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SISTEMI CHIMICI
Si definiscono sistemi chimici le sostanze (reagenti e prodotti) che partecipano alle trasformazioni fisiche e chimiche della materia. Tutto ci materia. che circonda il sistema viene definito AMBIENTE. AMBIENTE. I SISTEMI APERTI scambiano con lambiente sia materia che energia. I SISTEMI CHIUSI scambiano con lambiente l energia, ma non la materia. I SISTEMI ISOLATI non scambiano con lambiente n energia n materia. AMBIENTE
ENERGIA MATERIA
SISTEMA
TERMODINAMICA
Studio delle variazioni di energia durante una TRASFORMAZIONE (REAZIONE CHIMICA)
AMBIENTE
SISTEMA
Nel corso di una reazione chimica si rompono dei legami e se ne formano di nuovi: il passaggio dai reagenti ai prodotti sempre accompagnato da una variazione di energia chimica potenziale. In molti casi lenergia potenziale diminuisce , cio i prodotti possiedono unenergia potenziale inferiore a quella dei reagenti, in altri casi accade linverso. QUESTE TRASFORMAZIONI ENEGETICHE SONO SPESSO ACCOMPAGNATE DA SCAMBI DI CALORE TRA SISTEMA E AMBIENTE
Le reazioni che avvengono con produzione di calore, cio trasferiscono energia dal sistema allambiente sono REAZIONI ESOTERMICHE
Le reazioni che avvengono con assorbimento di calore di calore dallambiente sono REAZIONI ENDOTERMICHE
Lenergia delle molecole uguale alla somma della loro ENERGIA CINETICA e di quella POTENZIALE. Lenergia cinetica si concretizza in movimenti di POTENZIALE. traslazione (spostamento), rotazione (su s stesse), vibrazione (oscillazione o variazione della distanza tra atomi)
LENERGIA POTENZIALE legata alla posizione reciproca delle particelle cariche LENERGIA che compongono atomi, molecole e ioni. Lenergia potenziale delle particelle di ioni. carica opposta maggiore se esse sono lontane e minore si sono vicine. Il vicine. contrario si ha per le particelle con la stessa carica. Nel corso di una reazione la carica. posizione reciproca delle particelle cariche si modifica, in seguito alla rottura di alcuni legami e alla formazione di altri. Si ha cos una variazione dellenergia altri. potenziale. potenziale.
Energia Energia
INTERNA
=E
CINETICA
+E
POTENZIALE
U= Q-W=0 Lenergia interna dellUniverso (sistema ISOLATO) si conserva : si trasforma da una forma ad unaltra, ma la somma dellenergia nelle varie forme rimane costante
ENTALPIA
Lenergia potenziale, lenergia di legame, contenuta da ogni sostanza, viene definita ENTALPIA ed indicata con H. Se la reazione avviene a pressione costante, il calore assorbito o emesso nel corso di reazione coincide con la variazione di entalpia H. Il simbolo indica variazione. variazione.
H = H prodotti H reagenti
H < 0
H > 0
Legge di HESS
La variazione di entalpia che accompagna una trasformazione non dipende dal cammino percorso per passare dallo stato iniziale a quello finale
A H1 H2 C B
AB BC
H1 H2
AC HTOT = H1 + H2
Non importa come si arriva dai reagenti a prodotti ( in uno o pi stadi) la variazione di entalpia per una data reazione chimica la stessa.
Legge di HESS
Non importa come si arriva dai reagenti a prodotti ( in uno o pi stadi) la variazione di entalpia per una data reazione chimica la stessa.
una conseguenza diretta del fatto che l'entalpia una funzione di stato
La prima legge della termodinamica definisce un principio di conservazione dellenergia (sistema + ambiente) MA NON FORNISCE NESSUNA INFORMAZIONE SULLA DIREZIONE VERSO CUI PROCEDONO SPONTANEAMENTE I PROCESSI
T < 0C
H2O (l) H2O (s) H< 0
calore Processo esotermico spontaneo
T > 0C
X
calore
ENTROPIA
E una misura del DISORDINE di un sistema fisico, legato alla DISORDINE disposizione pi o meno regolare delle particelle (atomi e molecole) e alla struttura della materia. materia. S= Sprodotti- Sreagenti
SOLIDO: possiede una struttura organizzata LIQUIDO: le particelle hanno pi libert di movimento AERIFORME:le molecole possono muoversi in tutte le direzioni
La fusione del ghiaccio ad acqua liquida e levaporazione del liquido avvengono con aumento di entropia. La variazione di entropia entropia. positiva: S>0 positiva: S>0
ENTROPIA
II principio della termodinamica II Suniv =Ssist + Samb>0
Tutti i processi spontanei producono un aumento di entropia dellUniverso.
