Almudena Grandes: innocente, qualunque cosa dica il Tribunale Supremo.

nel male. La nostra pi perfetta versione di dottor Jekyll e Mister Hyde, lha definito la scrittrice Rosa Montero. Campione della destra pi pura, ambiguamente a cavallo tra dittatura e democrazia. Con Francisco Franco, fu il ministro dellInformazione che riform la legge sulla stampa mettendo fine alla censura preventiva (ma non alla censura, tanto che si dilettava di chiudere giornali ed espellere corrispondenti stranieri). Morto il tiranno, riusc a riciclarsi come padre della patria, non prima di aver utilizzato il pugno di ferro da ministro dellInterno. tra gli artefici della Costituzione democratica, fonda il Partito popolare, ma fallisce lobiettivo di riunire intorno a s la destra e il centro (in seguito allirresistibile ascesa dei socialisti di Felipe Gonzlez). Per gestire il potere si rifugia nella sua Galizia, dove lo eleggono presidente per quattro legislature. Gi gravemente malato, forse non si neppure reso conto che, due settimane fa, in seguito alla decisione della magistratura argentina di aprire uninchiesta sui crimini del franchismo, unassociazione di vittime della dittatura aveva inviato a Buenos Aires un corposo dossier chiedendo che venisse imputato per le sue responsabilit in seno a un gover(a. op.) no genocida.

Marted 17 gennaio 2012

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ALTRI MONDI
Iraq Arrestati centinaia di mercenari
Centinaia di contractor stranieri sono stati arrestati nelle ultime settimane in Iraq, dopo il ritiro a fine dicembre dei militari americani, per problemi con i documenti. Lo rivela il New York Times, precisando che la maggior parte degli arresti sono scattati allaeroporto di Baghdad e ai checkpoint disseminati per le strade della capitale. (FOTO LAPRESSE)

Cina Da leader protesta a segretario partito


Un leader della una protesta contadina in Cina stato scelto come leader del partito comunista. Lin Zulian, 67 anni, stato eletto segretario comunista del villaggio di Wukan, nel Guangdong. Lin ha guidato le proteste contro una societ che intendeva costruire sui terreni comuni del villaggio. La protesta, iniziata in settembre, sfociata in violenti scontri ed ripresa con forza dopo la morte di uno dei suoi leader l11 dicembre. (FOTO LAPRESSE)

DallUrss al Kazakistan Nazarbayev ventanni da sovrano


IL SATRAPO EX COMUNISTA STRAVINCE ANCORA UNA VOLTA ALLE URNE GRAZIE AL PETROLIO
di Stefano John Huntsman, 51 anni, con moglie e figlie (FOTO LAPRESSE)

Vergine

l partito del tiranno che stravince, le accuse di elezioni non democratiche. Succede da anni in Kazakistan, ex Repubblica sovietica grande quanto l'Europa occidentale, 16 milioni di abitanti e un territorio ricchissimo di gas, petrolio e buona parte della tavola di Mendeleev. successo cos anche alle elezioni di domenica. Si votava per scegliere i 107 membri del Majilis, la camera bassa del parlamento kazaco. E tutto andato come previsto. L'affluenza ufficiale alle urne stata del 75%. Il vincitore? Il partito di Nursultan Nazarbayev, al potere dal 1991. Dopo aver incassato il 95% dei consensi alle presidenziali di aprile, il leader della nazione cos lo ha nominato il Parlamento garantendogli l'immunit giudiziaria si limitato a un pi modesto 80,7%: questi i voti preliminari attribuiti al Nur Otan, il partito della Luce. I risultati indicano che il lavoro fatto finora supportato dalla gente, ha commentato il presidente.

Il presidente kazako Nursultan Nazarbayev (FOTO ANSA)

IN EFFETTI negli ultimi 10 anni l'economia kazaca ha registrato livelli di crescita annua superiore al 5%. Merito delle straordinarie ricchezze del sottosuolo cedute in concessione alle pi importanti multinazionali. Una mossa che ha permesso al dittatore di evitare le critiche dei governi occidentali, spesso disposti a chiudere gli occhi davanti al

mancato rispetto dei diritti umani. O addirittura a incensarlo con sperticate lodi. Andate tutti in vacanza in Kazakhstan: l c un signore che mio amico, non a caso ha il 91% dei voti, disse ad esempio Silvio Berlusconi nel 2008 dopo un incontro con il 71enne ex membro del Pcus. L'Italia il secondo partner commerciale europeo del paese dopo la Germania. Tra le societ pi attive c' Eni, presente in due dei pi grandi gia-

cimenti di idrocarburi del Mar Caspio, il Karachagank e il Kashagan. NONOSTANTE gli strabilianti dati economici, un'ampia fascia della popolazione kazaca vive tuttavia sotto i livelli di minima sussistenza: il 15,4%, certifica l'ultimo rapporto delle Nazioni Unite. Numeri tradotti in realt a Zhanaozen, vicino al Mar Caspio, dove a met dicembre la polizia, tra il silenzio della diplo-

mazia occidentale, ha represso nel sangue una protesta dei lavoratori del settore petrolifero che proseguiva da sette mesi. Domenica si votato anche l: impossibile sapere come sono andate le cose visto che la citt ancora sotto stato d'emergenza. L'unica novit di queste elezioni perci rappresentata dall'ingresso in parlamento del Partito Comunista e di Ak Zhol, i liberisti guidati da un ex membro del Nur Otan. L'entrata di nuove forze parlamentari era prevista dalla legge elettorale approvata in primavera su pressione dell'Unione europea: per la prima volta l'accesso al Majilis era garantito al secondo partito in ordine di preferenze, anche se questo non avesse raggiunto la soglia di sbarramento fissata al 7%. Sia i comunisti che i liberisti, seppur di poco, l'hanno superata. Un fatto mai avvenuto finora nella storia kazaca. Molti sostengono per che questi partiti siano fedeli a Nazarbayev, mentre la vera opposizione stata eliminata dalla sfida elettorale. Secondo l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, presente sul posto con 300 osservatori, le limitazioni alla libert di assemblea, alla libera informazione e soprattutto l'esclusione di molti partiti politici hanno privato il paese di una reale competizione elettorale. Alcuni attivisti dell'opposizione hanno annunciato per oggi una manifestazione nella piazza centrale di Almaty, la pi popolosa citt del paese.

Huntsman regala la scena a Romney


di Giampiero Gramaglia

c chi si ritira giorno di riposo. Alle repubblicane, D al Giro,nomination,faexilambasciatore deglideiprimariecandidati per qualcosa di simile John Huntsman, uno (pochi) bene alla Usa in Cina la scelta fu fatta da Barack Obama: Huntsman decide di lasciare la corsa a freddo, nellintervallo tra un caucus e un voto. Unombra nello Iowa, terzo nel New Hampshire, lex ambasciatore, nonostante il prodigarsi delle sue tre figlie, aveva appena il 4% delle intenzioni di voto nella South Carolina, dove le primarie si svolgeranno marted 23 gennaio. Troppo poco, per continuare a crederci (e a spenderci soldi). Cos, Huntsman annuncia il ritiro, invitando i suoi sostenitori a votare per Mitt Romney, il battistrada sempre pi favorito, mormone come lui e come lui una persona per bene. La pattuglia degli aspiranti alla nomination s dunque ridotta, in poche battute, da otto a 5: s fatto da parte prima che le primarie cominciassero Herman Cain, nero, pizzaiolo, milionario e molestatore sessuale; s ritirata dopo lo smacco nello Iowa lunica donna, Michelle Bachmann; e, ora, esce di scena Huntsman. Restano Romney, Ron Paul, ex deputato del Texas, uno tosto che non moller presto, e tre conservatori che si contendono i favori del Tea Party e della destra evangelica: Rick Santorum, ex senatore, cattolico, bene nello Iowa, poca cosa nel New Hampshire; Newt Gingrich, uno zombie degli anni Novanta, benino qui e l, ma mai convincente; e Rick Perry, governatore del Texas, che dopo avere deluso nello Iowa ha passato al secondo giro, puntando a sbancare la South Carolina.
NELLATTESA di scoprire chi possa essere il campione conservatore che sfidi fino in fondo, o almeno fino al super-mar ted del 6 marzo Mitt lilluminato e Ron il libertario, i candidati repubblicani continuano ad azzuffarsi fra loro, con buona pace di Obama, che mette soldi in cassa e, per ora, ne spende pochi. Per cercare di fermare Romney, Gingrich tira fuori un episodio degli anni Ottanta, quando lallora uomo daffari mormone piazz il cane di famiglia Seamus dentro la cuccia sul tettuccio dellauto e viaggi cos da Boston al Canada. Gingrich prende le difese di Seamus, nel frattempo passato a miglior vita, non risulta per un cimurro beccato in quel frangente. Ma, nonostante la volante animalista in suo soccorso, resta ancorato a un 12% di sostegno nazionale, contro il 37% di Romney. Lunico ad attaccare davvero Obama Rupert Murdoch, che appoggia Santorum contro Romney e denuncia il presidente perch non sostiene un progetto di legge contro la pirateria on line. Murdoch contro Obama, duello a sorpresa per la Casa Bianca? Bella idea, ma c un per: Murdoch australiano, nato a Melbourne, e non pu divenire presidente degli Stati Uniti.

Decine di feriti nella rivolta degli indignati romeni


TAGLIO DEGLI STIPENDI E SMANTELLAMENTO DELLO STATO SOCIALE: MANIFESTAZIONI E SCONTRI IN TUTTO IL PAESE
di Roberta Zunini

C assonettibarincendiati, banche distrutte, e ristoranti a soqquadro e soprattutto scontri tra ragazzi


armati di pietre e petardi e gli agenti in assetto antisommossa. All'appello degli indignados in rivolta mancava la Romania, entrata nell'Unione europea solo 6 anni fa. Le prove generali, in realt, si erano gi svolte nel maggio scorso, quando centinaia di anziani scesero nelle piazze delle principali citt per protestare contro il taglio delle pensioni.
QUESTA VOLTA per la protesta si allargata a macchia d'olio, facendosi pi violenta e le squadre antisommossa hanno risposto a colpi di manganellate e lacrimogeni. Da gioved scorso le manifestazioni di piazza stanno coinvolgendo migliaia di rumeni, di tutti gli strati sociali. Uomini e donne prosciugati dalle misure draconiane imposte dal Fondo monetario internazionale. Nel 2009 la Romania aveva concluso un accordo su un piano di salvataggio da 20 miliardi di euro con l'organismo finanziario internaziona-

le, seguito da una seconda intesa nel marzo 2011. Di conseguenza per rientrare nei livelli di deficit negoziati con le autorit finanziarie del fondo, la Romania ha imposto i tagli pi drastici di tutta l'Eurozona. Lo stipendio dei dipendenti pubblici rumeni diminuito del 25% circa, tanto per chiarire, mentre, dopo la scure, un pensionato romeno con 40 anni di lavoro prende in media 160 euro al mese. Anche il sa-

lario medio basso: circa 350 euro. Certo, in Romania il costo della vita pi basso rispetto al centro Europa, e questo i rumeni lo sapevano, tanto da accettare senza troppe proteste. Ma nel momento in cui hanno capito che le intenzioni degli organismi internazionali di controllo del deficit puntavano a tagliare anche quel minimo di stato sociale rimasto dice un italiano che vuole rimanere anonimo per moOTO

tivi di lavoro, perch da 20 anni ha un'attivit nella seconda citt pi grande del Paese mentre il governo rumeno eseguiva senza obiettare pi di tanto, allora hanno deciso di non mandare pi gi il rospo in silenzio. Le dimissioni forzate del popolare sottosegretario alla Sanit, Raed Arafat, hanno fatto da detonatore. Arafat, un medico che si prodigato a lungo per la creazione di presidi medici nel-

le desolate province del Paese e per l'ammodernamento del sistema sanitario pubblico, si era dimesso la settimana scorsa perch in disaccordo con il disegno di legge per la privatizzazione di alcuni servizi. A QUEL PUNTO il premier Emil Boc aveva deciso di ritirare il provvedimento. Ma nessuno si fidato. Le proteste sono proseguite in maniera pacifica fino a sabato. Poi sono degenerate, soprattutto a Bucarest dove gli ultras delle squadre di calcio rumene sono entrati in scena per contribuire al caos. Non abbiamo mai represso le proteste democratiche, ma ci dissociamo completamente dal vandalismo cui abbiamo assistito la notte scorsa, ha spiegato il sindaco di Bucarest, Sorin Oprescu. Il premier Boc nel frattempo continua a difendere le modifiche realizzate per bloccare il deficit di bilancio, affermando che salveranno il Paese dalla bancarotta. Finora i feriti sono circa 70, decine i fermati e multati. Nessuno per sembra voler rientrare a casa, nonostante il primo ministro abbia aperto un dialogo con i sindacati.

Capitale in subbuglio Gli scontri a Bucarest (F

LAPRESSE)

Gli accordi capestro con il Fmi hanno portato a tagli generalizzati In piazza giovani e anziani

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Marted 17 gennaio 2012

SECONDOTEMPO
SPETTACOLI,SPORT,IDEE
in & out

CARLO FRUTTERO 1926-2012

Scrittore tra i pi raffinati, per tutta la vita neg di esserlo


di Silvia

IL RANDAGIO SEDENTARIO
Truzzi

Iacchetti Da FB spara su Sanremo social: Avete preso i brani pi brutti

Valsecchi Ascolti flop: dopo 11 anni chiude Distretto di polizia

James Bond A Londra in mostra tutte le Aston Martin dello 007

Vasco Lui e Adele primi nel 2011 per dischi venduti

mi a met dellopera. Mi diceva: Ma che succede se ti abbandono nel 1938? Devi fare tutto il lavoro da solo. LO SAPEVA bene che fatica erano i libri, perch ci aveva vissuto in mezzo. Lavor prima allEinaudi e poi a Mondadori, dove sinvent la collana Urania che port la fantascienza sui comodini degli italiani. Aveva una straordinaria libert di giudizio sugli autori, anche sui pi noti, racconta Antonio Riccardi, direttore del catalogo Mondadori. E una sorprendente abilit di collocazione del dato culturale. Questa qualit gli consentiva di leggere i classici da una prospettiva meravigliosa, emozionante. Quando mi trovai davanti Donne informate sui fatti, restai di stucco. Il libro era perfetto dal punto di vista del congegno narrativo, di incredibile bravura tecnica. Insieme per era un racconto caldo, palpitante: per un editore una specie di miracolo. quasi impossibile incontrare uno scrittore consapevole dal punto di vista letterario e insieme cos disposto a farsi leggere e a trovare complicit con i lettori. Ora augurabile che Mondadori riporti sullo scaffale la bellezza leggera dei suoi romanzi. Essenziali in molti sensi, un po anche perch ci ricordano che per vendere un libro la banalit non sempre necessaria.

e persone illuminate si riconoscono (anche) dalla lungimiranza delle visioni. Nella Prevalenza del cretino Carlo Fruttero e Franco Lucentini avevano indubbiamente visto lontano, con gli irresistibili occhiali dellarguzia e la vivacit salvifica dellironia. Tra le mille prove ditalica imbecillit si segnala certamente il Campiello edizione 2007. Selezionato in cinquina, Donne informate sui fatti Fruttero gi senza Lucentini arriv ultimo grazie alla giuria popolare. Quella sera, lottuagenario che calzava espadrillas gialle, consol (lui!) gli amareggiati signori di Segrate: Ragazzi, non fate quelle facce tristi. Per fortuna, a parziale riparazione dellabbaglio e della cretineria popolare, tre anni dopo arriv il Campiello alla carriera. Traduttore, editor, giornalista, naturalmente scrittore: Carlo Fruttero (i funerali venerd alle 14 alla biblioteca Calvino di Castiglione della Pescaia) lascia il vuoto dellintelligenza

e dello humor, dello stile e del rigore. Divenne famoso, anzi famosissimo, con La donna della domenica, nel 1972: splendido affresco torinese rimasto nellimmaginario collettivo. Allergico alle etichette, alle ideologie e alle definitive collocazioni, in un necrologio scritto di suo pugno (uscir oggi sulla Stampa) ha chiesto di essere sepolto vicino allamico Italo Calvino.
AVEVA perso nel 2002 la met umana e artistica: con Franco Lucentini sincontrarono in un bistrot di Parigi nel 52. Insieme furono lanima di un formidabile sodalizio costellato di successi (non solo La donna della domenica, ma anche A che punto la notte e L'amante senza fissa dimora) e durato fino al doloroso suicidio di Lucentini: per i voraci lettori dei libri e degli articoli abrasivi sul quotidiano di Torino, erano semplicemente F&L. Lanno scorso Fabio Fazio and da lui, per uno speciale di Che tempo che fa registrato nella casa di Roccamare: era uscito Mutandine di chiffon, raccolta di scritti di unesistenza editoriale. Del libro splendido gi il sottotitolo, Memorie retribuite. Eh s perch, come spieg lui, sono tutte cose che mi sono state commissionate. Stilando con lamico di sempre Pietro Citati un quasi impossibile borsino dei grandi libri della storia tra Flaubert e Tolstoj, Proust e Dostoevskij, Manzoni e Voltaire spieg lutilit per nulla marginale della rilettura. A

ventanni, della conversione dellInnominato non te ne frega un bel niente. Alla mia et invece molto interessante capire come lautore riesce a instillare la piet, la compassione, nellanima del feroce personaggio. Di Manzoni, disse durante la chiacchierata con Fazio, letteralmente adorava la genialit nella costruzione dei personaggi: da Gertrude a Fra Cristoforo. stato un intellettuale atipico, spiega Andrea Cane, amico e collega alla Mondadori. Perch non gli piaceva lidea di essere un intellettuale, pur essendolo nel profondo. Oggi che i giornali lo raccontano come

La moglie: Stava ore sul divano per decidere se mettere o no un aggettivo. Alla fine lo toglieva quasi sempre
Carlo Fruttero si spento domenica scorsa a 85 anni
(ELABORAZIONE GRAFICA)

un gigante, un grandissimo, sento il suono tipicamente torinese della sua voce: Addirittura un gigante, ma che esagerazione.... Tutta la sua vita sono stati i libri. Un giorno andai a trovarlo a casa, a Torino. La sua amata moglie mi disse: Limmagine che ho di Carlo questa: seduto com adesso

su quel divano giallo, a decidere se lasciare o togliere un aggettivo. E certamente ne ha levati pi di quanti non ne abbia lasciati. Lo ricordava ieri, in un pezzo sulla Stampa di cui vicedirettore, il suo ultimo co-autore Massimo Gramellini (hanno scritto insieme La patria bene o male. Almanacco es-

senziale dellItalia unita). Fruttero mi ha insegnato limportanza di sfrondare e non solo nella scrittura. Lui era convinto che valesse per tutto: dai libri allamore, dal cibo ai vestiti. Gli piaceva la levit ed era convinto che linformazione non dovesse essere per forza angosciante. La sua paura? Lasciar-

Dallanticamera degli Oscar entrano gli iraniani


UNA SEPARAZIONE DI FARHADI IL MIGLIOR FILM STRANIERO AI GOLDEN GLOBES, CHE PREMIANO THE ARTIST E CLOONEY
di Anna Maria Pasetti

C looney, Madonna, Scorsese, aWoody Allen, Meryl Streep e persino Marilyn Monroe rediviva grazie una
magia di Michelle Williams. Un copione di Golden Globes all star? S, ma solo in parte. Perch da ricordare delledizione 2012 dei premi della stampa straniera a Hollywood nota anticamera degli Oscar resteranno i sopraddetti grandi vincitori, gli altrettanto giganteschi esclusi (DiCaprio, Pitt, Gosling con

un bis di nomination, Spielberg...), ma soprattutto rimarr il cinema, nel suo stato pi puro ed essenziale. Parliamo di The Artist, un cine-miracolo contemporaneo ma muto, in bianco e nero e made in France, che seppur annunciato tra i papabili, doveva iniziare a vincere i sontuosi premi americani per confermare il suo messaggio universale: il cuore del cinema pulsa per immagini, corpi ed emozioni. Ed ecco che il delizioso artiste diretto da Michel Hazanavicius trionfa tre volte, come

miglior film commedia/musical, attore brillante (Jean Dujardin) e colonna sonora che, evidentemente, in un muto essenziale! Figuriamoci lorgoglio francese che ha visto piegarsi Hollywood davanti alla vera patria del cinema, dicono loro.
E FORSE hanno ragione: persino due altri Maestri globizzati si son cimentati nella ville lumire: Martin Scorsese tridimensionale con il magnifico Hugo Cabret ritorna alle origini della Settima Arte rivisitando Georges Melis e si porta a casa la miglior regia, e Woody Allen che con Midnight in Paris risulta essere (ancora una volta) il miglior sceneggiatore. E nella memoria di questa

notte hollywoodiana si incider anche un premio di assoluta valenza politica, oltre che meritatamente artistica. Liraniano Una separazione, gi coperto di allori dallOrso dOro berlinese in poi, vince come miglior film straniero. Un evento che ha tenuto incollato a tv satellitari e web milioni di iraniani. Era dai tempi della partita Iran-Australia per la qualificazione ai Mondiali, che lIran non viveva un momento di orgoglio cos grande. Questo paese sembrava oramai destinato a riempire solo le pagine nere della storia contemporanea. Questo premio stato una scintilla nella notte, esclama da Teheran Babak Karimi, esule in Italia da sempre, montatore ma tra gli interpreti di

questo film. Il colpaccio chiaramente bi-partisan, giacch lAmerica di Obama non poteva perdere loccasione di infastidire il nemico Ahmadinejad, ma questa volta con stile, passando attraverso larte. Che omaggia non solo un grande film, ma il popolo iraniano, che veramente un popolo pacifico precisa commosso scandendo bene le parole in inglese il regista Asghar Farhadi. Mentre riceve il globo doro proprio dalle mani dellicona market-pop planetaria, intrinsecamente sua antitesi, Madonna. Un gioco di paradossi a pi livelli, specchio di due tra i Paesi pi paradossali che su infinite contraddizioni continuano a mescolare le proprie forze e fragilit.