G =H TS =Gprodotti - Greagenti =
Una reazione chimica pu procedere spontaneamente se lenergia libera dei prodotti inferiore allenergia libera dei reagenti. Un processo spontaneo se lenergia libera diminuisce
G prodotti
A seconda del valore assunto da G, si possono presentare queste tre situazioni: G<0 la reazione SPONTANEA (ESOERGONICA) G >0 la reazione NON SPONTANEA (ENDOERGONICA) G=0 la reazione allEQUILIBRIO allEQUILIBRIO
Se consideriamo separatamente i contributi che i due termini, quello legato allentalpia e quello legato allentropia, forniscono alla variazione di energia libera, ci troviamo di fronte a quattro casi: 1-Sia la variazione di entalpia che quella di entropia sono favorevoli: in questo caso la reazione SPONTANEA assicurata a qualsiasi temperatura: temperatura: H<0 S >0 G <0
2-Sia la variazione di entalpia, sia quella di entropia sono sfavorevoli, cio la trasformazione endotermica e procede con diminuzione di entropia. In questo caso. caso la reazione NON E SPONTANEA in nessun caso. H >0 S <0 G>0 3- Il disordine aumenta, ma il processo endotermico. Se il termine TS T maggiore di H, la reazione SPONTANEA. Questa condizione si verifica pi SPONTANEA. facilmente se la temperatura alta. alta. H>0 S>0 G = ?
4-Lentropia diminuisce, ma il processo esotermico. Anche in questo caso, come nel precedente, vince il contributo pi forte. Lentalpia pu prevalere nel determinare la SPONTANEITA del processo, soprattutto alle basse temperature. temperature. H<0 S<0 G = ?
Nei casi dubbi, il terzo e il quarto, la temperatura determinante. Per le reazioni endotermiche con entropia favorevole occorre una temperatura elevata, mentre per quelle esotermiche con entropia sfavorevole meglio la bassa temperatura.
Le variazioni di entalpia ( H ), di entropia ( S ) e di energia libera (G ) di una reazione fanno prevedere in che senso procede la reazione per arrivare allequilibrio e definiscono le condizioni di spontaneit e di equilibrio di una reazioni per qualunque valore di T e di P.
CINETICA
La termodinamica studia le variazioni di energia associate ad una trasformazione ed in particolare consente di valutare se una reazione pu avvenire spontaneamente e con che variazione energetica ma non informativa circa la velocit del processo cellulosa + O2 2-3 103 anni
G
pochi secondi
CO2 + H2O
Coordinate di reazione
A+B
C+D
Dobbiamo immaginare che le molecole A e B si incontrino, anzi si urtino trasferendo energia. Perch lurto sia efficace ai fini della reazione necessario che avvenga con SUFFICIENTE ENERGIA e con il CORRETTO ORIENTAMENTO Energia di FORMAZIONE Energia di ROTTURA di nuovi legami chimici dei legami chimici
Ogni reazione caratterizzata da uno specifico valore di energia di attivazione Ea, che indipendente dalla temperatura e dalla concentrazione dei reagenti
A+B
C+D
Le molecole dei reagenti si trasformano nei prodotti solo se gli urti avvengono in posizioni favorevoli, cio quelle adatte a trasformare i reagenti nei prodotti. Nella reazione: CO + NO2 CO2 + NO le molecole dei reagenti si debbono urtare nelle posizioni indicate nella figura.
Gli urti disegnati nella figura sono inefficaci nel senso che avvengono in una posizione inadatta a dare i prodotti di reazione. Le molecole rimbalzano inalterate dopo lurto.
COMPLESSO ATTIVATO
N O
NO2
NO
Ea#
= 134 KJ reagenti
coordinate di reazione
La velocit della reazione (e quindi la frequenza delle collisioni) definita dalla relazione: V=-[A] = k[A]m V=t concentrazione [A]= concentrazione molare del reagente A k= costante di velocit (o cinetica) della reazione t= tempo m= ordine della reazione
B
tempo
VELOCITA DI REAZIONE
La velocit di reazione proporzionale alla CONCENTRAZIONE dei reagenti (aumento della probabilit degli urti efficaci)
1 A + 16 B
2 A + 16 B
1 A + 32 B
4 N di urti efficaci / Dt
PRIMO ORDINE
La
La velocit delle reazioni del primo ordine direttamente proporzionale al numero di molecole del reagente con energia maggiore o uguale allenergia di attivazione Ea
SECONDO ORDINE
60 50 40
30 20 10 0 0 5 10 15 20 25
[A] [C]
VELOCITA DI REAZIONE
La velocit di reazione proporzionale alla TEMPERATURA .Ci dovuto al fatto che allaumentare della temperatura vi dellENERGIA CINETICA media delle molecole del reagente
Ek= - 3 k T 2
T1
T2 > T1
Allaumentare della temperatura, aumenta la frazione di molecole con energia cinetica maggiore dellenergia di attivazione.