Marted 17 gennaio 2012

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SECONDO TEMPO

MALEDETTA DOMENICA

Voti a perdere
IL MIGLIORE 9 RANIERI Come lui nessuno. Resuscita lInter infondendo fiducia alla vecchia guardia. Si conferma mister derby: 9 vittorie, 4 pareggi, 0 sconfitte tra Torino, Roma e Milano. COSMI 8 Il successo di Firenze mette a soqquadro la zona retrocessione allargandola a sei squadre. Riesce a ridare spessore al gioco di un gruppo sfiduciato pi per colpa dei risultati che delle prestazioni (vedi la rimonta da 1-3 a 3-3 con il Parma in trasferta). Questa volta alla tenuta atletica e alla brillantezza dinamica i salentini abbinano il gusto della ripartenza orchestrata in campo aperto. Con un po di fortuna (e un paio di acquisti) pu arrivare un mezzo miracolo. BALLARDINI 7,5 Il successo di Firenze mette a soqquadro la zona retrocessione allargandola a sei squadre. Riesce a ridare spessore al gioco di un gruppo sfiduciato pi per colpa dei risultati che delle prestazioni (vedi la rimonta da 1-3 a 3-3 con il Parma in trasferta). Questa volta alla tenuta atletica e alla brillantezza dinamica i salentini abbinano il gusto della ripartenza orchestrata in campo aperto. Con un po di fortuna (e un paio di acquisti) pu arrivare un mezzo miracolo.

di Giancarlo

Padovan

Il Milan tiene Pato. Ma cos perde la testa

IL PEGGIORE 3 BERLUSCONI Non si prepara un derby mercanteggiando su Pato e/o su Tevez. Meno che mai dettando la formazione sbagliata (Boateng mediano) a un allenatore confuso. ABATE 4,5 Lerrore pi grave non il mancato aggancio in occasione del gol, ma la timidezza congenita nellattaccare la zona di competenza contro una squadra che difende con otto uomini. Senza velocit e senza iniziativa, il Milan resta spesso bloccato. Il giovane terzino soffre ancora gli appuntamenti topici. Se come dice il derby non gli porta bene, significa che non ha ancora imparato a gestirne il peso e gli eccessi. FIORENTINA 4 Delle due luna: o non era tutta colpa di Mihajlovic o la Fiorentina era un caso grave gi dallestate scorsa. I Della Valle continuano a parlare di progetto quando sarebbe pi logico spiegare il ridimensionamento. Sul mercato la societ drammaticamente assente; in attacco manca una punta e i due elementi con i quali si sarebbe potuto far cassa (Montolivo e Vargas) sono stati deprezzati per ragioni diverse.

ARRIGONI 7 In otto partite ha raccolto quattro vittorie e quattro sconfitte, traghettando il Cesena da una retrocessione anticipata ad una fondata speranza di salvezza. Allenatore riservato e, per alcuni aspetti, addirittura misterioso, sa che sino a quando nel calcio esistono le imprese impossibili per lui ci sar sempre posto. E vero pu contare su Mutu e su una buona squadra. Per Mutu e la buona squadra cerano anche prima che arrivasse lui e in tutto avevano fatto tre punti. PATO 4,5 Sta diventando un caso suo malgrado. Lontano da un decente stato di forma, imposto dal padrone, guardato con sospetto dai compagni, il giovane brasiliano prigioniero di se stesso e di una variabile assai poco frequentata negli spogliatoi: lamore per la figlia del proprietario. Dietro la mancata cessione al PSG si celano motivi extracalcistici che non giovano n al calcio, n al calciatore. Potenza (postuma) della nemesi: lultimo conflitto di interessi di B.

Pato tra Zanetti e Thiago Motta nel derby di Milano: raddoppio di marcatura vincente (FOTO LAPRESSE) di Oliviero Beha

a squadra pi allegra della domenica lInter, quella pi triste la Fiorentina: e se gli umori sono le conseguenze dei risultati ottenuti in campo, le cause rimandano immediatamente a fattori extra-campo, societari o parasocietari (o perfino paraculi, come vedremo). Nel caso dellInter, il club si ricompattato intorno a Claudio Ranieri, il miglior meccanico riparatore che ci sia in circolazione, a qualunque latitudine. Dove arriva, Italia, Spagna, Inghilterra, ripara eccome. competente, signorile, fermo, equilibrato. Raccoglie quello che semina e sa come trattare i giocatori. Sar meno nuovo di Luis Enrique, meno spettacolare di Spalletti, meno vincente di Allegri (e forse di Conte perch la Juve resta in pool per lo scudetto), ma il testaccino dal capo di antico-romano continua a imporre proporzionalmente (a giocatori e situazioni) il suo laticlavio. Che centra con gli effetti extra-tecnici di cui sopra, lui che lavora sul campo in questo modo? B, direttamente centra con la sua

Troppi pensieri per non sentirne le ripercussioni in campo, vedi anche il percorso dei fratelli Della Valle a Firenze
capacit di tenere insieme le forze, nel club inteso nel suo insieme, come fece a Roma nel dopo-Spalletti. Il suo equilibrio consiste s nel riparare meccanicamente il motore dellautomobile che guida, ma anche nel riparare cio nel proteggere il gruppo allinterno della societ e allesterno di essa.
INDIRETTAMENTE il discorso si pone per gli sconfitti del derby, il Milan che poteva benissimo non perdere o vincere la partita essendo probabilmente superiore quasi sempre allInter. Quasi sempre: a condizione che giochi per vincere con la de-

terminazione mostrata da Milito e soci, altrimenti pu perdere. Poi elenca pure traversa, occasioni e possesso palla, elementi che non fanno primavera ma inverno. E di sicuro questo periodo il Milan lha passato mentalmente pi in societ (cfr. lacquisto per ora mancato di Tevez, la cessione per ora rimandata di Pato...) che in campo. Non erano completamente nel derby, i campioni dItalia, almeno di testa. E invece era tutta nel derby lInter smagagnata di questa stagione. Cos finita come forse doveva finire, e vedremo se con le squadre minori lInter sapr mantenere la stessa determinazione e concentrazione. Altrimenti per il titolo saranno sempre le due pi forti in ballo, lImbattuta non Eroica e gli Harlem Globetrotters ad alto contenuto tecnico-tattico. Dietro, lUdinese rimaneggiata ma sempre di alto livello spettacolare ha smarrito la strada. Ma nessuno a Udine ne fa una tragedia. un incidente (evitabile) di percorso, ma il percorso visibile e rispettato. Quindi non sono tristi. Casomai scontenti. Sostituite il sostantivo progetto a percorso e sarete arrivati in fondo alla

Andrea Della Valle contestato al Franchi dai tifosi viola (FOTO ANSA)

delusione e allincazzatura dei fiorentini (molto pericolosa perch non vogliono essere presi in giro) diffusa ormai in dosi industriali. Anche qui ovviamente il nocciolo sono i risultati e le prestazioni della squadra, che non migliora se non a lampi neppure con un maestro della panchina come Delio Rossi, almeno per ora. Sono per effetti di cause societarie, riflesse sul campo. Dallautunno 2009 si spaccata la propriet della Fiorentina, perch non avevano avuto lo stadio come, quando e dove volevano. Lho scritto qui allora, quando il cosiddetto progetto era in auge con Pran-

delli e la Fiorentina senza le mascalzonate dellarbitro Ovrebo sarebbe giunta poi almeno tra le prime 8 di Europa in Champions: quindi andava tutto bene... Ma mi chiedevo allora, suscitando un Arno di equivoci da fiorentino esule, quale fosse in realt il progetto. ANCORA PI chiaramente: se i Della Valle avessero chiarito pubblicamente non siamo dei mecenati, non montatevi la testa, lo facciamo per guadagnare in termini di marketing e di immagine pubblica e pubblicitaria, ma ci che conviene a noi lo faremo convenire alla Fiorenti-

na, quindi ai suoi tifosi, quindi alla cittadinanza ecc. ecc..., adesso la vicenda non sarebbe finita a proteste, minacce, reazioni, foulard a rischio incenerimento... Invece per tutto questo tempo dai a menarla col progetto invisibile che nascondeva un legittimo, ripeto legittimo affaire parallelo, senza un minimo di senso del futuro. Altro che Prandelli Ferguson italiano! Via via secondo il braccio di ferro con il Comune per un nuovo stadio magari travestito da outlet urbano si andati avanti a fari spenti, lasciando solo compiti di copertura a dei mezzosangue dirigenziali palesemente incongrui. Puoi anche regalare Frey e Mutu, o come sta per accadere Montolivo, a parametro zero per risparmiare i loro stipendi, ma devi avere in testa qualche idea. Puoi cedere Gilardino per lo stesso motivo, ma devi aver pensato al buco prima, non dopo: sempre che ti interessi far funzionare la Fiorentina come veicolo (ripeto legittimo) del tuo core business aziendale. Ma lo devi dire. Se i tifosi arrivano a capirlo da soli, forse non sei cos furbo, Batman... www.olivierobeha.it

Quel calcio allitaliana che non passa mai di moda


DOPO LA CURA RANIERI DELLA FASE DIFENSIVA DELLINTER IL CAMPIONATO ANCORA ALLA RICERCA DI UN VERO PADRONE
di Roberto Beccantini

e grigio come certe aule S ordo storia, il derby ha sancito il della ritorno ufficiale dell'Inter nella lotta per lo scudetto. Milan-Inter, dunque, come era nei voti. Il primato della Juventus calante, le fregole di Udinese e Lazio non traggano in inganno. Allineato e coperto, senza sbavare per il possesso palla: dalla scuola italianista, che tanti esecrano, Ranieri ha pescato le risorse e l'umilt per imprigionare i campioni. Cosa volete che siano sei punti dalla vetta, se pensiamo alle macerie lasciate dalla ditta Moratti-Gasperini? Ranieri debutt alla quarta, con questa classifica: Juventus 7, Udinese 7, Lazio 4, Milan 2, Inter 1. Nell'arco di quindici giornate ha organizzato la difesa, rigenerato Milito, firmato sei successi consecutivi e raccolto

un totale di 31 punti, contro i 35 del Milan, i 31 della Juve, i 29 della Lazio e i 28 dell'Udinese. Un inno al buon senso. E domenica sera, Inter-Lazio: al. L'Inter stata pi squadra; il Milan, pi ambiguo, ha girato attorno al caso Tevez, con Boateng ingabbiato, Pato nebbioso e Ibra sin troppo mansueto. Ranieri ha giocato come voleva, rinunciando a Sneijder; Allegri no, ha accettato che l'istinto governasse i suoi; di solito, il contrario. Non perdeva, il Milan, dal 2 ottobre: 0-2 a Torino; come l'Inter, gi ko con Napoli, Juventus e Udinese, soffre le sfide di vertice. Rifugiarsi in Ibra pu rendere pigri. Non credo che Tevez serva a Ranieri, che si accinge a rilanciare Forlan e Sneijder, e neppure ad Allegri. E' a centrocampo che urgono ritocchi. L'imbattibilit non paga pi come

in passato, anche quando diventa un record sociale che sollecita i cin cin. La frenata inflitta alla Juventus da un Cagliari aggressivo e splendidamente disposto da Ballardini, conferma gli indizi di Lecce, mascherati da una stitica vittoriuzza. I cambi di Conte mi hanno spiazzato: Krasic, che la scorsa stagione, per met campionato, fu l'uomo in pi di Delneri, si ridotto a un pugno di cenere.
RISPETTO a un gennaio fa, la Juventus conserva un saldo attivo di sette punti, ed chiaro che qualcuno, tra il popolo, comincia a covare sogni pi larghi del guardaroba estivo. I pareggi casalinghi con Bologna, Genoa e Cagliari, tutti fissati dalle rimonte degli avversari, ribadiscono come e quanto la squadra di Conte fatichi a chiudere anche le partite socchiuse. Non ap-

pena il ritmo sfiorisce, e c' bisogno di forze fresche, sono spine. Il ricorso a Del Piero e i dieci minuti di Borriello appartengono a una sorta di fatale testa o croce. I rifornimenti di Dubai, inoltre, non hanno sin qui prodotto gli effetti sperati: n alla Juve, n al Milan. Pirlo e Marchisio accompagnano la manovra senza pi orientarla o marchiarla. Mancano i gol che Trezeguet sapeva raccogliere dal cestino della spazzatura. Salvo rare eccezioni, la Juventus ne firma solo di molto elaborati o di molto raffinati, come il ricamo di Vucinic: un limite. Pi in generale, Conte dovr risolvere il problema che, dal rimpatrio in serie A, ha sempre condizionato la marcia: il calo - quando non, addirittura, il crollo - nei gironi di ritorno. Gli stenti di Del Piero portano la passione verso l'archivio e la

ragione verso i gol di Scholes e Henry, a conferma che nello sport non conta l'et ma quello che c' sopra, soprattutto se si sceglie, come ufficio, il ruolo di seconda punta. Il Cagliari e Cossu hanno celebrato, cos, il piccolo sabba delle sorprese, allargato con sadico profitto al Lecce di Firenze e al Genoa anti Udinese, alla quale proprio la Juventus ha sottratto lo scettro di difesa meno battuta. Piano piano, i nodi vengono al pettine. Le girandole degli allenatori non sempre giovano alla causa. A Palermo dicono che, dopo un punto in tre partite, Zamparini sia gi stufo di Mutti, precettato al posto di Mangia che aveva sostituito Pioli. A Firenze, da Mihajlovic a Delio Rossi la cronaca ferma ai tifosi che circondano, assediano e berciano. I tecnici saltati sono gi undici. E siamo appena a met strada. Auguri.

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Marted 17 gennaio 2012

SECONDO TEMPO

TELE COMANDO
TG PAPI

IL PEGGIO DELLA DIRETTA

Talenti da paradiso
Abbate
ghi di anni addietro e forse perfino la guest-star di Hollywood, Julia Roberts cui di recente stato affidato il ruolo della bocca botticelliana, davvero passata inosservata questultima. Come avrete notato, abbiamo volutamente fin qui evitato di citare il vero dominus-principale dellintero paradiso Lavazza, ossia San Pietro-Riccardo Garrone, grandissimo volto della commedia cinematografica allitaliana (da La dolce vita a I complessi, dove interpreta, sempre a suo modo una maschera di meraviglioso mascalzone latino, anzi, romano). In verit, la vera notizia che ci rassicura risiede nel fatto che San Pietro-Garrone rappresenta lunico segno di continuit dellintera epifania commerciale. E forse non si pecca deccesso notando che, cos facendo, egli ormai entrato di diritto nella galleria dei santi, nella loro iconografia se non proprio ufficiale, canonica, certamente apocrifa. E tutti noi sappiamo che non sempre un Vangelo ha bisogno del sigillo della Chiesa per apparire toccante, credibile.
Riccardo Garrone, gi attore con Fellini, il volto di un noto spot

Tocca agli sciacalli?


di Paolo Ojetti

leroe di cui la nostra marineria ha bisogno. Pochi fotogrammi anche per lad della Costa. La botta intronerebbe anche Sergio Marchionne, ma oltre la follia del comandante Schettino (e di altri, nessun dubbio), la domanda rimane: queste navi sono sicure? g3 T costa rocciosa per linchiVicino, sempre pi vicino alla no. E adesso si chiede Riccardo Chartroux quante sono davvero le vittime? I conti non tornano, 12 tedeschi, 4 francesi, 6 italiani, 6 dellequipaggio. Pier Luigi Foschi, ad della Costa, trascina le parole. Luomo fa pena: la Costa crolla in Borsa, ma rotoler ancora sotto leffetto domino dei lutti (nel servizio di Sara Segatori passano i primi volti e le prime storie di famiglie distrutte, di giovani vite svanite), dei danni, del disastro ecologico che minaccia il parco marino dellArgentario (2.300 tonnellate di nafta pesante nei serbatoi) e dellinizio dellincubo per i 25.000 dipendenti della societ. Domanda: la Costa cambier nome? Foschi ha un moto dorgoglio che finisce nelle lacrime: no. La lunga pagina politica racconta poi di Monti e dei partiti. Monti sembra avere ancora in mano il manico del coltello.

di Fulvio

altro giorno questo noL una notiziola.sugiornale cestro prezioso ra Stringata. Diceva che la saga del caff Lavazza con i suoi spot ultraventennali era l l per volgere al termine. Addio, insomma, paradiso, lunico al momento possibile, accessibile, a prezzo scontato, un paradiso che nel dominio nazional-popolare della pubblicit sembra talvolta insidiare perfino quellaltro, s, il letterario, il poetico dantesco, il Paradiso stesso. Il paradiso supplementare cui ci ha ormai abituati la televisione innanzitutto un capolavoro di costosissima cura scenografica a favore di una tazzina fumante. Bambagia di nuvole e azzurri, e guarniture doro qua e l a ingentilire la biacca. Non meno bianchi immacolati gli abiti di scena dei protagonisti di tanta apoteosi celeste, ancora una variante dellazzurro. Rinunciando a ripercorrere per intero la genealogia del nostro spot, potremmo dire che in ordine di tempo gli ultimi a presidiare quellettaro di settimo cielo commerciale rispondono ai nomi di Paolo Bonolis e del suo scudiero Luca Laurenti. Gi uneco lontana nella memoria invece il Tullio Solen-

g1 Salviamo il soldato Federico Monechi che da quattro giorni sta l, praticamente da solo, a raccontare il disastro. Ma come salvare il secondo dellequipaggio del Tg1, Giuseppe Malara, che commenta: La Concordia come una macchia su uno dei panorami pi belli del mondo? Siamo certi che in questi giorni del panorama del Giglio non frega niente a nessuno. Marco Bariletti rimasticava notizie vecchie e Grazia Graziadei straparlava di colpi di scena come se le responsabilit degli altri ufficiali siano una sorpresa: perch non chiedere a qualche marinaio come funziona la tanto citata catena di comando di una nave di tale stazza? Sono andati su una secchetta conosciuta anche dai pescatori della domenica. Dormivano tutti? Figurarsi se il

Tg1 rinunciava a San Remo. Pare ci siano forti polemiche sulla canzone della famosa Chiara Civello. g2 T Sar anche possibile,sciama poco probabile che gli calli come immagina il Tg2 siano in agguato e si diano alla spoliazione del grande relitto, gi piantonato dalle vedette dei carabinieri. La Concordia si regge in equilibrio precario. Le immagini mostrano quel particolare cielo grigio che si abbassa all orizzonte con un profilo freddo e che, di solito, annuncia tempesta. Quale sciacallo entrerebbe nelle cabine semisommerse con il rischio che unonda pi forte porti lui e la gigantesca nave su fondali che degradano fino a 70 e poi a 120 metri? Ma altre notizie non ce nerano, se non che il comandante viene dipinto come lanticristo e il commissario di bordo come

Le poche notizie in nostro possesso circa gli avvicendamenti in paradiso garantiscono larrivo di un nuovo inquilino, Enrico Brignano, bravissimo, ragazzo doro, eppure il neofita non ce ne vorr se questa breve nota ha scelto di trasformarsi in un peana assoluto per il pi antico residente della storia, straordinario Riccardo Garrone. Mettendo adesso da parte ogni prevedibile plauso sulla sua storia di attore-icona (dal frate don Fulzenzio in Venezia, la luna e tu di Risi a La ragazza con la valigia di Valerio Zurlini), ci piace altrettanto aggiungere che perfino nei panni daltissimo concierge a guardia di una tazzina e del suo marchio, Garrone riesce a salvare la memoria di una grande stagione che lo ha visto presenza fissa, quella del cinema doro, se c un cruccio riguarda semmai la responsabilit di chi non ha mai voluto farne un protagonista perfino drammatico della nostra cinematografia, il fatto che abbia infine ottenuto le chiavi del paradiso soltanto un minuscolo risarcimento rispetto a ci che Riccardo avrebbe meritato e ancora meriterebbe. Grazie di tutto, maestro. www.teledurruti.it

LA TV DI OGGI
11.00 NOTIZIARIO TG1 11.05 ATTUALIT Occhio alla spesa 12.00 VARIET La prova del cuoco 13.30 NOTIZIARIO TG1 14.00 NOTIZIARIO TG1 Economia NOTIZIARIO TG1 Focus 14.10 ATTUALIT Verdetto Finale 15.15 ATTUALIT La vita in diretta 18.50 GIOCO Leredit 20.00 NOTIZIARIO TG1 20.30 ATTUALIT Qui Radio Londra 20.35 GIOCO Soliti ignoti 21.10 PRIMA TV MINISERIE Anita Garibaldi 23.20 ATTUALIT Porta a Porta 0.55 NOTIZIARIO TG1 Notte - TG1 Focus 1.25 PREVISIONI DEL TEMPO Che tempo fa 1.30 ATTUALIT Qui Radio Londra (REPLICA) 11.00 ATT. I Fatti Vostri 13.00 NOTIZIARIO TG2 Giorno 13.30 RUBRICA TG2 Costume e Societ - Medicina 33 14.00 ATTUALIT Italia sul Due 16.15 TELEFILM Ghost Whisperer 17.00 TELEFILM Desperate Housewives 17.45 NOTIZIARIO TG2 Flash L.I.S. - Meteo 2 17.50 NOTIZ. TG Sport 18.15 NOTIZIARIO TG2 18.45 TELEFILM Numb3rs 19.30 TELEFILM Squadra Speciale Cobra 11 20.25 Estrazioni del Lotto 20.30 NOTIZ. TG2 - 20.30 21.05 TELEFILM Criminal Minds 23.20 NOTIZIARIO TG2 TG2 Punto di vista 23.35 DOCUMENTARIO La Storia siamo noi 0.35 TELEFILM E.R. 11.00 ATT. Apprescindere 12.00 NOTIZIARIO TG3 Sport Notizie - Meteo 3 12.25 ATT. TG3 Fuori TG 12.45 ATTUALIT Le storie 13.10 PRIMA TV TELEFILM Julia 14.00 NOTIZIARIO TG Regione - Meteo - TG3 Meteo 3 14.50 RUBRICA TGR Leonardo 15.00 NOTIZ. TG3 L.I.S. 15.05 TELEFILM Lassie 15.55 DOCUMENTARIO Cose dellaltro Geo 17.40 DOC. Geo & Geo 19.00 NOTIZIARIO TG3 TG Regione - Meteo 20.00 VARIET Blob 20.15 FILM Il circo fallito 20.35 SOAP OPERA Un posto al sole 21.05 ATTUALIT Ballar 23.15 RUBRICA Glob Spread 0.00 ATTUALIT TG3 Linea notte 20.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 21.00 NOTIZIARIO News lunghe da 24 21.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 21.30 RUBRICA Meridiana - Scienza 1 21.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 22.00 ATTUALIT Inchiesta 3 (Interni) (REPLICA) 22.30 NOTIZIARIO News lunghe da 24 22.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 23.00 RUBRICA Consumi e consumi 23.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 23.30 RUBRICA Tempi supplementari 23.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 0.00 NOTIZIARIO News lunghe da 24 0.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 11.00 REAL TV Forum 13.00 NOTIZIARIO TG5 Meteo 5 13.40 SOAP OPERA Beautiful 14.10 SOAP OPERA CentoVetrine 14.45 TALK SHOW Uomini e Donne 16.15 REALITY Amici 16.55 ATTUALIT Pomeriggio Cinque 18.50 GIOCO The Money Drop 20.00 NOTIZIARIO TG5 Meteo 5 20.30 ATTUALIT Striscia la notizia - La voce della contingenza 21.10 FILM La matassa 23.30 ATTUALIT Matrix 1.30 NOTIZIARIO TG5 Notte - Meteo 5 Notte 2.00 ATTUALIT Striscia la notizia - La voce della contingenza (REPLICA) 2.40 TALK SHOW Uomini e Donne (REPLICA) 11.30 TELEFILM Greys Anatomy 12.25 NOTIZIARIO Studio Aperto - Meteo - Sport 13.40 CARTONI I Simpson 14.35 CARTONI Whats my destiny Dragon Ball 15.00 CARTONI Dragon Ball 15.20 CARTONI Bugs Bunny 15.30 PRIMA TV SIT COM Camera Caf Ristretto 15.40 PRIMA TV SIT COM Camera Caf 16.20 TELEFILM The Middle 16.45 TELEFILM La vita secondo Jim 17.45 GIOCO Trasformat 18.30 NOTIZIARIO Studio Aperto - Meteo - Sport 19.25 TELEFILM C.S.I. 21.10 DOCUMENTARIO Wild - Oltrenatura 0.30 PRIMA TV MEDIASET TELEFILM Romanzo criminale 2 11.30 NOTIZ. TG4 - Meteo 12.00 TELEFILM Un detective in corsia 13.00 TELEFILM La signora in giallo 13.50 REAL TV Il tribunale di Forum - Anteprima 14.05 REAL TV Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 TELEFILM Hamburg Distretto 21 16.15 SOAP OPERA Sentieri 16.30 FILM Rullo di tamburi 18.55 NOTIZ. TG4 - Meteo 19.35 SOAP OPERA Tempesta damore 20.30 TELEFILM Walker Texas Ranger 21.10 PRIMA TV MEDIASET PRIMI EPISODI TERZA E CONCLUSIVA STAGIONE TELEFILM Lie to Me 23.05 I bellissimi di R4 23.10 FILM Contact 2.00 NOTIZIARIO TG4 Night News 11.10 ATTUALIT Laria che tira 12.30 RUBRICA I men di Benedetta 13.30 NOTIZIARIO TG La7 14.05 FILM Il presidio Scena di un crimine 16.15 DOCUMENTARIO Atlantide (REPLICA) 17.30 TELEFILM Lispettore Barnaby 19.20 VARIET G Day 20.00 NOTIZIARIO TG La7 20.30 ATTUALIT Otto e mezzo 21.10 PRIMA TV TELEFILM Lispettore Barnaby 23.10 TELEFILM Medical Investigation 0.00 NOTIZIARIO TG La7 0.10 ATTUALIT (ah)iPiroso 1.10 VARIET G Day (REPLICA) 1.45 ATTUALIT Otto e mezzo (REPLICA) 2.25 ATTUALIT Omnibus - Dibattito (REPLICA)