CATALIZZATORI
Sostanze in grado di determinare un AUMENTO DELLA VELOCITA DI REAZIONE, REAZIONE, senza modificarne la termodinamica (la costante di equilibrio non cambia). Pur partecipando alla reazione (legano reagenti e prodotti) non vengono consumati nel corso della reazione.
0,03
0,025
Ea di reazione catalizzata
0,02
0,015
0,01
0,005
20
40
60
80
100
120
energia cinetica
Un catalizzatore ABBASSA LENERGIA DI ATTIVAZIONE della reazione permette di reclutare, alla stessa temperatura, un maggior numero di molecole dotate di energia sufficiente a raggiungere lo stato di transizione.
CATALIZZATORI
Gli enzimi sono catalizzatori biologici estremamente efficienti
Enzima libero
Complesso enzima-substrato
Complesso enzima-prodotto
Enzima libero
EQUILIBRIO CHIMICO
REAZIONI ALLEQUILIBRIO
A + B
C +D +
In alcune reazioni i prodotti aumentano fino ad un certo livello e poi prodotti e reagenti raggiungono concentrazioni stabili
STATO DI EQUILIBRIO
Condizione in cui la concentrazione dei reagenti e dei prodotti non varia nel tempo Ci dovuto al fatto che tante molecole di reagente di trasformano in prodotti quante molecole di prodotti si trasformano in reagenti
REAZIONI ALLEQUILIBRIO
A + B
eq
C +D +
COSTANTE DI EQUILIBRIO DELLA REAZIONE (Keq) Se la Keq ha un valore elevato l EQUILIBRIO SPOSTATO A DESTRA (quasi tutte le molecole di reagente allequilibrio si sono convertite in prodotti) Se invece la costante piccola, lEQUILIBRIO SPOSTATO A SINISTRA lEQUILIBRIO (poche molecole di reagente allequilibrio si sono convertite in prodotti) E bene notare che le concentrazioni molari nellespressione della Keq sono quelle allequilibrio, e non quelle iniziali. allequilibrio, iniziali. Ogni reazione possiede una costante di equilibrio caratteristica, il cui valore dipende solo dalla temperatura
PRINCIPIO di LE CHATELIER
Un sistema allequilibrio, soggetto ad una perturbazione, risponde in modo da minimizzare leffetto della perturbazione
I parametri che determinano la condizione di equilibrio sono T, P e le concentrazioni delle varie specie.
eq
A + B
C +D +
Se si aumenta la concentrazione di un reagente la reazione proceder verso destra fino a ristabilire concentrazioni tali da soddisfare la Keq.
eq
A + B
C +D +
A + B
Reazione ENDOTERMICA
C + D + Q
Q + A + B
C + D
Se la reazione ESOTERMICA un aumento della temperatura sposta a SINISTRA (verso i reagenti) lequilibrio e la Keq DIMINUISCE Se la reazione ENDOTERMICA un aumento della temperatura sposta a DESTRA (verso i prodotti) lequilibrio e la Keq AUMENTA
(g) + B(g)
eq
C(g) + D(g)
pC pD Kp = pA pB
H2 (g) + I2 (g)
2HI (g)
Se in una reazione il numero di moli dei reagenti equivale al numero di moli dei prodotti ( + = + ) la Pressione non ha effetto sullequilibrio ( = ) della reazione
Se + > +
A(g) + B(g) PCl5 (g)
pPCl3 pCl2 pPCl5
P=
n V
RT
Kp =
=P TOT
Se in una reazione il numero di moli dei prodotti maggiore del numero di moli dei reagenti ( + > +) un aumento di Pressione ha leffetto di ( > spostare lequilibrio della reazione verso SINISTRA (verso i reagenti)
Se + < +
A(g) + B(g) N2 (g) + 3H2(g)
Kp = pNH3
2 3
P=
n V
RT
pN5 pH2
1 P TOT
2
xNH3
2 3
xN2 xH2
Se in una reazione il numero di moli dei prodotti mimore del numero di moli dei reagenti ( + < +) un aumento di Pressione ha leffetto di ( spostare lequilibrio della reazione verso DESTRA (verso i prodotti)
A(g) + B(g)
C(g) + D(g)
Sia data una miscela di reazione allequilibrio. I parametri che determinano la condizione di equilibrio sono T, P e le concentrazioni delle varie specie. Quando si cambia uno di questi parametri, il sistema evolver per raggiungere un NUOVO STATO DI EQUILIBRIO che si oppone alla modifica apportata.