TRAME DEI FILM


/ La matassa
Paolo e Gaetano (Ficarra e Picone) sono due cugini trentenni ed hanno una matassa da sbrogliare. I due cugini si ritrovano, infatti, riuniti dal destino dopo anni di separazione dovuta a una lite tra i loro rispettivi padri. Paolo e Gaetano, che da bambini condividevano tutto, si ritrovano ad essere due semi-sconosciuti che portano avanti una lite atavica, le cui ragioni si sono perse nel tempo...

PROGRAMMIDA NON PERDERE


Lie to Me
Torna per la terza stagione della serie il pi infallibile rivelatore di bugie, il Dottor Cal Lightman. Creata da Samuel Baum la serie ispirata agli specialisti che supportano le varie unit investigative della polizia americana, analizzando riflessi involontari nel corpo, nel volto o nella voce degli indagati, e racconta le vicende del Dr. Lightman, ex agente di polizia con un dono speciale: un rilevatore infallibile di menzogne...

Glob Spread
Dopo tanta musica ascoltata durante i viaggi in taxi, ha deciso di cantarlelui ai taxisti: il ministro Corrado Passera riveduto e corretto da Fabrizio Casalino si esibisce nellinsolita veste di cantautore a Glob Spread, il programma dedicato alla comunicazione ai tempi della crisi e condotto da Enrico Bertolino. Obiettivo puntato anche sulle parole della crisi, interpretate e spiegate da Stefano Bartezzaghi.

/ The Truman Show


Truman Burbank un uomo comune. Impiegato presso una compagnia di assicurazioni, conduce una vita ordinaria, ha una moglie ordinaria e dei vicini ordinari. Ma chiunque, persino Truman, prima o poi anela a qualcosa di pi. In questo caso il nostro eroe desidera lasciare i luoghi in cui vive da sempre per uscire l fuori e conoscere il mondo. Ma questo sogno di libert avr conseguenze inimmaginabili...

/ Contact
Lastronoma Eleanor Arroway ha dedicato tutta se stessa alla ricerca di forme di vita extraterrestri. E quando arrivano complicati segnali da Vega, Ellie la prima a capire che arrivato il momento del contatto. Ma il suo lavoro considerato con sufficienza dal mondo accademico, per cui sar difficile trovare finanziatori per costruire una nave spaziale con le istruzioni contenute nel messaggio alieno...

Wild - Oltrenatura
Missione nella foresta per Fiammetta. Secondo appuntamento con il programma documentaristico di Italia 1. Continuano le avvenure. In questa puntata, sempre in compagnia del trekker professionista Roberto Bruzzone, Fiammetta si metter alla prova affrontando i pericoli che, insidiosi, si nascondo in una foresta. Riuscir a superare le sue paure e a gettarsi da una cascata per raggiungere Roberto?

Canale 5 21,10

Rete 4 21,10

Rai 3 23,15

Sky Cinema Hits 21,10

Rete 4 23,10

Italia 1 21,10

Marted 17 gennaio 2012

pagina 17

SECONDO TEMPO

MONDO
di Federico Mello

WEB
A sinistra i manifesti anonimi. A destra e sotto quelli ufficiali

feedback $
Commenti al post su www.ilfattoquotidiano.it Bufera in Regione: arrestate Ponzoni: Sua societ pag le ferie a Formigoni ECCO adesso aspettiamoci la conferenza stampa dove vedremo ancora il cuore addolorato di Formigoni. Cosa sta aspettando per dimettersi? Angela PER FORMIGONI non so se peggio passarci da palo, che ha sempre guardato da unaltra parte, o da fesso. In ogni caso finch non lo pizzicano con le mani nella marmellata lui si vede puro come un giglio appena sbocciato. Mauro QUEL CHE grave che non importa cosa pensiamo noi. Ma quelli che stanno all'opposizione in Regione cosa fanno? Cosa dicono? Li hanno silenziati? O gli hanno imposto il Crocefisso? Patrizia PURTROPPO lopposizione inesistente, o censurata, o ahim connivente. Come mai non sanno mai niente delle manovre di questi delinquenti? E se le sanno perch non le denunciano? Angela CAPITE che la cosa che mi fa imbestialire che 2 anni fa i lombardi avevano la possibilit di mettere in consiglio regionale delle facce nuove, incensurate e sicuramente inesperte di (mala)politica e invece???? Uno ne bastava! Ne bastava uno l dentro. Vorrei credere che prima o poi la capiremo... ma so gi che non sar cos... Ferdinando Alberti ..NON ci contare, semmai parleranno di giustizialismo e di Stato di Polizia.... grimm EH NO, loro non ce l'hanno lautorizzazione a procedere! Mica siedono in parlamento! Marco T. COME se si scoprisse l'acqua calda. ...era alla luce del sole di tutti i cittadini della Brianza. Come sulle domande rivolte sul caso della consigliera regionale ex igienista dentale.... dove Formigoni dichiar: chi non ha peccato scagli la prima pietra???? Via questa gentaglia. Basta. ziviani CREDO si dovrebbe prendere in considerazione l'idea di smontare il Pirellone e portarlo direttamente a San Vittore. Mi pare la soluzione pi vantaggiosa sul piano economico. elessar MEGLIO una nuova Linea Azzurra di metropolitana, riprendendo il colore dei baschi delle guardie carcerarie. Pi utilizzabile. houseorgan E ORA langioletto bello formigone cosa sinventer? Di essere presidente della regione a sua insaputa? istvan

CRITICHE DA DIRIGENTI E MILITANTI ONLINE

Brutti e abusivi Il Pd ricade sui poster


inalmente possiamo guarF darli in faccia. Finalmente anche noi possiamo sapere chi il misterioso Faruk (45 anni, gastronomo. Lapprofondimento politico la sua passione), ma anche Serena (36 anni, mamma. La Tosca la sua opera preferita); e Carlo (62 anni, operaio. Colleziona fancobolli da quando era bambino). Sono questi i testimonial della nuova campagna di tesseramento del Pd: persone comuni che si stringono intorno al segretario. Il segreto di Pulcinella stato svelato, e come spesso succede con la comunicazione democratica, anche per la nuova campagna di poster (abusivi) fioccano critiche, ironie e condanne necessario ricapitolare. Da dieci giorni Roma infiocchettata di misteriosi manifesti: Conosci Faruk? Conosci Eva? Conosci i miei? la domanda su sfondo colorato. Non viene fornita nessunaltra informazione, solo un invito: Cercali su Facebook. Come scritto dal Fatto la scorsa settimana, si trattava in realt di una campagna del Partito democratico per la campagna di tesseramento 2012. Lobiettivo era dare il via a un meccanismo virale gi sperimentato pi volte con successo on line (non nel Pd): creare curiosit per poi svelare larcano facendo levitare la campagna. Ai Democratici, invece, andato tutto storto. I criptici manifesti hanno incuriosito appena trecento persone, le stesse che si sono decise a cliccare mi piace su Facebook. Ma non solo: racconta sconsolata sul sito iMille Cristiana Alicata, dirigente laziale del Pd: questi manifesti non hanno il committente, solo lindicazione della tipografia. Soprattutto su via Portuense, sul ponte della ferrovia che di solito il luogo dellabusivismo di destra.
IN SOSTANZA: sono abusivi e inoltre imbrattano, non sono ecologici, sono brutti aggiunge Alicata, che chiede scusa alla citt. Non lunica. Il deputato Pd Roberto Giachetti su Facebook racconta che aveva pensato inizialmente che si trattasse di una pubblicit per cuori solitari. Poi scopro, ma stento a crederci, che si tratta della campagna di tesseramento del mio partito... Ma, se ci fosse vero, potrei avere lindirizzo di questi funambolici comunicatori?. Le critiche di militanti e simpatizzanti, on e off line, si sprecano. Ancora di pi da quando negli ultimi giorni arrivata la svolta: anche il segretario ci ha messo la faccia. Con un video su YouTube dallo stesso titolo della campa-

gna (Ti presento i miei), Bersani parla da uno studiolo con tono dimesso, cravatta nera al collo e librerie Ikea alle spalle. Tocca a noi prenderci la responsabilit del futuro dice . E quindi vieni con noi, dacci una mano, iscriviti al Partito democratico. Aiutaci a migliorarci, a correggere i difetti, a diventare uno strumento utile del progresso civile del nostro paese. Uno dei (pochi) web-spettatori commenta acido: Pi che una proposta di tesseramento sembra una supplica. IL PD NON NUOVO a questi strafalcioni comunicativi. Fece discutere, due anni fa, una campagna di poster con in bella vista solo un Quirk code da leggere con lo smartphone. Noto anche il caso della festa romana Pd 2011. Cambia il vento lo slogan, accompagnato al femminile da due cosce scoperte e al maschile da una pi professionale cravatta che volteggiava in aria. E come dimenticare i manifesti con il segretario smanicato in bianco e nero (Rimbocchiamoci le maniche e Oltre)? A guardar bene queste campagne hanno un filo comune: non esprimono contenuti politici, ma frasi ugualmente buone per unagenzia di viaggi, un discount o un partito di centro. Vi do uno slogan nuovo suggerisce un utente su Facebook: conosci Enrico? Berlinguer? Ispiratevi a lui. Comunicare potrebbe risultare pi facile se fosse chiaro cosa si vuole dire. twitter.com/fedemello

di Lidia Ravera

Famolo strano
I MANIFESTI sporcano le citt. Con accelerazioni atroci nei periodi elettorali. Costano, i manifesti. Costa la fotografia, il modesto sforzo creativo, la stampa, lattacchinaggio. Mi chiedo spesso: ma chi si ferma a leggerli, chi li guarda davvero, a che servono? In genere c un faccione da scemo, un sorriso fasullo, una pelata incipriata e un frase modesta, ad assicurarti che Faccionedascemo si batte per la libert, ama lItalia e risolve problemi. Voteremo Faccionedascemo perch labbiamo visto su un muro? Certo che no. Nellera della comunicazione spinta, mentre grandinano immagini da ogni schermo e gli schermi si moltiplicano senza sosta, come si fa a colpire lattenzione di chi passa, vessato dalleccesso di stimoli e sfiduciato? Il Pd, alacre e mordace, s inventato una soluzione: manifesti senza foto, colori saturi e frasi sibilline. Conosci Faruk? Conosci Eva? Eva Faruk Luciano e Serena hanno passioni diverse ma una cosa in comune? Cosa?. Lidea era di scatenare una irresistibile curiosit. Tale da avvicinarti al muro e leggere un minuscolo indirizzo web. E l convergere tutti, in fibrillazione. Per trovare cosa? La campagna di tesseramento di un partito. Che culo! La forma prescelta : Famolo strano (Verdone, indimenticabile). E il contenuto?

I FILM
SC1= Cinema 1 SCH=Cinema Hits SCP=Cinema Passion SCF=Cinema Family SCC=Cinema Comedy SCM=Cinema Max

LO SPORT
SP1=Sport 1 SP2=Sport 2 SP3=Sport 3

19.25 Il pesce innamorato SCC 19.25 Sansone SCF 19.30 Il rompiscatole SCH 19.35 Gnomeo e Giulietta SC1 21.00 School of Rock SCC 21.00 Shrek - E vissero felici e contenti SCF 21.00 Nikita SCM 21.00 Condannato a nozze SCP 21.10 The Truman Show SCH 21.10 Pirati dei Caraibi Oltre i confini del mare SC1 22.40 The Karate Kid La leggenda continua SCF 22.55 E arrivato mio fratello SCC 23.00 Colpo di fulmine Il mago della truffa SCH 23.00 In The Cut SCP 23.05 Spy Game SCM 23.35 Amore e altri rimedi SC1 0.30 Io speriamo che me la cavo SCC 0.35 La citt verr distrutta allalba SCH 1.00 Genitori in trappola SCF 1.00 Partition SCP

16.15 Calcio, Serie B 2011/2012 (Replica) SP3 18.15 Calcio, Liga 2011/2012 19a giornata Maiorca - Real SP3 Madrid (Replica) 19.00 Wrestling WWE Domestic Raw Episodio 30 SP2 20.30 Calcio, Serie A 2011/2012 Posticipo 18a giornata Milan - Inter (Sintesi) SP1 20.45 Rugby, Heineken Cup 2011/2012 5a giornata Ospreys Benetton Treviso (Replica) SP3 21.00 Calcio, Coppa del Re Quarti di finale, gara di andata Espanyol - Mirandes (D) SP1 21.15 Basket, NBA 2011/2012 New York Knicks - Orlando Magic (Replica) SP2 23.00 Calcio, Coppa del Re 2011/2012 Quarti di finale, gara di andata Espanyol - Mirandes (Replica) SP3 23.30 Wrestling WWE Superstars Episodio 29 SP2 1.30 Basket, NBA Miami Heat - San Antonio Spurs (Dir.) SP2

QUARTI AL MONDO

SU FACEBOOK 700MILA FAN PER IL FATTO


u Facebook S puntato fin ci abbiamo dallinizio dice Peter Gomez, direttore del sito del nostro giornale ilFattoQuotidiano.it. I risultati si vedono: dopo aver centrato vari record negli scorsi mesi, il Fatto tre giorni fa ha superato quota 700 mila fan su Facebook. Con questa community la nostra testata si piazza al quarto posto in assoluto al mondo tra le pagine Facebook dei quotidiani. In testa svetta il New York Times con quasi due milioni di like, segue Times of India con 1 milione e 600 mila, quindi Repubblica con 750 mila e poi, appunto, la nostra pagina. La testata diretta da Ezio Mauro ha inseguito a lungo Il Fatto che fino a qualche giorno fa conservata il primato italiano sui social network: Ci fa piacere sapere che per compiere il sorpasso Repubblica ha dovuto lanciare una importante campagna costata parecchio: noi abbiamo fatto tutto con le nostre forze aggiunge Gomez che analizzando questo successo social spiega anche: In altri paesi gli utenti non hanno bisogno di iscriversi al social network per rimanere aggiornati e condividere certe notizie. In italia, invece, strumenti come Facebook, ma anche Twitter e YouTube, sono imprescindibili per poter fruire di informazione libera, di notizie che non si trovano altrove. Oltre a permettere commenti (e voti ai commenti degli altri) su tutti gli articoli, il nostro sito ha unaltra peculiarit: a differenza di tutte le altre testate (che specificano riproduzione riservata in calce ai propri contenuti) gli articoli, le analisi, i post e i video de IlFattoQuotidiano.it sono tutti in licenza creative commons ovvero sono riproducibili e ripubblicabili da chiunque (a patto di una citazione della fonte). Lettori e navigatori, evidentemente, gradiscono.

RADIO
A Radio3 Scienza il ministro Francesco Profumo
Avere tanti Archimede non sufficiente per ottenere buoni risultati. Lo ha detto il ministro dell'istruzione, dell'universit e della ricerca Francesco Profumo, intervistato da Radio3 Scienza, il quotidiano scientifico di Rai Radio3, in onda questa mattina dalle 11.00 alle 11.30. Alla guida dellente pubblico nazionale che ha il compito di promuovere e valorizzare attivit di ricerca nei principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni il ministro ha proseguito dicendo: Il Paese ha bisogno di trasformare le molte qualit dei singoli in qualit di sistema. Pertanto, fornire alla comunit scientifica gli strumenti per competere a livello europeo nella ricerca di fondi lobiettivo pi importante da raggiungere. Il ministro ha risposto anche alle molte domande giunte alla redazione. Al microfono Rossella Panarese; in redazione Paolo Conte e Gaetano Prisciantelli e in regia Costanza Confessore.

STOP al bavaglio digitale made in Usa


S
e non una sentenza di morte, poco ci manca. Dopo settimane di proteste, la contestatissima legge bavaglio statunitense, lo Stop Online Piracy Act (SOPA), stata prima azzoppata della sua parte pi pericolosa e poi, a quanto scrive The Hill, accantonata dal leader repubblicano del Congresso, Eric Cantor. SOPA potr quindi essere ripresentata in futuro, ma senza la previsione dei filtri che avrebbero costretto i provider a impedire laccesso ai siti ritenuti in violazione del diritto dautore (come espressamente chiesto dalla Casa Bianca). Difficile tuttavia ci avvenga viste le forti critiche espresse da colossi della rete come Facebook, Reddit, Twitter. E Google, definita leader della pirateria in un tweet al veleno del magnate dei media Rupert Murdoch. Entusiasmo smorzato in rete: resta in vita al Senato la proposta di legge gemella, chiamata Protect Ip Act (PIPA). Inoltre, secondo Jimmy Wales, a Washington pu succedere di tutto. Confermato dunque il blackout di Wikipedia Usa il 18 gennaio. (Fabio Chiusi)

Radiotre 11,00

pagina 18

Marted 17 gennaio 2012

SECONDO TEMPO

PIAZZA GRANDE
Il capro espiatorio non libera tutti
di Luca Telese

Quando Scalfari era referendario


segue dalla prima

avvero c un solo responsabile della catastrofe? E che bisogna fare per evitare che si possa ripetere? Mai come ora bisogna avere il coraggio di dirlo: se la tragedia della Costa Concordia deve insegnare qualcosa a questo paese (e a tutti noi) non pu essere solo la favola feroce e consolatoria del capro espiatorio, il pericolo pubblico, il matto solitario che libera con la catarsi della sua colpa le coscienze e le responsabilit di ognuno. Nessuno pu essere solo, e messo in condizione di far danno, soprattutto se regge sulle sue spalle 4000 vite. Nessuno pu pi agire in modo cos arbitrario, anche se del tutto fuori controllo. Il capitano Schettino, ovviamente, ha fatto del suo meglio per disonorare il suo grado. Ha avuto una condotta colposamente criminale e omicida. LItalia, grazie a lui, ripiomba improvvisamente nello stereotipo del latinismo cialtrone, con la macchietta del gradasso che innesca una catastrofe per una bravata. Il capitano Schettino ha messo a rischio vite umane per un azzardo goliardico, ha tradito il suo mandato nel momento del bisogno, abbandonando la nave e negando la propria negligenza fino allinverosimile, proprio nella migliore tradizione dei ministri recalcitranti alle dimissioni e dei politici a-propria-insaputa. Ovvero negare la realt fino allindifendibile (e anche oltre).

balle. La favola difensiva del comandante leterna faccia della cialtroneria nazionale, lalbertosordismo che si incarna inverosimilmente nella realt, senza perdere il tono a un tempo drammatico e caricaturale della migliore commedia allitaliana: al tormentone di A me mha rovinato la guera!, si sostituisce la nenia ridicola di Lo scoglio non era segnalato sulle carte, perch c sempre una forza maggiore che si invoca per liberarsi delle responsabilit personali ineludibili. Lultima ipotesi investigativa formulata dalla Procura di Grosseto, se possibile, aumenta ancora di pi il peso accusatorio che grava sulle spalle di Schettino, se

vero pensare che nessuno a terra sapesse davvero cosa stava accadendo? Che per una lunga ora in cui non stato dato lallarme a nessuno sia venuto un solo dubbio? E la traiettoria finale della Concordia che finisce sugli scogli invece di essere evacuata si spiega solo con la logica dellemergenza? Come sempre in Italia, al cialtrone corrisponde leroe per caso, e al capitano che fugge, si oppone la bella figura del commissario di bordo, Manrico Giampedroni, che si fracassa la gamba per salvare i passeggeri. Eppure, nella catarsi consolatoria del capitano fuori di senno, qualcosa non torna: anche nelle forze armate, e persino in un

teatro di guerra ( successo ad esempio in Kosovo) esiste sempre la possibilit di appellarsi alla polizia disciplinare se il comandante della missione mette a rischio i civili o i suoi soldati. ANCHE SOTTO la gerarchia ferrea di una divisa, lufficiale che si rifiuta di obbedire a un ordine insensato viene dispensato dallobbligo dellobbedienza assoluta e dal destino del tribunale militare. Persino se siamo dispersi nellAtlantico con in tasca un iPhone siamo sempre tracciabili in tempo reale. curioso che chi ha abbandonato la sua nave durante le operazioni di soccorso, e che ha detto no a un invito a riprendere il proprio posto, si sia poi offerto volontario per recuperare la scatola nera. Ed altrettanto sospetto il silenzio con cui la Costa Crociere che lo ha in qualche modo sostenuto fino allultimo momento utile, salvo scaricarlo solo quando ogni difesa diventata insostenibile. Forse, fra qualche anno, scopriremo che Schettino in queste ore ha difeso qualcosa di pi che se stesso. Forse, da questa tragedia impareremo che il capitano non pu restare solo sul ponte della nave come nelle canzoni di De Gregori e che un meccanismo di controllo deve impedire che la responsabilit possa sfociare nellarbitrio.

IL CAPITANO Schettino, insomma, un colpevole ideale, un uomo che si consegna allopinione pubblica armato solo della propria indifendibilit. Nellultima intervista prima dellarresto, a Tgcom 24, di fronte a una domanda esplicita sulla sua fuga non si peritava di affermare sicuro, con aria cipigliosa e persino risentita: Siamo stati gli ultimi ad abbandonare la nave!. Pochi minuti dopo finiva in stato di fermo, subito dopo veniva giustamente torchiato dagli inquirenti, per mettere in discussione le sue

vero come sospettano gli inquirenti in queste ore, che persino il recupero della scatola nera fosse finalizzato alla sua possibile manipolazione. Eppure, detto questo, non solo la disonest di un uomo che in gioco oggi, ma qualcosa di pi importante e di molto pi delicato. Non pu essere accettabile la favoletta delluomo solo al comando, del pazzo kamikaze che perde il controllo senza che nessun meccanismo di controllo sia attivato. Non possiamo accettarlo. Di fronte allordine di evacuazione della Capitaneria di Livorno, il comandante raccontava la balla dellavaria e continuava imperterrito nel suo piano di occultazione della verit. Ma lalibi della catena di comando insindacabile e il delirio di Guarda la tua isola!, non ci sollevano dal problema della responsabilit ultima. Dobbiamo davvero accettare lidea che nel tempo della geolocalizzazione, nessuna centrale di controllo, alla Costa Crociere, avesse idea di cosa stesse capitando? Nel tempo dei telefonini possiamo dav-

La favola dellunico colpevole non pu bastare: al di l delle gravissime colpe di Schettino, anche a terra la catena di controllo non ha funzionato e il capitano stato lasciato al proprio arbitrio

uesta maggioranza quella che pochi mesi fa vot il referendum di Segni contro lespresso parere di Craxi e di Bossi... Ma bisogna che si manifesti e si faccia sentire, che si organizzi e si presenti al corpo elettorale. Bisogna insomma che nasca una Lega nazionale con un programma di riforme (1-12-91). Una grande forza trasversale, come quella che ha vinto il referendum del 9 giugno e ha gi dato un milione di firme per i referendum del 93 (5-1-92). Poi Scalfari avvert la Consulta di guardarsi bene dal bocciare il referendum: Pu darsi che gli apparati riescano a bloccare la riforma... La scadenza referendaria ormai alle porte, sempre che la Corte costituzionale non blocchi il referendum. Tutto ancora possibile, ma sarebbe assai grave perch una dose supplementare di rabbia verrebbe inoculata nella cittadinanza. Speriamo vivamente che il Parlamento deliberi correttamente o che la Corte proclami il referendum. Se entrambe queste ipotesi fossero frustrate, la democrazia avrebbe perso una battaglia campale (31-12-92). Ahiahiahi, par di leggere gli editorialisti demagoghi di oggi: se la Corte boccia il referendum una sconfitta per la democrazia. Il referendum del 18 aprile segner il punto di svolta e tanto pi numerosi saranno i s tanto pi netta sar la condanna e il taglio nel passato. Bisogner poi fare la legge elettorale per la Camera... ma avremo comunque profondamente riformato il metodo di elezione del Senato e reso manifesta la volont popolare... Per questo bisogna smascherare le insidiose manovre in corso che tendono... all'affossamento del referendum e alle elezioni anticipate con la vecchia legge proporzionale (14-3-93). Poi lappello finale: Fate attenzione, cittadini elettori: dal referendum di domani nascer direttamente, dal vostro s, la nuova legge elettorale per il Senato. Nascer direttamente dalle urne cos come il 2 giugno 46 nacque la Repubblica... Avete gi delegato troppe volte il vostro potere sovrano, ma questa volta non fatelo poich sarebbe fatale alle sorti di un paese gi molto traballante... Qui non in gioco la sorte dei partiti; qui in gioco un sistema che sar poi la regola dei nostri comportamenti politici per gli anni a venire. Perci Repubblica raccomanda ai suoi lettori di votare s (17-4-93). Il 18 aprile fu un nuovo plebiscito e Scalfari giustamente lo cavalc con un filino di enfasi, neppure sfiorato dallidea di abolire i referendum elettorali: stata una marcia trionfale... Il paese ha ritrovato in un voto quasi plebiscitario le ragioni della sua unit; il s ha superato tutti gli steccati, geografici, sociali e di fedelt ai partiti; esso diventato da ieri lelemento fondante duna nuova nazione, la fonte di legittimit duna democrazia che aveva visto crollare quasi tutti i suoi ancoraggi ideologici e politici. Il popolo saggio, sa capire e decodificare anche problemi apparentemente astrusi, bada al sodo, semplifica non per superficialit ma per profondit di giudizio... Il popolo voleva voltare pagina sugli ultimi ventanni di malcostume, degrado, inefficienza, ruberie... Esprimendo questo voto, che configura una vera e propria legge per il Senato e indica nettamente lorientamento per la Camera, essi hanno votato ancora una volta, come gi avevano fatto il 9 giugno 91, per la liquidazione della vecchia nomenklatura e del regime partitocratico. L'uninominale maggioritario imporr nuovi soggetti politici... e un rapporto diretto tra elettori ed eletti. Indicazioni cogenti, che non potranno essere disattese dal Parlamento (20-4-93). Chi lavrebbe mai detto che 19 anni dopo lo stesso Scalfari avrebbe chiesto di abrogare i referendum elettorali, per appaltare la materia alle nomenklature del regime partitocratico. Qualche malpensante potrebbe insinuare che allora i referendum facessero comodo contro il Caf e Cossiga, mentre oggi disturberebbero Napolitano e Monti. Ma noi che stimiamo Scalfari non vogliamo nemmeno pensarci. Certo non vorremmo che Scalfari-2 sparasse su Scalfari-1 dandogli delleditorialista qualunquista e demagogo con un disperato bisogno di audience e quindi di un nemico su cui sparare sempre e comunque. Questo no, sarebbe troppo.

Marco Travaglio

Dal bunga-bunga al costa-costa


di Caterina Soffici

i vorr tutto lo humor inglese di Monti per affrontare la City londinese domani. Che ghiotta occasione per i giornali stranieri paragonare la nave che affonda allItalia declassata nel bel mezzo della bufera delleuro. La notizia diventa sempre pi succulenta per i media stranieri via via che il cerchio si stringe intorno al capitano. Quando cio si scopre che non di guasto meccanico si tratta (come i siti stranieri ipotizzavano allinizio, chiedendosi allibiti: come possibile che questo accada in una nave del 21esimo secolo?) ma di errore umano e di una manovra malde-

stra e irresponsabile. E se poi il capitano, dopo averla portata contro gli scogli, abbandona la nave e i naufraghi al loro destino e prova pure a inquinare le prove e a scappare, davvero ce n per fornire lavoro a vignettisti e autori di satira per un bel po. Eravamo appena usciti dal tunnel del Bunga Bunga, stavamo tirando quel piccolo respiro di sollievo che ci permetteva di risalire faticosamente la china della credibilit internazionale, ma tutto svanito di colpo. Siamo entrati diretti nellincubo Titanic: lItalia ancora zimbello sui giornali stranieri. Cambiano gli ingredienti, ma il risultato lo stesso. Con B. era litaliano puttaniere, corrotto e mafioso delle

Media e politici di tutto il mondo non resistono alla tentazione di ironizzare su una vicenda che sembra fatta apposta per distruggere quel che resta della nostra credibilit
barzellette e delle vignette a farla da padrone. Il lato pecoreccio e malavitoso prevaleva sullaltra faccia dello stereotipo: litaliano fanfarone, approssimativo, contaballe, furbetto, che non rispetta le regole, pasticcione e incompetente. Comunque la si rigiri, non riusciamo a tirarci fuori da questo stereotipo negativo

Tanto per far capire il clima, ieri il ministro della Difesa francese Grard Longuet ha paragonato il candidato socialista alle presidenziali Franois Hollande al comandante della nave Costa Concordia: Ci sono dei capitani che navigano vicino al disastro e mandano le loro navi a schian-

tarsi contro gli scogli. Una brutta gaffe internazionale, una campagna trash, come lha definita Sgolne Royal, che va oltre la barriera della decenza e si fa beffa delle vittime e dei familiari in lutto, ha aggiunto un portavoce del concorrente anti-sark alle presidenziali francesi.

La gaffe, proprio perch ha tutta laria di una voce dal sen fuggita, rispecchia il pensiero sempre pi chiaro allestero. Crescono i dubbi per il comportamento del capitano e dellequipaggio, titola il quotidiano britannico Guardian. Il capitano si avvicinato agli scogli per salutare un amico sulla terraferma dice il Daily Telegraph. I giornali popolari ci vanno gi ancora pi pesante. Il capitano stava facendo il ganzo? titola in apertura il Daily Mail che spiega: Dicono che lequipaggio abbia scavalcato donne e bambini nella corsa precipitosa verso le scialuppe di salvataggio. Inoltre si fa strada lipotesi inquietante che il capitano si sia avvicinato troppo a terra per salutare un amico e per dare lo spettacolo dellisola ai turisti. Il Daily Mirror fa eco dando molto spazio ai ritardi nei soccorsi e accusando lequipaggio di incompetenza e improvvisazione: Nella nave da crociera lasciati a combattere per sopravvivere. Sulla stessa linea il Daily

Express che intervista i sopravvissuti inglesi: Il capitano ci ha lasciati affondare. Sui giornali francesi Le Monde e Libration si parla di Titanic della Toscana, gli spagnoli El Mundo e El Pas mettono laccento sul ritardo nei soccorsi. da due giorni che i siti Internet di tutto il mondo, le radio, i giornali, le televisioni aprono le proprie edizioni con le notizie del disastro del Giglio. Una sorta di magnetismo pare incollare le telecamere della Bbc sul naufragio della nave da crociera nelle acque toscane. Anche Al Jazeera ha dato ampio spazio alla vicenda. Come potuto succedere? si domandano increduli i giornalisti stranieri? Abbastanza comune anche il paragone con il Titanic, a cento anni di distanza. Dice la Bbc: Un disastro da secolo scorso. incredibile che una cosa del genere possa succedere in una nave da crociera di lusso del 21esimo secolo. Sputtanati in mondovisione. E come spesso accade, comincia come farsa e finisce in tragedia.

Marted 17 gennaio 2012

pagina 19

SECONDO TEMPO

MAIL
Nave Concordia, troppo potere per un uomo solo
Con la disgrazia sugli scogli dellIsola del Giglio della nave Costa Concordia non si pu restare indifferenti, come se i morti non ci fossero stati e come se non si fosse fatta fare unesperienza terribile ai sopravvissuti. Fa anche tanta pena vedere quella bellissima nave affondare, piegata su un fianco. Con tutta la tecnologia attuale come pu succedere di non sapere, con le carte nautiche, di una secca e della presenza degli scogli? Con gli ecoscandagli pu succedere di andare su una secca ? Vi era magari il pilota automatico inserito? In una nave di quelle dimensioni quanti occhi guardavano e partecipavano alle decisioni? Quando ho fatto il militare in aeronautica, nella sala operativa, dove si individuavano e si classificavano gli aerei in transito, ricordo che eravamo in tanti in contemporanea a osservare i monitor dei radar: quando una postazione si era distratta vi erano altre 7 e pi postazioni che vedevano. Per certe attivit non ci possono essere errori. Per questo ci devono essere pi verifiche in contemporanea e altissimi coefficienti di sicurezza.
Gaspare Barraco

BOX
A DOMANDA RISPONDO NEW YORK CHE NON DORME MAI, O QUASI
che a Manhattan esiste una sola farmacia notturna, e tranquillizzare gli specialisti del genere discoteche: s, sono aperte tardi e sempre. Ma sono sempre meno per qualit e numero. Da anni esiste ma solo a Manhattan, che un quartiere, e non in tutta New York una straordinaria rete di sopravvivenza notturna: i negozi di frutta e verdura dei coreani, che ben presto hanno aggiunto caff e pochi cibi caldi, ma anche fiori e giornali e non chiudono mai. Sono stati una sorpresa venti anni fa, quando tutto cominciato. Ricordo di avere fatto parte di comitati che li difendevano contro associazioni di veri newyorchesi che temevano il disturbo notturno. I negozi coreani, sempre aperti, hanno portato sicurezza, ma nessun altro ha seguito lesempio. Restare aperti permesso, ma non lo fa nessuno e gli orari sono quelli di Parigi o di Roma. Come dire che la libert e un bene, ma (in questo caso) non un bene economico.
Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano 00193 Roma, via Valadier n. 42 lettere@ilfattoquotidiano.it

LA VIGNETTA

Furio Colombo

7
C

aro Furio Colombo, Poich simpatizzo per il governo Monti e non mi pare vero che non comandino pi Brunetta o Sacconi, Calderoli o La Russa, (quelli non governavano, comandavano) esito a criticare. Ma lo stupore non va via. Possibile che si tenti di salvare l'Italia tenendo i negozi aperti a mezzanotte? Vittorio

MI PIACEREBBE

cominciare con il dire ci ho pensato a lungo con laria di una persona cauta riflessiva. Ma confesso che la mia reazione stata immediata. un no convinto perch fondato sullesperienza di avere vissuto a lungo (20 anni) in una citt come New York. Lo avete letto mille volte: la citt che non dorme mai. Non vero. Con leccezione dellarea di Times Square, di cui tutto il mondo conosce le immagini, New York chiude i negozi alle sette di sera, cinema, teatri e ristoranti non pi tardi di mezzanotte (in tutta Manhattan ci saranno una decina di eccezioni). Posso assicurare

Nave Concordia/2, una metafora del nostro Paese


Il capitano che tranquillizza passeggeri ed equipaggio mentre la nave imbarca acqua, che nega con la capitaneria che ci sia un disastro in corso, che fugge mentre la nave affonda. Perch tutto questo mi ricorda lItalia? Uno si aspetta che il comandante di una nave del genere rappresenti il massimo della competenza, cos come ci si aspetta che chi governa uno Stato rappresenti il massimo che la classe dirigente pu esprimere...
Lucio Gobbetti

la chiede, perch (le rare volte che lo faccio) fuori a cena e, pagando con la carta di credito, vengo visto male perch faccio emettere la ricevuta fiscale. E allora mi consolo pensando che i non italiani sono gli evasori e i politici. Tanto essere governati da stranieri interni o da stranieri esterni (vedi la situazione attuale dove ci comandano Francia e Germania) poco cambia. E vedo una piccola luce in fondo al tunnel: spero che la legge elettorale sia riformata e mi permetta di tornare a contare qualcosa.
Paolo Rossi

Ho 42 anni e non mi sento pi italiano


Vivo in Italia da sempre, ho aspettato i 18 anni per dare il mio primo voto, votare aveva senso e ti permetteva di scegliere chi mandare in Parlamento. Mi sentivo parte della nazione e protagonista della sua vita. Poi, pochi anni dopo, arriva tangentopoli e subito dopo la Seconda Repubblica: ancora per un po il mio voto valso qualcosa. Ora ho quasi 42 anni e ho capito che il mio ultimo voto politico non servito a nulla: nessuno mi rappresenta pi in Parlamento, la legge uguale per me ma non per chi non mi rappresenta, il voto popolare del referendum dice una cosa, ma la politica ribalta tutto (vincono i s allacqua pubblica ma bisogna legiferare come se avessero vinto i no, perch bisogna liberalizzare e privatizzare), gli italiani chiedono di abolire una legge, ma la loro volont ignorata. Allora mi domando: sono ancora italiano? La risposta: purtroppo s. Perch in Italia ancora vivo, ancora lavoro e ancora pago le tasse, perch vado dal medico specialista e, chiedendo la fattura, pago di pi di chi non

Trattare i vigli urbani come le altre forze dellordine


Esprimo la mia pi profonda commozione per la morte dell'agente di Polizia Locale di Milano, Nicol Saverino, barbaramente ucciso dal suv. L'appello che mando sensibilizzare le istituzioni che il sacrificio umano di Nicol possa portare ad una serie di riforme e tutele che la Polizia Locale attualmente non ha, nonostante questa categoria rischi la propria vita a tutela della legalit e della sicurezza urbana: assurdo che nel 2012 la Polizia Locale non abbia diritto alle tutele previste dalla causa di servizio eliminata dallultima legge finanziaria del governo Monti; se lagente Nicol fosse stato sposato con figli, la moglie non avrebe goduto della reversibilit pensionistica familiare che spetta ai Carabinieri e alla Polizia di Stato. La Polizia Locale contrattualmente paragonata ad un qualsiasi impiegato comunale. Alla polizia locale non consentito l'accesso alla banca dati del ministero dell'Interno,uno strumento che porterebbe ad una maggiore sicurezza per gli agenti che tramite il termi-

nale avrebbero informazioni utili nell'identificare i soggetti in strada. Il sacrificio di Nicol non deve essere dimenticato e il lavoro degli agenti Locali nazionali deve essere valorizzato e riconosciuto, affinch il cittadino sia tutelato da una forza di Polizia Locale unica nel proprio lavoro per coraggio e dedizione. Nessuno vuole fare concorrenza alle altre forze dellordine e nessuno vuole immolarsi in sceriffi e giustizieri ma chiede solo il riconoscimento sacrosanto di diritti che spettano a chi rischia la vita ogni giorno. S.Sebastiano protettore dei VV.UU aiuta al conseguimento in Parlamento della tanto sperata legge di riforma dei senatori Saia-Bardolini e considera il sacrificio di Nicol e di altri colleghi non vano alle solite logiche egositiche di qualcuno.
Ivan Massimini

Diritto di Replica
A proposito dellarticolo di Daniele Martini Intervista a Giorgio Benvenuto: Vi racconto come nacque la fregatura chiedo di ospitare alcuni chiarimenti per quanto riguarda il mio comportamento di inquilino prima, di proprietario poi, di un appartamento in via di Monte Oppio 12, dove vivo dal 1994. Io non mi sono dato particolarmente da fare, come sta scritto, per ottenerne lacquisto ai prezzi scontati previsti dalla legge. Mi sono limitato a sottoscrivere, assieme agli altri locatori, un ricorso al Tar per contestare le caratteristiche di pregio attribuite a quellimmobile, quando non ricoprivo ancora alcuna carica presso lInps, dal momento che, fino alla primavera 2002, sono stato componente del collegio dei sindaci dellIn-

IL FATTO di ieri17 gennaio 1966


Declassificati o tenuti top secret per anni, sono molti gli incidenti nucleari minori dellultimo cinquantennio. Incidenti che hanno sfiorato lapocalisse come quello di Palomares, villaggio andaluso dove il 17 gennaio 1966 un bombardiere B52 Usa, con quattro bombe H a bordo, entr in collisione con laerocisterna KC135 che doveva rifornirlo in volo. Un pattugliamento di routine ai margini della Cortina di Ferro, finito con un terribile crash e la caduta al suolo dei quattro ordigni, uno finito nel Mediterraneo, gli altri sui terreni agricoli attorno al piccolo centro nei dintorni di Almera. Rapidamente archiviato dalle autorit franchiste, lincidente di Palomares, in cui solo grazie al disinnesco delle armi atomiche verr evitata la strage, produrr una fuoruscita di decine di chili di plutonio radioattivo, materiale ricercato da unimponente spedizione di genieri americani, preoccupati soprattutto dalla bomba inesplosa nei fondali marini, recuperata dopo mesi. Di quellepisodio, per il quale oggi la Spagna reclama giustizia e bonifica, resta un tragico bilancio. Palomares e dintorni sono i luoghi pi contaminati dellOccidente.
Giovanna Gabrielli

pdap. In quella veste denunciai un giro speculativo sugli appartamenti sfitti degli immobili in dismissione, che port al cambiamento in senso restrittivo delle relative norme. Tutta la procedura delle dismissioni stata sottratta alla diretta responsabilit degli enti previdenziali e alla gestione dei loro organi amministrativi. I criteri per stabilire il loro valore e quindi il prezzo dacquisto furono stabiliti con provvedimenti delle autorit governative, tra cui il ministero del Lavoro e lAgenzia del territorio. Cos, i piani e le decisioni riguardanti le dismissioni non furono mai posti allordine del giorno del Consiglio di Amministrazione dellInps, neppure per quanto riguarda gli immobili di via di Monte Oppio e di via Salvi. Se anche avessi voluto, quindi, non avrei avuto nessuna possibilit di influire n sul prezzo n sui tempi, n sulle altre modalit di vendita. Tanto che lInps si appell contro la sentenza del Tar, come era suo dovere fare e come era giusto, senza interferenze di sorta. Perch ridicolizzare la perizia citando solo il dato del rischio sismico che era soltanto uno, e neppure il pi importante, dei numerosi rilievi critici sulle condizioni degli immobili rilevati dal collegio dei periti nominati dal Consiglio di Stato ? Quando ero presidente del Collegio dei sindaci dellInps mi astenni dal sottoscrivere il ricorso predisposto dagli altri inquilini rivolto a determinare un giudizio di incostituzionalit sullemendamento Armosino-Benvenuto. Quando, a conclusione della vicenda, tra la fine del 2007 e linizio del 2008, fu-

rono effettuate le procedure di compravendita, io ero andato in pensione dallaprile del 2007 e non supponevo affatto che nelle elezioni successive sarei stato eletto alla Camera. Ribadisco che ho salutato con favore lapertura di unindagine aperta della magistratura romana. Ho fatto valere le mie ragioni, insieme ad altri, nel processo, ottenendo ben tre sentenze favorevoli. Le caratteristiche di pregio non dipendono soltanto dalla collocazione dellimmobile, ma anche dal suo grado di conservazione.
Giuliano Cazzola

Giuliano Cazzola sostiene di aver fatto valere quelle che riteneva fossero le sue ragioni ottenendo ben tre sentenze favorevoli implicitamente confermando di essersi dato da fare con lo scopo di comprare la casa Inps davanti al Colosseo a un prezzo da periferia estrema. Nessuno, neanche Giorgio Benvenuto nellintervista, ha messo in dubbio la liceit delloperazione condotta da Cazzola e altri tra cui il neoministro Filippo Patroni Griffi. C uninchiesta in corso sulla vicenda ed eventualmente sar la magistratura a evidenziare comportamenti illeciti, se ce ne sono stati. In tutta la faccenda ci che in discussione dellatteggiamento dei protagonisti, soprattutto di quelli pi in vista, la correttezza sostanziale.
dan.mar

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